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Corso di musica di insieme jazz prof. Roberto Manuzzi Conservatorio “Frescobaldi” di Ferrara A.A. 2011- 2012 1 PROGRAMMI DIDATTICI TRIENNIO JAZZ Conservatorio di Musica “G. Frescobaldi” Ferrara ITALIAN VERSION A.A. 2011-2012

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Corso di musica di insieme jazz – prof. Roberto Manuzzi – Conservatorio “Frescobaldi” di Ferrara A.A. 2011-

2012

1

PROGRAMMI DIDATTICI

TRIENNIO JAZZ

Conservatorio di Musica “G. Frescobaldi” Ferrara

ITALIAN VERSION

A.A. 2011-2012

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Programmi didattici del Triennio Jazz – Conservatorio “Frescobaldi” di Ferrara A.A. 2011-

2012

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PROGRAMMI DIDATTICI TRIENNIO JAZZ CONSERVATORIO DI MUSICA “G.FRESCOBALDI” FERRARA

Sommario

PROGRAMMI DEI CORSI .......................................................................................................................................... 3

Programma del corso di Sassofono jazz – Docente: Prof. Roberto Manuzzi .......................................................... 3

Programma del corso di Tromba Jazz – Docente: Prof. Leonardo Carboni ............................................................. 4

Programma del corso di Clarinetto Jazz – Docente: Prof. Achille Succi .................................................................. 6

Programma del corso di Canto jazz – Docente: Prof.ssa Giuppi Paone ................................................................. 8

Programma del corso di Contrabbasso Jazz – Docente: Prof. Ares Tavolazzi ......................................................... 9

Programma del corso di Chitarra Jazz (II e III corso) – Docente: Prof. Antonio Cavicchi ...................................... 10

Programma del corso di Armonia e analisi di composizioni jazz - Docente: Prof. Roberto Spadoni .................... 11

Programma del corso di Composizione e arrangiamento per organici jazz - Docente: Prof. Roberto Spadoni ... 13

Programma del corso di Musica Di Insieme per Organici jazz - Docente: Prof. Roberto Manuzzi ....................... 15

Programma del corso di Lingua straniera Comunitaria – Docente: Prof. Achille Succi ......................................... 19

Programma del corso di Pratica Pianistica per Jazz - Docente: Prof. Matteo Ciavarella ...................................... 20

Programma del corso di Ear Training - Docente: Prof. Federico Benedetti .......................................................... 22

PROGRAMMI DA DEFINIRE .................................................................................................................................... 24

CURRICULUM DEGLI INSEGNANTI ......................................................................................................................... 24

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2012

3

PROGRAMMI DEI CORSI

Programma del corso di Sassofono jazz – Docente: Prof. Roberto Manuzzi

Primo corso

Argomenti

Scale modali – scale pentatoniche - scale blues - interpretazione ritmica delle partiture (swing) - accenti ed

inflessioni – dinamiche e timbro strumentale

Libri di testo consigliati

Lennie Niehaus, “jazz conception for saxophone” vol.1-2

Oliver Nelson, “ Patterns for saxophone”

Joseph Viola, “The technique of saxophone” vol. 1, Berklee press

Prova di esame per la promozione:

• Lettura a prima vista

• Scale maggiori – minori armoniche in tutti i toni per grado congiunto e per terze (ascendenti –

• discendenti – alternate) su tutta l’estensione dello strumento con metronomo 6

• Esecuzione di una o più scale relative ad un accordo estratto a sorte dal candidato e

• improvvisazione sulla scala

• Improvvisazione su una struttura armonica standard (basic blues, minor blues)

Secondo corso

Argomenti

scale alterate e simmetriche – note di avvicinamento cromatico – note di volta – guide tones - progressioni

armoniche

Libri di testo consigliati

Lennie Niehaus, “jazz conception for saxophone” vol. 3-4

Charlie Parker Omnibook (E flat)2

Joseph Viola, “The technique of saxophone” vol. 2, Berklee press

Prova di esame per la promozione:

• Lettura a prima vista

• Scale maggiori – minori armoniche – esatonali in tutti i toni per grado congiunto e per terze

• (ascendenti – discendenti – alternate) su tutta l’estensione dello strumento con metronomo 80

• Esecuzione di una o più scale relative ad un accordo estratto a sorte dal candidato e

• improvvisazione su un turnaround (I-VI-II-V) o (I – IIIb – Vib – V)

• Improvvisazione su una struttura armonica standard (bebop blues, rhythm changes)

Terzo corso

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2012

4

Argomenti

scale bebop – arpeggi ed accordi quartali – scale pentatoniche (avanzato) - fraseggio – tecniche speciali

(sovra-acuti, suoni multipli, growl tone, sub-tone)

Libri di testo consigliati

Joseph Viola, “The technique of saxophone” vol. 3, Berklee press

Prova di esame per la promozione:

• Lettura a prima vista di una parte da big band

• Trasporto 1 tono sopra a prima vista

• Trascrizione di 3 soli a cura del candidato

• Scale maggiori – minori armoniche – diminuite – esatonali in tutti i toni per grado congiunto e per

• terze (ascendenti – discendenti – alternate) su tutta l’estensione dello strumento con metronomo

120

• Esecuzione di una o più scale relative ad un accordo estratto a sorte dal candidato

• Esecuzione di una o più scale relative ad un accordo estratto a sorte dal candidato e improvvisazione

su un turnaround (I-VI-II-Vb9) o (I – IIIb – VIb – V)

• Improvvisazione su un brano standard da una lista di 5 brani di media difficoltà

Programma del corso di Tromba Jazz – Docente: Prof. Leonardo Carboni

Programma del primo corso

1) Analisi e conoscenza delle tecniche improvvisative in uso nelle prime tre decadi del novecento,

con particolare riferimento a qelle dei trombettisti Louis Armstrong, King Oliver, Bix Beiderbecke.

Improvvisazione tematica (parafrasi) e verticale ( accordale ).

2) Conoscenza e analisi delle strutture ritmiche e poliritmiche presenti nel linguaggio improvvisativo

e nella scrittura per piccole, medie e grandi formazioni, relative al periodo preso in esame.

3) Sudio ed analisi dell’evoluzione ritmico-melodica del linguaggio jazzistico ( per fiati ), attraverso gli

stili Traditional, dixieland, swing .

4) Il blues nelle sue varie forme : blues arcaico, blues con turnaround finale, blues minore, blues bi-

tematico.

5) Analisi ed esecuzione di fraseggi tratti dagli stili dei grandi trombettisti delle prime tre decadi del

novecento.

6) Effetti e nuances – pronuncia “jazzistica “ del suono

Programma del secondo corso

1) Analisi e conoscenza delle tecniche improvvisative in uso nel periodo delle Big Band: alterazione e

sostituzione degli accordi, appoggiature cromatiche, note di volta.

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2012

5

2) Analisi delle tecniche di improvvisazione e dei soli di musicisti di riferimento come Buck Clayton,

Henry Red Allen, Cat Anderson, Cootie Williams, Rex Steward, Roy Eldridge (e altri).

3) Progressioni armoniche di media difficoltà – cadenze II-V-I in tutti i toni – accordi alterati e scale

alterate.

4) Analisi ed esecuzione di fraseggi tratti dagli stili dei grandi trombettisti rappresentativi del periodo

oggetto del corso

5) Effetti e nuances: Sub-tone, growl tone

Programma del terzo corso

1) Analisi e conoscenza delle tecniche improvvisative in uso negli stili Bop, Hard Bop e Cool Jazz:

improvvisazione modale – lineare, politonalità, cromatismo.

2) Analisi delle tecniche e dei soli di musicisti di riferimento come Dizzy Gillespie, Lee Morgan,

Clifford Brown, kenny doran, (e altri).

3) Progressioni armoniche di media ed elevata difficoltà: Coltrane changes, Strayhorn tunes.

4) Analisi ed esecuzione di fraseggi tratti dagli stili dei grandi trombettisti rappresentativi del periodo

oggetto del corso.

5) Effetti : wa-wah du all mute, cup mute, straight mute, plunger mute (e altri)

PROGRAMMI DI ESAME

Tromba 1

1) Esecuzione di un Brano “ Tradizional ” e di un blues standard a tempo medio in due delle seguenti

tonalità (note reali): Bb - Eb - Ab - C - F

2) Lettura a prima vista di un brano da combo o big band di media difficoltà

3) Esecuzione di una o più scale scelte dalla commissione fra ognuna delle seguenti tipologie:

Maggiore, minore armonica, minore dorica, esatonale, dominante

4) esecuzione di fraseggi melodici liberi su una o più scale tra quelle indicate al punto 3)

5) Esecuzione di un solo trascritto dal candidato tra quelli più rappresentativi del periodo trattato

durante il corso

Tromba 2

1) Esecuzione di un blues standard a tempo medio nelle seguenti tonalità (note reali) : D - G - E -A -

Db - Gb - B (1 o più chorus ogni tonalità)

2) trasposizione di una semplice frase melodica sul circolo tonale (circolo delle quinte)

3) Esecuzione, a movimento moderato, di una o più scale scelte dalla commissione fra le seguenti

tipologie: lydian settima, diminuita, superlocrian

4) Esecuzione di fraseggi melodici liberi su una o più scale tra quelle indicate al punto 3)

5) Esecuzione di un solo trascritto dal candidato tra quelli più rappresentativi del periodo trattato

durante il corso

Tromba 3

1) Esecuzione di un Rhithm change a tempo medium fast (tonalità Bb) - Esecuzione di un blues stile

be-bop a tempo medium fast (tonalità a scelta della commissione fra: Bb - Eb - Ab - D - G - C - F )

2) Lettura a prima vista di un brano da combo o big band comprendente parti melodiche,

realizzazione di sigle e figurazioni ritmiche

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3) Esecuzione di due brani di cui uno scelto dal candidato e uno scelto dalla commissione

appartenenti ad una delle seguenti tipologie stilistiche: Tradizional- Standard - Original – Ballad -

Latin o Bossa Nova del repertorio Mainstream jazz - Bop e hard bop – Cool jazz

4) Esecuzione di un solo trascritto dal candidato tra quelli più rappresentativi del periodo trattato

durante il corso, a scelta fra dieci proposti dal docente

Alcuni metodi utilizzati per l’insegnamento delle materie

THE CHARLIE PARKER OMNIBOOK (Bb)-Atlantic music corp.

JERRY COKER, ed altri “Patterns for jazz”-Studio/PR publ.

DAVID BAKER – HOW TO PLAY BEBOP – vol 1-2-3

JERRY BERGONZI – JAZZ IMPROVVISATION – vol 1-2-3-4-5

RAMON RICKER – PENTATONIC SCALES FOR IMPROVVISATION

Altri supporti didattici:

Dischi e CD

SERIE AEBERSOLD: circa 120 dischi corredati da un libretto illustrativo, contenenti l’accompagnamento

per celebri brani jazz ed esercizi per l’improvvisazione nei vari stili. Indispensabili i voll.1, 2, 3, 6, 11, 16,

24, 42. JA records

SERIE “MUSIC MINUS ONE”: catalogo di oltre 200 dischi con basi musicali jazz, rock, pop, e classiche.

MMO records

Programma del corso di Clarinetto Jazz – Docente: Prof. Achille Succi

Primo corso

Argomenti:

• Apprendimento di una corretta articolazione jazzistica e lavoro sul ritmo e sulla qualitá del suono

(emissione, armonici, intonazione).

• Esercizi sulle scale maggiori e minori, esercizi di lettura.Studio delle tecniche di improvvisazione su

forme "standard" o "canzone AABA", ovvero su progressioni armoniche tonali.

• Studio della forma Blues: costruzione della frase, "guide tones", approcci diatonici e cromatici.

• Analisi e studio di assoli (trascritti dall'allievo e non).

Prova d'esame:

• Improvvisazione su uno "standard" scelto dalla commissione ed uno scelto dall'allievo.

• esercizio tecnico a scelta tra quelli svolti durante il corso.

• Esecuzione di una trascrizione svolta dall'allievo durante l'anno, assieme alla registrazione originale.

• esercizio di lettura a prima vista.

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2012

Secondo corso

Argomenti:

• Approfondimento degli argomenti del primo corso: suono e articolazioni, armonici, lettura a prima vista,

tecnica strumentale su scale, arpeggi e intervalli.

• Esercizi sui modi della scala maggiore e sulle scale simmetriche; relativi accordi e usi.

• Studio del ritmo nell'improvvisazione.

• Studio di forme musicali in modalitá semplice,

• Sostituzioni di accordi all'interno di una progressione standard,

• Estensioni superiori dell'accordo e eventuali alterazioni.

• Analisi e studio di assoli (trascritti dall'allievo e non).

Prova di esame:

• Improvvisazione su un brano a modalitá semplice scelto dalla commissione ed uno scelto dall'allievo.

• Improvvisazione su un brano del repertorio degli "standard" in cui l'allievo dovrá dimostrare di saper

metter in pratica le sostituzioni armoniche e le estensioni degli accordi richiesti.

• esercizio tecnico a scelta tra quelli svolti durante il corso.

• Esecuzione di una trascrizione svolta dall'allievo durante l'anno, assieme alla registrazione originale.

• esercizio di lettura a prima vista.

Terzo corso

Argomenti:

• Tecniche avanzate di articolazione e pronuncia, ulteriore lavoro sul suono. Tecniche avanzate (sovra-

acuti, suoni multipli, quarti di tono, growl tone, sub-tones...)

• Esercizi sui modi delle scale minori e su ulteriori scale non affrontate nel corso dei due anni precedenti; i

loro relativi accordi e usi.

• Accordi per quarte.

• Studio di forme musicali in modalitá complessa, eventuale analisi e discussione di brani originali.

• Ulteriori sostituzioni, alterazioni degli accordi, e tecniche di improvvisazione non cordali.

• Analisi e studio di assoli (trascritti dall'allievo e non).

• Analisi di varie possibilitá ritmiche nell'improvvisazione.

• Analisi e studio di assoli (trascritti dall'allievo e non).

Prova di esame:

• Esecuzione di un'improvvisazione su un brano modale complesso ed un brano "original".

• Esecuzione di una trascrizione svolta dall'allievo durante l'anno, assieme alla registrazione originale.

• Esecuzione di scale modali complesse e/o simmetriche, eventuale improvvisazione su accordi costruiti

su di queste.

• Lettura di un brano in tonalitá reale (da trasportare a prima vista)

Libri di testo consigliati:

• Lennie Niehaus, esercizi di lettura.

• Joseph Viola, “creative reading studies"

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• Sigurd Racher, "158 saxophone exercices"

• Charlie Parker Omnibook (Bb)

Programma del corso di Canto jazz – Docente: Prof.ssa Giuppi Paone

Triennio Jazz - Canto - Prima annualità

Genesi e sviluppo della tecnica vocale moderna o mediata: le tecniche connesse all’introduzione della

registrazione sonora (cilindri di Edison, grammofono di Berliner), della radiofonia e di altri mezzi di diffusione

sonora di massa. Ascolti di registrazioni da cilindri di Edison (anni 1909-1915). L’influenza della vocalità afro-

americana nella tecnica vocale moderna. Ascolti dalle prime registrazioni di canto moderno (1925-192). Il

Blues delle origini. L’evoluzione degli stili vocale del canto jazz dal primo Novecento agli anni Sessanta. La

nascita della standard song attraverso i songbooks di Jerome Kern, Irving Berlin, George Gershwin; cenni

biografici degli autori in programma e inquadramento cronologico delle song. L’interpretazione del verse e

della melodia, la variazione della melodia. Esercizi collettivi ed individuali di tecnica vocale. Uso del microfono.

Esercitazioni con pianista o chitarrista accompagnatore. Ascolti guidati.

Tecnica vocale:

− Bob Stoloff, Scat! Vocal Improvisation Techniques: Rhythm Etudes 1-4

− Larry Niehaus, Basic Jazz Conception #1 (trascrizione e adattamento per voci di G.Paone), es 1-12

− Scale e esercizi sul modo maggiore ionico, maggiore misolidio, minore dorico

Triennio Jazz - Canto - Seconda annualità

Il periodo aureo della standard song attraverso i songbooks di Harold Arlen, Cole Porter, Richard Rodgers;

cenni biografici degli autori in programma e inquadramento cronologico delle song. L’interpretazione del verse

e della melodia, la variazione della melodia, l'improvvisazione scat. Esercizi collettivi ed individuali di tecnica

vocale. Esercitazioni con pianista o chitarrista accompagnatore. Ascolti guidati.

Tecnica vocale:

− Bob Stoloff, Scat! Vocal Improvisation Techniques: One measure II-V Patterns (pgg 38-39); Two-Measure II-

V Patterns (pgg 40-41); II-V Pattern Etude (pg 46); Blues in F (pg 9)

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− Larry Niehaus, Basic Jazz Conception #2 (trascrizione e adattamento per voci di G. Paone): es 1-

− Jamey Aebersold, The II-V7-I Progression (vol.3 extended version): Patterns for II-V-I All Major Keys;

Patterns for V+9-I All Keys (pgg.40-41) (con cd audio)

− Blues Progressions (schema accordi dal blues arcaico al Bebop al blues minore)

− Rhythm Changes e variazioni (schemi accordi)

− Applicazione dei patterns IIm-V-I su tutte le tonalità

− applicazione patterns su brani di repertorio e sequenze per improvvisazione

− scale: tutti i modi della scala maggiore; minore-melodica; alterata; diminuita s/t

Triennio Jazz - Canto - Terza annualità

Il funzionamento dell’apparato vocale: la laringe e i suoi componenti (scheletro cartilagineo, muscoli intrinseci,

corde vocali), produzione del suono (corrente ingressiva e egressiva, controllo del fiato), tipi di respirazione

(clavicolare, costale, diaframmatica), tipi di appoggio del fiato, risuonatori (faringe, bocca, cavità nasale).

Cenno sulle problematiche causate da una errata produzione del suono. L’articolazione dei suoni. Elementi di

fonetica. Le consonanti, le vocali, luogo di articolazione, modo di articolazione. La voce cantata. Estensione

vocale umana in rapporto alla tastiera del pianoforte e alle frequenze. Tessitura della voce di conversazione.

Esercizi collettivi ed individuali di tecnica vocale.

Come si organizza un programma di concerto: scelta dei brani, “scaletta”, presentazione, scelta della tonalità

in base alla propra tessitura vocale e alla scelta interpretativa, andamento dei brani, preparazione degli spartiti

per gli altri musicisti, scelta dell’armonizzazione, verifica della siglatura degli accordi.

La standard song: revisione delle conoscenze acquisite negli anni precedenti e contestualizzazione delle stesse

(consapevolezza degli autori, del periodo di composizione delle varie songs, degli stili interpretativi, ecc.)

Il repertorio del Bebop: composizioni originali e "heads". Inquadramento cronologico dei brani studiati. La voce

strumentale nel Bebop. L’interpretazione del verse e della melodia, la variazione della melodia,

l'improvvisazione scat. Esercizi collettivi ed individuali di tecnica vocale. Esercitazioni con pianista

accompagnatore. Ascolti guidati.

Tecnica vocale:

Trascrizioni di scat solo (vocali) e di assoli strumentali. Applicazione di patterns su brani del repertorio. Scale:

tutti i modi della scala maggiore; tutti i modi della scala minore melodica; modi della scala minore armonica

(minore armonica, misolidio b2b6); diminuita s/t; diminuita t/s, esatonale.

Programma del corso di Contrabbasso Jazz – Docente: Prof. Ares Tavolazzi

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Il programma di Pratica dell’improvvisazione tende a preparare l'allievo al successivo Biennio di

Specializzazione e a sviluppare la tecnica strumentale,la lettura deI siglato, la conoscenza dell'armonia

funzionale, le tecniche di accompagnamento e la lettura a prima vista.

Contenuti

I) Studio delle scale maggiore, minore melodica e armonica, diminuita, esatonale in diteggiature diverse

II) Approfondimento delle suddette scale attraverso salti di terza,quarta,quinta ecc.. arpeggi sulle triadi e

quadriadi sulle strutture armoniche più in uso.

III) Analisi e costruzione delle linee di basso su brani standard.

IV) Analisi e costruzione di un assolo su brani standard.

V) Lettura a prima vista.

VI) Studio teorico-pratico degli standard in stili diversi.

Metodologia

La metodologia sarà relativa alle altre discipline studiate durante il triennio: musica d'insieme, armonia e

tecnica di arrangiamento.

PROVA DI ESAME: l°ANNO DI CONTRABBASSO JAZZ

Prova 1) Esecuzione di un brano (con accompagnamento) scelto dal candidato tra i 3 studiati durante l'anno.

Prova 2) Esecuzione di un brano(con accompagnamento) scelto dalla Commissione tra i 3 studiati durante

l'anno.

Prova 3) Esecuzione di scale maggiori su un'ottava con salti di terza,quarta e quinta in tutte le tonalità -

Esecuzione di scale maggiori su due ottave in sei tonalità definite - Arpeggi con quadriadi su tutte le scale

maggiori (un'ottava).

Prova 4) Esecuzione di un assolo, scelto dalla Commissione tra quelli studiati durante l'anno.

(due stampati e due trascritti dall'allievo).

Prova 5) Lettura a prima vista su materiale vario.

Programma del corso di Chitarra Jazz (II e III corso) – Docente: Prof. Antonio Cavicchi

Il Programma di Pratica dell’improvvisazione jazz per chitarra del Triennio Jazz, propedeutico al successivo

Biennio di Specializzazione, è prevalentemente di tipo pratico-operativo, impostato quindi sullo sviluppo della

tecnica sullo strumento, sulla lettura a prima vista, sulle applicazioni di armonia funzionale e tecnica di

improvvisazione e comunque su tutti quegli aspetti necessari alla formazione del musicista professionista.

Contenuti

• Studio delle Scale maggiore, minore melodica e armonica, maggiore armonica, diminuita, esatonale e

di derivazione modale, sia nelle diteggiature fisse che in altre combinazioni.

• Studio e utilizzo delle triadi diatoniche sui gradi della Scala maggiore e minore armonica, allo stato

fondamentale e negli stati di 1° e 2° rivolto, a parti strette e a parti late.

• Studio e utilizzo delle quadriadi sui vari gradi della Scala maggiore e minore armonica, allo stato

fondamentale e negli stati di 1° 2° e 3° rivolto.

• Studio dell’arpeggio, anche applicato a strutture cadenzanti e ai movimenti di accordi più usati.

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Programmi didattici del Triennio Jazz – Conservatorio “Frescobaldi” di Ferrara A.A. 2011-

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• Studio degli accordi alterati.

• La triade col basso immaginato per la realizzazione del voicing a 4 o più parti, nei vari movimenti di

accordi.

• Studio della lettura a prima vista: melodica, ritmica e del siglato.

• Studio di brani tratti dal repertorio Jazz e da altri ambiti in cui l’improvvisazione è un aspetto

rilevante.

• Applicazioni di armonia funzionale necessarie alla analisi e riarmonizzazione del repertorio trattato.

Metodologia

La metodologia sarà prevalentemente a carattere pratico-operativo con particolare attenzione alla

tecnica strumentale: sarà relativa quindi all’applicazione del materiale studiato in altre discipline quali

Armonia e Tecniche di arrangiamento, attraverso lo studio di brani proposti nelle lezioni di Musica d’insieme o

comunque tratti sia dal repertorio Jazz che da altri ambiti in cui l’improvvisazione è un aspetto rilevante.

Programma del corso di Armonia e analisi di composizioni jazz - Docente: Prof. Roberto Spadoni

I anno

Programma

• La sequenza degli armonici naturali

• Gli intervalli

• Consonanza e dissonanza

• Accordi a 3 voci (costruzione e caratteristiche) - Siglatura internazionale

• Accordi a 4 voci (costruzione e caratteristiche) - Siglatura internazionale

• Le tensioni armoniche e melodiche negli accordi di settima

• Scale modali derivate dalla scala maggiore e minore melodica

• Gli accordi sui gradi della scala maggiore, minore naturale – armonica - melodica

• Voicing di accordi a 4 e 5 voci su tutti i gradi della tonalità maggiore e minore

• Limiti nel registro grave degli intervalli

• Moto delle parti : obliquo, retto, contrario

• Principi di legame armonico e continuità armonica

• Preparazione e risoluzione della dissonanza nell’armonia classica

• Le cadenze semplici e composte nell’armonia classica: formule del II – V - I e del IV – V – I

• La cadenza II – V – I nella jazz-harmony in tonalità maggiore e minore: risoluzione delle voci, tensioni

diatoniche e alterate

• Le similitudini: estensioni tonali degli accordi in tonalità maggiore e minore

• Dominanti secondarie e loro risoluzioni – Tonicizzazione

• Il turnaround in tonalità maggiore e minore: formule I – VI – II – V e II – V - I – (VI)

• Sostituzioni di tritono e loro applicazione su cadenze e turnaround

Prova di Esame:

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2012

12

Elaborato in classe (durata: 2 ore)

Argomenti principali:

• Costruzione di scale modali

• Costruzione di voicing a 4 parti

• Costruzione di voicing a 5 parti

• Realizzazione a 5 parti di successioni di accordi rispettando la condotta delle parti e il principio di

continuità armonica

• Riarmonizzazione a sigle di un turnaround

• Rapporti scala - accordo

II anno

Programma

• La cadenza V – VI in tonalità maggiore e minore

• Le formule di cadenza: V – I, V – VI, bII – I

• Concatenazione di dominanti secondarie

• La tonalità allargata: universo armonico in tonalità maggiore e minore

• Multifunzionalità degli accordi nell’armonia tonale

• Funzioni degli accordi di settima diminuita

• Le scale simmetriche: scala diminuita, scala esatonale, scala aumentata

• Tecniche di interscambio modale

• Le modulazioni ai toni vicini, relazioni tonali di quarta ascendente e discendente

• Le modulazioni ai toni lontani, relazioni tonali di seconda maggiore e minore, di terza maggiore e

minore

• Analisi del repertorio jazzistico: gli standard (le forme AABA e ABAC, forme irregolari)

• Il blues maggiore e minore

• “Rhythm changes”

• Tecniche di riarmonizzazione nell’armonia tonale jazzistica

Prova di Esame:

Elaborato in classe (durata: 2 ore)

Argomenti principali:

• Ricomposizione tematica di un frammento di sedici misure tratto da un brano di repertorio con le

tecniche di manipolazione melodica e ritmica.

• Riarmonizzazione a sigle del frammento manipolato.

• Sviluppo dell’armonizzazione a quattro parti reali

III anno

Programma

• Approfondimenti sulla scala diminuita: triadi estratte, polychords, strutture melodiche

• Approfondimenti sulla scala esatonale

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2012

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• Le scale modali: modi della scala minore armonica

• Le scale modali: modi della scala maggiore armonica

• Le scale pentatoniche maggiori, minori e alterate: uso nel linguaggio jazzistico

• Scrittura “a corale” a 4 e 5 voci su strutture di standards

• La tecnica della “Block Harmony”

• Armonia frazionaria: triadi su basso

• Accordi sus2 e sus4, rivolti; armonia quartale

• Armonie per seconde: Cluster Voicing

• Armonia quartale: ”So What Voicing”

• Armonia tonale complessa: “Upper Structure Triad Voicing”

• “Coltrane changes”

• Principi di armonia modale

• Analisi approfondita dei modi della scala maggiore,minore armonica e melodica

• Creazione di nuovi accordi modali a 4, 5, 6 voci

• Connessione accordi modali

Prova di Esame:

Elaborato in classe (durata: 2 ore)

Argomenti principali:

• Costruzione di accordi modali a 5 parti

• Collegamento di accordi modali a 5 parti

• Armonizzazione a “Block Chord” a 4 parti

• Realizzazione sequenza accordi quartali a 5 parti

• Realizzazione sequenza accordi “Upper Structure Triad Voicing” a 5 parti

Programma del corso di Composizione e arrangiamento per organici jazz - Docente: Prof. Roberto Spadoni

I anno

Programma

• Le scale modali : modi della scala maggiore

• Le scale modali : modi della scala minore melodica

• Analisi della melodia: Note dell’accordo

Note di approccio diatonico

Note di approccio cromatico

Risoluzioni indirette

Tensioni

• Tecniche di manipolazione ritmica di un tema

• Tecniche di manipolazione melodica di un tema

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2012

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• Ricomposizione tematica di uno standard

• Strumentazione: sax alto e tenore, tromba, trombone - estensione e trasporto

• Articolazioni, accenti, respiri, dinamiche

• Tecniche di costruzione della melodia: linee passive ed attive

Prova di Esame:

Elaborato scritto in classe (durata: 3 ore)

Argomenti principali:

• Analisi della melodia

• Linee passive ed attive

• Ricomposizione tematica di uno standard

• Trasporto di 8 misure per tre strumenti

II anno

Programma

• Strumentazione: la sezione ritmica (chitarra, pianoforte, basso, batteria)

• Tecniche di scrittura I: armonizzazioni a due voci – nota contro nota (parallelismo diatonico e

cromatico, intervalli omogenei e misti, tonicizzazione, approccio lineare)

• Tecniche di scrittura II: armonizzazioni a due voci – tema e linea passiva, articolazioni ritmiche e

melodiche, elementi di contrappunto

• Tecniche di scrittura III: armonizzazioni a tre voci – nota contro nota (parallelismo diatonico e

cromatico, triadi estratte, block harmony; approccio lineare), tema e linee passive, armonizzazione di

linee passive, tonicizzazione

• La stesura della partitura

• Analisi di brani da “Bill Dobbins: Jazz Arranging and Composing”

• Analisi brani di autori jazzistici per quintetto e sestetto (due o tre fiati e sezione ritmica)

Prova di Esame:

Prova in clausura: durata 4 ore

• Arrangiamento della esposizione tematica di uno standard di 32 misure proposto dal docente per

sestetto jazz con il seguente organico: tromba, sax contralto, sax tenore, pianoforte, contrabbasso,

batteria.

• Al candidato verrà consegnato un plico contenente una copia del brano, delle sintetiche istruzioni di

riferimento, carta da musica.

Si richiede:

• Manipolazione melodica e ritmica del tema originale

• Riarmonizzazione del brano

• Realizzazione della partitura in suoni reali (concert score)

• Trasporto delle prime otto misure per i tre strumenti a fiato

III anno

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2012

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Programma

• Tecniche di scrittura a 4 e 5 voci: Block Chord

• Tecniche di scrittura a 4 e 5 voci: Left Hand Voicing

• Tecniche di scrittura a 4 e 5 voci: Spread Voicing

Tecniche di scrittura a 4 e 5 voci: Cluster Voicing

• Tecniche di scrittura a 4 e 5 voci: Upper Structure Triad Voicing

• Tecniche di scrittura a 4 e 5 voci: So What Voicing

• Tecniche di scrittura: unisoni e ottave

• Strumentazione: tromba, sax alto, sax tenore, trombone, sax baritono, chitarra, piano, contrabbasso e

batteria

• Tecniche di suddivisione melodica

• La realizzazione di un backgroung (linee passive e articolazioni, armonizzazione)

• La realizzazione di elementi strutturali (intro, transizioni, special, background, ricapitolazione tematica,

shout chorus, coda)

• Utilizzo dei segni di abbreviazione (ritornelli, ending, segni, coda etc)

• La stesura della partitura: impostazione grafica, strumenti, lettere etc.

• Progettazione di arrangiamenti per medium combo (quattro o cinque fiati e sezione ritmica)

Prova di Esame:

Prova in clausura: durata 11 ore

• Arrangiamento di uno standard di 32 misure proposto dal docente per medium jazz ensemble con il

seguente organico: tromba, sax contralto, sax tenore, trombone, sax baritono, chitarra, pianoforte,

contrabbasso, batteria. Il candidato dovrà dimostrare la conoscenza delle varie tecniche di scrittura

discusse durante il corso triennale, per la sezione ritmica e per i fiati (block harmony, spread voicing,

cluster voicing, quartal voicing, approccio lineare, linee passive di accompagnamento, articolazione

ritmica delle linee passive, scrittura contrappuntistica).

• Al candidato verrà consegnato un plico contenente una copia del brano, delle sintetiche istruzioni di

riferimento, carta da musica.

Si richiede:

• Manipolazione melodica e ritmica del tema originale

• Riarmonizzazione del brano

• Sviluppo dell’arrangiamento con la seguente forma:

• intro - tema - interludio (facoltativo) - almeno un solo con background, special (anche su una parte del

chorus), ripresa tematica (anche parziale ma comunque variata rispetto alla prima esposizione), coda.

• Realizzazione della partitura in suoni reali (concert score)

Programma del corso di Musica Di Insieme per Organici jazz - Docente: Prof. Roberto Manuzzi

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Organizzazione del corso

Finalità del corso di musica di insieme (competenze finali)

Scopo del corso di musica di insieme è abituare l’allievo, al di là del proprio livello tecnico, ad utilizzare al

meglio il proprio bagaglio espressivo e la propria sensibilità in funzione di una maggiore efficacia del proprio

modo di comunicare musicalmente con il pubblico e con i propri partner musicali; si darà quindi molta

importanza allo sviluppo dell’interplay, alla consapevolezza delle strutture e alla capacità di utilizzare

creativamente il materiale proposto durante le lezioni.

Prova di idoneità (primo e secondo anno)

Gli allievi hanno l’obbligo di studiare in modo approfondito ogni anno di corso tra SEI DIVERSI BRANI indicati

nella lista che segue. Nella prova di idoneità finale eseguiranno un brano estratto a sorte tra i sei da loro scelti;

gli allievi dovranno quindi dimostrare di conoscere in modo approfondito il tema del brano e la sua struttura

armonica. Sarà in qualche caso richiesto il trasporto estemporaneo dell’intero brano o di parte di esso in altra

tonalità o la riarmonizzazione dell’intero brano o di parte di esso.

Lista di brani a scelta per lo studio (primo e secondo anno)

(n.b. scegliere solo un titolo per categoria – i titoli scelti per il primo anno NON POSSONO essere ripresentati

l’anno successivo)

Per le versioni a stampa è preferibile consultare libri recenti come i NEW REAL BOOK, THE STANDARDS REAL

BOOK ed il REAL EASY BOOK, nonché le varie versioni presenti nei fascicoli allegati ai CD della serie

“Aebersold”.

1) Blues

CENTERPIECE

ROUTE 66

BASIN STREET BLUES

WALKIN’

ALL BLUES (Miles Davis)

BLUE SEVEN

BLUE TRAIN (John Coltrane)

BLUE MONK

SONNYMOON FOR TWO (Sonny Rollins)

2) Ballad/slow tempo

STELLA BY STARLIGHT

IN A SENTIMENTAL MOOD (Duke Ellington)

MISTY (Errol Garner)

AUTUMN LEAVES

3) Soul jazz/R&B/bossa nova

WATERMELON MAN (Herbie Hancock)

SONG FOR MY FATHER (Horace Silver)

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2012

1

CANTALOUPE ISLAND (Herbie Hancock)

COLD DUCK TIME (Eddie Harris)

LITTLE SUNFLOWER (Freddie Hubbard)

BLUE BOSSA (Kennny Dorham)

THE GIRL FROM IPANEMA (A.C. Jobim)

ONE NOTE SAMBA (A.C. Jobim)

SO DANCO SAMBA (A.C. Jobim)

4) Fast

TENOR MADNESS (Sonny Rollins)

IMPRESSIONS (John Coltrane)

ST. THOMAS (Sonny Rollins)

PENT-UP HOUSE (Sonny Rollins)

AFTER YOU’ VE GONE

TAKE THE “A” TRAIN (Duke Ellington)

5) Medium

ALICE IN WONDERLAND

MY ROMANCE

DAYS OF WINE AND ROSES

DOXY (Sonny Rollins)

ALL OF ME

ON THE SUNNY SIDE OF THE STREET

SATIN DOLL

6) Strutture modali

SO WHAT (Miles Davis)

FOOTPRINTS (Wayne Shorter)

TUNE UP (Miles Davis)

Esame finale (terzo anno)

Scopo dell’esame è dimostrare di sapere condurre una seduta di prove e di sapere dare indicazioni ai propri partner

musicali su come affrontare l’esecuzione di un brano in situazioni live sapendo gestire efficacemente elementi

come; tempo – dinamiche – alternanza dei soli – introduzione di elementi strutturali al di fuori del tema (intro,

break, trading bars, etc.)

Ogni singola prova non dovrà superare i 5 minuti; sono CALDAMENTE RACCOMANDATI i gruppi che prevedano la

presenza di almeno due allievi dello stesso corso.

L’esame si svolgerà in due tempi; nella prima parte dell’esame, ogni candidato dovrà improvvisare sulla struttura

armonica di un brano estratto a sorte tra i brani obbligatori indicati (elenco A); successivamente, i candidati riuniti

in gruppo dovranno presentare un brano a scelta (non facente parte della lista dei brani obbligatori) elaborato

secondo le tecniche di manipolazione strutturale indicate nello “schema di elaborazione” di seguito esposto

(elenco B).

Per i cantanti è obbligatorio adattare le tonalità dei brani al proprio registro vocale e procurare le partiture relative

per i propri accompagnatori.

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18

E’ obbligatorio fornire preventivamente alla commissione lo schema dettagliato del brano, redatto secondo uno

schema simile a quello qui sotto descritto:

Elenco A) Brani/strutture standard (brani obbligatori terzo anno)

1. Cherokee (medium)

2. Sweet Georgia Brown (veloce)

3. Billie's Bounce/Now’s the time o altri blues bebop-style con “Parker Changes”

4. Anthropology/Oleo/I got Rhythm o altri Rhythm Changes

5. All the things you are

6. Have you met Miss Jones

7. Just Friends

8. What is this thing called love /Hot house

Elenco B) Schema di elaborazione dei brani per la performance

1. intro o vamp

2. Tema (x 1 o x2)

3. Eventuale interludio

4. Eventuale break

5. Soli (indicare l’ordine)

6. Eventuale SPECIAL scritto

7. Eventuali trading bars (indicare l’ordine)

8. Tema (x 1 o x2)

9. Ending

Tutoraggio

Durante le lezioni verranno formati gruppi musicali tra gli allievi dei singoli corsi; i gruppi così composti

avranno al loro interno un group leader (detto anche “Tutor”) nominato del docente; il Tutor sarà responsabile

dell’organizzazione della prova, dell’uso della strumentazione e dell’attrezzatura. Il group leader raccoglierà le

idee provenienti dai componenti del gruppo e le convoglierà nel progetto di elaborazione finale tenendone

nota. La funzione di group leader sarà ricompensata con crediti formativi.

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2012

19

Progetti Speciali

In parallelo al programma fin qui esposto, durante le lezioni di musica di assieme verranno anche creati

PROGETTI SPECIALI che coinvolgeranno gli allievi in gruppi mono o pluri-strumentali (gruppo corale, ensemble

di chitarre, small band, big band).

La partecipazione a questi progetti (che potranno essere utilizzati in manifestazioni musicali esterne al

conservatorio) darà diritto all’acquisizione di crediti formativi esterni.

Programma del corso di Lingua straniera Comunitaria – Docente: Prof. Achille Succi

Primo corso

Argomenti:

• Studio di un vocabolario di base di termini tecnico-musicali (notazione, accordi, segni grafici, ecc..)

• Conversazione e dettato tecnico.

• Conoscenza delle terminologie legate a ciascun strumento.

• Ascolto e trascrizione di testi di brani in inglese semplice tratti dal repertorio vocale jazzistico.

• Traduzione orale e scritta di estratti di metodi, manuali e software musicali in inglese.

Prova d'esame:

• Dettato tecnico in inglese, il candidato dovrá essere in grado di scrivere una semplice partitura dettata

in inglese dal docente.

• Prova di comprensione di un testo semplice.

• Ascolto e trascrizione di un testo in inglese di un brano tratto dal repertorio vocale Jazzistico.

Secondo corso

Argomenti:

• Espansione del vocabolario tecnico-musicale appreso nel primo anno con l'aggiunta di termini piú

complessi e mirati strumento per strumento.

• Conversazione e dettato tecnico

• Ascolto e trascrizione di estratti di lezioni, interviste e brani musicali complessi.

• Traduzione orale e scritta di materiale estratto da metodi, manuali e software musicale.

• Conversazioni e tesine legate al mondo del "music businness": stendere un curriculum, gestire una

conversazione con musicisti, organizzatori stranieri, ecc...

Prova di esame:

• Prova di comprensione di un testo.

• Prova di comprensione di un'intervista musicale o di un video didattico.

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• Possibile prova di analisi musicale svolta in inglese.

Elenco dei materiali usati:

English Grammar:

• Estratti da metodi didattici, biografie, libri musicali in genere:

• K.Werner: Effortless Mastery

• M.Levine: Jazz theory book

• Miles Davis: Miles

• C.Mingus: Beneath an underdog

• Berklee today

• Berklee filmscoring textbook

Videos:

• Johanne Brakeen

• Jazz casuals

• Chet Baker interview

• A nice day in Harlem

• Bill Cosby interview

• D.Bailey: On the edge

• Frank Sinatra

Ascolti musicali di brani tratti dal repertorio di Ella Fitzgerald, Frank Sinatra, Peter Cincotti, Sara Vaughan, Chet

Baker, Cassandra Wilson, ecc...

Programma del corso di Pratica Pianistica per Jazz - Docente: Prof. Matteo Ciavarella

TECNICA E INDIPENDENZA

• HANON – IL PIANISTA VIRTUOSO - ESERCIZI DALLA PARTE PRIMA

• SCALE MAGGIORI E MINORI MELODICHE

• LAMBERTO LIPPARINI – IL LIBRO DEI RITMI

ARMONIZZAZIONE

PRESENTAZIONE E APPLICAZIONE DELLE TRIADI MAGGIORI, MINORI ECCEDENTI E

DIMINUITE IN STATO FONDAMENTALE, PRIMO RIVOLTO E SECONDO RIVOLTO CON

RELATIVE DITEGGIATURE.

STUDIO SUI RITARDI.

PRESENTAZIONE E APPLICAZIONE DELLE SEGUENTI QUADRIADI:

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DIMINUITA, SEMIDIMINUITA, MINORE SETTIMA, NONA SUS, SETTIMA MAGGIORE

PRESENTAZIONE DELLE 5 FAMIGLIE DEGLI ACCORDI:

MAGGIORI, MINORI, DIMINUITI, SEMIDIMINUITI E DOMINANTI

RIPASSO DEGLI INTERVALLI:

• SU PROGRESSIONE DI II – V – I MAGGIORI E MINORI

• SUL CIRCOLO DELLE DOMINANTI CON ACCORDI DI DOMINANTE E DI SETTIMA MAGGIORE

• CON SOSTITUZIONI DI ACCORDI DIMINUITI E DI TRITONO

• SU TURNAROUNDS

TEORIA

CONOSCENZA DEI MODI GENERATI DALLA SCALA DIATONICA MAGGIORE

CONOSCENZA DEI MODI GENERATI DALLA SCALA MINORE MELODICA

CONOSCENZA DELLE SCALE SIMMETRICHE, PENTATONICHE, BLUES, BEBOP

CONOSCENZA DEI COLORI FORMATI DALLE TRIADI MAGGIORI E MINORI SU BASSO IN

ORDINE CROMATICO

CONOSCENZA, DEI BLOCK CHORDS, DEI “SO WHAT” CHORDS, DEI FOURTH CHORDS, E DI

SISTEMI DI SOSTITUZIONI ARMONICHE .

ESAME FINALE DEL PRIMO ANNO DI CORSO:

• UN ESERCIZIO ESTRATTO DAI PRIMI 10 DELL’HANON

• UNA SCALA MAGGIORE ESTRATTA A SORTE E SVILUPPATA SU 1 OTTAVA TRA QUELLE

STUDIATE DURANTE L’ANNO SCOLASTICO

• UN RITMO ESTRATTO SU 5 PRESENTATI DAL CANDIDATO

• ESECUZIONE ARMONICO – RITMICO-MELODICA DI UNA SONG DI POPULAR MUSIC ESTRATTA

A SORTE SU UNA ROSA DI 15 TITOLI CONCORDATI PREVENTIVAMENTE CON L’INSEGNANTE.

ESAME FINALE DEL SECONDO ANNO DI CORSO:

• UNA SCALA MAGGIORE O MINORE MELODICA ESTRATTA A SORTE E SVILUPPATA SU 2

OTTAVE

• UN RITMO SU 10 PRESENTATO DAL CANDIDATO

• ESECUZIONE ARMONICA – RITMICO-MELODICA DI UNA JAZZ SONG ESTRATTA A SORTE SU

UNA ROSA DI 15 TITOLI CONCORDATI PREVENTIVAMENTE CON L’INSEGNANTE.

ESAME FINALE DEL TERZO ANNO DI CORSO:

• UNA SCALA MAGGIORE, MINORE ARMONICA O MINORE MELODICA ESTRATTA A SORTE E

SVILUPPATA SU 2 OTTAVE

• UN RITMO SU 20 PRESENTATO DAL CANDIDATO

• ARMONIZZAZIONE COMPLETA DI ESPOSIZIONE TEMATICA DI UNA JAZZ SONG ESTRATTA A

SORTE SU UNA ROSA DI 20 TITOLI PROPOSTI DAL CANDIDATO E CONCORDATI

PREVENTIVAMENTE CON L’INSEGNANTE.

N.B. ALL’ESAME L’ALLIEVO DOVRA’ PORTARE UN FOGLIO SCRITTO AL COMPUTER E SOTTO

FIRMATO INDICANDO: DATA, NOME DEL CANDIDATO, MATERIA, ANNO DI CORSO, ELENCO DEI

BRANI E DEI RITMI SCELTI.

I BRANI E I RITMI PORTATI DOVRANNO ESSERE DIVERSI DI ANNO IN ANNO, FARA’ FEDE IL

VERBALE SCRITTO. INOLTRE DOVRANNO ESSERE PRESENTATI GLI SPARTITI RELATIVI AI BRANI

PROPOSTI.

PER IL PRIMO ANNO VENGONO RICHIESTI BRANI DI POPULAR MUSIC (CANTAUTORI ITALIANI O

STRANIERI, GRUPPI, COLONNE SONORE, ECC…) E VIENE AMMESSO QUALSIASI SPARTITO PURCHE’

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DOTATO DI LINEA MELODICA.

PER IL SECONDO E IL TERZO ANNO SONO AMMESSI SOLAMENTE SPARTITI ESTRAPOLATI DAL “NEW

REAL BOOK VOL I, II, III” E DA “THE STANDARDS REAL BOOK”. NON SONO AMMESSE

ARMONIZZAZIONI SCRITTE.

L’ALLIEVO STESSO SORTEGGERA’ IN SEDE DI ESAME IL BRANO CHE DOVRA’ SUONARE DAVANTI

ALLA COMMISSIONE. QUEST’ULTIMA SI RISERVA IL DIRITTO DI CHIEDERE ALTRI BRANI OLTRE A

QUELLO ESTRATTO AI FINI DI UNA MIGLIORE VALUTAZIONE DEL CANDIDATO.

Programma del corso di Ear Training - Docente: Prof. Federico Benedetti

principio di base: sviluppo dell’orecchio “passivo” (riconoscere i fenomeni sonori e poterli tradurre in un

linguaggio musicale) e “attivo” (riprodurre, poi produrre i fenomeni sonori a partire dalla loro designazione nel

linguaggio musicale), nella prospettiva di una lettura musicale cosciente e critica e di un atteggiamento

improvvisativo creativo e consapevole, cioè realmente progettuale.

1° anno:

intervalli melodici e armonici: capacità di riconoscerli all’ascolto, di ri-comporli teoricamente, di cantarli.

scale (maggiore, minore naturale, armonica e melodica) : riconoscerle e saperle cantare.

introduzione alle triadi

pratica di dettati melodici e armonici (melodia su un basso con triadi).

pratica del canto corale per lo sviluppo della coscienza armonica.

“sight singing” (canto a prima vista).

contenuto dell’esame:

1- dettato di intervalli (saperli riconoscere, e definire una della due note, l’altra essendo data) 2- dettato

melodico-armonico (melodia su un basso con triadi)

3- canto “a prima vista” di una melodia (data 15 minuti prima al candidato, e preparata in clausura senza

piano)

2° anno:

triadi e loro rivolti: riconoscerle all’ascolto e darne la composizione a partire da un basso dato, individuare il

rivolto

modi (della scala maggiore e minore melodica) : riconoscerli e cantarli.

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pratica di dettati melodico-armonici (melodia e accordi affini al repertorio degli standard)

pratica del canto corale per lo sviluppo della coscienza armonica, “voice leading” e “common tones” su

progressioni armoniche standard .

“sight singing”.

contenuto dell’esame:

1- dettato di triadi in posizione fondamentale e in rivolto (riconoscimento del colore e del rivolto, definizione

della composizione a partire dal basso dato)

2- dettato melodico-armonico (melodia e accordi)

3- canto “a prima vista” di una melodia (data 15 minuti prima al candidato, e preparata in clausura senza

piano)

3° anno:

accordi a quattro, cinque (etc.) note: riconoscerli all’ascolto e darne la composizione a partire da un basso

dato.

pratica di dettati melodico-armonici (a una voce melodica e a due voci armonizzate)

pratica del canto corale per lo sviluppo della coscienza armonica, “voice leading” e “common tones” su

progressioni armoniche standard e modali

“sight singing”.

contenuto dell’esame:

1- dettato d’accordi (riconoscimento del colore e definizione della composizione a partire dal basso dato)

2- dettato melodico-armonico (melodia, linea di basso e accordi)

3- canto “a prima vista” di una melodia (data 15 minuti prima al candidato, e preparata in clausura senza

piano)

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PROGRAMMI DA DEFINIRE

Programma del corso di Basso Elettrico jazz – Docente: Prof. Claudio Campadello

Programma del corso di Batteria e percussioni jazz – Docente: Prof. Ellade Bandini

Programma del corso di Ritmicità - Docente: Prof. Stefano Peretto

Programma del corso di Pratica del computer - Docente:

Programma del corso di Storia del Jazz e delle Musiche Afroamericane - Docente: Prof. Luca Bragalini

Programma del corso di Chitarra Jazz (I corso) – Docente: Prof. Roberto Spadoni

Programma del corso di Pianoforte jazz – Docente: Prof. Matteo Ciavarella

CURRICULUM DEGLI INSEGNANTI

ELLADE BANDINI batteria

Dall'età di 1 anni sviluppa una eccezionale carriera con i più importanti artisti attivi in ambito

jazz/pop/rock, con oltre 350 CD registrati. Attivo in ambito jazzistico con Lee Konitz, Phil Woods,

Marc Ribot, Franco D'Andrea e molti altri, è stato presente nei tour e nei CD di Francesco Guccini,

Edoardo Bennato, Fabio Concato, Fabrizio De Andrè, Paolo Conte, Angelo Branduardi, Roberto

Vecchioni.

FEDERICO BENEDETTI ear training

sassofonista, clarinettista, flautista, arrangiatore e compositore nato a Ferrara e vissuto a Parigi dal 199 al

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Programmi didattici del Triennio Jazz – Conservatorio “Frescobaldi” di Ferrara A.A. 2011-

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2005, si è formato con Dave Liebman, Bill Dobbins, François Théberge e Bradley Weehler, ed ha collaborato

nella capitale francese con Roger Guérin, Kenny Clarke, Sam Woodyard, Benny Bailey, Illinois Jacquet, Jacky

Terrasson, Glenn Ferris, Onzy Mattews, Peter Bernstein, Etienne Mbappé, Angel “Pocho” Gatti... Insegnante di

jazz nei conservatori francesi, direttore dal 2005 al 2008 del Conservatorio di Cluses (Alta Savoia), è stato in

Francia uno dei primi titolari del Diploma di Stato d’Insegnamento del Jazz, creato alla fine degli anni Ottanta.

Risiede oggi a Verona, ed insegna a Ferrara alla Scuola di Musica Moderna e al triennio jazz del Conservatorio

G. Frescobaldi.

LUCA BRAGALINI storia dei jazz

Laureato al DAMS con 110 e lode, è docente di Storia dei jazz nei Corsi Accademici di I° e II° Livello

presso i Conservatori di Musica di Bologna, Adria e Livorno. Ha pubblicato sulle più prestigiose riviste

specializzate, tra cui Musica Jazz, Jazzit, Il Giornale della Musica. Ha collaborato ad una monografia su

Louis Amrstrong e ad una su Miles Davis. Sono in pubblicazione una monografia su Thelonious Monk

ed un volume sul sassofono. www.musicalmts.it/LUCABRAGALINI.html

CLAUDIO CAMPADELLO basso elettrico

Diplomato con il massimo dei voti, dall'età di 19 anni partecipa a tournée nazionali con diverse

formazioni Jazz, dal duo alla Big Band. Ha inciso più di 50 colonne sonore per film, collaborando

spesso con Ennio Morricone. Dal 1998 inizia a perfezionare una mparticolare tecnica esecutiva per

l'esecuzione di "canzoni bassistiche" sul basso elettrico. Ha trascritto "Birdland' di Joe Zawinul per

basso solo, pubblicata e distribuita in tutto il mondo dalla CARISCH.

LEONARDO CARBONI tromba e trombone

Diplomato in tromba nel 1983 presso il Conservatorio di Ferrara, ha svolto intensa attività con

importanti musicisti come Steve Turre, Franco D'Andrea, Tommy Campbell ecc, e con artisti di

area pop (Stadio, Mike Francis, Tullio De Piscopo, Adriano Celentano). Ha partecipato a numerosi

festival jazz (Umbria Jazz, Jazz Encounters, Jazz in it, Suoni in cave, ecc.),collaborando con importanti

orchestre jazz.

ANTONIO CAVICCHI chitarra 2 e 3

Ha sviluppato una raffinata e approfondita metodologia che unisce le risorse del linguaggio del jazz

alle acquisizioni proprie della polifonia e del contrappunto, capace di valorizzare al meglio le

possibilità polifoniche della chitarra. Nel198 ha ricevuto a Ferrara il premio "A. Willaert" e nel 1994

il premio “Miglior nuovo talento” come riconoscimenti all'attività svolta in ambito musicale e

didattico. E’insegnante di chitarra jazz presso i Conservatori di Adria e di Ferrara.

TEO CIAVARELLA pianoforte jazz e pratica pianistica

Laureatosi al DAMS di Bologna, ha tenuto seminari presso numerose istituzioni musicali. Ha suonato

e registrato diversi album con noti jazzisti tra i quali Gerry Mulligan, Paolo Fresu, Hiram Bullock,

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Programmi didattici del Triennio Jazz – Conservatorio “Frescobaldi” di Ferrara A.A. 2011-

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Antonello Salis, ecc. ed ha collaborato con importanti artisti italiani tra i quali Lucio Dalla, Renzo

Arbore, Paolo Conte, Vinicio Capossela. Ha inciso oltre cinquanta CD di cui due come leader. Nel

2001 ha fondato a Bologna la Dams Jazz Orchestra, orchestra jazz ufficiale del DAMS. E’ organizzatore

e promotore del festival “Alma jazz” di Bologna, festival che ospita ogni anno le orchestre jazz delle

università di tutta Europa. www.teociavarella.it

ROBERTO MANUZZI musica d'insieme e sassofono

Diplomato in sassofono presso il Conservatorio di Bologna e in musica jazz con il massimo de voti

presso il Conservatorio di Adria. Fino dagli anni ‘80 collabora con artisti d'importanza nazionale, tra

cui Francesco Guccini nel cui gruppo milita dal 1986. Ha lavorato ininterrottamente dal 199 al 1990

con il percussionista Andrea Centazzo come solista e co-arrangiatore,

affiancando musicisti come Paolo Fresu, Enrico Rava, Gianluigi Trovesi, Radu Malfatti, Albert

Mangelsdorff, partecipando ad alcuni tra i più importanti festival jazz in Italia e all’estero. Ha inciso

numerosi dischi sia a suo nome che come strumentista e arrangiatore. www.robertomanuzzi.com

GIUPPI PAONE canto jazz

Giuppi Paone, romana, jazz vocalist, soprano classico, arrangiatrice. Si è musicalmente formata negli anni ’0

alla Scuola Popolare di Musica di Testaccio con Bruno Tommaso, Nino de Rose, Martin Joseph, Gerardo

Iacoucci, Tommaso Vittorini e Giancarlo Gazzani; si è laureata in Letteratura Americana con Sandro Portelli e

Francesco Giannattasio. Ha cantato tra gli altri con Alvin Curran, Giovanna Marini, Arrigo Cappelletti, Gabriel de

Torres Sanahuja, Umberto Petrin, Eugenio Colombo, Pietro Condorelli, l’Orchestra Mediterranea, le Zebre a

Pois, Poetical Combo, Ralph Alessi, Szaksci Lakatos Béla e con i compositori Walter Zimmermann, Roberto

Laneri, Giorgio Nottoli, Giancarlo Schiaffini e Fabrizio De Rossi Re. Dal 1985 insegna Canto Jazz alla Scuola di

Musica di Testaccio di Roma dove ha formato e dirige il coro jazz T.Jazz Voices. E’ docente di Canto ai Trienni e

Bienni Jazz dei Conservatori di Ferrara e Frosinone. Nel 2009 ha pubblicato per l’editore L’Epos di Palermo il

libro “I poeti del Vocalese”. www.giuppipaone.com

ROBERTO SPADONI armonia e analisi, arrangiamento, chitarra 1

Vincitore di numerosi concorsi di composizione jazz (Barga Jazz 1988 e 1995, Roccella Ionica 1992,

Scrivere in Jazz 1994 e 1996, Città di Besançon 1991), ha scritto opere per importanti enti,

("Antifonie", presentata su Radiotre e pubblicata su CD dalla Splasch Records, “Mingus,

Cuernavaca" pubblicato dalla Via Veneto Jazz). Fondatore della M.J.Urkestra, ha collaborato con le

più importanti orchestre jazz italiane.

ACHILLE SUCCI clarinetto

Uno dei talenti piu interessanti nel panorama nazionale, ha studiato al "Berklee College" di Boston e a

“Siena Jazz", dove oggi è docente. Ha suonato in varie nazioni europee, in Brasile, Australia e Stati

Uniti, a fianco di artisti come Dave Liebman, George Russell, Kenny Wheeler, Steve Coleman. Fa

parte di numerose formazioni jazz come Belcanto di Ettore Fioravanti, Eleven di Franco

D'Andrea, Proxima Centauri Orchestra di Giorgio Gaslini. www.achillesucci.altervista.org

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ARES TAVOLAZZI contrabbasso

Fondatore del gruppo degli "Area", insieme a Demetrio Stratos e Giulio Capiozzo, per molti anni

miglior bassista italiano per la rivista "Guitar Club”, attivo accanto a musicisti dei livello di Gil Evans,

Steve Lacy. Collabora attualmente in maniera stabile, tra gli altri, con Enrico Rava e Stefano Bollani. E’

uno dei più apprezzati ed eclettici contrabbassisti italiani, presente anche in storiche incisioni

di artisti come Paolo Conte, Francesco Guccini, Mina, Eugenio Finardi, Lucio Battisti.

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