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IL RUOLO DELLA GESTUALITA’ IL RUOLO DELLA GESTUALITA’ NEI PROCESSI DI NEI PROCESSI DI APPRENDIMENTO SCOLASTICI APPRENDIMENTO SCOLASTICI di di SILVIA VILLA SILVIA VILLA e e ANTONELLA REFFIEUNA ANTONELLA REFFIEUNA Torino, 2004 IRRE PIEMONTE IRRE PIEMONTE Progetto Progetto PSINOPIA PSINOPIA Coordinamento e supervisione di Antonella REFFIEUN Coordinamento e supervisione di Antonella REFFIEUN

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IL RUOLO DELLA GESTUALITA’ NEI IL RUOLO DELLA GESTUALITA’ NEI PROCESSI DI APPRENDIMENTO PROCESSI DI APPRENDIMENTO

SCOLASTICISCOLASTICI

di di SILVIA VILLASILVIA VILLA

eeANTONELLA REFFIEUNAANTONELLA REFFIEUNA Torino, 2004

IRRE PIEMONTEIRRE PIEMONTE

Progetto PSINOPIAProgetto PSINOPIACoordinamento e supervisione di Antonella REFFIEUNACoordinamento e supervisione di Antonella REFFIEUNA

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7 + 6 + 5 = __ + 5

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SUSAN GOLDIN - MEADOWSUSAN GOLDIN - MEADOWHirving B. Harris Professor

- Università di Chicago

“Hearing gesture: how our hands help us think” (2003),

The Belknap Press

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PER LA PRIMA VOLTA S. GOLDIN-MEADOW PER LA PRIMA VOLTA S. GOLDIN-MEADOW INDAGA INDAGA IL IL RAPPORTO GESTO – RAPPORTO GESTO –

PAROLA – CONOSCENZAPAROLA – CONOSCENZA NEL NEL

BAMBINO UDENTEBAMBINO UDENTE

PROGETTO PSINOPIA 4 SILVIA VILLA

Significato COGNITIVO e non emotivo del gesto

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Secondo S. Goldin-Meadow attraverso i gesti i bambini possono fornirci

informazioni numerose, significative e spesso aggiuntive rispetto a quelle che essi esprimono verbalmente

Di conseguenza influenzano iPROCESSI DI APPRENDIMENTO

quali sono le reali conoscenze possedute

dai bambini in un particolare momento

I gesti veicolano informazioni che indicano agli adulti:

in quale direzione debbano essere rivolti gli

interventi educativi

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ILLUSTRARE LA FUNZIONE ILLUSTRARE LA FUNZIONE ASSOLTA DAI GESTI DEI ASSOLTA DAI GESTI DEI BAMBINI IN ETÀ SCOLAREBAMBINI IN ETÀ SCOLARE

all’interno del processo di apprendimento

nella relazione con l’insegnante

OBIETTIVO DEL CORSO:

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PRIMI STUDI (1986 – 1993)PRIMI STUDI (1986 – 1993)

Ricerca sul ruolo ricoperto dai gesti compiuti spontaneamente dai bambini durante i processi di apprendimento

i bambini trasmettono informazioni circa lo stato di conoscenza personale non solo attraverso le parole, ma anche attraverso i gesti che compiono

quando riferiscono i loro ragionamenti

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Infatti parole e gesti riflettono Infatti parole e gesti riflettono livelli diversi di conoscenzalivelli diversi di conoscenza

le parole i gesti

la conoscenza relativamente esplicita

la conoscenza relativamente implicita

che un bambino ha raggiunto in relazione ad un dato concetto si ottiene attraverso la considerazione unitaria

delle informazioni inviate a gesti e a parole

il livello di conoscenza complessivo

PROGETTO PSINOPIA 8 SILVIA VILLA

CONOSCENZA ESPLICITA e IMPLICITA nella scuola elementare

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I gesti rappresentano una “finestra” attraverso cui guardareguardare

come la mente di un bambino progredisce nel corso dello sviluppo

COME OSSERVARE LA MENTE? CON I GESTI

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Equivalenze matematicheEquivalenze matematiche

• 7 + 6 + 5 = __ + 5

6 problemi del tipo: ‘a + b + c = __ + c¹’

• 2 + 5 + 9 = 2 + __

CONSEGNA:

- risolvere i problemi

- spiegare il processo per giungere alla soluzione

TIPO DI COMPITO UTILIZZATO NELL’INDAGINE

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Come ipotizzato, i Come ipotizzato, i bambini hanno compiuto SPONTANEAMENTE dei bambini hanno compiuto SPONTANEAMENTE dei

gesti mentre illustravano il modo nel quale gesti mentre illustravano il modo nel quale avevano risolto i compiti propostiavevano risolto i compiti proposti

1. Il dito che indica i numeri del problema, il segno di uguale, lo spazio bianco, il segno della somma

2. La mano che si muove (avanti e indietro) indica che il bambino somma tutti i numeri3. La mano che afferra o stringe indica che il bambino somma insieme solo gruppi di numeri

4. La mano che si abbassa indica che il bambino sottrae dei numeri

Attraverso tutti questi gesti i bambini spesso hanno espresso le strategiestrategie utilizzate per la risoluzione del compito

GESTI DIMOSTRATIVI

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Le strategie espresse attraverso i gesti

• alcune volte sono risultate COERENTI con le strategie espresse a parole

• alcune volte NON sono risultate COERENTI con le strategie espresse a parole

Il bambino ha espresso a parole una STRATEGIA DIVERSA da

quella espressa a gesti

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ESEMPIO

• La somma di tuttitutti i numerii numeri del problema viene espressa dal bambino SIA A PAROLE (“Ho sommato cinque più tre più quattro più quattro uguale sedici”) SIA A GESTI (il bambino punta il dito sul 5, sul 3, sul 4, sul 4 a destra del segno di uguale e sullo spazio bianco)

5 + 3 + 4 = __ + 4

• Il bambino, A PAROLE, dice che per dare la risposta ha sommato i numeri del lato sinistroi numeri del lato sinistro dell’equazione (“Ho sommato cinque più tre più quattro”), MA A GESTI indica che ha considerato tuttitutti i numerii numeri del problema (il bambino punta il dito sul 5, sul 3, sul 4, sul 4 a destra del segno di uguale e sullo spazio bianco)

MESSAGGIO ESPLICITO

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Di conseguenza i bambini sono stati suddivisi in:

Gesti e linguaggio veicolano informazioni

coerenti fra loro

Gesti e linguaggio veicolano informazioni non coerenti fra

loro

• concordant • discordant

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I bambini discordant producono

gesture/speech mismatches

discordanze gesto - parola

COSTITUISCONO UN INDICE GENERALE

DELLO STATO DI CONOSCENZA TRANSIZIONALE

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STATO DI CONOSCENZA TRANSIZIONALESTATO DI CONOSCENZA TRANSIZIONALE

Particolare stato cognitivo riscontrabile nel processo di acquisizione di un nuovo concetto

Il bambino non ha ancora acquisito piena padronanza del concetto che gli servirebbe per risolvere un compito

E’ un ponte fra due stati di conoscenza governati da proprie regole

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CARATTERISTICHE DELLO STATO DI CONOSCENZA

TRANSIZIONALE

È uno stato in cui l’individuo è pronto ad apprendere

È uno stato in cui la guida migliora la performance

È uno stato di conoscenza parziale

È uno statodurante il quale diverse

ipotesi sono considerate simultaneamente

È uno stato durante il quale vengono

prese in considerazione molteplici ipotesi

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STATO TRANSIZIONALE COME STATO IN CUI L’INDIVIDUO è PRONTO AD APPRENDERE

(read to learn)PRESUPPOSTI

- il bambino non dispone ancora della piena

padronanza del concetto

- il cambiamento legato

all’apprendimento è imminente

- il bambino è “sensibile”

all’istruzione ricevuta

- inviare un input adeguato

il bambino la cui conoscenza è in uno stato di transizione

padroneggerà il concetto più

velocemente

CONSEGUENZA

Esempio: insegnare a leggere e a scrivere

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STATO TRANSIZIONALE COME STATO IN CUI LA GUIDA

MIGLIORA LA PERFORMANCE

Vygotskij definisce la zona di sviluppo prossimalezona di sviluppo prossimale come “la distanza fra il livello attuale di sviluppo così come definito dal problema risolto autonomamente e il livello di sviluppo potenziale così come definito

dal problema risolto con la guida di un adulto o in collaborazione con un pari più capace”

La zona di sviluppo prossimale contiene i concetti che si stanno sviluppando, quei concetti che il bambino non ha ancora pienamente acquisito,

ma è in procinto di acquisire

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ZONA DI SVILUPPO PROSSIMALEconcetti che si stanno sviluppando

Livello di prestazione a cui il bambino giunge da solo

Livello di prestazione a cui il bambino può giungere

se aiutato

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Se un particolare concetto è contenuto nella zona di sviluppo prossimale di un bambino le probabilità di risolvere con successo il problema sono

maggiori quando il bambino è assistito da un adulto o da un pari più capace

minori quando il bambino risolve il problema da solo

MA il miglioramento della prestazione con una guida nonnon è necessariamente associato

ad un miglioramento di performance quando è da solo

L’apprendimento richiede tempo e il supporto di un adulto o di un pari più capace

In tal senso, il bambino si trova in uno stato transizionale di conoscenza

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STATO TRANSIZIONALE COME STATO DI CONOSCENZA PARZIALE

La conoscenza parzialeconoscenza parziale è stata definita come

la parziale padronanza di un concetto, la quale comporta che alcuni problemi vengano risolti correttamente e altri scorrettamente

CONOSCENZA PARZIALE CONOSCENZA TRANSIZIONALE

Es. Il bambino acquisisce una regola e la applica indistintamente

a tutti i casi perché non sa ancora che esistono le eccezioni

Il bambino risolve alcuni problemi in modo corretto

Il bambino può risolvere TUTTI i problemi in modo SCORRETTO a parole, ma dimostrare,

a gesti, di conoscere la strategia corretta

LIVELLO SUPERIORE DI CONOSCENZA

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STATO TRANSIZIONALE COME STATO DURANTE IL QUALE VENGONO PRESE

IN CONSIDERAZIONE MOLTEPLICI IPOTESI

Durante il periodo di acquisizione di un nuovo concetto il bambino considera più ipotesi di soluzione di un problema, una vecchia e una nuova, che sono tra loro incompatibili e che emergono dal suo comportamento

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STATO TRANSIZIONALE COME STATO DURANTE IL QUALE VENGONO PRESE

IN CONSIDERAZIONE MOLTEPLICI IPOTESI CONTEMPORANEAMENTE

Il bambino non possiede ancora una conoscenza stabile relativa al concetto che deve essere utilizzato per

risolvere un compito che ne richieda la padronanza

Egli possiede un insiemeinsieme di rappresentazioni circa i modi di risolvere il problema

MA

alcune portano a soluzioni corrette

altre portano a soluzioni scorrette

non di tutte il bambino è pienamente consapevolenon di tutte il bambino è pienamente consapevole

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A seconda del numero di strategie attivate il bambino manifesta comportamenti diversi

più strategie di soluzione Quale utilizzare?

ATTIVAZIONE SIMULTANEA DI PIÙ STRATEGIE

Una attraverso i gesti

Una attraverso le parole

problema

cioè …?

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Il bambino può esprimere la medesima procedura in entrambe le modalità

ACCORDO GESTO - PAROLA

Il bambino può esprimere una procedura a gesti ed una a parole

DISACCORDO GESTO - PAROLA

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Perché fra le rappresentazioni

alcune sono accessibili sia ai gesti che alle parole

alcune sono accessibili solo ai gesti

alcune sono accessibili solo alle parole

La strategia che viene espressa attraverso i gesti non è esprimibile a parole perché

la conoscenza della medesima strategia è codificata unicamente in un sistema di rappresentazione non verbale e non in uno verbale

Importanza dell’imparare a esprimere a parole ciò che si fa

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“un bambino che si trova in uno stato di conoscenza transizionale dispone di una CONOSCENZA IMPLICITA di un insieme di rappresentazioni più ampio e articolato di

quanto egli possa articolare esplicitamente a parole”

Il bambino non sa ancora esprimere verbalmente una conoscenza che mostra di possedere attraverso i gesti

I GESTI riflettono la

CONOSCENZA parzialmente IMPLICITA

circa le procedure di problem-solving

LE PAROLE riflettono la

CONOSCENZA parzialmente ESPLICITA

circa le procedure di problem-solving

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LO STATO IN CUI PAROLA E GESTO SONO DISCORDANTI E’

TRANSITORIO nel senso che:

2. è preceduto e seguito da uno stato in cui parola e gesto sono concordanti

1. predice la sensibilità all’insegnamento

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LO STATO IN CUI PAROLA E GESTO SONO DISCORDANTI E’

TRANSITORIO nel senso che:

1. predice la sensibilità all’insegnamento

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I BAMBINI DISCORDANT,I BAMBINI DISCORDANT, che per definizione si che per definizione si trovano in uno stato di conoscenza transizionale, trovano in uno stato di conoscenza transizionale,

sono sono PIÙ SENSIBILI ALL’INSEGNAMENTOPIÙ SENSIBILI ALL’INSEGNAMENTO dei dei bambini concordantbambini concordant

1. Lo stato discordante è transitorio nel senso che predice la sensibilità all’insegnamento

GRAZIE AD UN INSEGNAMENTO MIRATO I BAMBINI DISCORDANT

IMPARANO Più FACILMENTEIMPARANO Più FACILMENTE DEI BAMBINI CONCORDANT

PERCHE’?

PROGETTO PSINOPIA 34 SILVIA VILLA

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PERCHE’ ATTRAVERSO LA DISCORDANZA GESTO – PAROLA i bambini discordant segnalano alle persone

che li circondano:

1. quali sono le strategie strategie che essi stanno considerando simultaneamente e rispetto alle quali mostrano incertezza

2. in quale areaarea essi sono pronti ad imparare se gli viene fornito un insegnamento adeguato

1. Lo stato discordante è transitorio nel senso che predice la sensibilità all’insegnamento

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LA DISCORDANZA GESTO – PAROLA LA DISCORDANZA GESTO – PAROLA INDICA L’ESISTENZA DELLA INDICA L’ESISTENZA DELLA

ZONA DI SVILUPPO ZONA DI SVILUPPO PROSSIMALE PROSSIMALE ALL’INTERNO DELLA QUALE ALL’INTERNO DELLA QUALE

L’INTERVENTO DI ADULTI O DI PARI PIÙ CAPACI L’INTERVENTO DI ADULTI O DI PARI PIÙ CAPACI HA UN EFFETTO POSITIVOHA UN EFFETTO POSITIVO

1. Lo stato discordante è transitorio nel senso che predice la sensibilità all’insegnamento

In particolare, “I GESTI SPONTANEII GESTI SPONTANEI che i bambini producono quando comunicano con gli adulti

FORNISCONOFORNISCONO UN INDICE UN INDICE OSSERVABILE E INTERPRETABILEOSSERVABILE E INTERPRETABILE della zona di sviluppo prossimale,

offrendo uno strumento grazie al quale gli adulti possono calibrare i loro input in base al livello di conoscenza del bambino”

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1. La mancanza di coerenza fra le informazioni trasmesse a gesti e quelle trasmesse a parole

rappresenta uno strumento di valutazione della zona di sviluppo prossimale che risulta

essere indipendente dal successo del bambino nel compito, in quanto consente di evidenziare l’esistenza di un

cambiamento nel suo sistema di conoscenza anche quando il bambino verbalmente risolve

il compito scorrettamente

CONSEGUENZE OPERATIVE

1. Lo stato discordante è transitorio nel senso che predice la sensibilità all’insegnamento

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2. Il gesto mostra in modo preciso all’adulto quale idea il bambino possiede in stato

embrionale e pertanto gli rivela dove intervenire e come calibrare i propri interventi a seconda

del livello di comprensione del bambino

1. Lo stato discordante è transitorio nel senso che predice la sensibilità all’insegnamento

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3. Gli adulti utilizzano le informazioni veicolate dai gesti compiuti spontaneamente dai bambini senza essere necessariamente consapevoli

del fatto che li hanno notati e vi hanno attribuito un certo significato

1. Lo stato discordante è transitorio nel senso che predice la sensibilità all’insegnamento

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GENERALMENTE gli adulti colgono le informazioni GENERALMENTE gli adulti colgono le informazioni che i bambini trasmettono attraverso i gestiche i bambini trasmettono attraverso i gesti

• MA NON SEMPRE

• la maggior parte delle volte SENZA ESSERNE NECESSARIAMENTE CONSAPEVOLI

L’accesso alle informazioni che il bambino trasmette a gesti AUMENTA SIGNIFICATIVAMENTE se l’adulto viene addestrato a effettuare la corretta

CODIFICA delle stesse

1. Lo stato discordante è transitorio nel senso che predice la sensibilità all’insegnamento

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ESEMPIO: ESPERIMENTO DEL 1997

1. Lo stato discordante è transitorio nel senso che predice la sensibilità all’insegnamento

IPOTESI:un adulto non addestrato nella codifica e

decodifica dei gesti percepisce l’informazione che un bambino trasmette solamente attraverso i suoi

gesti?

In particolare: gli adulti come valutano il ragionamento che

fanno alcuni bambini per spiegare le equivalenze matematiche loro assegnate?

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• SOMMA: tutti i numeri del problema vengono sommati insieme (“Ho sommato 4 più 6 più 9 più 9 uguale 28”)

TIPI DI STRATEGIE utilizzate dai bambini per la soluzione dell’equivalenza

4 + 6 + 9 = __ + 9

• SOMMA PRIMA DELL’UGUALE: vengono sommati i numeri prima del segno di uguale (“Ho sommato 4 più 6 più 9 uguale 19”)

• RAGGRUPPAMENTO: vengono raggruppati e sommati due numeri del lato sinistro dell’equazione, che non compaiono nel lato destro (“Il 9 c’era già così ho sommato 4 più 6”)

• PAREGGIAMENTO: vengono sommati i numeri del lato sinistro dell’equazione ; il totale deve essere uguale a quello del lato destro (“4 più 6 più 9 è uguale a 19, così per rendere uguale l’altro lato servivano 10 in più”)

1. Lo stato discordante è transitorio nel senso che predice la sensibilità all’insegnamento

PROVA UTILIZZATA

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Insegnanti di scuola elementare e studenti universitari sono chiamati a valutare e a ripetere il ragionamento che i bambini sembrano aver fatto nello spiegare le

equivalenze matematiche loro assegnate

TUTTI i bambini risolvono le equivalenze in modo SCORRETTO,

alcuni producendo buoni assortimenti gesto-parola, altri cattivi assortimenti

1. Lo stato discordante è transitorio nel senso che predice la sensibilità all’insegnamento

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• Alta accuratezza nel ripetere le strategie di soluzione del problema che tutti i bambini hanno espresso A PAROLE

• RICONOSCIMENTO IMPLICITO DELLE DISCORDANZE GESTO – PAROLA prodotte dai bambini discordant

• Attribuzione ai bambini di STRATEGIE NON ESPRESSE A PAROLE, che si verifica più SPESSO in riferimento a bambini che hanno prodotto discordanze gesto – parola che in quella di bambini che hanno prodotto buoni assortimenti

• Riconoscimento delle strategie nei GESTI dei bambini

1. Lo stato discordante è transitorio nel senso che predice la sensibilità all’insegnamento

COMPORTAMENTI DI INSEGNANTI E STUDENTI UNIVERSITARI

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QUINDI le risposte verbali e gestuali di insegnanti e studenti

universitari possono essere classificate come:

1. Lo stato discordante è transitorio nel senso che predice la sensibilità all’insegnamento

• ripetizioni delle strategie comunicate verbalmente dal bambino • aggiunte alle parole

del bambino

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IL RESOCONTO DELL’ADULTO CONTIENE SEMPRE UN MAGGIOR NUMERO DI INFORMAZIONI RISPETTO A

QUELLE CHE SI POSSONO RICAVARE DALLE SOLE PAROLE DEI BAMBINI

Questo dimostra che gli insegnanti hanno tenuto conto delle informazioni trasmesse dai bambini a gesti e che

vi attribuiscono un significato

1. Lo stato discordante è transitorio nel senso che predice la sensibilità all’insegnamento

RISULTATO RISCONTRATO

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LO STATO IN CUI PAROLA E GESTO SONO DISCORDANTI E’

TRANSITORIO nel senso che:

2. è preceduto e seguito da uno stato in cui parola e gesto sono concordanti

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Esempio: processo di sviluppo realizzato da un bambino che impara come

risolvere le equivalenze matematiche

STATO CONCORDANTE

SCORRETTO

STATO DISCORDANTE

STATO CONCORDANTE

CORRETTO

2. Lo stato discordante è transitorio nel senso che è preceduto e seguito da uno stato in cui parola e gesto sono concordanti

Minore padronanza Maggiore padronanza

SE

QU

EN

ZA

EV

OL

UT

IVA

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STATO CONCORDANTE

SCORRETTO

STATO DISCORDANTE

STATO CONCORDANTE

CORRETTO

Il bambino considera

più procedure

di soluzione

• CONCORDANTE =

l’informazione trasmessa attraverso il

gesto è coerente con quella trasmessa a

parole• SCORRETTO = il bambino applica una singola procedura

scorretta per risolvere il problema

• DISCORDANTE =

l’informazione trasmessa attraverso il gesto NON è

coerente con quella trasmessa a parole

• CONCORDANTE =

l’informazione trasmessa attraverso il gesto è coerente con quella

trasmessa a parole

• CORRETTO =

il bambino applica una singola procedura corretta per risolvere il problema

2. Lo stato discordante è transitorio nel senso che è preceduto e seguito da uno stato in cui parola e gesto sono concordanti

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STATO CONCORDANTE

SCORRETTO

I bambini sono stabili nella loro mancanza di

conoscenza circa il concetto

I bambini sono stabili nella loro padronanza del

concetto

STATO DISCORDANTE

STATO CONCORDANTE

CORRETTO

In entrambi gli stati i bambini producono pochi mismatches,

cioè trasmettono a parole e a gesti informazioni coerenti fra loro

MA IL LIVELLO DI CONOSCENZA E’ DIVERSO

2. Lo stato discordante è transitorio nel senso che è preceduto e seguito da uno stato in cui parola e gesto sono concordanti

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STATO CONCORDANTE

SCORRETTOSTATO

DISCORDANTE

STATO CONCORDANTE

CORRETTO

2. Lo stato discordante è transitorio nel senso che è preceduto e seguito da uno stato in cui parola e gesto sono concordanti

IL PASSAGGIO PRESUPPONE L’INSEGNAMENTO ADEGUATO

DA PARTE DI UN ADULTO

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SITUAZIONI POSSIBILI NEL

PROCESSO DI APPRENDIMENTO • Progresso che si realizza tramite il passaggio attraverso

uno stato discordante• Progresso che si realizza senza il passaggio attraverso lo stato

discordante

• Permanenza nello stesso stato concordante scorretto o concordante corretto

• Regressione da uno stato discordante ad uno concordante scorretto

Differenze nel processo di apprendimento dei bambini che non ricevono e di quelli che ricevono un insegnamento

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Fra i bambini campione, ALL’INIZIO DEGLI ESPERIMENTI, NESSUNO (né concordant, né discordant) E’ IN GRADO DI PRODURRE SOLUZIONI

CORRETTE DEI PROBLEMI

• DOPO L’INSEGNAMENTO DOPO L’INSEGNAMENTO I “DISCORDANTDISCORDANT” SONO I BAMBINI CHE

MOSTRANO UN PROGRESSO MAGGIORE NEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO

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EFFETTI DEL TIPO DI INSEGNAMENTOEFFETTI DEL TIPO DI INSEGNAMENTO

STATO INIZIALE

INSEGNAMENTO NON ADEGUATO

/ NESSUN INSEGNAMENTO

INSEGNAMENTO ADEGUATO

STATO FINALE

CONCORDANTE SCORRETTO

XCONCORDANTE SCORRETTO

CONCORDANTE SCORRETTO

XDISCORDANTE o CONCORDANTE CORRETTO

DISCORDANTE XCONCORDANTE SCORRETTO

DISCORDANTE XCONCORDANTE CORRETTO

CONCORDANTE CORRETTO

XCONCORDANTE CORRETTO

CONCORDANTE CORRETTO

X

CONCORDANTE CORRETTO o PERMANENZA (apparente)

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Permanenza nello stesso stato

STATO CONCORDANTE

SCORRETTO

EFFETTI DI UN INSEGNAMENTO NON ADEGUATO O ASSENTE

STATO INIZIALE STATO INIZIALE

STATO CONCORDANTE

CORRETTO

STATO FINALE

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STATO CONCORDANTE

SCORRETTO

Regressione verso lo stato concordante scorretto, difficoltà nel superamento dello stato

STATO DISCORDANTE

EFFETTI DI UN INSEGNAMENTO NON ADEGUATO O ASSENTE

STATO INIZIALESTATO FINALE

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INSEGNAMENTO ADEGUATO

favorisce la realizzazione di un PROGRESSO

NELL’APPRENDIMENTO per TUTTI i bambini

EFFETTI DI UN INSEGNAMENTO ADEGUATO

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STATO DISCORDANTE

STATO CONCORDANTE

SCORRETTO

la maggior parte progredisce, come ipotizzato, verso uno stato discordante

EFFETTI DI UN INSEGNAMENTO ADEGUATO

STATO INIZIALE STATO FINALE

I POSSIBILITA’:

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STATO CONCORDANTE

CORRETTO

STATO CONCORDANTE

SCORRETTO

un piccolo numero progredisce direttamente ad uno stato concordante corretto senza passare attraverso lo stato discordante

nel tempo questi bambini mostrano di possedere una conoscenza più superficiale dell’equivalenza

EFFETTI DI UN INSEGNAMENTO ADEGUATO

STATO INIZIALE STATO FINALE

II POSSIBILITA’:

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• Progresso

STATO CONCORDANTE

CORRETTO

STATO DISCORDANTE

EFFETTI DI UN INSEGNAMENTO ADEGUATO

STATO INIZIALE STATO FINALE

III POSSIBILITA’:

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• Permanenza apparente nello stesso stato

STATO CONCORDANTE

CORRETTO

EFFETTI DI UN INSEGNAMENTO ADEGUATO

STATO INIZIALE STATO FINALE

STATO CONCORDANTE

CORRETTO

IV POSSIBILITA’:

Il bambino esegue il compito con maggiore velocità

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NECESSITA’ DI DEFINIRE CHE NECESSITA’ DI DEFINIRE CHE COSA SIGNIFICA COSA SIGNIFICA

“INSEGNAMENTO ADEGUATO”“INSEGNAMENTO ADEGUATO”

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INSEGNAMENTO ADEGUATOINSEGNAMENTO ADEGUATO = =

percorso percorso

progettato dall’insegnante ma calibrato sullo stato di

partenza del bambino

tale da promuovere un cambiamento dello stato cognitivo verso il progresso

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FATTORI CHE CONTRIBUISCONO AD UN CAMBIAMENTO DELLO STATO

COGNITIVO DEL BAMBINO

• Tipo di stimolo ricevuto

• Stato cognitivo del bambino nel momento in cui riceve lo stimolo

processo di insegnamento conoscenza del bambino

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FUNZIONI ASSOLTE DAI GESTI DURANTE LO STATO

TRANSIZIONALE DI CONOSCENZA

esprimere conoscenza

esprimere il processo di

cambiamento cognitivo

influenzare l’ambiente

di apprendimento

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ESPRESSIONE DI CONOSCENZAESPRESSIONE DI CONOSCENZA

• La conoscenza trasmessa unicamente a gesti non è legata alle mani, ma è una CONOSCENZA SOSTANZIALE che il bambino possiede e che può così richiamare in altri contesti

• I gesti che i bambini producono nello spiegare i problemi riflettono la loro CONOSCENZA EMERGENTE di un concetto

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ESPRESSIONE DEL PROCESSO DI CAMBIAMENTO COGNITIVO

• Gesticolare facilita il processo di apprendimento

NON E’ ANCORA STATO COMPRESO PERCHE’

Si è ipotizzato che i gesti giochino un RUOLO DIRETTO NEL PROCESSO DI APPRENDIMENTO

fornendo un formato rappresentazionale aggiuntivo rispetto alle parole

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INFLUENZE SULL’AMBIENTE DI APPRENDIMENTO

• suggeriscono all’adulto il tipo di insegnamento dal quale il bambino potrà trarre maggior beneficio, portandolo a realizzarlo

• modificano il comportamento dell’adulto in base a quello del bambino

I gesti compiuti spontaneamente dai bambini

RUOLO ATTIVO DEL BAMBINO

Il bambino invia all’insegnante informazioni a livello implicito attraverso i gesti e l’insegnante recepisce le informazioni in modo

altrettanto implicito

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Come continuare?Come continuare?

Quali tipi di gesti in compiti diversi?Analisi delle esplicitazioni verbaliComportamento dell’insegnante

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BIBLIOGRAFIA• ALIBALI M. W., FLEVARES L.M., GOLDIN-MEADOW S. (1997),

Assessing Knowledge conveyed in Gesture: Do Teachers have the Upper

Hand?, in "Journal of Educational Psychology", 89(1), 183-193. • GOLDIN-MEADOW S. (2003), Hearing gesture: how our hands help us

think, Belknap Press, Harvard• GOLDIN-MEADOW S., ALIBALI M. W., CHURCH R. B. (1993),

Transition in Concept Acquisition : Using the Hand to Read the Mind, in "Psychological Review", 100(2), 279-297.

• GOLDIN-MEADOW S., KIM S., SINGER M. (1999), What the Teacher's Hands Tell the Student's Mind About Math, in "Journal of Educational Psychology", 91(4), 720-730.

• GOLDIN-MEADOW S., SINGER M. A. (2003), From children's hands to adults' ears: Gesture's role in the learning process, in "Developmental Psychology", 39(3), 509-520.

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SITOGRAFIA

• www. goldin-meadow-lab.uchicago.edu: sito del laboratorio di ricerca di Susan Goldin-Meadow

• mcneilllab.uchicago.edu: sito del laboratorio di ricerca su gestualità e linguaggio di David McNeill

• istc.cnr.it/gall: sito dell’Istituto di Scienze e Tecnologie della Cognizione - CNR - laboratorio gestualità e linguaggio