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7 Alla scoperta di Ulisse. Viaggio verso la consapevolezza di sé per orientare la scelta al futuro The discovery of Ulisse. Journey to the Self Awareness to Di- rect the Choice to the Future Valeria Verrastro 1 , Filippo Petruccelli 2 , Federica Cicchelli 3 Riassunto Negli ultimi anni, i rapidi e ricorrenti mutamenti avvenuti nella società e nella vita dell’individuo hanno reso l’orientamento scolastico e professionale uno strumento par- ticolarmente utile per lo sviluppo personale, l’equità sociale e l’adeguamento delle ri- sorse. L’orientamento è divenuto ormai una domanda sociale estesa a sempre più am- pie e nuove fasce di popolazione. Esso si rende spesso necessario in tutte le fasi di tran- sizione della vita, ossia “momenti critici” in cui intervengono importanti processi deci- sionali o di impatto organizzativo; come ad es. le scelte riguardanti la carriera scola- stica e lavorativa, i passaggi tra i cicli di studio, dalla scuola al mondo del lavoro e le esperienze di inserimento lavorativo. In particolare il passaggio successivo al diploma, rappresenta un momento importante per i ragazzi, i quali, si trovano a dover affrontare il difficile compito di scegliere, non solo l’indirizzo scolastico da frequentare, ma anche di pianificare conseguentemente il proprio futuro professionale. In questo lavoro, viene presentata un’ esperienza di orientamento alla scelta “Alla Scoperta di Ulisse”, realiz- zata con i ragazzi di alcuni istituti superiori, con lo scopo di promuovere nei ragazzi la conoscenza dei percorsi formativi/professionali esistenti e di aumentare la consapevo- lezza di sé, consentendo una visione più chiara del proprio “itinerario” futuro. L’ in- tento è quello di proporre un modello operativo su cui basarsi per lo sviluppo di ulte- riori interventi di orientamento. Parole chiave Carriera educativa, educazione, guida, vocazione, adolescenza, decision making, em- ployment. Abstract In recent years, the rapid and recurring changes that have occurred in society and in the individual's life have made the “educational and vocational guidance” a particular- ly useful tool for personal development, social equity and the adaptation of resources. The guidance has now become a social demand extended to ever larger and new seg- ments of the population. It is often necessary in all stages of life transition or " critical moments" that involved important decision-making processes or organizational impact;

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Alla scoperta di Ulisse. Viaggio verso la consapevolezza di sé per orientare la scelta al futuro The discovery of Ulisse. Journey to the Self Awareness to Di-rect the Choice to the Future Valeria Verrastro1, Filippo Petruccelli2, Federica Cicchelli3 Riassunto Negli ultimi anni, i rapidi e ricorrenti mutamenti avvenuti nella società e nella vita dell’individuo hanno reso l’orientamento scolastico e professionale uno strumento par-ticolarmente utile per lo sviluppo personale, l’equità sociale e l’adeguamento delle ri-sorse. L’orientamento è divenuto ormai una domanda sociale estesa a sempre più am-pie e nuove fasce di popolazione. Esso si rende spesso necessario in tutte le fasi di tran-sizione della vita, ossia “momenti critici” in cui intervengono importanti processi deci-sionali o di impatto organizzativo; come ad es. le scelte riguardanti la carriera scola-stica e lavorativa, i passaggi tra i cicli di studio, dalla scuola al mondo del lavoro e le esperienze di inserimento lavorativo. In particolare il passaggio successivo al diploma, rappresenta un momento importante per i ragazzi, i quali, si trovano a dover affrontare il difficile compito di scegliere, non solo l’indirizzo scolastico da frequentare, ma anche di pianificare conseguentemente il proprio futuro professionale. In questo lavoro, viene presentata un’ esperienza di orientamento alla scelta “Alla Scoperta di Ulisse”, realiz-zata con i ragazzi di alcuni istituti superiori, con lo scopo di promuovere nei ragazzi la conoscenza dei percorsi formativi/professionali esistenti e di aumentare la consapevo-lezza di sé, consentendo una visione più chiara del proprio “itinerario” futuro. L’ in-tento è quello di proporre un modello operativo su cui basarsi per lo sviluppo di ulte-riori interventi di orientamento. Parole chiave Carriera educativa, educazione, guida, vocazione, adolescenza, decision making, em-ployment. Abstract In recent years, the rapid and recurring changes that have occurred in society and in the individual's life have made the “educational and vocational guidance” a particular-ly useful tool for personal development, social equity and the adaptation of resources. The guidance has now become a social demand extended to ever larger and new seg-ments of the population. It is often necessary in all stages of life transition or " critical moments" that involved important decision-making processes or organizational impact;

   

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decisions about career education and employment, the transition between the cycles of study, from school to the world of work and the experiences of work placement. In par-ticular, the next step to the diploma, is an important moment for boys and girls, who are faced with the difficult task of choosing not only the address of the school to attend, but also to plan accordingly their professional future. In this work is presented an experi-ence of guidance for the future choose " Discovery of Ulysses" , made with adolescence at some colleges, with the aim of promoting the knowledge of young people in future training or existing professions and to increase awareness of itself , allowing a clearer view of the future "journey". Our aim is to propose an operational model on which to base the development of further guidance interventions . Keywords Career education, educational, guidance, vocational, adolescence, decision-making processes, employment. Introduzione Secondo l’approccio ormai ampiamente condiviso della long-life education (Boncori e Boncori, 2002; Guichard e Huteau, 2003), che considera l’attività di orientamento come un percorso che coinvolge l’individuo per tutto l’arco del suo “viaggio” formativo, il momento di transizione da un ciclo a un altro assume grande importanza. La fase di transizione dalla scuola superiore all’Università o al mondo del lavoro rap-presenta uno step critico del ciclo evolutivo di vita, che segna l’ingresso degli adole-scenti al mondo degli adulti, incidendo notevolmente sulla costruzione della loro identi-tà; la scelta scolastica e professionale, infatti, è strettamente legata alla dimensione iden-titaria dell’individuo (Erikson, 1982). Nel processo di scelta entrano in gioco: le attitudini personali, cioè le disposizioni natu-rali ed ereditarie valutabili in termini di capacità o di potenzialità; gli interessi, ossia la forza di attrazione, la spinta, che uno specifico campo di attività (scolastica o lavorativa) esercita sull’individuo (Polacek, 1989); le inclinazioni, vale a dire le disposizioni nei confronti di un oggetto, come espressione dei propri bisogni profondi (Di Nuovo e Ma-gnano, 2013); i valori, definiti da Super (1970) come le qualità o gli scopi che le perso-ne vorrebbero e ricercherebbero nelle loro attività e situazioni; l’immagine di sé, in par-ticolare il senso di auto-efficacia (self-efficacy), cioè le aspettative di risultato rispetto a varie attività (Bandura, 1982). Tale processo implica che l’individuo abbia maturato un’adeguata capacità decisionale, cioè la capacità di valutare attentamente le conseguenze e i rischi connessi all’adesione ad un determinato “progetto”, assumendosene la responsabilità; ma anche una profonda ristrutturazione cognitiva, emotiva e comportamentale, che richiede il pieno ricorso al proprio bacino di risorse (psicologiche, culturali, sociali, ecc.) (Petruccelli, 2005). Tut-tavia, spesso gli adolescenti, anche a causa di mancanza di maturità e consapevolezza di sé, non sono in grado di compiere la scelta con adeguata ponderatezza (Aldwin, 1992).

   

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Accanto a ciò, bisogna tener presente la complessità del contesto formativo e lavorativo attuale, in cui ai ragazzi è richiesto di compiere uno sforzo decisionale tanto difficile quanto fondamentale per il proprio futuro. In particolare, in un quadro culturale di con-tinuo cambiamento, sia sul piano dei profili professionali che del mercato del lavoro, at-tualmente, le parole chiave nel processo di sviluppo dell’identità adolescenziale e gio-vanile sono: flessibilità, cambiamento e mobilità (Del Core, 2005). Ciò significa che le nuove opportunità di scelta, sia formative che professionali, richiedono la maturazione di capacità e risorse personali di cui gli adolescenti e i giovani di oggi non sono “attrez-zati”, per una serie di fattori che non dipendono esclusivamente dai profili individuali (Del Core, 2007; Rovetto e Moderato, 2006). D’Alessio e colleghi (2006) in un lavoro di ricerca, hanno rilevato che i giovani sembrano essere tuttora ancorati ad una rappre-sentazione del mondo lavorativo basata sull’ideale sicurezza del posto fisso, come se ignorassero la nuova realtà del lavoro caratterizzata dalla flessibilità. Molto probabil-mente questo è un loro modo per difendersi dal vissuto di incertezza che sperimentano con sempre maggiore frequenza. Difatti, i ragazzi si ritrovano oggi a vivere in quella che il sociologo Zygmunt Baumann (2002) ha definito “società fluida”, in cui, a fronte della messa in discussione della sequenza “studio-lavoro-pensione”, regna l’incertezza, la flessibilità e la molteplicità delle opportunità; non accompagnata dalla presenza di riferimenti etici ed educativi forti, a sostegno dei processi decisionali. Di conseguenza, sul piano del vissuto psicologico individuale, aumenta sempre più la paura di scegliere, che può tradursi in un continuo rimandare delle scelte oppure nell’indifferenza, fino al rifiuto di compiere delle scelte decisive (Del Core, 2007). Il “disorientamento” tra le infinite strade possibili può portare, alla fine, a imboccare quel-la meno attinente ai propri reali interessi, attitudini, bisogni, aspettative; con conseguen-ze inevitabilmente fallimentari (Petruccelli, 2005). Se la mappa è sbagliata, è più elevata la probabilità che il viaggio si trasformi in un nau-fragio. Diviene necessario a questo punto un sostegno che funga da “bussola” per il viaggio verso il mondo professionale (D’Angiò e Recco, 2008). L’intervento di orientamento scolastico risulta fondamentale a livello educativo per orientare i giovani alle scelte, mediante la predisposizione di percorsi formativi all’interno delle istituzioni scolastiche, che promuovano direttamente o indirettamente lo sviluppo di una progettualità personale fondata su una realistica conoscenza di sé, sulla scoperta di significati e di valori che diano senso alla propria esistenza e sulla co-noscenza delle opportunità lavorative presenti nel proprio contesto di vita (Del Core, 2005). A livello normativo, la Direttiva Ministeriale del 6 agosto 1997 n.487, (art.1), ha stabili-to che: “L’orientamento - quale attività istituzionale delle scuole di ogni ordine e grado - costituisce parte integrante dei curricoli di studio e, più in generale, del processo educa-tivo e formativo sin dalla scuola dell’infanzia. Esso si esplica in un insieme di attività che mirano a formare e a potenziare le capacità delle studentesse e degli studenti di co-noscere se stessi, l’ambiente in cui vivono, i mutamenti culturali e socio-economici, le offerte formative, affinché possano essere protagonisti di un personale progetto di vita, e partecipare allo studio e alla vita familiare e sociale in modo attivo, paritario e respon-sabile”. Riprendendo tali indicazioni, nell’aprile 2009 il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato le “Linee guida in materia di orientamento lungo tutto l’arco della vita” (Circolare Mi-nisteriale 43 del 15 aprile 2009), in cui vengono dettate le disposizioni per gli interventi

   

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di orientamento in ambito scolastico. Coerentemente con le più recenti riflessioni euro-pee in materia di orientamento, il piano ministeriale ribadisce l’importanza di un orien-tamento che accompagna la persona lungo tutto l’arco di vita, adattando le diverse azio-ni a sostegno di questo processo, in funzione della specificità dei bisogni orientativi del singolo e dei diversi gruppi sociali e rispettando le fasi del ciclo evolutivo dall’infanzia alla vita adulta. L’orientamento ha lo scopo di mettere gli individui in grado di gestire e pianificare l’apprendimento e le esperienze di lavoro in coerenza con i propri obiettivi di vita, competenze e interessi, contribuendo così alla soddisfazione personale. “Il com-pito della scuola, dei genitori, degli Enti Locali, delle Istituzioni tutte, deve essere quel-lo di aiutare i ragazzi ad acquisire quel bagaglio di competenze essenziali per il loro svi-luppo e la loro maturazione: la stima, la fiducia in se stessi, la sicurezza e la capacità di decisione”. In altre parole, la finalità principale dell’azione orientativa, deve essere quella di pro-muovere la consapevolezza dei ragazzi rispetto alla propria carriera formativa o lavora-tiva e facilitare i processi di scelta, nel momento di transizione; in tale ottica, l’orientamento si configura come un’educazione alla scelta, che pone al centro del pro-cesso l’individuo che si deve orientare, con il ruolo attivo di protagonista, guidato dal desiderio di risolvere il problema dell’inserimento lavorativo (Di Nuovo, 2000). Alla luce delle considerazioni fatte, si deduce che le attività di orientamento non posso-no e non devono ridursi alla sola dimensione informativa, come molto spesso in passato è avvenuto; al contrario, esse devono essere costruite sull’ interconnessione tra informa-zione, dimensione formativa e consulenza (career counselling) (Mura, 2005). In conclu-sione, date le premesse di natura psicologica, sociale, culturale, l’approccio contempo-raneo dell’orientamento alla scelta del proprio futuro professionale non si limita più a determinare un accordo tra esigenze individuali e del contesto ma si impegna a predi-sporre una serie di pratiche che mettano lo studente adolescente in grado di scegliere au-tonomamente il proprio percorso, grazie alla consapevolezza delle proprie caratteristi-che psicologiche e di informazioni corrette e aggiornate sulle offerte formative e gli sbocchi professionali (Petruccelli, 2008). Nello specifico, queste azioni di orientamento devono essere finalizzate a (Di Nuovo, 2000; Pombeni, 1996a): § ampliare le conoscenze sui percorsi di studio, sulle caratteristiche dell’università, del mercato del lavoro e parallelamente potenziare la capacità di valutazione critica de-gli studenti per migliorare la lettura e l’interpretazione della realtà che li circonda; • favorire l’auto-osservazione delle risorse personali attraverso l’esplicitazione dell’immagine di sé (attitudini, abilità, interessi), della propria rappresentazione della scuola (significati, vissuti) e del lavoro (aspettative, motivazioni); • sostenere il giovane nell’elaborazione di strategie atte ad affrontare situazioni nuove, a trovare buone soluzioni ai problemi e a realizzare un proprio progetto di vita. La finalità del presente lavoro è quella di proporre un’ esperienza di orientamento alla scelta al futuro, denominata “Alla scoperta di Ulisse” da noi realizzata in linea con tali presupposti teorici, con l’auspicio di poter porsi come modello efficace per ulteriori programmi di orientamento nel passaggio di transizione dalla scuola superiore all’università e al mondo professionale.

   

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La nostra esperienza: “Alla scoperta di Ulisse. Viaggio verso la consapevolezza di sé per orientare la scelta al futuro” La nostra esperienza di orientamento alla scelta al futuro “Alla scoperta di Ulisse: viag-gio verso la consapevolezza di sé per orientare la scelta al futuro” scaturisce da una pre-cedente progetto di orientamento scolastico e professionale implementato dal Centro universitario per l’Orientamento dell’Università degli studi di Cassino ed è stata resa possibile grazie alla collaborazione tra i docenti referenti della cattedra di Psicologia dello Sviluppo di suddetta università, i dirigenti di alcuni istituti scolastici superiori del comune di Cassino e la partecipazione di alcuni psicologi esperti dell’Isp, Istituto per lo studio delle psicoterapie di Roma. L’esperienza ha coinvolto gli studenti delle classi quinte, degli istituti delle scuole superiori aderenti all’iniziativa, tra licei e istituti pro-fessionali. Utilizzando la metafora di Ulisse e del viaggio verso la scoperta di sé, la fina-lità del nostro intervento di orientamento alla scelta al futuro era quello di supportare il momento di transizione dalla scuola superiore al mondo della formazione universitaria o del lavoro, considerando gli studenti attori protagonisti. In linea con le premesse teoriche, “Alla Scoperta di Ulisse” si proponeva come obiettivi principali: • informazione: promuovere negli studenti la conoscenza dei percorsi formativi e professionali esistenti; • formazione e consulenza (career counselling): aumentare la consapevolezza dei ragazzi sulle proprie attitudini, interessi, valori, aspettative, al fine di consentire uno sguardo più chiaro del proprio “itinerario” futuro. Inoltre, questo “viaggio” disponeva di una novità rispetto agli interventi di orientamento scolastico tradizionali, consistente nell’opportunità data agli studenti partecipanti di un incontro individuale di career counseling con uno psicologo orientatore esperto, per of-frire uno spazio privilegiato alla scelta in maniera approfondita e specifica, con l’obiettivo di: • approfondire ulteriormente l’esplorazione di alcuni aspetti di sé, individuando punti di forza, eventuali aree di miglioramento dello studente, ostacoli e impedimenti; • costruire insieme al ragazzo un “piano d’azione” mirato, volto al raggiungimento della meta desiderata. Partecipanti

“Alla scoperta di Ulisse” ha coinvolto in totale 1200 studenti delle classi quinte (41% maschi, 59% femmine), di 5 istituti scolastici superiori del comune di Cassino aderenti all’iniziativa (69% licei; 31% istituti professionali). Alla fase formativa/ di consulenza generale, hanno partecipato 1000 studenti (63,5% femmine; 36,5% maschi), mentre alla fase di approfondimento e career counseling individualizzato hanno partecipato 840 studenti (58% femmine).

   

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Procedura Gli obiettivi sono stati realizzati attraverso tre fasi, di cui la prima aperta a tutti, di tipo collettivo e le altre due facoltative, alle quali gli studenti decidevano spontaneamente di parteciparvi. Preliminarmente si sono presi accordi con docenti e dirigenti scolastici cir-ca orari e luoghi di accesso per lo svolgimento dell’esperienza. Le tre fasi di “Alla scoperta di Ulisse” si articolavano come di seguito:

I) Fase conoscitivo-esplorativa del contesto attuale, “Il mare e le terre emerse”. Questa fase, di tipo informativo, consisteva in un workshop di un’ora rivolto a tutti gli studenti delle classi quinte in modalità collettiva, in cui venivano presentati gli “itinera-ri” possibili e le prospettive dell’attuale contesto lavorativo. Generalmente, erano svolti in orario scolastico, con l’accordo dei docenti e dei dirigenti e condotto dagli psicologi orientatori, affiancati dai docenti stessi, con il supporto di slide, esercitazioni pratiche e distribuzione di materiale informativo. La finalità dell’incontro era di promuovere la conoscenza dei ragazzi riguardo i possibili percorsi di studio e lavoro dopo il diploma e stimolare negli studenti la riflessione sulla propria identità personale e professionale, lanciando le basi per un proprio “itinerario” di vita a partire dall’esplorazione del proprio potenziale. Gli argomenti affrontati e discussi durante l’incontro riguardavano: • la presentazione dei servizi universitari e di tutto ciò che favorisce il diritto allo studio; • le tappe importanti del “viaggio” verso la scelta efficace: costruirsi un progetto di studio/lavoro/vita, esplorare se stessi (interessi, attitudini, aspirazioni, motivazioni), attivarsi nella ricerca di informazioni sui percorsi di studio, di formazione, sul mondo del lavoro. • la scelta universitaria: perché iscriversi all’università e a quale corso; conoscere i contenuti didattico-culturali di ciascun corso; come funziona il sistema università e co-me adattarsi ad esso; quali le prospettive occupazionali dopo il conseguimento del tito-lo; • le alternative formative all’università (corsi di formazione professionale, stage, apprendistato): obiettivi, durata, a chi e dove rivolgersi; • il mercato attuale del lavoro: strategie efficaci per cercare lavoro, costruirsi un progetto professionale; cosa richiede il mondo del lavoro oggi; • forme di sostegno all’ auto-imprenditoria giovanile e femminile. Al termine dell’incontro, agli studenti venivano rilasciati degli opuscoli informativi e si consegnava un questionario di valutazione del servizio. Inoltre, si introduceva la fase successiva, a cui si lasciava libertà di partecipazione per coloro che desideravano un ap-profondimento. Al fine di assicurare una corretta organizzazione, gli studenti interessati a prendere parte a questa fase dovevano segnalare il proprio nominativo al docente referente per ciascuna classe. I nominativi erano riportati agli psicologi del Centro di orientamento dell’Università di Cassino, i quali concordavano con i docenti e i dirigenti scolastici un calendario per gli incontri della fase successiva, in base al numero dei partecipanti e alle esigenze scolastiche. Gli studenti volontari compilavano e consegnavano al docente il consenso informato al trattamento dei dati personali con la tutela della privacy.

   

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II) Fase conoscitivo-espolorativa di sé, “La Mappa”. Agli studenti che desideravano esplorare e conoscere alcuni aspetti sommersi del proprio “mare”, gli psicologi esperti di orientamento, hanno condotto due incontri formativi e di consulenza mediante l’utilizzo di questionari, volti ad esplorare: interessi, scelte, attitudini, valori, motiva-zioni. I risultati erano restituiti e discussi, in un successivo momento (fase di “restitu-zione”). L’ insieme di test avevano scopo auto-osservativo/conoscitivo, ossia di favorire negli studenti, l’esplorazione di alcuni aspetti di sé coinvolti nel processo di scelta, per delineare una sorta di percorso ideale, inteso come punto di partenza per operare delle scelte consapevoli e personalizzate. In particolare, oltre agli atteggiamenti e aspettative verso il futuro e alle intenzioni di scelta, si è ritenuto utile di indagare:

• le attitudini ossia le propensioni dello studente in relazione a diversi settori, intese come abilità (“saper fare”) o potenzialità. • gli interessi professionali, in quanto costituiscono le forze moti-vanti in base alle quali gli individui si sentono in grado di intraprendere una cer-ta attività e si costruiscono nel corso dell’esperienza personale (Super, 1966; Po-lacek, 1998). Questa gioca un ruolo fondamentale poiché un interesse verso un compito può essere rinforzato nel momento in cui l’individuo riesce a svolgerlo con successo o svanire in caso contrario (Polacek, 1998). In questo senso, questo concetto risulta associato a quello di auto-efficacia (self efficacy), proposto in origine da Bandura (1982), ossia il giudizio che le persone fanno sulla propria capacità di fronteggiare efficacemente le richieste ambientali.

Nella nostra attività di orientamento la rilevazione degli interessi ha due principali obiettivi: 1. Consentire la riflessione a proposito delle attività lavorative che possono associarsi a solidi livelli di soddisfazione; 2. favorire la previsione della probabilità di successo di diverse possibilità di scelta pro-fessionale.

• i valori professionali, consentono di capire quali aspetti di un’attività professionale sono più importanti per un individuo (Mancinelli, 2002) e si riferiscono a cosa l’individuo ricerca nel lavoro in senso generale. Boerchi, Castelli e Gulotta (2000) sottolineano che nell’orientamento scolastico indagare i valori professionali può risultare utile in una prospettiva di auto-sviluppo e di auto-valutazione: è in questa fase di vita che il presentarsi di ipotesi di sviluppo professionale incongruenti può portare l’individuo a ridefinire il proprio sistema di credenze e il proprio obiettivo professionale. • le caratteristiche di personalità, possono più o meno facilitare l’impegno scolastico o l’esercizio di una professione; pertanto risultano importanti nel pro-cesso di orientamento (Castelli e Venini, 1996).

“La Mappa” si articolava in due incontri: • un primo, collettivo, dedicato alla somministrazione della batteria di test, condotta dagli psicologi presso la sede della scuola interessata in un giorno sta-bilito con i docenti di ciascuna classe in cui era richiesta disponibilità di almeno due/tre ore; • un secondo, successivo, dedicato alla restituzione/discussione individuale con lo psicologo orientatore, di quanto emerso dal questionario.

   

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L’elaborazione delle risposte era effettuata da operatori/collaboratori psicologi e aveva come esito una rappresentazione grafica delle risposte. Sulla base di tali risultati ciascun ragazzo veniva invitato a disegnare una “mappa” del proprio itinerario futuro, stabilen-do una probabile meta. Nello specifico, dopo aver discusso insieme il quadro emerso delle sue risorse, si chie-deva di usare l’immaginazione e di figurarsi in un possibile scenario futuro, come se avesse già realizzato il suo “obiettivo” e quindi di tracciare un’ipotetica mappa che con-giungesse il suo punto di partenza (il momento attuale) alla sua “Itaca”. Al termine, si presentava l’opportunità di un ulteriore incontro di approfondimento individualizzato (Career Counselling individuale). III) Fase di Career Counseling individuale, “la bussola”. Al termine delle due fasi, dopo aver tracciato la “mappa” del proprio viaggio verso il mondo professionale, per gli studenti che desideravano un ulteriore approfondimento, gli psicologi si sono resi di-sponibili a un incontro di career counseling individuale di un’ora circa, che comprende-va un colloquio di orientamento (Pombeni, 1996) in cui erano esplorate le incertezze, i dubbi, le aspirazioni. Si trattava un’occasione importante di confronto per lo studente, utile a maturare una scelta più responsabile e consapevole circa il proprio futuro, scola-stico e/o lavorativo. In particolare, avendo già chiarito la meta, il ragazzo era supportato nella costruzione di un “piano d’azione mirato” per il suo raggiungimento, mettendo in luce: punti di forza, ostacoli al conseguimento dell’obiettivo, eventuali opportunità, aree di miglioramento personali. Questo incontro poteva anche culminare nella stesura del proprio curriculum vitae per la ricerca del lavoro. In conclusione veniva somministrato il questionario di valutazione per valutare l’efficacia percepita dell’esperienza negli studenti che hanno partecipato all’intero per-corso orientativo “Alla Scoperta di Ulisse”. Strumenti La fase di formazione/consulenza “La Mappa”, ha previsto la somministrazione di una batteria comprendente una serie di questionari di orientamento:

• per rilevare le intenzioni, gli atteggiamenti e le aspettative verso le scelte future, è stata predisposta una scheda informativa in cui si chiedeva di risponde-re a domande sulle proprie intenzioni post diploma, scegliendo tra le alternative (vedi scheda1). Questa scheda era somministrata prima di iniziare la II fase dell’esperienza (come misura di pre-test) a coloro che avevano scelto di aderirvi e successivamente, al termine dell’esperienza per valutare eventuali modifiche in seguito all’esperienza e come misura di efficacia nell’orientamento alla scelta futura, soprattutto nel caso di indecisione. • Al fine di costruire la “mappa” del proprio “viaggio”, per rilevare attitu-dini, interessi e valori professionali, caratteristiche di personalità, i questionari utilizzati sono stati rispettivamente: • I Differential Aptitude Tests-5° ed. (DAT-5) (Benentt, Seashore e We-sman, 1998), sono una batteria di test a punteggi multipli che permettono di de-scrivere e quantificare le differenti attitudini di un soggetto confrontate con quel-le del campione di riferimento. Sono tutti test di efficienze ad eccezione del test

   

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Velocità e Precisione che serve come strumento di misurazione diretta della ve-locità di esecuzione. La batteria è indicata per ragazzi delle scuole superiori ed è costituita di 7 subtests: Ragionamento verbale, Ragionamento numerico, Ragio-namento astratto, Rapporti spaziali, Ragionamento meccanico, Uso del linguag-gio, Velocità e precisione. • Il questionario Il Mio lavoro futuro contenuto nella batteria “Clipper: portfolio per l’orientamento dai 15 ai 19 anni” di Soresi e Nota (2003). Gli item rilevano le preferenze professionali considerando, accanto alla quantità di attra-zione che le diverse occupazioni lavorative possono suscitare, anche i livelli di fiducia con cui i soggetti si apprestano ad apprendere quanto necessario per svolgerle. Accanto a tutto ciò il questionario richiede di stimare la "probabilità" con la quale, in futuro, essi si troveranno realisticamente impegnati a svolgere determinate attività lavorative. Nello specifico si richiede allo studente di indica-re in presenza di una lista di professioni e di occupazioni su una scala likert:

1. se e quanto le stesse vengono preferite e considerate interessanti; 2. indicare le credenze di efficacia: quanto sono sicuri di possedere le capacità necessa-rie per imparare a svolgere quella professione in modo soddisfacente; 3. Indicare quanto è probabile che la professione venga svolta nel futuro. Al termine della scheda 1 e della scheda 3 si chiede di considerare i giudizi rispettiva-mente, d’interesse e di probabilità, riportando le professioni che hanno ottenuti i pun-teggi più alti.

• L’Inventario dei valori professionali (Boerchi, Castelli, 2000), costi-tuito da 66 quesiti finalizzati a rilevare l’importanza attribuita alle mete profes-sionali raggruppate intorno a 11 orientamenti valoriali: orientamento al risulta-to, orientamento alla relazione, orientamento all’avanzamento, orientamento alla leadership, orientamento alla retribuzione, orientamento al miglioramento di sé, innovazione, varietà, responsabilità, mobilità, attività fisica. • Il Questionario di Autovalutazione (Mancinelli, 1998), finalizzato alla valutazione di alcune caratteristiche di personalità che risultano positivamente correlate con il successo scolastico e professionale. Il questionario fornisce un punteggio relativo a 6 scale: Attività, Disponibilità relazionale, Impegno, Stabi-lità emotiva, Flessibilità Mentale, Autostima. Esso è destinato agli studenti delle classi superiori ed è finalizzato all’orientamento scolastico e professionale post diploma.

Scheda 1. Scheda auto valutativa delle intenzioni future 1 “ Dopo il conseguimento del diploma...” � ho intenzione di proseguire con la formazione universitaria � ho intenzione di proseguire con la formazione non universitaria (corsi di forma-zione, stage professionalizzanti, ecc.) � ho intenzione di cercare un lavoro � non so ancora 2 “Se hai intenzione di proseguire gli studi...” � so già quale percorso formativo scegliere � ho qualche idea ma non ho deciso

   

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� non ho ancora un’idea di quale percorso formativo 3 “Se hai intenzione di cercare un lavoro.... � so perfettamente quale lavoro voglio svolgere � ho qualche idea ma non ho deciso � non ho ancora un’idea di quale lavoro 4“Riguardo al mio futuro professionale...” � mi adatterò a fare qualsiasi cosa mi capiti � cercherò di realizzare le mie aspirazioni � non ho aspirazioni riguardo al futuro 5 “Nel determinare la scelta del mio percorso.. “ � chiederò consiglio a parenti e/o amici � cercherò di farmi un’idea da solo � rimanderò fin quando non mi verrà un’idea 6 “Rispetto all’attuale situazione reale del mondo del lavoro...” � ho una visione abbastanza coerente e aggiornata � non ho una conoscenza approfondita ma cerco di informarmi � non ho interesse Alcuni risultati e discussione Dai dati raccolti con i questionari auto-valutativi è stato possibile rilevare alcuni dati in-teressanti, a partire dalle distribuzioni di frequenze calcolate e di seguito riportate. Per prima cosa, analizzando la distribuzione di frequenze relative alla numerosità del campione dei ragazzi che hanno partecipato alle tre fasi (grafico1), rispetto alla totalità degli studenti coinvolti nell’esperienza fin dalla prima fase, solo il 20% circa non ha proseguito alla fase successiva “La Mappa”; allo stesso modo, rispetto al campione di coloro che hanno partecipato a tale seconda fase, più dell’80% ha deciso di partecipare alla fase successiva, di counseling individualizzato. Questo dato è incoraggiante, in quanto suggerisce un approccio favorevole da parte dei ragazzi verso l’esperienza.

   

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Grafico.1 Distribuzione di frequenze dei partecipanti alle fasi di “Alla scoperta di Ulis-se”

Andando ad esaminare nello specifico il genere dei partecipanti (grafico 2), alla fase II risulta prevalente la partecipazione femminile alla fase conoscitiva di sé dell’esperienza, rispetto a quella dei ragazzi a fronte di una composizione iniziale abbastanza bilanciata della popolazione complessiva. Questo potrebbe suggerire una maggiore propensione o desiderio delle ragazze a esplorare parti del territorio del sé personale rispetto ai ragazzi. Grafico 2. Confronto tra proporzioni maschi e femmine fase II La Mappa

Rispetto alle scelte (grafico 3), si può osservare che dalle risposte riportate dai parteci-panti in una prima somministrazione corrispondente all’inizio della fase esplorativa, ri-sulta che il 6% protende verso un corso di formazione, il 12% alla ricerca di un lavoro, il 14% non sa o non ha ancora maturato una scelta, mentre la maggior parte (68%) in-tende iscriversi all’università. Confrontando questi dati con quelli ottenuti dagli stessi partecipanti al termine di “Alla Scoperta di Ulisse”, si può evincere che c’è una riduzio-ne degli indecisi del 9%, con un conseguente aumento delle intenzioni di scelta nelle al-tre opzioni, in particolar modo la ricerca del lavoro acquista il 3% in più di scelte, l’università il 2% mentre la formazione non universitaria acquista solo solo l’1%. Questi dati sono interessanti perché, da un lato indicano che la scelta universitaria è quella pre-valente e ciò potrebbe essere dovuto anche alla maggiore presenza di studenti di licei nella popolazione di riferimento, dall’altro la riduzione del numero di indecisi al termi-ne dell’esperienza potrebbe far ipotizzare ad una maggiore consapevolezza raggiunta.

0  

500  

1000  

1500  

Studen+  Partecipan+  

fase  I  Il  mare  e  le  terre  emerse   fase  II  La  Mappa   Fase  III  La  Bussola  

maschi  36,5%  

femmine  63,5%  

   

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Grafico 3. Intenzioni di scelte misurate a inizio della fase esplorativa/conoscitiva di sé e al termine dell’esperienza sulla totalità dei partecipanti.

Un altro dato interessante è quello relativo alle aspirazioni riguardo al futuro dei ragaz-zi dopo il diploma, nello specifico alla domanda “Riguardo al mio futuro professiona-le...”, circa un terzo si adatterà a fare qualsiasi cosa gli venga offerto, dimostrando di non possedere particolari aspirazioni o aspettative, mentre la maggior parte rimane an-corata all’idea di lavoro dei sogni 56%, il 24% riferisce di non avere aspirazioni riguar-do al futuro (grafico 4). Ciò significa che esiste ed è ancora ben radicata l’ideale del raggiungimento delle proprie aspirazioni. Questo dato rimaneva stabile anche al termine dell’esperienza. Grafico4. Aspirazioni riguardo al proprio futuro

Confrontandolo rispetto alla diversa tipologia di istituto superiore (grafico 5), si è potu-to osservare che gli studenti dei licei sembrerebbero più inclini a perseguire le proprie aspirazioni (30%) rispetto a quelli degli istituti professionali (25%), che invece avrebbe-ro maggiore tendenza ad adeguarsi alle offerte del mercato (19%) o addirittura nessuna aspirazioni (9%) precisa rispetto ai coetanei provenienti dai licei (5%). Questo dato of-fre degli spunti interessati per un eventuale approfondimento futuro sui fattori che pos-sono entrare in gioco nel determinare questa diversa distribuzione.

68%   72%  

6%   8%  12%   15%  14%  5%  

0%  

20%  

40%  

60%  

80%  

intenzioni  di  scelta  iniziali     intenzioni  di  scelta  finali  

università    formazione  non  universitaria   ricerca  di  lavoro   non  sa  

30%  

56%  

14%  

0%  

20%  

40%  

60%  

Riguardo  al  mio  futuro  professionale  

si  adaKerà  a  qualsiasi  cosa   cercherà  di  seguire  aspirazioni   non  ha  aspirazioni  

   

19

Grafico 5. Aspirazioni riguardo al proprio futuro nei licei e istituti professionali

Alcuni dati significativi riguardano, come atteso (Di Nuovo, 2008; Petruccelli 2008, So-resi e Nota, 2000), le differenze tra tipologia di istituti scolastici cioè licei e istituti pro-fessionali relativamente agli interessi professionali, credenze di autoefficacia e probabi-lità (Grafico 6). In particolare, i ragazzi dei licei hanno riportato maggiori preferenze in aree di interesse umanistico-letteraria (21%) e assistenziale (20%); a seguire sanitaria (18%), psicologica (14%) e giuridico sociale (13%) rispetto ai ragazzi degli istituti pro-fessionali; in contrasto, questi ultimi sono risultati più interessati alle aree: tecnico-meccanica (32%) e scientifica (28%). Grafico 6. Confronto tra istituto scolastico in merito alle aree d’interesse.

Per quanto riguarda i valori professionali (Grafico 7), le distribuzioni ottenute tra stu-denti di licei e istituti professionali, hanno mostrato che tra i valori riportati, rispetto agli studenti degli istituti professionali, quelli del liceo attribuiscono importanza maggiore alla relazione (13%), alla leadership (14,30%), all’avanzamento (12,7%), e al migliora-mento di sé (11,80%), alla responsabilità (10%). Sebbene per entrambe le tipologie, la

11%  

30%  

5%  

19%  

25%  

9%  

0%   5%   10%   15%   20%   25%   30%   35%  

si  adaKerà  a  qualsiasi  cosa  

cercherà  di  seguire  aspirazioni  

non  ha  aspirazoni  

ist.professionali   licei  

0%   5%   10%   15%   20%   25%   30%   35%  

tecnico  meccanica  

psicologica  

assistenziale  

scien+fica  

sanitaria  

giuridico  sociale  

umanis+co  leKeraria  

linguis+co  turis+ca  

ist.  Professionali  

licei  

   

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retribuzione assuma un gran rilievo, per i ragazzi degli istituti professionali risulta l’orientamento prevalente (19%), a seguire l’orientamento al risultato (14%) e l’attività fisica (10,10%). Questo potrebbe apparire già, in qualche modo, coerente con la prove-nienza di studi. Grafico 7. Confronto tra i Valori professionali nei licei e istituti professionali.

La Valutazione dell’esperienza “Alla scoperta di Ulisse” A fine di esaminare la soddisfazione degli utenti per un’ eventuale riproduzione del ser-vizio e provvedere al suo miglioramento, oltre che principalmente per rilevare se gli obiettivi erano stati realizzati, al termine dell’esperienza di orientamento, gli studenti sono stati invitati a compilare un’apposita scheda di valutazione riguardo ciascun pas-saggio di “Alla scoperta di Ulisse” a cui avevano preso parte. Campione Al termine del colloquio individuale previsto nella fase finale “La bussola” , è stato ri-chiesto agli studenti di compilare il questionario di gradimento/valutazione, garantendo l’anonimato. Pertanto per la valutazione sono stati presi in considerazione gli 840 stu-denti partecipanti all’intera esperienza dalla prima all’ultima fase.

5,50%  

13%  

12,70%  

14,30%  

13,50%  

11,80%  

3,20%  

6%  

10%  

8%  

2%  

14,00%  

7%  

6,70%  

4,20%  

19%  

9,20%  

8,30%  

8,00%  

5%  

8,40%  

10,10%  

0,00%   5,00%   10,00%   15,00%   20,00%   25,00%  

or.  risultato  

or.relazione  

or.  avanzamento  

or.  Or.  Leadership  

or.retribuzione  

or.miglioramento  di  sé  

innovazione  

varietà  

responsabilità  

mobilità  

aRvità  fisica  ist.professionali   licei  

   

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Strumenti La scheda di valutazione predisposta e somministrata chiedeva di dare un giudizio in merito: alla soddisfazione complessiva del percorso di orientamento (l’incontro di grup-po, i questionari di orientamento e il colloquio individuale); all’utilità percepita; all’interesse e la comprensione dei contenuti esposti dai formatori nella fase informati-va; al colloquio avuto con lo psicologo-orientatore. Ciascuno studente era invitato a esprimere un’opinione utilizzando una scala a 5 punti (da 1: per nulla a 5: molto). Inoltre, alla fine del questionario, era lasciato dello spazio “aperto” per: esprimere dei suggerimenti o delle impressioni sul servizio (domanda 6.“Esprimi liberamente in que-sto spazio eventuali osservazioni o suggerimenti sull’esperienza”) e per riflettere sul proprio “viaggio” di conoscenza (domanda 7. “Ripercorrendo le fasi “Alla scoperta di Ulisse” quale nuovo bagaglio di consapevolezza rispetto a te stesso, credi di aver preso da questo “viaggio”?”; (vedi scheda 2). Risultati e discussione Di seguito vengono riportati i risultati delle distribuzioni di frequenza espresse in percentuali, compiute sui dati raccolti dai questionari. Considerando i risultati ottenuti ai questionari di valutazione del servizio somministrati agli studenti al termine dell’esperienza, relativamente al livello di soddisfazione com-plessiva (grafico 8), si evince un elevato gradimento tra i ragazzi partecipanti (56,8%), lo stesso vale per il grado di utilità percepita (grafico 9) delle attività di orientamento svolte (68%) dei ragazzi che hanno preso parte a tutte le tre fasi. Tale dato risulta molto significativo se comparato alle valutazioni piuttosto basse che gli studenti, a livello na-zionale, esprimono, in genere, relativamente alle iniziative di orientamento. Per quanto concerne l’interesse per il colloquio individuale con lo psicologo-orientatore (grafico 10) raggiunge il punteggio massimo per il 57,4% degli utenti, evidente espres-sione della necessità e dell’importanza di un colloquio individualizzato, in cui è offerta l’opportunità per il giovane di confrontarsi con un esperto psicologo-orientatore. Grafico 8. Livello di soddisfazione percepita dagli studenti partecipanti interamente a “Alla scoperta di Ulisse”

1%   3%   8,20%  

31%  

56,80%  

0%  

20%  

40%  

60%  

1   2   3   4   5  

soddisfazione  esperienza  complessiva  

   

22

Grafico 9. Utilità percepita del servizio da parte degli studenti.

Infine, in riferimento all’interesse a alla chiarezza espositiva degli operatori nella prima fase collettiva/informativa, conoscitivo-esplorativa del contesto, “Il Mare e le terre emerse”, dai grafici 11 e 12, si può osservare che sebbene la chiarezza espositiva sia stata considera molto elevata (62%) dei partecipanti, solo circa un terzo (33%) attribui-sce un punteggio massimo di interesse per gli argomenti trattati nella fase informativa, suggerendo come già espresso in principio che un percorso di orientamento meramente informativo non sia sufficiente a facilitare la scelta al futuro. Grafico10. Livello di interesse per il colloquio di counseling individuale

2%   2,50%   5,50%  

22%  

68%  

0%  

20%  

40%  

60%  

80%  

1   2   3   4   5  

U+lità  percepita  dagli  studen+  

2%   2,5%  

13,5%  

24,6%  

57,4%  

0%  10%  20%  30%  40%  50%  60%  70%  

1   2   3   4   5  

interesse  per  il  colloquio  individuale  

   

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Grafico 11. Livello di interesse espresso per gli argomenti della fase informativa”Il mare e le terre emerse”

Grafico 12. Comprensione dei contenuti esposti dai relatori nella fase informativa “Il mare e le terre emerse”

Relativamente alle domande “aperte” conclusive, sono riportate alcuni esempi di rispo-ste significative degli studenti che fanno sperare nella buon valore dell’esperienza per gli studenti coinvolti e in un futuro possibile ampliamento (vedi scheda 2). Conclusioni Nella prospettiva dell’orientamento inteso come modalità formativa permanente volta a mettere l'individuo in condizione di prendere coscienza di sé, al fine di adeguare i suoi studi e la sua professione alle mutevoli esigenze della vita, contribuendo così all’evoluzione della società e al raggiungimento del pieno sviluppo della persona (Di Nuovo e Magnano, 2013); esso si configura sempre più come un’educazione alla scelta in cui al centro è posto l’individuo che si deve orientare (Pombeni, 1996b). Ancora oggi, accade spesso che le pratiche di orientamento si costruiscano abitualmente su interventi insufficienti e parziali, poiché quasi esclusivamente di tipo informativo,

4,6%   5,4%  

16,5%  

40,5%  33%  

0,00%  

10,00%  

20,00%  

30,00%  

40,00%  

50,00%  

1   2   3   4   5  

interesse  per  gli  argomen+  fase  colleRva/informa+va  

4,3%   5,7%  13,5%   14,5%  

62%  

0,00%  

10,00%  

20,00%  

30,00%  

40,00%  

50,00%  

60,00%  

70,00%  

1   2   3   4   5  

Comprensione  dei  contenu+  espos+  fase  informa+va  

   

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centrate cioè sulle attuali condizioni economiche, del lavoro e dell’occupazione, sulle nuove professioni, sui percorsi formativi offerti dal mercato e così via (Grimaldi e Aval-lone, 2005). Questi sono aspetti indubbiamente importanti come aiuto alla scelta ma in-sufficienti presi singolarmente, di fronte a un approccio psicologico che considera l’acquisizione di informazioni come un processo che non ha senso se non inserito all’interno di uno più generale, di consapevolezza personale, motivazionale ed emotiva (Di Nuovo, 2000). Le scelte che la persona opera nel corso della sua vita e della propria carriera scolastica o lavorativa, sono frutto dell’interazione di diversi fattori in gioco. Affinchè l’individuo diventi il primo responsabile delle proprie scelte, egli dovrebbe divenire consapevole delle proprie attitudini, intese come disposizioni naturali ed innate, valutabili in termini di capacità o potenzialità; dei propri interessi, intesi come forze di attrazione che un cer-to campo di attività scolastica o lavorativa esercita nei confronti della persona; delle proprie inclinazioni, intese come disposizioni soggettive nei confronti di un oggetto come espressione dinamica dei suoi bisogni profondi (Petruccelli, 2005). Accanto a ciò, è importante anche avere accesso ad altre informazioni relative a sé, quali significati e valori che ci si è costruiti nel contesto sociale, durante il corso delle interazioni con gli altri (Di Fabio, 2009). I valori hanno particolare rilevanza poiché spiegano i comporta-menti, le decisioni e i giudizi delle persone; conseguentemente, essi sono determinanti per le scelte professionali e personali (Allport, Vernon e Lindezey, 1985). Accanto alla consapevolezza di sé è opportuno tener presente anche le contingenze e le opportunità presenti nell’ambiente che fa da cornice alla storia dell’individuo; infatti, le condizioni presenti in un dato contesto, a partire da quelle storico-culturali, sono in grado di deli-mitare anche pesantemente il campo di scelta (Pombeni, 1996b). Per tali motivi, gli obiettivi operativi dell’orientamento scolastico e professionale sono declinati essen-zialmente su quattro direzioni: conoscenza di sé, conoscenza della realtà sociale e del mondo del lavoro, sviluppo della capacità progettuale e maturazione della capacità deci-sionale (Del Core, 2005). Alla luce delle premesse fatte, “Alla scoperta di Ulisse: viaggio verso la consapevolezza di sé per orientare la scelta al futuro”, ricorrendo all’immagine evocativa di Ulisse e del viaggio, ha inteso fornire ai ragazzi dell’ultimo anno delle scuole superiori, un’opportunità per aumentare il loro livello di conoscenza e di consapevolezza di sé, utilizzando al meglio le proprie risorse, tra cui potenzialità che fino a quel momento non erano riusciti a esprimere (Di Fabio, 1998). Ciò che ci si proponeva era di favorire in coloro che si trovano ad affrontare il delicato momento di transizione dalla scuola supe-riore al mondo del lavoro o all’università, la presa salda del timone del viaggio verso la scelta del proprio futuro (Soresi e Nota, 2000). In particolare, gli obiettivi specifici di “Alla Scoperta di Ulisse” erano: 1) promuovere negli studenti la conoscenza del mercato attuale del lavoro, le varie possibilità formative e professionali esistenti, mediante una fase collettiva informativa; 2) aumentare la con-sapevolezza dei ragazzi sulle proprie attitudini, interessi, valori, personalità, al fine di consentire uno sguardo più chiaro del proprio “itinerario” futuro attraverso incontri di formazione e consulenza (career counselling). Al termine dell’esperienza nel concreto ciascun ragazzo, con l’aiuto dello psicologo-orientatore era in grado di tracciare in pri-ma persona una Mappa del proprio viaggio verso la scelta futuro immaginando la pro-pria “Itaca” sulla base delle risorse personali emerse grazie all’uso dei questionari.

   

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La novità della presente esperienza di orientamento consisteva nell’integrazione rispetto agli interventi di orientamento scolastico tradizionali, di un colloquio individualizzato di career counseling per lo studente con uno psicologo orientatore esperto, per offrire uno spazio privilegiato all’individuo e alla propria scelta, in cui poteva essere esplorata l’esperienza personale (punti di forza, aree di miglioramento, ostacoli, opportunità), che poteva concludersi con la costruzione attiva da parte del ragazzo di un “piano d’azione” mirato, volto al raggiungimento della meta desiderata. In sostanza, in questo modo l’iniziativa rientrava in un approccio integrato tra dimensione informativa, formativa, di consulenza (Del Core, 2005). Un ulteriore aspetto importante dell’esperienza riguarda lo studio di valutazione dell’esperienza come percepita dall’utenza. Ciò si rifà a un’attenzione generale al monitoraggio del proprio agire, in un‘ ottica, non solo di miglioramento e dell’efficienza ma anche dell’efficacia delle iniziative messe in campo (Grimaldi e Avallone, 2005). Prendendo in considerazione i risultati relativi all’interesse per la fase informativa e per la fase del colloquio personalizzato, risulta evidente quanto già affermato in precedenza, ossia che un’attività esclusivamente centrata sull’informazione non è efficace nella de-cisione futura, mentre il colloquio di counseling individuale, risulta essere un momento molto apprezzato, suggerendo che questa integrazione di azioni di orientamento potreb-be essere una buona strada per favorire la scelta al futuro negli adolescenti. Inoltre, la maggior parte delle affermazioni rilasciate dai ragazzi in merito al bagaglio di risorse che ciascuno si porterà dietro dall’esperienza di auto-consapevolezza, hanno messo in luce come le attività svolte abbiano effettivamente favorito una migliore coscienza di alcune parti di sé (attitudini, interessi, valori, caratteristiche di personalità) fino ad allora inesplorate o quanto meno siano state spunto di riflessione. Allo stesso modo, è rilevan-te notare che al termine dell’iniziativa gli studenti indecisi sulla propria scelta fossero diminuiti ci può far augurare una reale efficacia delle attività condotte. In conclusione, alla luce dell’affluenza dei partecipanti alle diverse fasi facoltative dell’esperienza di orientamento (“La mappa” e “La bussola”) e dei dati relativi i livelli notevolmente elevati di soddisfazione e utilità dell’esperienza percepita da parte degli studenti partecipanti, si può bene sperare in una futura riproposizione di “Alla scoperta di Ulisse”, in una maniera ampliata e migliorata, tenendo anche conto dei suggerimenti espressi liberamente dai soggetti nella valutazione. Scheda 2. Alcuni esempi di risposte 6. “Esprimi liberamente in questo spazio eventuali osservazioni o suggerimenti sull’esperienza”

6. “Esprimi liberamente in questo spazio eventuali osservazioni o suggerimenti sull’esperienza”

   

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6. “Esprimi liberamente in questo spazio eventuali osservazioni o suggerimenti sull’esperienza”

7. “Ripercorrendo le fasi “Alla scoperta di Ulisse” quale nuovo bagaglio di consape-volezza rispetto a te stesso, credi di aver preso da questo “viaggio”?”

7. “Ripercorrendo le fasi “Alla scoperta di Ulisse” quale nuovo bagaglio di consapevo-lezza rispetto a te stesso, credi di aver preso da questo “viaggio”?”

7. “Ripercorrendo le fasi “Alla scoperta di Ulisse” quale nuovo bagaglio di consapevo-lezza rispetto a te stesso, credi di aver preso da questo “viaggio”?”

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