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INDUSTREAL PRESS REVIEW 2009

Press Review 2009

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INDUSTREAL

PRESS REVIEW

2009

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M7 U8 GEMSTONE WHITE LAP. 58X58

M7 U3 GEMSTONE WHITE LAP. 29X58

M7 VW 29X58

GEMSTONEKITCHEN

1716

DETAILSKITCHEN

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NUVOLAangelett i ruzza des ign

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02.vaso e bidet a terra / wc and bidet

02.

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29

02.vaso monoblocco e bidet monoforomonoblock w.c. and one hole bidet

02.

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Azzurra Sanitari in Ceramica S.p.a.

Amm. e Stab.: via Civita Castellana snc - 01030 Castel S. Elia (VT)

Tel. +39.0761.518155 Fax +39.0761.514560

www.azzurraceramica.it - [email protected]

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nt.

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NASCE IL

DESIGNED BY 1+1=1 CLAUDIO SILVESTRIN GIULIANA SALMASO ARCHITECTS

Il DESIGN SUPERMARKET è un

luogo da esplorare, dove costruire il

proprio percorso alla ricerca

dell’oggetto perfetto o moltiplicare le

proprie idee di living e life style.

Qui, acquistare design diventa naturale

come fare la spesa e lo shopping

un’esperienza sempre nuova e

sorprendente.

200 nuovi brand sono arrivati e

i 2000 metri quadrati del DESIGN

SUPERMARKET sono pronti per

stupire con un nuovo modo di proporre

il design: avvicinandolo alla gente.

Facendo sì che i prodotti si rendano

accessibili come se fossero in un

supermercato. Di grande stile,

naturalmente.

Il nuovo piano si presenta come un

luogo dal clima internazionale e in

continua evoluzione, dove le nuove

tendenze si rivelano e trovano spazio

il meglio della creatività e

dell’innovazione. La sua offerta, varia

e multiforme, si rivela perfetta per chi

ha voglia di sperimentare o è

semplicemente alla ricerca

dell’oggetto ideale, capace di far

vivere gli spazi del quotidiano.

Sì, perché ciò che propone il DESIGN

SUPERMARKET sono proprio gli

elementi che compongono il nostro

paesaggio domestico o comunque

quei pezzi che danno colore alla vita

di ogni giorno.

Per rendersene conto, basta dare

un’occhiata alle sue categorie

merceologiche e agli oltre 200 brand

presenti.

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BRAND MIX

Ca!è & Tè

Co�e & TeaDalle tazze ai macinini, dalle cara�e alle ca�ettiere e molto altro ancora per trasformare un’abitudine in un piacevole rituale.

Al�, Anne Black, Asa, Bialetti, Blomus, Bodum, Casa Bugatti, Cristel, Cuisinart, DMK, Handespresso, Jenaer Glass, Kahla, L’Abitare, La Pavoni, Nespresso, Pantone Mugs, Pols Potten, Revol, Richard Ginori, Rosenthal, Saeco, Ton�sk Design, Wedgwood, Wmf.

Creative O#ceSoluzioni creative e oggetti originali, per rallegrare anche le scrivanie più tristi.

Acme, Addex Design, Alife, Artecnica, Atomic Soda, Authentics, Bigso Box, Blomus, Built, Corso Vercelli, Danese Milano, Equinoxe Cadeaux, Faber Castell, Felice Botta, Filofax, Funny Desk, Giorgio Fedon 1919, Guzzini, Kikkerland, Knock Knock, Koziol, Legami, Mark’s Japan, Metermorphosen, Midori, Moleskine, Nava, Onlydesign, Pat Says Now, Philippi, Pinetti, Pusher, Rossi 1931, Seletti, Semikolon, Silly, Sketchpet, Troika.

Decor e piccoli complementi d’arredo

Decor & Interior Design ComplementsCornici, vasi, contenitori, candele … E piccoli oggetti per il piacere di vivere la casa all’insegna del design.

AJ Rosendhal, Artecnica, Arti�cial, Authentics, Bab Anmil, B&B Italia Object,

Bitossi Ceramiche, Blomus, Boom, Bougie La Francaise, Bussolari, Danese Milano, Diamantini e Domeniconi, D&M depot, DMK , Donkey Products, Dutz, Eno, Essent’ial, Extra, Gaia & Gino, Industreal, Isi Kose Milano, It’s About Romi, Karlsson, Koziol, Ladp, Loue, Mascagni, Mono, Moooi, Nava, Philippi, Pols Potten, Progetti, Sentou, Showroom Finland, Think Big, Venini.

Gadget Tecnologici

Tecnological GadgetsSpazio all’originalità e al divertimento per concedersi qualcosa di nuovo o fare regali davvero sorprendenti.

Anne Claire Petite, Artecnica,

Atmosphere, Atom Plastic, BlueLounge,

Donkey Products, Equinoxe, Gspot,

Invotis, Karlsson, Kikkerland, Momiji,

Mon Petit Art, Monkey Business, Multipot,

Paul Smith, Philippi, Plastichic, Play Sam,

Present Time, Protocol, Pusher, Seletti,

Sentou, Sigg, Suck UK, Tobeus, Troika,

Umbra, XL Design, Victorinox.

Illuminazione

LightingChe poggi sul tavolo o sul comodino, che penda dal so#tto o stia in piedi da sola, ogni lampada è un’idea luminosa che accende la vita di ogni giorno.

Anglepoise, Arti�cial, Artecnica, Artemide, Bab Anmil, Cini & Nils, Danese Milano, Design House Stockholm, Flos, Holmegaard, IGuzzini, Industreal, Kartell

Light, Koziol, Ladp, Leitmotiv, Light Style, Luceplan, Moooi, Muuto, Normann Copenhagen, Orrefors, Suck Uk.

Libri

BooksTanti libri, per chi ama il design, le arti visive e l’architettura di ogni epoca. Come la moda, la fotogra�a, la musica e lo spettacolo.

Skira.

Micro Elettronica

MicroelectronicsLa tecnologia si unisce al design nelle proposte per riprodurre suoni e immagini. Perché qui il futuro è già arrivato.

Brionvega, Jacob Jensen, Leica, Lomography, Sonoro, Sony, Tivoli Audio.

Oggetti dal Design Nordico

Northern Design ObjectsLa decorazione cede il passo all’essenzialità e la semplicità diventa la chiave della versatilità. Per oggetti che hanno reso questo stile famoso in tutto il mondo.

Anne Black, Arabia Finland, Authentics, Blomus, BodaNova, Design House Stockholm, Eva Solo, Höganäs Keramik, Holmegaard, Iittala, Joseph Joseph, Kosta Boda, Muuto, Normann Copenhagen, Orrefors, Royal Copenhagen, Royal Vkb, Rörstrand, Rosendahl, Sagaform, Scanwood, Stelton.

Tavola e Cucina

Kitchen&TablewareTrasformare il cibo quotidiano in un evento fuori dal comune. Oggetti per la tavola e la cucina in uno spazio moderno, divertente, funzionale, nel segno dell'innovazione.

Bab Anmil, Chilewich, Covo, D&M depot, DMK, Driade, Egizia, Ekobo, Galbiati, Giarimi, Ilio, Isi Kose Milano, Italesse, Jars, Magppie, Mepra, Paola C., Pols Potten, Reichenbach, Richard Ginori, Rosenthal, Sambonet, Schott Zwiesel, Sentou, Wedgwood, Wetter Indochine.

Valigie & Articoli da viaggio

Luggage&Travel ItemsDal set completo di valigie al trolley, �no al piccolo necessaire. Tutto quello che serve per partire con stile, lo trovate qui.

Arti�cial, Bric’s, Delsey, Design Go, Globe Trotter, Eastpak, Jack Russell Malletier, Mandarina Duck, Mini, Paul Smith, Piquadro, Reisenthel, Rimowa, Roncato, Samsonite, Tucano, Tumi, Victorinox Travel Gear.

inoinoinoinoinoinoinoinoino, I, I, I, I, I, I, Indundundundundundundundundundundundundundundundundustrstrstrstrstrstrstrstrstrstrstrstrstrstrealealealealealealealealealealealealeal, , , , , , , ,

PHOTOGALLERY

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2 8

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Per richiesta immagini:

Karla Otto • [email protected] • tel 02/6556981

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Davide Rampello,

presidente della Triennale di Milano,

ha il piacere di invitarla

all’inaugurazione della mostra

Dritto Rovescio

Lunedì 23 febbraio 2009, ore 18.30

Dritto Rovescio

24 febbraio - 29 marzo 2009

Catalogo Electa

Intrecci di fili tra arte, design e creatività di massa

Courtesy: Cat Mazza

Triennale di Milano

viale Alemagna 6

Orari:

martedì-domenica 10.30-20.30

giovedì 10.30-23.00

triennale.it

triennaledesignmuseum.it

facebook.triennale.it

youtube.triennale.it

Partner tecnico

Partner fondatore

Triennale Design Museum

Partner istituzionale

della Triennale di MilanoMedia PartnersA cura di In collaborazione

con

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Milan, 19th March 2009

Industreal S.r.l. - Via Luigi Nono, 7 – 2O154 Milano – Italy T +39 O2 3651789O F +39 O2 34229O

[email protected] - www.industreal.it - P.IVA & C.F. IT O564398O963 R.E.A. MILANO 183717O

1 / 1

INAUGURAZIONE / OPENING: 20 Marzo 2009, ore 18.30

Industreal Press Contact: Monica Favara

[email protected]

Press Release

EXHIBIT: SERIE FUORI SERIE – TRIENNALE DESIGN MUSEUM

Siamo orgogliosi di annunciare che Industreal sarà presente al Triennale Design Museum con i prodotti: We proudly announce that Industreal will be present at Triennale Design Museum with the products:

MIKADO VASO design Cynthia Viale

NANOBOWL design Jim Hannon-Tan

PROGRAMMATOTEMdesign C. Steelandt & M. Radix

PORTAFRUTTA design Doodle

Triennale Design Museum presenta, dal 20 Marzo 2009 e visitabile per un anno, la mostra Serie Fuori Serie.Serie Fuori Serie, seconda interpretazione di Triennale Design Museum, illustra il paesaggio contemporaneo del design italiano che dalla ricerca sperimentale arriva fino ai mercati di massa, usando sia materiali artigianali, sia tecnologie avanzate, e dalle imprese start up arriva fino alle grandi imprese globalizzate. Il titolo Serie Fuori Serie indica gli estremi di un circuito dinamico dove la produzione industriale riceve energia dalla sperimentazione più avanzata e autonoma della ricerca indipendente e, viceversa, quest’ultima si alimenta in un contesto produttivo che prevede anche il prototipo fuori serie e il pezzo unico.

Triennale Design Museum Dopo aver risposto alla domanda Che Cosa è il Design Italiano? con Le Sette Ossessioni del Design Italiano, Triennale Design Museum presenta una nuova interpretazione del design italiano: Serie Fuori Serie. Triennale Design Museum conferma così la sua natura di museo dinamico, in grado di rinnovarsi continuamente e di offrire al visitatore sguardi, punti di vista e percorsi inediti e diversificati. Triennale Design Museum è diretto da Silvana Annicchiarico e ha la cura scientifica di Andrea Branzi.

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Triennale Design Museum presents, from 20 March 2009 and open for one year, the exhibition Serie Fuori Serie.Serie Fuori Serie, a second analysis by the Triennale Design Museum, illustrates the contemporary landscape of Italian Design from experimental research to mass markets through handcraft techniques, advanced technologies and from start-up businesses to huge globalised corporations. The title Serie Fuori Serie underlines the extremes in this dynamic circuit where industrial production gains energy from the mostadvanced and independent experimental research and, vice-versa, where the latter is fed by the productive context whilst leavingroom for custom-made prototypes and one-off pieces.

Triennale Design Museum After answering the question What is Italian Design? with The Seven Obsessions of Italian Design, the Triennale Design Museum presents Serie Fuori Serie, a new analysis of Italian Design. The Trienniale Design Museum therefore confirms its role as a dynamic venue that provides visitors with fresh outlooks, innovative perspectives and original, diverse itineraries. The Triennale Design Museum is directed by Silvana Annicchiarico with Andrea Branzi as scientific curator.

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Milano, 22nd April 2009

Industreal S.r.l. - Via Luigi Nono, 7 – 2O154 Milano – Italy T +39 O2 3651789O F +39 O2 34229O

[email protected] - www.industreal.it - P.IVA & C.F. IT O564398O963 R.E.A. MILANO 183717O

Press Release

INDUSTREAL @ POLIFORM SHOWROOM & SALONE DEL MOBILE

Industreal Press Contact: Monica Favara

[email protected]

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New York City, 6th May 2009

Industreal S.r.l. - Via Luigi Nono, 7 – 2O154 Milano – Italy T +39 O2 3651789O F +39 O2 34229O

[email protected] - www.industreal.it - P.IVA & C.F. IT O564398O963 R.E.A. MILANO 183717O

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Press Release

EXHIBIT: OBJECT FACTORY – THE MUSEUM OF ARTS AND DESIGN, NEW YORK CITY

Siamo lieti di annunciare che la mostra Object Factory ha riscosso molto successo a Toronto e avrà la sua seconda apparizione a New York presso il MAD - The Museum of Arts and Design , nella sua nuova sede.

We are extremely happy to announce that The Object Factory exhibition was received with great applause and will have its second appearance in New York in May 2009 in Museum of Arts and Design in its new location.

BURANO design Michele De Lucchi

FACCETTE design Alessandro Mendini

ORBITA design Ettore Sottsass

EVESHAMdesign George J. Sowden

CLOUDSdesign Doodle

BOWLERdesign Will Carey

LAMEP DPIdesign Guillaume Delvigne

CHAPEUX POUR VASEdesign Guillaume Delvigne

PANIER PERCÉdesign Ionna Vautrin & Guillaume Delvigne

CAFÉ PELÉdesign Julie Pfligersdorffer

C&Cdesign Carlo Trevisani

FILOdesign Pervisioni

A DREAM THAT YOU NEED design Peter Cathersides

A partire da Mercoledì 6 Maggio fino a Domenica 13 Settembre 2009, Object Factory illustrerà come gli artisti e i designer del XXI secolo si sono re-immaginati la potenzialità di questo materiale tradizionale, la ceramica, attraverso le collaborazioni con l'industria,rafforzando, e talvolta sovvertendo, il processo industriale.

On view from Wednesday, May 6 through Sunday, September 13, 2009, Object Factory illustrates how artists and designers in the 21st century are re-imagining the possibilities of this most traditional of mediums, ceramics, through collaborations with industry that enhance and sometimes subvert the industrial process. The exhibition also examines the unexpected uses of ceramics as kitchen appliances, knives, and even digital electronics, made possible by new technologies.

The Museum of Arts and DesignThe Museum of Arts and Design esplora come l'arte, l'artigianato e il design si intersecano nelle arti visive di oggi. Il Museo si concentra sulla creatività contemporanea e il modo in cui gli artisti e designer, provenienti da tutto il mondo, trasformano i materiali attraverso i processi che vanno dalle realizzazioni artigianali alle tecnologie d'avanguardia.

The Museum of Arts and Design explores how art, craft and design intersect in the visual arts today. The Museum focuses on contemporary creativity and the ways in which artists and designers from around the world transform materials through processes ranging from the handmade to cutting-edge technologies.

Industreal Press Contact: Monica Favara

[email protected]

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More contrast, less effort.

Simple techniques affording

a sense of depth and adding

surface interest play with wet/dry,

light/shade combinations to add

to the general air self-reflection.

Working from a palette of

lightweight double face

jacquards, devore burnouts and

raised prints, sharp highlights

add further emphasis to more

extreme silhouettes, while simpler

drapes benefit from the effect-in-

itself fabric choices.

With a colour range erring

towards grayscale, water

based translucent inks used in

pastellised colour washes tie

back to seasonal themes and

lighten the mood

“Sotto Collection Set 1”; black & mirrored

Emmanuel Gallina, Clara Giardina; photo Ilvio Gallo

http://www.industreal.it

“Papuli”

Akomena and Giuliano Babini

http://www.akomena.com

http://www.dilmos.eu

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TCX

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“Tile design for raining city Kanazawa in Japan”

Hitomi Hosono

http://www.hitomihosono.com

“Stranger to Paradise”

Astrid Deigner; photo Max Hochstätter

fort.

fording

a sense of depth and adding

surface interest play with wet/dry,

light/shade combinations to add

to the general air self-reflection.

Working from a palette of

lightweight double face

jacquards, devore burnouts and

raised prints, sharp highlights

add further emphasis to more

extreme silhouettes, while simpler

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itself fabric choices.

With a colour range erring

towards grayscale, water

based translucent inks used in

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back to seasonal themes and

lighten the mood

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“Papuli”

Akomena and Giuliano Babini

.akomena.com

.dilmos.eu

“Bodysong”

WeiWei Xu; photo Maria A. Mäser & Lee Hyokyung

“...bespoke fluted wall covering”

Giles Miller

http://www.gilesmiller.com

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Taking cues from the animal side

of life, the intricacies of print

and surface are explored

through detailed

compositions that

signal a period

of hibernation

for the all-over

repeat.

With 3d surface

effects formed

through loose knit

weaving, waffle

knit piques and

matelasse,cutting

into more recognizable

forms helps to distort

perception of

the known

and increases

emotional value.

Applied over range of

silhouettes, tailored forms are gi

a slouchier feel through softene

rather than distressed surface

finishes, with clashing patterns

complimentary colours serving

create a modern day camouflag

given

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g to

age.

“... a mixture of cultures and periods”f cultures and periods”

Charlotte Linton; photo Fanny Karst; photo Fanny Karst

http://www.charlottelinton.comww.charlottelinton.com

“A moth to a flame”

to22; photo Ilvio Gallo

http://www.industreal.it

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“COLOUR CUSHION © ” (also shown far left)far left)

Produced by Scholten & Baijings and woven by de PloegPloeg

http://www.scholtenbaijings.comngs.com

“... a mixture of cultures and periods”ds”

Charlotte Linton; photo Fanny Karstrst

.charlottelinton.comom

“Original Hille/Robin Day Polyprop chair

upholstered in smocked linen”

Tori Murphy

http://www.torimurphy.com

“Zebra mosaic”

Akomena

http://www.akomena.com

http://www.dilmos.eu

“A moth to a flame”

to22; photo Ilvio Gallo

.industreal.it

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104 — tl2

“Paniers percés” d'Ionna Vautrin et Guillaume Delvigne, éd. Industreal (I). À la manière d'une toile à canevas, ce pot ajouré constitue un support à broder à sa guise.

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T R E N D S

tl2 — 105

Un a priori circule que les arts appliqués s’inscrivent dans une

logique qui va à l’opposé de la technologie et de l’industrie. Le

créateur et homme de génie américain Charles Eames a heu-

reusement prouvé le contraire en soulignant l’importance et le

respect du processus artisanal au sein de l’industrie et vice versa,

en démontrant que ces dimensions créatives sont tout à fait com-

plémentaires l’une avec l’autre. Lors d’une conférence qu’Eames

prononça à l’occasion de la First Annual Conference of American

Craftsmen en 1957, il souligna que «la compréhension mutuelle

des deux champs de création devrait permettre d’introduire les

‘crafts’ dans l’industrie et l’industrie au sein des arts appliqués

en vue de bénéficier l’un à l’autre.» En tenant compte de ce lien

intrinsèque, les arts et l’industrie devraient pouvoir intégrer ces

principes dans leur pratique quotidienne. Il est donc intéressant

d’envisager les modèles possibles d’interaction entre ces domai-

nes en citant des cas d’exemples, ce qui est tout à fait à propos

dans une période de grands changements.

Un trio de profils d’artisans

Il y a trois types distincts d’artisans. Il y a celui qui travaille pour lui-

même dans un environnement d’atelier et qui produit des pièces

uniques, des prototypes ou des éditions limitées avec l’option de

combiner la main avec des processus industriels. Ses produc-

tions portent alors sa signature ou celle de son studio. Le second

profil d’artisan est celui qui reste anonyme étant engagé dans

l’industrie. Plus la technologie est sophistiquée, plus l’homme

de métier devient essentiel, même si son nom n’est pas connu.

Le troisième et dernier type d’artisan est celui qui oscille entre

l’art et l’industrie et qui combine ces domaines en appliquant ses

compétences à différents niveaux: le design industriel, le bijou et

la mode.

La notion conventionnelle d’artisan fait référence à une

personne qui œuvre dans son studio en faisant appel à des

processus manuels. C’est précisément cette marque de fabrique

qui différentie le professionnel artisan de l’industriel, en particulier

du point de vue des attentes de sa clientèle. Toute intégration

d’un processus mécanique fait l’objet d’une étude préalable par

le créateur afin de ne pas entamer l’authenticité et l’originalité du

produit. Il y a bien sûr de nombreuses possibilités de faire coexis-

ter de manière créative des procédés de fabrication qu’ils soient

artisanaux ou industriels, mais il faut encore trouver la solution

optimale pour les intégrer de manière intelligente.

Les fibres de verre et de carbone revisitées

Le créateur de mobilier anglais Nicholas Pryke a suivi sa forma-

tion au Parnham College. Actif dans la menuiserie et l’ébénisterie,

son studio s’est rapproché du secteur de la Formule 1 d’Ox-

fordshire. Il réussit ainsi à s’investir dans un projet ‘Hitec Lotec’

en mettant en pratique son savoir-faire artisanal au profit de la

création d’une table en fibre de carbone. Le projet combine en fi-

nal le matériau et son moule qui a servi à sa fabrication. La forme

générale du mobilier est aérodynamique et ne ressemble en

aucune manière à des réalisations antérieures de Pryke pouvant

évoquer sa pratique artisanale.

Dans un autre cas, le designer américain Critz Campbell met

en évidence les différences esthétiques afin de créer des effets

de surprises. Ses chaises Eudora sont inspirées des écrits du

Mississippi de l’auteur Eudora Welty. Le design et les textiles de

la période des années 30 se juxtaposent à une chaise moulée en

fibre de verre qui est illuminée de l’intérieur. La chaise invite à être

manipulée et testée. La perception laisse à penser que la chaise

est souple, alors que la fibre de verre la rend à la fois légère et

très résistante. Les chaises sont en ce sens un vrai défi pour

répondre à cette dualité art et industrie.

Le renouveau des arts appliqués et de ses savoir-faire

La relation entre les arts appliqués et l’industrie a connu une

histoire riche en couleurs. Janet Gleeson retrace dans son livre,

«The Arcanum», le développement de la porcelaine, ou l’or blanc

comme l’on y faisait référence en Europe. L’histoire en question

parle sur le ton de l’intrigue de praticiens expérimentés qui sont

restés longtemps emprisonnés dans des procédés de produc-

tion de la porcelaine encore mal maîtrisés. Malgré le savoir-faire

reconnu des Chinois, il faudra attendre le XVIIIe siècle pour voir

apparaître l’art de la porcelaine en Europe, grâce au talent de

Johann Frederich Bottger. Celui-ci et d’autres artisans travaillant

dans l’industrie combinèrent la chimie, la poterie et la diploma-

tie. Ils ne pouvaient pas toujours produire leurs pièces en toute

liberté, ce qui aujourd’hui n’est plus le cas, mais le cadre sociétal

est tout autre.

L’artisan contemporain actif dans l’industrie est généralement

anonyme. Sa position très qualifiée au sein des entreprises du

luxe et des hautes technologies l’oblige à exercer un rôle clef

dans le processus très standardisé et d’y adjoindre une vraie

valeur ajoutée humaine. Dans l’industrie des composites, l’artisan

offrira un degré de précision qu’il n’est pas possible d’atteindre

avec la machine, en particulier dans les étapes de mise au point

et de finition après la sortie de la pièce de son moule. Dans

l’industrie de l’automobile, les tableaux de bords en bois sont

réalisés artisanalement, de même que les revêtements et cou-

tures à l’intérieur du véhicule. C’est ainsi que parmi les artisans

occidentaux, la philosophie est de considérer le temps comme

étant la nouvelle forme du luxe. De l’autre côté du spectre, il y a

les travailleurs moins qualifiés qui sont employés dans les pays

asiatiques comme une alternative moins coûteuse par rapport

à des processus de plus haute technologie. Dans un article de

Barbie Nadeau paru dans Newsweek, «Made by Foreign Hands»,

la journaliste explique comment les entrepreneurs chinois

expedient des travailleurs jusqu’en Toscane afin de produire des

biens pour l’industrie de la mode et des accessoires de luxe tout

en conservant le label Made in Italy. Un label plus correct serait

d’indiquer sur l’étiquette Made in Italy by the Chinese.

De nouveaux paradigmes de travail

Chaque période voit émerger de nouveaux paradigmes de travail.

Durant les dernières décennies, l’on est passé d’un bureau sans

papier au travail à domicile et du ‘hot-desking’ au renouveau de

l’open space. Mais, dans ce contexte de changement, comment

CRAFT INDUSTRY

TEXTE DE MARIE O’MAHONY

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faire interagir les arts et l’industrie? Dans les années 90, une série d’initiatives ont permis d’ouvrir le dialogue et d’explorer ces potentialités. Il y a eu Hitec-Lotec, un consortium réuni autour du projet UK Crafts for Now (la Grande-Bretagne face aux arts appliqués aujourd’hui), dont j’étais la Creative Director. Il s’agissait d’aiguiller un certain nombre de professionnels des arts appliqués vers l’industrie, de nouer des collaborations fructueuses, de réaliser une exposition itinérante et un symposium. Le pro-jet a recueilli un large succès auprès de ses partici-pants et du grand public, malgré les préoccupations de l’inscrire sur le long terme. Comment peut-on déterminer un cadre durable dans ce contexte et qui puisse être auto-financé? Il aura fallu près d’une décennie pour tenter de réunir quelques bribes de réponses à cette question.

Les arts appliqués, source d’innovation

Dans le domaine du textile, les tentatives de com-biner l’artisanat et les technologies sont nées au Japon au début des années 1990. Junichi Arai écrit dans son catalogue d’exposition «Hand and Tech-nology» que «la main humaine et la technologie ne devraient pas être séparées l’une de l’autre.» L’ex-position consistait à montrer les liens entre techno-logie et tradition au travers de films documentant le savoir-faire comme celui de la fabrication artisanale du kimono mis en perspective avec du vêtement high-tech. Cette approche a été diffusée à l’échelle internationale et a changé la manière dont les de-signers textiles pouvaient impacter sur l’enseigne-ment. Les cours comme ceux de Valerie Beattie en Multi Media Textiles à la Loughborough University School of Art and Design font partie de ce nouveau souffle donné à la profession. Il était auparavant présenté comme un cours de broderie, mais était déserté par les étudiants. Le changement de titre

et d’orientation du cours a permis de relancer la motivation des jeunes tout en facilitant l’ouverture vers des matériaux et processus novateurs.

Dans leur ouvrage «Handmade Nation: The Rise of DIY, Art, Craft and Design», les auteurs Faythe Levine and Cortney Heimerl placent l’Internet au centre de la relation future qui pourrait s’établir entre l’artisanat de qualité et l’industrie. Il y a en effet de nouvelles communautés créatives investies dans les arts appliqués contemporains et qui tentent de travailler de manière plutôt expéri-mentale. Il serait erroné de se référer à un réseau d’artisans, alors que l’Internet a transformé la réalité des métiers en les ouvrant à d’autres disciplines.

Le duo de designers français Ionna Vautrin et Guillaume Delvigne conçoit et produit une série de contenants en porcelaine basée sur le canevas utilisé pour le point de croix. Les contenants sont produits par Industreal (It) et sont commercialisés en kit avec le materiel adéquat. Celui qui en fait l’achat peut compléter le contenant en utilisant des perles multicolores. Il devient de ce fait l’artisan de sa propre pièce.

L’écoute dans une collaboration lui donne tou-tes ses chances de devenir fructueuse. Il est encore plus fondamental que le résultat soit bénéfique pour tous. L’entreprise australienne de sportswear RipCurl est, pour citer un exemple concret, leader sur le marché des combinaisons de plongée. En tenant compte des enjeux environnementaux, l’entreprise a récemment lancé un programme pour recycler les anciennes combinaisons et mettre au point la réutilisation des finitions en néoprène au niveau de l’étape de découpes des motifs. Jusqu'à présent, la société a utilisé du néoprène pour rem-plir des sacs de bille. RipCurl vient juste d’enclen-cher un projet avec les étudiants de la section mode et textile de l'Université de Technologie de Sidney

(UTS), afin d’envisager des alternatives de produc-tion. Les étudiants vont explorer de nouvelles pistes pour recycler les combinaisons et pour trouver des matériaux de remplacement qui ne détériorent pas les performances connus avec le néoprène. Il y aura dans le processus plusieurs étapes manuel-les et d’autres plus techniques comme le collage, la découpe au laser… Pour la seconde étape du projet, les étudiants vont sélectionner parmi leurs échantillons de matières textiles, lesquels seront les plus appropriés pour le design d’une veste en textiles techniques. Une sélection de ces projets sera exposée à la UTS Tower Gallery durant la Rosemont Fashion Week à Sidney qui a lieu en avril chaque année.

En tant que designer et créateur de génie, Charles Eames a toujours oscillé entre les arts appliqués et l’industrie tout en dessinant, en développant et en suivant la production de ses produits. À ses yeux, il s’agissait d’une démarche à fois conceptuelle et physique, en tous les cas très axée sur les matériaux. En parallèle de la vision d’Eames et à l’occasion du 50e anniversaire de la revue (1993), l’American Craft magazine y inclut une citation de Marshall McLuhan datant de 1966: «Dans le futur, le rôle de l’artisan sera plus important que jamais.» Cette citation n’est pas anodine étant prononcée par un spécialiste qui prédisait déjà à son époque l’émergence des technologies digitales et leur impact sur les arts appliqués. Étant donné que la frontière entre l’immatériel et le materiel n’existe plus, il en va de même pour les arts appli-qués et l’industrie. Si la technologie progresse, il est certain que l’humain ne peut pas s’investir dans les deux domaines au même moment. Ce que nous pouvons observer aujourd’hui, c’est une plus grande ouverture entre les arts appliqués et l’industrie, ce qui aurait certainement ravi Eames et McLuhan.

http://blog.bientotdemain.com,

www.industreal.it, www.guillaumedelvigne.com

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Fiskars, 10th May 2009

Industreal S.r.l. - Via Luigi Nono, 7 – 2O154 Milano – Italy T +39 O2 3651789O F +39 O2 34229O

[email protected] - www.industreal.it - P.IVA & C.F. IT O564398O963 R.E.A. MILANO 183717O

Industreal Press Contact: Monica Favara

[email protected]

Press Release

EXHIBIT: IT IS BEAUTIFUL HERE. TEXTILE EXHIBITION – FISKARS VILLAGE, FINLAND

Siamo orgogliosi di annunciare che Industreal parteciperà alla mostra It is Beautiful Here con i prodotti: We proudly announce that Industreal will be part of the exhibition It is Beautiful Here with the products:

PANIER PERCÉ design Delvigne & Vautrin

PANIER PERCÉdesign Delvigne & Vautrin

PANIER PERCÉdesign Delvigne & Vautrin

PANIER PERCÉdesign Delvigne & Vautrin

PANIER PERCÉdesign Delvigne & Vautrin

PANIER PERCÉdesign Delvigne & Vautrin

BOÎTE TAMISÉEdesign Delvigne & Vautrin

It is Beautiful Here è una mostra che rappresenta la diversità e la varietà di materiali tessili in relazione alla cultura, all'uomo, al tempo e allo spazio. 43 opere di artisti, designer e artigiani provenienti da tutto il mondo sono in mostra a partire dal 10 Maggio fino al 29 Settembre 2009. La mostra mira a fornire una esperienza sul materiale - un caleidoscopio che mostra la versatilità di un singolo materiale che puòessere aperto a svariate applicazioni.

ONOMA La cooperativa di artigiani, designer e artisti di Fiskars è una comunità unica nel suo genere. Tutti i membri della cooperativa, fondata 1996, vivono o lavorano a Fiskars. Tutto l'anno la cooperativa organizza nel villaggiomostre di alta qualità, presentando opere di artigianato, design e arte.

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It is Beautiful Here is an exhibition presenting the diversity and variety of textile materials in relation to culture, man, time and space. It features works of 43 artists, designers and artisans from all over the Globe. The exhibition starts 10th May until 29th

September 2009.The exhibition aims at providing an experience of the material – a kaleidoscope of how a single material can open up to be manythings.

ONOMA The Cooperative of Artisans, Designers and Artists in Fiskars is a unique community. All members of the Cooperative, founded 1996, live or work in Fiskars Village. All year round the Cooperative arranges high-quality exhibitions in the village, presenting crafts,design and art.

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HOMMAGE AN SCHWARZ Nº8/09

VALENTINE MABY Nº7/09

VERY AUGUST Nº6/09

FATHER AND SON Nº5/09

BACK TO THE WOODS Nº4/09

BLACK & WHITE Nº3/09

OP ART Nº2/09

COLORAMA Nº1/09

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Echt ist, was ein Echo wirft, eine Empfindung auslöst. Das ist für jeden anders. Manchmal ist es eine teure Pretiose, manchmal auch ein gewitzter Geistesblitz.

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