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Gestione dell’innovazione per Pmi

Gestione dell' Innovazione per Pmi

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Page 1: Gestione dell' Innovazione per Pmi

Gestione dell’innovazione

per Pmi

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Forme di Innovazione

* Schumpeter, J. (1934) The Theory of Economic Development, Harvard University Press, Boston.

A new combination of the means of production …

the introduction of a new good the introduction of a better method of production the opening of a new market the conquest of a new source of supply of raw materials or half-manufactured goods the carrying out of the better organization of any industry

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Innovazione = Invenzione + sfruttamento commerciale

“ Senza ricerca non ci può essere innovazione,

senza innovazione non ci può essere sviluppo”

(Carlo Rubbia)

Innovazione è il raggiungimento di un prefissato obiettivo mediante

l’uso di un insieme di conoscenze e di fonti finanziarie.

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Con il termine di Innovazione si intende la capacità dell’impresa di

utilizzare le necessarie risorse (conoscenza e finanziarie) per

determinare opportuni cambiamenti nei prodotti/servizi per renderli

più competitivi, o nei processi produttivi per renderli più efficienti.

Insieme di cambiamenti interni all’impresa per conseguire un miglioramento

significativo del risultato economico

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Imprenditore Innovativo

"La caratteristica che definisce l'imprenditore è data semplicemente dal fare cose

nuove o dal fare cose già fatte in modo nuovo (innovazione)… non c'è

bisogno che la 'cosa nuova' sia spettacolare o d'importanza storica, non c'è

bisogno che si tratti dell'acciaio di Bessemer o del motore a scoppio; può

anche essere la salsiccia ….………”

Joseph A. SCHUMPETER

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Analisi risorse interne

GRANT (1991) occorre concentrare la propria attenzione su quattro attività:

1) individuare e valutare le risorse e competenze possedute dall’impresa

2) selezionare le strategie coerenti con la base di competenze interne

3) utilizzare in pieno e fino in fondo le risorse possedute

4) sviluppare la base di risorse interne per creare i presupposti di una sua futura utilizzabilità

una risorsa è rappresentata da una base tangibile o intangibile di know-how, beni materiali,

beni immateriali e capitale umano controllata direttamente dall’impresa le competenze

proprie dell’impresa derivano dall’attività di combinazione delle risorse disponibili e quindi

scaturiscono dalla capacità del management di coordinare e mettere insieme gli elementi a

loro disposizione una volta individuata la base di risorse e competenze proprie dell’impresa è

necessario valutarne le potenzialità in funzione di un loro sfruttamento per l’ottenimento di

un rendimento sostenibile di lungo periodo.

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Per far ciò quattro sono gli elementi che devono essere presi in considerazione:

1) aquisibilità: in che misura l’impresa è in grado di esercitare dei diritti di proprietà

definibili in modo chiaro e facilmente esercitabili relativamente alle risorse considerate

2) durevolezza : definizione delle aspettative temporali di beneficio economico derivabile

dallo sfruttamento della risorsa

3) trasferibilità: facilità e la velocità con cui i nostri concorrenti possono entrare in possesso

della risorsa considerata

4) riproducibilità: possibilità di duplicazione della risorsa considerata

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Risorse finanziari

e

Risorse materiali

Risorse umane

Risorse di conoscenz

a

Risorse ambiental

i

Magazzino delle risorse

Risorse di input dell’impresa

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Innovazione Tecnologica:

invenzione + sfruttamento commerciale

E’ importante distinguere 3 diversi approcci all’analisi della variabile tecnologica:

1) il rapporto tra variabile tecnologica e progresso economico

2) tecnologia ed innovazione come manifestazione del cambiamento in artefatti fisici

3) tecnologia come conoscenza ed innovazione come processo di evoluzione delle

conoscenze l’innovazione è la combinazione di un’attività di invenzione, vale a dire di

generazione di una nuova idea, e di un’attività di sfruttamento commerciale, vale a dire

dell’individuazione di opportunità per l’ottenimento di un guadagno dalla

vendita/applicazione dell’idea generata

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1) INNOVAZIONE TECNOLOGICA E PROGRESSO

ECONOMICO

Il cambiamento tecnologico riflette cambiamenti nella base tecnologica del settore o

dell’economia osservata, che risultano da processi diffusi d’adozione di nuove e migliori

alternative, processi di razionalizzazione attraverso espulsione dei soggetti caratterizzati

dall’utilizzo di soluzioni meno efficienti, o ancora dall’evoluzione della stessa base

tecnologica grazie a progressi scientifici, all’organizzazione della ricerca o a fenomeni di

apprendimento da esperienza.

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demand-pull: caratterizzazione della variabile tecnologica come esogena

- la direzione e la velocità dello sviluppo sono trainate dalla domanda e le imprese

costruiscono la propria posizione di vantaggio competitivo attraverso l’anticipazione di

queste tendenze e la loro soddisfazione

- sottolinea il valore strategico della scansione dell’ambiente per la ricerca di nuove idee

technology-push: caratterizzazione della variabile tecnologica come endogena

- il ruolo chiave è giocato dall’offerta, le imprese diventano il motore del progresso

tecnologico e trovano negli investimenti diretti ed indiretti in attività innovative i

presupposti per i profitti futuri

- introduce la necessità di considerare elementi legati ad effetti di scala in ambito di attività

di ricerca, all’influenza della struttura del settore sull’ammontare e sulla tipologia degli

investimenti innovativi

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2) INNOVAZIONE TECNOLOGICA E CAMBIAMENTI NEGLI

ARTEFATTI FISICI

Considerando le tecnologie come l’insieme degli strumenti, delle attrezzature e delle

conoscenze che mettono in relazione gli input e gli output dell’attività dell’impresa o

generano nuovi prodotti e servizi, l’innovazione diventa l’introduzione di modifiche ad

uno qualsiasi di questi elementi.

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3) INNOVAZIONE TECNOLOGICA COME CAMBIAMENTI

DELLA BASE DI CONOSCENZE E COMPETENZE

Bisogna ora collocare la tecnologia all’interno dei processi e delle azioni che caratterizzano

l’attività dell’impresa possiamo definire la tecnologia come l’insieme delle tecniche, delle

procedure e dei compiti attraverso i quali si sviluppa l’attività dell’impresa; lo studio della

tecnologia è orientato all’analisi di come la struttura ed i comportamenti dell’impresa siano

influenzati dalle caratteristiche e dalla natura delle tecniche, delle procedure e dei compiti

svolti.

I processi innovativi sono dunque caratterizzati dalla ricerca di soluzioni a problemi

attraverso la quale si generano nuove regole, nuove possibilità di applicazione per le regole

esistenti, o anche nuove modalità di ricerca di soluzioni

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Tassonomia di Pavitt

E’ una classificazione dei settori merceologici compiuta sulla base delle fonti e della natura delle opportunità tecnologiche e delle innovazioni, dell'intensità della ricerca e sviluppo e della tipologia dei flussi di conoscenza.

Proposta da un economista inglese, Keith Pavitt, in un articolo apparso su Research Policy nel 1984; venne ricavata dall'analisi di circa 2.000 innovazioni introdotte da imprese del Regno Unito tra il 1945 e il 1979.

• Ogni raggruppamento si ritiene caratterizzato da regolarità interne riguardo:

– Le fonti potenziali dell’innovazione

– La tipologia delle innovazioni

– Il loro grado di appropriabilità

– L’altezza delle barriere all’entrata

– La grandezza media delle imprese

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Tassonomia di Pavitt

1. Supplier dominated: settori “dominati dai fornitori”

– Tessile – Calzature – Alimentare e bevande – Carta e stampa – Legname

2. Scale intensive: settori ad “alta intensità di scala”

- Metalli di base - Autoveicoli e relativi motori

3. Specialized suppliers: “fornitori specializzati” – Macchine agricole e industriali – Macchine per ufficio – Strumenti ottici, di precisione e medici

4. Science based: settori “basati sulla scienza” – Chimica – Farmaceutica – Elettronica

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Tassonomia di Pavitt

Dimensione

media delle

imprese

Obiettivi

dell’innovazi

one

Principale

fonte esterna

di

innovazione

Principale

fonte interna

di

innovazione

Appropriabil

ità

Barriere

all’entrata

Supplier

dominated

Media

/Piccola

Riduzione dei

costi

Innovazioni

incorporate

negli input

Economie di

appren.to

Bassa Basse

Scale

intensive

Media

/Grande

Riduzione dei

costi

Innovazione

prodotto

Relazioni con

i fornitori

R&S Media Medie

Specialized

suppliers

Piccola Innovazione

prodotto

Relazioni con

gli acquirenti

Economie di

appren.to

Alta Medie

Science

based

Piccola

/Grande

Innovazione

prodotto e

processo

Relazioni con

centri di

ricerca-

università

R&S Alta Molto alte

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Curve di apprendimento

Economie di apprendimento = riduzioni nei costi medi unitari al crescere della produzione

cumulata nel tempo (studi empirici hanno dimostrato una diminuzione costante - dal 20% al

30% circa - per ogni raddoppio della produzione cumulata.

Tuttavia l’effetto diminuzione decresce oltre una certa soglia di volume di produzione)

Volume di output cumulato

nel tempo

Costi

unitari

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Paradigmi Tecnologici

a) definiscono i bisogni che devono essere soddisfatti, i principi scientifici e le tecnologie che devono essere utilizzate

b) si caratterizzano per un insieme di “esemplari” (una automobile, un circuito integrato, ecc. con le sue particolari proprietà tecno-economiche) e un insieme di principi di ricerca conoscitiva (dove possiamo andare ? Cosa possiamo cercare ? Che tipo di conoscenza può essere utile ?)

c) le conoscenze tecniche che si accumulano nei periodi di diversificazione permettono sentieri differenti di sviluppo

d) la scelta di un paradigma tecnologico definisce un sentiero e non si può spiegare con criteri economici di mercato, ma con fattori politico-sociali-istituzionali che indirizzano le diverse economie regionali o nazionali su differenti “traiettorie tecnologiche”

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Paradigmi Tecnologici

1. I nuovi paradigmi economici si possono considerare insiemi di nuovi

sistemi tecnologici che estendono la loro influenza a tutto il sistema economico e che hanno forti ripercussioni anche sulla sfera sociale e istituzionale

2. Cambiamenti che generano una nuova serie di prodotti, servizi, sistemi e industrie; essi cioè interessano tutte le attività economiche o tecnologiche, e quindi anche sociali e culturali

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Paradigmi Tecnologici

Il passaggio da un paradigma tecnologico al successivo genera modifiche a livello di:

• IMPRESA: nuovo modo di organizzazione della struttura dell’impresa (grandi

imprese fordiste, verticalmente integrate e gerarchicamente strutturate)

• FORZA LAVORO: vengono richieste qualifiche diverse ai lavoratori ( da ‘operaio di mestiere’ a operaio dequalificato)

• PRODOTTI :si crea un nuovo mix di prodotti (l’automobile, i prodotti per la pulizia personale e della casa, i prodotti di consumo immediato (come le bevande)

• NUOVI PAESI LEADER : si crea una nuova divisione internazionale del lavoro

• INFRASTRUTTURE : ogni paradigma necessita di infrastrutture particolari

• STRUTTURA DEL MERCATO : concentrato/frammentato

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Natura dell’innovazione

INNOVAZIONI di PRODOTTO

sono incorporate nei beni o servizi realizzati da un’impresa

INNOVAZIONI di PROCESSO

sono cambiamenti nelle modalità in cui un’impresa svolge le sue attività, per migliorarne l’efficienza o l’efficacia

Un’innovazione di prodotto per un impresa può costituire un’innovazione di processo per un’altra

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Natura dell’innovazione

Le tecnologie possedute da un’impresa sono strumenti per

realizzare processi di innovazione

CE j

T1

T 2

CP 1

Innovazione di prodotto

Opportunità di mercato

Opportunità di efficienza

Caratteristiche di

efficienza

La modifica di una singola tecnologia può scontrarsi con più di una caratteristica di prestazione e/o con

più di una caratteristica di efficienza.

• La variazione di tecnologia che modifica in maniera apprezzabile le caratteristiche prestazioni ( come

viste dal cliente ) prende il nome di “innovazione di prodotto”

• La tecnologia che modifica in maniera apprezzabile le caratteristiche di efficienza (es. costi di

produzione) prende il nome di “innovazione di processo”

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Natura dell’innovazione

L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA E’ RILEVANTE SE:

1) modifica la struttura del settore

2) influenza le basi del vantaggio competitivo

3) modifica la base di risorse e competenze distintiva dell’impresa

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Modello di Abernathy e Utterback

Fase fluida Fase transizionale Fase specifica

Abernathy W. J. and Utterback, James M. 1978. Patterns of industrial

innovation. Technology Review, Vol. 80 (June-July

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Modello di Abernathy e Utterback

Abernathy W. J. and Utterback, James M. 1978. Patterns of industrial

innovation. Technology Review, Vol. 80 (June-July

Abernathy e Utterback (1978) affrontarono questo problema definendo un modello nel quale

innovazioni di prodotto e di processo evolvono in maniera interdipendente, attraverso fasi

distinte alle quali corrispondono differenze nella struttura del settore e nella fonte di vantaggio

competitivo:

a fasi iniziali dello sviluppo della tecnologia, caratterizzate da un’intensa competizione per

l’affermazione della soluzione tecnologica preferita dal mercato, fanno seguito fasi caratterizzate

dalla fondamentale importanza del recupero di efficienza attraverso interventi sul processo, che

consentono di ridurre i costi di produzione.

Contemporaneamente cambia anche l’enfasi sull’allocazione delle risorse, che passano

progressivamente dall’area del prodotto a quella del processo, con cambiamenti e progetti

sempre meno radicali e sempre più finalizzati ad un miglioramento incrementale di soluzioni

esistenti

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Modello di Abernathy e Utterback

Osservando l’evoluzione dei processi produttivi (insieme di impianti, forza lavoro, materie

prime e flussi informativi utilizzati per la produzione di beni) è possibile distinguere una

traiettoria tipica di evoluzione e sviluppo nel tempo che può essere scomposta in 3 stadi

distinti:

1) Non-coordinato:

il processo è flessibile e si basa su una serie di lavorazioni per lo più non specifiche per le

quali si utilizzano macchinari generici l’obiettivo è quello di prepararsi a rispondere ad un

mercato in rapida espansione, nel quale non sono ancora emerse tendenze precise, rendendo

così necessario strutturare il processo per facilitare l’introduzione rapida di cambiamenti.

2) Segmentato:

a seguito dell’affermazione di un disegno dominante che definisce la combinazione di

tecnologia di prodotto e di processo vincenti in termini di quota e di varietà dei segmenti

coperti, il processo produttivo si trova a dover fronteggiare volumi crescenti con una forte

riduzione nella varietà di configurazioni richieste e una maggiore necessità di riduzione dei

costi di produzione la criticità fondamentale diventa la capacità di individuare soluzioni stabili

sul lato della produzione, attraverso l’ottimizzazione del processo.

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Modello di Abernathy e Utterback

Abernathy W. J. and Utterback, James M. 1978. Patterns of industrial

innovation. Technology Review, Vol. 80 (June-July

3) Sistemico:

le caratteristiche distintive delle tecnologie di processo sono legate ad un’estrema

specializzazione delle singole parti del processo, che diventa quindi molto rigido e

automatizzato questa spinta verso una maggiore efficienza produttiva sposta il baricentro

della competizione sul costo e si riflette in processi produttivi nei quali aumenta

progressivamente l’attenzione per il controllo di processo in questa fase l’innovazione di

processo diventa per lo più incrementale e finalizzata all’introduzione di tanti piccoli

miglioramenti in grado di moltiplicare l’effetto cumulato sul costo di produzione.

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Modello di Abernathy e Utterback

Abernathy W. J. and Utterback, James M. 1978. Patterns of industrial

innovation. Technology Review, Vol. 80 (June-July

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3 diversi stadi corrispondenti a quelli legati alla tecnologia di processo:

1) Massimizzazione delle prestazioni:

il mercato è ancora limitato e caratterizzato da una grande varietà nella tipologia di preferenze

espresse relativamente alle prestazioni richieste al prodotto soprattutto per i mercati legati a

tecnologie avanzate è evidente l’assenza di uno standard la competizione è elevata e focalizzata

all’affermazione di una combinazione di soluzioni legate al prodotto che consenta di

beneficiare rapidamente di aumenti di quota di mercato

2) Massimizzazione delle vendite:

si manifestano gli effetti della competizione sullo standard tecnologico e d’uso legato al

prodotto e porta ad un consolidamento della base competitiva, con un conseguente

spostamento dell’attenzione sull’aumento dei volumi di vendita ed ad una contemporanea

riduzione nel mix di prodotti/versioni di prodotti offerti l’innovazione di prodotto tende a

concentrarsi su miglioramenti incrementali lungo le principali dimensioni d’uso

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Abernathy W. J. and Utterback, James M. 1978. Patterns of industrial innovation. Technology Review, Vol. 80 (June-July

3) Minimizzazione dei costi:

la varietà del prodotto è ridotta al minimo e la standardizzazione viene indirizzata verso la

creazione di una domanda sostanzialmente omogenea e sensibile principalmente al costo del

Prodotto la conseguente riduzione dei margini e la spinta verso più elevati livelli di efficienza

produttiva riducono sensibilmente gli incentivi all’allocazione di risorse ingenti sul fronte

dell’innovazione di prodotto, dove i miglioramenti sono sempre di natura incrementale anche

se progressivamente meno percepibili da parte del consumatore è in questo stadio che

diventano critici per il recupero di redditività interventi di redesign e semplificazione del

prodotto finalizzati alla riduzione della componentistica e all’eliminazione di dimensioni d’uso

poco percepite o valorizzate dal consumatore, attraverso strumenti come l’analisi del valore.

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Progetto di Innovazione

Costi della Innovazione Tecnologica di Processo

Costi della Innovazione Tecnologica di Prodotto

• Valutazione del rapporto benefici/costi • Selezione delle innovazioni tecnologiche prioritarie

Progetti di Innovazione Tecnologica

Prioritari

Ambiente

I progetti di Innovazione sono fortemente

condizionati dall’ambiente esterno. Se le aziende

trovano un ambiente favorevole volto a mitigare il

rischio ripartendolo fra più soggetti, le aziende

possono trovare convenienza ad innovare

RISCHIO DELL’INNOVAZIONE

Stato

Regione/Comune

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Progetto di Innovazione

Il progetto d’innovazione è normalmente affetto da rischi di

tipo:

tecnico

economico

gestionale

Dovuto allo scostamento tra i risultati tecnici

attesi e i risultati ottenuti

• Dovuto allo scostamento tra le potenzialità

professionali e l’effettiva capacità di raggiungere

risultati accettabili all’interno dell’impresa

• Dovuto all’insorgere di eventi imprevisti che

ritardano l’attività

Dovuto alla necessità di utilizzare ulteriori

risorse per raggiungere gli obiettivi prefissati

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Progetto di Innovazione

Rischio di mercato Rischio di credito

Prezzo materie Insolvenza

Cambio Interesse

Concorrenti Paese

Rischio normativo Rischio operativo

Mercato lavoro Produzione

Agevolazioni Non Qualità

Fisco Clienti

Rischio di mercato

Rischio di credito

Rischio normativo

Rischio operativo

Adeguatezza dei mezzi

patrimoniali

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Innovazioni radicali e incrementali si collocano quindi lungo un continuum che prevede diversi gradi di novità e differenziazione.

Il carattere radicale di un’innovazione tecnologica è relativo, perché cambia nel tempo e secondo la prospettiva di analisi di riferimento.

L’intensità e il grado di ampiezza dell’innovazione

INNOVAZIONI RADICALI

INNOVAZIONI INCREMENTALI

La classificazione di un’innovazione in radicale o

incrementale dipende dalla distanza

dell’innovazione da un prodotto o processo

preesistente

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Innovazione radicale

Innovazione incrementale

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L’effetto esercitato sulle competenze

INNOVAZIONE COMPETENCE ENHANCING

quando consiste in un’evoluzione della base di conoscenze preesistenti

INNOVAZIONE COMPETENCE DESTROYING

quando non scaturisce dalle conoscenze già possedute o addirittura le rende

inadeguate

Anche la caratteristica di un’innovazione di essere competence enhancing o

competence destroying è relativa alla prospettiva dell’impresa e alla sua base di

conoscenze

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INNOVAZIONE ARCHITETTURALE

si intende un cambiamento della struttura generale del sistema o del modo in cui

i componenti interagiscono tra loro (velocipide-bicicletta);

INNOVAZIONE MODULARE

(o di componente) : si intende un’innovazione che prevede cambiamenti di uno o

più componenti di un sistema di prodotto, senza modifiche sostanziali alla sua

configurazione generale (Henderson e Clark, 1990) (sella bici in nuovo materiale);

Ambito di destinazione dell’innovazione

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L’introduzione o l’adozione di una innovazione modulare richiede all’impresa una

conoscenza limitata al componente oggetto di modifica; l’introduzione o

l’adozione di un’innovazione architetturale comporta una conoscenza più ampia

dei meccanismi che governano le relazioni e interazioni tra le varie parti nel

sistema.

Ambito di destinazione dell’innovazione

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Dominant Design

La formazione di nuove imprese è più comune prima che un’industria converga su un modello dominante

1. Primo, un disegno dominante limita gli approcci a disposizione degli imprenditori per sfruttare l'opportunità. Quindi quando l'industria è giovane, gli imprenditori possono proporre una ampia gamma di offerte dei prodotti. Una volta che emerge un disegno dominante, gli imprenditori possono invece proporre solo quei progetti che corrispondono all'approccio dominante. L'effetto vincolante dello sviluppo di un nuovo paradigma significa che il numero di nuove imprese con offerte alternative tende a decrescere dopo che il disegno dominante si è affermato.

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Dominant Design

2. Secondo, i nuovi sforzi organizzativi tendono essere più comuni prima che

emerga un disegno dominante, perché il successo di una nuova impresa è aumentato dall’abilità di influenzare il disegno dominante. Quindi gli imprenditori vedono l'emergere di un disegno dominante come la prova che hanno perso la possibilità di influire in modo da aumentare la loro performance

Page 43: Gestione dell' Innovazione per Pmi

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Dominant Design

3. Terzo, prima dell'emergere di un disegno dominante, le imprese non conoscono la struttura dei costi e la qualità del prodotto, che sono ancora fluidi, e ciò rende problematico un investimento su larga scala. Invece dopo che è emerso un disegno dominante, diventa molto più importante l'attenzione sui costi e quindi investimenti di grande scala diventano a loro volta più importanti, proprio in quanto economie di scala consentono di ridurre i costi unitari di produzione

• Di conseguenza, dopo l'emergere di un disegno dominante le imprese esistenti si avvantaggiano. Ciò ovviamente mette in difficoltà i nuovi entranti

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Le dimensioni del valore

Per imporsi sul mercato e sostituire la tecnologia esistente, una nuova tecnologia dovrà

essere in grado di offrire un valore complessivo superiore:

migliorando in maniera radicale l’utilità stand-alone

mantenendo la compatibilità con la base di installazioni e i beni complementari

esistenti

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Nella valutazione di una nuova tecnologia gli utilizzatori considerano tanto

informazioni oggettive quanto informazioni soggettive (percezioni) e aspettative

per il futuro

Pertanto può accadere che le dimensioni del valore percepite o attese dal cliente

non corrispondano a quelle effettive

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Tempo d’ingresso nel mercato

I FIRST MOVER (o pionieri) sono coloro che offrono per primi una nuova categoria

di prodotto o servizio

GLI EARLY FOLLOWER (primi inseguitori o entranti iniziali) si affacciano sul

mercato ancora in una fase iniziale senza però essere i primi

I LATE ENTRANT (o entranti ritardatari) si inseriscono quando il prodotto

comincia a penetrare nel mercato di massa o addirittura in una fase successiva

Page 47: Gestione dell' Innovazione per Pmi

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L’appropriabilità dell’innovazione e i diritti di proprietà intellettuale

Per appropriabilità si intende la capacità dell’impresa di acquisire e trattenere per sé le

rendite generate dai propri processi innovativi

Page 48: Gestione dell' Innovazione per Pmi

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• Alta qualità dei prodotti

• bassi costi di produzione

• rispetto dei tempi

I fattori di successo di un’impresa

innovativa sono:

La variabile tempo ha assunto un valore strategico enorme per diversi valori:

• imitazione dei prodotti innovativi

• standardizzazione della domanda

• certezza della disponibilità del prodotto per l’utente

Appetibilità Innovazione di prodotto

Riduzione dei

costi della non

qualità e

miglioramento

processi

Innovazione di processo

L’impresa innovativa è quindi quell’impresa che attraverso l’attivazione di processi di innovazione

tecnologica riesce a ridurre sia i tempi di trasformazione che l’intensità delle barriere

Page 49: Gestione dell' Innovazione per Pmi

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Problematiche gestionali delle PMI

Le piccole dimensioni determinano, spesso:

• minore produttività per addetto • minore retribuzione per addetto (e conseguente minore attrattività per lavoratori con elevati gradi di istruzione e qualifiche) • minori investimenti fissi per addetto • minori investimenti in formazione del proprio "capitale umano" • minori spese in ricerca • minori investimenti in rete distributiva e assistenza al cliente • minor capacità di affermare e coltivare marchi noti sul mercato • minori capacità di investimenti diretti all’estero • sovrapposizione tra ruoli imprenditoriali e manageriali • elevata dipendenza dal credito bancario a breve con garanzie patrimoniali del titolare ed elevati costi d’interesse

Page 50: Gestione dell' Innovazione per Pmi

COSTANTINO FORMICA 50

Problematiche gestionali delle PMI

La PMI da sola non è in grado di garantire il livello di innovazione di cui necessita, per l’indisponibilità di risorse dedicate ad investimenti in ricerca e sviluppo e per carenza di competenze professionali specifiche.

DIVENTANO CRUCIALI:

• Lo sviluppo di network tra imprese

• L’intervento pubblico a sostegno dei processi di innovazione e di trasferimento tecnologico

• Le politiche di formazione e la coerenza delle azioni per lo sviluppo professionale

Page 51: Gestione dell' Innovazione per Pmi

51

Problematiche gestionali delle PMI

LA CULTURA IMPRENDITORIALE NECESSARIA PER L’INNOVAZIONE TECNOLOGICA

Questa cultura aziendale deve essere orientata a sviluppare e potenziare la capacità del gruppo dirigente di:

• Migliorare gli scambi di informazioni

• Accrescere il coinvolgimento e la partecipazione

• Stimolare processi di cambiamento possibili

• Premiare le iniziative di innovazione

• Valorizzare gli stimoli di clienti e fornitori

Page 52: Gestione dell' Innovazione per Pmi

52

Problematiche gestionali delle PMI

PMI

Limite

culturale

Limite

economico

Limite nella

Gestione

delle

persone

Limite

dimensionale

Limite

di tempo

Limite

organizzativo

Page 53: Gestione dell' Innovazione per Pmi

53

Sviluppo capacità di innovazione delle PMI

PER SVILUPPARE LA CAPACITA’ DI INNOVAZIONE NELLE PMI SI

DEVE INNANZITUTTO ACCRESCERE IN ESSE LA QUANTITA’ DELLA CONOSCENZA ESPLICITA DA GESTIRE, A COMINCIARE DALLE

INFORMAZIONI DEL BILANCIO

PORTAFOLGIO DI NUMEROSI E PICCOLI PROGETTI (per durata e

risorse investite), BEN COORDINATI TRA LORO E NELLO SVILUPPO

TEMPORALE

Page 54: Gestione dell' Innovazione per Pmi

54

Cosa manca alle PMI

• SVILUPPARE IL CAPITALE UMANO

• AUMENTARE LE COMPETENZE GESTIONALI

• SVILUPPARE UNA CULTURA DELL’INNOVAZIONE

• VALORIZZARE LE COMPETENZE COMMERCIALI • CENTRARE LA VALUTAZIONE DI UNA POLITICA

DELL’INNOVAZIONE SUL PROGETTO E SULL’AZIENDA

• AVVICINARE LE PICCOLE IMPRESE ALLE UNIVERSITA’ E ALLE ALTRE STRUTTURE DI RICERCA

• RIVEDERE LA POLITICA DEGLI INCENTIVI ALL’INNOVAZIONE

UNA RETE PER L’INNOVAZIONE

Page 55: Gestione dell' Innovazione per Pmi

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Padova, 8 maggio 2012