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Rinimi IN Magazine 6/2010
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AlessiaGiacobinoUna donna di stile
Viaggio nel fashion Piccola grande moda
Consorzio di viale Ceccarini 20 anni sfavillanti
Pamela Sabato Elicotteri (in) rosa
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Anno X - N. 6 - DICEMBRE/GENNAIO 2011
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RIMINI Via Strepponi, 13-15 - tel. 0541.384049 - www.giovagnolicollezioni.it
Brindiamo alla fine del 2010 e all’i-nizio del 2011 ringraziando i tanti amici che hanno condiviso con noi, a novembre, la festa di complean-no di “Rimini IN Magazine”. Ab-biamo scelto di dare spazio a noi e a loro, nelle prime pagine della ri-vista, raccontando attraverso i “volti della festa” la bella serata al Grand Hotel. Grazie ancora a giornalisti e fotografi, ai nostri inserzionisti: una menzione, in quanto partner della serata riminese, a Yuri Gabel-lini della concessionaria Porsche di Pesaro e ai fratelli Casalboni di Oltremateria Lab. Dopo questo
incipit, spazio alla presentazione di questo numero, che esce come d’abitudine a cavallo tra l’anno che finisce e il nuovo che inizia. Una rivista che inizia nel segno del fashion, con l’intervista di coper-tina all’imprenditrice della moda Alessia Giacobino, partita nel 2000 da Viserba (dove tuttora ha sede la sua azienda) alla conquista delle passerelle più importanti d’Italia e d’Europa. La sua Jo No Fui rappre-senta una delle punte di un solido movimento, un vero “distretto” fat-to di colossi (come Gilmar e Alber-ta Ferretti) e di decine di realtà più
piccole che si muovono con bril-lanti risultati. Con alcuni di questi portabandiera della “piccola gran-de moda” alla riminese, abbiamo parlato per farci raccontare la loro esperienza e le attuali prospettive di sviluppo in una fase certamente non semplice.Restiamo in tema moda per ce-lebrare i vent’anni di un’associa-zione che sa rilanciare, in ogni stagione, la “via Montenapoleone” della Romagna, quel viale Ceccari-ni i cui ultimi due decenni riper-corriamo attraverso alcuni degli associati all’omonimo Consorzio. Passiamo poi alla tenente Pamela Sabato, unica pilota donna d’eli-cotteri dell’esercito: all’aeroporto di Miramare l’abbiamo intervistata e fotografata insieme al suo A 129 Mangusta. Per l’arte, protagonista il sammarinese Leonardo Blanco, artista dell’astratto. Quindi archi-tettura e interior design, con un appartamento a Santarcangelo e l’architetto Luciano Paci. Per San Marino, il giornalista Sergio Bar-ducci, autore di un libro d’intervi-ste ai politici italiani, spiega come il Titano è “visto da lontano”.E ricordandovi l’itinerario eno-gastronomico, alla scoperta di tre leccornie per l’inverno, chiudiamo segnalando le nostre più recenti uscite in libreria: la Guida ai risto-ranti , dedicata alla Romagna e Pe-saro-Urbino, e 52 domeniche di golf in Emilia Romagna, dedicato a uno sport in grandissima ascesa.
di Andrea Masotti
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AlessiaGiacobinoUna donna di stile
Viaggio nel fashion Piccola grande moda
Consorzio di viale Ceccarini 20 anni sfavillanti
Pamela Sabato Elicotteri (in) rosa
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Anno X - N. 6 - DICEMBRE/GENNAIO 2011
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Anno V - N. 2 - GIUGNO/LUGLIO/AGOSTO 2010
Pesaro-Urbino
Imprenditori “geniali” Economia dell’intuizione
Le “spiagge” del territorio Un’estate... al fiume
Francesca Pascucci La signora delle chiocciole
SilviaCecchiIl volto elegante della Legge
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Anno V - N. 4 - DICEMBRE 2010/GENNAIO-FEBBRAIO 2011
Pesaro-Urbino
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Professionisti... in economia Il mestiere dell’innovazione
Lorenzo Bavaj Tocco di classe
Candelara Il paese delle candele
RaulZini
Il mio lavoro, la mia passione
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Anno XIII - N. 6 - DICEMBRE 2010
Il nostro impegno nelVolontariato
Germano Pestelli e Gaetano Foggetti
I Nasi Rossi del dottor Jumba Una risata ci guarirà
Tradizioni di Natale Atmosfere magiche
Feste golose I segreti di un cesto perfetto
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Anno VII - N. 4/5 - dIcembre 2010
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Gaetano Foggetti e Germano Pestelli Per gli altri
Tradizioni di Natale Atmosfere magiche
Feste golose I segreti di un cesto perfetto
I Nasi Rossi deldottor JumbaUna risata ci guarirà
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Supplemento a “Ravenna IN Magazine” N. 6 - 2010
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AlbertoBeltrani
Sarti e Italia, che spettacoli!
Lucia Vasini Anima creativa
Roberto Pagnani Dialoghi dinamici
Gianna Giani Il filo del passato
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LuciaVasini
Anima creativa
Alberto Beltrani Un gran bel film
Roberto Pagnani Dialoghi dinamici
Gianna Giani Il filo del passato
Anno IX - N. 6 - DICEMBRE 2010/GENNAIO 2011
Ravenna w w w. i n m a g a z i n e . i t®
Auguri“alla Moda”
IN Magazine | 7
Editoriale
Edizioni IN MAGAZINE S.R.L.Redazione e amministrazione:Via Napoleone Bonaparte, 5047100 Forlìtel. 0543.798463fax 0543.774044
www.inmagazine.it
Stampa: Graph S.N.C. - San Leo (PU)
Direttore Responsabile:Andrea Masotti.
Redazione centrale: Andrea Biondi, Francesca Renzi.
Progetto grafico: Lisa Tagliaferri
Impaginazione: Francesca Fantini
Controllo produzione e qualità: Isabella Fazioli.
Ufficio commerciale: Irena Coso.
Collaboratori: Graziella Biagetti, Franco Cavalli, Claudia Gelmini, Marina Giannini, Alessandra Leardini, Andrea Manusia, Milena Massani, Maria Cristina Muccioli, Stefano Rossini, Lucia Rughi, Manuel Spadazzi, Matteo Tosi.
Fotografi: Mario Flores, Riccardo Gallini, Ilaria Milandri, Filippo Pruccoli, Studio Paritani.
Chiuso per la stampa il 22/12/2010
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Sommario
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45 Creare| Leonardo Blanco
48 Abitare| Appartamento a Santarcangelo
53 Disegnare| Luciano Paci
56 Analizzare| Visti da lontano
60 Degustare| Cioccolato, fossa e Sangiovese
62 Consultare| La nuova Guida ai ristoranti
64 Giocare| 52 domeniche di golf
66 Celebrare| 100 anni Baldinini
7 Editoriale
10 Annotare| Brevi IN
20 Festeggiare| 10 anni di Rimini IN
22 Essere| Alessia Giacobino
28 Ideare| Viaggio nel fashion
34 Unire| Consorzio di viale Ceccarini
40 Pilotare| Pamela Sabato
Rimini - Con voto unanime, Pier Lu-igi Celli, direttore generale dell’Uni-versità “Luiss Guido Carli” di Roma, e già direttore generale RAI, è stato nominato alla guida dell’Associazio-
ne “Fondazione Federico Fellini”. Si completa il processo di rinnovamento degli organi amministrativi e cultura-li della Fondazione. Con la nomina di Celli, il Consiglio di amministrazione può iniziare così il programma di svi-luppo gestionale, culturale e istituzio-nale, negli obiettivi della Fondazione.
Don Camillo, locale di stile
Cattolica - Stile metropolitano nel cuore della cittadina, questo si potrebbe dire per descrivere il Don
Camillo aperto al pubblico da luglio ma nella mente della proprietaria
Gaia da tempo. “Avevo sempre sognato di aprire un posto del genere
e dal 1° luglio ce l’abbiamo fatta - spiega. Mi occupo personalmente
della preparazione dell’aperitivo e ho contribuito anche alla realizzazione di
parte dell’arredamento. Io e Antonio amiamo questo lavoro e adoriamo circondarci di gente.” L’aperitivo è
caratterizzato da un ricco buffet e si può gustare tutte le sere, a pranzo
piatti veloci mentre la sera se ne possono trovare di più elaborati.
Aperto anche a colazione, il locale è perfetto per serate a tema e feste di compleanno. Vale la pena citare due specialità: la grande varietà di
deliziose cioccolate e gli altrettanto numerosi tè e infusi. (C.G.)
Sorrentino e Milo per il Premio Fellini
Rimini - Lo scorso 17 dicembre Paolo Sorrentino ha ricevuto, dalle
mani di Sandra Milo, il Premio Fondazione Fellini 2010 consegnato
al regista durante il convegno che ogni anno la Fondazione organizza
per rendere omaggio al Maestro. Sabato 18, in omaggio al vincitore, è stato proiettato Il divo quindi è stato
presentato Divi & Antidivi, Il cinema di Paolo Sorrentino a cura di Domenico Monetti, Luca Pallanch e Pier Paolo
De Sanctis, il primo libro che analizza l’opera di Sorrentino.
Reggini, doppio Evento
Rimini - La concessionaria Volkswa-gen ha organizzato per il 22 gennaio un happening per celebrare il 60° anni-versario e inaugurare il nuovo salone di Rimini, vicino alle Befane. I parte-cipanti potranno ricevere in regalo una bottiglia di champagne e brinda-re insieme ai vip. Sarà presentata la nuova Passat, col suo inconfondibile design, l’innovativa tecnologia delle
motorizzazioni, il carattere sportivo e il confort impeccabile. Un gran-de evento aperto a tutti, un’occasio-ne per scoprire le novità del salone, progettato secondo i nuovi standard Volkswagen: un white concept elegante, raffinato e innovativo, che fa ampio ricorso al bianco creando un effetto rilassante. Reggini Rimini, S.S. Adria-tica, angolo via Macanno 45.
Gaudenzi in Vetrina
Riccione - La boutique con sedi a Ric-cione e Cattolica, guidata da Giovan-na Gaudenzi insieme alla figlia Fran-cesca è stata selezionata come una delle venti migliori boutique d’Italia, nel libro In vetrina (Fausto Lupetti Editore). All’interno del volume, che intervalla la storia dei negozi a sugge-stive foto degli ambienti, dieci le fac-ciate dedicate al negozio riccionese.
Celli e Fellini
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Andrea Gnassi, vittoria alle Primarie
Rimini - “È stata una corsa lunga, difficile, impegnativa. Adesso arriva
la vera sfida per voltare pagina nella storia di Rimini.” Così Andrea Gnassi
al termine del vittorioso scrutinio delle primarie per la candidatura a
Sindaco del centrosinistra. “Ringrazio i cittadini che mi hanno dato fiducia e tutti quelli che sono andati a votare -
ha dichiarato Gnassi. Ringrazio anche Tiziano Arlotti, Nando Fabbri e Maria
Cristina Gattei per avere reso viva e vera questa competizione elettorale.
Adesso insieme dobbiamo lavorare per elaborare un programma
elettorale in grado di assicurare a Rimini un futuro di modernità,
innovazione e sviluppo.” www.andreagnassi.it
Convegno sul vino a Villa Mattioli
Rimini - Il vino, collegato all’unicità dei suoli e, quindi, anche al territorio
e al paesaggio è stato al centro del convegno ospitato a inizio dicembre
a Villa Mattioli di Vergiano. “Terre e Vini dei Colli di Rimini” il titolo dell’iniziativa. Sono intervenuti
Jamil Sadegholvaad, assessore alle Attività produttive della Provincia; Manlio Maggioli, presidente della
Camera di Commercio; Stefano Romani, presidente del Consiglio Interprofessionale Vini Doc Colli
di Rimini. A seguire, si è svolta una degustazione di Sangiovese e Cabernet Sauvignon ottenuti dalla
sperimentazione.
Presentata la Nuova V60
Rimini - Dopo il lancio della S60, la berlina media di Volvo, a fine settem-bre, Flaminiauto ha presentato il 20 e 21 novembre scorsi la nuova SW V60. Il lancio delle nuove vetture è avvenuto nel rinnovato show room di via Flaminia. Numerosi i clienti che hanno potuto provare le nuove auto.
Particolare attenzione ai dispositivi di sicurezza: il city safety, che protegge dagli urti nella circolazione urbana, e l’innovativo pedestrian detection che rileva i pedoni evitandone l’impatto. Ma il vero successo sono le linee mo-derne e sportive che fanno di questa auto un successo annunciato.
I vincitori del Sigismondo d’Oro
Rimini - Assegnati i riconoscimenti per il 2010, alla Fondazione San Giu-seppe per l’Aiuto Materno e Infantile e alla Comunità di San Patrignano Onlus. Per la Fondazione è il coronamento delle celebrazioni del centenario. Per San Patrignano, un riconoscimento
ufficiale dalla città. “In un momento segnato da una crisi che rischia di ac-centuare contrasti e divisioni sociali, è più che mai importante riaffermare i valori della solidarietà, della coesio-ne, dell’aiuto reciproco, del dono e della gratuità - ha spiegato il sindaco Alberto Ravaioli. (M.C.M.)
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12 | IN Magazine
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Biagetti.pdf 1 16/12/10 12.00
Rimini - Serata dedicata a Chopin per il Rotary Riviera lo scorso 30 novem-bre all’Hotel Ambasciatori, nel bi-centenario della nascita del musicista polacco. A esibirsi il giovane Mattia Guerra, formatosi al Liceo Lettimi e già affermato a livello nazionale.
I.CO a Terex 2010
Rimini - In occasione del Tuscany Earthquake Relief Exercise
2010, la più grande esercitazione internazionale di protezione civile, in
Toscana dal 25 al 28 novembre scorsi, ha debuttato l’innovativa soluzione di
monitoraggio d’emergenza di rischi di frana messa a punto dalla riminese
I.Co S.r.l., in collaborazione con la facoltà di Ingegneria di Bologna.
Per l’occasione è stato ricreato lo scenario del sisma che colpì Piazza
al Serchio nel settembre 1920, quando morirono 171 persone: in
questo ambito I.Co, impegnata nella ricerca e sviluppo di sistemi wireless
avanzati, ha presentato la piattaforma The Guardian nella sua versione
Emergenza Frane, simulando l’attivazione di un fronte franoso con
rischio per cose e persone.
Convegno sul mosaico
Rimini - Si è tenuto a novembre in Fiera il convegno “Percorsi del
Mosaico Mediterraneo” organizzato dalla Camera di Commercio in
collaborazione col Comune e l’Istituto Italiano Fernando Santi,
momento di riflessione e proposta agli operatori turistici dell’area per
la creazione e la sperimentazione di itinerari turistico-culturali innovativi
attraverso il Mediterraneo; ma anche uno stimolo alle aziende produttrici
di ceramiche e ai loro grafici, affinché quei materiali tramandati nel tempo acquistino nuove suggestioni. Hanno
partecipato, fra gli altri: Manlio Maggioli, presidente dell’ente
camerale; Antonella Beltrami, assessore alla Cultura di Rimini;
Giovanni Gonzi, Docente a Lettere e Filosofia a Parma; Maria Grazia Maioli della Soprintendenza Beni
Archeologici dell’Emilia Romagna; Franco Bertoni, curatore delle
collezioni moderne del MIC di Faenza.
Web Marketing Revolution
Rimini - L’11 e 12 marzo 2011 si terrà BE-Wizard!, il primo evento interna-zionale dedicato al web marketing per San Marino e l’Italia. Fra i relatori, alcuni dei massimi esperti al mon-do del settore, per la prima volta in un unico evento. Protagonisti del primo giorno, ospiti internazionali
che offriranno una panoramica su strategie, nuove tendenze e sviluppi futuri del web marketing e della comu-nicazione online a fini commerciali. La seconda giornata propone due programmi alternativi per le sessioni d’approfondimento tecnico nei set-tori del turismo e dell’e-commerce.
Sea for Children
Riccione - Lo scorso 4 dicembre si è svolta la festa per Sea for Children, presso Bottega Brandina. La Onlus, presieduta da Franca Mulazzani, aiu-ta i bambini in difficoltà in tutto il mondo. Si è brindato con Morosini e Barbara Marcolini all’iniziativa di raccolta fondi (per complessivi 3.650 euro) per regalare un anno di scuola
ai bambini della fazenda di Jiquiriçà, in Brasile. Per il 2011, raccolta fon-di per costruire il nuovo dormitorio. seaforchildren.it
Rotary e Chopin
14 | IN Magazine
Riminesi alla Triennale
Milano - Alessandro Mori e Rossella Roversi, dello studio Cumo
Mori Roversi Architetti di Rimini tra i protagonisti della Triennale di Architettura milanese. Il loro
progetto di restauro scientifico, con ampliamento del campanile, dell’ex Cattedrale di Santa Colomba (via Di Duccio, angolo piazza Malatesta) è
stato inserito nella mostra dedicata a progetti di giovani architetti italiani
under 40 allestita presso la Triennale di Architettura, sede Bovisa, fino al 9 gennaio. Il progetto era stato
selezionato dopo un bando aperto agli architetti italiani under 40, promosso
dal Coordinamento Nazionale dei Giovani Architetti Italiani e dalla casa editrice UTET. L’iniziativa aveva avuto
come esito la pubblicazione di un volume, presentato a giugno a Roma,
presso la Casa dell’Architettura.
Evento all’ Ambasciata
San Marino - Lo scorso 3 dicembre presso l’Ambasciata d’Italia la Fonda-zione Antonino Caponnetto e l’Am-basciatore Marini ad otto anni dalla scomparsa del giudice lo hanno ricor-dato parlando di legalità e contrasto al fenomeno mafioso. Erano presen-ti Elisabetta Caponnetto, numerose personalità dell’antimafia e rappre-sentanti della Repubblica: i segretari di Stato Augusto Casali (Giustizia), Marco Arzilli (Industria), Romeo Morri (Istruzione), Pasquale Valen-tini (Finanze), Gianfranco Venturini
(Territorio), nonché alcuni magistrati e giudici del Tribunale Commissaria-le e Civile di San Marino. L’iniziativa ha concluso la scuola di formazione organizzata dalla Segreteria di Sta-to alla Giustizia di San Marino in-sieme alla Fondazione Caponnetto.
Incantesimo Barocco
San Marino - Il ’600 nelle collezioni private sammarinesi, in mostra alla Galleria di Palazzo Arzilli fino al 6 febbraio: la “Galleria San Marino” torna alla ribalta per ritratti, paesag-gi, racconti biblici, nature morte: una rivoluzionaria realtà che il XVII e il XVIII secolo hanno imposto. La mo-stra è stata patrocinata dalle Segrete-rie di Stato alla Cultura, all’Industria e Commercio e da quella del Turi-smo. Ed è stata possibile grazie al so-stegno di Ente Cassa di Faetano, Fon-dazione San Marino, che ha prestato alcune opere, S.U.M.S dell’Hotel Pa-
lace, Reggini, Giochi del Titano, Mis-sion e dal Centro commerciale CE. Orari d’apertura: 10,30-13,00 e 15-19. Ingresso 4 euro.
Chiaramagica di Marinelli
Rimini - È stato presentato a San Pa-trignano il primo libro dell’ascolano Ascanio Marinelli, 52 anni con un passato di tossicodipendenza da cui ha voluto riscattarsi entrando nella comunità fondata da Vincenzo Muc-cioli. Durante il suo percorso, Ma-
rinelli ha dato vita a Chiaramagica, pubblicato da Fazi. “L’ho scritto a San Patrignano, incoraggiato da un ami-co conosciuto in comunità”, ha rac-contato l’autore. “L’ho scritto per di-mostrare che è possibile uscire dalla droga, che chiunque ce la può fare.”
16 | IN Magazine
www.swarovski.com
CRYSTALTIMEC.so Augusto, 197 / 47921 RiminiTel. 0541 183 3637 / e-mail:[email protected]
Repubblica… a teatro
San Marino - Partita a dicembre la nuova stagione, tra Teatro Nuovo
e Titano: sul primo palco, dopo l’inizio a dicembre con Medea,
l’11 gennaio Manuel Frattini è in scena con Aladin - Il musical; il 19, Angela Finocchiaro in Mai più soli di Stefano Benni; lunedì 31, Otello
con Danilo Nigrelli. A febbraio, il 15, il Misantropo di Molière; a marzo,
Massimo Dapporto e Benedica Boccoli in L’appartamento, il 14, mentre il 20 Giuliana Lojodice è
protagonista di Le conversazioni di Anna K. Infine, il 5 aprile, Sandro
Lombardi e Roberto Latini in L’uomo dal fiore in bocca di Luigi Pirandello.
Tutti gli spettacoli iniziano alle ore 21.15. Al Teatro Titano, per la
rassegna “Racconti in musica”, dopo il debutto del 20 dicembre con Erri De Luca e Gianmaria Testa, il 23 gennaio tocca a Ivano Marescotti e Quintorigo
con Pirata e è Lòpp. Il 23 febbraio arriva Vincenzo Cerami con Le mille
e una notte; infine, il 30 marzo, Giulio Casale in La Canzone di Nanda.
www.sanmarinoteatro.sm
SanPa ai vertici gastronomici
Rimini - Ancora un riconoscimento per Vite di San Patrignano arriva dalla
guida ai ristoranti d’Italia di Davide Paolini e del “Sole 24 ore”. Franco
Aliberti, pastry-chef ha ottenuto una menzione dal “Gastronauta”
che nella sua guida lo ha indicato quale migliore rappresentante della pasticceria italiana. E da
Cremona, al salone delle eccellenze gastronomiche artigianali è arrivata
la notizia che a vincere il premio di Cheese of the year 2010, nella
categoria formaggi ovo caprini, è stato il “Riccio”, pecorino stagionato
in foglie di castagno e creato dai mastri casari di San Patrignano.
www.sanpatrignano.org
Made in Rimini: premiato Andrea Cinelli
Rimini - Il riconoscimento che va alle eccellenze imprenditoriali del terri-torio, alla nona edizione, è andato per il 2010 ad Andrea Cinelli, AD del Gruppo Fugar, azienda di Verucchio leader a livello internazionale nel set-
tore della pasticceria e della gelateria. Il presidente della Provincia, Stefano Vitali ha sottolineato come “Fugar sia un’azienda leader nei mercati che tiene insieme ricerca e innovazione all’attenzione verso il sociale e la co-munità. Un’etica d’impresa attenta al contesto in cui opera. Un gruppo che attraverso la qualità dei suoi pro-dotti valorizza,in ambito internazio-nale, nome e tradizione della nostra economia”. La cerimonia di consegna del premio si è svolta insieme al tradi-zionale saluto congiunto di fine anno della Prefettura e della Provincia, lo scorso 12 dicembre.
Il premio Gianni Fabbri
Rimini - È stato vinto da Ambrogio Sparagna il Premio Gianni Fabbri 2010. Durante il party di Indicativo-Presente al Nomi Bar di Rimini, Pao-lo Fabbri ha consegnato il prestigioso riconoscimento, consistente in una scultura dell’artista Fausto Baldessar-rini, al famoso musicista inventore del Festival della Taranta. Il tema di questa terza edizione di Indicativo-Presente è stato incentrato sul signifi-cato e l’analisi degli “eventi”, nonché del loro sviluppo culturale, economi-co e sociale nel corso degli anni.
2011, volley e Solidarietà
Rimini - Le atlete della squadra Ica-ro Tv SG Volley per la lotta contro il tumore al seno: è stato presentato al Centro Congressi SGR il calenda-rio realizzato dalle pallavoliste della squadra, il cui ricavato andrà all’As-
sociazione Rimini Solidale ONLUS, di cui è vice presidente Micaela Dionigi di SGR, per l’acquisto di un mammo-grafo mobile, un automezzo dedicato allo screening itinerante per la dia-gnosi precoce del tumore al seno.
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I volti della Festa
foto Riccardo Gallini e Fotoriccione
Tanti gli amici, i collaboratori, i rappresentanti di aziende e istituzioni locali, gli sponsor, al brindisi di compleanno per i primi 10 anni della nostra rivista, lo scorso 18 novembre nella suggestiva Sala delle Colonne al Grand Hotel di Rimini. Partner della serata, il Centro Porsche Gabellini di Pesaro e Oltremateria Lab di San Giovanni in Marignano.
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Festeggiare | 10 anni di Rimini IN
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Stilista “vista Mare
testo Manuel Spadazzi
La matita è da sempre lo strumento della riminese Alessia Giacobino, “nata” architetto e dal 2000 stilista. Prima per i progetti di interior design, da dieci anni per disegnare i capi di Jo No Fui, l’azienda da lei fondata con sede in una villa a Viserba, a due passi dalla spiaggia.
Milano, anche ora che ha aperto il suo primo grande showroom, non fa per lei. “Preferisco di gran lunga Rimini. La vita che posso fare qui è unica. In ogni momento posso fare una passeggiata in spiaggia.”Sarà per questo che passa gran parte dell’anno nel suo piccolo ‘regno’ a Viserba, tra la splendida casa a due passi dal mare (“L’ho ri-strutturata io”) e la suggestiva sede di Jo No Fui, ricavata in un vecchiomulinoabbandonato. Ecco, per ca-pire chi è davvero AlessiaGiacobi-no, fondatrice e stilista di uno dei nuovi grandi marchi della moda italiana, bisogna partire proprio da lì. Da quel mulino sapientemen-te restaurato, da un collega stilista e dal talento visionario dei Mu-toid, che ha scelto qualche anno fa come sede della società per dare vita alle sue creazioni.La scrivania di Alessia è in mezzo a quella dei suoi collaboratori. Nien-te pareti, niente porte. Sul tavolo, blackberry sempre acceso, riviste di moda distrattamente accatasta-te, tazza di caffè costantemente riempita. Alle pareti, quadri e fo-
tografie. Assomigliapiùall’atelierdiun’artista,chealla‘casa’diunastilista. E tutto scorre veloce, come il successo di Jo No Fui. La prima collezione prodotta attraverso una licenza nel 2001, e nel 2006 già la prima sfilata alla settimana della moda a Milano.Habruciatoletappe…“Sono stata fortunata, è vero. Ho avuto subito un discreto successo. Ma non è stato facile. Non mi han-no regalato nulla.”Eppurelei‘nasce’architetto…“Avevo anche il mio studio. La ve-rità è che avrei voluto dedicarmi alla moda fin da giovanissima, ma dopo il diploma al Liceo artistico, anche spinta dalla famiglia, ho deciso di continuare a studiare. Dopo la laurea in Architettura ho fatto l’interior design per un anno, ma la tentazione era troppo for-te. Nel 2000 ho ripreso in mano la matita, l’anno dopo ho presentato a Milano la mia prima linea di capi femminili, marchiati Jo No Fui. La licenza è durata fino al 2003, poi mi sono messa in proprio fondan-do una società di produzione, la
Newport. E nello stesso anno ho aperto anche un piccolo showroom a due passi dal quadrilatero della moda.”Èriuscitasubitoa‘imporre’ilbrandinalcunedellepiùimportantibouti-queitaliane:comehafatto?“Vendendo il mio prodotto da sola, andando a presentare direttamen-te ai negozi le creazioni. E le cose sono andate bene, subito. Così nel 2005 ho deciso di stabilire la sede a Rimini, in un vecchio mulino re-staurato e trasformato nella sede della Newport, organizzandomi per gestire tutto autonomamente: è stata la svolta che mi ha permes-so di dare vita a un vero e proprio total look: abiti, borse, accessori e di arrivare sulle passerelle dell’alta moda.”AMilano,asettembre,hainaugu-ratoilprimonegoziomonomarca:oltre400metriinunospazioincon-sueto,aPortaVenezia.Econunate-stimonald’eccezione,ViolantePla-cido,chesièesibitainconcerto…“Emozionante e molto faticoso. Ho acquistato lo spazio solamente ad aprile e a settembre abbiamo
”
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Essere | Alessia Giacobino
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aperto inaugurando la boutique in occasione della Vogue Fashion Night. Il negozio l’ho ideato io: è molto particolare, intimo. Sono stata aiu-tata dalla cornice spettacolare di un lussuoso palazzo liberty, non è la classica boutique: è concepita come una casa e un luogo di ritro-vo dove scambiare due chiacchere davanti a un camino, o bere un the. Rispecchia il mio gusto, il mio stile di vita.”Oggièpresente inoltre250bou-tiqued’altamodadall’EuropaagliStatiUnitifinoalGiappone.Qualèil suo prossimo obiettivo? AprireunaseriedinegozimonomarcaJoNoFui?“Difficile dirlo, ma ho un sogno: conquistare il mercato francese, impenetrabile. E magari aprire una boutique a Parigi. Sarebbe splendido. Per il resto, non m’in-teressa essere presente ovunque,
avere monomarca sparsi qua e là o vendere nei grandi magazzini. Ho sempre puntato alla qualità, a un pubblico di nicchia che sa rispec-chiarsi nella filosofia di Jo No Fui.”Lacrisidegliultimianninonhacer-toaiutatoilmondodellamoda…“La mia azienda non ha risentito della recessione, anzi. Siamo cre-sciuti, abbiamo fatto breccia in nuovi mercati. Nonostante questo, non ho cambiato nulla nel mio modo di lavorare. Il fatto è che ho sempre voluto mantenere l’azien-da entro certe dimensioni, le mie collezione sono realizzate pratica-mente tutte qui, in sede. Questo mi permette di controllare ogni par-ticolare, ogni dettaglio. Io so tutto quello che succede qui dentro.”Unasceltacoraggiosa,vistochelamaggiorpartedellegriffeitalianeormaiproduceall’estero.HaancorasensoparlaredimadeinItaly?“Il made in Italy non si discute. Ab-biamo una tradizione e un’espe-rienza che non ha eguali al mondo. È una scelta che ‘costa’. Produrre interamente in Italia, come faccia-mo noi, significa spendere tre o quattro volte tanto, a partire dalle materie prime, ma il risultato si vede. Una scelta che paga, e che mi permette di tenere tutto sotto controllo. La mia clientela è molto esigente e preparata, se non avessi
Una donna in carriera
Nata a Rimini nel 1972, laureata in architettura, debutta come stilista
nel 2001. I suoi abiti, piccoli gioielli di qualità sartoriale, approdano da
subito in alcune delle più importanti boutique italiane, grazie ai contatti
personali che Alessia riesce a creare e sviluppare. Nel 2003,
dopo tre anni di collaborazione con un’azienda che produceva il
marchio in licenza, la stilista fonda la Newport e comincia a realizzare
da sola le collezioni. Nello stesso anno apre uno showroom a Milano,
nel cuore di Brera, e nel 2006 la Camera della moda accoglie con entusiasmo la richiesta di
partecipare alle sfilate delle settimane della moda. “A pensarci,
è pazzesco - ride. Lavoriamo come pazzi per sei mesi per
dieci minuti di sfilata.”
A fianco, Alessia Giacobino controlla gli ultimi dettagli nel backstage di una sfilata. In apertura, primo piano della stilista durante un’intervista.
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sempre offerto un prodotto di al-tissimo livello, non sarei all’inter-no della distribuzione esclusiva in cui sono da dieci anni. Decido tutti i dettagli di ogni capo, solo dopo aver definito tutte le caratteristi-che decido a chi farlo confeziona-re. Mi piace fondere le esperienze che ho acquisito negli anni, per creare abiti unici che uniscono il meglio di tutte le lavorazioni. Per fare questo ci vuole competenza, ma anche molta passione e tanti sacrifici. Amo profondamente il mio lavoro, infatti nonostante le tante offerte e le proposte ricevute, ho sempre detto no, proprio per il desiderio di poter continuare a gestire l’azienda come voglio.”L’hafattoancheperlasuafamiglia?“Assolutamente sì. Se lavori nella moda, stare sulla scena a Milano, insomma fare vita mondana, è fondamentale. Io invece ho fatto tante rinunce per poter stare ac-
canto alla famiglia. Per fortuna anche Alessandro, il mio compa-gno, lavora nella moda, mi capisce e sostiene.”Moglie,stilistaeimprenditricedisestessa:riesceancoraafarel’ar-chitetto?“È una passione che non mi abban-dona. Ho ristrutturato da sola la mia casa a Viserba, quella a Mila-no, e ancora la sede di Jo No Fui e la nuova boutique. Essere stilista mi ha dato una sensibilità partico-lare, molto differente rispetto agli
altri architetti. Diciamo che il mio approccio è più emozionale. E non mi fermo mai, i viaggi di lavoro di-ventano anche occasione per visi-tare fiere di arredamento, mercati vintage, antiquari, mostre d’arte. Mi piace sperimentare, adoro l’arte e la vivo in modo personale. E non nascondo che mi piacerebbe, pri-ma o poi, fare anche del cinema…”Attriceoregista?“Attrice, attrice… Un bel film ‘col-to’, come se ne vedono sempre meno in Italia.” IN
Jo No Fui, da Rimini al Mondo
Jo No Fui oggi è presente in oltre 250 negozi e boutique d’alta moda. Il marchio è distribuito in Italia (dove registra circa il 60% del suo fatturato), in Germania, Austria, Svizzera, e ancora a Londra, Mosca, Kiev, Tel Aviv, Atene,Istambul, Riyad, negli Stati Uniti e perfino in Giappone. L’azienda è formata da 17 dipendenti e numerosi collaboratori esterni. La Giacobino continua, oggi come agli esordi, a disegnare personalmente le collezioni, coadiuvata dal suo ufficio stile, di cui fanno parte giovani stilisti e designer che collaborano fianco a fianco con lei. www.jonofui.it
Sopra, tre proposte delle più recenti collezioni Jo No Fui.
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Da sempre uno dei settori più attivi, con quasi 250 imprese, il distretto della moda riminese si mantiene vivace. Abbiamo incontrato i rappresentanti di alcune delle realtà più piccole, ma che con nuovi stili, idee e mercati, sanno contrastare con efficacia un periodo non facile.
testo Alessandra Leardini - foto Riccardo Gallini
Piccola grande Moda
Fucina di idee, culla di talenti. Che lamoda sia per il territorio rimine-se uno dei settori più vivaci, non è un mistero. Alberta Ferretti e Gilmar sono solo alcuni esempi di brands stimati nel mondo, “pezzi” grossi di una “tela” che vede sem-pre aggiungersi nuovi stili made in Rimini, dall’abbigliamento agli accessori per la casa. Accade così che uno dei simboli della riviera, la brandina, finisca stampata, per effetto della genialità del fotogra-fo Marco Morosini, sugli oggetti nelle due BottegaBrandina di Cat-tolica e Riccione. Che l’inventiva di Alessia Giacobino abbia portato JoNoFuitra le vette della moda. Che le stampe romagnole arrivi-no a “vestire” lenzuola, copriletti, tappeti, trapunte e tovaglie diret-tamente dalla sede di ChiodiBiancoCasa. Molto spesso è nella sartoria o nell’ufficio stile di una piccola attività artigianale, magari a con-duzione familiare che si sviluppa l’idea capace di risolvere anche un periodo congiunturale negativo come l’attuale.Unimar, linea ammiraglia dell’a-
zienda portata avanti a Riccione da oltre mezzo secolo dalla famiglia Berlini, dopo aver conquistato Eu-ropa, Russia e Stati Uniti (con due show room a New York e in Florida) è sbarcata in Medio Oriente. I suoi costumi per uomo, donna e bam-bino fino al pareo e all’infradito, hanno scoperto nell’Egitto, in particolare, un mercato proficuo. “Abbiamo differenziato i mercati ma soprattutto - spiega CristinaBerlini, responsabile commerciale - continuato a puntare sulla qualità di un full made in Italy in un’epoca in cui molti concorrenti spostano all’estero gran parte della produ-zione.” 25 i dipendenti, una media di 300mila pezzi l’anno ed export al 35% del fatturato, attraverso centinaia di negozi multibrand e corners monomarca.Costumi e corsetteria con il mar-chio Olymare beach wear hanno fatto la fortuna di SirenaStyling, nata nel 1991 quandoSandraeSa-brinaMontanariereditano l’azien-da di intimo del padre Giovanni. Oggi conta 10 dipendenti, tutte donne: particolarità che si tradu-
ce anche nei turni lavorativi, dalle 8 alle 16 per venire incontro alle mamme lavoratrici. Quanto alla crisi, “cerchiamo di tenere duro - commenta Sandra - abbiamo do-vuto smettere di investire in mac-chinari privilegiando la ricerca di nuovi mercati e partecipando a fiere internazionali che però non sempre portano nuovi clienti.” La ricerca di tessuti, colori e stampe non si ferma: oggi la linea è vendu-ta in diverse regioni italiane e in Francia e Russia.La “cura di ogni capo come se fosse l’ultimo” è la filosofia di Silla. L’ap-pena 32enne Andrea Gasperoni, cesenate ma riccionese d’adozio-ne, è la mente creativa e la mano che segue il campionario total look: maglieria, jeanseria, capispalla e camiceria. “Il dettaglio fa la diffe-renza”, spiega Gasperoni che, figlio di tessutai, la passione per la moda l’aveva nel dna. Fibre rigorosamen-te naturali, lane cashmere e tessuti 100% seta o cotone, ricerca nello stile anche attraverso lavaggi parti-colari e contasti cromatici, ha per-messo a questa piccola azienda, 10
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Ideare | Viaggio nel fashion
addetti compreso il personale dei monomarca di Cesena e Rimini, di arrivare con le sue prossime col-lezioni in Triveneto e Lombardia.Sandali gioiello, borse, cinture, corsetti, spille, collane e bracciali. Pellami abbinati a catene, maglie metalliche, strass con piume, swa-rovski e pietre. Ecco i prodotti del marchio SaraShyne. “Tutti eseguiti a mano e con materie prime italia-ne” spiegano da VillaSara, azienda misanese (dal nome della stilista) di appena 5 addetti. I prodotti sono già arrivati sulle passerelle d’alta moda. “Collaboriamo con stilisti di fama internazionale per le loro prime linee”, spiega il ma-nager FrancescoCeglia. Presto il debutto anche in tv. “Siamo stati scelti per realizzare gli accessori di una fiction che uscirà a marzo, Roma nuda, e ci stiamo attrezzando per distribuire all’estero: Arabia, Turchia, Serbia, Russia, ma anche Canada e Usa.”Ci sono invece piccole realtà che puntano a una clientela che po-
trebbe apparire oggi dimenticata, o quasi. “Già prima della crisi ci siamo resi conto che la concorren-za era elevata. Ho deciso di concen-trarmi così sulle taglie over 46”, rac-conta GuglielminaGambonititolare di SmashModaItalia, 6 dipendenti al Gros di Rimini. “Tutto è nato nel ’77: facevo la sarta ma gli abi-ti su misura mi stavano andando sempre più stretti: così ho deciso di produrre una linea di testa mia. Ho iniziato con 300 capi tagliati su
un tavolo da cucina.” Già dall’anno successivo, “con l’aiuto di alcune amiche sarte”, il raddoppio della produzione.Se Smash lavora nel territorio, ModaMoretti, altra azienda rimine-se “taglie comode”, ha clienti anche in Giappone, Usa, Kuwait, Libano, Russia e Turchia. “Andiamo dalla 42 alla 62”, spiega AndreaMorettiche insieme al fratello Fabrizio ha ereditato l’attività dal padre Piero. Con 10 addetti e una produzione made in Italy l’impresa compete con marchi come Marina Rinaldi ed Elena Mirò. “Siamo presenti negli stessi punti vendita, ma ci ritrovia-mo anche nei laboratori ai quali ricorriamo per parte del taglio e confezionamento, nel nostro caso tutti in Emilia Romagna.” Il lavoro non manca, specie nel sud Italia. “Il 90% del fatturato è nazionale per scelta; anche negli ultimi anni siamo cresciuti del 18%.”Alla ‘Dolce Vita’ anni ’50 si rifà l’ultima collezione estiva delle calzature Riviera. Un omaggio al mezzo secolo d’attività di questa
A fianco, Yuri e Katia Gobbi. Sotto, Sandra e Sabrina Montanari con le loro dipendenti. In apertura, dall’alto a sinistra in senso orario, Andrea Gasperoni, Perla Alessandri, Guglielmina Gamboni e Cristina Berlini.
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Via Giordano Bruno, 36 (centro storico) 49721 Rimini - tel/fax 0541 26632 - [email protected]
Entrare in questo esclusivo negozio di ricerca, proprio nel centro storico di Rimini, è un vero e proprio viaggio nel mondo del gusto e della raffinatezza. Qui ci si sente avvolti da una atmosfera piacevolmente retrò fra ambrasse, nappe dalle mille sfumature, passamanerie, bottoni, bijoux, tendaggi, cinture o borse. Ambienti caldi, dove prevale il legno e dove in piccole teche sono custodite collane di perle, di am-bra, di corallo oppure orecchini o bracciali di produzione rigorosamente artigianale scelti con cura nelle migliori maison italiane ed estere o creati da giovani talenti emergenti. è qui che si viene per avere un oggetto unico o per trasformare, in unico, un oggetto forse un po’ banale: il cuscino riprende vita con una nuova passamaneria, una maglietta dimenticata in un cassetto ritorna charmant con uno strasse, una giacca cambia volto con nuovi bottoni gioiello. è sufficiente un’idea, un suggerimento, un consiglio di Paola e delle sue preziosi collabo-ratrici, riservati non solo a privati ma anche a stilisti con i quali studiare soluzioni originali per la realizzazione di campionari o capi particolari.
Al Bottondoro, per trovare ciò che si è sempre cercato, ma che non si sapeva dove trovare.
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azienda riminese che produce solo sandali da donna e 100% italiani. Da laboratorio artigianale a cal-zaturificio tramandato di padre in figlio, Riviera conserva ancora l’uso di materiali pregiati ed ete-rogenei: camoscio, vernice e nappa si sposano alla corda, al legno e al sughero mentre le ballerine si illu-minano di strass e borchie, in li-nea con le ultime tendenze. Che la Romagna sia terra di calzature lo dimostra anche GreyMer. Fondata trent’anni fa da Luciano Alessan-dri, nell’ultimo anno si è allarga-ta traslocando in una nuova sede
di 3.000 mq a San Mauro Pascoli, outlet compreso, e ha inaugurato il suo primo monomarca all’este-ro, a Ecaterimburg, in Russia. Non solo: “Apriremo presto uno show-room nel quadrilatero della moda di Milano”, racconta PerlaAles-sandri. Strategico è stato il “piano di riposizionamento del brand con innalzamento qualitativo della pri-ma linea, distribuita in department stores e multimarca in Italia e all’e-stero, e la nascita di Maggie Gi, per la donna sotto i 30 anni.” Di firma sammaurese sono anche le borse diYuriFashionGroup, “da-gli ampi volumi e per una donna in carriera che in borsa deve met-tere un po’ di tutto”. YuriGobbi, 38 anni, è direttore creativo e titolare insieme alla sorella Katia di questa azienda nata nel 1975 su iniziativa della madre Adriana, ex dipen-dente di un calzaturificio locale. Il marchio oggi ha 7 monomarca da Cattolica a Cesenatico. Le borse Yuri sanno anche farsi apprezzare oltre i confini locali: “Molte clienti vogliono una nostra borsa perché l’hanno vista a una loro amica che se l’era portata a casa da una va-canza in riviera.” Quando si dice il passaparola… IN
In alto, Andrea Moretti e, a destra, sfilata a Riccione di SaraShyne con Franco Trentalance testimonial d’eccezione. Qui sopra, proposta dell’ultima collezione estiva di Riviera.
I numeri del “distretto”
Il “distretto della moda” riminese conta 247 imprese tra confezione di articoli d’abbigliamento, in pelle e pelliccia. 106 attività si trovano nel comune di Rimini seguito da Riccione (a quota 37), Coriano (17) e Santarcangelo (15). Le imprese artigiane coprono il 74% (183) e nella maggior parte dei casi si tratta di aziende individuali (131). 91 le imprese gestite da donne. Tra 2008 e 2009 le importazioni sono aumentate dell’8%, superando come valore i 95 milioni di euro, mentre l’export è calato dell’8% scendendo esattamente a 453.435.549 euro. I gruppi Aeffe e Gilmar, entrambi a San Giovanni in Marignano, sono tra leader a livello mondiale.
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Trattamenti basati sull’azione benefica del sale, proveniente dalle saline di Cervia e di Trapani, per farsi avvolgere da tutta l’energia di
questo antico elemento, ricco di preziose proprietà curative, che sono state riscoperte di recente, per dare vita a una moltitudine di tratta-
menti di salute ed estetica. Sul sale, infatti, da sempre denominato Oro Bianco, punta l’omonima Spa del Regina Elena 57, il 4 stelle di
Marina Centro a Rimini. L’utilizzo a scopo curativo si effettua attraverso la balneazione in vasche saline e ipersaline, con il bagno umido
salino, l’ausilio della stanza del sale (haloterapia), e con il letto di sale. L’estetica viene effettuata con prodotti e trattamenti composti da
sale integrale delle nostre saline. Per l’ideazione del centro benessere guidato da Danilo Semprini, la direzione del Regina Elena 57 si è
avvalsa della professionalità tutta riminese di veri esperti nel settore: l’azienda Be Ness di Santarcangelo di Romagna, guidata da Marco
Librizzi, e la progettista d’interni Cristina Zanni. Be Ness, nata nel 2007, progetta e realizza centri benessere con la formula “chiavi in
mano” per il settore professionale. Soluzioni a 360° per chi vuole investire in un settore in forte crescita, e ha necessità di essere seguito da
professionisti per competenza e specializzazione. La designer Cristina Zanni, di Santarcangelo di Romagna, è direttrice creativa e anima di
MatericaHome. Arreda residenze private, negozi e locali pubblici, disegna oggetti e collezioni d’arredo. Da anni collabora con aziende legate
al mondo del design, tra cui BeNess, con la quale ha maturato un percorso di specializzazione nella progettazione di spa e centri benessere.
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20 anni Sfavillanti
testo Marina Giannini - foto Fotoriccione
Da un’idea di Oscar Del Bianco ed Enzo Baleani, affiancati da un gruppo di operatori dell’area, nel 1990 nasce il Consorzio di viale Ceccarini e zona centro, con l’obiettivo di promuovere l’area e valorizzarne le attività commerciali. Ottanta gli imprenditori (oggi più di cento) aderenti a un progetto che celebra un successo che continua.
“VialeCeccariniRiccione,piùcheunaviaèun’istituzione”. Dino Sarti non poteva trovare parole più ap-propriate per descrivere un viale sempre al centro delle cronache mondane dove si è letteralmente trasportati nel bel mezzo degli eventi più trendy della città. Viale Ceccarini, d’altra parte, è ormai un simbolo, al di là dei problemi che si trova ad affrontare e dei titoli che continua a suscitare sui giornali. È il 1989 quando il sinda-co Terzo Pierani inaugura il nuovo arredo del “salotto”. La festa per il nuovo look va a gonfie vele. Lece-lebrazioniavvengonoindirettasot-toiriflettoridellaRai. Ed ecco arri-vare i vip chiamati da “Re Terzo”: Marisa Laurito, il professore Ric-cardo Pazzaglia, Simona Marchini, Milly Carlucci e Monica Nannini. Un anno dopo OscarDelBianco e
il gioielliere EnzoBaleani annun-ciano la costituzione del Consorzio d’area di viale Ceccarini con l’o-biettivo di promuovere il “salotto” di Riccione. Alla presidenza viene nominato lo stesso Del Bianco che si è sempre presentato con una cer-ta ironia e lungimiranza verso le tendenze e la loro tipicità. La sua idea di tenere aperti i negozi anche la domenica è stata vincente, ma c’è un obiettivo che non è riuscito a raggiungere? “Creareunsuper-consorziounendoicomitatid’areadituttalacittà”, confessa lui stes-so. Nella primavera del ’91, oltre a proseguire con la campagna stam-pa intrapresa con “Riccione città aperta” sui quotidiani a tiratura nazionale, il Consorzio organizza fortunate trasmissioni quali “Le danze della seduzione” e il conve-gno “Quattro passi nel verde”, che
ha goduto di risonanza a livello nazionale su riviste specializzate. Nel 1993 il viale sbarca in televisio-ne con “Campane e campanelle”, un ciclo di trasmissioni dedicate al turismo e non solo, condotte da Claudio Sorrentino. Da quell’epo-ca in poi è sempre stata “grande Riccione”, sempre in passerella e pronta ad essere applaudita. Nel ’99 Baleani, gioielliere, propone al direttivo del Consorzio di attribu-ire un premio, consistente in una medaglia d’oro, a un personaggio che si è distinto per l’impegno a favore dell’area pedonale centrale. Dal 2000, dopo la sua scomparsa, il Consorzio continua a istituire ogni anno questo riconoscimento che prende il nome di “PremioBale-ani”.Nella primavera 2001 Oscar Del Bianco lascia la presidenza e as-
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Unire | Consorzio di viale Ceccarini
sume l’incarico Maurizio Metto. “Misonosempre impegnatoafarcrescereilprestigiodelvialeguar-dandoavantisempreallaricercadinuovistimoli”, racconta. Nel 2002 si accendono le luci delle vetrine
per lo shopping notturno estivo. I negozi prolungano l’apertura fino alle 23 e sul viale i riflettori sono puntati su eventi fashion. In passerella le modelle raccontano le multiformi anime della moda mare. Nella primavera 2005 viale Ceccarini si tinge di rosso e riapre le porte al mito automobilistico più prestigioso del mondo con l’e-vento “Viale Ceccarini in Ferrari”. Nello stesso anno alla presidenza del Consorzio viene eletto GiorgioMignani“Findall’iniziohosemprecredutonelConsorzio,impegnan-domi nelle varie attività anchequandononfacevopartedeldiret-tivo”, spiega: con lui inizia l’ope-razione Riccione bon-ton con lo slogan “Mai più senza maglietta”. In viale Ceccarini il torso nudo fa scandalo e nel salotto è di rigore la t-shirt. Nella primavera 2008 il Consorzio promuove il grande evento di primavera. Lungo la passeggiata pedonale arrivano “I replicanti” di Steward Johnson, artista contemporaneo statuniten-se famoso per le statue in bronzo collocate in giro per il mondo da Washington fino a via Condotti,
In alto, da sinistra, Oscar Del Bianco e Maurizio Metto. Qui sopra, da sinistra, la famiglia “al femminile” alla guida di gioielleria Baleani e Giorgio Mignani. In apertura, una suggestiva immagine di viale Ceccarini addobbata per le feste.
Un tempo era via Viola
In origine il viale più celebre di Riccione, oggi con 80 attività, ognuna con le sue specificità, veniva chiamato con il diminutivo di via “Viola” ed era poco più di un sentiero che collegava il vecchio borgo a nord della ferrovia, denominato “Riccione Paese”. Nel 1912 il Comune di Rimini, al quale apparteneva la “borgata” di Riccione, deliberò di assegnare ufficialmente alla Viola il nome di “viale Maria Ceccarini” in omaggio alla storica benefattrice della Perla Verde. Nel dopoguerra la rinascita economica segnò il ritorno del turismo d’èlite e il viale è diventato la via Veneto e la Montenapoleone d’Adriatico. Il Consorzio di viale Ceccarini festeggia quest’anno vent’anni di una vita brillante, creata con la genialità e la professionalità degli operatori riccionesi. www.vialececcarini.it
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a Roma. In quest’ultimo anno il raggio d’azione del Consorzio è arrivato lungo viale Dante fino al porto, raggiungendoilnumerore-corddi101associati. E se AnnaePollyBaleani, titolari dell’omonima gioielleria, sosten-gono che la strategia che ha porta-to il viale ad essere considerato una
delle strade più famose d’Italia è la specificità delle sue vetrine, da un’altra associata, PaolaTamburi-ni, della gioielleria concessionaria Rolex arrivano parole di apprezza-mento per l’operazione sicurezza nelle ore notturne.“Credo sia importante per noi ope-ratori essere uniti per far crescere il
viale”, aggiunge FrancescaMeletti della boutique Gaudenzi; entusia-sti dell’attività del Consorzio, si di-chiarano infine MimmoeMicheleGentile, titolari del Blue Bar. “Ab-biamo sempre creduto nelle sue potenzialità e nelle opportunità che ha saputo creare nell’area cen-trale, in questi 20 anni di vita.” IN
Alcuni associati al Consorzio: sopra, a sinistra, Mimmo Gentile,
uno dei due titolari del Blue Bar. A destra, Paola Tamburini
dell’omonima gioielleria. A fianco, Francesca Meletti con la madre
Giovanna Gaudenzi.
38 | IN Magazine
Elicotteri (in) Rosa
testo Lucia Rughi - foto Riccardo Gallini
Il tenente Pamela Sabato è la prima e unica donna pilota di elicotteri da combattimento dell’esercito italiano. L’abbiamo incontrata insieme al “suo” A 129 Mangusta alla base aeronautica di Miramare, sede del reggimento settimo Vega.
Il cancello scorre lentamente e la guardia avverte di andare subito al gabbiotto poco più avanti per il pass. Fuori fa freddo, il vento geli-do non risparmia sferzate improv-vise. Alla consegna del documento mi viene data una tessera. Pochi minuti ed ecco arrivare il tenente colonnello Giovanni Ramunno. Sarà lui a guidarmi all’interno del-la baseaeronauticadiRimini,sededelreggimentosettimoVega, dove è assegnata la prima e finora uni-ca donna elicotterista dell’esercito italiano: iltenentePamelaSabato. La scenografia è un susseguirsi di hangar, postazioni di controllo, pi-ste d’atterraggi e partenze. In un caseggiato basso circondato dagli alberi, vagamente simile a un rifu-gio di montagna, si vedono parec-chie automobili andare e venire. Ci fanno entrare in un salottino, l’am-biente è accogliente, c’è anche il caminetto. Dopo le presentazioni ufficiali dei colleghi commilitoni, arriva Pamela. Indossa l’uniforme come gli altri, è minuta, delicata,
ha un viso da ballerina classica. Forse perché ha raccolto i capelli in uno chignon sulla nuca dove si intravvede una treccina sottile ben arrotolata. Pochissimo trucco, un aspetto fresco e curato, i modi gentili e diretti.Comesidiventailprimopilotadon-naitaliano?“Mi sono arruolata a 18 anni, ini-zialmente per 12 mesi da volon-taria. Alla conclusione di questi, la mia intenzione era proseguire gli studi, così ho partecipato al concorso per accedere all’Accade-mia di Modena. Una volta entra-ta, dopo due anni, sono passata a Torino per il perfezionamento alla Scuola d’applicazione. Un iter riconosciuto al pari di una laurea specialistica. Da Torino ho avu-to accesso al corso per piloti e dopo averlo terminato sono stata distaccata a Viterbo al centro di aviazione dell’esercito. A luglio di quest’anno ho concluso la mia pri-ma missione all’estero, tre mesi in Afghanistan.”
40 | IN Magazine
Pilotare | Pamela Sabato
IN Magazine | 41
Quantoincidesaperediavereda-vanticosìtantetappe?“Ci vuole molta determinazione, il percorso è duro e selettivo, ma alla fine la soddisfazione di essere arrivati in fondo è enorme.”Parlacideltuomezzo.“Un A 129 Mangusta, elicottero da combattimento. Una macchina complessa, sia dal punto di vista meccanico che di software di co-mando. È equipaggiata con diversi tipi di armi.”Chesignificaandareinunteatrodiguerra?“L’organizzazione in Afghanistan era molto valida, ci s’interfacciava anche con altri eserciti. Si entra in
contatto con tante persone. Uma-namente è un’esperienza unica. Poi c’è tutta la parte professionale, dove si mettono in pratica anni di studi.”Comeriesciagestirelapaura?“Dire che non c’è sarebbe da su-perficiali. Per me la paura è come un’assicurazione sulla vita. Nel senso che mantenendola entro una soglia di utilità può preservare da correre rischi di troppo e può contribuire a tenere alta la con-centrazione. A bordo dobbiamo gestire talmente tante variabili che se la missione dura un’ora, ogni secondo bisogna essere al mille per mille. Solo dopo c’è una fase fisiologica in cui ci si distende. Ci sono momenti in cui le difficoltà ci sono e questo indipendentemente dall’essere donna.”Pensichel’istituzioneesercitopos-sastarealpassoconitempi?“Nella mia esperienza la riprova migliore è che ragazze come me o la collega Carla Brocolini (pilota di aereo, ndr), abbiano avuto la possi-bilità di ottenere il brevetto senza alcun tipo di ostacolo o discrimi-nazione. L’apertura alle donne ha consentito un forte rinnovamento
dell’istituzione.”Nellavitamilitarecomesivivonovaloricomel’amicizia?“Ho avuto la fortuna di essere spes-so impiegata con colleghi del cor-so. Con queste persone il rapporto è profondo. Sapere che a terra c’è uno di loro ti fa volare con altro spirito. Già sapere che sono soldati della stessa bandiera innesca emo-zioni grandi, figuriamoci quando c’è un amico.”Che consiglio daresti alle ragaz-ze che vorrebbero seguire le tueorme?“Di mettere da parte una grande forza di volontà per riuscire ad af-frontare periodi lunghi, di studio e addestramento. E di non sentirsi mai ‘arrivate’ nel senso che occor-re impegnarsi sempre per restare aggiornati in un mestiere altamen-te specializzato. Il mio consiglio è fare questo percorso con passione e nel contempo essere coscienti di ciò che si sta facendo.”Pamela saluta e si prepara per il servizio fotografico. Mentre an-diamo all’hangar delle macchine mi parla del coraggio come di un qualcosa in perenne evoluzione. Mi accenna, senza imbarazzo, a come si possa stare in missione tra donne e uomini senza problemi anche nella semplicità del quoti-diano. Scoprendo la fratellanza na-turale di fronte alle grandi respon-sabilità, al pericolo, al dolore. IN
A fianco, il tenente Sabato a bordo del suo elicottero e, sotto, insieme ad alcuni commilitoni del reggimento settimo Vega.
42 | IN Magazine
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La sua casa accoglie come un nido, in cui l’artista si sente in comple-to dialogo con la natura. Il fiume scorre rapido e la luce inonda le tele, mentre gli ectoplasmi danza-no, bianco-gassosi. Lerighesonocome archetipi, le figure sinuosesonoasterigideoondulate,estremiricettidimondisublimati. Gli ogget-ti che rappresentano il mondo arti-stico entrano nel quadro come ma-nifatture tronche, come anime che respirano. La passione per Leonar-doBlanco è un ossimoro, colma di pieni e vuoti di immagini rarefatte come nebbia radente; i colori sono nero, bianco, rosso, in prevalenza resine, coprono smussati e lucenti, raffinati e fascinosi spazi. Lagrafiaappareaimarginidelleoperecomeprimordiale, segnico rudimento.
Qui nel teatro della memoria, nel suo backstage, lei dialoga con i grandi? “è bello cercare di dialoga-re con i grandi, cercare di recepire la loro lezione, andare oltre.” La sua non è una pittura che arriva subito diretta perché è più segnica; infatti, la pittura astratta non è mai semplice, segue dei canoni, esula dal passato ed esprime nel caso l’indirizzo costante della ricerca. Le visioni ricordano il decollo, la percorrenza di un viaggio che por-ta alla familiarità con unarealtàtrascesaadesprimereleangoscedel presente, per trasformarle senza paura in sublimazione. Dice Blanco: “Mi piace che il quadro evochi cose che vanno al di là della mia individualità, l’intento è quello di creare opere che mostri-
no una posizione dietro le quinte, come io fossi lo spettatore consa-pevole del valore di una testimo-nianza colta quasi indirettamente.” Qualeèilsuoapprocciocolmondoultraterreno? “Mi avvicino in ma-niera spirituale a tutte le cose, ma posso pensare di dialogare anche con un insetto; altresì non mi piace che vi sia un’iconografia religiosa di stretta appartenenza, ma per-cepisco l’enigma della vita nello spirito della natura e nelle cose che mi circondano.” Nelle sue tele grande riferimento coglie il senso del finito-non finito, una sorta di espressionismo astratto abbraccia anche le opere amate in Picasso, Rothko, Kiefer. “I miei lavori espri-mono una tecnologia che occupa totalmente le scelte esperienziali
Presso lo showroom Materica di San Marino,
dove si è svolta la sua ultima personale,
abbiamo incontrato Leonardo Blanco, artista
che sa sapientemente mescolare nelle sue
opere razionale e spirituale.
testo Milena Massani - foto Studio Paritani
Il senso dell’ Astratto
IN Magazine | 45
Creare | Leonardo Blanco
e le esigenze interpretative dell’i-spirazione che mi riconduce alla scultura. Arte che, partendo da un concorso vinto, ha preso il mare andando avanti col vento in poppa partendo dalla medesima matri-ce della pittura, tuttavia sfiorando canoni differenti, alla cui base si trova la ricerca della tridimen-sionalità. “Misura e razionalità sono di casa nell’intendimento dell’opera!” Razionale e spiritua-le, come pure anche una sorta di inconscio sublimato, si incontrano in una commistione, l’esito è dato dall’incidente di percorso durante il compiersi del processo artisti-co germinativo, che garantisce la spontaneità dell’atto estetico. “Il risultato migliore è sempre quel-lo asservito al demone dell’evento che nasce esautorando la mano creativa.” Laforza,laspintanatura-le,vienedallavisione, dall’urgenza che si manifesta senza far caso alle
difficoltà: ad esempio quella di co-gliere la tridimensionalità, quale leit-motiv della ricerca che domina il percorso dell’arte. Così il film, le sequenze dei quadri slanciate nella tela su paradigmi di pura fantasia, dipanano bozzoli,radiografie,sucuisielaboranodellevisioni, si agi-tano infrarossi ariosi che hanno confluenze, e si muovono come ectoplasmi in un etereo spazio metamorfico annerito, fumigante o maculato di rossi irroranti pas-sione, forza ed energia. Ecco che negativo e positivo assorbono una luce amniotica che raggia su lastre o innalza alberi genealogici, alberi della vita contemporanea, coagulo della creazione uscita dal bozzolo o dalla lastra, dal sole che sparge i suoi pulviscoli con le sue illusorie forme, con le paure trasformate in simboli evocati da animali, come quei lupi nella steppa, rappresen-tata dalla nostra vita… IN
L’artista sammarinese, ma nato a Santarcangelo, fotografato tra le sue opere nello showroom Materica, dove si è svolta la sua ultima mostra.
Blanco in breve
Sammarinese, nasce a Santarcangelo di Romagna. Ha
realizzato mostre collettive e personali: si ricorda, nel 2005, la
partecipazione alla II Biennale d’Arte di Pechino; nel 2007 Open10,
Esposizione Internazionale di Sculture e Installazioni Venezia
Lido; ha partecipato alla 53a Biennale d’Arte di Venezia, che si
è svolta fino al novembre 2010; ancora, mostra a Bruxelles
“Imaginal”, Piola-Libri (1 ottobre-3 novembre 2010). Le sue opere
sono conservate presso Collezioni pubbliche e private, altre in mostra
permanente nella Repubblica di San Marino e in alcune nazioni
estere. Fino al 23 dicembre scorso si è svolta la sua ultima personale,
“dare/avere”, presso Materica Home a Dogana di San Marino.
46 | IN Magazine
IN Magazine | Special ADV
Non fatevi ingannare dal soprannome Dolly! “Sono
tutt’altro che una bambola”, afferma Dolores, friu-
lana di origine, titolare da 36 anni dell’Istituto Dol-
ly Linee e Colori, in via Pascoli 37 a Rimini. Una
donna attenta e curiosa, che ha messo intelligenza ed esperienza
al servizio del cliente. Si è formata, in anni d’oro, all’Accademia
dei Parrucchieri di Milano, recandosi nella swinging London e a
Parigi per carpire le tecniche di taglio più all’avanguardia, appren-
dendo da due grandi marchi internazionali i tecnicismi del mestie-
re. Ha lavorato col guru milanese dell’hair styling, Cele Vergottini,
famoso per aver creato il look di Raffaella Carrà. Mentre Aldo Cop-
pola era suo compagno di corso. Gli anni ’70 la vedono giun-
gere a Rimini come una pioniera, portatrice di grandi novità,
tanto che a Radio Riviera le chiesero di tenere una rubrica. Il Dolly
è un luogo intimo, ove la cura del cliente è al primo posto, in cui i
servizi offerti incontrano le esigenze di uomini e donne. Grazie ad
una anamnesi iniziale e allo studio morfologico della persona, si
analizzano le singole caratteristiche di cute e capello, per ottenere
taglio e colore ad hoc. Il centro specializzato è autorizzato nell’uso
di Phsysiocoiffeur, prodotti fitoterapici svizzeri, der-
matologicamente compatibili. Il metodo “Physio”
utilizza piante ed estratti naturali, puntando sulla
specificità dei trattamenti, come il gommage
al cuoio capelluto con funzione riequilibrante e anti batterica, in
caso di capelli grassi, sudorazione eccessiva, forfora, caduta o
cute secca.
I Colori, esclusivamente in crema, oltre ad essere a lunga resi-
stenza, hanno una speciale formulazione di origine vegetale, i cui
principi attivi emollienti creano uno schermo che permette l’isola-
mento e il mantenimento del film idrolipidico del cuoio capelluto.
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48 | IN Magazine
Abitare | Appartamento a Santarcangelo
Un interno domestico minimal e glamorous, a Santarcangelo di Romagna. Una residenza anche pensata per accogliere gli amici, dalle atmosfere rarefatte, contemporanee. A dominare sono i toni bianchi e grigi (camera da letto esclusa) di arredi e superfici.
testo Matteo Tosi - foto Mario Flores
White Rooms
La casa di Matteo e Lizzy Ghinelli, in una bella zona residenziale di SantarcangelodiRomagna, finita di costruire nei primi anni ‘90, non sembrava avere, sulle prime, le caratteristiche per divenire una residenza contemporanea di livel-lo: non abbastanza “vecchia” per godere del fascino delle case vec-chie, non abbastanza moderna da essere già glamorous di suo.Ai progettisti del negozio Biaget-ti di Santarcangelo, MariagraziaBiagettie AndreaRocchi, era stato affidato un tema che prevedeva la casa interpretata come luogo dove fare buona accoglienza e ricevere gli amici, con una precisa indica-zione circa l’atmosfera generale ca-ratterizzata dalladominantebiancadiarrediesuperfici.Per questo, denominatore comu-ne di questo interno domestico, è la superficie bianca dell’involucro
IN Magazine | 49
muri-pareti-soffitti come delle por-te recuperate, di alcuni mobili, del-la cucina, delle tende in lino e del vetro diffusore delle lampade. Ad esso è stato associato il coloregri-giochetrovaconiugazionenelpavi-mentoinresinaindustriale, su cui le pareti bianche staccano senza soluzione di continità per l’assenza del battiscopa, nel grande tappeto Kastall del soggiorno e in alcuni mobili.L’ampio soggiorno, separato in maniera non fisica dalla cucina, con cui gioca di rimandi cromatici e materici, è arredato con divani in tela bianca di Maxalto, da un mobile tivù di Misura M, da un ta-volino in acciaio di B&B e da un
contenitore di media altezza lac-cato grigio su piedi in acciaio di Cappellini. Le lampade in vetro diffusore opalino sono le Glo-Ball di Flos, mentre quella in acciaio sul mobile grigio fa parte della Fold collection di Pallucco.Nello spazio cucina, sulle pareti il bianco è ottenuto con smalto bianco all’acqua applicato su una superficie molto liscia ottenuta con rastura a scagliola, mentre la cuci-na Bontempi, laccata bianca luci-da con piano in Okite, è attrezzata solo nella parte bassa (eccetto le colonne), mentre la parte superio-re prevede solo unalineaorizzon-talegeneratadallacappainacciaioedaunamensolalaccatabiancaa
completareilgirosullepareti. La tecnologia a LED con cui è stato risolto il tema della illuminazio-ne, con l’approccio minimalista che prevede la presenza della luce senza che se ne scorga la sorgen-te, porta ancor più in evidenza il candore algido di questo spazio, ribadito dal tavolo Knoll in lamina-to bianco, disegnato da Eliel Saa-rinen nei primi anni ’50, cui sono state associate le sedie Louis Ghost di Kartell.Lacameradaletto di distingue dal resto della casa per il pavimentoinparquetinnocemuteniaalistoni, su cui stacca il letto bianco di Misura M, vestito da una trapunta di Rada-elli e da un plaid con disegni pied de poule a grande scala di Mastro Rafael. Il bagno adiacente non si discosta dalle atmosfere rarefatte e contemporanee degli ambienti a cui serve, e propone una ampia doccia in cristallo trasparente con lo specchio rettangolo longitudi-nale a ribadire la preferenza delle linee orizzontali rispetto a quelle verticali, leitmotiv di tutto l’inter-vento, che costituisce di per sé una dichiarazione di intenti. IN
A fianco, il soggiorno in cui il bianco delle pareti e degli arredi si associa al grigio del pavimento. Sotto, la camera da letto padronale. In apertura, scorcio degli ambienti principali dell’appartamento, con a destra lo spazio cucina e, sullo sfondo, il bagno.
50 | IN Magazine
IN Magazine | Special ADV
Partiamo dal Gran Veglione di San Silvestro:
lo staff del Palace Hotel ha pensato a un evento
originale, all’insegna del divertimento. Si chiama
Capodanno nel Mondo. Allo scoccare di ogni ora
si festeggiano i vari capodanni che si susseguono nel mondo. Ad
animare la serata, ballerini e artisti visual della famiglia Orfei. Ov-
viamente a tavola, un menù d’eccezione: s’inizia con l’aperitivo
di benvenuto, quindi gli antipasti: carpaccio di tonno con carciofi
al pompelmo rosa, insalata di seppia all’erba cipollina, involtino di
salmone affumicato al caprino, straccetti di polli con misticanza
di campo all’aceto balsamico e melograno. Dopo il cotechino con
lenticchie, i primi piatti: lasagnette ai frutti di mare, strozzapreti
alle piccole verdure e agnolotto di brasato con pachino e porcini.
Carne e pesce per i secondi: filetto di manzo grigliato con rucole e
bouquette di fagiolini con pancetta affumicata e filetto di branzino
in crosta di patate e tortino alle verdure. Torta di Capodanno in
bellavista come dolce, alla quale ovviamente si aggiunge il buf-
fet vario con panettone, torroni, uva e frutta fresca. Il costo della
serata è di 120,00 euro a persona. 60,00 euro per i
bambini dai 7 ai 15 anni, l’ingresso è omaggio per i
piccoli fino a 6 anni.
Ma il fine anno è dolce non solo il 31: per tutta la
durata delle festività lo chef del Palace, Massimo Mazzotti, pro-
pone dolci speciali, presentati in allegria e con grande cura dei
particolari. Da degustare in compagnia sono i tronchetti natalizi, i
panettoni ripieni decorati, i ricchi pandori con crema al mascarpo-
ne e il prezioso semifreddo al torroncino. Preparazione tutte realiz-
zate dalla cucina del ristorante. È possibile anche farsi preparare
dolci su richiesta, per assecondare i propri golosi piaceri di festa.
Un cenone dal titolo Capodan-no nel Mondo: ad ogni ora si festeggiano i vari capodanni.
CAPODANNO Al PAlACe HOtel Gran VeGlione di San SilVeStro con ballerini e artiSti della famiGlia orfeiPer Salutare Gli ultiMi Giorni dell’anno Che finiSCe e feSteGGiare il nuoVo Che inizia, il riStorante del BeSt WeStern PalaCe hotel di San Marino ProPone attenti Menù e aPPuntaMenti di Grande effetto.
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52 | IN Magazine
Una carriera professionale strettamete
legata all’esperienza del Meeting, quella di
Luciano Paci. Attivo anche nella progettazione
di mostre d’arte.
LucianoPaciè architetto dal 1979. Ci incontriamo nel primo pome-riggio, è sorridente e rilassato; cu-rioso, mi chiede perché ho scelto lui per questa intervista. Non gli ho risposto.Guardandoilsuositoimpressional’elencodimanifestazioniemostrechehacurato!“Come altri architetti, subito dopo la laurea, ho avuto la possibilità di ‘esprimermi’ lavorando per grandi eventi. Nella mia vita ci sono stati dei passaggi fondamentali, il pri-mo dei quali arriva da mio padre: era artigiano del vetro. Io sono sta-to uno studente lavoratore e sin da giovanissimo aiutare nella bottega mi ha insegnato a fare le cose, a ri-solvere i problemi nell’immediato. Rimini si affacciava al mondo dei congressi e ha ‘cavalcato’ l’onda del Meeting: in tanti abbiamo im-
parato! Già dai primi anni, avuta la fiducia degli organizzatori, ho curato la progettazione della più grande delle manifestazioni rimi-nesi.”Elemostre?“Molte. L’esperienza più forte fu la prima, quella sui Malatesta: il castello era ancora un cantiere, il restauro non era ancora conclu-so… Indimenticabile!”ComesiprogettauneventocomeilMeeting?“È molto complesso. Devo dare ri-sposte di progettazione, comuni-cazione ed economiche in tempi brevissimi. Bisogna coinvolgere le aziende e le persone, senza dimen-ticare che il meccanismo è messo in moto soprattutto da volontari! Parallelamente progetto anche case, soprattutto ristrutturazioni… come ogni altro tecnico.”
Comeriesceaconciliareduemondicosìdiversi?“Non lo sono! Certo, nella ‘esposi-zione’ il committente, in pratica, non esiste e i tempi fra progetta-zione e realizzazione sono brevissi-mi, mentre nella ristrutturazione i tempi sono lunghi e il committen-te è presente e attivo. Credo che il principio comunque sia lo stes-so. In ogni lavoro bisogna tenere conto di tutto, avere chiaro dove si vuole arrivare. Quando questo principio si applica al Meeting il ri-sultato è fantastico. Chi collabora è un volontario: è indispensabile che si ‘allarghi… allarghi…’. Quando poi vai a stringere, ti rimane ciò che serve, si scoprono potenzia-lità incredibili, uomini e donne inimmaginabili. È il concetto che ho imparato ad applicare in ogni aspetto della mia vita.”
testo Graziella Biagetti
Artisti nel Progettare
IN Magazine | 53
Disegnare | Luciano Paci
Qualisensazioniunarchitettodevericercarequandoprogettaunamo-straounagrandeesposizione?“Mi interessa parlare di luoghi, non di spazio! Lo spazio è un con-cetto astratto. Quando vado a ve-dere una mostra devo stare bene, deve essere intrigante. La mostra ‘fatta bene’ è una continua scoper-ta, non deve essere percepito tutto subito! Devono essere spazi vivi.
Quantocontanelprogettol’energiachelepersonedovrannoesprimere?“Tantissimo, visitando e parteci-pando all’evento. Ma soprattutto è il gruppo, cui io faccio capo, che progetta, che si esprime. Coordino 30 architetti. Età diverse, creatività diverse che lavorano allo stesso ob-biettivo. Un’esperienza esaltante! Il tentativo ogni anno è portare a un unico risultato le energie di
tanti. L’unione fra il professionale e il gratuito è l’aspetto ecceziona-le. Il massimo si è raggiunto con Meeting al Cairo: cristiani, ebrei e musulmani insieme hanno prodot-to del volontariato creativo!”Progettare grandi eventi è moltoimportanteperlei?“Sono portato alla comunicazio-ne, mi viene bene! Ci vuole grande forza fisica, la fede mi dà la forza interiore e lo spirito per guarda-re oltre. Per me fare l’architetto in questo modo significa fare l’uomo.”Qualèilsuosogno?“Il sogno è questo.”Rimini da 31 anni ospita il Mee-ting. Decine di aziende si sono specializzate nell’allestimento. In-torno a questa esperienza si sono formate centinaia di eccellenze la-vorative. L’architetto Luciano Paci progetta da allora, per il Meeting, il luogo degli incontri che si rinno-vano ogni anno, ospitando miglia-ia di persone provenienti da tutto il mondo. Questo è il motivo per cui desideravo intervistarlo. IN
Sopra, un convegno in auditorium, al Meeting 2004. Sotto, rendering di una villa in costruzione a Rimini e della mostra Cor Magis, al Meeting 2010.
54 | IN Magazine
I prezzi si intendono per volo di sola andata, booking fee escluso
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tasse incluse38da
Volo in codeshare con
darwinairline.com
Visti da lontano: un libro che racconta le
riflessioni su San Marino da parte di alcuni
politici italiani. Interviste raccolte dal giornalista
Sergio Barducci.
Opinioni sulla Repubblica
testo Franco Cavalli - foto Filippo Pruccoli
Guardando un luogo dall’alto, si possono osservare le caratteristi-che generali più facilmente che da terra. Cambiando quindi il punto di osservazione si riesce spesso a cogliere aspetti che potrebbero sfuggire. È stata un po’ questa la filosofia di fondo che ha ispirato la realizzazione diVistidalontano. Si tratta del libro scritto dal giornali-sta sammarinese SergioBarducciin cui si riporta il punto di vista, le opinioni e le riflessioni su San Ma-rino da parte dei principali politici italiani, ma non solo.“Per mesi e mesi - racconta Barduc-ci - hoinseguitoOnorevolieSena-tori, tampinatoportavoce,scritto
letteredipresentazioneeinviatomail,tormentatosegretarieeassi-stentiallaricercadiunospazioli-beronell’agendadeivariesponentipolitici. Ho percorso in lungo e in largo corridoi e salette riservate di Montecitorio e di Palazzo Mada-ma; trascorso lunghe giornate in ‘transatlantico’, alla Camera e al Senato, sorseggiato caffè alle bou-vette delle due sedi parlamentari.”Il libro, da poco dato alle stampe (per AIEP editori, pagg 306, 20 €), è nato dall’attività quotidiana dell’autore, caporedattorecentra-leaSanMarinoRTV, e che proprio dal lavoro sulle notizie, ma ancor di più sulle immagini, ha ben pre-
sente come gli stessi luoghi, visti da un’altra angolazione possano apparire diversi.“Mi sono chiesto - racconta - come possono vederci? Ognuno, infatti, ha una propria visione di sé, ma spesso non è quella che hanno gli altri e così, dal confronto, possono aiutarci a vedere cose che non sono affatto scontate.”Nel libro-intervista compaiono il senatore a vita GiulioAndreotti, il presidente emerito (scomparso proprio di recente) FrancescoCos-siga, l’ex ministro delle Finanze VincenzoVisco, gli ex ministri degli Esteri AntonioMartino e GianniDeMichelis, il ministro della Funzio-
56 | IN Magazine
Analizzare | Visti da lontano
ne Pubblica RenatoBru-netta, il sottosegretario alla Presidenza del Con-siglio , il presidente della Commissione Finanze del Senato MarioBaldas-sarri, il vicepresidente della Camera dei Depu-tati Rocco Buttiglione, gli onorevoli AntonioDiPietro e PierferdinandoCasini, Pierluigi Casta-gnetti, presidente Giunta autorizzazioni a procede-
re della Camera. Solo per citarne alcuni. Inoltre il volume contiene le riflessioni sulla Repubblica di San Marino da parte del segretario generale dell’ONU, BanKiMoon, del principe AlbertodiMonaco, del segretario generale del Consiglio d’Europa, ThorbjørnJagland.Un volume che quindi presenta SanMarinodaun’ango-lazionediversa, quella di come è visto, soprattutto dalla politica italiana, in un momento tra l’altro così difficile e a tratti “inspiegabile”, come descrive lo stesso autore, dei rapporti tra i due Stati. “La nostra Repubblica - chiarisce infatti Barducci - ha rapporti con l’Italia anche prima dell’unità nel 1861, attraverso relazioni e prime conven-zioni. È difficile pensare che due paesi così legati e così culturalmente vicini, ora si possano trovare in questa situazione.” E grazie a Visti da lontano la comprensione reciproca viene aiutata. IN
Note sull’autore
Sergio Barducci è giornalista professionista, iscritto all’Ordine Nazionale dei Giornalisti dal 1989. È Caporedattore Centrale a San Marino RTV, emittente pubblica della Repubblica (consociata RAI). Si occupa della redazione dei Telegiornali, sovrintende alle varie edizioni in onda nel corso della giornata, cura servizi di politica, nazionale e internazionale. È autore e conduttore della trasmissione settimanale di approfondimento giornalistico Indaco nella quale affronta argomenti di attualità politica e sociale, con ospiti nazionali e internazionali.
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sul nostro territorio.
BE-WIZARD! IL FUTURO DEL WEB MARKETING È QUI!
Dieci anni di esperienza per chi lavora nell’ambito del web sono una vita. Quali strade ave-te percorso e quali intendete intraprendere per il futuro?Oggi tutti sappiamo che la co-municazione e la promozione di qualsiasi attività economica non può prescindere dall’esse-re presente in rete. Noi abbia-mo colto sul nascere questa tendenza concentrandoci in particolare sulle esigenze del territorio. Siamo partiti specia-lizzandoci in servizi web dedi-cati al turismo, ma nel tempo l’attività di TITANKA! è divenu-ta qualcosa di molto diverso da quanto il mercato delle web agency locali offre. Anche se ormai tutti usano la rete, sono in pochi a saper effettivamen-te sfruttare le sue potenzialità. La nostra peculiarità è quella di offrire consulenze per il web a 360°, sviluppando servizi ad
hoc per ogni singolo cliente. Per noi il web non è più una semplice “vetrina” o puro stru-mento di comunicazione, ma, se sfruttato appieno, un mez-zo per fare business. Proporsi come partner altamente pro-fessionale in questo ambito significa conoscere strategie e meccanismi in continua evo-luzione investendo risorse in formazione e aggiornamento. Avere all’interno della propria azienda persone competenti e specializzate nel web oggi non è una necessità solo per noi professionisti, ma un’opportu-nità in qualsiasi settore. Da qui nasce l’idea di dare vita ad appuntamenti formativi rivolti alle imprese come BE-Wizard!Quindi, per partecipare, non è necessario essere esperti?No, assolutamente. Chi già la-vora nell’ambito del web mar-
keting a BE-Wizard! viene per ricevere conferme sul proprio modo di operare, per conosce-re l’opinione di esperti che ope-rano per le principali aziende del settore in tutto il mondo. L’evento però è pensato soprat-tutto per imprenditori e opera-tori economici che scelgono di investire nel web e vogliono sa-pere come farlo e quali risultati attendersi. Inoltre BE-Wizard! è un importante momento di in-contro e un’occasione per crea-re contatti fra le aziende e i pro-fessionisti della comunicazione e della promozione sul web.Questo evento porterà sul no-stro territorio alcuni dei mas-simi esperti al mondo di web marketing. Cosa dobbiamo aspettarci?Uno dei motivi che rende unico l’evento di San Marino è quello di ospitare per la prima volta insieme professionisti del web del calibro di Avinash Kaushik, Analytics Evangelist in Google, l’americano Rand Fishkin, forse il SEO più noto al mondo, Mar-cus Tandler e Niels Dörje, soci in una delle maggiori aziende europee di Marketing Online e Tom Critchlow, responsabile Search Marketing per la lon-dinese Distilled. Il motto che abbiamo scelto per BE-Wizard! è Web Marketing Revolution. Parliamo di rivoluzione nel senso che chi prenderà parte all’evento avrà modo di scopri-re che il web, le sue tante ap-plicazioni e perfino le attività “social” come Facebook , che ormai tutti utilizziamo, nascon-dono una gamma insospettata di opportunità per le aziende.Quali obiettivi vi siete posti nell’organizzazione di questo evento?
Gli eventi formativi che TITAN-KA! organizza o promuove na-scono da un’esigenza di mer-cato che all’estero è già molto diffusa. Dopo due edizioni di successo, quest’anno con BE-Wizard! abbiamo messo in pie-di qualcosa di ancor più gran-de, internazionale e rivolto a un pubblico molto più vasto. Sono stati riservati posti da parte di diverse web agency estere, con prenotazioni dall’Austria, dalla Germania e dalla Francia. An-che gli imprenditori e gli alber-gatori locali hanno accolto con grande interesse il progetto quindi non possiamo deside-rare altro che il tutto esaurito. Per noi è inoltre molto impor-tante che anche le istituzioni comprendano l’utilità di even-ti formativi come BE-Wizard!,
Sotto: Relatori e organizzatori dell’edizione 2009. Da sinistra Fabio Sutto - SEM/SEO specialist, Enrico Pozzi, Avinash Kaushik, Federico Calore - specialista di keyword advertising e web analysis, Ronnie PavaniSEM/SEO specialist, e Marco Baroni, Direttore Amministrativo, di TITANKA Spa.In apertura: a sinistra, Enrico Pozzi - Direttore Commerciale di TITANKA! Spa.A destra, Avinash Kaushik - guru mondiale della Web Analytics.
be WIZARDwebmarketingrevolution
Per info e iscrizioni:TITANKA! Spa Strada degli Angariari, 46 - 47891 Falciano RSMTel 0549 905302 - Fax 0549 909296 Web. www.be-wizard.com - E.mail [email protected]
che oltre a portare centinaia di persone sul territorio servono a dare impulso ad una economia all’avanguardia, e a diffondere conoscenze di altissimo livello in un settore così nuovo e com-petitivo.
PRIMATI ISCRIVI
PIÙRISPARMI!
IN Magazine | Special ADV
A marzo 2011 San Marino ospiterà BE-Wizard!, un evento
dedicato al web marketing di massimo rilievo internazionale.
Ad organizzarlo la web company TITANKA! Spa assieme a
Promozione Alberghiera di Rimini. Ce ne parla Enrico
Pozzi, direttore commerciale di TITANKA!, che insieme a
Marco Baroni e Ronnie Pavani guida da dieci anni un’azienda
innovativa, intraprendente, che oggi gestisce oltre 2000 clienti
sul nostro territorio.
BE-WIZARD! IL FUTURO DEL WEB MARKETING È QUI!
Dieci anni di esperienza per chi lavora nell’ambito del web sono una vita. Quali strade ave-te percorso e quali intendete intraprendere per il futuro?Oggi tutti sappiamo che la co-municazione e la promozione di qualsiasi attività economica non può prescindere dall’esse-re presente in rete. Noi abbia-mo colto sul nascere questa tendenza concentrandoci in particolare sulle esigenze del territorio. Siamo partiti specia-lizzandoci in servizi web dedi-cati al turismo, ma nel tempo l’attività di TITANKA! è divenu-ta qualcosa di molto diverso da quanto il mercato delle web agency locali offre. Anche se ormai tutti usano la rete, sono in pochi a saper effettivamen-te sfruttare le sue potenzialità. La nostra peculiarità è quella di offrire consulenze per il web a 360°, sviluppando servizi ad
hoc per ogni singolo cliente. Per noi il web non è più una semplice “vetrina” o puro stru-mento di comunicazione, ma, se sfruttato appieno, un mez-zo per fare business. Proporsi come partner altamente pro-fessionale in questo ambito significa conoscere strategie e meccanismi in continua evo-luzione investendo risorse in formazione e aggiornamento. Avere all’interno della propria azienda persone competenti e specializzate nel web oggi non è una necessità solo per noi professionisti, ma un’opportu-nità in qualsiasi settore. Da qui nasce l’idea di dare vita ad appuntamenti formativi rivolti alle imprese come BE-Wizard!Quindi, per partecipare, non è necessario essere esperti?No, assolutamente. Chi già la-vora nell’ambito del web mar-
keting a BE-Wizard! viene per ricevere conferme sul proprio modo di operare, per conosce-re l’opinione di esperti che ope-rano per le principali aziende del settore in tutto il mondo. L’evento però è pensato soprat-tutto per imprenditori e opera-tori economici che scelgono di investire nel web e vogliono sa-pere come farlo e quali risultati attendersi. Inoltre BE-Wizard! è un importante momento di in-contro e un’occasione per crea-re contatti fra le aziende e i pro-fessionisti della comunicazione e della promozione sul web.Questo evento porterà sul no-stro territorio alcuni dei mas-simi esperti al mondo di web marketing. Cosa dobbiamo aspettarci?Uno dei motivi che rende unico l’evento di San Marino è quello di ospitare per la prima volta insieme professionisti del web del calibro di Avinash Kaushik, Analytics Evangelist in Google, l’americano Rand Fishkin, forse il SEO più noto al mondo, Mar-cus Tandler e Niels Dörje, soci in una delle maggiori aziende europee di Marketing Online e Tom Critchlow, responsabile Search Marketing per la lon-dinese Distilled. Il motto che abbiamo scelto per BE-Wizard! è Web Marketing Revolution. Parliamo di rivoluzione nel senso che chi prenderà parte all’evento avrà modo di scopri-re che il web, le sue tante ap-plicazioni e perfino le attività “social” come Facebook , che ormai tutti utilizziamo, nascon-dono una gamma insospettata di opportunità per le aziende.Quali obiettivi vi siete posti nell’organizzazione di questo evento?
Gli eventi formativi che TITAN-KA! organizza o promuove na-scono da un’esigenza di mer-cato che all’estero è già molto diffusa. Dopo due edizioni di successo, quest’anno con BE-Wizard! abbiamo messo in pie-di qualcosa di ancor più gran-de, internazionale e rivolto a un pubblico molto più vasto. Sono stati riservati posti da parte di diverse web agency estere, con prenotazioni dall’Austria, dalla Germania e dalla Francia. An-che gli imprenditori e gli alber-gatori locali hanno accolto con grande interesse il progetto quindi non possiamo deside-rare altro che il tutto esaurito. Per noi è inoltre molto impor-tante che anche le istituzioni comprendano l’utilità di even-ti formativi come BE-Wizard!,
Sotto: Relatori e organizzatori dell’edizione 2009. Da sinistra Fabio Sutto - SEM/SEO specialist, Enrico Pozzi, Avinash Kaushik, Federico Calore - specialista di keyword advertising e web analysis, Ronnie PavaniSEM/SEO specialist, e Marco Baroni, Direttore Amministrativo, di TITANKA Spa.In apertura: a sinistra, Enrico Pozzi - Direttore Commerciale di TITANKA! Spa.A destra, Avinash Kaushik - guru mondiale della Web Analytics.
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Per info e iscrizioni:TITANKA! Spa Strada degli Angariari, 46 - 47891 Falciano RSMTel 0549 905302 - Fax 0549 909296 Web. www.be-wizard.com - E.mail [email protected]
che oltre a portare centinaia di persone sul territorio servono a dare impulso ad una economia all’avanguardia, e a diffondere conoscenze di altissimo livello in un settore così nuovo e com-petitivo.
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Pesce pesce pesce. Finora non ab-biamo parlato d’altro. È vero, Ri-mini è città di mare. Mac’èancheilfamoso“entroterra”,sucuiprovin-ciaedentituristicipuntanomolto. Poi viene subito da aggiungere che anche lì si prepara ottimo pesce. Penso all’Osteria del Povero Dia-volo, di Torriana, che ha appena ottenuto una meritatissima stella Michelin e di cui parleremo. Fac-ciamo una pausa di pesce e risto-ranti. Muoviamoci lungo un itine-rario alla ricerca di luoghi e sapori.Partiamo dalla riva per andare in collina. Da Cattolica, seguendo la vallata del Conca. Da alcuni anni Cattolica ha riscoperto l’alleva-mento e la produzione di ostriche di ottima qualità. Un momento. Siamo nei mesi con la r, da set-
tembre ad aprile, i migliori per la raccolta dei raffinati molluschi, ma è pur sempre mare, quindi lasciamolo da parte. Cisonoaltreostriche,però,aCattolica.Quelledi Staccoli. Ostriche di cioccolatofondente. Il clima porta a indulge-re con queste delizie al cioccolato. Ma è il momento di rimettersi in movimento. Direzione Mondaino, delizioso borgo malatestiano che si allunga sui dolci colli riminesi. Accoglie all’arrivo l’austera rocca dei signori di Rimini, oltre si tro-va la signorile piazza a forma di padella. Percorriamo tutto il pae-se per il lungo, abbandonando la porta di sopra in direzione della porta di sotto. Due quartieri di-stinti, connotati anche da un certo campanilismo. Il MulinodellaPor-
testo Stefano Rossini - foto Riccardo Gallini
Leccornie per l’ Inverno
Un piccolo itinerario, da Cattolica all’entroterra,
alla ricerca di luoghi e sapori. Dalle ostriche “fondenti”, passando
per il fossa di Mondaino fino a scoprire com’è
il Sangiovese del Montefeltro.
60 | IN Magazine
Degustare | Cioccolato, fossa e Sangiovese
tadiSotto è il luogo in cui AngeloChiaretti, coi figli, ha riscoperto l’antica tradizione dell’infossatura dei formaggi. Della polemica con Sogliano si potrebbe parlare ore, ma vale la pena concentrarsi sulle cose importanti. Cioè che il fossa di Mondaino è un signor formag-gio, preparato con cura e ottime materie prime. Il prodotto finale non ha nulla da invidiare a parenti più blasonati, nonostante sia stato l’ultimo ad affacciarsi su questo ag-guerrito panorama.
“Quando ho acquistato il mulino non mi aspettavo di trovare questo tesoro - confida Chiaretti - sono sempre stato attivo per la cultura a Mondaino e quando ho scoperto questi due pozzi e un documento del 1392 in cui si afferma l’esisten-za e l’utilizzo della fossa del muli-no per nascondere il formaggio, ho pensato che poteva essere in-teressante rimetterle in uso.” Co-mincianel2000ilnuovocapitolodelfossadiMondaino. E in 10 anni ha fatto molta strada. Oggi sboccia in una vasta gamma di profumi. Merito del latte di quarantena, della stagionatura del formaggio da aprile ad agosto (pecorini solo del territorio limitrofo), e della infossatura semplice o nel grano, che conferisce al fossa una struttu-ra più leggera. Con questi sapori persistenti riprendiamo la strada, ancora verso l’interno. La meta è
MacerataFeltria. Un piccolo bor-go. Sornione, almeno nel centro storico, tra le mura vecchie dei pa-lazzi che si stringono attorno al ca-stello. Più vivace fuori, nella parte paesana. La strada che porta verso Carpegna regala al viaggiatore bei panorami e l’affascinante pieve romanica di San Cassiano in Piti-no. Tornando nella parte alta di Macerata si arriva a Palazzo Valtu-rio. Qui, il riminese AdrianoGalli, insieme a IsabellaSantarellifon-da l’aziendavinicolaValturio, con
l’idea di riportare il Sangiovese e il vino di qualità in questo lembo di Montefeltro. Un’idea balzana? “L’hanno pensato in molti - raccon-ta - tanto che quando ho comin-ciato mi consideravano il tonto del villaggio. Ma io ero sicuro. Anche perché lettere di illustri viaggiatori del ’6-’700 raccontano di vitigni e vini di questa zona. Una tradizione persa negli ultimi secoli.” Nel 2002 il vino torna. E lo fa con grande capacità. Il Valturio, Sangiovese in purezza affinato in legno, gua-dagna riconoscimenti ogni anno più prestigiosi, fino ai “tre bicchie-ri” della guida 2011 del Gambero Rosso. Un vino elegante, ricco che porta nel bicchiere lo spettacolo dei vigneti che si distendono lun-go i pendii dei colli. Vale la pena conoscerlo. www.staccoli.it;www.portadisot-to.it;www.valturio.comIN
In alto, Michele ed Emanuele, figli di Angelo Chiaretti, titolare del Mulino Porta di Sotto di Mondaino, insieme alle mogli Tania e Daniela. Sopra, Adriano Galli dell’azienda Valturio di Macerata Feltria. A sinistra, Paolo Staccoli con le gustose ostriche al fondente.
Si sale, dal mare, la vallata del Conca
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IN Magazine | 61
Due territori a Tavola
testo Andrea Biondi
Unaguidadiversa,chenondàvoti,non“incensa”o“castiga”glichef, non esprime giudizi insindacabili, ma vuole mettere il lettore nelle condizioni di essere egli stesso recensore del locale, andandolo a visitare per (ri)scoprire cucine ogni volta originali e diverse. Cuci-ne che si esprimono nei 285localisegnalati, dal territorio di Imola(confine“geografico”traRomagnaedEmilia)finoall’interaprovinciadiPesaro-Urbino. Edizioni IN Ma-gazine torna in libreria a dicem-bre con la nuova edizione della sua Guidaairistoranti, che si concentra su Romagna e provincia di Pesaro-Urbino: separate dal punto di vista amministrativo, ma profondamen-te legate tra loro sotto l’aspetto storico e culturale. Quindi, anche “territori enogastronomici” pro-fondamente affini.Curata da DavideEusebi, giornali-sta enogastronomico de “il Resto del Carlino”, e da OtelloRenzi, già presidente di AIS Marche ed esper-to in marketing del territorio, la guida non vuole vergare giudizi irreversibili, ma esaltare la sponta-
neità. Degli attori, dai patron agli chef, capaci ancora di accoglie-re con calore e semplicità. Degli ambienti, rispettati e valorizzati, recuperati con filologica pazienza e sacrificio. Infine, dei piatti, attra-verso un costante richiamo al terri-torio, alla ricerca delle buone cose della terra, con qualche doverosa parentesi internazionale.Niente voti, cappelli o forchette,dunque. Il giudizio c’è, ovviamen-te, ma si concentra sulle informa-zioni pratiche e più utili sul locale recensito: l’ambiente e l’atmosfera, a rappresentare gli elementi che rendono ogni posto diverso dall’al-tro, oltre alla presentazione dei principali “cavalli di battaglia” pro-posti in menù. Un valido aiuto per scegliere ogni volta il posto giusto dove trasformareunpranzoounacena in un’indimenticabile espe-rienza di gusto e convivialità. La guida è in vendita nelle librerie di Bologna, Romagna e della provin-cia di Pesaro-Urbino, a 15,00 euro. È acquistabile on line sui siti della casa editrice: www.ristorantidella-romagna.it e www.inmagazine.it. IN
Torna in libreria, con una nuova edizione, la Guida ai
ristoranti “targata” Edizioni IN Magazine, dedicata alla Romagna e alla provincia
di Pesaro-Urbino. 285 locali, dall’imolese fino
ai confini della prima provincia marchigiana.
Un viaggio nella cultura gastronomica di due aree
la cui continuità geografica si conferma in cucina.
62 | IN Magazine
Consultare | La nuova Guida ai ristoranti
64 | IN Magazine
Tra golf e Turismo
testo Francesca Renzi - foto Ilaria Milandri
Una guida sul golf, con un taglio innovativo: con questo spirito Ma-riavittoriaAndrini, curatrice dell’o-pera, ha realizzato 52domenichedigolfinEmiliaRomagna.La guida raccoglie i 23 Club del-la regione affiliati alla Federazio-ne Italiana Golf: dalla mappa del campo, agli score, ai servizi offerti fino alle buche più belle, complete dei consigli di gioco fornite dai ma-estri del Club di riferimento.La vera novità, però, sta nell’ac-costamento golf-turismo, bino-mio negli ultimi anni sempre più solido, come hanno confermato anche MaurizioDeVitoPiscicelli, presidente di EmiliaRomagnaGolf, e AndreaBabbi, AD di APTEmiliaRomagna, durante la presentazio-ne ufficiale del libro, al Golf Club Bologna, il più longevo in regione, fondato nel 1959. Alla presentazio-ne ufficiale sono intervenuti anche GianEnricoVenturini di BPER, so-stenitore del progetto fin dalla fase embrionale, e Andrea Maggi, per la FIG. Lo stesso Maggi ha eviden-
ziato come il libro possa rivelarsi un ottimo alleato per gli accompa-gnatori, che possono trovare tra le sue pagine molti spunti turistici ed enogastronomici. Proprio su que-sto piano, APT Emilia Romagna utilizzerà la versioneinglesedellibro, 52 golf sundays in Emilia Ro-magna, per la promozione turistica nelle fiere internazionali.La guida, infatti, non è un pro-dotto specifico per il giocatore, ma anche per la sua famiglia. Il golf offre lo spunto per scoprire il territorio che circonda il circolo. Di fianco alle pagine dedicate ai Club, si apre un capitolo riservato agli itinerarituristicineidintorni, tra città d’arte, piccoli borghi, par-chi naturali, stabilimenti termali, parchi divertimento. Ultima novi-tà, in chiusura di ogni capitolo, la curatrice ha dedicato particolare attenzione all’enogastronomia, in-dicando sia i piatti tradizionali e i ristoranti dove assaggiarli, sia i vini prodotti nel territorio e le cantine dove degustarli. IN
Quattro declinazioni per una guida
La guida cartacea è disponibile in due versioni: in italiano, in vendita nelle migliori librerie nazionali, acquistabile on line e nei golf club della regione; in inglese, utilizzata da APT ed Emilia Romagna Golf per la promozione turistica nelle fiere di tutta Europa.www.52domenichedigolf.it è invece il sito web collegato alla guida, dove trovare notizie interessanti sul mondo del golf. Ultima novità, la realizzazione di un applicativo per iPhone, per scaricare completamente il volume.
I numeri della guida
23 i Golf Club a 9, 18 e 27 buche;23 le mappe dei campi;
58 piantine coi consigli di gioco;23 gli score;
20 Golf Club - campi pratica;91 i siti turistici descritti;
60 gli alberghi e b&b;48 i ristoranti e le trattorie;
44 le cantine vinicole.
Giocare | 52 domeniche di golf
IL TERRITORIO. LA STORIA. LE TRADIZIONI.La tua terra raccontata in una collana di grande successo.
52 domeniche in Romagna
La guida per scoprire un intero territo-rio attraverso itinerari unici. Un prati-co “taccuino” da cui trarre spunto per escursioni affascinanti in oltre 150 località della Romagna. Un grande suc-cesso editoriale, alla terza edizione.
52 storie e luoghi di Romagna 52 luoghi spirituali in Romagna
La guida che raccoglie, dall’antichità ad oggi, personaggi, luoghi ed eventi che hanno “fatto” la Romagna. Oltre 2000 anni di Storia di questa terra, raccontati in forma avvincente e auto-revole, come mai finora.
La guida che illustra i più importanti luoghi di fede dalla provincia di Rimini al territorio imolese. Un invito a diven-tare “pellegrini” e riscoprire il patrimo-nio artistico, culturale e naturalistico romagnolo legato alla spiritualità.
Nelle migliori librerie della Romagna e di Bologna.
Per ordini di quantità superiore a 10 copie e per conoscere offerte promozionali di vendita riservate ad aziende ed enti chiamare lo 0543.798463.
www.inmagazine. it
10 dicembre 2010: grande festa per lo storico compleanno dell’azienda guidata da Gimmi Baldinini con staff, collaboratori, maestranze, amici, stampa e personalità del distretto nell’headquarter di San Mauro Pascoli.
Oltre 200 invitati hanno festeggia-to, con GimmiBaldinini, i cent’anni dell’azienda. La serata si è svolta negli accoglienti spazi del Factory Outlet and Café. Momento toccan-te, l’assegnazione dei Baldinini Awards, ‘premiallacarriera’ a chi ha dedicato dai20ai30anni all’im-presa; persone che si sono distin-te per fedeltà e dedizione e per le loro capacità professionali.Tra i premiati Maria Antonietta Bertozzi, Giovanni Garattoni, Mar-tina Collinucci, Loredana Scarpel-lini, Lauro Zoffoli, Lea Buda, An-gelo Romanelli, Donato Fusco. A Maria Teresa Guglielmi un premio dal doppio significato: un omag-gio alla figura di Gianfranco, suo marito e fratello di Gimmi, per gli anni di lavoro dedicati all’azien-da. Una targa anche a ricordare Pierino Bergonzini, ritirata dalla figlia. Infine, il premio riservato a Gabriella Rinaldi, personaggio-chiave di tanti successi e della co-
stante crescita del brand e persona di famiglia, perché mamma della quarta generazione Baldinini, già attiva in azienda.La serata si è conclusa col dinner buffet e iltaglioditorta, decorata col logo del centenario. Tra gliospiti intervenuti molte autoritàlocali, tra cui i sindaci di San Mau-ro Pascoli Gianfranco Miro Gori, di Savignano sul Rubicone Ele-na Battistini, l’onorevole Sandro Brandolini, il presidente del Con-siglio Provinciale Daniele Zoffoli, il questore di Rimini Oreste Capo-casa, il dirigente del Polo Univer-sitario di Rimini Leonardo Piano e anche Miss Universo Croazia, Lana Obad. In apertura, breve talk show con Gimmi Baldinini che ha ripercorso la storia dell’azienda e la presentazione del libro Cent’anni - Un’unica Passione curato da Silvia Martinenghi e introdotto dal pro-fessor Giampaolo Proni, docente di Semiotica a Rimini.
testo Andrea Biondi
Centenary Party
66 | IN Magazine
Celebrare | 100 anni Baldinini
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