CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 1
Il CDM : courseware design management®
in 10 passiMetodologie, workflow e strumenti per la progettazione e sviluppo dei learning object
di Marcello Giacomantonio
CDM® è marchio registrato di TE.COM Multimedia
Ver. 7.0
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 2
Premessa alla Ver.7.0
Con l’ultima revisione di processo il CDM, passa alla ver. 7.0. Infatti si sono introdotte alcune modifiche rilevanti:nel planning delle “attività didattiche” (AD) in CDM01 con conseguente piano di lavoro (CDM01a) e progetto generale di sistema (CDM01b)sul versante della progettazione dei “learning object” (LO) in CDM03 e CDM04su quello della prototipazione CDM07… e su quello della gestione dei metadati CDM08.
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 3
Raccogliere l’expertise di docenti ed espertiTrasformarla in progetto formativoProgettare il multimediaCodificare per lo sviluppo fornendo un sistema efficiente di project managementSviluppare il prototipoTestare il prototipo con il clienteRealizzare il prodotto finito
Sviluppare un courseware (WBT)
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 4
Sviluppare un corso multimediale è: Un’arte Un processo scientifico-
multidisciplinareE’ necessario dare una metodologia precisa
che permetta a tecnici e creativi di colloquiare in modo efficiente ed efficace, raggiungendo le economie di scala che rendono il wbt “cost
effective”,avere un prodotto efficace per apprendere.
Il passaggio critico
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 5
Il workflow CDM passo a passo
CDM-01: Planning attività didattiche ADCDM-02: Mappatura e organizzazione dei contenut CDM-03: Progettazione del CWF e interfaccia di navigazioneCDM-04: Progetto delle UD e dei LOCDM-05: Lo scripting didatticoCDM-06: Lo story board: progettare l’interazioneCDM-07: Produzione - Dal prototipo al prodotto finaleCDM-08: Definizione dei metadati e classificazioneCDM-09: Sequenzializzazione dei LOCDM-10: Catalogazione, collaudo, erogazione
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 6
Descrizione del work-flow (1)
CDM01Planning AttivitàDidattiche (AD)
• UFC• Baciniutenza
Piano di studioCDM02
Mappatura della
conoscenza
• Esperti•
Capitolato• Manuali
Mappa dei LOCDM03
Progettazione Learning
Obj.
• Contenuti
UFC• Studio
HCI•
Tipologie UDTipologia LO
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 7
Descrizione del work-flow (2)
CDM04Scripting dei testi
• Linguaggio
• Narrazione
• Stile
Testi LOCDM05Story-
boarding
• Iconografia
• Testi• Audio
Story-board LOCDM06
Sviluppo prototipo
• Template• LCMS
• Sviluppo asset
Prototipo LO
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 8
Descrizione del work-flow (3)
CDM07Produzione
master
• Verifica committenz
a• LCMS
CW UFC finitoCDM08
Metadati e catalogazione
• Modello metadati• Funzioni didattiche
Marcatura dei LOCDM09
Sequenzializzazio-ne
• LOM• FLIM
• Contesti
PercorsiCDM10Rilascio
• LMS• Collaudo
• Erogazion
e
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 9
Un processo DSDM – Dynamic System Development Method
Il workflow CDM
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 10
DSDM uno standard di processo
È un sistema di management della produzione del CW che pone l’utente al centro del processoUtilizza criteri ricorsivi anziché a cascataLavora sulla prototipazione rapida (RAD) piuttosto che sulla descrizione dettagliata delle specifiche
Il CDM è un processo DSDM
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 11
Passaggi chiave del DSDM
1. Coinvolgimento attivo del Committente
2. Team con potere di scelta
3. Rilascio frequente di prodotti
4. Deliverable adeguati al prodotto
5. Sviluppo iterativo e incrementale fino al prodotto
6. Modifiche sempre reversibili durante lo sviluppo
7. Requisiti collocati ad alto livello
8. Test integrati nel ciclo di vita del prodotto
9. Approccio collaborativo e cooperativo tra tutti gli “stakeholder”
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 12
Il cambiamento di logica nel management progettuale
… dal metodo a cascata …
Analisi
Progetto
Implementazione
Test
Rilascio
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 13
Il cambiamento di logica nel management progettuale
… al metodo iterativo …
Definizione del problema
Definizione del problema
Progetto della soluzione
Progetto della soluzione
Implementazione della soluzione
Implementazione della soluzione
Verifica finale e rilascio
Verifica finale e rilascio
Valutazione
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 14
La logica del CDM
CDM-01 Scheda planning CDM-02 Mappa CW1
CDM-03 Design UD1-LO1 (LO2, LO3) CDM-04 Testi UD1-LO1 CDM-05 Storyboard UD1-LO1
CDM-02 Mappa CW2 CDM-02 …
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 15
L’obiettivo di ogni fase CDM
CDM01CDM01 CDM02 CDM02 CDM03 CDM03 CDM04 CDM04 CDM05 CDM05
Sviluppare il planning didattico
Progettarele UD
Progettare i moduli di contenuto
Progettare l’interfaccia di navigazione
Scrivere i testi
CDM06 CDM06
Progettare i singoli learning object (story-
board)
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 16
L’obiettivo di ogni fase CDM[2]
CDM-07 CDM-08 CDM-09 CDM-10
Sviluppare prototipo e prodotto
Catalogare con i metadati
Sequenzializzare
Collaudare e rilasciare il prodotto
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 17
CDM-01
Pianificazione delle attività didattiche (AD)
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 18
Codice AD (attività didattica) Corso, Modulo, Area tematica, Argomento
Titolo Tipologia dei media Modalità di fruizione Crediti PunteggiOUTPUT CDM01 - Scheda planning AD
CDM-01.(1) La scheda planning AD
Eventuale CDM-01b (v.)
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 19
CDM-01.(2) Tipologie di attività didattiche
In presenza Lezioni in aula, workshop, stage, visite guidate
Online Attività di LMS (LS): strumenti e servizi di
interazione per la comunità virtuale Attività di WBT (LC): studio di materiali
online
Onsite (auto) Studio di documenti, elaborazione di compiti,
esercitazioni
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 20
Vista tabellare del CDM-01(3)
Le colonne vanno adeguate alle esigenze del progetto.Al planning segue in genere la pianificazione dell’attività su LMS
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 21
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 22
Obiettivi Fabbisogni formativi Strategie da adottare Verifica dei risultati Courseware e media Servizi di piattaforma LMS e standard Project management
OUTPUT CDM01b - Scheda progetto sistema
CDM-01b.(6) La scheda di progetto del sistema di e-learning
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 23
Relazione tra LO e LA in un progetto didattico
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 24
CDM-02
Mappatura, organizzazione dei contenutie project management
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 25
CDM-02.(1) Mappa dinamica dei contenuti
Definire la fonte dei contenuti Esperto, Documenti, Capitolato, …
Definire i “macro-temi” Moduli, UD, LO Mappa concettuale del corso
Definire la “granularità” Learning Object (LO) CW, Modulo, Unità didattica, LO, Nucleo contenuto
(CE)Definire fattori ponderali [fp]Definire la durata [TAE, LT/DL, TC]
OUTPUT CDM2: Mappa dinamica dei contenuti (macro)
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 26
Parte considerata nei CDM successivi
CDM-02 (2) – Organizzazione gerarchica dei contenutiModulo (M)
Unità didattica 1 (UD) Unità didattica 2 (UD)
Learning object 1.1 (LO) Learning object 1.2 (LO) Learning object 1.3 (LO)
Content object 1.1.a
Content object 1.1.b
Content object 1.1.c
Asset 1.1.a.1
Asset 1.1.a.2
Asset 1.1.a.3
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 27
CDM-02.(3) Vista tabellare
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 28
CDM-02.(4) Parametri indicativi di confronto tempo/rilevanza
Mappa Dinamica ContenutiConfronto Fpa/TAE
0,0
2,0
4,0
6,0
8,0
10,0
12,0
M1 I UD1 UD2 UD3 UD4 M2 UD1 UD2 UD3 UD4 M3 UD1 UD2 UD3 UD4
Moduli
Fat
tori
pond
eral
i ass
luti
0.00
0.28
0.57
1.26
1.55
2.24
2.52
3.21
3.50
Tem
po A
ula
Equ
ival
ente
FPa
TAE
Il grafico permette di effettuare un confronto tra TAE (durata indicativa) e FPa (importanza assoluta assegnata a quel LO nel corso).
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 29
…
CDM-02.(5) Gerarchia e granularità: contenuti informativi – RIO Reusable Information Object
Sezione
Documento dinamico a contenuto variabile
RIO2RIOn
RIO1
RIO
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 30
CDM-02.(6) Gerarchia e granularità: contenuti formativi – RLO Reusable Learning Object
LO1.2
UD1 UD2 UD3
UFC – Unità Formativa Capitalizzabile
LO1.1
Corso
LO
In funzione di obiettivi formativi
TI S TU
Cluster
/Item
LOCluster/ItemAsset
RLO
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 31
CDM-02. Piano di produzione
Ereditati alcuni dati dalla sezione “progettazione” si passa a definire tempi di progettazione e sviluppo. Quindi si calcola il PDP Peso di produzione e il FC Fattore di complessità, che forniscono indicazioni per il calcolo dei costi
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 32
CDM-02. Calcolo dei fattori PDP e FC
PDP (Peso di produzione) = TS (Tempo sviluppo - min)/TCC
(Tempo contatto corso – min)
FC (Fattore di complessità) = PDP/PCP (Peso complessivo di
produzione)
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 33
CDM-03
Il progetto multimediale del Courseware Framework (CWF) e dell’interfaccia di navigazione
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 34
CDM-03.(6): Progettare l’interfaccia del CWF – Courseware Framework
In ogni LO riconosciamo una parte comune ad altri LO e ricorrente: Pulsanti di navigazione Funzioni di annotazione Glossario …
è la “cornice” del courseware che gestirà i contenuti.
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 35
Un modello di CWF tutoriale
Il CWF può variare molto in base alla strategia didattica adottata dal LO La progettazione ergonomica dell’interfaccia prevede l’utilizzo di widgets
Alcune videate esemplificative
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 36
Quali widgets nell’immagine?
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 37
Area dei titoli e della barra di statoArea dei titoli e della barra di stato
Titolo del corso, Modulo, UD
TITOLO DEL LEARNING OBJECT
Elementi di integrazione
Titolo del corso, Modulo, UD
TITOLO DEL LEARNING OBJECT
Elementi di integrazione
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 38
Testo istruzioni per l’utenteIn questa lezione:• ………………….•…………………..
Testo istruzioni per l’utenteIn questa lezione:• ………………….•…………………..
Area dei titoli e della barra di statoArea dei titoli e della barra di stato
Testo istruzioni per l’utenteObiettivi
Testo istruzioni per l’utenteObiettivi
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 39
ImmagineImmagine
Testo di lettura
Audio del testo di lettura
Audio del testo di lettura
Area dei titoli e della barra di statoArea dei titoli e della barra di stato
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 40
ImmagineImmagine
Area dei titoli e della barra di statoArea dei titoli e della barra di stato
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 41
ImmagineImmagine
Testo di lettura
Area dei titoli e della barra di statoArea dei titoli e della barra di stato
Informazioni per l’utenteInformazioni per l’utente
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 42
Test a scelta multipla:domanda
Test a scelta multipla:domanda
Area dei titoli e della barra di statoArea dei titoli e della barra di stato
Informazioni per l’utenteInformazioni per l’utente
Risposta 1Risposta 1
Risposta 2Risposta 2
Risposta 3Risposta 3
Risposta 4Risposta 4
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 43
Testo di chiusura e commentiTesto di chiusura e commenti
Area dei titoli e della barra di statoArea dei titoli e della barra di stato
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 44
CDM-04
Progetto UD e LO: Le strategie per i learning object
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 45
CDM-04.(1) La progettazione delle unità didattiche (UD)
L’UD è il punto focale della progettazione didattica e può mutare da progetto a progetto pur conservando alcuni LO (RLO). L’UD può essere costituita (v.CDM01) da attività didattiche (AD) di diversa tipologia (presenza, online LMS, online WBT, onsite) Se tutte le AD di un’UD sono attività di online WBT allora in genere quella UD è costituita interamente da LO.
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 46
CDM-04.(2) Dall’UD al LO: funzioni didattiche
Presentazione Presentazione di un
caso, un dialogo, ecc NUCLEI DI CONTENUTO
Analisi Analisi della
presentazione ed evidenziazione dei topic
Consolidamento Confronto e
strutturazione delle regole
Applicazione Esercizio applicativo
Verifica Attività valutazione
Definire la funzione didattica dei LO
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 47
CDM-04.(3) Struttura di una UD
Obiettivo
LM
S
SCO=LO
AP
I
AP
I LM
S F
inis
h
Pre
sen
tazi
on
ed
ei con
ten
uti
Ap
plicazi
on
ed
ei con
ten
uti
AP
I
SCO=LO
AP
I LM
S I
niz
ialize
Veri
fica d
ell’
ap
pre
nd
imen
to
AP
I LM
S I
niz
ialize
AP
I LM
S F
inis
h
SCO=LO
LM
S
LM
S
LM
S
LM
S
LM
S
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 48
CDM-04.(4) I processi cognitivi nei LO
Cognizione esperienziale Narrativo, di facile acquisizione,
multimediale, immersivo, eterodiretto
Cognizione riflessiva Stimola riflessione, evita
distrazioni, concentrazione, autodirettoCaratterizzare i learning object
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 49
CDM-04. (5): Quale strategia didattica per i LO?
Tutoriale Introduzione, presentazione, dimostrazione, spiegazione, ecc.
Studio di casi Field trip, casi strutturati, ecc.
Simulazione Role play, Gaming simulation, Simulazione matematica
Problem solving Riflessivo, creativo; problem setting, brainstorming, ecc.
Indagine Mappa informativa, web quest, compare & contrast, sondaggio,
ecc.Sintesi
Mappa concettuale, mappa mentale, ipertesto graduale, ecc.Verifica e valutazione
Test orientamento, test ingresso, test formativo, test sommativo, test gradimento
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 50
CDM04.(6) Strategie di LC e di LS
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 51
CDM-04.(5.1) Il tutorialeUna strategia in “espansione” Introduzione, presentazione, dimostrazione,
spiegazione. La metafora della classica “lezione”.
Il modello negativo dei LO Trasposizione online di pagine di testo Mancanza di ISD Vestire il vecchio di nuovo
Una strategia possibile ed auspicabile Operare sul versante dell’interazione
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 52
CDM-04.(5.2) Lo studio di casi
Caso strutturato Definizione del problema e delle sue
caratteristiche Descrizione di casi concreti da analizzare
e di cui valutare le soluzioni
Field trip Ricognizione sul campo con la
ricostruzione degli eventi e delle azioni dei personaggi
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 53
CDM-04.(5.3) La simulazione (1)
Role play Basato su modelli di comportamento Entrata e uscita dal ruolo per analizzare il proprio
comportamento
Gioco Basato su regole che pongono confini definiti alle
modalità di azione. Spesso più che una realtà simula un contesto genenrale
Simulazione matematica Basata su modelli matematici Ricostruzione del funzionamento di un sistema
attraverso equazioni
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 54
CDM-04.(5.3) La gaming simulation (2)
Non “gioco di simulazione” ma “simulazione giocata”Role play
Gioco
Simulazione matematica
Lo spazio della gaming simulation
Una “simulazione giocata” o “gaming simulation” ha sempre lo scopo di rappresentare un modello dinamico della realtà alla quale far partecipare il giocatore. Una rappresentazione solo matematica potrebbe essere troppo complessa, alcuni aspetti vengono quindi simulati attraverso comportamenti di ruoli predefiniti e regole del gioco.
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 55
CDM-04.(5.4) Il problem solving (1)
Problem solving riflessivo Trovare i criteri per risolvere un tipo
di problema
Problem solving creativo Formulare idee o comprendere
problematiche
Problem setting brainstorming, ecc.
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 56
CDM-04.(5.4) Il problem solving (2)1. Definire il problema
descrivere, listare, mappare (problem setting)2. Perché esiste il problema? Quali ne sono le cause?3. Definire i criteri che una soluzione dovrebbe soddisfare,
non direttamente la soluzione. Eventualmente dividere “necessità” e “desideri”.
4. Raccogliere proposte di soluzione Stabilire per ognuna in che misura soddisfa i criteri e raggiunge
gli obiettivi Costruire una graduatoria (% quantitativa ma anche
qualitativa) Studiare una procedura di PCAP – Prove Corrette A Posteriori,
scegliendo la più efficace in base a criteri pre-fissati5. Scegliere la soluzione ottimale (rapporto costi/benefici)
La più efficace in base a criteri pre-fissati6. Definire un piano di attuazione. (PCAP)
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 57
CDM-04.(5.4) Il problem solving creativo (3)
Creare idee o comprendere un caso più che risolverlo Orientamento Preparazione e analisi Brainstorming Incubazione Sintesi e verifica
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 58
CDM-04.(5.5) L’indagine Mappa informativa Info-map o Mappa dell’Information Broker®
Web questCompare & contrastSondaggio
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 59
CDM-04.(5.6) Riorganizzazione e sintesi
Mappa concettuale Diagramma a grafo Nodi e archi
Concetti e relazioni Web semantico
Mappa mentale (o di Buzan) Diagramma ad albero
Strumento di sintesi brainstorming
Ipertesto graduale o DIP Metatag strutturati
Info-map o mappa dell’information broker®
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 60
CDM-04.(5.7) Verifica, esercitazione e valutazione (1)
Test orientamento Metodo degli scenari: adesione ad un modello proposto Rilevamento delle conoscenze pregresse
Percorso personalizzato suggerito o imposto
Test ingresso Prerequisiti: conoscenze e abilità
Modulo di azzeramento Condivisione del linguaggio e delle tematiche generali
Condivisione del glossario
Test formativo o esercitazione Aspetto esercitativo legato all’apprendimento
“Drill & practice” Superamento a errore “zero”
Modalità di ripetizione in presenza di errore
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 61
CDM-04.(5.7) Verifica, esercitazione e valutazione (2)
Test sommativo o esame Test a scelta multipla
Vero falso Test a risposta multipla Fill in the blank
Test gradimento o sondaggio Senza correttore Analisi statistica trasversale Collegamento a servizi di LMS
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 62
CDM-05
Lo scripting didattico
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 63
CDM-05.(1) Lo scripting didattico
Le cinque regole per lo scripting Stile diretto, semplicità, concisione, vigore,
accuratezza
Controllare la leggibilità del testo L’impostazione del testo La traduzione delle idee Il ritmo dell’apprendimento
Correlazione con gli altri strumenti CDM CDM-02 La mappa dinamica CDM-03 I singoli LO
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 64
CDM-05.(2) Lo scripting
Lo stile per i 5 LO I processi cognitivi nella lettura Il linguaggio per l’analisi e per la sintesi Il linguaggio tecnico (esercitazione,
valutazione)
Il metalinguaggio Il gioco dei personaggi
Narratore, docente, tutor, ecc.
In funzione dellostoryboard
CDM5
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 65
CDM-05.(3) Lo script per il tutoriale
Un tutoriale libero ipetestuale Libertà di navigazione?
Un modello di documento piramidale Ad informazione variabile predefinita
La mappa dell’Information Broker Mappa A, B, C
OUTPUT CDM5:Testi delle UD e noteLo “scripting”didattico
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 66
CDM-05.(6) Il documento piramidale
definizioneuscite ai documenti successivi della sequenza o a quelli originali su web
approfondimento 1…n
ampliamento
segmentazione 1...n
risorse web, directory, ecc.
casi settoriali
segmentopilota
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 67
CDM-05.(7) Il documento piramidale
Un DIP – documento ipertestuale piramidale Informazione strutturata in modo graduale Entra in profondità del tema allargando la base informativa Preannuncia il contenuto che segue, permette la scelta
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 68
CDM-05.(8) Il documento piramidale Lettore 1 Qualche interesse in DIP1 Tutto DIP2 Trascura DIP3
Lettore 2 Trascura DIP1 e 2 Approfondisce DIP3
DIP 1 DIP 2 DIP 3
L1
L2
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 69
CDM-05.(9) Il documento piramidaleIn un primo momento il lettore potrà essere interessato solo ad una definizione del tema, quindi potrà essere interessato ad un ampliamento ed in seguito ancora a capire se è possibile una segmentazione in settori ed un approfondimento degli stessi. Solo a questo punto, definito ed approfondito il tema possono essere utili differenti punti di vista e critiche. Il tema può essere studiato ed arricchito grazie alle molte risorse disponibili in rete, così come è possibile mantenersi aggiornati e sapere quali sono le linee di sviluppo della ricerca. Infine il tema si può suddividere in tanti casi settoriali, descritti ed applicati.
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 70
CDM-05.(10) Un LO piramidale
Stabilire le sezioni (poche ed evidenti) ed impostarle come “tag” per XML Scrivere il documento già strutturato o ri-modulare testi disponibili Implementare le sezioni tenendo conto dell’interfaccia del LO
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 71
CDM-05.(11) La info-map Map<>La mappa dell’Information Broker®
Diversi livelli di affinamento del processoRisultato una “mappa” che ci guida nei territori inesplorati del web e di un temaTre passi principali
Recupero e validazione Organizzazione
contenuto Analisi e critica
Tre livelli di elaborazioneIB Map <A>
Link verificati e validati Brevi segmenti di testo
IB Map <B> [tematica] Documento piramidale
IB Map <C> [servizi] Documento descrittivo Documento comparativo
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 72
CDM-06
Lo story-board: progettare l’interazione
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 73
CDM-06.(1) Interazione mm in LO
I canali sensoriali presentano le informazioni con alcune prevalenze noteÈ necessario evitare sovrapposizioni che generino inefficienze percettive
Livello minimo
Livello massimo
Scritto
Immagine
Audio
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 74
CDM-06.(2) Progetto e sviluppo del LO
Interazione dei linguaggi sullo stesso quadro (videata) Testo
Fisso, evidenziato, animato, ecc. Immagine
Statica, in movimento Audio
Parlato, musica, ecc.
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 75
CDM-06.(3) Il mix dell’interazione audiovisiva 1
Testo/audio Leggere su web è faticoso, il parlato
aiuta molto, ma deve lasciare spazio alla lettura libera
Il controllo della navigazione deve essere lasciato all’utente, una fruizione del tutto automatizzata spegne l’attenzione
Controllo videata per videata
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 76
CDM-06.(4) Il mix dell’interazione audiovisiva 2
Immagine/testo L’immagine ha una potenza espressiva
enorme, non può essere usata a caso A volte, se possibile, usare solo l’immagine Se non posssibile provare ad usare prima
l’immagine e poi il testo per disambiguarla Evitare se possibile di usare l’immagine solo
come accessorio “referenziale” rispetto al singolo brano di testo (quadro per quadro)
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 77
CDM-06.(5) Il mix dell’interazione audiovisiva 3
Immagine/audio L’audio orienta molto
l’interpretazione dell’immagine Il parlato blocca i significati La musica li fa intuire
La sincronizzazione deve però tener conto dei meccanismi attentivi Sfasatura tra attacco dell’immagine e del
parlato Parlato prima o parlato dopo
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 78
CDM-06.(6) Il mix dell’interazione audiovisiva 4
Immagine/audio: finestre di sincronia
t=sec
Attenzione all’immagine
5 10
Au
dio
Au
dio
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 79
CDM-06.(7) Il mix dell’interazione audiovisiva 5
P1
S1
Foto 1
P2
S2
Foto 2
P3
S3
Foto 3
Effetto tunel: se S2 non ostacola il senso può aderire a P2
Foto 1: parlato P1 propone un senso che collima con S1 di foto 1Foto 2: P2 non collima ma non ostacola S2, quindi S2 può essere catturato e riallineato a P2Foto 3: con P3=S3 il senso univoco si rafforza
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 80
CDM-06 (8) Lo story-board
Il foglio di produzioneI media Testo, immagine, audio, video, etc.
Chi opera PM, progettista, grafico,
programmatore
Il rapporto con il cliente
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 81
CDM-06.(9) Produzione risorse LO
Interfaccia Template completo
secondo diversi layout fissi di pagina
Con grafica figurativa Con animazioni DHTML, XML, Flash
Video in streaming Video con audio e
animazioni (2D - 3D) Video con audio Video senza audio
Programmazione Corso interfaccia HTML Corso interfaccia Flash Corso interfaccia DHTML Tool accessori su DB
(telecomando, segnalibro, glossario)
Applicazioni lato client di vario genere (simulazioni)
Elaborazioni lato server Generazione da CB Generazione da QT
OUTPUT CDM06 – Story board di ogni LO
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 82
CDM-06.(10): Il progetto del courseware
Gli standard internazionali SCORM 1.2 SCORM 2004 (1.3.1)
Strategie didattiche Media impiegati Attività notevoli e materiali aggiuntivi
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 83
CDM-06.(11) Learning Object e SCORM 1.2
Il modello dei contenuti Asset SCO (shareable content object Aggregazione di contenuto
Aggregazione per un particolare percorso o CWF
I metadataL’impacchettamento
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 84
CDM-06.(12) Produrre uno SCO
È un Learning Object una unità di apprendimento che risponde ad
un obiettivo di apprendimentoIl livello più basso di “granularità” delle risorse di apprendimento (LO) che
possono essere tracciate da un LMS usando lo SCORM Run-Time Environment (piattaforma SCORM compatibile)
Una aggregazione di più ASSET che comprendono obbligatoriamente
almeno due ASSET API: LMSinizialize, LMSfinish
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 85
CDM-06.(13) I limiti dello SCO
Non si può linkare un altro SCONon si possono likare risorse esterneOgni link o processo interattivo deve essere autoreferenziale (interno allo SCO)La navigazione fra gli SCO è lasciata al LMS
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 86
CDM-07
La costruzione dal prototipo al prodotto finito
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 87
CDM-07 (1): La produzione degli Asset
Analisi dello story-board Definizione della tabella di produzione degli asset per ogni LO Ricerca iconografica Produzione delle immagini Produzione di test di audio Produzione delle videate
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 88
CDM-07 (2): La produzione degli SCO
Costruzione delle sequenze multimediali dei nuclei di contenuto (NC) Verifica dell’interattività e della fluidità del linguaggio multimediale dei NC Organizzazione dello SCO dalla sequenza dei NC Validazione dello SCO
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 89
CDM-07 (3): La produzione del CWF
Il CWF come aggregazione di contenuto (content aggregation) La struttura ottimale Moduli, UD, LO
Ergonomia e usabilità dell’interfaccia La produzione del prototipo
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 90
CDM-07 (4): Le risorse del CWF
Menù di navigazioneMappa del corsoSegnalibroAudio on/offGlossarioBiblioteca allegati
OUTPUT CDM6: Piani di produzione e prototipi
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 91
CDM-07.(5): Produzione degli asset (media)
ASSETPagina WebCompleta
ASSETOggetto
Flash
ASSETSpezzone
HTML
ASSETGIF
ASSETFileWAV
ASSETJpeg
ASSETFunzione inJavascript
ASSETDocumento
XML
ASSET…
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 92
CDM-07.(6): Produzione degli asset (contenuto)
ASSETAudio
ASSETImmagine
ASSETDocumento
allegato
ASSETProgramma
Jscript
ASSETVideo
ASSET…
ASSETTest
ASSETAnimazione
ASSETTesto
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 93
CDM-07.(7): ASSET –Javascript LMS [API]
Tre tipologie: 8 API Stato di esecuzione (Execution state)
InizializeLMS - FinishLMS Stato di gestione (Management
state)GetLastError, GetErrorString,
GetDiagnostic Trasferimento dati (Data transfer)
GetValue, SetValue, Commit
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 94
CDM-07.(8) Produzione Asset, SCO, UD, CWF
Piano diproduzione
CDM05
M1-UD1-LO1
Asset dello SCO
M1-UD1-LO2
M1-UD1-LO3
Unità Didattica – UD1
UD x
MODULO 1Aggregazione
percorso
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 95
CDM-07.(9)Produzione versione completa
Modifiche e correzioni al prototipo Sviluppo completo del courseware Testing dei materiali implementati Chiusura del courseware
MS Project OUTPUT CDM-07: Modelli di testing
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 96
CDM-07.(10) La struttura produttiva
Alto carico
Carico ordinario
Carico di picco
LPS1
LAM
LPS2
LGI
LEC
LGI
LAM
LPS2
LAM
LEC
LGI
LAM
LPS1
LGI
LAM
LPS2
LAM
LEC
LPS1
LAM
LPS1
LPS2
LPS1
LPS2
Sviluppo LO
Produzione video audio
Interfacce e prototipi
Elaborazione grafica
Catalogazione
Legenda
Distribuzione dei carichi di lavoro in funzione della domanda
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 97
CDM-07.(11) Struttura distribuita del Laboratorio di Sviluppo Multimediale (LSM)
Wbt.itWbt.it
OmniacomOmniacomCARIDCARIDUniFEUniFE
DLFDLFMoventiaMoventia
LPS1 – Wbt.it
LAM - Omniacom
LPS2 – CARID UniFE
LGI - Moventia
LEC - DLF
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 98
CDM-08
Definizione dei metadati e classificazione
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 99
CDM-08.(1) Il problema della classificazione
Parole chiave e motori di ricercaIl problema del glossario
I termini della classificazione dei documenti esistenti
L’aggiornamento del glossario e della classificazione
Consistenza dati-metadatiIl web semantico
Parlare all’uomo e alla macchina
Un ponte fra
knowledge-managemen
t e
e-learning
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 100
CDM-08.(2) Nove categorie per i metadati SCORM
Generale Informazione generale
sulla risorsa nel suo insieme
Ciclo di vita (lifecycle) Stato della risorsa e
coloro che sono intervenuti nelle modfiche
Meta-metadata Informazioni relative ai
metadati stessi e non alla risorsa descritta
Tecnica (technical) Caratteristiche tecniche
e requisiti della risorsa
Formazione (educational) Caratteristiche formative e
pedagogiche della risorsaDiritti (rights)
Proprietà intellettuale e condizioni d’uso
Relazione Relazioni tra la risorsa ed
altre risorse definiteAnnotazione
Uso formativo della risorsa e autori dei commenti
Classificazione Collocazione della risorsa
in un sistema di classificazione
Definizione dei meta-tag
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 101
CDM-08.(3) Classificare gli oggetti
Le “aggregazioni di contenuto” (corsi) Per renderli immediatamente fruibili in
un catalogo compatibile e usi futuri
Gli SCO Per sperimentare sistemi automatici di
sequenzializzazione e riuso
Gli Asset Per facilitare la produzione
OUTPUT CDM-08: modello per la classificazione
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 102
CDM-09
Sequenzializzazione dei Learning Object e percorsi di apprendimento
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 103
CDM-09.(1) La sequenza delle attività didattiche (SCORM 2004)
Le specifiche di sequenzializzazione degli SCO IMS Global Learning Consortium (definite IMS
Simple Sequencing Specification o IMS SS Sequencing)
Le modifiche da apportare allo SCORM Run-Time Data Model per supportare le specifiche che derivano dal
modello IMSL’introduzione del concetto di learning activity (attività di apprendimento) per gestire i percorsi formativi.
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 104
CDM-09.(2) Diversi modelli di sequenzializzazione
Course
Module 3
Chapter 1
Lesson 02
Lesson 01
Module 2
Lesson 03
Lesson 02
Lesson 01
Lesson 04
Module 1
Lesson 02
Lesson 01
Chapter 2
Cluster
Cluster
ClusterCluster
Cluster
Esempio disequenza a cluster
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 105
CDM-09.(3) FLIM – User interface interaction model
Un modello basato sull’interazione di interfaccia operata dall’utente Sulle azioni cognitive e intellettive richieste Sui processi di coinvolgimento
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 106
CDM-09.(4)L’interazione fra i LO
1. Ipermediale Interna ai materiali
multimediali(videate, link, test, ecc.)
2. Procedurale Rinvio
all’apprendimento addestrativo (interruzione di funzione precedente e ritorno; programmi, macchine, ecc.)
3. Operosa Che implica una
funzione di produzione autonoma (esercitazioni, mappe, sintesi, ecc.)
4. Comunicativa Che deriva da un
processo di comunicazione (u:u, u:m, ecc.)
FLIM:Four level Interaction
Model
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 107
CDM-09.(4.1): Livello 1 (FLIM) L’interazione ipermediale
Attività di navigazione tra le pagine di un ipertesto o un ipermedia quale è in realtà un learning object Le azioni che l’allievo è chiamato a compiere sono comunque molte e rimangono all’interno del LO
Questo livello si riferisce alle azioni di navigazione, lettura, ascolto, visione, comprensione di linguaggi multimediali integrati, analisi e concettualizzazione derivante da queste letture, capacità di sintesi, ecc.
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 108
CDM-09.(4.2): Livello 2 (FLIM) L’interazione procedurale
Attivazione di una applicazione o procedura il cui funzionamento è previsto dal LO del livello 1
Esempio: Lo studio di un corso sull’uso di MS Word
Richiede l’attivazione di una nuova interfaccia (quella del programma) ed il passagio sistematico dall’una all’altraNel ritornare periodicamente al LO, deve utilizzare contemporaneamente due finestre facendo rilevare sistematicamente una transizione da un’interfaccia ad un’altra.
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 109
CDM-09.(4.3): Livello 3 (FLIM) L’interazione operosa
Il compito richiede adesso di utilizzare l’applicazione per produrre. Partire dalla conoscenza disponibile per generare nuova conoscenza. Non si tratta più solo di interagire con nuove interfacce, ma anche di mettere in atto processi intellettivi di ordine superiore, analisi, descrizione, sintesi, composizione linguistica. Non abbiamo ancora contatti con l’esterno.Produzione per modelli
Modelli disponibili nel corso per esercitazioniProduzione per mappe
Mentali, concettuali, tematiche di navigazione (IB)Produzione per sintesi
Analisi di documenti e sintesi tematiche
Autovalutazione per confronto
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 110
CDM9.(4.4): Livello 4 (FLIM) L’interazione comunicativa
Il percorso di apprendimento prevede ora un’attività di condivisione sociale. Il prodotto dei livelli precedenti viene messo a confronto con altri: un esperto, il tutor, il gruppo dei pari. I pareri si incrociano e con essi le interfacce. Si esce dal LO per passare ai supporti offerti dall’LMS. U:U uno-a-uno
Mail, dossier, comunicazioni con il tutor (workflow)U:M uno-a-molti
Bacheca, news, ecc.M:M molti-a-molti
Forum, chat, conference (moderata)
OUTPUTCDM-09: Scheda strategie di
sequenzializzazione
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 111
Il modello della transizione d’interfaccia (FLIM)
Nella progettazione delle sequenze non è detto che debbano esserci tutti i livelli Ad esempio il livello
2 può spesso mancare
Ma il tutto può risolversi anche al livello 1
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 112
CDM-10
Catalogazione, collaudo, erogazione
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 113
CDM-10: Installazione e collaudo
Installazione su LMS Collaudo courseware Compilazione scheda di catalogazione Inserimento su catalogo LMS Definizione crediti e punteggi Allineamento delle applicazioni (tracciamento TIS, elaborazione test, interazioni database)
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 114
CDM-10: catalogazione e erogazione
Predisposizione demo Inserimento su repository risorse didattiche Predisposizione all’erogazione Rilascio del courseware
OUTPUT CDM-10: Foglio di rilascio
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 115
SCORM: luci ed ombreUna interoperabilità veraSvincolo LMS – Learning ObjectMigliore qualità del processoClassificazione e catalogazione
Limiti alla filosofia webAppiattimento della creatività degli oggettiAppiattimento del mercatoFocalizzazione sulla tecnologia
Lo standard non è garanzia di qualità
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 116
StrumentiCDM01 – Planning delle AD
CDM01a – Piano di produzione
CDM01b – Progetto sistemaCDM02 – Mappa dinamica contenuti (ex ante)
CDM02b – Dettaglio CDM02c – Ex post
CDM03 – L’interfaccia di navigazione
CDM03 – Il CWFCDM04 - Il progetto delle UD e LO
CDM04 – La scheda di progetto
CDM05 – Lo script dei LOCDM06 – Lo storyboard di ogni LO
CDM07 – Il prototipo e il piano di produzione industrialeCDM08 – Scheda di catalogazione con metadatiCDM09 – Modelli di sequenzializzazioneCDM10 – Foglio di rilascio
Ogni progetto ha una storia propria e richiede l’utilizzo di alcuni o di tutti gli strumenti
CDM®-Ver.7.1-7615.mg Wbt.it © 2000-2008 117
Riferimenti
Marcello Giacomantonio [email protected] Chi è mg
http://www.wbt.it/index.php?pagina=269 Chi è Wbt.it
http://www.wbt.it/index.php?pagina=18 Il consorzio Omniacom
http://www.omniacom.org/index.php?pagina=6 iGeL – Il Giornale dell’eLearning
http://www.wbt.it/index.php?pagina=9 Il libro ”Learning object” (manuale CDM)
http://www.learningobject.info/