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Concerto del Coro della Società Filarmonica Pisana Direttore Giovanni Del Vecchio

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Concerto delCoro della Società Filarmonica Pisana

Direttore Giovanni Del Vecchio

29 Gennaio, 2010 ore 21

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Chiesa di Sant’Anna

Programma Ave Maria di: Jakob Arcadelt* (1514-1557) Wolfgang Amadeus Mozart* (1756-1791) Gioacchino Rossini** (1792-1868) Franz Liszt** (1811-1886)) Johannes Brahms(1833-1897): Geistliches Lied op. 30** Ave Maria tradizionale sarda* (XIX sec.?) Ave Maria del XX sec.: Heitor Villa-Lobos* (1887-1959, Brasile) Astor Piazzolla*** (1921-1992, Argentina) Aldemaro Romero* (1928-2007, Venezuela) Franz Biebl * (1906-2001, Germania) Fabrizio De Andrè*** (1940-1999, Italia) Hanns Eisler (1898-1962): Ballade von der “Judenhure” Marie Sanders*** (su testo di B. Brecht) 3 canzoni di Kurt Weill (1900-1950): Alabama Song*** (su testo di B. Brecht) Die Morität von Mackie Messer*** (su testo di B. Brecht) Youkali*** (su testo di R. Fernay)

* a cappella** con organo*** con pianoforte

Gli arrangiamenti dell'Ave Maria tradizionale sarda, dell'Ave Maria di Piazzolla, dell'Ave Maria di De Andrè, della Ballata di Eisler e delle 3 canzoni di Weill sono di Giovanni Del Vecchio

organo e pianoforte Matteo Venturini,

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Direttore Giovanni Del Vecchio

Il programma di questa sera utilizza la presenza e la disponibilità dell'organo e del pianoforte e si adatta alla suggestione che la chiesa di S. Anna ispira: si tratta di un percorso antologico che ha come tema centrale l'Ave Maria, una preghiera che, come sappiamo, è stata musicata da centinaia di autori di tutte le epoche e nazionalità. In particolare il percorso della serata è al tempo stesso storico, geografico e di genere, poiché vengono presentati 10 esempi di Ave Maria (più un brano sacro di Brahms) assai diversi l'uno dall'altro per ampliare poi la visione, una volta giunti al Novecento, anche ad esempi di musica profana, in particolare di Kurt Weill.

Il percorso prende avvio dall'Ave Maria di Arcadelt, che è stata per secoli un modello ineguagliato del genere; passando poi attraverso quella di Mozart (un canone a 4 voci) si giunge ad una prima tappa, ovvero al secolo XIX rappresentato dalla Ave Maria di Rossini e Liszt, fra loro piuttosto differenti per condotta armonica ma accomunate dall'accompagnamento dell'organo e dallo stesso afflato mistico, forse più accentuato in Liszt. Ad integrare la “tappa” ottocentesca il Geistliches Lied op. 30 di Brahms, altro (ed alto) esempio di spiritualità sacra del periodo romantico.

Tramite invece un esempio di canto popolare (l'Ave Maria sarda, di difficile collocazione temporale ma anch'essa probabilmente risalente al XIX sec.) ci avviciniamo invece al Novecento, che è rappresentato da tre autori sudamericani (Villa-Lobos, Piazzolla e Romero) e dal tedesco Biebl: e se nel brasiliano Villa-Lobos troviamo un'Ave Maria assai tradizionale e classicheggiante, nel venezuelano Romero troviamo invece un' originalità ritmica ed armonica assai interessanti, mentre Piazzolla si lascia andare ad un lirismo poetico assai struggente. Va sottolineato che in origine il brano nasce – seppure sotto la denominazione di Ave Maria - come brano strumentale facente parte della colonna sonora del film Enrico IV di Marco Bellocchio; la versione di questa sera è un arrangiamento per coro con l'aggiunta del testo in spagnolo, lingua madre di Piazzolla. In Biebl invece il testo tradizionale viene introdotto, prima di ciascuna delle 3 ripetizioni, da un brevissimo estratto del Vangelo cantato da un solista, mentre la preghiera vera e propria è armonizzata per doppio coro a 7 voci con una cifra stilistica che pur mantenendosi nell'armonia tradizionale riesce ad essere veramente originale ed assai espressiva.

L'Ave Maria del cantautore Fabrizio De Andrè ed ancor più la Ballata di Marie Sanders di Eisler fanno da spartiacque nel programma della serata, poiché si passa a quel genere di musica che nasce come leggera, o che per lo meno è classificata come tale, anche se questo è parzialmente vero solo per De Andrè: infatti solo a proposito dell’ Ave Maria del cantautore genovese possiamo parlare di un brano semplice dal punto di vista armonico, il che nulla toglie alle sue capacità espressive in virtù della bellezza melodica e della indubbia forza poetica del testo, che in pochi versi fotografa efficacemente quattro “istantanee” della gravidanza di Maria. Invece lo stile sia di Eisler che di Weill, seppure tecnicamente i pezzi presenti nel programma debbano essere definiti canzoni, almeno dal punto di vista armonico è assai più moderno ed elaborato di quanto la definizione non suggerisca, soprattutto per l'uso espressivo della dissonanza o comunque di accordi apparentemente più “aspri”. Il “ponte” fra il sacro ed il profano è rappresentato dalla figura patetica (=che ispira compassione) di una Maria che non è la Madonna, bensì quella Maria Sanders, definita dai nazisti prostituta da ebrei perché innamorata di un ebreo (un crimine, secondo le leggi di Norimberga che imponevano che nessun ariano potesse avere rapporti con ebrei), immortalata nella toccante poesia di Bertolt Brecht musicata dal connazionale Hanns Eisler: vi si narra in pochi flashes la plumbea atmosfera di terrore, paura ed intimidazione negli anni della persecuzione razziale nazista attraverso la pubblica esemplare punizione di una donna rapata a zero e trascinata per le vie del quartiere con un cartello al collo con scritto “Marie Sanders è stata a letto con un ebreo”.

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Particolare rilevanza assume la presenza di questo brano e di quelli dell’ebreo Kurt Weill nel programma di questa sera in relazione alla giornata della memoria della Shoah istituita (appena!) dieci anni or sono il 27 gennaio.

Brecht costituisce a sua volta il legame fra Marie Sanders e Kurt Weill perchè suoi sono i testi di 2 dei 3 brani che chiudono il programma: Alabama Song e Die Morität von Mackie Messer sono infatti tratte rispettivamente da Ascesa e caduta della città di Mahagonny (1927) e da L'Opera da tre soldi (1928), due lavori che portano appunto la firma del grande drammaturgo tedesco. Le canzoni sono scritte originariamente la prima in inglese e la seconda in tedesco. Youkali è invece una canzone scritta da Weill a Parigi nel periodo successivo alla fuga dalla Germania nazista e precedente alla sua definitiva stabilizzazione negli Stati Uniti: il testo è infatti del poeta francese Roger Fernay e parla in maniera dolorosamente nostalgica dell'Isola-che-non-c'è in un’atmosfera sognante enfatizzata dal ritmo di tango-habanera e dalla tessitura armonica scelti da Weill.

Giovanni Del Vecchio

TESTI E TRADUZIONI

I brani di Arcadelt, Mozart, Rossini, Liszt, Villa-Lobos, Romero e Biebl hanno il testo latino (non in tutti il testo è musicato per intero):

Ave Maria, gratia plena, Dominus tecum,Benedicta tu in mulieribusEt benedictus fructus ventris tui, Jesus.Sancta Maria, Mater Dei!Ora pro nobis peccatoribus,Nunc et in hora mortis nostrae. Amen

Brahms: Geistliches Lied (Canto spitituale) op. 30 Laß dich nur nichts nicht dauren mit Trauren, sei stille, wie Gott es fügt, so sei vergnügt mein Wille! Was willst du heute sorgen auf morgen? Der Eine steht allem für, der gibt auch dir, das Deine. Sei nur in allem Handel ohn Wandel, steh feste, was Gott beschleußt, das ist und heißt das Beste. Amen.

(Paul Flemming)

Non stare tanto tempo a rattristarti, calmati, come decide Dio, sia indirizzato con contentezza il mio volere! Cosa vuoi preoccuparti oggi per il domani? L’Unico è a capo di tutto, Lui darà anche a te il tuo. Basta che il tuo agire sia senza tentennamenti, che rimanga fermo, quel che Dio decide è e rappresenta il meglio. Amen.

Ave Maria tradizionale sarda

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Deus ti salve, Maria, chi ses de grazia piena, de grazia ses sa ivena, ei sa currente.Pregade lu a fizzu ostru, chi tottu sos errores a nois sos peccadores a nos perdone.Meda grazia a nos done in vida e in sa morte e in sa diciosa sorte in paradisu.

Io ti saluto, Maria, che sei piena di grazia, della grazia sei la vena e la sorgente.Pregate presso il figlio vostro affinché perdoni tutti i peccati a noi peccatori.Donaci molta grazia in vita e in morte e felice sorte in paradiso.

Piazzolla: Ave MariaAve Maria, llena de gracia, el Señor es contigo. Bendita eres entre las mujeres,y bendito es el fruto de tu vientre, Jesus. Maria, madre de Diòs, ruega por nosotros pecadores.ahora y en la hora de nuestra muerte. Amen.

Biebl: Ave MariaAngelus Domini nuntiavit Mariae, et concepit de Spiritu Sancto. Ave Maria...Maria dixit : Ecce ancilla Domini, fiat mihi secundm verbum tuum. Ave Maria…Et verbum caro factum est et habitavit in nobis. Ave Maria…

L’angelo del Signore (lo) annunciò a Maria, ed (ella) concepì per opera dello Spirito Santo. Ave Maria…Maria disse: ecco l’ancella del Signore, sia fatto di me secondo la tua parola. Ave Maria…Ed il verbo si incarnò ed abitò presso di noi. Ave Maria…

De Andrè: Ave Maria

E te ne vai, Maria, fra l’altra gente che si raccoglie intorno al tuo passare,siepe di sguardi che non fanno male, nella stagione di essere madre.Sai che fra un’ora forse piangerai, poi la tua mano nasconderà un sorriso:gioia e dolore hanno un confine incerto nella stagione che illumina il viso.Ave Maria, adesso che sei donna, ave alle donne come te, Maria,femmine un giorno, per un nuovo amore, povero o ricco, umile o Messiafemmine un giorno e poi madri per sempre, nella stagione che stagioni non sente.

Eisler: Ballade von der “Judenhure” Marie Sanders

In Nürnberg machten sie ein GesetzDarüber weinte manches Weib, dasMit dem falschen Mann im Bett lag.„Das Fleisch schlägt auf in den VorstädtenDie Trommeln schlagen mit MachtGott im Himmel, wenn sie etwas vorhättenWäre es heute Nacht.“Marie Sanders, dein GeliebterHat zu schwarzes Haar.Besser, du bist heute zu ihm nicht mehrWie du zu ihm gestern warst.„Das Fleisch schlägt auf in den VorstädtenDie Trommeln schlagen mit MachtGott im Himmel, wenn sie etwas vorhättenWäre es heute Nacht.“Mutter gib mir den SchlüsselEs ist alles halb so schlimm.

Der Mond sieht aus wie immer.„Das Fleisch schlägt auf in den VorstädtenDie Trommeln schlagen mit MachtGott im Himmel, wenn sie was vorhättenWäre es heute Nacht.“Eines Morgens, früh um neun UhrFuhr sie durch die StadtIm Hemd, um den Hals ein Schild, das HaarGeschoren.Die Gasse johlte. Sie Blickte kalt.Das Fleisch schlägt auf in den VorstädtenDer Streicher spricht heute nacht.Großer Gott, wenn wir ein Ohr hättenWüßten wir, was man mit uns macht."

Bertolt BrechtBallata di Marie Sanders,

puttana da ebrei

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A Norimberga si puniscono le donneche vanno a letto con un uomoche non sia di razza ariana.”La fame cresce, i tamburirullano più forte che mai.Oh mio Dio, hanno già decisoe verranno qua”.Maria Sanders lascia perdere il tuo uomoche ha i capelli troppo neried un naso che non va.“La fame cresce, i tamburirullano più forte che mai.Oh mio Dio, hanno già decisoe verranno qua”.Mamma dammi la chiave,

non c'è niente di gravee la luna splende in cielo come sempre.”La fame cresce, i tamburirullano più forte che mai.Oh mio Dio, hanno già decisoe verranno qua”.Un bel giorno le han tagliato i capellie le han messoun cartello al collo ed una camicia.Rise la gente. E lei: niente.La carne rincara nei sobborghie l'Imbianchino* sta là.Dio del cielo, chi ha occhi per vedereha già capito che cosa accadrà.

*l’imbianchino = HitlerTrad. di Giorgio Strehler

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Weill: Alabama Song (da “Ascesa e caduta della città di Mahagonny”)

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Oh, show me the way to the next whiskey barOh, don't ask why, No, don't ask whyFor we must find next whiskey barOr if we don't find the next whiskey barI tell you we must die!Oh, Moon of Alabama, We now must say goodbyeWe've lost our good ol' mamaI must have whiskey, Oh, you know whyOh, show us the way to the next little dollarOh, don't ask why, No, don't ask whyFor we must find the next little dollarOr if we don't find the next little dollarI tell you we must die!Oh, Moon of Alabama, We now must say goodbyeWe've lost our good ol' mamaI must have dollars, Oh, you know why!

Bertolt Brecht

Oh, mostrami la strada per la prossima bettolaOh, non chiedere perché, No, non chiedere perchéPoiché dobbiamo trovare la prossima bettolaO se non troviamo la prossima bettolaTi dico che dobbiamo morire!Oh, Luna dell'Alabama, E' tempo di dire addioAbbiamo perso la nostra vecchia buona mammaDevo avere del whiskey, Oh, sai perché!Oh, mostraci la strada per il prossimo piccolo dollaroOh, non chiedere perché, No, non chiedere perchéPoiché dobbiamo trovare il prossimo piccolo dollaroO se non troviamo il prossimo piccolo dollaroTi dico che dobbiamo morire!Oh, Luna dell'Alabama, E' tempo di dire addioAbbiamo perso la nostra vecchia buona mammaDevo avere soldi, Oh, sai perché!

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Weill: Die Morität von Mackie Messer(Die Dreigroschenoper)

1. Und der Haifisch, der hat Zähneund die trägt er im Gesicht und Macheath, der hat ein Messer, doch das Messer sieht man nicht. 2. An 'nem schönen blauen Sonntag Liegt ein toter Mann am Strand Und ein Mensch geht um die Ecke Den man Mackie Messer nennt. 3. Und Schmul Meier bleibt verschwunden Und so mancher reiche Mann Und sein Geld hat Mackie Messer Dem man nichts beweisen kann. 4. Jenny Towler ward gefunden Mit 'nem Messer in der Brust Und am Kai geht Mackie Messer Der von allem nichts gewusst. 5. Und das grosse Feuer in Soho Sieben Kinder und ein Greis- In der Menge Mackie Messer, den Man nicht fragt und der nichts weiss. 6. Und die minderjährige Witwe deren Namen jeder weiss Wachte auf und war geschändet, Mackie, welches war dein Preis

Bertolt Brecht

La  veridica  storia  di  Mackie  Messer(da “L’opera da tre soldi”)

1. Quanti denti ha il pescecanee a ciascun li fa veder,e Macheath, lui ci ha il coltelloma chi mai lo può saper?2. In un bel mattino azzurrogiace un morto sullo Strande qualcuno svolta in fretta.Ha per nome: Mackie Messer.3. E Schmul Maier un dì spariscee tanti altri ricchi al par.Mackie ha in tasca i lor denari,nessun può testimoniar.4. Jenny Towler l'han trovataun coltel ficcato in cuor.Mackie Messer va a passeggio,non gli importa di saper.5. E l'incendio dove un vecchiocon sei piccoli perì.Nella folla c'è anche Mackie,che è per caso giunto lì.6. E la giovin vedovella il cui nome ognun sa diragguantata appena svegliaMackie, come andò a finir?

Trad. Emilio Castellani

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Weill: Youkali (tango-habanera)C'est presqu'au bout du monde Ma barque vagabonde Errant au gré de l'onde M'y conduisit un jour L'île est toute petite Mais la fée que l'habite Gentiment nous invite A en faire le tour.Youkali c'est le pays de nos désirs Youkali c'est le bonheur, c'est le plaisir Youkali c'est la terre où l'on quitte tous les soucis C'est, dans notre nuit, comme une éclaircieL'étoile qu'on suit C'est Youkali Youkali, C'est le respect de tous les voeux échangés Youkali, C'est le pays des beaux amours partagés C'est l'espérance Qui est au coeur de tous les humains La délivranceQue nous attendons tous pour demain Youkali C'est le pays de nos désirs Youkali C'est le bonheur, c'est le plaisir Mais c'est un rêve, une folie Il n'y a pas de Youkali Et la vie nous entraîne Lassante, quotidienne Mais la pauvre âme humaine Cherchant partout l'oubli A, pour quitter la terre Se trouver le mystère Où rêves se terrent En quelque Youkali. Youkali…..

Roger Fernay

YoukaliE’ quasi in capo al mondo:la mia barca errabonda,assecondando l’onda,mi ci portò un bel giorno.L’isola è piccina, ma l’abita una fatache gentilmente invitaal giro tutto intorno.Youkali è il paese dei nostri desideri,Youkali è la felicità, il piacere,Youkali è la terra dove lasci ogni dolore,è, nella nostra notte, una specie di chiarore,la stella da seguire. Youkali.Youkali è rispetto di promesse scambiate,Youkali è bellezza d’amori ricambiati,è quella speranza che gli esseri umani han tutti nel cuore, la liberazione che tutti attendiamo.Youkali è il paese dei nostri desideriYoukali è la felicità, il piacere.Un sogno, purtroppo, una chimera:Youkali non c’è, non è una cosa vera.La vita ci trascinaFaticosa, quotidiana, ma la povera anima umana,in cerca ovunque dell’oblio,per lasciare questa terra ha scoperto il misteroCi sono sogni sottoterra, in qualche Youkali.Youkali…..

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Il Coro della Società Filarmonica Pisana, fondato e diretto da Giovanni Del Vecchio (docente titolare di Lettura della Partitura al Conservatorio Cherubini di Firenze) si è specializzato negli anni in repertori in genere poco frequentati dalle associazioni corali tradizionali ma di estremo interesse storico e culturale. Frequenta autori quali Bernstein (Mass, Missa brevis, Chichester Psalms),  Britten (Voices for today, A Ceremony of Carols, Festival Te Deum), Stravinsky (Symphonie des Psaumes, Variazioni corali, Ave Maria), Prokofiev (Aleksandr Nevskij), Janacek (Otcenas), Shostakovich, Ramirez (Misa criolla), Romero, Villa-lobos ed altri, senza ovviamente tralasciare anche grandi autori  come Mozart (Litaniae Lauretane), Schubert (Deutsche Messe per coro, orchestra di strumenti a fiato, timpani e organo), Brahms (Begrabnisgesang op. 13 e Gesange op. 17), Liszt (Te Deum) o grandi capolavori popolari come i Carmina Burana di Orff  (tutti i brani citati sono stati eseguiti con grandi consensi negli ultimi anni). Il Coro si distingue inoltre per aver sempre affrontato le partiture originali dei lavori prescelti, caratteristica di particolare impegno se si pensa ad esempio alla Sinfonia di Salmi ed alle Variazioni Corali di Stravinsky (che richiedono un’orchestra di oltre 45 elementi), o ai brani citati di Schubert, Brahms e Liszt (per coro, strumenti a fiato e timpani) o quantomeno le versioni “ridotte” dagli autori stessi (come nel caso di Mass e Chichester Psalms di Bernstein e dei Carmina di Orff, o della Misa criolla di Ramirez che comunque impegnano ensembles strumentali dai 3 ai 25 elementi). L'unica eccezione è stata l'esecuzione della grande cantata Aleksandr Nevskij di Prokofiev per la quale il M° Del Vecchio ha pensato di adattare la parte strumentale ad un organico del tutto simile a quello dei Carmina di Orff (2 pianoforti e percussioni), in modo da renderlo eseguibile per una compagine corale pur sempre composta da non professionisti ed in numero relativamente limitato: in quell'occasione l'esecuzione era accompagnata da suggestive immagini tratte proprio dall'omonimo film di Eisenstein. Il coro della Società Filarmonica Pisana è stato invitato dall'Editore Aldo Pagani a cantare nella prima esecuzione italiana dell'oratorio “El Pueblo Joven” di Astor Piazzolla per voce recitante, coro, solo, bandoneon, chitarra, pianoforte e orchestra d'archi, sotto la direzione del curatore della prima edizione del lavoro appena pubblicato postumo, Roberto Salvalaio, avvenuta al Teatro Verdi di Pisa nell'Ottobre 2009.

I CORISTIMagda BeltramiMaurizio BerniRenato Berti LorenziSandra Bertini Maria Letizia Boilini Gabriella Bonomi Norbert Braito Manuela Brizi Francesca Carboni*Maria Carboni Ilaria Casai*Carla Casu Alessandro CataniaStefano CeiMartina Cheli Mario Cioni

Laura Ciurli Camilla Colaprete Mauro Detotto Paolo Pio Di PedeLucia Fatigante Emanuela Ferro Rossella Festa Eleonora Ghetti* Enzo Gimmelli Stefania Gini* Laura Magherini Roberta Malvezzi* Lorenzo Martelli Luigina Masi* Laura Matteoli Andrea Mennucci

Monica Monacci Elio Napolitano Stefano Noferi* Enrico Pappalettere Francesco PasquiniRaffaello PegnaChiara ProsperiniGiuseppe RealeLauretta Righi Giovanna Soldi Paola TenconiLorella Toncelli*Daniele Tosi Sandro TropianoTraian VinasiElena Volterrani

*parti solistiche

Preparatrice vocale: Anna Maria Guarducci