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Spin Off dell Universit Cattolica del Sacro Cuore Granoduro.net Newsletter PIACENZA 20 febbraio 2012 Figura 1: Sintomi di septoriosi su foglia (A) e pianta (B). 20 01. La septoriosi del frumento è una malattia provocata da più agenti fungini, principalmente Septoria tritici e Stagonospo- ra nodorum, che causano sintomi simili su foglie, culmi e spi- ghe (Figura 1); S. tritici è di norma più frequente su foglie, S. nodorum su glume, ma anche foglie, guaine e nodi. Le infezioni possono avere inizio sulle prime foglie emesse fin dall’autunno per poi proseguire nelle successive fasi del- la coltura. Le infezioni che si sviluppano sulle foglie basa- li durante l’autunno e l’inverno non causano danni rilevanti. Esse hanno però un importante ruolo: su queste foglie si può formare l’inoculo responsabile degli attacchi su foglie apicali e spiga. Tale inoculo è costituito da spore che si formano entro corpiccioli nerastri che, in condizioni favorevoli, vengo- no prodotti in abbondanza sulle lesioni fogliari (Figura 1A). Le infezioni a carico della foglia a bandiera, delle due foglie sottostanti e della spiga, che normalmente si manifestano a partire dalla botticella, possono causare gravi danni e richie- dere interventi con fungicidi efficaci. Deve essere sottoline- ato il fatto che questa malattia ha un periodo di incubazione molto lungo, di 19 - 36 giorni (in rapporto principalmente alla temperatura), e pertanto i sintomi che si osservano sulle parti apicali della pianta sono causati da infezioni avvenute molto tempo prima. Una difesa efficace, pertanto, non può attendere la comparsa dei sintomi sulle ultime foglie, ma deve essere indirizzata a prevenire o contrastare le infezio- ni nel momento in cui esse si realizzano. AGGIORNAMENTO SULLA SEPTORIOSI

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Spin Off dell Universit Cattolicadel Sacro Cuore

Granoduro.net NewsletterPIACENZA 20 febbraio 2012

Figura 1: Sintomi di septoriosi su foglia (A) e pianta (B).

20

01.

La septoriosi del frumento è una malattia provocata da più agenti fungini, principalmente Septoria tritici e Stagonospo-ra nodorum, che causano sintomi simili su foglie, culmi e spi-ghe (Figura 1); S. tritici è di norma più frequente su foglie, S. nodorum su glume, ma anche foglie, guaine e nodi.

Le infezioni possono avere inizio sulle prime foglie emesse fin dall’autunno per poi proseguire nelle successive fasi del-la coltura. Le infezioni che si sviluppano sulle foglie basa-li durante l’autunno e l’inverno non causano danni rilevanti. Esse hanno però un importante ruolo: su queste foglie si può formare l’inoculo responsabile degli attacchi su foglie apicali e spiga. Tale inoculo è costituito da spore che si formano entro corpiccioli nerastri che, in condizioni favorevoli, vengo-no prodotti in abbondanza sulle lesioni fogliari (Figura 1A). Le infezioni a carico della foglia a bandiera, delle due foglie sottostanti e della spiga, che normalmente si manifestano a partire dalla botticella, possono causare gravi danni e richie-dere interventi con fungicidi efficaci. Deve essere sottoline-ato il fatto che questa malattia ha un periodo di incubazione molto lungo, di 19 - 36 giorni (in rapporto principalmente alla temperatura), e pertanto i sintomi che si osservano sulle parti apicali della pianta sono causati da infezioni avvenute molto tempo prima. Una difesa efficace, pertanto, non può attendere la comparsa dei sintomi sulle ultime foglie, ma deve essere indirizzata a prevenire o contrastare le infezio-ni nel momento in cui esse si realizzano.

AggiornAmento SULLA SeptorioSi

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A partire dalla levata, è quindi opportuno valutare la necessità o meno di effettuare un trattamento fungicida nei confronti della septoriosi, al fine di evitare che vengano compromesse le foglie apicali (Figura 1B), la cui attività è fondamentale per garantire il riempimento delle cariossidi. Gli elementi da con-siderare in questo processo decisionale sono: > la presenza della malattia nel campo; > il verificarsi di condizioni meteorologiche favorevoli alle in-fezioni;> la resistenza alla malattia della varietà di frumento duro coltivata.

Granoduro.netTM fornisce informazioni a supporto di questa decisione. A partire dall’emergenza di ogni Unità Produtti-va (UP), granoduro.netTM usa un modello matematico per calcolare, giorno per giorno, una serie di indici relativi alla presenza di inoculo (ossia le spore fungine), agli eventi di dispersione di queste spore e alle successive infezioni. Que-sti indici vengono poi “riassunti” nella pressione infettiva, la quale esprime il rischio di malattia, ovvero la gravità delle infezioni in atto che non hanno ancora originato sintomi di malattia (poiché in fase di incubazione). La pressione infet-tiva viene calcolata separatamente per le infezioni autunno-invernali e quelle primaverili, al fine di riflettere l’andamento epidemiologico della septoriosi ed i conseguenti processi decisionali per la protezione della coltura. In granoduro.netTM la pressione infettiva è modulata sulla base delle condizioni meteorologiche della stazione di riferimento e del livello di resistenza della varietà seminata in ogni singola UP.

La versione 2011-12 di granoduro.netTM presenta importan-ti innovazioni per quanto concerne la septoriosi. Il modello matematico per la stima degli indici di malattia (introdotto in versione prototipale nella stagione 2010-11) è stato ulte-riormente verificato e calibrato grazie alla costante attività di monitoraggio delle malattie svolto da Horta anche in colla-borazione con il Servizio Fitosanitario dell’Emilia-Romagna. È stata inoltre introdotta una novità nella visualizzazione dei valori di pressione infettiva, che rende ancor più semplice il processo decisionale. La versione aggiornata del modello septoriosi è resa disponibile in concomitanza alla pubblica-zione della presente newsletter. Questo è uno dei punti di forza di granoduro.netTM: rendere subito disponibili agli uten-ti le innovazioni.

02.

La consultazione di granoduro.netTM permette di avere in-formazioni in tempo reale sul rischio di septoriosi in cia-scuna UP, attraverso 3 livelli informativi a dettaglio cre-scente.

Come USAre grAnoDUro.nettm per DeCiDere Se, Come e qUAnDo ControLLAre LA SeptorioSi.

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02.

03.

Una volta selezionata l’UP, si attivano le finestre con le in-formazioni di sintesi delle malattie e della fenologia, come pure i pulsanti di accesso ai dati meteo ed ai servizi di supporto per la semina, la concimazione e il diserbo. Nella finestra “Malattie: indice di rischio sintetico” sono visibili i contatori che indicano il livello attuale di rischio per cia-scuna malattia e la probabilità di presenza delle micotos-sine (Figura 2).

I contatori attivi al momento della consultazione hanno il nome della malattia in neretto; in questo periodo sono attivi i contatori per ruggine gialla, septoriosi ed oidio in quanto le altre malattie non hanno ancora iniziato a svi-lupparsi. I contatori indicano, con colori dal verde al rosso, livelli crescenti di rischio. A seconda del rischio, l’utente può decidere se consultare le informazioni di dettaglio (secondo livello di consultazione). La lancetta sul verde, per esempio, indica che non vi sono rischi di infezione in corso e che non è necessario allertarsi per organizzare un trattamento fungicida. La lancetta sul giallo, arancio-ne o rosso, invece, indica uno stato di allerta, per il quale si rende opportuno un approfondimento tramite l’accesso al successivo livello di consultazione. Al secondo livello si accede cliccando sul fulcro della lancetta del contatore.Il contatore, quindi, fornisce un’informazione immediata e di facile interpretazione sulla situazione di rischio presen-te nella UP al momento della consultazione.

Alla finestra di dettaglio si accede, come detto, cliccando con il mouse sul fulcro della lancetta del contatore. La fi-nestra mostra grafici relativi all’andamento degli indici cal-colati dal modello di malattia dall’inizio di ottobre alla data di conultazione (Figura 3): inoculo, dispersione, infezione, pressione infettiva autunno-invernale e pressione infettiva primaverile. Cliccando il bottone sul lato destro di cia-scun grafico è possibile consultare un testo informativo sul significato e l’interpretazione di ciascun indice di malattia.

I due grafici della pressione infettiva forniscono una sintesi dei grafici precedenti e danno informazioni di immediata lettura.

• La pressione infettiva del periodo autunno-invernale for-nisce un dettaglio di quanto il periodo successivo all’emer-genza sia stato favorevole per le infezioni di S. nodorum (li-nea rossa) e S. tritici (linea arancione). In presenza di valori elevati di almeno uno dei due indici è possibile attendersi, al momento dell’accestimento – inizio levata, la presenza dei sintomi di malattia sulle foglie basali. È pertanto necessa-rio effettuare sopralluoghi per accertare la reale presenza e consistenza di tali sintomi.

primo LiveLLo Di ConSULtAzione: ContAtori mALAttie

SECONDO°livEllO Di CONSultaziONE: fineStrA Di DettAgLio

Figura 2: Finestra con le informazioni di sintesi relative al rischio di ma-lattia. Il bottone per-mette di accedere ad un testo informativo sui contatori di malattia.

Figura 4: La presenza di corpiccioli nerastri (A) sulle lesioni fogliari è un elemento impor-tante per diagnosticare la septoriosi e per va-lutare il rischio di successive infezioni. All’in-terno di questi corpiccioli, infatti, si possono formare le spore, che vengono poi emesse in goccioline di gel (B). Fonte della Figura 4B: van Ginkel, M., A. McNab, and J. Krupinsky, eds. 1999. Septoria and Stagonospora Disea-ses of Cereals: A Compilation of Global Rese-

arch. Mexico, D.F.: CIMMYT.

Per accertare la presenza della malattia nella UP è necessario vi-sitare l’appezzamento e cercare i tipici sintomi sulle foglie: macchie bruno-rossicce, tendenzialmente allungate e con contorno giallastro non ben demarcato (Figura 1A). Questi sintomi possono essere confusi con quelli causati da al-tre avversità. Solo la presenza di corpiccioli tondeggianti di colore scuro che erompono l’epidermide nelle parti disseccate può dare una ragionevole sicurezza alla diagno-si; l’impiego di una lente di ingran-dimento può rendere più agevole il riconoscimento (Figura 4A). In condizioni particolarmente umi-de, i corpiccioli nerastri possono emettere goccioline di gel di co-lore rosato o biancastro (Figura 4B). Siccome questi corpi fruttiferi si formano solo dopo un certo pe-riodo di tempo dall’infezione, ed in particolari condizioni ambientali, la loro assenza non esclude la pre-senza della malattia. In questi casi, si consiglia di seguire attentamen-te l’evoluzione dei sintomi.

Come riConoSCere i Sintomi DeLLA SeptorioSi

BB

A

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È infatti su queste lesioni fogliari che si formano le spore che andranno a causare le infezioni sulle foglie apicali e le spighe. L’accertamento di campo è necessario per valu-tare al meglio la situazione reale. Granoduro.netTM calcola infatti la pressione infettiva per le condizioni rilevate nel-la stazione agrometeo di riferimento, per la varietà semi-nata e per una coltura equilibrata (seminata e concimata seguendo le indicazioni di granoduro.netTM). Condizioni colturali diverse (ad esempio, semine troppo fitte, densità scarsa, concimazioni squilibrate, colture allettate, ...) pos-sono determinare variazioni di cui l’indice non può tener conto. Allo stesso modo, condizioni ambientali locali (ad esempio, rovesci di pioggia localizzati, vicinanza di ampie superfici d’acqua, ...) possono indurre una variabilità che l’indice non può cogliere.

Figura 3: Finestra di dettaglio con i grafici degli indici di septoriosi; le fasce

colorate corrispondono a quelle del contatore septoriosi della finestra “Ma-lattie: indice di rischio sintetico” (vedi Figura 2). Il bottone , sul lato destro di ciascun grafico, permette l’accesso ad un testo informativo sull’indice di

malattia.

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02.

03.

• La pressione infettiva primaverile fornirà un quadro del-le infezioni in atto a partire dalla fase di levata. Quando il valore della pressione infettiva passa dalla banda di colore verde a quella di colore giallo (oppure arancione o rosso), ed in presenza di malattia nella parte basale della pianta, sarà necessario valutare attentamente l’opportunità di ef-fettuare un trattamento fungicida, accedendo al terzo li-vello di consultazione tramite il pulsante “Costruisci la tua decisione” in fondo alla finestra.

Nella prossima newsletter sarà presentata una nuova fun-zionalità di granoduro.netTM: la scelta dei preparati com-merciali per controllare le malattie, inclusa la septoriosi.

Cliccando il bottone in fondo alla finestra di dettaglio si accede ad una finestra in cui sono presenti:> un albero decisionale, con i percorsi logici per valutare la necessità o meno di effettuare un trattamento fungicida contro la septoriosi (Figura 5);> la fotografia e la descrizione dei sintomi di septorio-si per aiutare l’utente a riconoscere i sintomi specifici e, quindi, verificare la presenza della malattia nell’UP;> note tecniche di buona pratica agricola.

L’albero decisionale guida l’utente nel valutare la neces-sità e l’urgenza di effettuare un trattamento fungicida attraverso una serie di passi successivi che prendono in considerazione tutti gli elementi chiave per prendere una decisione corretta: la fase fenologica in corso (nessun trattamento è giustificato prima dell’inizio della levata), la presenza dei sintomi della malattia nella UP (in assenza di sintomi di malattia che producono inoculo il rischio è nullo o molto basso), il grado di protezione della coltura garan-tito dalla concia del seme o da un eventuale recente trat-tamento fungicida, e la pressione infettiva primaverile (la quale considera, come detto, l’andamento meteorologico e la resistenza varietale). Nel giorno della consultazione, la pressione infettiva è deducibile dal contatore della fi-nestra “Malattie: indice di rischio sintetico” della pagina iniziale (Figura 2) oppure dall’ultimo grafico in basso nella finestra di dettaglio (Figura 3).

terzo LiveLLo Di ConSULtAzione: CoStrUiSCi LA tUA DeCiSione

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Figura 5: Albero decisionale per l’e-secuzione dei trattamenti fungicidi mirati al controllo delle infezioni di septoriosi. Il livello di rischio (da basso ad alto) nell’unità produttiva è fornito, giorno per giorno, da granoduro.netTM in funzione dell’andamento meteoro-logico e della varietà. Il segnale con il – suggerisce che il trattamento non è di norma giustificato, i segnali da + a + + + indicano che il trattamento è giustificato e suggeriscono livelli cre-scenti di attenzione nell’esecuzione

dello stesso.

03.

Il modulo “Diserbo” è stato aggiornato con i nuovi preparati commerciali disponibili per i cerealicoltori dalle semine 2011. Tra questi vi sono preparati con principi attivi inediti come il propoxycarbazone presente nel Caliban Top ed il tritosulfu-ron presente negli erbicidi Tooler e Algedi, come pure altri preparati che rappresentano nuove formulazioni o combi-nazioni di principi attivi già presenti sul mercato. In Tabella 1 sono riportati i preparati più innovativi, suddivisi in base al loro spettro d’azione: Cross spectrum (ossia attivi sia su erbe infestanti graminacee sia dicotiledoni), dicotiledonicidi e graminicidi.

DiSerbo: Le novità SU grAnoDUro.nettm

Cross spectrumclortoluron 50,8% pari a 600 g/l + diflufenican 3,4% pari a 40 g/l

clortoluron 50,8% pari a 600 g/l + diflufenican 3,4% pari a 40 g/l

amidosulfuron 6% + iodosulfuron-metile-sodio 0,83% + menfepir-dietile 6,7% + propoxycarba-zone sodio 14%

clodinafop-propargyl 5,65% pari a 60 g/l + diflufenican 3,77% pari a 40 g/l

clodinafop-propargyl 3,03% pari a 30 g/l + cloquintocet-mexyl 0,76% pari a 7,5 g/l + flora-sulame 0,76% pari a 7,5 g/l + pinoxaden 3,03% pari a 30 g/l

Emergenza - accestimento

Emergenza - accestimento

Emergenza - accestimento

Emergenza - accestimento

Emergenza – inizio levata

Algor CD

Algor Platin

Caliban Top

Ravenas Extra

Traxos One

Spettro Di Attività nome prepArAto prinCipi Attivi e Loro ConCentrAzione epoCA Di AppLiCAzione

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Dicotiledonicida

Graminicida

bifenox 40,8% pari a 480 g/l

metsulfuron-metile 11,1% + tribenuron metile 22,2%

tritosulfuron (71,4% )

dicamba 50% + tritosulfuron 25%

2,4 D (Estere) 23,8% pari a 280 g/l + bromoxinil ottanoato 23,8% pari a 280 g/l

pinoxaden 5,05% pari a 50 g/l + cloquintocet-mexyl 1,26% pari a 12,5 g/l

pinoxaden 2,53% pari a 25 g/l + clodinafop-pro-pargyl 2,53% pari a 30 g/l + cloquintocet-mexyl 0,63% pari a 6,5 g/l

Accestimento

Emergenza – foglia a bandiera

Accestimento – foglia a bandiera

Accestimento – terzo nodo

Accestimento – secondo nodo

Accestimento – terzo nodo

Emergenza – terzo nodo

Fox

Traton SX

Tooler

Algedi

Buctril Universal

Axial Pronto

Traxos Pronto

Spettro Di Attività nome prepArAto prinCipi Attivi e Loro ConCentrAzione epoCA Di AppLiCAzione

Algor CD e Algor Platin: erbicidi a base di clortoluron 50,8% pari a 600 g/l + diflufenican 3,4% pari a 40 g/l, attivi su nu-merose infestanti dicotiledoni e graminacee. I prodotti sono registrati anche per le applicazioni preventive in pre-semi-na ma sono anche indicati per applicazioni precoci in post emergenza. Sono formulati in sospensione concentrata e de-vono essere utilizzati alle dosi di 2,25 – 2,5 l/ha. Esplicano la loro attività su infestanti graminacee ai primissimi stadi di sviluppo, entro lo stadio di 3 foglie.

Ravenas Extra: erbicida a base di clodinafop-propargyl 5,65% pari a 60 g/l + diflufenican 3,77% pari a 40 g/l, attivo su numerose infestanti dicotiledoni e graminacee. Il prodot-to è indicato per applicazioni precoci in post emergenza. E’ formulato in emulsione concentrata e deve essere utilizzato alle dosi di 0.7 - 1 l/ha dalla stadio di emergenza fino a tutto l’accestimento della coltura.

Caliban Top: erbicida a 3 vie a base di amidosulfuron 6% + iodosulfuron-metile-sodio 0,83% + propoxycarbazone so-dio 14% attivo su numerose infestanti dicotiledoni e grami-nacee. È particolarmente indicato per applicazioni precoci. Propoxycarbazone sodio è un nuovo principio attivo per il mercato italiano; è un triazolinone ed agisce come le solfoni-luree per inibizione dell’ALS (enzima aceto lattato sintetasi). È formulato in granuli dispersibili e deve essere utilizzato alla dose di 0,4 kg/ha con l’aggiunta del coadiuvante specifico.

Traxos One: miscela precostituita a base di clodinafop-pro-pargyl 3,03% pari a 30 g/l + florasulame 0,76% pari a 7,5 g/l + pinoxaden 3,03% pari a 30 g/l, attivo su numerose infe-stanti graminacee e dicotiledoni. È indicato per applicazioni precoci compreso l’inizio della levata. È formulato come con-centrato emulsionabile e deve essere utilizzato alla dose di 1 l/ha. Non vi è necessità di aggiungere il bagnante specifico.

CroSS SpeCtrUm

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Fox: erbicida a base di bifenox 40,8% pari a 480 g/l. Fox è un dicotiledonicida ad azione complementare da utilizzare nelle fasi più precoci della coltura in quanto è dotato sia di attività radicale che fogliare. È particolarmente attivo sia su Veronica hederifolia che Veronica persica (Figura 6).

Traton SX: erbicida a base di metsulfuron-metile 11,1% + tri-benuron metile 22,2%. Traton SX rientra in quella categoria di miscele precostituite di sulfoniluree basate sull’impiego di tribenuron metile che consentono di potenziare quest’ultimo principio attivo, divenuto progressivamente meno perfor-mante su alcune infestanti dicotiledoni quali: Papaver spp., Fumaria officinalis (Figura 7), Veronica spp. e Chrysanthe-mum.

Tooler e Algedi: erbicidi a base rispettivamente di tritosulfu-ron (71,4%) e di dicamba 50% + tritosulfuron 25%, registrati anche su mais. Nel frumento sono entrambi da impiegare da inizio accestimento a inizio botticella. Tooler e Algedi de-vono essere sempre utilizzati in miscela con il coadiuvante specifico.

Buctril Universal: erbicida a base di 2,4 D (Estere) 23,8% pari a 280 g/l + bromoxinil ottanoato 23,8% pari a 280 g/l. Può essere utilizzato fra l’accestimento e la levata della col-tura. Offre una buona efficacia su numerose infestanti an-nuali e perenni e pertanto può essere associato alle solfoni-luree Cross spectrum per completare lo spettro d’azione su Papaver spp., veroniche e Geranium spp.

Axial Pronto e Traxos Pronto: Axial Pronto a base di pinoxa-den 5,05% pari a 50 g/l e Traxos Pronto a base di pinoxaden 2,53% pari a 25 g/l + clodinafop-propargyl 2,53% pari a 30 g/l rappresentano di fatto delle nuove formulazioni di com-binazioni già esistenti, pronti all’impiego senza la necessità di addizionare speciali coadiuvanti.

DiCotiLeDoniCiDi

grAminiCiDi

Figura 6: Veronica persica (A) e Veronica hederifolia (B)

Figura 7: Papaver rhoeas (A) e Fumaria officinalis (B)

A

B

B

A

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04.

Il modulo “Diserbo” è uno strumento di aiuto alla scelta delle soluzioni tecniche (preparati commerciali erbicidi) più effi-caci per il controllo delle erbe infestanti, tenendo in consi-derazione:> le specie infestanti presenti nella Unità Produttiva (UP), > lo stadio fenologico della coltura, > la compatibilità fra gli erbicidi e le condizioni meteorologi-che del giorno della consultazione e dei 2 giorni successivi.

Sono prese in considerazione solo le soluzioni in post-emer-genza della coltura, in quanto granoduro.netTM, in accordo con i principi della produzione integrata, si basa sull’infesta-zione presente. I preparati commerciali inseriti nell’applica-tivo sono quelli registrati sulle colture di frumento tenero e duro e il data base è aggiornato periodicamente in collabo-razione con Image Line.

Per consultare la sezione “Diserbo” è sufficente clicca-re sull’icona in basso a destra del pannello di controllo (

). Nel nuovo pannello, cliccando su “Inserisci nuovi dati” ( ) compare la videata di Figura 8. Questa sezione per-mette l’inserimento delle informazioni sulla fase fenologica dell’UP e sull’infestazione (infestanti presenti/prevalenti). La fase fenologica visualizzata è quella stimata da granoduro.netTM. Nel caso in cui si voglia fare una simulazione relativa ad una fase fenologica differente da quella indicata, è pos-sibile selezionare lo stadio della coltura nel quale si ipotizza di intervenire; cliccando sul pulsante ( ) si apre una finestra in cui si può selezionare lo stadio desiderato. E’ quindi possi-bile impostare una situazione floristica che comprenda fino ad un massimo di 10 erbe infestanti. La scelta può essere realizzata all’interno delle 70 specie più importanti e diffuse nei cereali autunno-vernini: monocotiledoni annuali e peren-ni, dicotiledoni annuali e perenni e pteridofite. Cliccando sul pulsante ( ) si accede alla tabella in cui sono elencate le 70 erbe infestanti (Figura 9).

Come USAre grAnoDUro.nettm per DeCiDere Come e qUAnDo ControLLAre Le erbe infeStAnti

Figura 8: Videata ove si selezionano le

infestanti presenti nella UP.

Figura 9: Parte dell’elenco delle erbe infestanti inserite in granoduro.netTM.

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Per selezionare le erbe infestanti, è sufficiente cliccare su un punto qualunque della riga (Codice EPPO, Nome scientifico, Nome comune, Tipologia) della tabella in Figura 9. Si può selezionare un’infestante per volta. Una volta inserita la situazione floristica, cliccare il pulsante “OK” in alto a sinistra della videata in Figura 8 per accedere alla selezione dei preparati commerciali. Dopo qualche se-condo compare la tabella dei preparati (Figura 10).

La tabella presenta l’elenco dei preparati commerciali sele-zionati da granoduro.netTM. Si tratta degli erbicidi che mo-strano attività nei confronti di una o più delle infestanti se-lezionate e che possono essere utilizzati nella specifica fase fenologica della coltura. Per ogni preparato compare la ca-tegoria, il nome commerciale, un collegamento alla scheda informativa o alle etichette residenti su Fitogest, il nome del Distributore, il principio attivo e la sensibilità di ciascuna del-le erbe infestanti precedentemente selezionate. La disponi-bilità delle etichette è riservata agli utenti abbonati a Fito-gest Pro. Nella visualizzazione i preparati commerciali sono elencati in ordine decrescente di efficacia nei confronti del complesso delle erbe infestanti selezionate. Se è stato sele-zionato un elenco di Distributori preferiti, compariranno solo i preparati di quelle Ditte. In alternativa, è possibile visualiz-zare l’elenco riferito a tutti i Distributori cliccando l’icona in alto denominata “Tutti”.

I preparati commerciali sono suddivisi nelle seguenti cate-gorie: > graminicidi;> dicotiledonicidi;> cross-spectrum.

La selezione dei preparati commerciali si ottiene cliccando sul “check box” all’inizio di ogni riga della tabella ( ). È pos-sibile selezionare un solo preparato o la combinazione di 2 preparati commerciali. In quest’ultimo caso, le più comuni combinazioni di categoria possono essere: 1) graminicida + dicotiledonicida; 2) cross-spectrum + dicotiledonicida;

Figura 10: Elenco dei preparati e loro efficacia sulle erbe infestanti selezionate.

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neLLA proSSimA newSLetter:1. Fungicidi: come consultare la funzione “Scegli il tuo preparato”;2. Concimazione azotata di inizio levata;3. Fenologia: come riconoscere lo stadio di inizio levata.

Grano Duro.net è un Servizio Web interattivo sviluppato da Horta in collaborazione con CGS e PSB

 

3) dicotiledonicida + dicotiledonicida.

Se la combinazione dei 2 preparati commerciali selezionati non è possibile (a causa di incompatibilità fra preparati, ri-schio di fitotossicità, ecc.), il modulo Diserbo rifiuterà la mi-scela e sarà necessario scegliere una combinazione diversa.

Una volta terminata la selezione, cliccare sul pulsante “Inse-risci” ( , in basso) per proseguire.

La Figura 11 presenta un esempio di preparato commerciale selezionato; cliccando in qualsiasi punto della riga, è possibi-le accedere ad una scheda che riporta informazioni di base del preparato. Cliccando invece sull’icona con il trattore ( ) è possibile avere una previsione relativa alla possibilità di effettuare il trattamento con i preparati commerciali sele-zionati, in base alle previsioni meteo elaborate da Meteogest, nella giornata in cui si fa la consultazione e nei 2 giorni suc-cessivi (Figura 12). Nel caso compaiano dei “no”, è possibile con il mouse (scorrendo sulle celle rosse) conoscere i motivi che possono ostacolare l’applicazione.

Figura 11: Videata con le caratteristi-che del preparato selezionato.

Figura 12: Possibilità di effettuare il trattamento in base alle condizioni meteo.