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IRRE Liguria - Genova, 21-24 aprile 2004
ADULT EDUCATION AND LIFELONG LEARNING IN THE ITALIAN SCHOOL SYSTEM
Family Help and School Success
Corso di formazione europeo sul Family learning
RIFERIMENTI EUROPEI PER L’EDA(Libro bianco Cresson 1995, Conferenza di Amburgo 1997,
Memorandum sull’istruzione e la formazione permanente 2000)
Libro bianco Cresson Obiettivi generali: Incoraggiare l’acquisizione
di nuove competenze Avvicinare la scuola
all’impresa Lottare contro l’esclusione Promuovere la
conoscenza di tre lingue comunitarie
Parificare investimenti materiali e investimenti nella formazione
Memorandum 2000Obiettivi generali: Accesso universale e
permanente a istruzione e formazione per acquisire e aggiornare competenze
Crescita dell’investimento in risorse umane
Metodi efficaci di insegnamento/apprendimento
Valutazione di partecipazione e risultati
Accesso a informazioni e orientamento di qualità
Prossimità dell’offerta formativa
RIFERIMENTI EUROPEI PER L’EDARealizzare uno spazio europeo dell’apprendimento
permanente (2001)
Apprendimento permanente:
“Qualsiasi attività di apprendimento avviata in qualsiasi momento della vita, volta a migliorare le conoscenze, le capacità e le competenze in una prospettiva personale, civica, sociale e/o occupazionale”
Realizzare uno spazio europeo dell’apprendimento permanente: strategie d’insieme coerenti in materia di
apprendimento permanente
Condivisione dei ruoli e delle responsabilità
Lavorare in partenariato per l’insieme delle attività di apprendimento
Conoscere la domanda di apprendimento
Determinare risorse adeguate
Facilitare l’accesso alle opportunità di apprendimento
Creare una cultura dell’apprendimento
Aspirare all’eccellenza
Realizzare uno spazio europeo dell’apprendimento permanente: priorità di azione
Valorizzare l’apprendimento formale, non formale e informale
Informazione, orientamento e consulenza
Investire tempo e denaro nell’apprendimento
Ravvicinare i discenti e le opportunità di apprendimento
Competenze di base Soluzioni pedagogiche
innovative
ADULT LEARNING SYSTEM IN ITALY
FORMALSYSTEM
NON FORMALSYSTEM
INFORMAL SYSTEM
LE TIPOLOGIE FONDAMENTALI DI APPRENDIMENTO NELL’EDA (Memorandum sull’istruzione e l’Educazione permanente)
Apprendimento formale: si svolge negli istituti di istruzione e formazione e porta al conseguimento di diplomi e qualifiche riconosciute
Apprendimento non formale: si svolge al di fuori delle principali strutture di istruzione e formazione e, di solito, non porta a certificati ufficiali. Comprende l’apprendimento dispensato sul luogo di lavoro o nel quadro di attività di organizzazioni o gruppi della società civile (associazioni, sindacati, partiti …)
Apprendimento informale: è il corollario naturale della vita quotidiana. Non è necessariamente intenzionale e può non essere riconosciuto dallo stesso interessato come apporto alle sue conoscenze e competenze
AREE PRINCIPALI DI APPRENDIMENTO(UNESCO)
Formale: legato al conseguimento di una certificazione (diplomi, qualifiche, attestati)
Non formale: attività educative organizzate ma non tendenti ad una certificazione
Informale: processi educativi non organizzati né strutturati, gestiti tanto a livello individuale che sociale
Accidentale: connesso ai processi di apprendimento che si verificano, occasionalmente, nella vita quotidiana e nel lavoro
INDAGINE CEDE-SIALS (Second International Literacy Survey) 1997-1999
“Il letteratismo è la capacità di raccogliere e utilizzare informazioni reperibili in testi scritti, grafici, tabelle, ecc. e di eseguire operazioni, calcoli, risolvere problemi”RISULTATI (16/65 anni):
- 1/3 non supera il livello 1 (competenza alfabetica molto modesta ai limiti dell’analfabetismo)
- 1/3 si colloca al livello 2 (limitato patrimonio di competenze di base)
- 1/3 raggiunge i livelli 3-4-5 Il 66% della popolazione italiana è a rischio di esclusione e
necessita di interventi formativi prioritari per essere essere in grado di esercitare una cittadinanza attiva nel XXI secolo
I PUBBLICI DELL’EDUCAZIONE DEGLI ADULTI
Pubblico reale: possiede tutti gli strumenti per partecipare alla formazione, ne è il principale fruitore e costituisce circa il 5% della popolazione
Pubblico potenziale: escluso dalla maggior parte delle opportunità formative per ostacoli costituiti da tipo di lavoro-residenza-età-sesso, ha tuttavia la possibilità di accedervi in quanto dotato di livelli di istruzione medio-alti
Pre-pubblico:non può accedere alla formazione per il basso livello di istruzione
Non pubblico: in condizioni di analfabetismo totale o funzionalePre-pubblico e non pubblico costituiscono la grande maggioranza della popolazione e sono esclusi, in mancanza di interventi radicalmente trasformativi di carattere globale nel campo della gestione di strutture e attività formativo-culturali, dall’accesso ad ogni tipo di infrastruttura e strumento per lo studio nell’età adulta
FORMAL SYSTEM
ISTRUZIONE (M.P.I.): Corsi di alfabetizzazione culturale (istruzione elementare) Corsi di scuola media per adulti (ex 150 ore) Corsi per gli adulti negli istituti di istruzione secondaria di
II grado
Alfabetizzazione funzionale per adulti Corsi brevi modulari (LS, informatica, diritto, economia …)
Corsi I.F.T.S. (Istruzione e Formazione Tecnica Superiore) Percorsi integrati con la formazione professionale Progetti pilota integrati con la formazione professionale
FORMAL SYSTEM
FORMAZIONE PROFESSIONALE REGIONALE in alternanza (spesso delegata alle province)
Corsi di formazione professionale co-finanziati dai fondi strutturali europei:
Corsi di prima qualifica professionale (formazione di base) Corsi di qualifica specifica articolati per categoria Corsi brevi post-laurea Apprendistato Percorsi integrati con istruzione statale Progetti pilota
ISTRUZIONE UNIVERSITARIA
Iscrizione a singoli corsi con possibilità di certificazione separata
Diplomi universitari a distanza rilasciati da due consorzi di università
NON FORMAL SYSTEM
Formazione continua in impresa
INFORMAL SYSTEM
Corsi di vario genere che danno luogo a semplice attestazione di frequenza organizzati da:
Comuni Circoscrizioni Università Popolari, della Terza e delle Tre età Privato sociale Volontariato Associazioni culturali e sportive …
PRESUPPOSTI NORMATIVI DEL SISTEMA INTEGRATO (1) Legge 196/97 (norme in materia per l’occupazione) e
Decreto attuativo (142/98) – condizioni per l’alternanza studio/lavoro: apprendistato, stages, tirocini, crediti
Legge 59/97 (promozione della formazione degli adulti nelle scuole) e decreti attuativi tra cui il Decreto Legislativo 112/98 (conferimento di funzioni e compiti amministrativi dello Stato alle regioni ed agli enti locali), artt. 139-144
Legge 440/97 (fondo per l’arricchimento dell’offerta formativa)
Patto per il lavoro del dicembre 1998 Legge 9/99 Elevamento dell’obbligo di istruzione fino al
compimento del quindicesimo anno – Previsione di ulteriore innalzamento al diciottesimo anno (diploma) con possibilità di adempimento dell’ obbligo formativo nella formazione professionale (15-18: qualifica di 2° livello)
PRESUPPOSTI NORMATIVI DEL SISTEMA INTEGRATO (2)
Legge 144/99 (progressivo obbligo di frequenza di attività formative fino al compimento dei 18 anni nei canali di: istruzione, F.P. e apprendistato
Regolamento n. 323/99 attuativo della Legge 9/99 finalizzato al successo formativo, al riorientamento anche verso la F.P. (accoglienza, passerelle tra diversi indirizzi con moduli di raccordo, percorsi integrati, accreditamento)
Documento della Conferenza unificata Stato-Regioni-Enti Locali del 2 marzo 2000 (Riorganizzazione e potenziamento dell’educazione permanente degli adulti)
Nuova Direttiva M.P.I. sull’educazione degli adulti approvata dalla Conferenza unificata in data 1 Febbraio 2001
ORGANI DEL SISTEMA INTEGRATO EDA(Documento del 2 marzo 2000)
Comitato nazionale: composto da rappresentanti di MPI (2),MLPS (2),MURST (1), Dipartimento affari sociali (1), rappresentanti di Regioni (6), Comuni (4), Comunità montane (1), Province (2) e Parti sociali (8). Raccordato con il Comitato nazionale IFTS, ha compiti di:
Individuazione delle priorità strategiche Definizione degli indirizzi generali Definizione delle risorse e dei criteri per la loro
distribuzione Definizione di linee guida per la determinazione
di standard, monitoraggio, valutazione, dispositivi di certificazione e di riconoscimento dei crediti
Comitato regionale: composto da Assessori regionali, Rappresentanti degli Enti locali, un Rappresentante del Dipartimento regionale scolastico e delle Parti sociali, ha compiti di concertazione, promozione, monitoraggio e valutazione del sistema di educazione degli adulti. In particolare cura :
- individuazione degli interventi per la promozione dell’EDA- definizione dei criteri per la realizzazione delle attività sulla
base della rilevazione dei fabbisogni professionali e formativi locali
- definizione delle risorse disponibili per il sistema integrato EDA
- definizione di criteri e modalità di monitoraggio e valutazione
ORGANI DEL SISTEMA INTEGRATO EDA(Documento del 2 marzo 2000)
Comitato locale: presieduto da rappresentanti di Comuni e Comunità montane e composto da rappresentanti di Uffici scolastici provinciali (DSA), Provincia, Comuni e Comunità montane, parti sociali, Agenzie formative e da un rappresentante del Consiglio scolastico locale, ha compiti di:
Promozione dell’EDA Programmazione, in linea con i criteri stabiliti a livello regionale, delle
attività da realizzare a partire dall’analisi dei fabbisogni Programmazione dell’uso condiviso delle risorse nell’ambito del sistema
integrato EDA Elaborazione dei progetti di area e formulazione di proposte per il
calendario complessivo dell’offerta formativa territoriale Formulazione di proposte in merito all’istituzione dei Centri Territoriali e
alla loro dislocazione Raccordo con le politiche occupazionali e i servizi per l’impiego con
particolare riguardo all’orientamento
ORGANI DEL SISTEMA INTEGRATO EDA(Documento del 2 marzo 2000)
NUOVO MODELLO ORGANIZZATIVO PER IL SISTEMA DI EDUCAZIONE DEGLI ADULTI
Il modello proposto supera l’organizzazione in sub-sistemi (Istruzione – Formazione professionale – Università – Impresa – Privato sociale e Volontariato) da integrare e propone un’articolazione per tipologia di attività:
Gestione dei processi formativi individuali e collettivi (trasformazioni nella vita personale, famigliare, professionale e sociale)
Direzione, gestione e sviluppo di attività specializzate in diversi campi e a diversi livelli di competenza
Direzione, gestione e sviluppo di servizi e infrastrutture di base trasversali (informazione, orientamento, consulenza, incentivi e facilitazioni) funzionali a politiche di motivazione della domanda, orientamento nella scelta di formazioni e reperimento-fruizione delle facilitazioni offerte dalla normativa)
Direttiva n. 22 del 6 febbraio 2002
Oggetto: Linee guida per la definizione degli interventi finalizzati all’Educazione degli Adulti
Destinatari: Il sistema di Istruzione
Validità: Tre anni
DIRETTIVA SULL’EDUCAZIONE DEGLI ADULTI(approvata dalla Conferenza unificata in data 1/2/2001)
Art. 1
“Il sistema di istruzione concorre con il sistema della formazione professionale e dell’educazione non formale alla riorganizzazione e al potenziamento dell’educazione permanente degli adulti, al fine di accompagnare lo sviluppo della persona garantendo il diritto all’apprendimento lungo tutto l’arco della vita e favorendo il pieno esercizio del diritto di cittadinanza”
DIRETTIVA SULL’EDUCAZIONE DEGLI ADULTI(approvata dalla Conferenza unificata in data 1/2/2001)
Art. 2 – Obiettivi prioritari del sistema di istruzione Progressiva revisione di tutti i corsi di istruzione in rapporto al
riordino dei cicli (ora al nuovo progetto di riforma) Alfabetizzazione funzionale degli adulti Sviluppo dell’integrazione fra istruzione e formazione Programmazione coordinata tra i livelli locali, provinciali e regionali Riorganizzazione dei Centri territoriali nel sistema formativo integrato Collaborazione tra Centri e Enti locali per la realizzazione di progetti
pilota Personalizzazione dei percorsi, riconoscimento dei crediti e
realizzazione di un sistema integrato di certificazione Orientamento, informazione e consulenza in rete con i servizi
territoriali Formazione e aggiornamento congiunti degli operatori Adozione di misure di accompagnamento
DIRETTIVA SULL’EDUCAZIONE DEGLI ADULTI(Art. 3 – Tipologia degli interventi)
Gamma delle attività: Corsi di alfabetizzazione Corsi di licenza media Corsi serali istr. Sec. Sup. Percorsi di alfabetizzazione
funzionale Percorsi integrati di istruzione
e formazione Progetti pilota per
l’integrazione dei sistemi formativi
Interventi individuali di informazione e orientamento
Interventi culturali per favorire l’inserimento sociale
Modalità di realizzazione:
Personalizzazione degli insegnamenti e apprendimenti
Organizzazione modulare dei percorsi
Riconoscimento di conoscenze e competenze comunque acquisite
Attestazione e certificazione degli esiti in termini di crediti trasferibili
DIRETTIVA SULL’EDUCAZIONE DEGLI ADULTI(Art. 4 – Percorsi integrati di istruzione e formazione)“Sono finalizzati a sostenere lo sviluppo dell’istruzione e della formazione sulla base delle indicazioni contenute nella programmazione regionale dell’offerta formativa”
Realizzati attraverso
Azioni concertate dai Centri territoriali con le Agenzie di formazione professionale accreditate
Utenza prioritaria Fasce deboli
Finalizzati al conseguimento di:
Titoli di studio con crediti spendibili nella F.P. Qualifica professionale con crediti spendibili nell’ordinamento scolasticoCrediti spendibili per proseguire gli studi o conseguire una qualifica professionale
DIRETTIVA SULL’EDUCAZIONE DEGLI ADULTI(Art. 5 – Progetti pilota per l’integrazione dei sistemi)
Finalità Promozione del sistema integrato EDA nel quadro della programmazione dell’offerta formativa integrata
Obiettivo Produzione di una modellistica di elevata qualità altamente trasferibile e centrata sulla personalizzazione degli ingressi nei percorsi formativi
Utenza prioritaria Fasce deboli
Finanziamento
Utilizzazione in base a
Assicurato da MPI
Intese Dirigenti Scolastici Regionali-Regioni-Enti locali
DIRETTIVA SULL’EDUCAZIONE DEGLI ADULTI(Art. 6 – Centri territoriali per l’Educazione degli adulti)
I Centri territoriali per L’EdA sono:
Centri di servizio del sistema di istruzione deputati all’attuazione dell’offerta formativa integrata attraverso accordi di rete tra scuole di diverso ordine e grado
Dislocazione dei Centri
Definita dalle Regioni d’intesa con gli Enti locali e con il dirigente dell’Ufficio scolastico regionale secondo gli obiettivi della programmazione regionale dell’offerta formativa
Istituzione dei Centri
I provvedimenti di riorganizzazione e istituzione di nuovi Centri sono adottati dal dirigente del competente Ufficio scolastico regionale
DIRETTIVA SULL’EDUCAZIONE DEGLI ADULTI(Art. 7 – Risorse professionali)
Dotazione organica
Definito in base ad accordi contrattuali e al confronto con le Organizzazioni sindacaligarantendo ad ogni Centro un nucleo di base di docenti con competenze:OrganizzativeRelazionaliMetodologico-didattich
nel campo dell’EdA
Organizzazione dell’orario
Flessibile su base annua
DIRETTIVA SULL’EDUCAZIONE DEGLI ADULTI(Art. 8 – Formazione del personale)
Finalità prioritaria - formazione congiunta, tramite specifici accordi interistituzionali, con gli operatori degli altri sistemi formativi
Obiettivo - favorire l’acquisizione di competenze professionali comuni con particolare riferimento a:
Accoglienza e contratto formativo Assistenza tutoriale Didattica modulare Progettazione integrata Lavoro in rete Alfabetizzazione funzionale• Soggetti attuatori – IRRSAE o altri soggetti selezionati da
Regioni/Enti locali sulla base di specifiche procedure
DIRETTIVA SULL’EDUCAZIONE DEGLI ADULTI(Art. 9 – Programmazione locale dell’offerta formativa integrata)
Percorsi di alfabetizzazione funzionale
Percorsi integrati di istruzione e formazione
Progetti pilota per l’integrazione dei sistemi formativi
Sono parte integrante della programmazione locale dell’offerta formativa e attuano gli indirizzi e i criteri stabiliti dalla programmazione regionale
Corsi di alfabetizzazione
Corsi di licenza media
Corsi serali istr. Sec. Sup.
Sono coerenti con la programmazione locale dell’offerta formativa e ne costituiscono parte integrante
Comitato locale
Programma l’offerta formativa e le misure di accompagnamento entro il mese di marzo. Propone ai Centri la realizzazione delle attività comprese nella programmazione locale
DIRETTIVA SULL’EDUCAZIONE DEGLI ADULTI(Nota tecnica per la progettazione e la certificazione dei percorsi individuali di alfabetizzazione funzionale degli adulti: temi affrontati)
Alfabetizzazione funzionale degli adulti Organizzazione e gestione dei percorsi individuale
– Accoglienza, orientamento e accreditamento
– Progettazione del percorso individuale
– Aree disciplinari prioritarie
• Linguaggi
• Socio-economica
• Scientifica
• Tecnologica Verifica e valutazione degli apprendimenti Certificazione
CENTRI TERRITORIALI PERMANENTI PER L’EDUCAZIONE
DEGLI ADULTI (MPI) Localizzazione: Istituti di istruzione primaria e
secondaria (uno per ogni distretto scolastico) Organico funzionale: fino a 3 insegnanti
elementari e 5 insegnanti di scuola media (se il centro è localizzato presso un liceo un numero di insegnanti variabile a seconda del diploma rilasciato)
Altri docenti: un numero variabile di insegnanti assunti con contratto d’opera in relazione alla domanda di formazione
Costi: i corsi sono generalmente gratuiti Utenza: età min. 15 anni (drop out, stranieri,
disabili, casalinghe,carcerati, pensionati, occupati e disoccupati) - mancano i genitori
SVILUPPO QUANTITATIVO DEI CENTRI TERRITORIALI PERMANENTI
anno scolastico numero di Centri
1998-1999 375
1999-2000 492
2000-2001 532
2001-2002 546
CORSI REALIZZATI NEI CENTRI TERRITORIALI PERMANENTI (2001-2002)
Tipologia Numero
Corsi finalizzati al conseguimento del titolo di studio
2.563
Corsi per cittadini stranieri finalizzati all’integrazione linguistica e sociale
2.219
Corsi brevi modulari di alfabetizzazione funzionale 12.286
ISCRITTI NEI CENTRI TERRITORIALI PERMANENTI (2001-2002)
Tipologia Iscritti
Corsi finalizzati al conseguimento del titolo di studio 59.230
Corsi per cittadini stranieri finalizzati all’integrazione linguistica e sociale
42.855
Corsi brevi modulari di alfabetizzazione funzionale 284.922
ISCRITTI TOTALi 387.007
CORSI BREVI MODULARI (2001-2002)
tipologia Numero di corsi attivati
Informatica e multimedialità 5.529
Lingua straniera 3.898
Area artistico-musicale 742
Educazione alla salute, tutela della persona e sicurezza
373
Cultura generale 702
IL PERSONALE DOCENTE DEI CENTRI TERRITORIALI PERMANENTI (2001-2002)
Docenti con contratto a tempo indeterminato
Scuola elementare
907
Scuola media 2.075
Docenti con contratto a tempo determinato
Scuola elementare
215
Scuola media 746
TOTALE 3.943
ALTRI DATI SIGNIFICATIVI SULL’UTENZA DEI CENTRI TERRITORIALI PERMANENTI (1999-2000)
Fascia di età prevalente: 26-40 anni (46%)
Distribuzione per sesso: maschi 43% – femmine 57%
Distribuzione per stato lavorativo: occupati 53% – non occupati 47%