MADE IN ITALY E SETTORE ORAFO: il fenomeno della contraffazione ANNO ACCADEMICO 2010/2011 FACOLTA DI...
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MADE IN ITALY E SETTORE ORAFO: il fenomeno della contraffazione ANNO ACCADEMICO 2010/2011 FACOLTA DI ECONOMIA Corso di Laurea in Marketing and Retail Management
MADE IN ITALY E SETTORE ORAFO: il fenomeno della contraffazione
ANNO ACCADEMICO 2010/2011 FACOLTA DI ECONOMIA Corso di Laurea in
Marketing and Retail Management DIRITTO DELLA PROPRIETA
INTELLETTUALE Professor: Dott. Aldo Fittante Assistente: Dott.
Marco Mazzarisi Studente: Dott.ssa Riggio Maria Teresa Con la
collaborazione del: Dott. Giovanni Lepre
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Introduzione al lavoro MADE IN ITALY E IL FENOMENO DELLA
CONTRAFFAZIONE eleganza, professionalit, intuito, creativit,
capacit imprenditoriale un marchio che si nutre di tutto ci che
rende il nostro Paese unico e apprezzato nel mondo La sua tutela
riveste un significato e importanza nazionali, non possiamo
permetterci che il Made in Italy, venga corroso e squalificato
dalle diverse forme di contraffazione La lotta alla contraffazione
deve essere realizzata attraverso: Lo sviluppo della tutela della
propriet industriale Il potenziamento della protezione giuridica
del Made in Italy Disciplina giuridica del marchio: il marchio e le
sue funzioni, segni suscettibili di registrazione come marchio,
lestensione territoriale e la capacit distintiva del marchio, la
procedura di registrazione del marchio. STRUMENTI DI TUTELA PER CHI
EFFETTUA LA CONTRAFFAZIONE FENOMENO CONTRAFFAZIONE NEL SETTORE
ORAFO uno dei pi importanti pilastri del manifatturiero-moda Made
in Italy sintesi di dinamismo imprenditoriale, di creativit, di
valore estetico il successo del settore il risultato di un mix di
efficienza produttiva e di qualit e originalit del prodotto ITALIA
capacit di produrre bellezza, preziosit, glamour, con le abilit
dell alto artigianato La leadership mondiale del settore orafo
minata da fenomeni, quali lacontraffazione (Oro e altri metalli
preziosi Pietre preziose ) I cambiamenti nel sistema economico
internazionale, il progresso tecnologico, la globalizzazione dei
mercati ed i mutamenti della domanda dacquisto, sono i fattori che
stanno sottoponendo, il settore orafo a notevoli pressioni. Esempio
Nardelli Group E dunque fondamentale difendere e valorizzare questa
nostra ricchezza Aziende legate tradizione artigianale successo
branding Laffermazione del branding la strada pi lineare che
unazienda orafa pu intraprendere!
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Agenda Made in Italy e il fenomeno della contraffazione
Strumenti di tutela per chi effettua la contraffazione Fenomeno
della contraffazione nel settore orafo Considerazioni
personali
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Made in Italy e la sua tutela Made in Italy, evoca non solo
unindicazione geografica, ma anche un insieme di valori: qualit in
cui si fondono tradizione, vocazioni originarie, territorio,
innovazione, creativit, tecnologia, design. Il sistema
manifatturiero italiano fra i 1 Europa, 2 a quello tedesco, e
davanti alla Francia e al Regno Unito. Successo confermato dai dati
export 2010: extra-UE + 12,5%; intra-UE + 11% Il sistema
manifatturiero italiano fra i 1 Europa, 2 a quello tedesco, e
davanti alla Francia e al Regno Unito. Successo confermato dai dati
export 2010: extra-UE + 12,5%; intra-UE + 11% Il nostro Paese
eccelle in 4 macroaree produttive, le c.d. 4 A: Abbigliamento e
sistema-persona Arredo e sistema-casa Agroalimentare Automazione 08
138 mlrd, 56% valore aggiunto complessivo manifatturiero dellItalia
Innovazione Design Materie prime Imprese Pdt e risorse umane
Sviluppo competenze Made in Italydifferenziazione qualitativa
SISTEMA ITALIA sta per vivendo un periodo di difficolt: le nuove
sfide della globalizzazione tra cui spicca crescente concorrenza di
paesi asiatici nella produzione manifatturiera (lItalia
specializzata). Dal 1993 ad oggi perde quota di mercato in settori
dove la stessa occupava leadership mondiale (es. abbigliamento,
gioielleria, beni casa..); danno di immagine, svalutando il valore
aggiunto nel marchio. SISTEMA ITALIA sta per vivendo un periodo di
difficolt: le nuove sfide della globalizzazione tra cui spicca
crescente concorrenza di paesi asiatici nella produzione
manifatturiera (lItalia specializzata). Dal 1993 ad oggi perde
quota di mercato in settori dove la stessa occupava leadership
mondiale (es. abbigliamento, gioielleria, beni casa..); danno di
immagine, svalutando il valore aggiunto nel marchio. Come tutelare
la qualit del Made in Italy ?
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Contraffazione I Costa alle aziende italiane 50 mlrd di Euro
allanno (16 mila Euro a impresa), 09 la Guardia di Finanza ha
sequestrato 112 mln di pezzi contraffatti e segnalato oltre 15 mila
persone a vario titolo coinvolte, 7,1 mlrd di euro il valore del
falso in Italia, 5 mlrd di euro il valore delle perdite per il
bilancio dello Stato (mancate entrate fiscali), 70% italiani
acquistano merci contraffatte, Secondo i dati elaborati dal W.T.O:
si stima che il commercio dei falsi raggiunga il 10% degli scambi
mondiali, per un valore pari a 450 miliardi di dollari. Chi
danneggiato dalla contraffazione? SALUTE OCCUPAZIONE SICUREZZA
SFRUTTAM. MANO DOPERA LE PERSONE CONCORRENZA SLEALE VALORE DEL
PRODOTTO LE AZIENDE SICUREZZA PUBBLICA ENTRATE TRIBUTARIE LO STATO
La contraffazione colpisce ad ampio raggio centrando pi bersagli in
contemporanea IL MADE IN ITALY va protetto UN REATO DI FURTO PIU
GRAVE DI UNA SEMPLICE APPROPIAZIONE INDEBITA
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Nellaccordo TRIPS (WTO), esistono due definizioni per quanto
riguarda la merce contraffatta e usurpativa: counterfeit trademark
goods e di pyrated copyright goods. MERCI CONTRAFFATTE sulle quali
sia stato apposto (senza autorizzazione) un marchio non
distinguibile da quello validamente registrato in violazione dei
diritti del titolare. Merci che recano un marchio uguale/simile ad
un marchio legalmente registrato. Contraffazione II Fonte:
Amministrazione Federale delle Dogane (AFD), 2009 Il nostro Paese:
il 1 produttore di merce contraffatta in Europa e il 3 nel mondo,
il 1 Paese nellEuropa dei paesi avanzati per diffusione del
fenomeno del lavoro irregolare (12% del totale occupati), evasione
fiscale (17% del PIL), e dimensione dellindustria del falso. I
luoghi di maggiore produzione + 50% proviene dal Sud-Est asiatico.
La destinazione per il 60% U.E, per il 40% il resto del mondo.
Larticolo 473 del codice penale, punisce la contraffazione e
lalterazione del marchio altrui e luso di marchi alterati e
contraffatti. Contraffazione = riproduzione integrale
(emblematica/denominativa) di un marchio e/o segno distintivo;
Lalterazione = riproduzione parziale ma tale da confondersi con il
marchio originario e/o segno distintivo.
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INDICAZIONE DORIGINE Invenzioni protette da brevetto Design
Opere protette da diritti dautore marchi - controlli + scambi,
facilitando il traffico e lo smercio di prodotti falsi. Si diffuso
cos luso di varie indicazioni dorigine false (Made in Italy), non
manca chi si appropria denominazione per collocare prodotti,
imitazioni, per guadagnarci. Lo sforzo di diversi soggetti
istituzionali nellelaborare strategie per contrastare questo
fenomeno si esprime nel dibattito aperto sulla propriet
intellettuale e sull'indicazione obbligatoria del paese di
provenienza per tutte le merci in arrivo in Europa. Contraffazione
III La lotta alla contraffazione deve essere realizzata attraverso:
Il potenziamento della protezione giuridica del Made in Italy, Lo
sviluppo della tutela della propriet industriale.
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Art. 4 co.49 della L. n.350/2003 (Finanziaria 2004) che ha
esteso l'applicazione dell'art. 517 c.p. alle attivit
dimportazione, esportazione e commercializzazione di prodotti
recanti false o fallaci indicazioni di provenienza, attribuendo per
la prima volta a queste lipotesi di reato penale. Legge n.99/2009,
ha inserito diverse norme per il rafforzamento della contraffazione
prevedendo ulteriori inasprimenti quali: sanzioni pi severe,
confisca obbligatoria della merce; all'art. 17 reca una modifica
dell'art. 4 co.49 della L. n. 350/2003, introducendo il principio
per cui i prodotti importati recanti marchi italiani dovrebbero
indicare in modo chiaro il luogo di produzione o di fabbricazione,
cos da evitare qualsiasi errore sulla loro effettiva origine
estera. Lart. 17 della L. n.99/2009 stato abrogato D.L. 135/2009
(Convertito nella L.166 del 20 novembre 2009). ha reintrodotto la
possibilit di sanare sul piano amministrativo la falsa e fallace
indicazione attraverso, rispettivamente lesatta indicazione
dellorigine e o lasportazione della stampigliatura Made in Italy o
di quantaltro induca a ritenere che il prodotto sia italiano.
Protezione giuridica Made in Italy I stata oggetto di numerosi
interventi normativi, nati con lobiettivo di dare una stretta agli
abusi di coloro che competono slealmente sul mercato e non
dichiarano in modo trasparente il luogo dorigine delle proprie
produzioni. dibattito attualmente in corso e alcuni atti sono
ancora in itinere. La vera novit introdotta dal D.L. 135/2009
consiste nellaver chiarito cosa debba intendersi per 100% Made in
Italy; si contemplano tre condotte oggetto di sanzione: l'uso di
indicazioni di vendita che presentino il prodotto come interamente
realizzato in Italia la falsa indicazione di origine la fallace
indicazione di provenienza
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Il decreto stato convertito nella legge n.166 del 20/11/2009,
il cui testo definisce come ''realizzato interamente in Italia il
prodotto o la merce classificabile come Made in Italy ai sensi
della normativa vigente e per il quale il disegno, la
progettazione, la lavorazione ed il confezionamento sono compiuti
esclusivamente su territorio italiano''. Viene cos introdotta una
sorta di super-certificazione Made in Italy Il 17 marzo 2010 stata
approvata la c.d. legge sul Made in Italy (L. n.55/2010). Lentrata
in vigore stata congelata con una direttiva del presidente del
Consiglio in data 30 settembre 2010. Il disegno di legge, si
propone di rafforzare la tutela del Made in Italy, (concernente la
commercializzazione di prodotti tessili, calzaturieri e di
pelletteria), istituendo un sistema di etichettatura e tracciabilit
obbligatoria. Tendenza a DELOCALIZZARE la produzione outsourcing
contrassegnare, con lindicazioneMade in Italy, prodotti
integralmente realizzati in Paesi extracomunitari (danno per
ec./immagine). la denominazione Made in Italy potr essere
utilizzata solamente per i prodotti finiti; il processo di
lavorazione dovr essere svolto nel territorio dello stato italiano
per almeno due delle fasi di lavorazione (2/4 per tessili e
calzaturiero o 2/5 nella pelletteria), criterio della doppia
lavorazione prevalente; siano presenti indicazioni di conformit
alle normative in materia di lavoro ed escluso limpiego della
manodopera minorile; via sia una certificazione di igiene e
sicurezza dei prodotti; vi sia il rispetto della normativa europea
e degli accordi internazionali in materia ambientale. Protezione
giuridica Made in Italy II
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Tutela Propriet Industriale I La necessit di arginare la
contraffazione ha indotto il legislatore a: 1)predisporre il Codice
della P.I. ( D. Lgs.vo n. 30 del 2005 ); 2)istituire le Sezioni
Specializzate per la Propriet Industriale ed Intellettuale;
3)riforma del Codice della P.I. (adottato con D.Lgs.vo del 13
agosto n. 131/2010 ). 1) Costituisce un Testo Unico sulla P.I. In
particolare esso ha portato: al razionale riassetto della
disciplina della P.I.; alla semplificazione normativa ed
coordinamento delle fonti nazionali e comunitarie; all'ampliamento
della tutela riservata alla P.I.; alla ridefinizione delle
competenze dellU.I.B.M. 1) Costituisce un Testo Unico sulla P.I. In
particolare esso ha portato: al razionale riassetto della
disciplina della P.I.; alla semplificazione normativa ed
coordinamento delle fonti nazionali e comunitarie; all'ampliamento
della tutela riservata alla P.I.; alla ridefinizione delle
competenze dellU.I.B.M. 2) Quale giudice specificamente competente
a conoscere del contenzioso industrialistico (trovando compiuta
normativa con l emanazione Codice P.I). da +160 tribunali (sezioni
distaccate) e quasi 30 Corti dAppello 12 Tribunali e altrettante
Corti dAppello ( > competenza in materia). scelta operata 03,
rafforzamento della reazione giudiziaria in sede civile contro la
contraffazione. 2) Quale giudice specificamente competente a
conoscere del contenzioso industrialistico (trovando compiuta
normativa con l emanazione Codice P.I). da +160 tribunali (sezioni
distaccate) e quasi 30 Corti dAppello 12 Tribunali e altrettante
Corti dAppello ( > competenza in materia). scelta operata 03,
rafforzamento della reazione giudiziaria in sede civile contro la
contraffazione. 3) Obiettivi della Riforma del Codice della P.I.
sono: armonizzazione della normativa nazionale con la normativa
comunitaria ed internazionale; semplificazione ed eliminazione
delle imprecisioni terminologiche. agevola l'attivit della
Direzione Generale per la lotta alla contraffazione Ufficio
italiano brevetti e marchi e produce effetti positivi sullintero
comparto della propriet industriale. 3) Obiettivi della Riforma del
Codice della P.I. sono: armonizzazione della normativa nazionale
con la normativa comunitaria ed internazionale; semplificazione ed
eliminazione delle imprecisioni terminologiche. agevola l'attivit
della Direzione Generale per la lotta alla contraffazione Ufficio
italiano brevetti e marchi e produce effetti positivi sullintero
comparto della propriet industriale. Ha un valore fondamentale per
il rafforzamento del Made in Italy
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Strumenti di tutela per chi effettua la contraffazione La
disciplina giuridica del marchio IL MARCHIO E LE SUE FUNZIONI SEGNI
SUSCETTIBILI DI REGISTRAZIONE LESTENSIONE TERRITORIALE E LA SUA
CAPACITA DISTINTIVA LA PROCEDURA DI REGISTRAZIONE I diritti di
propriet intellettuale acquisiscono sempre pi importanza come
strumenti di promozione della crescita economica tutelano i
titolari, gli investitori, gli ideatori e gli artisti consentendo
loro di sfruttare commercialmente le loro creazioni Il problema
della contraffazione in crescente ampiezza ed estensione. La gravit
della contraffazione ha raggiunto livelli non pi tollerabili,
producendo perdite economiche rilevanti e danneggiando la
reputazione dei titolari dei marchi.
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Il marchio e le sue funzioni l brand racchiude il presente, il
passato e il futuro di unazienda identit immagine strategie
marketing perno azienda distingue identifica veicolo comunic. bene
primario definito come un segno distintivo, che ha lo scopo di
comunicare un messaggio (identificando/distinguendo i pdt/svz) i
messaggi veicolati sono molteplici e con diverse funzioni: una
funzione distintiva; una funzione di indicazione di origine e
provenienza; una funzione di garanzia di un determinato standard
qualitativo; una funzione pubblicitaria, legata alleffetto
suggestivo che il segno costituisce nel pubblico di consumatori.
funzione privilegiata Un brand celebre possiede un potere evocativo
elevato, oggetto di ingenti investimenti e negoziazioni di valore
economico elevato (+ valore + celebrit). Il valore che ne deriva
(prescinde dai pdt/svz per i quali viene utilizzato) ha generato
lesigenza di estenderne la tutela giuridica, qualificando come
illecito, e sanzionando come illegittimo, luso del marchio celebre
o di un marchio simile anche per contraddistinguere prodotti o
servizi appartenenti ad un settore merceologico diverso (titolare
con una garanzia di esclusiva nello sfruttamento del valore di
avviamento). Ci ha determinato il proliferare del contratto di
merchandising.
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Segni suscettibili di registrazione La possibilit di essere
registrati come marchi riconosciuta dalla legge ai segni che
possiedono: la possibilit di essere RAPPRESENTATI GRAFICAMENTE ; la
CAPACITA DISTINTIVA. La nostra normativa, come del resto quella
comunitaria, contiene una elencazione dei segni suscettibili di
essere registrati come marchi: lettere, figure, firme, cifre, forme
(pdt/confezioni), suoni rappresentabili graficamente, combinazioni
o tonalit di colore. Limpossibilit di rappresentazione grafica e la
carenza di carattere distintivo sopra evidenziati rendono un segno
inidoneo alla registrazione, e costituiscono altrettanti
impedimenti assoluti alla registrazione. NULLITA DEL MARCHIO quando
un segno sia: sia contrario alla legge, allordine pubblico e al
buon costume, sia recettivo o ingannevole (alla natura, provenienza
geografica, qualit pdt/svz), sia di uso comune (vada ad
identificarsi con la denominazione generica del pdt/svz o meramente
descrittivi della specie, valore, qualit), il cui utilizzo integri
la violazione di diritto di propriet industriale di cui altri
titolare, sia tale da fungere soltanto da designazione di una
caratteristica del prodotto o servizio o da indicazione descrittiva
degli stessi. NULLITA DEL MARCHIO quando un segno sia: sia
contrario alla legge, allordine pubblico e al buon costume, sia
recettivo o ingannevole (alla natura, provenienza geografica,
qualit pdt/svz), sia di uso comune (vada ad identificarsi con la
denominazione generica del pdt/svz o meramente descrittivi della
specie, valore, qualit), il cui utilizzo integri la violazione di
diritto di propriet industriale di cui altri titolare, sia tale da
fungere soltanto da designazione di una caratteristica del prodotto
o servizio o da indicazione descrittiva degli stessi. Altro
requisito di registrabilit del marhio NOVITA (non vi siano diritti
anteriori di terzi titolari). Lassenza di tale requisito determina
impedimento relativo Importante della RICERCA DANTERIORITA
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Estensione territoriale La registrazione di un marchio pu
essere effettuata in sede nazionale, comunitaria ed internazionale.
La registrazione ha un efficacia limitata allambito territoriale
che si scelto. MARCHIO NAZIONALE Efficacia nel territorio dello
Stato, sar regolata dalle sue leggi MARCHIO COMUNITARIO
validit-effiacia- protezione unitaria in tutti Stati U.E. MARCHIO
INTERNAZIONALE Convenz.Internazionali accordo Madrid 1967,
protocollo 1989 - validit ed efficacia unitarie: unica normativa
che disciplina listituto in tutti i paesi U.E. riduzione costi
registrazione: unica tassa di registrazione, anzich cumulo tasse
per le singole registrazioni nazionali (27paesi) accesso
facilitato: usufruisce di una procedura unitaria, anzich quelle
previste dai singoli sistemi nazionali Possibile estendere
registrazione nazionale in Stati diversi da quello di origine
(aderito convenzione) accesso alla tutela riduzione costi
Attribuisce al titolare tutti i diritti conferiti dalla singole
registrazioni nazionali in base alle leggi vigenti in ciascun Paese
La scelta dettata dalle esigenze di ciascuna azienda, in base ai
paesi nei quali intende sviluppare il proprio mercato e
commercializzare i propri prodotti usufruendo in esclusiva
dellutilizzo del suo marchio. Lattuale economia largamente
globalizzata rende scarsa una tutela limitata ai confini di un solo
Paese, al titolare non consentito opporsi alla registrazione/uso al
di fuori di tale territorio
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Capacit distintiva I Il requisito del carattere distintivo di
un marchio inteso come capacit di distinguere in concreto i
prodotti o servizi di unimpresa da quelli provenienti da altri
imprenditori. condotto in relazione ai prodotti e servizi indicati
nella domanda di registrazione e alla percezione/valutazione che il
pubblico di tali prodotti e servizi ha del marchio. Marchi forti +
c.d. Marchi deboli - c.d. Tanto meno descrittivo del prodotto o
servizio offerto dallazienda! Il marchio patronimico un marchio
forte, perch concettualmente distinto dal prodotto che
contraddistingue. Tanto meno descrittivo del prodotto o servizio
offerto dallazienda! Il marchio patronimico un marchio forte, perch
concettualmente distinto dal prodotto che contraddistingue.
Registrando come marchio una parola che poco si discosta dalla
denominazione generica del prodotto, oltre a una scarsa capacit
distintiva, avr una protezione giuridica ridotta Marchi di
fantasiaMarchi arbitrariMarchi suggestiviMarchi descrittiviMarchi
generici + capacit/tutela - capacit/tutela Impossibilit di
registrare marchi generici/descrittivi
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Capacit distintiva II marchi collettivi Titolari dei marchi
collettivi sono i soggetti che svolgono la funzione di garantire
lorigine, la natura o la qualit di determinati prodotti o servizi
Non utilizzano il loro marchio ma ne consentono luso ad
imprenditori (produttori/commercianti che ne facciano richiesta).
marchi collettivi Titolari dei marchi collettivi sono i soggetti
che svolgono la funzione di garantire lorigine, la natura o la
qualit di determinati prodotti o servizi Non utilizzano il loro
marchio ma ne consentono luso ad imprenditori
(produttori/commercianti che ne facciano richiesta). Pu contenere
dei nomi geografici (provenienza geografica) Esempio di marchio
collettivo: Made in Italy Si presta ad essere uno strumento di
tutela del Made in Italy, con un beneficio per tutti gli operatori
economici dei settori nei quali esso viene ad essere utilizzato. Pu
essere registrato da Enti/Associazioni (con il fine di) pur
rimanendo in concorrenza tra loro, ricaveranno benefici, potendo
affiancare al loro marchio di impresa una certificazione di qualt
DI NOTEVOLE RILIEVO LA DISTINZIONA TRA: MARCHI INDIVIDUALI MARCHI
COLLETTIVI FUNZIONE DI CONTROLLO dellesistenza: dei requisiti per
ottenere la concessione duso del rispetto di fabbricazione e di
garanzia di qualit per mantenerne il diritto duso Le aziende
consapevoli dei rischi di imitazione/falsificazione devono
difendersi: registrando il proprio marchio permette al titolare di
agire in giudizio nei confronti di chi fa uso del proprio marchio o
di uno simile senza dover provare la validit del proprio marchio e
lesistenza degli elementi costitutivi (in quanto la registrazione
li presume sussistenti). Procedura di registrazione
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Procedura di registrazione I La registrazione di un marchio, pu
essere ottenuta da chi lo utilizzi o si proponga di farlo: nella
fabbricazione o nel commercio di prodotti; nella prestazione di
servizi della propria impresa. E necessario che la richiesta di
tutela del marchio avvenga nella classe appropriata - sulla base
della classificazione internazionale dei pdt/svz fissata
dallAccordo di Nizza - pertinenti allattivit, con i prodotti e i
servizi per i quali si registra il marchio dellimpresa. Si possono
individuare 4 livelli di copertura geografica per un marchio:
nazionale, presso lUIBM (Ufficio Italiano Brevetti e Marchi), ma pu
anche essere inoltrata allUIBM anche tramite gli Uffici provinciali
dellIndustria, Commercio e Artigianato (U.P.I.C.A.), tramite le
Camere di Commercio dei capoluoghi di provincia, oppure inviata
allUIBM a mezzo raccomandata a/r. territoriale (ad esempio lUfficio
del Benelux dei marchi); europeo, presso lUAMI (lUfficio per
lArmonizzazione nel Mercato Interno); internazionale, presso la
WIPO (Organizzazione Mondiale per la Propriet Intellettuale). Si
possono individuare 4 livelli di copertura geografica per un
marchio: nazionale, presso lUIBM (Ufficio Italiano Brevetti e
Marchi), ma pu anche essere inoltrata allUIBM anche tramite gli
Uffici provinciali dellIndustria, Commercio e Artigianato
(U.P.I.C.A.), tramite le Camere di Commercio dei capoluoghi di
provincia, oppure inviata allUIBM a mezzo raccomandata a/r.
territoriale (ad esempio lUfficio del Benelux dei marchi); europeo,
presso lUAMI (lUfficio per lArmonizzazione nel Mercato Interno);
internazionale, presso la WIPO (Organizzazione Mondiale per la
Propriet Intellettuale). Il marchio (sia comunitario che nazionale)
pu essere rinnovato ogni 10 anni un numero indefinito di volte a
fronte di una tassa supplementare. La registrazione attribuisce
diritti assoluti ed esclusivi: di usare il marchio/vietare a terzi
luso di un marchio identico o simile (o non affini nel caso marchio
celebre). Luso da parte di terzi consentito con contratti di
cessione, licenza o merchandising.
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Fenomeno della contraffazione nel settore orafo Settore
orafo-argentiero-gioielliero italiano rappresenta: uno dei pi
importanti pilastri del manifatturiero-moda Made in Italy, comparto
rappresentativo di quel modello italiano, che tanto ha contribuito
allo sviluppo industriale del nostro paese, un modello che si fonda
sulla straordinaria vitalit di imprese medio-piccole, al cui
successo concorrono virt tipicamente italiane quali
limprenditorialit, il senso artistico ed il saper fare artigianale.
sintesi di dinamismo imprenditoriale, creativit, valore estetico
mix efficienza produttiva, qualit e originalit del prodotto... 09
Federorafi, sottolinea come il settore rappresenti uno dei pi
rilevanti pilastri del manifatturiero-moda in Italy con: 11.421
aziende produttrici (in media di 4,5 dipendenti per azienda), 26
mila aziende distributive, 123 mila addetti
(produzione/distribuzione). LItalia mantiene da sempre le prime
posizioni per linventiva e la perizia degli orafi, per loriginalit
e la fantasia dei disegnatori, per leleganza e la variet dei
modelli, per laccuratezza delle rifiniture assicurata da unantica
tradizione artigianale. Ha da sempre rappresentato uno dei comparti
manifatturieri trainanti nella promozione del Made in Italy nel
mondo Vedremo anche ci nonostante, la leadership mondiale minata da
fenomeni, quali la contraffazione I cambiamenti nel sistema
economico internazionale, il progresso tecnologico, la
globalizzazione, i mutamenti della domanda dacquisto, sono alcuni
dei fattori che stanno sottoponendo il settore a notevoli
pressioni
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Il settore ormai da 10 anni entrato in una fase di crisi e il
primato dellItalia minacciato dai competitors stranieri che stanno
erodendo le nostre quote di mercato. Lindustria orafo-argentiera
italiana ha visto una perdita della domanda interna/estera
(leadership) e della propria competitivit tra i paesi produttori ed
esportatori Nel 09 lexport del settore orafo italiano ha subito un
- 23,1% in valore e - 7% in quantit Il consumo di gioielli in oro
in Italia si ridotto del 50% in dieci anni arrivando alle 41t del
2009 (fonte GFMS Gold Survey 2010). Segnali di recupero provengono
da ultimi dati: nel periodo gennaio-giugno 2010 lexport dei
prodotti orafo-gioiellieri italiani segnano un + 26,67% su base
annua, le importazioni + 48,92%. Situazione quadro
nazionale-internazionale Il calo di fatturato del comparto orafo
dipende da nuove tendenze giovanili: meno attratte dal gioiello, pi
attratti verso prodotti di informatica-telecomunicazioni-viaggi;
prodotti costo medio-basso Ci mette in discussione la fascia di
reddito spendibile destinata al prodotto orafo. Trattandosi di beni
voluttari il cui acquisto non obbligato, le motivazioni di acquisto
dipendono dalla funzione duso (ceto, et, cultura, valori, stile
vita). Tale funzione duso in evoluzione (da beni di
rifugio/investimento a desiderio di soddisfare un senso estetico,
status symbol con contenuti di design e moda) Come vedremo nel
corso del lavoro la contraffazione colpisce anche il settore orafo
Cerchiamo di capire quali sono le GARANZIE A TUTELA DEL
SETTORE
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Garanzie contro la contraffazione oro-altri metalli preziosi I
La normativa riguardante i titoli ed i marchi di identificazione
dei metalli preziosi stata riordinata dal D. Lgs. n.251/1999. I
metalli preziosi di cui si tratta nella presente normativa sono:
oro, argento, platino, palladio. I metalli preziosi, le loro leghe
e gli oggetti in metallo prezioso devono portare impresso: marchio
di identificazione del produttore o importatore. titolo in
millesimi Entrambi vanno impressi prima che le m.p. o gli oggetti
vengano posti in commercio. E vietato porre in vendita oggetti
privi dellindicazione del titolo e del marchio I titoli legali
ammessi sono: Per loro, 750 (18kt), 585 (14kt), 375 (9kt)
millesimi; Per largento, 925, 800 millesimi; Per il platino, 950,
900, 850 millesimi; Per il palladio, 950, 500 millesimi. I titoli
legali ammessi sono: Per loro, 750 (18kt), 585 (14kt), 375 (9kt)
millesimi; Per largento, 925, 800 millesimi; Per il platino, 950,
900, 850 millesimi; Per il palladio, 950, 500 millesimi. Tutti
coloro che producono o importano oggetti in metallo prezioso o
vendono lingotti, verghe, laminati, profilati, semilavorati in
genere in metallo prezioso, devono dotarsi del marchio di
identificazione, iscrivendosi a registro degli assegnatari dei
marchi tenuto presso le Camere di Commercio - Ufficio Metrico. Per
ottenere la concessione del marchio occorre presentare domanda in
bollo alla Camera di Commercio Ufficio Metrico, la quale assegna il
numero del marchio e fa eseguire le matrici con limpronta del
marchio (punzoni). Le imprese possono apporre sugli oggetti
preziosi, oltre al marchio di identificazione, un proprio marchio
tradizionale di fabbrica, previa istanza alla Camera di Commercio
(pu essere inserito nel punzone recante il marchio di
identificazione) inoltre consentito apporre sugli oggetti preziosi
sigle identificative/nominativi, come nel caso di aziende che non
dispongono di un proprio marchio di identificazione ma intendono
comunque commercializzare oggetti con la propria Griffe, realizzati
in laboratori autorizzati; anche in questo caso occorre darne
comunicazione alla Camera di Commercio.
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Garanzie contro la contraffazione oro-altri metalli preziosi II
PUNZONE PER IL MARCHIO DI IDENTIFICAZIONE DEI METALLI PREZIOSI
000AG Consiste in unimpronta identificativa (marchiatura del
metallo), di forma e dimensioni definite contenente il: Numero
identificativo del produttore o dellimportatore; La sigla della
provincia dove questi risiede. La sua realizzazione ottenuta da una
matrice custodita presso la Camera di Commercio. PUNZONE PER
LINDICAZIONE DEL TITOLO Tale strumento permette di apporre il
titolo, espresso in millesimi, su una parte principale delloggetto
(realizzabile solo nel rispetto delle forme e dimensioni
stabilite). A differenza del punzone per il marchio
d'identificazione, il punzone per il titolo non ha alcuna matrice
depositata e pu essere prodotto da qualunque ditta specializzata.
Si ricorda che la messa in commercio di oggetti dal titolo
inferiore a quello dichiarato, oltre alle sanzioni amministrative
previste dallart. 25 del Decreto 251/1999, configura il reato di
frode nellesercizio del commercio. Ricordiamo che gli oggetti privi
dellindicazione del titolo o del marchio sono passibili di
sequestro da parte degli organi di controllo.
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Garanzie contro la contraffazione oro-altri metalli preziosi
III Per conoscere la qualit dell'oro, bene sapere che, secondo
normative Europee, il gioiello deve riportare obbligatoriamente il
titolo e il marchio identificativo del produttore (punzone
indicante la provenienza e punzone indicante il titolo). Normativa
italiana legge n.46 del 1968. se non c doppia punzonatura loggetto
non garantito! Titolo: si compra da fornitore orafo qualsiasi
(libero commercio); Provenienza: Ufficio Metrico che da matrice a
fabbriche autorizzate. Per conoscere la qualit dell'oro, bene
sapere che, secondo normative Europee, il gioiello deve riportare
obbligatoriamente il titolo e il marchio identificativo del
produttore (punzone indicante la provenienza e punzone indicante il
titolo). Normativa italiana legge n.46 del 1968. se non c doppia
punzonatura loggetto non garantito! Titolo: si compra da fornitore
orafo qualsiasi (libero commercio); Provenienza: Ufficio Metrico
che da matrice a fabbriche autorizzate. Un produttore di oggetti
preziosi pu avvalersi della Certificazione Aggiuntiva rilasciata da
Laboratori privati abilitati dalle Camere di Commercio o
appartenenti alle stesse che, dopo aver effettuato il saggio su
alcuni prodotti, rilasciano alle aziende interessate, una
attestazione che rappresenta una ulteriore garanzia della qualit
della produzione. Una caratura pi bassa, falsa, pu essere
determinato solo con una prova, il saggio delloggetto (termine
tecnico usato per lanalisi chimica di un materiale/oggetto). Il
saggio garantisce che il contenuto di oro soddisfi i requisiti
legali, in modo da proteggere il consumatore e garantire che
produttori e rivenditori operino in condizioni di parit.
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Garanzie contro la contraffazione nelle gemme-pietre preziose I
Per definizione chiamiamo gioielleria tutti gli oggetti in oro
incastonati con gemme preziose... Si definisce gemma qualsiasi
struttura minerale cristallizzata o micro cristallizzata, sia
naturale che sintetica. La gemmologia in generale ci d le basi per
riconoscere le gemme apparentemente simili (Rubino e Granato rosso,
per esempio), ed identificare gli abbellimenti (trattamenti che
mirano a migliorare la qualit della gemma), i sintetici e gli
artificiali. di eccezionale qualit quando ha un colore vivace, non
ha molte inclusioni ben tagliata-sfaccetatta Solo nel caso del
Diamante si studia la classificazione di qualit dello stesso, in
quanto si sono stabiliti, nel tempo, dei parametri di
classificazione dette le 4C: Color-Colore, Clarity- Purezza, Carat,
Cut - Peso e qualit del taglio. Un diamante si pu definire privo di
inclusioni alla lente 10x ed il giudizio sul taglio
importantissimo. Solo nel caso del Diamante si studia la
classificazione di qualit dello stesso, in quanto si sono
stabiliti, nel tempo, dei parametri di classificazione dette le 4C:
Color-Colore, Clarity- Purezza, Carat, Cut - Peso e qualit del
taglio. Un diamante si pu definire privo di inclusioni alla lente
10x ed il giudizio sul taglio importantissimo. Le norme CIBJO
ribadiscono pi volte lobbligo della massima trasparenza nel
commercio dei diamanti, proibendo ogni espressione che possa trarre
in inganno il compratore. Quando si parla di diamanti, senza
ulteriori specificazioni, deve essere chiaro che si tratta di
pietre interamente di origine naturale che non hanno subito alcun
tipo di manipolazione ad eccezione delle operazioni di taglio. La
contraffazione dell'oro pu sicuramente avvenire pi facilmente di
quella delle gemme in quanto metallo, quindi pi facile da trattare.
In gemmologia, la contraffazione sicuramente pi difficile da
attuare e di conseguenza da riconoscere. Purtroppo, la
contraffazione e la manipolazione delle gemme sta diventando, in
tutto il mondo, un problema serio che rischia di provocare pesanti
ricadute di immagine anche sui professionisti pi attenti. La
migliore risposta risiede, a mio avviso, nella qualit del servizio
offerto al cliente finale e nella formazione degli operatori e
degli stessi consumatori. La contraffazione dell'oro pu sicuramente
avvenire pi facilmente di quella delle gemme in quanto metallo,
quindi pi facile da trattare. In gemmologia, la contraffazione
sicuramente pi difficile da attuare e di conseguenza da
riconoscere. Purtroppo, la contraffazione e la manipolazione delle
gemme sta diventando, in tutto il mondo, un problema serio che
rischia di provocare pesanti ricadute di immagine anche sui
professionisti pi attenti. La migliore risposta risiede, a mio
avviso, nella qualit del servizio offerto al cliente finale e nella
formazione degli operatori e degli stessi consumatori.
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Garanzie contro la contraffazione nelle gemme-pietre preziose
II I prodotti di laboratorio sono in continua evoluzione e
miglioramento, ed i migliori sono oggi riconoscibili solo
attraverso l'analisi delle inclusioni (per accellerare la crescita
dei minerali sintetici si usano sostanze catalizzatrici che
lasciano tracce cristallizzazioni interne di altri minerali). Il
mondo dell'industria chimica che lavora sulle gemme in continua
evoluzione, ci sono delle aziende che producono e mettono sul
mercato delle pietre preziose contraffatte (come alternativa pi
economica al naturale), Solo lo studio della gemmologia e
l'aggiornamento continuo, permette oggi a seri operatori del
settore, di garantire seriet e qualit contro la contraffazione.
Esistono dei laboratori di analisi gemmologica, super partes, che
analizzano e certificano le gemme e fanno costosissimi corsi di
gemmologia. Una gemma certificata da uno di questi istituti ha un
valore aggiunto di garanzia e qualit Il pi serio e prestigioso in
Italia l'IGI - Istituto Gemmologico Italiano. Il CISGEM -Centro
Informazione e Servizi Gemmologici - altro istituto gemmologico
convenzionato con la camera di commercio. A livello internazionale
esiste un organo che controlla e stabilisce i parametri di qualit
delle gemme,e dei sistemi di analisi - CJBIO The World Jewellery
Confederation. Il GIA americano (Gemmologic Istitute of America),
HRD belga (Hooge Rad voor Diamant), sono anchessi fra i pi
prestigiosi. In ogni caso, oggi non esiste un garante che tuteli il
consumatore finale su un incauto acquisto, motivo per il quale i
consumatori si rivolgono sempre di pi ai brand.
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Le nuove sfide: la marca caso Nardelli I Laffermazione di un
brand la strada pi lineare che unazienda orafa pu intraprendere per
cercare di vincere la sfida competitiva, in un contesto ormai
divenuto sempre pi globale permette di differenziarsi. Lindustria
orafa caratterizzata dalla produzione di beni mediamente ad alto
valore aggiunto, che soddisfano bisogni non primari dei consumatori
poich linvestimento da effettuare, di solito piuttosto oneroso, il
potenziale acquirente ha lesigenza di fare riferimento a
informazioni sufficienti a rassicurarlo circa la bont dellopzione
prescelta. La marca, da sempre, stato un fattore in certo modo
tranquillizzante, ma nellindustria orafa, tuttavia, ha tardato a
diffondersi Le cose hanno subito una profonda trasformazione con il
rivoluzionamento degli scenari internazionali dellindustria orafa;
la perdita di posizioni del sistema Italia induce gli imprenditori
a scelte decisive per la sopravvivenza della loro realt
AFFERMAZIONE DEL BRAND Il processo di democratizzazione del
prodotto artigianato dalla materia preziosa avvenuto nelluso di
materiali pi leggeri, nello sviluppo di tecnologie di produzione di
massa dei monili, nella stessa commistione di materia vile come
lacciaio con la materia preziosa, mix peraltro valorizzato dal
ricorso a designer di alto profilo e da moderne strategie di
marketing. La diffusione della marca come elemento di
differenziazione di un prodotto, o di una collezione, si inquadra
proprio in tale processo di democratizzazione. Oggi il mondo della
gioielleria quasi totalmente brandizzato, chi compra una marca paga
un premium price rispetto a uno unbranded con pari caratteristiche.
La marca fa le veci del vecchio rapporto cliente-gioielliere di
fiducia!
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Le nuove sfide: la marca caso Nardelli II Oggi sempre di pi, si
fanno strada aziende italiane, legate a una tradizione artigianale,
che hanno raggiunto il successo soprattutto grazie alla scelta di
affermarsi tramite politiche di branding. Il gioiello italiano
include artigianato, moda e design e questa diversit senza dubbio
unopportunit. Opportunit sfruttata senza alcun dubbio dalla
Nardelli Group, una delle realt pi innovative del settore orafo.
Oggi sempre di pi, si fanno strada aziende italiane, legate a una
tradizione artigianale, che hanno raggiunto il successo soprattutto
grazie alla scelta di affermarsi tramite politiche di branding. Il
gioiello italiano include artigianato, moda e design e questa
diversit senza dubbio unopportunit. Opportunit sfruttata senza
alcun dubbio dalla Nardelli Group, una delle realt pi innovative
del settore orafo. Azienda napoletana nata 60, nello storico Borgo
Orefici di Napoli, affermatasi su tutto il territorio nazionale e
poi anche oltre confine, dal Giappone ai mercati arabi, da Francia
a Malta, fino agli Stati Uniti. Nardelli una realt del Made in
Italy legata ad una tradizione artigianale della lavorazione dei
metalli nobili e delle pietre preziose. Al gruppo, fanno capo il
marchio Nardelli Gioielli, con alle spalle 30 anni di attivit e la
giovane Nardelli Luxury, nata nel 2005, la quale svolge attivit di
produzione di bijoux e orologi fashion, licenziataria del brand Liu
Jo Luxury (estensione del brand verso un comparto diverso dal core
business). Azienda napoletana nata 60, nello storico Borgo Orefici
di Napoli, affermatasi su tutto il territorio nazionale e poi anche
oltre confine, dal Giappone ai mercati arabi, da Francia a Malta,
fino agli Stati Uniti. Nardelli una realt del Made in Italy legata
ad una tradizione artigianale della lavorazione dei metalli nobili
e delle pietre preziose. Al gruppo, fanno capo il marchio Nardelli
Gioielli, con alle spalle 30 anni di attivit e la giovane Nardelli
Luxury, nata nel 2005, la quale svolge attivit di produzione di
bijoux e orologi fashion, licenziataria del brand Liu Jo Luxury
(estensione del brand verso un comparto diverso dal core business).
PUNTI DI FORZA DEL BRAND NARDELLI - QUALITA - CREATIVITA -
ITALIANITA DEL CICLO PRODUTTIVO - MADE IN ITALY
(progettazione/realizzazione) - PRECURSORE MATRIMONIO
MODA-GIOIELLO: il marchio riuscito a consolidarsi nel mondo del
lusso e della gioielleria, intuendo i cambiamenti del settore
gioielleria e del suo approssimarsi al mondo della moda!
indirizzata verso segmenti fashion style con Nardelli Luxury
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Le nuove sfide: la marca caso Nardelli III Come abbiamo
ampiamente trattato nel corso di questo studio, il mondo della
falsificazione e della contraffazione, da sempre, parte integrante
anche del mondo della gioielleria. Purtroppo anche la Nardelli
Gioielli subisce questa drammatica piaga La Nardelli Gioielli ha
dato lincarico ad un apposito Istituto di Ricerca Investigativa che
nel dettaglio si occupa della Tutela contro la contraffazione di
marchi e brevetti: difesa dell'immagine commerciale dell'azienda
intesa come salvaguardia del marchio di fabbrica o dei modelli
realizzati. Nel dettaglio lIstituto esegue: accertamento
dell'effettiva violazione del diritto di marchio tutelato o
modello; acquisizione delle prove relative alla violazione per un
loro utilizzo in sede penale o civile; Per la Nardelli Gioielli,
affidarsi ad unagenzia permette i seguenti vantaggi: l'accertamento
del falso, l'attivazione delle forze di polizia e l'eventuale
sollecitazione dell'autorit giudiziaria sono immediati; Ci infatti
elimina il rischio della scomparsa del corpo del reato e garantisce
il reale smantellamento dell'organizzazione truffaldina; continuo
feedback di informazioni circa gli sviluppi della vicenda in merito
all'intervento delle forze dell'ordine e all'iter giudiziario;
continua attivit investigativa permette di delineare una "mappa"
dei luoghi di produzione e commercializzazione dei prodotti
contraffatti e di definire la portata del fenomeno contraffattorio
che la riguarda. La Nardelli Gioielli ha dato lincarico ad un
apposito Istituto di Ricerca Investigativa che nel dettaglio si
occupa della Tutela contro la contraffazione di marchi e brevetti:
difesa dell'immagine commerciale dell'azienda intesa come
salvaguardia del marchio di fabbrica o dei modelli realizzati. Nel
dettaglio lIstituto esegue: accertamento dell'effettiva violazione
del diritto di marchio tutelato o modello; acquisizione delle prove
relative alla violazione per un loro utilizzo in sede penale o
civile; Per la Nardelli Gioielli, affidarsi ad unagenzia permette i
seguenti vantaggi: l'accertamento del falso, l'attivazione delle
forze di polizia e l'eventuale sollecitazione dell'autorit
giudiziaria sono immediati; Ci infatti elimina il rischio della
scomparsa del corpo del reato e garantisce il reale smantellamento
dell'organizzazione truffaldina; continuo feedback di informazioni
circa gli sviluppi della vicenda in merito all'intervento delle
forze dell'ordine e all'iter giudiziario; continua attivit
investigativa permette di delineare una "mappa" dei luoghi di
produzione e commercializzazione dei prodotti contraffatti e di
definire la portata del fenomeno contraffattorio che la
riguarda.
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Le nuove sfide: la marca caso Nardelli IV In particolar modo
sono state oggetto di contraffazione, le linee: Sunsation Fames of
Passion Splendidi soli in oro e diamanti che vanta di una
lavorazione artigianale tutta Made in Italy Pendente decisamente
esclusivo e ricercato, lanciato in occasione della Festa di San
Valentino. Tempestato di diamanti, in oro rosso, bianco e giallo Il
procedimento di falsificazione molto semplice, in quanto si pu
acquistare presso qualsiasi rivenditore Nardelli il gioiello che si
intende imitare e su di esso si viene fatto uno stampo tramite due
tappi di cera che ricopiano tutte le fattezze estetiche specifiche
del gioiello Tra notoriet ed imitazione esiste un rapporto di
proporzionalit diretta, infatti i brand pi conosciuti e famosi sono
pi facilmente oggetto di contraffazione. Il procedimento di
falsificazione molto semplice, in quanto si pu acquistare presso
qualsiasi rivenditore Nardelli il gioiello che si intende imitare e
su di esso si viene fatto uno stampo tramite due tappi di cera che
ricopiano tutte le fattezze estetiche specifiche del gioiello Tra
notoriet ed imitazione esiste un rapporto di proporzionalit
diretta, infatti i brand pi conosciuti e famosi sono pi facilmente
oggetto di contraffazione. Allapparenza il prodotto pu sembrare
originale, ma se si vede al suo interno nel caso di anelli o nel
retro nel caso di pendenti, orecchini e bracciali non presente per
ovvi motivi il marchio di fabbrica che attesta per lappunto
loriginalit del prodotto. 1. cos il MARCHIO DI FABBRICA rappresenta
un valido strumento per limitare il fenomeno della contraffazione
cos come il CERTIFICATO DI GARANZIA (Nardelli rilascia un
certificato che attesta originalit del prodotto, garantendo da
qualsiasi difetto eventuale di fabbricazione e di purezza delloro e
delle pietre utilizzate per la sua realizzazione).
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Le nuove sfide: la marca caso Nardelli V Altro elemento
fondamentale il PACKAGING (ogni monile ne fornito) I prodotti hanno
un packaging funzionale, che al tempo stesso identificano il
gioiello Nardelli. Lazienda vende loggetto ma anche linvolucro
firmato in ogni sua parte. Un oggetto Nardelli senza packaging al
99% contraffatto! Una buona attivit di prevenzione quella di
unattenta ANALISI SUL TERRITORIO tramite apposite agenzie e
soprattutto al tempo stesso la Nardelli cerca di fornire al
prodotto caratteristiche particolari che lo contraddistinguono e ne
rendono difficile limitazione. Altro punto di lotta per la
Nardelli, la vendita del proprio prodotto ATTRAVERSO NEGOZI
CONCESSONARI. I negozi concessionari sono altamente selezionati
dallazienda, infatti la Nardelli sceglie accuratamente il proprio
commerciante di fiducia (selezione a monte); inoltre verifica che
non ci siano casi di commercianti in malafede, che mettano in
commercio monili contraffatti (in parte o del tutto) mandando ad
acquistare pdt. La Nardelli, ha provveduto, nel tempo a togliere
alcune concessioni (tre) a commercianti al dettaglio che avevano
fatto contraffare il prodotto. 2. Limpresa impiega concretamente le
sue forze per difendersi dagli innumerevoli casi di violazione dei
diritti di propriet intellettuale, REGISTRANDO I SUOI MARCHI,
investe inoltre nelle DOMANDE DI BREVETTO cercando inoltre di
garantire lunicit dei suoi articoli. Dato che i marchi sono
legalmente registrarti, ogni volta lo si ritenga utile e
necessario, limpresa pu comunque intervenire a livello giuridico
contro chi utilizza indebitamente ci che legalmente protetto. 3. 4.
5. Inoltre, sempre per evitare la contraffazione del proprio
prodotto, la Nardelli sta puntando sul MONOMARCA, cio con prodotti
facenti capo ad un unico brand (primo: Sunsation-Capri), dove la
fedelt al brand fondamentale. 6. Sempre a tutela di ogni forma di
protezione anti contraffazione si stanno studiando APPLICAZIONI
APPLE e di vendita e-commerce. 7.
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Le nuove sfide: la marca caso Nardelli VI Nardelli Luxury
(corporate specializzata nellabbinamento moda-gioiello), del gruppo
Nardelli, ha ottenuto dalla LiuJo la licenza per la fabbricazione e
commercializzazione dei accessori in oro, argento ed orologi.
Lintesa con LiuJo nasce dalla ricerca di nuovi segmenti di mercato
fashion-style. La partnership: LiuJo Luxury, ha portato
allabbinamento fra moda e gioiello ha reso disponibile una rete
distributiva formata da punti vendita monomarca oltre che dalle
gioiellerie. Con il brand LiuJo Luxury sono state lanciate, con
successo, le linee di gioielli in argento Jewels Collection e gli
orologi Color Time Collection Ma ci non ha limitato di certo i
gravi danni della contraffazione, che lazienda ha subito, nel
reparto orologi LiuJo Luxury, per quando riguarda la collezione
Color Time. Il settore dellorologeria stato, negli ultimi anni,
sempre pi soggetto a fenomeni di contraffazione: si tratta di un
settore invitante per i contraffattori, i quali prendono di mira
quei prodotti, che hanno maggiore diffusione/richiesta sul mercato
(come accaduto per la linea Color Time andato sold out tre
settimane dopo il lancio). Gli orologi Color Time sono stati
copiati illegalmente provocando una contraffazione sia di marchio
che di modello copiati interamente non solo nel prodotto in quando
orologio, ma anche nel suo packaging Basilari le azioni messe in
atto dallazienda per contrastare il fenomeno
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Le nuove sfide: la marca caso Nardelli VII 1. 2. 3. 4. 5.
Sensibilizzazione della rete vendita Nardelli LiuJo Luxury sul
problema della contraffazione. Sensibilizzazione dei clienti
finali, mediante una attivit di ufficio stampa sulle peculiarit
degli orologi LiuJo Luxury, in modo da far percepire in maniera
chiara loriginale dal falso. Attivazione di una agenzia
investigativa Carpinvest Group, che tiene costantemente monitorato
il mercato per conto della Nardelli LiuJo Luxury. Adozione di un
ologramma sugli orologi che rende facilmente distinguibili gli
originali dai falsi. Per certificarne lautenticit, sugli orologi
verr applicato un ologramma sul fondo della cassa e nella garanzia
dellorologio e fornito con un packaging dedicato. Iscrizione ad
Assorologi, in modo da entrare a far parte di un poule di aziende
che contrastano il fenomeno per scambiarsi impressioni, strategie,
trovare soluzioni comuni (network di associazioni per debellare il
problema in maniera congiunta). Fondamentale il piano di difesa
messo in atto da Carpinvest Group Al fine di elaborare una Brand
Protection Strategy, LiuJo Luxury si affidata a Carpinvest Group
per contrastare la contraffazione dei prodotti a brand LiuJo
Luxury. Il piano di difesa ha permesso a LiuJo di massimizzare i
profitti della gestione delle proprie licenze, ma risultato un
valido aiuto di collaborazione per il mantenimento di un mercato il
pi possibile scevro della presenza di articoli contraffatti.
Limpegno di Carpinvest Group, stato quello di conseguire risultai
mirati nellimmediato ed un importante effetto preventivo nel lungo
periodo, distinguendo in 2 fasi la strategia di contrasto al
fenomeno contraffattivo: Short term plan: finalizzato a debellare
il fenomeno on the spot emersi il relazione al centro Il Tar (il pi
grosso centro Orafo del meridione) ed a perseguire gli illeciti
rilevati nella rete commerciale, anche presso altri centri e
rivenditori. Questo rappresenta il primo passo per dare un forte
segnale di presenza e interesse da parte del management LiuJo. Long
term plan: finalizzato alla prevenzione ed alla lotta alla
contraffazione nel medio e lungo periodo. Fondamentale il piano di
difesa messo in atto da Carpinvest Group Al fine di elaborare una
Brand Protection Strategy, LiuJo Luxury si affidata a Carpinvest
Group per contrastare la contraffazione dei prodotti a brand LiuJo
Luxury. Il piano di difesa ha permesso a LiuJo di massimizzare i
profitti della gestione delle proprie licenze, ma risultato un
valido aiuto di collaborazione per il mantenimento di un mercato il
pi possibile scevro della presenza di articoli contraffatti.
Limpegno di Carpinvest Group, stato quello di conseguire risultai
mirati nellimmediato ed un importante effetto preventivo nel lungo
periodo, distinguendo in 2 fasi la strategia di contrasto al
fenomeno contraffattivo: Short term plan: finalizzato a debellare
il fenomeno on the spot emersi il relazione al centro Il Tar (il pi
grosso centro Orafo del meridione) ed a perseguire gli illeciti
rilevati nella rete commerciale, anche presso altri centri e
rivenditori. Questo rappresenta il primo passo per dare un forte
segnale di presenza e interesse da parte del management LiuJo. Long
term plan: finalizzato alla prevenzione ed alla lotta alla
contraffazione nel medio e lungo periodo.
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La contraffazione un fenomeno molto dannoso per leconomia
dellItalia che con il Made in Italy ha sempre fatto della qualit
della sua produzione il suo fiore allocchiello; ma tuttavia in una
societ sempre pi globalizzata anche inevitabile ma di certo
pericoloso (aziende/stato/persone). In un tempo segnato dal ritorno
allattenzione alleconomia reale, sarebbe strano lasciare che il
Made in Italy, venga corroso dalle diverse forme di contraffazione,
infatti abbiamo visto, come la lotta alla contraffazione debba
essere realizzata tramite la protezione giuridica del Made in Italy
e la tutela della propriet industriale. E fondamentale "difendere
il proprio marchio" in tutti i settori e soprattutto in oreficeria.
Un prodotto orafo, tutelabile tramite la registrazione del marchio,
che garantisce il rispetto dei diritti di propriet intellettuale
fornendo al titolare gli strumenti idonei a tutelare con estrema
efficacia e prontezza i propri prodotti, offrendo un valido
strumento di difesa verso chi utilizza illecitamente il proprio
marchio. Abbiamo visto che nel caso della contraffazione nelloro
bene che il consumatore sia a conoscenza della doppia punzonatura
obbligatoria e che in mancanza della stessa egli si trover innanzi
un prezioso che al 99% sar contraffatto. Inoltre nel caso delle
gemme, la contraffazione pi difficile da riconoscere e la migliore
risposta risede a mio avviso nella qualit del servizio offerto al
cliente finale e nella formazione degli operatori. Infatti solo lo
studio della gemmologia e laggiornamento continuo permette di
andare contro la contraffazione, cos come si evolve la
contraffazione fondamentale sviluppare competenze specifiche a
riguardo. Considerazioni finali
Slide 33
Abbiamo trattato il caso del settore orafo, straordinario
esempio del manifatturiero-moda Made in Italy e di come la
contraffazione si ripercuota negativamente sullo stesso e
sulloriginalit di aziende che puntano sulla qualit e rarit dei
propri prodotti. La Nardelli lesempio per eccellenza di come sia
importante oggi affermarsi tramite politiche di branding. Infatti
oggi il mondo della gioielleria quasi totalmente brandizzato
perdendo il bene di rifugio e di investimento che aveva in passato,
ma ci che il pubblico vuole e oggi solo grazie ad aziende come
Tiffany, Cartier, Nardelli e tante altre che gli utenti finali sono
arrivati a conoscere e desiderare gioielli con gemme che non siano
i classici diamanti, zaffiro e rubino ma anche tante altre di
eccezionale bellezza e rarit. La risposta alla contraffazione deve
essere vista come un dovere, cos come fa la Nardelli, limpegno
verso il cliente di sviluppare al massimo il valore dei marchi per
fidelizzarlo. Credo sia fondamentale per la stessa mantenere la sua
produzione in Italia (in Campania), per continuare nel suo successo
e per essere percepita come Made in Italy, infatti lazienda ha
rafforzato i suoi insediamenti nei centri orafi Tar e Oromare,
piuttosto che delocalizzare in Paesi dellest, ha aperto il suo
primo negozio monomarca a Capri (simbolo lusso e immagine Made in
Naples). In risposta alla contraffazione lazienda potrebbe a mio
parere, apportare costante variazioni al design sui prodotti
maggiormente colpiti dal fenomeno, e adottare una maggiore apertura
verso la tematica.
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La Nardelli non predilige campagne di comunicazione dedicate al
tema, ma fa leva sulla valorizzazione della qualit dei prodotti. La
comunicazione a livello mediatico viene evitata, ma io credo che
pur attuando importanti azioni di difesa come la stessa fa, sia
fondamentale unazione educativa e informativa verso i molti
italiani che acquistano merce contraffatta. Certamente i sequestri
e le leggi sono fondamentali ma non possono essere i soli strumenti
per combattere il mercato del falso. Limpresa deve comprendere la
gravit del fenomeno, riconoscersi come bersaglio diretto, deve
agire preventivamente e non solo a posteriori, contrastare la
contraffazione significa riuscire ad aumentare il valore distintivo
del prodotto incentivandone il suo acquisto nella versione
originale. Ma solo informando il consumatore finale sulle reali
minacce e sulla gravit del fenomeno si potr educarlo e portarlo a
compiere scelte eticamente corrette.
Slide 35
Concludo il lavoro con la speranza di aver costruito un
percorso logico, che offra elementi di discussione sullimportanza e
sulla complessit del tema elaborato GRAZIE A TUTTI PER LATTENZIONE
Dott.ssa Riggio Maria Teresa Cellulare: 328-5955582 E-mail:
[email protected]