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Spedizione in Abbonamento Postale Regime libero Modena tassa riscossa, Tax percue. Autorizzazione della Filiale di Modena Poste Italiane spa a soli € 0.50 in edicola 20 luglio 2012 ANNO XIII N. 28 ATTUALITà, CULTURA, SPETTACOLO, MUSICA, SPORT E APPUNTAMENTI Settimanale di TERREMOTUS COOKIES E MATTATOIO: L’UNIONE FA LA FORZA IL CENTRO PRELIEVI ALLA POLISPORTIVA D. PIETRI? A NOVI NASCE UNA MAGLIA PER RICOSTRUIRE LE SCUOLE PIù DI MILLE I CARPIGIANI SENZA UN TETTO Andrea Lazzaretti FRANCESCO DAL CANTO RESPONSABILE DELLA PALESTRA MOTUS DI CARPI HA DECISO DI FARSI AVANTI DOPO LA CHIUSURA IMPROVVISA DELLA STRUTTURA. “CAUSA NOTI EVENTI NATURALI - RECITA IL CARTELLO AFFISSO IN VIA ERACLITO - SIAMO COSTRETTI A SOSPENDERE L’ATTIVITà”. UNA MOSSA CHE HA SCATENATO L’IRA DEGLI ISCRITTI PREOCCUPATI DI NON RIVEDERE PIù IL PROPRIO DENARO. “ENTRO 10 GIORNI - SPIEGA DAL CANTO - LA PROPRIETà COMUNICHERà COSA INTENDE FARE”. OVVERO SE CHIUDERE DEFINITIVAMENTE, CEDERE L’ATTIVITà O RISANARE I DANNI PROVOCATI DAL TERREMOTO.

Tempo n° 28

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Su questo numero: Terremotus: Cosa sceglierà di fare la proprietà di Motus Carpi? Tra dieci giorni sarà emesso il verdetto; i fondi per la ricostruzione stanziati dallo Stato sono solo briciole; Ospedale: i lavori procedono spediti; Un polo sanitario alla Polisportiva Dorando Pietri?; Mille persone senza un tetto a Carpi; Aimag: "Rischiamo il dissesto finanziario"; A Carpi la palma di Comune più virtuoso; I genitori reclamano più sicurezza per i loro figli; Champion riapre: "non perdiamo fiducia nel futuro"; A iom balè a basta: al via una raccolta fondi per la ricostruzione delle scuole di Novi; Rinasceremo più forti di prima: l'associazione buona nascita organizza un evento il 25 luglio in Piazzale Re Astolfo per raccogliere denaro; La pista di atletica per Lilliput; Cookies e Mattatoio: l'unione fa la forza; La spesa in uno smartphone; Nulla da fare per la sede di Carpi del tribunale; Riccardo Tondelli racconta la "sua" Berlino; Valentina Po di ritorno da Barcellona

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Page 1: Tempo n° 28

Spedizione in Abbonamento Postale Regime libero Modena tassa riscossa, Tax percue. Autorizzazione della Filiale di Modena Poste Italiane spa

a soli € 0.50 in edicola

20 luglio 2012 ANNO XIII N. 28attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti

Settimanale di

terremotus

cookies e mattatoio:l’unione fa la forza

il centro prelievi alla polisportiva d. pietri?

a novi nasce una maglia per ricostruire le scuole

più di mille i carpigiani senza un tetto

Andrea Lazzaretti

francesco dal canto responsabile della palestra motus di carpi ha deciso di farsi avanti dopo la chiusura improvvisa della struttura. “causa noti eventi naturali - recita il cartello

affisso in via eraclito - siamo costretti a sospendere l’attività”. una mossa che ha scatenato l’ira degli iscritti preoccupati di non rivedere più il proprio denaro. “entro 10 giorni - spiega dal canto - la proprietà comunicherà cosa intende fare”. ovvero se chiudere definitivamente, cedere l’attività o risanare i danni provocati dal terremoto.

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2 20.07.2012 n° 28

Direttore responsaBile Gianni prandicaporeDattoresara GellireDaZioneJessica Bianchi, Valeria Cammarota, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Federico Campedelli, Francesco Palumbo, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino.

impaGinaZione e GraFica Liliana Corradini

puBBlicita’Multiradio - 059698555 stampaCentro stampa delle Venezie - 049-8700713

reDaZione e amministraZioneVia Nuova Ponente, 24/A CARPITel. 059 645566 - Fax 059 [email protected], [email protected]

attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti

COOPERATIVA RADIO BRUNO arlRegistrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999

Chiuso in redazione il 18 luglio 2012

TrA le rIghe...lA FOTO dellA seTTImANA

FrAse dellA seTTImANA...

La IenaIl graffio

briciole

“Questi sono soldi veri, non slogan. Sono aiuti concreti a vantaggio delle po-polazioni terremotate”: è questo il commento dei parlamentari modenesi del Partito democratico dopo che, nella seduta del 10 luglio, la Camera dei

deputati ha approvato la legge di conversione del decreto n.74 sul terremoto. “E’ un risultato importante – spiegano - sia dal punto di vista normativo che della disponibilità di risorse. Com’è noto, sono stati stanziati 2,5 miliardi per la ricostru-zione. Ma la cifra complessiva, grazie all’impegno di tutti noi ha raggiunto la cifra di 3.340 milioni di euro”. Le voci principali cui i parlamentari avrebbero attinto per raggiungere questo risultato sono: i risparmi per 193 milioni dal finanziamento pubblico dei partiti, 150 milioni dai tagli dei costi di funzionamento della Camera, 82 milioni da fondi Inail, 120 milioni da fondi del Ministero della scuola, 5 milioni dai Beni Culturali, 50 milioni da nuova programmazione di Fondi europei e 40 milioni dalla cosiddetta legge mancia. “Certo – ammettono - non siamo ancora alla copertura integrale del fabbisogno stimato per far fronte ai danni che abbiamo subito ma, in attesa di una legge ad hoc, possiamo dire che Governo, commissario Errani e Parlamento hanno compiuto un significativo primo passo”. Ora che tutti si son stretti le mani, complimentandosi a vicenda, noi comuni mortali, attendiamo che alle parole seguano i fatti. Restiamo quindi in attesa di un Piano Casa che dalla Regione non arriva; di sapere senza se e senza ma, come ricostruire le nostre case inagibili; di conoscere l’entità dei risarcimenti dello Stato e quando tale cifra - bri-ciole - giungerà nelle nostre mani. Negli occhi intanto restano le crepe delle nostre abitazioni; crepe cui non possiamo porre ancora rimedio poichè la Regione non ci dice con quali crismi si deve risistemare il patrimonio edilizio privato, legando di fatto, le mani a ingegneri e progettisti. Che fine faranno le oltre 2.700 persone cui è stata rilasciata un’ordinanza di inagibilità a Carpi? Cosa faranno le istituzioni quando, quest’inverno, i cittadini busseranno alle loro porte in cerca di aiuto e riparo? Dove sono i moduli abitativi temporanei? Dove sono gli appartamenti sfitti o invenduti da mettere a disposizione degli sfollati? Gli aquilani non ancora tor-nati nelle loro abitazioni, dopo tre anni dal terremoto, sono lì a ricordarci, giorno dopo giorno, che le promesse della politica hanno poco valore. Scusate ma a noi pare non ci sia nulla di cui compiacersi.

Jessica Bianchi

Ph Luciano Arletti

Per non perder tempo, le ditte che sistemeranno le scuole colpite dal sisma saranno scelte per affidamento diretto e non attraverso bandi. Peccato che il Comune di Carpi debba depositare i progetti in Regione per ricevere il nulla osta e partire. Forse entro Natale un paio di cantieri decolleranno...

“Visto che il peggio deve ancora venire e arriverà con l’inverno, il Pd deve farsi sentire dimenticando logiche di affinità politica e litigando con Errani”. Dichiarazione di Giliola Pivetti, capogruppo di Alleanza per Carpi, durante il Consiglio Comunale.

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320.07.2012 n° 28

Ospedale di Carpi: ad agOstO sarannO ripristinate le degenze di area internistiCa mentre dOvremO aspettare l’autunnO per la rimessa in funziOne del COmpartO OperatOriO, il Cui Cantiere è già partitO

ramazzini: i lavori procedono spediti

l’ipOtesi di Creare un pOlO sanitariO Che Ospiti il CentrO prelievi dell’Ospedale di Carpi, la sede di avis e la farmaCia COmunale all’internO della pOlispOrtiva dOrandO pietri, è una strada perCOrribile? lO abbiamO ChiestO all’assessOre CarmelO albertO d’addese

un polo sanitario in polisportiva

punto di riferimento per circa 400 pazienti dell’area nord

riaperto l’ambulatorio di stomaterapia

e’ di nuovo in funzione l’am-bulatorio di Stomaterapia del Distretto e dell’Ospedale di

Carpi. Dopo la sospensione dovuta al terremoto, l’attività ha trovato una nuova temporanea collocazio-ne all’interno del Poliambulatorio 1, vicino agli ambulatori chirurgici. Affidato alle stomaterapiste simona Vergnanini e monia Ferrari, l’Am-bulatorio ha come riferimento la dottoressa margherita Gavioli (in foto) specialista chirurgo. Nell’attesa del ripristino dell’agibilità dei reparti ospedalieri, l’attività sarà orientata ai 200 pazienti del distretto di Carpi e anche ai 200 del distretto di Mirandola, dove l’ambulatorio resta chiuso. In questa fase, l’attività di stomaterapia si eroga tutti i giorni dal lunedì al venerdì, dalle 8.30 alle 13.00, nella stanza 205 de Poliambulatorio 1 di Carpi. Nello stesso ambulatorio si effettua anche la distribuzione dei presidi stomali per tutte le persone residenti nell’Area Nord. Un ringraziamento va alle asso-ciazioni nazionali di pazienti portatori di stomia aistom e Finco che, sensibili ai pesanti disagi subiti delle persone stomizzate che vivono nei territori terremotati, hanno promosso iniziative concrete per migliorare le loro condizioni.

e’ partito il 2 luglio scorso, il cantiere per la realizzazione

delle 4 nuove sale operato-rie (che si aggiungeranno alle 6 esistenti) all’interno dell’Ospedale di Carpi, che saranno consegnate in au-tunno, quando, finalmente anche le degenze chirurgi-che potranno fare ritorno in città. Al Ramazzini infatti i lavori procedono celer-mente. Numerosi, onerosi e complessi, gli interventi necessari per rimettere in piedi il nostro spiaggiato nosocomio, hanno preso il via immediatamente, grazie alla solerzia dell’Azienda sanitaria conscia che tre ospedali inagibili in Provin-cia di Modena costituiscono una miscela tendenzialmen-te esplosiva dal punto di vista socio-sanitario. Metro dopo metro, il Ramazzini sta riprendendo vita, grazie al sacrificio di medici e operatori che, nonostante i disagi e la ristrettezza degli spazi, tengono duro. A deli-neare lo stato di avanzamen-to dei lavori (ricordiamo che sul fronte strutturale,

complessivamente, l’ospe-dale non ha subito danni anche se il suo recupero sarà necessariamente graduale) è il dottor Claudio Vagni-ni, direttore sanitario del Distretto di Carpi. “Entro la fine di luglio tornerà operativo il servizio di Endoscopia, mentre a metà agosto, tutti i servizi posti al primo piano della palazzina dell’Ex Tenente Marchi potranno rientrarvi. E parlo di Pediatria di comunità, Psicologia clinica, Me-dicina del lavoro, Igiene pubblica, Neuropsichiatria infantile e Veterinaria.

Contestualmente si stanno completando i lavori sul blocco 4 dell’ospedale, il corpo di fabbrica che ospita le degenze internistiche e già nelle prime settimane di agosto dovremmo essere in grado di riattivare i ricoveri di Cardiologia, Medicina e Lungodegenza”. Un’ala nella quale si sta anche valu-tando la possibilità di ripor-tare l’attività di Ostetricia poiché, ad oggi, è prioritario ripristinare al più presto un altro punto nascita in pro-vincia. Si stanno completan-do anche i lavori di messa in sicurezza della Psico-

oncologia del Day Hospital Oncologico mentre i tratta-menti chemioterapici sono stati ricollocati all’Ospedale civile di Sassuolo. “Stiamo facendo notevoli sforzi an-che sulla diagnostica e sulla Radiologia in modo parti-colare, per rendere sempre più efficiente e autonomo

il nostro Pronto Soccorso, il primo a essere rientrato dopo le grandi scosse del 29 maggio. Inoltre a giorni il Sert abbandonerà le tende e sarà operativo all’interno di alcuni shelter, ovvero container speciali a uso ospedaliero, completamente attrezzati e climatizzati, in

prossimità dell’ex Tenente Marcho”, continua Vagnini. Vero nodo scoperto resta invece il Centro prelievi che, su concessione del ve-scovo Francesco Cavina, è stato spostato all’interno della Cappella dell’ospe-dale. Un servizio che, sul lungo termine, “dovrà però essere ricollocato, magari insieme alla sede dell’Avis, poichè non abbiamo alcuna intenzione di riattivarlo nel seminterrato”, conclude Vagnini. A lamentare ancora notevoli disagi sono invece i dializzati: garantiti infatti i trattamenti per soli 50 pazienti dell’area Nord al giorno (su un totale di circa 80) poichè gli spazi disponi-bili, al momento, sono note-volmente ridotti ma, come ha sottolineato il direttore generale dell’Azienda Sanitaria, Mariella Mar-tini, “con gradualità, tutto tornerà in funzione, siamo consapevoli che i prossimi mesi metteranno a dura prova operatori e cittadini ma, vi assicuro, ce la stiamo mettendo tutta”.

Jessica Bianchi

Il Centro Prelievi dell’Ospedale di Carpi non tornerà nel seminter-

rato. Una posizione infausta la sua, che ha palesato, in pochi istanti, tutta la sua problema-ticità, durante i drammatici secondi della scossa delle 9, dello scorso 29 maggio. Mo-menti di panico puro. Mentre la terra tremava, infatti, opera-tori e cittadini erano incastrati là, sottoterra, assiepati lungo la scala per cercare di risalire, il prima possibile, alla luce del sole. Da giorni il Centro Prelievi, dopo essere stato allestito al piano terra della palazzina dell’ex Tenente Marchi, ha trovato ospitali-tà all’interno della Cappella dell’ospedale. Una risposta temporanea all’emergenza che esige di trovare in tempi brevi una collocazione ben più consona e adeguata. Da mesi, in tempi certamente non sospetti, circolavano voci di un suo potenziale trasferimen-to all’interno dei locali della Polisportiva Dorando Pie-

tri che sta formalmente (gli atti si stanno approntando in questi giorni) per tornare nelle mani del Comune di Carpi. Fantasia o realtà? Rumors o voci attendibili? Lo abbiamo chiesto all’assessore Carme-lo Alberto D’Addese.assessore nel momento in

cui i locali della polispor-tiva che oggi ospitano le forze di polizia giunte sul nostro territorio per dare una mano dopo il sisma saranno liberati, avete già deciso come riempirli?“In questo momento ogni de-cisione è rimandata. Ora ogni

nostro sforzo è teso a gestire al meglio l’emergenza. Dopo di che potremo occuparci di altre questioni, tra cui la Po-lisportiva”.l’ipotesi di creare un vero e proprio polo sanitario che ospiti il centro pre-lievi, la sede di avis e,

perchè no, la farmacia comunale, è una strada percorribile?“Superata l’emergenza, consi-derato il consolidato rapporto di collaborazione tra Comune di Carpi e Ausl, valuteremo con attenzione questa pos-sibilità. Certamente la poli-sportiva offrirebbe ampi spa-zi, una posizione strategica e facilmente fruibile dalla cittadinanza e garantirebbe al contempo un parcheggio spazioso. Ogni possibilità sarà quindi valutata con at-tenzione. Non nascondo co-munque che questo progetto ci interessa”.Non si sbilancia troppo D’Ad-dese ma, allo stesso tempo, non nasconde l’interesse che l’Amministrazione Comuna-

le nutre nei confronti di un progetto che potrebbe offrire alla cittadinanza un servizio finalmente funzionale. Tante le ricadute positive che la cre-azione di questo polo avrebbe sulla città: più posti auto nel parcheggio di Piazzale Dona-tori di Sangue e spazi più con-soni per far fronte all’ingente numero di prestazioni che il centro prelievi compie quoti-dianamente. Inoltre, qualora l’Avis potesse finalmente trovare una collocazione al di fuori delle mura ospedaliere, la direzione sanitaria potrebbe riconvertirne la sede e rispon-dere così al cronico bisogno di spazi del Ramazzini. Quando si dice: due piccioni con una fava...

Jessica Bianchi

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4 20.07.2012 n° 28

a Carpi sOnO stati diChiarati inagibili Oltre un migliaiO di edifiCi, per un tOtale di 2.727 Cittadini COinvOlti. il COmune stima Che sarannO CirCa 1.000 le persOne per le quali dOvrannO essere adOttate delle sOluziOni di assistenza di lunga durata per superare gli attendamenti e far COsì frOnte all’invernO. sì, ma quali?

mille persone senza un tetto a carpie

’ ancora difficile trac-ciare una fotografia definitiva dello stato

in cui versa la nostra città dopo il sisma del 29 mag-gio. Impossibile ancora sti-mare i danni subiti e capire esattamente quante sono le famiglie che, sul medio e lungo periodo, avranno bisogno di un alloggio so-stitutivo ma, certamente, a quasi due mesi di distanza, possiamo iniziare a tirare alcune somme. A essere di-chiarati inagibili sono oltre un migliaio di edifici (per un totale di 2.727 cittadini) e, al momento, assicura l’assessore all’Urbanistica, Simone Tosi, “il Comune di Carpi è impegnato a confrontare le ordinan-ze di inagibilità emesse in seguito alle verifiche speditive dei tecnici comu-nali e dei Vigili del Fuoco (giunte ormai al termine) con le schede Aedes compi-late durante i sopralluoghi svolti dalla Regione Emilia Romagna, per conoscere l’entità dei danni e per capire poi che interventi mettere in campo. Opera-

zione che, probabilmente, si concluderà entro la fine del mese di luglio e ci ga-rantirà di avere un quadro completo per partire con

la ricostruzione”. Ad oggi sono arrivate 1.251 doman-de di Contributo Autonoma Sistemazione che consiste nell’erogazione di un con-

tributo mensile di 100 euro per ogni componente del nucleo fami-liare, sino a un massimo di 600 euro (con contri-buto aggiuntivo di 200 euro per ogni famigliare over 65 o con un’invalidità non inferiore al 67%) e 200 euro per i nuclei formati da

una sola unità. Ma quando arriverà tale somma nelle tasche dei carpigiani che ne hanno fatto richiesta? “Una volta controllato che tutti i richiedenti ne ab-biano l’effettivo diritto, lo comunicheremo al Diparti-mento di Protezione Civile Nazionale che elargirà alla Regione i fondi, la quale a sua volta li girerà al Co-mune”. L’Ente Pubblico dovrà comunque pensare di adottare soluzioni di assistenza di lunga durata per superare gli attenda-menti (ricordiamo che 467 carpigiani sono ancora in albergo e 300 sono ospiti del campo tende Basilicata

continua Tosi - nella partita del terremoto è entrato nel secondo tempo, quando molte persone della Bassa si erano già recate verso la nostra città in cerca di appartamenti. Le dimensio-ni del patrimonio sfitto si sono quindi notevolmente ridotte; basti pensare che le agenzie ci dicono che dal terremoto ad oggi, si stipu-lano dai 10 ai 15 contratti di locazione al giorno. Per tale motivo stiamo cer-cando di aprire un dialogo con i proprietari di appar-tamenti ad oggi ancora invenduti”. Sul tema delle casette modulari invece, l’assessore assicura che si

meranno in mille pratiche edilizie che si sommeran-no a quelle già esistenti. Una mole di lavoro che in tempi “normali”, il Comu-ne processerebbe in due anni e mezzo. Quindi, se vogliamo dare velocità alla ricostruzione e garantire risposte consone e celeri ai cittadini, abbiamo la neces-sità di assumere, anche con contratti di collaborazione, nuovi ingegneri, architetti e geometri”. Insomma il Comune chiede alla Regio-ne soldi e uomini per far fronte all’emergenza del dopo sisma: arriveranno? I nostri amministratori si definiscono fiduciosi ma intanto mettono le mani avanti, dicendosi disposti ad aggirare il famigerato Patto di stabilità: “oggi ci interessa poco il nostro fu-turo politico (ndr il rischio è quello di vedersi decur-tare lo stipendio del 30% e di non poter accedere a cariche pubbliche per tre anni) quel che conta è dare risposte a una comunità ferita per ridarle il futuro che merita”. E mentre la squadra Campedelli spera che, a partire dal 30 luglio, quando Errani sarà ufficial-mente incoronato commis-sario per la ricostruzione, questa possa partire davve-ro, noi vorremmo ribadire un concetto. Per l’ennesima volta. I cittadini non sono disposti a fare sconti a que-sta classe politica. Il suo futuro dipende dalle azioni che metterà in campo. Ed è già in netto ritardo.

Jessica Bianchi

non ha usato mezzi termini il sindaco in apertura di seduta del Consiglio Comunale del 12 luglio scorso, nel denunciare la situazione di solitudine in cui la nostra città sta gestendo l’emergenza legata al terremoto e gli imbarazzanti capitoli legati alle risorse - non pervenute - e ai ritardi della regione

“sette milioni per l’emergenza”

nel Piazzale delle Piscine) e far così fronte all’inverno: “stimiamo, ma è una cifra di massima, che le persone che avranno bisogno di un alloggio saranno circa mille, di cui 110 residenti di edilizia popolare (Erp )”. Numeri importanti che esigono risposte imme-diate: dalla “requisizione” del patrimonio sfitto alla creazione di aree attrezzate con container e casette in legno. “Il nostro Comune -

stanno già “valutando le potenziali aree in cui col-locarle temporaneamente”. I tempi stringono: l’inver-no è più vicino di quanto pensiamo e mille cittadini senza un tetto sulla testa non sono certo bruscoli-ni. Perchè la macchina è tanto farraginosa? “Tutto dipende dalla risorse della Regione. Ci occorrono liquidi freschi e sonanti e risorse umane subito. 1.000 edifici inagibili si trasfor-

“Dalla Protezione Ci-vile non è arrivato un euro ma abbiamo già

impegnato per l’emergenza terremoto oltre 2 milioni con le Variazioni di Bilancio che il Consiglio è chiamato a ratificare e da qui a fine agosto ne dovre-mo fare un’altra da 5 milioni. Nessuna delle richieste fatte dai sindaci delle zone terremotate è stata accettata; non ci è stato consentito di derogare al Patto di stabilità, né al blocco delle assunzioni del personale che ci serve; non è stata data risposta alla richiesta di più risorse a fa-vore dei comuni e delle imprese.

Continueremo a martellare nel-le sedi dovute e anche in quelle non dovute perché le nostre non sono richieste campate per aria ma legittime. Ogni soluzione che possa portare condizioni positive è benvenuta anche nell’ambito della fiscalità”. Non ha usato mezzi termini il sindaco enrico campedelli in apertura di seduta del Consiglio comunale del 12 luglio scorso, nel denunciare la situazione di

solitudine in cui la nostra cit-tà sta gestendo l’emergenza legata al terremoto e gli im-barazzanti capitoli legati alle risorse - non pervenute - e ai ritardi della Regione Emilia Romagna. E a tracciare gli inquietanti chiari di luna che ci aspettano, ci ha pensato l’assessore al Bilancio cinzia caruso, che ha espo-sto all’aula le tre variazioni di bilancio necessarie per non

crollare del tutto. La prima, re-lativa alla fase seguente al sisma del 20 maggio, ammontava a 270mila euro, di cui 200mila giunti dallo Stato, ed è servita a finanziare interventi al patrimo-nio storico-artistico. I 2 milioni della seconda Variazione sono serviti a finanziare interventi dovuti al sisma del 29 maggio (alloggiamenti, danni pubblici e non solo, sistemazione delle persone) mentre per la gestione

dell’emergenza da metà giu-gno a fine agosto serviranno almeno altri 5 milioni di euro, “da reperire con una nuova Va-riazione: e non è arrivato un euro dallo Stato”. Con la terza Variazione di Bilancio è stato assegnato l’incarico di perito di parte dell’Ente Locale al tecnico che dovrà valutare l’ammontare dei danni subiti dal patrimonio comunale per il rimborso assi-curativo: nel novembre 2011

infatti il Comune ha stipulato una polizza danni con la reale mutua, a copertura tra l’altro anche di eventuali terremoti. “Sussistono i presupposti per chiedere il rimborso ma è neces-sario – ha concluso Caruso – la nomina di un perito, individuato in Giuseppe Degradi di Mi-lano, per il quale è previsto un compenso di 104mila euro, spe-sa a carico della compagnia che, per inciso, ci ha già mandato la disdetta”. Le tre Variazioni di Bilancio sono state ratificate col voto favorevole di tutti i gruppi presenti, a esclusione di quello della Lega Nord.

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520.07.2012 n° 28

Da sinistra Paolo Ganassi, Adelmo Bonvicini, Mirco Arletti, Antonio Dondi e Davide De Battisti

ammOntanO a 5 miliOni di eurO i danni subiti da aimag, ma a mettere in ginOCChiO la multiutility pOtrebbe essere la sOspensiOne dei termini di pagamentO delle fatture di aCqua, gas ed energia Che COmpOrterebbe un manCatO intrOitO di ben 60 miliOni di eurO

“rischiamo il dissesto finanziario”T

ra le imprese piegate dai terremoti che hanno col-pito con violenza il nostro

territorio, vi è anche Aimag. Ammontano infatti a 5 milioni di euro i danni subiti dalle sedi e dagli impianti della multiutility. “Per quanto riguarda il servizio idrico - ha spiegato Antonio Don-di, direttore generale di Aimag - le lesioni più rilevanti riguardano le torri piezometriche (quattro quelle in corso di demolizione a San Felice, Concordia, Cavezzo e San Possidonio, mentre proseguo-no i lavori di messa in sicurezza della torre di Mirandola). Danni ingenti sono stati registrati anche negli impianti di compostaggio di Massa Finalese e Fossoli (dove è crollato un capannone e un altro risulta fortemente compro-messo) nei quali è stata sospesa l’attività di conferimento alme-no fino all’inizio di agosto. Per non parlare poi delle nostre sedi, praticamente tutte inagibili, Carpi compresa”. Ma alle ferite, a parere di Aimag, si sommerebbe anche la beffa. Il tiro mancino del Gover-no, relativo alla sospensione dei termini di pagamento delle fatture di acqua, gas ed energia fino al 30 novembre, rischia infatti di mandare Aimag a gambe all’aria. “Aimag e Sinergas, in accordo con gli altri gestori, hanno chiesto all’Autorità per l’energia e il gas - spiega il presidente di Aimag, Mirco Arletti - un provvedimento che cambi quanto definito nella precedente delibera, riservando la sospensione solo ai cittadini e alle imprese che hanno subito dan-ni effettivi con inagibilità delle abitazioni o dei locali”. Il decreto legge, in fase di conversione in Parlamento invece, congela a tutti i residenti dei comuni terremotati il pagamento delle bollette - ricor-diamo che tutti i comuni soci di Aimag fanno parte del cratere - a prescindere dallo stato dei loro immobili o delle loro attività. “Una delibera iniqua - continua Arletti - che mette sullo stesso piano il cittadino che perduto la casa o il lavoro con chi, al contra-

rio, non ha subito alcun danno”. Concretamente tale sospensio-ne comporterebbe un mancato introito nelle casse di Aimag di “60 milioni di euro circa - pro-segue Arletti - con conseguenze gravissime sul nostro bilancio, dal momento che non sono previste adeguate compensazioni econo-miche al fine di alleviare e ridurre i problemi finanziari che ne deri-verebbero”. “Di questi 60 milioni di mancati ricavi senza avere il beneficio di mancati costi - ha poi aggiunto Adelmo Bonvicini, presidente di Sinergas - l’80% sono in capo a Sinergas. Noi stia-mo davvero rischiando il dissesto finanziario. Questo provvedi-mento - che peraltro colpisce solo energia e gas e non, ad esempio, la telefonia, i carburanti... - è davvero micidiale per noi”. Ecco perchè, per ridurre il rischio di un vero e proprio crollo finanziario e

per garantire il mantenimento dei servizi sul territorio, qualora l’Au-torità non decida di accogliere la modifica richiesta, Aimag si riser-va di passare al piano di riserva, ovvero “effettuare la fatturazione dei servizi, a esclusione delle zone rosse e di coloro che sono in possesso di ordinanze di inagibi-lità. In questo modo - conclude il presidente - daremo ai cittadini in grado di farlo la possibilità di po-ter pagare regolarmente le fatture alle scadenze normali, per evitare

hera non “fagociterà” aimag, per ora...

l’operazione di compravendita di aimag è sfumata. Hera re-sterà, probabilmente per lungo

tempo, a bocca asciutta. “Il bilancio di esercizio del 2011 è stato straordinario - ammette mirco arletti - e Aimag era molto appetibile. Il sisma però ha completamente ribaltato le carte in tavola e nel corso del 2012 si eviden-zieranno cali di fatturato importanti ancora difficilmente stimabili. Ogni trattativa è quindi stata azzerata dal terremoto e, di certo, oggi le priorità sono di tutt’altro tenore”.

dove metteremo tutte queste macerie?

aimag, in quanto gestore del servizio di raccolta dei rifiuti urbani, è sta-ta individuata come il soggetto che dovrà occuparsi dei flussi di raccol-ta e trasporto delle macerie agli impianti, sulla base delle indicazioni

che verranno dai sindaci o dagli uffici tecnici dei singoli territori. Le tipologie di macerie di cui l’azienda si potrà occupare sono esclusivamente i materiali derivanti dal crollo parziale o totale degli edifici pubblici e privati nonché di quelli derivanti dalle attività di demolizione e abbattimento degli edifici pericolanti, disposti con apposita ordinanza dai Comuni. La raccolta è partita in questi giorni, come ci spiega paolo Ganassi, dirigente servizi ambientali di Aimag. “Le macerie verranno stoccate presso le discariche di Medolla, Mirandola e, in misura minore, a Fossoli. Le ditte che si sono aggiudicate la gara di appalto che abbiamo indetto sono imprese conosciute, che facevano già parte del nostro albo fornitori, tutte certificate antimafia. E’ stato infatti prioritario, per noi, tutelare il territorio, garantendo, per lo meno all’inizio del-la filiera, la massima trasparenza e legalità onde evitare infiltrazioni sospette”. Tra le difficoltà principali nella rimozione delle macerie, vi è l’operazione di “smassamento”. “Molte persone non hanno potuto recuperare alcun bene dalle proprie abitazioni e, di conseguenza, chiedono di poter salvare qualco-sa - perlopiù casseforti e preziosi - durante la movimentazione delle macerie, operazione che rallenta notevolmente la rimozione ma che, nei limiti, grazie al lavoro dei Vigili del Fuoco, cerchiamo di garantire”.e nel caso in cui vi sia dell’amianto come si muove aimag?“Il cantiere - spiega il presidente mirco arletti - viene immediatamente bloc-cato e viene contattata una ditta specializzata che, pazientemente, separa l’amianto e procede con la bonifica del luogo, dopodichè può riprendere l’ordinaria rimozione delle macerie”.La rimozione durerà mesi e, considerata la mole di macerie da conferire in discarica (“presumibilmente supereremo le centinaia di migliaia di metri cubi di rottami”, ha concluso Ganassi), il problema vero sarà come aggirare il limite fisico degli impianti di stoccaggio a nostra disposizione.

garantita la potabilità dell’acqua

per quanto concerne la qualità dell’acqua, va ribadito che Aimag, tramite il laboratorio

interno, controlla costantemente l’acqua sia all’origine, sia in punti prestabiliti della rete, per verifi-care il rispetto dei parametri di legge stabiliti per la potabilità. Ai controlli effettuati dall’azienda si aggiungono quelli, sia alla capta-zione che in rete, svolti dall’Ausl, che opera secondo un autonomo piano di controlli.“Durante il periodo immediata-mente successivo al sisma - ha commentato Davide De Battisti, dirigente servizio idrico integrato di Aimag - i controlli sono stati svolti non solo regolarmente ma sono stati nettamente intensificati perché è stato svolto anche il con-trollo puntuale di tutti i nuovi punti di allacciamento, fra cui le cucine delle tendopoli e dei campi allestiti dalla Protezione Civile, proprio per garantire il massimo della sicurezza anche a questi siti provvisori. Tutti i controlli eseguiti hanno confer-mato la potabilità dell’acqua e la completa rispondenza ai requisiti di legge”. molti denunciano però un abbassamento della qualità dell’acqua dicendo che è gialla e sgradevole al gusto. a cosa può essere dovuto?“Può darsi - conclude il presidente mirco arletti - che fenomeni di questo genere siano imputabili a danneggiamenti dell’impianto autonomo della casa o del con-dominio. In seguito alle scosse infatti, potrebbero aver avuto delle perdite”.

l’accumulo dell’importo di più bollette a partire dal 1° dicembre”. Ipotizzabili poi, anche forti cali nelle utenze: “rispetto al giugno del 2011, l’erogazione dell’ac-qua a giugno 2012 ha registrato un calo del 18% mentre quella del gas è diminuita del 28% ma è ancora impossibile fornire dati definitivi e certi”. Insomma anche per Aimag, nonostante il brillante bilancio 2011, paiono prospettarsi tempi duri.

Jessica Bianchi

GiovanniTaurasi

spending review anche per la politica locale

a carpi la palma di comune più virtuosose alla crisi si aggiungono i danni del terremoto e gli astronomici costi della

ricostruzione, anche un cieco può vedere come la politica, se intende mantenere quella poca credibilità che i cittadini ancora gli concedono, deve trovare il modo di limitarsi. Auto blu a profusione, stipendi, benefit e pensioni dovrebbero quin-di divenire un – triste – ricordo del passato prossimo. E questo senza aspettare che uno dei tanti referen-dum ammesso a furor di popolo, o che qualche lancio di monetine di ‘manipulitesca’ memoria, risolvano la soluzione con un taglio netto al nodo gordiano dei privilegi di una casta divenuta in gran parte auto-referenziale, supponente e, troppo spesso, incompetente. A questo proposito sono benvenute le deci-sioni che, a Modena come a Sassuo-lo, vanno incontro alla necessità del risparmio. Nella città della Ghirlan-dina è stata approvata all’unanimità la delibera presentata dal sindaco

Giorgio pighi che prevede 24mila euro di fondi in meno per i gruppi parlamentari rispetto al 2011, per un totale di 90mila euro da sud-dividersi – ripartendolo a metà tra quota fissa (5mila euro) e variabile a seconda del numero di consiglieri di ogni lista (1.125 ad eletto) – tra tutti e nove i gruppi consiliari. Anche nel Comune di Sassuolo, di colore poli-tico opposto, luca caselli ha deciso di sottoporre il suo consiglio a una cura dimagrante: i fondi per i gruppi passeranno dai 15mila euro dello scorso anno agli 11mila del 2012, con un taglio vicino al 25%. Bene, bravi, bis. C’è solo un particolare: entrambe le cifre, seppur ridotte, sono enormemente superiori a quel-le che Carpi impiega per la medesi-ma voce. Alla Corte dei Pio, infatti, tutti i gruppi devono dividersi una torta di 2mila euro, come nel 2011 (i fondi ammontavano a 5.500 euro

del 2009, ridotti poi a 4mila due anni fa). La cifra è così ripartita: “PD 733,2 euro, IdV 199,99, Pdl 333,31, Lega Nord 266,65, Alleanza per Carpi 233,32, Carpi5ST-Rifondazione 199,99. Vorrei precisare che su que-ste riduzioni non si è mai registrato alcun dissenso da parte dei gruppi consiliari - ha spiegato il presidente del Consiglio Comunale, Giovanni taurasi - che hanno dimostrato piena consapevolezza della neces-sità di ridurre al minimo le spese, in un momento nel quale si chiedono sacrifici enormi ai cittadini. Credo che questo debba essere riconosciu-to a tutti i nostri amministratori e consiglieri, di ogni colore politico”. Insomma, a Carpi si spende meno e da molto più tempo. 2mila euro son bruscolini, se paragonati a quelli utilizzati da Modena e Sassuolo. La popolazione residente a Sassuolo,

approssimata per difetto, si aggira sulle 41mila per-sone, a Modena sono 184mila e a Carpi 69mila. Confrontando i dati e incrociandoli emer-ge quindi come il Comune capoluogo di provincia spenda 45 volte più di Carpi pur avendo poco più del doppio dei suoi abitanti, mentre i gruppi di Sassuolo, città più piccola di 28mila unità, hanno il coraggio di ricevere quasi 6 volte di più! Un virtuosi-smo quello di Carpi che speriamo possa essere ricompensato come dovrebbe.

marcello marchesini

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6 20.07.2012 n° 28

I leTTOrI cI scrIvONO

grazie al day hospital oncologico di sassuolo

il comune faccia chiarezza sullo stato delle scuole

sono il padre di un bambino che quest’anno ha fre-

quentato la 1C delle Scuole Medie Pio e sono anche il rappresentante di classe. Ci tengo a precisare che quelle che esprimo sono consi-derazioni personali e non rappresentano né l’opinio-ne, né i suggerimenti di altri genitori. Il sisma di maggio ha cambiato completamen-te la percezione della paura e dell’attenzione sui nostri figli,nulla sarà più come prima. Io di professione faccio l’infermiere e capisco

benissimo cosa significa lavorare in emergenza, tuttavia rimango veramente allibito quando un’Ammini-strazione Comunale presta più attenzione nel rimettere in sicurezza la piazza per il Festival della filosofia (non che non sia importante), piuttosto che occuparsi dei propri cittadini. Non sto solo parlando delle scuole che necessitano di valutazioni attentissime (non vorrei domani sentirmi dire era una strage annunciata) visto che questa volta ci è andata veramente bene. Credo che

una buona amministrazione abbia l’obbligo - e ripeto l’obbligo - di partecipare con i suoi funzionari (meglio se col primo cittadino) a riunioni indette dai cittadini, per ascoltarne il pensiero e tentare di attuarne le richie-ste. Il vero buon governo è quello che ascolta: non credo che le nostre preoccu-pazioni siano vane. Quindi chiedo assoluta chiarezza su cosa intende fare il Comune per le scuole e in che tempi e di farlo apertamente anche sui mezzi di comunicazione.

alberto

in riferimento a quanto scritto dalla dirigente Rinaldini, preciso che

nell’invito per l’incontro del 30 giugno scorso non si chiedevano risposte ma confronti, mi stupisce leg-gere che alle informazioni venga addirittura attribuito l’aggettivo ”corretto”... era stato specificato che l’incontro sarebbe stato organizzato per cercare di esorcizzare il momento e per dare voce alle esperien-ze vissute dai ragazzi in quei terribili momenti per colla-borare insieme; era stata co-municata la disponibilità di tenere aggiornati gli interes-sati con un verbale (propo-sta rimasta senza risposta) per metterli a conoscenza di dubbi e perplessità e per

“castelvecchio non è una sistemazione adatta per i nostri bambini”

fare luce sulle richieste fatte dai genitori. Un’informazio-ne corretta avrebbe dovuto prevedere la comunicazione dell’imminente incontro del 4 luglio e, oltre alla comunicazione sul sito del Comune, una aggiuntiva da parte della scuola con il resoconto dell’incontro e, magari, l’organizzazione di una riunione con i genitori dei ragazzi che a settembre si troveranno a fare lezione nei container. In quanto presidente del Comitato ge-nitori e in contatto con tutti i rappresentanti di classe mi sono sempre resa disponi-bile e ho sempre informato i genitori su tutti gli sviluppi relativi a questa terribile vicenda. Le informazioni che sono riuscita ad avere,

le ho avute solo dopo mille telefonate alla scuola, non sono mai stata contattata e mai messa in condizioni di poter aggiornare gli altri. Venire a conoscenza tramite Internet della sistemazione nei container e della pro-babile riapertura a gennaio di Castelvecchio, quando bastava telefonare o man-dare una mail, sinceramente ha colto tutti noi genitori di sorpresa: possibile che nessuno si sia preoccupato di chiedere a noi genitori se siamo disposti a far tornare i nostri figli in quella struttura che - per conformazione ed età - non è certamente la si-stemazione adatta per tutti quegli alunni, soprattutto dopo i recenti eventi?

sara rovatti

noi infermiere del Day Hospital Oncologico di Carpi e Mirandola

vorremmo ringraziare pubbli-camente le nostre colleghe del Day Hospital Oncologico di Sassuolo, per l’immensa disponibilità con cui ci hanno accolto, per la pazienza con cui hanno sopportato i naturali disagi derivanti dalla convivenza “forzata” di questi giorni. Pur nelle

difficoltà derivanti dal sisma, abbiamo instaurato un bel percorso di condivisione, che speriamo non si interrompa una volta tornati ognuno a casa propria. Il terremoto ci ha dato la possibilità di incontrare persone meravi-gliose e di scoprire e risco-prire le relazioni personali. Ci sentiamo di ringraziare anche le nostre psicologhe Grazia e Dania e le dottores-

se di Carpi e Mirandola per la loro costante presenza fin dal primo giorno e con le quali abbiamo condiviso la difficoltà di riorganizzare le nostre attività in mezzo a un prato.

caterina, Giusta, manuela, emilia, serena, carla, cristina, Barbara,

Gabriella, rossella, angela, lella

e romano

“tutti i nOstri figli riCOminCerannO le leziOni a settembre e nOn Ci sarà nessunO COstrettO a passare l’invernO in tenda”: sOnO queste le due prOmesse Che il sindaCO di nOvi, luisa turCi, ha fattO a Centinaia di suOi COnCittadini durante un’assemblea a rOveretO

“siamo tutti in guerra”“

Tutti i nostri figli ricominceranno le lezioni a settembre e

non ci sarà nessuno costret-to a passare l’inverno in tenda”. Sono queste le due promesse che il sindaco di Novi, Luisa Turci, ha fatto, il 9 luglio scorso, davanti a centinaia di concittadini all’assemblea indetta a Rovereto per fare il punto sui danni del sisma. “Le nostre quattro scuole – ha continuato il primo cittadi-no – sono tutte da abbattere e ricostruire, perciò l’anno scolastico ripartirà in pre-fabbricati. Per quel che ri-guarda invece gli sfollati, la strada principale sarà quella dell’acquisizione di tutte le abitazioni sfitte, che stiamo censendo, insieme all’indi-viduazione di tre aree - per i centri di Novi, Rovereto e S. Antonio – da urbanizzare e nelle quali andare a siste-mare dei moduli abitativi di proprietà pubblica”. Un altro tema centrale nella fra-zione è quello del campanile che, lesionato dalle scosse, minaccia le abitazioni circo-stanti, tanto da impedire ad alcune famiglie di rientrare nella propria palazzina, seppure questa non abbia subito danni rilevanti. “Vi avevo promesso che avrei fatto demolire il campanile, ma questo non mi è stato possibile, la Soprintendenza infatti, me lo ha impedito”. Luisa Turci ha spiegato che nei prossimi giorni sarà inviato alla sede della Pro-tezione Civile di Bologna il preventivo di spesa per

l’abbattimento, sperando in una rapida approvazione dei costi. Sul tema dei danni agli edifici poi, le squadre dei tecnici sono arrivate, nelle loro verifiche, al 70% circa del totale, tanto che, se si continua con lo stesso rit-mo – 10 squadre ogni gior-no – entro due settimane si potrà avere il numero totale delle inagibilità. “Non è vero che occorre aspettare l’ordinanza di inagibilità per far cominciare i lavori di sistemazione della propria abitazione, anche perché le schede Aedes sono inviate a Bologna per la valida-zione e, tra pochi giorni, sarà possibile visionare la

propria tramite una sempli-ce richiesta di accesso agli atti in Comune. Proseguite con i progetti, nominate un tecnico di fiducia e andiamo avanti”. In un clima più sereno di quello dell’ultimo incontro svolto nella fra-zione, il sindaco ha ricor-dato a tutti che “i segni del terremoto rimarranno e la ricostruzione durerà diversi anni, ma dobbiamo fare le cose giuste oggi per poter esigere i nostri diritti doma-ni. Non dimentichiamoci che ‘siamo in guerra’, ma siamo anche determinati a non mollare”. I primi denari arriveranno, probabilmente, nel nuovo anno. Dal mo-mento che le persone non possono aspettare i tempi della burocrazia per rico-struire, demolire o ristruttu-rare le proprie abitazioni o aziende, i sindaci del cratere – nominati tutti vicecom-missari - stanno lavorando insieme al presidente della Regione, Vasco Errani, af-finché le banche concedano l’erogazione di prestiti sulla base delle schede di inagibi-lità, che daranno poi diritto a un rimborso. Certo i fronti sui quali gli amministratori devono agire sono molti ma la rapidità in questi casi resta uno dei fattori deter-minanti.

Marcello Marchesini

i nostri figli meritano maggiore sicurezza

sono la mamma di due bimbi che frequen-tano le Fanti e volevo

esprimere il mio commento perchè purtroppo, anche la versione dei fatti raccon-tata da mia figlia è diversa da quella che ci racconta la direzione ma, sinceramente, mi stupirei del contrario. Purtroppo è sempre così, è già successo in altre occasio-ni, peccato che questa volta sia stata messa a rischio la vita dei nostri figli e la loro stabilità morale già a rischio a causa del difficile momento. Pazienza se si parla di orari o altre vicende ma non si può mettere a repentaglio la vita dei bambini e delle inse-

gnanti che li seguono tante ore. Sicuramente le persone invitate alla riunione hanno molti impegni importanti e straordinari, soprattutto ora, ma anche parlare con i genitori è fondamentale. Mia figlia racconta che loro sono scappati subito verso le scale senza aspettare sotto i ban-chi, hanno visto polvere e cal-cinacci che cadevano, si sono accalcati sulle scale, dove mia figlia è caduta due volte senza riportare ferite fisiche ma era molto spaventata e continua a dire che in quella scuola lei non vuole tornare. Come lei anche altri bambini. Mi chiedo come abbiano potuto riaprire la scuola dopo

il 20 quando bambini e inse-gnanti hanno lamentato da subito che non era il caso di rientrare. Io gradirei - prima di settembre - avere notizie più concrete e questa volta soluzioni appropriate dato che si è evitata una tragedia facciamo qualcosa ora.

lorena

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720.07.2012 n° 28

Da sinistra Fontanarosa,De Marco, Galimberti e Leone

italiana assicurazioni di Carpi

Quando l’assicurazione si rivela provvidenziale

Commercio: tommaso leone ha espresso, a nome dei giovani imprenditori di Carpi e della bassa, le esigenze più pressanti per riprendere il lavoro in tempi brevi

“vogliamo incontrare il ministro passera”

i Giovani imprenditori della Bassa modenese colpiti dal sisma del mag-

gio scorso, hanno incontrato paolo Galimberti, presiden-te nazionale dei Giovani Im-prenditori di confcommer-cio. Erano presenti, tra gli altri, il carpigiano tommaso leone, presidente provin-ciale del Gruppo Giovani Imprenditori e Fabiano De marco, presidente Giova-ni Imprenditori dell’Emilia Romagna. Durante l’incontro è stata analizzata la situa-zione attuale, a un mese e mezzo dal sisma, e sono stati messi in evidenza i bisogni che le piccole imprese stanno esprimendo in merito alla ripresa delle attività econo-miche. Una ripresa, come ha affermato massimo Fonta-narosa, direttore della dele-gazione di Confcommercio carpigiana, che si presenta irta di difficoltà anche per l’evidente calo dei consumi dovuti al sisma e aggravati dalla crisi economica in atto. Galimberti ha raccolto le istanze provenienti dagli im-prenditori e ha assicurato che le sottoporrà all’attenzione del Ministro per lo svilup-po economico, corrado passera. Tommaso Leone ha espresso, a nome degli imprenditori di Carpi e della Bassa Modenese, le esigenze più pressanti e indispensabili per riprendere il lavoro in tempi brevi: la Notax Area per i prossimi 5 anni, così come già avvenuto in occasione del terremoto de L’Aquila, la semplificazione delle proce-dure amministrative e buro-cratiche che stanno ingessan-do la volontà di ripresa delle aziende e l’organizzazione di un convegno col Ministro Passera al fine di un esame diretto e approfondito della realtà effettiva dell’economia delle imprese locali.

meeting di chiusura dell’anno 2011-2012 del lions Club Carpi host

lions vicino ai terremotati

Hanno già ristrutturato e messo in sicurezza secondo le norme

sismiche i loro capannoni crollati a seguito del terre-moto del 20 e del 29 maggio e l’assicurazione ha loro rimborsato la spese sostenu-te. La lieta novella riguarda due importanti aziende, una di San Felice, che opera nel settore della metalmec-canica, con circa ottanta dipendenti e una di San Prospero, su un’area di 4mila metri quadrati, che produce capi in maglieria. Entrambi i titolari sono assicurati con l’agenzia carpigiana italiana

assicurazioni, gestita da an-tonio, alessan-dra ed enrico colarusso, rispettivamente padre, moglie e figlio. “Abbiamo concordato con i titolari delle due imprese danneg-giate il progetto dei lavori di ristrutturazione, con l’ausilio di un nostro perito,

lavori che sono già stati eseguiti a tempo di record e noi siamo lieti di aver già ef-fettuato il bonifico bancario a loro favore”, ha commen-tato Antonio Colarusso. Ma c’è una particolarità in tutto questo, che i due imprenditori vogliono segnalare: non sapevano o non ricordavano più di aver esteso, al momento della stipula della polizza assicurativa, anche la voce ‘terremoto’, oltre a quelle di routine, ovvero furto, incen-dio e allagamento, perchè sinora nelle nostre zone non era ipotizzabile una scossa

sismica tanto rilevante.E ora sono grati al loro assicuratore per la premura manifestata che, in questo caso, è stata provvidenziale per potersi vedere rifondere, per centinaia di migliaia di euro, l’ammontare delle spese di ripristino dei capan-noni industriali. E Colarusso ricorda che la garanzia terremoto indennizza fino a un limite massimo del 50 per cento del capitale assicurato. Chi ha subito danni maggiori dovrà invece fare affidamen-to sulle sovvenzioni previste dal decreto governativo.

cesare pradella

Antonio Colarusso

il 30 giugno si è tenuto al Ristorante La Bastia il meeting di chiusura

dell’anno 2011-2012 del lions club carpi Host. La giornata, voluta per poter raccogliere fondi a favore dei terremotati, è iniziata con la celebrazione della Santa Messa in suffragio dei defunti del sisma che ha duramente colpito il nostro territorio. Numerosi poi i riconoscimenti consegnati ai soci del club e l’introduzione di tre nuovi soci: nunzio massari, Fabio Benetti e marco arletti. Momenti importanti sono stati il conferimento del prestigioso riconoscimento Il Carpine D’oro al Maestro riccar-

presidente dell’associazione alice onlus che attraverso controlli mirati e un’intensa attività di sensibilizzazio-ne, si pone l’obbiettivo di prevenire i rischi dell’ictus. Il dottor Gabriele Greco, primario del Reparto di Neurologia dell’Ospedale Ramazzini di Carpi, non-ché presidente di Alice, ha ritirato la donazione e ha raccontato ai presenti i disa-gi che attualmente i nostri concittadini stanno subendo a causa dell’inagibilità di molti reparti dell’ospedale carpigiano. La giornata si è poi conclusa con il passaggio di consegne tra il presidente Giampiero De Giacomi e il suo successore luigi Zanti.

do Ferrari, cantante lirico carpigiano che ha onorato

la nostra città facendo conoscere al mondo il suo

talento vocale e l’assegna-zione del service in denaro al

Zanti e De Giacomi

Ferrari e De Giacomi

la Cgil di Carpi esprime la propria preoccupazione per la messa in sicurezza delle imprese

“la voglia di ripartire non deve tramutarsi in fretta”

“La cgil di carpi esprime la propria preoccupazione per la messa in sicurezza

delle imprese, che deve avveni-re nel rispetto delle disposizioni contenute nel Decreto 74, che indica i requisiti indispensabili per garantire una ripresa della attività produttiva in condizioni di sicurezza per i lavoratori”, ha commentato la segretaria, ta-mara calzolari. Dopo la conta dei danni causati dal sisma, la prima esigenza per il tessuto produttivo è quella di non re-stare al palo. La voglia di ripar-

tire non deve però tramutarsi in fretta, tanto da far dimenticare che a pesare ci sono, sull’altro piatto della bilancia, le vite di chi, sotto i tetti dei capannoni, lavora ogni giorno. “La sicu-rezza è un valore che deve venire prima di qualsiasi altro ma, allo stesso tempo, vanno create le condizioni affinché le aziende possano ottempe-rare velocemente alle norma-tive”. Il sindacato teme che le piccole imprese, incontrando difficoltà nel reperire le risorse necessarie, possano cedere alla

tentazione di aggirare le norme oppure delocalizzare all’ester-no del cratere per evitarne i vincoli. “Per questo – conclu-de – bisogna accelerare il più possibile l’arrivo dei contributi pubblici e noi abbiamo già di-chiarato la nostra disponibilità per la stipula di accordi con l’obiettivo prioritario del rien-tro in produzione e del mante-nimento dei posti di lavoro”. Altrimenti si corre il rischio di vedere rarefarsi aree industriali già duramente provate dalla crisi economica.

Tamara Calzolari

Da sinistra Massimo Girasa e Fernando Veltri

Da sinistra Sauro Mambrini ed Enrico Campedelli

ChampiOn eurOpe spa riapre la sede Centrale di Carpi dOpO la messa in siCurezza, resasi neCessaria a seguitO del sisma. a fare gli OnOri di Casa il presidente e amministratOre delegatO, saurO mambrini

“non perdiamo fiducia nel futuro”“

Il terremoto ci ha prova-ti, ma la cosa importante è che ora siamo qui a fe-

steggiare. Ringrazio i tecnici, i ragazzi del magazzino e i col-leghi che ci hanno ospitato a Campogalliano, anche se negli uffici eravamo 90 anziché 30. Il mio ringraziamento è invece per coloro che hanno accettato il disagio di venire a lavorare qui con noi da Firenze”. Inizia dai ringraziamenti il saluto di Sauro Mambrini, presidente e amministratore delegato di Champion Europe Spa, la ditta leader nell’abbigliamen-to sportivo, nel giorno della riapertura della sede centrale di Carpi, dopo la messa in sicurezza, resasi necessaria a seguito del sisma. Riaper-tura con novità: nella città dei Pio si è infatti trasferito, da Scandicci, anche il Design and Development Center. Sono però soltanto una ventina, sui cinquanta della sede toscana, i dipendenti presenti a Carpi,

la progettazione rappresen-ta un settore strategico per l’azienda e occorre quindi assicurare la continuità delle attività attraverso l’assunzio-ne di personale qualificato. Per agevolare il trasferimento dei dipendenti è stato approntato un piano benefit che prevede il supporto per l’alloggio per un anno, mentre chi volesse affittare o acquistare una casa per proprio conto avrà rim-borsate le spese di agenzia. Abbiamo inoltre fornito delle

auto in condivisione sino alla fine del 2012, da e per Carpi e, durante la settimana, per gli spostamenti in loco. Per il nido e la materna è poi previ-sto un rimborso che supplisca all’eventuale differenza tra la retta sostenuta a Firenze e quella di Carpi”. Tra i dipen-denti ex-Scandicci, Massimo Girasa ammette di non poter biasimare chi, tra i colleghi, ha compiuto scelte diverse. “Come single, il trasferimento è stato più semplice, anche se non nascondo che il trauma di lasciare Firenze è innegabile”. Sulla stessa linea anche Fer-nando Veltri: “si sono spo-state anche persone con figli e famiglia. Chi non se l’è sentita lo ha fatto perché troppo legato alla città”. “Trovate in voi lo spazio per un po’ di serenità e fiducia nel futuro – ha con-cluso Mambrini – cercando di riempirci tutti di positività”. Alla presentazione anche il sindaco di Carpi che, per l’oc-casione, sfoggiava una polo targata Champion...

Marcello Marchesini

tanto che nei mesi scorsi non sono mancate polemiche an-che molto aspre nei confronti della decisione dell’azienda.

“Non sono posti di lavoro che si perdono – spiega la respon-sabile delle risorse umane, Caterina Derossi - perché

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8 20.07.2012 n° 28

Da sinistra Raffaella Iaffaldano, Daniela Guido, Fosca Creola e Gianni Palermo

Giuseppe Masellis

il 25 lugliO, alle 21, nella COrniCe di piazzale re astOlfO, l’assOCiaziOne buOna nasCita di Carpi Organizza un COnCertO per le mamme e i piCCOli COlpiti dal sisma. speCial guest l’aura

rinasceremo più forti di prima!I

l violento terremoto che ha sconvolto le nostre vite e la nostra città, ha

lasciato il segno anche sui servizi e le strutture socio - sanitarie del Distretto di Carpi e dell’intera Area Nord della Provincia di Mo-dena. A essere compromesso è stato anche il percorso nascita, poiché sono venuti a mancare contemporane-amente i due punti nascita di Carpi e Mirandola. “Le ripetute scosse - ha commen-tato il presidente dell’As-sociazione Buona Nascita Onlus di Carpi, Giuseppe Masellis - hanno contribuito a mantenere alta la sensazio-ne di minaccia e immediata catastrofe, hanno scardinato ogni sicurezza, stimolando la consapevolezza che nulla é certo. L’amplificazione del senso di precarietà, il venir meno dei piccoli-grandi punti di riferimento ha indot-to in tutti, ma in particolare nelle donne incinte, nelle puerpere e nelle famiglie con bambini, disorientamen-to, angoscia e sentimenti di vulnerabilità. Le neo mamme si ritrovano spae-sate, alla ricerca di un volto conosciuto, di un corridoio noto, soprattutto ora che i reparti e gli ambulatori a loro familiari sono chiusi, fino a data da destinarsi”. Prevale e si diffonde il passaparola del non so: non so dove andare a partorire, non so chi ci sarà, non so come sarà… Durante i momenti del parto e del post-parto le donne avvertono il bisogno di un nido, un luogo accogliente in cui sentirsi protette. Questa necessità oggi è gravemente compromessa: a causa del si-sma infatti, servizi e strutture sono frammentati qua e là. Tutto ciò mette seriamente a rischio il benessere persona-le e la qualità dell’assistenza. E allora che fare? “Una cosa resta e non trema: le relazio-ni. Ed è su queste che si deve far leva per rincominciare, per rinascere”, continua Ma-sellis. In questo momento d’incertezza e di mancanza di riferimenti, l’Associazio-ne Buona Nascita ha voluto dimostrare attraverso il progetto Buona Ri Nascita, il proprio sostegno all’intero settore materno - infanti-le del Distretto di Carpi e dell’Area Nord. “Con il pro-

getto Concerto della Buona RI Nascita vogliamo dare il nostro contributo a far rina-scere la nostra area martoria-ta dal terremoto partendo da donne e bambini, afferman-do il diritto dei cittadini alla ripresa e alla ricostruzione, con un messaggio positivo. Noi ci siamo e ci facciamo sentire e, tutti insieme, rinasceremo più forti e belli di prima, investendo sul futuro del mondo: ovvero le mamme e i più piccini”. Il concerto si terrà mercoledì 25 luglio, nella cornice di Piazzale Re Astolfo. Alle 20 appuntamento con le band emergenti poi, a partire dalle ore 21, si susseguiranno sul palco numerosi artisti locali: Massimo Varini, I ragazzi di Paolo Belli, Lalo Cibel-li, Marco Formentini, ex Ladri di Biciclette in varie performance e la special guest L’Aura. “La nostra madre terra - ha dichiarato la cantante L’Aura nell’ac-cettare l’invito della Buona Nascita - ci ha insegnato che la sua potenza generatrice è almeno pari a quella distrut-trice. Le future madri dei territori colpiti dal sisma ben comprendono questa dualità. Conoscono la paura, cono-scono la tenerezza. Quella stessa tenerezza che, per venire alla luce, necessita di quelle cure speciali che il terremoto ha portato via, in-sieme a ogni certezza. Spero con il mio piccolo contributo di infondere un po’ di questa sicurezza, emotiva e con-creta, alle mamme emiliane perchè ritrovino quella fidu-cia nel domani e nella terra che un tempo le ha genera-te”. I biglietti del concerto, del costo di 10 euro (dispo-nibili pressi tutte le filiali della Bper) finanzieranno un progetto in via di individua-zione che verrà reso noto nel corso della serata.La serata - che ha ricevuto la Meda-glia di Rappresentanza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano - sarà presentata da Roberto Man-tovani e Laura De Vitis di Radio Bruno.

J.B.

sabato 14 luglio il cuore dell’emilia ha pulsato a borgomanero per raccogliere fondi a favore delle scuole di novi. presente anche Carpi, con Kiss&Coffee

una notte di mezza estate all’insegna della solidarietà

metti una sera d’estate all’interno di un caratteristico

cortile nel cuore del centro storico di Borgomanero, in provincia di Novara, l’asses-sore di un comune, quello di Novi di Modena, devastato dal terremoto, e oltre un centinaio di persone deside-rose di aiutare chi non ha più una scuola. E’ la scena che, sabato 14 luglio, ha riempi-to di emozioni e solidarietà il cortile del caffè Bistrot, al civico 58 di corso Roma a Borgomanero, dove grazie a Fosca creola dell’agenzia di viaggi ed eventi Senza-Terra, e la fondamentale intermediazione di raffa-ella iaffaldano del caffè Kiss&Coffee di Carpi, si è svolta una serata speciale per raccogliere fondi a favore della ricostruzione della scuole primarie e secondarie di Novi di Modena e Rovere-to. Il senso di fratellanza che unisce i carpigiani ai novesi e ai roveretesi è più vivo che mai: ne ha data dimo-strazione anche Raffaella, co-titolare insieme a raffa-ella prandi di Kiss&Coffee. “Sono nata a Genova - commenta Raffaella - e solo

dall’autunno del 2010 vivo qui, ma devo dire che mi sono subito sentita a casa a Carpi e quando accadono eventi disastrosi come quello che ci è piombato addosso ci si sente ancora più uniti”. Kiss&Coffee è stato uno dei pochi locali del centro a non aver riportato danni e l’unico bar a essere rimasto aperto nelle ore immediatamente successive alla rovinosa scos-sa delle 13, del 29 maggio, per assistere le persone che non avevano più una casa in cui tornare. “Le prime ore - racconta Raffaella - sono state drammatiche. C’erano mamme con bambini piccoli a cui dovevano dare il bibe-ron, anziani impauriti che non avevano più una casa dove andare a mangiare, persone accampate all’in-terno delle auto in Piazzale Ramazzini e tantissima gente impaurita e bisognosa di una parola di conforto e di un sorriso di incoraggiamento. Per questo io e la mia socia Raffella non abbiamo esi-tato a offrire a tutte queste persone latte, bibite, pizze, panini e paste, fornendo ristoro anche ai volontari della Protezione Civile che

hanno vissuto davvero delle giornate di intenso lavoro”. E sabato scorso la generosità e la disponibilità di Raffaella hanno varcato i confini del Piemonte. “La mia parteci-pazione all’evento è nata per una fortunata coincidenza. Ho una cara amica, Daniela Guido, che abita a Borgo-manero ed è stata proprio lei a riferirmi che Fosca Creola aveva intenzione di organizzare un evento per raccogliere fondi da destina-re alle vittime del terremoto. Tuttavia entrambe volevano essere certe che i fondi arrivassero direttamente ai comuni interessati, ed è lì che ho colto l’occasione al volo comunicando loro che essendo amica del sindaco di Novi, luisa turci, avrei potu-to esaudire tale desiderio”. Detto fatto. I fondi sono stati raccolti e posti nelle mani dell’assessore alle Politiche Sociali, Gianni palermo. “In poche ore - spiega Raffael-la - abbiamo raccolto 2.170 euro. Non sono tanti, ma po-tranno servire per acquistare sedie, banchi o computer da donare alle scuole. Il rica-vato è stato raccolto grazie a una pesca di beneficenza

e a un’asta pubblica, i cui oggetti sono stati donati dai commercianti del centro storico di Borgomanero. Il negozio di ottica ha regalato occhiali da sole, la profume-ria delle creme, il negozio di quadri delle tele e, ancora, bigiotteria e vestiti e, infine, il Caffè Bistrot ha servito dolci, gelato e spumante dietro offerta libera. Ciascun negoziante nel suo piccolo ha dato prova di generosità, così come i numerosi parte-cipanti che hanno accolto calorosamente l’iniziativa, consentendo di raggiungere questo modesto ma signifi-cativo risultato”. Quella che si è consumata sabato 14 luglio a Borgomanero è stata anche una serata all’insegna della musica con i mediter-ranea social club e della cultura e dell’intrattenimen-to con lo scrittore italo-fran-cese William Facchinetti Kerdudo che ha presentato il suo ultimo libro Leggende Metropolitane. “E’ stata una bella serata - commen-ta Raffaella - di quelle che scaldano il cuore. Fosca ha dichiarato che è intenzionata a replicare il successo che abbiamo registrato sabato e, nel frattempo, ha dedicato uno spazio nella sua agenzia per la vendita degli oggetti che sono rimasti dall’asta e dalla pesca, allo scopo di raccogliere ulteriore denaro. Ma c’è ancora tanto da fare e molte persone che hanno bisogno del nostro aiuto. Pertanto conto di partecipare e organizzare altre iniziative di questa natura perchè la solidarietà non è mai abba-stanza”.

chiara sorrentino

nOvi: alCuni Cittadini hannO CreatO una maglietta per raCCOgliere fOndi da destinare alla riCOstruziOne delle sCuOle di nOvi, rOveretO e s. antOniO

a iom balè a basta!A iom balè a basta

(abbiamo balla-to abbastanza):

quante volte questa fra-se è balenata nella mente degli abitanti della Bas-sa modenese - e non solo - durante i giorni in cui la terra non voleva smettere di tremare? A metà tra l’imprecazione e la preghiera, la frase in dialetto è divenuta il simbolo della voglia di non arrendersi al sisma. Queste parole ora compaiono su una maglietta – in vendita al costo minimo di 10 euro – il cui ricavato sarà devoluto in beneficenza per la ricostruzio-ne delle Scuole di Novi, Ro-vereto e Sant’Antonio, tutte crollate o da demolire, a parte l’asilo nido che, attualmen-te, ospita il Centro Operativo Comunale. L’idea è nata dalla volontà di alcuni cittadini che vogliono continuare a vivere e lavorare sul proprio territorio. Si tratta di Giorgia Rossato, agente di commercio nel set-tore dell’illuminazione, lo zio Guerrino, pensionato e

impegnato nel volontariato, la commercialista Anna Navi e l’architetto Michaela Tra-vasoni. “Abbiamo pensato che, per rinascere, occorra concentrarsi prima di tutto sul futuro – spiega Giorgia – e l’avvenire è sicuramente rappresentato dalle scuole. La nostra è anche una reazione al fatto che molti clienti e amici ci consigliano di andar via, ma noi vogliamo restare. Chi non ha vissuto questi mesi diretta-mente non può capire quanto resistere sia diventato impor-

tante per tutti noi”. Il gruppo è aiutato dall’Avis, presso i cui uffici a Novi e Rovereto è possibile trovare le magliette - e dall’Asilo nido Colorado in via Traversa S. Giorgio a Carpi, dove ogni sabato, dal-le 10 alle 12, sarà possibile acquistarle. Oltre a quella che recita la frase in dialetto, è stata stampata anche un’altra t-shirt con su scritto La torre è crollata ma noi siamo ancora in piedi. “Questa iniziativa è rivolta soprattutto a chi abi-ta fuori – racconta Guerrino

– perché non pos-siamo pensare che chi ha perduto tutto possa anche autotas-sarsi, ma devo dire che questa idea è diventata il simbo-lo di una comunità che vuole restare unita. Tantissime infatti le persone di Novi e Rovere-to che vogliono le nostre magliette”. Anche il Coro del-le Mondine di Novi ha deciso di dare una mano: venerdì 20 lu-

glio sarà possibile acquistare le t-shirt presso la tenda Grest dove terranno un concerto. Per ora i promotori ne hanno pre-parate, autofinanziandosi, 500 unità per entrambi i modelli, 200 dei quali sono già stati acquistati. Una bella iniziativa che speriamo possa crescere e contribuire a far rifiorire una terra dalle radici così profon-de che una serie di terremoti non basteranno a sradicare. Per informazioni aiombale-abastamail.com.

M.M.

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920.07.2012 n° 28

quest’annO, a Causa del sisma, per l’assOCiaziOne eduCativa lilliput, Organizzare il CampO giOChi è stata una vera e prOpria COrsa a OstaCOli, COme Ci raCCOnta rOssella lanza

la pista di atletica per lilliputl

’associazione educativa Lilliput, nata a Carpi, nel 1999, opera senza fini di

lucro per offrire sostegno e servizi educativi, formativi e ricreativi alle famiglie con bambini in età scolare. Particolare attenzione viene poi rivolta ai figli di genitori che vivono condizioni di svantag-gio sociale, culturale o economico, con problemi di integrazione, dif-ficoltà di apprendimento scolasti-co, portatori di handicap o con di-sagi affettivi e relazionali. “I nostri progetti - spiega la presidente Ros-sella Lanza, docente di religione - nascono dalla constatazione del mutato contesto sociale in cui i bambini si formano e crescono e dalla necessità di creare un punto di incontro tra famiglia, scuola e realtà circostante che ridisegni uno spazio a misura di bambino, mettendo al centro i suoi bisogni, aiutandolo a sviluppare appieno le sue potenzialità e andando incon-tro alle esigenze delle famiglie, an-che quelle piegate dalla crisi che ci attanaglia”. Per far questo Lilliput ha attivato servizi di doposcuola durante l’anno scolastico - presso le Scuole Pertini, Anna Frank, Ro-dari, Giotto e Verdi - e campi gioco nel periodo estivo. Quest’anno però il sisma ha mandato tutto all’aria e per Lilliput organizzare il campo è stata una vera e propria corsa a ostacoli. “Il Comune ci ha negato ogni spazio, se non fosse stato per la Uisp, non so davvero come avremmo fatto e invece, gra-zie alla loro straordinaria disponi-bilità, seppure in ritardo, abbiamo avuto la possibilità di utilizzare

la pista di atletica in via Nuova Ponente per allestire il campo giochi”, continua Rossella Lanza. Un luogo sicuro nel quale ospitare tanti bambini, anche i figli di fa-miglie disagiate, che non possono permettersi di pagare cifre elevate per usufruire di questo servizio e ai quali viene chiesto un obolo a dir poco simbolico. “Il campo giochi - attivo tutti i pomeriggi dal lunedì al venerdì, dalle 7,30 alle 18,30 - attualmente ospita 60 bam-bini, dai 5 ai 13 anni, e si avvale di educatori esperti e insegnanti”. Dopo aver bussato a tutte le porte per chiedere una mano, Rossella è riuscita ad attrezzare l’area per offrire un po’ di riparo dal sole cocente ai piccoli ospiti: “grazie

alla Uisp, a Giovanni Taurasi del Comune e alla Casa del Volon-tariato, ora possiamo contare su cinque gazebo. Una vittoria, per tutti noi”. I partecipanti al campo (è possibile iscriversi fino al 27 luglio, recandosi direttamente alla pista di atletica) possono così dedicarsi a laboratori, attività ludi-che e sportive in piena sicurezza e libertà, fino all’inizio del prossimo anno scolastico quando Rossella, considerati i cantieri che si apri-ranno in numerosi plessi scolastici cittadini, sarà costretta a giocare una partita ben più complessa, ovvero “trovare gli spazi adeguati per dare continuità al servizio di doposcuola”.

Jessica Bianchi

soliera - torna il festival annullato dopo il sisma

arti vive reloaded

era tutto pronto lo scorso maggio per la sesta edizione di Arti Vive Festival, l’originale manifestazione

teatral-musicale che quest’anno espande-va i propri confini oltre Soliera, coinvolgen-do Carpi, Novi, Rovereto e Campogalliano, configurandosi come un evento dell’intera Unione. Poi il terremoto ha comportato l’annullamento del festival. Ma la Fon-dazione campori di soliera, soggetto capofila del progetto, non si è data per vinta e ora torna a proporre una due-giorni tutta musicale, a ingresso gratuito, in Piazza Lusvardi, a Soliera. Sabato 21 luglio, a partire dalle 19, si esibiranno i reverve, la scatenata cantautrice romana ilenia Volpe, i reggiani Giardini di mirò e gli irriverenti toscani Zen circus (in foto). Alle 24 partirà il DopoFestival nella vecchia sede del circolo Dude di via Grandi 159. Domenica 22, sempre dalle 19, sul palco di Piazza Lusvardi saliranno le capre, rashomon, maria antonietta (nome d’arte della pesarese letizia cesarini) e, a chiudere, il cantautore fidentino Dente, nome d’arte di Giuseppe peveri. In entrambe le giornate, il programma si aprirà alle 19 con un aperitivo a cura di mattatoio culture club e Kalinka. Non mancate!

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10 20.07.2012 n° 28

Andrea Lazzaretti

“le persOne nOn se la sentOnO anCOra di tOrnare in CentrO, COsì nOi e i ragazzi del mattatOiO abbiamO pensatO di unire le fOrze, CerCandO di instaurare una COllabOraziOne in gradO di ripOrtare la vita nei nOstri lOCali”, parOla di andrea lazzarettiCi, titOlare del COOKies

l’unione fa la forzaI

l terremoto non ha risparmiato il nostro amato centro, che ha

pagato un prezzo elevatis-simo non solo dal punto di vista strutturale. La paura e i danni agli edifici hanno infatti allontanato la gente da una delle piazze più belle d’Italia, con un’ingente perdita economica per tutte le attività della zona. Forse la soluzione a un problema così grave è quella di darsi una mano a vicenda, di-menticando per un attimo la concorrenza e collaborando per tornare alla normalità o, addirittura, più forti e più ricchi di prima. Di questo avviso sono due note e ama-tissime attività del centro storico carpigiano: il Matta-toio e il Cookies. “Le perso-ne non se la sentono ancora di tornare a divertirsi tra le case di questa zona – ci spie-ga il titolare del Cookies, Andrea Lazzaretti – così noi e i ragazzi del Mattatoio abbiamo pensato di unire le nostre forze, cercando di in-staurare una collaborazione che, in qualche modo, fosse in grado di riportare la vita

nei nostri locali”. Missione quasi compiuta, grazie ai dj set e agli eventi che unisco-no gli aficionados e richia-mano nuovi clienti. Tra le due strutture, il Mattatoio ha subito i danni maggiori ma, grazie all’aiuto dell’as-sessore al centro, Simone Morelli, ha avuto la possibi-lità di spostarsi esattamente di fronte al Cookies, che ha messo a disposizione tutti i mezzi necessari per supportare i propri vicini. E’ quindi questo, lo spirito che deve animare i nostri concittadini e le attività del nostro territorio. Ricomin-ciare senza paura, chiedere aiuto e avere la volontà di essere disponibili con chi ha bisogno. Siamo caduti tutti ma, insieme, sarà molto più semplice rialzarsi.

Francesco Palumbo

la band the pelvis, composta di 5 elementi, tra cui il carpigiano marco guzzo, organizza delle serate musicali per l’estate di Cavezzo

vincere la paura con elvis...

sabato 7 luglio il silenzio di Cavezzo è stato in-terrotto dal suono delle

chitarre e dalle parole delle canzoni di elvis presley. Presso il bar Pepe Blanco si è infatti svolta la prima serata musicale dopo il sisma che ha devastato il centro abitato. Tornare a cantare non potrà certo ricostruire case e azien-de, ma rappresenta di certo un simbolo forte della voglia di riavviare l’attività culturale, musicale e commerciale del Comune e per ritrovare il coraggio e la forza necessari per non arrendersi alla fatica e allo sconforto. A lanciare un messaggio di rinascita, la band tributo the pelvis,

composta di 5 elementi, tra cui il carpigiano marco Guz-zo e due giovani residenti a Cavezzo e per questo sfollati come tanti altri loro concitta-dini. “Il Comune ci ha chiesto, in quanto facenti parte del Circolo Musicale In musica che, purtroppo, ora non ha più la sede, di organizzare delle serate musicali e di intrattenimento per l’estate di Cavezzo – spiega Marco – per cui abbiamo già promos-so questa iniziativa, che si ripeterà tutti i venerdì sera di luglio e agosto in Piazza 25 aprile, fino al 15 settembre”. L’appuntamento è dunque in Piazza della Liberazione, per liberarsi insieme dalla paura.

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1120.07.2012 n° 28

Francesco Dal Canto

parla il respOnsabile della palestra mOtus di via eraClitO, Che in meritO alla viCenda ha spOrtO 5 denunCe. mentre tramOnta l’era di mOtus, COsì COme l’abbiamO COnOsCiuta, sembra farsi più lunga la strada degli eventuali rimbOrsi

“entro 10 giorni l’azienda farà sapere che decisione ha preso”

mOtus - le pOrte restanO sbarrate e i numerOsi isCritti hannO CreanO un gruppO su faCebOOK

clienti sul piede di guerrale porte del Motus, in

via Eraclito, 2 conti-nuano a essere sbarra-

te fino a data da destinarsi e i numerosi iscritti non sanno più a che numi appellarsi. Chiuderà definitivamente o per un periodo limitato? Re-steremo a bocca asciutta o i nostri abbonamenti saranno rimborsati? Questo il leit motiv che corre on line, sul gruppo Facebook creato dai cittadini dopo la chiusura comunicata loro attraverso un sms. “Io - commenta Daniele, iscritto in palestra nel marzo 2012, dove ha stipulato un contratto che prevede il pagamento di 48 euro a bimestre - ho prova-to a chiamare il numero di cellulare che hanno ripor-tato nell’sms ma la ragazza che mi ha risposto è stata vaga. Mi ha garantito che riapriranno ma non sa quan-

lavora”. “Ho pagato 99 euro e il mio abbonamento scade il 14 dicembre – racconta Andrea Bertacchini – ma temo che quei soldi non li rivedrò più. Non vorrei che qualcuno avesse colto la palla al balzo per inter-rompere un’attività già in affanno”. Dani, dalla nostra pagina Facebook, non usa mezze misure. “Mi dispiace dirlo, ma qui sento davvero puzza di truffa. Io mi sono già rivolta a un legale per ottenere la restituzione dei miei soldi. Un consiglio che mi sento di estendere a tutti gli iscritti”. Anche Alfonso ha intenzione di ricorrere alle maniere forti: “penso di sporgere denun-cia, per cercare di riavere il mio denaro”. Francesco Bartoli invece non ha mai accettato di diventare un cliente. “Forse ero diffiden-

te perché in famiglia siamo rimasti già scottati, qualche anno fa, dalla vicenda di Pietro Pingitore, il tito-lare della palestra Nuova Era scappato con i soldi dopo averci fatto stipulare un abbonamento annuale soltanto un mese e mezzo prima”. Pur non avendola frequentata che qualche giorno, Francesco ha conti-nuato per un anno a ricevere messaggi promozionali a cadenza settimanale. “Ero bombardato di offerte una più conveniente dell’altra, tanto che ci stavo quasi per ripensare. Però la sensazio-ne che una politica di prezzi così stracciati nascondesse dei problemi non mi ha mai abbandonato”. Di certo se la proprietà avesse adottato sin da subito una strategia di comunicazione traspa-rente, probabilmente oggi i

tanti iscritti che temono una chiusura truffaldina, non sarebbero sul piede di guer-ra. A rafforzare il dubbio che l’ostinato silenzio della proprietà celi intenzioni che “puzzano” di chiusura, giungono anche le parole di un ex dipendente di Motus che racconta di costi di ge-stione della struttura molto elevati, soprattutto per quel che riguarda la piscina e l’affitto. “Tanto che - di-chiara - i gestori speravano che il terremoto rendesse inagibile proprio la piscina in modo tale da avere un po’ di respiro”. In tutto que-sto vespaio però una cosa è certa: a breve il Motus aprirà una nuova sede in via Kennedy 35, a Reggio Emilia. Lì, evidentemente, il sisma non ha fatto crollare la loro intraprendenza...

Jessica Bianchi

do, perchè non è possibile ipotizzare la durata degli interventi di ripristino. Ho persino provato a telefonare alla sede legale di Pisa, ma mi hanno risposto che avrei dovuto porre le mie doman-de per iscritto”. Gli fa eco Elena che, oltre a chiedersi come mai, sempre a maggio 2012 a lei siano stati chiesti 58 euro a bimestre, anziché 48, aggiunge: “venerdì 6 luglio, con motivazioni one-stamente poco sensate, mi hanno fatto pagare un’altra rata, anche se la scadenza del mio contratto sarebbe stata il 17 luglio, ovviamen-te senza dirmi che avrebbe-ro chiuso la palestra il gior-no dopo! Mi sono pentita immediatamente di essermi iscritta e questa storia è solo un’ulteriore conferma della mancata professionalità dei titolari e della gente che ci

cinque denunce ai Cara-binieri di Nonantola, due nei confronti di ex

collaboratori per diffamazio-ne e tre per violazione della privacy ad altrettanti clienti: sono queste le misure intra-prese lunedì 16 luglio dal responsabile della palestra Motus di Carpi, il 33enne Francesco Dal Canto, che dichiara di volersi tutelare. “Una persona ha appiccica-to davanti all’entrata della palestra il mio numero di telefono, probabilmente fornitogli da una persona che ha lavorato in palestra, mettendolo poi anche on line. Ricevo almeno 10 telefonate al giorno, messaggi di insulti e minacce e su Internet c’è addirittura qualcuno che mi ha rivolto pesanti intimida-zioni. A tutti però rispondo che non sono né un socio, né il legale rappresentante, né l’amministratore della ca-tena di palestre”. Il 33enne originario della provincia di Pisa, compaesano e amico del proprietario della catena Mo-tus, Stefano Gambaccini, ha deciso di farsi avanti dopo che la chiusura della struttu-ra di via Eraclito, decisa lo scorso 7 luglio senza alcun preavviso, ha scatenato un putiferio tra i clienti, preoc-cupati di non rivedere più il denaro versato per gli abbo-namenti. “Soltanto per i costi fissi servono 110mila euro al mese – continua Dal Canto – tra cui 40mila di stipendi, 20 di affitto e altrettanti per l’il-luminazione. Dopo le scosse abbiamo avuto un drastico calo degli incassi dei RID bancari, facendoci arrivare a 50mila euro di insoluti, per ognuno dei quali Motus paga alla banca 6,40 euro. Tutto questo ci ha messo ovvia-mente in difficoltà”. Secondo la versione del responsabile, gli ingressi giornalieri sa-rebbero passati da 900 a 300, determinando un crollo ver-ticale del fatturato. A ciò si aggiunge la perizia rilasciata dall’ingegner Marc’Aurelio Santi, datata 10 giugno, che

stabilisce l’agibilità sismica provvisoria dell’edificio, an-che se: l’utilizzo dei locali resta limitato al piano terra in quanto al primo piano ri-sultano non essere state si-stemate piccole lesioni non strutturali e lo spostamento di alcuni elementi del contro-soffitto che si sono scollegati dalle guide fissate sulle mu-rature verticali. “Non poten-do utilizzare i nostri due fiori all’occhiello, ovvero piscina e piano superiore, abbiamo deciso di chiudere tempora-neamente, ma non c’è nessu-na truffa”. Ma cosa succederà adesso? “Tre sono le possibi-

lità: o si fa un adeguamento dei locali, togliendo la pisci-na e dimezzando così costi e prezzi; oppure si cerca un altro immobile più piccolo; altrimenti potrebbe darsi che sopraggiunga un investitore ad acquistare tutta la struttura per poi darcela in gestione”. Soluzioni che, seppur prati-cabili, richiederebbero tempi piuttosto lunghi. Ma se nes-suna di queste strade risul-tasse percorribile? Stando a quanto dichiara Dal Canto, pare che una clausola del con-tratto stabilisca che nulla è dovuto ai clienti in caso di spostamento o cessazione

dell’attività. “Certo, se do-vesse andare così – conclude – mi impegnerò affinché chi ha sottoscritto abbonamen-ti pochi giorni prima della chiusura possa riavere i suoi soldi. La proprietà mi ha fat-to sapere che una decisione verrà presa entro 10 giorni”. Una vicenda intricata e spi-nosa, che rischia comunque di trascinarsi per mesi dando l’avvio a numerose polemi-che. Quel che ad oggi è sicuro è che la storia di Motus, così come l’abbiamo conosciuta sino a oggi, può dirsi defini-tivamente conclusa.

Marcello Marchesini

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12 20.07.2012 n° 28

il tribunale di Carpi verrà sOppressO insieme ad altre 219 sedi distaCCate in tuttO lO stivale

una sentenza miopeAlla fine la sentenza è arrivata. Pronunciata dal Governo Mon-

ti, a subire la condanna è il Tribunale di Carpi, che verrà soppresso insieme ad altre 219 sedi distaccate in tutto lo Stivale. Il provvedimento, ap-provato dopo un Consiglio dei Ministri fiume durato oltre sei ore, aggiunge a questa perdita anche quella degli uffici del Giudice di Pace, già in bilico da mesi. Un duro colpo per la città, che non ha tardato a scatenare polemiche. “Con Carpi, Novi e Soliera, il bacino d’utenza della sede distacca-ta è di oltre 95mila persone – spiega Carlo Bertacchi-ni, il cui mandato di giudice di pace è scaduto il 4 gennaio 2012 per raggiunto limite di età – perciò molto vicino a una delle soglie per mantenere la sede, fissata a 100mila abitanti. Di questo bacino d’utenza si sarebbe dovuto tener conto, anche perché il provvedimen-to non va certo nella direzione di migliorare il servizio per l’utenza che, anzi, si troverà costretta a spostarsi in uffici già oggi intasati, il che significherà solo caos”. Un provvedimento criticato anche da un gruppo di avvocati del foro modenese tra i quali Monica Brunetti, che

ne sotto-linea la sostan-ziale miopia.

“Invece di tagliare

con l’accet-ta tutte le sedi,

sarebbe stato più sen-sato esaminare caso per caso. Carpi, così come Sassuolo e Pavullo, serve una filiera di piccole e medie imprese che si rivolgono ad esso, e anche il risparmio che se ne ricaverà non sarà così significativo, dal momento che a Modena occor-rerà trovare altre sedi e quindi pagare nuovi affitti”. Una gra-ve perdita anche secondo il

sindaco Enrico Campedelli: “nell’assumere le sue scelte questo Governo non considera nessuno e questo mi preoc-cupa, spero non si muova allo stesso modo sui provvedimen-ti per il terremoto”. Il primo cittadino aveva già inviato, lo scorso gennaio, una lettera al Ministro della Giustizia, in cui chiedeva di conservare atti-ve le sedi di Carpi, anche in considerazione del fatto che il Comune contribuiva per oltre il 35% a sostenerne le spese. Inoltre ben 40 dei 110 Comuni capoluogo di provincia, per i quali la norma garantisce la permanenza del tribunale ordinario, hanno dimensione demografica inferiore a quella

di Carpi. Pare però che le tre principali obiezioni alla scom-parsa degli uffici giudiziari – popolazione servita, presenza di un diffuso tessuto industria-le, produttività del tribunale stesso – non siano bastate. Secondo il giudice Rober-to Cigarini infatti, stando al testo del decreto “questa volta pare non ci sia nulla da fare”. Non demorde invece la carpigiana e parlamentare del Pd Manuela Ghizzoni. “Credo che la partita sia an-cora aperta. Da parte di tutti i gruppi parlamentari c’è la volontà di spendersi affinché il Governo individui dei cri-teri per la soppressione. Una razionalizzazione delle risor-se è sicuramente necessaria, ma l’amministrazione della giustizia è troppo importan-te perché non si agisca con il bisturi, salvaguardando quelle realtà che lo meritano”.

Marcello Marchesini

linea ferroviaria modena - Carpi - rolo

agevolazioni per gli abbonati delle zone colpite dal sisma

su richiesta del comitato utenti e di Federconsumatori è stata prorogata fino a dicembre la possibilità di usufruire degli abbonamenti integrati Ferrobus sulla direttrice Modena-Carpi-

Rolo. Restano validi, fino a scadenza, anche gli abbonamenti annuali emessi prima del 31 dicembre 2011. Una convenzione prorogata più volte, sotto l’incalzare delle proteste di utenti, rappresentanze e istituzioni che consente agli utenti di utilizzare un servizio inte-grato tra ferro e gomma, in particolare di Modena e Carpi. Una soluzione non ancora definitiva che, di fronte all’indisponibilità delle imprese di trasporto a confermare il sistema in atto, dovrà portare a una nuova modalità di integrazione tariffaria, simile al sistema Stimer/MiMuovo che sarà introdotta entro il 2012 in Regione. Un sistema tariffario integrato che dovrà offrire agli utenti un servizio competitivo, efficiente e conveniente. Su richiesta della Regione i titolari di abbonamento ferroviario annuale in corso di validità per percorsi che abbiano origine o destinazione nei Comuni di Carpi, Rolo, Villanova di Reggiolo, Crevalcore, San Giovanni Persiceto e Mirandola potranno richiedere il rimborso integrale delle mensilità non utilizzate o la conversione dell’abbonamento su altra tratta regionale utilizzata in conseguenza al sisma.

In basso Carlo Bertacchini e a lato Monica Brunetti

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1320.07.2012 n° 28

stabile l’affluenza a COlleziOne filati, la fiera Carpigiana allestita a villa asCari, l’11 e 12 lugliO, Che COnferma la tendenza dei fili fantasia

il futuro è la ricercaN

elle giornate di mercoledì 11 e giovedì 12 luglio si

è svolta, a Carpi, l’undice-sima edizione di Collezione Filati, la fiera dei tessuti e dei filati, che segue a ruota la storica Pitti Immagine Filati di Fortezza da Basso. Nell’incantevole cornice di Villa Ascari, 12 studi di rappresentanza e circa 70 aziende di filatura hanno presentato le principali tendenze in fatto di filati per la stagione invernale 2013-2014. Le imprese produttri-ci della materia prima per le creazioni di moda segnala-no infatti con largo anticipo le proposte e le novità del settore agli operatori del fashion business. “Anche per l’autunno - inverno 2013-2014 - commenta Marco Vicenzi, agente di commercio alla guida dell’organizzazione della fiera, insieme a Alberto Righi - è confermata la grande spinta verso i fili a fantasia oppure con stam-pe particolari o, ancora, délavé dall’effetto vintage. E questa tendenza l’abbia-mo già presentata la scorsa settimana al Pitti Filati che quest’anno è stato molto interessante. Non dispongo ancora di dati precisi, ma la sensazione che un po’ tutti abbiamo avuto è che si è re-gistrata una buona affluenza

di buyer, forse ancor più dell’anno scorso e, considerato il particolare momento storico che stiamo vivendo, ciò rappre-senta sicuramente un fatto positivo. Anche qui a Carpi possiamo fare un resoconto positivo della rassegna, con oltre un centinaio di clienti pervenuti”. La manifestazione che fino a qualche anno fa si chiamava Idea Filati e si svol-geva nella sede espo-sitiva della palestra di via Ugo Da Carpi, fortunatamente

non ha risentito in maniera incisiva delle conseguenze del terremoto: “noi carpi-giani - prosegue Vicenzi - siamo stati abbastanza fortunati da questo punto di vista, mentre alcuni clienti di Cavezzo, Mirandola e Novi si trovano purtroppo in difficoltà e alcuni di loro si stanno spostando proprio nella nostra città. Inoltre i problemi maggiori sono sta-ti avvertiti dalle maglierie piuttosto che dalle imprese di filati, in quanto gran parte del terzismo, tra cui confe-zionatori e smacchinatori, ha sede nella Bassa mode-nese”. Alla crisi mondiale e al fenomeno ormai con-solidato dell’import dalla Cina si aggiungono quindi anche le conseguenze del violento sciame sismico e, per Vicenzi, è la ricerca la strada da percorrere. “Stiamo andando verso un prodotto carpigiano sempre più alto in termini di qualità e innovazione. Ormai il set-tore medio sta gradualmente scomparendo. Credo che il nostro presente e le basi per il nostro futuro risiedano nella ricerca e nello studio di filati di prestigio. La ricerca e l’attenzione per i dettagli ci consentiranno, auspicabilmente, di allar-garci sempre più anche sui mercati esteri”.

Chiara Sorrentino

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14 20.07.2012 n° 28

arriva anChe al bOrgOgiOiOsO di Carpi una teCnOlOgia destinata a Cambiare il nOstrO mOdO di fare la spesa. fa il suO debuttO la app salvatempO, una speCiale appliCaziOne per smartphOne grazie alla quale sOCi e COnsumatOri avrannO la pOssibilità di velOCizzare la spesa eliminandO i tempi di attesa alle Casse

la spesa in uno smartphone!A

rriva anche al Borgogioioso di Carpi una tecnolo-

gia destinata a cambiare il nostro modo di fare la spesa. Fa il suo debutto, grazie a Coop Estense, la App Salvatempo, una speciale applicazione per smartpho-ne attraverso la quale soci e consumatori avranno la possibilità di velocizzare la spesa eliminando i tempi di attesa alle casse. Grazie a questa tecnologia - la prima del genere nella grande distribuzione italiana dispo-nibile per i sistemi operativi Ios e Android - è possibile “leggere” in autonomia col proprio telefono i codici a barre dei prodotti acqui-stati, costruendo così lo scontrino, per poi procede-re al pagamento anche in modalità self service, senza bisogno di passare dalla cassa. Questa innovazione può essere considerata come la naturale evoluzione dei servizi Salvatempo e Spesa e via, tecnologie introdotte da Coop per accorciare o eliminare le soste alle casse, attraverso sistemi di self scanning e self check out. “Con questa innovazio-ne – ha commentato Mario Zucchelli, presidente di Coop Estense – la coopera-tiva conferma ancora una volta il suo continuo impe-gno nel migliorare i servizi a disposizione di soci e consu-

matori, anche attraverso la sperimentazione di moderne tecnologie e con un’atten-zione particolare al tema dei tempi di vita. Siamo con-

sapevoli, infatti, che i ritmi frenetici del vivere quotidia-no rendono la spesa un’in-combenza da svolgere nel minor tempo possibile. In

alcuni nostri punti vendita le vendite fatte con l’utilizzo del Salvatempo arrivano a superare il 40%. Ed è anche sulla base di questo ap-

prezzamento che abbiamo pensato di offrire una nuova opportunità, soprattutto se si considera che oggi oltre 20 milioni di italiani hanno

in tasca uno smartphone”. Insomma una vera e propria rivoluzione nel nostro modo di fare la spesa, all’insegna della semplicità: basterà scaricare l’applicazione dall’App Store o da Google Play, eseguire la procedura di configurazione, comple-tare la registrazione nei pun-ti vendita abilitati e quindi utilizzarla per effettuare la scansione dei prodotti messi nel carrello e concludere la spesa presso le casse assisti-te o le postazioni automati-che di pagamento. Il sistema è già attivo a Modena, nell’ipermercato Grande-milia e nel supermercato I Gelsi, e a Carpi nell’iper-mercato Borgogioioso.

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1520.07.2012 n° 28

matteo giovannini, andrea Carpino, federico grassia e gianluca d’addese sono i vincitori delle borse di studio lapam per le tesine d’esame 2012 dell’istituto leonardo da vinci di Carpi

continua l’impegno di lapam per la scuolamatteo Giovannini

per Elettronica, an-drea carpino per

Informatica, Federico Gras-sia per Meccanica e Gianluca D’addese per F.A.S.E., sono i vincitori delle borse di studio lapam per le tesine d’esame 2012 dell’istituto leonardo Da Vinci di carpi. Lo ha de-cretato una giuria composta da rappresentanti del corpo docente della scuola carpigia-na, da rappresentanti di Lapam e da imprenditori dei quattro settori esaminati.Complessiva-mente sono stati di significativo interesse i lavori presentati da-gli studenti che hanno spazia-to dall’elaborazione di giochi

elettronici alla realizzazione di una base ritmica per batteria, dalla realizzazione di un softwa-re per l’iniziativa di una Banca del tempo alla progettazione di un sistema per l’invio di mes-saggi criptati via telefono, da elaborati sulla vendemmiatrice automatica alla progettazione di un sistema di sterzata poste-riore per veicoli o di un prototipo aerodinamico per un veicolo a idrogeno. I lavori premiati sono stati Re-Drum –Batteria Elet-

tronica (corso di elettronica), Titolatore automatico (corso Fase–chimica ambientale), Ban-ca del tempo online (corso informatica) e Progettazione e realizzazione di un sistema di sterzata posteriore (corso meccanica). Dalla valutazione della giuria hanno poi ricevuto una menzione anche le tesine di andrea trentini (Meccanica) e simone carani (Informatica). I premi messi a disposizione da Lapam Carpi, del valore di 300

euro ciascuno, saranno conse-gnati durante una cerimonia pubblica che si terrà a settem-bre. Anche l’edizione 2012 ha raccolto unanime consenso da parte del corpo docente e degli esperti dell’associazione. In particolare Gilberto lup-pi, imprenditore meccanico e presidente di Confartigianato Lapam provinciale, ha sotto-lineato “il buon livello degli elaborati presentati, in alcuni casi ottimi, a testimonianza

del valore didattico e formativo dell’istituto carpigiano. Iniziative come questa, di vici-nanza tra mondo del-la scuola e mondo del lavoro sono elementi fondamentali per lo sviluppo di un terri-torio e, per la nostra associazione, sono ormai un patrimo-nio irrinunciabile”. stefano cestari (in foto) responsabile di Lapam Carpi e la pro-fessoressa angela mirotti dell’Istituto Itis Da Vinci hanno richiamato l’importan-za di aver mantenuto fede agli

impegni presi con i ragazzi per la realiz-zazione del premio 2012, nonostante le vicende legate al sisma che tanto hanno lasciato il se-gno nel nostro ter-ritorio. “Abbiamo voluto dare un se-gno di normalità e, allo stesso tempo, lanciare un mes-saggio di fiducia verso il futuro, quel futuro soprattutto dei nostri giovani, a

cui tutte le istituzioni e le realtà sociali devono essere sempre più orientate”.

albertO lapiOli è il nuOvO direttOre del bOrgOgiOiOsO. mOdenese, imprenditOre ed espertO delle prOblematiChe del COmmerCiO ha già Chiari le iniziative e gli investimenti per l’autunnO 2012

anche il borgo tiene bottad

al 1° luglio Il Borgogioioso ha un nuovo direttore, il

modenese Alberto Lapioli chiamato a guidare il centro commerciale di Carpi, al posto di Guido Lugli che, un anno dopo aver raggiun-to l’età pensionabile, ha lasciato l’incarico. “Af-fronto con entusiasmo e de-terminazione questa nuova esperienza - ha dichiarato Lapioli - che si pone in li-nea di continuità con il mio percorso professionale, ben lieto di realizzare le inizia-tive di promozione e i nuovi investimenti definiti insie-me al direttore che mi ha preceduto. In un momento così particolare per il nostro territorio, vorrei esprimere la mia personale vicinanza e quella del Borgo a tutti gli emiliani che tengono

botta”. Dopo il training forzato legato al sisma e alla gestione dell’emer-

genza, Alberto Lapioli inaugura la sua direzione con un piano strutturato di

iniziative: si parte con lo spettacolo delle Olimpiadi che, dal prossimo 27 luglio e fino al 12 agosto, si po-tranno seguire in diretta sul maxischermo allestito in galleria grazie alla collabo-razione con Comet e Sky. A settembre, domenica 16, tradizionale festa di com-pleanno del Borgogioioso con il concerto degli allievi dell’Istituto musicale pa-ritario Vecchi-Tonelli e la partecipazione dei ragazzi dell’Istituto alberghiero Nazareno di Carpi poi, domenica 30 settembre, appuntamento col grande gioco d’animazione per

bambini e ragazzi Prendi la patente al centro, una giornata dedicata alla conoscenza e alla messa in pratica, sotto forma di gioco, delle principali regole stradali. Da ottobre a novembre, calendario denso di eventi: Halloween e la degustazione a base di castagne organizzata in oc-casione di San Martino (11 novembre) dal Nazareno e altri appuntamenti ecce-zionali, come lo spettacolo di ombre cinese, Shadow Show, dell’artista di fama internazionale Carlo Truzzi e la Festa del libro. Sempre nella seconda parte

del 2012 verranno realizza-ti alcuni nuovi investimenti che ampliano i servizi del Borgogioioso e rafforzano il numero di buone pratiche sociali e ambientali sul ver-sante dell’illuminazione, con l’installazione di lam-pade a led che favoriscono un maggior risparmio energetico, della nursery, che verrà rifatta e ampliata con la predisposizione di un angolo allattamento e delle strutture per i diversamente abili, con la realizzazione nella parte esterna di una pensilina coperta di raccor-do tra il parcheggio a loro riservato e la rampa esterna.

AlbertoLapioli

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16 20.07.2012 n° 28

il CarpigianO riCCardO tOndelli, da un annO, lavOra all’hard rOCK Cafè di berlinO, la Città Che ha sempre sOgnatO

berlino: è qui che voglio vivere!

si parte per l’Erasmus principalmente per mettersi alla prova in

una realtà nuova rispetto a quella abituale, per dimo-strare agli altri, ma soprat-tutto a se stessi, di essere in grado di farcela. E alla fine se ne torna arricchiti culturalmente e, ancor di più, umanamente, come è accaduto alla carpigiana Valentina Po, classe 1991, diplomatasi due anni fa in Ragioneria con indirizzo linguistico e attualmente iscritta al corso di laurea in Scienze della Cultura a Modena. Valentina perchè hai de-ciso di intraprendere il progetto erasmus e come mai la tua scelta è ricadu-ta su Barcellona?“Ho deciso di partire perché volevo allontanar-mi da Carpi e cimentarmi in un’esperienza unica: vivere da sola in una grande città, studiare in un’univer-sità straniera, fare nuove amicizie e imparare a essere autonoma. Tutto questo mi è servito per conoscermi meglio e acquisire maggio-re sicurezza in me stessa e nelle mie capacità. Per

I sogni, si sa, vanno assecondati, soprattutto quando si è giovani e

con tanta voglia di mettersi in gioco. Ed è proprio per realizzare un desiderio di vecchia data che il 27en-ne carpigiano Riccardo Tondelli, con in tasca una laurea in Lingue e Culture Europee e davanti a sé un roseo futuro in banca, volu-tamente interrotto, nel mag-gio del 2011 ha spiccato il volo verso la città che ama di più al mondo: Berlino. “Fin da quando ho iniziato a studiare la storia di questa capitale sui banchi di scuo-la - racconta Riccardo - ne ho immediatamente subito il fascino. Poi nel 2007, forte della mia conoscenza della lingua tedesca, ho de-ciso di andarvi per la prima volta da solo e da lì sono seguite una serie di visite periodiche fino al mio tra-sferimento definitivo nella primavera dello scorso anno. La mia permanenza a Berlino avrebbe dovuto ter-minare lo scorso settembre ma sono ancora qui e, per il momento, non ho nessuna intenzione di andarmene. In ogni angolo della città si respira un’atmosfera affascinante e intrisa di storia, di tradizioni ma an-che di modernità. La vita è quella che caratterizza ogni grande città: un pout-pourri di culture e opportunità, ma non per questo si tratta di

una città frenetica e cao-tica. Al contrario, è molto vivibile”. Cambiare da un giorno all’altro le proprie abitudini di vita e lasciare improvvi-samente famiglia e amici per trasferirsi a migliaia di chilometri di distanza non è facile, ma oggi con le nuo-ve tecnologie la lontananza è quasi annullata. “Skype e i social network -prosegue Riccardo - mi consentono di sentire e vedere ogni giorno i miei cari e così Carpi è più vicina. Inoltre appena ne ho l’opportunità prendo un aereo per fare un breve ritorno a casa”.

E a Berlino, Riccardo, giovane dall’indole cosmo-polita, che parla già fluen-temente inglese, tedesco e spagnolo, e che il prossimo mese inizierà un corso di svedese, lavora in uno dei luoghi più stimolanti della città: nel negozio della celebre catena internazio-nale Hard Rock Cafè. “Ho trovato quasi subito lavoro nel negozio di merchandise dell’Hard Rock Cafè di Berlino. Sostanzialmente mi occupo dell’accoglienza dei clienti, do loro consigli per gli acquisti e mi occu-po dell’allestimento e del riassortimento degli stand

espositivi. Inoltre, da alcuni mesi sono anche trainer, ovvero seguo i neoassunti e li avvio alla professione. Mi piace molto lavorare qui. Mi diverto, ascolto buo-na musica e, soprattutto, ogni giorno conosco tanta gente nuova, proveniente da ogni parte del mondo. Ho davvero la possibilità di parlare tutte le lingue che conosco e talvolta di cimentarmi anche in quelle che ancora non ho studiato! E poi ho l’opportunità di partecipare a eventi coin-volgenti. Proprio ora sto prendendo parte all’Hard Rock Calling: il festival che

ogni anni l’Hard Rock Cafè organizza all’Hyde Park di Londra e in cui si esibi-scono grandi artisti tradi-zionali. Quest’anno è la volta, tra gli altri, di Bruce Springsteen, Paul Simon e Sound Garden. Per ora mi trovo molto bene ma la mia ambizione è di lavorare un giorno in un museo o un’as-sociazione culturale, come responsabile dell’organiz-zazione e delle pubbliche relazioni e, per tale motivo, sto valutando se iscrivermi a un master o a una laurea di secondo livello che mi fornisca le competenze necessarie”. E a Berlino è

proprio il settore terziario, quello dei servizi e del turismo, a offrire maggio-ri opportunità di lavoro, mentre la produzione industriale ha i suoi centri propulsori altrove in Ger-mania. “Tuttavia i giovani - spiega Riccardo - all’inizio del loro iter professionale riescono a trovare più facil-mente un’occupazione, in quanto le aziende ricevono incentivi quando li assu-mono e qui gli studenti che, oltre a studiare, hanno un nebenjob, cioè un lavoretto dopo le lezioni universita-rie, sono più numerosi che in Italia. E poi Berlino è una città stimolante: ogni quartiere è diverso e unico e rievoca un pezzo della sua storia. Ovunque si respira un’aria frizzante, tutti i clienti con cui ogni giorno ho a che fare me lo confer-mano. Tutte le settimane ci sono numerosi eventi culturali per cui c’è solo l’imbarazzo della scelta e poi è una città ricca di aree verdi: in alcuni angoli del centro sembra di essere in mezzo a un bosco”. Per Riccardo, che attualmente condivide l’appartamento con due coinquilini nella zona ovest della capitale, il prossimo passo è trovare un appartamento tutto suo, ma, soprattutto, continuare a studiare per realizzare il suo sogno professionale.

Chiara Sorrentino

la 21enne Carpigiana valentina pO, studentessa pressO la faCOltà di sCienze della Cultura a mOdena, è rientrata dall’esperienza di erasmus a barCellOna dOve ha vissutO per quattrO mesi

il mio erasmus a barcellonaquanto riguarda la scelta della meta, inizialmente ero indecisa tra Parigi e Barcel-lona, poi però ho optato per la seconda”.Hai trovato Barcellona in linea con le tue aspettative? “Barcellona mi ha sorpresa positivamente. Nutrivo già delle buone aspettative sul-la capitale spagnola e devo dire che sono state tutte confermate. Ho conosciuto e vissuto con persone pro-venienti da tutto il mondo, ho abbattuto pregiudizi e mi sono confrontata con nuove culture. E ciò, oltre a essere fonte di arricchimento personale, è anche inerente agli studi che sto facendo. In questo Barcellona aiuta molto: è una città multietni-ca, dinamica, viva e pulsan-te e offre a chi la vive tutto ciò che cerca”. la tua giornata tipo?“La mattina andavo a lezione, poi tornavo a casa e passavo il pomerig-

gio studiando, scrivendo relazioni per l’università o svagandomi con gli amici. La sera invece uscivo quasi

sempre, a bere qualcosa o a ballare”.ti piacerebbe vivere o la-vorare a Barcellona?

“Penso che lo stile di vita spagnolo non sia molto diverso da quello italiano, per cui lavorare lì non mi

dispiacerebbe. Tuttavia, se dopo aver conseguito la laurea, avessi la possibilità di lavorare all’estero penso che proverei a vivere in un’altra città”.com’è la vita universita-ria? Hai riscontrato delle differenze con l’italia?“La vita degli universitari di Barcellona è pressoché la stessa di noi italiani. I ragazzi spesso studiano e lavorano per aiutare i geni-tori con le spese. I ritmi sco-lastici invece sono diversi: in Spagna hanno molti più compiti durante il periodo di lezione, però l’esame fi-nale è più leggero e l’estate è libera. Gli spagnoli, a dif-ferenza degli italiani, sono molto più informati e attivi politicamente. Durante i miei 5 mesi di permanenza a Barcellona ho assistito a numerosi scioperi durante i quali i ragazzi occupavano le facoltà, manifestava-no per le strade e a volte

Valentina Po

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1720.07.2012 n° 28

Sudoku Come si giocaQuesto gioco di logica propone una griglia di 9×9 celle, ciascuna delle quali può contenere un numero da 1 a 9, oppure essere vuo-ta; la griglia è suddivisa, da bordi in neretto, in 9 sotto-griglie, chiamate regioni, di 3×3 celle contigue. Le griglie proposte al giocatore hanno da 20 a 35 celle contenenti un numero. Scopo del gioco è quello di riempire le ca-selle bianche con numeri da 1 a 9, in modo tale che in ogni riga, colonna e regione siano presenti tutte le cifre da 1 a 9, e pertanto senza ripetizioni.

Tempo... di quiz!

Una signora si reca in profumeria: Vorrei un profumo che faccia perdere le staffe a mio marito.Il commesso: Ecco quello giusto per lei.La signora: E’ molto sexy?Il commesso: No... è molto, molto costoso!

crittografia mnemonicafrase (8 1’5) Un allenatore a Woodstock

Marcello l’hippy

a cura di clarissa [email protected]

un po’ di pazienza nonuccide nessuno...

arrivavano persino a scontrarsi con la polizia. Ovviamente sono contraria alla violenza e penso che occorra esprimere le proprie opinioni in modo determinato ma pacifico, però, mi piacerebbe che anche qui in Italia i giovani si interessassero di più alla vita po-litica del Paese e si attivassero per rivendicare il futuro che meritano. Inoltre, dal punto di vista stretta-mente funzionale, in generale, gli

edifici che ospitano le principali sedi universitarie spagnole sono più curati e moderni”.Burocrazia, istruzione e lavoro: quali differenze hai riscontrato rispetto all’italia?“In entrambi i casi gli iter buro-cratici avrebbero decisamente ne-cessità di essere snelliti. Anche gli orari lavorativi sono più o meno gli stessi, con l’unica eccezione che in Spagna si è molto legati alla “siesta”, per cui dalle 14 alle

16 tutti i negozi sono chiusi”.e dal punto di vista culturale?“Barcellona è una città relativa-mente moderna rispetto al resto della Spagna, ma i suoi abitanti sono molto attaccati alle loro tradizioni e alle loro feste. Sono persone piuttosto accoglienti e disponibili. In generale direi che non ci sono grosse differenze rispetto all’Italia”.l’esperienza più bella che hai

vissuto durante l’erasmus?“Il viaggio a Valencia, in occa-sione del Festival de Las Fallas. Sono andata là con i miei coinqui-lini e alcuni amici per tre giorni, ed è stato un evento bellissimo”.e adesso che sei tornata quali sono i tuoi progetti più imminenti?“Per ora intendo finire i miei studi e trovare un lavoro per non dover dipendere troppo dai miei geni-tori”.

in futuro dove ti piacerebbe vivere? “Mi piacerebbe lavorare per un certo periodo di tempo all’estero, per farmi un po’ di esperienza e arricchire il mio curriculum, ma in ogni caso vorrei tornare in Italia, anche se non a Carpi”.cosa vorresti fare da grande? “Sto ancora cercando la mia strada, spero di trovarla al più presto”.

Chiara Sorrentino

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Libri da non perdere!

piloti nella neve di alberto poppi

si chiama Piloti nella neve, il libro scritto da alber-

to poppi, edito dalle Edizioni Il Fiorino di Modena che si trova da qualche settimana nelle librerie. Si tratta dell’interessante ricostruzione storica di una pagina dram-matica e misteriosa della Seconda guerra mondiale: la scom-parsa di un aereo militare italiano, un Savoia Marchetti, con a bordo il generale dell’aviazione enrico pezzi e il tenente pilo-ta Giovanni Busacchi, avvenuta nel dicem-bre del 1942 nei cieli dell’Ucraina, l’allora Unione Sovietica. L’aereo aveva raccolto molti feriti in una ‘sacca’ nella quale si trovavano militari italiani dell’Armir, dopo avere scaricato viveri e medicinali e si apprestava a fare ritorno alla base di Voroscilov. Da quel momento in poi, però, non si seppe più nulla dell’aereo, come se si fosse volatizzato. Abbattuto dalla contraerea russa o inghiottito da una bufera di neve? Mistero. Nessuno seppe o volle indagare e far sapere qualcosa - a guerra finita - al Governo italiano e alle famiglie dei militari scomparsi. Silenzio assoluto soprattutto da parte delle autorità sovietiche che non dettero nessun contributo alla ricerca sia dell’aereo che dei piloti. Lo sto-rico Alberto Poppi dopo aver raccolto materiale documentario relativo al misterioso episodio, attraverso testimonianze raccol-te durante una missione italiana in Ucraina e una significativa raccolta di immagini d’epoca, ha dato alle stampe il volume Piloti nella neve. Un libro che aggiunge un contributo, una chiave di lettura in più, per cercare di comprendere uno dei tanti e oscuri episodi che hanno macchiato la seconda guerra mondiale.

Cesare Pradella

cara clarissa, io non posso sopportare chi ha la casa agibile e non ci torna. Vado nei matti. ancora adesso c’è gente che ha una bella casa stabile, che i Vigili del Fuoco han detto che si può abita-re, eppure resta fuori. cosa possiamo fare? io li offendo quando porto fuori il cane e ne trovo in tenda perché è inaccettabile.

saverio

caro Saverio, anche a me danno fastidio tante cose e basterebbe quel che si vede

quasi ogni giorno sulle strade (tra chi va a velocità spaventose o te-lefona alla guida e chi non ha mai imparato a gestire una rotonda o un parcheggio) per auspicare una drastica riduzione degli umani in circolazione. Fondamentalmente

ciascuno di noi ha a cuore il pro-prio mondo (casa, affetti, amici, parenti) tutto il resto è “altro” quindi, potenzialmente, fastidio-so. Accade però che siamo circa in 7 miliardi ad avere colonizzato la Terra, in costante crescita ed espansione. Ecco perché lei ha tutte le ragioni a provare fasti-dio così come le persone che lei offende hanno tutto il diritto di sentirsi infastidite da lei. Ma dob-biamo provare a convivere sullo stesso lembo di mondo e, in un modo o nell’altro, venirsi incon-tro, magari anche sbuffando. Io credo che se non si ha il coraggio di rientrare in casa la prima rego-la debba essere tenere l’area in cui si vive pulita, essere educati e comportarsi con la massima attenzione e rispetto di chiun-que. C’è chi si paga l’affitto di camper e roulotte, chi ha trovato

un garage per cucinare e le notti le trascorre in tenda, chi alterna tenda e casa in base alle scossette che avverte. C’è chi è andato a dormire al quarto piano anche il 29 sera, chi non riesce a farsi pas-sare la paura e dice che quando entra in casa “si sente la testa che gira e gli sembra ancora che tutto si muova”. Molti mi hanno scritto di avere paura dell’armadio, perchè si è spostato molto, si è aperto, ha buttato fuori tutto quel che c’era dentro e non riescono più a dormirci vicino. Le reazioni son tante e diverse come lo sono gli esseri umani tra loro e c’è chi ha coraggio e chi meno. Meglio non lasciare che il nervosismo e la tensione prendano il soprav-vento e armarsi di pazienza: si parla di terremoto, di danni, ci sono state vittime e feriti. Un po’ di pazienza non uccide nessuno.

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18 20.07.2012 n° 28

Ernest BorgninePh Roberto Pagliani

un riCOrdO di ernest bOrgnine: il CarpigianO di stanza a hOllywOOd, sCOmparsO alCune settimane fa

il nostro borgninedi Brunetto Salvarani e Odoardo Semellini

I l ritorno nella sua Carpi di Ernest Borgnine, nel 2002, è uno dei ricordi più grati-

ficanti del nostro lavoro e oggi, a pochi giorni dalla sua morte avvenuta a un’età patriarcale, uno dei più colmi di nostalgia. All’epoca eravamo, rispettiva-mente, assessore alle Politiche culturali e operatore culturale del Comune: con l’obiettivo di valorizzare l’identità cittadina contemporanea avemmo l’idea di realizzare una rassegna, a cadenza annuale, da dedicare ai figli più illustri della carpigiani-tà. La serie – che sarebbe con-tinuata con Francesco Guccini e Liliana Cavani – non poteva iniziare se non da Borgnine, nato nel 1917 dalla carpigiana contessa Anna Boselli, premio Oscar 1955 come attore protago-nista per il film Marty, vita di un timido.Il progetto aveva richiesto un anno di lavoro: infatti, con una lettera datata 6 aprile 2001, il Nostro ci aveva comunicato uf-ficialmente la sua disponibilità a venire a Carpi, una volta assolti

i suoi numerosi impegni cine-matografici. L’iniziativa prese corpo con la complicità dell’ar-chitetto Roberto Festi, curatore della mostra e del catalogo Er-nest Borgnine. Un carpigiano da Oscar, avendo il suo clou nella settimana tra il 13 e 18 maggio 2002, quando Ermes – ecco il suo nome di battesimo – incon-trò i concittadini in una sala Congressi gremitissima e, poi, all’inaugurazione dell’esposi-zione allestita in Palazzo Pio.La frequentazione dell’attore, in quei giorni, ci permise di scopri-re un personaggio assai distante dal tipico stereotipo hollywoo-diano, ben disposto ad annullare da subito le distanze tra sé e l’interlocutore per mettere in primo piano la relazione umana. Se in scena era costretto a ruoli da burbero o villain, in realtà in lui emergeva immediato l’im-printing materno: Ernest era un emiliano di razza, curioso, aper-to e gioviale; l’animo radicato nella cultura del filôs, si prestò sempre ben volentieri a fermarsi con chi lo riconosceva, dopo

quarant’anni di assenza, e a fare due chiacchiere all’ombra della piazza. Dopo un buon bicchiere di lambrusco un giorno esclamò “A sun a cà!”, e prima di con-gedarsi dal pubblico, al primo appuntamento, disse sornione: “Ah, un’ultima cosa… a voj i caplett!”. Ma anche uno yankee dall’animo liberal, profonda-mente religioso e amante della vita e della famiglia: vicino di casa del collega, guerrafondaio impenitente, Charlton Heston, ci raccontò come fosse lontana dalla sua sensibilità la battaglia di quello per la caccia…Dopo averlo conosciuto di persona, ci è stato più facile ap-prezzare la coerenza tra l’uomo e l’attore. Non ci stupì, dunque, l’episodio del film 11 settembre 2011, che all’epoca aveva appe-na finito di girare diretto da Sean Penn, in cui interpretava un ve-dovo pensionato, dando vita a un personaggio toccante: a rivelare una volta di più a tutto tondo la professionalità e l’umanità del nostro Ernest. Il carpigiano di stanza a Hollywood.

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1920.07.2012 n° 28

l’AFOrIsmA dellA seTTImANA...

AppuNTAmeNTI AppuNTAmeNTI

lacarpiestate il calendario

Venerdì 20 luglioPiazzale re Astolfo - ore 21Mo pensa te Live Show

Piazza Garibaldi - ore 21.15Le madri - rappresentazione teatrale

Pronao del Teatro - ore 21.30La dama della torre

Sabato 21 luglioPiazzale Re Astolfo - ore 20Napoli musica e parole

Domenica 22 luglioPiazzale Re Astolfo - ore 20.30Happy Hour Liga Tribute

Piazza Garibaldi - ore 21.30Proiezione del film Lo spettacoloColonna sonora live dei Mattiper l’inascoltato

Lunedì 23 luglioPiazza Garibaldi - ore 21,30The Pot in concerto

Martedì 24 luglioPronao del Teatro - ore 21Si fa presto a dire Piazza,laboratorio per bambini

Centro sociale Gorizia - ore 21Serata organizzata dal Cai

Piazzale Re Astolfo - ore 21.30Break Floyd in concerto

MigliarinaCircolo Menotti - ore 21.30Faith Gospel Choir in concerto

Mercoledì 25 luglioPiazzale Re Astolfo - ore 21.30Concerto della buona Ri-Nascita

CortileCampo sportivo - ore 21.30Le Beatrici. Reading musicale

Giovedì 26 luglioPiazzale Re Astolfo - ore 21Incantarci

Pronao del Teatro - ore 21.30La dama della torre

BudrioneCircolo Rinascita - ore 21.30Duo Sconcerto. Il mondo del caffè concerto e del varietà

Piazza Garibaldi - ore 21.30Honolulu Swing in concerto

Venerdì 27 luglioPronao del Teatro - ore 21.30La dama della torre

Sabato 28 luglioPiazzale re Astolfo - ore 21Summer Festival

Lunedì 30 luglioPiazza Garibaldi - ore 21Emozioni di Viaggio

Piazzale Re Astolfo - ore 21Stefano Bollani in concerto

Martedì 31 luglio MigliarinaCircolo Menotti - ore 21.30BBC Ajna in concerto

Mercoledì 1° agostoSan MarinoPiazza Gasparini - ore 21.30L’Elisir d’Amore spettacolo di burattini

Giovedì 2 agostoPronao del Teatro - ore 21.30La dama della torre

Venerdì 3 agostoPronao del Teatro - ore 21.30La dama della torre

Sabato 4 agostoPiazzale Re Astolfo - ore 21.30Sempre Noi in concerto

Lunedì 6 agostoPiazza Garibaldi ore 21.30Emozioni di Viaggio

Martedì 7 agostoPronao del Teatro - ore 21.30Presentazione del libro Walter e iodi Simone Annichiarico

“Il mondo non è uno spettacolo, ma un campo di battaglia”. Giuseppe Mazzini

tenera è la nottecarpi – area stadio

Ingresso Via Ugo da Carpi, 27/B

Inizio proiezioni: 21.30

Venerdì 20The Lady - L’amore per la

libertàDi Luc Besson

Sabato 21Romanzo di una strage

Di Marco Tullio Giordana

Domenica 22Dark Shadows Di Tim Burton

Lunedì 23 I giorni della vendemmia

Di Marco Righi

Martedì 24Il primo uomo

Di Gianni Amelio

Mercoledì 25Diaz

Di Daniele Vicari

Giovedì 26E ora dove andiamo?

Di Nadine Labaki

a reggio presso i Chiostri di san domenico fino al 5 settembre è in programma una mostra di opere d’arte la cui vendita è finalizzata a sostenere la ricostruzione di rolo, Cavezzo e quistello

artQuake, l’arte della solidarietà

al via la vendita dei biglietti per assistere al COnCertO di stefanO bOllani

ridiam vita al teatro comunale di carpilO spettaCOlO (ingressO 10 eurO) si terrà il 30 lugliO in piazzale re astOlfO.

Il pianista Stefano Bollani si esibirà lunedì 30 luglio in piazzale Re Astolfo nell’am-

bito della rassegna LaCarpiE-state, a sostegno dei restauri del Teatro Comunale danneggiato dal sisma. I biglietti si possono acquistare on-line (posto unico 10 euro) cliccando sull’indi-rizzo internet www.vivaticket.it oppure su www.carpidiem.it/teatrocomunale. Dal 21 luglio

funzionerà poi un punto vendita dei biglietti presso la Biblioteca multimediale Loria (orario 10-13/17-20 dal martedì al sabato). Nel giorno dello spettacolo la biglietteria sarà invece in piaz-zale Re Astolfo, e sarà aperta dalle ore 18 in poi. Il concer-to di Bollani è inserito come evento straordinario all’interno di Mundus, il festival aperto alle musiche del mondo intero,

che coinvolge le province di Reggio e di Modena. L’appunta-mento del 30 luglio è stato reso possibile proprio grazie alla grande disponibilità e amicizia che il pianista milanese, l’Ater, l’Associazione dei Teatri dell’Emilia Romagna, Pro Music, la Casa Musicale del Rio e Vivaticket hanno voluto rinnovare nei riguardi del Tea-tro Comunale di Carpi.

artQuake, l’Arte della solida-rietà è un’iniziativa promossa da Zonta club international

di reggio emilia, accademia di Belle arti di Bologna e comune di reggio emilia, con la finalità di rac-cogliere fondi dalla vendita di opere d’arte, per sostenere la ricostruzione dopo il sisma nei tre comuni di Rolo,

Cavezzo e Quistello. Sono già più di 600 gli artisti da tutta Italia che hanno donato proprie opere per partecipare al progetto, che entrano a far parte di una mostra a Reggio, prima di essere poste all’asta per devolverne il ricavato a favore delle popolazioni colpite. La mostra è in programma presso i Chiostri di San Domenico, in via Alighieri 11 a

Reggio, fino al 5 settembre. Le opere vengono esposte con l’indicazione di un’offerta minima d’acquisto, men-tre quelle rimaste invendute sarnno oggetto di una lotteria, i cui biglietti vengono venduti al prezzo di 50 euro, il 5 settembre. Tutto il ricavato verrà in-teramente e direttamente messo nelle mani dei sindaci dei tre comuni.

Stefano Bollani

venerdì 20 luglio, alle 21.15, in piazza garibaldi, rappresentazione teatrale a cura dell’Ordine francescano secolare, con il patrocinio della Città di Carpi. ingresso gratuito

nel nome della madre...

lo spettacolo Le Madri è messo in scena da una compagnia di circa 20 attori e musici

appartenenti all’ordine France-scano secolare di alcune fraternità dell’Emilia Romagna.Si tratta di una rappresentazione te-atrale che propone il volto di uomini e donne che, provati dalla sofferen-za, sono generati a vita nuova grazie all’incontro di madri. I brani narrati sono storie vere, i nomi sono quelli reali: Roberta, Paola, Cristina, Ser-gio, Renzo e Carla. In ogni frammen-to della loro storia c’è una madre, intendendo con questo termine colui o colei che si prende cura, che consola, che genera amore, portan-do alla fede quei figli incontrati nel dolore. Sono i figli e i fratelli che il Si-gnore, ogni giorno, ci mette accanto nel faticoso cammino della vita, perché riusciamo a “perdere” la no-stra vita per accogliere quella vera, la vita nuova ricreata dalla presenza del

Signore. Lo spettacolo si apre e si chiude con la narrazione della materni-tà di Madon-na Pica, la madre di San Francesco, che fa da cornice ad altri racconti: dalla donna tradita che guardando il Crocefisso torna a voler vivere per le sue figliolette, alla coppia che decide di non abortire aiutata da Maria Ausiliatrice e dal suo bambino, dalla donna “del tau” che aiuta un giova-ne gay a ritrovare fiducia nella vita, alla coppia che chiama “madre”la piccola ragazzina eritrea assistita fino alla morte.

La “meditazione teatrale” che si svolge con l’ausilio di strumenti mu-sicali, brani cantati e recitati, aiuta a riflettere sul significato dell’essere Madre, come colei che trae fede dall’amore con cui le è dato di vivere le diverse maternità, solo chi bene-dice è capace di generare amore portando altri alla fede.

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20 20.07.2012 n° 28

cArpI 2012/2013

legA prO 2012/2013

le datetra due settimane gironi e calendariIl varo ufficiale della stagione 2012/2013 è il direttivo di Lega Pro in programma agli inizi della prossima settimana. Ovvero, immediatamente dopo le decisioni del Consiglio Federale del 19 Luglio che ha valutato le posizioni delle 9 squadre attualmente iscritte con riserva (6 di Prima Divisione: andria, como, treviso, prato, sorrento, sudtirol; 3 di Seconda: Valle D’aosta, Hinterreggio, campobasso). Con gli organici completi (a meno di eventuali ricorsi successivi), dalla riunione dell’esecutivo uscirà un’ipotesi di lavoro sull’inevitabile ristrutturazione dei tornei. La compilazione dei calendari è prevista il 9 Agosto. I gironi saranno notificati qualche giorno prima. La Coppa Italia Lega Pro parte il 19 Agosto. Viceversa, il 5 Agosto comincia la TIM CUP (primo turno secco) a cui il Carpi parteciperà per meriti sportivi acquisiti nella stagione 2011/2012. I campionati prendono il via Domenica 2 Settembre.

e.G.

le novita’minutaggio “under”: in quota i classe ’92, ’91 e ’90Tra le decisioni attese nella prossima riunione vi è quella legata al nuovo format regolamentare per la distribuzione degli emolumenti federali per la valorizzazione dei giovani. Per accedervi la condizione necessaria è una sola: schierare per 90’ minimo 2 giocatori nati dal 1 gennaio 1992 in poi (italiani, e a libro paga della società almeno per la parte netta dello stipendio) per tutto l’arco del campionato (compresi gli ultimi 4 turni, che tuttavia sono esclusi dal conteggio), fatto salvo 3 giornate di deroga. Contribuiscono al conteggio anche i giocatori nati nel ‘91 e nel ’90, con pesi minoritari (rispettivamente 80% e 60%). Oltre al minutaggio complessivo, il premio finale terrà conto anche del piazzamento in classifica. È su questo moltiplicatore che la Lega Pro è chiamata a pronunciarsi in modo più consistente rispetto alle ultime stagioni, almeno per rendere più interessante un campionato che quasi certamente non prevederà retrocessioni.

e.G.

la situazionea rischio in 6Avendo rinunciato al ricorso, Foggia, siracusa e spal sono dichiarate estinte e si aggiungono a Pergocrema, Taranto, Triestina, Giulianova e Piacenza che avevano precedentemente evitato all’iscrizione. Al momento di andare in stampa sono dunque 69 le squadre ammesse al prossimo campionato di Lega Pro (32 in Prima Divisione, 37 in Seconda), 9 delle quali con riserva. Tre di queste (Valle d’Aosta, Sorrento e Hinterreggio) hanno risolto per tempo i problemi evidenziati dalla Co.Vi.Soc., consegnando le corrette documentazioni sull’impianto di gioco. Restano in bilico le posizioni di Andria, Campobasso, Como, Treviso (problemi economici) e Prato (stadio non a norma).

e.G.

lo scenarioC1 “franca”, C2 “ghigliottina”Molto probabilmente il numero di squadre scenderà sotto la quota 66. Ma la riforma radicale secondo modello unico, senza Divisioni, verrà comunque procrastinata all’anno prossimo. Non ci sono i margini temporali per ridiscutere la disparità econo-mica tra le garanzie fidejussorie già depositate dalle squadre di Prima (600mila Euro), e Seconda (la metà: 300mila Euro).Nasceranno così due campionati anomali. Due raggruppamenti di C1 ridotti a 16 squadre e “franchi”, cioè senza retroces-sioni. Più due tornei di C2 con formula “ghigliottina”. Cioè senza promozioni, e con ben 18 retrocessioni nei Dilettanti (9 per girone).

e.G.

calcio – il Carpi 2012/2013 è già al lavOrO nel ritirO di mOntese

si ripartegiuntOli lavOra in silenziO per COmpletare la rOsa. dOpO lOllini e Kabine, pOssibile anChe il ritOrnO di ferretti. il sOgnO resta raChid arma. lega prO versO la mezza rifOrma: prima divisiOne senza retrOCessiOni.

Il Carpi 2012/2013 è già un can-tiere in opera. Il ritiro di Mon-tese si è popolato nella serata

di Mercoledì 18. Questa l’agenda: Giovedì 19 i primi allenamenti agli ordini del duo Tacchini-Cioffi, in-tenzionati a dirigere una fitta colla-na di doppie sedute (carichi atletici al mattino, tattica al pomeriggio). Mercoledì 25 la prima sgambata vera, a Carpineti, contro il Sassuo-lo. Nel weekend successivo (28 o 29), la seconda amichevole contro la Selezione Disoccupati AIC. Nei primi giorni d’Agosto, il rientro in città per preparare il debutto ufficia-le in TIM CUP (Domenica 5).La conferenza di apertura lavori ha chiarito alcuni aspetti importanti. Sarà una regata di transizione, di semplice complessità. Parados-salmente non esiste nemmeno l’obiettivo tecnico. L’anomalia del campionato senza retrocessione offre un comodo paracadute ad una squadra programmata per sopravvi-vere. La mission è riacquisire punti fermi. C’è sostanzialmente un anno di tempo per riuscirci. Sta nascendo un triangolo nuovo. Ridimensio-

nato finchè si vuole, ma tutt’altro che dimesso. Il primo vertice è la società, alla ricerca di pubblico, affezione, appoggi. E di un uomo nuovo, Gianguido Tarabini, con cui sperimenterà una convivenza virtuosa finalizzata al matrimonio. Il secondo vertice è lo spogliatoio privato dei cardini ma anche con-fermato in buona parte. L’ossatura è blocco solido e brillante. Andrà rimotivato, e spinto ad accompa-gnare le giovani novità dentro un progetto che non ha orizzonti im-mediati, solo speranze. è un’area tecnica che riparte nuovamente da Giuntoli. Avrebbe tutte le ragioni per essere il più demotivato della truppa. Invece è più carico di pri-ma. Ha perso due volte la B. Una sul campo, l’altra contro Caliendo. Rimane a ricostruire per ricono-scenza, ma anche per salvare sé stesso. Il risultato di questa stagione è fondamentale per salvare il lavo-ro del triennio precedente. Deve dimostrare al mondo del calcio di saperci stare anche senza Bona-cini. Sta operando in silenzio, a suo modo, esasperando quei raid pirateschi con ha spesso saccheg-giato prima della concorrenza tesori sconosciuti o dimenticati. Preten-de omertà da tutti, non fa filtrare spifferi. Non ha soldi, solo idee, intuizioni e metodo. Ogni giornale che pubblica un nome lievita atten-zione e prezzi. Dunque lo esclude dalla trattativa. Ha un piano, e lo sta rispettando. Sta chiudendo tutte le cessioni pregiate entro i termini previsti. Dopo De Paola (Carrare-se) e Laurini (metà all’Empoli per 250mila Euro), manderà il pacchet-to Concas-Memushaj a Benevento

(operazione da circa 400milaEuro). Un piccolo scaglione del tesoretto è già stato investito sulla difesa: Nocerino, Gagliolo, Sperotto, la conferma di Poli, il rinnovo di Lollini, più l’interessantissimo

portiere Sportiello su cui l’Atalanta punta moltissimo e ne ha mediato l’operazione. Mancano altri due tasselli, verosimilmente “under” spendibili a minutaggio: un centrale (Cane del Genoa, o il prestito-bis di

Terigi) e un laterale (piace moltissi-mo Letizia dell’Aversa Normanna, già avversario biancorosso con la maglia del Pianura). Il centrocampo è quasi completo. Manca un po’ di fantasia incosciente. Può portarla

la rOsasorpresa: c’è KabineCon il rientro a sorpresa di Kabine salgono a 8 i reduci della passata sta-gione chiamati a costituire l’ossatura del nuovo Carpi. Sono 18 i giocatori partiti per il ritiro di Montese, più i gio-ielli precari Memushaj e Concas (con le valigie pronte per Benevento) e 6 baby in prova. Quattro i cavalli di ritorno: Dascoli, Obeng, Cortesi e Pietribiasi. Quest’ultimo è in cerca di sistemazione, e non rimarrà in biancorosso. Questo l’elenco (in maiuscolo i nuo-vi).portieri: SPORTIELLO (’92, dal Pog-gibonsi via Atalanta), GUERCI (’93, dal Pavia).DiFensori: Lollini (‘86), Poli (‘89), Dascoli (’90, fine prestito Gavorrano), NOCERINO (’92, dall’Arzanese), SPE-ROTTO (’92, dalla Reggiana via Torino), GAGLIOLO (’90, dalla Pro Imperia).centrocampisti: Perini (‘85), Po-tenza (’86), Di Gaudio (’89), Pasciuti (‘89), Cenetti (‘89), Obeng (’86, fine prestito Santarcangelo), Cortesi (’92, fine prestito Foggia).attaccanti: Kabine (‘84), Pietri-biasi (‘85), MASCOLO (’92, dall’Ar-zanese). aGGreGati: Darraji (’94, portiere), Leoni (’94, portiere); Ferri (’94, difen-sore); Bellotti (’93, centrocampista), Dominque (’93, centrocampista), Pa-varotti (’95, centrocampista).

lO staff teCniCO tra i preparatori anche l’olimpionico nuti

team manager: Roberto Canepa; allenatore: Daniele Tacchini; Vice allenatore: Gabriele Cioffi; collaboratori tecnici: Giandomenico Costi e Gianluca Garzon; preparatore dei portieri: Roberto Perrone; preparatori atletici: Andrea Nuti e Emanuele Palazzi; responsabile sanitario: dott. Giam-piero Patrizi; Fisioterapia e riabilitazione: Centro Waddan (Modena).

una scommessa intrigante: il talen-tuoso albanese Kabashi, giovanis-simo, classe ’94, scuola Empoli, cartellino Juve. Serve un mediano di lotta e semplificazione, comple-mentare a Perini, meno fisico ma più esperto di Obeng. L’identikit porta a Cinelli, l’ultima stagione a Pavia, attualmente in esubero alla Lazio che ne ha risolto la compar-tecipazione col Sassuolo. L’altro nome è Orlando (’93, Paganese, richiestissimo). Le ultime mosse ri-guardano l’attacco. Oggi è il reparto più vuoto, nonostante il ritorno a sorpresa di Kabine (tagliato dal Napoli) e l’ingaggio del guizzante Mascolo (’92). Sono le seconde scelte. Le prime arriveranno più avanti, coi saldi di Ferragosto. La rifirma di Ferretti è molto proba-bile, ma non ancora imminente: lo Spezia dovrà abbassare le pretese. Il colpo finale sarà un vecchio amore, sposo promesso: Rachid Arma. In Gennaio ha dato la parola a Giuntoli ed è intenzionato a mantenerla. Il fallimento della Spal però complica di nuovo tutto, perché è stato rati-ficato entro l’inizio della stagione regolare. Perciò azzera l’esito delle buste. Il cartellino del giocatore torna in-teramente al Vicenza, che adesso chiede adeguato conguaglio eco-nomico per liberarlo. Sarà una trattativa lunga e paziente. Sulla quale, comunque, alla fine, peserà la volontà del giocatore. Enrico Gualtieri

Da sinistra Tarabini,

Caliumi e Giuntoli

Da sinistra Cioffi, Giuntoli e Tacchini

Lo staff tecnico

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2120.07.2012 n° 28

gruppo Colombofilo terre d’argine

gli arrivi

sette, l’insertO del COrriere della sera di venerdì 13 lugliO, ha dediCatO la COpertina al CampiOne di nuOtO CarpigianO, gregOriO paltrinieri, intervistatO all’internO di unO speCiale sulle Olimpiadi di lOndra

“da qualche parte nasconde le branchie”sette, l’inserto del

Corriere della Sera di venerdì 13 luglio,

ha dedicato la copertina al campione di nuoto carpigia-no, Gregorio Paltrinieri, intervistato all’interno di uno speciale sulle Olim-piadi di Londra. Nuotan-do in mare sono arrivato a Londra è questo il titolo dell’articolo redatto dal giornalista Stefano Rodi che ha tracciato un bel ri-tratto del nuotatore dicias-settenne, uno degli azzurri più giovani nella storia delle Olimpiadi, medaglia d’oro agli Europei nei 1.500 stile libero lo scorso 23 maggio, con il terzo miglior tempo del 2012: 14’48”92. “E’ nato in acqua - si legge su Sette - a tre mesi i primi corsi di acquaticità e lì ha impara-to a muoversi, molto prima che sulla terra. Da qualche parte deve avere le branchie. Suo padre, Luca, che è stato nuotatore agonista di buon livello ed è stato l’allenato-re di Gregorio per un anno, gestisce la piscina di Novel-lara, in provincia di Reggio Emilia, e lì Gregorio ha fatto le prime bracciate... “Tutti gli anni quando eravamo in

vacanza al mare, io e mio padre abbiamo sempre fatto gare tra noi due. Era un divertimento assoluto per me”... Gregorio che, a differenza di tanti altri campioni, ama nuotare in mare, è partito dai 25 rana per approdare poi ai 1.500 stile libero, la distanza più lunga che si nuota in vasca, dove si vince con lo stile più che con la potenza. “Io non ho cambio di ritmo - ha confidato Greg al giorna-lista - perché non riesco a sfruttare bene la spinta di gambe. Nei 1.500 arrivi sempre alla parte finale, con le braccia che hanno perso forza e cominciano a fare male. Chi in quella fase riesce a inserire bene la gambata, di solito, va via rispetto agli altri. La mia tattica quindi è quella di andare via prima e staccare tutti. Alla fine, ovviamen-te, subisco il loro attacco ma se ho preso un vantag-gio sufficiente, ce la posso fare”. E ora che l’avventura londinese è alle porte non ci resta che fare il tifo per il nostro Greg: che nuoti sempre più lontano! E, na-turalmente, più veloce!

Il 15 luglio da Vasto sono stati lanciati 345 colombi.Classifica arrivi:Massimo Michelini – SolieraBergamini e Michelini – SolieraBaraldi e Messina– SolieraGianpaolo Cozza – SorbaraGabriele Bazzi - SolieraLuigi Busoli – SolieraGermano Sternieri - SolieraGiorgio Luppi – Balzo-BruinoMartinelli e Bulgarelli - SorbaraGiuliano Amedei - SolieraLauro Vellani – SorbaraLuigi e Piero Pivanti - Balzo-BruinoBozzoli-Dallari - RinascitaGilio Loschi – RinascitaSergio Pellacani - SorbaraBenito Sala - Rinascita

Il 15 luglio da Porto Recanati sono stati lanciati 397 colombi.Classifica arrivi:Giorgio Luppi – Balzo-BruinoGiuliano Amedei - SolieraLauro Vellani – SorbaraOnes Bononi – SorbaraGianpaolo Cozza – SorbaraGermano Sternieri - SolieraBergamini e Michelini – SolieraMassimo Michelini – SolieraMartinelli e Bulgarelli - SorbaraLuigi Busoli – SolieraLoschi G.F. F. - Dorando PietriLeonardo Guaitoli - SolieraFernando Marchesini - SolieraSergio Pellacani - SorbaraBaraldi e Messina– SolieraGabriele Bazzi - Soliera

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22 20.07.2012 n° 28

cec - pAllAvOlO mAschIle

bigarelli veste biancoblu

confermati lirutti, de marco e trentin

Arriva un altro pezzo del puzzle che com-porrà la nuova Cec:

da Modena ecco Luca Bi-garelli, giovane opposto ma anche schiacciatore reduce da una grande stagione di B2 con la maglia di Sassuolo. Classe 1991, 197 cm, Bigarelli è cre-sciuto con la maglia dell’Fb Soliera prima di trasferirsi all’Anderlini Modena, con la quale ha disputato due tor-nei di B2 e uno vittorioso di C oltre a tre Junior League nel-le quali ha sempre raggiunto le fasi finali. “Sono davvero felice di questa opportunità”, ha commentato il giocatore. “Sono giovane e dopo alcune esperienze di B2 credo sia il momento giusto per provare il salto di categoria. Con i coach

Benedetti e Tommasini sono cresciuto, ora dovrò mettere a frutto quanto imparato in un campionato durissimo come la B1. Non vedo l’ora di ini-ziare”. In questi anni, Biga-relli – nato schiacciatore di banda – ha imparato il “me-stiere” dell’opposto, ruolo per cui è stato scelto dal ds Paolo Michelini: “Già con l’Anderlini avevo giocato da opposto quando Hendriks (ex biancoblu) si infortunò, ma è stato a Sassuolo nell’ultima stagione che ho davvero cam-biato ruolo. Mi sono trovato bene e credo di aver reso in quella posizione, quella in cui mi voglio specializzare perchè a 21 anni devo specializzarmi in un ruolo preciso”. Quello di opposto della Cec.

Dopo i due colpi in entrata di astolfi e lancellotti, univer-

sal pallavolo comunica di aver rinnovato gli accordi di collaborazione con Kristian lirutti, massimo De marco e manuel trentin. Per lo schiacciatore romano e il libero veneto sarà la terza sta-

gione consecutiva in maglia Cec, mentre per il capitano la seconda. “Sono tre giocatori importanti per noi – dice il ds paolo michelini – che hanno dato tanto senza mai risparmiarsi. La classe di Lirut-ti è sotto gli occhi di tutti, è importante per noi poter fare ancora affidamento sulla sua

esperienza e il suo talento, mentre De Marco e Trentin sono delle colonne portanti della nostra squadra: ragazzi seri e ottimi giocatori che hanno dimostrato il proprio valore dentro e fuori dal campo. Con le loro conferme la Cec avrà ancora l’anima dell’ultima stagione”.

quasi COmpletO l’OrganiCO dell’universal vOlley mOdena Che verrà messO a dispOsiziOne del nuOvO COaCh CuellO nella stagiOne 2012/13. dOpO gli ingaggi della palleggiatriCe alisha glass e della sChiaCCiatriCe dOra hOrvath, il direttOre spOrtivO ha messO a segnO un altrO COlpO assiCurandOsi le prestaziOni di natalia brussa

non chiamatela solo vice aguero!s

ta per essere com-pletato l’organico dell’Universal Volley

Modena che verrà messo a disposizione del nuovo coach Cuello, nella stagione 2012/13. Dopo gli ingaggi della palleggiatrice ameri-cana Alisha Glass e della schiacciatrice ungherese Dora Horvath, il direttore sportivo Davide Astarita ha messo a segno un altro colpo assicurandosi le pre-stazioni di Natalia Brussa, opposto italo-argentino che rivestirà il ruolo di vice Tai Aguero, ma non solo. La giocatrice, nata a Santa Fè nel 1985 e alta 188cm, ha firmato un contratto annuale dopo aver concluso l’espe-rienza in A2 a Santa Croce e si candida a essere anche un’utile alternativa per il reparto di posto quattro, grazie alla sua grande dut-tilità. Natalia potrà essere utilizzata, considerato il suo passaporto, come giocatrice italiana e quindi consentirà

alla società di completare la squadra senza particolari problemi o apprensioni legati al regolamento che obbliga ad avere in campo, in ogni momento del match, almeno tre atlete italiane su sette, libero compreso. La Brussaè arrivata in Italia nella stagione 2003/04

vestendo la maglia di Forlì. La parentesi più importante dell’avventura tuttora in corso nel nostro Paese, però, sono i due anni a Pesaro, dal 2007 al 2009, nei quali arrivano due Scudetti, una Coppa Italia, una Coppa Cev e una Supercoppa Ita-liana. Successivamente, una

stagione a Parma, prima del trasfe-rimento a Piacen-za e, nell’ultima annata, Santa Croce in A2, dove Natalia si rivela una delle migliori giocatrici del campionato chiudendo al quarto posto nella classifica dei punti

realizzati avendo, oltretutto, disputato meno set rispetto alle tre giocatrici che la pre-cedono. “Non sarà soltanto la vice Aguero – spiega lo stesso Ds Astarita - Natalia ha grandi doti e lo ha sempre dimostrato, ci siamo assi-curati una giocatrice valida e soprattutto molto duttile. Nasce come opposta ma ha le qualità e capacità per gio-care anche come ‘posto 4’ e questo agevolerà il nostro allenatore che potrà contare su un attaccante in più. Na-talia gioca con passaporto italiano, pertanto è la gio-

catrice ideale da af-fianca-re a Tai Aguero permet-tendo

cambi senza l’obbligo di controllare il numero di italiane in campo. Siamo molto soddisfatti di questo acquisto, i suoi 27 anni e

188 centimetri corrispon-dono esattamente alle necessità che avevamo. Non dimentichiamo che la scorsa stagione è stata disputata senza un opposto e quindi Tai è stata costretta sempre agli straordinari. Quest’an-no con la coppa europea e i numerosi impegni ai quali vogliamo presentarci sempre da protagonisti ci saranno sicuramente molte occasioni per lei. Abbiamo parlato con lei e l’allenato-re: lui ha una visione della squadra ‘a tutto tondo’ quin-di non ci saranno titolari e riserve, bensì tante gioca-trici con qualità diverse che devono giocare per Mode-na! Si riforma una coppia af-fiatata, quindi, come quella tra Nati e Francy Mari, fidanzate dei due beacher Riccardo Fenili e Riccardo Giumelli. Sicuramente farà bene all’armonia del gruppo avere già un’intesa all’inter-no della squadra”.

Andrea Lolli

Natalia Brussa al centro

e sotto

pivetti campione d’italia di beach volley

Grande impresa del biancoblu samuele pivetti, che in un’estate magica per i colori carpigiani sale sul trono italiano del beach volley Under

18. Piv ha infatti trionfato al Trofeo delle Regioni an-dato in scena da venerdì 13 a domenica 15 sulla sabbia di Cesenatico, dove si sono contese il titolo tricolore 21 coppie in rappresentanza di ogni regione italiana. E alla fine, dopo una maratona di nove partite, hanno trionfato gli emiliani Pivetti e Querzani, che nell’indo-or milita nelle fila della Robur Ravenna come palleg-giatore. Samuele e il collega hanno sconfitto in finale la coppia laziale (2-0), mentre prima si erano imposti 2-0 in semifinale sulle Marche. Un cammino folgorante che era iniziato con una vittoria (contro il Veneto) e una sconfitta (Toscana) nel gironcino a tre di qualificazione, proseguito quindi con il 2-0 all’Alto Adige e quindi la sconfitta 2-0 con il Lazio che ha spedito i due emiliani nel tabellone perdenti: lì, le vittorie su Toscana, Puglia e Piemonte hanno poi aperto le porte delle semifinali. “Sono contentissimo di questa vittoria – racconta Piv – non eravamo certo i favoriti, anzi eravamo al via solo perchè l’Emilia Romagna in qualità di regione ospitante aveva diritto a portare due coppie. Per questo è una vittoria ancor più bella”.

Luca Bigarelli

Samuele Pivetti

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2320.07.2012 n° 28

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