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Norman Foster & Associates RENAULT CENTRE. Centro di distribuzione Renault, Swindon, Inghilterra. Tecnologia dell’architettura _ Prof. arch. V. Manfron RENAULT CENTRE IUAV_a.a. 2006/07_Laboratorio integrato architettura per la sostenibilità 3 Studenti: Davide Godnig 259884 _Vendrame Fabrizio 259959

Norman Foster & Associates

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Norman Foster & Associates. RENAULT CENTRE. Centro di distribuzione Renault, Swindon, Inghilterra. RENAULT CENTRE. Studenti: Davide Godnig 259884 _Vendrame Fabrizio 259959. IUAV_a.a. 2006/07_Laboratorio integrato architettura per la sostenibilità 3. - PowerPoint PPT Presentation

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Norman Foster & Associates

RENAULT CENTRE.Centro di distribuzione

Renault,

Swindon, Inghilterra.Tecnologia dell’architettura _ Prof. arch. V. Manfron

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processo edilizio

tecnologie costruttive

sostenibilità nel contesto globale

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cesso

ed

ilizioanalisi del contesto geo-

morfologico

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Swindon: Inghilterra … Swindon: Inghilterra del sud

Vista dall’alto del Renault centre nel contesto della zona industriale di Swindon

La storia vivace di Swindon è stata condizionata dalla sua geografia e geologia. La città infatti si trova fra Londra e Bristol ed anche fra il litorale del sud e le Midlands, in una cinghia di itinerari commerciali storici e di strade principali.

La collina di Swindon è costituita da una roccia calcarea di Portland molto sfruttata in passato per l’estrazione di tale pietra che veniva poi lavorata nelle località ai piedi della collina.

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ed

ilizioanalisi socio -

culturale

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Swindon praticamente è caratterizzata dalla presenza di due città.

La vecchia Swindon situata in zona prettamente collinare che ancor adesso mantiene il carattere di piccola città; la nuova città invece è un prodotto della rivoluzione industriale.

La città si trova fra Londra e Bristol ed anche fra il litorale del sud e le Midlands, in una cinghia di itinerari commerciali storici e di strade principali.

La collina di Swindon è costituita da una roccia calcarea di Portland molto sfruttata in passato per l’estrazione di tale pietra.

La ricchezza dello Swindon è venuta dalla cava, dal mercato e dai commerci agricoli e dalle fabbriche di birra. Swindon era inoltre un centro di distribuzione per i brandy, il tabacco.

Con la rivoluzione industriale una parte della città cambiò aspetto diventando un produttivo polo industriale.

La zona industriale di Swindon

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iliziosoggetti

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progettista: Norman Foster & associates

direttore progetto: Roy Fleetwood

team disegnatori: Nic Bailey, Ralph Ball, Julia Barfield, Loren Butt, Chubby Chhabra, Nick Eldridge; Paul Heritage, Paul Jones, David Morley, Ian Simpson, Mike Stacey, Arek Wozniak

modelli: Ian Dowsett, Neil Holt, Nick Eldridge, Paul Heritage, Paul Jones, David Morley, Ian Simpson, Mike Stacey, Arek Wozniak

partners: Davis Belfield & Everest Technical Landscapes Ltd Quickborner Team

committente: REGNO UNITO srl di Renault

progetto strutture: Ove Arup & Partners

progetto acustico: Tim Smith

Sir. Norman Foster

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ilizioFoster

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Norman Foster:

Norman Foster è nato a Manchester nel 1935.

È considerato uno dei più rappresentativi esponenti dell'architettura High-Tech che concepisce la costruzione come opera d'arte tecnicamente organizzata.

Studia architettura ed urbanistica alla Manchester University, laureandosi nel 1961. Nello stesso anno in cui si laurea, vince una borsa di studio della Henry Fellowship che gli consente di conseguire un Master in Architettura presso la Yale University, dove consegue il Master's Degree e incontra un altro studente inglese, Richard Rogers, anch'egli destinato a diventare un importante protagonista dell'architettura contemporanea. Al loro ritorno in Inghilterra (1963), Foster e Rogers avviano con Su Rogers e Wendy Foster uno studio con il nome di Team 4. Insieme progettano alcuni edifici residenziali e industriali, tra cui la Reliance Controls Factory a Swindon (1967).Nel 1967, Norman e Wendy Foster costituiscono lo studio Foster Associates, oggi Foster and Partners, con circa 500 dipendenti, con sede a Londra ed uffici a Berlino, Francoforte, Parigi, Hong Kong, Singapore, Tokyo. Dall'inizio dell'attività, lo studio ha ricevuto più di 220 premi e riconoscimenti e ha vinto 50 concorsi nazionali e internazionali. Lo studio di Foster a Londra (da lui disegnato e progettato) è diventato il punto focale di un'organizzazione responsabile di progetti in ogni parte del mondo. Foster & Partners è uno studio internazionale di design e di architettura condotto da Lord Norman Foster e da cinque soci: Spencer de Grey, David Nelson, Ken Shuttleworth, Graham Phillips e Barry Cooke. La filosofia di Norman Foster di integrazione è chiaramente leggibile a Riverside Three, la sede degli uffici e dell'abitazione di Norman Foster a Londra. È essenzialmente un grande spazio aperto dove tutti lavorano l'uno accanto all'altro. L'attività dello studio comprende la pianificazione per le città, la progettazione delle costruzioni, l'interior design, il design, i grafici e le mostre: si passa dalla progettazione del nuovo aeroporto di Hong Kong - il più grande progetto di costruzione nel mondo - alla più piccola commissione, una maniglia di una porta per Fusital.

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ed

iliziostudio Foster

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Foster and Partners:

Foster and Partners è uno studio internazionale di architettura, pianificazione e design diretto da Lord Foster e dagli associati Spencer de Grey e David Nelson, coadiuvati dal CEO Graham Phillips. Nato nel 1967 con il nome di Foster Associates, lo studio, ora noto come Foster and Partners, vanta sedi in tutto il mondo, benché la sua attività principale si svolga a Londra. Foster and Partners ha lavorato in 48 paesi e attualmente gestisce progetti in 22 nazioni. Dalla sua creazione è stato insignito di più di 300 premi e riconoscimenti di eccellenza,vincendo più di 60 concorsi nazionali e internazionali. L’ambito operativo dello studio è molto vario e spazia dalle strutture più imponenti, come l’aeroporto di Pechino il più grande terminal al mondo a progetti di dimensioni decisamente inferiori, come ad esempio una collezione di maniglie per porte. Foster and Partenrs ha raggiunto fama internazionale realizzando opere quali il nuovo Parlamento tedesco nel Reichstag a Berlino, la Great Court del British Museum, la sede per Swiss Re, il Millennium Bridge e la predisposizione della zona pedonale a Trafalgar Square a Londra, le sedi centrali della HSBC a Hong Kong e Londra, la sede centrale della Commerzbank di Francoforte, il Metro di Bilbao, il Carré d’Art a Nîmes, il Sainsbury Centre for Visual Arts a Norwich e i centri di ricerca dell’Università di Stanford, la nuova Corte Suprema di Singapore, il campus universitario di Petronas in Malesia, la torre per la sede centrale di Hearst, a New York, il Museum of Fine Arts di Boston e un teatro lirico a Dallas. Lo studio è inoltre molto interessato ai progetti di pianificazione urbana e alle infrastrutture di comunicazione.

Nel 1990 Norman Foster ha ricevuto il titolo di baronetto, nel 1997 è stato nominato dalla Regina membro dell’Ordine del Merito e nel 1999 gli è stato conferito il titolo a vita di pari d’Inghilterra, diventando così Lord Foster of Thames Bank. Nel 1995 è stato accolto nell’Ordine di Westfalia. È anche Royal Designer for Industry, membro della Chartered Society of Designers e membro onorario della Royal Academy of Engineering; gli è stata conferita una medaglia d’oro sia dal Royal Institute of British Architects che dall’American Institute of Architects.

Nel 1999 è diventato il ventunesimo vincitore del premio Pritzker Architecture e ha ricevuto la Croce di Cavaliere dell’Ordine del Merito.

Il 2002 è l’anno del Praemium Imperiale Award for Architecture nonché della nomina di membro dell’ordine tedesco ‘Pour le mérite’ per le Scienze e le Arti. Studenti: Davide Godnig 259884

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iliziola committenza

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Questo centro di distribuzione ricambi fu commissionato dall’azienda automobilistica francese Renault per diventare il magazzino principale del Regno Unito.

Il Committente impose al progettista un programma impegnativo da rispettare in tempi brevi.

Le sedi della Renault

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ilizioprocesso

edilizio

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Promozione:

1980

Settembre_Promozione dei lavori da parte dell’azienda automobilistica francese Renault

Progettazione:

Visto il programma di realizzazione imposto dal committente molto impegnativo e soprattutto veloce si cercò di progettare una struttura efficiente che avesse garantito una rapida realizzazione.

Costruzione:

1982

Gennaio_ inizio lavori

1983

Marzo_ fine lavoriStudenti: Davide Godnig 259884

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Immagine febbraio 1982 Immagine gennaio 1983…il processo costruttivo…

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iliziodati dimensionali dell’area e

dell’opera

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• area estensione complessiva del lotto 65.000 m² ≈ 16 acri

• progetto area sup. coperta complessiva dell’ edificio 27.000 m² area adibita a magazzini per i pezzi di ricambio 20.000 m² area adibita ad uffici per il centro di distribuzione 4.000 m² area per la scuola di formazione area adibita a galleria-mostra 3.000 m² area adibita a ristorante

rapporto di copertura 42%

Estensione complessiva del lotto 65.000 m²

Area non coperta 38.000 m² Area scuola formazione, galleria, ristorante 3.000 m²

Area uffici 4.000 m²

Area magazzini 20.000 m²

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processo edilizio

tecnologie costruttive

sostenibilità nel contesto globale

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tecn

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costru

ttiveassonometria e sezione

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Sezione trasversale dello showroom e zona scuola formazione.

scala 1:500

Assonometria isometrica

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piante

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1_ Magazzino/deposito

2_ Zona perfezionamento veicoli

3_ Zona scuola formazione

4_Sala lettura

Descrizione:

Pianta piano mezzano

Pianta piano terra

5_Stanza ufficio

6_Cucina

7_ Ristorante

8_ Showroom/gallery

9_Zona coperta

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schema struttura e viste esterne

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Schema struttura

Vista particolare della facciata

Vista esterna lato sud

La struttura dell’edificio è basata su un sistema modulare di sezioni di volta sospese, supportate da montanti tubolari in acciaio alte 16 metri. Questi montanti sono collegati da capriate che combinano a compressione travi convesse in acciaio traforato con aste concave in acciaio sotto tensione.

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dettagli costruttivi: chiusura superiore

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Chiusura superiore nell’angolo

1

2

3

5

3

4

6

1/2

3

5

6

3

4

1_ PVC rinforzato

2_Metallo ondulato

3_Trave IPE

4_Trave IPE

5_Pannello in calcestruzzo alleggerito con rivestimento metallico

6_Travetto prefotato

7_Guaina impermeabilizzante

Legenda:

7

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dettagli costruttivi: chiusure verticali

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Chiusura verticale con vetrata

Chiusura verticale con pannello

1

2

3

4

2

2

4

Legenda:

1_ Vetro

2_Travetto preforato

3_ Gancio attacco vetro

4_Pannello in calcestruzzo alleggerito con rivestimento metallico

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dettagli costruttivi: attacco a terra

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1

Legenda:

1_ C.A.

2_ Attacco metallico per connessione con il travetto preforato

2

3

4

Particolare attacco a terra

3_Pannello in calcestruzzo alleggerito con rivestimento metallico

4_Travetto preforato

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dettagli costruttivi: struttura portante

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Particolare del pilastro con gli elementi tensostrutturali ed il nodo travi - pilastro

I montanti tubolari in acciaio alti 16 metri sono collegati da capriate che combinano a compressione travi convesse in acciaio traforato con aste concave in acciaio sotto tensione. La struttura base come si può vedere è anche caratterizzata da elementi tensostrutturali che convergono all’apice del pilastro. Attraverso questo schema strutturale il modulo base del tetto si moltiplica fino a formare l’intero edificio

Immagine della struttura portante in fase di realizzazione

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costru

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viste interne

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Vista interna della zona espositiva Vista interna della copertura e del lucernario

Vista interna del magazzino

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viste plastico

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processo edilizio

tecnologie costruttive

sostenibilità nel contesto globale

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valutazione energetica dei materiali

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materiale

acciaio

calce

cemento

inerti

vetro

consumo di energia (kWh/kg)

9,72

0,92

1,94

0,03

5,28

fattori di valutazione

valutazione energetica dei materiali (materiali che nell’intero ciclo di vita consumano meno)

tossicità e pericolosità

naturalità e compatibilità ecologica

durabilità

compatibilità rispetto a clima, acqua e calore

proprietà in relazione al benessere dell’uomo e dell’ambiente

Soste

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requisiti di ecologicità dei materiali

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acciaio cemento malta vetro

naturalità cattivo cattivo medio cattivo

durabilità ottimo cattivo medio medio

compatibilità ecologica medio cattivo ottimo medio

consumo energia medio cattivo medio cattivo

radioattività ottimo medio medio ottimo

proprietà termiche cattivo cattivo medio cattivo

proprietà acustiche medio medio medio cattivo

Soste

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requisiti di ecologicità dei materiali

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acciaio cemento malta vetro

traspirazione cattivo cattivo cattivo cattivo

igroscopicità cattivo cattivo medio cattivo

contenuto vapore medio cattivo cattivo cattivo

assorbimento cattivo cattivo medio cattivo

vapori tossici gas ottimo ottimo ottimo ottimo

odore medio cattivo medio ottimo

resistenza superficiale ottimo cattivo cattivo ottimo

Soste

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requisiti di ecologicità dei materiali

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acciaio cemento malta vetro

traspirazione cattivo cattivo cattivo cattivo

igroscopicità cattivo cattivo medio cattivo

contenuto vapore medio cattivo cattivo cattivo

assorbimento cattivo cattivo medio cattivo

vapori tossici gas ottimo ottimo ottimo ottimo

odore medio cattivo medio ottimo

resistenza superficiale ottimo cattivo cattivo ottimo

Soste

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requisiti di ecologicità dei materiali

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ACCIAIO CEMENTO

MALTA VETRO

Cattivo 35 % Ottimo 30 %

Medio 35 %

Cattivo 79 % Ottimo 7 % Medio 14 %

Cattivo 21 % Ottimo 14 %

Medio 65 %

Cattivo 57 % Ottimo 29 %

Medio 14 %

Soste

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leeds green building rating system

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Il programma di certificazione Leeds valuta l’edificio secondo cinque categorie ambientali:

_ sostenibilità del sito

_ efficienza idrica

_ energia ed atmosfera

_ materiali e risorse

_ qualità dell’aria indoor

Il metodo potrebbe ampliarsi includendo un’ulteriore categoria che si riferisce all’innovazione nel processo progettuale.

requisiti

sostenibilità del sito _ da 8 a 14prerequisito : controllo dell’erosione dei suoli e delle sedimentazionescelta del sito (2) – sviluppo urbano (1) – miglioramento della qualità del suolo (2) – trasporto alternativo (1) – riduzione dei rumori del sito (1) – gestione dell’acqua piovana (1) – progettazione degli spazi aperti con lo scopo di ridurre le isole di calore (2) – riduzione dell’inquinamento (1)

punti

11

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leeds green building rating system

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4efficienza dell’uso dell’acqua _ da 3 a 5

gestione efficiente dell’acqua negli spazi aperti (1) – tecnologie innovative per il recupero (2) – riduzione uso (1)

energia e atmosfera _ da 7 a 17

prerequisito 1 : progettazione dei sistemi energetici di monitoraggio dell’edificioprerequisito 2 : standard energetici minimi prerequisito 3 : riduzione di CFC nei sistemi di ventilazione e condizionamento ottimizzare le performance energetiche (3) – uso di energia rinnovabile (1) – monitoraggio dell’edificio (2) – ridurre l’emissione di gas serra (2) – misurazione e monitoraggio dei risultati (1) – promuovere l’uso di energia pulita (1)

materiali e risorse _ da 7 a 12prerequisito : raccolta differenziata dei materiali e rifiuti riciclabiliriuso nell’edificio (3) – gestione dei rifiuti provenienti dalla costruzione (1) – riuso delle risorse (1) – riciclo (3) – uso di materiali locali o regionali (2) – uso di materiali rapidamente rinnovabili (1) – uso di legno certificato (1)

11

10

Soste

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leeds green building rating system

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15

51

buono

qualità dell’aria interna _ da 8 a 15prerequisito 1 : standard minimo di qualità interna dell’ariaprerequisito 2 : controllo del fumo da tabaccomonitoraggio delle emissioni di CO2 (1) – favorire la ventilazione interna degli edifici (2) – piano di gestione della costruzione per assicurare la qualità dell’aria indoor (1) – uso di materiali a basse emissioni (2) – controllo delle fonti di inquinamento chimico indoor (1) – sistemi di controllo (2) – comfort termico (3) – illuminazione naturale (3)

totale

votazione

sufficiente 26 - 32

mediocre 33 - 38

buono 39 - 51

eccellente 52 +

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valutazione della sostenibilità dell’edificio

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non sostenibile

sostenibile

processo Il buon funzionamento dell’intero processo è testimoniato anche dalla tempistica, sia quella della progettazione che quella della realizzazione.

Il tipo di committenza ha notevolmente inciso sul risultato finale. Il programma molto impegnativo e la richiesta velocità di realizzazione, hanno permesso di contrarre i tempi di realizzazione e di contenere, i costi iniziali di investimento.

cantiere La realizzazione dell’opera, dalla promozione alla costruzione, è stata decisamente breve: stupisce che la costruzione dell’intera opera sia avvenuta in poco più di un anno.

Il contenimento dei tempi è stato reso possibile grazie alla prefabbricazione di polte parti strutturali dell’opera.

Soste

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baletecnologie Sono stati scelti materiali diversi come acciaio, vetro, calcestruzzo

e accostati secondo una logica che vede nella adattabilità dell’edificio e nella sua flessibilità un punto di forza della qualità dello stesso. Ogni singola parte che compone l’oggetto architettonico è concepita in modo tale che sia indipendente, autonoma, funzionale.

Utilizzo di tecnologie di assemblaggio a secco ed elementi prefabbricati.

gestione Non ci sono particolari problemi di gestione e di manutenzione dell’edificio e delle strutture.In caso di necessità di sostituzioni o di manutenzione straordinaria, le parti sono facilmente raggiungibili e sostituibili.

demolizione I materiali impiegati sono riciclabili o riutilizzabili (fatta eccezione di alcune parti) pertanto al momento della demolizione saranno ridottissimi i rifiuti non riutilizzabili.L’edificio è stato progettato per avere un lungo periodo di vita e la flessibilità degli spazi interni dà la possibilità di facili modifiche a seguito di nuove esigenze.

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conclusioni sulla sostenibilità dell’edificio

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L’applicazione dei principi dell’architettura sostenibile agli edifici di nuova costruzione permette di migliorarne la qualità ambientale ed abbatterne l’impatto sull’ecosistema.

Il progetto sembra rispondere alle caratteristiche principali dell’edifico ecologico, quali :

la ridotta generazione di carichi ambientali (emissione di sostanze dannose per l’ozono, di gas che contribuiscono all’effetto serra o all’acidificazione, ecc.)

il limitato consumo di risorse non rinnovabili (energia, minerali, acqua)

L’obiettivo di conseguire una riduzione di tutti gli impatti significativi dell’edificio sull’ambiente è comunque stato raggiunto garantendo un’adeguata flessibilità ed adattabilità degli spazi.

Inoltre il progetto si è tradotto in nuove opportunità produttive e in un sostegno per la risoluzione di problematiche rilevanti come il miglioramento dei processi produttivi, il raggiungimento di una maggiore qualità ambientale e l’ottimizzazione dei costi.

Soste

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testo

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bibliografia

Tecnologia dell’architettura _ Prof. arch. V. Manfron

RENAULT CENTREIUAV_a.a. 2006/07_Laboratorio integrato architettura per la sostenibilità 3

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Detail 1984 n°4

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