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CHI DORME LONTANO DA CASA SI MERITA ALMENO DEI SOGNI TRANQUILLI. GOODYEAR MOBILITY BECAUSE NOT ALL TIRES ARE THE SAME _ Per info, numero verde 800 492 492 o www.truckforce.it Se uno dei vostri veicoli si ferma a causa dei pneumatici, non preoccupatevi. Da oggi c'è Goodyear Dunlop Mobility. Un programma a costo zero che offre ai vostri autisti assistenza in tutta Europa, 24 ore su 24, tutto l'anno. Li fa ripartire subito grazie all'efficienza della rete TruckForce. Se necessario, copre anche le spese di pernottamento. Ma, soprattutto, li fa sentire sicuri anche quando non guidano.

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CHI DORME LONTANO DA CASASI MERITA ALMENO DEI SOGNI TRANQUILLI.

GOODYEAR MOBILITY

BECAUSE NOT ALL TIRESARE THE SAME _Per info, numero verde 800 492 492 o www.truckforce.it

Se uno dei vostri veicoli si ferma a causa dei pneumatici,non preoccupatevi. Da oggi c'è Goodyear DunlopMobility. Un programma a costo zero che offre aivostri autisti assistenza in tutta Europa, 24 ore su 24, tutto l'anno. Li fa ripartire subito grazie all'efficienza della rete TruckForce. Se necessario, copreanche le spese di pernottamento. Ma, soprattutto,li fa sentire sicuri anche quando non guidano.

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IL MONDO DEI TRASPORTI • Giugno 200626 TRUCK OFF ROAD

Il presidente di New HollandConstruction nel suointervento allarecente rassegnaparigina, dedicataalle macchine e alle attrezzature per i lavori dellecostruzioni, haillustrato i traguardiche segneranno unavera e propria svolta nella storiadell’azienda

Ci sono fortissime similitudini traBond e New Holland. Bond vanta unastoria fantastica con una impressionan-te eredità di bravissimi attori che hannolegato il loro nome proprio a Bond.New Holland vanta un patrimonio ditradizione e storia altrettanto impres-sionante, riassumendo oggi la lungaesperienza di aziende come Fiat-Ko-belco, Kobelco, O&K, New HollandConstruction e Fiat Allis. Bond e NewHolland hanno identiche qualità: lealtà,affidabilità, robustezza, solidità e lapassione per il lavoro estremo. Bond hala più moderna tecnologia a portata dimano per risolvere qualunque difficol-tà, esattamente come New Holland conla sua tecnologia all’avanguardia , conle alleanze a livello mondiale, capacedi risolvere i problemi dei suoi clienticon soluzioni innovative ma pratiche”.

considerato che assicura una riduzionedel 40 per cento sia in fatto di consumodi carburante sia dal punto di vista del-le emissioni.

Anche l’immagine è importante. Eda questo punto di vista appare quantomai efficace la decisione di New Hol-land di collaborare alla realizzazionedel film Casino Royale con JamesBond, in programmazione nelle sale ditutto il mondo, con 11 macchine spe-ciali, comprese due W190 con le quali,nel ruolo di grandi protagoniste, l’atto-re Daniel Graig, nelle vesti di JamesBond, si troverà a vivere scene specialie spettacolari. “Siamo soddisfatti - hadichiarato Luigi Monti, vicepresidenteNew Holland con la responsabilità delmarketing a livello mondiale - di que-sta partnership nel prossimo lungome-traggio Casino Royal con James Bond.

l’offerta dei servizi finanziari, nonchéun’azione molto più decisa sui mercatiad alto tasso di crescita come Cina eIndia, dove per fortuna Kobelco vantagià importanti collaborazioni che an-dranno ulteriormente potenziate”.

Franco Fenoglio ha anche ricordatocome da parte dell’azienda l’impegnonello sviluppo del prodotto e nel rende-re la produzione sempre più efficace hauna priorità assoluta perché solo inquesto modo si può tenere al meglio ilpasso con il mercato e rispondere colposu colpo agli attacchi della concorren-za. Un esempio viene dal prototipo dimacchina ibrida, con motore elettrico epropulsore diesel, presentato proprioalla rassegna parigina e sul quale i tec-nici stanno lavorando con grande deter-minazione per poterne definire la fatti-bilità e l’eventuale produzione in serie,

Franco Fenoglio - su un’esperienza diben 236 anni, che sono gli anni chepossono mettere insieme i marchi rac-colti sotto la bandiera di New Holland,ovvero Fiat Kobelco, Kobelco, O&K,New Holland Construction, inoltrevantiamo una gamma di prodotti fullline, fatta di 12 famiglie, di 80 modellie di ben 600 configurazioni, risponden-ti alle esigenze di ogni tipo di mercato,non solo ma apprezzati dalla clientelaper la loro alta redditività, per la lungadurata e per l’assoluta sicurezza. Conqueste armi sono certo che potremoraggiungere l’obiettivo di ulteriore cre-scita sul terreno sia della redditività siadelle quote di mercato. Per ottenere ta-le risultato sarà naturalmente determi-nante la forza della rete, in grado di ga-rantire un servizio di assistenza di as-soluta qualità e altrettanta qualità nel-

PARIGI - Girare da attento osservatoreattraverso gli imponenti padiglioni chehanno accolto gli espositori dell’Inter-mat, il salone internazionale delle mac-chine, delle attrezzature e delle tecno-logie per l’industria delle costruzioni ele attività edili, che avuto luogo di re-cente a Parigi, è un po’ sentirsi comeun piccolo Davide in mezzo a una po-polazione di Golia. Macchine spessomostruose nelle loro dimensioni, at-trezzature gigantesche anche quando sitratta di pneumatici o semplici appen-dici, ciascuna finalizzata a una precisamissione, a uno specifico lavoro. In e-sposizione anche macchine più “uma-ne” nelle dimensioni e probabilmenteanche nella facilità di gestione, ma an-ch’esse in un certo qual modo denota-no una tempra d’acciaio, un dna di so-lidità e di efficacia ai massimi livelli.

In questo scenario, il padiglione cheaccoglieva la produzione firmata “NewHolland” appariva forse ancora più im-pressionante, forse anche a causa delcolore giallo oro predominante nell’ar-redamento e sulle superfici metallichedei veicoli. Sicuramente protagonista ilmarchio New Holland, gigante fra i gi-ganti, determinato a conquistare anchesul mercato delle costruzioni un ruolosempre più importante. È stato questo,del resto, il tema che ha trattato, con lasua consueta passionalità e con l’affla-to d’umanità che conosciamo da tem-po, il presidente di New Holland Con-struction, Franco Fenoglio, di fronte auna nutrita platea di giornalisti.

“Non ho ancora completato il mioprimo anno di esperienza - ha esorditoFenoglio - in un mondo che è comun-que di grande fascino anche se comples-so. È un mondo nel quale New Hollandè protagonista ma lo vuole diventare an-cora di più. La realtà su cui oggi poggial’azienda è fatta di otto impianti produt-tivi di cui 4 in Europa (San Mauro Tori-nese, Imola e Lecce in Italia e Berlinoin Germania, anche se quest’ultimo apartire dall’estate per ragioni di ristrut-turazione è destinato alla chiusura), trenegli Stati Uniti (nelle località di Fargo,Wichita e Calhou) e uno a Belo Hori-zonte in Brasile, inoltre di 770 dealers edi 1.580 punti di vendita e assistenza.Lo scorso anno con questa organizza-zione abbiamo realizzato dei buoni ri-sultati, conseguiti per il 52 per centocon le attrezzature pesanti, per il 34 conquelle leggere e per il 14 per cento con iricambi. Il territorio più importantedella nostra attività è naturalmente l’Eu-ropa dove realizziamo il 45 per centodel nostro fatturato, ma il Nord Americanon è da meno visto che pesa per il 43per cento, mentre l’America Latina con-tribuisce per il 7 per cento e il resto delmondo con il 5 per cento”.

I concorrenti dai nomi altisonanti,come Caterpillar, Komatzu, Hitachi,Hyundai, sono rispettati ma non temutidal nuovo timoniere della New HollandConstruction, determinato, come habrillantemente dimostrato nella dozzinad’anni che ha lavorato con Iveco, nelpuntare dritto allo scopo - sì, anche luicome un ciclone - che è ben precisonella sua mente: accompagnare l’azien-da verso traguardi ancora più ambizio-si, dargli un’organizzazione fatta dipersone che hanno l’entusiasmo dellabandiera, che sappiano far comprendeal meglio il valore dei prodotti NewHolland, che si propongano con profes-sionalità nei confronti dei clienti, di-ventando veri e propri partner, in gradodi anticipare la soluzione dei loro pro-blemi e delle loro esigenze, di consi-gliarli nel migliore di modi, di assisterlicon spirito anche amichevole.

“Possiamo contare - ha sottolineato

NEW HOLLAND PROTAGONISTA AL RECENTE INTERMAT

Fenoglio: “Crescita e redditività i nostri obiettivi”

di Paolo Altieri

Accanto al titolo, Franco Fenoglio, presidente di New Holland Construction. Nelle altre immagini, una parte dei modelli che questa azienda commercializza su tutti i mercati del mondo: escavatori gommati, caricatori, apripista,

motolivellatrici, minipale e movimentatori telescopici. Tutti grandi specialisti del movimento terra.

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SPINI DI GARDOLO - Quel piccolo logo,V8, sulla parte bassa, a destra, del fron-tale, tanti autisti di camion se lo man-giano con gli occhi. E darebbero chissàcosa per poter salire in cabina, sedersial volante e partire con il principe dellaproduzione Scania contrassegnato dallasigla “R 620”. Ne parliamo con CinziaCaserotti, 42 anni, da 21 anni all’Ital-scania, di cui da due anni è direttoremarketing. “Il nostro R620 - sottolineasenza mezzi termini - si pone al topdella gamma nel pieno rispetto dellatecnologia Euro 4 ed è la nuova pietramiliare della storia Scania oltre che ilmodello punto di riferimento per tuttala concorrenza”.

È bene ricordare che la produzionedi quella che oggi è la Serie R iniziònel 1995, a settembre, con la Serie 4,che offriva una nuova cabina e tecnolo-gia innovativa rispetto alla serie prece-dente. Nel 1998, a febbraio, un aggior-namento tecnico, con l’abbandono del-la pompa in linea per passare agli iniet-tori pompa. Nel mese di maggio del2000 il V8 da 14 litri esce di scena eviene rimpiazzato da un 16 litri. Nel2004 il terzo aggiornamento: la Serie 4cede il passo alla Serie R: nuova calan-dra, rivisti arredi e plancia, sospensioniposteriori riprogettate e versione V8 diingresso da 500 cavalli. Lo scorso an-no, la quarta evoluzione, con il 500 ca-valli che si propone come Euro 4 edEuro 5 mentre entrano a far parte dellagamma le versioni da 560 e da 620 ca-valli, tutte con tecnologia antinquina-mento SCR.

GRANDE ESPERIENZANEI MOTORI V8

“Il nostro know how in materia dimotori a otto cilindri - spiega CinziaCaserotti - è davvero elevato. La clien-tela lo sa bene e acquista con fiducia inostri prodotti con motore V8: la ver-sione da 500 cavalli è il nostro core bu-siness, è quella che vendiamo di più,ma anche il 620 è partito molto bene.Entro giugno contiamo di averne im-matricolati almeno 45, che è un risulta-to di tutto rispetto se si pensa che il viaalle vendite è iniziato soltanto a mag-gio. Contrariamente a quello che po-trebbe sembrare, il 620 cavalli non vie-

ne richiesto solo da padroncini proprie-tari di un solo veicolo, ma anche da ti-tolari di aziende strutturate in modo dadisporre di un certo parco veicoli: inquesto caso il V8 da 620 cavalli vienescelto per la sua immagine al top, per ilprestigio e per le prestazioni che è ingrado di offrire”. Lo Scania R620 V8 èchiaramente un veicolo a lungo raggioe da trasporti eccezionali: “Non a caso- sottolinea il direttore marketing diItalscania - lo abbiamo esposto al Tran-spotec proprio in questa configurazio-ne, e ha suscitato notevoli consensi.Diciamo che la versione da 620 cavalliè una combinazione ottimale di poten-za e di economia nei consumi”.

Ma chi è il cliente tipo del modelloR 620? Uno che entra indeciso e allafine opta per la versione al top, o unoche sa già cosa acquistare quando var-ca la soglia della showroom del dealer?“Da quello che abbiamo potuto analiz-zare - spiega Caserotti - si tratta di unoperatore del trasporto che ha le ideemolto chiare, sa quello che vuole, enella maggior parte dei casi parte deci-so per acquistare la nostra ammiraglia.Diciamo che l’R 620 costituisce un ve-ro e proprio status symbol, un punto diarrivo, una conferma di una certa affer-mazione a livello di qualità e... quantitàdel proprio lavoro. Una gratificazioneimportante nella storia di un trasporta-tore e della sua azienda. Direi che inqualche caso, mi riferisco a flotte più omeno grandi, l’R 620 è un veicolo pre-mio per gli autisti più bravi, quelli conpiù esperienza e più affidabili nella ge-stione del camion anche dal punto divista della manutenzione. Non affatica-

no la meccanica inutilmente, stanno at-tenti alle scadenze dei tagliandi, nonstressano mai né loro stessi né il mezzoche viene loro affidato: e si meritanocome premio un V8 da 620 cavalli”.

Quanti degli acquirenti del modelloR 620 sono già clienti Scania e quantivengono da altre marche? “Nella mag-gior parte dei casi - spiega Cinzia Case-rotti - sono già nostri clienti che puntan-to a fare il salto di qualità. Direi che nelsettanta per cento dei casi è così. Glialtri trenta non sono ancora clienti Sca-

nia e sono stati convinti anche dal...passaparola, che in questo ambito èsemplicemente fondamentale. Poi il no-stro allestimento Atelier è la classica ci-liegina sulla torta. Lo Scania R 620 conallestimento Atelier su misura secondo idesideri del cliente è oggi la nostracombinazione vincente. Comunquel’Atelier piace molto su tutta la gammaScania, anche perché lo proponiamo sututta la gamma, dalla distribuzione aicava-cantiere ai servizi di linea”.

Cinzia Caserotti non vuole parlare di

numeri (da qualche tempo le Case sonorestie a fornire dati di vendite, ancheperché le divergenze fra trucks ordinatie consegnati a volte generano confusio-ne), però si limita a dire che “il 620 èposizionato su un buon 7-8 per centodelle nostre vendite, che è un valore ditutto rispetto. E l’ottanta per cento del-la domanda include l’optional del cam-bio automatico, che sta prendendosempre più piede, anche se qualche pa-droncino è ancora affezionato al tradi-zionale cambio meccanico. Noi co-munque gli offriamo anche questa pos-sibilità, sebbene con potenze così ele-vate una trasmissione automatica appa-re sempre più il partner ideale”.

Parlando dell’andamento del merca-to, Cinzia Caserotti fa presente che “al-l’Italscania possiamo essere piuttostosoddisfatti di come stanno andando lecose. Certo, il mercato è reso più...frizzante in questa prima parte del2006 dall’entrata in vigore del cronota-chigrafo digitale e dalla normativa Eu-ro 4, per cui sarà lecito aspettarsi uncerto rallentamento nelle vendite nellafase finale dell’anno. Ma non è una co-sa drammatica. Ho la sensazione piut-tosto che una parte della clientela siastata resa... come dire?, incerta e titu-bante dalla speranza che arrivino degliincentivi, ma non è detto che ciò acca-da. E quando si renderanno conto dicome stanno le cose, si decideranno adare seguito con i fatti a quelle che era-no le loro intenzioni, per cui cambie-ranno il loro vecchio truck con un mo-derno ed ecologico Scania Euro 4”.

LA CLIENTELA CONDIVIDELE SCELTE DI SCANIA

La clientela quindi sembra avercondiviso le scelte tecniche di Scania...“Assolutamente sì, diciamo che unavolta di più la grande affidabilità deinostri propulsori ha fatto la differenza,insieme al grande comfort delle nostrecabine e al fatto di offrire una sceltaveramente vasta in fatto di configura-zioni per tutti i modelli facenti partedella nostra gamma. Al di là della con-figurazione Atelier, che è veramente ilmassimo in materia di allestimenti, alpunto che altri centri d’importazioneeuropei di Scania sono venuti qui aSpini di Gardolo a vedere come lavo-riamo, si può avere il veicolo allestitorealmente su misura”.

a cura di Gabriele Mutti

FOCUS SCANIA R 620 V8

IL MONDO DEI TRASPORTI

AL VERTICE DELLA PRODUZIONE

Il principe ScaniaPer il direttore marketing di Italscania, Cinzia Caserotti, il motoreV8 è la carta vincente. La versione più potente, da 620 cavalli, èuna... locomotiva per tutta la gamma, ma il V8 da 500 cavalli è ilpiù richiesto. E nella versione Euro 4 è ancora più accattivante

Cinzia Caserotti, direttore marketing di Italscania.

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ta della soluzione ideale per i veicoliche devono spostare carichi pesanti sulunghe distanze e nei casi in cui è pos-sibile mantenere a lungo la velocità dicrociera. Infatti, l’elevata temperaturadei gas di scarico favorisce la reazionechimica nel catalizzatore.

UN MOTORE SPECIALE PER UN VEICOLO ESCLUSIVO

Un motore speciale per un veicoloesclusivo. In fatto di immagine e pre-stigio, il V8 Scania da 620 cavalli nonha quasi rivali (anche se la Volvo con ilsuo FH16 da 660 cavalli pare aver get-tato il guanto di sfida) ed è più che unsimbolo. Si può sentirne la potenza eallo stesso tempo il rombo tipico e di-stintivo. Come riferiamo a parte, l’e-sperienza di guida di un veicolo del ge-nere è davvero gratificante. Il miticoV8 da 15.607 cc di cilindrata e con ben620 cavalli costituisce in effetti l’ambi-zione, più o meno confessata, di ogniautista. Anche perché questa versione,a dispetto delle apparenze, non è pena-

FOCUS SCANIA R 620 V8

IL MONDO DEI TRASPORTI

SPINI DI GARDOLO - L’allestimento Atelier rende ancora più esclusiva la versio-ne R 620. Ideato da Italscania, offre una personalizzazione del veicolo su misu-ra, in base ai desideri del cliente, né più né meno come quando si va dal sartoper farsi confezionare un abito su misura. La cabina dello Scania R620 si tra-sforma così grazie alla personalizzazione Atelier in una prestigiosa “livingroom”, con il cliente che può divertirsi a reinventare il design degli interni, gio-cando con i materiali e con i colori più esclusivi, circondandosi di un comfortrealmente di prim’ordine e vivendo raffinate sensazioni.

Per quanto riguarda la dotazione dell’abitacolo, ci si può sbizzarrire a far in-stallare quello che si vuole sia a livello di Hi-Fi che di sistemi multimediali,oltre ai navigatori satellitari con mappe di tutta l’Europa e due antenne TV per iltetto della cabina di tipo amplificato. Il volante può essere rivestito in pelle“pieno fiore” in abbinamento a uno dei colori scelti per i sedili, mentre si puòscegliere un set completo di tappeti (incluso quello che riveste la parte centraledel pavimento) in moquette con bordatura in pelle in color argento e ricami conil logo “Scania Atelier” , e in pelle o in cuoio colore grigio antracite con lo stes-so tipo di bordatura in pelle e lo stesso logo dell’altra versione.

Esiste poi un set completo di cromature in alluminio stampato e anodizzatoopaco, composto da cornici per le casse degli altoparlanti destro e sinistro, dauna decorazione del pannello frontale superiore lato guida e da cornici per lebocchette di aerazione lato passeggero.

Per quanto riguarda la carrozzeria, si può scegliere fra vari colori con tinte

esclusive originali Dupont, decorazioni particolari su entrambi i lati della cabi-na, l’applicazione della scritta Atelier con finiture in argento satinato e allesti-menti interni a piacere. La gamma colori comprende nove tinte “Xirallic” dainomi esotici e coinvolgenti: Perla del Pacifico, Sabbia dorata, Corallo Reale,Passione di Fuoco, Smeraldo Australe, Foresta Tropicale, Bronzo Imperiale,Profondo Blu e Notte Magica. Ci sono poi tre colori denominati “Illusion”, valea dire Aurora Boreale, Laguna Incantata e Spazio Siderale. Eventuali altri colorisono disponibili a richiesta fornendo un campione metallico.

Il cliente Scania, sebbene sappia di acquistare un mezzo che già in partenzaoffre un’immagine di sé assolutamente esclusiva, tende a personalizzare ulte-riormente il veicolo facendolo decorare e personalizzare tramite artigiani spe-cializzati. Questo però comporta costi piuttosto elevati e una certa perdita ditempo, che in qualche caso si traduce in un’attesa supplementare del nuovomezzo che sfiora il mese. Con il nuovo servizio Atelier l’Italscania ha volutovenire ulteriormente incontro alle esigenze della clientela, scegliendo con curaartigiani specializzati che vengono appositamente nella sede Italscania ad at-trezzare i veicoli secondo i desideri del committente.

Un’operazione complessa, che richiede precisione e puntualità: anche perquesto in Italscania hanno chiesto e ottenuto che le “task force” delle aziendespecializzate lavorassero in sede, in modo da poter controllare passo passo illoro lavoro. E tutte sono state scelte dopo un’analisi approfondita e un’accurataselezione. Non erano consentiti, come si può intuire, dei passi falsi.

Per chi vuole l’esclusività al topIl successo della personalizzazione Atelier

SPINI DI GARDOLO - Una volta tanto,l’importante non è esagerare. Semmai,parlando dello Scania R 620 con moto-re V8, la scelta del costruttore è stataquella di mettere a frutto il proprioknow how per offrire un prodotto an-cora più esclusivo. Il motore V8 da 620cavalli offre infatti un’inedita combina-zione di alte prestazioni e di ecceziona-le economia. I tempi dei viaggi, chevengono a essere abbreviati, incentiva-no la produttività delle aziende di tra-sporto, mentre la parsimonia nei consu-mi riduce i costi di gestione.

L’enorme potenza e l’eccezionalecoppia dello Scania R 620 V8 vengonoerogate con il minimo sforzo. Indipen-dentemente dal carico o dal tipo distrada, questo instancabile lavoratoredifficilmente raggiunge il limite delleproprie capacità. Da qui derivano unagrande affidabilità e un lungo ciclo divita.

AMPIA SCELTA DI CABINE E PIANALI

Il motore da 620 cavalli è disponibi-le esclusivamente con le cabine altedella serie R, vale a dire CR19 Topline,Highline e Comfortline con zona notteo la spaziosa cabina CR16 Steeline me-dia profonda. Naturalmente l’ampia

scelta di trattori e autotelai cabinati in-clude tutte le configurazioni degli assi.Da oltre trent’anni Scania utilizza imotori V8 sui suoi veicoli più grandi epiù potenti. Questa versione da 620 ca-valli Euro 4 pone un’ulteriore pietramiliare nel processo di sviluppo. Po-tenza e coppia si sviluppano più rapi-damente. La banda verde del contagiricopre una più ampia gamma di veloci-tà, garantendo una maggiore flessibilitàe consumi ottimali. La curva della cop-pia è stata ottimizzata ed essendo orapiù ampia ed elevata offre la migliorecombinazione tra guidabilità e presta-zioni su strada.

Per assicurare l’adeguato raffredda-mento dei potenti motori V8 e ottenereemissioni inquinanti nei limiti Euro 4,Scania utilizza il sistema di riduzionecatalitica selettiva SCR (Selective Ca-talytic Reduction). L’SCR, come è no-to, è un metodo di post trattamento cherichiede un additivo a base di urea, perridurre le emissioni. L’additivo vieneiniettato nello scarico per generare unareazione nel convertitore catalitico in-tegrato nella marmitta. Questo metododi post-trattamento viene utilizzato perridurre l’ossido di azoto (NOx). Si trat-

I SEGRETI DEL PIÙ POTENTE TRUCK DELLA CASA SVEDESE

Un prestigio che è incontrastatoGrazie a una coppia da 3mila Nm e a una potenza così elevata, questa è la nuova am-miraglia della Casa del Grifone. Rispetta i limiti di emissioni Euro 4 ed è perfetto perviaggiare ad alta velocità senza fatica garantendo una costante parsimonia nei consumi

lizzata sul piano dei consumi, offrendoanzi un sensibile risparmio al riguardo.Un risultato, questo, che è stato ottenu-to attraverso diverse modifiche, tra lequali la riduzione del peso dell’unitàmotore, il miglioramento dell’aerodi-namica e il controllo elettronico di al-cuni sistemi ausiliari.

Il telaio più sottile con longheroni di7 millimetri utilizza un acciaio più resi-stente che, in alcune applicazioni, per-mette di ottenere un risparmio di pesoche può raggiungere i 270 kg. Leggereanche le sospensioni pneumatiche po-steriori, con quattro soffietti, che contri-buiscono a contenere la tara e a garanti-re una migliore maneggevolezza e mag-giore stabilità. I freni sono dotati di si-stema antibloccaggio Abs di nuova ge-nerazione e i freni a disco di Ebs a con-trollo elettronico. Il programma di sta-bilità Esp è opzionale, ma è ovvio chesu un’ammiraglia come questa non puòmancare, ed è infatti richiesto dalla to-talità della clientela che punta su questaversione. Il titolo di Truck of the Yearnel 2004 non fu assegnato a caso...

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ASSAGO - Per capire appieno un mezzocome lo Scania R620 V8 non c’è cheuna cosa da fare: provarlo. Ed è quelloche abbiamo fatto noi, insieme a Chri-ster Hellberg, “Demo and driver trai-ning center” della Scania. L’appunta-mento è all’area di servizio di Assago,alle nove del mattino. Arriviamo cheChrister sta facendo il pieno allo spet-tacolare trattore in colore verde Juni-per, con un trainato di colore bianco. Sitratta di un R 620 LA 4x2 MNA conmotore Euro 4. La sua dotazione com-prende la cabina Scania Topline, unochassis medium-duty con sospensioniparaboliche anteriori. Non mancanol’Opticruise e il Retarder. I freni sono adisco a controllo elettronico e c’è an-che il programma di stabilità Esp. Ilcambio è un 12 marce più due conoverdrive mentre in cabina un preziosoalleato per rilevare consumi e velocitàmedia è costituito dal computer di bor-do Scania Interactor 600.

PER FARE IL PIENOBASTANO 400 LITRI

Fatto il pieno (il serbatoio ha una ca-pacità di 400 litri, a parte c’è il serbato-io di AdBlue che è già pieno), saliamoa bordo e partiamo. I sedili Scania rive-stiti in pelle fanno tanto Saab (che untempo faceva parte dello stesso grup-po), ma impressionano positivamentefin dall’inizio per il loro comfort e l’ac-curata ergonomia, con il supporto lom-bare che svolge un lavoro davvero effi-cace. A proposito di AdBlue, Christerci ricorda che questa è una soluzionetemporanea per Scania, che quanto pri-ma sarà rimpiazzata su tutti i motoridall’Egr e dalla sostituzione del siste-ma di iniezione a iniettori pompa conun common rail ad altissima pressione,che a quanto pare è sviluppato dallaCummins ed è abbinato a una turbina ageometria variabile.

Partiamo in direzione di Genova,percorrendo un tratto della A7. Christersi mette ordinatamente sulla corsia didestra, imposta il cruise control sugliottanta chilometri all’ora e a partire daquel momento... non deve fare più nul-la, salvo tenere le mani sul volante.

Nel guardare la cabina prima di sali-re ci siamo ricordiati che il design ini-ziale era dovuto alla mano di Bertone,che fu particolarmente felice, anche sepoi sono stati apportati dei ritocchi.Tutto l’insieme è studiato con cura: ledimensioni dei cristalli, il posiziona-mento dei grandi specchi retrovisori,l’ergonomia dei comandi.

Partiamo. Il tempo è bello, c’è il so-le e un po’ di vento, il traffico è piutto-sto scarso e la A7 è scorrevole nei pri-mi chilometri del test. Nella fase inizia-le il tracciato del nostro test è di tipopianeggiante, che a volte viene usatoanche dalla stessa Italscania per collau-dare i suoi mezzi. Il motore è un sus-surro, e il comfort in cabina è di livellosemplicemente insospettabile in un vei-colo del genere. Ci si rende conto im-mediatamente delle grandi qualità diquesto propulsore non appena si deveaffrontare qualche lieve scollinamento,come quello del ponte sul Po, al chilo-metro 42, dove la A7 si restringe da tre

a due corsie. La resa del motore è ecce-zionale, se si pensa tra l’altro che que-sto propulsore ha già oltre 60mila chi-lometri alle sue spalle. Nella fase ini-ziale della prova il consumo si aggirasui 29 litri per 100 km. La media è di80 km/h Alle nostre orecchie e a quel-le di Christer giunge un rumore chenon dà assolutamente fastidio e chenon lascia avvertire lo sforzo che in-dubbiamente va fatto per trainare 40tonnellate.

Molto elastico, il motore non richie-de il ricorso alle ridotte. Si viaggia an-che su rampe di un certo impegno con irapporti diretti, a tutto beneficio deiconsumi e delle emissioni inquinanti.“Il 620 - dice Christer - è una macchinaindicata per prestazioni più specifiche,ideale per essere utilizzata su percorsicon maggiore presenza di dislivelli cherichiedono accelerazioni più decise,mantenendo sempre sotto controlloconsumi ed emissioni.

Lasciamo la A7 e percorriamo labretella verso la Gravellona Toce-Vol-tri: Christer guida con perizia. “In que-sto lavoro - spiega - rimanere calmi èfondamentale. E poi io credo che ci vo-glia più collaborazione fra noi autisti dimezzi pesanti, non serve farsi la guer-ra”. Il giudizio sul veicolo è largamentepositivo già a metà del test, quando u-sciamo a Masone per fare inversione etornare indietro fino ad Alessandria,percorrendo un tratto della Torino-Pia-cenza.

TRA 1.100 E 1.400 GIRIDÀ IL MEGLIO DI SÉ

Abbiamo già capito perfettamenteche guidare lo Scania R 620 V8 signifi-ca disporre di un veicolo che ha rag-giunto altissimi livelli qualitativi, nonsolo grazie a un motore molto moder-no. La cabina è un... salotto per due,dove si ascolta la radio senza alzare ilvolume, il climatizzatore svolge splen-didamente il suo lavoro e il campo vi-sivo è ottimale su tutti i lati. Il test conlo Scania R620 svicola via con grandefluidità di marcia fra 75 e 80 km/h.Nelle salite il consumo sfiora i 31 litriper 100 km, e la grande coppia a dispo-sizione consente di effettuare i (pochi)sorpassi senza scalare le marce: “Que-sto - spiega Christer - consente di ri-sparmiare anche carburante e pneuma-tici, e nella gestione di un veicolo co-me questo sono voci che incidono pe-santemente”.

La grande coppia a disposizione tra1.100 e 1.400 giri è il vero asso nellamanica di questo motore, se si pensache già a 1.100 si dispone di oltre 460cavalli e a 1.400 siamo già sull’ordinedi 600 cavalli! Dopo una sosta per unospuntino a Broni, riprendiamo la mar-cia in direzione di Tortona e Milano.Qualche restringimento di corsia ci faapprezzare la grande maneggevolezzadello Scania. Prima, nella discesa daMasone a Ovada, abbiamo apprezzatol’ottimo lavoro del Retarder, che age-vola i rallentamenti evitando che sianoi freni a dover sopportare tutta la faticadi rallentare un mezzo del genere.

Ritorniamo verso Milano nel piùgrande comfort. Il percorso nuovamen-te pianeggiante consentirebbe buonemedie se non si dovessero fare i conticon i restringimenti di carreggiata lega-ti ai lavori di realizzazione della terzacorsia, che manca ancora dal km 63 alkm 43 della A7. Siamo costretti a fre-quenti rallentamenti e ad accodarci adaltri mezzi pesanti, anche perché lecorsie strette non consentono sorpassi,per cui la velocità media si abbassa. Il

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IL MONDO DEI TRASPORTI

consumo è tornato ai valori iniziali deltest, sui 29 litri per 100 km, ma solodopo il chilometro 43, quando la A7

torna a tre corsie, si può riprendere unamarcia un po’ più spedita. Christer hareimpostato il cruise control sugli 80km/h e qualche camionista in vena di...sprint ci sorpassa con decisione.

Il viaggio si avvia alla sua conclu-sione. Una giornata piacevole, senzaansia ma con tanto relax, alla scopertadell’ammiraglia Scania. Un piacevoleincontro, di quelli che lasciano il segnoe che non si dimenticano. A bordo ci sisente comodi come a casa propria (cisono anche il frigo, il forno a microon-de, la tv con lettore di DVD e una cuc-cetta comoda e spaziosa) e quando, tor-nati nell’area di Assago, dopo 338,6km e un consumo medio di 28,80 litriper 100 km, ci rendiamo conto che ègiunto il momento di scendere dalla ca-bina, ci assale una punta di malinconia.Si stava così bene lassù...

IL TEST SU STRADA FINO A MASONE E RITORNO

La voce del silenzioElevatissimo comfort, grande ergonomia, consumi contenuti e mo-tore esaltante. Il V8 da 620 cavalli è davvero un signor motore. Econ il cruise control “intelligente” la guida di questo trattore, conun trainato da 40 tonnellate, è facile come quella di un’automobile

A sinistra, Christer Hellberg, demo and driver training center della Scania, almomento della partenza da Assago; qui sotto durante il test. Più in basso, ilcomputer di bordo del trattore R 620 V8 dotato di cabina del tipo Topline.

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TORINO - C’era lo stato maggiore del-l’Iveco al completo, dall’amministrato-re delegato Paolo Monferino al vice-presidente Stefano Sterpone, dal diret-tore commerciale Alessandro Cicchettial general manager del Mercato ItaliaSergio Perini, più uno stuolo di colla-boratori, per la presentazione alla stam-pa del Nuovo Daily, ennesima evolu-zione di un veicolo che dal 1978 simuove da protagonista nell’importantemercato dei veicoli industriali leggeri.Ne sono stati prodotti finora ben1.700.000 esemplari dei quali oltremezzo milione ancora circolanti in Ita-lia. Per capire la dimensione del feno-meno e del successo del Daily basta di-re che molti clienti, in Italia come inEuropa, sanno tutto di questo campionedei pesi leggeri senza avere nemmenouna precisa conoscenza della realtà delmarchio Iveco. Il nuovo modello nonfa che esaltare ulteriormente i suoi tra-dizionali punti forza - affidabilità, ro-bustezza, prestazioni, bassi consumi,facilità di riparazione grazie a una ca-pillare rete di assistenza, alto valoredell’usato - mentre aggiunge nuovicontenuti soprattutto formali e funzio-nali oltre che motorizzazioni più poten-ti e in linea con le nuove normativesulle emissioni. “In ogni caso - ha sot-tolineato Cicchetti - ieri come oggi ilDaily rimane un veicolo fatto da pro-fessionisti, venduto da professionisti ecomprato da professionisti. Sì, perchéil Daily fin dal 1978 è il veicolo prefe-rito da chi fa del trasporto la professio-ne. C’è un fatto però, ovvero che ilDna del Daily si è costantemente evo-luto in questi 28 anni e l’evoluzionedella specie continua ancor più con il

IL MONDO DEI TRASPORTI • Giugno 2006

IL MONDO DEI TRASPORTI

di Paolo Altieri

Daily il professionista con la laurea del trasporto

IVECO / ENNESIMA RIVISITAZIONE DEL SUO CAMPIONE DEI LEGGERI

Nato nel 1978, aveva già i migliori requisiti per proporsi come il migliore alleato per chi fa del trasporto leggero la sua attività

Da sinistra Massimo Repetto, Stefano Sterpone, Paolo Monferino, Maurizio Pignata, Sergio Perini, Alessandro Cicchetti e Gianni Capello nel corso dellaconferenza stampa tenutasi a Torino per la presentazione del nuovo Iveco Daily(segue a pag. 32)

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IL MONDO DEI TRASPORTI • Giugno 200632 LIGHT & MINITRUCK

nuovo modello, perché ancora piùpressanti sono diventate le richiestedella clientela oltre che più feroce l’at-tacco da parte della concorrenza”.

“In più di un quarto di secolo - haaggiunto Cicchetti - il Daily è statoprotagonista di innovazioni che hannocambiato la storia del trasporto profes-sionale leggero, una storia segnata daimportanti tappe come l’adozione dellasospensione anteriore a ruote indipen-denti fin dal 1978, del turbo a iniezionediretta, della soluzione furgone da 17metri cubi, del cambio a sei marce, delcommon rail Unijet, delle versioni spe-cifiche per ogni tipo di missione IlDaily edizione 2000 continua sullastessa strada della innovazione ma so-prattutto continua a essere il risultatodel lavoro di professionisti dell’innova-zione e continua a essere accompagna-to nelle mani dei clienti da professioni-sti della vendita che ben conoscono lespecifiche esigenze dei professionistidel trasporto”.

Non è un caso che per far evolverenel migliore dei modi il Dna del Dailyè stata fatta a livello europeo una speci-fica ricerca, chiamata “European DailyBrand Image” che ha analizzato l’evo-luzione dei bisogni dei professionistidel trasporto leggero con interviste aclienti e non dalle quali sono state rica-vate preziose indicazioni, poi utilizzatedai progettisti nel lavoro di affinamen-to della nuova identità del Daily. “Dal-l’indagine - ha ricordato ancora Cic-chetti - è emerso che il Daily è salda-mente collocato nell’area dei professio-nisti e degli specialisti del trasporto

leggero, che gode di un’alta considera-zione da parte di clienti e non clienti eche soprattutto ha la fama di indistrutti-bile strumento di lavoro. Le qualità chegli vengono riconosciute sono robu-stezza, sicurezza, potenza, grandi volu-metrie interne, ottime prestazioni, faci-le manovrabilità, altrettanto facile ma-nutenzione. Ebbene con il nuovo Dailysiamo sicuramente in grado di puntarea nuovi traguardi. La strategia che loaccompagnerà è semplice: da un latovogliamo confermare tutti i nostri tra-dizionali punti di forza per mantenere erafforzare il Daily presso il target pro-fessionale, dall’altro vogliamo lavoraresu una ulteriore crescita dell’immagineper conquistare nuovi clienti e incre-mentare il premium price da cui derivala nostra redditività”.

Il Daily ha vissuto nel migliore dei modi l’evoluzione della speciee oggi si ripresenta sul mercatocon nuovi requisiti che giustificanole sue ambizioni nel conservare la corona dei pesi leggeri

TORINO - Anche l’amministratore delegato PaoloMonferino ha voluto puntualizzare il suo pensiero inmerito al nuovo Daily. “Ci sono tre ragioni che giusti-ficano il nostro entusiasmo che accompagna il lanciodel nuovo Daily. Anzitutto una ragione economica, fintroppo evidente, in quanto il Daily è sempre stato ilveicolo di maggior successo della gamma Iveco equindi rappresenta il gradino importante su cui pog-giano tutte le nostre strategie di crescita. C’è, poi unaragione storica, forse anche un po’ sentimentale, inquanto il Daily nel 1978 è stato il primo prodotto in-teramente progettato dall’Iveco, nata appena tre anniprima, e per tutta la squadra, giovani e anziani, rap-presenta il simbolo della nostra identità. Voglio ag-giungere anche una terza ragione, che è di natura stra-tegica, in quanto il lancio del nuovo Daily, per il mo-mento in cui avviene, rappresenta la prima importanteverifica della nostra strategia e della nuova organizza-zione Iveco che ho impostato in questo mio primoanno alla guida dell’azienda”.

CAPACITÀ PRODUTTIVA ELEVATA

“Come tutti i costruttori automotive - ha aggiuntoMonferino - viviamo in una situazione di capacitàproduttiva molto elevata e quindi in uno scenariocompetitivo tendenzialmente difficile. Diversamentedal settore auto, abbiamo però goduto dei vantaggi diun mercato in espansione. Secondo i nostri scenari,questa situazione potrebbe protrarsi almeno per iprossimi due anni. Abbiamo perciò programmato disfruttare la finestra temporale dei prossimi due anni dimercato favorevole per migliorare la nostra posizionecompetitiva e per rendere più efficiente il sistemaIveco in tutte le sue componenti, dalla progettazionealla produzione, dalla distribuzione all’assistenza. Diqui la grande sfida che affrontiamo con una nuova or-ganizzazione leggera, efficiente e senza sovrapposi-zioni, fatta in funzione di alcuni obiettivi chiave. Chesono la riduzione dei costi di funzionamento, il mi-glioramento delle economie di scala, l’ottimizzazionedell’efficienza della catena distributiva, il migliora-mento della qualità che significa anche da un lato lariduzione dei costi economici e commerciali dellanon-qualità, dall’altro l’aumento della soddisfazionedel cliente, del valore reale e percepito del prodotto,in ultima analisi della redditività dell’azienda. Ma ri-gore e investimento sulla qualità non sono ripiega-menti verso l’interno. Iveco è un’azienda internazio-nale fin dal suo atto di nascita e non può certo abbas-sare la sua sensibilità all’evoluzione del contesto glo-bale. Va detto tra l’altro che la Cina è un esempio im-portante della nostra attività sui mercati ad alto tassodi sviluppo, ma non il solo”.

Tornando sul tema del nuovo Daily, Paolo Monferi-no ha ricordato che “sono stati investiti ben 250 mi-lioni di euro per fare del Daily un compagno ancorapiù affidabile, sicuro, versatile e in grado di assicura-re la migliore redditività per chi lo sceglie come stru-mento del suo lavoro. Da sempre con il Daily siamoprotagonisti nel mercato dei veicoli industriali legge-ri, come del resto con l’EuroCargo in quello dei medie come anche con lo Stralis e il Trakker oggi nel set-tore dei pesanti. Mi piace ricordare che il Daily mietesuccessi non solo in Italia e in Europa, ma anche neiPaesi dell’Est europeo, in Turchia, in Cina, in Austra-lia, in Sud America. Diciamo che il Daily è il gioiellodi famiglia. Con questa ennesima evoluzione dellaspecie, non potrà che continuare a darci ulteriori e mi-gliori soddisfazioni”.

Tra l’altro va detto che questo veicolo ha saputofarsi largo in un segmento tra i più combattuti in Italiagrazie anche alla facilità di guida con cui sa proporsinelle versioni fino a 35 quintali da patente B.

“Il nostro gioiello di famiglia”Parla Paolo Monferino, amministratore delegato di Iveco

Paolo Monferino, amministratore delegato di Iveco.

Alessandro Cicchetti, direttorecommerciale di Iveco.

(segue da pag. 31)

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IL MONDO DEI TRASPORTI • Giugno 2006 33LIGHT & MINITRUCK

TORINO - Metti da una parte la competenza e l’esperienza di iveconel campo dei veicoli commerciali e industriali, dall’altra le esigen-ze di clienti che chiedono affidabilità, versatilità e produttività e siavrà ben chiaro quello che può essere definito l’incontro ideale dalquale è nato il nuovo Daily. Declinato nelle versioni van, cabinato eminibus, il Daily Edizione 2006 si conferma ancora il più solido eaffidabile veicolo del suo segmento e il merito va sicuramente allesolide basi su cui si fonda il modello, come il sostegno di un telaio alongheroni, l’adattabilità al più grande numero di missioni e carroz-zerie, la spinta di motori turbodiesel potenti, elastici e economici,cui ora si sono aggiunti novi contenuti formali, funzionali e tecnici.Anche per chi opera nel settore del trasporto leggero, il veicolo ov-vero il suo strumento di lavoro deve essere un biglietto da visita im-portante che sottolinea visivamente la qualità del servizio svolto.Ebbene, sul Daily della nuova generazione un grosso lavoro è statofatto proprio sul piano dell’estetica affidato nientemeno alle magi-che mani di uno dei carrozzieri italiani più celebrati nel mondo:Giorgetto Giugiaro. La nuova forte personalità del Daily viene esal-tata da una linea morbida e armoniosa che nello stesso tempo mettein evidenza un frontale forte e essenziale, dominato da un accentua-to family feeling Iveco, dove spicca la perfetta integrazione tra ilcomplesso paraurti-griglia, il cofano e il tetto. La posizione più ele-vata del paraurti aumenta la protezione del veicolo, mentre le lucianteriori, con antinebbia integrati, completano l’immagine accatti-vante e personalissima.

Visto di profilo, il nuovo Daily esprime tutta la sua solidità e lasua capacità di carico in una linea elegante e slanciata. In particola-re, sulla fiancata risaltano gli specchi esterni con ampio grandango-lo, che assicurano ottima visibilità posteriore e integrano elegante-mente gli indicatori di direzione, più visibili grazie alla maggiorealtezza. Anche la parte posteriore è stata ridisegnata con il precisoobiettivo di esprimere equilibrio e forza. Come dimostra, per esem-pio, la disponibilità dello spoiler con prese d’aria sul tetto, in cuisono incorporati il terzo stop e l’illuminazione dell’area di carico.Ma nuovi sono anche i gruppi ottici posteriori (con luci retromarciae antinebbia su entrambi i lati), le cerniere, la pedana e le protezionisottoporta. Senza contare che per rendere ancora più ricca la perso-nalità del nuovo Daily si possono, a richiesta, adottare le fasce sultetto e i paraurti verniciati in tinta carrozzeria.

UNA GRANDE ARMONIA NELL’ABITACOLO

All’interno dell’abitacolo si ritrova la stessa armonia con lineeben bilanciate con quelle degli esterni. L’ampia metratura contribui-sce a creare un ambiente accogliente, luminoso e capace di garantireuna ottima abitabilità interna e quindi un comfort superiore in termi-ni di ergonomia e spazio a disposizione del guidatore e dei passeg-geri. La mano degli stilisti è stata guidata dai desideri e dalle nuoveesigenze di mobilità del cliente. Per questo sono state adottate tuttequelle soluzioni “intelligenti” capaci di assicurare la maggiore faci-lità di guida e di soddisfare una dimensione nuova del “vivere il vei-colo commerciale”, intesa come piacere di “stare a bordo” nel suosignificato più ampio.

Dunque, nata “per” e “intorno” all’uomo, la cabina del nuovoDaily è il luogo ideale dove vivere viaggi confortevoli, godendo diun concreto e diffuso benessere a bordo. Per raggiungere questoobiettivo, i progettisti hanno seguito i più moderni criteri per la defi-nizione dei parametri che misurano il benessere e il comfort abordo. Il risultato finale sono gli eccellenti valori del nuovo Dailynelle funzioni ergonomiche fondamentali quali abitabilità, posturadi guida, accessibilità, visibilità e riconfigurabilità degli spazi. Inol-tre, la nuova cabina si contraddistingue per il cambio al centro dellaplancia e per la nuova leva del freno di stazionamento più corta (aparità di sforzo richiesto). La combinazione di queste due soluzionimigliora l’ergonomia dei movimenti di chi guida e la facilità di at-traversamento dell’abitacolo. Inoltre, a rendere particolarmente con-fortevole il lavoro e i viaggi a bordo del nuovo Daily contribuisconoi nuovi sedili studiati per essere ancora più comodi e avvolgenti, ilvolante ergonomico e gli originali pannelli delle porte. Comfort efunzionalità caratterizzano anche la plancia - realizzata in un par-ticolare materiale “soft feeling” - che propone tre cassetti (a richie-sta, è disponibile un altro cassetto posto al centro dell’ampia menso-la che corre sul padiglione lungo tutta la parte superiore del para-brezza). Infine, la gestione dello spazio è garantita anche dai nu-merosi vani portaoggetti. Il comfort è completato da contenuti comeil sensore di parcheggio, il vano refrigerato, il sistema d’illumina-zione dell’area di carico.

VERO CAMPIONE DI MOTRICITÀ

Da sempre il modello Daily è considerato un “campione di mo-tricità”. Merito della trazione posteriore e dei propulsori ad alte pre-stazioni: infatti la prima garantisce il massimo di spinta in corri-spondenza del punto di massimo carico mentre i secondi assicuranocoppia e potenza da sempre ai vertici della categoria. Il risultato?Aderenza e motricità insuperabili in ogni condizione di carico, diterreno e di fondo stradale. Il nuovo Daily mantiene, anzi miglioraqueste caratteristiche vincenti. Il cliente può scegliere tra le versioni2.3 litri (da 96, 116 o 136 cv) e 3.0 litri (da 146 o 176 cv), abbinatea ottimi cambi a cinque o sei marce. In dettaglio, i cinque propulso-ri turbodiesel sono “4 cilindri in linea” e hanno 4 valvole per cilin-dro, azionate direttamente da un doppio albero a camme in testacon comando punterie idraulico. Sono motori “common rail” - e

quindi la pressione d’iniezione non dipende dal numero di giri delmotore, ma è gestita in modo indipendente da un dispositivo di con-trollo elettronico. Com’è noto, il sistema “common rail” ottimizzala combustione grazie a una brevissima iniezione pilota di gasolio,garantendo così prestazioni elevate, consumi specifici ridotti e uncontrollo delle emissioni molto più efficace dei diesel tradizionali.

Per ridurre i tempi di fermata tecnica e quindi le perdite di pro-duttività, il cambio dell’olio e del filtro avviene a intervalli di40.000 km; il 2.3 litri adotta una cinghia dentata di distribuzionecon durata 240.000 km o 5 anni, mentre il 3.0 litri utilizza una cate-na di distribuzione “for life” collaudata fino a 350.000 km. Oltre aqueste caratteristiche, i nuovi motori offrono ancora più ecologia,potenza, coppia ed elasticità. Tutti i propulsori sono a norma Euro 4.È stata introdotta la turbina a geometria variabile anche sullagamma 2.3 litri (motore da 140 cv). I motori 3.0 litri (disponibili sututte le versioni, compresi i minibus) sono stati ancora potenziati:ora il 3.0 HPI sviluppa 146 cv con coppia massima di 350 Nm, e il3.0 HPT offre addirittura 176 cv con coppia massima di 400 Nm(valore più alto della categoria). A questo, il nuovo Daily 3.0 HPTaggiunge una straordinaria elasticità - la coppia massima è infatticostante da 1.250 a 3.000 giri. Nessun concorrente ha un campocosì ampio.

SICUREZZA A PIENE MANI

Il nuovo Daily è un veicolo solido, frutto di una qualità costrutti-va superiore. Alla base c’è un progetto “robusto”, che fin dall’iniziosi è posto tre precisi obiettivi: la massima sicurezza, il massimohandling in ogni situazione di carico e la migliore qualità della vitaa bordo per i professionisti del volante. Innanzitutto il veicolo ga-rantisce il completo controllo in tutte le condizioni stradali, unagrande facilità di guida e la massima tenuta di strada. Più ancora deisingoli dispositivi è l’insieme di tutte le soluzioni adottate a render-lo uno dei veicoli commerciali più sicuri del segmento. Sicurezzache si percepisce fin dal primo sguardo - la linea esterna trasmetteimmediatamente una impressione di forza, affidabilità e robustezza.Sensazione confermata dalla cura con cui il Daily viene realizzato edall’alto livello di innovazione che lo caratterizza. Non a caso offrei più sofisticati dispositivi elettronici sia per quanto concerne la pro-tezione degli occupanti sia per il controllo del comportamento dina-mico (dalla frenata alla trazione).

Oltre a un impianto frenante con eccellenti prestazioni, il nuovoDaily offre un sistema antibloccaggio Abs completo di correttoreelettronico della frenata Ebd (Electronic Brake force Distribution);può inoltre essere dotato di Esp (sistema di controllo attivo della di-

namica longitudinale e trasversale del veicolo) e di Asr (sistema chelimita lo slittamento delle ruote motrici in accelerazione, per preve-nire sovrasterzo o sottosterzo di potenza e migliorare lo spunto sufondi a scarsa aderenza). Tutti questi dispositivi sono offerti in ver-sione 8, quindi rappresentano lo stato dell’arte nel campo della sicu-rezza attiva.

Per quanto riguarda, la sicurezza passiva, oltre all’airbag del gui-datore, il nuovo Daily può essere dotato anche di airbag per il pas-seggero e doppio window bag (sempre con cinture di sicurezza pre-tensionate). Inoltre, è stato sottoposto a numerose simulazioni dicollisione ad alta velocità, misurando poi i risultati secondo i para-metri strutturali e biomeccanici previsti da alcune tra le normativepiù severe del mondo. Per esempio, i minibus Daily sono stati og-getto di una prova antiribaltamento che la legislazione europea nonprevede per questo tipo di veicolo, e hanno superato brillantementeil test. Infine, il nuovo Daily conferma anche la sua vocazione eco-logica: tutti i suoi propulsori soddisfano i limiti di emissione Euro 4anche senza il filtro del particolato. Ma per rispettare le norme parti-colarmente restrittive adottate in alcuni centri urbani, il sistema Dpf(Diesel Particulate Filter) è offerto come optional su tutte le moto-rizzazioni (è di serie sui veicoli destinati al trasporto persone e quel-li con Ptt di 6,5 t).

Abbiamo avuto l’opportunità di percorrere un buon numero dichilometri sulle strade che da Torino portano al lago di Avigliana,un percorso studiato ad hoc per consentire ai rappresentanti dellastampa di testare al meglio il comportamento del veicolo e quindi diverificare in diretta il risultato del lavoro che ha portato al rinnova-mento del veicolo. Ebbene, abbiamo ricavato impressioni estrema-mente positive. Bello e accattivante nel suo nuovo look esterno,confortevole e piacevole da vivere all’interno dell’abitacolo, agile emaneggevole nella guida, sicuro in ogni situazione e condizione dicarico, il Daily sembra volerti sfidare a trovargli qualche difetto. In-collato alla strada, risponde al meglio alle sollecitazioni del condu-cente, aiutato anche dal nuovo funzionale posizionamento della levadel cambio ma anche dal miglioramento degli innesti, che sonomorbidi e precisi a condizione che si schiacci il pedale della frizionefino in fondo.

POTENZA ED ELASTICITÀ

Qualunque sia il propulsore che batte sotto il cofano, potenza eelasticità non vengono mai meno. Rispetto ai precedenti motori, sipuò contare ora su una dose di cavalli in più che rendono il Dailyancora più “nervoso” e assolutamente in grado di rispondere a unamaggiore richiesta di motricità su ogni tipo di strada. Man mano chesi percorrono chilometri, ci si rende conto che è proprio su stradache il nuovo Daily dimostra la sua vera natura, dove offre un con-trollo e una maneggevolezza di livello assoluto. Del resto da sem-pre il comfort di marcia e il comportamento dinamico sono caratte-ristiche peculiari dei veicoli Iveco e il Daily non fa eccezione.

Il telaio camionistico (che garantisce la massima robustezza inogni circostanza di guida e di carico), le sospensioni anteriori aruote indipendenti e gli assali posteriori a ponte rigido: questi sonogli ingredienti che fanno di Daily un campione in termini di capaci-tà di assorbimento delle asperità stradali, di linearità e precisionenella risposta dello sterzo, di tenuta di strada e stabilità in manovra.A richiesta, è possibile equipaggiare il Nuovo Daily con la sospen-sione pneumatica posteriore, ideale per il trasporto di persone o dimerci delicate, e quando è necessaria un’altezza del piano di caricoparticolarmente ridotta.

Anche Giugiaro ha partecipato a rafforzare l’immagine e l’identità del Nuovo Daily

L’evoluzione della speciePiù bello ed elegante nel nuovo look, con un ambiente in cabina molto più gradevole e confortevole, motori più poten-ti ed elastici, vanta un comportamento su strada ancora più sicuro. Il nuovo Daily giustifica le sue rinnovate ambizioni

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lanti e aerodinamiche dei treni ad altavelocità, il design del nuovo veicolocommerciale evoca subito dinamismo,forza e personalità distintiva. Non solo.Ci troviamo anche di fronte a un design“intelligente”, perché privilegia la fun-zione (come è naturale per un veicolo

commerciale), senza per questo rinun-ciare all’estetica. Per esempio, il pa-raurti è diviso in tre parti in modo dagarantire minori costi di riparazio-ne/sostituzione in caso di incidente e,di conseguenza, minori costi assicurati-vi in alcuni Paesi. Inoltre, l’inclinazio-

ne del montante del parabrezza consen-te di ottenere uno dei migliori Cx dellacategoria (0,31) mentre tratti netti e“squadrati” contribuiscono a una mi-gliore linearità e volumetria del vano dicarico.

Nuovo Ducato presenta un aumento

TORINO - C’è aria di grande festa a Tori-no. I molti giornalisti italiani e stranieriinvitati dalla Fiat, rappresentata tra glialtri dall’amministratore delegato SergioMarchionne, danno la misura dell’im-portanza dell’evento. E a tutti gli effettila presentazione del Nuovo Ducato me-rita tutte le attenzioni. Erede di un mo-dello che da venticinque anni miete rico-noscimenti internazionali e successicommerciali (lo dimostrano gli oltre 1,7milioni di esemplari venduti nel mondodal 1981 ad oggi), il Nuovo Ducato saràcommercializzato a partire da giugno. Ilveicolo commerciale Fiat presenta unlook distintivo d’avanguardia, assicuracomfort e prestazioni ai massimi livelli,offre dotazioni telematiche e di sicurez-za ancora più ricche, garantisce costi digestione ridotti. Senza contare che mi-gliorano la facilità di accesso al vano dicarico, la produttività e la portata utile.Insomma, il Nuovo Ducato è stato “dise-gnato dal business” in quanto rispondecon efficacia a tutte le esigenze di tra-sporto professionale e del tempo libero.

STILE INTELLIGENTEE FUNZIONALE

Disegnato dal Centro Stile Fiat, ilNuovo Ducato si contraddistingue perl’originalità delle forme e l’equilibriodei volumi. Infatti, ispirato alle linee fi-

sia in termini dimensionali (maggiorevolumetria) sia di capacità portante (Ptte carico utile): infatti, oggi sono disponi-bili versioni con Ptt fino 4 tonnellate econ portata fino a circa 2 tonnellate,oltre ai furgoni con volumetria utile finoa 17 metri cubi e lunghezza interna chesupera i 4 metri. Senza contare che ilNuovo Ducato assicura una maggiorefacilità con cui eseguire le operazioni dicarico e scarico delle merci: il merito vaanche alla ridotta altezza da terra delpiano di carico che passa dai precedenti56 centimetri agli attuali 53.

Il nuovo veicolo commerciale Fiat sicontraddistingue per l’abbattimento deicosti di esercizio: si registrano una sen-sibile diminuzione dei consumi di carbu-rante (fino al 16% in meno rispetto al-l’attuale Ducato), un aumento degli in-tervalli di manutenzione (fino a 45milakm) e una riduzione significativa deicosti di riparazione.

Il Nuovo Ducato conferma la collau-data impostazione meccanica del suopredecessore (trazione anteriore e motoritrasversali) e propone la gamma più ver-satile della categoria: versioni trasportomerci (furgoni/autocarri a cabina sempli-ce e doppia), versioni trasporto persone(Panorama, combi, minibus e scuolabus)e basi per trasformazioni ed allestimenti(cabinati, pianalati, scudati, doppia cabi-na, cabine motrici); pesi totali a terra da3 a 4 tonnellate; portate utili da 1.000 a2.000 kg; 3 passi (3.000, 3.450 e 4.035mm), 4 lunghezze e 3 altezze per i fur-goni; 7 volumetrie del vano di carico da8 a 17 metri cubi; 4 passi (3.000, 3.450,3.800 e 4.035 mm) e 5 lunghezze per lagamma degli chassis; 3 differenti dimen-sioni di porta alterale scorrevole e diporta posteriore; lunghezza esterna dacirca 5 a 6,4 metri; lunghezza interna dacirca 2,7 a 4,1 metri; larghezza internadel vano di carico di 187 cm; larghezza

Sergio Marchionne. Lorenzo Sistino è en-trato subito nel merito del settore di cui ilDucato è uno delle colonne portanti.

“Sì, i veicoli commerciali - ha sottoli-neato - sono un business strategico perFiat Auto per i volumi di vendita, per laredditività che li distingue, per la di-mensione internazionale. Produciamo, in-fatti, in cinque Paesi, Italia, Francia, Po-lonia, Turchia e Brasile, e siamo presenticon la nostra forza vendita in oltre 80Paesi. Da alcuni anni i volumi sono in co-stante crescita e nel 2005 abbiamo imma-tricolato nel mondo circa 340mila veicolicon un incremento di oltre il 9 per centorispetto al 2004. La parte del leone è fattanaturalmente dall’Europa dove lo scorsoanno abbiamo venduto 218mila veicolicon una quota del 10,4 per cento”.

“Ovviamente - ha proseguito - in Italia

godiamo della leadership assoluta conuna quota del 40,4 per cento ma siamomarket leader anche in Polonia con il22,7 per cento mentre occupiamo buoneposizioni in mercati importanti comeFrancia e Germania, dove siamo al primoposto tra gli importatori. Il 2006 sta con-fermando questo trend positivo, Neiprimi quattro mesi le vendite in Europasono aumentate del 9 per cento con unaquota salita al 10,8 per cento, mentre inItalia nel mese di aprile abbiamo addirit-tura superato la quota del 50 per cento. Inquesto scenario il Ducato rappresenta unterzo delle nostre vendite, immediata-mente seguito dal Doblò con il 26 percento”.

Il nuovo Ducato costituisce dunqueancora una grande opportunità, giustifica-ta anche dai suoi illustri precedenti. In-

Il nuovo veicolo commerciale del costruttore torinese presenta un look distintivod’avanguardia, assicura comfort e prestazioni ai massimi livelli, offre dotazionitelematiche e di sicurezza ancora più ricche, garantisce costi di gestione ridotti. Senzacontare la migliorata facilità d’accesso al vano di carico, la produttività e la portata utile

IL MONDO DEI TRASPORTI • Giugno 200634 LIGHT & MINITRUCK

TORINO - Le moderne strutture realizzatea Torino in occasione dei Giochi OlimpiciInvernali si sono inserite pienamentecome importanti supporti agli eventi checaratterizzano la quotidianità del capo-luogo piemontese. Tale si è rivelato ilmese scorso il Palasport Olimpico che hafatto da spettacolare cornice al debuttodel nuovo Ducato alla presenza di oltre3mila persone tra giornalisti di tutta Eu-ropa e la rete di vendita e assistenza. Veroe proprio padrone di casa Lorenzo Sisti-no, presidente del brand Veicoli Commer-ciali Fiat, coadiuvato da Antonio Manni-na, il “papà” del nuovo Ducato comedelle precedenti generazioni, sotto la vi-gile attenzione del numero 1 di Fiat Auto

FIAT AUTO / I VEICOLI COMMERCIALI ISOLA FELICE DEL GRUPPO TORINESE

Sistino: “Rafforzata laleadership del Ducato”Il presidente del brand Veicoli Commerciali ha ricordato chequesto settore è un business strategico per Fiat Auto per i vo-lumi di vendita, sotto il profilo della redditività e per la dimen-sione internazionale. Il nuovo Ducato darà ulteriore forza al-la presenza sui mercati. Intanto sono in arrivo nuovi prodotti

di Paolo Altieri

Lorenzo Sistino, presidente del brand Veicoli Commerciali di Fiat Auto.

FIAT AUTO / SUL MERCATO IL NUOVO DUCATO, EREDE DI UN AUTENTICO BEST-SELLER

Un prezioso alleato per il businessdi Fabio Basilico

Per il nuovo Ducato, e i gemelli Citroën Jumper e Peugeot Boxer, i gruppi Fiat e Psa hanno investito oltre un miliardo ecento milioni di euro, finalizzati anche all’incremento della produzione che già nel 2007 raggiungerà le 260mila unità.

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tra i passaruote di oltre 142 cm (recordnel segmento); 3 altezze interne da 166 a217 cm; 3 motorizzazioni e 4 livelli dipotenza; 12 colori esterni e 120 tintespeciali.

MOTORI POTENTIED EFFICIENTI

Il nuovo modello Ducato, rispetto alprecedente, offre tre motori turbodiesel16 valvole a iniezione diretta “CommonRail” di ultima generazione (a iniezionemultipla): 2.2 Multijet da 100 Cv, 2.3Multijet da 120 e 130 Cv (quest’ultimadestinata soltanto al settore campingcar) e 3.0 Multijet da 157 cv. Tutti ri-spettosi dell’ambiente (in adempimentoalla normativa Euro4), i tre propulsorisono abbinati a nuovi cambi a 5 o 6marce e si caratterizzano per una mag-giore potenza, una migliore elasticità e,soprattutto, con una coppia più elevata(da 250 fino a 400 Nm) a basso numeridi giri: per il cliente ciò significa bril-lante capacità di spunto e ripresa, eleva-to piacere di guida, comfort ottimale masoprattutto consumi ridotti. Due caratte-ristiche fondamentali di questi propulso-

su 10 lo riacquistano senza nemmenopensare a un’alternativa.

“Per realizzare la terza generazionedel Ducato - ha ancora sottolineato Lo-renzo Sistino - abbiamo investito insiemeal Gruppo Psa oltre un miliardo e 100 mi-lioni di euro, finalizzati a sviluppare unagamma di veicoli completamente nuova,a migliorare ulteriormente la qualità delprodotto e a incrementare del 30 percento la capacità produttiva dello stabili-mento Sevel che sarà in grado di produrre260mila veicoli l’anno. Il nuovo Ducato,in ogni caso rappresenta un salto genera-zionale sotto tutti gli aspetti, volumetria eportata, prestazioni, costi di gestione,comfort di guida, qualità della vita abordo, sicurezza e non ultimo lo stile. Sitratta di un veicolo completamentenuovo, più grande e robusto del modello

fatti, nel segmento di riferimento il Du-cato ancora nel 2005 si è confermato peril settimo anno consecutivo leader in Eu-ropa insieme ai gemelli del Gruppo Psa,partner con il quale Fiat Auto ha rinnova-to la collaborazione produttiva fino al2017 e di cui riferiamo in altra parte de IlMondo dei Trasporti. La gloriosa storiadel Ducato è confermata dai 3 milioni diveicoli prodotti finora e dal successo chelo ha accompagnato ancora nel 2005quando dallo stabilimento Sevel di Val diSangro è stato segnato il record produtti-vo con 200.500 veicoli dei quali 110milaDucato. Fino all’ultimo, dunque, la pre-cedente generazione del Ducato ha ri-servato a Fiat Auto le più grandi soddisfa-zioni e questo grazie alle doti d qualità eaffidabilità che spiegano anche la grandefedeltà della clientela, visto che 7 clienti

precedente, con motori più potenti e ela-stici, facile da guidare come un’automo-bile e soprattutto decisamente efficientesotto ogni punto di vista”.

Quali gli obiettivi che Fiat Auto sipone con un prodotto di tali qualità? “So-no obiettivi - ha risposto Lorenzo Sistino- decisamente ambiziosi. Vogliamo incre-mentare le vendite almeno del 20 percento e arrivare già dal prossimo anno aun volume di 130mila unità, impegnan-doci soprattutto in Europa dove vogliamoportare la quota dal 16,1 al 17,6 percento. Ma abbiamo grandi opportunitàanche nei Paesi extraeuropei dove voglia-mo incrementare le vendite dalle 6.500unità del 2005 a 10mila già il prossimoanno. Voglio anche aggiungere che ilnuovo Ducato è solo un tassello dellastrategia di crescita del brand VeicoliCommerciali. Entro il 2008 puntiamo, in-fatti, a superare il traguardo delle400mila vendite nel mondo, portando lanostra quota in Europa dal 10,8 per centoattuale al 12,5 per cento”.

“Per ottenere questi risultati - ha pro-seguito Sistino - abbiamo una strategia disviluppo molto semplice, che si basa sul

TORINO - Il Ducato è da sempre un veicolo molto apprezzato. Infatti, piace ai lavora-tori autonomi operanti nel settore dell’artigianato, del commercio, dell’edilizia, del-l’agricoltura, della manutenzione e dell’assistenza. Ma piace anche alle grandi azien-de, ai clienti speciali (enti locali, forze dell’ordine, pubbliche amministrazioni,aziende sanitarie, etc.), ai carrozzieri-trasformatori specializzati nel settore per iltempo libero (camper, autocaravan, motorhome) o in quello dei trasporti speciali dipersone (minibus, scuolabus, ambulanze, veicoli per disabili) e di merci (cassonati,coibentati, blindati per trasporto valori, negozi mobili). La straordinaria versatilitàdel Ducato nasce già nel 1981 con la prima serie e cresce di anno in anno per arriva-re a una svolta nel 1994 con il lancio della seconda generazione. Quando, da un lato,gli stilisti immaginano non più un singolo modello base con tante varianti di allesti-mento, bensì molti veicoli diversi specializzati per differenti classi di portata e mis-sioni operative; e dall’altro, i progettisti, con l’impiego di criteri tecnologici e tecnicid’avanguardia basati su una modularità strutturale, riescono a realizzare ben 500 va-rianti di Fiat Ducato (vale a dire combinazioni tra tipologia di scocca, meccaniche emotorizzazioni).

Il pubblico conferma immediatamente che la formula scelta è quella giusta: volu-mi e quote di mercato, infatti, superano le aspettative già nel primo anno di commer-cializzazione della seconda generazione. E la stampa specializzata ne riconosce lacarica innovativa assegnandogli il titolo di “Van of the Year 1994”.

Il continuo aggiornamento della gamma sia per quanto riguarda i tipi di scocca,sia per le motorizzazioni e le dotazioni, porta nel 1997 all’introduzione del motoreSofim 2.8 i.d. TD (122 Cv di potenza massima, 285 Nm di coppia), naturale evolu-zione del precedente 2.5 TDI. E nascono due nuove versioni di Fiat Ducato: il Pano-rama e il Combinato con passo medio e fiancata alta, che offrono maggiore abitabili-tà, più comfort e più spazio per i bagagli. L’operazione si ripete con successo nel2000, quando debutta Fiat Ducato 2.8 JTD “Common Rail” da 127 Cv di potenzamassima e 300 Nm di coppia (il più richiesto della gamma).

E nel 2002 arriva la terza generazione di Ducato, il cui punto di forza è quello diavere tanti punti di forza, perché è flessibile, innovativo, dinamico e piacevole davedere e da usare nell’attività di ogni giorno. Sempre nel 2002 vengono lanciate leversioni Bipower (doppia alimentazione a metano e a benzina) mentre due anni dopoè la volta del brillante 2.8 JTD Power, il turbodiesel “common rail” con turbina ageometria variabile e intercooler che sviluppa 146 Cv di potenza e una coppia di 310Nm (contro i 127 Cv e i 300 Nm del 2.8 JTD con turbo a geometria fissa).

Nello stesso anno in cui viene lanciato Ducato - il 1981 - inizia l’attività dello sta-bilimento Sevel in Val di Sangro, con una produzione di 350 veicoli al giorno. Dal1978, data della creazione della Sevel (Società europea veicoli leggeri) ad Atessa(Ch), la cooperazione tra il gruppo Fiat e il gruppo PSA Peugeot Citroën costituisceuna sintesi di conoscenze in campo tecnico e produttivo che la pongono all’avan-guardia nel panorama europeo dei veicoli commerciali leggeri. L’impianto Sevelviene successivamente ampliato per sostenere la produzione di una più vasta offerta,fino ad arrivare alla capacità attuale di oltre 900 veicoli al giorno (che comprende ilDucato per Fiat e, per PSA, i Peugeot Boxer e Citroën Jumper), che salirà di oltre10% al momento del lancio commerciale delle nuova famiglia di veicoli. Il 15 di-cembre 2005 è stato raggiunto il traguardo dei 3 milioni di veicoli prodotti che messiuno dietro l’altro formerebbero una colonna di 15.000 chilometri, all’incirca la di-stanza fra Val di Sangro e Sydney.

Premiata dal grande successo commerciale in Europa, la cooperazione tra i duegruppi si è consolidata negli anni e copre oggi gran parte dei bisogni della clienteladei veicoli commerciali. Nel gennaio del 2002 questa cooperazione è stata prolunga-ta fino al 2017. Il proseguimento di questa fruttuosa cooperazione consente ai duepartner di realizzare importanti sinergie nella progettazione e produzione del nuovoX250 (codice che identifica le nuove generazioni di Fiat Ducato, Peugeot Boxer eCitroën Jumper) che verrà fabbricato nello stabilimento Sevel in Val di Sangro dovela produzione annua potrà raggiungere le 260mila unità. Per questo motivo sono statidestinati oltre 1,1 miliardi di euro, di cui 700 milioni riservati allo sviluppo delnuovo prodotto e all’attrezzamento dei fornitori; gli altri 400 milioni di euro sonostati stanziati per l’ampliamento dei fabbricati per la lastratura e il montaggio, l’inse-rimento di nuovi macchinari di produzione, la realizzazione di un nuovo piazzale lo-gistico e di un nuovo reparto di verniciatura dotato della più moderna tecnologia. Lapartecipazione societaria fra i due partner è paritetica e la gestione dello stabilimentoè affidata a Fiat Auto.

Lo stabilimento Sevel è il più grande stabilimento di veicoli commerciali leggerid’Europa. La fabbrica sorge tra i comuni di Atessa e Paglieta in provincia di Chieti,su un’area di oltre un milione e 200mila metri quadrati, di cui 344mila coperti, ed èattrezzata per l’intero ciclo produttivo: lastratura, verniciatura e montaggio. Occupaattualmente 5.200 persone. In 25 anni di vita non ci sono mai state pause produttivema, al contrario, una costante crescita di produzione, occupazione e investimenti. Inpiù, l’impianto risponde ai più elevati standard di qualità e rispetto ambientale: il si-stema qualità è stato certificato Iso 9001 (Vision 2000) e il sistema di gestione am-bientale ha ottenuto la certificazione Iso 14001.

Protagonista da venticinque anniFIAT DUCATO / Sul mercato dal 1981

IL MONDO DEI TRASPORTI • Giugno 2006 35LIGHT & MINITRUCK

prodotto e sulla crescita professionaledella rete. Quanto al prodotto, siamo gliunici a proporre sul mercato quattro vei-coli commerciali, Strada pick-up, Scudo,Doblò e Ducato, oltre ai van derivatidalle vetture. L’ultima generazione delDoblò, Van of the Year per il 2005, sta ri-scuotendo un ottimo successo con le ven-dite aumentate del 30 per cento. Tra qual-che settimana sarà introdotto sui mercatiil nuovo Strada Pick Up, rinnovato nellostile e con una nuova motorizzazione 1.3Multijet da 85 cavalli. È l’unico pick up,lo Strada, sul mercato a trazione anterioree con una portata di circa 700 kg. In Sudamerica ne vendiamo 45mila unità l’an-no, ma è apprezzato anche in Europa chelo scorso anno ne ha assorbito circa 6.500unità”.

Ma ci sono altre novità in arrivo. “Ilprossimo anno - ha concluso Lorenzo Si-stino - avremo il debutto della nuova ge-nerazione dello Scudo e anche questo co-stituirà un importante salto in avanti ri-spetto all’attuale modello. Nel 2008 saràpoi la volta del Minicargo, realizzato inpartnership con Psa e Tofas, che ci con-sentirà di allargare ulteriormente la nostrapresenza nel mondo dei veicoli commer-ciali. Naturalmente una gamma di prodot-ti ricca e completa oltre che moderna nonè sufficiente per il successo se non è so-stenuta da una rete distributiva, di altret-tanta qualità, fatta di operatori professio-nisti che investono in strutture, risorseumane e servizi. Per questo continuiamoa lavorare con grande energia ed entusia-smo per aumentare il numero dei nostridealer professionali che dispongono diaree dedicate ai veicoli commerciali, divenditori specializzati, capaci di proporsicome veri consulenti per il cliente e di of-frire anche veicoli trasformati in collabo-razione con una rete di allestitori selezio-nati e certificati, e che abbiano, infine,una grande competenza in fatto di proces-si e servizi post vendita per la miglioreassistenza e per la conseguente miglioresoddisfazione della clientela”.

(segue a pag. 36)

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IL MONDO DEI TRASPORTI • Giugno 200636 LIGHT & MINITRUCK

Le prime impressioni al volante del Nuovo Fiat Ducato

Design accattivante, sorprendente su strada

TORINO - Sono le strade di Torino il banco di prova deltest drive del Nuovo Ducato. Sul piazzale antistante il Ca-stello del Valentino sono ordinatamente parcheggiati nu-merosi Ducato di tutti i colori. L’insieme ha un certo pia-cevole impatto estetico, ma anche guardati uno ad uno, isingoli veicoli testimoniano il nuovo elegante stile che ca-ratterizza il nuovo modello. Il frontale ha una personalitàforte ed è caratterizzato dal gioco di proporzioni tra ilgrande paraurti anteriore in contrasto con il cofano com-patto. Si tratta di una soluzione stilistica che conferisce alveicolo commerciale Fiat un senso di forza e solidità ab-binato all’eleganza delle linee che continuano su tutto ilprofilo del mezzo. Il paraurti anteriore, di colore grigio, èdiviso in tre parti distinte con la parte centrale che integrala calandra, innovativa nei tratti e nelle proporzioni. Ver-niciata color alluminio accoglie la griglia di colore neronella quale è posizionata la mostrina con il logo Fiat digrandi dimensioni. Inoltre, le due parti laterali del paraurtihanno una linea avvolgente che conferisce al veicolo unsenso di compattezza e robustezza. Nella parte inferiore,due nicchie rettangolari, posizionate ai lati della griglia diraffreddamento, ospitano i fendinebbia. Nel paraurti, sonoinoltre ricavati due incavi laterali che forniscono una su-perficie di appoggio per pulire facilmente il parabrezza. Igrandi proiettori, in policarbonato a lente tersa, hanno unprofilo arrotondato: riprendono le linee del frontale e leproiettano dinamicamente verso il tetto del veicolo. I treriflettori al suo interno svolgono le funzioni di luce abba-gliante, anabbagliante e indicatore di direzione. Sono rea-lizzati con trattamenti d’avanguardia e contribuiscono afare del Nuovo Ducato un veicolo distintivo.

Le porte posteriori a battente sono dotate, nella partebassa, di una modanatura di protezione contro gli urtimentre il paraurti posteriore, oltre a proteggere il veicolo,è dotato di una soglia rivestita da un materiale antiscivo-lo che permette un facile accesso al vano di carico. Glioriginali fanali posteriori, di forma verticale e con colora-zione bicolore (rosso/bianco), incorniciano le porte poste-riori e danno continuità alle linee del veicolo. Infine, ilterzo stop è inserito nello spoiler aerodinamico posto nel-l’architrave superiore delle porte posteriori mentre sulbattente sinistro è inserito il portatarga, a filo carrozzeria,al di sopra del quale spicca il logo Fiat.

IMPORTANTI NOVITÀIN CABINA

Come la linea esterna anche l’interno del Nuovo Du-cato propone numerose e importanti novità. Infatti, è pro-prio sull’abitacolo che gli stilisti e i progettisti hanno con-centrato al massimo i loro interventi. L’obiettivo era otte-nere un’ottima qualità della vita a bordo che privilegiasseabitabilità, ergonomia e funzionalità per rispondere ai bi-sogni di clienti sempre più esigenti. Il risultato è una cabi-na di guida modulare, comoda e funzionale, indubbia-mente bella da vedere e da vivere perché pratica e acco-gliente. La nuova plancia è caratterizzata da un trattamen-to bicolore (grigio per la cornice esterna, grigio scuro peril corpo interno) ed è tutta improntata all’ergonomia e allafunzionalità, oltre che a essere simmetrica e modulare. In-fatti, è stata studiata come un tavolo di lavoro sul quale idifferenti comandi, i quadranti, i vani portaoggetti sonodislocati sfruttando anche la profondità. Una sistemazioneche privilegia la tridimensionalità ed esalta la sensazionedi ampiezza dell’abitacolo.

Il modulo centrale racchiude, in un’area facilmente ac-cessibile, tutti i principali comandi del veicolo: dalla levadel cambio alle manopole di regolazione della climatizza-

zione, dai pulsanti del sistema Blue&Me a quelli dell’au-toradio. Sistemata in una posizione particolarmente como-da per le manovre, c’è la leva del cambio dotata di coman-do a siringa per un più facile e preciso innesto della retro-marcia. A destra, in posizione simmetrica, c’è un comodoportabottiglie, l’accendisigari e un vano che può contenereun capiente posacenere (asportabile e inseribile negli ap-positi vani ad uso dei passeggeri nelle versioni trasportopersone). In basso, poi, c’è un capiente cassetto (con chiu-sura a chiave), nel quale può trovare comodamente postoun computer portatile. Nel modulo laterale destro si trova-no, partendo dall’alto, un cassetto refrigerato (in presenzadi climatizzatore) nel quale può essere riposta una botti-glia da 1,5 litri, l’airbag passeggero (a richiesta) oppureuno spazioso vano a giorno con due scomparti. Più sottotrova posto anche un ampio cassetto dotato di sportello. Isedili sono studiati per essere comodi e avvolgenti e sonorivestiti in tessuto, velluto e finta pelle (a seconda degli al-lestimenti). Dotati di numerose regolazioni, consentono achiunque di trovare la posizione di guida più comoda ecorretta, anche grazie alla regolazione assiale del volante equella dell’altezza per il bracciolo. I sedili anteriori sonomuniti di cinture di sicurezza con pretensionatore e appog-giatesta. Quello del guidatore dispone di serie delle regola-zioni in altezza, longitudinale e inclinazione dello schiena-le (a richiesta può essere riscaldato, avere le regolazionilombare e dell’appoggiabraccia).

Il vano di carico del Nuovo Fiat Ducato oggi offreanche un accesso più facile. La porta laterale scorrevole,infatti, si rivela più semplice da aprire, bloccare, sblocca-re e chiudere grazie alle nuove guide di scorrimento. Leporte posteriori sono apribili a 90° e 180° attraverso unpulsante posto sul pannello della porta (a richiesta è pos-sibile avere le porte con apertura 270°). Con il predellinointegrato nel paraurti, poi, salire dalla parte posteriore delveicolo risulta molto più comodo.

ACCESSO PIÙ FACILEAL VANO DI CARICO

Siccome trasportare in tutta sicurezza la merce caricataè un requisito indispensabile per un veicolo commerciale,il Nuovo Ducato furgone adotta ganci per trattenere lamerce disposti sul pavimento e dotati di anelli di fissag-gio ripiegabili in modo da non essere di ostacolo durantele operazioni di carico e scarico. Inoltre, sono presentialtri quattro ganci posti all’altezza della cintura della fian-cata in corrispondenza dei nodi strutturali. Sono disponi-bili due tipi di paratia di separazione cabina/vano di cari-co: la prima completamente lastrata e rivestita in materia-le fonoassorbente (lato cabina); la seconda dotata di vetroscorrevole comunicante con il vano di carico.

Nuovo Ducato offre una gamma di propulsori costi-tuita esclusivamente da turbodiesel ad iniezione diretta“Common Rail” di ultima generazione (Multijet) - 2.2 da74 kW/100 Cv a 2.900 giri/min e 250 Nm a 1.500giri/min, il 2.3 da 88 kW/120 Cv a 3.600 giri/min e 320Nm a 2.000 giri/min (130 Cv per il settore Camping Car)e il 3.0 da 115,5 kW/157 Cv a 3.500 giri/min e 400 Nm a1.700 giri/min - che offrono valori di coppia e potenzamassima di tutto rilievo, in coerenza con l’immagine diveicolo brillante che da sempre contraddistingue il FiatDucato. Tutti i propulsori del Nuovo Ducato sono carat-terizzati da quattro cilindri in linea - con quattro valvoleper cilindro e doppio albero a camme in testa - e da unaturbina a geometria fissa con intercooler. Per ridurre leemissioni di ossido di azoto, i propulsori sono dotati disistema Egr con raffreddamento dei gas di scarico in ri-circolo, controllato direttamente dalla centralina motore.Il sistema di post-trattamento dei gas di scarico (compo-sto da un pre-catalizzatore e da un catalizzatore principa-

le) completa la ossidazione dei gas garantendo il rispettodei nuovi limiti di emissioni Euro 4. Caratterizzato daconsumi ridotti e da una grande elasticità (basti dire chevanta una curva di coppia praticamente costante da 1.500a 2.700 giri/min), il 2.2 è la risposta ideale per l’impiegotipo urbano. Il 2.3 da 120 Cv è l’evoluzione del collauda-to 2.3 JTD 110 Cv del precedente Ducato ed è stato og-getto di numerosi interventi migliorativi che hanno per-messo sia l’incremento di prestazioni e di coppia sia lariduzione dei costi di gestione e l’aumento della produtti-vità.

MOTORIZZAZIONI PIÙ POTENTIE PARCHE NEI CONSUMI

Questo motore è la risposta ideale per un utilizzomisto: robusto e con ottime prestazioni, agile nel traffico,brillante nelle lunghe percorrenze, è il propulsore perfettotanto per il trasporto persone quanto per la distribuzionemerci in area locale. Senza contare che una coppia cosìelevata permette al veicolo di “spuntare” con disinvolturaanche con carichi gravosi. Per il settore camping car esi-ste una versione del 2.3 Multijet che sviluppa una potenzadi 95,5 kW/130 Cv a 3.600 giri/min e una coppia di 320Nm a 2.000 giri/min. Da sottolineare che quest’ultimo va-lore si mantiene costante da 2000 a 2800 giri/min.

Il motore più potente del Nuovo Ducato è il 3.0 Multi-jet Power, il propulsore ideale per i professionisti che pri-vilegiano la potenza, la coppia e la ripresa. Infatti, forte eversatile, affronta in totale sicurezza tutte le situazioni diutilizzo, assicurando la massima capacità di disimpegnograzie a una riserva di coppia sempre a disposizione delguidatore. Dal trasporto grandi volumi su lunghe distanzeal tempo libero (camper e motorhome) e al trasporto per-sone, il nuovo 3.0 assicura sempre grande produttività,prestazioni e silenziosità. Per sfruttare a fondo potenza ecoppia dei motori 2.3 e 3.0 sono stati sviluppati due nuovicambi manuali a 6 marce che permettono di viaggiareanche in autostrada con regimi motore contenuti. Rispettoai cambi tradizionali a 5 marce, il dispositivo a “6 marce”migliora la guidabilità del veicolo a vantaggio anche dellarumorosità, delle emissioni e delle performance. Al 2.2 èabbinato invece un cambio meccanico specifico a 5marce. Su Ducato sono stati confermati la trazione ante-riore (con motore anteriore trasversale) e lo schema dellesospensioni (anteriori di tipo McPherson, posteriori ad as-sale rigido con molle a balestra) che assicurano stabilitàdi marcia, ottimo sfruttamento del vano di carico e dellospazio in cabina, pesi ridotti e grande versatilità. La tra-zione anteriore è l’ideale per numerosi allestimenti, inparticolare per quelli destinati al tempo libero in quantonon avere ingombranti organi posteriori della trasmissio-ne consente di ottenere una migliore abitabilità.

Particolare attenzione meritano le sospensioni pneu-matiche autolivellanti, elemento innovativo che garanti-sce grande comfort, assicura un assetto costante in ognicondizione di carico (veicolo pieno o vuoto, merci posi-zionate in modo simmetrico o asimmetrico) e permette diabbassare la soglia di carico posteriore (fino a -70 mm)per agevolare le operazioni di carico/scarico delle merci,oppure di alzare il veicolo nella parte posteriore per mi-gliorare l’angolo di rampa e/o il superamento di un osta-colo sotto il veicolo. Rispetto alle normali sospensioni, illivello della soglia di carico risulta più basso e consenteall’utente di abbassarlo ulteriormente, agendo sui pulsantiposizionati sulla plancia. Sono selezionabili 11 posizioni(5 di sollevamento, 5 di abbassamento oltre alla posizione0 che corrisponde al livello di marcia). Una volta regola-to, l’assetto si mantiene impostato fino a una velocità di15 km/h. Superata tale velocità, l’assetto si riporta auto-maticamente alla quota nominale di marcia.

ri sono l’affidabilità e la durata: perquesto motivo sono stati effettuati testmolto severi che hanno riprodotto tuttele condizioni di utilizzo (oltre 7 milionidi chilometri).

Nuovo Ducato si propone come puntodi riferimento anche per quanto riguardala massima funzionalità e la qualità dellasicurezza preventiva, attiva e passiva.Così, grazie agli interventi effettuati, ilnuovo modello si pone ai vertici dellasua categoria. Come dimostrano, peresempio, la scocca a rigidezza differen-ziata, i nuovi impianti frenanti con 4freni a disco, l’adozione di serie sull’in-tera gamma dell’Abs completo di Ebd edell’airbag del guidatore. Inoltre, a se-conda dei mercati e delle versioni, sonodisponibili come dotazioni standard o arichiesta l’Asr e l’Esp, i window bag, iside bag e l’airbag del passeggero ante-riore, oltre che dispositivi destinati allaprotezione contro il furto del veicolo edel carico. Dell’Esp sono parti integrantii sistemi Lac (Load adaptive control),ovvero il controllo adattativo del carico(Il Nuovo Ducato è il primo veicolo Fiatche presenta questa innovazione), l’HillHolder per l’assistenza nelle partenze insalita, l’Hba (Hydraulic brake assistan-ce), ovvero l’assistenza elettroidraulicadi frenata, l’Asr (Anti slip regulation)che provvede a ottimizzare la trazione aqualsiasi velocità, l’Msr (Motor schlepp-moment regelung) che interviene in casodi cambio brusco di marcia durante lascalata, ridando coppia al motore.

MASSIMA ATTENZIONEPER L’ERGONOMIA

Il nuovo modello conferma la massi-ma attenzione ai fattori legati all’ergono-mia, al comfort acustico, climatico e vi-brazionale. Il benessere a bordo costitui-sce infatti un aspetto di primaria impor-tanza per l’utente di un veicolo commer-ciale che passa lunghe ore al volante incondizioni spesso impegnative. Per que-sta ragione l’abitacolo è stato concepitocome un ufficio mobile accogliente, lu-minoso, confortevole, silenzioso, con unassetto di guida di tipo automobilistico,ideale per affrontare la strada nelle mi-gliori condizioni psico-fisiche, con tantospazio a disposizione (cassetti, sportellie ripiani) per riporre i propri oggetti(PC, carte stradali, cellulari). Contribui-scono al comfort di bordo anche le so-spensioni autolivellanti e le dotazioni in-fotelematiche tra le quali il sofisticatoBlue&Me, l’innovativo sistema “basatosu Windows Mobile” nato dalla collabo-razione tra Fiat Auto e Microsoft, chepermette di fare/ricevere telefonate eascoltare musica mentre si guida inmodo semplice e sicuro. Grazie alla tec-nologia Bluetooth, il sistema consente dicomunicare dalla vettura con il mondoesterno attraverso i propri dispositivipersonali quali telefoni cellulari e pal-mari. Senza contare che sul Nuovo Du-cato sono disponibili anche la telecame-ra per la visibilità posteriore e i sensoridi parcheggio che aiutano a manovrarein spazi ristretti, oltre al Cruise Controlche alleggerisce la fatica dei lunghi spo-stamenti autostradali.

(segue da pag. 35)

Nelle linee della carrozzeria il Nuovo Ducato dimostra una personalità ancora più convincente e lasciaintuire una modernità che caratterizza l’intero veicolo, in linea con le moderne esigenze della clientela.

Il lavoro di Giugiaro e quello dei progettisti hanno fatto del Ducato un veicolo che risultacompletamente trasformato sul piano della funzionalità, delle prestazioni e della redditività

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la consegna di oggetti più pesanti. Lagamma del nuovo Transit copre le esi-genze di tutti gli operatori.

MAINZ - “Sono sempre stato fiero diFord Transit. E so che, certamente,ognuno di noi all’interno di Ford Euro-pa è altrettanto fiero di questi risultati,ma nessuno lo è più degli ingegneri edei responsabili del marketing che han-no lavorato così duramente per assicu-rare questo successo che dura da 40 an-ni”. Non nasconde il suo entusiasmoJohn Fleming, Presidente e Ammini-stratore Delegato di Ford Europa, nelmomento in cui i mercati del vecchiocontinente accolgono il nuovo Transit,nuova moderna e accattivante evolu-zione di una vera e propria icona deltrasporto su strada. Per vedere da vici-no e provare il nuovo Transit ci siamotrasferiti a Mainz, nella Germania cen-tro-occidentale.

Ford Transit, il veicolo commercialedi maggior successo in Europa (si po-trebbe definire una vera e propia pietramiliare nel suo genere), intende attrarreulteriormente l’attenzione degli opera-tori nel settore del trasporto leggerocon una serie di miglioramenti volti aconfermare la sua leadership.

Frutto di un duro lavoro dei designere degli ingegneri Ford, che si è protrat-to per 18 mesi, questi miglioramentirappresentano i cambiamenti più im-portanti realizzati su Transit negli ulti-mi cinque anni e puntano a offrire alconsumatore una scelta più ampia intermini di motorizzazioni, carrozzerie,allestimenti e accessori. Transit vantauna gamma di motori completamenterinnovata che prevede un’intera fami-glia di diesel dai consumi ridotti. E, na-turalmente, Transit è disponibile contrazione anteriore o posteriore, decinedi configurazioni di carrozzeria, com-preso un nuovo Transit a passo mediocon tetto basso, ideale per l’impiegonei parcheggi sotterranei, come negliaeroporti, e un’opzione di assale ante-riore più robusto, per quegli operatoriche devono contare su attrezzature pe-santi, ad esempio per i servizi d’emer-genza.

Quella del nuovo Transit è probabil-mente la gamma più completa e flessi-bile attualmente disponibile nel settoredei veicoli commerciali in Europa: 60strutture di base e carrozzerie, trazioneanteriore e posteriore, tre varianti dipasso (corto, medio, lungo, con l’op-zione di un telaio allungato), quattrolunghezze per il vano di carico da 2,58a 4 metri, possibilità di scegliere tra ivan con tetto basso, medio e alto non-ché tra i telai a cabina singola e doppiae i bus con tetto basso o medio, nuovivan e combi a passo medio e tettobasso.

LOOK MODERNOE ACCATTIVANTE

Transit ha sempre potuto contare suquell’immagine di van originale e ro-busto che è parte della sua tradizione.Per questo motivo, Ford ha dovuto tro-vare il modo di differenziarlo attraver-so uno stile più ricercato. Le modificheallo stile esterno hanno attribuito alveicolo un profilo più moderno. Il ri-sultato è stato ottenuto rialzando l’al-tezza del cofano, introducendo unanuova calandra e ingrandendo l’OvaleFord (23,5 cm di larghezza), adottandodei proiettori sviluppati in altezza, in-troducendo nuovi cerchi e nuovi detta-

gli esterni, ampliando la scelta di nuovicolori e infine rinnovando il design perle porte anteriori. All’interno, il nuovoTransit offre diverse soluzioni che nonmancheranno di soddisfare gli utenti,in special modo gli artigiani, che oggirappresentano una fascia sempre piùimportante tra i proprietari di Transit eche richiedono interni che riflettano laqualità e la funzionalità delle moderneautomobili: leva del cambio montata inalto sulla plancia (garantisce una posi-zione di guida simile a un’automobile,migliora l’ergonomia e permette unmaggior controllo del volante); innova-tive combinazioni di vani portaoggettial vertice della categoria; nuova stru-mentazione, nuovi interruttori, nuovovolante; rivestimento bicolore del cru-scotto; rivestimenti nuovi, raffinati tes-suti di ottima qualità, pelle in optional.

GRANDE POTENZAE CONSUMI CONTENUTI

Per Transit c’è a disposizione unagamma di nuovi motori diesel, potentied efficienti, che rispettano la normati-va Euro IV. C’è anche un nuovo moto-re benzina, il 2.3 Duratec da 107kW/145 cv a 5.250 giri/min e coppiamassima di 210 Nm a 3.850 giri/min,per i modelli a trazione posteriore. Lacaratteristica di tutti questi propulsori èla grande potenza abbinata a consumicontenuti. I sei motori diesel, tre da 2.2litri e tre da 2.4 litri di cilindrata, costi-tuiscono la colonna portante della nuo-va famiglia di motori Transit. Le ver-sioni a trazione anteriore sono disponi-bili con i tre motori diesel 2.2 litri,montati trasversalmente: 63 kW/85 cva 3.500 giri/min e coppia di 250 Nm a1.500 giri/min, 81 kW/110 cv a 3.500giri/min e coppia di 285 Nm a 1.750giri/min, 96 kW/130 cv a 3.500 gi-ri/min e coppia di 310 Nm a 1.600 gi-ri/min. Per i Transit a trazione posterio-re è prevista la scelta dei tre motoridiesel 2.4 litri: 74 kW/100 cv a 3.500giri/min e coppia di 285 Nm a 1.600giri/min, 85 kW/115 cv a 3.500 gi-ri/min e coppia di 320 Nm a 1.750 gi-ri/min e 103 kW/140 cv a 3.500 gi-ri/min e coppia di 375 Nm a 2.000 gi-ri/min.

Per le varianti a trazione anteriore eper i modelli base a trazione posterioreè previsto un cambio manuale a cinque

marce, per i motori da 115 cv e 140 cvè disponibile un cambio a sei marce. Ipropulsori sono dotati di sistema EGRdi ricircolo dei gas di scarico raffredda-to ad acqua. Gli intervalli di manuten-zione sono ogni 25.000 km o un annoper tutti i motori diesel, eccezion fattaper il 2.4 litri TDCi 140 cv con 50.000km o due anni. Il nuovo motore a ben-zina presenta intervalli di manutenzio-ne di 20.000 km o un anno. Senza con-tare che le sedi delle valvole in mate-riale rinforzato lo rendono adatto allaconversione a Gpl o metano.

Gli operatori dei veicoli da una edue tonnellate si sono via via differen-ziati nel tempo. I Transit da una tonnel-lata tendono a essere utilizzati per leconsegne all’interno delle città, per lepiccole attività e la movimentazione

giornaliera. Le versioni da due tonnel-late vengono più spesso impegnate ne-gli spostamenti rapidi in autostrada per

Il Transit del 2006 è un veicolo chepresenta una serie di miglioramenti voltia confermare la sua leadership dimercato e che rappresentano icambiamenti più importanti realizzatisul modello negli ultimi cinque anni.

1965 - Nasce il Transit con la proposta di molte tecnolo-gie innovative come il pannello strumenti con circuitistampati, il bloccasterzo optional, la porta laterale scorre-vole e gli attacchi per la cintura. Poco dopo il lancio ven-gono introdotti anche i fari alogeni, i pneumatici tubelesse le balestre alleggerite. L’offerta iniziale di motori è co-stituita dai due motori benzina 1.7 litri da 73 cv e 2.0 litrida 85 cv e dal motore diesel Perkins 4/99 da 43 cv.

1966 - Offerto il primo Transit a passo lungo, il motorePerkins 4/108 diesel sostituisce il 4/99.

1971 - Arrivano una nuova griglia di tipo automobilisti-co e una nuova politica di denominazione dei modelli cheriflette il passaggio alle misure metriche. La numerazionedel modello identifica la portata in kg divisa per 10.

1972 - I motori diesel sono rimpiazzati dai nuovi propul-sori diesel a regime elevato realizzati direttamente daFord. Sono i motori York da 54 cv o 61 cv.

1975 - All’interno della cabina di Transit vengono rica-vati 100 mm in più di spazio per le gambe e la lunghezzadella colonna dello sterzo è allungata per migliorare la po-sizione di guida. Il motore Essex V4 benzina da 1.7 litri èsostituito dal più economico Kent 1.6 litri.

1976 - Per la prima volta nella sua storia Transit montasul suo modello più pesante - il 190 - i freni a disco ante-riori di tipo ventilato.

1978 - C’è un importante cambiamento nella parte ante-riore con un cofano più dritto e più lungo per poter ospita-re motori OHC più efficienti. Disponibile il cambio auto-matico C3.

1984 - Transit monta il motore diesel 2.5 litri a iniezionediretta, realizzato direttamente da Ford a Dagenham, piùpotente del propulsore York e con consumi inferiori del 24per cento.

1986 - Lancio del nuovissimo Transit con un coefficien-

te CX 0,37 migliore di molte automobili e un CX-S (CdA)più basso dell’11 per cento che contribuisce a ridurredell’8 per cento i consumi. È un Transit ancora più flessi-bile con le portiere che consentono il carico di pallet da unmetro. La superficie vetrata è più grande per consentireuna maggiore visibilità. Lo spazio di carico è aumentatofino al 13,5 per cento a seconda dei modelli.

1991 - Per la prima volta è disponibile su Transit un mo-tore turbodiesel, sviluppato a partire dal motore DI 2.5litri. Transit è anche il primo veicolo commerciale dotatodi acceleratore elettronico. L’offerta comprende anche unmotore benzina da 85 e 97 cv. La struttura ausiliaria, com-pletamente riprogettata, migliora la sicurezza e consente aTransit di superare il crash-test a 48 km/h, mantenendo inposizione i tre sedili e gli occupanti.

1994 - Transit viene aggiornato con una serie di modifi-che all’interno e all’esterno. Tra queste la nuova grigliaovale Ford. L’abitacolo si caratterizza per una rumorositàridotta del 70 per cento, dotazioni di sicurezza e antifurtosempre più ricche e sofisticate e un interno più simile aun’automobile. Sul rinnovato motore diesel 2.5 sono statemigliorate le emissioni e c’è anche un nuovo motore ben-zina da 115 cv.

2000 - Nuovo millennio, nuovo Ford Transit con trazio-ne anteriore e posteriore e motori montati in configurazio-ne longitudinale e trasversale, sfruttando lo stesso telaio.Le due versioni hanno il 95 per cento di parti comuni. Iltetto è composto da un grosso pannello stampato in unpezzo unico, il più grande al mondo. Tre passi, quattrolunghezze di carico, tre varianti d’altezza per il tetto.

2001 - Transit vince il titolo internazionale di Van del-l’Anno 2001.

2005 - Transit festeggia il 40° anniversario e la produ-zione dei primi cinque milioni di unità.

2006 - Lancio a Mainz, in Germania, della nuova gene-razione del Ford Transit.

Quarant’anni da protagonistaLe principali tappe della storia Transit

IL MONDO DEI TRASPORTI • Giugno 200638 LIGHT & MINITRUCK

FORD / DEBUTTA LA SECONDA GENERAZIONE DEL TRANSIT

Elisir di eterna giovinezzaFrutto di un duro lavoro di designer e ingegneri che si è protratto per 18 mesi

di Fabio Basilico

Qui sopra, i nuovi Transit pronti per la prova su strada. A destra, John Fleming,presidente e amministratore delegato di Ford Europa; sotto, Peter Fleet,direttore marketing, vendite e servizio veicoli commerciali Ford Europa.

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“La verità - dice Peter Fleet, Diretto-re Marketing, vendite e Servizio Veico-li Commerciali di Ford Europa - è chele aspettative dei clienti stanno cre-scendo. Rispetto a cinque anni fa vo-gliono di più dal loro furgone e si a-spettano gli stessi livelli di equipaggia-mento e di comfort della loro automo-bile”.

PER LE ESIGENZEDI OGNI OPERATORE

Ecco perché, in base ad un’appro-fondita ricerca tra i consumatori, l’a-bitacolo del nuovo Transit presenta oradiverse soluzioni, come gli ampi conte-nitori e i diversi vani dove riporre og-getti e documenti, tre livelli di riscalda-mento e ventilazione, quattro opzionidi rivestimenti, tra cui la pelle, dieciopzioni per la configurazione dei sedi-li, Cruise-control disponibile per la pri-ma volta, sensori di parcheggio poste-riori, nuovo pannello strumenti, dispo-nibilità del navigatore satellitare, di-sponibilità di connessione Bluetoothper telefono cellulare, tre livelli di si-stemi d’intrattenimento a bordo, la pri-ma chiave autoricaricabile a tenuta sta-gna del settore, disponibilità di sistemidi chiusura personalizzati, sistemi anti-furto migliorati.

Per quanto riguarda la sicurezza,

Alla scoperta su strada del nuovo Ford Transit

In viaggio di lavoro come se si fosse a bordo di un’auto

MAINZ - Il tranquillo paesaggio intorno a Mainz, dove domina incontra-stato il verde dei boschi e dei campi coltivati, ci ha offerto l’occasione diuna lunga e articolata prova su strada del nuovo Transit. Già al primosguardo, si nota come Transit abbia assecondato l’attuale trend stilisticoche vuole i veicoli commerciali dotarsi di abitacoli, rivestimenti, colori ecaratteristiche di guida proprie di un’automobile. Il profilo del nuovoTransit è più marcato e definito. Le portiere conservano una linea di cintu-ra bassa per assicurare un’ottima visibilità, mantenendo la tipica formadel finestrino ma presentando un nuovo design per la grafica del pannello.

È sul frontale, nell’immagine che Transit proietta nello specchietto re-trovisore del veicolo che lo precede, che risulta ben chiara la nuova dire-zione stilistica: con la possente calandra e l’Ovale Ford più grande, lungoben 23,5 cm. Il rialzo del cofano intorno alla base parabrezza assicura aTransit un aspetto più imponente e una sensazione di forza e di potenza,oltre a offrire un ottimo appoggio quando si deve pulire il vetro. La formadei fari proiettata verso l’alto crea un legame diretto con il Transit Con-nect, definendo un elemento stilistico che richiama i temi che si riscontra-no in altri prodotti di Ford Europa.

Gli interni sono stati trasformati e ora dispongono di un nuovo cruscot-to bicolore, un volante di tipo automobilistico e la leva del cambio monta-ta in posizione elevata. Le modifiche derivano da un’estesa ricerca con-dotta dagli specialisti in ergonomia di Ford, presso i proprietari Transit ditutte le età e sesso che lo utilizzano su base quotidiana. Le ricerche sisono focalizzate sull’interazione con gli strumenti e i comandi, sulla tipo-logia degli oggetti che vengono deposti nell’abitacolo e sui sistemi di sti-vaggio necessari. Il nuovo posizionamento della leva del cambio, che èstata trasferita dal pavimento sulla consolle centrale, è originato proprioda questa ricerca. Questa soluzione presenta una serie di vantaggi: liberaspazio e permette l’attraversamento della cabina, assicura una guida piùsimile a un’auto e riduce la trasmissione di rumore e vibrazioni nell’abita-colo. Il pannello strumenti e la plancia centrale del nuovo Transit sonostati rivisti per l’autista professionale.

La nuova generazione dello storico modello Ford viene offerta con unagamma di ben sei motori Duratorq TDCi completamente nuovi, tre va-rianti da 2.2 litri e tre varianti da 2.4 litri, e un motore benzina Duratec 2.3litri compatibile con metano e GPL (tutti Euro 4). Entrambi i motori die-sel common-rail Duratorq TDCi adottano sistemi d’iniezione common-rail. Grazie a questo sistema affidabile e alla tecnologia con quattro valvo-le per cilindro e l’iniettore centrale, i due propulsori rispettano ampiamen-te i limiti sulle emissioni imposti dalla normativa Euro IV, che richiedeuna riduzione del 50 per cento degli ossidi d’azoto e del 40 per cento delparticolato rispetto ai precedenti livelli di Euro III. I Transit a trazione an-teriore sono disponibili con tre livelli di potenza per i motori DuratorqTDCi 2.2 litri, montati trasversalmente: 85 cv, 110 Cv e 130 cv. I Transitcon trazione posteriore propongono una scelta di tre motori DuratorqTDCi di 2.4 litri di cilindrata, montati longitudinalmente: 100 cv, 115 cv e140 cv. Il Duratorq TDCi 2.2 litri è stato sviluppato nel Centro “Excellen-ce Diesel” di Ford a Dagenham, nell’ambito della collaborazione conPSA Peugeot Citroën. Il 2.4 litri è un ulteriore sviluppo utilizzato in esclu-siva da Ford. Tutti i motori, eccetto le versioni da 130 cv e 140 cv, hannoun turbocompressore a geometria fissa. Le unità da 130 cv e 140 cv di-spongono, invece, di turbocompressori a geometria variabile con attiva-zione elettrica, che consentono di ottimizzare la coppia a ogni regime dirotazione del motore. Della famiglia di motori del nuovo Transit fa parteanche il nuovo quattro cilindri benzina Duratec 2.3 litri da 145 cv, prodot-to in Messico. Ovviamente, anche in questo caso il motore rispetta la nor-mativa Euro IV. Le versioni a trazione anteriore hanno un cambio manua-le a cinque marce, così come le versioni a trazione posteriore con motoriDuratorq TDCi 100 cv e Duratec benzina 145 cv. Sulle varianti a trazioneposteriore, con i motori Duratorq 115 Cv e 140 cv caratterizzati da unacoppia elevata, è di serie il cambio manuale a sei marce.

Transit monta freni a disco ventilati anteriori con feritoie di ventilazio-ne posteriori per un raffreddamento più efficace e per ridurre l’affatica-

mento e l’interferenza nelle frenate più severe. Posteriormente, sono pre-visti i freni a disco pieno. La maggiore efficacia del sistema frenante è ul-teriormente esaltata dall’Abs che è ora di serie su tutta la gamma. I senso-ri di velocità su tutte le ruote verificano se c’è un bloccaggio durante lafrenata e modulano la pressione del freno per evitare che i pneumatici slit-tino e il guidatore perda il controllo del veicolo. L’Abs migliora anche lafrenata sulle superfici scivolose, ridistribuendo la coppia frenante per ri-pristinare l’ottimale trazione sulle ruote. La distribuzione elettronica dellaforza frenante assicura l’equilibrio ottimale tra le ruote anteriori e poste-riori in funzione del peso e delle condizioni di guida. Il BTCS è offerto inoptional.

Combinando il controllo di trazione con l’Esp, il team di Transit hasviluppato un sofisticato sistema in grado di rilevare quando il veicolo sta

deviando dalla traiettoria impostata dal guidatore. In questo caso, il siste-ma applica immediatamente la potenza necessaria e regola la frenata perriportare il veicolo in linea. Sofisticati sensori d’imbardata e sistemi elet-tronici controllano la deviazione e reagiscono attuando una forte pressio-ne sulla pompa del sistema dei freni, in modo più rapido di qualsiasi per-sona, per evitare il sottosterzo o il sovrasterzo.

La cabina del Transit è stata migliorata e offre ora soluzioni di stivag-gio al vertice della categoria: sulla superficie superiore del cruscotto sonostati ricavati due grandi vani di stivaggio e il guidatore ha a disposizioneuna presa da 12 volt. Sono stati anche previsti un ampio cassetto portaog-getti con guide di sostegno per blocchi A4, la custodia per i tagliandi di

parcheggio e pedaggio, due portabottiglie da 2 litri e due portabicchieri,con un terzo ricavabile se viene eliminato il posacenere. I sedili anteriorisono montati su nuove basi d’appoggio per ridurre la probabilità di collas-sare in caso d’incidente e dunque limitare i traumi. L’imbottitura dei sediliè stata riprogettata per migliorare il comfort, specialmente nei lunghiviaggi. Sul nuovo Transit sono disponibili due volanti: uno standard e unnuovo volante rivestito in pelle con razze in alluminio lucidato e i pulsantidel cruise control. Il volante in pelle è di serie quando si ordina il cruisecontrol.

Al volante del nuovo Transit si percepisce una significativa riduzionedi rumore, vibrazioni e ruvidità. Anche in questo caso, sono state adottatenumerose soluzioni per equiparare il comfort di Transit a quello di un’au-tomobile. Il team di ingegneri ha raggiunto l’obiettivo applicando gli stes-

si processi di sviluppo utilizzati per realizzare l’ambiente di guida e le raf-finate dinamiche delle automobili Ford. Per esempio, è stata posta parti-colare attenzione nel definire il comportamento dello sterzo. È sufficiente-mente duro e lineare nelle curve e in autostrada ad alta velocità, ma nonrichiede uno sforzo eccessivo quando si guida in città a bassa andatura. Ilfatto che Transit venga spesso utilizzato anche da persone non abituatealla guida di un veicolo commerciale, ad esempio, coloro che affittano unfurgone per un trasloco o un minibus per una gita, il team di ingegneri hareso l’uso della frizione il più prevedibile e progressivo possibile. Molticomandi e leve degli indicatori presenti nella cabina di Transit derivanodirettamente da quelli delle automobili Ford.

IL MONDO DEI TRASPORTI • Giugno 2006 39LIGHT & MINITRUCK

mentre il precedente Transit era consi-derato sicuro, il team di sviluppo hacolto l’opportunità di partire da questareputazione e migliorare ulteriormentei sistemi di sicurezza del nuovo veico-lo. L’Abs con Ebd è ora di serie nellagamma, su tutti i mercati, mentre lastruttura anteriore è stata rivista per mi-gliorare ulteriormente la resistenzacontro gli urti a bassa velocità.

L’airbag per il guidatore è di serie ein optional c’è l’airbag da 120 litri latopasseggero. Inoltre, sono disponibilicome optional, per la prima volta suTransit, gli airbag laterali per la prote-zione testa torace, montati nel sedile.Transit pensa proprio a tutto, propo-nendo anche la predisposizione di at-tacchi Isofix per un montaggio rapidodei seggiolini dei bambini.

Lo schema base delle sospensioni ri-mane lo stesso del modello precedente:schema McPherson sull’anteriore e unassale posteriore Hotchkiss. Transit èanche dotato di sistema di controllodella trazione Btcs, controllo attivodell’imbardata e sistema di controllodinamico adattivo del carico. Puòanche essere equipaggiato di Esp. Laproduzione del Transit è ora concentra-ta in due fabbriche: Southampton inGran Bretagna e Kocaceli in Turchia.Ciò consente notevoli economie in ter-mini di costi di produzione.

Importanti miglioramenti sia sul piano del comfort che su quello della funzionalità e delle prestazioni

Le modifiche all’interno dell’abitacolo, e soprattutto per quanto riguarda plancia e cruscotto, derivano da un’estesa ricerca condotta dagli specialisti in ergonomia di Ford, presso i proprietari Transit di tutte le età e sesso che lo utilizzano su base quotidiana.

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IL MONDO DEI TRASPORTI • Giugno 200640 LIGHT & MINITRUCK

ATESSA (Chieti) - Dal 1978, data dellacreazione della Sevel (Società EuropeaVeicoli Leggeri) ad Atessa, in provin-cia di Chieti, la cooperazione tra ilGruppo Fiat e il Gruppo PSA PeugeotCitroën costituisce una sintesi di cono-scenze in campo tecnico e produttivoche la pongono all’avanguardia nel pa-norama europeo dei veicoli commer-ciali leggeri. Oggi, i nuovi Fiat Ducato,Citroën Jumper e Peugeot Boxer(nome in codice del progetto: X250)sono qui a ribadire la validità di questajoint venture, che proseguirà nel futuroper molti anni a venire.

Nel 1981 è iniziata l’attività dellostabilimento in Val di Sangro con unaproduzione di 350 veicoli al giorno.L’impianto viene successivamente am-pliato per sostenere la produzione diuna più vasta offerta, fino ad arrivarealla capacità attuale di oltre 900 veicolial giorno (che comprende il Ducato perFiat e, per PSA Peugeot-Citroen, i Peu-geot Boxer e Citroën Jumper), che sali-rà di oltre 10 per cento al momento dellancio commerciale delle nuova fami-glia di veicoli. Il 15 dicembre 2005 èstato raggiunto il traguardo dei 3 milio-ni di veicoli prodotti che, messi unodietro l’altro, formerebbero una colon-na di 15mila chilometri, che sarebbepiù o meno la distanza fra Val di San-gro e Sydney in Australia.

Premiata dal grande successo com-merciale in Europa, la cooperazione trai due Gruppi si è consolidata negli annie copre oggi gran parte dei bisogni del-la clientela dei veicoli commerciali; enel gennaio del 2002, è stata prolunga-ta fino al 2017. L’accordo definisce lemodalità di sviluppo e d’industrializza-zione di due nuove gamme di veicolicommerciali leggeri, nonché gli obiet-tivi economici e industriali del proget-to.

Il proseguimento fruttuoso di questacooperazione consente ai due partner didividere le spese di progettazione e diinvestimenti e di realizzare in questomodo importanti economie di scala. Ilprimo veicolo, chiamato X250 (codiceche identifica le nuove generazioni di

Fiat Ducato, Peugeot Boxer e CitroënJumper) verrà commercializzato a par-tire dall’inizio del secondo semestredell’anno e sarà fabbricato nello stabi-limento Sevel di Val di Sangro. Il se-condo veicolo, fabbricato nel sito diValenciennes in Francia, sarà presenta-to successivamente. Nel marzo 2005,per rispondere alla prevedibile evolu-zione del segmento dei piccoli veicolicommerciali in Europa, i due Gruppi

hanno firmato un accordo per lo svi-luppo e la produzione di una terza fa-miglia di veicoli: si tratta di un nuovominicargo che sarà costruito, sotto ilcoordinamento della Tofas, nel suo sta-bilimento di Bursa (Turchia) e in stretta

collaborazione con le due Società.Con gli accordi del 2002 e del 2005,

Fiat ed il Gruppo PSA Peugeot Citroënhanno convenuto di investire comples-sivamente circa 2,2 miliardi di euro.Quasi il 50 per cento di questa sommaè stato destinato all’impianto italiano,dove la produzione annua è di ben 230mila unità e potrebbe raggiungere, suc-cessivamente, 260 mila unità.

In dettaglio, per la Sevel di Atessa

gli investimenti proprio per lo sviluppoe la produzione dei modelli futuri -cioè i nuovi Ducato, Boxer e Jumper -sono stati di oltre 1,1 miliardi di euro,di cui 700 milioni riservati allo svilup-po del nuovo prodotto e all’attrezza-

mento dei fornitori; gli altri 400 milio-ni di euro sono stati stanziati per l’am-pliamento dei fabbricati per la lastratu-ra e il montaggio, l’inserimento di nuo-vi macchinari di produzione, la realiz-zazione di un nuovo piazzale logistico

di Cristina Altieri

Per la produzione di questo commercialedi successo, che vuole continuare a essere un punto di riferimento nellasua categoria. Un accordo importanteper le prospettive di entrambi i gruppi

FIAT-PSA / Lo stabilimento Sevel in Val di Sangro

Il più grande d’EuropaATESSA (Chieti) - Lo stabilimento Sevel (sigla che sta perSocietà Europea Veicoli Leggeri) in Val di Sangro è il piùgrande impianto di produzione di veicoli commercialileggeri d’Europa. Nata nel 1981 dalla joint venture pari-tetica tra Fiat e PSA Peugeot Citroën, la fabbrica sorge trai comuni di Atessa e Paglieta in provincia di Chieti, suun’area di oltre un milione e 200 mila metri quadrati (120ettari), di cui 344.000 coperti (34 ettari), ed è attrezzataper l’intero ciclo produttivo: lastratura, verniciatura emontaggio.

Occupa attualmente 5.200 persone (più del 95 percento delle quali risiede in Abruzzo) e dai suoi cancelli,ogni giorno, entrano 250 autoarticolati con materiali edescono 200 bisarche e 4 treni con i veicoli prodotti. E an-cora: la lastratura fabbrica circa 300 tipi di scocche diffe-renti, la verniciatura utilizza 122 colori e il montaggioproduce più di 6.000 versioni e oltre 150 optional.

Numeri che colpiscono, giustificati dalle più svariateesigenze degli utilizzatori professionali e delle flotte allequali il prodotto di Sevel sa rispondere. Insomma, unodei punti di forza di Sevel è proprio la gestione dellacomplessità del prodotto. Inoltre, a conferma dell’apprez-zamento del veicolo sul mercato, in 25 anni di vita non cisono mai state interruzioni produttive ma, al contrario,una costante crescita di produzione, occupazione e inve-stimenti.

In più, l’impianto risponde ai più elevati standard diqualità e rispetto ambientale: il sistema qualità è statocertificato Iso 9001 (Vision 2000) e il sistema di gestioneambientale ha ottenuto la certificazione Iso 14001. Di as-soluto interesse è il nuovo impianto di verniciatura diSevel, costruito per il nuovo veicolo X250, che per tecno-logia e rispetto dell’ambiente è tra i più avanzati d’Euro-pa (come dimostra l’applicazione dello smalto ad acqua).

All’interno dell’edificio - lungo circa 330 metri e largo60 - vi lavorano 150 persone per turno, ci sono 23 robotche applicano il sigillante e lo smalto. Poi vengonoi ibagni di cataforesi e i forni di asciugatura e di cottura.Tutto automatizzato. Ai dipendenti è affidato solo il com-pito di sorvegliare il processo e controllare il risultato.Anche la preparazione delle superfici da verniciare è inparte automatizzata: vi provvedono i rulli costituiti dapenne di emù particolarmente adatte perché non si elettri-ficano durante lo strofinio.

A differenza delle automobili, inoltre, le scocche deiveicoli commerciali sono verniciate anche all’interno,perché le superfici delle versioni “da carico” sono invista. Ecco perché per ogni modello X250 si devono,quindi, ricoprire di smalto circa 65 metri quadri di lamie-ra: servono 10 chilogrammi di smalto e 137 metri di sigil-lante. In un anno se ne consumano 25 milioni di metri,circa 4 volte il raggio terrestre.

Infine, il nuovo impianto di verniciatura propone unambiente ben aerato, luminoso e silenzioso. Merito delpotente impianto di ricambio dell’aria e delle linee di tra-zione delle vetture che sono a cinghie di gomma e, quin-di, silenziose.

Come si può intuire, nulla è stato lasciato al caso perfar sì che il nuovo veicolo commerciale noto con il nomein codice di X250 centri l’obiettivo di continuare ad esse-re il punto di riferimento della sua categoria per stile,funzionalità, performance, comfort ed affidabilità.

Va detto in ogni caso che Fiat e Psa vantano nell’ambi-to dei commerciali una profonda esperienza, per cui inuovi Boxer, Ducato e Jumper (in ordine rigorosamentealfabetico) hanno le carte in regola per imporsi in un set-tore che in Europa è particolarmente combattuto: quellodei cosiddetti “grandi volumi”. Anche per questo si èpuntato su un look distintivo d’avanguardia, assicurandonel contempo maggior capacità e facilità di carico, pre-stazioni e qualità della vita a bordo a livelli di eccellenza,dotazioni telematiche e di sicurezza ancora più innovati-ve ma soprattutto costi di gestione realmente ridotti.

FIAT-PSA / RINNOVATO L’ACCORDO PER I NUOVI DUCATO, JUMPER E BOXER

Una convinta alleanzaCose c’è dietro la prosecuzione della collaudata joint venture tra Fiat, Citroën e Peugeot

Sotto il titolo da sinistra, i nuovi Peugeot Boxer, Citroën Jumper e Fiat Ducato,che dei precedenti modelli hanno in pratica mantenuto soltanto il nome. Qui sopra, il moderno impianto di verniciatura di Sevel in Val di Sangro.

e di un nuovo reparto di verniciaturadotato della più moderna tecnologia.La partecipazione societaria fra i duepartner è paritetica e mentre la gestionedello stabilimento è stata affidata allaFiat Auto.