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SISTEMA AMBIENTE settembre 2009 1 SISTEMA AMBIENTE Sistema Ambiente - anno XX – settembre 2009 Reg.Tribunale di Torino n.4168 del 4/4/90. Direttore Resp. Eupremio Malorzo Tipografia e Redazione - Via Belfiore, 24 - 10125 TORINO (Italia) Tel. (39).011.6688383 Fax (39).011.6689723 e-mail [email protected] web: www.iride.to.it invio elettronico International Labour Organization SUPERARE LA CRISI: UN PATTO MONDIALE PER IL LAVORO Le informazioni di questi mesi danno il quadro, in Italia, di un pressoché totale arresto degli investimenti, di un forte calo dell’occupazione destinato a continuare e di un affievolirsi dell’attenzione alla condizione di lavoro. Questo quadro contrasta con la dinamicità con cui si risponde alla crisi in altri paesi, dove investimenti e qualità del lavoro fanno parte invece, proprio in questa fase, di una precisa strategia di reazione alla crisi finanziaria e dei mercati. Ovunque e soprattutto nei paesi emergenti si sta operando per riposizionarsi nel mercato facendo essenzialmente leva sulla qualità umana e tecnologica della produzione. Pensare di barcamenarsi per garantire la sopravvivenza penalizzando l’innovazione e la qualità del lavoro renderà tutto più difficile e più lungo. Il pieno impiego produttivo e il lavoro adeguato al centro della risposta alla crisi Come è noto l’I.L.O. (International Labour Organization) è l’Agenzia dell’ONU che riunisce governi, imprenditori e lavoratori di tutti gli Stati membri, in una comune azione per l’affermazione di una condizione di lavoro adeguata nel mondo. In questa nota ci riferiamo alle considerazioni sulla crisi, alla proposta del “Patto mondiale per il lavoro” e al rapporto sulla sicurezza e la salute dei lavoratori. La ripresa dell’occupazione, secondo l’Organizzazione, interviene molti anni dopo la ripresa economica. In certi paesi ristabilire i livelli di occupazione precedenti alla crisi non sarà sufficiente per consolidare economie forti né a concretizzare il lavoro adeguato per le donne e per gli uomini. Il BIT prevede che il deterioramento strutturale del mercato del lavoro nel mondo nel 2009 provocherà un aumento della disoccupazione mondiale tra i 39 e i 61 milioni di persone in più rispetto al 2007, che porterebbe il numero dei disoccupati nel mondo a una cifra record tra i 219 e i 241 milioni di persone. In base allo studio sugli effetti delle misure adottate dai paesi del G20 tra la fine del 2008 e il luglio 2009 (stimolo della domanda di manodopera, sostegno ai disoccupati, estensione della protezione sociale, protezione dei diritti del lavoro), si è valutato che senza questi interventi la disoccupazione sarebbe La nuova direttiva macchine entrerà in vigore in tutta Europa il 29 dicembre del 2009: Novità:http://www.ispesl.it/sitoDts/Linee_guida/LGDirettivaMacchine.pdf Norme tecniche: www.stanimuc.it/pdf/stanimuc_la%20nuova%20direttiva%20macchine%20e%20le%20norme%20tecniche_finale_maiocchi.pdf I SIEF - Forum per lo Scambio delle Informazioni sulle Sostanze - si sono aperti il 1° gennaio 2009 e si chiuderanno nel 2018: - http://www.helpdesk-reach.it/ http://echa.europa.eu/sief_it.asp Ottobre è il mese internazionale dell’ergonomia: - http://www.societadiergonomia.it/ http://en.ergonoma.com/ La crisi alimentare mondiale (dal NewYork Times) “Una famiglia nigeriana spende per mangiare il 73% del proprio budget, una vietnamita il 65% e un’indonesiana il 50%. E questo significa che si trovano in difficoltà. Lo scorso anno la spesa per le importazioni alimentari nei Paesi in via di sviluppo è aumentata del 25% a fronte di un aumento dei prezzi alimentari senza precedenti. Negli ultimi due anni il prezzo del mais è raddoppiato mentre il frumento ha raggiunto il prezzo più alto degli ultimi 28 anni. Questi aumenti hanno già provocato tensioni sociali, da Haiti all’Egitto. Molti paesi hanno imposto controlli sui prezzi alimentari o tasse sulle esportazioni agricole. La scorsa settimana il presidente della Banca Mondiale Robert Zoellick ha lanciato un monito affermando che 33 nazioni sono a rischio di conflitti sociali a causa dell’aumento dei prezzi alimentari. “Per i paesi nei quali la spesa alimentare costituisce da metà a tre quarti della spesa al consumo, non vi sono margini di sopravvivenza” ha dichiarato. È improbabile un calo dei prezzi a breve termine. La FAO, Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura, sostiene che quest’anno le scorte di cereali a livello mondiale saranno le più basse dal 1982.”

News elettronico settembre 2009 - SISTEMA AMBIENTE€¦ · L’ILO ha effettuato uno studio che esamina lo stadio di applicazione nei diversi paesi della convenzione n. 155 del 1981

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SISTEMA AMBIENTE settembre 2009 1

SISTEMA AMBIENTE Sistema Ambiente - anno XX – settembre 2009 Reg.Tribunale di Torino n.4168 del 4/4/90. Direttore Resp. Eupremio Malorzo Tipografia e Redazione - Via Belfiore, 24 - 10125 TORINO (Italia)

Tel. (39).011.6688383 Fax (39).011.6689723 e-mail [email protected] web: www.iride.to.it

invio elettronico

International Labour Organization

SUPERARE LA CRISI: UN PATTO MONDIALE PER IL LAVORO

Le informazioni di questi mesi danno il quadro, in Italia, di un pressoché totale arresto degli investimenti, di un forte calo dell’occupazione destinato a continuare e di un affievolirsi dell’attenzione alla condizione di lavoro. Questo quadro contrasta con la dinamicità con cui si risponde alla crisi in altri paesi, dove investimenti e qualità del lavoro fanno parte invece, proprio in questa fase, di una precisa strategia di reazione alla crisi finanziaria e dei mercati. Ovunque e soprattutto nei paesi emergenti si sta operando per riposizionarsi nel mercato facendo essenzialmente leva sulla qualità umana e tecnologica della produzione. Pensare di barcamenarsi per garantire la sopravvivenza penalizzando l’innovazione e la qualità del lavoro renderà tutto più difficile e più lungo.

Il pieno impiego produttivo e il lavoro adeguato al centro della risposta alla crisi Come è noto l’I.L.O. (International Labour Organization) è l’Agenzia dell’ONU che riunisce governi, imprenditori e lavoratori di tutti gli Stati membri, in una comune azione per l’affermazione di una condizione di lavoro adeguata nel mondo. In questa nota ci riferiamo alle considerazioni sulla crisi, alla proposta del “Patto mondiale per il lavoro” e al rapporto sulla sicurezza e la salute dei lavoratori. La ripresa dell’occupazione, secondo l’Organizzazione, interviene molti anni dopo la ripresa economica. In certi paesi ristabilire i livelli di occupazione precedenti alla crisi non sarà sufficiente per consolidare economie forti né a concretizzare il lavoro adeguato per le donne e per gli uomini. Il BIT prevede che il deterioramento strutturale del mercato del lavoro nel mondo nel 2009 provocherà

un aumento della disoccupazione mondiale tra i 39 e i 61 milioni di persone in più rispetto al 2007, che porterebbe il numero dei disoccupati nel mondo a una cifra record tra i 219 e i 241 milioni di persone. In base allo studio sugli effetti delle misure adottate dai paesi del G20 tra la fine del 2008 e il luglio 2009 (stimolo della domanda di manodopera, sostegno ai disoccupati, estensione della protezione sociale, protezione dei diritti del lavoro), si è valutato che senza questi interventi la disoccupazione sarebbe

La nuova direttiva macchine entrerà in vigore in tutta Europa il 29 dicembre del 2009: Novità:http://www.ispesl.it/sitoDts/Linee_guida/LGDirettivaMacchine.pdf Norme tecniche: www.stanimuc.it/pdf/stanimuc_la%20nuova%20direttiva%20macchine%20e%20le%20norme%20tecniche_finale_maiocchi.pdf I SIEF - Forum per lo Scambio delle Informazioni sulle Sostanze - si sono aperti il 1° gennaio 2009 e si chiuderanno nel 2018:

- http://www.helpdesk-reach.it/ http://echa.europa.eu/sief_it.asp Ottobre è il mese internazionale dell’ergonomia: - http://www.societadiergonomia.it/ http://en.ergonoma.com/

La crisi alimentare mondiale (dal NewYork Times) “Una famiglia nigeriana spende per mangiare il 73% del proprio budget, una vietnamita il 65% e un’indonesiana il 50%. E questo significa che si trovano in difficoltà.Lo scorso anno la spesa per le importazioni alimentari nei Paesi in via di sviluppo è aumentata del 25% a fronte di un aumento dei prezzi alimentari senza precedenti. Negli ultimi due anni il prezzo del mais è raddoppiato mentre il frumento ha raggiunto il prezzo più alto degli ultimi 28 anni. Questi aumenti hanno già provocato tensioni sociali, da Haiti all’Egitto. Molti paesi hanno imposto controlli sui prezzi alimentari o tasse sulle esportazioni agricole.La scorsa settimana il presidente della Banca Mondiale Robert Zoellick ha lanciato un monito affermando che 33 nazioni sono a rischio di conflitti sociali a causa dell’aumento dei prezzi alimentari. “Per i paesi nei quali la spesa alimentare costituisce da metà a tre quarti della spesa al consumo, non vi sono margini di sopravvivenza” ha dichiarato. È improbabile un calo dei prezzi a breve termine. La FAO, Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura, sostiene che quest’anno le scorte di cereali a livello mondiale saranno le più basse dal 1982.”

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stata tra il 29 e il 43% maggiore. Ogni anno circa 45 milioni di giovani arrivano sul mercato mondiale del lavoro. La stabilizzazione del mercato finanziario e l’aumento dei tassi di crescita non sono sufficienti, se non sono messi al servizio dell’economia reale, non ristabiliscono un flusso di credito alle imprese (in particolare le minori) e non alimentano la produzione di posti di lavoro. Secondo Juan Somavia (direttore dell’’I.L.O.) è necessario rafforzare la relazione tra gli investimenti, la crescita e la produttività e il mercato del lavoro e le politiche sociali e ambientali. È fondamentale limitare il rischio della disoccupazione di lunga durata e lo sviluppo del settore sommerso, due tendenze difficili da rovesciare; è necessario favorire la creazione di posti di lavoro e aiutare le persone a ritrovare il lavoro. Per riuscirci si è concordato di mettere il pieno impiego produttivo e il lavoro adeguato al centro della risposta alla crisi. Per favorire la ripresa è necessario impedire un livellamento in basso delle condizioni di lavoro. Il miglioramento della condizione di lavoro

Circa l’80% delle norme e degli strumenti dell’ILO sono dedicate alla prevenzione della sicurezza e della salute sul lavoro. L’ILO ha effettuato uno studio che esamina lo stadio di applicazione nei diversi paesi della convenzione n. 155 del 1981 e della raccomandazione n. 164 del 1981 sulla sicurezza e la salute di lavoratori, e del protocollo del 2002 relativo alla convenzione 155. Si tratta degli strumenti principali definiti per l’elaborazione e la messa in atto dei sistemi nazionali globali di sicurezza e salute sul lavoro (SST), basati sulla prevenzione e sul miglioramento continuo. Ogni anno nel mondo si verificano circa 2 milioni di infortuni sul lavoro mortali e 330 milioni di infortuni non mortali. Il numero delle morti attribuibili a malattie professionali si stima in 1.950.000 di cui circa 651.000 a seguito della esposizione a sostanze chimiche pericolose. Se il costo in termini di sofferenza umana è incalcolabile, il costo economico, in termini di recupero, tempi di produzione persi, di spese

mediche e di assistenza, è valutabile pari al 5% del prodotto nazionale lordo mondiale. In base alla definizione adottata nel 1950 insieme con l’OMS, l’obiettivo deve essere di contribuire a promuovere e mantenere il più alto grado di benessere fisico, mentale e sociale in tutte le professioni. La realizzazione di questo obiettivo richiede un accertamento dei rischi e un sistema di gestione della Sicurezza e Salute sul lavoro. Le indicazioni espresse per promuovere il miglioramento della condizione di lavoro sono:

- incoraggiare le aziende multinazionali a divenire trainanti applicando le norme più elevate

- facilitare l’accesso all’informazione e alla formazione in materia di salute e sicurezza sul lavoro da parte delle PMI

- nel quadro delle indicazioni dell’ILO in materia di lavoro adeguato, elaborare degli indicatori pratici per valutare i progressi intervenuti

- estendere la protezione della salute e della sicurezza anche al lavoro sommerso

- migliorare la raccolta e la qualità dei dati e delle statistiche sugli infortuni e le malattie da lavoro

- promuovere la collaborazione internazionale. Lo studio ha dimostrato che moltissimi stati realizzano sforzi crescenti in questo campo. Inoltre molti paesi, in particolare paesi in via di sviluppo stanno elaborando e aggiornando la propria politica, la legislazione e gli strumenti di applicazione. Inoltre un numero crescente di paesi concentrano le loro azioni in materia di salute e sicurezza sul lavoro su numerosi problemi emergenti, quali lo stress e i disturbi muscolo-scheletrici. Le priorità secondo l’I.L.O. La risposta dovrà contribuire ad una mondializzazione giusta, a una economia con basse emissioni di CO2 e rispettosa dell’ambiente e a uno sviluppo che crei maggiore occupazione e più imprese durature e garantisca la salute e la sicurezza dei lavoratori, favorisca la parità tra uomini e donne, protegga le persone meno difese, aiuti i paesi a fornire dei servizi pubblici di qualità, e permetta di raggiungere gli obiettivi del Millennio per lo sviluppo.

Il cambiamento climatico

Finanziato dalla statunitense National Science Foundation, uno studio, che ha coinvolto una dozzina di ricercatori appartenenti a numerose università e centri di ricerca americani ed europei. e che è stato pubblicato sull'ultimo numero di Science, aggiunge nuove prove alla tesi dell’effetto serra causato dalle attività umane. Dalla nascita di Cristo alla metà del Novecento le temperature medie della Terra mostrano un’inequivocabile linea di tendenza verso il raffreddamento, pure considerando l’avvento di periodi relativamente più caldi come il cosiddetto optimum medioevale. Poi, nell'ultimo mezzo secolo abbondante, si è manifestata una netta inversione:

L'andamento delle temperature negli ultimi 2mila anni

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per la prima volta in 2000 anni, non solo la Terra sta attraversando un periodo eccezionalmente caldo, ma di ampiezza tale da rovesciare la precedente e consolidata discesa verso il freddo (vedi grafico). Collezionati durante cinque anni di lavoro, e analizzati con i moderni metodi offerti dalla geochimica, i reperti climatici (climate proxies, come si definiscono in letteratura scientifica anglosassone) hanno fornito indicazioni così attendibili delle temperature esistenti sul nostro pianeta nel periodo di tempo considerato, da permettere di valutare in 0,22 gradi centigradi per millennio la tendenza all'abbassamento delle temperature, prima dell’attuale inversione. Riassume il leader del progetto Darrel Kaufman: «Il raffreddamento su scala millennale evidenziato dai nostri studi è coerente con le lente e ben note variazioni dell’orbita terrestre attorno al Sole, stando alle quali la tendenza al freddo sarebbe dovuta continuare. Nessuno dei fattori naturali che hanno agito in passato è in grado di spiegare l’attuale anomalia calda e l’inversione di tendenza delle temperature che l’ha accompagnata. Deve fare riflettere il dato di fatto che questo fenomeno si sia verificato in coincidenza con la notevole crescita dei gas a effetto serra immessi dall’uomo nell’atmosfera».

Il Presidente dell’ONU Ban Ki-moon ha detto che "abbiamo meno di dieci anni per evitare gli scenari peggiori" causati dal surriscaldamento del pianeta. Il segretario generale, recentemente in missione al Polo Nord, ha anche avvertito che "sull'Artico i ghiacci potrebbero sparire entro il 2030 e le conseguenze sarebbero sentite dai popoli di ogni continente" I negoziati internazionali preliminari si sono arenati sulla questione di come i paesi sviluppati, che in questi decenni hanno prodotto effetti ambientali negativi, devono aiutare i paesi in via di sviluppo ad adattarsi al riscaldamento globale e a contenerlo. L'UE e altre potenze economiche concordano sull'esigenza di contribuire a sostenere i costi legati all'abbattimento dei gas ad effetto serra prodotti da tali paesi, ma non è stato ancora raggiunto un consenso sull'entità di tali costi e sulla quota di partecipazione dei paesi industrializzati. La lotta contro il cambiamento climatico è destinata a diventare sempre più costosa. Secondo le stime dell'UE, i paesi in via di sviluppo avranno bisogno di 100 miliardi di euro l'anno nel 2020 per impedire un aumento della temperatura globale superiore alla soglia decisiva di 2°C, superata la quale il cambiamento climatico potrebbe assumere dimensioni incontrollabili.

Per conoscere “Sistema Ambiente”:

Funzioni del programma http://www.iride.to.it/SA/IT/Pagina%20Ita.pdf Presentazione del programma www.iride.to.it/Doc/PresIta.pdf Utilizzi www.iride.to.it/SA/IT/Schemautilizzo.pdf Progetto www.iride.to.it/Doc/Project.pdf Sito web www.iride.to.it Il DVR strumento di gestione: http://www.iride.to.it/News/Ita/Dvr.pdf REACH: l’utilizzatore finale http://www.iride.to.it/News/Ita/Reach.pdf Stress lavoro correlato: http://www.iride.to.it/News/Ita/Stress.pdf Correzioni D.Lgs 81: http://www.iride.to.it/News/Ita/Tabella_correzioni_81.pdf Nuove Sanzioni: http://www.iride.to.it/News/Ita/Tabella_correzioni_sanzioni_81.pdf

Contattaci:

DIGITALIS S.r.l. Via Belfiore 24 – 10125 TORINO (Italia) Tel. (+39) 011 6688383 Fax (+39) 011 6689723 Mail: [email protected] Web : www.iride.to.it

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Cosa è il green public procurement Gli acquisti pubblici verdi (Green Public Procurement –GPP) sono l’ approccio in base al quale le Amministrazioni Pubbliche integrano i requisiti ambientali in tutte le fasi del loro processo di acquisto, incoraggiando la diffusione di tecnologie ambientali e lo sviluppo di prodotti validi sotto il profilo ambientale, attraverso la ricerca e la scelta dei risultati e delle soluzioni che hanno il minore impatto possibile sull’ambiente lungo l’intero ciclo di vita. Di fatto, quando un’amministrazione pubblica acquista verde, adotta delle scelte di consumo consapevoli, ovvero utilizza il proprio potere di acquisto per influenzare il mercato ed attivare così quel processo di cambiamento dei modi di produzione e consumo che è condizione necessaria ed irrinunciabile per il raggiungimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile. Acquistare verde significa quindi privilegiare l’acquisto di beni e servizi che garantiscono:

- la riduzione del prelievo di risorse naturali; - la riduzione della produzione di rifiuti; - l’aumento dell’utilizzo di materie prime e

fonti di energia rinnovabili; - la riduzione delle emissioni in aria, acqua,

suolo; - l’eliminazione di sostanze chimiche e

pericolose; - una durata di vita maggiore dei beni; - la promozione della filiera del riciclo.

Le opportunità per gli enti locali L’adozione del GPP offre agli enti locali una serie di opportunità che non possono essere sottovalutate: - l’adozione sistematica dei criteri ambientali nelle procedure d’acquisto porta ad una razionalizzazione della spesa. L’acquisizione di beni e servizi ad impatto ambientale ridotto (che pure possono avere un prezzo di mercato più elevato rispetto a beni e servizi con impatto ambientale maggiore) porta a risparmiare sui costi di uso, manutenzione e smaltimento; - il GPP è uno strumento di politica ambientale trasversale, che coinvolge più settori dell’ente nella sua attuazione e che può essere utilizzato per il raggiungimento di obiettivi di politica ambientale già prefissati nell’ambito di piani e programmi dell’ente;

- attraverso il GPP gli enti locali possono offrire un modello di buon comportamento a cittadini ed imprese attuando interventi visibili facilmente e nell’immediato; - il GPP costituisce un ulteriore strumento per affrontare tematiche ambientali come l’inquinamento dell’aria, il contributo locale ai cambiamenti climatici, la produzione dei rifiuti e il suo inserimento non richiede l’adozione di pratiche estranee all’ente, ma solo un’azione preliminare di informazione e formazione; - attraverso il GPP un ente locale può animare e stimolare la produzione locale, promuovendo la cultura ambientale e le tecnologie e soluzioni ad impatto ambientale ridotto che le imprese possono trasformare in elemento di competitività. La convenienza per le imprese Il mercato per i prodotti e servizi ad impatto ambientale ridotto è in espansione grazie alle leve politiche, normative ed anche di mercato, dato il numero crescente di consumatori “attenti”. Le imprese che forniscono beni e servizi alla PA hanno di fronte una grande occasione da cogliere: consolidare ed ampliare la loro offerta di prodotti e servizi ad impatto ambientale ridotto oppure adeguarsi a standard di protezione ambientale più elevata per sfruttare nuovi fattori di competitività e posizionarsi come leader nell’ambito di nuovi mercati “verdi”. Inoltre le imprese stesse possono operare in termini di revisione ambientale degli acquisti al fine di sfruttare ulteriori opportunità di innovazione di processo e di organizzazione e favorire un maggiore dinamismo sia nelle proprie scelte d’acquisto che nella competitività tra i propri fornitori. Nel caso di organizzazioni private, gli acquisti verdi influenzano necessariamente tutta la struttura della filiera dei fornitori, che devono essere rivalutati sulla base delle prestazioni ambientali che sono in grado di fornire/garantire. Questo può rappresentare elemento di innovazione ed apertura di nuove opportunità sia se visto anche in chiave di rapporti con il territorio e con le comunità locali, sia se visto come accesso a nuove opportunità di mercato e partenariato aziendale. A sua volta una filiera “green” può divenire un elemento di garanzia dell’offerta che viene presentata all’esterno

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CIEPF2010 è la più importante occasione per vendere sul mercato cinese: Occupa un'area di esposizione totale di 30.000 metri quadri, ed è contemporaneamente una piattaforma per il commercio nazionale in Cina ed un volano di esportazione per Nord-est Asiatico. CIEPF è la più grande Fiera Commerciale professionale di Protezione Ambientale patrocinata dal Ministero della Protezione Ambientale della Repubblica Popolare Cinese. Sono presenti molti espositori stranieri dall’America, Germania, Belgio, Francia, Giappone, Corea, Canada, Svezia, Olanda e da altri 22 paesi. Organizzato da DBF - l'affidabile organizzatore di esposizioni professionali con 80 dipendenti e 17 anni di esperienza -, CIEPF2010 esporrà nove aree di esposizioni specializzate: Tecnologie per il Controllo dell'Inquinamento dell'aria e dell’Acqua, Produzione ed Attrezzatura; Gestione dei Rifiuti; Controllo delle Vibrazioni e del Rumore; Utilizzazione razionale delle Risorse; Tecnologia dell'Energia rinnovabile; Strumenti di controllo ambientale; Prodotti Verdi, Cibo biologico; Servizi Finanziari. Lo sviluppo economico acquisito assicura la rapida espansione del mercato in Cina. Il governo statale cinese investe l’1,35 percento del suo prodotto interno lordo (GDP) ogni anno dal 2008 al 2010 in protezione ambientale. Il Consiglio Statale ha pubblicato un piano di protezione ambientale quinquennale dal 2006 al 2010. Il Governo cinese spende 640 miliardi di yuan (US$ 85,33 miliardi) per il trattamento dell’inquinamento dell’acqua, 600 miliardi di yuan (US$ 80 miliardi) per ridurre l’inquinamento dell’aria e 210 miliardi di yuan (US$ 28 miliardi) per i rifiuti solidi. Nel 2003 il Governo Cinese definì una strategia per rafforzare le Basi Industriali nel Nord-est.. Nel 2008 per favorire l’accelerazione dello sviluppo del Liaoning, Il governo del Liaoning ha messo a punto una serie di azioni per sostenere le regioni chiave: la città di Dalian come centro, 25 Regioni Dirette di Liaoning: Dalian Chang Xing Zona Industriale e il Porto-adiacente; Liaoning (Yingkou) Base Industriale e Litoranea; Panjin base dell’industria delle Costruzioni navali; Jinzhou ed Ovest-marittima Zona Industriale; Huludao Beigang Zona Industriale ecc. A giugno del 2009, il Governo lanciò il " Piano per la costruzione della città ecologica di Dalian " creando una richiesta molto forte e senza precedenti per i prodotti ambientali nel breve e medio periodo. http://www.lnepb.gov.cn/hbj/web/html/100103/2009623/1245746229742.shtml Di fronte a questo mercato enorme con prospettive di grande potenzialità, molti fabbricanti considerano CIEPF come la piattaforma migliore per concretizzare il loro piano di marketing nel Nord-est dell’Asia e della Cina in particolare.

Data di evento: 24-26 Giugno 2010.

Nome dell’Evento: Fiera Internazionale di Protezione Ambientale (CIEPF2010)

Sede di evento: Dalian Star-Sea Convention & Exhibition Center Contatto: Sig.ra Angela Luo, Sig.ra Cindy Pei Tel. :0086-411-82538690/8628 Fax:0086-411-82538616 E-mail: [email protected] Website ufficiale: http://www.sinoexhibition.com/ep/En/showContent.asp?tg=home