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UM22A 46.43.10 Commercio all'ingrosso di elettrodomestici, di elettronica di consumo audio e video; 46.43.20 Commercio all'ingrosso di supporti registrati, audio, video (Cd, Dvd e altri supporti); 46.47.30 Commercio all'ingrosso di articoli per l'illuminazione; materiale elettrico vario per uso domestico; 46.52.01 Commercio all'ingrosso di apparecchi e materiali telefonici; 46.52.02 Commercio all'ingrosso di nastri non registrati. PERIODO D’IMPOSTA 2010 Modello per la comunicazione dei dati rilevanti ai fini dell’applicazione degli studi di settore 2011 genzia ntrate BOZZA del 21/04/2011

ntrate · 2011. 5. 3. · tra il 13 febbraio 2010 ed il 13 novembre 2010 il 9.numero di mesi da riportare nel-la casella in oggetto sarà pari a Nell’ipo-tesi prevista dal codice

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UM22A46.43.10 Commercio all'ingrosso di elettrodomestici,

di elettronica di consumo audio e video;46.43.20 Commercio all'ingrosso di supporti registrati, audio, video

(Cd, Dvd e altri supporti);46.47.30 Commercio all'ingrosso di articoli per l'illuminazione;

materiale elettrico vario per uso domestico;46.52.01 Commercio all'ingrosso di apparecchi e materiali telefonici;46.52.02 Commercio all'ingrosso di nastri non registrati.

PERIODO D’IMPOSTA 2010Modello per la comunicazione dei dati rilevantiai fini dell’applicazione degli studi di settore

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genziantrateBOZZA del 21/04/2011

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contraddistinte da un medesimo codice ov-vero i codici attività sono compresi nel mede-simo studio di attività, settore.

• nel secondo campo, con riferimento alleipotesi previste ai codici 1, 2, 3 e 5, il nu-mero complessivo dei mesi durante i qualisi è svolta l’attività nel corso del periodod’imposta. Si precisa a tal fine che si con-siderano pari ad un mese le frazioni di es-so uguali o superiori a 15 giorni. Nel ca-so, ad esempio, di un’attività d’impresaesercitata nel periodo di tempo compresotra il 13 febbraio 2010 ed il 13 novembre2010 il 9.numero di mesi da riportare nel-la casella in oggetto sarà pari a Nell’ipo-tesi prevista dal codice 4 occorre, invece,indicare il numero dei mesi di durata delperiodo d’imposta. Se, ad esempio, il pe-riodo d’imposta inizia in data 2 marzo2010 e termina in data 2 febbraio 2011,il numero di mesi da riportare nella casellain oggetto sarà pari a 11.

Imprese multiattività

Tale prospetto deve essere compilato esclusi-vamente dai soggetti che esercitano due opiù attività d’impresa, non rientranti nel me-desimo studio di settore, qualora l’importocomplessivo dei ricavi dichiarati relativi alleattività non rientranti tra quelle prese in consi-derazione dallo studio di settore, relativo al-l’attività prevalente, supera il 30 per centodell’ammontare totale dei ricavi dichiarati.

Esempio.

– Ricavi derivanti dall’attività X(studio UMXX) 100.000 (18%)

– Ricavi derivanti dall’attività Y(studio UMXX) 200.000 (36%)

– Ricavi derivanti dall’attività Z(studio TDXX) 250.000 (46%)

Totale ricavi 550.000

Il contribuente, in tale ipotesi, dovrà compila-re il modello dei dati rilevanti per l’applica-zione dello studio di settore UMXX, con l’in-dicazione dei dati (contabili ed extracontabi-li) riferiti all’intera attività d’impresa esercitata.Nel presente prospetto, però, occorrerà indi-care al rigo 1, il codice dello studio “UMXX”e i ricavi pari a 300.000; mentre al rigo 2 ilcodice studio “TDXX” e i ricavi pari a250.000.

Nel calcolo della verifica della predetta quo-ta del 30 per cento devono essere conside-rati i ricavi derivanti dalle attività dalle qualiderivino aggi o ricavi fissi (indicati nel rigo 5del prospetto). In tale rigo devono, infatti, es-sere indicati i ricavi delle attività per le qualisi percepiscono aggi o ricavi fissi consideratiper l’entità dell’aggio percepito e del ricavoal netto del prezzo corrisposto al fornitore deibeni.Esempio.

ISTRUZIONI PARTE SPECIFICADEL MODELLO UM22AAgenzia delle Entrate Studi di settore

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1. GENERALITÀ

Il modello per la comunicazione dei dati rile-vanti ai fini dell’applicazione dello Studio disettore UM22A deve essere compilato con ri-ferimento al periodo d’imposta 2010 e deveessere utilizzato dai soggetti che svolgono co-me attività prevalente una tra quelle di segui-to elencate:

“Commercio all’ingrosso di elettrodomesti-ci, di elettronica di consumo audio e video”-46.43.10;“Commercio all’ingrosso di supporti regi-strati, audio, video (Cd, Dvd e altri suppor-ti)“ - 46.43.20;“Commercio all’ingrosso di articoli per l’il-luminazione; materiale elettrico vario peruso domestico” - 46.47.30;“Commercio all’ingrosso di apparecchi emateriali telefonici” - 46.52.01;“Commercio all’ingrosso di nastri non regi-strati” - 46.52.02

Il presente modello è così composto:• quadro A – Personale addetto all’attività;• quadro B – Unità locale destinata all’attività

di vendita;• quadro D - Elementi specifici dell’attività;• quadro F – Elementi contabili;• quadro X – Altre informazioni rilevanti ai fi-

ni dell’applicazione degli Studi di settore;• quadro Z – Dati complementari.

ATTENZIONENella presente “Parte specifica” sono con-tenute le istruzioni relative alla modalità dicompilazione dello studio di settoreUM22A.Per quanto riguarda le istruzioni comuni atutti gli Studi di settore, si rinvia alle indica-zioni fornite nella “Parte generale” che fa parte integrante del suddetto model-lo per la comunicazione dei dati rilevanti aifini dell’applicazione degli Studi di settore.

Lo Studio di settore UM22A è stato approva-to con decreto ministeriale del 23 dicembre2008.

2. FRONTESPIZIO

Nel frontespizio va indicato:– in alto a destra, il codice fiscale;– barrando la relativa casella, il codice del-

l’attività esercitata secondo le indicazionifornite nella Parte generale unica per tutti imodelli.

ATTENZIONESi fa presente che, nel frontespizio vengonorichieste ulteriori informazioni relative alle fat-tispecie previste dall’art. 10, commi 1 e 4,della legge 146 del 1998.

In particolare deve essere indicato:

• nel primo campo:– il codice 1, se l’attività è iniziata, da par-

te dello stesso soggetto, entro sei mesidalla sua cessazione, nel corso dellostesso periodo d’imposta. Il codice 1 do-vrà essere indicato, ad esempio, nel ca-so in cui l’attività sia cessata il 5 marzo2010 e nuovamente iniziata il 17 luglio2010;

– il codice 2, se l’attività è cessata nel pe-riodo d’imposta in corso alla data del 31dicembre 2009 e nuovamente iniziata,da parte dello stesso soggetto, nel perio-do d’imposta 2010, e, comunque, entrosei mesi dalla sua cessazione (es. attivitàcessata il 2 ottobre 2009 e nuovamenteiniziata il 13 febbraio 2010). Lo stessocodice dovrà essere utilizzato anche sel’attività è cessata nel periodo d’impostain corso alla data del 31 dicembre 2010e nuovamente iniziata, da parte dellostesso soggetto, nel periodo d’imposta2011 e, comunque, entro sei mesi dallasua cessazione (es. attività cessata il 15settembre 2010 e nuovamente iniziata il29 gennaio 2011).

– il codice 3, se l’attività, iniziata nel cor-so del periodo d’imposta, costituisce me-ra prosecuzione di attività svolte da altrisoggetti. Tale fattispecie si verifica quan-do l’attività viene svolta, ancorché da unaltro soggetto, in sostanziale continuitàcon la precedente, presentando il carat-tere della novità unicamente sotto l’aspet-to formale. A titolo esemplificativo, devo-no comunque ritenersi “mera prosecuzio-ne di attività svolte da altri soggetti” le se-guenti situazioni di inizio di attività deri-vante da:– acquisto o affitto d’azienda;– successione o donazione d’azienda;– operazioni di trasformazione; – operazioni di scissione e fusione d’a-

zienda;– il codice 4, se il periodo d’imposta è di-

verso da dodici mesi;– il codice 5, se l’attività è cessata nel pe-

riodo d’imposta in corso alla data del 31dicembre 2010 e non è stata successi-vamente iniziata, da parte dello stessosoggetto, entro sei mesi dalla sua cessa-zione.Il codice 5 dovrà essere indicato, adesempio, nel caso in cui l’attività sia sta-ta cessata definitivamente il 16 settembre2010; analogamente, dovrà essere uti-lizzato lo stesso codice anche qualoral’attività sia stata cessata il 16 marzo2010 e venga nuovamente iniziata, daparte dello stesso soggetto, il 20 novem-bre 2010.

Si precisa, inoltre, di “mera che le ipotesi di“inizio/cessazione attività” (codici 1 e 2), eprosecuzione dell’attività” (codice 3), ricorro-no nel caso in cui vi sia omogeneità dell’atti-vità rispetto a quella preesistente. Il requisitodella omogeneità sussiste se le attività sono

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– Ricavi derivanti dall’attività X (studio UMXX) 100.000 (18%)

– Ricavi derivanti dall’attività Y (studio UMXX) 200.000 (36%)

– fissi netti 250.000 (46%)Totale ricavi 550.000

Anche in tal caso il soggetto sarà tenuto allacompilazione del prospetto.Di seguito vengono descritte le modalità dicompilazione. In particolare, indicare:– nel rigo 1, il codice e i ricavi derivanti dal-

le attività rientranti nello studio di settore (stu-dio prevalente) riferito al presente modello;

– nel rigo 2, i codici degli studi e i relativi ri-cavi, in ordine decrescente, derivanti dallealtre attività soggette ad altri studi di settore(studi secondari);

– nel rigo 3, l’ammontare dei ricavi derivantidalle altre attività soggette a studi di settore(altri studi secondari), non rientranti nei righi1 e 2;

– nel rigo 4, i ricavi derivanti dalle altre atti-vità non soggette a studi di settore (es. pa-rametri);

– nel rigo 5, i ricavi derivanti dalle attività perle quali si percepiscono aggi o ricavi fissi,al netto del prezzo corrisposto al fornitore.Si tratta, ad esempio:• degli aggi conseguiti dai rivenditori di

generi di monopolio, valori bollati e po-stali, marche assicurative e valori similari,indipendentemente dal regime di conta-bilità adottato;

• dei ricavi derivanti dalla gestione di rice-vitorie totocalcio, totogol, totip, totosei;dalla vendita di schede e ricariche te-lefoniche, schede e ricariche prepagateper la visione di programmi pay per-view,abbonamenti, biglietti e tessere per i mez-zi pubblici, viacard, tessere e biglietti perparcheggi; dalla gestione di concessio-narie superenalotto, lotto;

• dei ricavi conseguiti per la vendita deicarburanti e dai rivenditori in base a con-tratti estimatori di giornali, di libri e di pe-riodici anche su supporti audiovideoma-gnetici.

L’importo da indicare nel presente prospettonel campo “Ricavi” è costituito dalla somma-toria dei ricavi di cui all’articolo 85, comma1, esclusi quelli di cui alle lettere c), d), e) deltesto unico delle imposte sui redditi approva-to con d.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917, de-gli altri proventi considerati ricavi (ad esclu-sione di quelli di cui all’art. 85, lett. f) del Tuir)nonché delle variazioni delle rimanenze rela-tive ad opere forniture e servizi di durata ul-trannuale (al netto di quelle valutate al costo)riferiti allo studio di settore indicato nel corri-spondente campo.Pertanto, l’importo da indicare nel campo “Ri-cavi” corrisponde alla descrizione degli im-porti previsti nei righi F01 + F02 (campo 1) –F02 (campo 2) + [F07 (campo 1) – F07(campo2)] – [F06 (campo 1) – F06 (cam-

po2)] del quadro F degli elementi contabili.

3. QUADRO A - PERSONALE ADDETTO ALL’ATTIVITÀ

Nel quadro A sono richieste informazioni re-lative al personale addetto all’attività. In relazione alle tipologie di personale ad-detto all’attività, per le quali viene richiestodi indicare il “numero giornate retribuite”,è necessario fare riferimento al numerocomplessivo di giornate retribuite desumi-bile dai modelli di denuncia inviati all’Istitu-to Nazionale Previdenza Sociale relativi alperiodo d’imposta cui si riferisce il presentemodello.Ad esempio, un dipendente, con contratto atempo parziale dal 1° gennaio al 30 giugnoe con contratto a tempo pieno dal 1° luglio al20 dicembre, va computato sia tra i dipen-denti a tempo parziale che tra quelli a tempopieno e, per entrambi i rapporti di lavoro, de-ve essere indicato il relativo numero dellegiornate retribuite.In relazione alle tipologie di personale ad-detto all’attività, per le quali viene richiestodi indicare il “numero”, è necessario fare ri-ferimento alle unità di personale presenti altermine del periodo d’imposta cui si riferi-sce il presente modello.Si precisa che non devono essere indicati gliassociati in partecipazione ed i soci che ap-portano esclusivamente capitale, anche sesoci di società in nome collettivo o di societàin accomandita semplice. Inoltre, non posso-no essere considerati soci di capitale quelliper i quali sono versati contributi previdenzia-li e/o premi per assicurazione contro gli infor-tuni, nonché i soci che svolgono la funzionedi amministratori della società.

ATTENZIONESi fa presente che tra i collaboratori coordi-nati e continuativi di cui all’art. 50, comma1, lett. c-bis) del TUIR devono essere indicatisia i collaboratori assunti secondo la moda-lità riconducibile a un progetto, programmadi lavoro o fase di esso, ai sensi degli artt. 61e ss. del D.Lgs. 10 settembre 2003, n. 276(collaboratori c.d. “a progetto”), sia coloroche intrattengono rapporti di collaborazionecoordinata e continuativa che, ai sensi dellanormativa richiamata, non devono essereobbligatoriamente ricondotti alla modalitàdel lavoro a progetto, a programma o a fa-se di programma. Si fa presente, inoltre, che il personale di-staccato presso altre imprese deve essereindicato tra gli addetti all’attività dell’im-presa distaccataria e non tra quelli dell’im-presa distaccante.

In particolare, indicare:– nel rigo A01, il numero complessivo delle

giornate retribuite relative ai lavoratori di-pendenti che svolgono attività a tempo pie-no, desumibile dai modelli DM10 e/o

UNIEMENS; – nel rigo A02, il numero complessivo delle

giornate retribuite relative ai lavoratori di-pendenti a tempo parziale, anche se as-sunti con contratto di formazione e lavoro odi inserimento o con contratto a termine,agli assunti con contratto di lavoro intermit-tente o di lavoro ripartito, ottenuto moltipli-cando per sei il numero complessivo dellesettimane utili per la determinazione dellamisura delle prestazioni pensionistiche,conformemente a quanto comunicato all’I-stituto Nazionale Previdenza Sociale attra-verso il modello di denuncia denominatoEMens e/o UNIEMENS;

– nel rigo A03, il numero complessivo dellegiornate retribuite relative agli apprendistiche svolgono attività nell’impresa, desumi-bile dai modelli DM10 e/o UNIEMENS;

– nel rigo A04, il numero complessivo dellegiornate retribuite relative agli assunti a tem-po pieno con contratto di formazione e la-voro o di inserimento, ai dipendenti concontratto a termine e ai lavoranti a domici-lio, desumibile dai modelli DM10 e/oUNIEMENS, nonché il numero complessivodelle giornate retribuite relative al persona-le con contratto di somministrazione di la-voro, determinato dividendo per otto il nu-mero complessivo di ore ordinarie lavorate,desumibile dalle fatture rilasciate dalleagenzie di somministrazione;

– nel rigo A05, il numero dei collaboratoricoordinati e continuativi di cui all’articolo50, comma 1, lett. c-bis), del TUIR, che, al-la data di chiusura del periodo d’impostacui si riferisce il presente modello, prestanola loro attività prevalentemente nell’impresa;

– nel rigo A06, il numero dei collaboratoricoordinati e continuativi di cui all’articolo50, comma 1, lett. c-bis), del TUIR, diversida quelli indicati nel rigo precedente che,alla data di chiusura del periodo d’impostacui si riferisce il presente modello, prestanola loro attività nell’impresa;

– nel rigo A07, nella prima colonna, il nu-mero dei collaboratori dell’impresa familia-re di cui all’articolo 5, comma 4, del TUIR,ovvero il coniuge dell’azienda coniugalenon gestita in forma societaria;

– nel rigo A08, nella prima colonna, il nu-mero dei familiari che prestano la loro atti-vità nell’impresa diversi da quelli indicatinel rigo precedente (quali, ad esempio, icosiddetti familiari coadiuvanti per i qualivengono versati i contributi previdenziali);

– nel rigo A09, nella prima colonna, il numerodegli associati in partecipazione che appor-tano lavoro prevalentemente nell’impresa;

– nel rigo A10, nella prima colonna, il nu-mero degli associati in partecipazione di-versi da quelli indicati nel rigo precedente;

– nel rigo A11, nella prima colonna, il nume-ro dei soci, inclusi i soci amministratori, conoccupazione prevalente nell’impresa. In talerigo non vanno indicati i soci, inclusi i sociamministratori, che hanno percepito com-pensi derivanti da contratti di lavoro dipen-

ISTRUZIONI PARTE SPECIFICADEL MODELLO UM22AAgenzia delle Entrate Studi di settore

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dente ovvero di collaborazione coordinata econtinuativa. Tali soci vanno indicati nei righiappositamente previsti per il personale retri-buito in base ai predetti contratti di lavoro;

– nel rigo A12, nella prima colonna, il nu-mero dei soci, inclusi i soci amministratori,che non hanno occupazione prevalente nel-l’impresa;

– nei righi da A07 ad A12, nella seconda co-lonna, la somma delle percentuali dell’ap-porto di lavoro prestato dal personale indi-cato nella prima colonna del medesimo rigo.Tali percentuali vanno determinate utilizzan-do come parametro di riferimento l’apportodi lavoro fornito da un dipendente che lavo-ra a tempo pieno per l’intero periodo d’im-posta. Considerata, ad esempio, un’attivitànella quale il titolare dell’impresa è affianca-to da due collaboratori familiari, il primo deiquali svolge l’attività a tempo pieno e il se-condo per la metà della giornata lavorativae a giorni alterni, nel rigo in esame andrà ri-portato 125, risultante dalla somma di 100e 25, percentuali di apporto di lavoro deidue collaboratori familiari. Per maggiori ap-profondimenti sulle modalità di indicazionedella percentuale relativa a detto apporto dilavoro, si rinvia alle istruzioni riportate al pa-ragrafo 7.4.2 della circolare n. 32/E del21/06/2005 ed al paragrafo 5.1 dellacircolare n. 23/E del 22/06/2006;

– nel rigo A13, il numero degli amministratorinon soci. Si precisa che vanno indicati sol-tanto coloro che svolgono l’attività di ammi-nistratore caratterizzata da apporto lavorati-vo direttamente afferente all’attività svolta dal-la società e che non possono essere inclusinei righi precedenti. Quindi, ad esempio, gliamministratori assunti con contratto di lavorodipendente non dovranno essere inclusi inquesto rigo, bensì nel rigo A01.

4. QUADRO B – UNITÀ LOCALE DESTINATAALL’ATTIVITÀ DI VENDITA

Nel quadro B sono richieste informazioni re-lative all’unità locale che, a qualsiasi titolo, èstata utilizzata per l’esercizio dell’attività divendita. La superficie deve essere quella ef-fettiva, indipendentemente da quanto risultadalla eventuale licenza amministrativa. Per in-dicare i dati relativi a più unità locali è ne-cessario compilare un apposito quadro B perciascuna di esse. I dati da indicare sono quel-li riferiti a tutte le unità locali utilizzate nel cor-so del periodo d’imposta, indipendentementedalla loro esistenza alla data di chiusura delperiodo di imposta. Nel caso in cui nel cor-so del periodo d’imposta si sia verificata l’a-pertura e/o la chiusura di una o più unità lo-cali, nelle note esplicative, contenute nellaprocedura applicativa GE.RI.CO., dovrà es-sere riportata tale informazione con l’indica-zione della data di apertura e/o di chiusura.In particolare indicare:– nel rigo B00, il numero complessivo delle

unità locali utilizzate per l’esercizio dell’ at-

Tipologia di vendita

con riferimento ai ricavi complessivamenteconseguiti:– nei righi da D01 a D05, la percentuale dei

ricavi derivanti da ciascuna tipologia divendita elencata, in rapporto ai ricavi com-plessivamente realizzati.

Il totale delle percentuali indicate deve risul-tare pari a 100.Si precisa che:• per vendita all’ingrosso a libero servizio

(cash & carry), si intende quella in cui ilgrossista acquista in proprio la merce, di-spone di un ampio spazio espositivo pres-so il quale il cliente sceglie la merce, pagae provvede al ritiro e al trasporto a propriespese;

• per ingrosso con vendita al banco, si in-tende la tipologia di vendita caratterizzatadall’acquisto in proprio delle merci e dallasuccessiva rivendita in sede;

• l’ingrosso con vendita sul territorio (trami-te venditori e/o via fax, internet, telefonoecc.), riguarda il caso in cui il grossista,che acquista in proprio, immagazzina lemerci per poi rivenderle avvalendosi di unarete di venditori o di sistemi telematici su unterritorio specifico considerato zona di ven-dita;

• le provvigioni per intermediazione/contoterzi, sono le somme conseguite dal grossi-sta per la vendita in conto terzi, la interme-diazione e il brokeraggio di merci non ac-quistate in proprio;

• le provvigioni per intermediazione/contodeposito, sono le somme conseguite dalgrossista per la intermediazione e la vendi-ta in conto terzi di merci che, ancorché nonacquistate in proprio dal grossista, sono im-magazzinate presso lo stesso;

Tipologia dell’offerta

Elettrodomestici e materialeaudio/video/fotografico/informatico

– nei righi da D06 a D23, per ciascuna ti-pologia individuata di prodotti venduti e/oservizi offerti, la percentuale dei ricavi con-seguiti in rapporto ai ricavi complessivi. Iltotale delle percentuali indicate deve risul-tare pari a 100.

Al riguardo, si precisa che i ricavi derivantidalla prestazione dei servizi aggiuntivi, qualiad esempio, quelli elencati nei righi da D24a D28, se effettuati a pagamento, devono es-sere indicati nel rigo D23;

Servizi offerti

– nei righi da D24 a D28, barrando la corri-spondente casella, i servizi offerti. In parti-colare nel rigo D27 deve essere indicato sesi effettua servizio di consulenza tecnica sulprodotto venduto;

ISTRUZIONI PARTE SPECIFICADEL MODELLO UM22AAgenzia delle Entrate Studi di settore

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tività di vendita;– in corrispondenza di “Progressivo unità lo-

cale”, il numero progressivo di ciascunadelle unità locali di cui sono indicati i dati,barrando la casella corrispondente;

– nel rigo B01, il comune in cui è situata l’u-nità locale;

– nel rigo B02, la sigla della provincia;– nel rigo B03, la superficie complessiva,

espressa in metri quadrati, dei locali desti-nati a deposito e/o magazzino;

– nel rigo B04, la superficie complessiva,espressa in metri quadrati, dei locali desti-nati alla vendita e all’esposizione della mer-ce;

– nel rigo B05, la superficie complessiva,espressa in metri quadrati, dei locali desti-nati ad uffici;

– nel rigo B06, la superficie complessiva,espressa in metri quadrati, dei piazzali de-stinati alle operazioni di carico e scaricodelle merci, compresi quelli coperti con tet-toie;

– nel rigo B07, la localizzazione dell’eserci-zio commerciale, utilizzando il codice 1, sesi tratta di una struttura autonoma; il codice2, se si tratta di una struttura inserita in cen-tro commerciale all’ingrosso (unica superfi-cie all’interno della quale sono presenti al-meno 5 esercizi all’ingrosso, con attrezza-ture e servizi comuni e gestione unitaria); ilcodice 3, se si tratta di una struttura inseritain un parco commerciale (area integrata didistribuzione non necessariamente attrezza-ta, dove sono presenti esercizi al dettaglioe all’ingrosso, con forme distributive e tec-niche di vendita diverse non gestite in ma-niera unitaria, con l’uso di parti comuni perle quali vengono condivise le spese anchein presenza di gestioni autonome);

– nel rigo B08, l’ammontare delle spese so-stenute per beni e/o servizi comuni fornitidalle strutture nelle quali è inserito l’eserci-zio commerciale in caso di localizzazionenon autonoma. Si tratta, ad esempio, dellespese relative a quote condominiali deri-vanti dall’inserimento in centri commercialiaddebitate per la gestione dei beni comunie per la prestazione dei servizi (custodiadei parcheggi, pulizia dei locali comuni,cura dei giardini, vigilanza, ecc.);

– nel rigo B09, il numero dei giorni di aper-tura nel corso dell’anno;

– nel rigo B10 la superficie complessiva,espressa in metri quadrati, dei locali desti-nati alla vendita al dettaglio.

5. QUADRO D – ELEMENTI SPECIFICIDELL’ATTIVITÀ

Nel quadro D sono richieste informazioni su-gli aspetti che caratterizzano le concrete mo-dalità di svolgimento dell’attività. Con riferi-mento ai dati relativi al personale, si rimandaalle indicazioni fornite nelle istruzioni delQuadro A - Personale addetto all’attività.

In particolare, indicare:

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Tipologia di clientela

– nei righi da D29 a D34, per ciascuna ti-pologia di clientela individuata, la percen-tuale dei ricavi conseguiti, in rapporto ai ri-cavi complessivi. Il totale delle percentualiindicate deve risultare pari a 100;

Area di mercato

– nel rigo D35, il codice 1, 2, 3, a secondache l’area nazionale di mercato in cui ope-ra l’impresa coincida, rispettivamente, conla provincia, fino a 3 regioni, oltre 3 regio-ni;

– nel rigo D36, la percentuale dei ricavi de-rivanti dalle cessioni effettuate nei confrontidi clientela appartenente a paesi dell’Unio-ne Europea in rapporto ai ricavi complessi-vamente conseguiti;

– nel rigo D37, la percentuale dei ricavi de-rivanti dalle cessioni effettuate nei confrontidi clientela appartenente a paesi al di fuoridell’Unione Europea in rapporto ai ricavicomplessivamente conseguiti.

Modalità di acquisto

– nei righi da D38 a D39 distintamente perciascuna delle modalità di acquisto indivi-duate, la percentuale dei costi sostenuti perl’acquisto delle merci, in rapporto all’am-montare complessivo degli acquisti.

Il totale delle percentuali indicate deve risul-tare pari a 100;– nei righi da D40 a D41 distintamente per

ciascuna delle modalità di acquisto indivi-duate, la percentuale dei costi sostenuti perl’acquisto delle merci, in rapporto all’am-montare complessivo degli acquisti.

Il totale delle percentuali indicate deve risul-tare pari a 100;

Modalità organizzativa

– nei righi da D42 a D44, la modalità orga-nizzativa che caratterizza l’impresa interes-sata alla compilazione del modello, bar-rando la relativa casella;

Addetti all’attività

– nei righi da D45 a D46, per ciascuna ti-pologia individuata, nella prima colonna,il numero degli addetti (già indicati nel qua-dro “Personale addetto all’attività”) e, nellaseconda colonna del rigo D45, il numerocomplessivo delle giornate retribuite;

Costi e spese specifici

– nel rigo D47, l’ammontare complessivo del-le provvigioni e dei rimborsi spese corri-sposti agli intermediari del commercio;

– nel rigo D48, l’ammontare delle spese dipubblicità, propaganda e rappresentanzadi cui all’articolo 108, comma 2, del TUIR,

ma 1, del Decreto legislativo 30 aprile1992, n. 285 (Codice della strada e suc-cessive modificazioni).

6. QUADRO F – ELEMENTI CONTABILI

Nel quadro F devono essere indicati gli ele-menti contabili necessari per l’applicazionedello studio di settore. Come già precisatonelle istruzioni Parte generale, i soggetti chedeterminano il reddito con criteri forfetari nondevono indicare i dati contabili richiesti nelpresente quadro.

ATTENZIONEPer la determinazione del valore dei dati rile-vanti ai fini dell’applicazione degli studi disettore da indicare nel presente quadro, oc-corre avere riguardo alle disposizioni previstedal T.U.I.R. Pertanto, ad esempio, le spese ei componenti negativi relativi ad autovetture,autocaravan, ciclomotori e motocicli utilizzatinell’esercizio dell’impresa vanno assunti te-nendo conto di quanto previsto dall’art. 164del T.U.I.R.Inoltre, si precisa che i dati devono essere in-dicati applicando i criteri forniti nelle istruzio-ni di questo quadro, prescindendo da quan-to stabilito nelle istruzioni per la compilazionedei quadri del modello Unico 2011 finaliz-zati alla determinazione del risultato di eser-cizio.In particolare, indicare:

Imposte sui redditi

– nel rigo F00, barrando la casella “Conta-bilità ordinaria per opzione”, se il contri-buente, pur potendosi avvalere della conta-bilità semplificata e determinare il reddito aisensi dell’art. 66 del T.U.I.R., ha optato peril regime ordinario;

– nel rigo F01, l’ammontare dei ricavi di cuialle lett. a) e b) del comma 1 dell’art. 85del T.U.I.R. cioè dei corrispettivi di cessionidi beni e delle prestazioni di servizi alla cuiproduzione o al cui scambio è diretta l’atti-vità dell’impresa e dei corrispettivi delle ces-sioni di materie prime e sussidiarie, di se-milavorati e di altri beni mobili, esclusi quel-li strumentali, acquistati o prodotti per esse-re impiegati nella produzione.

Ai sensi dell’art. 57 e del comma 2 dell’art.85 del T.U.I.R., si comprende tra i ricavi an-che il valore normale dei predetti beni desti-nati al consumo personale o familiare dell’im-prenditore, oppure assegnati ai soci, o desti-nati a finalità estranee all’esercizio dell’im-presa.Non si deve tenere conto, invece:• dei ricavi derivanti dall’affitto di un ramo

d’azienda;• dei ricavi delle attività per le quali si perce-

piscono aggi o ricavi fissi , che vanno in-dicati nel rigo F08 alle cui istruzioni si ri-manda;

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senza tener conto, per le spese di rappre-sentanza, dei limiti di deducibilità previstida tale disposizione;

– nel rigo D49, l’ammontare dei costi e dellespese, diversi da quelli sostenuti per l’ac-quisto delle merci, che i gruppi di acqui-sto,unioni volontarie, consorzi, il franchisor,o l’affiliante hanno addebitato all’impresainteressata alla compilazione del modello.Dette spese sono ad esempio, quelle che ilfranchisor addebita all’esercente per pub-blicizzare i prodotti commercializzati, perl’allestimento dell’arredo del punto vendita,per servizi di consulenza forniti e per ad-destramento del personale addetto alle ven-dite;

– nel rigo D50, l’ammontare complessivo deicosti sostenuti per il deposito e/o per la cu-stodia della merce presso terzi;

– nel rigo D51, l’ammontare dei costi, dicompetenza del periodo, per la partecipa-zione a fiere e mostre;

– nel rigo D52, l’ammontare delle spese, dicompetenza del periodo, complessivamen-te sostenute per la realizzazione di catalo-ghi (traduzione, interpretazione, stampa,ecc.). Le suddette spese devono essere in-dicate al netto dell’IVA detraibile ed indi-pendentemente dai criteri di deducibilità fi-scale previsti dal TUIR;

– nel rigo D53, le spese sostenute per servizidi trasporto effettuati da terzi, integrativi osostitutivi dei servizi effettuati con mezzi pro-pri, comprendendo tra queste anche quellesostenute per la spedizione attraverso cor-rieri o altri mezzi di trasporto (navi, aerei,ecc.).

Altri elementi specifici

– nel rigo D54, la percentuale dei ricavi de-rivanti da vendite ad Hotel, Restaurant eCatering in rapporto ai ricavi complessivi;

– nel rigo D55, la percentuale dei ricavi de-rivanti dalla vendita a commercianti ambu-lanti rispetto ai ricavi complessivamenteconseguiti;

– nel rigo D56, la percentuale dei costi so-stenuti per l’acquisto di merci provenienti daCina, Asia Meridionale e Sud Est Asiatico,in rapporto all’ammontare complessivo de-gli acquisti effettuati. Al riguardo, si fa pre-sente che,nell’area dell’Asia meridionalesono compresi i seguenti paesi: Afghani-stan, Bangladesh, India, Iran, Nepal, Paki-stan e Sri Lanka; nel Sud-Est asiatico sonoinvece compresi: Cambogia, Indonesia,Laos, Malesia, Myanmar, Filippine, Singa-pore, Thailandia e Vietnam;

Mezzi di trasporto

– nel rigo D57, il numero degli autocarri pos-seduti e/o detenuti a qualsiasi titolo per losvolgimento dell’attività alla data di chiusu-ra del periodo d’imposta. Al riguardo, siprecisa che i veicoli da indicare sono quel-li di cui alla lettera d) dell’articolo 54, com-

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• delle indennità conseguite a titolo di risar-cimento, anche in forma assicurativa, perla perdita o il danneggiamento di beni dacui originano ricavi, che vanno indicate nelrigo F02.

Non vanno, altresì, presi in considerazionegli altri componenti positivi che concorrono aformare il reddito, compresi i proventi conse-guiti in sostituzione di redditi derivanti dall’e-sercizio di attività di impresa e le indennitàconseguite, anche in forma assicurativa, peril risarcimento dei danni consistenti nella per-dita dei citati redditi, con esclusione dei dan-ni dipendenti da invalidità permanente o damorte (da indicare nel rigo F05);

– nel rigo F02, l’ammontare degli altri pro-venti considerati ricavi, diversi da quelli dicui alle lettere a), b), c), d) ed e) del com-ma 1 dell’art. 85 del T.U.I.R., evidenzian-do nell’apposito spazio quelli di cui allalett. f) del menzionato comma 1 dell’art. 85(indennità conseguite a titolo di risarcimen-to, anche in forma assicurativa, per la per-dita o il danneggiamento di beni da cui ori-ginano ricavi);

– nel rigo F03, l’ammontare dei maggiori ri-cavi dichiarati ai fini dell’adeguamento aglistudi di settore.

L’articolo 2, comma 2 bis, del D.P.R. 31 mag-gio 1999, n. 195 prevede che l’adegua-mento agli studi di settore, per i periodi d’im-posta diversi da quelli in cui trova applica-zione per la prima volta lo studio ovvero lemodifiche conseguenti alla revisione del me-desimo, è effettuata a condizione che il con-tribuente versi una maggiorazione del 3 percento, calcolata sulla differenza tra i ricaviderivanti dall’applicazione degli studi e quel-li annotati nelle scritture contabili. Tale mag-giorazione, che non va indicata nel rigo F03,deve essere versata entro il termine per il ver-samento a saldo dell’imposta sul reddito, uti-lizzando, mediante l’apposito mod. F24, ilcodice tributo “4726”, per le persone fisiche,oppure il codice tributo “2118”, per i sog-getti diversi dalle persone fisiche.La maggiorazione non è dovuta se la predet-ta differenza non è superiore al 10 per centodei ricavi annotati nelle scritture contabili;

– nel rigo F04, gli incrementi relativi ad im-mobilizzazioni per lavori interni, corrispon-denti ai costi che l’impresa ha sostenuto perla realizzazione interna di immobilizzazio-ni materiali e immateriali;

– nel rigo F05, gli altri proventi, compresiquelli derivanti da gestioni accessorie. Lagestione accessoria si riferisce ad attivitàsvolte con continuità ma estranee alla ge-stione caratteristica dell’impresa. Vanno indicati in questo rigo, qualora noncostituiscano proventi derivanti dalla gestio-ne caratteristica dell’impresa, ad esempio:– i redditi degli immobili relativi all’impresa

che non costituiscono beni strumentali perl’esercizio della stessa, né beni alla cuiproduzione o al cui scambio è diretta l’at-tività dell’impresa medesima. Detti immo-bili concorrono a formare il reddito nel-l’ammontare determinato in base alle di-sposizioni di cui all’art. 90, comma 1,del T.U.I.R., per quelli situati nel territoriodello Stato, o ai sensi dell’art. 70, com-ma 2, del T.U.I.R., per quelli situati all’e-stero;

– i canoni derivanti dalla locazione di im-mobili “strumentali per natura”, non su-scettibili, quindi, di diversa utilizzazionesenza radicali trasformazioni. In tale ipo-tesi, i canoni vanno assunti nella determi-nazione del reddito d’impresa senza al-cun abbattimento;

– le royalties, le provvigioni atipiche, i rim-borsi di spese;

– la quota assoggettata a tassazione delleplusvalenze realizzate di cui all’art. 86 e58 del T.U.I.R. e delle sopravvenienze at-tive di cui all’art. 88 del T.U.I.R.. Si ricor-da che in tale rigo va indicato l’importodelle plusvalenze derivanti dalla destina-zione a finalità estranee all’esercizio del-l’impresa dei beni strumentali ammortiz-zabili ai fini delle imposte sui redditi o de-stinati al consumo personale o familiaredell’imprenditore ovvero destinati ai soci.Devono essere indicate anche le quotedelle predette plusvalenze realizzate inesercizi precedenti ed assoggettate a tas-sazione nel periodo d’imposta in esame.Non devono essere indicate le plusvalen-ze derivanti da operazioni di trasferimen-to di aziende, complessi o rami azienda-li (queste ultime costituiscono proventistraordinari);

– il recupero dell’incentivo fiscale derivantedall’applicazione dei commi 3 e 3 bisdell’art. 5 del D.L. n. 78 del 2009 (c.d.Tremonti-ter), a seguito di cessione a terzio destinazione dei beni oggetto dell’inve-stimento a finalità estranee all’eserciziodell’impresa prima del secondo periodod’imposta successivo all’acquisto e nelcaso di cessione dei beni oggetto dell’in-vestimento a soggetti aventi stabile orga-nizzazione in Paesi non aderenti alloSpazio economico europeo. In tale rigo,inoltre, va indicato il recupero della mag-giore agevolazione fruita per effetto dicontributi in conto impianti percepiti in unesercizio successivo a quello in cui è sta-to effettuato l’investimento agevolato;

– i proventi conseguiti in sostituzione di red-diti derivanti dall’esercizio di attività di im-presa e le indennità conseguite, anche informa assicurativa, per il risarcimento deidanni consistenti nella perdita dei citati red-diti, con esclusione dei danni dipendentida invalidità permanente o da morte;

– gli altri proventi non altrove classificabili egli altri componenti positivi, non aventinatura finanziaria o straordinaria, chehanno contribuito alla determinazione del

reddito.

Nel presente rigo, i contribuenti che nel pe-riodo d’imposta successivo intendono avva-lersi del regime dei minimi previsto dalla leg-ge finanziaria per il 2008 (art. 1, commi 96-117 della legge 24 dicembre 2007, n.244), devono indicare, per la parte ecce-dente l’ammontare di cinquemila euro, lasomma algebrica dei componenti positivi enegativi di reddito relativi ad esercizi prece-denti a quello da cui ha effetto il nuovo regi-me, ove sia di segno positivo, la cui tassa-zione o deduzione è stata rinviata in confor-mità alle disposizioni del T.U.I.R.;

– nel rigo F06, il valore delle esistenze inizialirelative ad opere, forniture e servizi di du-rata ultrannuale (art. 93 del T.U.I.R.);– nel campo interno del rigo F06 deve es-

sere indicato il valore delle esistenze ini-ziali relative ad opere, forniture e servizidi durata ultrannuale valutate ai sensi del-l’art. 93, comma 5, del T.U.I.R., nel testovigente anteriormente all’abrogazionedella norma operata dall’art. 1, comma70 della legge 27 dicembre 2006, n.296. Tale valutazione delle rimanenze fi-nali, ai sensi della citata norma abrogati-va, può operarsi con esclusivo riferimentoalle opere, forniture e servizi ultrannualicon inizio di esecuzione non successivoal periodo d’imposta in corso alla datadel 31 dicembre 2006. Si precisa chel’ammontare indicato in questo rigo è an-che compreso nel valore da riportare nelcampo esterno;

– nel rigo F07, il valore delle rimanenze fina-li relative ad opere, forniture e servizi di du-rata ultrannuale in corso di esecuzione (art.93 del T.U.I.R.);– nel campo interno del rigo F07 deve es-

sere indicato il valore delle rimanenze fi-nali relative ad opere, forniture e servizidi durata ultrannuale in corso di esecu-zione valutate ai sensi dell’art. 93, com-ma 5, del T.U.I.R nel testo vigente ante-riormente all’abrogazione della normaoperata dall’art. 1, comma 70 della leg-ge 27 dicembre 2006, n. 296. Tale va-lutazione delle rimanenze finali, ai sensidella citata norma abrogativa, può ope-rarsi con esclusivo riferimento alle opere,forniture e servizi ultrannuali con inizio diesecuzione non successivo al periodod’imposta in corso alla data del 31 di-cembre 2006. Si precisa che l’ammonta-re indicato in questo rigo è anche com-preso nel valore da riportare nel campoesterno;

– nel rigo F08, l’ammontare dei ricavi conse-guiti dalla vendita di generi soggetti ad ag-gio o a ricavo fisso. Sono considerate atti-vità di vendita di generi soggetti ad aggioo a ricavo fisso, quelle riguardanti: – la rivendita di carburante;

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– la rivendita di lubrificanti effettuata dagliesercenti impianti di distribuzione strada-le di carburanti;

– la rivendita, in base a contratti estimatori,di giornali, di libri e di periodici, anchesu supporti audiovideomagnetici;

– la vendita di valori bollati e postali, ge-neri di monopolio, marche assicurative evalori similari, biglietti delle lotterie, grattae vinci;

– la gestione di ricevitorie superenalotto,lotto, totocalcio, totogol e simili;

– la vendita di schede e ricariche telefoni-che, schede e ricariche prepagate per lavisione di programmi pay per-view, ab-bonamenti, biglietti e tessere per i mezzipubblici, viacard, tessere e biglietti perparcheggi;

– la riscossione bollo auto, canone Rai emulte;

– nel rigo F09, le esistenze iniziali relative aprodotti soggetti ad aggio o a ricavo fisso;

– nel rigo F10, le rimanenze finali relative aprodotti soggetti ad aggio o a ricavo fisso;

– nel rigo F11, i costi per l’acquisto di pro-dotti soggetti ad aggio o a ricavo fisso;

ATTENZIONENei righi da F08 a F11 sono richieste alcuneinformazioni relative alle predette attività divendita di generi soggetti ad aggio o a rica-vo fisso.I ricavi delle attività per le quali si percepi-scono aggi o ricavi fissi devono essere indi-cati in conformità alle modalità seguite nellacompilazione del quadro RF o RG del Mo-dello Unico 2011. Detti importi, infatti, varia-no a seconda della tipologia di contabilizza-zione dei valori riguardanti le attività di ven-dita di generi soggetti ad aggio e/o a rica-vo fisso. Conseguentemente, il contribuenteche contabilizza i ricavi per il solo aggio per-cepito, ovvero, al netto del prezzo corrispostoal fornitore, non rileva i costi corrispondenti.Mentre, nell’ipotesi di contabilizzazione a ri-cavi lordi, sono altresì contabilizzati i relativicosti di acquisizione. Analogo principio valeper i dati relativi alle esistenze iniziali ed allerimanenze finali.Con esclusivo riferimento ai generi e alle atti-vità sopra elencate, pertanto, i ricavi e i rela-tivi costi di acquisizione nonché le relative esi-stenze iniziali e rimanenze finali dovranno es-sere indicati nel rigo F08 e successivi, con lestesse modalità con cui sono stati contabiliz-zati. In particolare, il contribuente che ha con-tabilizzato i ricavi per il solo aggio percepito,ovvero, al netto del prezzo corrisposto al for-nitore, dovrà compilare il solo rigo F08 indi-candovi tale importo netto.

ATTENZIONEL’importo indicato nel rigo F08 (al netto del-l’importo risultante dai righi F09 + F10 – F11)è utilizzato dal software GERICO al fine di

calcolare la quota parte delle variabili dellostudio di settore che fa riferimento alle attivitàdi vendita di generi soggetti ad aggio o a ri-cavo fisso per neutralizzarne l’effetto ai finidell’applicazione degli studi di settore neiconfronti delle attività diverse da quelle per lequali si sono conseguiti aggi e ricavi fissi.

In base a tale neutralizzazione, le variabili uti-lizzate nell’analisi della congruità presenti nelquadro del personale e degli elementi conta-bili, annotate nel modello in maniera indistin-ta, sono utilizzate non più in base al valoreche risulta indicato nei rispettivi righi, bensì inbase al minor importo che risulta dalla neu-tralizzazione, secondo le modalità riportatenelle note tecniche e metodologiche dei sin-goli studi di settore.

Si fa presente che i dati contabili, laddovenon diversamente indicato, devono esserecomprensivi degli importi afferenti le attivitàper le quali si conseguono aggi o ricavi fissi;

– nel rigo F12, il valore delle esistenze inizialirelative a materie prime e sussidiarie, semi-lavorati, merci e prodotti finiti nonché aiprodotti in corso di lavorazione e ai servizinon di durata ultrannuale. Non si deve tener conto delle esistenze ini-ziali relative ai generi di monopolio, valoribollati e postali, marche assicurative e va-lori similari e ai generi soggetti a ricavo fis-so (ad esempio, schede e ricariche telefo-niche, schede e ricariche prepagate per lavisione di programmi pay per-view, abbo-namenti, biglietti e tessere per i mezzi pub-blici, viacard, tessere e biglietti per par-cheggi), nonché delle esistenze iniziali re-lative ai carburanti, ai lubrificanti la cui ri-vendita è effettuata dagli esercenti impiantidi distribuzione stradale di carburanti e aibeni commercializzati dai rivenditori in ba-se a contratti estimatori di giornali, di libri edi periodici, anche su supporti audiovideo-magnetici;

– nel rigo F13, il valore delle rimanenze fina-li relative a: 1) materie prime e sussidiarie, semilavorati,

prodotti finiti e merci (art. 92, comma 1,del T.U.I.R.);

2) prodotti in corso di lavorazione e servizinon di durata ultrannuale (art. 92, com-ma 6, del T.U.I.R.). Non si deve tener conto delle rimanenzefinali relative ai generi di monopolio, va-lori bollati e postali, marche assicurativee valori similari e ai generi soggetti a ri-cavo fisso (ad esempio, schede e ricari-che telefoniche, schede e ricariche pre-pagate per la visione di programmi payper-view, abbonamenti, biglietti e tesse-re per i mezzi pubblici, viacard, tesseree biglietti per parcheggi), nonché dellerimanenze finali relative ai carburanti, ailubrificanti la cui rivendita è effettuata da-gli esercenti impianti di distribuzione stra-

dale di carburanti e ai beni commercia-lizzati dai rivenditori in base a contrattiestimatori di giornali, di libri e di perio-dici, anche su supporti audiovideoma-gnetici;

– nel rigo F14, l’ammontare del costo di ac-quisto di materie prime e sussidiarie, semi-lavorati e merci, inclusi gli oneri accessoridi diretta imputazione e le spese sostenuteper le lavorazioni effettuate da terzi esterniall’impresa. Non si deve tener conto dei costi di acqui-sto relativi ai generi di monopolio, valoribollati e postali, marche assicurative e va-lori similari e ai generi soggetti a ricavo fis-so (ad esempio, schede e ricariche telefo-niche, schede e ricariche prepagate per lavisione di programmi pay per-view, abbo-namenti, biglietti e tessere per i mezzi pub-blici, viacard, tessere e biglietti per par-cheggi), nonché dei costi di acquisto relati-vi ai carburanti, ai lubrificanti la cui rivendi-ta è effettuata dagli esercenti impianti di di-stribuzione stradale di carburanti e ai benicommercializzati dai rivenditori in base acontratti estimatori di giornali, di libri e diperiodici, anche su supporti audiovideoma-gnetici;

– nel rigo F15, l’ammontare dei costi relativiall’acquisto di beni e servizi strettamentecorrelati alla produzione dei ricavi che ori-ginano dall’attività di impresa esercitata.Non vanno considerati, ai fini della compi-lazione di questo rigo, i costi di tipo gestio-nale che riguardano il complessivo svolgi-mento dell’attività, quali, ad esempio, quel-li relativi alle tasse di concessione governa-tiva, alla tassa per lo smaltimento dei rifiutisolidi urbani e, in genere, alle imposte etasse non direttamente correlate alla produ-zione dei ricavi.Per attività di produzione di servizi devonointendersi quelle aventi per contenuto pre-stazioni di fare, ancorché, per la loro ese-cuzione, siano impiegati beni, materie pri-me o materiali di consumo.A titolo esemplificativo, vanno considerate:le spese per i carburanti e i lubrificanti so-stenute dalle imprese di autotrasporto di co-se per conto di terzi, dagli agenti e rappre-sentanti di commercio e dai titolari di licen-za per l’esercizio taxi; le spese per l’appal-to di trasporti commissionati a terzi dalle im-prese di autotrasporto; le spese per l’acqui-sto dei prodotti utilizzati dai barbieri e daiparrucchieri per lo svolgimento della loro at-tività (ad esempio, per il lavaggio e la curadei capelli); i costi sostenuti per l’acquisto dimateriale elettrico dagli installatori di im-pianti elettrici; i diritti pagati alla SIAE daigestori delle sale da ballo; i costi sostenutiper l’acquisto dei diritti d’autore; i costi so-stenuti per il pagamento delle scommesse eper il prelievo UNIRE dalle agenzie ippi-che. Devono essere incluse nel rigo in og-getto anche le spese sostenute per presta-

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zioni di terzi ai quali è appaltata, in tutto oin parte, la produzione del servizio.Le spese per consumi di energia vanno, diregola, computate nella determinazione delvalore da indicare al rigo F16 “spese peracquisti di servizi”. Tuttavia, qualora in con-tabilità le spese sostenute per il consumo dienergia direttamente utilizzata nel processoproduttivo siano state rilevate separatamen-te da quelle sostenute per l’energia non di-rettamente utilizzata nell’attività produttiva,le prime possono essere collocate in questorigo. A titolo esemplificativo, nel caso in cuiun’impresa utilizzi energia elettrica per “usiindustriali” ed energia elettrica per “usi civi-li” e contabilizzi separatamente le menzio-nate spese, può inserire il costo per l’ener-gia ad uso industriale tra le spese da indi-care nel rigo in oggetto;

– nel rigo F16, l’ammontare delle spese so-stenute per l’acquisto di servizi inerenti al-l’amministrazione; la tenuta della contabi-lità; il trasporto dei beni connesso all’ac-quisto o alla vendita; i premi di assicura-zione relativi all’attività; i servizi telefonici,compresi quelli accessori; i consumi di ener-gia; i carburanti, lubrificanti e simili desti-nati all’autotrazione. Con riferimento a tale elencazione, da in-tendersi tassativa, si precisa che:– le spese per l’acquisto di servizi inerenti

all’amministrazione non includono le spe-se di pubblicità, le spese per imposte etasse, nonché le spese per l’acquisto dibeni, quali quelli di cancelleria. Rientrano, invece, in tali spese, ad esem-pio:• le provvigioni attribuite dalle case man-

danti agli agenti e rappresentanti dicommercio e quelle attribuite dagliagenti di assicurazione ai propri sub-agenti;

• i compensi corrisposti agli amministra-tori non soci delle società di persone eagli amministratori delle società ed entisoggetti all’Ires, comprensivi dei contri-buti previdenziali e assistenziali, non-ché dei rimborsi spese;

• la quota di costo eccedente gli oneri re-tributivi e contributivi che l’impresa hasostenuto per l’impiego di personale uti-lizzato in base a contratto di sommini-strazione di lavoro;

– le spese di tenuta della contabilità inclu-dono quelle per la tenuta dei libri paga eper la compilazione delle dichiarazioni fi-scali; non comprendono, invece, quellesostenute, ad esempio, per l’assistenza insede contenziosa;

-– le spese per il trasporto dei beni vannoconsiderate solo se non sono state com-prese nel costo degli stessi beni qualioneri accessori;

-– non si tiene conto dei premi riguardanti leassicurazioni obbligatorie per legge, an-corché l’obbligatorietà sia correlata all’e-sercizio dell’attività d’impresa (quali, ad

esempio, i premi riguardanti l’assicura-zione delle autovetture, comprendendotra gli stessi, ai fini di semplificazione, ol-tre alla RCA, anche quelli per furto e in-cendio, e i premi Inail relativi all’impren-ditore, e ai collaboratori familiari);

-– tra i consumi di energia vanno compresele spese sostenute nel periodo d’impostaper qualsiasi tipo di fonte energetica(energia elettrica, metano, gasolio, ecc)utilizzata per consentire lo svolgimento delprocesso produttivo, con esclusione dellespese per il riscaldamento dei locali;

-– i costi relativi a carburanti e simili inclu-dono tutto ciò che serve per la trazionedegli automezzi (benzina, gasolio, meta-no, gas liquido, ecc.).

Si precisa, a titolo esemplificativo, che nonrientrano tra le spese in oggetto quelle di rap-presentanza, di custodia, di manutenzione eriparazione e per viaggi e trasferte.Non si tiene conto, altresì, dei costi conside-rati per la determinazione del “Costo per laproduzione dei servizi” da indicare al rigoF15;

– nel rigo F17, l’ammontare dei costi soste-nuti per l’acquisto di servizi che non sonostati inclusi nei righi F15 e F16, quali, adesempio, i costi per compensi a sindaci erevisori, le spese per il riscaldamento dei lo-cali, per pubblicità, servizi esterni di vigi-lanza, servizi esterni di pulizia, i premi perassicurazioni obbligatorie, per rappresen-tanza, per manutenzione ordinaria di cui al-l’art. 102, comma 6, del T.U.I.R., per viag-gi, soggiorno e trasferte (ad esclusione diquelle relative al personale da indicare nelrigo F19), costi per i servizi eseguiti da ban-che ed imprese finanziarie, per spese po-stali, spese per corsi di aggiornamento pro-fessionale dei dipendenti;

– nel rigo F18, campo 1, i costi per il godi-mento di beni di terzi tra i quali:– i canoni di locazione, finanziaria e non fi-

nanziaria, derivanti dall’utilizzo di beniimmobili, beni mobili e concessioni;

– i canoni di noleggio;– i canoni d’affitto d’azienda.Si ricorda che con riferimento ai canoni dilocazione finanziaria relativi ad autovettu-re, autocaravan, motocicli e ciclomotori uti-lizzati nell’esercizio dell’impresa va tenutoconto delle disposizioni di cui all’art. 164del T.U.I.R.Nei campi interni al rigo F18 devono esse-re indicati i costi (già inclusi nel campo 1del rigo F18) riguardanti rispettivamente:– nel campo 2, i canoni di locazione, fi-

nanziaria e non finanziaria, per beni im-mobili;

– nel campo 3, i canoni di locazione nonfinanziaria per beni mobili strumentali;

– nel campo 4, i canoni di locazione fi-nanziaria per beni mobili strumentali;

– nel rigo F19, campo 1, l’ammontare delle

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spese per prestazioni di lavoro e, in parti-colare:1. l’ammontare complessivo di quanto cor-

risposto a titolo di retribuzione del per-sonale dipendente e assimilato, al lordodei contributi assistenziali e previdenzia-li, compresi quelli versati alla gestioneseparata presso l’INPS, a carico del di-pendente e del datore di lavoro nonchédelle ritenute fiscali per prestazioni di la-voro rese da lavoratori dipendenti a tem-po pieno e a tempo parziale, dagli ap-prendisti e dai collaboratori coordinati econtinuativi (compresi quelli assunti nellamodalità c.d. a progetto, programma ofase di esso, ai sensi degli artt. 61 e ss.del D.Lgs. 10 settembre 2003, n. 276,ecc.) che abbiano prestato l’attività perl’intero periodo d’imposta o per parte diesso, comprensive degli stipendi, salarie altri compensi in denaro o in natura,delle quote di indennità di quiescenza eprevidenza maturate nel periodo d’im-posta, nonché delle partecipazioni agliutili, ad eccezione delle somme corri-sposte ai lavoratori che hanno cessatol’attività, eventualmente dedotte in baseal criterio di cassa.Tra le spese in questione rientrano anchequelle sostenute per l’impiego di perso-nale:• di terzi, distaccato presso l’impresa ai

sensi dell’art. 30 del D.Lgs. 10 set-tembre 2003, n. 276;

• utilizzato in base a contratto di som-ministrazione di lavoro ai sensi degliartt. 20 e ss. del D.Lgs. 10 settembre2003, n. 276, ad eccezione dellaparte eccedente gli oneri retributivi econtributivi (quest’ultima va computatanella determinazione del valore da in-dicare al rigo F16 “spese per acquistidi servizi”).

Non vanno indicate dall’impresa distac-cante le spese sostenute e riaddebitate alladistaccataria, per il proprio personale di-staccato presso quest’ultima;

2. le spese per altre prestazioni di lavoro,diverse da quelle di lavoro dipendente eassimilato (ad esempio quelle sostenuteper i lavoratori autonomi), direttamenteafferenti l’attività esercitata dal contri-buente.

Si precisa, altresì, che vanno consideratinel computo delle spese per prestazioni dilavoro di cui ai punti precedenti anche:– i premi pagati alle compagnie di assicu-

razione che sostituiscono in tutto o in par-te le suddette quote di indennità di quie-scenza e previdenza maturate nel perio-do d’imposta;

– l’ammontare delle spese per compensicorrisposti ai soci per l’attività di ammini-stratore da parte di società di persone,comprensivi dei contributi previdenziali eassistenziali, nonché dei rimborsi spese;

– i costi sostenuti per le trasferte effettuate

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fuori dal territorio comunale dai lavoratoridipendenti e dai titolari di rapporti di col-laborazione coordinata e continuativa nelrispetto dei limiti stabiliti dall’art. 95, com-ma 3, del T.U.I.R.. Con riferimento a det-ta tipologia di costi, le imprese autorizza-te all’autotrasporto di merci che provve-dono alla deduzione degli importi forfe-tari di cui all’art. 95, comma 4, delT.U.I.R., devono indicare, in questo rigo,le sole spese effettivamente sostenute. Leeventuali quote dei suddetti importi forfe-tari, eccedenti le spese effettivamente so-stenute in relazione alle trasferte effettuatedal proprio dipendente fuori dal territoriocomunale, devono essere indicate nel ri-go F23 “Altri componenti negativi”.

In relazione ai criteri da adottare per la de-terminazione del valore da inserire nel rigo inesame si rileva, inoltre, che per prestazioni dilavoro direttamente afferenti all’attività svoltadal contribuente si devono intendere quellerese dai prestatori al di fuori dell’esercizio diun’attività commerciale, a condizione che ab-biano una diretta correlazione con l’attivitàsvolta dal contribuente stesso e, quindi, unadiretta influenza sulla capacità di produrre ri-cavi. Si considerano spese direttamente affe-renti l’attività esercitata, ad esempio, quellesostenute: da un’impresa edile per un proget-to di ristrutturazione realizzato da un architet-to; da un laboratorio di analisi per le presta-zioni rese da un medico che effettua i prelie-vi; da un fabbricante di mobili per un proget-to realizzato da un designer. Si consideranoaltresì, spese direttamente afferenti all’attivitàesercitata, quelle sostenute da società di per-sone per il pagamento dei compensi ai sociamministratori.Non possono, invece, essere consideratespese direttamente afferenti all’attività quellesostenute, ad esempio, per le prestazioni diun legale che ha assistito il contribuente perun procedimento giudiziario, né quelle soste-nute per prestazioni rese nell’esercizio diun’attività d’impresa (pertanto non vanno con-siderate nel presente rigo, ad esempio, leprovvigioni corrisposte dalle case mandantiagli agenti e rappresentanti di commercio). Sifa presente, infine, che non vanno computatenel valore da inserire nel rigo in esame le spe-se indicate al rigo F16 “Spese per acquisti diservizi”, quali, ad esempio, quelle per com-pensi corrisposti ai professionisti per la tenutadella contabilità, le spese per compensi cor-risposti agli amministratori da parte di societàed enti soggetti all’Ires, o le spese per com-pensi corrisposti agli amministratori non socida parte delle società di persone.Nei campi interni al rigo F19 devono essereindicate le spese (già incluse nel campo 1 delrigo F19) riguardanti rispettivamente:– nel campo 2, le spese per prestazioni di la-

voro rese da lavoratori autonomi, diretta-mente afferenti l’attività esercitata dal con-tribuente;

– nel campo 3, le spese sostenute per l’im-piego di personale di terzi, distaccato pres-

so l’impresa ai sensi dell’art. 30 del D.Lgs.10 settembre 2003, n. 276 e le spese so-stenute in base a contratto di somministra-zione di lavoro ai sensi degli artt. 20 e ss.del D.Lgs. 10 settembre 2003, n. 276 adeccezione della parte eccedente gli oneriretributivi e contributivi (quest’ultima va com-putata nella determinazione del valore daindicare al rigo F16 “Spese per acquisti diservizi”);

– nel campo 4, le spese sostenute per i colla-boratori coordinati e continuativi, compresiquelli assunti nella modalità c.d. a proget-to, programma o fase di esso, ai sensi de-gli artt. 61 e ss. del D.Lgs. 10 settembre2003, n. 276), direttamente afferenti l’atti-vità esercitata dal contribuente, comprensi-ve delle quote di indennità di fine rapportomaturate nel periodo di imposta, ad ecce-zione delle somme corrisposte ai collabora-tori che hanno cessato l’attività, eventual-mente dedotte in base al criterio di cassa;

– nel rigo F20, campo 1, l’ammontare dellequote di ammortamento del costo dei benimateriali ed immateriali, strumentali per l’e-sercizio dell’impresa, determinate ai sensidegli artt. 64, comma 2, 102, 102bis e103 del T.U.I.R.,. Si ricorda che con riferi-mento alle quote di ammortamento relativead autovetture, autocaravan, motocicli e ci-clomotori utilizzati nell’esercizio dell’impre-sa va tenuto conto delle disposizioni di cuiall’art. 164 del T.U.I.R.. Si precisa, altresì,che nel presente rigo devono essere indi-cate anche le quote di ammortamento delleimmobilizzazioni immateriali iscrivibili nellaclasse BI dell’attivo dello stato patrimoniale.

Devono inoltre essere indicate le spese perl’acquisto di beni strumentali di costo unitarionon superiore ad euro 516,46;– nel campo 2 del rigo F20, devono essere

indicate le quote di ammortamento relativea beni mobili strumentali, comprese le spe-se per l’acquisto di beni strumentali di costounitario non superiore ad euro 516,46 (giàincluse nel campo 1 del rigo F20);

– nel rigo F21, l’ammontare delle quote diaccantonamento a fondi rischi e altri ac-cantonamenti, ad esclusione di quelli aven-ti caratteristiche di natura straordinaria (daindicare nel rigo F27 Oneri straordinari). Intale rigo devono essere indicate le quote re-lative alle svalutazione dei crediti;

– nel rigo F22, gli oneri diversi di gestione. Inquesto rigo sono compresi, ad esempio, icontributi ad associazioni di categoria,l’abbonamento a riviste e giornali, l’acqui-sto di libri, le spese per cancelleria, le spe-se per omaggi a clienti e articoli promozio-nali, gli oneri di utilità sociale di cui all’art.100, commi 1 e 2, lett. e), f), i) m), n), o)del T.U.I.R., le minusvalenze a carattere or-dinario, i costi di gestione e manutenzionedi immobili civili, i costi di manutenzione eriparazione di macchinari, impianti, ecc.

locati a terzi, le perdite su crediti, le spesegenerali, nonché altri oneri, a carattere or-dinario e di natura non finanziaria, non al-trove classificati.

Nei campi interni al rigo F22 devono essereindicate le spese (già incluse nel campo 1 delrigo F22) riguardanti rispettivamente:

– nel campo 2, le spese per l’abbonamen-to a riviste e giornali, quelle per l’acquistodi libri, nonché le spese per cancelleria;

– nel campo 3, le spese per omaggi aclienti e articoli promozionali;

– nel rigo F23, campo 1, gli altri componen-ti negativi, non aventi natura finanziaria ostraordinaria, che hanno contribuito alla de-terminazione del reddito e che non sonostati inclusi nei righi precedenti. In tale rigodevono essere indicati ad esempio:– gli utili spettanti agli associati in parteci-

pazione con apporti di solo lavoro;– le componenti negative esclusivamente

previste da particolari disposizioni fiscali(es. la deduzione forfetaria delle spesenon documentate riconosciuta per effettodell’art. 66, comma 4, del T.U.I.R. agli in-termediari e rappresentanti di commercioe agli esercenti le attività indicate al pri-mo comma dell’art. 1 del D.M. 13 otto-bre 1979, la deduzione forfetaria dellespese non documentate prevista dall’art.66, comma 5, del T.U.I.R. a favore delleimprese autorizzate all’autotrasporto dicose per conto terzi; ecc.);

– l’ammontare dei ristorni erogati ai soci,da parte delle società cooperative e loroconsorzi, quali somme ulteriori ed even-tuali ad essi attribuiti, al fine di riconosce-re ai predetti soci il vantaggio derivantedallo scopo mutualistico;

– l’importo pari al 10 per cento dell’IRAPversata nel periodo d’imposta oggettodella presente dichiarazione sia a titolo disaldo (di periodi d’imposta precedenti)che di acconto, deducibile dal redditod’impresa per effetto delle disposizioni dicui all’articolo 6 del decreto legge n.185 del 29 novembre 2008, convertito,con modificazioni, dalla legge 28 gen-naio 2009, n. 2. Si precisa che gli ac-conti rilevano nei limiti dell’imposta effetti-vamente dovuta per il medesimo periododi imposta. Con gli stessi criteri si potrà te-ner conto anche dell’IRAP versata a frontedi versamenti effettuati a seguito di ravve-dimento operoso, ovvero di iscrizione aruolo di imposte dovute per effetto della ri-liquidazione della dichiarazione o di atti-vità di accertamento (cfr. circolare n. 16del 14 aprile 2009);

– le quote degli importi forfetari di cui all’art.95, comma 4, del T.U.I.R., eccedenti lespese effettivamente sostenute in relazionealle trasferte effettuate dal proprio dipen-dente fuori dal territorio comunale, da par-te delle imprese autorizzate all’autotra-sporto di merci che provvedono alla de-duzione dei suddetti importi forfetari;

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– l’importo escluso dal reddito per effetto diquanto previsto:• dall’art. 5, comma 1, del decreto leg-

ge n. 78 del 2009, (c.d. Tremonti ter)convertito dalla legge n. 102 del 3agosto 2009;

• dall’art. 5, comma 3-ter, del decretolegge n. 78 del 2009 (c.d. bonus ri-capitalizzazione) convertito dalla leg-ge n. 102 del 3 agosto 2009;

• dall’art. 4, commi da 2 a 4, del de-creto legge n. 40 del 2010 (c.d. Tre-monti tessile);

• dall’art. 42, comma 2-quater e se-guenti, del decreto legge n. 78 del2010 (cc.dd. Reti di imprese).

Si precisa, altresì, che i contribuenti che nelperiodo d’imposta successivo intendono av-valersi del regime dei minimi previsto dallalegge finanziaria per il 2008 (art. 1, commi96-117 della legge 24 dicembre 2007, n.244) devono indicare, in questo rigo, la som-ma algebrica dei componenti positivi e ne-gativi di reddito relativi ad esercizi preceden-ti a quello da cui ha effetto il nuovo regime,ove sia di segno negativo, la cui tassazioneo deduzione è stata rinviata in conformità al-le disposizioni del T.U.I.R.;– nel campo 2 del rigo F23, devono essere

indicati gli utili spettanti agli associati in par-tecipazione con apporti di solo lavoro (giàincluse nel campo 1 del presente rigo);

– nel rigo F24, il risultato della gestione fi-nanziaria derivante da partecipazione insocietà di capitali e gli altri proventi aventinatura finanziaria (es. proventi da art. 85,comma 1, lett. c), d) ed e), del T.U.I.R.). Inquesto rigo sono compresi anche i dividen-di, il risultato derivante dalla cessione dipartecipazioni, gli altri proventi da parteci-pazione, gli altri proventi finanziari deri-vanti da crediti iscritti nelle immobilizzazio-ni, da titoli iscritti nelle immobilizzazioni enell’attivo circolante e altri proventi di natu-ra finanziaria non allocati in precedenzaquali interessi su c/c bancari, su crediticommerciali, su crediti verso dipendenti,ecc. Nel caso in cui il risultato della gestio-ne finanziaria sia di segno negativo, l’im-porto da indicare va preceduto dal segnomeno “–”;

– nel rigo F25, gli interessi passivi e gli altrioneri finanziari. In questo rigo sono com-presi i costi per interessi passivi nelle variefattispecie (su conti correnti bancari, su pre-stiti obbligazionari, su debiti verso fornitorie su altri finanziatori, su mutui, su debiti ver-so Erario ed enti assistenziali e previden-ziali), perdite su cambi, ecc;

– nel rigo F26, i proventi straordinari. La na-tura “straordinaria” deve essere intesa, conriferimento, non tanto alla eccezionalità oall’anormalità del provento conseguito,bensì alla “estraneità” rispetto all’attività or-dinaria. Devono essere, pertanto, indicati

in tale rigo, ad esempio, le plusvalenze de-rivanti da operazioni di natura straordina-ria, di riconversione produttiva, ristruttura-zione, cessione di rami d’azienda, nonchéle sopravvenienze attive derivanti da fattieccezionali, estranei alla gestione dell’im-presa (quali, ad esempio, rimborsi assicu-rativi derivanti da furti, ad esclusione diquelli previsti nella lett. f) dell’art. 85 delT.U.I.R., che vanno indicati nel rigo F02);

– nel rigo F27, gli oneri straordinari. In que-sto rigo sono compresi gli oneri aventi na-tura “straordinaria” al pari di quanto già ri-portato al precedente rigo. Pertanto, adesempio, con riferimento alle minusvalenzedevono essere indicate quelle derivanti daalienazioni di natura straordinaria, soprav-venienze passive derivanti da fatti eccezio-nali o anormali (quali ad esempio prescri-zioni di crediti, furti, ecc.);

– nel rigo F28, verrà visualizzato il reddito diimpresa (o la perdita) del periodo d’impo-sta risultante dalla differenza di tutte le com-ponenti di reddito, positive e negative, in-dicate nei righi del presente quadro F e ri-levanti ai fini fiscali. L’importo deve coinci-dere con il reddito d’impresa lordo (o laperdita), indicato nei righi dei quadri RF eRG del modello Unico 2011;

– nel rigo F29, campo 1, il valore dei benistrumentali ottenuto sommando:a) il costo storico, comprensivo degli oneri

accessori di diretta imputazione e deglieventuali contributi di terzi, dei beni ma-teriali e immateriali, escluso l’avviamento,ammortizzabili ai sensi degli artt. 64,102, 102bis e 103 del T.U.I.R., da indi-care nel registro dei beni ammortizzabilio nel libro degli inventari ovvero nel regi-stro degli acquisti tenuto ai fini IVA, al lor-do degli ammortamenti, considerando leeventuali rivalutazioni a norma di leggeeffettuate prima dell’entrata in vigore del-le disposizioni di cui agli artt. da 10 a 16della legge 21 novembre 2000, n. 342;

b) il costo di acquisto sostenuto dal conce-dente per i beni acquisiti in dipendenzadi contratti di locazione finanziaria, alnetto dell’imposta sul valore aggiunto. Atal fine non assume alcun rilievo il prezzodi riscatto, anche successivamente all’e-sercizio dell’opzione di acquisto;

c) il valore normale al momento dell’immis-sione nell’attività dei beni acquisiti in co-modato ovvero in dipendenza di contrat-ti di locazione non finanziaria. In caso diaffitto o usufrutto d’azienda, va conside-rato il valore attribuito ai beni strumentalinell’atto di affitto o di costituzione in usu-frutto o, in mancanza, il loro valore nor-male determinato con riferimento al mo-mento di stipula dell’atto.

ATTENZIONEIl valore dei beni strumentali posseduti per

una parte del periodo d’imposta deve esse-re ragguagliato ai giorni di possesso rispet-to al medesimo periodo d’imposta.

Nel caso in cui il periodo d’imposta coincidacon l’anno solare, quest’ultimo è da conside-rarsi convenzionalmente pari a 365 giorni.Pertanto, in tale ipotesi, un bene che sia statoacquistato il 1° dicembre e che risulti ancorapresente tra i beni strumentali alla data dellachiusura dell’esercizio andrà valutato indi-cando i 31/365 del relativo valore, mentreun bene presente tra i beni strumentali alla da-ta di inizio dell’esercizio e che sia stato ven-duto il 30 settembre andrà valutato indicandoi 273/365 del relativo valore.Per i soggetti che svolgono l’attività per un pe-riodo diverso da 12 mesi (ad esempio: a cau-sa di cessazione e inizio dell’attività entro 6mesi, mera prosecuzione dell’attività o di pe-riodo d’imposta diverso da 12 mesi), il valo-re dei beni strumentali deve essere determi-nato calcolando il prodotto tra il valore delbene ed il rapporto tra i giorni di possessodel bene ed i giorni di esercizio dell’attività.Ad esempio, un contribuente che:– il 31 marzo cessa l’attività e il 1° settembre

la inizia nuovamente (212 giorni di attività);– il 1° dicembre acquista un bene dal costo

storico di 1.200 euro dovrà moltiplicare ilvalore del bene per il rapporto tra i giornidi effettivo possesso dello stesso e i giornidi esercizio dell’attività:1.200*(31/212) = 175 euro.

Il valore dei beni strumentali indicato secondoi criteri chiariti in precedenza sarà automati-camente rideterminato dal software Gerico alfine di rapportarlo al periodo di esercizio del-l’attività.

Nella determinazione del “Valore dei benistrumentali”:– non si tiene conto degli immobili, incluse le

costruzioni leggere aventi il requisito dellastabilità;

– va computato il valore dei beni strumentali ilcui costo unitario non è superiore a 516,46euro, ancorché gli stessi beni non siano sta-ti rilevati nel registro dei beni ammortizzabi-li o nel libro degli inventari ovvero nel regi-stro degli acquisti tenuto ai fini IVA;

– le spese relative all’acquisto di beni mobiliadibiti promiscuamente all’esercizio dell’im-presa ed all’uso personale o familiare, adeccezione delle autovetture, autocaravan,ciclomotori e motocicli, vanno computatenella misura del 50 per cento;

– è possibile non tener conto del valore deibeni strumentali inutilizzati nel corso del pe-riodo d’imposta a condizione che non sia-no state dedotte le relative quote di ammor-tamento.

Nell’ipotesi di imposta sul valore aggiunto to-talmente indetraibile, come nel caso di op-zione per la dispensa degli adempimenti pre-vista per le operazioni esenti dall’art. 36-bisdel D.P.R. n. 633 del 1972 o nel caso di pro-rata di detraibilità pari a zero secondo i cri-

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teri di cui all’art. 19-bis dello stesso D.P.R. n.633 del 1972, l’imposta sul valore aggiuntorelativa alle singole operazioni di acquistocostituisce una componente del costo del be-ne cui afferisce. Con riferimento, invece, alleipotesi di pro-rata di detraibilità dell’impostasul valore aggiunto rilevante (cioè di valorepositivo), tale onere non rileva ai fini della de-terminazione della voce in esame. Si precisa, inoltre, che per la determinazionedel “valore dei beni strumentali” si deve far ri-ferimento alla nozione di costo di cui all’art.110, comma 1, del T.U.I.R..Per i beni strumentali acquisiti nei periodi1994 e 1995 i valori di cui alle lettere a) e b)sono ridotti, rispettivamente, del 10 e del 20per cento. La riduzione è attribuita a tutti gliesercenti attività di impresa e, quindi, anche acoloro che di fatto non hanno fruito dell’age-volazione prevista dall’art. 3 del D.L. n. 357del 1994 (quindi, ad esempio, anche alle im-prese costituite dopo il 12 giugno 1994 o inrelazione all’acquisto di beni usati);– nei campi interni al rigo F29 devono esse-

re indicati i valori (già inclusi nel campo 1del rigo F29) riguardanti rispettivamente:

– nel campo 2, il valore relativo ai beni mo-bili strumentali in disponibilità per effetto dicontratti di locazione non finanziaria (adesempio contratti di affitto o noleggio);

– nel campo 3, il valore relativo ai beni mo-bili strumentali in disponibilità per effetto dicontratti di locazione finanziaria (ad esem-pio contratti di leasing);

Imposta sul valore aggiunto

– nel rigo F30, barrando la relativa casella,l’esenzione dall’IVA;

– nel rigo F31, ai sensi dell’art. 20 del D.P.R.n. 633/72, l’ammontare complessivo del-le cessioni di beni e delle prestazioni di ser-vizi effettuate nell’anno, registrate o sogget-te a registrazione, tenendo conto delle va-riazioni di cui all’art. 26 del citato decreto;

– nel rigo F32, l’ammontare delle altre ope-razioni, effettuate nell’anno 2010, che han-no dato luogo a ricavi dichiarati ai fini del-le imposte sui redditi, quali:– operazioni “fuori campo di applicazio-

ne” dell’IVA (ad es.: artt. 2, ultimo com-ma, 3, 4° comma, da 7 a 7 septies e 74,1° comma del D.P.R. n. 633/72);

– operazioni non soggette a dichiarazionedi cui agli artt. 36 bis e 74, 6° comma,del D.P.R. n. 633/72;

– nel rigo F33, l’ammontare complessivo del-l’IVA sulle operazioni imponibili;

– nel rigo F34, l’ammontare complessivo del-l’IVA relativa alle operazioni di intrattenimen-to di cui all’art. 74, 6° comma, del D.P.R. n.633/72 (al lordo delle detrazioni);

– nel rigo F35, l’ammontare complessivo del-

l’IVA relativa:– alle cessioni di beni ammortizzabili;– ai passaggi interni di beni e servizi tra at-

tività separate di cui all’art. 36, ultimocomma, del D.P.R. n. 633/72;

– ai vari regimi speciali per i quali risultadetraibile forfetariamente (ad esempio: in-trattenimenti, spettacoli viaggianti, agri-coltura, agriturismo, ecc.);

Ulteriori elementi contabili

Materie prime, sussidiare, semilavorati,merci e prodotti finiti

– nel rigo F36, il valore dei beni relativi a ma-terie prime, sussidiare, semilavorati, merci eprodotti finiti nonché ai prodotti in corso dilavorazione che, nel corso del periodod’imposta, sono stati distrutti dall’imprendi-tore in dipendenza di un fatto eccezionaleo perduti a causa di eventi fortuiti o acci-dentali (come, ad esempio, in caso di fur-to). Si precisa che, in tale rigo, deve essereindicato il valore dei predetti beni al lordodell’eventuale risarcimento assicurativo, co-sì come già riportato nel rigo F12, se trat-tasi di beni indicati tra le esistenze iniziali,ovvero, il relativo costo di acquisto così co-me già riportato nel rigo F14 se, invece,trattasi di beni acquistati nel corso dell’e-sercizio. Nell’ambito dei prodotti distruttisono compresi anche quelli avviati allosmaltimento tramite le imprese a tal fine spe-cializzate. Non si deve tener conto dei be-ni soggetti ad aggio o ricavo fisso;

– nel rigo F37, il valore dei beni soggetti adaggio o ricavo fisso che, nel corso del pe-riodo d’imposta, sono stati distrutti dall’im-prenditore in dipendenza di un fatto ecce-zionale o perduti a causa di eventi fortuiti oaccidentali. Si precisa che in tale rigo deveessere indicato il valore dei predetti beni allordo dell’eventuale risarcimento assicurati-vo, già incluso nel rigo F09 e/o F11. Nel-l’ambito dei prodotti distrutti sono compresianche quelli avviati allo smaltimento tramitele imprese a tal fine specializzate;

Esistenze iniziali relative ad opere, fornitu-re e servizi di durata ultrannuale di cui al-l’art. 93, comma 5, del TUIR

– nel rigo F38, il valore delle esistenze inizialirelative ad opere di durata ultrannuale va-lutate ai sensi dell’art. 93, comma 5, delTUIR che, nel corso del periodo d’imposta,sono state distrutte dall’imprenditore in di-pendenza di un fatto eccezionale o perdutia causa di eventi fortuiti o accidentali. Siprecisa che in tale rigo deve essere indica-to il valore delle predette opere al lordo del-l’eventuale risarcimento assicurativo, già in-cluso nel campo 2 del rigo F06, pertanto,tale valore riguarda esclusivamente le ope-re ultrannuali con inizio di esecuzione nonsuccessivo al periodo d’imposta in corso al-

la data del 31 dicembre 2006;

Beni strumentali mobili

– nel rigo F39, l’ammontare delle spese (giàincluse nel rigo F20) sostenute e integral-mente dedotte nel periodo d’imposta perl’acquisto di beni strumentali di costo unita-rio non superiore ad euro 516,46.

Soci amministratori

Nella presente sezione sono richieste infor-mazioni relative ai soci amministratori.

In particolare, indicare nei righi da F40 aF42, con distinto riferimento alla tipologia dirapporto in essere tra la società e i soci aven-ti la qualifica di amministratori (collaborazio-ne coordinata e continuativa, lavoro dipen-dente, altri rapporti):– nella prima colonna, il numero dei soci am-

ministratori;– nella seconda colonna, la percentuale di

lavoro prestato dai soci amministratori perl’attività inerente tale qualifica.

Si precisa che la percentuale è pari al rap-porto tra l’apporto di lavoro effettivamenteprestato per lo svolgimento delle funzioni ine-renti la qualifica di amministratore e quello ne-cessario per lo svolgimento dell’attività a tem-po pieno da parte di un dipendente che la-vori per l’intero anno.La percentuale da indicare nella seconda co-lonna dei righi da F40 a F42 è pari alla som-ma delle percentuali relative a tutti i soci am-ministratori eventualmente presenti;– nella terza colonna, le spese per compen-

si corrisposti ai soci per l’incarico di ammi-nistratori.Si precisa che tali spese sono comprese:– nell’importo indicato al rigo F16 (Spese

per acquisti di servizi), nel caso di societàed enti soggetti all’Ires;

– nell’importo indicato al rigo F19 (Speseper lavoro dipendente e per altre presta-zioni diverse da lavoro dipendente affe-renti l’attività dell’impresa), nel caso di so-cietà di persone.

7. QUADRO X – ALTRE INFORMAZIONIRILEVANTI AI FINI DELL’APPLICAZIONEDEGLI STUDI DI SETTORE

Nel quadro X è prevista l'indicazione di ulte-riori informazioni rilevanti ai fini dell’applica-zione dello studio di settore.In particolare, i contribuenti che non risultanocongrui possono, se in possesso dei necessarirequisiti, rettificare il peso di alcune variabili aifini della determinazione dei ricavi stimati. I contribuenti, infatti, possono segnalare,compilando il presente quadro, che la noncongruità deriva, in tutto o in parte, dalla par-ticolare rilevanza che tali variabili hanno as-sunto nella determinazione dei ricavi stimati.Ad esempio, la variabile "Spese per le pre-

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stazioni di lavoro degli apprendisti" viene uti-lizzata, ai fini della stima operata dagli studidi settore, non in misura pari al valore conta-bile indicato nel quadro F relativo agli Ele-menti contabili, ma per il minor importo che ri-sulta dall'applicazione del correttivo, calcola-to con le modalità indicate nella tabella n. 1.Si fa presente che i dati contabili, presi a ba-se per il calcolo delle riduzioni, devono esse-re indicati tenendo conto delle eventuali va-riazioni fiscali determinate dall’applicazionedelle disposizioni tributarie.

ATTENZIONEAnche nell’ipotesi in cui è prevista l’applica-zione di correttivi, le informazioni richieste neiquadri degli elementi contabili devono esserefornite indicando gli importi al lordo delleeventuali riduzioni.Ad esempio, in presenza di spese per ap-prendisti pari a euro 10.329,14 e di speseper lavoro dipendente pari a euro25.822,86, nel rigo F19 del quadro degliElementi contabili ("Spese per lavoro dipen-dente e per altre prestazioni diverse da lavo-ro dipendente afferenti l'attività dell'impresa")andrà indicato l’importo complessivo, pari aeuro 36.152,00 (al lordo, quindi, della ridu-zione spettante a seguito dell’applicazionedel correttivo per gli apprendisti).In relazione all'applicazione di tale correttivorelativo agli apprendisti si fa presente che ilsoftware GE.RI.CO. dispone di una funzio-nalità di ausilio per il calcolo del dato da in-dicare nel rigo X02.

I contribuenti, nel presente quadro, devono in-dicare:– nel rigo X01, l’ammontare totale delle spe-

se sostenute per il lavoro prestato dagli ap-prendisti;

– nel rigo X02, l’importo determinato appli-cando all’ammontare delle spese sostenuteper il lavoro prestato dagli apprendisti, in-dicato al rigo X01, la formula indicata nel-la tabella n. 1.

8. QUADRO Z – DATI COMPLEMENTARI

Nel quadro Z vanno indicati ulteriori dati uti-li per l’aggiornamento dello studio di settore.In particolare indicare:

Tipologia di vendita

– -nei righi da Z01 a Z06, la percentuale deiricavi derivanti da ciascuna tipologia divendita elencata, in rapporto ai ricavi com-plessivamente realizzati.

Il totale delle percentuali indicate deve risul-tare pari a 100.

Si precisa che:– per vendita sul territorio diretta (senza

venditori e/o agenti) si intende quella in cuil’impresa acquista in proprio le merci perpoi rivenderle direttamente su un territorio

specifico considerato zona di vendita;– per vendita sul territorio indiretta (tramite

venditori e/o agenti) si intende quella in cuil’impresa acquista in proprio le merci perpoi rivenderle avvalendosi di una rete divenditori e/o agenti su un territorio specifi-co considerato zona di vendita;

– per vendita sul territorio tramite telefono,fax, on line, ecc. si intende quella in cuil’impresa acquista in proprio le merci perpoi rivenderle attraverso sistemi telematici;

– per vendita al banco, si intende la tipolo-gia di vendita caratterizzata dall’acquistoin proprio delle merci da parte dell’impresae dalla successiva rivendita assistita in se-de;

– per vendita a libero servizio (cash &carry), si intende la tipologia di vendita ca-ratterizzata dall’acquisto in proprio dellemerci da parte dell’impresa e dalla succes-siva rivendita in sede senza assistenza, percui il cliente si serve da solo;

– le provvigioni per intermediazione di ven-dita in conto terzi e/o conto deposito, so-no le somme conseguite per la vendita inconto terzi a titolo di intermediazione ebrokeraggio di merci e/o per la disponibi-lità temporanea in conto deposito delle mer-ci non acquistate in proprio;

– -nel rigo Z07, la percentuale dei ricavi de-rivanti dalla vendita al dettaglio con appo-sita licenza, rispetto ai ricavi complessiva-mente conseguiti.

Si precisa che, nella sezione in oggetto, i ri-ghi da Z01 a Z06 individuano le diverse mo-dalità di vendita a prescindere dal fatto chel’attività sia svolta all’ingrosso o al dettaglio. La vendita al dettaglio con apposita licenza,nel rigo Z07, deve essere compilata dalle im-prese che si rivolgono ad una clientela priva-ta.

Ad esempio:Un’impresa di commercio all’ingrosso chesvolge la propria attività esclusivamente me-diante “vendita al banco” e che rivolge lapropria offerta anche ad una clientela priva-ta (per una percentuale circa del 30% dei ri-cavi), dovrà compilare il rigo Z04 – Venditaal banco, indicando la percentuale del 100%ed il rigo Z07 – vendita al dettaglio con ap-posita licenza, indicando la percentuale del30%;

Prodotti venduti e servizi offerti

Prodotti– -nei righi Z08 e Z09, per ciascuna delle ti-pologie individuate, la percentuale dei ricaviconseguiti in rapporto ai ricavi complessivi;

Servizi– -nel rigo Z10, la percentuale dei ricavi de-rivanti dall’installazione dei prodotti venduti ri-spetto ai ricavi complessivi;– -nel rigo Z11, la percentuale dei ricavi de-

rivanti dal noleggio dei prodotti rispetto ai ri-cavi complessivi;– -nel rigo Z12, la percentuale dei ricavi de-rivanti dall’assistenza tecnica e/o dalle ripa-razioni rispetto ai ricavi complessivi;

Modalità di acquisto

– -nei righi da Z13 a Z16, distintamente perciascuna delle modalità di acquisto indivi-duate, la percentuale dei costi sostenuti perl’acquisto delle merci, in rapporto all’ammon-tare complessivo degli acquisti.Il totale delle percentuali indicate da Z13 aZ16 deve risultare pari a 100;

Altri dati

– -nel rigo Z17, la percentuale dei ricavi de-rivanti dalla vendita di prodotti a marchio pro-prio rispetto ai ricavi complessivamente con-seguiti.

ISTRUZIONI PARTE SPECIFICADEL MODELLO UM22AAgenzia delle Entrate Studi di settore

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BOZZA del 21/04/2011

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ISTRUZIONI PARTE SPECIFICADEL MODELLO UM22AAgenzia delle Entrate Studi di settore

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La formula di riduzione dell’importo delle spese peril lavoro prestato dagli apprendisti è la seguente:

% app = 30% x [(TriTot - Tri1)/TriTot +(TriTot - Tri12)/TriTot]/2

dove:%app è la percentuale di riduzione delle spese

per il lavoro prestato dagli apprendisti;TriTot è pari al numero di trimestri della durata

del contratto di apprendistato;Tri1 è pari al numero di trimestri di apprendista-

to complessivamente effettuati alla data diinizio del periodo d’imposta (Tri1 vale zeroin caso di inizio del contratto di apprendi-stato nel corso del periodo d’imposta);

Tri12 è pari al numero di trimestri di apprendistatocomplessivamente effettuati alla data di finedel periodo d’imposta (Tri12 sarà pari a Tri-Tot in caso di fine del contratto di apprendi-stato nel corso del periodo d’imposta).

ESEMPIO 1Un artigiano, con periodo d’imposta coincidentecon l’anno solare, ha un apprendista con un con-tratto di 1 anno e mezzo iniziato in data1/12/2009 in relazione al quale sostiene unaspesa per lavoro dipendente pari a euro10.329,14.Pertanto si avrà:

TriTot 6 trimestriTri1 0 trimestriTri12 4 trimestri

(6 – 0) (6 – 4)(––––––– + –––––––)

6 6% app = 30% x –––––––––––––––––––––––– = 20%

2

La spesa per il lavoro dell’apprendista da utilizzarenella stima del ricavo sarà pari a euro 8.263,31.

ESEMPIO 2Un artigiano, con periodo d’imposta coincidente conl’anno solare, ha un apprendista con un contratto di3 anni e mezzo iniziato in data 1/8/2008 in rela-zione al quale sostiene una spesa per lavoro dipen-dente pari a euro 10.329,14. Pertanto si avrà:

TriTot 14 trimestriTri1 5 trimestriTri12 9 trimestri

(14 – 5) (14 – 9)(––––––––– + –––––––––)

14 14% app = 30% x –––––––––––––––––––––––– = 15%

2

La spesa per il lavoro dell’apprendista da utilizzarenella stima del ricavo sarà pari a euro 8.779,77.

ESEMPIO 3Un artigiano, con periodo d’imposta coincidentecon l’anno solare, ha un apprendista con un con-tratto di 5 anni iniziato in data 1/5/2010 in rela-zione al quale sostiene una spesa per lavoro di-pendente pari a euro 10.329,14. Pertanto si avrà:

TriTot 20 trimestriTri1 0 trimestriTri12 2 trimestri

(20 – 0) (20 – 2)(––––––––– + –––––––––)

20 20% app = 30% x ––––––––––––––––––––––– = 28,5%

2La spesa per il lavoro dell’apprendista da utilizzarenella stima del ricavo sarà pari a euro 7.385,33.

Tale correttivo opera in modo decrescente rispettoal periodo di apprendistato complessivamente ef-fettuato, in modo da tener conto del progressivo au-mento della qualificazione professionale.

Pertanto, minore è il periodo di apprendistatosvolto, maggiore sarà la percentuale di riduzioneapplicata.

Data di inizio Trimestri di Apprendistato Trimestri di Apprendistato % di riduzione del pesodel contratto di apprendistato complessivamente complessivamente degli apprendisti

effettuati al 1/1/2010 effettuati al 31/12/2010 nella stima del ricavo

01/12/2010 0 0 30,0%

01/10/2010 0 1 27,5%

01/06/2010 0 2 25,0%

01/04/2010 0 3 22,5%

01/01/2010 0 4 20,0%

01/10/2009 1 5 15,0%

01/06/2009 2 6 10,0%

01/04/2009 3 6 7,5%

01/01/2009 4 6 5,0%

01/10/2008 5 6 2,5%

ESEMPIO DI APPLICAZIONE: DURATA DEL CONTRATTO DI APPRENDISTATO 6 TRIMESTRI E PERIODO D’IMPOSTA COINCIDENTE CON L’ANNO SOLARE

TABELLA 1 - Apprendisti

BOZZA del 21/04/2011