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Spazio, Tempo, Forma approcci biogeografici all’evoluzione
Mario Zunino – DiSTeVA – Università di Urbino – 5 giugno 2013
Sebbene qualche Torquemada
- ISI Journal Citation Reports
- The impact factor (IF) of an academic journal is a measure reflecting
the average number of citations to recent articles published in the journal.
- Peer review is the evaluation of work by one or more people of similar
competence to the producers of the work (“peers”) [virgolette mie]
a volte tocchi anche a noi …
E. Mayr
La storia delle scienze dell’evoluzione è costellata di abiure
La Terra ha subito successivi cambiamenti … la vita sulla
Terraha subito una corrispondente alterazione. Ogni specie
è comparsa nello spazio e nel tempo in coincidenza con una
preesistente specie strettamente affine (1855)
Perché in tutte le zone del
mondo con gli stessi climi
non si trovano le stesse
specie? (1857)
Le prime opere di Wallace confutano le spiegazioni
biogeografiche di tipo adattamentista e permanentista,
precorrendo sia la biogeografia della vicarianza che la
panbiogeografia. Ma…
..ritengo di essere molto più avanti di lei; ma le mie speculazioni
sono un argomento troppo lungo per addentrarvisi ora. … Vedo che
lei è propenso ad andare molto al di là di quanto io lo sia a
proposito degli antichi collegamenti … ( lettera a Wallace, 22
dicembre1857).
Vorrei aver fornito una più ampia sintesi delle ragioni per cui
non credo alle grandi estensioni continentali … ma è troppo tardi,
perciò non cambierò nulla. Sono stanco e debbo riposare (lettera a
Wallace, 9 agosto 1859).
Darwin ci ha fornito [in biogeografia] una teoria … che rende inutile
ogni ulteriore nota sulle parti di questo tema che ha trattato. …
Queste differenze nelle capacità adattative dei gruppi, combinate
con un diseguale potere di dispersione, farà sì che i diversi tipi di
barriere siano a volte più efficaci, a volte meno.
Le sei regioni di Sclater… le migliori divisioni primarie della Terra
(Wallace, 1864, On some anomalies in Zoological and Botanical Geography)
Auto da Fé
damnatio memoriae
La specie viene ad essere costituita da tutto
l’internodio che sta fra due successivi
sdoppiamenti, o … il tratto di evoluzione che si è
prodotto dopo l’ultimo sdoppiamento (Ologenesi,
[1918] 2001: 216)
Le nuove specie non solo debbono apparire nel
luogo adatto, ma anche nel tempo adatto. (ibid.:
342)
Il fenomeno, così frequente, di gruppi la cui area di distribuzione sia
discontinua è pure validissimo argomento a favore della maggiore
estensione delle aree antiche … resti di un’area più vasta. … quando il
gruppo occupava quell’area maggiore … esso poteva anche essere
costituito da forme … progenitrici (ibid.: 360, 362)
Ancora damnatio memoriae Jan Christian Smuts
The fault, however, lies not so much with Natural Selection, as with our fundamental organic conceptions. Our crude uncritical mechanistic conceptions are the real source of the difficulty, and Holism appears to me to be the way out. The root of the error lies in our disregard of the individual organism as a living whole, and in our attempt to isolate characters from this whole and study them separately, as if they were mere mechanical components of this whole. The fatal mistake involved in this procedure has already been fully exposed in previous chapters. The whole is not a mechanical aggregate indifferent to and without influence on its parts. It is itself an active factor in controlling and shaping the functions of its parts. The parts bear the impress of its directive influence, without and apart from which it is vain to speculate on their characters and their activities. (Holism and Evolution, 1926: 209)
ostracismo…
Croizat “is a member of the lunatic fringe” (G.G.Simpson).
Croizat has a “totally unscientific style and methodology” and “time is
too short to argue with such authors” (E. Mayr)
Life and Earth evolve together. (Croizat, 1962. Space, Time,
Form. The Biological synthesis)
Più o meno ricompensati a posteriori
“Space, time and form are
the three dimensions of
biodiversity. This new
perspective might allow
reintroduction of
biogeography into
evolutionary biology” (Morrone, 2009)
Qualcosa in comune:
“un texto sin contexto se convierte en un
pretexto”
Francisco Xavier Alegre (Veracruz 1729 [1767] - Bologna 1788)
proposte per contestualizzare: la specie
La specie è il massimo complesso di popolazioni
dotato di meccanismi intrinseci di coesione
genetici ed ecologici; la sua unitarietà deriva
dalla sua origine monofiletica e si mantiene
entro i limiti spaziotemporali in cui ne
persistono i vincoli di coesione. La specie gode
quindi di proprietà di natura individuale,
ontologiche e genealogiche.
e per contestualizzare l’areale
L’areale di una specie è la frazione di spazio geografico in cui la
specie stessa è presente e interagisce in modo non effimero
con il suo intorno.
L’areale compare con la comparsa del suo occupante, evolve
attraverso le interazioni fra entrambi, e scompare con la
scomparsa dell’occupante stesso.
Individui, specie, areali
L’individuo è la massima
sequenza conclusa di
semaforonti legati da nessi
tocogenetici esclusivi
Con eidoforonte si intende ogni tappa dell’evoluzione
anagenetica della specie
La specie è la massima sequenza conclusa di eidoforonti legati
da relazioni genealogiche esclusive
Con nemoforonte si intende ogni tappa dell’evoluzione
dell’areale della specie
L’areale di una specie è la massima sequenza conclusa di
nemoforonti legati da rapporti di derivazione esclusivi
filogenesi vs anagenesi
Il processo di cladogenesi produce alterità
Il processo di anagenesi produce diversità
Eldredge, 1995 (p. 119) “la speciazione non è una semplice
funzione del cambio adattativo … [ne] è disgiunta, non vi è
necessariamente una relazione tra i due [processi]. (p.128)
“Dopo che è comparse una nuova specie, gli adattamenti …”
Una solida ipotesi sulle relazioni spazio-temporali tra esseri
viventi è prerequisito per lo studio comparato del loro
processo anagenetico
“Space, time and form are the three
dimensions of biodiversity. This new
perspective might allow reintroduction of
biogeography into evolutionary biology”
oppure
Se spazio, tempo e “forma” sono le tre dimensioni inscindibili della biodiversità,
questa nuova prospettiva può permettere di reintrodurre la biologia evolutiva nel suo
reale contesto, quello biogeografico
Khepri il dio scarabeo, Santa Rosalia, patrona
della biodiversità, Huehuetéotl il dio vecchio,
vi hanno dato la pazienza di ascoltarmi.
Grazie a loro e a voi!
Possiamo passare al
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