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Plone e la Web-Science: una possibile patria o un ghetto? S.Lariccia Sapienza Università di Roma – Digilab Centre [email protected] Plone and Web science:

Plone e la Web Science Bologna May 20 2010

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Plone e la Web-Science: una possibile patria o un ghetto?

S.Lariccia Sapienza Università di Roma – Digilab [email protected]

Plone and Web science:

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• When Knowledge is built according to new collaboration paradigm, will be any „qualitative“ innovation in the process?

• Will innovation in knowledge building process impact on educational process?

1 Tim Berners-Lee and the Web Science foundation

Open Knowledge

Web Science Open Learning

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il Web è intrinsecamente un organismo composto di “engineering structures” e di “social negotiation structures”.

1 Tim Berners-Lee e la fondazione delle Web Science

Web Science: una definizione operativa1.1

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Nessuno potrà riprodurre il successo straordinario dell’originale WorldWideWeb, nemmeno le stesse menti che lo immaginarono nel ’90, se non si creerà lo stesso “consenso” intorno alla nuova idea.  

1 Tim Berners-Lee e la fondazione delle Web Science

Web Science: una definizione operativa1.2

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In Framework for Web Science alcune indicazioni degli autori sono estremamente chiare riguardo a questo argomento:

“Web Science is deliberately ambiguous phrase: physical science is an analytic discipline that aims to find laws that generate or explain observed phenomena; computer science is predominantly (trough not exclusively) synthetic, in that formalisms and algorithms area created in order to support particular desired behavior. Web Science has to be a merging of these two paradigms; the Web needs to be studied and understood, and it needs to be engineered” (2) 

1 Tim Berners-Lee e la fondazione delle Web Science

Web Science: una definizione operativa1.3

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1 Tim Berners-Lee e la fondazione delle Web Science

Web Science: una definizione operativa1.4

una scienza che in modo interdisciplinare e sistemico deve apprendere a coniugare, in una nuova agenda della ricerca,

• le proficue interazioni che si devono attivare ai vari livelli per facilitare le proprietà desiderabili e

• disincentivare le proprietà non desiderabili. 

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1 Tim Berners-Lee e la fondazione delle Web Science

Web Science: una definizione operativa1.5

Su una micro-scala il Web è una infrastruttura di linguaggi artificiali e protocolli. Su una macro scala, la “linking philosophy” che governa il Web produce una varietà di proprietà emergenti.

Alcune di esse desiderabili (e perciò da integrare e supportare con l’ingegnerizzazione) altre meno desiderabili (e perciò da eliminare tendenzialmente, grazie al processo di ingegnerizzazione).  

 

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2 Web semantico e Web Science

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2 Web semantico e Web Science

???2.1

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3 Web Semantico e “intelligence” per le comunità della scienza

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3 Web semantico e Web Science

3.1

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3 Web semantico e Web Science

???3.2

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3 Web semantico e Web Science

???3.3

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4 Come Plone può sopravvivere alla glaciazione?

Branching or not branching?4.1

kapilt said...“…the gradual integration of zope3 into plone has made plone more complex to develop and debug, and has lost imo the promise of zope3, clean components, reuse, and simplicity. we've gotten integrated it at the cost of complexity, which is self defeating.. imo we're increasing the learning curve, for new developers.. by introducing additional technologies and complex interactions, instead of simplifying the core. we can make plone product all slick and shiny, but if you want to know why drupal, rails, django have had a great success.. its because at a core they keep it simple for developers to get things done…”

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5 … e vissero tutti felici e contenti.

Il finale che desiderate. Il caso dei Learning Objects OCW che migrano a Plone.5.1

Un caso, una storia, per rincuorare la comunità dei “convertiti” dopo la Diaspora.

Il MIT OpenCourseWare è una delle pù grandi realtà al mondo nel settore dei materiali didattici on-line. E’ il learning repository del MIT. 1900 moduli didattici, 34 corsi universitari condivisi con oltre 3000 università sul pianeta.

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5 … e vissero tutti felici e contenti.

Il finale che desiderate. Il caso dei Learning Objects OCW che migrano a Plone.5.2

Pochi mesi orsono, Cecilia d'Oliveira, Executive Director del MIT OpenCourseWare, scriveva ai suoi stakeholders:  

“As OCW enters its ninth year, we continue to enhance our publication, extend access to our materials, and develop sustainable approaches to fund our efforts. The MIT faculty continue to share the latest classroom materials with increased depth and richness--we add about 70 new courses per year and significantly revise 130 others.”

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5 … e vissero tutti felici e contenti.

Il finale che desiderate. Il caso dei Learning Objects OCW che migrano a Plone.5.3

Pochi mesi orsono, Cecilia d'Oliveira, Executive Director del MIT OpenCourseWare, scriveva ai suoi stakeholders:  

“An enriched publicationCurrently, there are nearly 2,000 free courses available on OCW. Most of these courses provide not only lecture content, but also learning tools such as assignments, exams, selected audio and video to help you gain a deeper understanding of the subject. To date, we have 34 courses that provide the full series of video lectures.”

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5 … e vissero tutti felici e contenti.

Il finale che desiderate. Il caso dei Learning Objects OCW che migrano a Plone.5.4

Pochi mesi orsono, Cecilia d'Oliveira, Executive Director del MIT OpenCourseWare, scriveva ai suoi stakeholders:  

An improved OCW

Later this spring we are moving to a new open-source content management system, Plone. The look and feel of the OCW website will not change, but our content will become more visible to search engines, easier for visitors to find, and more dynamic. This move will also ultimately streamline our publishing process.”

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6 Il MIT adotta Plone. Engineering o Social negotiation?

E’ l’editto di Costantino nella lotta di religione dei CMS. Il finale che avete sempre desiderato.

6.1

Se una istituzione come il MIT sceglie Plone come piattaforma verso cui far migrare il suo repository globale” contenente 2000 corsi, molti dei quali disponibili con relativo video streaming, allora forse qualche buona ragione ci sarà.

O dovremmo piuttosto immaginare che qualcuno abbia fatto valere ragioni politiche anziché puramente “competitive”? Ad essere Italiani non si finisce mai di fare dietrologia. Sembra troppo bello per esser vero; ed io – oggi - non sono in grado di rispondervi.

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6 Il MIT adotta Plone. Engineering o Social negotiation?

Il finale che avete sempre desiderato.6.2

Credo che potrò ricostruire la storia quando incontrerò di nuovo John Dehlin, che intervistai sull’argomento per la prima volta a Vienna nel 2003. Dehlin era convinto già fin da allora che sarebbe riuscito a far migrare “le migliori menti dell’Open Knowledge” verso Plone.

Aveva lasciato un sicuro impiego in IBM, che non aveva particolarmente amato, a giudicare dall’espressione che prendeva il suo volto al solo citare la casa di Redmond, e aveva fatto rotta verso la Utah University.

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6 … e vissero tutti felici e contenti.

Il finale che desiderate. Il caso dei Learning Objects OCW che migrano a Plone.6.3

Qui aveva costruito in alcuni anni un OCW in Plone, imitando il modello del MIT ma ricostruendolo in Plone. Ma in mente aveva già allora 77 Massachusetts Ave, Cambridge MA ed il MIT.

Provate, (proviamo) a cercare chi è John Dehlin sul Web: google search: John Dehlin, author of many Mormons Blogs… non può essere lui. Aspetta, leggi ancora: .. OCW at Utah University.. not at MIT. Si è lui.

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6 … e vissero tutti felici e contenti.

Il finale che desiderate. Il caso dei Learning Objects OCW che migrano a Plone.6.4

Prevedo che dovrò ricostruire la scala delle proprietà che fanno di un software e di una comunità che lo sostiene, un cavallo vincente.

Accanto alle simmetrie concettuali, alle proprietà sintattiche e alla potenza semantica di un linguaggio, accanto alle prestazioni ingegneristiche, scopriremo che al primo posto dovremmo magari elencare, e non ci sorprenda, l’esistenza di una robusta trustful community network.

Però credo che queste storie ci insegnino qualcosa di molto chiaro. Ancorchè forse scarsamente poco utilizzabile in stretti termini di Web engineering. Il Web è una costruzione complessa parte soggetta alle leggi della fisica delle altre scienze del “mondo naturale” (biologia, sociologia) e in parte soggetta alle leggi delle Scienze dell’artificiale (4). Come Berners-Lee ci ammonisce, è necessario agire contemporaneamente sulle diverse componenti del sistema se si vuole ottenere il risultato desiderato.

 

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6 Stretta è la foglia, lunga la via.

Morale: il peso della comunità degli stakeholders – sviluppatori è tutto.6.5

Storie che ci insegnano qualcosa di molto chiaro. Ancorchè forse scarsamente poco utilizzabile in stretti termini di Web engineering.

Il Web è una costruzione complessa parte soggetta alle leggi della fisica e delle altre scienze del “mondo naturale” (biologia, sociologia) e in parte soggetta alle leggi delle Scienze dell’artificiale (4).

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6 Stretta è la foglia, lunga la via.

Morale: il peso della comunità degli stakeholders – sviluppatori è tutto.6.6

Come Berners-Lee ci ammonisce, con i suoi successi (il Web) e con i suoi fallimenti (il SemWeb) è necessario agire contemporaneamente sulle diverse componenti del sistema se si vuole ottenere il risultato desiderato.

Alla micro-scala e alla macro-scala.E’ questa la sfida epistemologica del SemWeb e delle Web

Science

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3 Web Semantico e “intelligence” per le comunità della scienza

“intelligence” amministrativa per il mondo universitario: verso l’università digitale3.1

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The Web 2.0 Semantic Web

It allows many authors to easely exchange contens on Blogs, on Social Networks, on specially conceived website.

It generated hundred of millions of self-made communicator.

Teachers and educators are in the game.

Some LCMS framework allows to exploit this

It will make possible to use the whole Web as a huge structured Knowledge Base.

It will change again our way to use the web.

Educational application are on the way.

Web 2.0, Semantic Web e Web Science

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The University of Rome "La Sapienza“ was founded on April 20th, 1303 through an edict ("Bolla") by Pope Boniface the VIIIth.

According to the Academic Ranking of World Universities published by the Institute of Higher Education of Shanghai Jiao Tong University,

Sapienza University of Rome ranks among top 30 european universities and as one of the best Italian Universities, together with the Universities of Milan, Pisa and Bologna...

Sapienza University

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Digilab Centre

Digilab is starting now as a Centre for New Media

Sapienza University

The University of Rome "La Sapienza" has a very specific birth certificate since it was founded on April 20th, 1303 through an edict ("Bolla") by Pope Boniface the VIIIth.

Laboratory for Informatics Didactics and Science.

LIDS

Institutional mapping

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2: Research on new methods of Web-

learning, especially for Humanities

4: advanced services of communication for

research and science

Digilab is constituted in April 2009 with 4 tasks:

1: digitalization of books owned by Sapienza and Padua University

3: Service of certification and Continous Learning for the national Administration

Digilab Centre Sapienza

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