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PRESS NEWS anno II n°10 - novembre 2008 Anno II n. 10 - Novembre 2008 - spedizione A. P. Art. 2 Comma 20/C Legge 662/96 - Filiale di Macerata - Taxe Perçue - PERIODICO EDITO DA MULTIRADIO Autor. Trib. di Macerata n.466/07 del 23 Aprile 2007 - Direttore Responsabile: Roberto Scorcella - Progetto grafico: K-Brush Tolentino - Stampa: Tipografia San Giuseppe perchè, onestamente, non sapevo che cosa fare. Sono partito in sordina, è vero, però è nella mia natura: non fare troppa pubblicità di ciò che si sta realizzando, vedere se ci sono le condizioni per realizzare certe cose. Poi, eventualmente, le stesse si fanno". A mente fredda, com'è andata questa prima edizione di TolentinoExpò? Cosa si poteva fare meglio e dove si siete meraviglia- ti di come tutto sia andato fin troppo liscio? "Io mi sono meravigliato che sia andato tutto troppo lisco" commenta sorridendo Bontempi "perchè problemi non ne abbiamo avuti. Avevamo un po' timore che chi aveva garantito la propria partecipa- zione all'ultimo momento si fosse ritirato. Invece, da parte degli imprenditori c'è stato un entusiasmo incredibile. Dove abbiamo sbagliato? Non credo che ci siano stati errori. Forse potevamo fare qualcosina di più per quello che riguarda la pubblicità dell'evento (magari allargando con i mezzi adeguati il raggio di diffusione a un territorio più ampio, n.d.r.), però avevamo dei fondi limitati e ci siamo dovuti basare su quelli. Certo, vedendo questi risultati, è chiaro che per la prossima edizione fra due anni conto di avere un budget superiore e di dare maggior risalto all'Expò". Quanto è costata ai cittadini di Tolentino questa manifestazione? "Se le promesse che sono state fatte saranno mantenute (il riferimento è alle esternazioni del vicepresidente della Fondazione Carima on. Roberto Massi che durante la cerimonia di inaugurazione ha garantito un sostanzioso contributo per l'Expò dalla stessa Fondazione, n.d.r.) il costo per i tolentinati sarà zero. Potrà esserci una piccola differenza negativa per l'Iva e al massimo per le casse comunali l'Expò sarà costata 3-4mila euro". "Mi dispiace per chi non ha capito lo spirito dell'evento che era quello di risvegliare l'orgoglio imprenditoriale di Tolentino. L'imprenditore ha dimostrato di essere presente, di voler andare avanti e di far vedere quello che produce. Ma c'è stato anche l'entusiasmo da parte della maestranza che ha potuto far vedere ciò che effettivamente produce e ne era orgogliosa: 'questo oggetto lo faccio io'. Mi ha fatto piacere anche che all'incirca 20-22mila persone abbiano visitato l'Expò. L'unico dato certo che abbiamo sono gli ottomila bicchierini distribuiti dalla Varnelli". Concludendo, quale la situazione per le attività di Tolentino? "Inutile nascondere che il momento attuale è veramente difficile. Però sono dell'opinione che c'è voglia di fare e ottimismo per andare avanti perchè i nostri imprenditori sanno di lavorar bene e sanno anche di avere delle maestranze che hanno una manualità che tutti ci invidiano". Il messaggio finale di Bontempi è di avere fiducia. "Fiducia perchè il manifatturiero tolentinate ha senz'altro un futuro, malgrado le difficoltà che possono esserci attualmen- te". E' stato sicuramente l'evento che ha caratterizzato l'autunno tolentinate. La prima edizione della TolentinoExpò per quattro giorni ha messo in mostra alcune delle tante attività produttive che caratterizzano il nostro territorio ed è stata particolarmente apprezzata dai cittadini, tolentinati e non solo, che hanno costantemente affollato il centro storico. Partita fra qualche incertezza, anche per il momento economico congiunturale sicuramen- te non favorevole, alla fine la manifestazione è stata un innegabile successo. E diamo a Cesare quel che è di Cesare: il merito va alla persona che ha avuto l'idea di realizzare questo evento, l'assessore alle Attività Produttive Luigi Bontempi. Persona gentile ma riservata, Luigi Bontempi ha svolto il suo ruolo all'interno dell'Amministrazione Comunale un po' in sordina, prima di diventare il personaggio del momento. "Sì, sono partito un po' in ombra perchè l'assessorato alle Attività Produttive è un assessorato molto povero, in quanto dipende molto dagli altri assessorati: Lavori Pubblici, Urbanistica e Bilancio tanto per fare qualche esempio. All'inizio mi sono trovato un po' in difficoltà [email protected] 7500 COPIE DISTRIBUZIONE GRATUITA VENTI DI CRISI SULLA GABRIELLI “LA LORO MEMORIA, IL NOSTRO PRESENTE” di Roberto Scorcella Proprio nelle ore in cui stiamo andando in stampa, tornano prepotentemente a soffiare venti di crisi sul reparto pelletteria della Nazareno Gabrielli e, in misura minore, anche in altre aziende importanti della nostra città. Lavoratori che non prendono lo stipendio da mesi, situazioni familiari ormai al collasso e la cupa sensazione che stavolta potremmo essere di fronte ad un processo irreversibile. Con tutto l'ottimismo e la fiducia possibili, è onestamente difficile pensare che alla Gabrielli si possa risolvere la questione da un giorno all'altro. Resta altresì un mistero come una delle poche aziende cui non mancano le commesse si trovi in una situazione tanto disperata. Come giornale in questo momento possiamo solo esprimere la massima solidarietà ai lavoratori della Nazareno Gabrielli, sottolineando il loro comportamento estremamente responsabile e civile, auspicando che le Istituzioni possano in qualche modo fare cerchio per salvare quello che resta di uno dei pezzi più importanti della storia di Tolentino degli ultimi cento anni. Per ricordare Piero Ciarapica, maestro e giornalista, "MULTIRADIO" ha indetto il PRIMO PREMIO GIORNALISTICO destinato alla scuole Medie di 1º e 2º grado sul tema "LA LORO MEMORIA, IL NOSTRO PRESENTE". Un decisivo sostegno all’iniziativa è giunto dalla sensibilità della Fondazione CARIMA e dell'On. Prof. Roberto Massi, che ringraziamo fin d'ora. Altri dettagli saranno comunicati nelle prossime settimane tramite gli organi d'informazione locali. All’interno un ricordo di Piero da Enzo Calcaterra Le nostre imprese hanno un futuro Luigi Bontempi lancia un messaggio di ottimismo il tuo intimo A NOVEMBRE -10% il tuo intimo A NOVEMBRE -10%

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POTEVA ESSERE EVITATO L’ABBATTIMENTO DELLE PIANTE IN VIALE DELLA REPUBBLICA? AQUAGYM • AQUAGAG • AQUABIKE • CORSI DI NUOTO PER BAMBIN • CORSO NEONATALE • AEROBICA • G.A.G • BODYTONE • KICKBOXE • BODYPUMP • PILATES • BODYMIND (RILASSAMENTO E ALLUNGAMENTO MUSCOLARE) • SPINNING • DANZA MODERNA PER ADULTI E BAMBINI • DANZA DEL VENTRE • AEROBIC ARTISTIC DANCE PER BAMBINE • CORSI DI FLAMENCO. Parla Gabriela Eleonori, insegnante del corso di recitazione adulti e dizione

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NEWSanno II n°10 - novembre 2008Anno I I n . 10 - Novembre 2008 - sped iz ione A. P. Ar t . 2 Comma 20/C Legge 662/96 - F i l ia le d i Macerata - Taxe Perçue - PERIODICO EDITO DA MULTIRADIO

Autor. Tr ib . d i Macerata n .466/07 de l 23 Apr i le 2007 - D i re t tore Responsabi le : Rober to Scorce l la - Proget to gra f ico : K-Brush To lent ino - Stampa: Tipograf ia San Giuseppe

perchè, onestamente, non sapevo che cosa fare. Sono partito in sordina, è vero, però è nella mia natura: non fare troppa pubblicità di ciò che si sta realizzando, vedere se ci sono le condizioni per realizzare certe cose. Poi, eventualmente, le stesse si fanno". A mente fredda, com'è andata questa prima edizione di TolentinoExpò? Cosa si poteva fare meglio e dove si siete meraviglia-ti di come tutto sia andato fin troppo liscio? "Io mi sono meravigliato che sia andato tutto troppo lisco" commenta sorridendo Bontempi "perchè problemi non ne abbiamo avuti. Avevamo un po' timore che chi aveva garantito la propria partecipa-zione all'ultimo momento si fosse ritirato. Invece, da parte degli imprenditori c'è stato un entusiasmo incredibile. Dove abbiamo sbagliato? Non credo che ci siano stati errori. Forse potevamo fare qualcosina di più per quello che riguarda la pubblicità dell 'evento (magari allargando con i mezzi adeguati il raggio di diffusione a un territorio più ampio, n.d.r.), però avevamo dei fondi limitati e ci siamo dovuti basare su quelli. Certo, vedendo questi risultati, è chiaro che per la prossima edizione fra due anni conto di avere

un budget superiore e di dare maggior risalto all'Expò". Quanto è costata ai cittadini di Tolentino questa manifestazione? "Se le promesse che sono state fatte saranno mantenute (il riferimento è alle esternazioni del vicepresidente della Fondazione Carima on. Roberto Massi che durante la cerimonia di inaugurazione ha garantito un sostanzioso contributo per l'Expò dalla stessa Fondazione, n.d.r.) il costo per i tolentinati sarà zero. Potrà esserci una piccola differenza negativa per l'Iva e al massimo per le casse comunali l'Expò sarà costata 3-4mila euro". "Mi dispiace per chi non ha capito lo spirito dell'evento che era quello di risvegliare l'orgoglio imprendi tor ia le d i Tolent ino. L'imprenditore ha dimostrato di essere presente, di voler andare avanti e di far vedere quello che produce. Ma c'è stato anche l 'entus iasmo da par te de l la maestranza che ha potuto far vedere ciò che effettivamente produce e ne era orgogliosa: 'questo oggetto lo faccio io'. Mi ha fatto piacere anche che all'incirca 20-22mila persone abbiano visitato l'Expò. L'unico dato certo che abbiamo sono gli ottomila bicchierini distribuiti dalla Varnelli". Concludendo, quale la situazione per le attività di Tolentino? "Inutile nascondere che il momento attuale è veramente difficile. Però sono dell'opinione che c'è voglia di fare e ottimismo per andare avanti perchè i nostri imprenditori sanno di lavorar bene e sanno anche di avere delle maest ranze che hanno una manualità che tutti ci invidiano". Il messaggio finale di Bontempi è di avere fiducia. "Fiducia perchè il mani fat tur iero to lent inate ha senz'altro un futuro, malgrado le difficoltà che possono esserci attualmen-te".

E' stato sicuramente l'evento che ha caratterizzato l'autunno tolentinate. L a p r i m a e d i z i o n e d e l l a TolentinoExpò per quattro giorni ha messo in mostra alcune delle tante attività produttive che caratterizzano il nostro territorio ed è stata particolarmente apprezzata dai cittadini, tolentinati e non solo, che hanno costantemente affollato il centro storico. Partita fra qualche incertezza, anche per il momento economico congiunturale sicuramen-te non favorevole, alla fine la manifestazione è stata un innegabile successo. E diamo a Cesare quel che è di Cesare: il merito va alla persona che ha avuto l'idea di realizzare questo evento, l'assessore alle Attività Produttive Luigi Bontempi. Persona gentile ma riservata, Luigi Bontempi ha svolto il suo ruolo all'interno dell'Amministrazione Comunale un po' in sordina, prima di diventare i l personaggio del momento. "Sì, sono partito un po' in ombra perchè l'assessorato alle Attività Produttive è un assessorato molto povero, in quanto dipende molto dagli altri assessorati: Lavori Pubblici, Urbanistica e Bilancio tanto per fare qualche esempio. All'inizio mi sono trovato un po' in difficoltà

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VENTI DI CRISISULLA GABRIELLI

“LA LORO MEMORIA,IL NOSTRO PRESENTE”

di Roberto Scorcella

Proprio nelle ore in cui stiamo andando in stampa, tornano prepotentemente a soffiare venti di crisi sul reparto pelletteria della Nazareno Gabrielli e, in misura minore, anche in altre aziende importanti della nostra città. Lavoratori che non prendono lo stipendio da mesi, situazioni familiari ormai al collasso e la cupa sensazione che stavolta potremmo essere di fronte ad un processo irreversibile. Con tutto l'ottimismo e la fiducia possibili, è onestamente difficile pensare che alla Gabrielli si possa risolvere la questione da un giorno all'altro. Resta altresì un mistero come una delle poche aziende cui non mancano le commesse si trovi in una situazione tanto disperata. Come giornale in questo momento possiamo solo esprimere la massima solidarietà ai lavoratori della Nazareno Gabrielli, sottolineando il loro comportamento estremamente responsabile e civile, auspicando che le Istituzioni possano in qualche modo fare cerchio per salvare quello che resta di uno dei pezzi più importanti della storia di Tolentino degli ultimi cento anni.

Per ricordare Piero Ciarapica, m a e s t r o e g i o r n a l i s t a , "MULTIRADIO" ha indetto il PRIMO PREMIO GIORNALISTICO destinato alla scuole Medie di 1º e 2º grado sul tema "LA LORO MEMORIA, IL NOSTRO PRESENTE". Un decisivo sostegno all’iniziativa è giunto dalla sensibilità della Fondazione CARIMA e dell'On. Prof. Roberto Massi, che ringraziamo fin d'ora. Altri dettagli saranno comunicati nelle prossime set t imane t ramite g l i organi d'informazione locali. All’interno un ricordo di Piero da Enzo Calcaterra

Le nostre imprese hanno un futuroLuigi Bontempi lancia un messaggio di ottimismo

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di un Piano del verde e di un Regolamento del possibile, le piante andrebbero salvaguardate, verde di cui dovrebbe fare parte, sia relativo ai nuovi soprattutto se sono in buona salute e non sostituite impianti che alla sistemazione di quelli esistenti, per con alberelli da giardino, in secondo luogo non viene evitare di sostenere spese a carico della pubblica offerta nessuna possibile alternativa.amministrazione spesso inutili ed episodiche e offrire A seguito di una perlustrazione del viale e alla una regolamentazione che dia le linee di intervento e consulenza di un progettista siamo arrivati alla che preveda anche un elenco di piante adatte alla seguente conclusione e proposta che pensiamo zona e ad una sistemazione di tipo urbano. debba essere sottoposta agli Asssessorati La posizione del Circolo Il Pettirosso di Legambiente competenti, al Consiglio di quartiere e alla di Tolentino rispetto al progetto comunale di Commissione Lavori pubblici e ambiente.sistemazione dei marciapiedi di viale della

Tenendo ferma l'esigenza di non abbattere i pini Repubblica approvato dalla Giunta comunale è il in buona salute, si propone di trasformare la seguente.strada, ora a due sensi di marcia, in una a senso unico, da nord a sud, allargando i marciapiedi e Il progetto presentato e approvato che prevede Potevano essere salvati i 43 alberi di viale della creando delle griglie in ghisa a salvaguardia delle l'abbattimento di tutti gli alberi dà per scontato che la Repubblica, o buona parte di essi, tagliati per radici. La maggior parte delle piante si possono situazione di dissesto dei marciapiedi e in alcuni casi consentire i lavori di riqualificazione dello stesso così mantenere, tranne quelle (5 o 6 piante) che della carreggiata stradale vicina ai marciapiedi sia viale? "L'unica soluzione ritenuta praticabile dal evidentemente si trovano a distanza minima tra le dovuta unicamente al fatto che gli alberi (n. 43), per Comune è quella che comporta l'abbattimento proprietà private e la strada e ostruiscono il le loro caratteristica di avere radici superficiali, hanno delle piante" si legge nella delibera di attuazione passaggio pedonale e di eventuali carrozzelle. provocato le sconnessioni del terreno e quindi l'unica del progetto e, infatti, è quanto accaduto. Eppure, Una strada a senso unico imporrebbe anche dei non più tardi dello scorso mese di febbraio, soluzione praticabile sia il loro abbattimento e la loro limiti di velocità (30 km/h) e la proposta andrebbe ovvero a più di otto mesi di distanza dall'inizio dei sostituzione con piante di piccole dimensioni come il inserita in un piano generale di viabilità della città lavori, il circolo di Legambiente "Il Pettirosso" Ligustro, il Prunus Japonica e Tilia cordata (n.23), con la progettazione di un piano adeguato di aveva inviato una sua proposta al Comune, non autoctone, anche se resistenti all'inquinamento piste ciclabili.attraverso la quale si sarebbero salvate diverse urbano. E a una distanza di 14 m. l'una dall'altra per

piante. La proposta, chiaramente, non è stata far posto a un maggior numero di posti auto. E' comunque necessario prevedere la sostituzio-approvata. Di seguito riportiamo il testo integrale ne progressiva dei pini domestici con alberature

Premesso che i danni attuali sono imputabili della missiva, lasciando ai lettori le proprie più consone al sito, periodizzando i nuovi considerazioni. � ad una totale assenza di progettazione iniziale impianti nel tempo in maniera razionale ed

quando il viale fu creato, al posto della strada sterrata economicamente definita. Il fondo dei marciapie-di Sant'Egidio, di non dovrebbe essere costruito a cemento, ma � non furono previste distanze adeguate tra i VIALE DELLA REPUBBLICA con tecniche originali che permettano di marciapiedi e il suolo di pertinenza delle proprietà SISTEMAZIONE MARCIAPIEDI E PROGETTO DI impiantare alberi di prima grandezza, a foglia private( v. muretti di confine addossati alle piante), ABBATTIMENTO DEI PINI. caduca e resistenti. �mancata sistemazione negli anni dei marciapiedi e

CONSIDERAZIONI E PROPOSTE DEL CIRCOLO Tolentino 11 febbraio 2008di griglie attorno alle piante che ne proteggessero le IL PETTIROSSO DI LEGAMBIENTE DI radici e impedissero che le stesse trovassero sfogo

TOLENTINO rompendo il manto,

Premettiamo che metodologicamente riteniamo non La soluzione radicale proposta ci sembra a senso più rinviabile che l'Amministrazione comunale si doti unico e troppo semplice innanzitutto perché, dove

POTEVA ESSERE EVITATO L’ABBATTIMENTO DELLE PIANTE IN VIALE DELLA REPUBBLICA?

C'era una volta viale della Repubblica. Rest in insostenibile. In fondo un albero serve a poco... che hanno di crescere. Ma non potevano peace. Sì, abbellisce, fa ombra, rende la nostra aria più inventarli statici e con misure fisse, così a E pensare che i nomadi del deserto percorrono respirabile, mitiga il panorama da asfal- seconda di come mi servono vado al centro centinaia di chilometri per trovare un albero. Per to/cemento che ci tocca tutti i giorni... Ma di commerciale e li compro? Ecco qua, il nostro loro è qualcosa di sacro dato che sono pratico? Perdonatemi, sono il solito romantico esempio quotidiano da ultimo neurone lo perfettamente consci della ricchezza che esso che si commuove, e invece per mandare avanti abbiamo scovato, anche se più che altro si tratta rappresenta. Per noi invece è un ostacolo e poi, il mondo c'è bisogno di gente pragmatica e, per di un bel numero di elettroencefalogrammi piatti. se proprio vogliamo dirla tutta, i nomadi non è fortuna, da queste parti abbiamo chi ha saputo Però il cappello da asino questa volta è da che abbiano da affrontare tutte queste grandi prendere in mano la situazione, anzi, una bella condividere perché è ora di smetterla di problematiche urbanistiche. A ognuno spetta il sega. Del resto, se vi ferite a un braccio vi prendersela con chi fa, ma anche con chi non fa, proprio concetto di sopravvivenza: c'è chi da un curate? No, lo amputate. Se forate una gomma e si limita a tirar fuori qualche manifestino di albero ricava cibo, il segno che c'è acqua, la la sostituite? No, buttate l'auto. Se gli alberi si rappresentanza e quattro asciugamani alle possibilità di riposare... E chi invece ne ricava alzano, si allargano sviluppando le radici, fate la finestre una volta l'anno. Ah, come adoro questi solo qualche metro di pavimentazione smossa. manutenzione a quel che c'è intorno? No, li “attivisti” a riposo! La Terra sì che può dormire E per i secondi, lo comprendo, è una seccatura tagliate, accidenti a loro e alla brutta abitudine sonni tranquilli.

L’ULTIMO DEI NEURONI (fosforo in pillole) di Q.I.

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Salve a tutti, sono un cittadino amante dell'arte dal profondo del cuore, e proprio lì, da qualche parte, ho sentito il dovere di scrivere questa lettera e pubblicarla.In breve, vorrei invitare i cittadini a non utilizzare la tragedia dell'amato Teatro Vaccaj per fini pubblicitari in favore della propria persona, ovvero usi speculativi similari. Personalmente, infatti, lo trovo alquanto “squalli-do”. Tale riflessione è sorta spontanea alcune settimane fà, quando ho ascoltato un servizio dove si riportava il fatto che un nostro concittadino avrebbe scritto una lettera al sindaco in persona, protestando contro una proposta (solo proposta!) da parte della giunta di istituire un teatro tenda a Tolentino, come soluzione provvisoria alla indisponibilità del teatro, al fine di consentire la prosecuzione delle attività culturali tolentinati.Ora, di per se' ciò potrebbe anche apparire come un mero esercizio del diritto ad esprimere opinioni da parte di un cittadino, se non fosse che, sfogliando il Corriere Adriatico, andando sulla pagina di Tolentino, trovo un articolo dello stesso argomento e dello stesso cittadino naturalmente occupante mezza facciata e con una foto in primo piano di questo signore, come spetta alle notizie di una certa importanza. A quel punto sono rimasto senza parole; ritengo infatti giusto che ogni cittadino abbia il sacrosanto diritto di esprimere la propria opinione, soprattutto qualora consistano in consigli (potenzialmente) utili alla comunità, ma l'esprimerla in modo così volgare sfocia a mio avviso in una ancor più volgare e vile strumentalizzazione della vicenda riguardante il teatro, bene di tutti, per fare della mera pubblicità personale e questo lo trovo inaccettabile! Tutto ciò è stato inequivocabilmente messo in evidenza dal forte bombardamen-to mediatico che è stato fatto, e soprattutto dall'immagine in primo piano del cittadino, quando invece si parla di un argomento che, semmai, riguarda tutti.Forse era più corretto mettere ad esempio la foto dell'opera persa che ne dite?Non credo affatto che sia necessario osservare il volto di questo signore quando si parla di un bene comune! Spero che questo mio racconto e queste riflessioni siano da stimolo e da monito per tanti a dire sì la propria opinione ed aiutare gli addetti ai lavori, ma nel fare ciò evitando con cura di sfociare in un uso personale di argomenti come questi, cosa che sicuramente risulta irrispettosa verso gli altri cittadini, ed ancor più verso il caro teatro, inteso come simbolo dei ricordi di più generazioni. Pertanto concludo dicendo che, pur essendo vero che il buonsenso sembra essere la risorsa più equamente distribuita fra gli uomini, giacche’ nessuno ne desidera più di quanta ne abbia (Cartesio), invito i cittadini al maggiore uso di esso, affinchè al crollo del tetto del teatro non segua anche un crollo di un codice etico non scritto.

Davide Padella

Salve.L’altro giorno, avendo il contenitore casalingo del vetro pieno, mi sono recato presso le pattumiere vicino casa per svuotarlo.Ho trovato entrambi i bidoni dedicati alla raccolta del vetro pieni di documenti provenienti dal Centro per l’Impiego di Tolentino, come si può vedere dalle foto allegate.Ho saputo che stanno trasferendo detto ufficio dalla vecchia sede dell’Hotel Marche alla nuova vicino la Coop, allora ho collegato, visto che i bidoni i questione sono quelli situati presso la scuola Rodari vicino alla rotatoria tra via M. L. King e viale Brodolini.Non capisco, ci vengono a prendere i rifiuti direttamente a casa nostra, possibile che nella fretta di trasferirsi e di smaltire il vecchio archivio non hanno potuto aspettare il venerdì come tutti gli altri cittadini?Per non parlare poi della privacy.La cosa mia ha dato molto fastidio.Vorrei anche ringraziarvi del servizio che offrite, ci voleva proprio.R. M.

IO CITTADINO

Alcuni mesi fa scrissi una lettera indirizzata alla Polizia Municipale di Tolentino per avvisare che in pieno centro storico, a ridosso di via Filelfo 55, dove risiedo da parecchi anni, esiste un capannone inutilizzato molto grande (circa 500 metri quadrati), costruito con le vecchie “onduline” che un tempo venivano realizzate in lega di amianto. Il capannone dovrebbe essere abbattuto per due ragioni. La prima riguarda il fatto che se davvero ci fosse la presenza di amianto, la struttura risulterebbe altamente tossica e nociva per la salute di chi abita da quelle parti. La seconda ragione è, invece, che appare incomprensibile e ai limiti della decenza che in un centro storico tanto bello possa esistere ancora un capannone in un avanzato stato di degrado.Questa lettera sarà spedita anche alla Zona Territoriale competente dell'Asur per invitarla a fare un sopralluogo e degli accertamenti che verifichino con esattezza il materiale presente e il degrado del capannone.Una copia verrà anche indirizzata ai giornali locali.Confido in un tempestivo intervento sia del Comune che dell'Asur.Distinti saluti

Dott.ssa Pina Spineto

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E' stato cancellato con delibera della Giunta Comunale del 14 o t tobre i l concorso "Ste l le Emergenti". La realizzazione del concorso, per il quale era stata prevista una spesa di circa 17mila euro, era aperto ai giovani artisti

sino ai trenta anni di età, residenti nella Regione Marche sul tema "L'Umorismo tra Memoria e Futuro". Le opere selezionate avrebbero dovuto essere presentate al pubblico nel corso dello spettacolo "La notte di San Lorenzo - Stelle cadenti, stelle emergenti", programmato per lo scorso 10 agosto. Poi, invece, visto quanto era accaduto al teatro Nicola Vaccaj, il direttore artistico Maurizio Costanzo e l'assessore alla Cultura Massimo Marco Seri, decisero di sospendere la realizzazione dell'evento e di procrastinare le iscrizioni fino al 15 novembre prossimo. E questo, in realtà, è quello che ancora si legge (perlomeno fino ai giorni in cui stiamo andando in stampa) nella home page del Comune di Tolentino, dove in primo piano c'è il concorso "Stelle Emergenti" e la dicitura "la scadenza del concorso è stata rinviata al 15 novembre". Recita l'atto ufficiale della Giunta: "a seguito dell'incendio del teatro Vaccaj, l'Amministrazione Comunale, di comune accordo con il Direttore Artistico, ha deciso di cancellare il previsto evento/spettacolo “Stelle Emergenti”, organizzato per il 10 agosto 2008 e legato al concorso per i giovani talenti". Dal Palazzo nel merito non è arrivata nessuna comunicazione ufficiale, ma la sensazione netta, solo un'ipotesi, è che il concorso non abbia fatto registrare un sufficiente numero di adesioni nè alla data della prima scadenza nè tantomeno a quella di novembre, arrivando così alla decisione di cancellare la manifestazione. Certo, se fosse così, fa rimanere basiti la giustificazione data quando venne "posticipata" la manifestazione del 10 agosto: il rispetto per quanto era accaduto pochi giorni prima al teatro Nicola Vaccaj... Alla fine, quindi, niente più "Stelle Emergenti" e 17mila euro risparmiati, anche se la maggior parte di essi proveniva dagli sponsor.

Spett/le RedazioneVorrei sottoporre alla Vs. attenzione la situazione del cimitero della ns. città.Mi sono recata di recente presso il locale cimitero in occasione della traslazione della salma di mio padre dal vecchio loculo sito nella parte vecchia al nuovo sito nel nuovo comparto aperto di recente. Quello che ho visto è semplicemente scandaloso. Sono state realizzate delle ampie zone verdi, molto ben fatte e curate con siepi, cespugli e tappeto verde ed una zona centrale coperta di breccino bianco dove sembra che al centro spunterà una fontana. Ma siamo sicuri che chi ha progettato i lavori sapeva che quello è un luogo dove si va per far visita ai ns. cari, un luogo di dolore e di raccoglimento? Oppure ha pensato che mentre i grandi si raccolgono con dolore davanti ai loculi dei propri cari, i bambini avevano necessità di un parco giochi per giocare? Infatti proprio in occasione della mia ultima visita ho notato alcuni bambini che correvano schiamazzando nelle zone, verdi ed altri che facevano dei bei mucchietti di breccia, mancavano solo delle attrezzature da giardini pubblici. Se al posto di questi inutili spazi, a mio modesto avviso fuori luogo, avessero progettato altre tombe forse sarebbe stato più opportuno, al posto di tutte quello gradinate per raggiungere forse altre costruzioni da realizzare in seguito, inadatte ad una popolazione sempre più anziana?E poi prima di fare tutto questo abbellimento interno, non era forse il caso di sistemare la strada per far si che il pulman cittadino potesse raggiungere questa parte del cimitero, tra l'altro non comunicante con il resto? Mi sapete dire come fa un anziano - lasciato al parcheggio dal servizio trasporto urbano - a fare tutto questo giro a piedi? Specie in occasione delle prossime giornate dedicate alla commemorazione dei defunti sepolti in vari punti ?Per ultimo non posso non fare un appunto sulla costruzione delle famose Cappelline, indubbiamente ben fatte, ma con costi superiori al mq. di un attico al centro di Roma o di Milano.Forse le esose entrate servivano per fare tutti gli abbellimenti citati in precedenza, inuti e fuori luogo.Mi scuso per lo sfogo, ma essendo una cittadina di Tolentino, non posso che essere indignata e delusa da tutto ciò.Grazie.

una cittadina di Tolentino

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I l prel iminare di compravendita effetti anticipati rispetto al contratto diritto del bene e sulla possibilità del

obbliga, rispettivamente, a vendere e definitivo, per esempio quando è suo valido ed efficace trasferimento

ad acquistare un determinato bene, pattuito il pagamento parziale o prima della sottoscrizione del compro-

per un certo prezzo, entro un termine integrale del prezzo prima del rogito messo.

stabilito e alle condizioni pattuite. oppure la consegna del bene è Ciò consente di ridurre al minimo le

Gli effetti traslativi si producono solo a effettuata prima del trasferimento potenziali conflittualità fra le parti,

seguito della conclusione del contratto della proprietà. conciliando i reciproci interessi e

definitivo. I l prel iminare di compravendita assicurando al meglio la riuscita della

IL preliminare può essere stipulato per immobiliare deve essere redatto per complessiva operazione.

persona da nominare, cioè al posto di atto pubblico o scrittura privata a pena Se il preliminare ha poi per oggetto una

un'altra persona: in tale ipotesi le parti di nullità: può essere redatto dal notaio compravend i ta d i immob i le da

hanno facoltà di sostituire altri a sé, nei ma ciò non è obbligatorio. costruire, a causa della complessità

tempi e nei modi pattuiti ai sensi degli Poiché vincola in modo pressoché del contenuto del contratto e della

artt. 1401 e seguenti del Codice civile. definitivo all'acquisto e per prassi disciplina applicabile nel caso in

Tale clausola può essere di particolare comporta il versamento di somme esame il ricorso ad un professionista

utilità quando il futuro acquirente non anche ingenti da parte dell'acquirente, del settore è caldamente raccomanda-

ha ancora deciso se appoggiare il a titolo di caparra confirmatoria e\o di to.

bene a se stesso oppure ad altri, per acconto sul prezzo, è estremamente Dario Scorpecciesempio il coniuge o i figli. consigliabile per le parti svolgere tutti consulente immobiliareInoltre, il preliminare può produrre gli accertamenti sullo stato di fatto e di

La Nostra CasaIl preliminare

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EUSEBI LANCIA L’ALLARMESenza la nuova discarica sarà emergenza rifiutiMa la discarica di Tolentino non sarà ampliata

Cosmari e cioè del sito a Cingoli. Stiamo mente imposti altrimenti facciamo la fine di lavorando su questo progetto. C'è stato un ricorso Napoli. Questo non credo che succederà nella al Tar da parte del Comune, della Comunità nostra provincia però la nostra cultura, anche montana e di altri soggetti privati proprietari del quella ambientale, deve cambiare. Ogni tanto terreno: il Tar, per ora, non ha dato la sospensiva. dobbiamo dire di sì e dobbiamo accettare Si esprimerà nel merito nel novembre del situazioni che, se non trovano compimento, prossimo anno, quindi andiamo avanti con la provocano danni enormemente superiori a quelli valutazione di impatto ambientale e la progetta- che una discarica può provocare. Oggi una zione. Probabilmente, a giorni arriverà un ricorso discarica è un impianto vero e proprio, assoluta-al Consiglio di Stato. Confidiamo che l'esito possa mente sicuro, che viene gestito e addirittura essere per noi favorevole". Il problema discarica, controllato per trent'anni dopo la chiusura. Non si comunque rimane. "In ogni caso nel prossimo deve avere paura. Nessuno nega che sia un anno ci troveremo a dover portare i nostri rifiuti al fastidio per alcuni soggetti, però è assolutamente La discarica di contrada Collina esaurirà la sua di fuori della provincia. Non ci sarà, ovviamente, necessario realizzarle e non ne potremo fare a capacità ben prima di quanto previsto, ma non c'è un'emergenza rifiuti come quella di Napoli, però meno neanche quando il sistema andrà ad alcun rischio che venga ampliata: lo afferma il troveremo difficoltà che comunque non evolversi in maniera significativa e cioè quando presidente del Cosmari, Fabio Eusebi, rassicu-dovremmero dar luogo a grossi aumenti di costi in riusciremo ad avviare grandissimi quantitativi al rando di fatto la popolazione tolentinate ma nello considerazione del fatto che in alcune zone recupero: una volumetria di discarica considere-stesso tempo mettendo in guardia sulle vicine, in particolar modo nell'ascolano, ci sono vole dovremo sempre averla a disposizione". conseguenze che ritardi nella realizzazione della disponibilità di volumetrie di discarica a costi che Ampliare Tolentino è una possibilità? "No. Non la nuova discarica potrebbero avere per il territorio. sono paragonabili ai nostri. Voglio però mettere in prendiamo neanche in considerazione. "Il problema che abbiamo avuto al Cosmari con evidenza" sottolinea il presidente del Cosmari Tolentino" rassicura i tolentinati il presidente l'incendio sulla linea di compostaggio ha "che questa storia degli impianti impattanti, in Eusebi "deve chiudere e chiuderà. Tecnicamente aumentato fortemente i conferimenti in discarica, special modo quando si tratta di impianti quell'impianto è stato concepito per 160mila quindi presumiamo che la discarica di Tolentino strategici, deve assolutamente finire. Ci deve tonnellate; anche guardandolo si capisce che non possa avere ancora capacità di contenere rifiuti al essere un organo che sceglie, decide e poi se non ci può essere assolutamente un ampliamento. massimo fino al prossimo mese di agosto e non

oltre. La prospettiva" afferma Eusebi "è quella c'è la condivisione, che nella nostra provincia si è Una volta esaurita, la discarica di contrada che abbiamo individuato come assemblea cercata per anni, questi impianti vanno assoluta- Collina chiuderà i battenti".

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APPENA UN ANNO, GIÀ UN ANNO Ricordando con Piero Ciarapica

di Enzo Calcaterra sappia farlo così bene.Ci manca anche ogni volta che perdiamo un

Mica facile, scrivere di un amico a un anno dalla pezzo della nostra memoria minuta e, proprio per sua morte. Il tempo trascorso sembra troppo questo, insostituibile. Non c'è più lui a raccoglierla breve e insieme remoto, se solo misurato con le con delicatezza, a proteggerla, donarla senza infinite banalità e distrazioni del nostro quotidia- sciocche gelosie a chiunque. Ci manca ogni volta no. E poi, come ricordarlo? A chi? Ogni parola che muore un albero per mano umana (?); che il suonerebbe superflua per quanti lo hanno cemento si mangia un altro pezzo della sua e conosciuto, mille pagine non basterebbero per della nostra Tolentino; che gli spazi, le parole, i raccontarlo a chi non ha avuto la fortuna di profumi, i sapori di questo piccolo mondo in cui incontrarlo, conoscerlo veramente, averlo per siamo nati e cresciuti su radici antiche spariscono amico. C'è lui a fare capolino dietro le nostre per sempre. Ci manca ogni volta che i cretini di spalle, a spiare bonariamente di sottecchi i nostri turno si piazzano sui loro pulpiti, palchi e trespoli a tentativi di buttar giù qualche parola. La sua sproloquiare di cultura, d'arte, di politica, di vita, modestia, il suo schietto realismo, la sua da tuttologi del nulla. Sanno che non c'è Piero a autoironia ci bloccherebbero sul nascere, se ci bacchettarli, a infilzarli col suo puntaspilli alle loro facessimo appena prendere la mano dall'elogio insopportabili, inesauribili cazzate (questa Piero delle sue virtù di uomo, di maestro, di giornalista- non l'avrebbe scritta). Così ci costringono a scrittore e "storico del quotidiano". Lo infastidireb- galleggiare sulle loro piccole presunzioni di bero e imbarazzerebbero allo stesso modo il "parvenus" senza passato né futuro. piagnisteo, la commemorazione di circostanza, il Ebbene, Piero ci manca spesso. Purtroppo, sem-"coccodrillo" a scoppio ritardato. Basta. Potremo pre più spesso. Non vola più quel "grillo parlante", solo dire che ci manca, questo sì. novello Socrate sempre sulla piazza a informarsi Ci manca la sua unicità nel conoscere e e confrontarsi con garbo, a mitigare amarezza riconoscere tutti (o quasi) i tolentinati di almeno con ironia, a raffreddare argutamente i bollori di tre generazioni. Le loro infinite storie, raccolte con tante teste piene di fumo.pazienza, amore, curiosità, rispetto e intima Forse è meglio ricordare che ci manca. Ma ci partecipazione, gli sono sopravvissute. Per sentiremo meno soli se cercheremo ogni giorno di nostra fortuna, dei nostri figli e nipoti. Ma non ci farcelo mancare un po' di meno. Semplicemente sarà più uno come Piero, che possa e soprattutto non lasciandolo solo come l’ultimo donchisciotte.

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DEI VIVI (ALMENO) LA MEMORIAPiccoli eroi alla Grande Guerra

In pieno fascismo il mito, pur travagliato da opposte ideologie e "vittorie mutilate", non era ancora incappato nel clamore delle polemiche e dei distinguo che monta in questi giorni senza storia. Ma facciamo qualche passo indietro.In quel lontano 1915, alcune centinaia di tolentinati partirono per un conflitto di cui non sapevano gran che, ma pronti all’obbedienza e al sacrificio, così come per generazioni erano stati tirati su. Molti erano contadini, ma c’erano anche operai, artigiani, studenti, giovanissimi volontari. Tutti tra i 28 e i 17-18 anni, finirono nelle trincee di un territorio di cui ignoravano l'esistenza, a combattere con il freddo, la fame, i pidocchi, le malattie per essere pronti a far carne da macello nel prossimo assalto. Nemici di fronte, italiani alle spalle pronti a sparargli alla minima esitazione. Poi i gas, le bombe, la prigionia. Non tornarono in 213, morti in combattimento o per ferite, dispersi o scomparsi in prigionia, uccisi dalle malattie contratte al fronte o arrivate a tradimento con la pace. Altri rimasero mutilati, invalidi, feriti per sempre nell'anima e nella coscienza. Ma tutti ri-presero il lavoro, come e più di prima. Si gettarono nella mischia politica, affrontando le durissime condizioni di una pace perduta che faceva apparire la vittoria per molti sempre più lontana. La Tolentino del primo Novecento, disseminata di fabbriche, laboratori artigianali, attività d'ogni genere, che nel 1914 un'inchiesta milanese aveva definito "città industre", fu tutt'altro che indebolita dalla prova cui la Storia

di Enzo Calcaterra

Per una di quelle strane ma non infrequenti coincidenze, quest'anno si commemorano a Tolentino due date legate allo stesso avvenimento e separate da un ventennio di profondi cambiamenti storici, politici e sociali. Infatti, esattamente novant'anni fa, anche per i nostri concittadini finiva quella che sarebbe passata alla Storia come la Grande Guerra. Vent'anni dopo, nel giugno 1938, un monumento ne avrebbe ricor dato i caduti, esortando i vivi ad essere degni del loro sacrificio: "ALL'ITALIA-DEI VIVI LA FORZA-DEGLI EROI LA GLORIA".

l'aveva sottoposta. La produzione non subì rallentamenti o arresti. Alcuni settori come fonderie e concerie si riconvertirono anzi in industria bellica. Intanto la città si trasformava in una sorta di grande caserma. Infatti, dal 1914 a I918 vi si insediarono o sostarono per diversi periodi reparti destinati al fronte, con centinaia di altri soldati delle diverse armi che si avvicendarono per tutta la durata della guerra. Tutti furono accolti, ospitati, curati da una comunità che non lesinò assistenza, conforto, solidarietà con la generosa schiet-tezza dei tempi andati. Parte di quell'atmosfera traspare da una foto che ricorda il giuramento delle reclute in partenza per il fronte nell’allora Piazza Vittorio Emanuele, il 16 aprile 1915. Churchill scrisse che gli italiani perdono le guerre come fossero partite di calcio e queste come fossero guerre. I tolentinati fecero il loro dovere come la stragrande maggioranza degli italiani senza mai amare la guerra, ma non per tutti fu vittoria. Tornarono a dividersi quasi su bi to, stavol ta non sulla guerra ma sulla pace, con una crescente violenza che contagiò t u t t i p e r c h é t u t t i l'avevano contratta per troppi anni. Per i reduci si trattò così di riprendere le armi gli uni contro gli altri.

Quando vent’anni dopo il fascismo, ormai saldamente al potere, consacrò la vittoria con un monumento che avrebbe dovuto unire i tolentinati, questi avevano ormai tutti la stessa divisa. Ma di quei piccoli grandi eroi che stavano invecchiando rapidamente già non restavano che nosta lg ie, delusioni, qualche rimpatriata e il gusto amaro di una gioventù perduta troppo presto.

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NEWSI NOSTRI FIGLI

ASSASSINI PER GIOCO O PER SOLDI ?RIFLESSIONI SULLE SCONVOLGENTI VICENDE DI RAGAZZI DEL NOSTRO TEMPO di Luciana Zengarini

mentale spinga un ragazzo di venti anni a frequente e caratterizza la nostra epoca:uccidere il padre e la madre per denaro, quale spesso tante carenze affettive vengono colmate sottile premeditazione può far sì che qualcuno con le "cose"; siano esse giocattoli o moto voglia distruggere la fonte stessa della propria modernissime, forse un regalo più grande vita . tranquillizza la nostra coscienza di genitori ?Guardiamoci un po' intorno: il "dio del nostro La cultura del vivere agiatamente miete le sue tempo" ha vinto, il "dio denaro" celebra il suo vittime, non certo innocenti, poiché i loro gesti trionfo. aggressivi sono premeditati con una fredda 10 personalmente provo pietà per questi lucidità.giovani, in essi non vedo "uomini", ma corpi Tutto ciò mi spaventa, ma credo fermamente ali' senz'anima, automi senza sentimenti, "bestie AMORE, quello universale che DIO ha posto in feroci pronte a sbranarsi". ogni cuore quando ci ha creati e non voglio A mio parere il vero movente non è la sete di cedere allo sconforto.denaro, bensì un' EDUCAZIONE SBAGLIATA La fiducia nel futuro è radicata in saldi valori che ha attribuito troppa importanza al morali, gli unici su cui si può contare, valorizzia-denaro stesso, un'importanza vitale, che ha moli nell’educazione dei figli!sostituito i VALORI più consoni con l'animo Questi ragazzi, o come li ha chiamati qualche

Le notizie di questi giorni ci fanno solo inorridire: umano. giornale "mostri", sono piccole "cellule "DEI RAGAZZI HANNO UCCISO I GENITORI E' essenziale che i nostri ragazzi imparino a impazzite" della nostra umanità, comunque PER L'EREDITA' " sotto l'effetto di droghe o dare una giusta collocazione al possesso dei rappresentano un grido d'allarme che devono altro. Tutto ciò può essere commentato con la beni materiali, lasciando spazio a valori umani farci riflettere TUTTI: genitori e figli, giovani e parola "mostruosità", un giudizio chiaro e ben più profondi, VALORI che danno significato anziani, insegnanti e alunni.laconico. Certo, anche riflettendo un po' non si alla vita stessa, altrimenti ci ritroveremo figli Il nostro impegno dovrà essere quello di chi possono trovare le motivazioni di gesti tanto sempre scontenti, vuoti, alla ricerca di piaceri crede nel prossimo e lo rispetta, un impegno che assurdi, che non possono esistere, ma si può effimeri. è teso a riconoscere l'enorme importanza della tentare di capire quale perverso meccanismo Purtroppo questo atteggiamento è il più vita.

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Gabriela Eleonori,da allieva ad attrice , e i varietà in televisione sognano di fare regista e insegnante della scuola di l'”attrice”. Cosa che magari oggi accade più recitazione: ci sono episodi che ricordi con frequentemente.particolare emozione?

A Tolentino si dice che il Centro Teatrale Se consideriamo che in via sperimentale i primi

Sangallo in 28 anni ha fatto recitare tutti.corsi si tennero presso la sede degli invalidi

civili, nelle palestre delle scuole e i saggi al E' vero e ne siamo felici. Essendo da sempre teatrino di S. Francesco, quando il Comune ci una scuola senza alcuna selezione ha assegnò l'attuale sede al Palazzo Sangallo e poi permesso a chiunque di assaporare la magia il primo saggio al Teatro Vaccaj, quella fu del palcoscenico in modo consapevole: nei veramente una grande emozione. corsi di recitazione, grazie anche alle tecniche

dei linguaggi teatrali, si sviluppano rapporti ed Quale fu la molla che fece scattare in te la esperienze umane che lasciano tracce nel decisione di abbracciare il teatro come tempo: amicizie, amori, ecc senza per questo mestiere? pensare di fare il mestiere dell'attore.

Il corso di recitazione che feci per tre anni Un ruolo, quello del Centro Teatrale

consecutivi per me fu una rivelazione: non Sangallo, importante nella vita culturale

avevo mai pensato prima che lo spettacolo della città.

potesse essere un mestiere , un vero lavoro

insomma, con tutte le sue sfaccettature: cioè Direi molto importante, la scuola di recitazione

se non si fosse presentata questa occasione a da sempre ha contribuito enormemente alla vita

Tolentino sicuramente non avrei mai intrapreso culturale di Tolentino, creando , con le sue

questa strada. Non ero infatti una di quelle attività, opportunità di crescita culturale,

ragazzine che guardando gli sceneggiati , i films sociale e professionale.

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"Il Centro teatrale Sangallo? Un'opportunità per tutti!"Parla Gabriela Eleonori, insegnante del corso di recitazione adulti e dizione

Centro Teatrale SangalloDirezione artistica Saverio MarconiIntervista Gabriela Eleonori, insegnante del corso di recitazione adulti e dizione

DONNA

PER FESTEGGIAREI 30 ANNI DI ATTIVITÀ

UNA GRADITA SORPRESA

Corso Umberto I, 68 - CIVITANOVA MARCHEVia Bonaparte - TOLENTINO

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Lu Spì

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Ciao Pè!Ciao Renà!Pè furtuna adè ancora tempu vonu chè se piuìa c'erìamo agghià mezzi 'llagati...Che voli dì?Vojo dì che come aeamo ditto un bò de tempu fà, le chiaviche non l'ha rpulite gnisciù, cuscì l'acqua non sà più dò jì e se forma un mare de pescolleQuesso adè gnente! Se te voli mette in sarvo su li marciapiedi pè no 'ffocatte non lo poli fà perchè rischi de jì a incrementà lu lavoru de li ghiustaosse. Visto com'è ridutti? Tutte vusce e sgarrocce!A me me pare che più le dici ste cose e più a quilli de lu Palazzu non je ne freca gnente...Quesso è vero. Guarda un po' se 'rfà la segnaletica orizzontale? Le strisce pedonali non se vede quasci più, specialmente quelle provvisorie pè li lavori in corso in viale Matteotti e in via RomaOh, allora non n'ha 'zzeccata una!No, una n'ha 'zzeccata. Lu mercatu spostatu a piazza Togliatti e dintorni provvisoriamente per l'Expò, ma per me sarìa mejo che lo provvisorio diventi definitivoMah... che te devo dì? A me me piace de più do che è statu sempre. Non putimo sempre jì d'accordu!Scì, ma staorda te devo tirà le recchie. Non c'hai pensato ma che (finora non adè successo gnente) se ce fosse visognu de li pompieri o de 'na 'mbulanza in quella zona che te piace tanto, dò passa? Sopra le vancarelle?Va vè. Ho capito. Ogghi non te se pò parlà, cuscì adè mejo che ce 'rvidimoSe cuscì non fosse spero che sia pè corpa tua!

Quanno 'st'ottobre cascherà le fronne

E hi ventù vera a portarle via,

Quanno non senterai sotto le gronne

Le ronnole candà, fandella

Recordete de me... pst... non risponne

Non di' che speri che 'rguaritu scia...

Ma, statte zitta, che non me confonne

Sindimme di' : « Non è, non è 'tisia...»

Io sarò mortu allora, ce lo so,

Me lo sendo da me, non c'è che di',

E non ce penzo, ce so' preparatu...

Ma, tu, non me negà più un vasciu anco',

Gniscinu lo saprà... sto pe' muri,..

A vascià a me, non è, non è peccatu..

Li sgagghiùI dialoghi di Peppe e Renato

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FRA FEDE E SUPERSTIZIONEa colloquio con padre Luciano De Michieli(priore della Basilica di San Nicola)

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Prosegue in questo numero l'incontro con Padre Ho sperimentato più volte questa cosa a Cascia: Luciano De Michieli sul soprannaturale e sulla persone che dopo due anni scoprivano che superstizione. La prima parte terminava quella donna, quella suora che gli era apparsa parlando di previsione e manipolazione del era Santa Rita. Lo stesso per San Nicola è futuro. accaduta una cosa analoga: un signore lo ha

riconosciuto da un santino dopo che Lo aveva sognato e gli aveva detto che stava guarendo. "La religione è stata sempre attenta nel dire: La cosa è diversa quando sono io che voglio attenzione a non manipolare ciò che arriva, entrare in contatto con l'aldilà decidendo perchè quell'andare a patto con il sapere ciò che quando, come e dove per un mio scopo. Qui si accadrà ti fa entrare in un mondo più grande di te entra in un terreno molto infido. Qui a San Nicola che non ti appartiene. Qui entriamo nel mondo abbiamo avuto un bell'incontro con un padre del Male e del Bene. Questo riuscire a leggere il domenicano esorcista: è venuto a parlare agli 'dopo' che è tipico di Dio, è tipico anche di alcune studenti. Era già venuto a Tolentino un'altra forze del Male che si contrappongono a Dio. volta nel caso della morte in un incidente Entrando in quella realtà entri in qualcosa di più stradale di un ragazzo. In quell'occasione un grande di te che non sai gestire. E facilmente

diventi da colui che vorrebbe conoscere il dopo parente aveva cominciato a parlare con il per manipolarlo, anche in senso buono, diventi defunto e si era innescato il classico colui che viene manipolato da questo stesso meccanismo di chi pensa di essere in contatto

che ho visto è che queste persone hanno fatto dopo. Quindi, ecco l'esperienza del mago che con quella persona e lancia dei messaggi può dirti ciò che ti accadrà. Alla fine, invece di provenienti dall'aldilà. Anche nella classe, negli diventare sempre più questa zia che parlava il essere più libero conoscendo ciò che avverrà, studenti si era creato un problema molto serio loro tramite con questo figlio. Non veniva, diventi schiavo di questa persona che ti predice il perchè invece di portare serenità era nata una quindi, accettato il distacco, la morte. Si cercava futuro. In questa dinamica entrano persone che enorme paura. Quando l'aldilà di viene incontro, di perpetuare questo legame e, piano piano, approfittano di questo desiderio, non ti avverte di qualcosa che accadrà, ti avvolge questa famiglia ha perso ogni contatto con la conoscendo il futuro ma manipolando la inaspettatamente è un'esperienza positiva. fede, con Dio, anche con gli altri. Quella zia è credulità della persona. In fondo, queste Quando invece sei tu che decidi che è l'aldilà a diventata la loro ossessione e alla fine non persone si innestano in questo grande desiderio doverti dire qualcosa entri in un qualcosa che la abbiamo più saputo cosa fare per aiutarli. dell'uomo di sapere cosa verrà dopo per poterlo Chiesa proibisce. Lo proibisce per tutelare la L'esperienza concreta di queste persone è che gestire ed essere più sicuro". persona perchè sa che questo ti porta ad andare

non avendo accettato un cammino di fede, la In questo contesto si inseriscono anche i a patto con una realtà non positiva ma negativa

morte, questo 'contatto' è diventata una cosiddetti "medium", persone che sarebbero che incomincia invece che a liberarti a

schiavitù che li ha portati ad impazzire in un capaci di contattare i defunti. condizionarti e a gestirti. Si entra in un vero e

certo modo. E anche qui nelle Marche c'è chi ti proprio vortice di paura. A Roma ho fatto "Sono convinto che si può entrare in contatto con contatta dopo una disgrazia, dicendo di essere un'esperienza sempre con una famiglia che chi non c'è più. Il problema è che il contatto con cristiani, asserendo di poterti far parlare con la aveva perso una persona cara. Qui c'era una zia una realtà più grande, che ci supera si può vivere persona scomparsa. Bisogna stare molto attenti nel momento in cui è questa realtà che ti viene che entrava in trance e scriveva dicendo che era perchè si gioca con la paura e il desiderio di incontro. Per fare un esempio: sogno la persona in comunicazione con questo ragazzo morto, reincontrare la persona cara, di non accettare la cara che è morta o mi accade qualcosa che non solitamente queste cose succedono quando realtà e costruirsi una realtà virtuale dentro uno mi aspettavo e mi viene incontro una persona, vengono a mancare persone giovani, e parlava spazio reale di manipolazione di forze negative".come succede per tanti Santi e tante guarigioni. di luce, di cose belle. Dopo un po' l'esperienza

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NeroMarche

È un libro molto particolare quello di cui vogliamo Un'antologia che non si risparmia nello spiazzare parlarvi. Un mosaico che raggruppa quindici il lettore, con un'alternanza di pagine che sanno autori rigorosamente marchigiani impegnati nel far ridere, riflettere e indignare, ma con un tratto raccontare la nostra regione come non l'abbiamo dist int ivo sempre, inequivocabi lmente, mai vista, oppure sì, ma che spesso fingiamo di Marchigiano Doc.non vedere. Quindici racconti di matrice noir

Le Marche, popolate da gente bizzarra, rissosa, curati da Giuseppe D'Emilio, quindici ritratti che geniale, un po' folle, sommatoria delle caratteristi-spaziano attraverso molteplici sottogeneri dando che dei vicini romagnoli e toscani, sono da al termine “nero” prospettive a volte inusuali, altre sempre fucina di scrittori. Giuseppe D'Emilio ha fin troppo “normali”. Vi imbatterete in racconti che radunato una nuova leva di autori e l'ha condotta mettono alla berlina modi di fare e pensare, che a risultati persuasivi. Ottimi quanto il Verdicchio gettano luce su carenze sociali, su amoralità imbottigliato non per i turisti, ma per gli intenditori, politiche, fino a scoprire storie più classiche che vi in incantevoli borghi di collina.condurranno in serrate investigazioni o storie di

Valerio Evangelistimatrice fantastica. Ed è lì che ha colpito Alberto Cola, autore nostrano che ben conosciamo, che

Ogni luogo, anche il più solare e sereno, ha le sue con il racconto Le Bastarde ci mostra attraverso ombre. Gli autori di NeroMarche ci conduconogli occhi di alcuni bambini come l'orrore può attraverso una delle più belle regioni d'Italia, nascondersi sia nelle profondità del mare che nel rivelandocene il lato oscuro.cuore delle persone, in un parallelo che va oltre la

Giampiero Rigosisemplice apparenza.