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Modifying the Surface Features - Printing

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DESCRIPTION

Solvent-based printing and coating can have common elements. There are the application of a relatively high solvent-content material to a moving web or film, the rapid solvent evaporation by movement of heated air across the wet surface, and the removal of the solventladen air exhausted from the system. But printing involves the application of an image on the substrate, not just of a homogeneous coating

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Page 1: Modifying the Surface Features - Printing

2 CONVERTER / Flessibili - Carta - Cartone

er la stampa degli imballaggi

flessibile si usano comunemen-

te due tipi di processi: quello

rotocalco ed il flessografico.

Nella rotocalco, l'immagine da stam-

pare è intagliata sulla superficie del

cilindro di stampa. Il supporto dell'im-

magine da stampare è un cilindro d'ac-

ciaio ricoperto di rame o cromato per

aumentarne la resistenza meccanica.

Il cilindro ruota nel contenitore dell'in-

chiostro. Le cellette in-

tagliate sul cilindro rac-

colgono l'inchiostro il

cui eccesso viene ri-

mosso dalla racla.

L'immagine da stampa-

re è infine trasferita

direttamente sul film,

quando il film viene

pressato contro il cilin-

dro da un rullo rivestito

di gomma. Il prodotto è

poi asciugato da un

getto di aria calda.

P Gli inchiostri usati nella stampa roto-

calco hanno un contenuto di solvente

variabile dal 55 al 95 percento del

volume.

Ingrandendo l'immagine stampata è

possibile vedere l'insieme dei punti di

diversi colori depositati sul substrato

dai vari cilindri di stampa.

Questo insieme di punti ci appare

come un'immagine continua.

La figura 1 riproduce una prova di

stampa rotocalco, osservata al micro-

scopio: la sequenza mostra la stampa

su film polimerico per diverse copertu-

re d'inchiostro, dal 100 al 40%.

Nella stampa flessografica invece,

l'immagine da stampare è posta in

rilievo sul rullo di stampa. La stampa

flesso usa come supporto dell'immagi-

ne un rullo rivestito di gomma ed

inchiostri che in genere hanno l'alcol

come solvente. Questo processo di

stampa è comunemente impiegato su

un'ampia varietà di substrati, per

stampe medio- lunghe e a molti colori.

È però la stampa

degli imballaggi

flessibile e di po-

liaccoppiati a fare

MODIFYING THESURFACE FEATURES3 - Printing flexible packagingSolvent-based printing

and coating can have

common elements.

There are the application

of a relatively high

solvent-content material

to a moving web or film,

the rapid solvent evapo-

ration by movement of

heated air across the wet

surface, and the removal

of the solvent-

laden air

exhausted

from the

system.

But printing involves the

application of an image

on the substrate, not just

of a homogeneous

coating

There are two basic proces-ses utilized for printingflexible packaging - roto-

gravure and flexography. In thegravure printing, the imagearea is engraved on the surfaceof the image carrier, which is acopper-plated steel cylinder or

also chrome-plated to en-hance wearresistance. The gravurecylinder rotates in an ink foun-tain. The ink is then picked up in theengraved area and scraped offwith a steel "doctor blade". The image is transferred di-rectly to the web when it ispressed against the cylinderby a rubber covered impres-sion roll, and the product isthen dried.

The inks used in rotogravureprinting contain from 55 to 95

STAMPA

Il coating e la stampa con inchiostri a solvente possono avere molti processi in comune. Alcuni di questi

processi sono l'applicazione di un materiale con un relativamente alto contenuto di solvente su un film in

rapido movimento, la veloce evaporazione del solvente per mezzo di un flusso di aria calda sulla superfi-

cie del substrato, e la rimozione dell'aria col solvente dal sistema. Nella stampa però, non viene solo tra-

sferito del materiale sul substrato per rivestirlo, ma viene trasferita un'immagine

MODIFICARE LE PROPRIETÁ SUPERFICIALI3 – La stampa

By Rory Wolf, Enercon Industries Corporation, Menomonee Falls, Wisconsin, USA

Amelia Sparavigna, Dipartimento di Fisica, Politecnico di Torino, Torino, Italy

PRINTING

Engl

ish

FIG.1 - LA STAMPA ROTOCALCO DI UN FILM

POLIMERICO VISTA AL MICROSCOPIO, PER

DIVERSE COPERTURE D'INCHIOSTRO (100,

70, E 40%). LA LUNGHEZZA DEL LATO

DELLE IMMAGINI È DI 0.5 MM. /

FIG.1 - ROTOGRAVURE PRINTING OF A POLYME-

RIC FILM OBSERVED BY MEANS OF A MICROSCO-

PE, WITH DIFFERENT INK PERCENTAGES (100,

70, E 40%). THE IMAGE SIZE IS 0.5 MM.

Page 2: Modifying the Surface Features - Printing

volume percent low boilingsolvent. Magnifying the printed image,it is possible to see the dotsof different colors, placed bythe printing rolls on the sub-strate. The dots as a wholecreate the continuous image. Figure 1 shows a trial of roto-gravure printing, observed bymeans of a microscope: thepolymeric film is printed withdifferent ink percentages,from 100 to 40%.In flexographic printing, theimage area is above the surfa-ce of the plate. The distinction is that flexo-graphy uses a rubber imagecarrier and alcohol-based inks.

The process is usually web-fed and is employed formedium or long multi-colorruns on a variety of substra-tes, but the major productcategories within the flexo-graphy market are flexiblepackaging and laminates. InFigure 2, a schematic view ofthe rotogravure and flexo

printing.To optimize the flexographicprinting, it is necessary tochoose anilox rolls, printingplates, and inks according tothe printing substrate surfa-ces and related surfacetreatments. For example, a fine anilox rollis typically appropriate for a

smooth printing substrateusing a low volume of ink; if arougher surface is to be prin-ted upon, a higher volume ofink is required with, therefo-re, a lower line anilox. Moreover, other factors must beconsidered to increase the qua-lity of printing: for instance, theproper impression heightmust be chosen according thesubstrate compressibility inprinting process. By all the process parame-ters, it is possible to createeffective standards for theprecise type of anilox rollsand plate cylinder requiredfor each substrate to beprinted.

4 CONVERTER / Flessibili - Carta - Cartone

il maggiore uso del processo flesso-

grafico. La figura 2 mostra molto sche-

maticamente la differenza tra stampa

rotocalco e stampa flesso.

Per ottimizzare un processo di

stampa flesso, è necessario

valutare tutti i parametri rela-

tivi ai rulli anilox, ai cilindri di

stampa ed agli inchiostri, e

scegliere quelli adatti alla

superficie del substrato da

stampare e ai trattamenti a

cui essa è stata previamente

sottoposta. Per esempio, un

rullo anilox a grana fine è in

genere appropriato per la

stampa su substrati lisci dove

si deve usare una piccola

quantità di inchiostro. Se la superficie

da stampare è ruvida, ci vuole una

quantità di inchiostro maggiore e quin-

di un rullo anilox meno fine.

Ci sono poi altri parametri ancora che

influenzano la stampa: un esempio, la

scelta della pressione sul film a secon-

da della compressibilità del materiale,

che è fondamentale per il buon esito

della stampa. Determinati tutti i para-

metri, è possibile allora creare degli

standard per la scelta dei rulli anilox e

di stampa adatti alla superficie da

stampare.

STAMPA SU FILM PLASTICI

I film plastici hanno quasi sempre delle

superfici chimicamente inerti e non

porose, con basse tensioni superficiali

che li rendono non adatti a legarsi agli

inchiostri di stampa, al

coating ed agli adesivi.

Il polietilene ed il polipropile-

ne sono, tra i materiali plasti-

ci, quelli con la più bassa

energia superficiale e sono

anche i materiali più spesso

sottoposti a trattamenti per

incrementarne la tensione

superficiale (Fig.3).

Questi trattamenti non sono

però limitati solo a questi due

materiali e possono essere

utilizzati per migliorare le

proprietà superficiali di tutte

FIG. 2 - SCHEMA DELLA STAMPA ROTOCALCO (A SINISTRA) E DELLA STAMPA FLESSOGRAFICA (A DESTRA) /

FIG. 2 - A SCHEMATIC VIEW OF THE ROTOGRAVURE AND FLEXO PRINTING

FIG. 3 - ISPEZIONE DI UN TRATTATORE UNIVERSALE, DEL TIPO PIÙ UTILIZZATO PER MIGLIORARE LE

PROPRIETÀ SUPERFICIALI DEI SUBSTRATI PRIMA DELLA LORO STAMPA O TRASFORMAZIONE /

FIG.3 INSPECTION OF A UNIVERSAL TREATER, THE MOST COMMON SURFACE TREATER USED

TO INCREASE THE SURFACE PROPERTIES OF SUBSTRATES BEFORE PRINTING OR CONVERTING

Page 3: Modifying the Surface Features - Printing

PRINTING ON PLASTICS

Generally, plastics have che-mically inert and non-poroussurfaces with low surface ten-sions causing them to be non-receptive to bonding withprinting inks, coatings, andadhesives. Polyethylene andpolypropylene are the lowestin surface energy of thevarious plastics and are thetwo materials most often sub-jected to surface treatment toimprove their bonding charac-teristic (Fig.3). Surface treatment, however,is not limited to these twomaterials and can be used toimprove the bonding ability of

virtually all-plastic materialsas well as some non-plasticmaterials. The two non-plastic materialsmost often subjected to surfa-ce treatment are foil andpaper. All substrates, pla-stics, films, paper and foils,when treated at the time theyare produced, provide a bet-ter bonding surface for thefollowing converting proces-ses, such as printing, coating,lamination and so on. Let us consider the printing ofa polymeric film. In the surface treatment befo-re printing, the major role isplayed by the difference inthe surface energy between

ink and substrate. If the surface energy of theink is higher than that of thesubstrate, it will not "wetout" and the resulting adhe-sion and print quality will bepoor. The surface treatment increa-ses the surface energy andthen the wetting and inkadhesion. This secondarytreatment is usually a coronarefreshment of the substratejust before the printing toensure proper ink adhesion.Conventional thinking indica-tes that pretreated materialdoes not require additionalin-line treatment, when sol-vent-based inks are used for

printing. However, many ad-vantages can be gained fromadding inline surface treat-ment to printing and conver-ting processes. The benefits from in-line sur-face treating are a better inkadhesion and wetting, elimi-nation of pin-holing in solidcolors and gradients, and ove-rall improved print quality.The figure 4 represents a coro-na treatment station insertedin a printing application.

METHODS OF SURFACETREATMENT

The four methods by whichsurface treatment is accom-

6 CONVERTER / Flessibili - Carta - Cartone

le plastiche e di parecchi altri materiali.

Tra questi ultimi, l'allumino e la carta

sono i due materiali più spesso sog-

getti a trattamento. Se sono trattati al

momento della loro produzione, tutti i

film polimerici, la carta e l'alluminio

mostrano una migliore capacità di

legarsi chimicamente.

Il trattamento migliora l'adesione alla

superficie dei successivi processi di

converting come la stampa, il coating,

l'accoppiamento, o altro.

Se consideriamo il processo di stampa,

il parametro che gioca il ruolo maggio-

re è la differenza tra l'energia superfi-

ciale dell'inchiostro e quella del sub-

strato. Se l'energia di superficie dell'in-

chiostro è maggiore di quella del sub-

strato, l'inchiostro non bagna la super-

ficie e perciò non aderisce ad essa, con

una qualità finale della stampa molto

povera. Il trattamento superficiale

aumenta l’energia del substrato, ne

migliora la bagnabilità e l’adesione del-

l’inchiostro. Il trattamento superficiale

prima della stampa è spesso un rinfre-

sco corona del trattamento fatto al

momento della produzione.

In genere si pensa che un film già trat-

tato alla produzione non richieda un

rinfresco addizionale in linea col pro-

cesso di stampa finale. Questo è vero

se si usano inchiostri con solvente. Si

possono però osservare diversi van-

taggi nell'adoperare comunque il rin-

fresco in linea. I benefici stanno in una

migliore bagnabilità ed adesione del-

l'inchiostro, nell'eliminazione del pin-

holing sia nel colore compatto che in

quello sfumato, ed in un generale

miglioramento della qualità di stampa.

La figura qui a sinistra mostra un trat-

tatore corona inserito in una linea di

stampa.

PROCESSI DI TRATTAMENTOSUPERFICIALE

Ci sono quattro categorie di processi

per trattare la superficie e sono : 1) la

scarica corona, 2) l'etching con acidi o

il trattamento al plasma atmosferico,

3) il trattamento fiamma e 4) il priming

(da solo o in combinazione con la sca-

rica corona). Il trattamento corona è la

FIG. 4 - UN TRATTATORE CORONA SI INSERISCE FACILMENTE IN UNA LINEA DI STAMPA /

FIG. 4 - A CORONA TREATER CAN BE EASILY INSERTED IN A PRINTING LINE

Page 4: Modifying the Surface Features - Printing

plished are as follows: 1) thecorona discharge, 2) theetching with acid or atmo-spheric plasma, 3) the flametreatment and 4) the priming(still frequently used alone orin combination with coronadischarge). A corona treating system isthe most prevalent techno-logy used to treat flexiblepackaging substrates and it isalso very easy to insert thetreater in the converting line.Corona is designed to in-crease the surface energy toallow improved wettabilityand adhesion of inks, coa-tings and adhesives. As a result, the materials trea-

ted will demonstrate impro-ved printing and coating qua-lity, and stronger laminationstrength. The system consists of twomajor components: the po-wer supply, and the treaterstation. The treater station appliespower to the surface of thematerial through an air gapvia a pair of electrodes, oneat high potential and theother, usually a roll, whichsupports the material, atground potential. Between the electrodes, thecorona discharge is establis-hed, as shown in Fig.5. Onlythe side of the material facing

the high potential electrodeshould show an increase insurface tension. The most common types ofelectrode for solvent basedprinting applications are cera-mic tube electrodes. The ceramic electrodes withtightly controlled watt densityand frequency can now beoperated over a treater rollcoated with a special ceramic. The result is an improvedlevel of treatment on diffi-cult to treat substrates suchas cast film, polypropylenewith high levels of slip addi-tives, etc.

PROPERLY SIZING ASURFACE TREATINGSTATION

There are six major factors todetermine a suitable size andtype of surface treater for agiven application: 1) the basicmaterial type, 2) the additiveload, 3) the web width, 4) theline speed, 5) the number ofsides to be treated and 6) thedyne level required. From this information, the wattdensity (W/m2/min) require-ment can be calculated. Although watt density appliedis directly related to the increa-se in dyne level (surface ten-sion), the relationship is not

8 CONVERTER / Flessibili - Carta - Cartone

tecnologia più usata per tratta-

re i substrati per l'imballaggio

flessibile.

È anche quello più facilmente

utilizzabile per il rinfresco in

linea. Il sistema è adatto ad

accrescere l'energia superficia-

le e migliorare bagnabilità e

adesione di inchiostri, rivesti-

menti e adesivi. I materiali trat-

tati mostrano di conseguenza

una resa migliore di stampa ed

accoppiamento.

Il sistema corona è formato da

due componenti principali che

sono il generatore e la stazione

di trattamento. Il trattamento è dato da

coppia di elettrodi che trasmette la

potenza alla superficie del materiale

da trattare attraverso l'air gap. Un elet-

trodo è ad alta tensione e l'altro, gene-

ralmente un rullo di scarica su cui scor-

re il materiale, è collegato a terra.

Tra gli elettrodi si sviluppa una scarica,

come ci mostra la figura 5. La scarica

produce un trattamento solo della

superficie del substrato che è di fronte

all'elettrodo ad alta tensione. Questo

lato è quello che mostra poi l'incre-

mento dell'energia superficiale.

Il tipo più utilizzato di trattatore per la

stampa con inchiostri a solvente è

quello con gli elettrodi ceramici. Questi

elettrodi, ben controllabili in potenza e

frequenza, possono operare su rulli di

scarica trattati con ceramica speciale. Il

risultato che si ottiene è un ottimo trat-

tamento anche di substrati difficili da

trattare come i film estrusi (cast film), il

polipropilene con alti livelli di additivi

per lo scivolamento e così via.

DIMENSIONARE LA STAZIONE DITRATTAMENTO

Ci sono diversi fattori che determinano il

tipo e la dimensione del trattatore super-

ficiale appropriato alla data applicazione

e sono: 1) il tipo di substrato, 2) il carico

additivo del substrato, 3) la larghezza

del telaio, 4) la velocità della

linea, 5) il numero di lati da

trattare e naturalmente 6) il

livello di tensione superficiale

richiesto. In base a questi dati

si calcola la densità di potenza

necessaria (W/m2/min).

Sebbene alla densità di poten-

za sia legato direttamente l'in-

cremento dell'energia superfi-

ciale (il livello in dine della ten-

sione superficiale) la relazione

non è lineare e dipende dal tipo di

materiale trattato. Comunque, più è gran-

de la densità di potenza applicata e più è

alta la tensione superficiale. Ed è proprio

il valore che si vuol ottenere che determi-

na la scelta del generatore e del tipo di

stazione trattante, tramite una stima fatta

dal costruttore, in base all'esperienza

maturata. È quindi possibile che, per la

stessa applicazione, si ottengano soluzio-

ni diverse da diversi costruttori.

IL LIVELLO DELL'ENERGIA

SUPERFICIALE

I materiali per l'imballaggio flessibile

FIG.5 - NELL'AIR-GAP TRA GLI ELETTRODI SI SVI-

LUPPA LA SCARICA CORONA / FIG.5 IN THE AIR-

GAP BETWEEN ELECTRODES, THE CORONA DIS-

CHARGE IS ESTABLISHED

Page 5: Modifying the Surface Features - Printing

linear, and the relationship isdifferent for each type of mate-rial treated. Generally, thegreater the applied watt den-sity, the greater the increase insurface tension. This determi-nes the output power required,as well as the type of treaterstation. These calculations canvary by manufacturers and arebased upon their own applica-tion experience. It is then pos-sible that very different recom-mendations for the same appli-cation are suggested from dif-ferent treater manufacturers.

SURFACE ENERGY LEVEL

Different flexible packaging

substrates have different initialsurface tensions. This can range from 29-31dynes/cm for polypropylene to41-44 dynes/cm for polyester.It can be measured in labora-tory by using dyne solutions ordyne pens. But laboratory measurementsof surface tension may notyield an accurate reading ofwhat the surface tension is. In fact most films, treated atthe point of extrusion, have atreatment level subjected todecay with time. The decay can also be influen-ced by a number of factorsincluding additives, ambienttemperature during storage,

and the effects of rewinding,among others. Due to the decay, it is quitecommon for secondary treat-ment to take place just beforeprinting to "bump" the sub-strates back to their originalsurface energy levels.In the corona treatment thereis an in-line process parameterdirectly proportional to surfacetension, able to evaluate thetreatment level. That processparameter is the watt densityper linear unit squared. As a result, in-process statisti-cal quality control can beimplemented by a controlsystem that instantaneouslycontrols watt density and out-

puts deviations throughout theprinting production run.If the material has not beenpretreated, however, it impos-sible to have a proper treat-ment level just by post-treat-ment. Recommended treat-ment levels are found in Table1. Film suppliers have traditio-nally provided treatment levelsin the 36-42 dynes/cm range.These treatment levels areadequate for flexographic prin-ting using solvent-based inksbut are just barely acceptablefor bonding with solvent-basedadhesives.As far as the treatment level isconcerned, it is necessary to pin-point that it has upper limits.

10 CONVERTER / Flessibili - Carta - Cartone

hanno generalmente delle energie

superficiali differenti. La tensione

superficiale varia da 29-31 dine/cm del

polipropilene a 41-44 dine/cm del

poliestere. Il modo più comune per

misurare in laboratorio la tensione

superficiale è quello di usare le appo-

site soluzioni, oppure i pennarelli.

Le misure di laboratorio però non pos-

sono dare dei dati definitivi sulla ten-

sione superficiale, poiché essa varia

nel tempo. La maggior parte dei film, in

genere già trattati all'estrusione, ha un

trattamento che decade col tempo. Il

decadimento è influenzato da molti

fattori, quali gli additivi contenuti nel

film, la temperatura ambiente durante

la sosta in magazzino, e l'effetto del-

l'avvolgimento del film. Per via del

decadimento, è abbastanza comune

avere un secondo trattamento proprio

prima della stampa per rinfrescare il

substrato e ripristinare il livello di

energia del primo trattamento.

Nel trattamento corona c'è la possibili-

tà di valutare il livello del rinfresco tra-

mite un parametro in linea che è diret-

tamente proporzionale alla tensione

superficiale. Questo parametro è la

densità di potenza applicata.

Si può così ottenere un controllo di

qualità in linea, variando la densità di

potenza a seconda di eventuali modifi-

che durante la produzione.

C'è da notare però che se il materiale

non è stato pretrattato, non si riesce

ad ottenere un livello adeguato solo

col post trattamento. I livelli di tratta-

mento ottimale sono mostrati nella

Tabella 1. I film vengono tradizional-

mente forniti con un livello di tratta-

mento di 36-42 dine/cm. Questi livelli

di trattamento vanno bene per la stam-

pa flesso che usa inchiostri con sol-

venti, ma sono appena accettabili per

avere un buon legame tra la superficie

e gli adesivi, sempre con solvente.

Sempre a proposito del livello di trat-

tamento, è bene notare che esso ha

dei limiti superiori. Dei trattamenti

eccessivi creano dei gruppi polari sulla

superficie che sono idrofili ed assorbo-

no umidità in eccesso, causando sulla

superficie uno strato con ridotta attivi-

tà chimica. Un eccesso di trattamento

produce inoltre sulla superficie dei

gruppi a basso peso molecolare che

non mantengono più un buon legame

con gli strati più interni del materiale e

deteriorano la superficie.

I nuovi inchiostri a base acquosa e gli

adesivi senza solvente richiedono sempre

l'uso di trattatori corona nel converting.

TABELLA 1 - LIVELLI DI TENSIONE SUPERFICIALE CONSIGLIATI A SECONDA DEL SUBSTRATO, DEL PROCESSO DI STAMPA E DEL TIPO D'INCHIOSTRO /

TABLE 1 - RECOMMENDED SURFACE TENSION LEVEL FOR SUBSTRATE, PRINTING PROCESS AND INK TYPE

Page 6: Modifying the Surface Features - Printing

Very high treatment levelscreate polar groupings, whichare hydrophilic and mayabsorb excessive water, cau-sing a reduced bonding layerat the substrate surface. In addition, overtreatmentmay produce low molecularweight products at the surfa-ce, which do not maintainadequate bonds to the bulksubstrate.New water-based inks andadhesives solvent-free havenecessitated the placementof corona treating equipmenton many converting machi-nes. This is partly because

the new inks and adhesiveshave a higher surface tensionand don’t wet the film as wellas solvents, and partlybecause of fatty-acid slipadditives present on the sur-face of the film. Initial treat-ment on the extruder isaccomplished before much ofthe slip additive has migra-ted to the surface. The slip additive has relati-vely poor wetting characteri-stics and can cause problemsin bonding unless subjectedto a second in-line coronatreatment. Even before theadvent of new types of adhe-

sives and printing inks, ahigh percentage of conver-ting machines were equippedwith corona treaters simplyas an assurance tool for avoi-ding problems caused by ina-dequately treated film from asupplier.Figure 6 depicts a flexo-prin-ted image for which the coro-na treater was not in opera-ting mode, then turned on toraise the polypropylene sub-strate surface tension to aminimum of ten dynes higherthan the surface tension ofthe water-base ink. The current state of the art in

surface treatment is able toprovide good practical solu-tions; nevertheless, the tech-nology of surface treatmentmust advance to meet theneeds of constantly changingmaterials and productionparameters. Not only the technology ofsurface treatment must con-tinue to advance. The surface science mustincrease too, to have a bet-ter understanding of themechanisms by which surfa-ce treatment affect surfacecharacteristic changes at themolecular level.

12 CONVERTER / Flessibili - Carta - Cartone

Questi nuovi inchiosti ed adesivi

hanno una tensione superficiale mag-

giore e non bagnano il film come quel-

li con solventi. Può essere poi il film

polimerico stesso a dare problemi con

la presenza degli acidi grassi sulla

superficie, aggiunti per favorirne lo sci-

volamento.

Il trattamento corona all'estrusione

avviene quando gli additivi non sono

ancora migrati alla superficie.

Questi agenti, affiorando alla superfi-

cie, hanno delle caratteristiche che

riducono la bagnabilità dl film e la

capacità a legarsi chimicamente, a

meno che la superficie non venga nuo-

vamente trattata.

Anche prima dell'introduzione di que-

sti nuovi inchiostri e additivi, un'alta

percentuale dei sistemi converting era

già equipaggiata con trattatori corona,

per evitare eventuali problemi dovuti

ad un non adeguato trattamento del

materiale da parte del fornitore.

La Figura 6 mostra una immagine stam-

pata flexo dove inizialmente il trattatore

corona è spento e poi viene acceso.

Il trattamento è stato tale da alzare il

valore della tensione superficiale del

substrato di polipropilene di almeno 10

dine rispetto alla tensione superficiale

dell'inchiostro a base acquosa.

Possiamo concludere dicendo che,

benché il trattamento superficiale for-

nisca già delle buone soluzioni, la tec-

nologia del trattamento superficiale

deve essere sempre e costantemente

migliorata, per rispondere alle richie-

ste che provengono dall'uso di mate-

riali in continuo cambiamento, e per

adattarsi a parametri di produzione

sempre più specifici.

Non solo la tecnologia, anche l'indagi-

ne scientifica dei trattamenti superfi-

ciali deve essere ulteriormente svilup-

pata, per portarci ad una migliore com-

prensione dei meccanismi con cui, a

livello molecolare, il trattamento modi-

fica le caratteristiche della superficie.

FIG. 6 - L'EFFETTO SULLA STAMPA QUANDO IL SUBSTRATO HA LA GIUSTA TENSIONE SUPERFICIALE /

FIG. 6 - BENEFICIAL EFFECT OF HAVING SUFFICIENT SUBSTRATE SURFACE TENSION