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0 1 Tweet “La storia e il mito” “La storia e il mito” è una mostra che ripercorre i primi 70 anni di Faema, l'azienda milanese che ha lasciato un segno indelebile nel ciclismo grazie a campioni come Eddie Merckx, Vittorio Adorni e Hendrick Van Looy. È in programma da domenica 25 ottobre a venerdì 18 dicembre 21/10/2015 Invia email Stampa articolo Redazione Ciclismo Un viaggio, da fare idealmente anche in bici (vista la presenza di mezzi a due ruote da collezione), alla scoperta di una delle aziende che ha segnato la storia dell’imprenditoria italiana (contribuendo con successo alla diffusione della cultura del caffè espresso nel mondo) e ha lasciato un segno indelebile nel ciclismo grazie a campioni come Eddie Merckx, Vittorio Adorni e Hendrick Van Looy. username o email password Iscriviti e potrai leggere le nostre prove in anteprima e sfogliare le nostre guide LOG IN login con Facebook SOCIAL NEWS PROVE TURISMO GARE TECNICA GALLERY VIDEO SALUTE LISTINO BICI IN CITTÀ ATTUALITÀ BICINEWS GRANFONDO ECONOMIA AGONISMO RECENSIONI PRODOTTO SALONI NON SOLO BICI 3 Mi piace Condividi www.ciclismo.it utilizza cookie per le proprie funzionalità e per inviarti pubblicita` e servizi in linea con le tue preferenze. Se vuoi saperne di piu` o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie Clicca qui. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie.

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“La storia e il mito”“La storia e il mito” è una mostra che ripercorre i primi 70anni di Faema, l'azienda milanese che ha lasciato un segnoindelebile nel ciclismo grazie a campioni come EddieMerckx, Vittorio Adorni e Hendrick Van Looy. È inprogramma da domenica 25 ottobre a venerdì 18 dicembre

21/10/2015   Invia email   Stampa articolo

Redazione Ciclismo

Un  viaggio,  da  fare  idealmente  anche  in  bici  (vista  la  presenza  di  mezzi  a  due  ruote  dacollezione),  alla  scoperta  di  una  delle  aziende  che  ha  segnato  la  storia  dell’imprenditoriaitaliana  (contribuendo con successo alla diffusione della cultura del caffè espresso nel mondo) e halasciato un segno indelebile nel ciclismo grazie a campioni come Eddie Merckx, Vittorio Adornie Hendrick Van Looy. 

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 L’occasione per fare questo viaggio è  “La storia e  il mito”, una mostra che ripercorre  i primi 70anni di Faema. È in programma al Mumac (Museo della macchina per caffè),  lo spazio espositivoricavato all’interno della sede di Gruppo Cimbali nel Milanese, a Binasco (per orari e aperture dellamostra clicca qui), da domenica 25 ottobre a venerdì 18 dicembre nella sala Hangar 100. 

I cimeli del Museo del Ciclismo Madonna del Ghisallo e della Collezione Alberto Masi– Biciclette Masi

Ci  sono  fotografie  che  riportano  a  corse  e  campioni  leggendari,  senza  trascurare  i  gadget  cheall’epoca conquistavano migliaia di appassionati, come i tappi che facevano la gioia dei tifosi di tutte leetà. 

 Ma  anche  riviste  e  pubblicazioni  d’epoca,  la  maglia  gialla  e  la  maglia  rosa  indossate  da  EddieMerckx  nel  Tour  de  France  e  nel  Giro  d’Italia  vinti,  rispettivamente,  nel  1969  e  nel  1968provenienti  dal  Museo  del  Ciclismo  Madonna  del  Ghisallo  e  le  figurine  coi  beniaminidell'epoca. 

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 E la bici con cui il campione belga trionfò nella Corsa rosa del 1968, in prestito dalla collezioneAlberto Masi – Biciclette Masi. 

 Originale  l’allestimento,  ideato  da  Gruppe  Gut  Gestaltung,  nel  quale  spicca  un  elementoarchitettonico  retroilluminato  a  forma  di  onda  che  si  snoda  al  centro  dell’intero  spazio  espositivo  elungo il quale prendono forma i tre nuclei tematici. 

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Tutto su: Collezione Alberto Masi – Biciclette Masi Eddie Merckx Hendrick Van LooyMuseo Del Ciclismo Madonna Del Ghisallo Vittorio Adorni

La mostra dedicata a GiacintoSantambrogio

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 Il percorso espositivo racconta le eccellenze dell’azienda dal punto di vista progettuale, della capacitàcreativa  e  dell’adozione  delle  tecnologie  più  innovative.  Per  gli  amanti  delle  auto  d’epoca,  una“Isetta”  brandizzata  che  veniva  utilizzata  negli  anni  ’50  per  prestare  assistenza  a  clienti  evenditori. È in prestito dal Museo Nicolis. 

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