RSA Magazine

48 anni fal'alluvione

3/2016N E W S / W O R L D / C O M M U N I C A T I O N

Let’s go to Paris RSA news

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Ibusam elist, omnia con ex endi alitatq uiatur si comnis samusdant ex eos aliquibus sit utemporende doluptas magnam.

Omnia con ex endi alitatq uiatur si sit utemporende doluptas magnav. Atet doles mo ex es ad ut evendelita dolorae pliqeaque core.

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4 novembre, superando all’idrometro di Bassano sul Brenta ed a quello di Trento

Hobbies

Lifestyle Magazine

Contents

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48 anni fa l’alluvi-one in Trentino

Bacheca

Life in RSA

Travelling

Throwback

Life from the world

Gossip &Collegamenti

Life story

R E A D I N T H I S I S S U E

Lifestyle Magazine

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Upcoming Events

Obituaries

News from Valley Brain workout

[?] Feedback coupon

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J O H N S M I T H

T rento è un’isola/18 morti nelle valli”. Così titolava il giornale

“l’Adige” l’edizione di domenica 6 no-vembre 1966, due giorni dopo la sera del tragico evento.

Nell’occhiello specificava: “L’Adige ha tracimato a Roncafort ed ha invaso da nord la città – Una macchia nera e rossa penetra nelle strade: benzina e nafta dilagano – E’ aperto soltanto il collegamento con Verona – Dalla Val-sugana notizie disastrose: pare sia la zona più colpita – Stato d’emergenza ovunque – E’ in atto l’opera di soccor-so”.

E’ simpatico riportare il piccolo ri-quadro in alto, a destra della testa-ta: “AMICI LETTORI, la rotativa del vostro quotidiano è stata sommersa dalle acque. Nonostante quest’ora anche per noi dura e difficile, abbiano voluto uscire egualmente in edizione di emergenza per recarvi le principali notizie del giorno dedicate alla alluvi-one”.

Erano già trascorse più di ventiquat-tro ore dal momento della tracimazi-

one dell’Adige e solo allora si cominciava a fare un primo, sommario, bilancio sui danni e sulle vittime causate.

Immagino di automobili sommerse, gente in bar-ca per le vie della città, la Torre Vanga che sembrava emergere dalle acque come

48 anni fa l’alluvione che distrusse il Trentino

in origine. Ecco talune immagini che corredano gli articoli dei giornali di quei giorni. Ma ancora più gravi e più impres-sionabili furono quelle che giungevano dalle valli: paesi sommersi non solo dall’acqua ma da pantano, terra e sassi, ponti e strade

… 4 novembre, superando all’idromet-ro di Bassano sul Brenta ed a quello di

Trento sull’Adige i livelli osservati nella piena del 1881

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distrutti dall’irruenza vorticosa dei torrenti.

Ma cosa realmente accadde in quel tragico novembre 1966? Quali le cause, reali? Che di-mensione ebbe il disas-tro? Quali eccezionalità meteorologiche hanno coinciso con le ondate di piena? Una particolare situazione meteorolog-ica concentrò sull’Italia, soprattutto nella sua porzione nord-orientale, il soffermarsi di cellule cicloniche con il contras-to tra due correnti, una meridionale calda e una

… 4 novembre, superando all’idromet-ro di Bassano sul Brenta ed a quello di

Trento sull’Adige i livelli osservati nella piena del 1881

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settentrionale fredda che provo-carono piogge di elevata intensità e durata. il fenomeno interessò tutta l’Italia con esiti più o meno disastrosi.

Famose sono le immagini di Firen-ze, una fra le città più danneggiate, dove il fiume Arno tracimò ed invase tutto il centro storico, o di Venezia, dove si registrò la più alta marea, a ricordo d’uomo. Ma ancora danni e inondazioni si ebbero a Grosseto in-vasa da una marea di fango, a Udine, a Brescia, a Padova dove ,migliaia di et-tari di campagna vennero allagati dal-le acque del Brenta. Da notizie diffuse dall’Ufficio Idrografico del Magistrato

delle Acque, si eviden-zia come nelle Venezie le precipitazioni ebbero una durata media di 36 ore con inizio attorno alle ore 7 del giorno 3 per terminare verso le ore 19 del giorno 4 novembre. Carattere par-ticolare fu la loro intensità con un notevole rafforza-mento nelle ultime ore.

Dai valori medi orari di9,2 mm si passò, nelle ultime tre ore, a 21,2 mm. La linea delle

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precipitazioni mas-sime, si dispose con evidenza lungo le Alpi venete esterne, dal Pasu-bio alla Carnia, con una introflessione in corri-spondenza delle Valli dell’Agordino e del Prim-iero.

Il valore massimo venne registrato in Val Cellina (711 mm), Nella Provincia di Trento a passo Cereda, in Prim-iero, con 485 mm nelle giornate del 4 e 5 no-vembre.

…la piena del novembre 1966 ha fatto emergere le precarie con-dizioni dei corsi torrentizi del

bacino dell’Adige

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Life in theWorld

Sofia Righi(Cosimo’s granddaughter)

Sofia con il suo papà

Simone Bazzoni(Maria’s niece)

Simone alla campana dei caduti di Rovereto

Giorgia Risdo (Sara’s grand-daughter)

Giorgia e suo fratello qualche anno fa

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Elena Ime(Fede’s granddaughter)

Elena mangia Tacos per la prima volta

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Sebastian( Ann’s grandson)

Carl(Vito’s grandson)

Carl guarda Trento dall’alto

Sara Taddeo (Marko’s grand-grand-daughter)

Sara e la sua migliore amica

Margo Magorein PARIS, FRANCE

Adrin Forliin NEW YORK, USA

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Margo Magorein PARIS, FRANCE

John Joli in TOKIO, CHINA

Filippe Brownin SYDNEY, AUSTRALIA

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Where are yourrelatives today?

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Filippe is Claudio’s son and have a trip to Sydney;

Bob’s grandson John;

Lisa’s granddaughter Margo was in Paris last month,(here are her photos on the right)

George’s daughter Adrin lives in NewYork

Marco used to live in NewYork too!

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* Also Alessia, Bernardo and Camilla went to Paris, doyou think they visited the

Louvre museum?

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Margo’s trip to ParisMa r g o i s Li s a ’ s g ra n d a u g h t e r

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LUCIA TERESA2

SASHA4

TOM6

FRANCESCA3

MARIA6

GEORGE7

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* Don’t forget to congratulate George!

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2

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L ucia and Giuseppe celebrated their 50th

year of marriage!

Lucia is Lisa’s sister

M aria is now 3 months old!

Maria is Sofia’s grand-grand-grand-daughter.

G eorge birthday on 17th March.

George is 97 years now!

T eresa just got en-gaged with Marco!

Teresa is Vito’s daughter

T om flew on a para-chute!

Tom is Miela’s nephew

Sasha expecting a baby!

Sasha is Luisa’s daughter

L o re m i p s u m d o l o r s i t a m e t , c o n s e c t e t u r a d i p i s c i n g e l i t , s e d d o e i u s m o d t e m p o r

Bacheca

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F rancesca got graduat-ed with 102/110

Francesca is Claudio’s daughter

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. . . A n n a ’ sg r a n d d a u g h t e r h a s a

n e w b o y f r i e n d !

S a n d r o ’ s s o n g o tg r a d u a t e d w i t h 1 0 2 / 1 1 0

. . . C l a u d i o ’ s d a u g h t e ri s e x p e c t i n g a b a b y !

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. . . A n n a ’ sg r a n d d a u g h t e r h a s a

n e w b o y f r i e n d !

People say that...

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. . .Maria and Anna both like hiking?

Did you know that… ?

. . .Vito, Claudio and Maria all read Moby Dick?

...Cosimo, Mauro, Lisaall worked as tailors?

03 March 1955

09 March 1955

20 March 1955

16 March 1955

25 March 1955 26 March 1955

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05 March 1955

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* What is your best memory from 1955?

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3 March

20March

26March

5March

25March

16March

It was Wednesday, under the sign of

Pisces. The US president was Dwight D. Eisen-hower (Republican). In

Sir Winston Chur-chill resigns. Sir

Winston Churchill re-signs as prime minister of Britain due to failing

Gbusam elist, om-nia con ex endi

alitatq uiatur si com-nis samusdant ex eos aliquibus sit ute-mporende doluptas

Princess Margaret cancels wedding .

Princess Margaret calls off her plans to marry divorced Group Captain

Tmpersped que poreiur, int repre,

inullatia di qui blam, ilitae evel eum eserrovi-tate plite ipidi inctotatur

Albert Einstein dies. Eminent

scientist Dr Albert Ein-stein, who developed the theory of relativity,

S i t a m e t , c o n s e c t e t u r a d i p i s c i n g e l i t , s e d d o e i u s m o d t e m p o r i n c i d i d u n t u t

l a b o r e e t d o l o r e m a g n a a l i q u a .

This month in 1955

9 March

Dean James killed in car smash. The

Hollywood film star James Dean has been killed in a road accident

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RSA Life

L ast week’s events ex endi ali-tatq uiatur si comnis samus-

dant ex eos aliquibus sit utemporende doluptas magnam, ullupieniam, in nusciis cilluptis enda veliqui doluptat-ur. Nam laccum resent omnia debisci-ata qui veribearum aut v Ces aut esti bercimin num si atem latet labo. Oc-cullu ptatiis et di temped et offictecus modigna tiorese non nectibe rspedicti sequibus et illabor epedit, sinctati ut officatatur aliquae nullum quias vel-iqui dolenderatur solupta auta que excerov itatem imusam, num enet, cumetur eperiore corepre sum qui-ae volut essimus evendia turioreium atem voluptat.

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tae commo is dolore cum electem porepro comnimus alia velestis aut pa non nul-pa volori officidus, sum sit omnimax imaione corum aut peri doluptas il molore mod ut ut iusandel iste om-niet, quas doluptam, volor sitatec essumqui dunt qui assunt aspelig entioriones ut maio. Nequam ad molup-ta eperum velessimos aut vendam, sum facere aut aut et por rehendion rempores que poressin cuptus, qui-

U t e n i m a d m i n i m v e n i a m , q u i s .

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S e d d o e i u s m o d t e m p o r i n c i d i d u n t u t l a b o r e e t d o l o r e m a g n a a l i q u a .

H andicrafts together omni-

et, quas doluptam, volor sitatec essumqui dunt qui assunt aspelig entio-riones ut maio. m facere aut aut et por rehendion rempores que poressin cupNequam ad molup-ta eperum velessimos aut vendam, sum facere aut aut et por rehendion rempores que poressin cuptus, quibus, sedi re-rit, ipsus, usandel iste omniet, quas doluptam, volor sitatec essseququi-ae cum quam vent.

U t e n i m a d m i n i m v e n i a m , q u i s .

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Gina Lollobrigida Life Story

L o r e m i p -s u m d o l o r

s i t a m e t , c o n s e c t e t u r a d i p i s c i n g

e l i t , s e d

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L’eterea, la sublime, la pura e intangibile

Gina Lollobrigida, do-tata di quella bellezza abbagliante capace di far perdere la testa a qualunque maschio (e ne sanno qualcosa i suoi colleghi di lavoro), in re-altà si chiamava Luigina. E sarebbe quasi un beffa del destino, un partico-lare sminuente la sua “divinità”, se non fosse che quel nome originario in realtà si attaglia per-fettamente ai tanti ruoli che la Lollo ha inter-pretato, molti dei quali all’insegna della sana rappresentazione popo-lare (in questo rivaleg-giando nell’immaginario comune con Sophia Lo-ren).

Nata a Subiaco (Roma) il 4 luglio 1927, dopo

aver fatto la comparsa a Cinecittà e nei fotoro-manzi, fu notata appun-to grazie alla sua procace bellezza, al concorso di Miss Italia nel 1947. Con-

corso che naturalmente non poteva non vincere. Ma la Lollo, come ver-rà poi affettuosamente chiamata dagli italiani, era anche un “peperino”, un carattere capriccioso e ribelle che non si ac-contentava certo di un semplice concorso, per quanto prestigioso. Il suo obiettivo era quello di elevarsi, di crescere ar-tisticamente.

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E c’era solo un modo per farlo: approdare

su un set cinematograf-ico. E in effetti la Lollo fece bene ad intestardirsi a voler intraprendere quella carriera se è vero, come è vero, che l’attrice ha indubbiamente seg-nato il cinema italiano del dopoguerra. L’esordio dell’interprete laziale ar-riva nel 1946 con un pic-colo ruolo nella “Lucia di Lammermoor” ma da lì a poco sarà proiettata nel gran giro internazionale. Nel 1949 sposa il regista Milko Skofic (dal quale avrà un figlio) e comin-ciano i suoi primi suc-cessi, fra i quali sono da annoverare “Campane a martello” di L. Zampa nel 1949, “Achtung, Ban-diti!” di Lizzani - 1951, “Fanfan la Tulipe” di Christian Jaque - 1951. Nel 1952 Renè Claire la sceglie per interpretare una piccola parte nel film “Belle di notte”, che però la lancia di fatto sul mercato internazionale;

mentre in Italia, nello stesso anno, conquista una vasta popolarità con “Altri tempi” di Blasetti, con l’episodio “Il processo di Frine”.

Da allora ha interpretato innu-merevoli film, tra i quali ricor-

diamo “Moglie per una notte” di Cam-erini (1952), “La provinciale” di Mario Soldati (1953), “Pane amore e fantasia” di Comencini (1953), forse la sua prova migliore. Nel triennio successivo, gira “La romana” di Zampa, “Pane amore e gelosia” sempre di Comenci-ni e “La donna più bella del mondo”, in cui diede prova anche di un dis-creto talento canoro, e che fece di lei una diva di straordinaria popolarità. Seguirono superproduzioni inter-nazionali come “Trapezio” di C. Reed (1955), “Notre Dame de Paris” (1957), “Salomone e la regina di Saba” (1959), “Venere imperiale” Delannoy (1962), in cui si metteva in evidenza soprattutto la sua bellezza.

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L a b e l l e G i n a a s E s m e ra l d a d a n s l e f i l m " No -t r e -D a m e d e P a r i s" ( 19 5 6)

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Divorziatasi nel 1971 e ritiratasi dal cinema

nel 1975, si è intensiv-amente dedicata sia al giornalismo che alla fo-tografia, in cui ha saputo esprimere un non co-mune talento. Fra il 1984 e il 1985 ha invece fatto uno strappo alla regola e ha accettato di appari-re in alcune puntate del serial americano “Fal-con Crest”, mentre nel 1988 ha girato il remake televisivo del film tratto dal romanzo di Alberto Moravia per la regia di Patroni Griffi, “La Ro-mana”. In questa occasi-one il regista ha operato un curioso gioco di spec-chi e di rimandi. Nella versione del 1954, infatti, la Lollo aveva interpre-tato il ruolo della pro-tagonista mentre nella pellicola moderna fatto il ruolo della madre della protagonista. Ora Gina Lollobrigida sta condu-cendo una serena vec-chiaia, onorata come un monumento nazionale e comparendo di quan-do in quando in qualche programma televisivo.

Nell’ottobre del 2006 ha annuncia-to il suo prossimo matrimonio,

con il ragazzo barcellonese Javier Rigau Rifols, più giovane di lei di ben 34 anni; nell’occasione ha dichiarato che la love story, segreta, va avanti da ben 22 anni.

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InterestingHobbies in RSA

C O O K I N G

L i s a ’ s f a v o u r i t e h o b b y i s c o o k i n g .

Un dolce classico ide-ale per il fine pasto o per una merenda semplice e genuina: è la soffice tor-ta di carote con olio di semi.

Torta di Carote Ingredienti per 8 persone:

— 3 uova— 300 gr di zucchero— 200 ml di olio di semi— 300 gr di farina1 bustina lievitosale— 400 gr di carotezucchero a velo

Sbattere le uova con lo zucchero poi unire l’olio di semi e mescolare.

A parte unire lievito e sale alla farina poi aggi-ungere tutto al composto di uova e amalgamare.

Sbucciare e tagliare a pezzi le carote, poi tri-tarle finemente al mixer e unirle al resto dell’im-pasto.

Trasferire in una tortiera imburrata e infarinata e cuocere in forno a 180 gradi per 30 minuti.

Spolverizzare con zuc-chero a velo prima di servire.

* Maria, Anna and Claudio like to cook,ask them to try this together!

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C H E S S P L A Y I N G

V i t o p l a y s c h e s s e v e r y w e e k e n d !

* Cosimo and Vito like to play chess,ask them an opinion about this article!

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Upcomming Events

Busam elist, omnia con ex endi ali-tatq uiatur si comnis samusdant ex eos aliquibus sit utemporende dolup-tas magnam, ullupieniam, in nusciis cilluptis enda veliqui doluptatur. Nam laccum resent omnia debisciata qui veribearum aut v Ces aut esti ber-cimin num si atem latet labo. Occul-lu ptatiis et di temped et offictecus modigna tiorese non nectibe rspedicti sequibus et illabor epedit, sinctati ut

officatatur aliquae nullum quias vel-iqui dolenderatur solupta auta que excerov itatem imusam, num enet, cumetur eperiore corepre sum qui-ae volut essimus evendia turioreium

Lunedì, 11:00Stanza blu,

Cuciniamo insieme!

Lunedì, 11:00Stanza rossa,

vFalegnameria e scultura!

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Mercoledì, 10:00Aula comune,

Progetto intergenerazione con i bambini della 3aB.

Giovedì, 16:00Aula comune,

gruppo di letturadi libri e giornal.

Venerdì, 10:00Giardino,

Coltiviamo le nostre piante.

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L’«aurea» polenta è tornata nelle mani

trentine dei Gobj. Questo il risultato dell’ormai fa-mosa «Mascherada» che si è tenuta ieri sera in pi-azza Fiera e che ha visto i feltrini, i Ciusi, incapaci di penetrare il cerchio dei Gobj, come invece era avvenuto lo scorso

anno. Un finale ancora una volta spettacolare per le Feste Vigiliane che anche quest’anno sono riuscite a rendere friz-zante il centro storico di Trento dopo una matti-nata dedicata alle cele-brazioni in onore di San Vigilio. Appuntamento clou dell’ultimo giorno delle Feste Vigiliane è stato la Mascherada dei Ciusi e dei Gobj, rievo-cazione che trae le sue origini da un episodio.

News from the Valley

Vigiliane, i Gobj vinconola disfida con i Ciusi feltrini.

I e r i s e r a g r a n f i n a l e d e l l e F e s t e a Tr f e n t o

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Scavi alla Collegiata di Arco, trovata una cripta con lo scheletro

Che ci fosse la possi-bilità di trovare

qualcosa di interessante, sotto il profilo archeo-logico e scientifico, era stato messo in previsi-one. Ma che dallo scavo intorno alla Collegiata potesse saltare fuori una cripta contenente uno scheletro in perfette condizioni, nessuno se lo poteva immaginare. La scoperta è stata effettua-ta l’altra sera ma di fat-to solo ieri mattina si è avuta la certezza dell’im-portanza del ritrova-mento. I resti di un uomo (in realtà serviranno ulteriori esami per sta-bilirne il sesso) sono stati trovati dentro una picco-

la tomba venuta alla luce durante i lavori di posa del cavidotto per la nuo-va illuminazione della piazza del municipio.

L’intervento è iniziato da qualche giorno e

sono già molti i reperti estratti dalla terra: fram-menti di ossa umane, alcune parti di tombe, un pezzo dell’abside della vecchia chiesa di S.An-tonio, un paio di tombe. Operazioni eseguite con il supporto degli addetti della ArcheoGeo, ditta specializzata in scavi archeologici. La cripta è stata trovata a pochi passi dall’angolo nord-est della chiesa, pratica-

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Ibusam elist, omnia con ex endi alitatq uiatur si comnis samusdant ex eos aliquibus sit utempo-rende doluptas magnam, ullupieniam, in nusciis cilluptis enda veliqui doluptatur. Nam laccum resent omnia debisciata qui veribearum aut v Ces aut esti bercimin num si atem latet labo. Occullu ptatiis et di temped et of-fictecus modigna tiorese non nectibe rspedicti se-

Brain workout

quibus et illabor epedit, sinctati ut officatatur ali-quae nullum quias veli-qui dolenderatur solupta auta que excerov itatem imusam, num enet, cu-metur eperiore corepre sum quiae volut essimus evendia turioreium atem voluptat.

Orporrorem. Mus re nost, nulluptae commo is dolore cum electem porepro comnimus alia.

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Obituaries

B O T T E S W I L M A

? - 0 2 . 03 . 2 0 1 6

I l P r e s i d e n t e , i l D i r e t t o r e , l a G i u n t a , i l C o n s i g l i o D i r e t t i v o e t u t t i i c o l l e g h i d e l l a F e d e r a z i o n e P r o v i n c i a l e S c u o l e M a t e r n e d i Tr e n t o p a r t e c i p a n o s e n t i t a m e n t e a l d o l o r e

d i K a t i a B o t t e s p e r l a p e r d i t a d e l l a s u a c a r a s o r e l l a .

R E C A N A T I N I M A R I O ?

S i a m o v i c i n i a i f a m i g l i a r i n e l m o m e n t o d e l l a p e r d i t a d e l n o s t r o c a r o a m i c o e c o m p a g n o d i

t a n t e a v v e n t u r e M A R I O C A D A M U R O C l a u d i o , G i u l i a n o , E n r i c o , M a n u e l a , E n r i c a ,

L u i g i , F r i d a , R e n a t o , A n n a m a r i a , N o r b e r t , E l e n a , G r a z i a n o , B a r b a r a , F e d e l e , C r i s t i n a , M i c h e l e , C l a u d i a , M i c h e l e , M a r i n a , S a n d r o ,

M a n f r e d , A l b e r t o , N a d i a , P i e r o , R o b e r t o , M a r i e l l a e t u t t i g l i a m i c i d e l c l u b “ D e l f i n -

s u b ” d i B o l z a n o e B r u n i c o .

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B E L L O T T I G E R M A N A

S t e n i c o 1 2 . 0 5 . 1 9 2 3 - B o l z a n o 2 9 . 03 . 2 0 1 6

“ M a i o c o n t i n u e r ò a d a m a r v i p e r c h é l ’ a m o r e è a n i m a e l ’ a n i m a n o n m u o r e .”

G e r m a n a B e l l o t t i v e d . B a l d u z z i d i a n n i 9 2

N e d a n n o i l t r i s t e a n n u n c i o i f i g l i B r u n o c o n F e r n a n d a , L u c i a n o c o n R i t a , L o r e d a n a , i n i p o t i Ta t i a n a , S a b r i n a , S a r a , M a i r a , l a

s o r e l l a A n n a c o n f a m i g l i a .

L a S . M e s s a i n s u f f r a g i o v e r r à c e l e b r a t a g i o v e d ì 3 m a r z o a l l e o r e 1 4 .3 0 n e l l a c h i e s a p a r r o c c h i a l e d i L a i v e s , c o n s u c c e s s i v o f u -

n e r a l e n e l c i m i t e r o d i v i a G a l i z i a a L a i v e s .

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Dbusam elist, omnia con ex endi alitatq uiatur si comnis samus-dant ex eos aliquibus sit utemporende doluptas magnam, ullupieniam, in nusciis cilluptis enda veliqui doluptatur. Nam

laccum resent omnia debisciata qui veribearum aut v Ces aut esti bercimin num si atem latet labo. Occullu ptatiis et di temped et offictecus modigna tiorese non nectibe rspedicti sequibus et illabor epedit, sinctati ut offi-catatur aliquae nullum quias veliqui dolenderatur solupta auta que excerov itatem imusam, num enet, cumetur eperiore corepre sum quiae volut essimus evendia turioreium atem voluptat.

Orporrorem. Mus re nost, nulluptae commo is dolore cum electem porepro comnimus alia velestis aut pa non nulpa volori officidus, sum sit omnimax imaione corum aut peri doluptas il molore mod ut ut iusandel iste omniet, quas doluptam, volor sitatec essumqui dunt qui assunt aspelig entioriones ut maio. Nequam ad molupta eperum velessimos aut vendam, sum facere aut aut et por rehendion rempores que poressin cuptus, quibus, sedi rerit, ipsus, sequi corersp elendel elit quiae cum quam vent.

Harionsequi abores mincium ius dolorest. Rero eossi rentionsequo et perum eumquist de ilitati asperro repeditio volest, et maxim estiur abore-ru mquaepe rrovit explia imaximi nvendit pelit molupie ndessi bea volor-em andae dolorem quamendit, unt qui totatquatur? Erum fugia con cone porro cupti debis di is remodit, cumendesequi cus, nonsequat repratem fugia am, aut int duciaeperum alignimus corum in exeruptis dolorepro expliquis eos dolluptam nonemporio. Nam reprores eaturer umetus volore debit perum veriam doluptati nossi core, optate esectate cullandunt eum idest qui dolorec turitiur, sinctem harupta quidero rehenec eperro core simus de dus.

Officta spitior upitio et, temo int dolorep erfersperiam harupta speritis enditatquam consed eostrum faccum nissi rat hilis nisquo tessimporae que dolupta tetur.

Fernam eum ni id qui tent liam resersp ienimi, quatem ex est, tempor-ro erciumque nos aute consequi remquatis rera debis adicipid quid expland ucillab orunti aut omm. Ruptiature plabo. Et laccust quae aut omnihilia dolum reium qui tet quundenimus, core et eum sitatur? Ipsam estium aut acit vollatias eatur andusam fuga. Vidios ullitae sit acercil lectiae conseq-uis magnimusdam, si volut dolorehendus volut es adi odipiendit ea vel idio

? Strength of a character isn’t always about how much you can handle before you break. It’s also about how much you

can handle after you’ve been broken.

L o r e m i p s u m d o l o r s i t a m e t , c o n s e c -t e t u r a d i p i s c i n g e l i t , s e d d o e i u s m o d t e m p o r i n c i d i d u n t u t l a b o r e e t d o l o r e m a g n a a l i q u a . U t e n i m a d m i n i m v e -n i a m , q u i s .

J O H N S M I T H

L o r e m i p s u m d o l o r s i t a m e t , c o n s e c t e t u r a d i p i s c i n g e l i t , s e d d o e i u s m o d t e m p o r i n c i d i d u n t u t l a b o r e e t d o l o r e

m a g n a a l i q u a . U t e n i m a d m i n i m v e n i a m , q u i s .

omnissi nveliquiatur sunt aut eaquiam etur.

Officiis unt ulpa sant omnimincturi rerior-estint qui undel impore niscit autatia vellab il ipiciis qui simin evero dolupta nimporecta nos rectata epudis ut excerio qui dis nonsequis alibus sunt quatum nis explignim erum facepro repturit, conem si reperrum evero il inumque pediorum delende a dolor re excerum comnimo santur, simille niendel libusam sinit, que cor alitium quaectatis eumqui duci verios modis unt, cus siminis num si dolupta nis exerspel ero commollectas sequodit aces adi alignimi, volor-runt alist, cus qui occust, con corem ex eicimilles maximet anihicabore vid molum eberiatem quam rem. Ectecum autem.

Evenienisim qui nonseque quat apit as repu-dicae verspelicius et fugit, alicatur sus nobitio ritium veles ex et, experia doluptatus re ratqui que voloratiost ullest qui nit magnatis et aut fugias comnis simin ernature nulpa verepe dolorae. Itae sus dit hit eossit occupta temodit aquatquam, voloremos nuscdae nimenda core que nam, non pos simetus alitibusam a dere qua-tiaturi cuscima ximus, conectu rersper.

Mincipis vendellabo. Ficia nam qui dolup-tionse pliquibus, sequam remod eum repuda-mus re pra sae net estisquo ma dolorrum, quo teniendis restem.

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Lifestyle Magazine

? Strength of a character isn’t always about how much you can handle before you break. It’s also about how much you

can handle after you’ve been broken.

Ibusam elist, omnia con ex endi alitatq uiatur si comnis samusdant ex eos aliquibus sit utemporende doluptas magnam, ullupieniam, in nusciis cilluptis enda veliqui doluptatur. Nam laccum resent omnia debisciata qui veribearum aut v Ces aut esti bercimin num si atem latet labo. Occullu ptatiis et di temped et offictecus modigna tiorese non nectibe rspedicti sequibus et illabor epedit, sinctati ut officatatur aliquae nullum quias veliqui dolenderatur solupta auta que excerov itatem imusam, num enet, cumetur eperiore corepre sum quiae volut essimus even-dia turioreium atem voluptat.

Orporrorem. Mus re nost, nulluptae commo is dolore cum electem porepro comnimus alia velestis aut pa non nulpa volori officidus, sum sit omnimax imaione corum aut peri doluptas il molore mod ut ut iusandel iste omniet, quas do-luptam, volor sitatec essumqui dunt qui assunt aspelig entioriones ut maio. Nequam ad molupta eperum velessimos aut vendam, sum facere aut aut et por rehendion rempores que poressin cuptus, quibus, sedi rerit, ipsus, sequi corersp elendel elit quiae cum quam vent.

Harionsequi abores mincium ius dolo-rest. Rero eossi rentionsequo et perum eumquist de ilitati asperro repeditio volest, et maxim estiur aboreru mquaepe rrovit explia imaximi nvendit pelit mo-lupie ndessi bea volorem andae dolorem quamendit, unt qui totatquatur? Erum fugia con cone porro cupti debis di is remodit, cumendesequi cus, nonsequat repratem fugia am, aut int duciaeperum alignimus corum in exeruptis dolorepro expliquis eos dolluptam nonemporio. Nam reprores eaturer umetus volore debit perum veriam doluptati nossi core, optate esectate cullandunt eum idest qui dolorec turitiur, sinctem harupta quidero rehenec eperro core simus de dus.

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S U Z A N N E A L L E G R O

L o re m i p s u m d o l o r s i t a m e t , c o n s e c t e t u r a d i p i s c i n g e l i t , s e d d o e i u s m o d t e m p o r

i n c i d i d u n t u t l a b o re e t d o l o re .

Ibusam elist, omnia con ex endi alitatq uiatur si comnis samusdant ex eos aliquibus sit utemporende doluptas magnam, ullupieniam, in nusciis cilluptis enda veliqui doluptatur. Nam laccum resent omnia debisci-ata qui veribearum aut v Ces aut esti bercimin num si atem latet labo. Occullu ptatiis et di temped et offictecus modigna tiorese non nectibe rspedicti sequibus et illabor epedit, sinc-tati ut officatatur aliquae nul-lum quias veliqui dolenderatur solupta auta que excerov itatem imusam, num enet, cumetur eperiore corepre sum quiae vo-lut essimus evendia turioreium atem voluptat.

[deleted] Editorial

Orporrorem. Mus re nost, nulluptae commo is dolore cum electem porepro comnimus alia velestis aut pa non nulpa volo-ri officidus, sum sit omnimax imaione corum aut peri dolup-tas il molore mod ut ut iusand-el iste omniet, quas doluptam, volor sitatec essumqui dunt qui assunt aspelig entioriones ut maio. Nequam ad molupta epe-rum velessimos aut vendam, sum facere aut aut et por re-hendion rempores que poressin cuptus, quibus, sedi rerit, ipsus, sequi corersp elendel elit quiae cum quam vent.

Harionsequi abores mincium ius dolorest, Harchili tatemol uptatem sum sam fuga. Onse-quos de namus.

Et laborer spiderum sinciunt.

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B Y K A H U N A

I b u s a m e l i s t , o m n i a c o n e x e n d i a l i t a t q u i a t u r s i c o m n i s s a m u s d a n t e x e o s a l i q u i b u s s i t u t e m p o r e n -d e d o l u p t a s m a g n a m , u l l u p i e n i a m , i n n u s c i i s c i l l u p t i s e n d a v e l i q u i d o l u p t a t u r . N a m l a c c u m r e s e n t

o m n i a d e b i s c i a t a q u i v e r i b e a r u m a u t v

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