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Malattie Croniche Non Trasmissibili e Nutrizione Clinica Il Diabete Mellito

Malattie Croniche Non Trasmissibili e Nutrizione Clinica · - LADA (Latent Autoimmune Diabetes in Adult) Obiettivi al momento della diagnosi • Far prendere progressivamente coscienza

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Malattie Croniche Non Trasmissibili e Nutrizione Clinica

Il Diabete Mellito

L’epidemia di obesità e diabete in USA Obesità (BMI ≥30 kg/m2)

Diabete

1994

1994

2000

2000

No Data <14.0% 14.0-17.9% 18.0-21.9% 22.0-25.9% >26.0%

No Data <4.5% 4.5-5.9% 6.0-7.4% 7.5-8.9% >9.0%

CDC’s Division of Diabetes Translation. National Diabetes Surveillance System

2009

2009

Standard Italiani Per la Cura del Diabete, AMD SID 2016

Standard Italiani Per la Cura del Diabete, AMD SID 2010

Epidemiologia e forme cliniche E’ una malattia piuttosto frequente (3-4% della popolazione generale, ma si calcola che, per ogni paziente diabetico noto, ve n’è uno ignoto)

Forma secondaria (molto rara: pancreasectomia, terapia steroidea protratta ecc.)

Forma primitiva (la quasi totalità) tipo 1 (circa l’8%) tipo 2 (oltre il 90%) - LADA (Latent Autoimmune Diabetes in Adult)

Obiettivi al momento della diagnosi

• Far prendere progressivamente coscienza

della malattia • Motivare alla nuova situazione di vita • Accompagnare all’accettazione della

patologia ai fini di una collaborazione attiva

Il percorso dovrà prevedere

• La conoscenza del personale modo di porsi del paziente di fronte alla patologia

• L’informazione sulle possibili influenze che terzi (familiari,…) possono esercitare

Percorso da seguire

• La valutazione dei percorsi psichici sui quali si muove il paziente

• L’utilizzazione di tali percorsi per personalizzare il rapporto con il paziente stesso

Perdite da affrontare alla diagnosi

• Perdita dell’integrità fisica e psichica • Perdita della “normalità”

L’adattamento comporta reazioni emotive che influenzano

• La gestione della malattia • L’adesione al trattamento

Possibili problematiche alla diagnosi

• Sentirsi “diverso” a causa della malattia: • Situazioni particolari nella vita di relazione

(lavoro, scuola) • Alterazioni della vita di relazione in

famiglia • Sensazione di ansia e di coercizione,

colpa e di vergogna

Fattori che influenzano l’insorgenza della m. diabetica

• Struttura di personalità • Influenze dell’ambiente socio-familiare

FASI DI ACCETTAZIONE DELLA M. DIABETICA

• 1° SHOCK E RIFIUTO DELLA REALTA’ • 2° FASE DI RIBELLIONE

(RIVOLTA- AGGRESSIVITA’ E COLLERA)

• 3° FASE DI PATTEGGIAMENTO (mercanteggiamento- contrattazione)

• 4° FASE DEPRESSIVA • 5° FASE DI ACCETTAZIONE ATTIVA

Kubler- Ross, 1998

La Prevenzione del Diabete tipo 2

contribuiscono all’epidemia del Diabete Mellito tipo 2

NON CORRETTA ALIMENTAZIONE

(quali- quantitativa) ATTIVITA’

FISICA

- MODIFICAZIONI DELLO STILE DI VITA sono fondamentali per la prevenzione e la cura del Diabete Mellito tipo 2

- l’EFFICACIA di un intervento è correlata alla MODALITA’ con cui viene proposto il cambiamento

Interventi di PREVENZIONE nel Diabete Mellito tipo 2

• Gli interventi sullo stile di vita si sono dimostrati efficaci nel prevenire o ritardare l’insorgenza di diabete in soggetti a rischio

• La tipologia di intervento che ha prodotto i migliori risultati si basa sull’approccio COMPORTAMENTALE o COGNITIVO-COMPORTAMENTALE