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07 GIUGNO ‘010/JUNE ‘010 ANGELO MANGIAROTTI special edition

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ANGELO MANGIAROTTI

special edition

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Internazionale Marmi e Macchine NewsWebmagazine by IMM Carrara

Contact: [email protected] Tel +39 0585 787963

Fax +39 0585 787602Coordinamento editoriale e testi

Publishing coordinationLorenzo Marchini

l.marchini @immcarrara.it

N. 07 MAGGIO ‘010/MAY ‘010

INDICE

Angelo Mangiarotti un protagonista a carraraMarmotec

La mappa con progetti, sculture e interventi in Città

Presentata la prima preziosa monografia

La XIV biennale apre all’architettura

Il Marmo in copertina

CarraraMarmotec 2010 gli arcihetti apprezzano, ringraziano e suggeriscono

INDEX

Angelo Mangiarotti, a leading figure at CarraraMarmotec

Sculptures and works in Carrara

Presentation of the first monograph

The XIV Biennale opens up to architecture

Marble on the front cover

CarraraMarmotec 2010, the architects appreciate, thank and suggest

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Protagonista nella ricerca formale, sempre attento ai principi ordinatori per l’architettura il design e l’arte

Non è difficile individuare in Angelo Mangiarotti un protagonista indiscusso di CarraraMarmotec 2010. La presenza sua e delle sue opere ha permeato e caratterizzato non solo la grande area che gli è stata riservata per ospitare una mostra antologica che ha accolto circa cento pezzi fra i più significativi della sua produzione ma è stata anche occasione per una serie di riflessioni sulla vita e sul lavoro di un grande protagonista che si è misurato in tutti i campi della creatività legata ai processi e all’edilizia.La fiera di Carrara, del resto, è fortemente connotata dall’opera di Mangiarotti che ha progettato il Centro direzionale al quale fa da controcanto un manufatto altrettanto ardito e unico come il “Cono Cielo” che nobilita l’ingresso principale della Fiera.Una presenza a Carrara e un rapporto fecondo, con la città e con l’Internazionale marmi e Macchine, che gli ha permesso di segnare, con opere che si collocano sempre nell’Olimpo della “cultura materiale” ma sempre in collegamento strettissimo con la cultura espressa dai grandi dell’architettura con i quali si è confrontato fin dagli anni cinquanta: da Alfred Roth a Max Bill che lo avvicina a Richard Weismann, a Mies Van der Rohe e ad un movimento come il New Bauhaus.Esperienze importantissime che segnano la sua attività successiva.Mangiarotti è però artista e progettista a tutto tondo: non si è mai limitato alla progettazione architettonica ma si è impegnato con grandi risultati nel design.

protagonista a CarraraMarmotec e in cittàa leading figure at CarraraMarmotec and in the town

Angelo Mangiarotti

A leading figure in formal research, with a close eye on ordering principles for architecture, design and art.

It is not difficult to see Angelo Mangiarotti as a leading figure at CarraraMarmotec 2010. His presence and that of his works permeated and characterised not only the large area set aside for his anthological exhibition that featured approximately one hundred of his most significant pieces. It was also an opportunity to share a series of reflections on the life and work of a leading figure who has spanned the whole spectrum of creative arts connected to the building industry.The Carrara fair is of course closely related to the work of Mangiarotti who designed the office building as well as a daring, unique piece, the “Sky Cone”, that embellishes the main entrance to the exhibition centre.A presence in Carrara and a fruitful relationship with the town and Internazionale Marmi e Macchine that has led to works that are among the elite of “material culture” as well as being closely linked to the culture of the leading architects of the fifties who were his peers: from Alfred Roth to Max Bill that brought him close to Richard Weismann, Mies Van der Rohe and the New Bauhaus movement.Very significant experiences that formed his subsequent work.Mangiarotti is however an all-round artist and designer. He has never limited his work to architecture but has always achieved excellent results in design too.The over one hundred pieces at this very popular exhibition show Mangiarotti’s continuous research into the expression of function and ergonomics.

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Negli oltre cento pezzi della visitatissima mostra con grande evidenza come nell’opera di Mangiarotti è evidente la continua ricerca del rapporto fra l’espressione della funzione e l’ergonomia. Da questa visione nascono gli oggetti che ha disegnato, sempre affascinanti grazie all’applicazione di passaggi sempre molto chiari: conoscenza del materiale, definizione della funzione, scelta della forma archetipa più adatta alla struttura del materiale e rielaborazione della forma secondo le necessità ergonomiche fino a giungere alla forma definitiva.Potrebbero sembrare operazioni banali e scontate ma rappresentano un processo logico e complesso, organico e raffinato, grazie al quale si distingue da tutti.La sua capacità di porsi fuori dall’ortodossia e dalle mode lo hanno accompagnato per quasi sessanta anni facendone un protagonista senza tempo con tratti distintivi degli oggetti che il pubblico, non solo a CarraraMarmotec, ha percepito ed apprezzato decretando il successo di un grande Autore.

This is the concept behind his objects whose appeal is censure by a very clear course of action: knowledge of the material, definition of the function, choice of the most fitting archetypal form for the structure of the material and the reshaping of the form according to the ergonomic requirements until the final form is achieved.This may seem banal modus operandi but it is actually the result of a logical, complex, organic and refined procedure which distinguishes his work.His ability to steer away from mainstream ideas and trends has accompanied him for almost sixty years, making him a timeless figure whose works have distinctive traits that the public, not only at CarraraMarmotec, have perceived and appreciated thereby leading to the success of great man.

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Carrara...Marina di Carrara

1 Pavimentazione della Piazza Cesare BattistiThe Paving of Piazza Cesare Battisti

2 Presenze: Sede Museo del Marmo Viale XX Settembre Carrara (Località Stadio)Presences: The Marble Museum

3 Cono Cielo: Ingresso del Complesso Fieristico di CarraraFiere. Sky Cone: Entrance to CarraraFiere Exhibition Centre

4 Centro Direzionale IMM SpA e CarraraFiereIMM SpA and CarraraFiere offices

5 Il Percorso: Lungo Mare Colombo, Marina di Carrara, Località ParadisoThe Percorso

6 La Galleria: Parco Puccinelli Marina di Carrara, Località ParadisoThe Gallery

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La mostra dedicata ad Angelo Mangiarotti, allestita a CarraraMarmotec 2010 rappresenta un doveroso riconoscimento verso un protagonista vero e grande dell’architettura e del design di una lunga parte del novecento e dei primi anni di questo secolo ma è anche un modo per ricordare che Carrara dispone di un eccezionale patrimonio costituito da sculture collocate in diverse zone della città che si sommano ad interventi e lavori prestigiosi.Mangiarotti, infatti, ha firmato sia l’intervento di riqualificazione di Piazza Cesare Battisti antistante il Teatro degli Animosi, sia il progetto del centro direzionale del complesso fieristico di Marina di Carrara sia.Due interventi diversi che mettono in evidenza, se occorresse, la duttilità e poliedricità del progettista, l’assoluta padronanza delle tecnologie, la perfetta conoscenza dei materiali.Due interventi non casuali, due lavori importanti che segnalano come la città abbia trovato e mantenuto nel tempo un rapporto forte e duraturo con un grande professionista che ha lasciato una traccia profonda attraverso opere che rappresentano un grande patrimonio collettivo.Sono, nel complesso, opere realizzate in un lasso di tempo piuttosto lungo che testimoniano la capacità di Mangiarotti di declinare con grande efficacia e risultati di assoluto valore, il presente delle tecnologie più avanzate con il valore eterno del marmo che, proprio nell’uso duttile ed intelligente della macchina, acquisisce forme artistiche e linee architettoniche nelle quali il confine dell’arte si mescola con quello del design più ardito.

Mangiarotti Carrara Ecco la mappa delle sculture e dei luoghi firmati dal MaestroHere is the map of the sculptures and buildings designed by the Master

The exhibition of Angelo Mangiarotti’s work held at CarraraMarmotec 2010 is the just recognition for such a leading figure in architecture and design for most of the nineteenth century and the first years of this century. It is also a way to remember that Carrara has an exceptional wealth of pieces of sculpture located around the town as well as prestigious buildings.Mangiarotti was in fact the architect who refurbished Piazza Cesare Battisti in front of the Animosi Theatre and who designed the offices for the exhibition centre in Marina di Carrara.Two very different works which show, if needs be, the versatile nature of the designer, the absolute mastering of technology, the perfect knowledge of the materials.Two important works that show how the town has established and kept a strong, lasting relationship with an important architect who has left a deep mark on the town with works that stand as an important part of our common heritage.Works completed over a fairly long period of time that show Mangiarotti’s ability to skilfully decline the present with its most advanced technology and the eternal value of marble that with the adaptable and intelligent use of machines takes on artistic forms and architectural lines where the boundaries of art merge with the most daring design.

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Risultati ottenuti grazie alla genialità del Maestro unita all’umiltà del progettista che, in un rapporto fecondo durato decenni con l’Internazionale Marmi e Macchine, ha creato pezzi di assoluto valore come il “Cono Cielo” ed ha progettato l’edificio sede della Società nel quale l’uso del marmo, “piegato” alle necessità funzionali con un taglio fino a quel momento mai sperimentato, ha dato vita ad una copertura che non è “tetto” ma scultura.

In queste pagine non intendiamo presentare l’intera opera di Mangiarotti, semmai desideriamo offrire un percorso di conoscenza a quanti desiderano ammirare una collezione di pezzi unici che arricchiscono il patrimonio culturale di Carrara inserendosi perfettamente negli spazi e nei luoghi simbolo: dal centro cittadino alla Fiera.

L’intervento rientra nel progetto di riqualificazione del centro storico di Carrara ed interessa uno dei luoghi più importanti e suggestivi della città, la piazza sulla quale si affacciano il Teatro degli Animosi ed alcuni palazzi storici. Grazie al lavoro di Mangiarotti lo spazio viene definito e nobilitato con una pavimentazione su un piano inclinato di Porfido della Valcamonica. Escludendo valenze puramente decorative, il progetto gioca sul contrasto della superficie scura e inclinata della piazza che, in questo modo, enfatizza l’ariosità dei marmi bianchissimi della facciata del teatro.

Results achieved thanks to the Master’s ingeniousness and humbleness in a fruitful relationship with Internazionale Marmi e Macchine lasting decades, valuable pieces such as the “Sky Cone” and the company offices where marble is literally “bent” to serve the functional purposes with cuts that had never been made before, resulting in a roof that it is not a roof but a piece of sculpture.

This publication is not meant to show the entire works of Mangiarotti, but rather to show a progression of knowledge to all those who wish to admire a collection of unique pieces that enrich Carrara’s cultural heritage, perfectly suited to the symbolic spaces and places: from the town centre to the exhibition centre.

The paving is part of the project to refurbish Carrara’s old town and is one of the most important and suggestive places of te town, the square overlooked by the Animosi Theatre and other historical buildings. Thanks to Mangiarotti’s work, the space is defined and ennobled with an inclined paving in Valcamonica Porphyry. Excluding its purely decorative value, the project plays on the contrast of the dark, sloping surface of the square that in this way emphasises the airiness of the ultra white marbles of the facade of the theatre.

PAVIMENTAZIONE DI PIAZZA CESARE BATTISTI, CARRARA THE PAVING OF PIAZZA CESARE BATTISTI, CARRARA

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Sede Museo del Marmo Viale XX Settembre Carrara (Località Stadio)La scultura è stata ricavata da un blocco di marmo a base quadrata di 50 cm per lato e 250 cm di altezza. Sul volume sono stati effettuati tagli, curvilinei e paralleli fra loro su ogni lato, che lasciano un segno libero e fluido nella forma. Grazie ai tagli, effettuati con macchine a controllo numerico, il profilo della scultura risulta irregolare e infinitamente mutevole.

Ingresso del Complesso Fieristico di CarraraFiere. Via Maestri del Marmo È la testimonianza di una perfetta conoscenza della tecnologia come quella del filo diamantato che, con un uso intelligente, assicura un risultato di grande effetto. Da un unico blocco di marmo sono stati ricavati undici elementi di forma troncoconica, vuoti all’interno e tagliati con macchine a controllo numerico. Gli elementi sovrapposti sono assicurati da un cavo di precompressione inserito tra la base e il vertice del cono. L’effetto è quello di un elemento segnaletico che si colloca a metà tra un’opera d’ingegneria e una scultura.

The Marble Museum, Viale XX Settembre Carrara (at the stadium)The sculpture was made from a block of marble with a square base 50 cm by 50 cm and 250 cm high. Curved cuts parallel to one another were made on each side of the volume leaving a free, fluid mark in the form. Thanks to the cuts, carried out with numerically controlled machines, the profile of the sculpture is irregular and infinitely changeable.

Entrance to CarraraFiere Exhibition CentreVia Maestri del Marmo This demonstrates the perfect knowledge of diamond wire technology that, when used cleverly, ensures a result of great effect. Eleven troncoconic-shaped pieces were made out of one piece of marble that are empty inside and cut on numerically controlled machines. The pieces are placed on top of one another harnessed by a precompression cable inserted between the base and the top of the cone.The effect is that of a signpost that is halfway between a work of engineering and a piece of sculpture.

PRESENZE PRESENCES

CONO CIELO SKY CONE

The Marble Museum, Viale XX Settembre

PRESENCES

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Viale Galileo Galilei 133, Marina di Carrara La copertura dell’edificio ha caratteristiche uniche per l’uso strutturale del marmo di Carrara grazie alle “voltine” di 5 metri di luce realizzate in marmo bianco e tagliate con filo diamantato ottenendo i singoli elementi senza dispersione di prezioso marmo perché i lati interni di un pezzo combaciano con gli esterni del successivo. Completa la resa scenografica del tetto il grande basamento rivestito in Pietra del Cardoso grigia. Attraverso quest’opera Mangiarotti ha dimostrato grande abilità di architetto e un sapiente uso del marmo e della pietra sfruttando le potenzialità materiche e produttive del marmo esaltandone le caratteristiche organolettiche, fisiche ed espressive.

Viale Galileo Galilei 133, Marina di Carrara The roof of the building is unique in the structural use of Carrara marble thanks to the small “vaults” spanning 5 metres made in white marble cut with diamond wire technology to obtain the individual pieces without wasting any precious marble since the internal sides of one piece match the outside of the next. To complete the stage set effect of the roof there is a large base clad in grey Cardoso stone. With this work Mangiarotti has shown the great ability of an architect and the skilful use of marble and stone, exploiting the highly tactile and productive potential of marble and enhancing its organoleptic, physical and expressive characteristics.

CENTRO DIREZIONALE IMM SPA CARRARAFIERE

IMM SPA AND CARRARAFIERE OFFICES

immnews 018 Angelo Mangiarotti, il Percorso/the Pathway

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Lungo Mare Colombo, Marina di Carrara, Località ParadisoLa ricerca sul modo di avanzare o arretrare le parti di un blocco di marmo in modo da creare degli effetti spaziali di pieno e vuoto, giunge a compimento con quest’opera. La scultura è realizzata con macchine a controllo numerico per il taglio della pietra; le parti ritagliate nel blocco vengono spinte in profondità o estruse a sbalzo modificando l’effetto figurativo della scultura.

Parco Puccinelli Marina di Carrara, Località ParadisoDa un blocco di marmo di sette metri per 2,5 con un’altezza di 70 centimetri Mangiarotti ha ricavato 7 sculture tagliate con macchine a controllo numerico. Si tratta di un’opera di concezione completamente nuova per lo spazio pubblico, che esprime un carattere antimonumentale ed esalta le potenzialità d’uso di una tecnica di taglio avanzata insieme all’applicazione di una logica progettuale che rimanda al movimento dell’arte concreta di Max Bill.

Lungo Mare Colombo, Marina di Carrara, ParadisoThe study as to how to move the parts of a block of marble forwards or backwards so as to create spatial effects of solids and voids is achieved in this work. The sculpture is cut using numerically controlled machines; the parts cut in the block are pushed inwards or jutted out, thereby changing the figurative effect of the sculpture.

Puccinelli Park Marina di Carrara, ParadisoMangiarotti made 7 sculptures from a block of marble seven metres by 2,5 metres and 70 cm high cut by numerically controlled machines. Conceptually this is a completely new work for a public space that expresses an anti-monumental character and enhances the potential use of an advanced cutting technique together with the application of a design logic reminiscent of the concrete art of Max Bill.

IL PERCORSO THE PATHWAY

LA GALLERIA THE GALLERY

Angelo Mangiarotti, il Percorso/the Pathway

Angelo Mangiarotti, la Galleria/the Gallery

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Angelo Mangiarotti appartiene a quella generazione di architetti italiani che hanno partecipato alla creazione e alla diffusione di una modalità di approccio al progetto e all’oggetto architettonico che, negli anni Settanta veniva identificata con l’espressione Made in Italy. Ancor più dei suoi colleghi, Mangiarotti concepisce l’oggetto architettonico come parte di un insieme non limitato ad una specifica tipologia ma integrato nel proprio contesto. Questa pratica ha rivelato negli anni la sua particolare personalità in grado di dominare perfettamente sia gli aspetti specifici degli ambiti trattati, sia i reciproci legami che ne fanno riconoscere il valore come unità culturale.Partendo da queste considerazioni 24ORE Cultura – Gruppo 24ORE con il marchio Motta Architettura ha realizzato una preziosa monografia presentata giovedì 20 maggio nell’ambito di CarraraMarmotec.Un volume prezioso nel quale, per la prima volta, viene rappresentata l’opera completa del grande architetto con un lavoro curato allo storico e critico di design François Burkhardt, che ne segue la curatela e che ha avuto la collaborazione per la realizzazione dello storico e critico di architettura Franz Graf.L’introduzione alla sezione dedicata alla scultura di Mangiarotti è stata scritta da Philippe Daverio noto giornalista e critico d’arte francese.La presentazione del volume è diventata un evento nell’evento con una foltissima partecipazione, aperta dal presidente di CarraraFiere Giorgio Bianchini e moderata da Marco Casamonti.Sono intervenuti alla tavola rotonda che ha approfondito tanti aspetti della vita e dell’impegno di Angelo Mangiarotti, oltre alla figlia, Anna, Giampaolo Benedini, Francois Burkhardt, Giuseppe De Giovanni, Ingrid Paoletti, e Carlo Terpolilli.“Lo sguardo polivalente di Mangiarotti –afferma Burkhardt - si esprime nell’urbanesimo, nell’architettura, nell’ingegneria, nell’architettura di interni, nel design di prodotto, nell’artigianato e persino nell’arte. Una multidimensionalità finora ridotta nel tentativo di farla rientrare in categorie

Angelo Mangiarotti

specifiche mentre un’analisi approfondita dimostra invece la sua competenza nell’applicare il proprio concetto di oggetto architettonico ad ambiti diversi.”Una delle particolarità del suo lavoro è l’impressionante bagaglio di conoscenza e relazioni culturali, dalle quali Mangiarotti sa estrarre le forme ogni volta più adatte ai suoi interventi. La sua ricerca oscilla tra empirismo e idealismo, tra arte e architettura, per questo non è classificabile nelle tendenze abituali. “La sua curiosità e il suo slancio per la ricerca di forme nuove trasgredisce le divisioni dei generi e delle discipline – secondo quanto emerso nel corso della presentazione – è incredibile come l’essenza del suo talento che si manifesta nella capacità di utilizzare tecniche specificamente adatte al materiale selezionato, producendo così forme naturali che esprimo l’unità perfetta tra materia e forma. L’oggetto progettato nasce dalla fisiologia del materiale come risultato quasi naturale, in una perfetta sintesi tra forza plastica emotiva e statica razionale.”

Francois Burkhardt, che ha curato la pubblicazione, studia architettura all’ETH di Losanna e all’HFBK di Amburgo. Vive A Colonia e a Montecatini val di Cecina. Concepisce e organizza numerose esibizioni in Germania, Italia, Austria, Svizzera, Finlandia, Inghilterra, Belgio, Spagna, Yugoslavia, USA nel campo dell’arte, architettura e design.E’ stato anche direttore del centro Pompidou di Parigi e della rivista “Domus” e consulente di istituzioni e compagnie in Germania, Francia, Belgio, Italia ed Austria.

Una preziosa monografia con inediti e contributi dei protagonisti della critica contemporanea. Edita da 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE con marchio Motta Architettura

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Angelo Mangiarotti belongs to that generation of Italian architects who have contributed to the creation and dissemination of a certain architectural design approach that in the seventies was identified with the term Made in Italy.

Even more so than his colleagues, Mangiarotti conceives architectural objects as a part of a whole, not limited to a specific type but integrated in its own context. Over the years this practice has revealed his personality and his skill at perfectly mastering the specific aspects of a work as well as the links that make it a valuable cultural entity.

From these considerations 24ORE Cultura – 24ORE group under the brand of Motta Architettura has compiled a prized monograph that was presented on Thursday 20 May at CarraraMarmotec.The publication comprises for the first time the complete works by the great architect edited by the design historian and critic François Burkhardt in collaboration with the architecture historian and critic Franz Graf. The introduction to the part on Mangiarotti’s sculpture was written by Philippe Daverio, the well-known French journalist and art critic. The presentation of the publication became an event within an event attended by a large audience opened by CarraraFiere Chairman Giorgio Bianchini and moderated by Marco Casamonti.A round table was held to discuss the many aspects of the life and work of Angelo Mangiarotti with his daughter Anna, Giampaolo Benedini, Francois Burkhardt, Giuseppe De Giovanni, Ingrid Paoletti and Carlo Terpolilli.“Mangiarotti’s versatile approach – said Burkhardt – is expressed in urbanism, architecture, engineering, interior design, product design, crafts and even art. A multifaceted approach that till now had been reduced in an attempt to make it fit into specific categories, yet a deeper analysis shows his skill in applying his concept of an architectural object to different environments.”One of the peculiar features of his work is the amazing

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wealth of knowledge and cultural relations, from which Mangiarotti extracts the forms that are the most suitable to each of his works. His research oscillates between empirism and idealism and art and architecture, this is why it cannot be classified in normal trends. “His curiosity and desire to search for new forms violates the divisions of kinds and disciplines – is what emerged during the presentation – it is incredible how the essence of his talent comes out in his skill in using the right techniques for the materials selected, thereby producing natural forms that express perfect unity between matter and form. The object originates from the physiology of the material as an almost natural result, in a perfect synthesis between emotional plastic strength and rational statics.”

Francois Burkhardt, who edited the publication, studied architecture at the ETH in Lausanne and the HFBK in Hamburg. He lives between Cologne and Montecatini val di Cecina. He creates and organises numerous exhibitions in Germany, Italy, Austria, Switzerland, Finland, the UK, Belgium, Spain, ex-Yugoslavia, USA in the fields of art, architecture and design.He has been director of the Pompidou Centre in Paris and of “Domus” magazine. He works as a consultant for institutions and firms in Germany, France, Belgium, Italy and Austria.

A valuable monograph with unpublished work and contributions from leading contemporary critics. Edited by 24 ORE Cultura – Gruppo 24 ORE under the Motta Architettura label.

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Angelo Mangiarotti

Angelo Mangiarotti: nasce a Milano il 26 Febbraio 1921. Nel 1948 si laurea in architettura al Politecnico della stessa città. Negli anni 1953-1954 svolge attività professionale negli Stati Uniti partecipando, tra l’altro, al concorso per il “LOOP” di Chicago. Nel 1955 di ritorno dagli Stati Uniti, apre uno studio a Milano con Bruno Morassuti fino al 1960. Nel 1989 dà vita al Mangiarotti & Associates Office con sede a Tokyo. Dal 1986 al 1992 è art director della Colle Cristalleria.Nel 1953-1954 è visiting professor all’Institute of Design dell’Illinois Institute of Tecnology a Chicago; nel 1963-1964 tiene un corso all’Istituto Superiore di Disegno Industriale di Venezia; nel 1970 è visiting professor all’University of Hawaii; nel 1974 all’Ecole Politecnique Fédérale di Losanna, nel 1976 all’Univesity of Adelaide e al South Australian Institute of Technology di Adelaide; nel 1982 è professore a contratto presso la Facoltà di architettura di Palermo; nel 1989-90 è professore a contratto presso la Facoltà di Architettura di Milano; nel 1997 è professore a contratto presso il corso di laurea in Disegno Industriale della Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano.Per l’attività riceve numerosissimi riconoscimenti sia nel campo del design che in quello delle costruzioni:Premio Domus Formica (1956), Premio In/Arch per la Lombardia (1962), Prix Européen de la Construction Métallique (1979), Medaglia e diploma onorario alla III Biennale Mondiale di Architettura di Sofia (1986), Compasso d’oro ADI alla carriera (1994), Laurea “Honoris Causa” in Ingegneria - Facoltà di Architettura. Technischen Universitat di Monaco (1998), Medaglia d’oro categoria architettura - Accademia della Torre di Carrara (1998), Laurea “Honoris Causa” in Disegno Industriale - Facoltà di Architettura Politecnico di Milano (2002), Medaglia d’oro di “Apostolo del Design” da Rima Editrice (2006); premio speciale alla carriera nei Marble Architectural Awards nel 2007.

La biografia

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Biography

Angelo Mangiarotti was born in Milan on 26 February 1921. In 1948 he graduated in architecture at Milan Polytechnic. In 1953-1954 he worked as an architect in the United States where he also took part in the competition for the “LOOP” in Chicago. In 1955 on his return from the United States he opened an office in Milan with Bruno Morassuti which he ran until 1960. In 1989 he set up the Mangiarotti & Associates Office with offices in Tokyo. From 1986 to 1992 he was art director for Colle Cristalleria.In 1953-1954 he worked as visiting professor at the Institute of Design of Illinois and the Institute of Technology in Chicago; in 1963-1964 he lectured at the Istituto Superiore di Disegno Industriale in Venice; in 1970 he was visiting professor at the University of Hawaii; in 1974 at the Ecole Politechnique Fédérale in Lausanne, in 1976 at the Univesity of Adelaide and the South Australian Institute of Technology in Adelaide; in 1982 he was a full-time professor at the Faculty of Architecture in Milan; in 1997 he was full-time professor for Industrial Design course at the Faculty of Architecture at Milan Polytechnic.He has received many prizes in the fields of design and building: Premio Domus Formica (1956), Premio In/Arch for Lombardy (1962), Prix Européen de la Construction Métallique (1979), Medal and honorary diploma at the III World Architecture Biennale in Sofia (1986), Compasso d’oro ADI for the career (1994), “Honoris Causa” degree in Engineery – Faculty of Architecture, Technischen Universitaet in Munich (1998), gold medal, architecture category - Accademia della Torre in Carrara (1998), “Honoris Causa” degree in Industrial Design – Faculty of Architecture at Milan Polytechnic (2002), gold medal in “Apostolo del Design” by Rima Editrice (2006); special award to the career in the Marble Architectural Awards nel 2007.

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Dal 26 giugno al 31 ottobre l’evento centrale nell’estate di Carrara che valorizza il marmo con uno spazio dedicato alla progettazione e applicazione della pietra

Le sorprese della XIV edizione della Biennale Internazionale di Scultura di Carrara non finiscono mai. Grazie all’impegno dell’Internazionale Marmi e Macchine di Carrara sarà allestita una nuova importante sezione che sarà dedicata all’architettura.Lo hanno annunciato, nel corso di una conferenza stampa nell’ambito di CarraraMarmotec, Giorgio Bianchini presidente di IMM CarraraFiere e Fabio Cavallucci curatore della rassegna.“Una decisione che nasce dall’obiettivo comune di disegnare nuovi possibili percorsi di uso ma anche di comunicazione/valorizzazione del marmo e dell’industria collegata. Percorsi che devono essere finalizzati al rilancio del territorio e del suo apparato produttivo che ha nell’architettura legata alla pietra non solo un elemento di tradizione ma anche uno sbocco fondamentale per l’impiego del marmo. Un percorso evidente –ha sottolineato Bianchini - come conferma con chiarezza la stessa CarraraMarmotec che si dimostra una tappa obbligata per architetti e designer che vogliono affrontare le suggestioni del marmo e della pietra naturale per arrivare ad uso moderno e, soprattutto, corretto e cosciente”. Incentivare l’uso del marmo puntando sugli “usi nobili” che hanno nella scultura, nel design oltre che nell’architettura di grande livello gli impieghi di maggior valore e significato Una scelta naturale dunque quella di dedicare una sezione della Biennale all’architettura anche perché oggi, con il superamento del concetto tradizionale di “monumento” è proprio l’architettura a segnare i luoghi simbolo delle città in un contesto in cui l’opera lascia il posto al processo, la scultura scende dal basamento e si dilata nello spazio e la ricerca di grandezza ed eternità legata al monumento sembra essere superata. La monumentalità però non è del tutto finita e sono i grandi edifici che ridisegnano la fisionomia urbana, diventano il punto di riferimento spaziale, ma anche culturale, per i cittadini; negli skyline metropolitani oggi si condensano i valori del nostro tempo, ed è qui che torna a vivere il monumento e gli edifici di qualità caratterizzati da un uso altamente qualitativo della pietra rappresentano gli emblemi in cui riconoscersi.

Una sezione di architettura alla XIV Biennale Internazionale

“ Non credo che sia del tutto corretto affermare che l’arte contemporanea sia antimonumentale; è vero solo in parte. Non si realizzano più le grandi statue del passato – ha detto Fabio Cavallucci nella quale veste di curatore dell’evento – ma penso la funzione sia assolta, almeno in parte , dalle grandi opere di architettura. Non potevamo evitare di affrontare questo aspetto e per questo abbiamo pensato di accogliere ed esporre alcune maquette di grandi architetti. Realizzeremo anche un’installazione dello studio di Zaha Hadid che ha realizzato un progetto specifico per la Biennale di Carrara, che testimonia le fertili contaminazioni tra arte e scienza del costruire: due creazioni in marmo ispirate alle geometrie segrete dei fiori che sviluppano forme plastiche in bilico tra scultura e architettura utopistica.”Fra le location più interessanti quella suggestiva dei sotterranei della scuola Aurelio Saffi la dialettica tra arte e architettura si realizzerà anche grazie all’accostamento tra i progetti architettonici e le sperimentazioni artistiche sul tema della città come quelle di Carlos Bunga e Liu Jianhua.Saranno esposte immagini di edifici simbolo di tutto il mondo come il Centro Congressi dell’Eur di Roma di Massimiliano Fuksas, la Hearst Tower (New York) di Norman Foster e la Torre Agbar (Barcellona) di Jean Nouvel. Il genio costruttivo di Daniel Libeskind proporrà invece il Memory Foundations, il sito che prenderà il posto del Word Trade Center.L’esposizione lascia spazio anche a progetti di studi più giovani ma vincitori di prestigiosi concorsi internazionali: la Rodovre Ski Village (Copenhagen) degli olandesi MVRDV e la Strata Tower di Abu Dhabi del gruppo americano Asymptote.Nella suggestiva cornice dei sotterranei della scuola elementare Aurelio Saffi la dialettica tra arte e architettura continua grazie all’accostamento tra i progetti architettonici e le sperimentazioni artistiche sul tema della città come quelle di Carlos Bunga e Liu Jianhua.

La XIV Biennale Internazionale di Scultura è organizzata dal Comune di Carrara, dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara e dalla Cassa di Risparmio di Carrara, col sostegno della Regione Toscana e della Provincia di Massa e Carrara ed in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti, l’Apt di Massa-Carrara, il gruppo Internazionale Marmi Macchine e l’associazione Amici dell’Accademia di Belle Arti di Carrara.

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From 26 June to 31 October the central event of Carrara’s summer calendar that promotes marble with an area set aside for design and the use of stone

The surprises at the XIV International Biennale of Sculpture in Carrara are never-ending. Thanks to the efforts by the Internazionale Marmi e Macchine di Carrara this year’s Biennale will feature a new important section for architecture.This was announced at a press conference during CarraraMarmotec by Giorgio Bianchini, IMM CarraraFiere Chairman, and Fabio Cavallucci, the event’s curator.“A decision stemming from the common objective to discover new possible uses and forms of communication/promotion of marble and the related industry. New directions aimed at the revival of the local area and its industry that is traditionally and necessarily linked to architecture as a fundamental area of use. An obvious direction – Bianchini emphasised – as clearly confirmed by CarraraMarmotec itself that is a must for architects and designers wishing to use the appeal of marble and natural stone in modern and above all correct and knowledgeable ways.”. To encourage the use of marble aiming at “noble uses” that can be best observed in sculpture, design and high profile architecture. A natural choice, therefore, to dedicate a section of the Biennale to architecture, also because today, since the traditional concept of “monument” is no longer valid, it is architecture that marks the symbolic places of a town in a context in which the work gives way to the process, that is sculpture comes down off its base and is dilated in space and the search for grandeur and eternity tied to monuments seems to be something of the past.Monumentality is not however entirely over and it is buildings that redesign the urban landscape, becoming the spatial as well as cultural reference point for citizens. Today’s values are condensed in the metropolitan skylines and this is where the monument concept lives on and the quality buildings showing an excellent use of stone stand as emblems.“ I do not believe that it is totally correct to say that contemporary art is anti-monumental; this is only partly true. The large statues of the past are no longer made – said Fabio Cavallucci in his capacity as curator of the event – but I think their function is

A section for architecture at the XIV International Biennale

carried out, at least partially, by great works of architecture. We could not but deal with this aspect and this is why we decided to collect and exhibit various models by great architects. We will also be showing an installation by Zaha Hadid’s office, a project made especially for the Biennale in Carrara that illustrates the fertile contamination between art and building science: two creations in marble inspired by the secret geometries of flowers that develop plastic forms balancing between sculpture and utopian architecture.”One of the most fascinating locations is the basement of the Aurelio Saffi school where dialectics between art and architecture will be created thanks to the combination of architectural projects and artistic experiments on the theme of the town such as those by Carlos Bunga and Liu Jianhua.There will be photographs of symbolic buildings such as the Eur Congress Centre in Rome by Massimiliano Fuksas, the Hearst Tower in New York by Norman Foster and the Agbar Tower in Barcelona by Jean Nouvel. The building genius of Daniel Libeskind will be seen in the Memory Foundations, the site that will replace the World Trade Center.The exhibition will also feature studies that have won prestigious international competitions: the Rodovre Ski Village in Copenhagen by the Dutch firm MVRDV and the Strata Tower in Abu Dhabi by the American group Asymptote.The XIV International Biennale of Sculpture is organised by Carrara Council, the Cassa di Risparmio di Carrara Foundation and the Cassa di Risparmio di Carrara with the support of the Tuscan Regional Government and the Province of Massa e Carrara and in conjunction with the Fine Arts Academy of Carrara, the Tourist Board of Massa Carrara, the Internazionale Marmi Macchine group and the association Amici dell’Accademia di Belle Arti di Carrara.

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XIV Biennale Internazionale di Scultura di Carrarac/o Teatro degli Animosi Piazza Cesare Battisti, 54033 Carrara - ItalyT/F: +39 0585 641477mail; [email protected] Web : www.labiennaledicarrara.it

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Si è conclusa nell’ambito di CarraraMarmotec, con la consueta a lezione di altissimo livello tenuta dagli architetti vincitori delle diverse sezioni del premio la venticinquesima edizione del Marble Architectural Awards - MAA 2010 che l’Internazionale Marmi e Macchine Carrara ha riservato ad opere di valore assoluto realizzate nel mondo nelle quali il marmo e la pietra abbiano avuto impieghi di valore assoluto.“Un’edizione non celebrativa ma di grande valore perché ci ha consentito, ancora una volta, come a tutte le latitudini – ha detto Giorgio Bianchini presidente di IMM - l’uso della pietra e del marmo bianco in particolare abbiano un ruolo insostituibile per segnare l’importanza di edifici o di luoghi simbolo per un’intera collettività”.Le opere vincitrici sono state scelte da una giuria composta oltre che da Gorgio Bianchini da Fulvio Irace (Politecnico di Milano), Flaviano Maria Lorusso (Facoltà di architettura di Firenze) e Andreina Guerrieri ICE Firenze), con la segreteria tecnica di Marco Ragone.Nella foto tutti i vincitori e i rappresentanti delle Aziende fornitrici dei materiali impiegati.“Un lavoro di valutazione nel corso del quale ci siamo accorti che l’uso dei materiali si è evoluto e trasformato nel tempo – ha detto Fulvio Irace aprendo la serie delle conferenze - e che si sta affermando una tendenza a risparmiare le risorse naturali utilizzando il marmo in lastre sempre più sottili esaltando le sua caratteristiche estetiche senza impoverire le risorse”.Per la venticinquesima edizione il premio ha dato al Catalogo ufficiale una veste nuova e completamente diversa dalle precedenti.Curatore dell’opera è Fulvio Irace per il progetto grafico di Italo Lupi con impaginazione affidata ad Alessandro Farina. La pubblicazione diventa un pezzo unico grazie alla copertina in marmo.Una sottilissima lastra di marmo dello spessore di soli tre millimetri realizzata dalla Giorgi Alessandro lavorazione Marmi di Pietrasanta resa ancora più unica e preziosa da una serigrafia curata da Mauro Morelli marmi di Carrara.Una veste preziosa grazie al nobilissimo marmo bianco stampata con un procedimento all’avanguardia per un lavoro prestigioso che sottolinea come solo a Carrara esistono competenze e manualità in grado di realizzare pezzi artigianali che hanno tutte le caratteristiche per essere considerati opere d’arte. I vincitori di questa edizione del MAA avranno ulteriori motivi per ricordare un riconoscimento già di grande valore..

Il marmo in copertinaMarble on the front coverPremiate le opere che hanno vinto la venticinquesima edizione del Marble Architectural Awards. Le esperienze dei progettisti illustrate alla stampa e agli architetti. Un catalogo ufficiale rivestito da una lastra sottilissima di biancoThe prize-giving ceremony for the winners of the twenty-fifth Marble Architectural Awards. The work of the designers illustrated to the press and the audience of architects. An official catalogue covered in an ultra-thin sheet of white marble.

The twenty-fifth Marble Architectural Awards - MAA 2010 that the Internazionale Marmi e Macchine Carrara held for distinctive works from anywhere in the world showing the excellent use of marble and stone.“Not a celebratory year but a very significant one as it has shown once again – said Giorgio Bianchini, IMM Chairman – how the use of natural stone and white marble in particular play an irreplaceable role in showing the importance of symbolic buildings or places for the entire community”.The winning works were chosen by a jury composed of Giorgio Bianchini, Fulvio Irace (Milan Polytechnic), Flaviano Maria Lorusso (Faculty of architecture of Florence) and Andreina Guerrieri (ICE Florence), with Marco Ragone as technical secretary.The photo shows all the winners together with the representatives from the firms supplying the materials used.“During the judging we realised that the use of materials has evolved and changed over time - said Fulvio Irace opening a series of conferences – and that a new trend is now gaining ground and that is the saving of natural resources using marble in increasingly thin slabs, enhancing their aesthetic qualities without impoverishing the resources.”For the twenty-fifth year of the competition the catalogue has been given a completely new look.The editor of the catalogue is Fulvio Irace while the graphic design is by Italo Lupi and the layout by Alessandro Farina. The publication becomes unique thanks to the marble cover.An ultra-thin sheet of marble just three millimetres thick by Giorgi Alessandro lavorazione Marmi in Pietrasanta made even more unique and special by a silk-screen printing by Mauro Morelli marmi in Carrara.A distinctive cover thanks to the very noble white marble printed with an avant-garde process for a distinctive publication that demonstrates that only in Carrara is there the expertise and the manual skills able to create such craftwork that has all the characteristics of a work of art. The winners of this year’s MAA will have yet another reason to remember this very prestigious recognition..

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Apprezzano e scrivono al Presidente: i vostri vantaggi competitivi sono “Storia, competenza, credibilità e collocazione geografica”

La ridefinizione del ruolo di CarraraMarmotec e l’apertura chiara decisa al mondo del design e della progettazione mettendo in comunicazione diretta il mondo del marmo con quello dei progettisti nel contesto di una fiera ad altissima specializzazione, è stata compresa ed apprezzata dai tanti architetti che hanno visitato la manifestazione.Il numero altissimo, largamente superiore alle attese, di delegazioni ufficiali che hanno portato a Carrara e in Versilia oltre cinquecento fra imprenditori e progettisti, è il segno concreto del successo del percorso intrapreso.C’è anche chi, come l’architetto JC Scott, ha voluto testimoniare l’apprezzamento scrivendo al presidente Giorgio Bianchini e proseguendo una riflessione nata fra gli stand della fiera.È una delle numerose testimonianze pervenute al termine di CarraraMarmotec che si segnala per la chiarezza nell’individuazione dei plus della fiera e del territorio.Un elemento di riflessione che abbiamo riassunto eliminando alcuni riferimenti specifici e che pubblichiamo assieme alla risposta ed alle considerazioni del presidente di CarraraFie

CarraraMarmotec il rapporto con gli architetti

“Your natural advantages are history, credibility, skill and location”

The redefinition of the role of CarraraMarmotec and its opening with a clear accent on architecture and design to bring together the two worlds of marble and architecture in a highly specialised trade fair was understood and appreciated by the many architects who visited the fair.The large number of official delegations that actually exceeded all expectations brought over 500 entrepreneurs and architects to Carrara and Versilia, demonstrating the success of the managerial choices behind the fair.Moreover, many visitors have written such as the architect JC Scott, who wished to show his appreciation by writing to the Chairman Giorgio Bianchini following his visit, highlighting the fair’s history and location. We have summarised the letter and published it here with the reply from CarraraFiere’s Chairman.

CarraraMarmotec our relations with architects

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Capo degli associati è JC Scott, artista e designer, che crea ambienti memorabili da più di 25 anni dalla sua sede a Chinatown, Victoria, British Columbia Canada. Da ragazzo, JC ha frequentato la Trinity College School (TCS) a Port Hope, Ontario, dove ha studiato arte sotto il famoso artista e incisore canadese David Blackwood. Subito dopo la laurea alla Queen’s University at Kingston, in Storia dell’Architettura, JC ha fondato il suo studio sulla costa ovest del Canada, inizialmente realizzando murali pittorici e graphic design commerciale e poco dopo ha inziato a sviluppare interni di club come la Commodore Ballroom a Vancouver.

JC Scott Design Associateswww.jcscott.com

The team of associates is headed by J.C. Scott, artist and designer, who has been creating memorable environments for over 25 years from studios in Chinatown, Victoria, BC. JC is the son of a former fighter pilot who became a lawyer, and an artist who was working in her mother’s pub in West Bromwich, UK during WWII. As a youth, JC attended Trinity College School (TCS) in Port Hope, Ontario, studying art under the famous Canadian artist and printmaker David Blackwood. Immediately upon his graduation from Queen’s University at Kingston, in Architectural History, JC set up his practice on the west coast, first painting murals and doing commercial graphic design and then soon afterwards creating entire nightclub interiors like the Commodore Ballroom in Vancouver.

JC Scott Design Associateswww.jcscott.com

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Caro Giorgio,l’esperienza vissuta a CarraraMarmotec 2010 la scorsa settimana è stata molto gratificante sotto diversi aspetti.Ottima la pianificazione del viaggio e l’assistenza ( ….) Era la mia prima visita ad una fiera del marmo in Italia e sono rimasto impressionato dalla qualità, dimensioni e proposte, anche se altri mi dicono che non è grande come altre fiere. La dimensione contenuta, però, può essere interpretata come una strategia vincente. (…..)I vostri elementi di naturale competitività sono la storia, la credibilità, la competenza e la collocazione geografica. (… ) La vostra fiera, con i suoi rapporti con Carrara e con la Toscana, ha una sua speciale credibilità. Su questi elementi, nessuno, per quanto grande, può essere competitivo con voi. Quello di cui non sembrate approfittare è la tendenza che sta interessando il settore edilizio nord americano e le fiere del settore: è il movimento verde, ecologico o movimento LEED. Se fossi in voi, mi concentrerei proprio sull’attualità del tema della sostenibilità in Europa dove le persone veramente ci credono e le vostre leggi sono chiare in materia. Sarà un piacere discutere con Voi di questi argomenti. Sia io che i colleghi che facevano parte del gruppo siamo stati colpiti dal progetto “organic Texture”: un esempio chiaro di ciò che io credo significhi sviluppo, credibilità e competenze professionali. Una ridefinizione della tradizione.

JC Scott

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Dear George,The Marmotec 2010 experience last week was very satisfying in many ways. The travel and accommodation arrangements (….) were all first rate. As it was my first stone show in Italy I was impressed with the quality, scale and presentation but I did note the comments of others with more experience that it is not as big as other shows or indeed as large as in the past. This may become your advantage going forward, if carefully managed.Your natural advantages are history, credibility, skill and location. Your show with the Carrara, Tuscany connection has a location and credibility boost. You are real and no-one can compete with that base no matter how big. What you are not taking advantage of that is sweeping the North American construction industry and the shows here is the Green, eco or LEED movement. I would focus on the enhanced credibility that environmentalism has in Europe. European environmental claims are far more believable than from anywhere else because your people believe in it and your regulations have credibility. I’d be happy to discuss this further if you are interested. For me and many designers in our group the highlight was the “Organic Textures Project”. That is an example of what I mean by focussing on environmentalism, credibility and skill. Traditions redefined.

JC Scott

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Caro JC,

Grazie mille per le tue parole che abbiamo molto apprezzato. Abbiamo fatto un grande sforzo per trasformare Carrara Marmotec da una fiera alla quale un tempo venivano solo i “compratori” di marmo e pietra, di blocchi e lastre, di macchinari, in un evento dove il materiale – specialmente il marmo di Carrara – sia l’attore protagonista. Per raggiungere questo obiettivo abbiamo bisogno di persone come te e i tuoi colleghi architetti, designers, artisti, che diventino i più importanti visitatori della nostra fiera.Abbiamo la grande fortuna di vivere circondati dalle più belle cave del mondo: belle perché scavate dai tempi dei Romani e con una capacità di lavoro, una maestria considerata ancora la migliore al mondo. Belle anche perché sono in un luogo stupendo dal punto di vista paesaggistico, a pochi chilometri dal mare in una delle più belle zone di tutto il Mediterraneo. Ti ringrazio anche per i suggerimenti dati sulla fiera che trasferirò certamente a chi ci lavora giornalmente.Il tuo suggerimento di trattare temi ambientali è assolutamente giusto e ti assicuro che alla prossima edizione della fiera gli sarà riservata una parte molto importante.Considerati permanentemente invitato a Carrara, spero per ordinare il nostro splendido marmo per importanti progetti che avrai da sviluppare. Un caro saluto,

Giorgio Bianchini Presidente Internazionale Marmi e Macchine Carrara - Carrarafiere

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Dear JC,

Thank you very much for your words which we really appreciated. We put a lot of efforts in transforming the Carrara Fair from a place where marble and stone ‘buyers’ where coming to buy mainly blocks, slabs and machineries into a fair where we want the material – the Carrara white marble especially – to be the ‘best actor’ award winner. In order to reach this goal we need to have people like yourself and your colleagues architects, designers, artists, to be the most important visitors of our event.We have the great fortune to have some of the most beautiful quarries in the world: beautiful because they are carved since the Romans and the craftsmanship of our workers is regarded as the best in the world up to now. Beautiful also because they are in a magnificent setting, landscape, watching the sea and one of the most beautiful part of the all Mediterranean. I thank you also for your suggestions about the fair and I will transfer your comments.The environmental issue will be the ‘claim’ of our next fair in 2012Please consider yourself permanently invited to come to Carrara and feel free to contact me or IMM – Carrarafiere for any information you might need on our marvelous materials. Thanks again and best regards from Carrara

Giorgio Bianchini Chairman Internazionale Marmi e Macchine Carrara - Carrarafiere