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LA MEDICINA BIOLOGICA LUGLIO - SETTEMBRE 2004 PATOLOGIE CRONICHE E COLOSTRO: ATTIVITÀ NEI CONFRONTI DEL COLON IRRITABILE (IBS) – ESPERIENZA IN DOPPIO CIECO DI CONFRONTO TRA DUE TIPI DI COLOSTRO BOVINO E PLACEBO CHRONIC DISEASES AND COLOSTRUM: ACTION ON THE IRRITABLE COLON (IBS) – DOUBLE BLIND TRIAL COMPARING TWO TYPES OF BOVINE COLOSTRUM VS PLACEBO In questo studio è stata analizzata l’attività di due diversi tipi di colostro bovino, in 36 pa- zienti affetti da sindrome del colon irritabile (IBS), in un’esperienza condotta in doppio cie- co di confronto con placebo. Un tipo di colo- stro deriva da animali allevati in USA, l’altro da animali allevati in Germania. I due tipi di co- lostro si differenziano essenzialmente per il rapporto tra immunoglobuline/proteine totali e per contenuto in lipidi. Entrambi questi in- dici sono più elevati nel colostro USA; in par- ticolare, il contenuto di lipidi è 10 volte supe- riore. Sono stati arruolati 36 pazienti (6 ma- schi, 30 femmine) affetti da IBS, sia nella for- ma spastica che in quella con diarrea senza dolore, di età compresa tra 22 e 35 anni. Do- po un periodo preliminare di osservazione del- la durata di 14 giorni (run-in), i pazienti sono stati seguiti per tre settimane per la valuta- zione degli episodi di diarrea (scariche) e di do- lore (perianale, addominale, lombare) come va- lore medio giornaliero. Durante la prima set- timana i pazienti non hanno subito alcun trat- tamento, mentre, in seguito, sono stati sud- divisi in 3 Gruppi di 12 pazienti ciascuno, ri- spettivamente A, B e P secondo una sequen- za randomizzata, trattati in doppio cieco con colostro A (USA) oppure B (Germania o D) op- pure placebo (P), alla dose di 300 mg una vol- ta al giorno per un periodo di 14 gg. I parametri considerati sono stati il numero delle scariche settimanali e il dolore medio giornaliero. Que- st’ultimo è stato valutato su una scala centi- metrica, da 0 a 10 cm, indicante l’entità del do- lore. Sia le scariche diarroiche che il dolore erano rilevati giornalmente. Sono stati messi a confronto il periodo basale (ovvero 7 gg se- guenti il run-in) e la seconda settimana di trat- tamento. Si è ritenuta clinicamente rilevante una riduzione degli episodi di diarrea e del- l’entità del dolore superiori al 30 % dei valori basali. I risultati indicano che il colostro A è più attivo del colostro B e del placebo nel con- trollo della diarrea; gli episodi settimanali era- no rispettivamente 22 ± 3.8 (media ± devia- zione standard), 23 ± 4.8 e 20 ± 3.3 prima del trattamento e 13 ± 3.0, 16 ± 3.1 e 17 ± 3.2 du- rante il trattamento. In termini di attività, l’a- nalisi della varianza (Anova) indica che A >B >P. Anche per quanto riguarda il dolore, il co- lostro A riduce il sintomo in modo più effica- ce, poiché il 30 % di riduzione del sintomo si verifica in 8 casi (p < 0.05 test di Fisher) in con- fronto ai 3 casi del colostro B (p > 0.05 test di Fisher) e 1 caso nel Gruppo trattato con pla- cebo. Tuttavia, la variabilità del dolore è tale che le differenze devono essere considerate con cautela. In conclusione, nel trattamento della IBS, il colostro A sembra essere più at- tivo del colostro B. Si ritiene che la differen- za sia da imputare al maggior contenuto di li- pidi in questo colostro rispetto a quello B, in particolare alla presenza di acido linoleico co- niugato (CLA), noto per la sua attività antin- fiammatoria/antireattiva. COLOSTRO BOVI- NO, SINDROME DEL COLON IRRITABILE (IBS) RIASSUNTO PAROLE CHIAVE U. Cornelli, G. Belcaro EXPERIMENTAL 5 SUMMARY: In the present study two different types of bovine colostrum have been tested in 36 patients suffering from irritable bowel syn- drome (IBS), in a double blind trial Vs placebo. One type of colostrum was deriving from ani- mals bred in USA, and the other from animals bred in Germany. The two types of colostrum were different essentially for the ratio Im- munoglobulins/Total protein and for lipids content. Both these indexes were higher in colostrum deriving from USA, particularly lipids content which was 10 times higher. 36 patients (6 males, 30 females) suffering from IBS of the spastic colon type and painless di- arrhea type, aged between 22 and 35, were in- cluded in the trial. After a preliminary period of 14 days (run-in), patients were followed for three weeks to evaluate weekly episodes of diarrhea and average daily entity of pain (ab- dominal, perianal and lumbar). During the first week patients were not receiving any treatment, whereas in the following days they were divided into 3 Groups, respec- tively Group A, B and P of 12 subjects each, and double blind treated according to a ran- domized sequence with colostrum A (USA), or colostrum B (Germany or D) or placebo, at a dosage of 300 mg once a day for a period of 14 days. The number of weekly episodes of di- arrhea and average daily pain were taken in- to account for the evaluation of the activity, being the former the main parameter of clini- cal activity. Pain was determined through a centimeter scale (between 0 and 10). Both episodes of diarrhea and pain were recorded daily. Data obtained during the baseline peri- od (7 days following the run-in) were com- pared to those of the second week of treat- ment. Reduction of 30% of baseline values was considered clinically relevant. Results in- dicate that colostrum A is more effective in con- trolling diarrhea episodes than colostrum B and placebo; weekly episodes of diarrhea were respectively 22 ± 3.8 (average ± standard deviation), 23 ± 4.8 and 20 ± 3.3 before treat- ment and 13 ± 3.0, 16 ± 3.1 and 17 ± 3.2 dur- ing the treatment. In terms of activity, the vari- ance analysis (Anova) indicates that A >B >P. Pain was also controlled more efficiently by colostrum A, since a 30% reduction was ob- tained in 8 cases (p < 0.05 Fisher test Vs place- bo) compared to 3 cases in colostrum B (p > 0.05 Vs placebo) and 1 case in the Group treat- ed with placebo. However, the variability of the pain is such that differences have to be taken cautiously. In conclusion, colostrum A seems to be more effective than colostrum B in the treatment of IBS. The difference of the activ- ity may be due to the higher content of lipids, in particular conjugated linoleic acid (CLA), in colostrum A compared to colostrum B, which is known for its anti-inflammatory/anti-reac- tive activity. KEY WORDS: BOVINE COLOSTRUM, IRRITA- BLE BOWEL SYNDROME (IBS)

Studio sul colostro e colon irritabile

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uno studio indipendente che mette in evidenza l'efficacia del colostro nei casi di colon irritabile

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Page 1: Studio sul colostro e colon irritabile

LA MEDIC INA BIOLOGICA LUGLIO - SETTEMBRE 2004

PATOLOGIE CRONICHEE COLOSTRO:ATTIVITÀ NEI CONFRONTIDEL COLON IRRITABILE (IBS)– ESPERIENZA IN DOPPIO CIECODI CONFRONTO TRA DUE TIPIDI COLOSTRO BOVINO E PLACEBO

CHRONIC DISEASES AND COLOSTRUM:ACTION ON THE IRRITABLE COLON (IBS)– DOUBLE BLIND TRIAL COMPARING TWO TYPES OF BOVINE COLOSTRUM

VS PLACEBO

In questo studio è stata analizzata l’attività didue diversi tipi di colostro bovino, in 36 pa-zienti affetti da sindrome del colon irritabile(IBS), in un’esperienza condotta in doppio cie-co di confronto con placebo. Un tipo di colo-stro deriva da animali allevati in USA, l’altro daanimali allevati in Germania. I due tipi di co-lostro si differenziano essenzialmente per ilrapporto tra immunoglobuline/proteine totalie per contenuto in lipidi. Entrambi questi in-dici sono più elevati nel colostro USA; in par-ticolare, il contenuto di lipidi è 10 volte supe-riore. Sono stati arruolati 36 pazienti (6 ma-schi, 30 femmine) affetti da IBS, sia nella for-ma spastica che in quella con diarrea senzadolore, di età compresa tra 22 e 35 anni. Do-po un periodo preliminare di osservazione del-la durata di 14 giorni (run-in), i pazienti sonostati seguiti per tre settimane per la valuta-zione degli episodi di diarrea (scariche) e di do-lore (perianale, addominale, lombare) come va-lore medio giornaliero. Durante la prima set-timana i pazienti non hanno subito alcun trat-tamento, mentre, in seguito, sono stati sud-divisi in 3 Gruppi di 12 pazienti ciascuno, ri-spettivamente A, B e P secondo una sequen-za randomizzata, trattati in doppio cieco concolostro A (USA) oppure B (Germania o D) op-pure placebo (P), alla dose di 300 mg una vol-ta al giorno per un periodo di 14 gg. I parametriconsiderati sono stati il numero delle scarichesettimanali e il dolore medio giornaliero. Que-st’ultimo è stato valutato su una scala centi-metrica, da 0 a 10 cm, indicante l’entità del do-lore. Sia le scariche diarroiche che il doloreerano rilevati giornalmente. Sono stati messia confronto il periodo basale (ovvero 7 gg se-guenti il run-in) e la seconda settimana di trat-tamento. Si è ritenuta clinicamente rilevanteuna riduzione degli episodi di diarrea e del-l’entità del dolore superiori al 30 % dei valoribasali. I risultati indicano che il colostro A èpiù attivo del colostro B e del placebo nel con-trollo della diarrea; gli episodi settimanali era-no rispettivamente 22 ± 3.8 (media ± devia-zione standard), 23 ± 4.8 e 20 ± 3.3 prima deltrattamento e 13 ± 3.0, 16 ± 3.1 e 17 ± 3.2 du-rante il trattamento. In termini di attività, l’a-nalisi della varianza (Anova) indica che A >B>P. Anche per quanto riguarda il dolore, il co-lostro A riduce il sintomo in modo più effica-ce, poiché il 30 % di riduzione del sintomo siverifica in 8 casi (p < 0.05 test di Fisher) in con-fronto ai 3 casi del colostro B (p > 0.05 test diFisher) e 1 caso nel Gruppo trattato con pla-cebo. Tuttavia, la variabilità del dolore è taleche le differenze devono essere consideratecon cautela. In conclusione, nel trattamentodella IBS, il colostro A sembra essere più at-tivo del colostro B. Si ritiene che la differen-za sia da imputare al maggior contenuto di li-pidi in questo colostro rispetto a quello B, inparticolare alla presenza di acido linoleico co-niugato (CLA), noto per la sua attività antin-fiammatoria/antireattiva.

COLOSTRO BOVI-NO, SINDROME DEL COLON IRRITABILE (IBS)

RIASSUNTO

PAROLE CHIAVE

U. Cornelli, G. Belcaro

EX

PE

RIM

EN

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5

SUMMARY: In the present study two differenttypes of bovine colostrum have been tested in36 patients suffering from irritable bowel syn-drome (IBS), in a double blind trial Vs placebo.One type of colostrum was deriving from ani-mals bred in USA, and the other from animalsbred in Germany. The two types of colostrumwere different essentially for the ratio Im-munoglobulins/Total protein and for lipidscontent. Both these indexes were higher incolostrum deriving from USA, particularlylipids content which was 10 times higher. 36patients (6 males, 30 females) suffering fromIBS of the spastic colon type and painless di-arrhea type, aged between 22 and 35, were in-cluded in the trial. After a preliminary periodof 14 days (run-in), patients were followed forthree weeks to evaluate weekly episodes ofdiarrhea and average daily entity of pain (ab-dominal, perianal and lumbar). During thefirst week patients were not receiving anytreatment, whereas in the following daysthey were divided into 3 Groups, respec-tively Group A, B and P of 12 subjects each,and double blind treated according to a ran-domized sequence with colostrum A (USA), orcolostrum B (Germany or D) or placebo, at adosage of 300 mg once a day for a period of14 days. The number of weekly episodes of di-arrhea and average daily pain were taken in-to account for the evaluation of the activity,being the former the main parameter of clini-cal activity. Pain was determined through a

centimeter scale (between 0 and 10). Bothepisodes of diarrhea and pain were recordeddaily. Data obtained during the baseline peri-od (7 days following the run-in) were com-pared to those of the second week of treat-ment. Reduction of 30% of baseline valueswas considered clinically relevant. Results in-dicate that colostrum A is more effective in con-trolling diarrhea episodes than colostrum Band placebo; weekly episodes of diarrheawere respectively 22 ± 3.8 (average ± standarddeviation), 23 ± 4.8 and 20 ± 3.3 before treat-ment and 13 ± 3.0, 16 ± 3.1 and 17 ± 3.2 dur-ing the treatment. In terms of activity, the vari-ance analysis (Anova) indicates that A >B >P.Pain was also controlled more efficiently bycolostrum A, since a 30% reduction was ob-tained in 8 cases (p < 0.05 Fisher test Vs place-bo) compared to 3 cases in colostrum B (p >0.05 Vs placebo) and 1 case in the Group treat-ed with placebo. However, the variability of thepain is such that differences have to be takencautiously. In conclusion, colostrum A seemsto be more effective than colostrum B in thetreatment of IBS. The difference of the activ-ity may be due to the higher content of lipids,in particular conjugated linoleic acid (CLA), incolostrum A compared to colostrum B, whichis known for its anti-inflammatory/anti-reac-tive activity.

KEY WORDS: BOVINE COLOSTRUM, IRRITA-BLE BOWEL SYNDROME (IBS)

Page 2: Studio sul colostro e colon irritabile

INTRODUZIONE

Il colostro bovino è noto per la sua at-tività protettiva del tratto gastrointe-stinale umano [1-3] e per il contenu-to di sostanze che stimolano la cre-scita della massa muscolare [4] nel-l’uomo e, ovviamente, negli animaliche necessitano di una rapida cresci-ta per raggiungere l’autonomia moto-ria (FIGG. 1, 2).Una serie di studi clinici sull’uomo haevidenziato, in particolare per il colo-stro bovino, un’azione protettiva neiconfronti di disturbi caratterizzati dauna consistente componente reattiva/in-fiammatoria [2, 5-8] (FIGG. 3, 4). Tuttavia,non tutti i tipi di colostro bovino sem-brano possedere attività simile in quan-to derivano da animali allevati in mo-do diverso e da processi di trattamentoche possono impoverire il contenuto dialcune sostanze di rilevanza terapeuti-ca. A tal scopo, sono stati confrontatidue diversi tipi di colostro; uno pro-dotto negli USA, l’altro prodotto in Ger-

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LA MEDIC INA BIOLOGICA LUGLIO - SETTEMBRE 2004

mania, entrambi derivanti da animaliselezionati con l’impiego di processistandardizzati. Tra le possibili applica-zioni cliniche, si è scelta la sindromedel colon irritabile, che consente un’a-gevole rilevazione di dati clinici, in par-ticolare degli episodi di diarrea e do-lore. Tale sindrome, nonostante la suaetiologia poco conosciuta, consente dirilevare modificazioni cliniche anchein tempi brevi di trattamento, in parti-colare per i prodotti che possono agirein senso positivo sulla disbiosi intesti-nale.

MATERIALI E METODI

Sono stati ammessi alla ricerca 36 pa-zienti affetti da sindrome del colon irri-tabile (IBS) con episodi diarroici, sia ditipo spastico che di tipo non doloroso,di entrambi i sessi (6 M e 30 F) di etàcompresa tra 22 e 35 anni, suddivisi perrandomizzazione in 3 Gruppi di 12 pa-zienti ciascuno, composti in modoidentico di maschi e femmine (FIG. 5).

I pazienti afferivano a due centri speri-mentali. I criteri di ammissione preve-devano l’esordio della malattia da al-meno un anno, senza alternanza di fe-nomeni stipsi/diarrea (FIG. 6). La presen-za di altre malattie croniche non com-pensate terapeuticamente rappresenta-va criterio di esclusione. Inoltre, nonerano ammessi pazienti affetti da in-tolleranza al lattosio, malattie gineco-logiche, bilio-digestive o genito-urina-rie, neoplasie, ulcera gastrica o duo-denale, diverticolosi (FIG. 7). La dia-gnosi doveva essere accompagnata daesame rettosigmoideo con fibre otti-che, per consentire l’esplorazione del-le aree più frequentemente soggette adiverticolosi. L’intolleranza al lattosiodoveva essere certificata e non rilevatasu base anamnestica. Per i pazienti disesso femminile, il periodo di tratta-mento è avvenuto sempre entro le pri-me tre settimane successive al ciclo me-struale, al fine di evitare interferenzedovute all’eccessiva riduzione dei livel-li ormonali.40 pazienti sono stati sottoposti a un pe-

Il colostro: componenti principali

roteine da 40 a 90 g/100 g

minoacidi: in particolare taurina ea ac. glutammico

pidi da 2g a 20g (in part. CLA)

mmunoglobuline (in part. IgG)

attori di crescita (in part. IGF-1)

tri fattori (in part. lactoferrina ea transferrina)

tamine (in part. A, B2, C)

inerali (in part. K)

arrea di natura batterica e virale

sbiosi intestinale

rosioni gastrointestinali da NSAIDs

upplemento alimentare negli atleti

erapia dell’osteoporosi

iglioramento dell’insulino-resistenza

Il colostro

atte prodotto tra le 24-36 ore dal parto

coperto da Hufeland nel 1799

mpiegato come terapia anti-infettiva sino’avvento di sulfamidici e antibiotici

sato, nel 1955, come supplementoell'artrite reumatoide: “immuno-latte“immuno-latte“ ”

Colostro bovino:sostanze di particolare interesse

GF-1 (Insuline like Growth Factor)

GF-β (Transforming Growth Factor):zione sinergica nella riparazione cellulare

locale (GI). Importante il loro ruolo inibitoriodelle proteasi: ovvero dell’eccessiva reattivitàlocale

LA (acido linoleico coniugato) = azione antireattiva

igosaccaridi, nucleotidi, nucleosidi, citochine

FIG. 1

FIG. 3 FIG. 4

FIG. 2

Page 3: Studio sul colostro e colon irritabile

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riodo di run-in di due settimane, in cuivenivano istruiti circa la rilevazionegiornaliera di due sintomi: diarrea (nu-mero di episodi) (FIG. 8) e dolore regi-strato su scala centimetrica di 10 cm,da 0 (assente) a 10 (dolore molto forte)(FIG. 9). Inoltre, era suggerito un sem-plice regime igienico/alimentare (vedidopo) senza imposizioni di tipo diete-tico. Dopo questo periodo, che servivaanche per selezionare i pazienti (4 sonostati scartati), si attuava quello di osser-vazione, in cui i pazienti dovevano ri-levare giornalmente, per altri 15 giorni,il numero di episodi di diarrea e il tipodi dolore.

TERAPIA

I pazienti, durante il run-in, venivanoistruiti sulle più elementari normeigienico/alimentari ed invitati a nonpreoccuparsi eccessivamente dellapropria malattia, a non “temere” glialimenti e, soprattutto, ad alimentarsiin modo moderato, senza eccessive

ponenti. Questi sono sempre compresiall’interno di un certo range di valori,oltre i quali il prodotto non può essereimpiegato per uso umano. La deriva-zione del colostro da diversi Paesi im-plica che gli animali dai quali si ricavasiano di razza diversa oltre che alimen-tati in modo diverso. Non è oggetto delpresente lavoro entrare nei particolari diproduzione. Tuttavia, come in TAB. 1, so-no indicate le componenti dei due tipidi colostro come riportate sui certifica-ti analitici.

assunzioni di cibo ai pasti, aggiun-gendo, durante la giornata, eventualispuntini poveri di grassi. Dopo il run-in, i 36 pazienti sono stati divisi in 3Gruppi di 12. Il Gruppo A è stato trat-tato con colostro di tipo A, il Gruppo Bcon colostro di tipo B e, infine, unGruppo P con placebo.I 2 tipi di colostro A e B, provenienti ri-spettivamente dagli USA e dalla Ger-mania, derivano da produzioni che se-guono procedure standardizzate e cer-tificate per il contenuto dei vari com-

Colostro e sindrome del colon irritabile

Criteri di ammissione:

S con diarrea: sia di tipo spasticohe non doloroso

sordio da almeno 1 anno

media >20 episodi di diarrea/settimana

enza alternanza di episodi stipsi/diarrea

Colostro e sindrome del colon irritabile

riterio rinci ale di valutazione: e isodi di diarrea

riterio secondario: dolore (addominale e/o lombare o rettale)

mensione del campione per α = 0.05 e β 1-90

er una riduzione di ~ 30 % standard degliisodi di diarrea sono sufficienti 12 casi/Gruppo

nalisi statistica:rianza a confronti ortogonali (A+B Vs P; e A Vs B)

numero di casi con riduzioni >30 % (χ2 Fisher)

Colostro e sindrome del colon irritabile

oppio cieco Vs Placebo: randomizzato

ue tipi di colostro: A (USA), B (Germania)

azienti ambulatoriali: due centri (bilanciati)

6 pazienti di età tra 22 e 35 anni

M e 30 F

visi in 3 Gruppi (A; B; P)-12 pz/Gruppoon identica distribuzione M/F

Colostro e sindrome del colon irritabile

riteri di esclusione:

alattie croniche non compensate terapeuticamente

tolleranza al lattosio e/o altre intolleranze alimentari

oliposi o neoplasmi (rettosigmoidoscopia f.o.)

alattie ginecologiche; UTI

cera duodenale; disturbi biliari; colite ulcerosa;sturbi della tiroide; malattie psichiatriche

resenza di sangue e parassiti nelle feci

stabilità della dieta; abuso di antispastici

Colostro e sindrome del colon irritabile

alutazione nelle settimane: T 0 e T 2

0 (giorni da 1 a 7)

T 2 (giorni da 8 a 21 - trattamento)

a) delle scariche/settimana su diario giornaliero

b) del dolore con scala metrica (cm)

(media settimanale del diario giornaliero)

0 10 cm

FIG. 5 FIG. 6

FIG. 7 FIG. 8

FIG. 9

Page 4: Studio sul colostro e colon irritabile

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Tutti i prodotti sono stati preparati incapsule indistinguibili, del peso di 600mg, contenenti 300 mg di colostro e300 mg di eccipienti. Per il placebo,300 mg di saccarosio e 300 mg di ec-cipienti. La terapia con i prodotti in esa-me consisteva in 1 capsula al giorno daassumere al mattino a digiuno. Ognitrattamento è stato protratto per 14 gior-ni consecutivi.

� RILEVAZIONI DELL’ATTIVITÀ

Il periodo di valutazione basale è statodella durata di sette giorni (giorni 1-7).A questo seguiva il periodo di tratta-mento di due settimane (giorni 8-21);per la rilevazione dell’efficacia del trat-tamento sono stati impiegati i dati del-la seconda settimana di trattamento(giorni 15-21), allo scopo di consenti-re un maggior margine di tempo all’a-zione dei prodotti a confronto. Sonostati messi a confronto il numero di epi-sodi di diarrea rilevati in una settima-na (somma di sette giorni) e il valoremedio del dolore giornaliero (media disette giorni) rilevato su scala centime-trica 0-10 cm.

� ANALISI STATISTICA

Sui dati, sono state calcolate le mediee le deviazioni standard. Per i confron-ti tra i trattamenti si è ricorso sia ad ana-lisi di tipo parametrico (analisi della va-rianza per confronti ortogonali), che

Durante il periodo di run-in i pazientiavevano registrato una media di 22.5episodi di diarrea per settimana, condeviazione standard di 4.5 episodi.Considerando che una riduzione di 7episodi di diarrea/settimana (1 episo-dio/die) era ritenuta la minima ridu-zione clinicamente rilevante (corri-spondente al 30% di riduzione), 12 ca-si/Gruppo sono da ritenere più che suf-ficienti se si accetta α = 0.05 (ovvero p< 0.05 a due code, considerando, quin-di, sia il miglioramento che il peggio-ramento) e 1-β = 0.9 (considerandoche, se si ripete per 100 volte l’esperi-mento, 90 volte esso fornirà lo stessorisultato). La formula generale di cal-colo della dimensione del campioneper tali presupposti è sempre molto si-mile a:21/(minima variazione accettabile cli-nicamente/deviazione standard)2 + 1;ovvero, nel nostro caso, [21/(7/4.5)2] +1corrisponde approssimativamente a 10casi. Pertanto, l’arruolamento di 12 ca-si/Gruppo è sufficiente a consentire ladovuta potenza discriminante.

RISULTATI

Le differenze tra i due tipi di colostro, dalpunto di vista del contenuto in macro-nutrienti, sono indicate in TAB. 1. Si os-servano due differenze sostanziali: quel-la relativa al contenuto in lipidi, moltopiù elevato nel colostro A rispetto al co-lostro B, oltre che il rapporto IgG/P, cheindica il colostro A più ricco in immu-

non parametrico (chi quadrato esatto se-condo Fisher).L’analisi della varianza consente di con-frontare i trattamenti con placebo ed idue trattamenti tra di essi per definireeventuali differenze. Sul piano clinico,come criterio principale, è stato valuta-to il numero degli episodi di diarrea, inquanto sintomo presente in tutti i casioggetto di studio. La valutazione del do-lore era considerata criterio secondario,poiché sintomo non costante in tutti ipazienti.Indipendentemente dall’entità delle ri-duzioni osservate, per entrambi i para-metri, si è ritenuto che fosse clinica-mente rilevante una riduzione di alme-no il 30% (cut-off ) rispetto ai valori ba-sali. Il test di Fisher è stato impiegato perconfrontare se le differenze tra il nume-ro di pazienti che riuscivano a supera-re il cut-off nei 3 Gruppi fossero signi-ficative (probabilità esatta).

Proteine (P)

Lipidi

Lattosio

IgG

Ig totali

IgG/P

Ig/P

55.8

20.6

11.3

25.2

31.3

45.1

56.1

65

2

17.5

22.5

29.8

34.6

45.8

Macroalimenti Colostro A(USA)

Colostro B(Germania o D)

A (colostro USA)

B (colostro D)

P (placebo)

22 ± 3.8

23 ± 4.8

20 ± 3.3

13 ± 3.0*

16 ± 3.1

17 ± 3.2

10

3

0

0.0058

0.108

Trattamento Periodo basale(giorni 1-7)Media ± DS

Periodo finale(giorni 15-21)Media ± DS

N° Casicon riduzione

> 30%

Fisher"p" esatta

Vs Placebo

TAB. 2 Valori medi ± deviazione standard (DS) degli episodi di diarrea prima e durante il trattamento con

due differenti tipi di colostro.

* L’analisi della varianza per confronti ortogonali indica che A > B > P.

TAB. 1

Valori dei

macroalimenti e dei

macrocomponenti

(immunoglobuline) in

g/100g nei due tipi di

colostro preparati

secondo procedure

standardizzate.

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LA MEDIC INA BIOLOGICA LUGLIO - SETTEMBRE 2004

noglobuline, nonostante la quantità in-feriore in proteine. Di converso, il co-lostro B ha un contenuto superiore inIgA e IgM.

� EPISODI DI DIARREA

I dati relativi al numero di episodi didiarrea sono stati rilevati nei 3 Gruppidi pazienti (A, B, P), rispettivamente trat-tati con colostro A, colostro B e place-bo, sia durante il periodo basale (gior-ni 1-7), ovvero nella settimana succes-siva al run-in, che durante la secondasettimana di trattamento (giorni 15-21).I valori sono riportati in TAB. 2.

Come si osserva dall’esame dei dati, ilcolostro A è più attivo del colostro Bed entrambi sono più efficaci del pla-cebo. Tuttavia, solo il colostro A ridu-ce la frequenza degli episodi in dimen-sione clinicamente rilevante (riduzione> 30%).

� RIDUZIONE DEL DOLORE

La risoluzione del dolore, valutato suscala metrica da 0 a 10 cm, è riportatain TAB. 3. Come precedentemente ac-cennato, i valori medi rappresentano lamedia giornaliera del dolore calcolatasu una settimana. Nelle diverse tipologie (dolore-spasmiaddominali, dolore perianale, lomba-re), spesso compresenti, alla rileva-zione basale, il dolore era presente ri-spettivamente in 8 casi nel Gruppo A,in 10 casi nel Gruppo B e in 9 casi nelGruppo P. In TAB. 3 sono raccolti i da-ti medi relativi alle settimane a con-fronto.

Pertanto, le variazioni significative siosservano solamente nel Gruppo trat-tato con il colostro A. Tuttavia, in que-sto caso, l’analisi della varianza non hauna sufficiente potenza discriminanteper l’elevata variabilità. La riduzionedel 30 % del dolore è significativa altest di Fisher, che conferma come soloil colostro A sviluppi azione degna dinota (TAB. 4).

lattoferrina) hanno, invece, azione an-tiossidante [9]. L’equilibrio tra questefrazioni proteiche e peptidiche e, quin-di, le differenze tipologiche dei poli-peptidi di natura genetica (diversi tipi dianimali), può certamente influire sul-l’attività del colostro. Concisamente:una quota proteica bassa può essere co-stituita da peptidi o addirittura aminoa-cidi molto attivi sul piano farmacologi-co suggerendo di indirizzare anchequesti nell’analisi dell’attività del colo-stro.Lo stesso potrebbe essere applicato al-la quota di acidi nucleici, che non è an-cora in uso nella tipizzazione del colo-stro, mentre è gia noto che essi possanosvolgere svariate attività [10]. Allo sta-

to attuale, le ricerche sul colostro, (pep-tidi, acidi nucleici, citochine ad azioneimmunomodulante [11], oligosaccaridie loro derivati coniugati [12]) sono so-lo all’inizio.Per il momento è molto più agevole de-finire l’attività del colostro sulla base delcontenuto in lipidi, che hanno una ac-certata attività sperimentale e clinica.Si è sempre ritenuto che i lipidi fosserouna componente aggravante le IBS. In realtà, si sta rivedendo questa impo-stazione in quanto si è osservato che, trai lipidi, i cosiddetti coniugati di acido li-noleico (CLA) presentano notevole at-tività antireattiva [13, 14] ed addirittu-ra protettiva certe forme di tumore spe-rimentale [15]. È noto che il CLA è con-tenuto in quantità significative solo nellatte e nel colostro dei ruminanti e chela sua produzione endogena deriva dal

DISCUSSIONE E CONCLUSIONI(FIG. 10)

Non sono noti studi clinici in doppiocieco sull’azione del colostro bovinonella IBS. I risultati clinici sembrano in-dicare una buona azione terapeuticadel colostro, comunque dipendente dal-la composizione. In generale, i risultati ottenuti da que-sta esperienza sono indicativi di dueelementi molto importanti in ogni ti-po di ricerca: a) la composizione delprodotto quando derivi da fonti di-verse; b) l’importanza di un corretto di-segno sperimentale in relazione alleconclusioni che si vogliono trarre.Per quanto riguarda il primo punto, si

dimostra che non si può genericamen-te affermare che “il colostro sia attivonei confronti della IBS” perché bisognaanche indicarne la derivazione o, me-glio, la composizione. Le differenze sostanziali tra i due tipi dicolostro riguardano la quota lipidicapiuttosto che altre componenti nutri-zionali. In altri termini, sembra pocoprobabile che le differenze di quotaproteica e la tipizzazione delle Ig pos-sa aver determinato diversità d’azionecosì rilevanti nelle condizioni speri-mentali qui enunciate. Tuttavia, la quo-ta proteica non può essere, comunque,esclusa come componente differen-ziante, in quanto è noto che le frazionia basso peso molecolare (non immuno-globuliniche) esercitano notevole azio-ne pro-ossidativa [8], mentre quelle afrazione molecolare più elevata (es. la

A (colostro USA)

B (colostro D)

P (placebo)

4.0 ± 2.66

4.3 ± 2.61

3.7 ± 2.74

1.7 ± 1.44*

3.0 ± 1.86

2.7 ± 1.87

8

3

1

0.015

0.332

Trattamento Periodo basale(giorni 1-7)Media ± DS

Periodo finale(giorni 15-21)Media ± DS

N° Casicon riduzione

> 30%

Fisher"p" esatta

Vs Placebo

TAB. 3 Valori medi ± deviazione standard (DS) del dolore (perianale, addominale, lombare) prima del

trattamento e durante il trattamento con due differenti tipi di colostro.

* l’analisi della varianza per confronti ortogonali indica A > B=P ; la sua potenza discriminante è ridotta.

Page 6: Studio sul colostro e colon irritabile

10

LA MEDIC INA BIOLOGICA LUGLIO - SETTEMBRE 2004

tipo di alimentazione dell’animale[16]. Si è tentato di supplementare glianimali con oli di pesce per poter ot-tenere derivati del latte più ricchi inCLA [17,18] innalzando la sua propor-zione oltre lo 0.5% dei lipidi totali rin-venibili nei derivati del latte (e del co-lostro). Se si analizza il contenuto di li-pidi totali nel colostro A, si osserva cheè di 20 g/100 mentre, nel colostro B, es-so è solo di 2 g/100. Una differenza di10 volte si ripercuote certamente, operlomeno con elevata probabilità, sulcontenuto in CLA che sarà superiorenel colostro A che, di conseguenza, po-trebbe avere una più pronunciata atti-vità antireattiva. Per quanto riguarda il punto 2) (dise-

gno sperimentale), si può notare chese si fosse fatto un semplice confron-to tra prima e dopo con il solo place-bo, si sarebbero ottenuti dati signifi-cativi, sia per la riduzione degli epi-sodi di diarrea che per il sintomo do-lore. Infatti, se si osservano i dati delGruppo trattato con placebo, si puònotare come prima del trattamento gliepisodi di diarrea erano 20 ± 3.8 men-tre, durante la seconda settimana ditrattamento, sono scesi a 17 ± 3.2.Queste differenze sono significative altest t (p < 0.05). Lo stesso dicasi per gliepisodi di dolore: infatti, con placebosi osserva una riduzione da 3.7 ± 2.74a 2.7 ± 1.87. Anche il placebo sem-brerebbe, quindi, attivo, in particolare

nella coorte delle norme igieniche e,soprattutto, se il paziente è consapevo-le di essere seguito nella progressionedella propria malattia.Questo comportamento, importante perqualsiasi malattia, è essenziale quandosi tratta di pazienti affetti da IBS, chehanno un particolare rapporto con l’am-biente e con il cibo.Tutto ciò dimostra il valore della com-ponente emozionale. Non si deve, tut-tavia, commettere l’errore di conside-rare la componente emozionale comelabilità della personalità, in quantoespressione di estrema potenzialità po-sitiva dell’organismo umano, che ne-cessita, soprattutto, di buona e pazien-te guida. �

DIARREA

123456789

101112

MDS

A211520252419172329242124

,21,83,81

B172926212528172823151923

,22,64,80

P252221181914192321151922

,19,83,19

123456789

101112

t

A14157

171113151315109

15

,12,82,98

3E-05

B142120171718121817111418

,16,43,06

2E-06

P211923152013171816121518

,17,33,25

0,0021

123456789

101112

A33,30,065,032,054,231,611,843,548,358,357,137,5

1012

Fisher0,0058

B17,627,623,119,032,035,729,435,726,126,726,321,7

312

0,108

P16,013,6-9,516,7-5,37,1

10,521,723,820,021,118,2

012

DOLORE

123456789

101112

MDS

A567745653000

,4,02,66

B766583200456

,4,32,61

P777440046230

,3,72,74

123456789

101112

t

A132342320000

,1,71,44

0,014

0,001

B555423200235

,3,01,860,163

0,0183

P555330033230

,2,71,870,308

0,0069

123456789

101112

A80,050,071,457,10,060,050,060,0

100,0#DIV/0!#DIV/0!#DIV/0!

89

Fisher0,015

B28,616,716,720,075,00,00,0

#DIV/0!#DIV/0!

50,040,016,7

310

0,332

P28,628,628,625,025,0

#DIV/0!#DIV/0!

25,050,00,00,0

#DIV/0!

19

A = Colostro A (USA)B = Colostro B (Germania)P = Placebo

TAB. 4

Page 7: Studio sul colostro e colon irritabile

11

LA MEDIC INA BIOLOGICA LUGLIO - SETTEMBRE 2004

Colostro e sindrome del colon irritabile

CONCLUSIONI

colostro bovino riduce i sintomi della IBS: numero di scariche e dolore

on tutte le preparazioni hanno la medesima attività

olto probabilmente l’attività deriva da:

contenuto in lipidi (CLA)

– rapporto IgG/proteine e tipologia degli aminoacidi –

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Indirizzo del primo Autore:

Prof. Umberto Cornelli– Docente di Farmacologia c/o il Di-

partimento di Farmacologia e Tera-pia della Loyola University MedicalSchool of Chicago

– Membro dell’Istituto di Neuro-scienze e dell’Invecchiamento(NAI) della Medical School dellaLoyola University

– Presidente S.E.N.B.– Docente A.I.O.T.Corso Indipendenza, 1I – 20129 MilanoE-mail: [email protected]

Aprile 2004

FIG. 10