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RAPPORTO SULLE-BANKING MARZO 2018 INTERNET BANKING IN EUROPA: IL PASSO LENTO DELL’ITALIA

New Report e banking 2018 - BEM Research · 2018. 3. 18. · Rapporto sull’e-banking 2018 BEM Research La classificazione in base al sesso ci consegna un quadro in cui sono tendenzialmente

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RAPPORTO SULL’E-BANKING

MARZO 2018

INTERNET BANKING IN EUROPA:

IL PASSO LENTO DELL’ITALIA

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Indice

Executive summary

1. La diffusione dell’e-banking in Europa

2. Un confronto tra i principali paesi dell’Area euro

3. L’home banking nelle regioni italiane

4. I canali tradizionali e l’interazione con l’e-banking

Copyright © BEM Research 2018 È possibile utilizzare le informazioni presenti nel Report nei propri documenti, blog e siti web a condizione di citarne la fonte.

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Rapporto sull’e-banking 2018

BEM Research

Executive summary

Il Rapporto e-banking 2018 mostra che nel corso del 2017 l’utilizzo dei servizi bancari a

distanza ha riguardato il 52% della popolazione nell’Area euro, in aumento rispetto al

2016 in cui la diffusione si era attestata al 49%, mentre l’Italia risulta ancora agli ultimi

posti della classifica dei paesi in termini di diffusione dell’internet banking.

Tra i paesi che ne fanno maggiore uso si trovano Danimarca (90%), Olanda (89%),

Finlandia (87%) e Svezia (86%). In coda alla classifica si piazzano Bulgaria (5%) e Romania

(7%), seguite da Grecia (25%) e Cipro (28%). L’Italia rimane tra i paesi con scarsa

diffusione dell’e-banking: appena il 31% degli individui utilizza i servizi bancari via web

(erano il 29% nel 2016). Tra gli altri grandi paesi dell’eurozona fanno molto meglio di noi

Spagna (46%), Germania (56%) e Francia (62%).

In tutti i paesi considerati si rileva una tendenza crescente e sostanzialmente stabile

nel tempo nella diffusione dell’e-banking. L’Italia che già dieci anni fa circa era partita

con un divario rilevante rispetto alla media dell’Area euro, pari a 13 punti percentuali,

invece di recuperare terreno ha perso ulteriormente contatto con il resto d’Europa.

Come già evidenziato nel precedente Rapporto, la propensione all’utilizzo dei servizi di

e-banking è condizionata da diversi fattori: livello di istruzione, occupazione, densità

della popolazione, barriere tecnologiche, uso di dispositivi mobili, età e sesso.

Nell’Area euro i soggetti con basso titolo di studio utilizzano l’e-banking solo nel 25%

dei casi, in Italia ci ferma ad un modesto 12% in Italia (11% nel 2016). Considerando la

categoria dei soggetti con elevato titolo di studio si riscontra invece una diffusione

dell’internet banking pari al 77% nell’eurozona e al 61% in Italia.

Guardando alla classificazione per età, si osserva un andamento ad “U” rovesciata in

tutti i paesi considerati. In altri termini, il picco di utilizzo si ha in corrispondenza degli

individui giovani, ma non giovanissimi, e poi decresce all’avanzare dell’anzianità dei

soggetti.

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Rapporto sull’e-banking 2018

BEM Research

La classificazione in base al sesso ci consegna un quadro in cui sono tendenzialmente

gli uomini a far maggior utilizzo dell’e-banking: 54% contro il 50% delle donne nella

media dell’Area euro. Francia e Italia sono in una condizione opposta. Uomini e donne

francesi usano infatti nella stessa proporzione l’internet banking, mentre in Italia si

osserva il maggior divario tra i due sessi. Nella popolazione femminile italiana l’uso

dell’e-banking si ferma ad appena il 26%, contro il 36% degli uomini.

Anche la segmentazione territoriale è un elemento che aiuta a spiegare la diversa

diffusione dell’e-banking. Sono infatti soprattutto le famiglie residenti nel Centro-Nord

d’Italia a farne uso. In particolare, è la Lombardia ad avere la maggiore incidenza

dell’home banking, seguita dalla Valle d’Aosta, dall’Emilia-Romagna, dal Piemonte e dal

Veneto. Sul fronte opposto: Basilicata, Calabria e Campania.

Osservando infine la relazione tra la dinamica nel numero di sportelli bancari ogni mille

abitanti e quella dell’utilizzo dell’e-banking, si rileva la presenza di un trade-off. In altri

termini, la diffusione degli sportelli diminuisce di più laddove cresce in misura

maggiore la propensione all’utilizzo dell’internet banking da parte degli utenti. Con

l’intensificarsi dell’utilizzo dell’e-banking in paesi in cui attualmente ha una scarsa

penetrazione, come è appunto il caso dell’Italia, ci si può quindi attendere

un’accelerazione nel processo di chiusura degli sportelli bancari.

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Rapporto sull’e-banking 2018

BEM Research

1. La diffusione dell’e-banking in Europa

Nel corso del 2017 l’internet banking è stato utilizzato dal 52% della popolazione

nell’Area euro, in aumento rispetto al 2016 in cui la diffusione si era attestata al 49%

(grafico 1). Tra i paesi che ne fanno un uso più intensivo si trovano Danimarca (90%),

Olanda (89%), Finlandia (87%) e Svezia (86%). In coda alla classifica si piazzano Bulgaria

(5%) e Romania (7%), seguite da Grecia (25%) e Cipro (28%).

L’Italia rimane tra i paesi con bassa diffusione dell’e-banking: appena il 31% degli

individui utilizza i servizi bancari via web (erano il 29% nel 2016). Tra gli altri grandi paesi

dell’eurozona fanno molto meglio di noi Spagna (46%), Germania (56%) e Francia (62%).

Grafico 1. UE28: individui che hanno utilizzato l'internet banking Dati in percentuale della popolazione relativi al 2017

Fonte: elaborazioni BEM Research su dati Eurostat.

Segmentando il grado di diffusione in base al grado di istruzione si osserva che

nell’Area euro i soggetti con basso titolo di studio utilizzano l’e-banking solo nel 25%

dei casi (grafico 2). Per questa categoria di individui l’utilizzo dell’e-banking si ferma solo

al 12% in Italia (11% nel 2016), mentre nei paesi dove è scarsa la vocazione per il digitale,

come Romania e Bulgaria, si trovano incidenze nulle e di appena il 3% per Cipro e 4% per

la Grecia. Francia e Germania si attestano, rispettivamente, al 37 e al 29%.

90 89 87 8679 76

68 6762 61 58 57 57 56 56

52 51 49 4640 39 38

33 31 28 25

7 5

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2016

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Rapporto sull’e-banking 2018

BEM Research

Grafico 2. UE28: individui con livello basso di istruzione che hanno utilizzato l'internet banking

Dati in percentuale della popolazione di riferimento relativi al 2017

Fonte: elaborazioni BEM Research su dati Eurostat.

Nell’eurozona la diffusione dell’e-banking sale al 56% della popolazione quando si

considerano solo i soggetti con un livello medio di istruzione (grafico 3). Per questa

categoria l’incidenza dell’internet banking è pari al 40% in Italia (38% nel 2016), mentre

si attesta al 53% in Spagna, al 57% in Germania e 64% in Francia.

Grafico 3. UE28: individui con livello medio di istruzione che hanno utilizzato

l'internet banking Dati in percentuale della popolazione di riferimento relativi al 2017

Fonte: elaborazioni BEM Research su dati Eurostat.

7974

69 6762

53

41 4137

30 29 29 28 27 2521 20 18

13 12 10 8 8 6 4 3 0 0

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2016

93 92 91 90

77 7571

66 6460 60 57 57 56 56 53 52

4842 40

36 35 33 33

23 20

4 3

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2016

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Rapporto sull’e-banking 2018

BEM Research

La diffusione dei servizi bancari veicolati tramite il web sale ulteriormente quando si

prendono in considerazione i soggetti con titolo di studio elevato. In tal caso sono il

77% dei residenti nell’Area euro che in media hanno fatto uso dell’e-banking nel 2017

(grafico 4). Tale quota scende al 61% in Italia (58% nel 2016), tra le più basse tra i paesi

dell’Europa a 28 paesi. La Spagna si attesta al 74%, la Germania al 76% e la Francia

all’82%. In testa alla classifica sfiora il 100% la Finlandia.

Nella propensione a utilizzare l’e-banking gli aspetti culturali continuano quindi a

giocare un ruolo cruciale, evidenziando in Italia un allargamento del divario tra chi

detiene un titolo di studio medio-alto e chi invece basso. Soggetti poco istruiti, che per

tale ragione hanno anche una minore dimestichezza con gli strumenti digitali, tendono

a usare meno l’internet banking. In tal modo rinunciano a una modalità di fruizione dei

servizi bancari rapida e tendenzialmente meno costosa.

Grafico 4. UE28: individui con livello alto di istruzione che hanno utilizzato l'internet banking

Dati in percentuale della popolazione di riferimento relativi al 2017

Fonte: elaborazioni BEM Research su dati Eurostat.

L’esigenza di utilizzare l’e-banking è più sentita da coloro che sono attivi sul mercato

del lavoro. In tutti i paesi dell’UE28 si osserva infatti una maggior diffusione dell’internet

banking, rispetto alla media, quando si considerano solo i soggetti attivi. Nello specifico,

98 97 97 9788 86 86 86 84 83 83 82 82 79 79 78 77 76 75 75 74 70

6154 52 48

29

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2016

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Rapporto sull’e-banking 2018

BEM Research

la diffusione dell’e-banking sale al 61% nell’eurozona, al 72% in Francia, al 64% in

Germania, al 56% in Spagna e al 40% in Italia (grafico 5). La convenienza ad utilizzare l’e-

banking per chi svolge un’attività lavorativa, è rintracciata soprattutto nella maggiore

flessibilità di utilizzo del servizio in orari più conciliabili con il lavoro quotidiano.

Grafico 5. UE28: individui attivi sul mercato del lavoro che hanno utilizzato l'internet

banking Dati in percentuale della popolazione di riferimento relativi al 2017

Fonte: elaborazioni BEM Research su dati Eurostat.

Grafico 6. UE28: individui residenti in zone con alta densità di popolazione che hanno

utilizzato l'internet banking Dati in percentuale della popolazione di riferimento relativi al 2017

Fonte: elaborazioni BEM Research su dati Eurostat.

96 94 94 9388 86

78 76 72 71 71 69 68 66 64 64 62 6156

51 50 48 4540

34 34

10 8

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2016

93 92 89 8782

7670 68 67 65 64 63 62 61 59 57 57

53 51 50 4842 40

34 34 32

149

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Rapporto sull’e-banking 2018

BEM Research

Nelle zone a maggior densità abitativa si osserva una più ampia incidenza dell’internet

banking. Nell’Area euro la diffusione in tale aree è pari al 57% della popolazione, 34%

per l’Italia, in aumento rispetto al 32% del 2016 (grafico 6). Considerando invece le zone

a bassa densità, la quota scende al 48% per l’eurozona e al 26% per l’Italia (grafico 7). Si

conferma quindi il maggior interesse verso l’e-banking da parte di quei soggetti che

vivono in zone in cui la densità abitativa rende più difficile la fruizione dei servizi bancari

attraverso il tradizionale canale degli sportelli. Il maggior bacino di utenti allunga infatti

i tempi di attesa. Inoltre, all’interno dei centri abitati è più complicato effettuare degli

spostamenti per raggiungere uno sportello durante l’orario di apertura.

Grafico 7. UE28: individui residenti in zone con bassa densità di popolazione che

hanno utilizzato l'internet banking Dati in percentuale della popolazione di riferimento relativi al 2017

Fonte: elaborazioni BEM Research su dati Eurostat.

Le barriere tecnologiche sono un altro fattore che incide sulla diffusione dell’internet

banking. Tra gli individui che hanno accesso alla connessione web più efficiente e

veloce, la cosiddetta banda larga, la diffusione dell’e-banking è più ampia: arriva al

57% nell’Area euro, 69% per la Francia, 59% in Germania, 51% in Spagna, 36% per l’Italia

(grafico 8).

88 87 8680 79 78

7066

61 6054 54 52 51 48 45 44

37 36 3529 27 26 26

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2 2

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Rapporto sull’e-banking 2018

BEM Research

Grafico 8. UE28: individui con accesso alla banda larga che hanno utilizzato l'internet banking

Dati in percentuale della popolazione di riferimento relativi al 2017

Fonte: elaborazioni BEM Research su dati Eurostat.

Grafico 9. UE28: individui che fanno uso di dispositivi mobili che hanno utilizzato l'internet banking

Dati in percentuale della popolazione di riferimento relativi al 2017

Fonte: elaborazioni BEM Research su dati Eurostat.

Osservando il sottogruppo di soggetti che fanno uso dei dispositivi mobili si rileva un

maggior utilizzo dell’e-banking. Nell’Area euro la percentuale sale al 67%, 76% per la

Francia, 66% per la Germania e 57% per la Spagna (grafico 9). Anche in Italia la quota è

ben più alta rispetto alla media generale, attestandosi al 48% (45% nel 2016).

92 91 90 89 8678

74 71 71 70 6964 63 62 59 58 57 54 51

47 46 44 4336

31 31

9 7

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95 94 94 93 92

80 80 79 78 76 76 75 73 7268 67 66 66 63

57 56 56 5548

4036

13 10

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2016

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Rapporto sull’e-banking 2018

BEM Research

2. Un confronto tra i principali paesi dell’Area euro

Ulteriori spunti di analisi possono trarsi confrontando alcune caratteristiche dei

principali paesi dell’Area euro in termini di diffusione dell’e-banking.

In tutti i paesi considerati si rileva una tendenza crescente e sostanzialmente stabile

nel tempo (grafico 10). L’Italia che già dieci anni fa circa era partita con un divario

rilevante rispetto alla media dell’Area euro, pari a 13 punti percentuali, invece di

recuperare terreno ha perso ulteriormente contatto con il resto d’Europa. Come visto in

precedenza, infatti, il divario rispetto all’eurozona in termini di diffusione dell’internet

banking è pari nel 2017 a 21 punti percentuali. La Francia, dopo il forte miglioramento

osservato tra il 2006 e il 2007, è oramai stabilmente in testa alla classifica dei principali

paesi dell’Area euro.

Grafico 10. UE4: individui che hanno utilizzato l'internet banking Andamento storico

Dati in percentuale della popolazione di riferimento

Fonte: elaborazioni BEM Research su dati Eurostat.

Guardando alla classificazione per età dell’utilizzatore del servizio, si osserva un

andamento ad “U” rovesciata in tutti i paesi considerati. In altri termini, il picco di

utilizzo si ha in corrispondenza degli individui giovani, ma non giovanissimi, e poi

decresce all’avanzare dell’anzianità dei soggetti. Con l’unica eccezione della Francia il

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Francia

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Spagna

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Rapporto sull’e-banking 2018

BEM Research

picco si ha in corrispondenza della classe di età compresa tra i 25 e i 34 anni (grafico 11).

In Francia i soggetti ancora più giovani, ovvero di età tra i 20 e i 24 anni, hanno

un’incidenza di uso dell’e-banking leggermente più alta. L’Italia è invece l’unico paese in

cui la diffusione è la stessa per i soggetti di età compresa tra 25-34 anni e 35-44.

Grafico 11. UE4: individui che hanno utilizzato l'internet banking Classificazione in base all’età

Dati in percentuale della popolazione relativi al 2017

Fonte: elaborazioni BEM Research su dati Eurostat.

La classificazione in base al sesso ci consegna un quadro in cui sono tendenzialmente

gli uomini a far maggior utilizzo dell’e-banking: 54% contro il 50% delle donne nella

media dell’Area euro (grafico 12). Francia e Italia sono ancora una volta in una

condizione opposta. Uomini e donne francesi usano infatti nella stessa proporzione

l’internet banking, mentre in Italia si osserva il maggior divario tra i due sessi. Nella

popolazione femminile italiana l’uso dell’e-banking si ferma ad appena il 26%, contro il

36% degli uomini. Aspetti culturali possono essere alla base di questo risultato,

evidenziando come nei paesi mediterranei il ruolo di gestione finanziaria dei conti della

famiglia sia ancora stabilmente in mano agli uomini.

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Francia

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Italia

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Rapporto sull’e-banking 2018

BEM Research

Grafico 12. UE4: individui che hanno utilizzato l'internet banking Classificazione in base al sesso

Dati in percentuale della popolazione di riferimento relativi al 2017

Fonte: elaborazioni BEM Research su dati Eurostat.

Infine, dall’incrocio delle classificazioni dell’uso dell’internet banking in base all’età e

al titolo di studio dell’individuo si possono trarre ulteriori considerazioni. Tra i

principali paesi solo la Francia mostra una maggior diffusione dell’e-banking, rispetto

alla media dell’Area euro, per tutte le combinazioni possibili di individui, ovvero tra

giovani e meno giovani, tra più istruiti e meno (tabella 1).

La Germania risulta sufficientemente allineata alla media dell’eurozona, evidenziando

un qualche ritardo, seppur contenuto, solo con riguardo ai soggetti anziani con medio-

alto livello di titolo di studio.

Spagna e Italia hanno in comune un netto ritardo nella diffusione dell’internet banking

tra le categorie di soggetti più giovani (16-24 anni). L’alto livello di disoccupazione

giovanile che contraddistingue i due paesi può essere alla base di questa evidenza: 44%

in Spagna, 38% in Italia, 25% in Franca e 7% in Germania secondo le statistiche Eurostat

relative al 2016 (21% nella media dell’Area euro).

Se però la Spagna migliora nettamente il suo divario al crescere della classe di età, in

Italia il gap permane, a prescindere anche dal livello di istruzione. Al contrario della

Germania, sono i soggetti più anziani che in Italia tendono ad avere una propensione

nell’uso dell’e-banking simile al resto d’Europa, mentre per i soggetti in età lavorativa il

divario è particolarmente ampio.

5459

62

36

495053

62

26

43

Area euro Germania Francia Italia Spagna

Uomini

Donne

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Rapporto sull’e-banking 2018

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Tabella 1. UE4: individui che hanno utilizzato l'internet banking Classificazione in base all’età e al livello di istruzione

Differenze rispetto alla media dell'Area euro - valori in percentuale relativi al 2017

Fonte: elaborazioni BEM Research su dati Eurostat.

Basso Medio Alto

Germania

16-24 2 8 0

25-54 10 4 3

55-74 0 -4 -9

Francia

16-24 0 13 9

25-54 17 6 4

55-74 13 10 7

Italia

16-24 -18 -26 -27

25-54 -16 -18 -17

55-74 -9 -10 -10

Spagna

16-24 -12 -14 -14

25-54 -1 -5 -4

55-74 -6 4 0

Livello di istruzionee

tàe

tàe

tàe

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Rapporto sull’e-banking 2018

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3. L’home banking nelle regioni italiane

Per avere un’indicazione di come l’uso dei servizi di e-banking si distribuisca sul territorio

italiano si può far riferimento ai dati diffusi dalla Banca d’Italia, relativi però in questo

caso al 2016. A differenza delle informazioni commentate in precedenza, le statistiche

della Banca Centrale fanno riferimento ai servizi di internet banking utilizzati, a livello

regionale, dalle famiglie italiane. Ogni famiglia può però avere accesso a più conti

correnti su cui opera a distanza, per cui queste informazioni non sono direttamente

comparabili con quelle viste in precedenza basate invece su delle indagini

demoscopiche.

Rapportando il numero di servizi di home banking attivati rispetto alla popolazione

residente si può comunque avere un’idea di quale sia la diffusione sul territorio italiano

di questi servizi. Si riscontra come siano soprattutto le famiglie residenti nel Centro-Nord

d’Italia a farne uso (grafico 13). In particolare, è la Lombardia ad avere la maggiore

incidenza dell’home banking, seguita dalla Valle d’Aosta, dall’Emilia-Romagna, dal

Piemonte e dal Veneto. Sul fronte opposto: Basilicata, Calabria, Campania e Puglia.

Grafico 13. Italia: numero di famiglie che hanno attivato servizi di e-banking in rapporto alla popolazione

Classificazione in base alla regione di residenza Dati relativi al 2016

Fonte: elaborazioni BEM Research su dati Banca d’Italia e Istat.

4. I canali tradizionali e l’interazione con l’e-banking

59 55 53 53 52 51 50 50 49 47 46 46 44

39 37 37 35 32 31 28 27

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2015

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Gli ultimi dati, relativi al 2016, evidenziano una generalizzata riduzione del numero

degli sportelli bancari in tutti i paesi europei. Gli sportelli bancari presenti nell’Area

euro sono pari a circa 149 mila, in riduzione di 7 mila unità rispetto al 2015. La Francia è

in porzione il paese con più sportelli nell’eurozona (24%), seguita da Germania (21%),

Italia (20%) e Spagna (19%). In Francia la riduzione degli sportelli rispetto al 2015 è stata

di circa 300 unità, in Germania di 2.000, in Italia di 1.000 e in Spagna di 2.200.

Rispetto alla popolazione è Cipro a evidenziare la maggior incidenza di sportelli bancari,

con ben 64 sportelli ogni mille abitanti, seguita dalla Spagna (62), dalla Francia (56) e

dall’Italia (48). La media dell’Area euro è di 44 sportelli ogni 1.000 abitanti (grafico 14).

Anche in termini di abitanti si osserva una generalizzata riduzione dell’incidenza degli

sportelli bancari.

Grafico 14. Area euro: sportelli bancari ogni mille abitanti Dati relativi al 2016

Fonte: elaborazioni BEM Research su dati BCE ed Eurostat.

Osservando la relazione tra la dinamica nel numero di sportelli bancari ogni mille

abitanti, escludendo quei paesi che non hanno registrato variazioni negative

(Lussemburgo e Slovacchia), e quella circa l’utilizzo dell’e-banking si rileva la presenza di

un trade-off (grafico 15). In altri termini, la diffusione degli sportelli diminuisce di più

laddove cresce in misura maggiore la propensione all’utilizzo dell’internet banking da

64 6256

48 48 45 4440 39

30 2824 24 22 22 19 18

1310 8

Cip

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2015

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Rapporto sull’e-banking 2018

BEM Research

parte degli utenti. Con l’intensificarsi dell’utilizzo dell’e-banking in paesi in cui

attualmente ha una scarsa penetrazione, come è appunto il caso dell’Italia, ci si può

quindi attendere un’accelerazione nel processo di chiusura degli sportelli bancari.

Grafico 15. Area euro: relazione tra e-banking e sportelli bancari Dati relativi al 2016

Fonte: elaborazioni BEM Research su dati BCE ed Eurostat.

-4

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2

4

6

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-6 -5 -4 -3 -2 -1 0

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delta sportelli per abitante

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