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FEMEN
ARDITE GUERRIEREO
NUDISTE URLATRICI?
Sara Pizzetti 798295 - C2 Chiara Scalvi 799539 - C2
Chiara Simoncelli 798758 - C2
CORSO INTEGRATO Di CULTURA DELLA COMUNICAZIONE
A.a. 2012/2013
Proff. Francesco Siliato e Piero Pozzi
Politecnico di Milano
introduzione
Femen è un movimento femminista che si caratterizza per le azioni in topless volutamente estreme e provocatorie. Il movimento è nato in Ucraina per poi svilupparsi in tutto il mondo, sia tramite supporto che con la creazione di gruppi in varie nazioni. Si dichiarano pronte a proteggere i diritti delle donne attaccando il patriarcato in tutte le sue forme: dittatura, chiesa e industria del sesso.
Analisi della risposta mediatica alle azioni delle Femen. L’analisi si è sviluppata sia attraverso le parole chiave nel caso di elementi testuali, sia di elementi iconografici richiamati dalle immagini. L’obiettivo principale era creare un’analisi che rispecchiasse l’immagine delle Femen che viene data sia dai media che dalle persone che interagiscono con essi. Questo senza dimenticare il modo di porsi del gruppo stesso.
La ricerca iconografica si è svolta sempre a partire dalla ricerca di elementi chiave e possibili collegamenti nei simboli usati dal gruppo. La scelta di illustrare anche la storia delle naked protest deriva dalla volontà di inserire le Femen all’interno di una tipologia di protesta già diffusa.
Il periodo di riferimento per quanto riguarda l’analisi degli articoli di giornale e dei social network va da gennaio 2012 a gennaio 2013, con l’aggiunta di un articolo cartaceo su GQ del 2011 in quanto particolarmente significativo. Per quanto riguarda invece la frequenza degli articoli, l’analisi va da aprile 2009 a febbraio 2013.
Le testate analizzate sono le tre maggiori nazionali («La Repubblica», «Il Corriere della Sera» e «La Stampa»), con l’aggiunta di «GQ Italia» ed «Elle France» per avere un punto di vista maschile e femminile. Solo per quanto riguarda la manifestazione al Vaticano sono stati inclusi «Il Resto del Carlino» e «L'Unità», così come «Il Venerdì» è stato considerato solo per l’unico articolo presente.
FEMEN
L'analisi
Chi sono le Femen?
testate
LA REPUBBLICA
stampa nazionalequotidiano6383.653*Eugenio Scalfari14 gennaio 1976via Cristoforo Colombo 90, RomaGruppo Editoriale L’Espresso
* dicembre 2012
genereperiodicità
colonnediffusione media
fondatoredata fondazione
sede
editore
Informazioni di base
testate
CORRIERE DELLA SERA
stampa nazionalequotidiano7403.879*Eugenio Torelli Viollier5 marzo 1876Via Solferino 28, MilanoRCS Quotidiani S.p.A.
* dicembre 2012
genereperiodicità
colonnediffusione media
fondatoredata fondazione
sedeeditore
Informazioni di base
testate
testate
LA STAMPA
stampa nazionalequotidiano6237.194*Vittorio Bersezio9 febbraio 1867Via Lugaro 15, TorinoEditrice La Stampaproprietà della famigliaAgnelli (Fiat)
* dicembre 2012
genereperiodicità
colonnediffusione media
fondatoredata fondazione
sedeeditore
azionariato
Informazioni di base
testate
IL RESTO DEL CARLINO
stampa nazionalequotidiano5129.454*Cesare ChiusoliGiulio PadovaniAlberto Carboni5 marzo 1876Via E.Mattei 106, BolognaPoligrafici Editoriale
* dicembre 2012
genereperiodicità
colonnediffusione media
fondatore
data fondazionesede
editore
Informazioni di base
testate
L’UNITÀ
stampa nazionalequotidiano530.921*Antonio Gramsci12 febbraio 1924Via Ostiense 131/L, RomaNuova Iniziativa Editoriale S.p.A
* dicembre 2012
genereperiodicità
colonnediffusione media
fondatoredata fondazione
sedeeditore
Informazioni di base
testate
IL VENERDÌ
stampa nazionalesettimanale7409.593*1987Via Cristoforo Colombo 90, RomaGruppo Editoriale L’Espresso
* dicembre 2012
genereperiodicità
colonnediffusione mediadata fondazione
sede
editore
Informazioni di base
testate
GQ ITALIA
stampa nazionalemensile428.885*Eugenio Torelli Viollierottobre 1999Piazzale Cadorna 5, MilanoEdizioni CondÈ Nast S.p.A.
* novembre 2012
genereperiodicità
diffusione mediafondatore
data fondazionesede
editore
Informazioni di base
testate
ELLE FRANCE
stampa femminilesettimanale 411 786 *Hélène LazareffMarcelle Auclair1945149 rue Anatole France, 92534Lagardère Group [Levallois-Perret]
* 2010
genereperiodicità
diffusione mediafondatore
data fondazionesede
editore
Informazioni di base
azionariato
GRUPPO EDITORIALE L’ESPRESSO
La RepubblicaIl VenerdìL’EspressoMicroMegaLimesLe ScienzeMente e CervelloNational Geographic Italia
Carlo Edoardo Revelli - 2,809%
Fondazione Cassa di Risparmio di Trieste - 2,647%
Gruppo Editoriale L’Espresso (azioni proprie) - 2,609%
FLOTTANTE - 24,794
Giacaranda Maria Caracciolo di Melito Falck - 6,296%
Carlo De Benedetti - 53,818% tramite CIR Spa
Margherita Revelli - 2,598%
Giulia Maria Crespi - 2,353%; fondatrice e presidente del FAI
Bestinver Gestion S.A. SGIIC - 2,076%
azionariato
azionariato
RCS MEDIA GROUP
Mediobanca S.p.A. 14,209%
Altro - 12,96%
Giovanni Agnelli &C. S.A.p.A., tramite Fiat - 10,497%
Efiparind BV - 7,748%
Giuseppe Rotelli, tramite Pandette Finanziaria S.r.l. - 7,546%
Dorint Holding S.A. - 5,499%
Premafin Finanziaria S.p.A. - 5,461%
Pirelli & C S.p.A rapp. da Marco Tronchetti Provera - 5,166%
Si.To. Financiere S.A. - 5,140%; tramite Partecipazioni Editoriali S.r.l.
Gruppo Benetton - 5,100%; tramite Edizione S.r.l.
Intesa Sanpaolo - 5,065%
Assicurazioni Generali - 3,957%
Banco Popolare - 3,634%
Gruppo UBS - 3,522%; tramite Ubs Fiduciaria S.p.A.
Gruppo Merloni rapp. da Francesco Merloni - 2,090% tramite Merloni Invest S.p.A.
Sinpar Società di Investimenti e Partecipazioni S.p.A. - 2,060%
Il Corriere della SeraLa Gazzetta dello SportSetteIo DonnaStyleCasamicaSportweekUrbanL’EuropeoOggiVistoNovella 2000Abitare
azionariato
POLIGRAFICI EDITORIALE
Il Resto del CarlinoIl GiornoLa Nazione
ADV Media S.r.l. - 9,999%
Fondazione CR Trieste - 5,000%
Altro - 20,63%
MonRif S.p.A. - 61,88%
Poligrafici Editoriale S.p.A. - 2,488%
azionariato
LAGARDÉRE
Lagardère Capital & Management - 9,62%
French private investors - 8,53%
French institutional investors - 18,61%
Non-French institutional and private investors
58,88%
Employees and Group Savings Plan investment funds - 1,49%
Treasury stock - 2,87%
ElleGQWired VogueVanity FairGlamourAllure
Condè Nast
azionariato
NUOVA INIZIATIVA EDITORIALE
L'unità Altro 2,00%
Maurizio MIan - 25,00%
Renato Soru tramite Tiscali - 75,00%
social
social
Hashtag #femen a gennaio
Data la natura particolarmente veloce di twitter l’analisi è stata svolta prendendo il mese di gennaio 2013, analizzando l’eco della manifestazione al Vaticano.Molti tweet riportano semplicemente la notizia, mentre i commenti sono in prevalenza positivi e di solidarietà. Dato il poco spazio le discussioni non si sviluppano facilmente.
Dal 13/01 al 18/01 sono stati inviati 1886 tweet con l’hashtag #femen
Nel periodo dal 13 al 15 i tweet riportavano la notizia, mentre dal 15 al 19 sono aumentate le discussioni.
Secondo HashTracking.com nelle 24h tra il 19 e il 18 su 1500 tweet ci sono stati 102 tweet originali che hanno generato 78805 impressioni raggiungendo 70514 account.
0
250
500
750
1000
1250
1500
Dic 31 Gen 1 Gen 6 Gen 9 Gen 12 Gen 15 Gen 18 Gen 21 Gen 24 Gen 27
social
Hashtag #femen a gennaio
#Femen#Vaticano
#manifpourtous
#gay
#ingaywetrust
#tette#marriagepourtous
#legalizegay
#titsriot
#ladonnaconlombrello
#omofobostaizitto
#papa
#topless
social
Tumblr
I post sulle femen
Tumblr è una piattaforma di microblogging, che concede però molto più spazio alla discussione, grazie anche a una gestione delle risposte più immediata. La divisione temporale qui è irrilevante, perché i post circolano rimbalzando sui vari account e vengono ripresi anche a distanza di tempo. La generazione di discussioni non è così legata al periodo temporale delle manifestazioni come altrove.
L’opinione è divisa: ci sono post a favore, ma anche a sfavore e una discussione molto sentita è quella di alcune ragazze musulmane offese dalle loro azioni. In generale, i post a riguardo sono molto più critici che in altri social network.
social
I gruppi sulle femen
Presenza del gruppo ufficiale del movimento e altri gruppi delle diverse nazioni. La presenza di gruppi anti-femen è piuttosto ridotta e in ogni caso quei gruppi sono praticamente vuoti, se non oggetto di critiche.
Generalmente opinione favorevole, a parte attacchi senza motivo particolare che non arrivano a creare delle vere discussioni o confronti.
social
Canali ufficiali
Sito, twitter, facebook e vimeo
Sito: Aggiunta di news mediamente una volta al giorno. Condivisione di video, immagini e segnalazioni delle manifestazioni. Presenza del collegamento allo shop e ai vari social network.Non c’è la possibilità di commentare i contenuti, nonostante la struttura e l’uso che ne fanno si avvicini molto al blog, abbandonando la staticità del sito-vetrina.
Facebook: Condivisione di manifestazioni e materiale. Alcuni interventi per spiegare le loro posizioni. Le amministratrici del gruppo principale rispondono raramente agli utenti, mentre nei gruppi delle altre nazioni la discussione è più sviluppata e le amministratrici rispondono.
Twitter: Uso simile al sito per segnalare nuovi contenuti. Pochi collegamenti con altri account. Usano varie lingue, cosa che limita l’intervento e comprensione di chi segue.
La presenza di video generati dalle Femen durante le manifestazioni sottolinea l’interesse delle manifestanti nel far conoscere le loro azioni anche al di fuori della limitata cerchia di partecipanti, cercando di far sentire la loro voce in tutto il mondo tramite internet.
tabelle
tabelle
LA REPUBBLICA
28 luglio 2012 «Attivista in topless contro il patriarca»
economia
prima
interni
esteri
cronaca
cultura
sport
spettacolo
monotematica
rubricata
TIPO DI PAGINA EDI/FONDO COM INV COR INCI NT AUT CRO NOT RUB FOTO
1 colonna1 colonna283 batt. 1 colonna
tabelle
LA REPUBBLICA
30 luglio 2012«Le pasionarie - Quando la rivoluzione è donna»
economia
prima
interni
esteri
cronaca
cultura
sport
spettacolo
monotematica
rubricata
TIPO DI PAGINA EDI/FONDO COM INV COR INCI NT AUT CRO NOT RUB FOTO
13 colonne 6.728 batt.
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LA REPUBBLICA
30 agosto 2012«Generazione Pussy Riot - Le nuove forme della protesta»
economia
prima
interni
esteri
cronaca
cultura
sport
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monotematica
rubricata
TIPO DI PAGINA EDI/FONDO COM INV COR INCI NT AUT CRO NOT RUB FOTO
4 colonne3.121 batt.
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LA REPUBBLICA
economia
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rubricata
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TOTALE
1 colonna1 colonna1.161 batt.
12 colonne15.730 batt. 15,5 colonne
13 colonne16.891 batt.
16,5 colonne
2 ottobre 2012«Femen - se la rivoluzione è nuda»
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LA REPUBBLICA
economia
prima
interni
esteri
cronaca
cultura
sport
spettacolo
monotematica
rubricata
TIPO DI PAGINA EDI/FONDO COM INV COR INCI NT AUT CRO NOT RUB FOTO
6 colonne2.985 batt. 1 colonna
19 novembre 2012«Parigi, la battaglia delle nozze gay»
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LA REPUBBLICA
economia
prima
interni
esteri
cronaca
cultura
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spettacolo
monotematica
rubricata
TIPO DI PAGINA EDI/FONDO COM INV COR INCI NT AUT CRO NOT RUB FOTO
TOTALE
1 colonna2 colonne588 battute
1 colonna628 battute 3 colonne
3 colonne1.216 batt.
4 col
14 gennaio 2013«A seno nudo in vaticano»
economia
prima
interni
esteri
cronaca
cultura
sport
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rubricata
TIPO DI PAGINA EDI/FONDO COM INV COR INCI NT AUT CRO NOT RUB FOTO
TOTALE
2 colonne1 colonna1.161 batt.
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22,5 col.
2 colonne588 battute
1 colonna628 battute 4 colonne
6 colonne2.985 batt.
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6 colonne2.985 batt.
17 colonne9.849 batt.
1 colonna1 colonna283 batt.
17 colonne9.849 batt.
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LA REPUBBLICA
Riepilogo
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IL CORRIERE DELLA SERA
economia
prima
interni
esteri
cronaca
cultura
sport
spettacolo
monotematica
rubricata
TIPO DI PAGINA EDI/FONDO COM INV COR INCI NT AUT CRO NOT RUB FOTO
3 colonne520 battute 3 colonne
14 gennaio 2013«Le Femen a seno nudo in San Pietro»
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IL CORRIERE DELLA SERA
economia
prima
interni
esteri
cronaca
cultura
sport
spettacolo
monotematica
rubricata
TIPO DI PAGINA EDI/FONDO COM INV COR INCI NT AUT CRO NOT RUB FOTO
3 colonne424 battute 3 colonne
15 gennaio 2013«Denunciate le attiviste di Femen»
economia
prima
interni
esteri
cronaca
cultura
sport
spettacolo
monotematica
rubricata
TIPO DI PAGINA EDI/FONDO COM INV COR INCI NT AUT CRO NOT RUB FOTO
3 colonne520 battute 3 colonne
TOTALE
3 colonne424 battute 3 colonne
6 colonne944 battute 6 colonne
tabelle
IL CORRIERE DELLA SERA
Riepilogo
tabelle
LA STAMPA
economia
prima
interni
esteri
cronaca
cultura
sport
spettacolo
monotematica
rubricata
TIPO DI PAGINA EDI/FONDO COM INV COR INCI NT AUT CRO NOT RUB FOTO
1,5 colonne883 battute 0,5 colonne
14 gennaio 2013«In topless in piazza San Pietro»
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IL RESTO DEL CARLINO
economia
prima
interni
esteri
cronaca
cultura
sport
spettacolo
monotematica
rubricata
TIPO DI PAGINA EDI/FONDO COM INV COR INCI NT AUT CRO NOT RUB FOTO
1,5 colonne924 battute 3,5 colonne
14 gennaio 2013«Protestano a seno nudo contro il Papa»
tabelle
L’UNITÀ
economia
prima
interni
esteri
cronaca
cultura
sport
spettacolo
monotematica
rubricata
TIPO DI PAGINA EDI/FONDO COM INV COR INCI NT AUT CRO NOT RUB FOTO
2 colonne936 battute 2 colonne
14 gennaio 2013«Attiviste ucraine in topless all’Angelus»
commenti
commenti
VIDEO.REPUBBLICA.IT
Vaticano: la protesta delle attiviste di Femenfa infuriare una fedele
PRO
CONTRO
11,6%
39,6%
41%95COMMENTI
NON S
CHIER
ATI /
NON P
ERTIN
ENTI
PRO
CONTRO
ragazze, manifestanti, attiviste, «tentatrice dall’ignuda presenza e dalla lingua sconosciuta», donne libere e progressiste, medioevo, terzo mondo, ignoranzainciviltà, “reato”, incivile, violenza gratuita, pacificamente, immobilizzata, disarmata, integralismo cattolico, coraggio, onore, fanciulle, «più attiviste dei preti», petto nudo, rispetto, angeli, “religione”
irrispettose, nudiste isteriche, rispetto, «non c’è più religione», pagate, «è il loro lavoro», “attiviste”, «femen non è nulla», esibizionismo, «prezzolate, violente e volgari», bestemmie, oscenità, signorine protestatarie, atti osceni e disturbo della quiete, imposizione, ribrezzo, «quattro sgualdrine», manifestazione non autorizzata, vilipendio, «in galera!!!»
13 gennaio 2013 / commenti dei lettori
commenti
CORRIERE.IT
Francia, scontri al corteo anti gay dei cattolici18 novembre 2012 / commenti dei lettori
PROSuore sexy, carine.
CONTROBestemmie, aggressive, violenza, estremismo laicista, blasfemia, provocazione, violenza laicista, sfottere, offesa, disprezzo, donne di dubbio gusto, distrurbo, volgari, senza rispetto, oscenità, tette, squallide, schifo, scalmanate, bestemmiatrici femministe, spogliarelliste, donnine nude, isteriche, irritanti, sceneggiate, drogate, odio antireligioso, fanatismo, disagi, sexy suore, danno, arroganza, vergogna, prepotenza, odio, intolleranza, orrore, insulti, intollerabili, scostumate, impresentabili.
PRO
NON S
CHIER
ATI /
NON P
ER
TINENTI
CONTRO
commenti
CORRIERE.IT
Attiviste di Femen a seno nudo davanti al Papa13 gennaio 2013 / commenti dei lettori
PROCoraggio, civismo, bravissime, grandi, diritto di manifestare, nude e inermi, freschezza, adorabili, guerriere ardite, amazzoni, evviva, sogno, eroiche, grazie, protesta pacifica.
CONTROScandalo, nudiste urlatrici, sbagliato, offensive, mancanza di rispetto, immorali, degrado, perversione, oscene, squallide, patetiche, volgari, schifo, teppiste, di pessimo gusto, blasfemia, insulto, vilipendio, esagerate, pericolose, odio, violenza, ragazzine con i seni di fuori, reato, grave, becere fondamentaliste atee, dequalificate, sberleffi, buffonate, fenomeni da baraccone, erinni furiose, porche, oltraggiose, reclusione, esaltate, abiette comparsate, dure di comprendonio, sempre in mutande, delirio, poveracce.
NON S
CHIER
ATI /
NON P
ERTIN
ENTI
PRO
CONTRO
keywords
keywords
LA REPUBBLICA
keywords
IL CORRIERE DELLA SERA
keywords
LA STAMPA
keywords
IL RESTO DEL CARLINO
keywords
L’UNITÀ
keywords
IL VENERDÌ
keywords
GQ ITALIA
keywords
ELLE FRANCE
sintesi
10
11
12
13
14
15
16
2010 2011 2012 2013
1
2
3
4
5
6
7
8
9
0
repubblica.it
lastampa.it
corriere.it
sintesi
FREQUENZA
Numero di articoli (originali e d’agenzia) onlineDal 2° trimestre del 2009 al 7 febbraio 2013
sintesi
RAPPORTO TESTO/FOTO
Percentuali di testo e immagini dedicate da ogni testata cartacea a FemenDal 1 gennaio 2012 al 15 gennaio 2013
Dai grafici è evidente che la forma di divulgazione della notizia prediletta dalle testate è quella fotografica, ad eccezione di «La Repubblica» che dedica ben il 66% di testo alle ragazze di Femen. «La Stampa» e «Il Venerdì», nell’unico loro articolo cartaceo, mostrano un neutrale fifty-fifty.
sintesi
ATTENZIONE DEDICATA
Numero di battute degli articoli pubblicatiDal 1 gennaio 2012 al 15 gennaio 2013
Articolo del 2011
Dal grafico si nota come sia «La Repubblica» il quotidiano italiano che ha dedicato maggiore attenzione al movimento di Femen, sia su carta che on line. «Il Corriere della Sera», l’altro grande quotidiano nazionale, al contrario ne ha parlato molto poco, quasi sempre limitandosi a notizie d’agenzia pubblicate sul sito web; «La Stampa» si è invece occupata di Femen prevalentemente on line anche con alcuni servizi originali.«GQ Italia» nel 2011 realizzò un interessante reportage, pubblicato sulla rivista, che abbiamo voluto indicare per il fatto che il giornalista accompagnò le attiviste in missione, conferendo all’intero servizio un notevole valore aggiunto. Femen ormai è un fenomeno sempre più francese, motivo per cui «Elle France» si è occupato delle ragazze ucraine in numerosi ed interessanti articoli. Il periodico di moda francese è anche l’unica testata analizzata, insieme a «La Repubblica», che ha dedicato a Femen un buon numero di ampi articoli su carta, superando abbondantemente il numero di battute degli articoli on line.
sintesi
CONCLUSIONI
Ardite guerriere o nudiste urlatrici?
L’analisi dei dati relativi alle varie testate (dalla frequenza degli articoli al numero totale di battute) ha confermato la nostra impressione iniziale: in Italia si parla ancora poco di Femen e, quando lo si fa, il web rimane il mezzo pri-vilegiato. I recenti fatti avvenuti in Vaticano - la protesta del 13 gennaio - hanno incrementato esponenzialmente la fama di queste attiviste nel nostro Paese, grazie all’eco che la loro provocatoria manifestazione ha creato nei media: i quotidiani e i telegiornali per la prima volta hanno parlato di loro in modo massiccio, raggiungendo quella fascia di popolazione che non si lascia ancora avvicinare troppo da internet. E proprio questo fatto ha reso interessante l’ana-lisi delle reazioni dei lettori e della posizione dei quotidiani: le testate orientate al centro-destra, come «Libero» e «Il Giornale», e quelle cattoliche, «Avvenire» e «L’Osservato-re Romano», non hanno fatto parola dello spogliarello in Vaticano. I quotidiani che invece hanno riportato la noti-zia, e che qui sono stati analizzati, non si sono sbilancia-ti nel giudicare l’atto provocatorio delle ragazze; sarà che si sono limitati ad una breve notizia d’agenzia, ma anche negli articoli più estesi pubblicati in precedenza su carta o on line non hanno mai dimostrato di schierarsi contro il movimento di Femen, nonostante molte delle sue proteste creino scandalo e pesanti critiche tra l’opinione pubblica. Anzi, periodici come «Elle France» e «GQ Italia» sembrano appoggiare queste attiviste e dai loro articoli trapela una certa simpatia.
L’analisi dell’attenzione prestata alla notizia dimostra come le maggiori testate nazionali, «Il Corriere della Sera» e «La Repubblica», dimostrino ancora una volta la loro linea di pensiero: «La Repubblica» si conferma più progressista, dedicando a Femen numerosi articoli ed ampi reportage sia su carta che sul sito web. «Il Corriere della Sera» ha invece deluso le aspettative di molti lettori conservatori con un articolo on line intitolato Francia, scontri al corteo anti gay dei cattolici. Picchiate anche le Femen durante la manifestazione di protesta dei conservatori contro i matri-moni e le adozioni gay: descrivendo le ragazze di Femen come vittime della violenza dei cattolici integralisti, e man-tenendo una linea abbastanza critica nei confronti di questi ultimi, Corriere.it ha scatenato commenti arrabbiati di lettori che hanno accusato la testata di perdita di credibilità. Le reazioni dei lettori di Repubblica.it e Corriere.it sono sta-te diametralmente opposte per quanto riguarda il topless durante l'Angelus del Papa; mentre i primi erano decisa-mente pro-Femen, i secondi si sono lanciati per la maggior parte in un'efferata critica della società perversa e blasfe-ma, dell'immoralità e del fondamentalismo ateo.Dalla raccolta delle parole-chiave (relative agli appellativi rivolti a Femen e alle loro azioni) abbiamo dedotto che non esiste sostanziale differenza tra gli articoli scritti da donne e quelli scritti da uomini: entrambi ricorrono principalmente all'uso delle parole femministe, attiviste, militanti, protesta, topless e seno nudo; si riscontra l'utilizzo di un registro più
magine tendenzialmente neutrale-positiva: per quanto nei filmati e nelle fotografie esse possano apparire a numerosi lettori e utenti come nudiste scalmanate e urlatrici (sui so-cial network sono in tanti a contestarle, anche tra i giova-ni, ma i commenti a sfavore vengono comunque superati da quelli dei sostenitori), i quotidiani e i periodici presi in considerazione si stanno gradualmente affezionando alle loro chiassose ma pacifiche proteste, giungendo talvolta a dipingerle come ardite guerriere.
scherzoso tra i giornalisti di «GQ Italia», i quali tuttavia sono soliti risparmiarsi commenti a sfondo sessuale, al contrario di quel che ci si potrebbe aspettare da una rivista per soli uomini. È inoltre interessante l'uso frequente, in particolare negli articoli di «Elle France», di termini legati alla guerra o alla lotta, metafora molto sfruttata dalle Femen stesse.Dal grafico sulla frequenza degli articoli on line (sono stati presi in considerazione anche i trafiletti d'agenzia, le pho-togallery e i video con didascalia, insomma ogni genere di notizia) si nota come le tre testate elencate abbiano inizia-to ad interessarsi più seriamente alle militanti di Femen a partire dall'estate del 2011, con le proteste a favore della liberazione di Yulia Tymoshenko e contro gli europei di cal-cio 2012.Infine, per quanto riguarda l'uso che il movimento fa dei suoi canali ufficiali (sito web e social network), è neces-sario sottolineare come questi siano parte integrante della loro azione di protesta: le ragazze mettono in scena la loro performance, dei «complici» le filmano e le fotografano e poi corrono a casa per caricare tutto su internet, in modo tale che la manifestazione tenutasi in qualche angolo d'Europa sia immediatamente visibile e cliccabile in tutto il mondo. Questo gruppo di neo-femministe, o femministe «pop» come amano definirsi, sanno bene come sfruttare i media e ne padroneggiano perfettamente la logica.Tornando al titolo del lavoro, concludiamo la nostra analisi affermando che la stampa analizzata dà di Femen un'im-
sintesi
CONCLUSIONI
... Continua
iconografia
iconografia
guerriere/eroine intervento forze dell’ordine/disordini
sextremism
Filoni tematici principali
immaginario comune e codici rappresentativi
cultura punk anni ‘70/’80
femministe storiche e suffragette
figure storiche e mitologiche
personaggi dal mondo dell’arte e della comunicazione
dresscode basato sul riutilizzo di capi ed accessori
culturalmente legati alla sessualità in chiave
polemica e ironica
nudo = libertà individuale
comunicazione attraverso il corpo [nudo o semisvestito]attiviste trascinate dalle
forze dell’ordine contro la loro volontà
pose statuarie
espressione di forza e indipendenza
tratti tipici: braccio alzato e capelli sciolti
dimostrazione del proprio eroismo e della propria
dedizione alla causa
martirizzazione da parte della società
ribaltamento delle convenzioni e dei simboli ad
esse associati
volontà di farsi sentire e creare scandalo
iconografia
1 2
54 6
3
iconografia
7 8 9
10 11
iconografia
12
13 14
15 16 17
iconografia
18 19
202221
iconografia
23
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iconografia
26 27 28
30
29
31
iconografia
32 33 34
373635
iconografia
38
39
40 41 42
iconografia
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DIDASCALIE
Fig. 1: Amazzone ferita, copia romana da un originale bronzeo della seconda metà del V secolo a.C.Fig. 2: La Libertà che guida il popolo, Eugéne Delacroix, 1830Fig. 3: Scena tratta da Giovanna D’Arco al rogo (1954), diretto da Roberto RosselliniFig. 4: Copertina di Technikart del novembre 2012 con FemenFig. 5: Inna Shevchenko durante la protesta all’Ikea di Parigi del 26 ottobre 2012Fig. 6: Manifestazione Femen del 18 settembre 2012 a Parigi per l’inaugurazione del centro d’addestramentoFig. 7: We Can Do It!, manifesto di propaganda americana del 1943, realizzato da J.Howard MillerFig. 8: Manifestazione Femen a Parigi del 15 ottobre 2012Fig. 9: Charlotte Despard, suffragetta britannica (ma attiva in Irlanda) fotografata a Trafalgar Square nel 1933 durante un comizio antifascista Fig. 10: Banner dal sito femen.orgFig. 11: Femen, immagine autoprodottaFig. 12: Manifestazione Femen in Piazza San Pietro il 13 gennaio 2012Fig. 13: Attivista Femen trascinata dalle forze dell’ordine durante la protesta a Davos del 26 gennaio 2013Fig. 14: La suffragetta Ada Wright mentre viene picchiata dalle forze dell’ordine durante la protesta del 19 novembre 1910, pubblicata il giorno successivo sulla prima pagina del Daily MirrorFig. 15: Eleanor Higginson, suffragetta inglese, viene arrestata nel tentativo di raggiungere il Re, 21 maggio 1914Fig. 16: Emmeline Pankhurst in una delle fotografie più celebri che la ritraggono in uno dei tanti arresti, scattata nel 1908Fig. 17: Sasha Shevchenko mentre viene immobilizzata dalle forze dell’ordine durante la protesta anti-Putin del 21 dicembre 2012Fig. 18: Jordan in topless durante un concerto dei Sex Pistols, scattata nel 1977 ca. Jordan (il cui vero nome era Pamela Rooke) è stata una delle figure chiave dell’ambiente punk britannico: pressochè onnipresente ai concerti dei Sex Pistols e alla Sex boutique di Vivienne Westwood, è ricordata oggi come un’icona del punk
Fig. 19: Siouxie Sioux (leader dello storico gruppo punk/post-punk Siouxsie and The Banshees e assidua frequentatrice della Sex boutique) durante un concerto del 1977 con la celebre tits tee disegnata da Vivienne WestwoodFig. 20: Wendy O. Williams, leader della punk band americana The Plasmatics in una foto del 1983. Nota per l’abbigliamento succinto che era solita ad indossare ai concerti, divenne famosa anche per aver tranciato in varie occasioni le chitarre con una motosega sul palcoFig. 21: Di nuovo Siouxsie Sioux, stavolta in tenuta sadomaso durante un live dello stesso periodoFig. 22: Wendy O. Williams durante un concerto dei Plasmatics, in topless con tanto di fucile, a fianco del chitarrista Richie Stotts vestito da donnaFig. 23: Soo Catwoman, altro personaggio leggendario della Sex boutique di Vivienne Westwood e icona punk, fotografata nuda con una scritta sul corpoFig. 24: Naked protest delle Femen a Stoccolma, in sostegno all’egiziana Aliaa Magda El Mahady, 20 dicembre 2012Fig. 25: Femen fotografate da Guillaume Herbaut per la serie The New Amazon 2: Winter nel 2012Fig. 26 e 29: due celebri foto scattate da David Parkinson nella Sex boutique di Vivienne Westwood (in mezzo, fig.26) nel 1975. La Sex boutique, otlre ad essere il quartier generale dei giovani punk dell’epoca (in entrambe le foto è possibile scorgere Jordan), introdusse nell’ambito del vestiario una rivoluzione, assemblando elementi tipici della tradizione, come il tartan, con simboli politici variamente combinati e, soprattutto, riutilizzando elementi tipici dell’abbigliamento sadomaso come accessori di modaFig. 27: Cherie Currie, cantante della punk band femminile Runaways, durante un concerto degli anni ‘70 nella sua tenuta standard con corsetto e reggicalze, divenuta identificativa del gruppo (e del punk femminile in generale) dopo il lancio del singolo Cherry Bomb nel 1976Fig. 28: Protesta delle Femen a Parigi contro il corteo dei cattolici anti-gay avvenuta il 19 novembre 2012
iconografia
iconografia
Fig. 30: Attiviste femen durante la protesta del 14 febbraio 2011 contro Berlusconi all’ambasciata italiana di KievFig. 31: Protesta delle Femen a Kiev contro Yanukovich del 4 febbraio 2011Fig. 32: Primavera, Sandro Botticelli, 1482Fig. 33 e 35: Protesta Femen dell’1 marzo 2011 contro l’iniziativa di una radio neozelandese che promuove un concorso per “vincere” una moglieFig. 34: Particolare della Primavera di BotticelliFig. 36: Il vinok, corona di fiori della tradizione ucraina come simbolo di verginità e purezza, indossato dall’attivista Inna Shevcenko in una foto di Simone Perolari Fig. 37: Il vinok indossato da una donna ucraina in abiti tradizionali in una cartolina del 1916Fig. 38: Banner dal sito femen.orgFig. 39: Protesta Femen del primo luglio 2012 contro Lukashenko, davanti allo stadio olimpico di Kiev, vestite come agenti del KGBFig. 40: Vivienne Westwood in una delle sue foto più famose con indosso la famosa t-shirt con Gesù Cristo crocifisso e la svasticaFig. 41: Attiviste Femen in tenuta nazista durante una protesta contro la prostituzione ad Amburgo il 10 giugno 2012, fotografate da Maxim SergienkoFig. 42: Un’altra foto di Siouxsie Sioux in tenuta sadomaso, dove è stavolta visibile una fascia con la svastica sul braccioFig. 43: La celebre scena di Braveheart (1995, regia di Mel Gibson) dove Wallace e i suoi guerrieri mostrano le terga in segno di disprezzo e di scherno nei confronti degli inglesiFig. 44: Un’altra foto della protesta Femen all’ambasciata italiana di Kiev contro Berlusconi
naked protest
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LADY GODIVA
La leggenda di Coventry
Lady Godiva (Godgyfu) è stata una nobildonna anglosassone vissuta intorno all’anno Mille, moglie del conte Leofrico di Coventry. Secondo la leggenda, cavalcò nuda per le vie di Coventry per ottenere la soppressione di un ulteriore tributo imposto da suo marito ai propri sudditi.
Lady Godiva, John Collier, 1898
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DUCHOBORY
Movimento di protesta Russo nato nel XVIII secolo in seno alla Chiesa cristiana ortodossa.
I Duchobory contestavano la gerarchia e i complessi rituali della Chiesa ortodossa, propugnando invece una religiosità più spirituale e un atteggiamento pacifista. Costretti ad emigrare in Canada nel 1902, vedono frammentarsi la loro comunità: un piccolo gruppo inizia ad utilizzare il nudismo come forma di protesta.
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CANDY LOVE
One-person protest a New York
Negli anni ‘70 la spogliarellista Candy Love protestò in topless davanti alla City Hall di New York, come testimonia la fotografia di Allan Tannenbaum.
Allan Tannenbaum, New York in the 70s
naked protest
HIPPIE
Tra naturismo e contestazione
Gli Hippie, alla ricerca sfrenata della totale libertà, vedevano la nudità come uno stile di vita slegato dalla convenzioni sociali e talvolta utilizzavano il corpo nudo per veicolare messaggi di pace.
Coppia Hippie al Dead Show di Portland, Oregon, 1973
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STREAKING
Sfrecciare nudi tra la folla
Nel 1974 tra gli studenti dei college americani si diffuse la moda di correre nudi nei campus per celebrare la primavera e la rivoluzione sessuale. Erano gli anni della controcultura giovanile, che si opponeva ai valori borghesi anche con un accento insistito sulla corporeità e sulla nudità, e spogliarsi aveva un valore di provocazione e di sfida. Alla fine degli anni ‘70 i giovani iniziarono a vivere lo streaking come un atto goliardico, sempre meno connesso con aspetti di denuncia e di provocazione.
Lo streaker Michael Angelow ad una partita di cricket
Michael O’Brien a Twickenham, 1974
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PETA
«I’d rather go naked than wear fur»
L’organizzazione non-profit a sostegno dei diritti animali PETA, fondata nel 1980, a partire dal 1991 realizza campagne per condannare l’uccisione di animali da pelliccia. La prima fu lanciata con l’aiuto del gruppo rock femminile The Go-Go’s e le successive hanno avuto come protagonisti numerosi vip nudi o seminudi.
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RUNNING OF THE NUDES
Pamplona contro le corride
Dal 2002 a Pamplona (Spagna) si tiene la «corsa dei nudi», due giorni prima della famosa Corsa dei Tori. L’evento si propone come un’alternativa alla crudeltà delle corride e i partecipanti, nudi, corrono lungo lo stesso percorso che viene tradizionalmente intrapreso dai tori.Ormai la «Running of the Nudes» è diventata una tradizione ed è supportata da molte associazioni contro il maltrattamento degli animali.
Immagini dell’evento tenutosi nel 2007
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NO BUSH
Nude contro Bush
7 febbraio 2003: una trentina di donne nude si sdraiarono sulla neve di Central Park (New York) formando le parole «No Bush». Le manifestanti si opponevano alle politiche del presidente Bush e alle sue intenzioni di dichiarare guerra all’Iraq.
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PACIFISMO AUSTRALIANO
No War a caratteri «nuditali»
8 febbraio 2003: 750 donne nude formarono un cuore attorno alle parole «No War» sul fianco di una collina vicino a Byron Bay, in Australia. L’obiettivo della protesta era convincere il primo ministro John Howard a richiamare le truppe australiane dal Medio Oriente.
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WORLD NAKED BIKE RIDE
Nudi nel traffico
Manifestazione che si tiene ogni anno in tutto il mondo, a partire dal 2004, per denunciare la vulnerabilità a cui sono esposti i ciclisti nel traffico urbano. Il dress code non prevede obbligatoriamente la nudità: la regola è «svestiti quanto ritieni opportuno».
La WNBR a Manchester (Gran Bretagna) nel giugno 2011
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HALA FAISAL
«Stop the war»
9 agosto 2005: l’artista siriana Hala Faisal camminò nuda nella fontana di Washington Square Park (New York) con slogan anti-bellici dipinti sul corpo, per protestare contro la guerra in Iraq.
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PACIFISTE IN PIAZZA
Contro la guerra in Iraq
4 Novembre 2005: in Italia quattro ragazze di un centro sociale reggiano protestarono nude contro l’utilizzo dell’esercito italiano in Iraq.
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BREASTS NOT BOMBS
Sherry Glaser e la guerra indecente
«Breasts not Bombs» è un movimento politico fondato dall’attrice e performer statunitense Sherry Glaser. La prima protesta in topless si tenne l’8 novembre 2005 in California contro le politiche del governatore Schwarzenegger: Glaser e la sua complice furono arrestate e accusate di indecenza. Fu così che nacque il movimento, il quale accusa la guerra di essere indecente, non il seno.
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GREENPEACE
Contro il riscaldamento globale
18 agosto 2007: circa 600 attivisti di Greepeace protestarono nudi sul ghiacciaio svizzero Aletsch contro il riscaldamento globale. La performance è stata guidata dall’artista Spencer Tunick, ansioso di far conoscere al mondo le minacce del cambiamento climatico, che rischia di far scomparire anche la maggior parte dei ghiacciai in Svizzera.
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VOINA
Un’orgia al museo
Voina è un collettivo russo di artisti e attivisti fondato nel 2005, che organizza azioni pubbliche spesso molto provocatorie in opposizione ai poteri costituiti della Russia. Alla vigilia dell’elezione del presidente Dmitri Medvedev, nel febbraio 2008, i membri di Voina hanno inscenato contro di lui un’orgia al museo di Biologia Timiryazev di Mosca.
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SLUTWALK
«Le donne dovrebbero evitare di vestirsi come troie per non cadere vittime di violenze»
Questa affermazione dell’agente Michael Sanguinetti, un ufficiale della polizia di Toronto, scatenò nel gennaio 2011 numerose polemiche e portò alla prima manifestazione SlutWalk, tenutasi il 3 aprile 2011 a Toronto. Il movimento, diffuso in tutto il mondo, si oppone alla giustificazione dello stupro in riferimento a qualsiasi idea sulle apparenze di una donna. La protesta assume la forma di una marcia in cui alcune donne sono vestite con abiti normali e altre in maniera provocante («slut» significa infatti «troia»).Non è una naked protest, ma la manifestazione segue canoni simili a quelli utilizzati da Femen.
naked protest
RESPIRE
Contro l’inceneritore
21 agosto 2011: i membri dell’associazione ambientalista francese Respire protestarono nudi contro un inceneritore vicino a Clermont-Ferrand.
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ALIAA MAGDA ELMAHDY
Una sfida alla società egiziana
23 ottobre 2011: l’allora ventenne studentessa egiziana postò nel suo blog una serie di tre foto che la ritraevano nuda, rispettivamente con i genitali, la bocca e gli occhi censurati. L’immagine denuncerebbe una società di violenza, razzismo, sessismo, molestie sessuali ed ipocrisia. Questo gesto le è costato numerose minacce, costringendola a fuggire in Svezia, dove ha manifestato insieme a Femen.
naked protest
IL QUEBEC SI SPOGLIA
Protesta studentesca prima del Grand Prix
8 giugno 2012: in occasione del Gran Premio di Formula1 a Montreal (Canada), gli studenti hanno manifestato nudi contro il governo e contro l’aumento delle tasse d’iscrizione.
naked protest
CHEEKY FIREMEN
Pompieri spagnoli contro i tagli
19 luglio 2012: a Mieres, in Spagna, otto pompieri hanno protestato contro le nuove misure di austerity indossando solo l’elmetto e gli stivali. Sul cartellone hanno scritto «Con così tanti tagli siamo rimasti nudi».
naked protest
«INNOCENCE OF MUSLIMS»
Giovani filippini protestano contro un film
2 ottobre 2012: a Manila, nelle Filippine, un gruppo di 25 studenti filippini maschi ha manifestato senza vestiti e con passamontagna gialli in testa contro il film anti-islam Innocence of Muslims. Una protesta simile era già stata fatta nel 2009.
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NO-TAV
Contro l’alta velocità
3 dicembre 2012: due ragazze francesi si sono spogliate durante le proteste contro la TAV Lione-Torino.