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1. INTRODUZIONE
2. ASPETTI NORMATIVI
3. CONSEGUENZA DEI TERREMOTI SUGLI ELEMENTI NON
STRUTTURALI QUALI CONTROSOFFITTI E IMPIANTI
4. IL CONTROSOFFITTO ANTISISMICO ATENA
5. CRITERI DI CALCOLO PER LA PROGETTAZIONE ANTISIMICA DEGLI
ELEMENTI NON STRUTTURALI
6. CONCLUSIONI
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ATENA Specializzata nella progettazione e produzione di constrosoffitti e
rivestimenti esterni, Atena SpA da oltre 20 anni realizza prodotti
di grande successo destinati a un mercato internazionale.
Atena SpA, opera sia nel settore civile sia nel settore navale
offrendo una vasta gamma di soluzioni coordinate, standard o
speciali per rispondere alle esigenze progettuali più sofisticate ed
essere in linea con le tendenze dell’architettura contemporanea.
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Visione
Promuovere l’impiego di controsoffitti e rivestimenti metallici in ogni
tipologia di ambiente, attraverso la progettazione e realizzazione di
sistemi facili da installare, sicuri e durevoli nel tempo che si
distinguono per la massima personalizzazione, l’elevata qualità dei
materiali e la varietà delle finiture estetiche e decorative.
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R & D
ATENA S.p.A. dispone di un ufficio interno dedicato esclusivamente
allo studio di innovazioni tecnologiche per il miglioramento dei propri
prodotti e dei processi di produzione.
Da questi studi sono nati prodotti brevettati come Metal Modular
Sound, il pannello dalle eccellenti proprietà di assorbimento e
isolamento acustico, il sistema B43, la cui grande facilità di posa lo
rende oggi la soluzione più veloce e conveniente per realizzare
controsoffitti metallici e in cartongesso e Easy Antisismico Atena
una specifica struttura portante per controsoffiti che recepisce la
normativa antisismica entrata in vigore il di cui al D.M. 14-10-2008
cogente dal 01-07-2009 relativa alle norme tecniche delle
costruzioni.
ATENA ANTISISMICA
GENESI DI UN BREVETTO
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QUADRO NORMATIVO E FATTORI AMBIENTALI
Con la normativa precedente alle NTC 2008 i controsoffitti Atena
già ottemperavano i requisiti richiesti dalle norme vigenti.
A seguito dell’entrata in vigore della NTC 14/01/2008, gli aspetti
antisismici sono stati resi più stringenti per gli elementi strutturali e
particolare attenzione è stata posta a quelli non strutturali.
Nel 2009 a seguito degli eventi sismici verificati in Abruzzo La
presidenza del consiglio dei ministri dipartimento protezione civile ha
emesso le linee guida per la riduzione della vulnerabilità degli
elementi non strutturali arredi e impianti.
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QUADRO NORMATIVO E FATTORI AMBIENTALI
“Con il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei Trasporti del 14 gennaio 2008 (pubblicato sul suppl. ord. n.
30 della Gazzetta Ufficiale n. 29 del 4 febbraio 2008) sono state approvate le “Nuove norme tecniche per le
costruzioni”. Il decreto è entrato in vigore il 01 luglio 2009.
Le “Norme tecniche per le Costruzioni” (di seguito anche NTC) definiscono le regole da seguire per la
progettazione, esecuzione e collaudo delle costruzioni, sia in zona sismica che in zona a bassa sismicità.
Esse definiscono in particolare i principi per il progetto, l’esecuzione e il collaudo delle costruzioni, nei riguardi delle
prestazioni loro richieste in termini di requisiti essenziali di resistenza meccanica e stabilità, anche in caso di
incendio, e di durabilità; forniscono i criteri generali di sicurezza; precisano le azioni che devono essere utilizzate
nelprogetto; definiscono le caratteristiche dei materiali e dei prodotti e, più in generale, trattano gli aspetti attinenti
alla sicurezza strutturale delle opere. Le opere e le componenti strutturali devono essere quindi progettate,
eseguite, collaudate e soggette a manutenzione in modo tale da consentirne la prevista utilizzazione, in forma
economicamente sostenibile e con il livello di sicurezza previsto da queste norme.
1- DIPARTIMENTO PROTEZIONE CIVILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DIPARTIMENTO LAVORI PUBBLICI, TRASPORTI E RETIDIRETTIVA PER L’APPLICAZIONE DEL DECRETO DEL
MINISTRO DELLEINFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI 14 GENNAIO 2008 IN MATERIA DI NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONII
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BREVE CRONOLOGIA DELLA NORMATIVA ITALIANA
2- Lezione Progetto di Strutture - Ordine degli Ingegneri
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QUADRO NORMATIVO E FATTORI AMBIENTALI“Le presenti Norme tecniche per le costruzioni sono emesse ai sensi delle leggi 05.11.1971, n. 1086 e
02.02.1974, n. 64, così come riunite nel Testo Unico per l’Edilizia di cui al D.P.R. 06.06.2001, n. 380, e dell’art. 5
del decreto legge 28.05.2004, n. 136, convertito in legge, con modificazioni, dall’art. 1 della legge 27.07.2004, n.
186 e ss. mm. ii.. Esse raccolgono in un unico organico testo le norme prima distribuite in diversi decreti
ministeriali.in tutti i comuni della Repubblica le costruzioni sia pubbliche sia private debbono essere realizzate in
osservanza delle norme tecniche riguardanti i vari elementi costruttivi fissate con decreti del Ministro per le
infrastrutture e i trasporti, sentito il Consiglio superiore dei lavori pubblici e adottati di concerto con il Ministro per
l'interno. Il decreto ministeriale del 14/1/2008 costituisce la revisione del precedente decreto varato nel 2005
e si sostituisce ad esso.”1
Per quanto non espressamente specificato nelle N.T.C. ci si può riferire a normative di comprovata validità ed altri
documenti tecnici dei quali si riportano i seguenti riferimenti:
1- DIPARTIMENTO PROTEZIONE CIVILE E TUTELA DEL TERRITORIO E DIPARTIMENTO LAVORI PUBBLICI, TRASPORTI E RETIDIRETTIVA PER L’APPLICAZIONE DEL DECRETO DEL
MINISTRO DELLEINFRASTRUTTURE E DEI TRASPORTI 14 GENNAIO 2008 IN MATERIA DI NUOVE NORME TECNICHE PER LE COSTRUZIONII
2- Lezione Progetto di Strutture - Ordine degli Ingegneri
• “Eurocodicistrutturali pubblicati dal CEN, con le precisazioni riportate nelle Appendici Nazionali o, in mancanza di esse,
nella forma internazionale EN;• Norme UNI EN armonizzate i cui riferimenti siano pubblicati su Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea;• Norme per prove, materiali e prodotti pubblicate da UNI.• Istruzioni del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici;• Linee Guida del Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici;• Linee Guida per la valutazione e riduzione del rischio sismico del patrimonio culturale e successive modificazioni del
Ministero per i Beni e le Attività Culturali, come licenziate dal Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e ss. mm. ii.;• Istruzioni e documenti tecnici del Consiglio Nazionale delle Ricerche (C.N.R.).
Possono essere utilizzati anche altri codici internazionali, purché sia dimostrato che garantiscano livelli di sicurezza non
inferiori a quelli delle presenti Norme tecniche.”2
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DEFINIZIONI
RISCHIO SISMICO
Il rischio sismico è determinato da una combinazione della pericolosità, della vulnerabilità e
dell’esposizione ed è la misura dei danni che, in base al tipo di sismicità, di resistenza delle
costruzioni e di antropizzazione (natura, qualità e quantità dei beni esposti), ci si può attendere in
un dato intervallo di tempo.
ELEMENTI NON STRUTTURALI
Gli elementi costruttivi senza funzione strutturale il cui danneggiamento può provocare danni a
persone devono essere verificati, insieme alle loro connessioni alla struttura, per l’azione sismica
corrispondente a ciascuno degli stati limite considerati.3
Fonti di illuminazione | Librerie e scaffalature
Rivestimenti e paramenti esterni | Controsoffitti | Tramezzature | Impianti in genere | Canne fumarie | Server e
centraline | Sfondellamenti solai.
3- D.M:14/01/2008 Norme Tecniche per le Costruzioni
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CONSEGUENZA DEI TERREMOTI SUGLI ELEMENTI NON
STRUTTURALI QUALI CONTROSOFFITI E IMPIANTI 4
L’evento sismico può provocare la caduta delle fonti di illuminazione.
Il danno è legato alle caratteristiche delle connessioni tra apparecchi e supporto.
La presenza dei pendini non vincolati lateralmente aumenta il rischio di caduta.
Intensità sismica causa del danno: elevata
Effetti: ferimento (il rischio indiretto è legato alla mancanza di illuminazione delle vie di fuga nei
casi in cui non vi sia comunque un’interruzione generale delle linee elettriche).
4 - Presidenza del consiglio dei ministri dipartimento protezione civile , Linee guida per la riduzione della vulnerabilità di elementi non strutturali arredi e impianti, 2009.
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CONSEGUENZA DEI TERREMOTI SUGLI ELEMENTI NON
STRUTTURALI QUALI CONTROSOFFITI E IMPIANTI 4
L’evento sismico può provocare il crollo parziale o totale di partizioni interne costituite da profili in
acciaio o alluminio sui quali vengono installate lastre in gesso rivestito.
Intensità sismica causa del danno: anche bassa
Effetti: ferimento o di intralcio alle vie di fuga.
4 - Presidenza del consiglio dei ministri dipartimento protezione civile , Linee guida per la riduzione della vulnerabilità di elementi non strutturali arredi e impianti, 2009.
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CONSEGUENZA DEI TERREMOTI SUGLI ELEMENTI NON
STRUTTURALI QUALI CONTROSOFFITI E IMPIANTI 4
La caduta di interi pannelli o di poche doghe è favorito da un non efficace ancoraggio o
controventamento. Il collasso dell’intera griglia di supporto è favorito anche dal carico addizionale
costituito da lampadari non efficacemente ancorati alla struttura.
Intensità sismica causa del danno: alta
Effetti: ferimento o di intralcio alle vie di fuga.
4 - Presidenza del consiglio dei ministri dipartimento protezione civile , Linee guida per la riduzione della vulnerabilità di elementi non strutturali arredi e impianti, 2009.
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Il sistema EASY ANTISISMICO ATENA é stato concepito per
rispondere alle esigenze di sicurezza e di elevata stabilità del
controsoffitto in tutte le aree in cui vi é un marcato rischio sismico.
GENESI DI UN BREVETTO INTERNAZIONALE
N° PCT/EP2010/056548 | VE 2009 U000007 | WO2010130783
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CARATTERISTICHE
CONTROSOFFITTO A STRUTTURA A VISTA
EFFICACIA ANTISISMICA
ECCELLENTI CARATTERISTICHE FUNZIONALI
GANCIO BREVETTATO IN ACCIAIO INOX: 240N IN TRAZIONE
DESIGN E PERSONALIZZAZIONE
PROPRIETA’ ACUSTICHE
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Il SISTEMA EASY ANTISISMICO
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Il GANCIO EASY ANTISISMICO
Sui profili secondari della struttura Steel Strong Easy Antisismico é
stato riportato il gancio in acciaio inox Easy Antisismico che ha una
resistenza alla trazione pari a 240 N.
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AGGANCIO EASY ANTISISMICO
L’aggancio Easy Antisismico è assicurato grazie all’apposita clip che
viene fatta scattare esercitando una leggera, ma decisa pressione.
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PENDINATURA
Doppio pendino e molla di regolazione
Aggancio Twister.I pendini, a scelta tra quelli sopra indicati,
verranno saldamente ancorati alla struttura
esistente e fissati alla struttura longitudinale
B24 con passo di 800mm.
I tasselli da adoperare devono essere idonei alla
tipologia di solaio in opera, e in ogni caso i
carichi concentrati non devono superare i 6
kg per ml di orditura portante. Nel caso di
pesi superiori, essi andranno fissati al solaio
strutturale e non dovranno gravare
sull’orditura del controsoffitto.
Analogamente vale per carichi pendenti o vibranti
di qualsiasi entità. Nel caso di solai in latero
cemento le sospensioni dovranno essere
vincolate ai travetti in c.a. e non alle pignatte.
Non effettuare sospensioni con filo di ferro
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RACCORDO A CROCE
Il raccordo a croce è l’elemento che
consente, in modo veloce e pratico, di
fissare i controventi alla struttura
Steel Strong Easy Antisismico,
tramite semplici viti auto perforanti.
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CONTROVENTI
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CONTROVENTI
Fondamentale è la presenza dei controventi che hanno la funzione di rendere l’intero controsoffitto un sistema rigidamente connesso al solaio sovrastante. Infatti, la forza sismica orizzontale che agisce nel piano del controsoffitto, viene trasmessa dai controventi, disposti lungo le due direzioni, al solaio o alla struttura portante posta sopra il controsoffitto. Il dimensionamento del numero dei controventi viene eseguito in modo tale che nei profili longitudinali e trasversali, che sostengono il controsoffitto, lo sforzo sia inferiore al carico ammissibile supportabile dal gancio di testa dei profili. Nella parte superiore dei controventi andranno fissate, tramite viti, adeguate le staffe per l’ancoraggio del sistema sismico al solaio.
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SEQUENZA DI INSTALLAZIONE
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IN SINTESI …
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CRITERI DI CALCOLO PER LA PROGETTAZIONE
ANTISIMICA DEGLI ELEMENTI NON STRUTTURALI 5
Gli effetti dell’azione sismica sugli elementi costruttivi senza funzione
strutturale possono essere determinati applicando agli elementi detti
una forza orizzontale Fa definita come segue:
Fa = (SaWa) / qa
Dove:
Fa = è la forza sismica orizzontale agente al centro di massa
dell’elemento non strutturale nella direzione più sfavorevole;
Wa = è il peso dell’elemento;
Sa = è l’accelerazione massima, adimensionalizzata rispetto a quella di
gravità, che l’elemento non strutturale subisce durante il sisma e
corrispondente allo stato limite in esame
qa = è il fattore di struttura dell’elemento.
5 – D.M. 14 01 2008 N.T.C.
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CRITERI DI CALCOLO PER LA PROGETTAZIONE
ANTISIMICA DEGLI ELEMENTI NON STRUTTURALI 5
dove:
α è il rapporto tra l’accelerazione massima del terreno ag su sottosuolo
tipo A nello stato limite in esame e l’accelerazione di gravità g;
S è il coefficiente di suolo;
Ta è il periodo fondamentale di vibrazione dell’elemento non strutturale;
T1 è il periodo fondam. di vibrazione della costruzione nella direzione;
Z è la quota del baricentro dell’elemento non strutturale misurata a
partire dal piano di fondazione;
H è l’altezza della costruzione misurata a partire dal piano di fondazione
Nota: Per le strutture con isolamento sismico si assume sempre z=0 5 – D.M. 14 01 2008 N.T.C.
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CRITERI DI CALCOLO PER LA PROGETTAZIONE
ANTISIMICA DEGLI ELEMENTI NON STRUTTURALI 5
5 – D.M. 14 01 2008 N.T.C.
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CRITERI DI CALCOLO PER LA PROGETTAZIONE
ANTISIMICA DEGLI ELEMENTI NON STRUTTURALI 5
5 – D.M. 14 01 2008 N.T.C.
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CRITERI DI CALCOLO PER LA PROGETTAZIONE
ANTISIMICA DEGLI ELEMENTI NON STRUTTURALI 5
5 – D.M. 14 01 2008 N.T.C.
In funzione della destinazione d’uso, ricavando in questo modo la vita
Nominale dell’edificio e quindi il periodo di ritorno dell’azione sismica.
La azione sismica agente sul controsoffitto viene quindi calcolata sulla
base dei seguenti parametri:
1.Coordinate (lat, long) del sito
2.Periodo di ritorno del sisma ovvero importanza dell’edificio
3.Caratterizzazione del sottosuolo
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CRITERI DI CALCOLO PER LA PROGETTAZIONE
ANTISIMICA DEGLI ELEMENTI NON STRUTTURALI 5
5 – D.M. 14 01 2008 N.T.C.
Ai sensi del punto 7.2.3 del D.M.
14.01.2008: Per ciascuna zona
vi è una amplificazione della
azione sismica in funzione della
tipologia del sottosuolo.
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ANTISIMICA PER GLI IMPIANTI 6
“Gli elementi strutturali che sostengono e collegano i diversi elementi funzionali
costituenti l’impianto tra loro e alla struttura principale devono essere progettati
seguendo le stesse regole adottate per gli elementi costruttivi senza funzione
strutturale. L’effetto dell’azione sismica sull’impianto, in assenza di determinazioni più
precise, può essere valutato considerando una forza (Fa) applicata al baricentro di
ciascuno degli elementi funzionali componenti l’impianto.
Ciascun elemento di un impianto che ecceda il 30% del carico permanente totale del
solaio su cui è collocato o il 10% del carico permanente totale dell’intera struttura
richiede uno specifico studio.
Gli impianti non possono essere vincolati alla costruzione contando sull’effetto
dell’attrito, bensì debbono essere collegati ad essa con dispositivi di vincolo rigidi o
flessibili. Se si adottano dispositivi di vincolo flessibili i collegamenti di servizio
dell’impianto debbono essere flessibili e non possono far parte del meccanismo di
vincolo.”
6- Lezione Progetto di Strutture - Ordine degli Ingegneri
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RELAZIONI E DOCUMENTI FORNITI DA ATENA S.p.A.
Valutazioni di fattibilità per controsoffitto antisismico
Relazione sismica del controsoffitto oggetto della fornitura
Dichiarazione di conformità
Eventuali certificazioni quali antincendio e/o MED
Istruzioni di installazione
Schede tecniche
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CONTROSOFFITTI SPECIALI A PROVA DI SISMA
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CONCLUSIONI
Un controsoffitto risponde ai requisiti antisismici quando il peso é contenuto, i corpi
illuminanti sono autoportanti ed è ridotta al minimo l’installazione di componenti
accessori quali proiettori o video tali che i fenomeni di martellamento, originati da
oscillazioni a pendolo di intensità diverse siano minizzati. Al fine di evitare che
eccessivi spostamenti del controsoffitto causati dai moti orizzontali dello stesso, è
necessario applicare all’orditura del controsoffitto un apposita controventatura e
installare un perimetro elastico di appoggio per i pannelli perimetrali.
Analogamente per le fonti di illuminazione è necessario installare dei controventi che
impediscano gravi spostamenti ed assecondino le oscillazioni causate dal sisma.
Nello specifico dei neon a fissaggio superficiale e dei corpi illuminanti ad incasso si
consiglia l’utilizzo di ancoraggi con interposizione di materiale adeguato che dissipi
parzialmente l’urto.
Si ringrazia per il contributo L’ing. Roberto Galasso
GRAZIE PER L’ATTENZIONE
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atena-it.com
Info: Ing. Monica Iogna Prat
Tel: +39 0421 75526 | [email protected]