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This article was downloaded by: [Paul Smiths College] On: 17 October 2014, At: 13:25 Publisher: Taylor & Francis Informa Ltd Registered in England and Wales Registered Number: 1072954 Registered office: Mortimer House, 37-41 Mortimer Street, London W1T 3JH, UK Bolletino di zoologia Publication details, including instructions for authors and subscription information: http://www.tandfonline.com/loi/tizo19 Sul irapianto della vescicola ottica primaria tra Bufo viridis e Bufo vulgaris Teodoro Perri a a Istituto di Anatomia ed Embriologia comparate della R. Università di Roma Published online: 14 Sep 2009. To cite this article: Teodoro Perri (1936) Sul irapianto della vescicola ottica primaria tra Bufo viridis e Bufo vulgaris , Bolletino di zoologia, 7:1, 173-180, DOI: 10.1080/11250003609427868 To link to this article: http://dx.doi.org/10.1080/11250003609427868 PLEASE SCROLL DOWN FOR ARTICLE Taylor & Francis makes every effort to ensure the accuracy of all the information (the “Content”) contained in the publications on our platform. However, Taylor & Francis, our agents, and our licensors make no representations or warranties whatsoever as to the accuracy, completeness, or suitability for any purpose of the Content. Any opinions and views expressed in this publication are the opinions and views of the authors, and are not the views of or endorsed by Taylor & Francis. The accuracy of the Content should not be relied upon and should be independently verified with primary sources of information. Taylor and Francis shall not be liable for any losses, actions, claims, proceedings, demands, costs, expenses, damages, and other liabilities whatsoever or howsoever caused arising directly or indirectly in connection with, in relation to or arising out of the use of the Content. This article may be used for research, teaching, and private study purposes. Any substantial or systematic reproduction, redistribution, reselling, loan,

Sul irapianto della vescicola ottica primaria tra Bufo viridis e Bufo vulgaris

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This article was downloaded by: [Paul Smiths College]On: 17 October 2014, At: 13:25Publisher: Taylor & FrancisInforma Ltd Registered in England and Wales Registered Number: 1072954Registered office: Mortimer House, 37-41 Mortimer Street, London W1T 3JH,UK

Bolletino di zoologiaPublication details, including instructions forauthors and subscription information:http://www.tandfonline.com/loi/tizo19

Sul irapianto della vescicolaottica primaria tra Bufo viridise Bufo vulgarisTeodoro Perri aa Istituto di Anatomia ed Embriologia comparatedella R. Università di RomaPublished online: 14 Sep 2009.

To cite this article: Teodoro Perri (1936) Sul irapianto della vescicola otticaprimaria tra Bufo viridis e Bufo vulgaris , Bolletino di zoologia, 7:1, 173-180, DOI:10.1080/11250003609427868

To link to this article: http://dx.doi.org/10.1080/11250003609427868

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TEODORO PERRI Istituto di Xnatoniia ed Embriologia comparate della R. Universiti di Roma

diretto dal Prof. 0. COTRONEI.

Sul irapianto della vescicola ottica primaria tra Bufo viridis e Bufo vulgaris

Risultati riguardanti le proprieta tossiche di Bufo'vzdgnuis e di Bufo viridis verso altre specie di Anfibi, quali si manifestano nei trapianti etero e senoplastici, si trovano anzitutto nelle esperienze di GIARDINA (1905) i, e di FILATOW (1925) '). Successivamente BYTIXSRI-SALZ (1929) 3, se ne & occupato di proposito con ricerche sul comportamento di embrioni di varie specie di Anfibi trapian- tando su essi pezzi di embrione di BttJo, o facendoli vivere in so- luzioni contenenti estrntti embrionali di BrrJo, ..

COTROXEI e allievi 4 ) , a cominciare dal 1929, studiano come gli nbbozzi di svariate specie di Anfibi si comportnno nei trapianti etero e xenoplastici ; sia tra embrione ed embrione, sia tra embrione e larva 5 ) . Queste ricerche hanno per oggetto, come particolare punto di vista, lo studio delle compatibilita e incompatibilita embrionali e larvali, che si manifestano in detti trapianti, ponendoli in rap- porto con i chimismi caratteristici di ciascun stadio. Si 6 posto so- pratutto in evidenza I'importanza del metabolismo compatibilita ed incompatibilita larvali. Tuttavia non

larvale nelle 6 stato tra-

l) A. GIARDINA. -- dlonif. Zobf. Itnl., vof. 16, 1905. 2 ) D . FILATOW. -- Roux' Arch. Enfiv. Mech., vol. 105, 1925. 3, H. BYTINSKI-SALZ. -- Ibidem, vol. 114, 1929, pngg. 665-685.

vol. 12, 1930. Nota VI, i v i , vot. 14, 1931. Nota VIII, i v i , vol. 14, 1931. G. COTRONEI e A. SPIRITO. -- Nota 11. Rend. R . ACC. Liricei, vol. 11,

1930. Nota Ill, ivi , vol. 11, 1930. Nota IV, ivi, vol. 12, 1930. 5 ) Negli Anfibi lo stadio larvale va considerato coincidente (COTRONEI

1921-1922), con il termine dell'assorbirnento del vitello e con il principiare della nutrizione esterna ed i: caratterizzato dall'inizio delle correlazioni umorali di carattere endocrino e dell'influenza del sistema nervoso sull'accrescimento.

') 0. COTROXEI e c. GUARESCHI. -- Nota v. Rend. R . A C C . Lincei,

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scurato lo studio dell’influenza che gli abbozzi trapiantati di Rilfo virlgnris esercitano sull’ospite.

In una Nota del ‘31 (xota VIII) COTROXEI e GUARESCIII, dopo ave r disciisso delie proprieta t o s i c h e d i Birfo virlgnris s u s l t re specie, hnnno formulato I’ipotesi di lavoro d’investigare il compor- tamenio dei trapianti tra Bufo vtrlgl:.nvis e Birfo viuidis.

I1 Prof. COTROSEI mi affidb lo studio dei trapinnti in t a 1’ I com- binnzioni. Ho eseguito le esperienze nel 1934, e ne riferisco in questa Nota.

I * *

Debbo premettere qualche notizia pib particolaregginta sul comportamento di Bujo vulgaris e Brgo v ir id is nei trapianti.

Anzitutto non e stato mai segnalato alcun caso di incompati- bilita nei trapianti omoplastici embrionali. E nnch’in, che ebbi oc- casione di eseguirne numerosissimi e nelle. due forme, non ho mai notato processi degenerativi. Won s i ha neppure alcuna incompati- bilith (a prescindere naturalmente dai casi d i mancata vascolariz- zazione, di traumi, ecc.) nei trapinnti d i embrione s u larve, come in questo Istituto e stato visto da GUXKESCIII per l’otocisti e dn 0. MARCUCCI I) per gli abbozzi di svariatissimi organi.

GIXRDINA (1903) ha visto che un pezzo d i coda d i Big0 inne- stato s u Discoglosiis vi produce notevolissimo arresto di sviluppo, pur lasciandolo in vita per varie settimane. FILATOIV (1923, nel trapinnto d i ectoderma di embrione d i Bilfo oirlgnifis sulla vesci- cola otticn denudata di Rniin escirleiifn, ha notnto che in un primo tempo- si estrinsecano le proprietA lentogeno formative ; e che poi, sorpassato u n certo stndio, I’embrione d i Xniin esciilerztn coinincia a d a r segni di sofferenza, e si hanno fenomeni degenerntivi a ca- rico della vescicola ottica e dei tessuti circostanti.

BI‘TIXSKI-SALZ (1929) ha osservato che pezzi di blastula di Bilfo vividis trapiantati su gastrula d i Triton tcriwii8tir.s portano a morte l’ospitante in pochissimi giorni. I1 trapianto di gastrula d i Bujo viuidis su embrione di I2n1in tetiiporavin, nllo stadio d i bot= tone codale , .v i induce arresto di .sviluppo cui segue la morte ge- neralmente dopo 10-14 giorni.

COTRONE~ e SPIRITO (1930) hanno visto che la vescicola otticn d i Bilfo vrrlgnvis trapiantata su Asolotl .s i differenzin, trapiantata su

I) 0. h~aecuccr. -- Rerid. h‘. Acc. Liiicei, vol. Id, 1931.

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Triton spesso ha portnto a morte I'ospitante; tuttnvia sono riusciti n tenere in vita due esemplari per un tempo sufliciente n dimostrnre che In vescicola ottica poteva differenzinrsi. SPIKITO i, nel trapinnto del plncode olfnttorio di Bzlfo viilgnris su Axolotl ha notnto che I'nbbozzo continua n sviluppnrsi differenzinndosi e che poi qunndo I'Axolotl giunge a110 stadio di larva il trnpinntnto vn distrutto.

I trapinnti irl cui il B I ~ O e stnto usato come ospitnnte sono in minor numero e nnturnlmente s i mnnifesta con ninggior evidenza la sun tossicith. GIARDIXA (1905) ha notnto che pezzi di coda di Discoglosiis innestnti su Big0 soggincciono n processi degenerntivi, pur rimnnendo in vita per molti giorni. BYTIXSICI - SALZ (1929) ha visto che embrioni d i Rriiin tempornuin, nllo stndio di bottone codale, posti n vivere in soluzioni contenenti estrntti embrionali di Btlfo vitlgnvis o di Bttfo vividis, subiscono arrest0 di sviluppo. COTHOSEI e SPIRITO (1930) trnpinntando su BiUo vnlgnris la vesci- cola ottica di Triton cristnlzrs hanno avuto rapidn disrruzione del trnpinntnto ; per In vescicoln ottica di Axolotl su Rufo vzilgnris hnnno rilevnto a unn notevole resistenzn senzn che si possnno notnre segni di nvnnznmento s. REVERUERI (1932) nel trapinnto di bot- tone codale di Rniin su Bilfo ha notato che ben ,presto si nrrestn l'accrescimento del trapiantato, it qualt! poi rnpidnmente si rinssorbe.

UYTISSKI-SALZ (1929) osserva che il veleno degli embrioni d i B u f o ha grnnde somiglinnza con quello dei Bilfo adulti.

Da queste esperienze risultn che in dette combinnzioni gli ern- brioni d i Bilfo non soffrono. BSTIXSKI-SALZ ha notato che nei trapinnti di pezzetti di blastula d i Pelobntes fiisczrs su embrioni di Bzifo vividis all0 stadio di bottone codale si ha n cnrico dell'ospi- tnnte un ri tnrdo'nello sviluppo. Gli stessi risultati ottenne in neu- rule di Big0 uzrlgnris fritti vivere in soluzioni contenenti estratti embrionnli di Pefolmtes Jiisciis.

BYTINSKI - SALZ (19:29) ha visto che una soluzione contenente estrntti embrionali d i Bztjo vzilgnris o di Bzgo vir,idis non ostncoln lo sviluppo di embrioni di stndio nvnnzato d i Rnrzn teiizpovnrin o di Tyitorz tneiziatzrs.

COTROSEI e GUARESCHI (1930-31), in trapinnti d i embrioni su Inrve, hanco notato che gli abbozzi di Bttjo vtilgnris si differen-

') A. SPinno. -- Boll. SOC. Itnl. Biol. Sperim., vol. 6, 1931. 2 ) 0. RRVERBERI. -- Boll. Zool., atitlo I I I , 1532.

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ziano su larve di Rntin esciilerrtn ; e cosi pu re Biifo ririlgnris su Axolotl, in cui il trapiantato dopo il suo differenziarnento v a di- strutto. Usnndo invece Bilfo vidgnris come ospite, hanno avuto fenomeni d i blocco (cioe processi di coagulnzione dei corpuscoli vitellini) cui di regola seguono processi distruttivi dell' abbozzo trapinntato (di R a m escirleirtn e di Hyla arboren). 'Xclla combinn- zione Axolotl su Bilfo viilgnsis hanno notato una resistenza molto notevole. A proposito del cornportamento di Bilfo viilgnris nelle de t te combinazioni, COTROXEI e GUAHESCHI scrivono : a L'unica conclusione possibile e percib che il Biifo viilgnris per tutte le forme, sia di famiglia sia d i ordine diverso, k tossico. Nulla sap- pianio del suo cornportamento verso le specie dello stesso genere (quale Bzrfo viridis) e della stessn farniglin GUARESCIII ') in trapianti d i embrione su larva ha notato che Bi>o vitlgnris non permette il differenziamento di otocisti di Hyln nrboren, Axolotl, Triton tnetiintits.

* * 1

D;I questa breve rassegnn risulta che neg!i ultimi m n i , diversi Xutori, ripigliando le interessanti e dinienticate ricerche del GIAR- DISA eseguite nel 1905, hanno posto in evidenza 1':izione tossica d i Bilfo vi i lgwis e d i Bilfo viridis nei trapianti.

11 Prof. COTROSEI aveva notato che non erano stnti eseguiti trapinnti t ra le due specie. Mi nveva affidato I'incarico di eseguirli perchk, trnttnndosi di forme biochimiche che potevano presumersi non molto differenti, ern interessante conoscere il loro comporia- mento per conipletare le ricerche eseguite in questo Istituto sulle compatibilitii e incompntibilit?~ embrionali e larvali.

Ho iniziato queste ricerche nel '34, e nclln combinazione Bid0 viridis su Bilfo viilgnris ho potuto seguire il destino del trapian- tat0 e dell'o3pite fino nilil metamorfosi. Per qunnto riguarda invece la conibinazione Bid0 vulgaris su B u j o viridis, purtroppo gli an i - niali morirono, certamente per motivi accidentali, prima d i rag- giungere la metamorfosi, quando il trapiantato proseguendo ncllo sviluppo si era giA molto accresciuto. S ia nel '35 che nel '36 non ho potuto, per r a r i motivi, ripetere le esperienze ; ma poiche i risul- tati rnggiunti hnnno tuttavia interesse, anche per questioni recente. mente sorte, mi sono deciso a renderli noti. --

4) 0. OUARESCHI. - hlemiorie R . Acc. d'l talin, ~ o f . NI, 1932.

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I1 12 marzo 1931 ho eseguito il trapianto di una rescicoln ot- ticn primaria di BilJo viridis su embrione di Bid0 viilgiiris dello Stesso stadio. I1 28 giugno 1' esemplare di BrlJo vzilgn~is che ha completnto la metamorfosi E stato fissato in Zenker acetico.

L a Fig. 1 6 tin disegno irz toto del Bujo met;imorfo- snto e mostra I 'occhio tra- piantnto. All'esame istologico I'occhio (v. Fig. '2) mostrasi perfettamente differenziato in cinscun;i sun pnrte. I1 ner- vo ottico e presente e si se- g u e fino agli strati pigmen- tnti. I due foglietti della cor- nea sqno tra loro saldnti. I1 cristallino ha !'aspetto ndulto.

Questn esperienza mostrn chiaramente che Bilfo vul- gnris, il qunle riesce tossico in tutti i trapinnti fntti s u esso, invece non lede In resci- cola ottica di Biifo viridis.

I1 snldnmento dei due fo-

Fig. 1 . - Bufo uulgoris metamorfosato; si vede I'occhio trapiantato di Oufo ciridis.

Ingr. x 14. (Disegno).

glietti cornenli 6 in rnpporto, nzgli Anur i , con In metn- morfosi nnche se (s. \'IRTA-

310) i, accclleratn da sommi- nistrazione di tiroide. Cio indicn che I'occhio di Bufo viridis e andnto in metnmorfosi contemporaneamente all'ospite. UIILESHUTII ?)

ha visto (1913, 1917) che i n trnpianti di occhi t ra larre d i diversn eth 1' ospite esercitn sul trapinntnto un :icceIlernmento o rispet- tivnmente un ri tardo nello sviluppo di mod0 che trapinntato e ospite passano conteniporanenmente in metnmorfosi. Questo sia nei trapinnti omoplastici, sia negli eterop~nstici (trn Salrriiiniidrh

'1 S. VIRTAJIO. -- Ann. Sac. 2001. - Bat. Ferrri. Vwianro, Torn. 14, 1934. Vedi auche i l lavoro di A I . RWIANO edito in questi giorni sii Arch. I t d . di Anat. ed ErnDr. (vol. 36, jnsc. 4) .

'1 E. UknxxHum. -- Arch. vgI. Of~fitfialrn., awl. 3, 1913 - ~orirn. exp. z d , VOL. 21, 1917.

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iiinciiloso e Tritoti, e tra Anrblystoiiin piriictnttiiii e tigriiiiiiii). La metnmorfosi dell’occhio, UIILESHUTII l’hn dedotta dni cambinmenti

Fig. 2. - Sezione dell’occhio di Bufo oiridis trapiantato su Bufo culgaris. (hlicrofotografia. obb. 6 Koristka).

dclln sun pigmentnzionc. Tali risultati sono stnti riconfermnti in ti-npinnti lnrvnli ornoplnsiici d i PeZobntes jiisczts, dn S.VETELOWXA I ) ,

chc ha preso in considernzione In reazione delln pupilln nlln luce (che inizin nella metnrnorfosi).

Nel mio cnso i due Birjo erano allo stesso s tndio , perb Bilfo viridis e Birfo vtrlgtrris lion coincidono nei tempi di metnrnorfosi, secondo gli allevamenti eseguiti in questo Istituto. Di mod0 che anche qui s i pone in evidenzn un’ nzione di sincronizznzione del- I’ospite sill trnpinntnto, concordernente con i risultnti cli UmEiwuTIr .

Come ho soprn nccennato, ho pure cseguito (12 mnrzo 1934) il trapinnto delln vescicol;i ottica primnria di Bufo vidgclrzs s u em- brioni nllo stesso stndio di Birjo uiridis. Quest’ultirno, guando gli art i posteriori gift presentavnno u n discreto sviluppo, e 1’ occhio trapinntnto nvcvn gih rnggiunto un notevolc grndo di nccrescimento 6 morto (30 giugtio). Fu lissnto dopo nlcune ore.

All’esame istologico si nota che l’occhio e nettnrnente stratifi-

I ) S . VErELo\vx\. -- C. R . SOC. Biol , r d . 92, 1925.

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ca to e gia molto xcresc iu to . Esso mostra processi distruttivi post - mortali, che si notano pure nei tessuti dell'ospitante.

S e n e pub dedurre che Bufo vividis it compatibile verso Birjo vulgnvis, nella vita embrionale e nella vita larvale. Ta le esperienza deve essere ripetuta per studisre il comportamento del trapianto durante la metamorfosi.

Queste esperienze d i trnpianto della vescicoln otticn tra Bzlfo

1") Bit fo vulgaris permette il differenziamento delln vescicola ottica di Biljo vividis, su esso trapiantnta, nella vita embrionale; e l'accrescimento nella vita larvale. Xessunn incompatibilita d a parte d i BilJo vdgriris verso 1' abbozzo dell'occhio d i Bilfo vividis, nep- pure durante la metamorfosi. Questn e stata contemporanen nell'o- spite e nell'occhio trapiantato.

vttlgnvis C Birfo viridis ci fanno co ;dudere :

2') Bilfo vividis permette il differeriziamento della vescicola ottica d i Birjo virlgnvis su esso tr'ipiantata, nella vita embrionale e l'accrescimento nella vita larvale. E da studiarne i l comporta- mento durante la met:imorfosi.

---

Nota del Prof. Giulio COTRONEI sulle osservazioni

del Dott. PERRI.

Le ossrrvnzioni del dott. PERM, pur coi risultati positivi rag- giunti , miranti a completare ricerche che c' interessavano diretta- mente, ernno rimaste inedite perchlt e r a nostro desiderio fossero completate con nuove esperienze d i trapianti d i vescicola ottica d i Biifo virlgrwis su Big0 viridis. Iiiteniamo oggi che non sin inutile la loro pubblicazione per i confronti certamente interessanti , ma che debbono e s e r e stabiliti su basi concrete, tra ibridazioni e tra- pianti .tra forme differenti, gi8 prospettati da vari Autori, e di re- cente da HOLTFRETER e da JUCCI '). Nel C ~ S O particoiare d i B I ~ O virlgavis e di Birfo viridis JUCCI ritiene che a i trapianti di Birjo vnlgnvis su vividis dovrebbero sviluppnrsi meno bene dei reciproci specie in zone d'impianto ricche di vitello >). Per quanto le ricerche de l dott. PERRI non siano complete e siano state meno fortunate proprio nei trapianti di B~rjo vttlgcwis s u B I ~ O viridis, tuttavia

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possiarno ritenere, dai risultati linora ottenuti. che durante tutto jl periodo in cui c’ it diffusione dei prodotti del metabolisrno vitellino, questi non hanno irnpedito i l differenziarnento e 1’ accre- scirnento della vezcicola ottica trapiantnta : se ne pub desurnere che almeno in un prirno tempo nei trapianti di BzQo virtgnvis su Bid5 viridis non si manifestnno Incompntibiiit:i. Negli ibridi BiQo vividis Q Birjo virlgnvis 5 (quando cioe i I viteIlo it di Bujo vzridis) A~OSTALEXTI nota precocemente, gih nel periodo di blastula, risultati nettarnente sfavorevoli, cib che non si verifica negli ibridi Bujo vtdgnvis 9 x BilJo vividis d:. Risulterebbe pertanto che nelle ibridazioni si manifesterebbero delle incompatibilita pih precoci e piii intense alrneno in certi casi che noti nei relativi trapianti. E superfluo, per ora, esporre quelle discussioni che si possono deli- neare su tali differenze e s u i procehsi che le originano. Si tratta di problerni che possono essere lurneggiati solo da analisi concrete. Purtroppo molte operazioni di trapianto tra Anfibi differenti sono possibili, come dirnostrano i risultati d a noi pubblicati, dal 1929 a tuit’oggi, quando non sono possibili le corrispondenti ibridazioni, e anche da questo punto di vista s i prospcttano interessanti quesiti.

1) C. Jticcr. -- dft i SOC. Ital. per il Progr. Scierize. X X I V riitn. vol. 2, fax. 2’, aprite 1936.

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