BLACKOUT POETRY · 2020. 4. 22. · Voce Per mezz’ora ascoltai Dei miei compagni Da lontano Il...

Preview:

Citation preview

BL ACKOUTPOETRY

P O E S I E E I M M A G I N I C R E A T E A I T E M P I D E L C O R O N A V I R U S

D A G L I A L U N N I D E L L A C L A S S E 3 H

S C U O L A D O N M I N Z O N I G R A M S C I C O L L E G N O ( T O )

A . S . 2 0 1 9 / 2 0 P R O F . S S A M O N I C A B R I G N O N E

Your angry voice

Whispered into the darkness.

Emma

D U R A N T E I L

C O R O N AV I RU S

Nell’era pre-lunghe passeggiate

Post-giro dell’isolato.

Bar non bere caffè.

Beatrice

I M I E I R I C O R D I

La campanella,

L’intervallo

Immagino ogni volta.

Christian L.

I L S E G R E TO

Evitato passi falsi.

Problemi di salute.

Ho scoperto

I nostri sguardi incrociati

L’impressione che si ricordasse di

me.

L’ultimo episodio rilevante.

Agnese

L’ A F FA M ATO

Per non sbagliare

Egli andava

Col suo pane

E rimandava

E c’ingrassava.

Davide

Rimasero a guardare

L’orizzonte

Tenendosi per mano

Sempre più vicini.

Non c’era nessuno.

Il vento cominciò poco a poco.

Si guardarono:

Sembravano statue.

Elide

Il primo giorno d’ottobre

A cavallo

Il demonio

Aspettò due giorni

Un uomo vestito di nero

Ai margini di un bosco.

Emma

L A C A S A

A B B A N D O N ATA

La casa

Un sentiero

Un pergolato

Un gatto nero

Nessun rumore

Una stanza spoglia

Tre vecchie sedie

E un tavolino.

Un campo pieno di cenere.

Matteo B.

La strada verso casa

Era sotto l’ombra

Una figura scura sbucò:

Pensò che fosse l’ombra

La strana figura si fermò.

Era vestito di nero

Seminascosto.

Sta fermo, immobile

Fissandomi.

Nicole

Sarai sempre il mio amico.

Non ti lascerò.

Sara

I L C O R O N A V I RU S

Non ho avuto un attimo

di tregua.

Grandi cambiamenti

non di mio gradimento.

Le persone: pericolose.

La famiglia:

Un po’ di pace.

Selena

I L R I G O R E

D E C I S I VO

Un minuto

per riuscirci.

L’occasione!

Fischiò.

Ci voleva un gran sangue freddo.

Mi domando…

Uno di noi

Ma chi?

Stefano

Voce

Per mezz’ora ascoltai

Dei miei compagni

Da lontano

Il silenzio

Mi dovevo essere perduto

Vi è una sola strada

Devo raggiungerli

Ripetevo poco convinto

Un filo

Per guidarmi nel labirinto

Il mio ragionamento – pensai –

Nessuna parola può tradurre i

sentimenti

Compresi quel silenzio strano.

Come ritornare?

Una sola parola: perduto?

Veronica

P R E C I P I TA Z I O N I

La pioggia

Il pensiero mi conforta

Il corpo si può riprendere

Il tuono, annunciando il temporale,

Rende più dura e faticosa

La marcia.

Alessandro

La fantasia

riempie la mente

di fiabe;

riduce

il mostro

con due pedate.

Giada

L A V I TA

La vita

è

Immodificabile?

Fatta di

cambiamenti?

Ma la speranza,

a pensarci bene, c’è.

Lorenzo

U N ’ AV V E N T U R A

I N M A R E

A mezzogiorno

La rotta del Nautilus

Una certa impazienza

Più nessuna terra in vista:

L’immenso mare

Tempo nuvoloso

Pieno di rabbia

Nebbia

Mare mosso

Ira.

Simone

E ORA…TOCCA A VOI, LIBERATE LA FANTASIA!

P R O F. M O N I C A B R I G N O N ES C U O L A S E C O N D A R I A D I P R I M O G R A D O D O N M I N Z O N I G R A M S C I ( C O L L E G N O - TO )

A P R I L E 2 0 2 0

Recommended