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ZDO sentimenti e immagini, suggerito significati e parole di saggezza, e che avevano messo radici in me, senza che me ne rendessi conto. Scoprivo così che i racconti sono potenti,

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CENEA R T & C U L T U R E I S S U E

TOP 5S T R E E T A R T I S T S T O

F O L L O W O N I N S T A G R A M

We get to interview the artiststhemselves, and find out who

their major idols are!

INSIDERG E T T H E L A T E S T S C O O P

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I N S T A G R A M S T A R S

Let's see who gets the ultimate 5seconds of fame this month!

CONOSCIAMOCI DAVICINO

La Bibbia hanno cominciato araccontarmela a scuola, alleElementari. Alcuni episodimemorabili ce li ho ancoradentro, e son passati più ditrent’anni: gli alberi del giardinodi Eden, anche quello su cuinascevano le bistecche; la mogliedi Lot, rovinata in statua di sale;Giacobbe e le sue lenticchie, cheandran di traverso ad Esaù.

Giacobbe il furbacchione,Abramo l’obbediente, Giuseppel’invidiato, quel bugiardo di unserpente e Mosè il condottierodel mar Rosso (pazienza per gliEgiziani, ma poverini i lorocavalli…).

Diventato grande, a ripensarci,mi son reso conto che i racconti,a maggior ragione quelli biblici,sanno dare forma all’interiorità diun bimbo…

Me ne sono accorto raccontando,qualche anno fa, ai miei Lupetti iracconti de “Il libro della giungla”,il classico di Rudyard Kipling.Sapete, no?

L’orso Baloo, il serpente Kaa, ilvecchio lupo Akela, il ragazzinoMowgly cresciuto dal branco dilupi…

Rileggere quei racconti mitrascinava, con la forza irresistibile della suggestione, aitempi andati della mia infanzia,alle sere intorno al fuoco, odore dilegna bruciata, fumo negli occhi,la voce calda della miacapo-branco che raccontava dellatristissima morte di Akela,dell’epico scontro di Mowgly eShere Khan, la tigre zoppaassetata di sangue….Preparavo il racconto per i mieibimbi e intanto mi trovavo achiedermi, sbalordito, dove maifossero rimasti sepolti queiracconti, dentro di me, che miappartenevano, che avevanosuscitato nel profondo della miainfanzia sentimenti e immagini,suggerito significati e parole disaggezza, e che avevano messoradici in me, senza che me nerendessi conto. Scoprivo così che iracconti sono potenti, se seminatinel cuore di un bimbo che si fidadi chi li racconta…

Il desiderio di trasmettere aibimbi e alle loro famiglie lasapienza dei racconti biblici mi haspinto alcuni anni fa a cominciarea metterli in versione teatrale e araccontarli loro in questo modo.Trovo che raccontare attraverso ilteatro sia un modo efficace edaffascinante per trasmettere lestorie che Dio a sua volta haraccontato, nella Bibbia.

Tanto più che, come tuttisappiamo, raccontare ai bimbipermette di raccontare anche ailoro genitori, e magari riattivare inloro quelle note nascoste, che lasinfonia delle pagine biblichehanno fatto risuonare in tempilontani…

E’ bello raccontare. E’ tanto bellosentir raccontare, ma èstraordinario anche raccontare. Ilracconto è una chiave d’accessostraordinaria alle cose profondedella vita, vero? Mi capita disostare con molta fierezza egratitudine su questo fatto: chenoi siamo discepoli di un Maestroche amava inventare e raccontarestorie. C’è davvero da essernefieri: il nostro Maestro è un uomoche sa e ama raccontare. Quindiè un grande uomo.

...... CONOSCIAMOCI DA VICINOE a loro volta coloro che hannoconosciuto Gesù e hanno volutotener viva la memoria di lui nelcorso del tempo, hanno parlatodi lui nella forma del racconto.Avrebbero mai potuto farealtrimenti?

I Vangeli sono stesi nella formadel racconto, qualunque altrascelta sarebbe stata troppoparziale… noi chiediamo a chil’ha conosciuto di persona diraccontarci ciò che ha detto efatto, ciò che loro hannocompreso di lui, dei suoi gesti edelle sue parole.

Il Vangelo, la notizia che dà gioia,è Gesù stesso, per cui ciò di cuiabbiamo bisogno è che i suoiprimi discepoli ci raccontino dilui! E questo, naturalmente, è ilcompito primario di ognidiscepolo di Gesù, in ogni tempo:raccontare di lui.

E questo è il motivo per cui mipiace tanto raccontare il Vangelo,e più in generale la Bibbia.Prendere per mano i bambini efarli entrare nel vivo delracconto:

la meraviglia, il divertimento, la drammaticità di alcuni passaggi, la gioiadi sentirsi e vedersi raccontare una storia che parla in profondità… sequesti semi cadono nel terreno del cuore – un’immagine cara a Gesù – emettono silenziosamente radici negli anni, c’è ragione di sperare che iltempo del raccolto non tarderà a venire… e sarà per loro come trovarsinella bisaccia pane del Cielo per il lungo cammino…

Don Paolo Alliata

CHI HA DETTOCHE LA BIBBIA

È NOIOSA?G I A C E I N U N AM A N G I A T O I A1. Gesù Bambino non è mai nato2. Maria e l’angelo3. La decisione di Giuseppe4. A Betlemme5. I Magi d’Oriente6. I due pastori7. Nel palazzo di Erode8. Attorno alla mangiatoia9. Vicino a Gesù Bambino

1. In quel Tempo2. La missione di Samuele3. Davide il Pastorello4. Sul Campo di battaglia5.Il re di Israele6.Peccato e pentimento di Davide7. Il vero re verrà

D A V I D EF I G L I O D I I E S S E

LA STORIA DEL NATALE E LAVICENDA DI RE DAVIDE INAUDIO-RACCONTI DI DON

PAOLO ALLIATA"I N V E N D I T A P R E S S O L A

S E G R E T E R I A P A R R O C C H I A L E

Davide figlio di Iesse

Giace in una mangiatoia

LE STORIE DELLA BIBBIAè il titolo di questa nostra collana di audio-racconti.

Sono la versione da ascoltare, immaginare, far vivere nel cuore, dei racconti teatraliche abbiamo messo in scena, in questi anni, nel nostro Oratorio dei Chiostri.

Sostenuti dalla competenza di Alessandro Castellucci e Patricia Conti,attori di professione, abbiamo potuto dare più corpo alla nostra passione:

raccontare ai bambini e alle famiglie i racconti che Dio stessoha racchiuso nel Grande Libro.