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“The corpse which you see here is that of M. Bayard,
inventor of the process that has just been shown to you.
… The Government which has been only too generous to
Monsieur Daguerre has said it can do nothing for
Monsieur Bayard, and the poor wretch has drowned
himself….”
1. Il primo atto descrive il mondo, i personaggi, e il legame tra loro. A “metà” un “incidente” porta il protagonista a dover e voler affrontare un problema, andando a costituire il (primo) “punto di svolta” della narrazione che coinciderebbe con la fine del primo atto stesso.
2. Il secondo atto vede il protagonista cercare una soluzione al problema del primo atto, l’identificarsi di un antagonista (reale o astratto che sia), le difficoltà che il protagonista incontra nel compiere il suo scopo, e il suo modo di “crescere” e migliorare le proprie abilità per superarle.
3. Il terzo atto è quello “risolutivo”. I nodi vengono al pettine, le domande trovano risposta, il protagonista ha sperimentato un’evoluzione interiore e, in tal senso, non è più lo stesso individuo che era nel primo atto.
Foto di apertura: • dev’essere «forte» e deve: • mostrare di cosa parlerà la storia • introdurre il tema • indurre ad andare avanti (a meno che non si voglia giocare con
l'aspettativa) • possono essere 1 o più scatti
Key shots: • scatti che reggano la storia • scene importanti
Scatti accessori: • dettagli o campi lunghi • scene interlocutorie, di passaggio che aiutano a capire la storia e/o
a contestualizzare Foto di chiusura: • rappresenta il «così è» o il classico «the end» • può anche non esserci se non c’è una vera fine o nel caso delle
mostre • se la scelta è un linguaggio di anticipazione è la foto più forte
Ritmo: alternare i tipi di scatto (panorama, ritratto, figura intera, viso, dettaglio mani, gesti, campo lungo, campo stretto, ecc.
• EXPOSURE – contenitore di storie: https://exposure.co/ • World Press Photo: http://www.worldpressphoto.org/
• «Tu che mi guardi tu che mi racconti» di Adriana Cavarero • «Sul guardare» di John Berger • «Il viaggio dell’eroe» di Chris Vogler
• La Jetée – scuola di Visual Storytelling: http://www.lajetee.it/