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design context DIGITAL REVIEW
Casa in digital progress: quando ilprototipo è ’mobile’
22.04.2013
Il progetto Our Universe, presentato
durante il Salone del Mobile 2013 nello
showroom storico di Cassina in via Durini
16 a Milano, comprende sette
interessanti prototipi nati da una ricerca
sviluppata da Cassina e
carlorattiassociati. Il progetto segue il
solco tracciato dalla terza r ivoluzione
industr iale e opera con le più
innovative tecnologie produttive e
creative.
Software di modellazione 3D, macchine a
controllo numerico (CNC), un sistema di
fabbricazione senza interruzioni,
dispositiv i digitali interattiv i e
l’integrazione tra tecnologia e
arredamento sono alcuni dei temi che
hanno permesso di ragionare su uno
“spazio digitalmente superiore per
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MyWing (built in) – Di nobile ispirazione (meccanismo del divano Maralunga di Vico
Magistretti per la Collezione Cassina I Contemporanei), il progetto configura una
superficie in legno con struttura in acciaio i cui giunti speciali le consentono di ruotare
secondo diverse configurazioni.
MyWing ( freestanding) – Il tavolino presenta un sistema di cerniere pre-configurate
che permettono di adattare la sua forma in base a utilizzi diversi (mangiare, lavorare,
scrivere, leggere, ecc.). Prototipo a opera di FGM (team: Fabrizio Milani).
l’uomo nuovo (detto homme nouveau)”.
Open software e open hardware,
come Creative Commons e Copyleft,
hanno così permesso nuovi progetti
adattabili in base alle esigenze e ai
desideri dell’utente. I valori di mobilità,
flessibilità e libertà, oggi particolarmente
richiesti da parte di una società in
continua evoluzione, possono così
trovare applicazione anche nelle nostre
case.
www.carloratti.com/cassina-our-universe
Progetto: Cassina Centro Ricerca &
Sviluppo (R&D) e carlorattiassociati |
walter nicolino & carlo ratti (Team: Carlo
Ratti, Walter Nicolino, Giovanni de
Niederhausern, Andrea Cassi, Pietro
Leoni, Andrea Galli, Antonio Atripaldi,
Alberto Bottero, Alessandro Incisa, Luis
Mesejo, Jennifer Young)
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MyMood – Il progetto prefigura di integrare un display di illuminazione d’ambiente
nella struttura del divano (che diviene così reattivo e interattivo). Una matrice di
illuminazione LED 2D è incorporata nel tessuto del rivestimento del divano: quando è
accesa, crea un effetto di luce unico in base all’interazione dell’utente; quando è spenta,
svanisce delicatamente nello schienale del divano, diventando invisibile. Ogni LED è
acceso attraverso un sensore di movimento integrato che è sensibile al tatto, l’utente
può di conseguenza attivare la luce passando semplicemente la mano in una direzione
sulla superficie e nella direzione contraria per disattivarla. Il sistema può anche essere
controllato da un app di uno smartphone o reagire al suono dell’ambiente circostante.
Prototipo a opera di Illogic srl (team: Marco Bombara).
Mag Lev Lazy Susan – In questo caso la levitazione magnetica (Mag Lev) incontra il
sistema (di tradizione cinese) che permette di spostare i piatti intorno al tavolo da
pranzo (Lazy Susan). Il prototipo lavora comunque con traiettorie non
necessariamente circolari, servendo tutti gli ospiti con un unico sistema, anche nel
caso di tavoli non rotondi. In collaborazione con Giancarlo Genta, Andrea Tonoli
(Dipartimento di Ingegneria Meccanica & Aereospaziale, Politecnico di Torino),
FGM (team: Fabrizio Milani).
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Chain Sofa – Utilizzabile da chiunque con il minimo sforzo, grazie a materiali leggeri
ma resistenti, questa dormeuse trasformabile è costituita da una serie di telai collegati
tra loro da cerniere che ne permettono la rotazione, come succede nella catena di una
bicicletta. Ogni cerniera ha un blocco che ne permette solo una rotazione limitata e
pre-determinata. Attraverso l’analisi cinematica dell’oggetto e simulazioni avanzate, è
stato possibile determinare le configurazioni stabili e tra loro compatibili. In
collaborazione con Mario Sassone (Professore aggregato DAD – Dipartimento di
Architettura e Design,Politecnico di Torino), Skylar Tibbits (Department of Architecture,
MIT).
The Looking Glass - Uno specchio all’apparenza normale. In realtà uno schermo
LCD, una webcam, uno scanner 3D e una lastra di vetro one-way (vetro riflettente, in
grado di annullare la riflessione se illuminato da dietro) permettono all’individuo di
vedersi a 360° e in diverse prospettive. Prototipo a opera di TonicMinds Srl (team:
Enrico Gueli), Andrea Patrucco.
MyWall – Da un lato una grande lavagna bianca e dall’altro un dispositivo che può
dare vita a decorazioni o scritte in tempo reale su qualsiasi superficie della casa. Il
progetto è stato concepito come uno schermo di tela su cui una penna scrive
liberamente, cancella e riscrive in continuazione, seguendo un input dell’utente
programmato digitalmente. Prototipo a opera di Pietro Leoni, Franco Magni.
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Elisa Montalti
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