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Anteprima Notiziario n. 2 - Tariffa R.O.C.: “Poste Italiane S.p.A. - Sped. in A.P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1 comma DCB Rimini valida dal 01/06/98” - € 1,00 MAIN PARTNERS OFFICIAL PARTNERS INSTITUTIONAL PARTNERS

MAIN PARTNERS INSTITUTIONAL PARTNERS OFFICIAL … · Camus fa pronunciare all’imperatore Caligola nel suo celebre dramma: “ho provato semplicemente una improvvisa sete di impossibile…

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Quella natura che ci spinge a desiderare cose grandi è il cuore è il titolo della XXXI edizione del Meeting. Parole che riecheggiano quelle che Albert Camus fa pronunciare all’imperatore Caligola nel suo celebre dramma: “ho provato semplicemente una improvvisa sete di impossibile… ho bisogno della luna, o della felicità, o dell’immortalità”. In ogni uomo, di qualsiasi razza, cultura, religione, tradizione alberga questo desiderio di cose grandi, di qualcosa di infinito. Un’aspirazione che l’uomo in tante occasioni tende a trascurare e a dimenticare, complice innanzitutto una certa mentalità che lo considera solo come il risul-tato di una casualità chimico-biologica o al limite di un processo evolutivo.

Si respira una cultura che tende a cancellare “l’umanità dell’uomo”, il “mancamento e voto” espresso da Leopardi nello Zibaldone. Il rischio è quello che si affermi una concezione puramente materialistica della vita. La provocazione contenuta nel titolo afferma invece il contrario. La natura dell’uomo è innanzitutto il suo cuore che si esprime come desiderio di cose grandi. Il motore di ogni azione umana è questa aspirazione a qualcosa di grande, l’esigenza di qualcosa di infinito. L’uomo è rapporto con l’infinito. È questa tensione il tratto inconfondibile dell’umano, la scintilla di ogni azione, dal lavoro alla famiglia, dalla ricerca scientifica alla politica, dall’arte all’affronto dei bisogni quotidiani.

Il Meeting cercherà di documentare come nella realtà di oggi sia innanzitutto necessario partire dall’umanità di ogni persona, facendo dei bisogni e dei desideri degli uomini l’anima delle scelte grandi e di quelle quotidiane. Anche perché solo questo è il punto che accomuna tutti gli uomini ed è pertanto l’inizio anche di un reale dialogo tra i popoli.

L’uomo che considera seriamente la sua umanità è colui che non è mai domo e soddisfatto e che affronta la vita con l’attesa di qualcosa di grande. Scrive Cesare Pavese: “Qualcuno ci ha mai promesso qualcosa? E allora perché attendiamo?”. L’attesa è la struttura stessa della natura umana, l’essenza dell’anima. I grandi desideri e le grandi aspirazioni non sono un ostacolo o qualcosa che complica l’esistenza, ma sono ciò che rende l’uomo irriducibile proprio perché essi sono il segno del suo rapporto con l’infinito.

Spunti sul tema e anticipazioni su alcuni personaggi del programma

Meeting 2010

Carter Snead, Fellow at the Ethics and Public Policy Center and Associate Professor of Law at the University of Notre Dame

È professore di diritto e bioetica alla Notre Dame University dell’Indiana, nonché consulente giuridico della presidenza del Comitato di bioetica americano e delegato Usa all’Unesco per la stesura della Dichiarazione universale sulla bioetica e i diritti

umani. Collabora con numerose testate giornalistiche americane.

Paolo Carozza, associate professor of Law nella University of Notre Dame

Paolo Carozza, nato nel 1963, è associate professor of Law nella University of No-tre Dame, Indiana, dove è anche membro del Kroc Institute for International Peace Studies, membro del Nanovic Institute for European Studies e membro di facoltà del Center for Civil and Human Rights. I suoi campi di interesse e di insegnamento ri-guardano il diritto internazionale e il diritto comparato europeo e latino americano,

sui quali ha scritto numerosi articoli e saggi.

John Milbank, Professor in Religion, Politics and Ethics at the University of Nottingham

Nato nel 1952, teologo cristiano, è professore di Religione, Politica e Etica alla Università di Nottingham. In precedenza, ha insegnato alle Università di Lancaster, Cambridge e Virginia. È uno dei fondatori del movimento Radical Orthodoxy. Il suo libro più conosciuto è Theology and Social Theory, mentre il più recente è Being Reconciled: Ontology and Pardon.

Joseph H. H. Weiler, Director, The Straus Institute for the Advanced Study of Law & Justice, Co-Director, Tikvah Centre for Law & Jewish Civilization New York University

Nasce nel 1951 a Johannesburg, in Sud Africa. È professore universitario presso l’Università di New York (NYU). Ha ricoperto la carica di Membro del Comitato di Giuristi della Commissione per gli Affari Istitu-zionali del Parlamento europeo che ha co-redatto la Dichiarazione sui Diritti e sulle Libertà dell’Uomo del Parlamento Europeo. È membro dell’Accademia Americana delle Arti e delle Scienze. È inoltre autore di

articoli e libri nei settori del diritto internazionale, comparativo e europeo. Il suo contributo alla teoria giuridica europea è stato di grande valore, impegnandosi in lavori sul mercato interno, sulle relazioni esterne e sulla legge sociale.

Quali sono le radici di una convivenza post moderna che si fondi sull’esperienza elementare dell’uomo, cioè su quell’insieme di esi-genze e evidenze che lo caratterizzano, al di là del principio hobbesiano e della tradizione del diritto naturale? Al Meeting incontri con giuristi di livello internazionale.

L’uomo e il diritto

La relazione fondamentalesul tema del Meeting

Stefano Alberto, Docente di Introduzione alla Teologia all’Università Cattolica Sacro Cuore di MilanoNato nel 1959, sacerdote della Fraternità dei Missionari di San Carlo Borromeo, è docente di Introduzione alla teologia nell’Università Cattolica del S. Cuore di Milano. Membro del Consiglio nazionale di Comunione e Liberazione, ha curato diversi volumi tra i quali: Vangelo e storicità. Un dibattito (1995), La Chiesa Corpo mistico di Cristo nel primo capitolo della Lumen Gentium (1996) e Generare tracce nella storia del mondo. Nuove tracce d’esperienza cristiana (1998) con Luigi Giussani e Javier Prades.

S. Em. Card. Angelo Scola, Patriarca di Venezia

Dottore in filosofia e teologia, è ordinato prete nel 1970. Nel 1991 viene or-dinato vescovo di Grosseto. Dal 1995 al 2002 è stato Rettore della Pontificia Università Lateranense e Preside del Pontificio Istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia. Nel 2002 viene nominato Patriarca di Venezia e nel 2003 creato Cardinale.

Le sfide della modernità

Laurent Lafforgue, Professore all’IHÉS (Institut des Hautes Études Scien-tifiques)

È professore permanente presso l’HIÉP (Institut des Hautes Études Scientifique di Parigi). Si è de-dicato allo studio del cosiddetto “programma di Langlands” conseguendo quei risultati che nel 2002 gli sono valsi la Medaglia Fields (il più prestigioso riconoscimento internazionale assegnato nell’ambito della Matematica). Nel 2003 è nominato Cavaliere della Legione d’Onore e membro dell’Académie des Sciences. Sensibile al problema dell’educazione, dal 2004 inizia a interessarsi

al sistema educativo in Francia pubblicando un documento-manifesto sulla scuola; nel 2005 Chirac lo nomina membro dell’Alto Consiglio dell’Educazione, ma Lafforgue darà le dimissioni all’indomani della prima riunione di lavoro in durissima polemica con funzionari ed esperti del Ministero dell’Educazione, che il matematico ritiene responsabili del tracollo del sistema scolastico francese.

Edward Nelson, Docente di Matematica al De-partment of Mathematics presso la Princeton University, Membro della National Academy of Sciences e Membro dell’American Academy of Arts and Sciences

Nato nel 1932 in Georgia, è docente di Matematica al Depart-ment of Mathematics presso la Princeton University, Membro

della National Academy of Sciences e Membro dell’American Academy of Arts and Scien-ces. È famoso per i suoi lavori in fisica, matematica e logica matematica, in particolare per la cosiddetta “Internal Set Theory”. Ha lavorato anche all’università di Chicago ed è stato membro dell’ “Institute for Advanced Study”.

Le ricerche scientifiche, lo sguardo all’universo e la curiosità verso l’origine e la natura stessa delle cose, sono state sempre l’occasione per l’uomo di scoprire “cose grandi”. Attraverso incontri con scienziati e una mostra dedicata alla matematica, il racconto dell’avventura umana della ricerca.

Scienza

Fabrice Hadjadj, Filosofo e Scrittore

Nato nel 1971 a Nanterre, filosofo ed intellettuale francese di cultura ebraica, si è convertito nel 1998 al cristianesimo. Collabora con Figaro Littéraire e Art press, insegna filosofia e letteratura al liceo privato cattolico Sainte-Jeanne-D’Arc di Bri-gnoles. Nei diversi libri, tra i quali troviamo Réussir sa mort– Anti-méthode pour vivre, grazie al quale nel 2006 ha vinto il Grand Prix catholique de littérature, Hadjadj, affronta il tema della sessualità e della morte.

Vladimir Legojda, Docente di Giornalismo all’Istituto di Re-lazioni Internazionali MGIMO di Mosca

Direttore del mensile giovanile ortodosso «Tommaso» (in russo «Foma»), principa-le periodico ortodosso, con una tiratura di circa 40mila copie diffuse nelle chiese e nelle edicole di tutta la Federazione e dell’omonimo centro culturale e formativo, conduttore televisivo, autore di numerose pubblicazioni. Laureato in giornalismo presso l’Università di Relazioni Internazionali di Mosca (MGIMO), ha effettuato il

dottorato in Scienze Politiche ed è ordinario di giornalismo internazionale presso la medesima università. Nel 2009 gli è stato affidato dal patriarca Kirill il nuovo Dipartimento sinodale per l’informazione.

John Waters, Columnist de The Irish Times

Nato nel 1955, John Waters è scrittore, editorialista e vicedirettore di The Irish Times, il più autorevole quotidiano di Dublino. Ha iniziato la sua carriera giornalistica nel 1981 con Hot Press, la più importante rivista irlandese politicomusicale. Protagoni-sta della cultura musicale irlandese, è diventato uno dei più autorevoli critici musi-cali in patria e in seguito scrittore ed anche cantante. Ha pubblicato sei libri, l’ultimo nel 2007 dal titolo Lapsed Agnostic e diverse commedie per radio e teatro. Dopo

aver vissuto “l’etica della ribellione”, ha incontrato la verità cristiana che sembrava sepolta nelle nebbie dell’infanzia. È un sostenitore del movimento irlandese dei diritti dei padri.

Diarmuid Martin, Arcivescovo di Dublino

Dottore in filosofia e teologia, è ordinato prete nel 1969, nel 1994 diviene nomi-nato segretario del Pontificio Consiglio Giustizia e Pace, e rappresenta la Santa Sede all’assemblea generale dell’Onu per le questioni sociali. Nel marzo del 2001 viene nominato Arcivescovo a Nunzio Apostolico a Ginevra e nel 2004 diventa Ar-civescovo di Dublino. È attualmente il vice presidente della conferenza episcopale d’Irlanda. A pochi giorni dalla beatificazione di John Henry Newman, il cardinale

interverrà in un incontro su uno dei più grandi pensatori cristiani degli ultimi secoli.

Da una passione grande per il proprio lavoro, una passione per la vita. Giornalisti, filosofi e storici, incontreranno il grande pubblico del Meeting.Incontri con

Mireille Yoga, Educatrice al Centro Sociale Edimar (Yaoundé, Camerun)Educatrice al Centro Sociale Edimar, in Camerun, centro che si dedica al reinserimento famiglia-re e sociale dei ragazzi raccolti per strada; la rinascita di Mireille avviene proprio nell’incontro con alcuni missionari, “un colpo di luce” che apre a una vita nuova, pur tra mille difficoltà. Lei sposata da dieci anni, non riesce ad avere figli, più di una croce per la società in cui vive, e il marito, pur tra le pressioni del clan e dei genitori, decide di non lasciarla perché affascinato dal suo modo di stare con i ragazzi.

Maria Teresa Landi, Associate Professor of Epidemiology at The John Hopkins University, Bloomberg School of Public Health, Baltimore

Ricercatrice al National Institute of Health, il cuore della ricerca scientifica americana, laureata a Milano, Maria Teresa Landi è professore associato di Epidemiologia presso la John Hopkins University e professore aggiunto di Epidemiologia presso la George Washington University. Le sue ricerche si muovono nel campo della ricerca genetica applicata al cancro e porterà al Meeting una testimonianza sul suo lavoro.

Margherita Coletta, Presidente Associazione Coletta

È la vedova del brigadiere Giuseppe Coletta, morto a Nassiriya nel 2003 nell’at-tentato che costò la vita a 19 italiani tra militari e civili. Dopo l’attentato, ha costituito un’Associazione che continua l’opera del marito che già in missione organizzava container di aiuti diretti ai bambini che incontrava nelle varie mis-sioni all’estero.

Shōdō Habukawa, Monaco Buddista e Docente alla Koyasan University

Docente alla Koyasan University, è uno dei leader del buddismo giapponese, veterano nel Meeting. Vi partecipò la prima volta nel 1998, affascinato da un incontro con don Luigi Giussani, andato in Giappone per una conferenza su buddismo e cristianesimo.

Fredy Komakech, Degracious Adra-wa, Luigi Emalu, Denis Oryem, Caesar Nyeko (vedi foto)(Meeting Point International, Uganda)

Sono alcuni dei tanti ragazzi raccolti per strada a Kampala, spesso orfani o abbandonati dalle fami-glie, cresciuti da Rose Busingye e dalle donne del

Meeting Point International in Uganda. Cinque volti, cinque storie che rac-conteranno come anche in Africa è possibile la rinascita di uomini nuovi.

Marie Therèse, Presidente della Cooperativa Karibu

Marie Therese Mukamitsindo, è una delle tante donne scappate dal Rwanda, lacerato dalla guerra civile. Trovato rifugio in Italia, inizialmente ha lavorato come badante, poi stabilitasi a Sezze Romano (Latina) ha fondato nel 1996 la cooperativa Karibu (che in swahili indica un benvenuto cordiale e sincero), con lo scopo di accogliere altre donne che come lei ricevono lo status di rifugiate oppure hanno appena intrapreso l’iter legale per poterlo ottenere. Nel 2004 nasce una collaborazione ufficiale con il Ministero degli Interni, che ha riconosciuto la coope-rativa come luogo privilegiato per offrire prima accoglienza, sostegno e formazione a donne e bambini rifugiati

che arrivano dal Corno d’Africa. A Karibu vengono accolti ragazze e bambini, malati nel fisico e nella mente, che devono superare traumi orribili e cercare di tornare a una vita normale.

Uomini e donne da ogni parte del mondo che raccontano come la vita rinasce quando, nell’esperienza del quoti-diano o in circostanze estreme, il desiderio di felicità si scopre irriducibile e incontra un’ipotesi positiva di risposta.

Testimonianze dal mondo

Miguel Diaz, Ambasciatore USA presso la Santa Sede(È stato invitato)Prima di diventare Ambasciatore, Miguel Diaz, 45 anni, nato ad Havana (Cuba), è stato professore di teologia al College of Saint Benedict in St. Joseph, e alla Saint John’s University di Collegeville entrambi in Minnesota. È consigliere della Catholic Theological Society of America ed ex presidente della Academy of Catholic Hispanic Theologians degli Stati Uniti. Diaz è il primo Ispanico a rappresentare gli USA presso

la Santa Sede. Diaz è stato un membro del “Voices for the Common Good”, ufficio di esperti in materia di pen-siero cattolico sociale. In anni recenti ha partecipato a diversi dialoghi ecumenici alcuni di questi presieduti da alte cariche religiose, e ha organizzato incontri con teologi Africani, Americani e Latini sul tema dell’umanità.

Franco Frattini, Ministro degli Esteri ItalianoNato a Roma nel 1957, è ministro degli Esteri nell’attuale governo. Segretario generale della Presidenza del Consiglio dei ministri durante il governo Berlusconi I, è stato ministro della Funzione pubblica e degli Affari regionali del successivo go-verno Dini. Nel 1996 si dimette dall’incarico di governo per candidarsi alle elezioni politiche con il Polo per le Libertà, nella lista di Forza Italia. Dal 14 novembre 2002 al 18 novembre 2004 è stato Ministro degli Affari esteri del governo Berlusconi II,

del quale era già componente dal 2001 in qualità di Ministro della Funzione pubblica. Dal novembre 2004 al maggio 2008 Frattini è stato vicepresidente della Commissione europea e Commissario europeo alla Giustizia, Libertà, e Sicurezza.

Joaquin Allende-Luco, Presidente Associazione Aiuto alla Chiesa che Soffre

Eletto presidente dell’associazione nel 2008, Padre Joaquín Alliende-Luco nasce nel 1935 a Santiago del Cile ed è ordinato sacerdote nel 1961. Ha preso parte come esperto di Teologia ai lavori preparatori delle ultime tre assemblee generali del Con-siglio dei Vescovi Latinoamericani (CELAM), svoltesi nel 1979 a Puebla (Messico), nel 1992 a Santo Domingo (Repubblica Dominicana) e nel 2007 ad Aparecida (Brasi-

le). È tuttora membro di numerose commissioni teologiche in vari Paesi ed è particolarmente interessato alle questioni di Teologia pastorale, tra cui l’importanza della pietà popolare per la Chiesa in America Latina, su cui ha scritto varie opere. L’associazione che guida è presente in 17 paesi del mondo con lo scopo di portare soccorso alla chiesa. Le sezione italiana pubblica ogni due anni un rapporto sulla libertà religiosa nel mondo.

Mary McAleese, Presidente dell’Irlanda

Nominata ottavo Presidente d’Irlanda l’11 Novembre del 1997, e rieletta l’1 Ot-tobre 2004, Mary McAleese è avvocato e Professore di Diritto. Nata nel 1951 a Belfast è il primo Presidente proveniente dall’Irlanda del Nord. Sposata, con tre figli, è cresciuta durante il periodo più violento dell’Irlanda, che venne poi chiama-to “The Troubles” e la sua famiglia è stata una delle più colpite dal conflitto. Mary McAleese è anche una giornalista, ha lavorato come presentatrice in radio e in

televisione con la Radio Telefís Éireann. Giustizia, uguaglianza, integrazione, antisettarismo, riconciliazione sono i suoi interessi personali, il tema della sua Presidenza è “costruire ponti”.

Libertà religiosa e responsabilità politica, Medio Oriente, integrazione e convivenza tra i popoli, immigrazione e multiculturalità. “Le forze che cambiano la storia sono le stesse che cambiano il cuore dell’uomo”: è ancora valida questa provocazione nello scenario at-tuale? Su questo si confronteranno capi di stato e protagonisti della scena mondiale per capire il mondo, quello che sta accadendo e quello che potrebbe succedere.

Scenariinternazionali

È attorno all’anno 895 che il popolo magiaro, nomade fino ad allora, si stabilisce nel bacino dei Carpazi. Nel 969 nasce con il nome di Vajk, figlio del capotribù, il futuro primo re d’Ungheria Stefano (incoronato nel 1001), nome che prenderà in occasione del suo battesimo da parte del Vescovo di Praga, Adalberto. La mostra, composta da grandi immagini e da vari reperti (tra cui la copia della corona di Santo Stefano custodita nella chie-sa di Mattia a Budapest) presenterà questa grande figura di santo. Infatti sarà canonizzato nel 1083 da Papa Gregorio VII insieme al figlio Imre il quale morì giovane durante una battuta di caccia al cinghiale.Stefano, rimasto senza eredi e non volendo che il giovane Paese ripiom-basse nel paganesimo, affidò la successione al nipote veneziano Pietro Orseolo affinché proseguisse l’edificazione del paese nell’Europa cri-stiana.Stefano d’Ungheria ha quindi favorito la conversione di un popolo, comprendendo come il cristianesimo potesse essere una tappa fonda-mentale per l’integrazione in Europa del suo paese, fondando anche arcivescovadi e monasteri grazie all’autonomia concessagli dal Papa.Nel 2000 Stefano è stato canonizzato anche dalla Chiesa Ortodossa: è il primo santo a essere dichiarato tale per entrambe le chiese.

DANZICA 1980.SOLIDARNOSCA cura di Sandro Chierici, Annalia Guglielmi,Daria Rescaldani

Tutti ne siamo stati toccati, ma pochi hanno dav-vero capito cosa sia successo. Improvvisamente si è parlato di mutui subprime, di derivati, di hed-ge fund e sembravano qualcosa di molto lontano, come di solito è la finanza. Poi, le principali ban-che americane hanno iniziato ad andare in crisi e, tutto sommato, anche questo poteva interessarci poco. Ma dopo qualche tempo, le banche italiane hanno erogato sempre meno credito, alcune im-prese hanno dovuto chiudere, la disoccupazione è aumentata. Cosa ha scatenato tutto questo?Come mai gente che faceva il tondino di ferro, le sedie o lavorava nel settore delle scarpe si è trova-ta a essere sempre più in crisi e a non arrivare alla fine del mese, nonostante la qualità dei suoi pro-dotti? Come mai la finanza, strumento fondamen-tale a sostegno dell’economia reale, si è rivelata una catastrofe simile allo tsunami? Cosa è successo quando, in un processo iniziato da tempo di cui questa crisi è solo l’ultimo dram-matico epilogo, le dinamiche economiche hanno rinunciato a mettere al centro le singole persone? La domanda che si pone è se un’economia dell’uo-mo e per l’uomo non debba solo tener conto dei desideri, delle aspirazioni, della creatività, ma an-che valorizzare l’esigenza e la capacità di creare legami e realizzare il bene comune. È quindi una diversa concezione del lavoro il punto centrale da cui ripartire. Molti esempi virtuosi in questa dire-zione sono già in atto. La mostra vuole dare testi-monianza anche di questo.

L’Ulisse dantesco rappresenta un’immagi-ne insuperata della grandezza dell’uomo, del suo irrefrenabile impeto a penetrare nell’ultima profondità delle cose, nella sca-turigine dell’essere. Il rimprovero a Ulisse che fu di Petrarca, subito a ridosso della Commedia: «Disiò di veder troppo» (Trion-fo della fama, II, v. 18), rivela una posizione che la nostra cultura ha largamente accolto e fatto propria: condannare questa smisu-rata aspirazione del cuore, stigmatizzarne l’eccesso, o svuotarla del suo contenuto reale. Così ci si preclude la comprensione dell’Ulisse dantesco, perché si rende inin-telligibile il muoversi umano. «Ma lui, Ulisse, proprio per la stessa “sta-tura” con cui aveva percorso il mare no-strum, arrivato alle colonne d’Ercole, sentiva non solo che quella non era la fine, ma che era anzi come se la sua vera natura si sprigionasse da quel momento. E allora infranse la saggezza e andò». (L. Giussani, Il senso religioso, p. 187). Questo Ulisse con-tinua ancor oggi a dar scandalo ai saggi e ai benpensanti e respiro agli amanti della grandezza e nobiltà della natura umana.

Dopo Budapest 1956 e Praga 1968, Danzica 1980 è l’occasione per una rilettura della storia del secondo Novecento, per riproporre la dia-lettica di quegli anni tra la libertà dell’uomo e l’ideologia del potere, spesso con risvolti dram-matici e violenti.Il cuore è la vicenda di Solidarnosc, a trent’anni dalla sua nascita, che si pone dentro la rivol-ta operaia dei Cantieri Navali di Danzica come esperienza umana radicata nell’identità nazio-nale, culturale e religiosa della Polonia, capace di far resuscitare la speranza e di ricostruire un tessuto sociale.Le immagini della mostra e i contributi video condurranno il visitatore dentro i giorni della ri-bellione e della solidarietà; una seconda sezio-ne darà la parola ai principali protagonisti dello scontro, attraverso ritratti e documenti, mentre la parte conclusiva metterà l’accento sulla ca-pacità che il fenomeno Solidarnosc ebbe di su-scitare il coinvolgimento di diverse realtà al di fuori della Polonia, non ultima anche quella del Meeting di Rimini.

Danzica 1980.SolidarnoscA cura di Sandro Chierici, Annalia Guglielmi,Daria Rescaldani.

Stefano d’Ungheria. Fondatore dello stato e apostolo della nazioneA cura dell’Università Cattolica Péter Pázmány e del Centro Studium di Gorizia.

L’origine delle favelas brasiliane ha radici profonde, storiche e culturali.L’uomo, trovatosi in una condizione di povertà, ha reagito trasformando le difficoltà in una possibilità di sopravvivenza e allegria. Il desiderio di felicità, di giustizia e di bellezza, che nasce dal cuore dell’uomo, si manifesta in diverse modalità. La sua espressione più viva è la musica che nascendo per comunicare questo desiderio diventa esperienza au-tentica di vita.In Brasile il samba è la forma musicale propria di questa espressione culturale. Cantato, ballato, nato durante gli incontri tra amici, nei tavoli-ni dei bar o nella solitudine del compositore, il samba comunica la realtà di un quotidiano di bellezza, di povertà, di dolore e di allegria. Il samba ancora oggi si mantiene vivo per comunicare questa esperienza di vita.

Um Céu no chão. Un cielo in terra.Il samba del morroA cura di Pier Luigi Bernareggi, Rosa Brambilla. Con la collaborazione di Kika Antunes, Marcela Bertelli, Anna Zamboni.

Flannery O’Connor.L’infinita misura del limiteA cura di Dino D’Agata, Annie Devlin, Abby Holtz, Nick Kraus, Stephen Lewis, John Martino, Pietro Rossotti, Amy Sapenoff, James Sternberg, Chiara Tanzi.

Flannery O’Connor (1925-1964): una vocazione letteraria, una malattia, la vita di una cattolica nel Sud protestante degli Stati Uniti d’America. Scrittrice di racconti la cui visio-ne è costantemente modellata dai sensi, un artista che ab-braccia i propri limiti come la possibilità per un misterioso incontro con il senza limite, con l’Eterno. I protagonisti dei suoi racconti per la maggior parte non sono altro che delle incarnazioni degli aspetti più scioccanti e distorti della na-tura umana così che l’intrusione della Grazia appaia come puro dono e non necessariamente ovvia. Grazia che tuttavia è presente nei più marginali, e spesso più assurdi, momenti dell’esistenza umana. Attraverso la commedia del suo stile, i particolari della vita dei suoi personaggi diventano così una apertura verso l’Eterno. La più grande eredità che Flan-nery O’Connor ha lasciato è quella di invitare a guardare l’Assoluto, il Mistero profondo che chiama attraverso quella realtà che tutti possono vedere e toccare con mano.

In fondo al cammino c’è Qualcuno che ti aspetta.Il Portico di SantiagoA cura di Félix Carbó, Miguel Angel Blazquez.Con la collaborazione di Enrique Bican, Rafael Gonzalez.

Nella Cattedrale di Santiago alberga un immenso “libro di pietra” che parla al pellegrino che raggiunge Compostela dai punti più insospettati del pianeta. In questo Anno Santo, la mostra dedicata al Portico della Gloria di Santiago propone una lettura originale e convincente del complesso iconografico di uno dei monumenti più celebri e venerati della tradizione cristiana.La mostra offrirà una chiave interpretativa per comprendere l’attualità del messaggio del Portico della Gloria per gli uomini del nostro tempo. Come scrive Benedetto XVI nella Spe salvi: spesso gli artisti hanno fatto prevalere l’aspetto minaccioso e lugubre del giudizio sulla rappresentazione dello splendore della speranza. Certamente il Maestro Matteo ha scelto di dare alla pietra la forma dello «splendore della speranza».

«Ma misi me per l’alto mare aperto».L’Ulisse: quando Dante cantò la statura dell’uomoA cura di Ilaria Ariemme, Pietro Bocchia, Stefano Braschi, Carlo Carù, Irene Coerezza, Alberto De Simoni, Carmine Di Martino, Daniele Ferrari, Gabriele Grava, Simone Invernizzi, Tommaso Montorfano, Michele Orfano, Pietro Pellegatta, Benedetta Quadrio, Carlo Sacconaghi, Luca Tizzano.

Un impiego per ciascuno. Ognuno al suo lavoro.Prima, durante e dopola crisi economicaA cura di Giorgio Vittadini e della Fondazione per la Sussidiarietà, del giornalista Enrico Castelli e di un gruppo di studenti di Economia delle Uni-versità Bocconi e Cattolica di Milano. In collabo-razione con il Tg1.

Mostre

In quanti l’hanno lasciata da parte come “qualcosa che non fa per me”. Anche per loro, ma non solo, la mostra dedicata alla matematica sarà l’occasione di un vero e proprio incontro, che inizia con lo stupore di fronte a pro-blemi semplici, ma insoliti che evidenziano come un’idea risolutiva e chiarificatrice inevitabilmente ci colpisce come qualcosa di attraente. Questo è lo spunto per ini-ziare a seguire quel filo intrecciato di verità e di bellezza che percorre tutta la matematica. Sono tante le domande che accompagneranno il visitatore nel percorso a partire dalle semplici esperienze di matematica proposte dalla mostra. Che cosa ha motivato i matematici nel corso del-la storia? Quale metodo seguono nella ricerca del vero? Come mai la matematica è così efficace nel descrivere la realtà naturale? Perché l’infinito riemerge continuamen-te nel discorso matematico, e che ruolo ha? C’è ancora qualcosa da scoprire oggi, in matematica? L’astrazione è nemica del rapporto con il reale, o può essere uno stru-mento potente di comprensione della realtà? L’enfasi del-la mostra non sarà tanto su magie o effetti speciali (che pure non mancheranno!), quanto piuttosto sulla scoperta di come la matematica rivela in modo paradigmatico il modo con cui il cuore dell’uomo entra in rapporto con la realtà: c’è qualcosa in noi che ci permette di riconoscere una verità universale e oggettiva. Questo viaggio “al cuore della matematica” svelerà così aspetti propri della dinamica umana del conoscere in ogni suo aspetto.A chi entrerà nella mostra sarà proposto un germe di esperienza della matematica, un piccolo seme di meraviglia e identifica-zione nella sua struttura di “mirabili teoremi, stringenti dimostrazioni, formidabili applicazioni” attraverso cui si palesa una bellezza ben connotata dalle parole del filosofo e matematico Pavel Florenskij: “La bellezza non è una cosa nella quale si pos-sa penetrare immediatamente. O meglio, e più precisamente, ci si può penetrare anche subito, ma dopo esserci rimasti accanto per un po’, e dopo che nell’animo i vari elementi assimilati progressivamente si sono composti insieme in maniera organica”.

Da uno a infinito.Al cuore della matematicaA cura dell’Associazione Euresis.

Attività sportive ed esibizioni per tutti all’interno dei padiglioni fieristici:

CALCIO a 5, VOLLEY, BASKET, BILIARDINO, TENNISTAVOLO, ARRAMPI-CATA, JUDO, GINNASTICA, SCHERMA, MINIBASKET IN CARROZZINA e altre novità in preparazione.

Inoltre durante la settimana, grandi eventi sportivi all’interno dei padiglioni e nella città di Rimini.

• XVII GIRO DEI CASTELLI MALATESTIANI E DELLA REPUBBLICA DI SAN MARINO Gran Fondo Mario Vicini e Medio Fondo - A cura di A.S.D. Team C.B.R. - Cicli Vicini, Meeting per l’Amicizia fra i Popoli, CRAL Banca Malatestiana collabora- zione M.S.P. San Marino e Centro Sociale S. Andrea RSM

• 1° TRIATHLON SPRINT del TITANO - A cura dell’A.S.D. Triathlon Duathlon SGR Rimini collaborazione MSP SAN MARINO

• XVI TORNEO MEETING BASKET GIOVANILE

• 3° TORNEO MEETING di RUGBY UNDER 16

• CAMMINATE PER LE STRADE E LA STORIA DI RIMINI A cura dell’A.S.D. La Pedivella e CSI Rimini

• VI TRIATHLON non agonistico in Mtb In collaborazione con CSI e Centro Sociale S. Andrea (RSM)

• CORRI MEETING RIMINI 2010 - A cura del CSI di Rimini

DANZICA 1980.SOLIDARNOSCA cura di Sandro Chierici, Annalia Guglielmi,Daria Rescaldani

Pad. B1: 6.000 Mq di servizi Fast Food (piadina, tigella, pizza, panino divino, hotdog e hamburger, pesce e pollo, frutta e verdura, gustosi primi piatti e prodotti senza glutine).

Pad. B2 e B3: 7.500 mq dedicati a ristoranti ti-pici (Ristorante Romagnolo, Ristorante Trentino, Ristorante Abruzzese, Ristorante Sardo, Risto-rante Toscano).

Pad. B4: area food con specialità calabresi.

Piscina Ovest: Taverna Spagnola.

In tutta l’area Meeting: 7 Snack Bar in colla-borazione con Autogrill.

IL GIOCO DEL LOTTO – SPORT VILLAGEIl luogo dello sport fatto con passione ed amicizia promossocon CSI (Centro Sportivo Italiano) e CdO Sport

Enel Villaggio RagazziIl Capobanda vi invita a Enel Villaggio Ragazzi.Ogni giorno canti, balli e giochi con gli amici del Villaggio Ragazzi. Inoltre gran-di giochi, laboratori di attività manuali e gioco-motricità. Nel villaggio: mostra, libreria “animata dei piccoli”, incontri del pomeriggio, serate di animazione e divertimento. Area Kids per i più piccoli e tantissime altre sorprese!

Anche quest’anno il ristorante Il Chicco e il Grano offrirà menù interamente dedicati ai bambini e alle famiglie.

Bambini al Meeting con Service WebAnche quest’anno Service Web è presente al Meeting con il baby club per bam-bini dai 4 agli 8 anni all’interno del Villaggio Ragazzi. Giorni e orario di apertura: domenica 22 dalle 14.30 alle 20.30; dal 23 al 27 agosto dalle 11.00 alle 20.30.I genitori potranno affidare i bambini, per una o più ore, a personale qualificato.Il servizio è a pagamento e verranno effettuati sconti per i fratelli.Per informazioni tel. 0541-52065 - e-mail: [email protected] www.coperativaserviceweb.it

Service Web aderisceal progetto asili nidowww.consorziopan.it

I due pianisti Davide e Daniele Trivella, Laura Marinoni e Marco Foschi come voci recitanti, il compositore Roberto Andreoni, autore insieme a Enzo Manes dei testi, due scenografi virtuali e uno studio di produzione e ricerca sonora, compongono il team che ha de-ciso di esplorare il miracoloso fenomeno di Chopin: quel glorioso compositore che da duecento anni non invecchia, non muore e non cessa di nutrire il cuore, l’orecchio, le dita di tanti pianisti, ascoltatori, studiosi, appassionati di tutto il pianeta. Questo viaggio dal titolo Il cuore di Chopin accoglie la sfida di provare a percorrere l’intera produzione del grande pianista polacco non già secondo il formato tradizionale dei recital da concerto, ma con il vorticoso procedere che la tecnologia e la percezione del fruitore moderno pretendono: un attraversamento fulmineo, come un surf su onde sonore, sfogliando l’intero album dell’eredità pianistica chopiniana con una ri-lettura drammatica, viva, creativa di suoni e parole che sembrano lasciare il segno nei secoli, fino all’incontro con noi oggi.

A chiudere i grandi spettacoli della settimana riminese saranno gli OutofSize, formazione di 14 elementi che da oltre dieci anni calca i palcoscenici di tutta Italia, con verve genuina e originalità innata. La band, milanese di nascita ma americana nel cuore, proporrà un repertorio di musica folk, rock, country & soul di grande im-patto, arricchito dai tipici arrangiamenti vocali del gruppo, delicati e potenti allo stesso tempo. Una serata per ballare, cantare, e lasciarsi guidare attraverso le lunghe e affascinanti highways d’America.

Il Meeting si conferma inoltre palcoscenico di pièces teatrali innovative e di alta qualità artistica. Qui, la Compagnia Almadeira presenterà Prima che venga notte: trasposizione teatrale a cura di Carlo Pastori, del libro di Marina Corradi. L’autrice coi suoi racconti ‘scatta fotografie’ di Milano e di quella sua aria spesso grigia che chiede un supple-mento di sguardo per credere al cielo. In scena, le attrici Valeria Guanziroli, Marta Martinelli e Cecilia Ravaioli, accompagnate musicalmente da Walter Muto e Carlo Pastori.

L’ultima parola è dei Pavoni presenta un’altra donna come protagonista: Flannery O’Connor. L’eccentrica scrittrice ame-ricana degli anni ’50, viene raccontata attraverso gli occhi di una ragazzina prima sua appassionata lettrice, poi sua fedele amica. Il testo, vincitore del XXXI premio Flaiano Drammaturgia under 35, è della giovane regista Maria Francesca Destefanis e l’interpretazione è affidata a Tamara Bartolini.

Anche quest’anno immancabile l’appuntamento con MUISLAND, l’isola della musica: un luogo dove trascorrere la serata sorseggiando una birra o gustando un gelato. Nuove proposte musicali, non solo italiane, dal rock all’etno folk.Terra Naomi, la giovane cantautrice statunitense, che ha conquistato la ribalta internazionale grazie a YouTube, che le ha assegnato il Video Award nella categoria Miglior Musica. Giovanissimi anche i RadioLondra: band nata sotto i portici di Bologna tra i gruppi giovanili emergenti in Italia.The hideaway and the wanted men, proporranno musica originale e cover del panorama rock e blues.Funk, hiphop, tarantelle e filastrocche, in una divertente commistione di ritmi e suoni diversi, dialetti di ogni regione, tradi-zione e baldoria caratterizzeranno invece lo show dell’imperdibile Collettivo Mazzulata.Ancora musica e divertimento con Bryan Kazzaniga e la sua Rock’n’Roll Band con uno strepitoso repertorio tutto Rock’n’Roll, ‘condito’ da storie, aneddoti e la verve del frontman brianzolo.

Fino al 17 maggio inoltre è ancora possibile par-tecipare alla terza edizione del concorso interna-zionale di cortometraggi Meeting Rimini Film Festival, organizzato da Meeting in collaborazio-ne con Made Officina Creativa, School of Visual Arts di New York, Scuola di Cinema Televisione e Nuovi Media della Fondazione Scuole Civiche di Milano e il mensile di cinema Best Movie.Il concorso, senza vincoli tematici, è rivolto a fil-makers di ogni età e offre un’occasione unica per conoscere, imparare o perfezionarsi in questa fa-volosa arte.Una sfida a colpi di ciak che, grazie alla passione e collaborazione di singole persone, associazioni e diversi soggetti culturali, si è estesa in sole tre edi-zioni fino a coinvolgere Stati Uniti, Spagna, Inghil-terra, Polonia, Giappone, Australia e Perù.Quest’anno, con lo scopo di consolidare la rete internazionale di partner e dare ampia visibilità alle opere in gara, sono state siglate due impor-tanti collaborazioni con Encuentro Madrid in Spagna e Culture Carousel di Swinoujscie in Polonia e confermata la proiezione a New York, presso la School of Visual Arts, e a Roma, in colla-borazione con SKY, presso la Casa del Cinema, dei filmati finalisti del concorso.La serata al Meeting di Rimini deciderà il vincitore, che si aggiudicherà un soggiorno studio gratuito, di dieci settimane, presso la School of Visual Arts di New York.

IL MEETING È UNO SPETTACOLO. VIENI A VEDERLO!In agosto vieni a goderti una rassegna composta da più di trenta performances con interpreti internazionali che arricchirà la 31a edizione.Dal 1980 ad oggi, grazie al Meeting, l’estate riminese ha proposto ai suoi ospiti oltre cinquecento spettacoli di musica, teatro, cinema e danza.

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MEETING RIMINI FILM FESTIVALFilmmakers di tutto il mondo... attenzione!Se hai una storia da raccontare, curiosa, entusiasmante, intensa, allegra, vera o di fantasia, se hai nel cassetto il sogno di un film, questo è il momento per dargli forma e mostrare a tutti la tua opera.Il Meeting di Rimini in collaborazione con Made Officina Creativa, School of Visual Arts di New York, Scuola di Cinema Televisione e Nuovi Media della Fondazione Scuole Civiche di Milano e il mensile di cinema Best Movie è lieto di presentare il concorso internazionale di cortometraggi Meeting Rimini Film Festival.

Scarica subito la scheda d’iscrizionee il depliant con regolamento agli indirizzi: www.meetingrimini.org www.bestmovie.it

Per informazioni:

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tel. 0541 709131 - fax 0541 25349

nei seguenti orari:

9.30-13.00 / 15.00-18.00

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A 50 anni dalla morte dello scrittore Albert Camus, il Meeting presenterà come evento inaugurale Caligola, uno dei testi teatrali più provocatori dell’autore, da lui stes-so rielaborato in tre differenti versioni dal 1938 al 1958. “Ho bisogno di scrivere cose che in parte mi sfuggono, ma che rappresentano appunto una prova di ciò che in me è più forte di me”, scriveva Camus e questo suo desiderio è il fuoco che brucia il protagonista dell’opera, il motore della sua lucida follia ‘...Le cose così come sono non mi sembrano soddisfacenti. Questo mondo così come è fatto non è sopportabile. Ho dunque bisogno della luna, o della felicità, o dell’immortalità, insomma di qualcosa che sia forse insensato, ma che non sia di questo mondo...’. La messa in scena, così come oramai da tradizione, prevede un ricco cast di attori, musicisti, acrobati, supportati dall’utilizzo di moderne tecnologie multimediali.

Ancora la grande musica classica protagonista con lo spettacolo dedicato alla pianista russa Marjia Judina. Si narra che una sera a tarda ora Stalin ascoltò alla radio il Concerto K 488 di Mozart eseguito dalla Judina, domandandone immediatamente una copia. L’esecuzione alla radio era però stata eseguita dal vivo, perciò la pianista fu chiamata nel cuore della notte e portata in uno studio di registrazione dove una piccola orchestra era stata nel frattempo improvvisata; dovettero cambiare ben tre direttori per la fuga dei primi due che temevano di non soddisfare a pieno Stalin. Il terzo direttore riuscì a confezionare la registrazione. Alla morte di Stalin quel disco girava sul suo grammofono.

I 50 anni de ‘La dolce vita’ e i 90 anni dalla nascita di Federico Fellini, sono altre ricorrenze importanti nel 2010. Federico! Felliniana in tre atti e uno spot è un divertente spettacolo teatrale scritto e diretto da Bruno Sacchini. È una piece, anzi una pochade, in cui il Maestro, al culmine della popolarità, piomba a Rimini insieme alla moglie Giulietta Masina per prendere possesso di una casa donatagli dalla città come omaggio alla sua arte, in un tourbillon di equivoci e proiezioni fantasmatiche, politici alla don Camillo e Peppone e reincarnazioni degli archetipi Felliniani tipo l’Arzdora, la Saraghina, il clarinettista bambino eccetera.Insomma: un’invenzione sul mito e sul personaggio di Fellini come nessuno aveva mai avuto il coraggio (anzi l’incoscienza) di fare, un’iridescente, comicissima favola su ossessioni e fantasmi mediatici del Maestro nel suo rapporto con la femminilità, con la politica, col mistero, in quel nodo intrigante e delicatissimo del conflitto tra verità e finzione che da “8 ½” in poi costituisce il punctum fascinosamente irrisolto del linguaggio cinematografico, suo e di chiunque altro.

All’interno dei padiglioni del Meeting sarà presente la papperia-Casa Humana, pun-to attrezzato per mamma e bambino. Un ambiente tranquillo e riservato con tutti i confort per la mamma e il suo bebè. Sarà possibile, inoltre, utilizzare e provare nu-merosi prodotti della linea Humana baby.

LIBRO MEETING 2009LA CONOSCENZA È SEMPRE UN AVVENIMENTOa cura di A. SavoranaEdizione MondadoriUniversitàIV libro della collana,I libri del MeetingVendita on-line su:www.itacalibri.itwww.ibs.itwww.bol.it Per maggioriinformazioni: Fondazione Meetingper l’amicizia fra i popoliTel. 0541/783100 - [email protected]

Newsletter Meeting, ogni settimana direttamente nella tua mail.Se desideri essere costantemente informato su iniziative, mostre, appuntamenti e novità, iscriviti alla newsletter compilando l’apposito form nel sito del Meeting.

Youtube (www.youtube.com/meetingdirimini)Sul canale dedicato del Meeting troverai i video dei principali incontri delle passate edizioni e clip di spettacoli, mostre, sport, attività ludico sportive del Villaggio Ragazzi, servizi ristorativi e tante altre ‘pillole’ sui 30 anni di storia del Meeting.

Gruppo FacebookIscriviti al Gruppo Amici del Meeting: entra nel gruppo e troverai tanti amici che, come te, hanno vissuto un’esperienza unica.

Meeting da casaDurante la settimana della manifestazione sarà disponibile sul sito del Meeting la diretta dei principali incontri e la differita di quasi la metà di quelli previsti in programma.

Meeting in linguaIn tutte le maggiori sale è possibile seguire gli incontri in lingua inglese e, secondo le esigenze, anche in altre lingue (francese, tedesco, spagnolo). Inoltre sono disponibili visite guidate alle mostre in lingua. Sul sito della manifestazione saranno trasmessi anche alcuni incontri in vari lingue.

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Notizie utili

Il tuo soggiornoal MeetingPrenota il tuo sog-giorno al Meeting con Adria Congrex.Sul sito www.adriacongrex.it/meeting2010 tro-verai tutte le proposte convenzionate per alberghi e camping con la possibilità di richiedere preventivi personalizzati per gruppi (min. 20 persone). Per ulte-riori informazioni [email protected] oppure chiama il numero verde 800 854 029.Novità: da quest’anno potrai prenotare on-line il tuo soggiorno a Rimini collegandoti direttamente al sito del Meeting www.meetingrimini.org.

Rimini Fiera, Via Emilia 155, Rimini (ingressi Sud ed Ovest) 9.000 posti auto gratuiti:1.000 in prossimità dell’ingresso Sud - 8.000 in prossimità dell’ingresso Ovest Parcheggi invalidi (ingresso Est) - Parcheggi per camper (ingresso Ovest) / zona 3Servizio NavettaPer tutta la durata della manifestazione la Fiera di Rimini è collegata al resto della città con un servizio navetta secondo due percorsi, compreso il ritorno:1. Piazza Marvelli (ex Piazza Tripoli), Marina Centro, San Giuliano, Viserba, Rimini Fiera2. Viserba, Rimini FieraAcquistando il biglietto presso la biglietteria Meeting presente all’esterno della Fiera di Rimini si potrà usufruire, oltre che del servizio navetta del Meeting, anche di tutti i bus pubblici della città di Rimini, senza limite di corse.Vieni al Meeting in TrenoIl quartiere fieristico è dotato di una stazione ferroviaria interna sulla linea Milano-Bari denominata Rimini Fiera. In occasione del Meeting 2010 molti dei treni in transito giornalmente effettueranno questa fermata. Per verificare il proprio treno e prenotare il viaggio: www.ferroviedellostato.it.

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