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SICILIA IN ROSA Anno I - N. 6 - Novembre/Dicembre 2011 - t 2,50 - Domenica 27 novembre a Catania e provincia e lunedì 28 nelle altre province in abbinamento con il quotidiano LA SICILIA a t 1,20 photoshoot AMAZING NIGHTS sos genitori FENOMENO FAMILY COACH cibo SI FA PRESTO A DIRE “BIO” beauty UN MAKE-UP TUTTO D’ORO Eleonora Abbagnato MAMMA SULLE PUNTE

Sicilia in Rosa nov 2011

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magazine femminile allegato al quotidiano La Sicilia

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TUTTO D’OROEleonora AbbagnatoMAMMASULLE PUNTE

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563SICILIAINROSA

6 detto tra noiriprendiamociil tempo per ridere

7 quellocheledonne...

10 jelodicoaguiaserve coraggioper emanciparsi

11 ci piace

12 family coachsos figli, una tataper mamma e papà

16 mondo bioritorno alla natura

20 da donna a donnaeleonora abbagnatomamma sulle punte

24 sicilianebongiorno, lo bue, misseri, cannatella

26 donne&sportessere madri la vittoria più grande

29 questione di stilemargareth madèallure da diva

31 trendsetterit’s raining, girls!

32 moda stylistbarbara la liageometrie futuriste

SICILIAINROSA

1612Nella foto di copertina,

Eleonora Abbagnato(servizio a pag. 20)

nov/dic 2011

photoshoot

amazing nights

37

34 battito animalier

37 photoshootamazing nights

42 beautymaquillage a 24 carati

44 make-uppelle rigeneratagrazie a un siero

46 tempopernoiquei doloridelle donne

48 ecostyleanche i giocattolihanno una coscienza

51 cotto e bloggatotutti in piedi!

52 arredoluci alla ribalta

54 designcornerelisa ossino linee senza frontiere

56 globetrottercapodannoa cape town

58 happy hour

62 city lounge

65 l’oroscopo

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4 SICILIAINROSA

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Fa riflettere il risultato di uno studio dell’Unicef suibambini di Gran Bretagna, Svezia e Spagna, secondo ilquale i genitori moderni - e in special modo quelli bri-tannici - hanno intrappolato i figli in una sorta di “con-sumismo compulsivo”. Giocattoli e tv al posto di mam-

ma e papà, che cercano maldestramente di compensare così la lo-ro assenza durante la giornata. Guai a pensare che si tratti di unproblema che riguarda solo i sudditi di Sua Maestà: dalle nostreparti le cose non vanno certo meglio. Almeno a giudicare dal pro-liferare su Internet di forum dedicati agli “sos” dei genitori con do-mande come “uno scappellotto ogni tanto si può dare?” o “mio fi-glio di 7 anni non mi rivolge la parola da quando gli ho sequestra-to il Nintendo. Che devo fare?”. Genitori sull’orlo di una crisi dinervi, incapaci di gestire ciò che fino a qualche anno fa sembravaessere sotto il loro fermo dominio, e che sentono sempre più l’esi-genza di chiedere aiuto a “professionisti del settore”. Come testi-monia anche la mole di libri e manuali dati alle stampe negli ulti-mi anni, con “tate” - in realtà psicopedagogiste, tutte più o menofiglie del fortunato format televisivo - pronte a spiegare ai genito-ri come fare il loro mestiere. Un argomento che affrontiamo nelnostro servizio di apertura, “Sos figli, una tata per mamma e pa-pà”, e che meritebbe una profonda riflessione. A partire dai risultati del sondaggio - questa volta tutto italiano -“Famiglie in gioco”, realizzato dalla onlus Pepita per conto di Ha-sbro (sì, proprio quelli dei giochi da tavolo come Monopoly e Tri-vial Pursuit): giochiamo con i nostri figli meno di 15 minuti al gior-no o, peggio, non giochiamo affatto. E serve a poco il tentativo “in-nocentista” della maggioranza dei piccoli intervistati, di età com-presa tra 6 e 13 anni, per i quali mamma e papà giocano con loro“appena possono”. Una risposta tenera ma che, tradotta in soldo-ni, può anche voler dire “mai”. E poi c’è la domanda chiave: “a qua-le gioco dedichi la maggior parte del tempo?”. Il 40% dei bimbi delSud non ha dubbi: “ai videogiochi”. Che certo non hanno fama diincoraggiare la socializzazione, né tantomeno di agevolare il dia-logo in famiglia. Non sappiamo, al di là delle intenzioni del furbetto sondaggio Ha-sbro, se la soluzione a tutti i mali sia mettere sotto l’albero un gio-co di società al posto di un nuovo videogame. Ma se i nostri bam-bini si sono trasformati in piccoli dittatori capaci di tenere inostaggio la serenità di intere famiglie; se hanno perso la capacitàdi ridere, di sporcarsi, di inventarsi un gioco dal nulla, forse ègiunta l’ora che noi “grandi” ci riappropriamo di qualcosa. A parti-re dal tempo, il tempo giocato, da riempire di risate e di sogni.

RIPRENDIAMOCIIL TEMPOPER RIDEREdi paola pasetti

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LA MODA È ARCHITETTURA: UNA QUESTIONE DI PROPORZIONI(Coco Chanel)

UNO DEI COMPITI PIÙ IMPORTANTI DI UNO SCRITTORE È SPOSTARE IN POSIZIONE “ON” ALCUNI INTERRUTTORI CHE SI TROVANO SUL PANNELLO DELLA COSCIENZA(Murakami Haruki, scrittore. Intervista su Repubblica.it dell’8 novembre 2011)

VOGLIO CONTINUARE A CAMBIARELA STORIA(Cristina Fernandez deKirchner, prima donna presidente dell’Argentina, rieletta il 23 ottobre 2011)

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LA CURIOSITÀ È UNA DELLE FORMEDEL CORAGGIOFEMMINILE(Victor Hugo)

UNA DONNA IN RINASCITA È LA PIÙ GRANDEMERAVIGLIA (...) È LA PRIMAVERA A NOVEMBRE (Diego Cugia, alias Jack Folla)

PAROLEPAROLE

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L’IDEA DI CHIEDERE AI RICCHI E ALLE GRANDI AZIENDE DI PAGARE DI PIÙ NON È LOTTA DI CLASSE, È MATEMATICA(Barack Obama, 19 settembre 2011)

CATANIA ACCOGLIE TUTTI I SESSI, TUTTELE IDENTITÀ, ANCHE QUELLE PIÙ INDECISE, E LI MISCHIA (Melissa P., da “In Italia si chiama Amore”, ed. Bompiani)

detto tra noi

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CONTROCORRENTE

di paola pasetti

A CACCIA del superfluoPURCHÉ SIA IN OFFERTÒN

Si chiama social buying, ma non fatevi trarre in ingannodall’aggettivo, perché questo business dell’era 2.0 di “so-ciale” non ha proprio niente. Anzi, per dirla tutta, sembraavere più a che fare con la vecchia storia dei bisogni in-dotti. Altro che democrazia della Rete. Groupon, Groupa-

lia, Living Social e tutti gli altri siti web dedicati ai gruppi d’acquistohanno già imposto la loro dittatura, aperto la caccia all’offerta più cla-morosa, diffuso - laddove se ne sentisse il bisogno - il morbo di unadipendenza, quella da coupon. Non importa di cosa si tratti: una cena per due, quattro sedute dimassaggi, l’ultimo smartphone con funzioni fantascientifiche. Ma an-che il trattamento sbiancante per i denti o il test per le intolleranzealimentari. La coupon-mania ha preso proprio tutti, intenti a non per-dersi nessuno dei nuovi deal e a comunicarselo, come nel più tribaledei tam tam, attraverso i social network. Fin qui nulla da ridire, in verità. Ma forse il fenomeno merita una ri-flessione in più, a partire dal “come” sia possibile effettuare sconti del60, 70 o persino 90%. Merito del quantitativo ordinato, penserete. Co-me quando si aderisce a un gruppo di acquisto solidale. Sbagliato. In

realtà dietro a questi portali c’è una logica completamente diversa. Unmeccanismo basato su una fitta rete commerciale di agenti che rac-colgono le varie convenzioni sul territorio. Ma a quali condizioni? Celo spiega l’agenzia on-line Help Consumatori: Groupon trattiene il40% più Iva su ogni offerta, mentre gli altri chiedono in media il 30%.I rappresentanti propongono di partecipare alla loro offerta solita-mente al 50% del prezzo di listino. In pratica, se una cena costa 100euro, loro la offrono a 50 e trattengono il 40% più Iva. Al ristoratore ri-mane il 60% tassato, quindi prepara una cena da 100 euro e ne incas-sa meno di 30. Pare, insomma, che la formula del coupon non convenga poi così tan-to a chi mette in vendita beni o servizi. Eppure aderisce, nella spe-ranza che Groupon e compagnia bella facciano da vetrina, portinoclienti nuovi di zecca. Se a torto o a ragione solo il tempo lo dirà. Per il momento resta una certezza, quella di un’Italia che, stando a unrecente studio di comScore, è prima in Europa, insieme a Francia eGran Bretagna, per l'utilizzo dei coupon. Un’Italia in piena crisi eco-nomica, che smanetta in Rete alla ricerca del superfluo. Ma che sia inofferta, per carità. Anzi, in offertòn.

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CORTEGGIATORI MALDESTRIPER VOI NON C’È SPERANZA

Questo è un messaggio per soli uomini: sappiate che con le donne ci so-no scivoloni da cui è impossibile rialzarsi. Non posso redigere il vade-mecum del buon corteggiatore, ma se qualcuno di voi si chiede come

mai dopo una bella serata con una ragazza che gli piaceva lei sia scomparsa,intanto verifichi di non averne fatta una delle seguenti. Se è così, per favore,non si faccia ulteriori domande ma lavori sul proprio modus amandi.Ecco un esempio: dopo un aperitivo con un bel tizio, una mia amica mi raccon-ta i dettagli: «È carino anche se un po’ timido, abbiamo scherzato tanto. Pensoproprio che lo rivedrò presto». Fa appena in tempo a finire la frase che le arrivaun sms. Lo sguardo elettrizzato lascia il posto a quello perplesso, quando leg-ge: “Mi prenderai per pazzo, ma per me non sei affatto un cesso”. Lui si chiedeancora come mai lei non gli abbia più risposto. Altra amica, altro esempio: dopo una corte estenuante lei finalmente accettal’invito di un collega. Serata gradevole. Lui sfoggia l’eloquenza delle grandi oc-casioni, senza smettere neanche per un attimo di dirle quanto sia bella, simpa-tica e intelligente. Finché lei osa l’inosabile: «Ma dai, ci sarà qualcosa di meche non ti piace...». L’uomo, sempre impeccabile: «Ma scherzi? Tu sei specia-le...». Finché, dopo le tante insistenze di lei, cede o meglio scivola su un «vabene, ma non mi fraintendere. Se proprio devo essere onesto, mi disturba, unpo’, la tua totale assenza di femminilità». La serata è finita lì. Tempo fa ne discutevo con un amico-maschio. Lui sosteneva che non esistonouomini capaci di tali stupidaggini, semmai saremmo noi donne quelle strane,spesso capaci di dileguarci senza spiegazioni. Non capiva, ad esempio, comefosse possibile che dopo un primo appuntamento andato benissimo, con tantodi sguardi languidi e passeggiata al mare non avesse più avuto notizie di quelladonna. Gli ho chiesto se non avesse fatto qualche sciocchezza e, risentito, miha risposto che lui con le donne ha un certo savoir-faire. In segno di sfida mi hamostrato l’sms che le aveva inviato - quello pre-scomparsa -, recitava: “Tesoro,non vedo l’ora di rivederti, però stavolta non perdiamo tempo fuori…”.

MUMBLEMUMBLE

di Maria Enza Giannetto

quellocheledonne(non)dicono

NON NASCERÀ MAI IL PARTITO DELLE DONNE

Helle Thorning Schmidt, 45 anni il prossimo 14 dicem-bre, dallo scorso 3 ottobre è la prima donna che haassunto la carica di primo ministro in Danimarca.

Due successi in un colpo solo per un Paese della vecchiaEuropa: una donna, per giunta giovane, assume la caricapolitica più importante. Non ce ne sono molte, però, che lefanno compagnia: restano Iveta Radičová alla guida dell’e-secutivo della Slovacchia, Jadranka Kosor premier in Croa-zia, Jóhanna Sigurðardóttir capo del governo in Islanda e ilcancelliere tedesco Angela Merkel. Se la nordica e pro-gressista Danimarca ci arriva solo ora non ci possiamo,quindi, scandalizzare più di tanto se nella tradizionalistaItalia il primo ministro è e sarà uomo. Quello che, però,non si capisce è perché non ci sia neanche una potenzialecandidata al ruolo di primo ministro in nessuno deglischieramenti partitici, da destra al centro a sinistra.L’emancipazione femminile nella politica italiana ha segna-to sì dei successi, ma non è chiaro perché non si è mai la-vorato per un fronte comune delle donne in politica. Non sitratta di tornare al femminismo duro e puro degli Anni 70:le donne, se non altro potrebbero guardarsi in faccia e far-si promotrici di alcune leggi che riguardano il bene di tut-te, di destra, sinistra o centro. Ammesso che queste tre ti-pologie di donne vogliano le stesse cose. A ben pensarciforse è proprio questo uno degli scogli principali da supe-rare, perché spesso le prime nemiche delle donne sono lestesse donne. E noi uomini ringraziamo.

IL PESCE FUOR D’ACQUA

di gianni nicola caracoglia

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Giovanna è graziosa, impeccabile, macome può esserlo una donna pove-ra. Una proletaria, dicevamo noi ne-gli anni ’70. Il rossetto che sbiadiscepresto perché è da pochi soldi, le so-

pracciglia sottili e il fard rosa alle guance. È sem-pre sorridente, Giovanna, paziente. Rassegnata.Nei 65 metri quadrati catastali della sua casa vi-vono stipate quattro generazioni: lei col marito, isuoceri, il figlio con la compagna ed il loro bam-bino di tre anni. Campano di pensione, quella deisuoceri anziani. Per la statistica sono percettoridi reddito. Anna, la suocera allettata da 10 anni:la carta d’identità la ritrae coi tubicini dell’ossi-geno fissati col cerotto agli zigomi appuntiti, ste-sa sul fianco per la foto. Lo sguardo s’è spento persempre. Alzheimer. Giovanna ne è la tutrice. Ogni

tre anni l’Inps le infligge il controllo sanitario, ca-somai fosse una falsa invalida. O la Madonna fa-cesse la grazia, chissà. E Giovanna corre: dall’Inpsal medico curante, dal patronato alla Asl e allaposta. Poi c’è Onofrio, una vita spesa nell’amore per An-na con cui “si ‘nni fuìu” poco prima del Natale del’58. Era manovale, ma erano i tempi d’oro dellagiovinezza. Lavori di forza per uno esile come lui,preciso Mimì Metallurgico, criniera ancora nera ebaffi grigi di Ms e vino. Anche a Onofrio badaGiovanna. Lui prima non era così, ci tiene a dire.Sempre babbioso, certo, pure analfabeta. Ma granpadre e marito. Ogni lira per la sua famiglia, por-tafogli vuoto ma il cuore pieno d’amore per tuttiloro. Con la sua pensione, ora, c’è poco da bab-biare. E la vecchiaia dei poveri ha la faccia oscena

della miseria. Prima usciva per rimediare qual-che soldo pulito, Onofrio, magari in nero. Oraesce per scappare da quel termitaio: vinaccio esigarette a catafottere. I compagni di taverna, piùpersi di lui, che lo prendono in giro. Ma lui man-co se n’accorge. Si spara parte della sua pensionecosì e Giovanna deve fargli le tasche, per evitareil peggio. I maschi abili di casa (marito e figlio) sono disoc-cupati cronici, s’arrangiano. Manco più lavoronero c’è, ma Tony un giorno spuntò con la suacompagna, incinta per caso. Fu accolta da figlia.Alla sua nascita, Ignazio trovò tutto l’amore delmondo, il bonus bebè ed una medaglina d’oro,sottile come stagnola. La mamma d’Ignazio nonla vedo mai. Ma credo che il welfare, comunquelei si chiami, porti anche il suo nome.

Vi invito alla tolleranza. Dopo aver letto che i cer-velli di uomini e donne sono scientificamente di-versi, dobbiamo appellarci alle nostre riserve dipazienza. Secondo la scienza più recente i cer-velli di maschi e femmine hanno differenze so-

stanziali. Non è un problema di QI, ma proprio di “funziona-mento”. Tutti sappiamo che il cervello è formato da due emi-sferi che hanno competenze diverse e, mentre quello delladonna è simmetrico, quello dell’uomo è asimmetrico. Secondogli studi l’uomo ha quindi una capacità di ragionamento linea-re, mentre la donna è più brava nel pensiero complesso, fruttodell’unione di aspetti emotivi e di ragionamento perché capa-ce di produrre maggiori scambi interneuronali. Da ciò, sempresecondo gli scienziati, l’uomo è più portato all’azione e al ses-so, mentre la donna ha un rapporto più complesso e di mag-giore concentrazione verso le emozioni, con una capacità de-cisionale più solida. In poche parole, l’uomo ha il vantaggio diun’elaborazione dell’informazione più veloce e sintetica, men-tre la donna è analitica e riesce a considerare più aspetti del-l’esistenza contemporaneamente; in una parola, è multita-

sking. Detto questo, ecco il mio invito a stare calme. Donne,quando vi accorgete che mentre guarda la partita “lui” non staascoltando una sola parola del vostro commento sulla cenadell’altra sera; quando non capisce che avete il broncio da gior-ni per quella discussione irrisolta; quando non si accorge chesiete state dal parrucchiere, anche se vi siete rapate i capelli azero; quando non riesce ad agganciare la zip o a sbucciare unabanana con un solo gesto; quando non è capace di cucinaredue pietanze contemporaneamente; quando vi sentite dire«tesoro, se ritiro le ricette dal medico alle 11 non posso pren-dere i ragazzi a scuola alle 14»… bene, non arrabbiatevi. E perriuscirci pensate che loro, piccini, non hanno colpa. Gli uominisono proprio così, difettati all’origine.

MASCHI il difettoÈ SCIENTIFICO

fimminazzedi lavinia d’agostino

Il welfare SI CHIAMA GIOVANNA

Chi dice donna...di karen basile

8 SICILIAINROSA

DAL MAMMONE AL SALDISTALO SHOPPING SECONDO LUI

Quante volte vi è capitato di trascinare il vostro compagnoin un negozio nella vana speranza di convincerlo a rin-novare il proprio (preistorico) guardaroba e ritrovarvi ac-

canto la versione accessoriata della mummia di Tutankhamon,tanto immobile e imbronciata da essere scambiata per il mani-chino peggio vestito del negozio? Quello che noi donne proprionon riusciamo a capire è che gli uomini hanno un approccio alloshopping di tipo “passivo”: per loro entrare in un centro commer-ciale è un supplizio cui a volte è impossibile sottrarsi, un po’ co-me fare la fila alle Poste. Accomunati tutti dal medesimo credo(“perché dovrei cambiare questo maglione se è ancora nuovo?”,laddove per “nuovo” si intende “non ancora divorato dalle tar-me”), gli uomini possono però essere suddivisi in diverse cate-gorie a seconda dello spirito con cui affrontano lo shopping.Il peggiore di tutti è il mammone: abituato sin da piccolo ad es-sere vestito da “mammina”, è privo del benché minimo gustopersonale e non cambia look da quando aveva quattro anni. Di-retto discendente del mammone è il monotematico: creativo efantasioso come un mattone forato, compra sempre e solo nellostesso negozio e, una volta individuato ciò che gli piace, lo ac-quista in stock, senza escludere nessuna variante di colore, dalgiallo canarino al verde prato inglese. Di tutt’altra pasta è il saldi-sta: non importa cosa compra, purché non lo paghi più di 19,99euro. Per lui lo shopping è una questione di matematica e nullalo soddisfa più che riuscire a strappare uno “sconticino” dopouna contrattazione da mercatino arabo. Infine, il peggiore è ilpreciso: non esce di casa senza un piano dettagliato degli acqui-sti (magari in formato Excel), gira per i negozi con il Gps e si ar-rabbia se la merce sugli scaffali non è in ordine di taglia e colore.E se adesso state pensando che il vostro uomo non appartienea nessuna di queste categorie, aspettate a cantar vittoria perchéricordate che la battaglia più ardua non è convincerlo a compra-re vestiti, ma a lavarli e stirarli.

DE GUSTIBUSdi rita la rocca

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+jelodicoaguiala posta di guia jelo

scrivete a [email protected]

«Se la redazione mi ha invitato a rispondere alle vostre lettereimmagino sia perché conosca la mia sensibilità e il mio culto peril prossimo. Ma, forse, non sa quanto io sia tollerante con l’u-manità. L’uomo è fragile ed è per questo che va seguito e soste-nuto dagli angeli che possiamo esser tutti, cioè gli altri; nellasua fragilità c’è la forza! Con tutto il mio cuore, sempre».

Guia

Imiei genitori sono separati daoltre 10 anni e mia madre, che

non è più riuscita a farsi una vita,da allora è depressa. Mio padre,invece, ha un’altra famiglia. Ma imiei genitori si sono separati an-che da noi (tre) figli. I miei fratellisono comunque riusciti ad andareavanti, mentre io non riesco aspiccare il volo perchè mia madremi vorrebbe come “badante” a vi-ta. Ostacola tutti i miei lavori e lemie relazioni amorose, ossessiva-mente. Nonostante tutto, è comese quotidianamente elemosinassil’affetto dei miei genitori che in-vece di me se ne fregano. Uno psi-cologo mi ha detto che la soluzio-ne è dentro di me e non mi puòaiutare. Ma io così non vivo bene.

Laura (provincia di Enna)

Laura, non è che tu così non vivi be-ne, non vivi proprio! Sei uno zom-bie; anzi non sei nemmeno un fan-tasma, non esisti proprio. È come senon fossi mai nata! Sai che ti dico?Nasci, per favore, “partorisciti”, vi-sto che quella (scusa se la chiamo

così, ma non voglio offendere le ma-dri) non ce la fa, ed è ancora in tra-vaglio!Leggerti mi ha molto turbato, hosentito un pugno allo stomaco. Èdifficile questo quesito, allucinanteil tuo masochismo, misto a (sacro-santo vittimismo). È dura la mia ri-sposta ed è spietato il mio amiche-vole, affettuosissimo, sentito, solida-le ma profano (non sono un medicodel cervello) consiglio. Un consiglio,da profana, ma migliore di quellodello psicologo inadeguato, che tuhai consultato e che, a mio avviso,dovrebbe cambiare mestiere. Le so-luzioni sono solo dentro di noi? Co-sì scoppiamo? E lui che ci sta a fare?E gli altri? La vita che ci circonda?Dì, da parte mia, a questo “filosofo”astuto e sensibile che forse, quandosi è laureato (se lo è), non ha saputoche non viviamo in un eremo da so-li e che i rapporti con gli altri sonofondamentali e dobbiamo sforzarcisempre di respirare l’ossigeno dellagente, nel male e nel bene. Cara Laura, devi fare una scelta dra-stica: andare via, essere te stessa.

“Vattinni figghia” e presto primache invecchi! Scelta che comportasacrifici economici, psicologici emorali, ma nei confronti di chi è im-morale: un padre che si è limitato asecernere un po’ di sperma e per ilresto non esiste, e una genitrice (mirifiuto categoricamente di usare unaltro termine) che per il suo “laido”io mette in carcere la propria figlia,privandola dell’unica vera ricchezzache abbiamo, la libertà, e le fa vive-re le sue lunghe giornate con un no-do in gola! Questi non sono genito-ri: sono killer pericolosi. Reagisci, vi-vi e vola. Magari prima della meno-pausa, che dici? Dai Lauretta, fammi un sorriso! Un bacio, sempre col cuore! Guia

il mio ex non dà piùsoldi per i due figli

Cara Guia, non vivo più conmio marito da cinque anniperché ho scoperto che

aveva un’altra “famiglia”. Mi sonospaccata la schiena per mantene-re i miei due figli adolescenti, hofatto la donna delle pulizie e lavo-rato nei bar. Anche i miei figli, dueragazzi maturi, si sono dati da fa-re. Ora, da più di un anno il mio exnon mi versa più quel minimo disoldi con cui mi aiutava. L’avvoca-to dice che risulta “nullatenente”,ma io so che non è vero. Sono de-moralizzata, ma se la giustizia

non sta dalla parte del più debolee arrivare a fine mese è un proble-ma, mentre lui fa la bella vita, midevo fare giustizia da sola?

Maura, Sicilia

Ma che rabbia, che dolore che midai! Che facciamo, Maura mia? Chesi fa, figlia mia? Recatevi all’indiriz-zo dell’altra famiglia, piazzatevi da-vanti casa sua, vestiti da straccioni,magari con occhi cerchiati da un sa-piente trucco, con un cartello con suscritto: “Stronzo! Siamo i tuoi figli!Stiamo morendo di fame”. E non vimuovete da là finchè non arrivano icarabinieri. E, magari, dopo, inse-guitelo in lacrime, per lavare i vetridella macchina che, se non ce l’haintestata lui, di certo ce l’avrà qual-cuno della sua famiglia e lui la gui-derà spavaldo e fresco come le rose,sempre se, nel frattempo, non si sa-rà schiantato da qualche parte, contutta la sua disumanità!Maura, che si fa in quesi casi? Civuole un avvocato con le contro pal-le che lo rivolti come un calzino, lui,la famigliola, il tenore di vita e lebustone della spesa, dimostrandoche si può essere “nullatenenti”, macapitani, anzi generali, e camparebene e dignitosamente. Demonio dipadre senza nulla tenere (che poi èda verificare meglio!), deve poterloconsentire anche ai figli. Lotta e nonti arrendere! Ti voglio bene e ti stimo!

Guia col cuore!

SERVE CORAGGIO PER EMANCIPARSIUna figlia DI GENITORI SEPARATI È PRIGIONIERADEL FORTE AMORE, NON CORRISPOSTO, PER LORO.MA DEVE TROVARE LA FORZA DI FARCELA DA SOLA

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Due volte “mondiali”. L’impresa è compiuta.L’Italia ha vinto per la seconda volta consecutivala World Cup di volley femminile: in Giappone, leazzurre del ct Massimo Barbolini hanno conserva-to il titolo conquistato nel 2007 e hanno centratola qualificazione alle Olimpiadi di Londra 2012.

Donne in campo. Si chiama così il ciclo di incontri sull’universofemminile organizzati dal Teatro Stabile di Catania e dal comitato pro-vinciale “Se non ora quando?” cui prenderanno parte esponenti delmondo della cultura e dell’economia, giuristi, sociologi e artisti. “Donnein campo” partirà a gennaio e sarà legato al cartellone dello Stabile daltitolo “Donne, l’altra metà del cielo”.

A Ragusa zero rifiuti. Fertile compost per il propriogiardino grazie alla trasformazione della parte umida dei ri-fiuti quotidiani scartati in casa. Lo produrranno 800 famiglieragusane alle quali saranno consegnate altrettante compo-stiere. È “Zero Waste”, il progetto del Comune di Ragusa(nell’ambito del programma europeo Med 2007-2013) chepunta alla riduzione dei costi di smaltimento dei rifiuti.

Ci sono regali che valgono il doppio, fatti sia per festeggiare l'e-vento sia per aiutare il prossimo. Soprattutto a Natale sonotantissime le iniziative di associazioni no profit, onlus, agen-zie internazionali impegnate in importanti cause sociali enella difesa dei bambini e dei diritti umani. Piuttosto che il

classico pensierino, in cambio di una donazione si ricevono biglietti di au-guri, prodotti nati dalle mani di coloro che ricevono l'offerta in denaro, ogadget che ricordano lo scopo del gesto solidale. Per esempio, su www.sa-

vethechildren.it, nella sezione “Lista dei desideri” si trovano già i progettiche si possono sostenere: il regalo che si sceglie online andrà simbolica-mente ai propri amici che riceveranno una cartolina, una ecard o una vi-deocartolina con certificato di donazione e, concretamente, a beneficio deibambini delle aree in cui Save the Children lavora. La borsa del dottore, unavisita pediatrica, un kit per l’acqua. Amref (www.amref.it) propone di met-tere sotto l’albero il “Pacchetto del Cuore” con dentro il progetto che si sce-glie di donare oppure di inviare l’attestato che spiega a chi lo riceve chequest’anno gli stai regalando “l’Africa di Amref”. Sul sito di Mani Tese(www.manitese.it) si può scegliere un “Natale di giustizia” devolvendoquello che si decide di destinare al budget natalizio, per la famiglia o rega-

li aziendali, a sostegno di un progetto avviato dalla onlus in Africa,Asia o America Latina. Stesso principio per ActionAid www.actio-

naid.it che, con AltrAuguri, permette di fare un regalo specia-le ad amici e familiari dando un prezioso contributo alle co-

munità più povere del mondo perché possano godere deidiritti fondamentali al cibo, all’acqua, alla salute e all’i-struzione. Anche gli oggetti firmati Unicef, nella pagina

“shop” www.prodottiunicef.it, sono un’alternativa al solitopensierino: i soldi spesi sono di sicuro per una buona causa.

CI PIACE

Il grano della legalità. Confiscato al boss Michele Greco, èstato assegnato temporaneamente a tre cooperative sociali: il fondoVerbumcaudo, oltre 150 ettari di terreno nel territorio di Polizzi Gene-rosa, sarà coltivato a grano dalle cooperative sociali “Lavoro ma nonsolo”, “Placido Rizzotto” e “Pio La Torre”.

Una donazioneSOTTO L’ALBERO

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genitori tenuti in ostaggio da bambini ca-pricciosi o ingestibili e che vengono chia-mate “tate” per maggior semplicità, an-che se loro, la balia, la fanno ai genitoriconfusi. Una tendenza approdata in Italia(il format americano si chiama Nanny911) circa sette anni fa che ha presto con-tagiato altri programmi per famiglie, tan-to che il programma In famiglia, su Rai 2,ha creato il suo angolo del consiglio allemamme, e anche Silvia Toffanin nel talkVerissimo invita una consulente a chiarirele idee ai neo genitori vip in studio. Insomma, genitori sempre più curiosi, at-tenti e forse un po’ insicuri, che trovanoforza nel confronto e nel sostegno di pro-fessioniste ma che, appena restano soli, siperdono nuovamente, alla ricerca di unanuova dritta che li rassicuri su un com-portamento del figlio “non da manuale”. Ma da cosa dipende questa ricerca d’aiu-

Neo mamme davanti a unoschermo, con tanto di oc-chiaie e camicia da notte,intente a leggere consiglisu www.pianetamamma.it

e a scambiarsi dritte sul forumwww.mammeonline.net; giovani papàche mentre preparano la pappa sfoglianoriviste come “Nostro figlio” alla ricerca diquell’articolo sulle colichette e sui passa-ti di verdure, o raccontano le proprieesperienze su www.babbocanguro.it. Tralibri a tema, siti specializzati, consulentiin radio, internet e, ovviamente tv, le in-formazioni per genitori sull’orlo di unacrisi di nervi non mancano. Le consulenti più famose sono senzadubbio quelle di Sos Tata (il programmache va in onda su La7, ogni martedì alle21.15 e su Fox Life ogni venerdì alle 21).Educatrici esperte che corrono in aiuto di

FAMILY COACHparola di

S.O.S. FIGLI, UNA tata PER MAMMA E PAPÀ

Più consapevoli DEIMECCANISMI EVOLUTIVIMA SPESSO SMARRITI DI FRONTE ALLE TANTE INFORMAZIONI A DISPOSIZIONE, GENITORI SULL’ORLO DI UNA CRISI DI NERVICERCANO NOTIZIE SU LIBRI, MAGAZINEBLOG E FORUM. QUALCUNO CHIEDE AIUTO PERSINO A ESPERTI ON LINE E CONSULENTI IN TV

di Maria enza giannetto

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to h 24? Cosa è cambiato rispetto al pas-sato? I genitori sono peggiorati o hannomaggior consapevolezza del fatto che ge-nitori non sia automaticamente sinoni-mo di educatori? «Non credo siano peggiorati ma di certosono più insicuri», spiega Adriana Canti-sani (www.adrianacantisani.it), una fa-

mily coach e creatrice del metodo English

is fun (per insegnare l’inglese ai bambini1-3 e 3-8 anni), meglio conosciuta comeTata Adriana del programma Sos Tata. «Inpassato i genitori se la giocavano moltopiù di pancia, probabilmente sbagliavanomolto, anche perché ignoravano certiprocessi evolutivi. Oggi conosciamo mol-to meglio i metodi educativi e pedagogi-ci, eppure facciamo lo stesso parecchi er-rori. Solo che le mamme e i papà sono piùinformati e hanno timore di creare dannia lungo termine perché hanno maggioreconsapevolezza di come i traumi nell’in-fanzia possano essere indelebili».La troppa informazione e i troppi input,confondono, dunque, un po’. «I genitorisono come smarriti. Da un lato ci sonotante informazioni e tanti mezzi di con-fronto: libri, internet e tv; dall’altro però,lavorando spesso full time, hanno menotempo da trascorrere con il proprio figlioe questo li rende vulnerabili. Non bastaessere genitori per stabilire un rapportocon il bambino. Non è automatico: la re-lazione va costruita, giorno per giorno, ese le ore a disposizione sono ridotte, si fa

molta più fatica. Faccio un esempio,quando entriamo in un nuovo luogo dilavoro, impariamo solo con il tempo a ca-pire che con un certo collega è meglionon parlare fino al caffè o che con l’altroè meglio non discutere per le prime treore del mattino, serve tempo e frequen-tazione. In famiglia è lo stesso: il rappor-to deve stabilirsi e avere occasioni percrescere. Se abbiamo poche ore e pergiunta solo alla fine della giornata, tuttodiventa più difficile. Le nostre mammeavevano dalla loro parte la maggiore dis-ponibilità di tempo, sapevano che pote-vamo anche scontrarsi con noi perchèc’era tutta la giornata per recuperare». Considerazioni che vengono da anni dilavoro con bambini e genitori, sui qualiAdriana Cantisani, nata in Uruguay e cre-sciuta negli Stati Uniti fino a 20 anni,mantiene lo sguardo osservatore dellastraniera. «Le mamme americane fannopiù figli e questo le porta a essere menochiocce e a farsi meno problemi sulla ge-stione quotidiana dei bambini. Non vuoldire che amino di meno i loro bambini,ma semplicemente hanno le mani piùpiene. In questo, pur essendo una mogliee madre italian style sono rimasta total-mente americana: mi auguro che mio fi-glio maggiore, che oggi ha 16 anni, possadiventare presto autonomo e anche sedubito che potrà essere subito indipen-dente economicamente, di certo non vo-glio il trentenne in casa».

TATA ADRIANA: «IL RAPPORTO CON IL PROPRIO BAMBINO VA COSTRUITO E NUTRITO OGNI GIORNO. SE IL TEMPO È RIDOTTO SI FA PIÙ FATICA»

ADRIANA CANTISANI CREATRICE DEL METODOENGLISH IS FUN!, MEGLIO CONOSCIUTA COMETATA ADRIANA DEL PROGRAMMA SOS TATA

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Insomma, le tate confermano: quelli chehanno davvero bisogno di essere inqua-drati sono i genitori. E di fatto le consu-lenti “educano” i neo-genitori insegnan-do loro a fare gli educatori. «È vero - diceSimona - non ci occupiamo dei bambinima di quelli che li faranno diventaregrandi. Accompagnamo i genitori in que-sta crescita insieme ai proprio figli. Infondo ognuno è capace, ma deve acquisi-re la giusta sicurezza e sapere di possede-re gli strumenti per poter gestire il pro-prio bambino. Di certo i genitori di oggihanno una consapevolezza più ampiadell’importanza dei primi anni di vita edei rapporti che si instaurano in quel pe-riodo. Quello che un tempo veniva vistosolo come accudimento, quando sembra-va che tutto fosse scandito solo dai para-metri “mangia, beve, dorme” e si pensava

che bastasse far fronte a queste esigenzee qualche coccola, oggi ha assunto unaruolo importantissimo nella formazionedell’individuo. Nei primi anni di vita cisono forti impulsi emotivi da non sotto-valutare, neanche per un attimo. Se aquesto uniamo il senso di colpa per il po-co tempo che resta da dedicare ai bambi-ni, è ovvio e giusto che si punti tutto sul-la qualità». E non importa che si tratti di casalinghe,manager o vip come quelli che SimonaCapria incontra nel programma Verissi-mo. «Qualsiasi ruolo si ricopra a livellosociale, diventare genitore rende fragili.Quando ci si sente investiti di questonuovo ruolo si dimenticano tutte le com-petenze: anch’io che faccio l’educatriceho cambiato il mio punto di vista quandoè nata mia figlia». E allora, libri, radio, ma-nuali, tv ben vengano. E soprattutto benvenga lo scambio su forum, blog, Twittere Facebook. «Io ero una sostenitrice delcontatto diretto - dice Simona -, dell’in-contro in studio, ma mi sono resa contoche per una madre che lavora tutto ilgiorno, il momento della chiaccherata edella “richiesta d’aiuto”, spesso può esse-re davvero solo la sera, dopo le 21.30 da-vanti al pc. Con i tanti impegni, oggi si èpersa la possibilità del confronto tramamme al parco, per la strada, a scuola».E allora che si fa? Il confronto si spostanella piazza virtuale.

E anche se lo dice sorridendo in questosembra piuttosto ferma. D’altra parteAdriana sostiene che per crescere unbambino sia necessario un mix di simpa-tia e fermezza: «Fermezza non vuol direessere un generale arrabbiato, significaessere coerenti. Un buon genitore devedire “queste sono le regole, le sai, rispet-tale e io potrò lodarti perché ti comportibene”. È importante delineare subito i li-miti, così il bambino sa cosa può fare ecosa no, e siamo tutti più sereni». Le regole come segnali stradali per segui-re una direzione e non sbagliare. Ne èconvinta anche la milanese Simona Ca-pria (www.tatasimona.it), giovane educa-trice e consulente infantile e sulla genito-rialità, conosciuta ai più come la tata Si-mona di Verissimo oltre che per i suoi li-bri come “Una tata per amica”. «Le regolesono indispensabili. In realtà tutti gliadulti lo sanno bene ma poi, diventandogenitori, diventa difficilie riuscire a im-porle. La perplessità può dipendere siadal vissuto - magari chi ha avuto mammae papà piuttosto rigidi non vuole ripeterequelli che considera i loro errori - sia dalpoco tempo a disposizione. Tutte lemamme lavoratrici pensano: “vedo miofiglio così poco, magari solo due ore la se-ra e devo pure sgridarlo”. Il senso di col-pa per averlo lasciato tutto il giorno giocaun ruolo importante nella gestione deltempo a disposizione, eppure il castigo èfondamentale nell’educazione, i bambininon sanno cosa sia giusto o sbagliato».

Tata simona:«LE MAMME

NON HANNO PIÙ IL TEMPO DI

INCONTRARSI E CONFRONTARSI

AL PARCO. SPESSO LO SCAMBIO

DI CONSIGLI AVVIENESOLO LA SERA, DOPO LE 21.30

DAVANTI AL COMPUTER

SIMONA CAPRIA, CONSULENTE INFANTILE E SULLAGENITORIALITÀ, MEGLIO NOTA COME TATA SIMONAPER IL SUO SPAZIO NEL PROGRAMMA “VERISSIMO”

IL DECALOGO 1) Stabilire le regole e farle rispettare (Troppa libertà non sempre è felicità!)

2) Rispettarsi reciprocamente (Senza il rispetto, è tutto un dispetto!)

3) Programmare i tempi della giornata (Essere in orario è straordinario)

4) Rispettare i propri spazi e quelli di casa (A ciascuno il suo e un po’ per tutti)

5) Urlare non serve mai (Anche l’orecchio vuole la sua parte)

6) Comunicare con sincerità (Le bugie hanno le gambe corte e i musi lunghi…)

7) Essere complici nell’educazione dei figli(È il vostro bellissimo progetto di vita)

8 ) Non alzare le mani: servono per milioni di altre cose (Gioco di mani, gioco da villani)

9) Mangiare è sempre un rito importante(Intorno al tavolo in compagnia, è il segreto per l’allegria!)

10) Trovare ogni giorno almeno 10 minuti di tempo di qua-lità per stare con ogni bambino(Fai venir fuori il bambino che c’è in te e il gioco è fatto!)

Fonte http://www.sostata.tv/

parola di family coach

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diversi. In Italia attualmente si spendono25 euro pro capite all’anno, ancora pocorispetto al resto d’Europa, ma il dato è ingrande crescita, sempre considerandoche il biologico nel nostro Paese è ancoraun “mercato di nicchia”. C’è poi da consi-derare che, negli altri Paesi europei, tipola Germania, si guadagna di più e si spen-de meno per mangiare biologico, e poi c’èuna cultura bio ben radicata». Tra Nord e Sud i consumi crescono allostesso modo?«I consumi crescono su tutto il territorioma al sud è ancora molto limitato, forseanche a causa della struttura distributiva.Abbiamo trovato un’asimmetria tra quan-to si produce e quanto si consuma. In Ita-lia si produce soprattutto al centro sud (laSicilia è la regione con la maggiore super-ficie coltivata con metodo biologico, ndr)e si consuma soprattutto al Nord».Chi sceglie bio, dove acquista?«Anzitutto presso la grande distribuzione

e nei negozi specializzati. Il consumatoreconvinto fa la sua spesa biologica dai ri-venditori specializzati, gli altri si affidanoalla grande distribuzione dove trovanouna scelta più ampia». Il bio è anche una moda?«In parte lo è, ma penso che sia soprat-tutto legato a uno stile di vita».Avete delineato un profilo del consu-matore bio?«Dalle nostre indagini, ma anche da quel-le di altri istituti, viene fuori che il consu-matore biologico appartiene a famiglienon troppo numerose, ha un reddito me-dio alto e un’istruzione piuttosto elevata,almeno con un diploma di scuola supe-riore o una laurea. In genere è una perso-na molto attenta e con un reddito checonsenta di far fronte a una spesa che at-tualmente è più onerosa, rispetto a quel-la tradizionale, anche se negli ultimi annii prezzi dei prodotti biologici si sono leg-germente abbassati grazie a una maggio-

tendenza

In un momento in cui la crisi econo-mica italiana sta toccando picchistorici, in cui la disoccupazione gio-vanile imperversa e il livello di po-vertà aumenta, il mercato del biolo-

gico italiano gode di ottima salute. È ciòche emerge dalle indagini dell’Ismea(Istituto di Servizi per il Mercato Agrico-lo Alimentare), in particolare da quellacondotta da Enrico De Ruvo, funzionarioaddetto ai prodotti di qualità, che ha ana-lizzato lo stato di salute di questo settoreche in Italia rappresenta l’1.5% dei consu-mi agroalimentari. Dottor De Ruvo, come stanno crescen-do i consumi in Italia?«Negli ultimi dieci anni si è registrato untrend di consumo migliore rispetto ad al-tri Paesi europei, ad esempio la Germaniaha registrato un +2,0 mentre l’Italia cre-sce del +11,6. Chiaramente questi dati de-vono essere letti in modo analitico: i duePaesi presi ad esempio partono da livelli

di lavinia d’agostino

RITORNO ALLA natura

moda o stile di vita? NONOSTANTE LA CRISI, IL MERCATO BIOLOGICO IN ITALIA REGISTRA UN’IMPENNATA NEI CONSUMI, SEGNO CHE SI PREFERISCE MANGIARE MENO MA SANO. LA SOCIOLOGA FRANCESCA DI GANGI: «MOLTIPRODOTTI CONFEZIONATI, ANCHE SE BIO, NON SONO SALUTARI»

BIO

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re ottimizzazione della filiera». A proposito dei prezzi, come mai intempo di crisi i consumatori bio cre-scono?«Perché mangiare biologico significa spo-sare alcuni valori, su tutti il rispetto del-l’ambiente e la tutela della propria salute.Quest’ultimo aspetto, a mio avviso, èquello che più riguarda l’italiano, inquanto sulle problematiche legate al-l’ambiente è ancora poco sensibile».Ecco, la salute. Gli italiani quindi mangia-no bio perché pensano che nell’era degliOgm, dei pesticidi e degli anticrittogami-ci, mangiare biologico sia un modo perprendersi cura di sè. Ma è davvero così?«Quando mangiamo biologico non man-giamo necessariamente sano, la dicitura“bio” non è una garanzia per la salute»,ne è convinta Francesca Di Gangi, socio-loga e referente dell’associazione “Cibo èsalute” che, insieme alla biologa nutrizio-nista Anna Villarini, è autrice del libroScegli ciò che mangi.Dottoressa Di Gangi, ma allora non bi-sogna fidarsi neanche del bio?«Chi compra un prodotto biologico losceglie perché vuole mangiare meglio tu-telando la propria salute, ma purtroppo ènecessario, anche in questo caso, saperleggere le etichette. Molti prodotti confe-zionati, seppur bio, non sono salutari».Qualche esempio?«Se compriamo prodotti primari (carne,uova, olio extravergine di oliva, verdure)abbiamo garanzie di qualità certificata sucui non ci possono essere dubbi. Il pro-blema è legato ai prodotti industriali, ti-po i prodotti da forno: vero è che perconfezionarli saranno state utilizzate fa-rine biologiche, ovvero no Ogm, senzapesticidi e provenienti da campi control-lati e certificati, però se si legge attenta-mente l’etichetta si noterà che tra gli in-gredienti, molto spesso, c’è anche “l’oliovegetale”. Molti consumatori non sannocosa sia e si fidano. Si tratta spesso di oliodi cocco, olio di palma e palmisti che, ric-chissimi di acidi grassi saturi, sono moltodannosi per le arterie. Questo è solo unesempio. Prima di acquistare, è bene chei consumatori leggano attentamente leetichette e ne sappiano comprendere ilcontenuto. Purtroppo anche il bio nonsfugge alla regola del mercato e nel cam-po dell’alimentazione le informazioni ciarrivano soprattutto da chi produce equindi vuole vendere. Come consumato-ri siamo soggetti alle regole del marke-ting, con buona pace della salute».

Mangiare biologico è quindi una “ri-sposta” al marketing?«Io credo che più che una moda ci sia un“bisogno di salute” che spesso la gentenon sa dove andare a cercare, anche per-ché viviamo in un mondo estremamenteinquinato, e quindi l’acquisto di cibo bio èun modo per rassicurarsi sulla possibilitàdi potersi mantenere più in salute, più alungo. Per dirla con le parole del sociolo-go polacco Zygmunt Bauman, noi vivia-mo in una società liquida, non abbiamopiù punti di riferimento. Prima, a livelloalimentare, facevamo riferimento allanonna che, venendo da una cultura con-tadina, cucinava le cose buone e sanemettendo insieme ingredienti primari.Quelle nonne di una volta non ci sonopiù, abbiamo smarrito il legame con laterra e la tradizione, e quindi la cosa cheappare più semplice è affidarsi a quelloche ci sembra, o ci vogliono far credere,sano. Non sappiamo più però cosa siarealmente sano, non abbiamo consape-volezza. Come consumatori dovremmodiventare consapevoli e saper scegliereciò che mangiamo a partire da ciò che èbene per la nostra salute, piuttosto checomperare solo su suggeriemnto di mo-de e pubblicità. La disinformazione ali-mentare è purtroppo molto diffusa: in-contro persone che non sanno più distin-guere i cereali dai legumi, o che non co-noscono la stagionalità dei prodotti». Pensando a tutto questo, non si rischiadi trasformare il momento della spesain una corsa a ostacoli?«Dobbiamo soltanto essere saggi senzafarci prendere dall’ansia di riempiere ilcarrello della spesa, evitando di compe-rare e consumare cibi contenenti ele-menti che si rivelano, nell’uso continua-to, dannosi per la salute. È solo una que-stione di consapevolezza. Per mangiarebene e far del bene alla nostra salute tro-vo che abbia più senso, in una logica eco-sostenibile, comperare dal contadino cheha l’orto vicino casa nostra, anche se nonè certificato bio, piuttosto che comperarel’ananas biologico che arriva dall’altra

parte del mondo. Se compro le mele del-l’Etna faccio minor danno all’ambienterispetto all’acquisto di mele bio che pro-vengono dall’Argentina. Altro esempiopuò essere quello delle uova. Se sto at-tenta al codice e scelgo quelle con il nu-mero “0”, ovvero quelle biologiche, man-gerò un uovo più sano e che è stato pro-dotto da galline che si muovono. Quindinon mi riempio di ormoni e antibiotici(largamente utilizzati negli allevamenti)e allo stesso tempo permetto a un ani-male di vivere decentemente. In sostanzafaccio bene a me e alla natura. Penso cheil bio vada analizzato anche sotto questopunto di vista, ci dobbiamo chiedere “conquesto acquisto, faccio del bene a me eall’ambiente?”. Non è solo una questionedi certificazione».E si, pare proprio che mangiar sano nonsia solo una questione di certificazione.La pensano così anche i soci del gruppoSporteGas di Catania (e-mail: [email protected]), un’iniziativa dell’Associa-zione culturale Siqillyah in partenariatocon 'A fera bio, nata da appena due mesi(e con già più di 70 associati tra cui 30produttori) che più che un classico grup-po d’acquisto, è un gruppo organizzatoche mette in relazione la domanda e l’of-ferta. «La nostra associazione – spiega RaffaeleLeone, volontario del gruppo SporteGas –riunisce produttori e consumatori inquella che consideriamo un’iniziativa an-

IN SICILIA C’È CHI SI È ORGANIZZATO PERMETTERE IN RELAZIONE GLI ACQUIRENTI CON I PRODUTTORI LOCALI E PERSINO CHI È TORNATO A LAVORARE LA TERRA

LE RICERCHE. Enrico De Ruvo, funzionario Ismea addetto ai prodotti di qualità; a destra, Francesca Di Gangi, sociologa e referente di “Cibo è salute”

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zitutto sociale. Tutti quei piccoli produt-tori che hanno difficoltà a distribuire concontinuità offrono settimanalmente i lo-ro prodotti, garantendo al consumatoreun’alta qualità. Non si tratta solo di pro-dotti biologici, ma anche di prodotti na-turali, ovvero coltivati in modo sicuro masenza certificazione, e comunque tutti afiliera corta. Non siamo un’attività com-merciale ma facilitiamo lo scambio deiprodotti della terra, tra soci-produttori esoci-consumatori».Come funziona?«Inviamo ai soci un “listino settimanale”via e-mail – continua Leone – per la pre-notazione dei prodotti. Poi ogni mercole-dì distribuiamo quanto ordinato, anche adomicilio. Non acquistiamo solo da unproduttore o dal più grosso, ma da tutti iproduttori associati e da tutti allo stessoprezzo. Inoltre mi preme sottolineareche, oltre a seguire la stagionalità deiprodotti, seguiamo la produzione setti-

manale del territorio. Se nei campi in unadata settimana non si producono cipolle,non ne forniremo».E i prezzi?«Sono abbastanza contenuti rispetto aquelli del settore biologico, diciamo chesono gli stessi che si trovano durante ‘AFera Bio maggiorati del 10-15%, ovveroquella minima percentuale che ci per-mette di coprire i costi di volontariato eorganizzazione. Sono comunque costi digran lunga inferiore rispetto a quelli deinegozi specializzati». La tendenza etnea sembra proprio quelladi ritornare alla terra e ai suoi frutti, co-me natura crea. E c’è chi la terra ha deci-

so di tornare a coltivarla. Di persona. È ilcaso dei ragazzi dell’Associazione Ma-condo che da quasi un anno portanoavanti il progetto “Adotta un orto” (infosu www.mondomacondo.it) che mira a ri-lanciare la cultura dell’autoproduzioneproponendo un modello di consumo ali-mentare alternativo. «La nostra iniziativa è un esperimento –racconta Salvo Scuderi, presidente del-l’Associazione Macondo – simile ad alcu-ni modelli del nord Italia. Abbiamo affit-tato un ettaro di terreno a Catenanuova elo abbiamo lottizzato in 200 orti da 30mq ciascuno che chiunque può adottare».Come si adotta un orto?«Versando 100 euro annui all’associazio-ne si avrà diritto all’assegnazione di unorto già coltivato con colture di stagione,che possono essere integrate con altrepiantine utilizzando quelle della nostraserra. I volontari curano giornalmentetutti gli orti, e la domenica ci si può pren-dere cura personalmente del propriopezzo di terra, ma non è obbligatorio.Qualunque scelta si faccia, chi aderisce alprogetto ha diritto ai frutti del suo cam-po».Cosa bisogna sapere prima di fare que-sta scelta?«Che l’orto non è un supermercato, i pro-dotti magari sono esteticamente bruttima molto buoni perché naturali. E poiadottarne uno non è come comperare unsuv. L’orto è un organismo vivente ed èsoggetto al clima: tutti gli agricoltori san-no, per esempio, che una grandinata puòmandare all’aria mesi di lavoro».Perché adottare?«Noi promuoviamo un ritorno alla terra,alle nostre origini. In Sicilia, paradossal-mente, si scappa dall’agricoltura. Eppurelavorando la terra mangiano e lavoranotante persone. La terra è generosa, ti re-gala i suoi frutti in misura proporzionaleal sudore che le hai donato. “Adotta unorto” non è nulla di speciale, è un’ideasemplice, un’occasione per socializzare,un momento d’aggregazione da viverecon il sorriso».

SALVO SCUDERI:«È PARADOSSALE CHE IN SICILIA SI FUGGADALL’AGRICOLTURA,EPPURE I CAMPI DANNOCIBO E LAVORO»

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LE INIZIATIVE. Sopra: a sinistra, Salvo Scuderi, presidente dell’Associazione Macondo, che ha varato il progetto “Adotta un Orto”; a destra, Raffaele Leone, volontario del “Gruppo SporteGas” che promuove l’incontro tra consumatori e produttori locali

UNA GUIDA AI CONSUMI

Se pensate di proteggere lavostra salute scegliendo iprodotti biologici, ecco cheè arrivata in libreria unaguida ai cibi che aiutano aproteggere la salute. Sichiama “Scegli ciò chemangi” (Sperling & Kup-fer, pp. 448, euro 17.50)scritto a quattro mani daAnna Villarini e FrancescaDi Gangi. Le due autrici,la prima biologa nutrizio-

nista la seconda sociologa e referentedell’associazione “Cibo è salute”, si sonorese conto che scegliere cosa mangiare èdiventata un’impresa, soprattutto per chinon vuole rinunciare al connubio gusto ebenessere. Ecco dunque pubblicata la lo-ro guida ai consumi, frutto di un’accurataricerca condotta anche tra gli scaffali delsupermercato, che supporta il lettore adistricarsi nella scelta degli alimenti, inter-pretando scritte e denominazioni, in modoche si possa subito individuare cosa sce-gliere e cosa scartare. Un manuale per mi-gliorare l’alimentazione arricchito da cu-riosità salutistiche e appetitose ricette fir-mate da Giovanni Allegro.

LA DENUNCIA DI CODACONS

Affinché una coltura possa essere definitabiologica deve ottenere la certificazione,ciò suppone che ci siano accurati control-li. Eppure, a seguito di alcune verifiche re-centemente effettuate dai Nas presso alcu-ne eco-aziende agricole siciliane, il Coda-cons ha depositato un esposto presso laProcura della Repubblica, volto a fare lucesulle bio-truffe. «Quello che si intende por-tare alla luce – ha detto Francesco Tanasi,segretario nazionale del Codacons - è l’e-sistenza di un mercato di prodotti biologiciche di biologico non hanno nulla. Voglia-mo che le indagini coinvolgano tutte lebio-aziende siciliane perché il consumato-re non subisca truffe e perché si tutelino iveri coltivatori di ortofrutta biologica».

Il lavoro sui campi di “Adotta un Orto”, iniziativa dell’associazione Macondo

tendenza bio

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IN ATTESA della sua prima figlia, julia,CHE NASCERÀ A GENNAIO,L’ÉTOILE È TORNATA A PALERMO, DOVE POCHI MESI FA HA SPOSATO IL CALCIATORE federico balzaretti. «È UN MOMENTO BELLISSIMO DELLA MIA VITA - DICE - E LO STO VIVENDO INTENSAMENTE. MA NON MI SONOMAI FERMATA: ANCHE CON IL PANCIONE mi alleno tutti i giorni»

Eleonora Abbagnato

da donna a donna

MAMMASULLE PUNTE

Luminosa lo è sempre stata, e non solo per le princi-pesche chiome dorate e gli occhi azzurri; ma so-prattutto per quel grande sorriso che la accompa-gna in ogni occasione, sui palcoscenici dei più pre-stigiosi templi della danza come sui red carpet degli

eventi mondani a cui non disdegna di prendere parte. E lumi-nosa, in questi mesi, Eleonora Abbagnato lo è più del solito:merito della gravidanza, la prima per l’étoile palermitana, che agennaio diventerà mamma della piccola Julia. «Scritto con la “j”- si affretta a precisare - perché volevo un nome che non venis-se storpiato in francese». Dopo la nascita della bimba, infatti, la première danseuse del-l’Opéra Garnier si trasferirà a Parigi con figlia e marito, il calcia-tore Federico Balzaretti, che ha sposato lo scorso 13 giugno. Unacerimonia esclusiva, celebrata a Palermo nella cappella Palatinadi Palazzo dei Normanni, e che ha avuto tra gli ospiti, oltre a di-versi calciatori come Giorgio Chiellini (peraltro testimone dellosposo), il patron della Diesel Renzo Rosso, il campione di wind-

surf Paco Wirz, ballerini dell’Opéra, ma anche Pietro Lo Mona-co, amministratore delegato del Catania e zio di Eleonora Ab-bagnato. Un matrimonio da favola, con tanto di festa blindatis-sima alle Terrazze di Mondello, là dove i due si erano conosciu-ti un anno prima. E dove sono tornati a vivere in questi mesi: dapochissimo, infatti, Eleonora ha sospeso i suoi impegni sul pal-coscenico - l’ultimo è stato Medea di Davide Bombana al teatroPetruzzelli di Bari - e si è stabilita nel capoluogo siciliano, perstare accanto ai suoi affetti e concentrarsi sull’arrivo della pic-cola Julia, che nascerà nella stessa città della mamma.«È un momento bellissimo della mia vita - confida l’étoile - edevo dire che lo sto vivendo con molta partecipazione e inten-sità. Certo la mia quotidianità è cambiata, dopo Medea ho ri-dotto il mio allenamento. Ma non mi sono fermata: lavoro tut-ti i giorni qui a Palermo con la mia prima maestra, Marisa Be-nassai». Lei ha cominciato a danzare piccolissima, e a 12 anni ha la-sciato la Sicilia per iniziare il suo percorso professionale. Do-po tanti anni all’estero, si sente ancora siciliana?«Certo: le mie radici sono a Palermo, a questa città mi leganotanti bei ricordi d’infanzia e la mia famiglia. Mi sento profonda-mente siciliana per alcuni aspetti del mio carattere, per la pas-sionalità, ma anche per una certa suscettibilità che caratterizzala gente di quest’isola. Però, dopo tanti anni trascorsi in una cit-tà come Parigi, ho acquisito anche uno spirito indipendente ecosmopolita».Qual è stato l’incontro o il momento decisivo per la sua car-riera? «L’incontro decisivo è stato sicuramente quello con Roland Pe-tit, che mi scelse a 12 anni per il ruolo di Aurora bambina nellaBella addormentata nel bosco. Da allora è iniziato tutto. Anche inseguito ho lavorato molte volte con Petit, con cui ho stabilitouno splendido rapporto». Ha ballato con i “grandi” della danza sui palcoscenici piùprestigiosi, e a 23 anni è diventata prima ballerina dell’Opé-ra. Ha ancora sogni da realizzare?«Decisamente sì. Tra i miei desideri c’è sicuramente quello diavere un giorno una scuola di danza tutta mia nella quale poter

di Paola Pasetti

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VERSATILE. A suo agio sulle puntecome sui red carpet degli eventiinternazionali. Ecco qui Eleonora Abbagnato a Cannes (foto per gentileconcessione di Cavalli). Nella pagina a fianco, la première danseuse dell’Opéra ritratta da PucciScafidi

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«Non so che cosa la danza mi abbia tolto.So con sicurezza quello che mi dato: con-sapevolezza, soddisfazioni e successo, an-che se a prezzo di un lungo e faticoso la-voro». Di questi tempi si parla molto di bellez-za e corpo come oggetti mercificabili.Cos’è per una ballerina la bellezza? «La bellezza è armonia. Un risultato chenoi ballerine ottieniamo con esercizi co-stanti, sacrifici e molta determinazione. Ilnostro corpo, in questo senso, è il nostro“strumento” di lavoro, e ha un ruolo fon-damentale». Questa ricerca della perfezione, però,può avere risvolti negativi. Non a casospesso quando si parla di anoressia ilmondo della danza viene tirato in ballo,insieme a quello della moda...«Non credo a certe equazioni. Per quantoriguarda la danza, poi, non vedo quali re-sponsabilità le si possano imputare: perdanzare è necessario un fisico leggero escattante, cosa che non ha niente a che ve-dere con l’anoressia. La storia stessa delBalletto ne è una conferma». Lei che rapporto ha con il cibo?«Ottimo, direi: adoro i primi piatti, speciequelli della tradizione siciliana. I miei pre-feriti sono i primi, che quando posso midiletto a cucinare per i miei amici».A gennaio nascerà Julia. E dopo? Quan-do la rivedremo sul palco?«Per adesso penso a mia figlia, ma dopo lasua nascita riprenderò regolarmente lamia attività all’Opéra di Parigi e continue-rò ad occuparmi degli impegni professio-nali che ho preso. Ma, naturalmente, faròdi tutto per non trascurare la mia fami-glia».Il primo impegno segnato sull’agenda diEleonora Abbagnato è per il 9 dicembre,in occasione del Premio Jia Ruskaja che siterrà all’Auditorium Parco della musica diRoma. Un evento importante, che vedrà lapresenza della Bolshoi Ballet Academy. Adesso, però, per la première danseuse èdecisamente tempo di dedicarsi ad altro.

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da donna a donna

DA PALERMO ALL’OPÉRA

Nata a Palermo 33 anni fa, Eleonora Abbagnatoha cominciato a ballare piccolissima, con la

sua prima maestra Marisa Benassai. A soli 12 annila svolta. Scelta da Roland Petit per La bellaaddormentata, lascia la Sicilia. Da lì un percorsodurissimo, fatto di sacrifici e disciplina. Nel 2001 di-venta Première Danseuse dell’Opéra di Parigi. MaEleonora si fa conoscere dal grande pubblico an-che per esperienze fuori dal palco: nel 2007 è attri-ce nel film “Il 7 e l'8” di Ficarra e Picone, partecipaa trasmissioni tv e nel 2009 affianca Paolo Bonolisalla conduzione alla seconda serata delFestival di Sanremo. Ha scritto pure il li-bro autobiografico “Un angelo sullepunte” (Rizzoli 2009). A giugno si è spo-sata con il terzino del Palermo FedericoBalzaretti, torinese di nascita, da cuiaspetta una bimba (a destra, la coppiaospite in una trasmissione di PieroChiambretti).

trasmettere ai giovani la mia esperien-za. Proprio per questo motivo ho appe-na accettato di dare il mio supporto inqualità di direttore artistico a un pro-getto di respiro internazionale forte-mente voluto da Larissa Anisimova,presidente della Fondazione Accade-mia nazionale della Danza di Roma.L’obiettivo è quello di creare un centrodi formazione e interscambio per dan-zatori e coreografi d’eccellenza, checatalizzi professionisti da tutto il mon-do. Il primo importante momento di

questo progetto sarà l’e-vento dedicato al Premio

Roma Jia Ruskaja». Della danza Nureyev di-ceva “è la mia condan-na, forse, ma anche lamia felicità”. A lei, checosa ha dato e che cosaha tolto la danza?

RITORNO IN SICILIA.A sinistra, Eleonora Abbagnato al Teatro Massimo di Palermo (foto diMarco Glaviano). L’étoile palermitanaha scelto di far nascere la sua prima figlia nel capoluogo siciliano, dove sta trascorrendo gli ultimi mesi di gravidanza

«il mio sognoÈ QUELLO DI AVERE UNA SCUOLA DI BALLOIN CUI POTER TRASMETTERE AI GIOVANI LA MIA ESPERIENZA»

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GIORGIA E SERENA LO BUE Il futuro del canottaggio azzurro ha già due nomi su cui contare: lesorelle palermitane Lo Bue, Giorgia e Serena (rispettivamente di 17e 16 anni) che, dopo aver inanellato una serie di successi sportiviin questa stagione (terzo titolo italiano consecutivo, molte meda-glie in meeting e l’oro europeo in Polonia), lo scorso agosto si so-no laureate campionesse mondiali juniores nella specialità duesenza. Le atlete siciliane del Circolo Canottieri Palermo, guidate daltecnico Benedetto Vitale, hanno conquistato il titolo a Eton, in GranBretagna, nello stesso campo di regata che verrà utilizzato per iprossimi Giochi Olimpici di Londra 2012. «Il nostro segreto? – han-no dichiarato le atletesubito dopo la vittoria– siamo sorelle, eproprio per que-sto abbiamouna marcia in più».

SICILIANEIL NOSTRO ZOOM SUI TALENTI NOSTRANI, DONNE CHE SI SONO DISTINTE PER IL LOROLAVORO, PER I RISULTATI SPORTIVI E PER I SUCCESSI OTTENUTI, PERSONALI E PROFESSIONALI

people

GIULIA BONGIORNODa quando il suo nome balzò agli onori della cronaca per il processo Andreotti, dicui curava la difesa, di tempo ne è passato. Eppure in questi anni l’avvocato pa-lermitano Giulia Bongiorno non ha perso smalto. Negli ultimi mesi l’abbiamo tro-vata vincente nel caso Meredith Kercher, con l’assoluzione in appello del suo as-sistito, Raffaele Sollecito, dall’accusa di omicidio. Anche come presidente dellaCommissione Giustizia alla camera dei Deputati ha fatto parlare di sé: nello scor-so ottobre si è dimessa da relatrice del ddl intercettazioni, più noto come “LeggeBavaglio”. Ma il suo impegno sul fronte delle donne è quello che ci sta più a cuo-re: la penalista siciliana, peraltro mamma dallo scorso gennaio, porta avanti i pro-getti di “Doppia Difesa”, la onlus fondata con Michelle Hunziker che assiste ledonne vittime di discriminazioni, violenze o abusi.

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PAOLA CANNATELLAMaria Grazia Cutuli diventa un fumetto. A dieci anni dall’ucci-sione della giornalista morta a Kabul, la fumettista catanesePaola Cannatella - coadiuvata da Giuseppe Galeani, cataneseanche lui e autore dei testi - le ha dedicato una graphic novel.È appena uscito in libreria per Rizzoli Lizard “Dove la terrabrucia” (pp. 144, euro 16), una storia a fumetti che ripercorre leultime settimane di vita di Maria Grazia Cutuli a partire dal 26ottobre 2001, giorno del suo 39° compleanno, trascorso a Pes-hawar. In mezzo, diversi flashback che riportano ai momentipiù significativi della vita della giornalista del Corriere dellaSera. Il progetto, nato due anni fa, ha richiesto un lungo lavorodi ricerca, decine di interviste realizzate in giro per l’Italia adamici e colleghi della giornalista e un’opera di approfondimen-to sulla complessa realtà afghana. «Maria Grazia Cutuli – han-no detto gli autori - ne viene fuori non come una martire del-l’informazione ma come un modello, perché è stata una donnadi carattere e con una gran voglia di realizzarsi. E la sua realiz-zazione era fare la giornalista nelle zone di guerra».

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ROSALIA MISSERI Sarà Rosalia Misseri a sostituire Lola Ponce nelruolo della Monaca di Monza nel musical “I Promes-si Sposi, opera moderna” di Michele Guardì per ilTour 2011-2012 che ha preso il via il 16 novembre. Il mezzo soprano, nata a Modica e cresciuta a Roso-lini, nel luglio del 2001 ha sostenuto il suo primoprovino ed è stata subito scelta per il ruolo dellazingara Esmeralda nel musical “Notre Dame de Pa-ris”. Nel 2003 è stata notata da Lucio Dalla che l’hascelta come protagonista di “Tosca Amore Dispera-to”. Nel 2006 ha partecipato al Tour europeo di An-drea Bocelli come special pop guest. Attualmentesta lavorando anche al suo primo disco solista.

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Sport e maternità, un bino-mio difficile, se non im-possibile. Fare sport ad al-to livello non è facile perle donne che spesso sono

costrette a scendere a patti con il desi-derio di avere un figlio. I problemi, in-fatti, non riguardano soltanto il periodolegato alla gestazione e quello stretta-mente successivo, necessario per il re-cupero delle condizioni fisiche. Diven-tare mamma, infatti, viene considerato– molto spesso a torto - un impedimen-to in senso generale nel cammino diun’atleta. A smentire i luoghi comunisulla maternità “sportivamente invali-dante” basterebbe l’esempio di JosefaIdem, mamma di Janek e Jonas; Valen-tina Vezzali, mamma di Pietro; Giovan-na Trillini, mamma di Claudia e Giovan-ni; Simona Gioli, soprannominata“mamma-fast”, alla quale la nascita diGabriele non ha impedito di continuarea vincere. Recentemente c’è il ritorno invasca di Laure Manaudou, l’ex di LucaMarin, diventata mamma di Manon,che promette di tornare a vincere.

«Per un’atleta donna è fisiologicamentepiù difficile fare un figlio rispetto a un

atleta uomo. Oltre al talento ci vuoleuna forte determinazione», ha ammes-so Martina Miceli, ex giocatrice-allena-trice dell’Orizzonte Acireale, durante ilconvegno “Donna è sport”, che si èsvolto qualche mese fa nel nome diCandido Cannavò. Senza bisogno di scomodare campio-nesse d’oltre Stretto, in Sicilia a fare daapripista alle donne impegnate nellosport c’è Liliana Pizzo, nata Caponnetto.Campionessa italiana U14 di nuoto,campionessa juniores di lancio del di-sco e nelle prime dieci nel lancio delpeso, nonché pallavolista nel 1949 e,ancora oggi, allenatrice vincente redu-ce dalla promozione in Serie C della suaPallavolo Acireale. Dell’avventura spor-tiva di Liliana parla sua figlia DonatellaPizzo: «È vero che dietro un grande uo-mo c’è sempre una grande donna, madietro una grande donna c’è un grandeuomo». Ex pallavolista, oggi allenatrice,Donatella ha una sorella (Tiziana), an-che lei ex pallavolista, ed è cresciuta inuna famiglia che ha fatto dello sport lasua bandiera fino all’emozione dell’orodi Paolo Pizzo, nipote di nonna Liliana edi zia Donatella, salito sul gradino più

UN BINOMIO DIFFICILE, SPESSO ADDIRITTURA IMPOSSIBILE. PER ESSERE CAMPIONESSE AD ALTI LIVELLI E METTERE SUFAMIGLIA, SERVE TANTA DETERMINAZIONE.MOLTE RINVIANO, ALCUNE CI RINUNCIANO, MENTRE CHI SCEGLIE DI FERMARSI E CONCILIARE LE DUE COSE AMMETTE: «BISOGNA AVERE ACCANTO UN GRANDE UOMO»

ESSERE MADRIla vittoriaPIÙ GRANDE

LA MOLTIPLICAZIONE DELLE MEDAGLIE ROSA Alle Olimpiadi di Roma del 1960 la pattugliaitaliana ai Giochi era formata da 280 atleti: 246uomini e 34 donne. Delle trentasei medaglieconquistate solo due, di bronzo, furono ap-pannaggio di atlete: quelle di Giuseppina Leo-ne nell’atletica e quella della squadra discherma formata da Irene Camber, Velleda Ce-sari, Bruna Colombetti, Claudia Pasini e Anto-nella Ragno. A Pechino 2008, le italiane in ga-

ra erano 130 su 333 componentila rappresentativa azzurra. Delle27 medaglie conquistate dall’Ita-lia, dieci sono state femminili: iquattro ori di Chiara Cainero, Fe-derica Pellegrini, Valentina Vezza-li e Giulia Quintavalle; i tre ar-genti di Josefa Idem, AlessandraSensini e Alessia Filippi, e i quat-tro bronzi di Elisa Rigaudo, Mar-gherita Granbassi, Tatiana Gu-derzo e della squadra femminiledi fioretto composta da Vezzali,Granbassi, Salvatori e Trillini. Ri-sultati che la dicono lunga sullacrescita dello sport al femminilein Italia che, oggi, conta 70 prati-canti donne ogni 100 uomini conqualche record eccezionale co-me quello di Josefa Idem, la ca-noista italo-tedesca che a 47 an-ni ha conquistato il diritto a dis-putare la sua ottava Olimpiade,dedicando il traguardo a Candi-do Cannavò al quale era moltolegata; della sciatrice di fondoStefania Belmondo, detentrice di10 medaglie olimpiche, di Valen-tina Vezzali, tre ori olimpici con-secutivi nel fioretto.

di mariella caruso

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nuela Di Centa (che è anche parlamenta-re), approvata all’unanimità dalle com-missioni Cultura e Lavoro di Montecito-rio, e di prossimo passaggio al Senato, èstata inserita una norma sulla maternitàper le atlete che prevede un congedo ob-bligatorio e la corresponsione dell’80% diquanto corrisposto nel settore delle atti-vità commerciali, per una cifra pari a cir-ca 1000 euro lordi. Una battaglia sporti-va, ma soprattutto civile e sociale, chepotrà agevolare le atlete più giovani.

Tra queste anche la nissena Genny Pa-gliaro. Genny è una delle promesse piùfulgide del sollevamento pesi azzurro.Ma, nonostante i suoi appena ventitréanni, già la sfiora l’idea di lasciare l’ago-nismo per farsi una famiglia. «È normaleche uno sport praticato ad alti livelli, cheti accompagna fin dall’adolescenza af-fiancandoti per tutto il percorso di cre-scita, incida sulla vita stessa – affermaGenny -. Fin da quando ho cominciato a

praticare il sollevamento pesi, ho sentitosu di me una grande responsabilità, sot-to forma di grandi aspettative. Inizial-mente, le rinunce sono state quelle do-vute allo stile di vita da mantenere: inadolescenza fare la vita da atleta a volteè arduo e le tentazioni di lasciar perderetante». «Diventando donna - continua - , cambiail modo di affrontare la vita, affioranopensieri nuovi che ti spingono necessa-riamente a una riflessione. Dopo leOlimpiadi di Pechino, ho attraversato unperiodo “difficile”. La delusione per i ri-sultati che non sono arrivati aveva mina-to ancor di più le mie certezze. Mi senti-vo come a un bivio e la tentazione è sta-ta quella di mollare tutto e prendereun’altra strada, cominciare a pensare difarmi una famiglia. Invece ho continuato

alto del podio nella specialità della spa-da ai recenti Mondiali di scherma. «Io so-no stata avvantaggiata nel mio percorsosportivo perché, per una mia scelta, nonho mai pnesato di avere bambini, anchese ho cresciuto per molti anni i due figlidel mio ex marito – continua DonatellaPizzo -. Ma è indubbio che esiste unadiscriminazione e una donna fatica ildoppio per affermarsi. Mia sorella Tizia-na si è fermata a 37 anni e poi è diventa-ta mamma. Mi piace ricordare che miamamma di figli ne ha fatti tre, ha fre-quentato l’Isef a Firenze mentre papà cicresceva. Senza di lui che credeva nella

1. LA CAMPIONESSA CATANESE DIIPALLANUOTO GIUSI MALATO E IL FIGLIODIEGO, CHE OGGI HA QUASI 4 ANNI 2. LE ATLETE ITALIANE CAMPIONESSEOLIMPICHE CHE HANNO CONQUISTATOMEDAGLIE D’ORO A PECHINO 2008. DASOPRA: CHIARA CANEIRO, FEDERICAPELLEGRINI, GIULIA QUINTAVALLE E VALENTINA VEZZALI. TRA LORO SOLOLA VEZZALI È MAMMA: SUO FIGLIO PIETRO OGGI HA 6 ANNI 3. GENNY PAGLIARO, NISSENA, È UNADELLE PROMESSE PIÙ FULGIDE DEL SOLLEVAMENTO PESI AZZURRO

3giusi malato: «SONOSTATA ESONERATA DA ALLENATRICE DELL’ORIZZONTE DUEMESI DOPO IL PARTO. UNA FERITA CHE RIMARRÀ SEMPRE APERTA NELLA MIA VITA»

parità già in tempi nei quali era difficileparlarne, tante cose non sarebbero statepossibili». A cercare di cambiare qualcosa sono an-che le atlete e le ex atlete, come JosefaIdem e Manuela Di Centa, membro dellaGiunta Coni, che si battono affinché an-che le sportive possano avere le giustetutele in caso si maternità. Nella propo-sta di legge dedicata alla previdenza de-gli sportivi, presentata proprio da Ma-

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a fare sport senza alcun rimpianto. Anzi,sono passati tre anni e con gli occhi diuna ventitreenne riconosco che proba-bilmente una scelta diversa, a soli 20 an-ni, avrebbe rappresentato un vero e pro-prio salto nel buio, un azzardo che si sa-rebbe poi rivelato ben più doloroso dieventuali rinunce. Nel mio futuro ci saràcomunque una famiglia, diciamo chel’appuntamento è solo rinviato».

L’appuntamento l’ha rinviato per tantotempo Giusi Malato, la pallanuotista ca-tanese più conosciuta al mondo. Calotti-na d’oro nel 2003, Giusi ha conquistatol’oro con il Setterosa ad Atene 2004. Conl’Orizzonte Catania ha messo nella suabacheca personale 14 scudetti consecu-tivi e sei Coppe dei Campioni da atleta euno scudetto e una Coppa dei Campionida allenatrice della stessa squadra. Cor-reva l’anno 2008 e Giusi diventava mam-ma di Diego. Una maternità diventata uncaso, con l’addio senza rimpianti da par-

te dell’Orizzonte a una delle sue bandie-re, e la “denuncia” a mezzo stampa dellacampionessa. «Che mio figlio Diego, lacosa più bella della mia vita, possa esse-re la causa del mio esonero da allenatri-ce dell’Orizzonte non riesco proprio aspiegarmelo - diceva in quei giorni Giusi-. La rabbia e l’amarezza restano: questaè una ferita che rimarrà per sempreaperta nella mia vita». A ragione. L’ama-rezza, infatti, non l’ha abbandonatanemmeno oggi, a tre anni da quell’addiounilaterale. «Nel comunicato della socie-tà c’era scritto “superati alcuni problemifamiliari tornerà come allenatrice dellegiovanili” – afferma ancora oggi -. Mio fi-glio era nato da due mesi, non avrebbedovuto essere un problema dopo 25 an-ni».

«Purtroppo si tratta di un problema piùgenerale, di cultura. Basti pensare che in

una famiglia media italiana se una don-na deve andare a fare shopping devechiedere al marito di tenere i figli, se unuomo deve andare alla partita di calcet-to non fa altrettanto. Sono d’accordo sulfatto che dietro una sportiva debba es-serci un grande uomo. Mio marito, peresempio, sa solleticare le corde giusteper farmi superare la mia innata pigri-zia», continua la Malato, oggi direttricedella piscina del Centro Sportivo del Cal-cio Catania, Torre del Grifo. «Non ci sonostati pregiudizi nei miei confronti e devoringraziarli», aggiunge Giusi Malato, checura anche l’avviamento allo sport deigiovanissimi nuotatori e pallanotisti.«Tornando alle donne atlete s’intravedo-no spiragli, più dovuti alla caparbietà delgenere femminile che a un cambiamen-to reale della società, ma di strada da fa-re ce n’è ancora moltissima».

sport&maternità

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4. VIZIO DI FAMIGLIA: LA PALLAVOLISTA DONATELLA PIZZO E SUA MADRE, LA PALLAVOLISTA E ALLENATRICE LILIANA PIZZO

donatella pizzo:«LA DISCRIMINAZIONEESISTE. MIA MADRE HA AVUTO TRE FIGLI, MASENZA MIO PADRE CHECREDEVA NELLA PARITÀ,TANTE COSE NON SAREBBERO STATE POSSIBILI»

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L’ELEGANZA è prima di tutto un fattointeriore. Lo sa bene Margareth Madè, che nel-la sua quotidianità preferisce indossare jeanse t-shirt. Ma all’attrice siciliana non mancanocerto le occasioni per rifarsi: eccola, nella fotoa destra, all’opening del Pirelli Store di Milanocon un abito della collezione autunno/inverno2011/12 Dolce&Gabbana tempestato di stelle, ilmotivo più amato di questa stagione. Un outfitchic grazie anche alla sobrietà degli accessori.

DIECI E LODE in portamento, ereditàdegli anni trascorsi sulle passerelle prima chefacesse il suo ingresso nel mondo del cinemagrazie a Giuseppe Tornatore che l’ha scelta peril suo “Baarìa”. Anche per fare shopping Mar-gareth non perde l’aria da diva: eccola in unlook total beige spezzato dalla bag bianca (fotoVogue) che fa pendant con gli occhiali da soleoversize in stile dolce vita.

APPREZZATA da Dolce&Gabbana, ri-cambia la stima della coppia di stilisti, almenoa giudicare dalle scelte che fa sui red carpet.Qui in total look D&G con camicia di satin ejeans skinny. Ma per le occasioni speciali Mar-gareth si affida anche ad Antonio Marras, Puc-ci e Borsalino. Senza dimenticare il rapportocon Laura Biagiotti, che l’ha scelta come te-stionial per il ritorno sul mercato di “Venezia”, profumo cult degli Anni ’90.

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STAMPATE, RICAMATE, DI TUTTI I COLORI E DIMENSIONI: SU ABITI E ACCESSORI È ESPLOSA LA STARS MANIA, COMPLICE LA COLLEZIONE A/I 2011-12 DI DOLCE&GABBANA 1. PAILLETTES GOLD PER LA ANOTTA MANGO. 2. PICCOLE BOULESSTELLATE FORMANO I PENDENTI IN LUCITE E SWAROVSKI ELEMENTS NERI, BY TARINA TARANTINO. 3. SOLANGE AZAGURY-PARTRIDGE L’ANELLO STAR IN ORO GIALLO DELLA COLLEZIONE 24:7. 4. COLLANA CON STELLE METALLICHE DI TOPSHOP. 5. SPUNTATA IN VITELLO COLOR MOSCATO E AUBERGINE CON TACCO "INGIOIELLATO" DA BOULE IN SMALTO, DI GAETANO PERRONE. 6. SCIARPA IN LANA VERGINE E CASHMERE BY FALIERO SARTI. 7. OYSHO FIRMA IL COMPLETO INTIMO CON INSERTI IN PIZZO. 8. IN ORO GIALLO IL BRACCIALETTO SOLANGE AZAGURY-PARTRIDGE

STILEquestionedi

Margareth Madè

ALLUREDA DIVA

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UN, DUE, TRE... STELLA!

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NUDA: la vedremo così tra pochissimosul calendario Pirelli 2012. È la prima volta chel’attrice siciliana si offre nature all’obiettivo diun fotografo. Unica italiana del 39° The Cal -firmato peraltro da un altro italiano, il fotogra-fo Mario Sorrenti - la Madè, a giudicare dallefoto dell’anteprima del backstage pubblicateda Vanity Fair, si conferma anche senza (o conpochi) veli, donna dall’eleganza sofisticata eun po’ retrò.

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sottolapioggia

It’s raining,GIRLS!

a cura di Venera Coco

1. GIROTONDO DI MATRIOSKE SULL’OM-BRELLO DI H.DUE.O 2. IMPERMEABILE ILCAPPELLO DA PESCATORE CON MOTIVI FLOREALI,SEMPRE H.DUE.O 3. ANCHE SOTTO LAPIOGGIA OCCHIALI DA SOLE SPEKTRE,CON LENTI CHIARISSIME 4. DA SHUDYANFIBI INTERAMENTE IN GOMMA 5. CAP-PA EXTRALARGE IN TESSUTO PONGEEIDROREPELLENTE FIRMATA H.DUE.O 6. TRASPARENTE LA MANTELLA A CAMPA-NA CON CUCITURE IN PELLE VERNICIATA,BURBERRY PRORSUM 7. CELEBRITIES MA-NIA GLI HUNTER, STIVALI DA PIOGGIA DAI TONIACCESI 8. NON SOLO FLIP FLOP PER HAVAIA-NAS CHE FIRMA ANCHE COLORATISSIMI RAINBOOTS 9. SWATCH TOUCH È IMPERMEABILE E DOTA-TO DI TOUCH SCREEN 10. PERFETTE PER IL RAIN TI-ME LE SHOPPING “ROMANCE” DI GEORGE GINA &LUCY 11. ALLEGRI GLI STIVALI DI BRIO ITALIANOCON INSERTI IN CRISTALLI SWAROVSKI 12. RI-SVOLTI TRICOT PER I RUBBER BOOTS FIRMATI ME-LISSA 13. LE GOCCE SCIVOLANO SUL CAPPELLODI PELLE CERATA DI STETSON 14. SHUELLA,YOUR SHOE UMBRELLA, S’INDOSSA ANCHE SO-PRA LO STILETTO TACCO 12 15. EVERGREEN ILTRENCH DI MANGO A DOPPIOPETTO CON CIN-TURA IN VITA TON SUR TON

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MODAstylist

Complesse, strutturate e spigolo-se come una scultura di Boccio-ni, ma allo stesso tempo fem-minili, sensuali e avvolgenti. Lecreazioni della giovane stilista

misilmerese Barbara La Lia sembrano pennel-late di colore sulla tela di un pittore visiona-rio: bianco, rosso e nero si fondono, si scon-trano, si sovrappongono su abiti dalle lineemoderne, quasi futuriste, ma impreziositi dadettagli che richiamano alla mente epoche eluoghi lontani.Del resto, per le sue creazioni la fashion desi-gner, classe ’85, fa spesso appello alla suaesperienza giovanile come costumista teatra-le: «Ho lavorato per il teatro subito dopo il di-ploma all’istituto d’arte di Bagheria – spiegaBarbara La Lia -. Nel disegnare le mie colle-zioni mi sono spesso ispirata agli abiti sette-centeschi e ottocenteschi che realizzavo, ailoro tessuti preziosi e alle “impalcature” sucui si reggevano e che davano ampiezza e ri-gidità ai capi. Ai miei abiti ho cercato di con-ferire quella “spettacolarità” che tanto ho am-mirato nei costumi di scena, rendendoliquanto più ricchi ed elaborati possibile».

Dopo l’esperienza teatrale, la La Lia, che nutrefin da piccola la passione per il disegno e perla moda, decide di lasciare la sua città nataleper seguire la sua vocazione e si trasferisce in

provincia di Venezia dove frequenta un corsodi perfezionamento al Centro Trimoda. L’e-sperienza al Nord, coronata da una collabora-zione con lo stilista Diego Cortez, si concludea causa di problemi di salute che costringonola La Lia a tornare a Misilmeri. È qui che la sti-lista dà vita, nel 2009, alla sua prima collezio-ne di Haute Couture presentata per la primavolta a Roma in occasione di un evento Tele-thon presso la sede centrale della Bnl. Nel2010 nasce la seconda collezione ispirata allamaternità della stilista e presentata in vari lo-cali di Milano, tra cui il Lotus in occasione del-la presentazione del Tour Miss Mondo Italia2011, nonché a Palermo, presso l’ex Conventodei Padri Teatini.In che modo la sua gravidanza ha ispiratoquesta originale collezione?«Sui 40 capi che compongono la linea ho ap-plicato delle tasche, grandi, piccole, anteriori,posteriori o laterali, che rappresentano ilgrembo materno, una sorta di “borsa” in cuitrasportare il bambino. Ho voluto così libera-re la donna dal peso di borse e pochette, so-stituite nella loro funzione dalle tasche». Quali sono i tessuti che predilige per i suoiabiti?«Tutti i tipi di seta: dalla morbida e impalpa-bile organza ai più rigidi taffetà e shantung.

di rita la roccafoto di manuela di pisa

sculture di seta. LINEE PULITE, TAGLI SEMPLICI MA COSTRUITI, DETTAGLI CHE RICHIAMANO EPOCHE LONTANE. LE CREAZIONI DELLA GIOVANE STILISTA BARBARA LA LIA REINTERPRETANO IL CONCETTO DI FEMMINILITÀ, COMBINANDO ELEGANZA ED ECCENTRICITÀ

GeometrieFUTURISTE

SOPRA BARBARA LA LIA AL TERMINE DI UN DEFILÉ

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importanti perfare conoscere ilproprio marchioe le propriecreazioni, maper raggiungerel’affermazione alivello professio-nale è necessa-rio anche avereun punto di rife-rimento sul ter-ritorio».Sta già lavoran-do alla prossi-ma collezione?«Sì, spero di po-terla presentareil prossimo feb-

braio a Parigi. Fino-ra ho realizzato i bozzetti e adessostiamo lavorando per sviluppare imodelli. L’ispirazione per questacollezione è nata, come sempre, daciò che mi circonda e in particolareda una pianta che vedo tutti giornimentre torno a casa dal lavoro. Leforme di questa pianta sono quasiastratte, ma questa nuova collezio-ne è diversa da quella precedente: èpiù morbida grazie all’utilizzo di se-te e tessuti più soffici e impalpabi-li». Come definirebbe la donna cheveste le creazioni di Barbara LaLia?«Eccentrica. Una donna che si faguardare per la sua originalità. Na-turalmente in atelier devo adattar-mi alle richieste delle clienti, manelle mie collezioni resto semprefedele alla mia ispirazione».

Dalla combina-zione di questitessuti nasconocapi dai tagli spi-golosi imprezio-siti da dettagliche conferisconomorbidezza e mi-tigano la rigiditàdi alcune forme».C’è uno stilista acui si ispira?«In realtà no.Confesso che se-guo poco il mon-do della moda, ilmio managercerca di tenermiaggiornata ma iopreferisco cercare ispirazione nella real-tà che mi circonda piuttosto che sullepasserelle altrui».Essere siciliana costituisce un limiteper la sua attività di stilista?«Purtroppo sì. Essere nata in Sicilia è pe-nalizzante, perché questa terra è ancoramolto arretrata rispetto ad altri paesi,soprattutto per ciò che riguarda le pro-fessioni artistiche. È anche vero che algiorno d’oggi affermarsi in questo setto-re è difficile un po’ dappertutto. Il mon-do della moda non è aperto a tutti: civogliono agganci e ingenti risorse eco-nomiche per arrivare dove si vuole. Pur-troppo sono arrivata alla conclusioneche il talento non sempre paga.»Lo scorso ottobre ha aperto il suo pri-mo atelier a Bagheria. Cosa rappre-senta per lei questo importante tra-guardo?«L’atelier è nato dal desiderio di costrui-re qualcosa di concreto. Le sfilate sono

LE “MERENGUES” DI MOUVESTONO MADE IN SICILYI giocatori del Real Madrid, da quest’anno,vestono made in Valguarnera Caropepe.Le nuove divise delle “merengues”, infatti, sono state confezionateda una ditta del piccolopaese siciliano in pro-vincia di Enna. I completigiacca/pantalone che lasquadra userà nelle occa-sioni ufficiali sono statiscelti da José Mourinho inpersona, che ha incontratoper ben due volte a Madridil sarto Salvatore Di Franci-sca e i soci della ditta siciliana GiudiceCollezioni, volati a Madrid per l’occasione.Lo Special One ha voluto supervisionareogni cosa e messo bocca su tutto, dal co-lore delle fodere interne a quello delle im-punture. Il risultato è un classico due bot-toni, di taglio sartoriale, in lana four sea-sons e di colore grigio “medio”. Via invecei risvolti che caratterizzavano la preceden-te divisa e che al “Mou”, a quanto pare,proprio non andavano giù.

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1. BURMA LA POSTINA DI FURLA STAMPA STRUZZO CON FA-SCIA CENTRALE IN SUEDE 2. MACULATE LE SNEAKER PONYWASH DI RUCO LINE 3. IN PITONE NATURALE LUCIDO LASHOPPING BAG DI PRADA 4. PATCHWORK DI PITONE PER LACARLA PYTHON BIKER JACKET CREATA DA MISSONI 5. OVERKNEES IN RETTILE DI SEBASTIAN 6. CLUTCH IN CA-VALLINO STAMPA LEOPARDO CON CHIUSURA A BUSTA, GIU-SEPPE ZANOTTI DESIGN 7. SNAKE GODDESS LA LONGUETTEIN PITONE VERDE MALACHITE DI GUCCI 8. SEMPRE GUCCI LABORSA IN STRUZZO CON STAFFE E MANICO “STIRRUP” 9. PHILIPP PLEIN COUTURE PUNTA SU UNA GIACCA LEO CONDETTAGLI DORATI 10. TACCO “A BANANA” PER IL SANDALO INPITONE, PRADA 11. A PUNTA IL SANDALO PITONATO FIRMATOERNESTO ESPOSITO 12. TEXTURE LEOPARDATA PER IL SO-PRABITO DI MALÌPARMI 13. PIUME DI STRUZZO E PAILLETTESSULLA GONNA IN SETA DI MATTHEW WILLIAMSON 14. FANTASIA ANIMALIER E PROFILI IN VERNICE PER LA “DYNA-MITE LEO MEDIUM HOBO”, GUESS 15. IN STRUZZO ROSSOMATTONE IL SANDALO OPEN-TOE CON PLATEAU DI GUCCI 16.ANKLE BOOTS ANIMALIER CON TACCO STILETTO, CESARE PA-CIOTTI 17. DI GIUSEPPE ZANOTTI DESIGN IL POLACCHINO INPITONE BEIGE 18. VERSACE FOR H&M LA GONNA LEOPARDA-TA CON MOTIVI BAROCCHI 19. POCHETTE IN PITONE LUCIDOBICOLOR, PRADA 20. PATTERN MACULATO PER LE MUNICHSPECIAL EDITION 21. LEOPARD E TURCHESE PER LE PAPERI-NE ANNA BAIGUERA

a cura di Venera Coco

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AMAZINGnights

PER UN EVENTO, UN GALA O UNA SERATA SPECIALE. MERAVIGLIOSI ABITI DA RED CARPET PER SENTIRSI UNA STAR O OUTFITTRASGRESSIVI PER CHI AMA STUPIRE. SEMPRE NEL SEGNO DELL’ELEGANZA

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SOPRA TOTAL LOOK DIOR: PELLICCIA DI VISONE CON PIZZO, ANELLO E COLLANASILVER CON PIETRE, GONNA, TOP IN VELLUTO DI SETA, SCARPE E POCHETTENELLA PAGINA A FIANCO ABITO IN RASO SETA ATELIER, ORECCHINI E BRACCIALEDIOR, SCIARPA MONGOLIA DOLCE&GABBANANELLA PAGINA PRECEDENTE ABITO VIONNET IN PIZZO E SETA, BORSA PRADA,ORECCHINI E BRACCIALE DIOR

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foto Valerio D’Urso - VDFassistente Stefano Aliffimodel elisa by CASTDIVAmake up & hair carmen catania per Cinzia Budigna style Helmè Cataniaa cura di Marina Currao

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SOPRA ABITO ANIMALIER IN SETA, GUANTI, SCIARPA E SCARPE TUTTO DOLCE&GABBANA, SPILLA ED ANELLO DIOR

NELLA PAGINA A FIANCO ABITO ED ECO PELLICCIA JUNYA WATANABE, SCARPE MIU MIU, ORECCHINI DIOR, FIOCCO MAURIZIO PECORARO

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beauty a cura di rita la rocca

Icolori caldi e vi-taminici dell’esta-te sono ormai unlontano ricordo,mentre i tono pa-

stello della primavera re-stano ancora un mi-raggio. Nel frat-tempo, per do-nare un po’ diluce alle freddegiornate invernali, sipuò “impreziosire” ilmake-up con sfavillanti sfu-mature dorate. L’oro, infatti,sembra essere il colore dell’in-verno, almeno a giudicare dalleproposte delle grandi maison dimake-up, che fanno brillare leproprie collezioni invernalidi riflessi gold. A partire dalla GoldenHat Collection di Lancô-me, le cui vendite aiute-ranno i bambini affetti da au-tismo, che propone una cipria illu-minante nei toni del rosa e del do-rato, Golden Hat Illumina-ting Smooth Powder, e LeVernis nella tonalità GoldenSparckle. Imperdibile la col-lezione Les Scintillantes diChanel che comprende

l’Ombre Essentielle nella to-nalità Blazing Gold, un eyeli-

ner dorato (Ligne ExtrêmeOr), e il gloss Lèvres Scintil-lantes Sparkle d’Or. Scintilledorate anche per la colle-zione Yves Saint Laurentche accosta al classico nerol’irresistibile oro della palet-te Ombres DuolumièresGold Lamé e della luminosa

linea dei Golden Gloss.Luce per il corpo con la

mini collezione Nuit Céle-ste di Givenchy i cui pezzi

forti sono L’Or Céleste, unacipria in polvere con shimmer

dorati, l’ombretto Prisme YeuxMono in Gold, e il lucidalabbra

dorato Gelée d’Interdit. Infine,custodita in un prezioso packaging diispirazione Art Deco, la linea MadrePerla di Armani propone il classicoEyes To Kill Eye Shadow nella tonalitàGold e Gold&Silver.

PASSION DUO D&GIL GLOSS SPOSA IL LIPSTICK

È ispirato allo spirito della donna si-ciliana “appassionato, estre-mamente femminile e sen-suale” il nuovo Passion DuoGloss Fusion Lipstick D&Gche riunisce in unico prodot-to un rossetto cremoso dalcolore intenso e un glosssatinato. La nuova linea sicompone di ben 20 tonalità,divise in quattro categorie.

scintille. CHI L’HADETTO CHE L’INVERNOÈ GRIGIO? CON LE NUOVE PROPOSTEBEAUTY LA STAGIONEFREDDA RISPLENDE DILUCENTI RIFLESSI GOLD SWAROVSKI “ABBAGLIA”

ESTÉE LAUDER

Continua l’avventura “beauty” diSwarovski che, dopo la linea Aura,lancia la capsule collection EstéeLauder Swarovski Lipsticks. Gli ottorossetti Estée Lauder sono racchiusiin un packaging dorato illuminato dapiccoli cristalli Swarovski. La nuovalinea sarà disponibile da fine novem-bre da Harrods e, speriamo, prestoanche in Italia.

ROMANTICHE SFERE DI COLORE

Ha preso in prestito la freschezzae la delicatezza del make-up pri-maverile la nuova capsule col-lection Dazzlespheres di Mac,il cui arrivo in Italia è previsto

per questo mese. La linea ècomposta da lipgloss, eyesha-

dow e nail lacquer declinatiin tonalità soft e romanti-che racchiusi all’interno

di “bolle” trasparenti.Ogni sfera contienequattro prodottisuddivisi per

tipologia etonalità: le sfumatu-

re dei lipgloss sono Neu-tral, Coral e Pink, mentreper gli eyeshadow è possi-bile scegliere tra Berry,Blue e Plum.

mac

UN make-upA VENTIQUATTROCARATI

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L’hairstyling della stagionein arrivo è caratterizzatoda due tendenze principa-li: vedremo acconciaturecuratissime, perfette fin

nel più piccolo dettaglio; ma anche te-ste volutamente spettinate, influenzatedal look Boho, uno stile in cui conflui-scono elementi della cultura bohemien-ne e di quella hippy. Il Boho oggi arrivasulle passerelle rivisitato in chiaveglam, dando vita a una tendenza deno-mina Boho-chic. Protagonisti saranno ta-gli lunghi con dégradé laterale e riga centrale e chiomelibere che incorniciano il viso dolcemente e si muovonoal vento con brio, mentre i tagli medio-corti giocano conle asimmetrie accompagnati da onde morbide (medi)oppure al naturale (corti). Per quel che riguarda i raccol-ti invece, i nuovi must saranno trecce grosse e spettina-te, spesso allungate con extensions per farle arrivareben oltre il punto vita, oppure code di cavallo con ondemorbide dal vago sapore retrò. Per l’ultimo dell’annoideali sono le acconciature curate ma imperfette comeun riccio lungo o medio realizzato in modo naturale,quasi a sembrare arruffato, oppure una bella frangiadritta e pesante (sconsigliata a chi ha i capelli ricci)con una piega lucente e brillante ma non perfetta.

* Antonio Morici è un hair stylist e look maker siciliano. Il suo salone romano è frequentato da molte celebrities

hairstylistdi antonio morici *

BOHO-CHIC: HIPPY AD ARTE

GEM&JEWEL, LA COLLEZIONEGIOIELLO DI ZOYABrillanti, luminosi, abbaglianti, quasi psichedelici. Gli smaltidella collezione Gem&Jewel di Zoya non passano inosserva-ti. La casa americana produttrice di smalti professionali prividi Dbp, toluene e formaldeide, ha lanciato una nuova linea inedizione limitata composta da sei nuances, di cui tre glitter,perfette per illuminare le serate invernali e le festività. Anchei nomi delle tonalità fanno già pensare al Natale: Candy, unverde metallico intenso; Holly, un verde brillante dal finish

metallizzato; Kissy, un rosa metallicoe spumeggiante; Cookie, un rosa

shocking brillante e glitterato;Twilia, un blu ghiaccio metallico;Noel, un blu intenso, glitterato eultra coprente.

Dopo essere stata inserita nel beauty cased’emergenza del Royal Wedding d’Inghil-terra, la storica Eight Hour Cream di Eliza-beth Arden torna a far parlare di sè conuna speciale edizione limitata composta

dai tre prodotti di punta dellagamma racchiusi in un nuo-vo scintillante packaging .Nasce così la Eight HourCream Crown Jewel Collec-tion che racchiude EightHour Cream Skin Protectant,Eight Hour Cream Lip Pro-tectant Stick SPF 15 e EightHour Cream Intensive Moi-sturizing Hand Treatment.

shop-it

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Da alcuni mesi si sta facen-do strada una nuova gene-razione di prodotti per ilviso che invece di svolgereuna sola azione, agiscono

a 360 gradi per perfezionare la pelle. Nonpiù quindi solo idratanti, antirughe, de-

pigmentanti o affinatori dellagrana, ma trattamenti completiche combattono tutte le imper-

fezioni della pelle, do-nando luminosità,elasticità e turgore.

trattamenti hi-tech.LA NUOVA FORMULA DELLE CREME PER IL VISO RIGENERA LA PELLEDALL’INTERNO COMBATTENDONEDIFETTI E SEGNI DELL’INVECCHIAMENTO

beauty

TRUTH OR DARE, IL PRIMO PROFUMO FIRMATO MADONNALa regina mondiale del pop Madonna continua la sua av-ventura nel mondo del beauty e, dopo aver lanciato insie-me alla figlia la linea di make-up “Material Girl”, annuncial’uscita del suo primo profumo “Truth or Dare”, la cui dis-tribuzione comincerà nel maggio del prossimo anno. Lacantante ha dichiarato di essere sempre stata attratta dallefragranze e di aver sempre desiderato crearne una chefosse sincera e allo stesso tempo audace. Da qui l’originedel nome, “Truth or Dare”, una fragranza di impronta flo-reale bilanciata da legni e vaniglia, un profumo senza tem-po, contemporaneo, misterioso e leggero. Oltre all’eau detoilette saranno disponibili anche Body Lotion e Shower Gel.

essenze

PerfetteGRAZIEA UN SIERO

le imperfezioni. Questa molecola è stataconcepita per “auto-diffondersi” nei diver-si strati della pelle, anche i più profondi,innescando al suo passaggio una serie dimicro-trasformazioni dei tessuti. Unifor-mità e luminosità assicurate anche conIdealist Even Skintone Illuminator di EstéeLauder, il cui segreto è la Triple-OpticTechnology, che conferisce alla pelle unaspetto più radioso sin dalla prima appli-cazione, combinata alla Correct Tone Tech-nology, che riduce visibilmentela disomogeneità del tonocutaneo. Ottimo rapportoqualità prezzo per Revita-lift Total Repair 10 di L’O-real che agisce sui diecisegni dell’invecchiamentocutaneo, grazie una formula arricchita daPro-Retinolo e Stimulift, potenziati con Vi-tamina B3, Pro-vitamina B5, Attivatore dirinnovamento cellulare ed Elastina.

Tra le novità di questa stagione la lineaRegenenessence [3.R] di Armani che traeispirazione dalla medicina rigenerativa,ovvero quell’insieme di discipline chemirano a riparare i danni subiti da tessu-ti, organi e cellule rigenerandoli biologi-camente. Dopo dieci anni di ricerche edodici brevetti, i laboratori Giorgio Ar-mani hanno individuato tre elementi chesono alla base della nuova linea, gliestratti di semi di lino, il Proxylan e la ci-tamina C, che utilizzati ad alte concen-trazioni agiscono su tre elementi chiaveper la rigenerazione della pelle: la comu-nicazione tra le cellule, la matrice extra-cellulare e le proprietà biomeccaniche.Anche Lancôme si è lanciata nel campo

dei “perfezionatori” con Visionnaireche sfrutta la molecola brevettataLR 2412 al 4% in grado di perfezio-nare la pelle, levigando le linee d’e-

spressione, riducendo i pori dilatati e

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La dismenorrea, i temuti dolo-ri mestruali che affliggonomolte donne - circa il 50% -debilita il 10% di loro, ovverole costringe a modificare il

normale svolgimento delle attività quo-tidiane. Come alleviare questi dolori?Questi disturbi possono nascondere al-tro? Ne abbiamo parlato con Michele LaGreca, medico ginecologo responsabiledell’ambulatorio di endometriosi dell’O-spedale Garibaldi Nesima di Catania.«La dismenorrea può essere primaria,ovvero scatenata da un’eccessiva reatti-vità dei ricettori uterini, ma frequente-mente questo disturbo, soprattutto seprotratto nel tempo, è associato ad alcu-ne patologie. Si tratta quindi di disme-norrea secondaria, ovvero un sintomo diuna patologia, tipo l’endometriosi, il fi-

broma o piccole malformazioni. Una co-sa è certa, non bisogna mai ritenere cheil dolore mestruale sia “normale” e ine-luttabile, e mi rivolgo soprattutto allegiovani donne».Scongiurate le patologie, cosa bisognafare?«Chi soffre di dismenorrea dovrebbe sot-toporsi ad uno screening e, scongiuratepatologie importanti, valuterà insiemeal medico la terapia più adeguata al suocaso. Per la dismenorrea primaria con-durre uno stile di vita sano aiuta ad alle-viare il dolore. Una leggera attività spor-tiva e un’alimentazione corretta, possi-bilmente varia, naturale e mediterranea,può ridurre il dolore, come anche beremolti liquidi e non fumare. Siccome psi-che e corpo camminano insieme, biso-gnerebbe evitare anche ansia e stress».

Se questi consigli servissero a poco? «Sotto controllo medico si può ricorrerea rimedi naturali come l’assunzione dielettroliti, tipo il magnesio anche asso-ciato al potassio, che agiscono tanto suisintomi premestruali quantosulla dismenorrea; oppure an-tidolorifici di derivazione na-turale. Un’altra terapia possi-bile sono gli antidolorifici tra-dizionali, da assumere in tem-pi e dosi prestabilite dal medi-co. In alternativa, si può ricor-rere alla pillola anticoncezio-nale a basso dosaggio e, se è mal tollera-ta, alla pillola contenente solo progeste-rone. È importante considerare che l’ef-ficacia di una sostanza è soggettiva, percui ogni donna deve trovare il suo rime-dio, personalizzato».

1. MOONCUP. MORBIDACOPPETTA IN SILICONEANALLERGICO CHERACCOGLIE IL FLUSSOINVECE CHE ASSORBIR-LO. TOLLERATA ANCHEDA SOGGETTI ALLERGICIE PELLI SENSIBILI, È RI-UTILIZZABILE. 2. LUNAPADAS.ASSORBENTI LAVABILIREALIZZATI IN PURO COTONE E FLANELLA DICOTONE BIOLOGICOCON UN SOTTILE STRATO DI NYLON TRASPIRANTE. LAVABILIIN LAVATRICE. 3. LINEA ORGAN(Y)C. ASSORBENTI E TAMPONIUSA E GETTA IN COTONE BIOLOGICO AL 100%. LA LINEA COMPRENDE ANCHE SALVIETTE E DETERGENTI ECOSOSTENIBILI

L’ALTERNATIVA ECOOrmai è noto che gli assorbenti tradi-zionali inquinano. Guardando a un fu-turo ecosostenibile, le case produttricipropongono valide alternative ai necessa-ri assorbenti. L’ultimo ritrovato è la coppettain silicone anallergico Mooncup che racco-glie il flusso invece che assorbirlo, e può es-sere riutilizzata ciclo dopo ciclo. In alternati-va si può optare per gli assorbenti delle no-stre nonne, quelli lavabili. Lunapadas ne pro-pone di colorati e con tanto di ali salvaslip.Realizzati in puro cotone e flanella di cotonebiologico 100% con un sottile strato di nylontraspirante interno, si fissano con un piccoloautomatico alla biancheria intima e si lavanoin lavatrice. Se non volete rinunciare alla co-modità dell’usa e getta, potete sceglie gli as-sorbenti ecologici dalla linea Organ(y)c, rea-lizzati in puro cotone biologico al 100% econfezionati in bustine di Mater-bi.

Il ginecologo Michele La Greca.«LA DISMENORREA NON DEVE ESSERECONSIDERATA UN MALE INELUTTABILE. LE DONNE CHE NE SOFFRONO DEVONOSOTTOPORSI A UNO SCREENING PER SCONGIURARE PATOLOGIE IMPORTANTI»

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QUEI DOLORIDELLE donne

tempopernoi a cura di lavinia d’agostino

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L’AIUTO DELLE ERBE: ACHILLEA,CAMOMILLA E CALENDULA Anche l’universo delle tisane viene in aiuto a chi soffredi dismenorrea. Camomilla, achillea, calenduale e zen-zero possono aiutare a lenire i fastidiosi dolori femmi-nili. La camomilla, da assumere in infuso o decotto, haproprietà antinfiammatorie, antispasmodiche e facilital’espulsione dei gas intestinali. Per tale motivo è unadelle piante più importanti e utilizzate per combattere idolori mestruali. Anche l’achillea è molto efficace, per-chè le sue foglie sono ricche di tannino, una sostanzautile a calmare i dolori uterini, intestinali e vescicali.Altro rimedio è la tisana alla calendula, da assumerenei 10 giorni prima dell’arrivo del ciclo, tre volte al gior-no e prima dei pasti. Infine, un rimedio antico è l’infusodi zenzero fresco e latte, utilizzato da molte nonne.

L’omeopatia può essere una soluzione peraffrontare il dolore mestruale in modo per-sonalizzato, perché tiene conto del “tipo”di dolore. Molte donne traggono beneficiodall’assunzione di Magnesia phosphoricanei giorni precedenti il ciclo e poi anchepiù volte al giorno durante le mestruazioni.La Magnesia phosphorica è indicata quan-do i dolori che precedono il flusso sono afitte. Altri rimedi sono il Colocynthis, perchi avverte dolore in seguito a momenti diintensa preoccupazione; il Caulophyllum,utile quando i dolori sono spasmodici; e laChamomilla, quando il dolore è accompa-gnato da irritabilità e cattivo umore.

integratori

Secondo una leggenda, sarebbero delle stel-le cadute dal cielo. Gli arabi, invece, lo con-sideravano il “re” dei fiori, simbolo femmi-nile per eccellenza, in quanto fiore dell’a-more e dell’affettività. Il gelsomino, impie-

gato in fitoterapia per la cura dei dolori, sprigiona il suoprofumo più intenso di notte, ed è per questa sua carat-teristica che lo si considera collegato ai due pianeti not-turni, la Luna e Venere, gli stessi che governano l’equili-brio dell’organismo femminile. Capace di ristabilire l’e-quilibrio e di alleviare i dolori, l’olio di gelsomino vantainnumerevoli proprietà benefiche. Composto da acetatodi benzene, linalolo, acidofenilacetico, farnesolo e cis-jasmone, sostanze dall’effetto calmante e rilassante sulcorpo e sulla psiche, svolge anche un’azione analgesica,antispastica, antisettica e tonica sui tes-suti uterini. Massaggiare l’olio di gelso-mino sulla zona lombare e addominale,a partire da una settimana prima del ci-clo, stimola le mestruazioni troppo scar-se, agevola il flusso sanguigno, contrastai fastidi della sindrome premestruale(dal cattivo umore alla tensione, fino allacefalea) e, durante il ciclo mestruale al-levia i dolori, sciogliendo le tensioni nel-la zona pelvica.

fitoterapia

IL SOLLIEVO ARRIVA DALGELSOMINO

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Chiara è una giovanissi-ma studentessa univer-sitaria di Palermo, che

poco tempo fa ha scoperto il fa-

voloso mondo della paste mo-dellabili termoindurenti. Un in-contro fatale per lei, che daquel momento si è dedicata alsuo progetto creativo, “Lechicche di Chicca”: bijoux, ac-cessori, calamite e gadget natidalle sue mani e dalla sua in-contenibile creatività. Origina-le la serie “animata”: geishe,ballerine, ma anche personag-gi delle favole in chiave manga

vivono su ciondoli, portachia-vi, calamite e quant’altro la

fantasia di Chiara suggerisca.Coloratissima e golosissima la

serie food, decisamente attualenella versione “sushi”. Ma non

mancano i soggetti legati a tema-tiche particolari. Come il Natale,

che a Chiara ha ispi-rato, tra l’altro, te-nerissimi presepi.Per vederli bastaandare su Facebooke cercare “Le chic-che di Chicca - Pa-lermo”.

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I BENEFICI PERLE MAMME CHELAVORANO

Per le mamme lavoratri-ci - libere professioni-

ste o dipendenti - sonodetraibili alcune spese so-stenute nel corso dell’an-no per la tutela e l’educa-zione dei figli. Innanzitut-to, l’asilo nido. Il paga-mento di rette relative allafrequenza di asili nido (siacomunali che privati) puòessere detratto dalle im-poste. Potranno beneficia-re della detrazione solo igenitori di bambini di etàcompresa tra i tre mesi e itre anni. La detrazione siapplica in sede di dichia-razione dei redditi dell’an-no per una quota del 19%delle spese e per un mas-simo di 632 euro annui perogni figlio (quota detraibi-le 120 euro). Anche le spe-se sportive sono detraibili.In particolare, le spese so-stenute per l’iscrizione an-nuale e l’abbonamento diragazzi di età compresatra 5 e 18 anni ad associa-zioni sportive, palestre, pi-scine ed altre strutturesportive. La detrazione èdel 19% delle spese perun importo non superiorea 210 euro per figlio. Sonopreviste, inoltre, detrazionigeneriche per i figli a cari-co. La detrazione, in que-sti casi, è di € 800 per ognifiglio (€ 900 per i figli dietà inferiore a 3 anni), conaumento di € 220, nel casodi figli portatori di handi-cap, e aumento fino a €200 per ogni figlio, nel ca-so in cui il numero dei figlisia superiore a tre. E lespese per babysitter ecolf? Ebbene sì, anchequelle rientrano nelle spe-se detraibili, ma solo finoad un massimo di 1.549,37euro. Condizione impre-scindibile è che la babysitter o la colf siano mes-se in regola. Infine, le spe-se mediche, per cui è pre-vista una detrazione parial 19% con una franchigiadi 129,11 euro. Fondamen-tale è l’adeguata docu-mentazione di tutte le spe-se sostenute: conservate,dunque, scontrini, fatture,ricevute fiscali.

QUOTEROSAdi elisabetta sciotto

1. LA GIOSTRA SI MUOVE ALLA LUCE DEL SOLE E DELLA LAMPADA ALOGENA(WWW.ILTEMPODEIBALOCCHI.IT) 2. ERBAVOGLIO È UN PICCOLO PRATO DA TAVOLOPROPOSTO DA EUGEA (WWW.HABA.DE) 3. UNA CASA GIGANTE, RIGOROSAMENTE INCARTONE RICICLATO (WWW.ECOGIOCHIAMO.COM) 4. DAL SICILIANO ALICUCIO IL CAVALLO IN LEGNO RICICLATO CHE SI APRE PER CONTENERE PICCOLI OGGETTI(WWW.ALICUCIO.COM) 5. I FERRI DEL MESTIERE SONO IN LEGNO: PRESSO CITTÀDEL SOLE LA VALIGETTA DEL DOTTORE O DEL FALEGNAME (OKOBIMBO.COM) 6. PISTA PER LE BIGLIE IN LEGNO E COLORI ATOSSICI (WWW.HABA.DE)

ecostyle

VISTINGIRO

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3ANCHE I GIOCATTOLI HANNO UNA COSCIENZA. COME QUESTI, REALIZZATI CON MATERIALI NATURALI, ATOSSICI O DI RICICLO. IDEE UTILI DAMETTERE SOTTO L’ALBERO, PERCHÉ IL RISPETTOPER L’AMBIENTE S’IMPARA SIN DA PICCOLI

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LE CHICCHE DI CHIARA

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cucina: cotto e bloggato*a cura di paola pasetti

HUMMUS DI BARBABIETOLE

Ingredienti: barbabietole cotte g 400, ceci cotti g 250,yogurt greco g 130, tahine 2 cucchiai rasi, el hanout1 cucchiaino da caffè, aglio 1 spicchio, olio e.v. di oli-va 2 cucchiai, succo di limone 1 cucchiaio, sale epepe q.b..

Tagliare le barbabietole a pezzetti. Trasferirle nel frul-latore con i ceci, lo yogurt, l’aglio, le spezie, la tahine,1 cucchiaio di olio evo e il succo di limone. Frullare.Aggiungere sale e pepe e continuare a frullare finoad ottenere una crema densa e vellutata. Trasferire lacrema in una ciotola di ceramica (o, per un buffet, neibicchierini) aggiungere il restante olio e servire conpane chapati, pita e verdure crude a volontà.

poco importaSE LE SEDIE NON BASTANO:CON UN PO’ DI FANTASIA E QUALCHE IDEA SFIZIOSA CI SIPUÒ INVENTAREUN BUFFET DI SICURO EFFETTO

TUTTI in piedi!

POLPETTE MIGLIO E LENTICCHIE

Ingredienti: zuppa di miglio e lenticchie rosse bio g 200,brodo vegetale 7,5 dl, parmigiano 30 g, uovo 1, pan-grattato, pepe turco (o peperoncino in polvere).

Cuocete il miglio con il brodo vegetale in pentola apressione (dal fischio) per circa 10 minuti. Una volta raf-freddato mescolate il composto in una ciotola con l’uo-vo, il parmigiano, un pizzico di pepe e sale e il pangrat-tato, fino a creare un impasto non troppo morbido, maabbastanza sodo da poter essere lavorato con le mani.Formate delle polpette (hamburger o a pallina) e passa-tele nel pangrattato. Cuocete in olio caldissimo in im-mersione (io ho utilizzato quello di vinacciolo) da en-trambi i lati, fino a renderle croccanti. Fate asciugare sucarta per fritti, aggiungete un pizzico di sale e pepe tur-co e servite subito.

PATÉ CON AMARENE

Ingredienti: fegatini di coniglio 600 g (puliti), burro mor-bido 100 g, olio e.v. di oliva 20 g, aglio 2 spicchi, cipol-le bionde 2 (piccole e tritate), panna liquida 160 ml,brodo di pollo 200 ml, brandy 4 cucchiai, timo secco 2cucchiaini, sale e pepe q.b., bacche di ginepro q.b..

Riscaldare l'olio e il burro in una padella antiaderente efatevi insaporire l’aglio, le cipolle, timo, una bacca di gi-nepro. Far cuocere fino a quando sono morbide. Unire ifegatini e cuocete per un paio di minuti. Versare ilbrandy e far evaporare. Frullare il composto con il burroe la panna. Aggiustare di sale e pepe e frullare perqualche minuto. Riempire 8 stampini (bicchieri o coppet-te) oppure uno stampo di alluminio rivestito di pellicola.Tenere in frigorifero per una notte intera. Prima di servi-re tenere fuori dal frigorifero per 10/15 minuti. Spalmaresu crostoni di pane tiepidi e decorare con alcune ama-rene sciroppate.

UN TOCCODI... SANDRA SALERNO

Nel mondo dei foodblog ilsuo è tra i più conosciuti e

apprezzati, praticamente uncult. E non poteva essere diver-samente perché dentro il pluri-premiato Un tocco di zenzero(www.untoccodizenzero.it) c’ètutto l’amore della sua autrice,Sandra Salerno, per la cucina.Una passione che, come scrivelei stessa sul blog, le ha cam-biato la vita: da qualche anno,infatti, oltre a sfornare post di ri-cette, fotografie ma anche viag-gi e pezzi di vita legati ai fornel-li, Sandra è diventata una perso-nal chef e offre servizi di cucinaa domicilio, corsi e consulenzegastronomiche varie. Torinese doc, le sue ricette nonsi fermano alle specialità pie-montesi, ma concedono largospazio alle contaminazioni e al-la creatività. Con una piacevole,occasionale virata verso ricette“naturali”, che strizzano l’oc-chio alla cucina macrobiotica.Un estratto della “untoccodizen-zero philosophy”? «Anche nelpreparare un panino - assicuraSandra - ci vuole amore». Figu-rarsi in tutto il resto...

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arredo a cura di eleonora costa

Avere in casa una buonailluminazione è fonda-mentale per la qualitàdella vita domestica:lampade e lampadari

della giusta intensità sistemati in pun-ti strategici, aiutano a vivere meglio lacasa, funzionalmente ed esteticamen-te. La luce illumina gli ambienti ma èanche una componente essenzialed’arredo, in grado di trasformare lapercezione di uno spazio e del suoaspetto.Che si tratti di una piantana, di un lam-padario a sospensione o piuttosto diun’applique particolare, recuperatadalla tradizione o di nuova produzione,la “luce” può diventare elemento es-senziale nella progettazione degli spa-zi. Un classico di Flos, azienda simbolo dellight-design italiano, è Taraxacum S2

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Luci ALLA RIBALTAelementi essenziali NELLA PROGETTAZIONEDEGLI SPAZI. PIANTANE, LAMPADARI A SOSPENSIONE E APPLIQUE AIUTANO A VIVERE MEGLIO LA CASA

ELEONORA COSTA

Nata a Catania nel 1976, si lau-rea in architettura a Roma,

dove prosegue il suo percorsocon il gruppo Stalker/Osservato-rionomade. In seguito collaboracon lo studio di Francesca Mon-tinaro alla progettazione e realiz-zazione di allestimenti sceno-grafici per la tv (Rai, Mediaset,La7 ecc.). Oggi vive in Sicilia, dove ha fonda-to il gruppo Accura sperimentazioni (labora-torio di eventi legati all’arte e al territorio).Coniuga nel suo lavoro fotografia, grafica,design e tradizione, unendo il gusto per lacomposizione alla conoscenza dei princìpidell’architettura, allo studio dei colori e dellaluce e all’amore per le tecniche artigiane.

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1. GLAS ISPIRATA ALLA LINEA DELLE LAMPADE DA OFFICINA UN TEMPO IMPIEGATE NELLE FABBRICHE E NEI MAGAZZINI 2. VOID È DEFINITO "UN OGGETTO MISTERIOSO" UNA LAMPADA DI NOTEVOLE IMPATTO CHE RIFLETTE PERFETTAMENTE LA FILOSOFIA DI TOM DIXON 3. 28 SERIES DISPONIBILE IN VERSIONE CON LAMPADINE ALOGENE E LED

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(1960), lampada a sospen-sione a luce diffusa condiffusore in resina “coco-on” e protezione traspa-rente realizzata a spruzzoalla fine della lavorazione.È di Costance Guisset lalampada Vertigo prodottada Petite Friture. La giova-ne promessa del designmade in France ha ideato

una sospensione leggerissimama di grande impatto visivo at-traverso una raggiera di nastriin poliuretano che gli permet-tono di fluttuare dolcementeseguendo il movimento dellecorrenti d’aria.Elegante, misurata e versatileVoid, firmata Tom Dixon. è unoggetto luminoso a sospensio-ne, realizzato utilizzando il ra-me, l’ottone e l'acciaio.28 Series è il progetto di OmerArbel per Bocci. Il designer uti-lizza una particolare tecnica direalizzazione del vetro soffiato:l’aria è soffiata ad intermitten-za, prima espirando e poi inspi-rando, in modo da conferire ad

ogni palla di vetro una formasferica volutamente distorta.Dall’unione del marchio Dieselcon l’azienda Foscarini nasceGlas: una lampada con finituracromata con effetto decorativo aspecchio che scompare quando siaccende. La luce è calda e soffusa,filtrata da vetro soffiato: un mate-riale delicato in forte contrastocon il metallo della struttura.Prodotte per la prima volta neglianni Venti, le lampade Gras hanno

rivoluzionato il concetto di de-sign, la produzione cessò nel1980 fino a quando l’aziendafrancese DCW ne ha curato lariedizione che proponiamo. Distribuita da Vitra, Potence èla lampada a parete oscillanteprogettata per Tropique daJean Prouvé. Il fascino essen-ziale di questa lampada scatu-risce dall’uso attento dei ma-teriali e dei mezzi espressivi.

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4. VERTIGO DEFINITA “LAMPADA-CAPANNA” PER L’AMPIEZZA DEL CORPOLUMINOSO, SI CARATTERIZZA PER L’ESTREMA LEGGEREZZA DEI COMPONENTI 5. TARAXACUM S2 SI ISPIRA AL FIORE DEL TARASSACO, A FORMA DI SFERA COMPOSTA DA STAMI TRASPARENTI, UNITI AL CENTRO,UNITI AL CENTRO E PRONTI A VOLARE VIA AL PRIMO SOFFIO. 6. GRAS USATE ANCHE DA LE CORBUSIER NEL SUO STUDIO E IN NUMEROSI PROGETTI D’INTERNI 7. POTENCE UN CAPOLAVORO PURISTA COMPOSTO DA TUBOLARE TONDO DA FISSARE A PARETE, LACCATO NERO CON VARIATORE DI INTENSITÀ LUMINOSA

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LINEE SENZA frontiere

1. IL PROTOTIPO DELLO SPAZIO ESPOSITIVO“KITCHEN KIT” REALIZZATO DA ELISA OSSINOPER MESON'S STAND EUROCUCINE 2010 2. “MAM” PER MADE A MANO, CERAMICHEREALIZZATE AL TORNIO 3. VASI “LINE” DISEGNATI PER PORRO. SI SVILUPPANO ATTORNO ALLE CAPACITÀ ESPRESSIVE DEL CILINDRO CON RIGHE ORIZZONTALI, VERTICALIE GRAFFIATURE

CORNERdesign

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ELISA OSSINO

Originaria di Lentini, Elisa Ossi-no si laurea al Politecnico di

Milano per diventare poi architetto einterior stylist. Collabora con le prin-cipali riviste di arredamento, comeElle Decor e D Casa e, inoltre, curacataloghi e campagne pubblicitarie per importantiaziende di design quali Porro, Glas, Living Divani,Agape, Zanotta, Meson’s e Boffi. Si occupa di con-cept, ideazione e progettazione d’interni, ma an-che di set, stand e allestimenti. Nel 2004, insiemead altri soci, costituisce Nume, un marchio di de-sign per bambini, brand per cui disegna la colle-zione di arredi e di cui coordina l’immagine. Nel2010 costituisce con altri due soci Officina Tempo-ranea, un’etichetta che si occupa di ricerca sulletendenze del design e sui linguaggi contempora-nei e organizza mostre usando diverse forme diespressione che spaziano dal design alla fotogra-fia e alla poesia.

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4. COLORATISSIMA NUME ARMCHAIR, LA POLTRONCINA IN TINTA UNITA O IN VERSIONE BICOLORE, CON UN RIVESTIMENTO INPURO COTONE, LINO O LANA. 5. “LUCCIOLE” È L’INSTALLAZIONEDI LAMPADE CREATE PER OFFICINA TEMPORANEA GRAZIE AL RECUPERO DI PIATTI ANTICHI, TAGLIATI, DIPINTI E CABLATI. 6. ALLESTIMENTO PER “ELLE DECOR APARTMENT” REALIZZATONEL SETTEMBRE 2010, LUNGO LE OTTO VETRINE DELLO STORE LA RINASCENTE DUOMO MILANO PER L’INAUGURAZIONE DEL SESTO PIANO DEDICATO ALLA CASA

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a cura di Venera Coco

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Il Capodanno a Cape town è ancheun Carnevale in anticipo. Il 2 gen-naio infatti, nella capitale legisla-tiva del Sud Africa si festeggia ilTweede Nuwe Jaar (il secondo Ca-

podanno): un appuntamento tradizio-nale che riempie la città di colori, ballie danze. Nato nei primi anni del XIXsecolo, quando agli schiavi (originaridel District Six) veniva concesso ununico giorno di libertà a cavallo di Ca-podanno, il Cape Minstrel Carnival èispirato dai minstrels americani - ovve-ro cantanti e ballerini bianchi travesti-ti da neri - che, giunti in città due se-coli fa, lasciarono “in eredità” i lorotrucchi e costumi oltre ai canti tipici eai balli sensualissimi. L’appuntamento, conosciuto anche co-me Kaapse Kloopse, è il primo Carneva-le dell’anno, e avvolge la città in unturbinio di musica, balli e canti, con lapartecipazione di oltre 13 mila musici-sti, ballerini, cantanti. Una folla vivace,con tanti strumenti(fischietti soprattut-to) e ombrelloni, sfilada Darling St, Keizer-sgracht Street pas-sando per l’Old CityHall e Rose Street, fi-no al Green Point Sta-dium, dove si fermaper procedere alle

premiazioni dei costumi più originali. Le sfilate principali sono quelle del pri-mo giono dell’anno e del 2 gennaio (inalcune occasioni si svolgono anche il31 dicembre e il 3 gennaio) ma gli ap-puntamenti continuano fino a feb-braio. Il momento più atteso è sicura-mente quello dell’incoronazione delCape Minstrel, che si svolge ogni sabatosera. Durante le sfilate, vengono offer-te specialità sudafricane e merci locali:un tocco tipico e “locale” per un carne-vale che da molti viene paragonato per

dimensioni e impor-tanza al Carnevaledi Rio de Janeiro e alMartedì grasso diNew Orleans. Permaggiorni informa-zioni visitare i sitiwww.capetown.tra-vel e www.cape-towncarnival.com.

EMILIA ROMAGNA, IN MONTAGNA NON SOLO SCI

Passeggiate a piedi e con le ciaspole,trekking, orienteering, giochi nei parchinaturali. E persino attraversate su slittetrainate da cani. Ci sono tanti modi pervivere la montagna d’inverno anche senon si è proprio amanti dello sci. In Emi-lia Romagna ad esempio, con “NeveNa-tura”, un progetto realizzato dai Parchinazionali delle Foreste casentinesi e del-l’Appennino tosco-emiliano, i Parchi re-gionali del Frignano, dei Cento Laghi, edel Corno alle Scale, è possibile trovarela vacanza giusta per chi ama sciare maporta con sè l’intera famiglia che invecevuol far altro. Un’occasione per far con-tenti tutti e fare esperienza diretta del-l'Appennino in inverno attraverso la pra-tica degli sport freeride, l’osservazionedella natura e la conoscenza di elementiculturali e tradizionali della montagnaemiliano-romagnola. Info su www.appen-ninoeverde.it.

CAPE TOWN, CapodannoDA MENESTRELLI

cape minstrelcarnival. BALLERINI,CANTANTI E MUSICISTI RIEMPIONO LA CITTÀ DI COLORI E ALLEGRIA.CON I FESTEGGIAMENTI DEL TWEEDE NUWE JAAR SI DÀ IL VIA AL PRIMO CARNEVALE DELL’ANNO

globetrotter a cura di maria enza giannetto

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L’ATMOSFERA FIABESCA DEL MERCATINO DI BOLZANOIl profumo è quello di cannella e spezie, di legno dimontagna e di dolci fatti in casa, di vin brulé e diabeti decorati a festa. A Bolzano con l’apertura del“Mercatino di Natale” in piazza Walther (www.bolza-no-bozen.it/mercatino) che quest’anno è statoinaugurato il 24 novembre, l’atmosfera natalizia sirespira già un mese prima. Tanti espositori nelle ti-piche casette in legno propongono caratteristici

decorazioni, oggettid’artigianato edelle specialitàgastronomichecon gustosissimidolci natalizi co-me il celebre Zel-ten bolzanino.Un’atmosfera sug-gestiva che regnaanche nel BoscoIncantato di PalaisCampofranco, einduce a scoprirecosa si nascondedietro le finestredel calendario del-l’Avvento dell’edi-ficio Max Valier.Ricco il program-ma di animazionenei weekend. Infosu www.bolzano-bozen.it. Dalla Si-cilia proposte in-teressanti sul sitowww.govolo.it pervolo e pernotta-mento.

provenza - francia

Al termine dell cena della vigilia di Natale, in Pro-venza, le famiglie partecipano alla Messa di mez-zanotte, avvolti dall’atmosfera mistica creata daiNoël, secolari canti in lingua provenzale in formadi dialogo. La messa prosegue con il pastrage, pre-

sentazione dell’agnello da parte di pastori preceduti da cornamu-se e tamburini. Davanti all’altare il sacerdote prende l’agnello trale braccia, mentre il pastore racconta le peripezie del suo viaggio.Messe animate tradizionali si svolgono a Sault, Brantes, Séguret,Avignone (Notre-Dame des Doms), Bédarrides, Châteauneuf duPape, Châteauneuf de Gadagne,Brantes, Cavaillon, Cucuron,Gordes, Grambois, Méthamis,Flassan, Sorgues, La Tour d’Ai-gues. Le animazioni caratteristi-che del Natale provenzale, però,si svolgono fuori dalla chiesa,dove vengono inscenate le Pa-

storali: rappresentazioni del racconto del viaggio di San Giuseppeverso Betlemme, con il peregrinare di locanda in locanda. Tra lepastorali messe in scena durante l’Avvento (info su www.52co-upsdecoeur.com) le più importanti sono: La Pastorale Lou pantai

de rediga, domenica 11 dicembre alle ore 14,30 a Sorgues, allesti-ta da M. Yves Décor; La Pastorale Maurel, domenica 8 gennaio al-le h 14,30 a Bédarrides, allestita da Mme Ferreira; La Pastorale

Mïeto, domenica 17 gennaio a Châteauneuf de Gadagne, allestitadal Groupe Artistique de Barbentane.

LEpastoraliE I CANTICIDELLA NATIVITÀ

UMBRIA, ANDAR PER FOGLIE NELLA VALLE DEL CARPINAIl “leaf peeping” sbarca in Italia, per la pre-cisione nella foresta di Pietralunga (Peru-gia). Il modello americano della “curiositàper le foglie” viene proposto dalla societàBorghi Autentici Tour (www.borghiautentici-ditalia.org/it) nell’originale versione medi-terranea, intesa come attenzione per i coloridella vegetazione e praticabile soprattuttoin autunno. Due i pacchetti dedicati nellaValle del Carpina (detta anche Valle del co-lore), dove lungo il sentiero, si potrà “osser-vare la Natura dal buco della serratura”.Informazioni: Borghi Autentici 0524587941,email: [email protected].

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happyhourTREWQE

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LET’S GO!I PROMESSI SPOSI DI GUARDÌMichele Guardì, padre di trasmissioni che hannofatto la storia della tv italiana, torna in teatro con“I promessi sposi” in versione opera musicale neltriplice ruolo di autore, regista e produttore. Lospettacolo, che annovera nel cast diversi siciliani,sarà al Teatro Metropolitan di Catania dal 15 al 18dicembre e poi al Palaforum Sport Village di Agri-gento dal 26 al 28 e, ancora il 30 e 31 dicembre.

PREMIO ANGELO D’ARRIGOTorna il Premio Angelo D’Arrigo, istituito inmemoria dell’etologo catanese, che in questaquinta edizione sarà consegnato ad Alex Plo-ner, campione mondiale di deltaplano. Ap-puntamento il 28 novembre al Teatro Metro-politan di Catania: sul palco, a partire dalle20.30, Angelo Branduardi, la cantautrice Gia-na Guaiana e i Lautari. Nel corso della serata,la Compagnia marionettistica dei Fratelli Napoli presenterà unprogetto teatrale dedicato ad Angelo D’Arrigo.

DIECI CANDELINE PER “MAGMA” Festeggia dieci anni “Magma, mostra di cinema breve”, il festival in-ternazionale del cortometraggio organizzato dall’Associazione cul-turale Scarti, che si svolgerà dall'8 al 10 di-cembre al cinema Spadaro di Acireale. I 28corti in gara, suddivisi nelle categorie Nar-rativi, Documentari, Sperimentali e Anima-zioni, si contenderanno il premio LorenzoVecchio. In programma anche eventi collate-rali. Info su www.magmafestival.org.

QUANDO IL JAZZ CAMBIA LINGUA

Il jazz è una “lingua” musicale in evoluzione e non è uncaso che la XXIX stagione dell’associazione Catania Jazzsia all’insegna delle grandi contaminazioni. A comincia-

re dai palcoscenici che sono due. Alla stagione principaleche si svolgerà alle Ciminiere di Catania dal 15 dicembre al24 aprile, si aggiunge un cartellone da jazz club che è ospi-tato al Ma, noto club catanese nei pressi del Castello Ursi-no; qui, per esempio, si esibirà il 28 e il 29 novembre Aga-ta Lo Certo, la cantautrice catanese che presenta il nuovocd “Chiavedivolta”, da poco uscito. Il 15 dicembre parte lastagione centrale alle Ciminiere con Peppe Servillo (foto inalto), noto per essere il cantante degli Avion Travel, il qua-le accompagnato dal Solis String Quartet presenterà “Spas-siunatamente”, un omaggio alla cultura e alla canzoneclassica napoletana. Nel 2012 si riparte il 17 gennaio con laformazione a cappella londinese degli Swingle Singers. Il programma su: www.cataniajazz.com.

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CATANIA, A SCUOLA DI CUCINA CON GAMBERO ROSSOCatania è diventata una delle Città del Gusto di GamberoRosso. Quartier generale è il polo enogastronomico Vec-chia Dogana, al Porto di Catania, inaugurato a metà otto-bre. Già partiti i corsi di cucina rivolti a tutti gliappassionati. Ecco i prossimi: il 30 novembre corso sulCous cous; 1 dicembre “Menu vegetariano creativo”; 5 di-cembre “Il pranzo di Natale”; il 6 “Dolci al cucchiaio”; 12dicembre “Dolcemente Natale con Maurizio Santin”; il 16“La cena della vigilia tradizionale” il 19 “Menù chic di Ca-podanno”. Per informazioni su dettagli e costi di ogni sin-golo corso, si può inviare una email a: [email protected], oppure consultare il sito www.gamberorosso.it allasezione “Città del gusto”

sul palco

sa

SCIANNA, MOSTRAE CONCORSODue prestigiose sedi palermi-tane, il Loggiato di San Barto-lomeo e le Sale Duca di Mon-talto al Palazzo dei Normanni,ospiteranno dal 17 dicembreal 22 gennaio la mostra “Fer-dinando Scianna e la Siciliada porta a porta”. 65 scatti delfotografo originario di Baghe-ria che ritraggono la bellezzadei paesaggi siciliani. Un par-terre di memorie e di sugge-stioni antiche suddiviso indue sedi di corso VittorioEmanuele. La stessa stradasarà anche il “premio” per ilconcorso “Disegna per Ferdi-nando Scianna” aperto a 140artisti, proposto dall’associa-zione Accento Acuto. Il con-corso vuole dare la possibilitàagli artisti di accostarsi all’o-pera del fotografo. I lavori se-lezionati saranno esposti apartire dal 18 maggio (e perun mese) lungo corso VittorioEmanuele. Inoltre le 140 inter-pretazioni saranno video-proiettate al Loggiato SanBartolomeo e daranno vita aduna pubblicazione. Iscrizionientro il 21 aprile, info www.di-segnaperferdinandoscianna.it.

L’ULTIMA TOURNÉE DI IVANO FOSSATISarà un evento, uno di quelli imperdibili, anche perché l’ultimo. IvanoFossati, dopo 40 anni di grande musica e dopo l’uscita del cd Decadan-cing, lascia le scene. Non prima, però, di aver salutato tutti isuoi fan. Ecco allora una sfilza di concerti in giro per l’Italiafino a febbraio che, come un vero e proprio arrivederci rivol-to al suo pubblico, toccherà i principali teatri italiani. Quellodi Fossati non sarà, quindi, un qualsiasi concerto, ma un li-ve in equilibrio tra passato e presente, tra le grandi canzonidi ieri e il nuovo lavoro, che rivela un Fossati quanto mai ri-flessivo e disilluso. Il cantautore genovese, che in 40 anni dicarriera ha saputo trovare uno sguardo originale e inconfon-dibile che ha contribuito a farne uno degli autori più apprez-zati da pubblico e critica, sarà in Sicilia con due date: il 5 di-cembre al Teatro Metropolitan di Catania e il 6 dicembre alTeatro Dante di Palermo.

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IL TALK DI PIROSO,MA ANCHE NO...Arriva su La7 il nuo-vo talk show delladomenica pomerig-gio condotto da An-tonello Piroso. Il tito-lo? “Ma anche no”,al debutto - pare - il 27 novem-bre. Il programma ruoterà attor-no al filo conduttore del numero7: sette frasi della settimana,sette bugie dei politici, sette mi-nuti dedicati al monologo inizia-le… E poi interviste, faccia a fac-cia, momenti di talk e informazione.

happyhour

CD/DVD

TV

IL REGALO DEI REM AI FANUn doppio album è l’ultimo regalo ai lorofan. Dopo la notizia del loro scioglimento iR.E.M. pubblicano “Part Lies, Part Heart, PartTruth, Part Garbage 1982-2011”, album dis-ponibile già dal 15 novembre. Si tratta di unaraccolta dei successi della band che ha fattola storia del rock, ma conterrà anche alcunetracce inedite. Una buona notizia che certonon servirà a rallegrare l’animo dei fan, mache almeno indora la pillola.

AMORI DI SICILIAQuattro racconti, quattro viaggi attraversoun’umanità addolorata, che si muove però inuna Sicilia rigogliosa. “In amore, succede...”,opera prima della triestina Licia Aresco Sciuto,è infatti anche una dichiarazione d’amore neiconfronti dell’Isola e in particolar modo di Ca-tania, città in cui l’autrice vive da anni e che fada sfondo alle complesse vicende dei protago-nisti. La prefazione è di Pietrangelo Buttafuo-co.

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IN AMORE, SUCCEDEdi Licia Aresco Sciuto

Lombardi Editoripp. 117

Euro 15,00

PART LIES, PART HEART,PART TRUTH, PART

GARBAGE 1982-2011Greates Hits, dei REM

Warner Bros

LIBRITREWQQEWTQE

GIANNA TORNA “LIVE” Dopo vent’anni Gianna Nannini torna a regala-re ai suoi fan un progetto live. Anzi due: “Io ete Deluxe” che comprende oltre all’album “Io ete” un cd audio live con l’ultimo singolo “Maiper amore” e il dvd live realizzato durante ilconcerto all’Arena di Verona, e “Io e te ArenaRock”, contenente il cd audio live con il singo-lo e il dvd. Il brano “Mai per amore” diventeràla sigla della serie tv sulla violenza sulle donne“Troppo amore”, in onda sulla Rai a gennaio.

L’ALLEANZA TRA FUMETTIFA SCOPPIARE LA POLEMICA

Vita dura quella del supereroe politica-mente corretto. Metti una sera a cena,Batman l’uomo pipistrello insieme aJabbar, il Potente, che discutono di co-me salvare il mondo dall’ultima minac-cia. Lo scenario non è fantascienza,quantomeno nel mondo dei fumetti, do-ve è nata un’alleanza che per gli appas-sionati ha del clamoroso. A unire le for-ze sono i protagonisti dei fumetti ameri-cani e The 99, i più famosi supereroi delmondo arabo, nati nel 2006 dalla pennadi Naif al Mutawa e diventati una delle 20

principali tendenze che attraversano il mondo. Batman, Superman eWonderwoman, insieme a tutti gli altri eroi della Dc Comics, sono afianco di Noora (la Luce), Bari (il Guaritore) e Sami (colui che ascol-ta) e degli altri 96 eroi che nelle intenzioni del loro creatore imperso-nano i 99 attributi di Allah. L’accordo ha suscitato clamore, nei blogamericani parecchi appassionati hanno mostrato perplessità accu-sando Dc Comics di aver dimenticato l’11 settembre, o chiedendosicome il corpo di Wonder Woman potrà essere accolto nel mondoarabo. Da tempo i fumetti americani affrontano tematiche complessee attuali e introducono personaggi “politicamente corretti”. Nel 1966il celebre autore di fumetti Stan Lee ideò il primo supereroe nero, laPantera Nera. Lo stesso Lee, nel 1971, affrontò per la prima volta iltema della droga in un fumetto che aveva come protagonista l’UomoRagno. Più recentemente, la Dc Comics ha ufficializzato l’omoses-sualità di Batwoman. Forti dell’esperienza, negli Stati Uniti è nato co-sì anche Buraaq, fumetto il cui nome, pronunciato all’americana, so-miglia a quello di Barack Obama. In verità Buraaq deriverebbe da unanimale, al-Buraq, il cavallo alato e angelico che portò Maometto incielo da Gerusalemme. Come tutti i supereroi ha una missione spe-ciale: la sua è quella nobile e quasi impossibile di riportare la pacetra l’Occidente, e in particolare gli Usa, e le popolazioni musulmane.Altro eroe altra polemica, quella che ha colpito Nightrunner, recluta-to da Batman per sconfiggere il male anche oltreoceano. La sceltad’introdurre nel celebre fumetto un nuovo personaggio, ribattezzato“Il Batman francese”, di origine algerina e di religione islamica, hafatto storcere il naso agli attivisti della destra americana che hannodeciso di boicottare la casa editrice a stelle e strisce.

di ilenia suma

TRA LE RIGHE

“RETE” DI BENEFICENZA Shopping on line a fin di bene. Sul sitoEforpeople.com, della Camera nazionaledella Moda italiana e promosso da Babynel cuore onlus, si possono acquistareoltre 10 mila capi d’abbigliamento e ac-cessori, donna uomo e bambino, di 150brand esclusivi. Beneficiari del progetto“Insieme per l’Etiopia” sono le madri e ibambini per cui la missionaria salesianasuor Laura Girot-to e le sue con-sorelle vuole co-struire un ospe-dale ad Adwa.

UN ROMANTICOWOODY ALLEN

Parigi, romantica per defi-nizione, ha conquistatoanche Woody Allen chequi ha girato “Midnight inParis”, film che uscirà nelle sale il 2 di-cembre e che ha aperto l’ultimo Festivaldi Cannes. La storia vede l’intrecciarsidelle vicende di una famiglia con quella diuna coppia prossima alle nozze, tutti alleprese con esperienze che cambierannoper sempre le loro vite. La pellicola, chevede nel cast Adrien Brody, Marion Cotil-lard, Rachel McAdams, Owen Wilson eCarla Bruni, è anche la storia di chi, illu-so, pensa che se avesse avuto una vitadiversa, sarebbe stato molto più felice.

multimedia 8 cinema b

IO E TE DELUXEIO E TE ARENA ROCK

Gianna NanniniCd + dvd live

Sony

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èL’ORIENTE CHE NON C’ERA

Dalla passione di un gruppo di amici è nato il primoristorante thailandese in pieno centro a Catania, in viaMilano 29. “The Bangkok Restaurant”, una novità as-soluta per la Sicilia, è stato inaugurato il 17 novem-bre. Assente fino ad ora sul territorio regionale, la cu-cina siamese ha il privilegio di essere classificata co-me una delle più raffinate cucine orientali dai gusti in-confondibili, dagli odori prelibati e dall’alto equilibrionutrizionale. La preparazione dei piatti rappresentauna vera espressione di arte culinaria: decorazioni difrutta intagliata che abbelliscono le portate, aromi pre-ziosi con combinazioni di erbe, ingredienti freschi espezie, elementi che rendono questa tradizione famo-sa in tutto il mondo. Il riso profumato jasmine è alla base della cucina thai,le verdure sono usate per accompagnare i piatti, lespezie sono la base per salse agrodolci al curry, allo

zenzero, al cumino. Il pesce è un alimentofondamentale, e viene cucinato nei modipiù variegati. Il pollo alla griglia con salsespeziate, fritto o marinato; molto usate sonopure le carni di vitello e di maiale cosi comeil latte di cocco. “The Bangkok Restaurant”nasce quindi con l’intenzione di proporre igusti originali ed esclusivi dell’alta cucinathailandese e con la presunzione di essereun punto di riferimento thai non solo a Ca-tania, ma in tutta la Sicilia grazie alla colla-borazione di chef professionisti thailandesiprovenienti dalla prestigiosa Wandee Culi-nary School of Bangkok. Laaeo phohp ganmai, Sawasdee krup!

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LAD LIVE, AL TEATRO MASSIMO BELLINI SOLD OUT PER LA SOLIDARIETÀ

Carmen Consoli, Mario Biondi, Luca Madonia, Mario Venuti:con un poker d’assi così il tutto esaurito era prevedibile. E soldout è stato: i quattro artisti siciliani sono stati i protagonisti il 5novembre scorso di “Lad Live Music & Care”, il concerto di bene-ficenza organizzato al Teatro Massimo di Catania da L’Albero deiDesideri Onlus presieduta dalla psicoterapeuta Cinzia FavaraScacco (nella foto in alto, la prima da sinistra). Serata che haavuto come madrina Elena Valensise, moglie dell’Ambasciatored’Italia a Berlino, e come grande mattatrice Paola Maugeri. Adaprire lo spettacolo l’inconfondibile voce della Cantantessa, cheha regalato al pubblico quattro brani in versione acustica. Grandiemozioni anche nel finale, con la versione di “Fortuna” dei Deno-vo improvvisata dai tre artisti uomini (foto al centro). Emozionima soprattutto risultati concreti: grazie all’iniziativa benefica, èstato possibile raccogliere una somma di oltre 45 mila euro desti-nata ai piccoli pazienti del reparto di Oncologia pediatrica del Po-liclinico di Catania. Presenti al Bellini, tra gli altri, il sindaco di Ca-tania Raffaele Stancanelli (foto a sinistra), la stilista MarellaFerrera e il presidente di Confindustria Sicilia Ivan Lo Bello.

LOUNGEcity

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L’EXPERIENCE STOREPARTE DA CATANIA

È stata Catania la città del debutto dell’Ex-perience Store, la versione “live” della rivistaDonna Moderna. Una struttura di 220 mq(foto in alto), un open space supertecnologi-co e itinerante, che ha dato modo a tutti diconoscere più da vicino la rivista femminile,la sua filosofia di servizio, il suo lato glamoure la vocazione all’impegno sociale. Lo store,e quindi tutto il progetto, che sarà ospitato in

tanti altri importanti centri storici d’Italia èstato inaugurato il 30 settembre scorso, alcentro di Villa Bellini, il polmone verde delcapoluogo etneo (è rimasto aperto fino al 9ottobre). Per l’occasione, la Villa Bellini si ètrasformata in una bella passerella di aspi-ranti modelle che hanno partecipato al ca-sting live di donne vere per i servizi di modae bellezza della rivista e di personaggi noti,come quelli cui è stato affidato il taglio delnastro (foto in basso da sinistra): AngeloSajeva, presidente e amministratore delega-to di Mondadori Pubblicità, Cipriana Dall’Or-to, condirettore di Donna Moderna, RaffaeleStancanelli, sindaco di Catania, e il nostrodirettore Mario Ciancio Sanfilippo.

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aarietePrevisioni favorevoli, parola d’ordi-ne “abbassare la guardia”, era ora!Il cielo è pieno di energia, il grandetrigono di fuoco porta bene... “èfortuna”! Molti la impiegherebbe-ro nel campo dell’amore; le arieti-ne non ci pensano proprio, la sfrut-teranno come forma d’investimen-to per il futuro professionale, lacarriera è quella che promette be-ne e dà più sicurezza. Per l’amorenon escluderei un incidente di per-corso, un’illusione, attenti al 20 di-cembre, rischiate di enfatizzareuna relazione che darà solo noie.

btoroSe non fosse per la bella Luna pie-na nel vostro segno non ci sarebbe-ro grandi notizie da evidenziare, aparte le solite vecchie faccende le-gate alla famiglia o a qualche pic-colo conflitto tra colleghi facilmen-te risolvibile. Ritornando al pleni-lunio, sarà un detonatore che inne-scherà stuzzicanti appetiti, non po-trete resistere all’insaziabile vogliadi sesso; sarà un evento non deltutto inaspettato, per molte di voiforse riposto in cantina da anni masempre pronto a rinnovar le glorie.Idee geniali, riconosciuti i vostrimeriti.

c gemelliAccettate una sfida, avete Marte fa-vorevole, mostrate ogni vostra vel-leità, è arrivato il momento giustoper potervi prendere quello che vispetta. Una figura notevole vi adoc-chierà sul lavoro, da lì un’escala-tion di opportunità. Sferzanti le co-incidenze che poi così tanto coinci-denze non saranno, coglietele alvolo. State preparando il vostronuovo anno alla grandiosa entréedel benevolo Giove, ci voglionoacume e fortuna per pianificare il2012, sarà un trampolino di lancioverso una nuova vita. La passionefarà rima con un amore lontano...straniero!

d cancroUn sogno professionale sta per rea-lizzarsi. Vi troverete davanti a unbivio, la scelta che farete presuppo-

ne un capovolgimento dei vostriattuali programmi. Preparatevi adaffrontare con determinazioneun’inevitabile discussione in fami-glia. Chi vi è accanto non sarà pro-penso ad accettare nuove condi-zioni, trovate un compromesso,non fatevi prendere dai facili senti-mentalismi e pensate al vostro fu-turo. Piuttosto fategli capire che ilsuccesso che raggiungerete saràanche merito di chi vi ha supporta-to in un momento così importantedella vostra vita.

e leoneLa fine dell’anno si avvicina e voicomincerete, ambiziose e risolute,a pianificarvi il 2012. Venere eMercurio nel fuoco del Sagittario vispingeranno oltre misura, sareteproiettate verso nuove concezionidi vita. Non lascerete nulla d’in-compiuto, siete già all’opera. No-vembre ha l’oro in bocca, chiudere-te ogni sospeso con grande soddi-sfazione. La sfera affettiva darà leconferme che aspettavate, progettidi coppia, matrimoni. Il panettonelo mangerete con incontenibile ap-petito, una sorpresa: un test di gra-vidanza sotto l’albero.

f vergineAppello al buon senso, poiché no-vembre non sarà facile e sereno, ef-fetti insidiosi arrivano dal fuocodel Sagittario, tra l’altro poco com-

patibile con voi. Il vostro quartocampo - casa, vita domestica, am-biente familiare, parenti stretti -non vi appoggerà, quindi arriveràbenzina sul fuoco; l’amore nonvorrà pensieri fino ai primi di di-cembre. Venere entra in Capricor-no e vi tranquillizzerete. Nei rap-porti ufficiali c’è mare grosso, leva-tevi questo dente e chiudete unarelazione poco felice. Favorita unacompravendita. .

g bilanciaTra mille impedimenti eccovi arri-vate sane e salve alla fine dell’anno.Adesso sarà il caso di fare un ap-profondito bilancio della situazio-ne e mettere a fuoco quello che viinteressa portare nel 2012. Buoni irisultati raggiunti nel campo dellavoro, siete state premiate per ilcoraggio e la determinazione an-che davanti alle più ostinate avver-sità. A credito l’amore: il 2011 hatolto i rami secchi e ha creato nuo-ve relazioni e coppie stabili prontead andare incontro a un futuropropositivo.

h scorpioneSarete in gran forma per conclude-re il 2011 ma non pronte per unprogetto a cui tenete. Pazientate,ciò che vi sta a cuore si realizzerànon prima del 10 dicembre, quan-do la Luna sarà Piena in Toro. Se-guirete con successo la gestionedelle risorse economiche di fami-

glia, qualche scorpionessa più co-raggiosa potrebbe sfruttare questacapacità come futura professione.L’instabilità nelle relazioni senti-mentali caratterizzerà dicembre,ascoltate i consigli di chi vi vuolebene. Brindate all’ottimismo.

l capricornoSiete impegnate in mille faccendeprivate, il vostro tempo è limitatis-simo ma dall’anno prossimo congrande impegno riuscirete a pren-dere un ritmo più piacevole, conci-lierete l’utile col dilettevole, pren-dendovi anche cura del corpo di-venterete più attraenti. L’amore,dall’estate a oggi è un conclamatosuccesso, un leggero calo a metànovembre sarà motivato dal lavoroche vi chiamerà all’ordine. Le festenatalizie le trascorrerete nell’inti-mità della vostra casa, con le per-sone che amate, guardando a un2012 con fantasia e originalità.

m acquarioSarete femminili e materne, unametamorfosi che giocherà a vostrofavore poiché il cielo promette be-ne. Favoriti i nuovi incontri, le rela-zioni sentimentali assumerannoun carattere stabile. I sentimenti inprimo piano fino alla fine dell’an-no, si apre un nuovo capitolo per lavita del cuore, festeggerete il 2012con accanto una persona specialeche vi darà amore vero e sincero.Chi non si rivedrà in quest’orosco-po non sarà penalizzata, dovrà solofare una scelta e chiarirsi un dub-bio amletico su una relazione giun-ta ormai alla frutta.

n pesciFatevi furbe e cercate di non farviprendere alla sprovvista, Marte sioppone a qualsiasi decisione so-prattutto sarà ostinato e polemiconelle vita coniugale mettendo ilbastone fra le ruote anche alle cop-pie consolidate. Impegnatevi inqualcosa che sia piacevole e che vifaccia stare bene. Evitate di assu-mervi delle responsabilità, non sa-rà il caso di costituire società o as-sociazioni, state lontani dalle si-tuazioni che si presenteranno tor-bide sin dall’inizio. Trascorrerete lafine dell’anno in compagnia di per-sone simpatiche e propositive.

l’oroscopodi lucia arena

Siete state le più favorite dell’annoe chiuderete le previsioni nel mi-gliore dei modi. Stelle meraviglio-

se impreziosiranno il vostro camminofino al brindisi di Capodanno, con infi-nito amore daranno fortuna anche achi avrete accanto; Venere, Mercurio eil Sole saranno generosi nell’elargirvigli ultimi doni. Molte cose si sono con-cretizzate, il lavoro dà soddisfazione eanche le finanze non sono da meno mal’amore è stato il più grande risultatoche avete ottenuto, adesso arriverannoanche i frutti, figli in arrivo.

VANESSA INCONTRADA(Barcellona, 24/11/1978)

Lasciata la conduzione di Zelig, nel 2011 ha

debuttato nel teatro classicocon il Miles gloriosus direttoda Cristiano Roccamo in cuiinterpreta un ruolo maschile

IL SEGNO FAVORITO

i sagittario

NOVEMBRE/DICEMBREUN GRUPPETTO DI STELLE SEGNALA UNA

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66 SICILIAINROSA

SICILIAINROSABimestraleAnno I - N. 627 novembre 2011

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prossimo numero in edicola il 1° febbraio 2012

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Aligroup Iperspar pag. 19Andò Contract pag. 2Bandieramonte pag. 57Bella Blu pag. 55Consorzio universitario Archimede pag. 9Corte Riggio pag. 25Costa Iblea Film Festival pag. 59Etnapolis pag. 67Energreen Power pag. 53Farruggio Gioielli pag. 4Graziella Cannistraci creazioni pag. 35Hotel Nettuno pag. 6Il Rosticcere pag. 50Immobiliare Aci Bonaccorsi pag. 36Incontriamoci pag. 28La Biottega pag. 24Lella Pisano pag. 13NailsXpress pag. 45Nicola Marino Gioielleria pag. 11Projecto Tango pag. 68Sarà Abbigliamento premaman pag. 30Sonia Sangiorgio pag. 43Sposami pag. 23Suzuki Nino Contino pag. 49The Bangko’k pag. 58Tomax Outlet Factory pag. 15Trattoria Verga da Gaetano pag. 60Ultimoda pag. 47Vedere Ottica pag. 10Vivai Russo pag. 27Zappalà Orafi pag. 63

photoshootHelmè Cataniapagg. 37/41

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