24
N. 26 del 1 agosto 2009 Anno XIII - Spedizione in abbonamento postale 45% art. 2, lettera b – legge 662/96 – Filiale di Firenze – Contiene IP - Abbonamento Italia 60 Euro, abbonamento estero 150 Euro - La Spola 1,50 euro MARILENA BOLLI CONFIDI E ECONOMIA ALTRE FUSIONI TRA DITTE DI COMO L’estate dell’incertezza LO SP ECIALE RICCIONE MODA ITALIA CONGIUNTURE PESSIMISTICHE ALLA VIGILIA DELLE FERIE

Document

Embed Size (px)

DESCRIPTION

http://www.laspola.com/public/immagini/26.pdf

Citation preview

Page 1: Document

N. 2

6 de

l 1

agos

to 2

009

– A

nn

o X

III

- Sp

ediz

ione

in a

bbon

amen

to p

osta

le 4

5% a

rt. 2

, let

tera

b –

legg

e 66

2/96

– F

ilial

e di

Fir

enze

– C

onti

ene

IP -

Abb

onam

ento

Ita

lia 6

0 E

uro,

abb

onam

ento

est

ero

150

Eur

o -

La

Spol

a 1

,50

euro

MARILENA BOLLICONFIDI E ECONOMIA

ALTRE FUSIONITRA DITTE DI COMO

L’estatedell’incertezza

LO SPECIALERICCIONE MODA ITALIA

CONGIUNTURE PESSIMISTICHE ALLA VIGILIA DELLE FERIE

Page 2: Document
Page 3: Document
Page 4: Document
Page 5: Document

PROSEGUE LA MODA, INIZIATA SEI ANNI FA IN INGHILTERRA, DEI NEGOZI “MORDI E FUGGI” DI ALCUNI BRAND INTERNAZIONALI. SWAROVSKI, PER ESEMPIO, APRE A ROMA UNO SPAZIO DA LUGLIO ALLA FINE DELL’ANNO

DIRETTORE RESPONSABILE

Guido Parigi Bini

RESPONSABILE ECONOMIA

Matteo Grazzini

RESPONSABILE MODA

Teresa Favi

IN REDAZIONE

Francesca LombardiAlessandra Lucarelli

DA BIELLA

Massimo GioggiaElisa Signorini

DA COMO

Giorgio Civati

ART DIRECTOR

Matteo Parigi Bini

GRAFICA

Chiara BiniFabiana Matteini

Alessandro Patrizi

DIRETTORE PUBBLICITÀ

Alex Vittorio Lana

DIREZIONE - REDAZIONE

Via Piero della Francesca, 259100 - PRATO

Tel. 0574 73.02.03Fax 0574 73.02.04

[email protected]

UFFICIO PUBBLICITÀ

Via Piero della Francesca, 259100 PRATO

Tel. 0574 73.02.05Fax 0574 73.02.04

[email protected]

UFFICIO DI BIELLA

Via Candelo, 58 - 3900 BiellaTel. e fax 015 0992086

[email protected]

EDITORE GRUPPO EDITORIALE srl

Iscritta al Registro degli Organi di Comunicazione (ROC)

n. 18374Via Piero della Francesca, 2 - 59100 Prato

RegistrazioneTribunale di Siena

n° 653 del 24.9.1997

STAMPA

Baroni & Gori - Prato

E’ VIETATA LA RIPRODUZIONE

Questo periodicoè associato alla Unione

Stampa Periodica Italiana

N. 26 del 1 agosto 2009

EDITORIALE 7 Il dilemma delle chiusure preoccupa i distretti

SALONI 8 Filo torna e insegue la ripresa

NEWS

9 Milano capitale mondiale della moda

INTERVISTA CON10 Marilena Bolli. L’importanza dei confi di PRIMO PIANO12 L’analisi del decennio è impietosa13 Musei e archivi d’impresa 14 A Prato timori per il futuro15 Como, i problemi del distretto ricadono sui servizi16 Varese, la caduta sta rallentando

ATTUALITÀ17 Dedicato a L’Aquila

DISTRETTI18 COMO - L’affollata via delle fusioni19 PRATO - Il made in Italy che piace all’Unione20 BIELLA - Donatelli e la stretta al credito21 CARPI - Studiare il lavoro

Page 6: Document
Page 7: Document

71 agosto 2009

editorialedi Matteo Grazzini

Il dilemma delle chiusurepreoccupa i distretti

Anche stavolta sono arrivate le ferie d’agosto. I tempi in cui ci si pote-va permettere solo qualche gior-no di chiusura totale dell’azienda (ma lasciando acceso il fax per

non perdere eventuali ordini dell’ultima ora) sono lontani e per qualcuno le ferie sono di-ventate obbligatorie già da metà luglio.Ma agosto è da sempre sinonimo di vacanze, anche se le tante persone che hanno perso il lavoro negli ultimi anni hanno ben poco da esere felici e da considerare i prossimi giorni come momento di svago.Le città e i distretti si svuoteranno, maga-ri non del tutto come negli anni ‘80, magari non di botto come era solito attendersi ma lo faranno, anche per necessità: gli ordini sono stati quasi tutti evasi e le campionature per le fiere sono quasi ultimate, anche perchè Pri-ma-Moda Tessuto ha ulteriormente anticipato i tempi.Il dilemma, che poi è lo stesso di dodici mei fa, è capire chi chiude per concedersi le ferie e chi invece, senza lavoro da tempo, lo fa per non riaprire più. Nel 2008 si era parlato di agosto come mese necessario per tagliare i rami morti e lasciare il mercato a chi poteva sostenerlo. Una previsione che però si è rivelata giusta solo in parte, perchè il 2009 si sta rivelando un anno durissimo e di rami morti ce ne sono stati fin troppi.A giudicare dalle congiunture dei distretti di Biella, Prato, Vercelli e Varese la probabilità che qualcuno non riapra i cancelli a settembre è abbastanza alta: gli imprenditori di questi distretti vedono infatti ulteriore nero dopo i primi sette mesi del 2009 e, tra chi teme di dover ridurre il personale e chi pensa di non avere un aumento di ordini e fatturato, preva-le il pessimismo.La Spola, dal canto suo, dà l’arrivederci a set-tembre, con la versione definitiva del sito, la nuova mailing-list con tutti gli aggiornamenti sul tessile-abbigliamento e con lo Showcase dedicato alle fiere di Milano e Parigi: durante tutto agosto questo numero resterà visibile e scaricabile all’indirizzo www.laspola.com.Buone vacanze, con la speranza che l’augurio sia valido per più persone possibile.

Agosto di vacanze per scelta o per necessità.Timori per la mancata riapertura a settembredi qualche azienda

Page 8: Document

8 1 agosto 20098

saloni ITALIA

Più di duemila visitatori al debutto di Prima Sono stati più di duemila i visitatori dell’edizione nuemro 1 di Prima-Moda Tessuto.I dati finali della manifestazione promossa da Pratotrade sono lusinghieri e danno fiducia al settore: i visitatori sono arrivati dall’Italia ma anche dai principali paesi europei. In testa alla lista Germania, Gran Bretagna e Francia, ma tra gli stand bianchi della nuova fiera si sono visti anche americani e giapponesi. Soddisfatti anche gli espositori, che hanno avuto la possibilità di anticipare le loro collezioni per l’autunno/inverno 2010-2011 alla clientela straniera grazie anche alla duplice opportunità per loro di visitare, oltre a Prima, anche Pitti Filati.Pieno successo anche per lo spazio relativo all’area tendenze curato da Li Edelkoort. Per i vertici di Pratotrade la riuscita della manifestazione è il premio alla strategia di abbinare la presentazione a quella dei filati, grazie alla sinergia e alla preziosa collaborazione con Pitti Immagine.

FIRENZE

Mancano ancora quasi tre mesi alla 32’ edizione di Filo, il salone dei filati per tessitura ma la macchina organizzati-va è in pieno fermento.

Si è infatti già svolta la presentazione agli espositori delle proposte di sviluppo pro-dotto delle nuove collezioni per il salone, in programma il 14 e 15 ottobre al Centro Congressi Le Stelline a Milano.Nell’occasione è stato anche analizzato un mercato che rimane delicato e pieno di insidei: a tracciare l’identikit degli espo-sitori di Filo è stato Paolo Monfermoso, responsabile del salone: “L’80 per cento degli espositori di Filo - ha detto - è ita-liano ed ha un fatturato prodotto di circa 800 milioni di euro. Se si considerano an-che le aziende straniere, i volumi di fattu-rato prodotto raggiungono il miliardo. E’ da sottolineare che la vetrina di Filo co-stituisce un insieme bilanciato di imprese di grandi (13%), medie (46%) e piccole (41%) dimensioni e che presidiano il mul-tiprodotto (34%), oltre che il tessile tecni-co, i tessuti per arredamento, la maglieria, la tessitura a maglia e l’abbigliamento uomo-donna”.Per capire quando arriverà la ripresaha parlato Marco Ricchetti, presidente di Hermes Lab: “La ripresa - ha spiegato - pare ancora lontana, anche se il quadro macroeconomico in Italia migliora rapida-mente. Si potrà tornare alla normalità nel 2010, anche se sarà difficile recuperare appieno i livelli di produzione passati. Le imprese di filatura, comunque, continuano a innovare dal punto di vista del prodotto, ma soprattutto nel servizio al cliente”.Alla parte economica e organizzativa fa ri-

scontro anche il lavoro di Gianni Bologna sulle tendenze: dopo le “archi-strutture” e “codici” delle scorse edizioni, questa volta il tema è il reportage fotografico.Il filo, pensato non solo come “corpo” fili-forme, ma immaginato nella sua più am-pia accezione, diventa il filo invisibile che unisce l’umanità intera, il filo della storia che lega le generazioni, i mestieri antichi e moderni, il filo di un discorso, di un ragio-namento e, ancora, il filo della memoria per non dimenticare. Così le tendenze sono raccolte in una sorta di book fotografico diviso in cinque cate-gorie: foto di gruppo, natura morta, papa-razzi, pelle e fotofinish.

Nonostante tuttoPitti Filati ha fiducia La crisi e i mercati poco movimentati hanno portato i loro effetti anche alla Fortezza da Basso, causando una leggera flessione dei numeri di Pitti Filati. Il messaggio arrivato dal salone fiorentino è comunque all’insegna della fiducia. “Abbiamo sentito una forte voglia di concretezza – ha detto l’ad di Pitti Immagine Raffaello Napoleone – che ha contribuito ad allontanare il pessimismo dei risultati economici. C’è la consapevolezza che i prossimi mesi non saranno facili, che occorrerà ancora tempo per far ripartire i consumi e con essi tornare a produrre a regimi consistenti, ma questa edizione del salone è andata molto bene, ben oltre le aspettative. Le aziende ci hanno detto di aver avuto presenze di grande qualità, di aver visto tutti i più importanti rappresentati delle griffe e dei grandi gruppi della moda”.Poco meno di 5.000 i buyer arrivati a Firenze, contro i 5.500 i compratori dell’ultima edizione estiva, con una tenuta sostanziale del mercato italiano e una lieve, attesa, diminuzione delle presenze estere di circa il 10%.

FIRENZE

Filo torna e insegue la ripresaPresentata a Palazzo delle Stelline la 32’ edizione del salone milaneseGli esperti sperano di poter ritrovare la normalità dei mercati nel 2010

Page 9: Document

91 agosto 2009

news economia

Grande la gioia del Comitato di Presidenza di Camera Nazionale della Moda Italiana nell’apprendere che Milano è stata indicata ufficialmente quale “capitale mondiale della Moda” dalla “Global Language Monitor” di Austin, in Texas, l’associazione non-profit che ha effettuato la ricerca e che ha stilato la classifica, come ogni anno, monitorando la frequenza di parole chiave relative alla moda nei media tradizionali, su internet e nei blog a livello internazionale.Cnmi ha rilevato che il riconoscimento rende giustizia all’attrattività e al valore della moda italiana rappresentata a Milano e ha fatto i complimenti a tutti gli attori del sistema, impegnandosi con rinnovata energia nella promozione e nel coordinamento del settore.

CITTÀ

Faccolini e Maniscalco nuovi volti di EverlastSono Sara Faccolini e Stefano Maniscalco i nuovi testimonial per la campagna Everlast 2009/2010.Sara Faccolini, ballerina professionista, è la co-conduttrice della trasmissione televisiva “L’Ere-dità”, mentre Stefano Maniscalco, è il karateka italiano campione del mondo a Tokyo nel 2008 e vice campione d’Europa.Everlast compirà 100 anni nel 2010 avendo iniziato la sua storia nella New York del 1910 con prodotti per il pugilato: da allora il marchio non è rimasto legato solo alla boxe ma è diventato anche un nome prestigioso per l’abbigliamento sportivo per uomo, donna e bambino con punti vendita in oltre 40 paesi nel mondo.In Italia è A. Moda di Alessandro Bastagli a pro-durre e distribuire, su licenza esclusiva, il marchio fin dal 1988. Al primo summit tenutosi al Madison Square Garden di New York è stato premiato come miglior licenziatario tra gli ottanta partecipanti a livello mondiale.

NOVITÀ

Alta Roma conferma al vertice Nicoletta FiorucciL’ultima edizione della rassegna dell’alta moda che si è svolta dal 12 al 16 luglio è stata l’occasione per rinnovare la stima a Nicoletta Fiorucci (nella foto), riconfer-mata presidente di Alta Roma, la società che organizza la sfilata. Nel consiglio di amministrazione, che ha durata annuale e comprende 11 membri, è entrato anche Santo Versace, come vice presidenti di Alta Roma, le cui quote societarie sono detenute dalla Camera di Commercio di Roma (55,55%), dal Comune (18,64%), dalla Regione (18,54%) e dalla Provincia (7,27%), sono stati indicati Sandro Di Castro e Valeria Mangani. Adriano Franchi è stato confermato direttore generale.

MODA

La capitale mondialedella moda è Milano.Parola di texani

È Emanuele Pedrotti il nuovo amministratore delegato del Gruppo Fila Emea. A lui il compito di guidare il rilancio del brand nell’area, con un piano quinquennale che fa leva sul prodotto, la distribuzione, la razionalizzione del’offerta. Pedrotti proviene dalle fila della società di consulenza Alix Partners.L’etichetta ha sperimentato frequenti e deludenti cambi di testimone, dalla gestione Gemina alle promesse non mantenute di Cerberus, fino al periodo di controllo da parte del coreano Gene Yoon, che ha venduto la licenza perpetua per l’area Emea agli indiani del Gruppo Batra. Oggi il fatturato aggregato di Fila Europe è di 250 milioni di euro, su un totale di un miliardo di euro complessivo delle tre anime Fila.

NOMINE

Il nuovo corso Fila è targato Pedrotti

Sara Faccolini

Page 10: Document

Marilena Bolli, presidentedi Fidindustria di Biella,

è ad della Caipo Automazione Industriale di Vallemosso

e membro del consigliodella Camera di Commercio

di Biella

Page 11: Document

A maggio l’imprenditrice biellese Marilena Bolli (è amministratore delegato di Caipo Automazione Industriale S.r.l. di Vallemosso) è stata riconfermata al vertice

della cooperativa fidi Fidindustria di Biel-la che, in occasione dell’assemblea che ha ufficializzato la conferma al vertice della cooperativa di imprese, ha reso noti i dati di chiusura dell’ultimo esercizio. Presidente, com’è stato il 2008 di Fidin-dustria? E’ stato un anno di ulteriore anno di cre-scita, sia dal punto di vista economico che come numero di soci. Questi ultimi sono infatti passati dai 1.146 del 2007 ai 1.304 del 2008 e sono ormai ripartiti su tutte le province del Piemonte, con una fetta “extra regionale” (in particolare su Lombardia e Liguria) che è oggi pari al 6%. Per quanto riguarda la parte economica, va evidenziata la continua crescita dello stock degli affida-menti, passati da quota 95,7 milioni di euro a 119 milioni di euro. Contestualmente, a fronte di questo volume di affidamenti, le garanzie prestate sono passate da 44,6 a 56,3 milioni di euro.L’attuale, pesante andamento del settore tessile, che ripercussioni ha avuto sul-l’operato di Fidindustria, realtà che è nata in un’area che da sempre ha un’al-ta concentrazione di attività legate a questo settore?La crisi è generalizzata e ha colpito tutti i settori, non solo il tessile, provocando cali vistosi sia in termini di fatturato che di or-dini. In un simile contesto noi abbiamo visto aumentare in modo considerevole le richie-ste di intervento da parte delle imprese e del sistema bancario, sia sul comparto del medio termine, che del breve. Più in detta-

glio, è diventato palese il fatto che il sistema bancario non opera quasi più senza l’ausilio dei confidi, per ridurre il rischio e l’esposi-zione in caso di sofferenza. Per le aziende c’è infatti un forte gap tra le condizioni offerte alla clientela con l’ausilio dei confidi e senza di loro tant’è che le banche sono disponibi-li a rinunciare a una parte della redditività dei loro impieghi in cambio della garanzia consortile. Va segnalato inoltre l’aumento generalizzato del costo del denaro dove non sono presenti garanzie consortili, anche in presenza di un abbassamento del tasso uffi-ciale di sconto. Nel corso dell’assemblea lei si è soffer-mata a parlare degli aspetti che “fanno la differenza” fra Fidindustria e altri confidi. Possiamo riassumerli? Va detto, innanzitutto, che Fidindustria si distingue per l’ottima copertura del rischio di credito. Grazie a un taglio che possiamo definire “estremamente prudenziale” nella gestione, il nostro confidi è una struttura so-lida dal punto di vista patrimoniale e ben organizzata, pronta ad affrontare situazioni di crisi congiunturale come quella che stia-mo vivendo. Voglio qui, per esempio, ricor-dare che Fidindustria è uno dei pochi confi-di a essere dotato di un sistema di “internal rating”; uno strumento grazie al quale riu-sciamo a prezzare la garanzia e mappare il nostro rischio in ogni momento, in modo da sapere sempre quale è la qualità del nostro portafoglio. E’ anche grazie a strumenti come questo che il nostro confidi è all’avan-guardia nella gestione del rischio di credito. Tale elemento rappresenta l’essenza della nostra attività e presidiarlo correttamente e con estrema prudenza è condizione neces-saria affinché il confidi si mantenga solido e autorevole”.

L’importanza dei confidi

intervista condi Massimo Gioggia

Lo sguardo di Marilena Bolli sul futuro del credito alle industrie“Le richieste di intervento sono aumentate anche per il breve termine”

111 agosto 2009

Page 12: Document

L’analisi del decennio è impietosaMa Biella scopre le confezioni

U n distretto in mutamento, quello biellese, purtroppo attraverso una lunga ca-tena di difficoltà iniziate nel 2001 e proseguite con

alterna gravità. Questo è emerso dal tra-dizionale incontro di luglio in occasione del quale Unione Industriale e Camera di commercio fanno il punto dell’anno e questa volta di un periodo ben più lun-go, il decennio 1998 - 2008.L’analisi del 2008 evidenzia un peggio-ramento di tutti i principali indicatori. Se si eccettuano performance positive di tre pur importanti settori (credito, turi-smo e cooperative), le aree tradizionali del core business dell’economia biellese restano in sofferenza: soffre l’industria, la cui produzione è diminuita in me-dia d’anno dell’8%. Soffre l’artigianato (dove il 72% delle imprese di ogni com-parto ha dichiarato un calo produttivo), soffre il commercio, caratterizzato da una flessione di punti vendita (-1,4%) e di giro d’affari (il 63% in media delle imprese ha dichiarato un calo delle ven-dite).L’analisi del decennio 1998-2008 mo-stra una provincia in evoluzione. I dati

rilevano che la compagine imprendito-riale si è trasformata sotto diversi aspet-ti: innanzitutto la filiera tessile si sta completando con la nascita e lo svilup-

po del comparto delle confezioni, una crescita comprovata sia dalla variazione del numero di aziende sia dall’impor-tanza assunta nell’export provinciale; in

secondo luogo nuovi settori di attività si mettono in luce, ad esempio la pro-duzione alimentare, cresciuta del 20% nel numero di imprese nel decennio e in forte incremento anche dal punto di vista del fatturato (+31% dal 2004 al 2007). Mutamenti che non riguardano le tipologie merceologiche, ma piuttosto la forma delle imprese, invece, sono il rafforzamento del tessuto imprendito-riale con l’aumento delle società di capi-tale (+14,1% nel decennio) e lo sviluppo di un nuovo modello di sviluppo locale, meno incentrato sulle logiche distret-tuali o di settore, ma dove emergono maggiormente le strategie delle singole imprese (firm specific).L’appuntamento di luglio è stato anche l’occasione per buttare uno sguardo sul-l’immediato futuro, grazie all’indagine revisionale svolta dall’Uib. Nel terzo trimestre 2009, risentiranno dell’onda negativa internazionale soprattutto voci come la produzione, gli ordinativi e i ri-tardi negli incassi.Si tratta di tre parametri importanti che già nello scorso trimestre erano ne-gativi. Così, oltre la metà del campione (65,5%) vede la produzione globale in

12 1 agosto 2009

economia PRIMO PIANO

Page 13: Document

economia PRIMO PIANO

Musei e Archivi d’Impresa, un progettoper un distretto di storia e culturache vuol conservare la memoria del passato Non solo numeri, non solo fatturati, un distretto industriale è fatto anche di storia e di cultura. Questo ha sottolineato il presidente dell’Unione Industriale Biellese, Luciano Donatelli dopo avere commentato i dati congiunturali.“Gli archivi delle imprese – commenta Donatelli - conservano un pezzo della memoria del nostro passato ma sono anche una risorsa per le stesse aziende, per finalità di ricerca e di marketing, per la formazione e per la diffusione di quella cultura di impresa che nei distretti industriali come il nostro ha le proprie radici nel 18° secolo”.Il primo progetto dedicato alla Cultura d’Impresa risale a qualche anno fa: fu avviato dall’Unione insieme a Michelangelo Pistoletto e si è concluso nel 2006.“Ricorderete che si trattava di un progetto denominato ‘AIM - Attraverso I Muri’ – commenta Donatelli – che sintetizzava l’eccellenza del prodotto realizzato all’interno di un’azienda, attraverso l’opera di un’artista internazionale sul muro esterno della fabbrica. Ora stiamo lavorando ad un secondo progetto, molto più complesso e dai molteplici risvolti. Vorremmo offrire un ventaglio di opportunità al visitatore: sia esso semplice turista alla ricerca di prodotti di eccellenza, oppure studioso di architetture, ricercatore accademico, curioso di come si crea un prodotto di nicchia, un prodotto made in Italy o meglio made in Biella”.Nascerà così il progetto Musei ed Archivi d’Impresa, coordinato dall’Unione Industriale Biellese, che coinvolgerà soggetti pubblici e privati del territorio ma anche soggetti di rilevanza nazionale, quali l’Associazione Museimpresa o il Touring Club Italiano. Suoi obiettivi saranno il recupero di materiale storico in archivi aziendali con valore di ricerca, formativo, divulgativo e promozionale; il recupero di ambiti territoriali in declino industriale e creazione di itinerari turistici di rilevanza archeologico-industriale; la riconversione di porzioni di fabbricato aziendale dismesse in musei, archivi d’impresa e spazi espositivi d’interesse artistico-culturale; l’attivazione di sinergie per la creazione di un “parco diffuso del distretto produttivo” e di un tessuto socio-economico connesso al turismo industriale; la creazione di sinergie tra realtà produttive e mondo accademico.

131 agosto 2009

diminuzione. Analogo pessimismo con-traddistingue il versante degli ordinati-vi totali, con il 62,8% di dichiarazioni in diminuzione. Non solo, ma il 73,6% delle aziende intervistate segnala ritardi negli incassi.Il distretto biellese sembra, inoltre, soffrire sotto il profilo occupazionale, considerato che a fronte di un 1,1% di aziende che prevede un aumento dei li-velli, ben il 47,7% ne prevede la dimi-nuzione.Un complesso di risultati che disegnano un andamento rallentato delle dinami-che complessive, segnato da difficoltà anche a livello regionale. La produzione globale, rispetto agli ul-timi tre mesi, è prevista in aumento dal 5,8% dei rispondenti e in diminuzione dal 65,5%; tre mesi or sono, i valori era-no 12,1% e 58,6%; sei mesi fa 12,5% e 52,5%.Gli ordini in complesso sono previsti in aumento dal 7,0% delle aziende ed in diminuzione dal 62,8%; per aprile-giu-gno si era rilevato 9,3% e 58,8%, per gennaio-marzo 10,0% e 61,3%.Per gli ordini dall’estero è previsto au-mento dal 8,2% degli interpellati (prece-denti 8,2% e 12,9%) e diminuzione dal 52,1% (precedenti 47,9% e 48,4%).Per quanto riguarda la situazione dei pagamenti, attualmente il 73,6% del-le aziende segnala ritardi negli incassi mentre nello scorso trimestre era del 71,4% e sei mesi fa 67,5%.

Elisa Signorini

Page 14: Document

Uno dei dati che indicano in modo palese quante e quali siano le difficoltà del distretto è quello che riguarda l’utilizzo degli impianti.Il dato è di nuovo calato in modo sensibile e si sta avvicinan-do ai minimi storici, registrati nel primo semestre del 2003.Il dato si aggiunge (e per questo diventa ancora più preoc-cupante) alla pesante riduzione della capacità produttiva avvenuta negli ultimi.Una contrazione che ha convinto e sta convincendo molti imprenditori a non rinnovare il parco macchine e a non in-

vestire nell’acquisto di nuovi macchinari, con conseguenti ricadute negative su tutto l’indotto.L’87,2 % degli intervistati ha infatti dichiarato di non aver fatto investimenti durante lo scorso anno, e il 91% non prevede di farne nel 2009.

Sono sempre di più i macchinari fermiSi avvicina il minimo storico registrato sei anni fa

A Prato timori per il futuroA rischio l’occupazione

C omunque vada non sarà un successo.Parafrasando e modifican-do una frase fatta e spesso usata per infondere fiducia

possiamo dire che stavolta le premesse non sono abbastanza rosee per cercare troppi lati positivi.Prato si appresta ad andare in ferie con un clima di tensione e paura per quello che potrebbe succedere a settembre, quando le aziende riapriranno e si prepareranno all’ultimo trimestre di un 2009 davvero nero. E già la riapertura in sè potrebbe essere un fatto positivo, visti i rischi di ve-dere sbarrate le porte delle ditte alla fine di agosto.Un anno fa si parlò di repulisti necessario per togliere i rami morti e le situazioni in-cancrenite, ma la misura d’emergenza evi-dentemente non è bastata visto che negli ultimi dodici mesi in tanti hanno dovuto alzare bandiera bianca.Normale che in questa situazione il quadro congiunturale elaborato dalla Camera di Commercio di Prato e dall’Unione Indu-striale Pratese, in collaborazione con Cna e Confartigianato, non possa che essere tetro.“I mercati - si legge nella relazione - sono caratterizzati da una grande prudenza ne-gli acquisti e da una attenzione molto forte al rapporto prezzo/qualità, l’indagine evi-denzia un clima di pessimismo diffuso che rischia di ostacolare anche il rilancio del settore”. “Non ci sorprendono i risultati di questa indagine – ha commentato Carlo Longo, presidente della Camera di Com-mercio di Prato – perchè le imprese stanno lamentando da mesi una situazione di gra-ve difficoltà. C’è stato un forte calo di or-

dini e di fatturato e anche le imprese sane si trovano in una situazione di emergenza, non sorrette da un adeguato intervento del mondo del credito che permetta loro di at-tendere la ripresa dei mercati”.La congiuntura è basata sui 325 impren-ditori intervistati nel maggio scorso sul-l’andamento produttivo della stagione autunno/inverno 2009/2010 che hanno registrato un forte peggioramento sia ri-spetto al corrispondente periodo dello scorso anno che rispetto alla rilevazione dello scorso ottobre. Il saldo percentuale tra ottimisti e pessimisti ha fatto registra-

re il minimo storico, con un –57%. Tra gli artigiani quelli che hanno più timori sono i proprietari di ritorciture (75% di pessi-misti) e rifinizioni (58%), mentre magli-fici e confezionisti sembrano più ottimisti (29,7%).Anche le previsioni per la prossima stagio-ne sono negative, con gli imprenditori del meccanotessile e quelli dei tessuti speciali che fanno parte della schiera dei più pes-simisti, avanzando previsioni negative nel 92.3% e nel 93.8& dei casi.Ma a dare le maggiori preoccupazioni è la parte relativa all’occupazione: nel primo

14 1 agosto 2009

economia PRIMO PIANO

Page 15: Document

semestre del 2009 c’è stato un incremento del 167,5% della cassa integrazione tra 170 delle aziende intervistate e le previsioni per la prossima stagione su questo fronte sono allarmanti.Il 39,4% delle imprese prevede una possibile contrazione del per-sonale e solo il 56,3% pensa di riuscire a mantenere il personale stabile. Le previsioni sulle fuoriuscite di personale sono più che raddoppiate anche tra gli artigiani: prevede riduzioni il 34% degli intervistati, contro il 12% dello scorso semestre.“E’ necessaria una forte coesione tra gli attori economici e sociali per poter trovare la via d’uscita da questa situazione – ha aggiun-to Longo – e abbiamo bisogno di concretezza, di lavorare fin da subito per individuare delle linee di azione prioritarie condivise e dare un segnale di vicinanza e di dinamismo alle imprese. La pau-sa elettorale è arrivata in un momento molto delicato per l’econo-

mia del distretto; adesso le amministrazioni locali devono riuscire a partire con slancio sulle questioni più urgenti per il territorio. In campagna elettorale abbiamo conquistato l’attenzione naziona-le: quelle promesse devono essere trasformate in gesti concreti. Il settore moda continua a rappresentare l’ossatura del distretto e ci sono imprenditori che hanno ancora voglia di investire e giocare la carta del rilancio. Stiamo però vivendo una fase di emergenza, i dati della congiuntura ne danno una prova ulteriore; la tenuta dell’occupazione e il credito sono le due priorità sulle quali lavo-rare. Senza tamponare queste due emergenze non riusciremo a elaborare nessuna strategia di rilancio. La Camera di Commercio di Prato e le associazioni sono disponibili ad aprire il confronto fin da subito sulle questioni individuate come prioritarie; dobbiamo dare alla città un segnale di coesione”.

economia PRIMO PIANO

151 agosto 2009

A Como la Camera di Commercio ha il dato congiunturale riferito al primo trime-stre del 2009 ed anche in riva al Lario la situazione non è brillante.Nel settore dell’industria c’è stato un calo del 13,2% della produzione manifattu-riera, con problemi soprattutto nel settore meccanico (-15,5%), tessile (-13,6%) e del legno-mobile (-16,7%).Nell’artigianato altro calo (-9,3&) in tutte le dimensioni di impresa e in tutti i settori di attività ed anche nel commercio i dati sono negativi: il volume d’affari di Como è il peggiore tra le province lombarde (-5,3%). Le imprese più sofferenti sono quelle più piccole (3-9 addetti) per le quali c’è staa una diminuzione del 7,8%.Anche nel settore dei servizi la provincia di Como ha il dato peggiore della lombar-dia (-6,3%): le attività più colpite sono il commercio all’ingrosso, la ristorazione, i trasporti e i servizi avanzati.Peggiorate anche le condizioni dell’accesso al credito bancario: il 58% degli inter-vistati ha lamentato difficoltà dovute alla limitazione nell’ammontare del credito erogabile, alla richiesta di maggiori garanzie reali, alle forti pressioni per il rientro nei fidi concessi, ai tassi più onerosi e ai tempi di erogazione più lunghi.L’occupazione infine ha visto aumentare del 65% il numero degli iscritti ai Centri Impieghi, mentre è diminuito il numero dei contratti di avviamento firmati nel I trimestre (-20%).

Como, i problemi del distretto ricadono su commercio e serviziE l’accesso al credito preoccupa gli imprenditori

Page 16: Document

16 1 agosto 2009

economia PRIMO PIANO

Cna, una battaglia all’insegna del “subito” La Cna ha individuato 12 interventi di politica industriale sui quali puntare subito per la battaglia che sta impegnando tutti i livelli dell’associazione.E subito è l’imperativo sulla bocca di imprenditori e vertici della Confederazione, oltre al tempo di risposta ai problemi delle imprese chiesto alle istituzioni.Queste le priorità: rivedere gli studi di settore; ridurre gli acconti di imposta, estendere l’Iva per cassa anche per le imprese con ricavi superiori a 200mila euro; bloccare per dodici mesi; per le imprese in crisi; le rate di mutui e finanziamenti; diminuire drasticamente gli oneri bancari; sospendere i criteri di Basilea II per aumentare il credito alle piccole imprese; semplificare e limitare gli oneri burocratici; abbassare i premi Inail; istituire una quota dedicata alle piccole imprese negli appalti pubblici; rafforzare gli strumenti a tutela del rispetto dei termini di pagamento tra imprese; compensare i crediti vantati nei confronti della pubblica amministrazione; allargare i criteri per la detassazione degli utili reinvestiti.Il diktat è partito da Prato, “locomotiva della Toscana che si è fermata”, come detto dal presidente provinciale Cna Anselmo Potenza, dal segretario nazionale Cna Sergio Silvestrini, da Valter Tamburini, neo presidente regionale Cna Toscana alla prima uscita pubblica, e da Fabio Mazzanti, direttore Cna Prato.

Varese, la caduta sta rallentandoRimane l’incertezza per l’autunno

Nel secondo trimestre del 2009 la velocità di caduta dell’at-tività economica ha rallen-tato rispetto al trimestre precedente, ma la ripresa è

lontana e continuano ad esserci tensioni economiche. Resta una forte disomoge-neità tra comparti e singole imprese e le aspettative degli imprenditori rimangono ancora prudenti.Questi i punti essenziali dell’indagine congiunturale relativa al secondo trime-stre dell’anno, elaborata dall’Ufficio Stu-di dell’Unione degli Industriali della Pro-vincia di Varese.I mercati, precisa l’analisi, sono alla ricer-ca di una stabilizzazione, ma questo passa attraverso continui movimenti di assesta-mento. A quest’andamento irregolare dei mercati si aggiungono i problemi crescen-ti legati alle difficoltà di accesso al credi-to e al mantenimento di una sufficiente liquidità. Sempre più imprese lamentano una maggiore rigidità di comportamento delle banche, un innalzamento dei costi di commissione e degli spread, nonché una richiesta di maggiori garanzie integrative rispetto al passato e riduzioni dell’affida-mento. Sotto il profilo produttivo i dati dell’inda-gine confermano un rallentamento nella caduta e una stabilizzazione sui bassi li-velli dei primi tre mesi dell’anno. Dopo il crollo dei mesi passati nel secondo tri-mestre del 2009 le imprese intervistate si distribuiscono omogeneamente tra co-loro chi ha registrato un miglioramento (32%), un peggioramento (34%) o con-tinuità (34%) rispetto alla rilevazione precedente.Per le aspettative, quasi nessuna attività

produttiva prevede una ripresa nei prossi-mi mesi, la maggior parte degli imprendi-tori attende una svolta del ciclo economi-co solo nel 2010. Le previsioni produttive per il prossimo trimestre continuano a es-sere influenzate dal clima generale di in-certezza e la maggior parte degli impren-ditori intervistati prevede una produzione stabile sui bassi livelli attuali (57%) o un peggioramento (38%). La consistenza del portafoglio ordini è ancora orientata negativamente con il 51% delle imprese del campione che ha registrato peggioramenti, ma rispetto al trimestre precedente aumenta la percen-tuale di coloro che hanno assistito a un aumento.

Le esportazioni, infine, nel primo trime-stre 2009, hanno raggiunto 1.735 milioni di euro, in leggera flessione (-3,6%) ri-spetto al primo trimestre 2008, a fron-te, però, di ben più gravi peggioramenti nell’export italiano (-23%) e lombardo (-21%). La stessa dinamica ha riguarda-to l’import, ammontato a 1.159 milioni di euro, in riduzione del 3,8% rispetto al primo trimestre del 2008, contro contra-zioni intorno al 22% a livello nazionale e regionale. Il saldo commerciale varesino continua a rimanere positivo (+577 mi-lioni di euro), anche se in leggero peggio-ramento rispetto allo stesso periodo del-l’anno prima (+ 596 milioni di euro).

e. s.

Page 17: Document

171 agosto 2009

Quando ha pensato a chi dedicare la vittoria del concorso Professione Moda Giovani Stilisti di Riccione Moda Italia Daniele Gottastia, 23 anni, non ha esitato un momento: “Io sono aquilano, quindi...”. E così anche il giovane designer, studente dell’Accademia di costume e moda di

Roma, è diventato uno dei simboli della voglia di rinascere della città martoriata dal terremoto: un simbolo fatto di fantasia e creatività ap-plicata alla maglieria, visto che Gottastia ha creato due modelli dalle forme insolite e eccessive ma proprio per questo scelti dalla giuria del concorso come vincitori assoluti.Ora per Gottastia si aprono le porte della moda “vera”, con una me-daglia della Presidenza della Repubblica da mostrare come curriculum d’eccezione: “Vorrei fare carriera come stilista con un mio marchio - ha detto il giovane vincitore - ma so che prima c’è da fare gavetta e impa-rare ancora molto”.Gottastia è stato premiato nella serata finale di Riccione Moda Italia che, concorso a parte, ha permesso ai finalisti di lavorare per una setti-mana negli workshop promossi dagli organizzatori di Cna Federmoda. Ma la manifestazione ha avuto anche altri momenti di moda e dibattito, grazie anche al tono internazionale dato all’evento con confronti diretti con i protagonisti del mondo della moda in Russia, Svezia e Africa. La serata finale, presentata da Sharon Bray e Alberto Volpin e seguita, tra

gli altri, dal Console Generale del Sud Africa Nomvuyo Nokwe, ha visto sfilare sul palco i volti sorridenti dei vincitori delle varie categorie.Il premio speciale Società Italia, per il prodotto più adatto al mercato russo, è andato a Qun Wei Qiu, dell’Istituto di moda Burgo di Milano, mentre per la modellistica ha vinto Nunzia Allocca dell’Accademia del-la moda di Napoli.Il premio “Il filo che unisce” per la moda etica e rispettosa dell’ambien-te è stato assegnato ex-aequo a Claudio Michele Dicorato (Accademia Costume e Moda di Roma) e a Giovanni Clemente (Accademia Altieri Moda ed Arte di Roma).Nella sezione Abbigliamento primo posto a Gabriella Cataldi, dell’Isti-tuto Europeo di Design, per Accessori e Calzature hanno vinto le scarpe di Alfredo Casadei, dello stesso istituto, mentre per l’Intimo e Mare sono state premiate le allusioni sexy di ispirazione francese di Martina Pagliaro, dell’Accademia Pianeta Moda sdi Pescara.Per la maglieria ha trionfato ovviamente Gottastia, mentre per la pel-licceria, tra le contestazioni di un gruppo di animalisti che ha tentato di interrompere la sfilata, i vincitori sono stati due, Laura Maria Grillo (Accademia di costume e moda di Roma) e Sara Ortolani (Istituto Eu-ropeo di Design di Roma). Infine il ricamo, con la vittoria di Chiara Aversano, dell’Accademia di Costume e Moda di Roma).

Matteo Grazzini

Dedicato a L’AquilaDaniele Gottastia festeggia la vittoria a Riccione Moda Italia ricordando la sua città

Sulla passerella romagnola anche il design di Russia, Svezia e Africa

17

RiccioneCONCORSO

Daniele Gottastia

Foto

Gab

riel

e M

aest

ri

Page 18: Document

18 1 agosto 2009

Vigevano Verona Valle del Liri Valdinievole-Lamporecchio Val Vibrata Val Seriana Urbania Solofra Schio-Thiene-Valdagno Santa Croce sull’Arno Sanremo San Mauro in Pascoli San Marco dei Cavoti San Giuseppe Vesuviano Riviera del Brenta Prato Pombia Oleggio-Varallo Nocera Inferiore-Gragnan Nevano-Aversa-Trentola Montebelluna Marcianise Lucca Lecco Grumello del Monte Grumo Fusignano-Bagnacavallo Fermano-Maceratese Empoli Ducenta Como Castelgoffredo Castrano Carpi Biella Barletta Assisi Asse del Sempione Arzignano

Vigevano Verona Valle del Liri Valdinievole-Lamporecchio Val Vibrata Val Seriana Urbania Solofra Schio-Thiene-Valdagno Santa Croce sull’Arno Sanremo San Mauro in Pascoli San Marco dei Cavoti San Giuseppe Vesuviano Riviera del Brenta Prato Pombia Oleggio-Varallo Nocera Inferiore-Gragnan Nevano-Aversa-Trentola Montebelluna Marcianise Lucca Lecco Grumello del Monte Grumo Fusignano-Bagnacavallo Fermano-Maceratese Empoli Ducenta Como Castelgoffredo Castrano Carpi Biella Barletta Assisi Asse del Sempione Arzignano

i distretti dell’area moda

COMO

Fatturati che, quando va bene, sono diminuiti del 20%; ordini dimezzati, o quasi. Sono questi solitamente i numeri attraverso i quali si cerca di valutare la situazione del distretto tessile comasco.La Filtra Cgil provinciale ha invece scelto un parametro differente, che non ha mancato di dare risultati sorprendenti. Dall’inizio del 2009, infatti, le stime del sindacato di categoria evidenziano che il made in Como ha “perso” 2 milioni di ore di lavoro. Sommate le ore di cassa integrazione realmente effettuate – e non quelle richieste, ben maggiori - , ecco il dato clamoroso: 2 milioni di ore di mancato lavoro, appunto.I timidi segnali di ripresa che da più parti sono stati segnalati, insomma, ancora non si sono tramutati sul Lario in ordini, fatturato, ore di lavoro.

g. c

Persi due milioni di ore di lavoroFiltra Cigil misura la crisi in modo diverso

Per contrastare la crisi, il made in Como della seta punta con decisione sulle fusioni.Dopo Clerici Tessuto e Man-tero Seta, due big del com-

parto che stanno lavorando per creare dall’anno prossimo una nuova realtà industriale serica, anche i piccoli paiono intenzionati a percorrere la medesima strada.L’ultima fusione riguarda infatti Giam-minola Jacquard e Serica Lombarda, due tessiture, realtà medio/piccole che hanno scelto di unirsi per ridurre i costi e migliorare l’offerta alla clientela.Pronto e già registrato anche il nome: “Essegi Tessile”, dalle iniziali delle due storiche aziende comasche.Decisa anche la data, il 1° settembre, e cioè fra poche settimane, e la sede che sarà a Oltrona San Mamette, a sud del capoluogo comasco, sede attuale della Giamminola .Con 23 addetti la Giamminola Jacquard e 29 la Serica Lombarda, la nuova real-tà dovrà diminuire il personale di una quindicina di addetti. D’altra parte per entrambe le aziende la situazione era difficile e, secondo fonti sindacali, la fu-sione ridarà un futuro più stabile dopo periodi difficili, cassa integrazione e di-minuzioni di fatturato nell’ordine di ol-

tre il 40%. Insomma, pur sacrificando qualche po-sto di lavoro, la strada della fusione sem-bra in questo caso l’unica per affrontare la crisi con successo.

Giorgio Civati

L’affollata via delle fusioniGiamminola e Serica Lombarda si uniscono

COMO

Per 200 lavoratori estate col fiato sospeso

COMO

Sarà anche “aperto per ferie” il distretto tessile comasco, secondo quanto affermato dal leader di Confindustria Como Ambrogio Ta-borelli come manovra per contra-stare le difficoltà del periodo, però la pausa di agosto per parecchi potrebbe rappresentare uno stop più o meno definitivo.Sono infatti circa 200 gli addetti di aziende tessili comasche pronte a chiudere definitivamente i battenti. Caso più eclatante quello della Bosetti, storica tessitura da qualche anno parte del gruppo Clerici Tessuto: la proprietà ha deciso per la messa in liquidazione e i 64 dipendenti resteranno a breve senza lavoro. Ma accanto a questa realtà, segnalano i sindacalisti della Femca / Cisl provinciale, ce ne sono altre: la Tessitura Romano Botta di Villa Guardia con 28 addetti, la Sisco di Luisago con 39 dipendenti, la Tessitura Magitex di Fino Mor-nasco con 26 persone assunte, la Git – Gestione Industria Tessile di Grandate che occupa 59 addetti. Circa 200 posti di lavoro a rischio, che si vanno a sommare a una incertezza diffusa all’interno del distretto serico comasco e che rendono questo periodo uno dei più difficili per l’economia locale, le imprese e i lavoratori.

Page 19: Document

191 agosto 2009

Vigevano Verona Valle del Liri Valdinievole-Lamporecchio Val Vibrata Val Seriana Urbania Solofra Schio-Thiene-Valdagno Santa Croce sull’Arno Sanremo San Mauro in Pascoli San Marco dei Cavoti San Giuseppe Vesuviano Riviera del Brenta Prato Pombia Oleggio-Varallo Nocera Inferiore-Gragnan Nevano-Aversa-Trentola Montebelluna Marcianise Lucca Lecco Grumello del Monte Grumo Fusignano-Bagnacavallo Fermano-Maceratese Empoli Ducenta Como Castelgoffredo Castrano Carpi Biella Barletta Assisi Asse del Sempione Arzignano

i distretti dell’area modaVigevano Verona Valle del Liri Valdinievole-Lamporecchio Val Vibrata Val Seriana Urbania Solofra Schio-Thiene-Valdagno Santa Croce sull’Arno Sanremo San Mauro in Pascoli San Marco dei Cavoti San Giuseppe Vesuviano Riviera del Brenta Prato Pombia Oleggio-Varallo Nocera Inferiore-Gragnan Nevano-Aversa-Trentola Montebelluna Marcianise Lucca Lecco Grumello del Monte Grumo Fusignano-Bagnacavallo Fermano-Maceratese Empoli Ducenta Como Castelgoffredo Castrano Carpi Biella Barletta Assisi Asse del Sempione Arzignano

Cna in tv su Rai 1 con Sette giorni in Parlamento grazie ad un servizio per il settimanale di approfondimento politico-parlamentare che presenta inchieste, servizi e interviste sui temi più importanti in discussione.La trasmissione ha acceso i riflettori sulle prospettive future del distretto, portando un esempio eclatante di imprenditori ed aziende innovative che hanno scelto di reagire alla crisi riconver-tendosi in settori alternativi rispetto al tradizionale comparto tessile. Sono stati così trasmessi l’intervista al presidente di Cna Artigianato Pratese, Anselmo Potenza, ed il servizio realizzato con Cristiano Settesoldi e Iacopo Fabbri, due giovani imprenditori associati e titolari del birri-ficio “I Due Mastri” di Prato.

Cna in televisione con i lavori alternativi

A rriva dal presidente dell’Unio-ne Industriale Riccardo Mari-ni tutta la soddisfazione per l’approvazione del decreto legge sullo sviluppo e l’energia

che, andando a modificare norme preceden-ti, vieta “l’uso di marchi di aziende italiane su prodotti o merci non originari dell’Italia ai sensi della normativa europea sull’origi-ne senza l’indicazione precisa, in caratteri evidenti, del loro Paese o del loro luogo di fabbricazione o di produzione, o altra indi-cazione sufficiente ad evitare qualsiasi erro-re sulla loro effettiva origine estera”.I brand italiani che producono all’estero dovranno dichiarare chiaramente il luogo di origine dei prodotti, in modo da non in-durre in errore il consumatore. Sarà impos-sibile giocare sulla suggestione del nome, o di elementi grafici, per far passare per made in Italy quello che viene realizzato altrove.“Di per sé è una norma di elementare buo-nsenso ed ispirata alla trasparenza, per cui non dovrebbe avere niente di clamoroso: invece è davvero dirompente, almeno sul piano politico - he detto Marini - e l’Unio-ne Europea continua a non uniformarsi, almeno per il momento, a quanto accade in Stati Uniti, Cina, India, Giappone e in quasi tutto il resto del mondo e quindi a non stabilire l’obbligo di etichettatura di origine dei prodotti tessili che circolano nel nostro continente. La mossa dell’Italia sarà verosi-milmente oggetto di contestazione da parte dell’Europa: si parlerà di disparità di trat-tamento fra gli operatori dei diversi paesi, di ostacoli alla circolazione delle merci e di perturbazioni del commercio intracomuni-

tario. Vedremo chi la spunterà, ma intanto il messaggio è forte e chiaro e non sarà così facile rispedirlo al mittente; fra l’altro il cli-ma che si respira in questi tempi a livello di opinione pubblica sembra favorevole ad accogliere questa sorta di rivincita del ‘fare’ sulla mera suggestione del nome. La nostra posizione è sempre la stessa: massima liber-tà di produrre dove si vuole, ma anche mas-sima attenzione per l’informazione corretta e per il consumo consapevole; riteniamo che il made in Italy abbia tutto da guadagnare dall’applicazione di questi pricipi. Sistema Moda Italia si batte da anni, anche a seguito delle nostre sollecitazioni, per l’obbligo di etichettatura di origine a livello europeo: ora commenta favorevolmente questa nuo-va norma, sottolineandone la valenza per la filiera. Come distretto pratese non possiamo che concordare, auspicando che vi sia un forte impegno di tutti, dalle istituzioni loca-li a quelle nazionali, perché anche l’Unione Europea introduca finalmente l’obbligo di etichettatura di origine”.

Il made in Italyche piace all’Unione

PRATO

La sfilata di modadi Confartigianato

“Auguro ai ragazzi una carriera come la mia: stilista, designer, tutor; auguro loro di coltivare questa passione e amore per la moda che quando li conosci non ti abbandona-no più. Ai giovani dico: abbiate tanto coraggio e tanta passione e non mollate mai”.Così Regina Schrecker ha salutato gli studenti che hanno partecipato al se-minario “Imbastire un sogno, cucire un’idea” organizzato da Confartigia-nato Imprese Prato con il contributo della Provincia, della Camera di Commercio, della Consigliera di parità e di Cariprato e il patrocinio del Comune. La giornata è stata dedicata interamente alla moda e si è conclusa con la sfilata in piazza Duomo di abiti creati dalle tre scuole di sartoria pratesi (Angela Vaggi Tei, Enia Lucarelli, Oltremari Loretta) e l’abito realizzato dalla stessa Regina Schrecker per l’occasione e dedica-ta a Prato, dove iniziò la carriera creando tendenze per filati.Al seminario hanno particpato anche il presidente di Confartigianato Luca Giusti, il direttore del Museo del Tessuto Filippo Guarini, il presidente del corso di laurea in Progettazione della moda dell’Università di Firenze Alessandro Ubertazzi, e Philip Taylor, direttore del Campus della moda di Carpi.

PRATO

PRATO

Page 20: Document

20 1 agosto 2009

Vigevano Verona Valle del Liri Valdinievole-Lamporecchio Val Vibrata Val Seriana Urbania Solofra Schio-Thiene-Valdagno Santa Croce sull’Arno Sanremo San Mauro in Pascoli San Marco dei Cavoti San Giuseppe Vesuviano Riviera del Brenta Prato Pombia Oleggio-Varallo Nocera Inferiore-Gragnan Nevano-Aversa-Trentola Montebelluna Marcianise Lucca Lecco Grumello del Monte Grumo Fusignano-Bagnacavallo Fermano-Maceratese Empoli Ducenta Como Castelgoffredo Castrano Carpi Biella Barletta Assisi Asse del Sempione Arzignano

i distretti dell’area moda

BIELLA

A settembre ci sarà la cassa integrazione per alcuni dipendenti della Trabaldo Togna, ma almeno l’accordo raggiunto in questi giorni concilia le esigenze sia della direzione azien-dale sia delle organizzazioni sindacali dei lavoratori. L’accordo è per 12 mesi di cassa integrazione guadagni straordinaria, che inizierà subito dopo le ferie estive.Gli ingenti investimenti della proprietà, che hanno portato alla costruzione di un nuovo stabilimento e all’aggiornamento tecnologico di alcuni macchinari, non sono stati suffi-cienti a controbilanciare gli effetti dell’incertezza dei mercati. Inevitabile, dunque, il ri-corso alla cassa integrazione guadagni, ‘durante la quale si procederà a una complessiva riorganizzazione e ottimizzazione di tutte le funzioni aziendali’, come specifica un comuni-cato. Da entrambe le parti c’è la volontà di intervenire nella maniera più indolore possibile per limitare i disagi al personale: la cassa riguarderà 14% della forza lavoro, gran parte della quale potrà essere accompagnata al pensionamento attraverso adeguati ammortiz-zatori sociali.

Accordo per la cassa integrazione alla Trabaldo Togna

Vigevano Verona Valle del Liri Valdinievole-Lamporecchio Val Vibrata Val Seriana Urbania Solofra Schio-Thiene-Valdagno Santa Croce sull’Arno Sanremo San Mauro in Pascoli San Marco dei Cavoti San Giuseppe Vesuviano Riviera del Brenta Prato Pombia Oleggio-Varallo Nocera Inferiore-Gragnan Nevano-Aversa-Trentola Montebelluna Marcianise Lucca Lecco Grumello del Monte Grumo Fusignano-Bagnacavallo Fermano-Maceratese Empoli Ducenta Como Castelgoffredo Castrano Carpi Biella Barletta Assisi Asse del Sempione Arzignano

D i fronte al problema della ‘stretta al credito’, l’Unio-ne Industriale Biellese sta portando avanti da qual-che mese una politica pro-

positiva, tanto a livello locale quanto a più alto livello istituzionale.Il presidente degli industriali biellesi, Lu-ciano Donatelli, ha recentemente fatto il punto sull’attuale situazione ed è emerso che permane l’urgenza e la gravità del pro-blema, per quanto i rapporti tra aziende biellesi e banche sul territorio siano sem-pre più improntati alla trasparenza, anche grazie al monitoraggio dell’Uib sulla situa-zione finanziaria delle proprie associate e sulle condizioni bancarie.“Abbiamo apprezzato l’offerta di molti istituti di credito – commenta Donatelli - a fornire alle imprese associate prodotti e servizi a condizioni favorevoli e stiamo lavorando insieme per la messa a punto di accordi specifici in tal senso. Si tratta già di segnali importanti di collaborazione e anticipo che prossimamente attiveremo anche dei nuovi servizi di consulenza spe-cialistica in ambito di finanza aziendale”.A livello istituzionale l’Uib si è fatta latri-ce, con una apposita lettera indirizzata ai maggiori soggetti istituzionali del mondo industriale, della proposta di assumere una posizione unitaria in materia di nuove commissioni bancarie e in tema di assi-curazione dei crediti. “Abbiamo suscitato

interesse–spiega Donatelli - Confindustria ha risposto sottolineando l’intenzione di portare il tema delle nuove commissioni bancarie al prossimo Liquidity Day orga-nizzato con Governo e Abi. Non solo, il Co-mitato Piccola Industria di Confindustria Piemonte ha inoltre attivato un’indagine su tutte le industrie piemontesi per veri-ficare le condizioni proposte dal sistema bancario”.

Donatelli e la stretta al credito“Ci sono segnali di collaborazione”

BIELLA

C’è impegno per garantire risparmio energetico nei distretti industriali? Se ne è parlato in occasione del workshop ‘Il risparmio energetico nei distretti in-dustriali’ organizzato dall’Unione In-dustriale Biellese e Camera di Commer-cio di Biella lo scorso 14 luglio.Obiettivo del workshop porre le basi per un progetto di eco-efficienza industria-le, avviando nel Distretto azioni concer-tate sia per quanto concerne l’approv-vigionamento sia per quanto riguarda l’utilizzo dell’energia al fine di ottenere benefici economici nei confronti del set-tore produttivo e del contesto sociale in cui esso opera.

Il risparmio energeticocome priorità

BIELLA

Luciano Donatelli

Page 21: Document

Vigevano Verona Valle del Liri Valdinievole-Lamporecchio Val Vibrata Val Seriana Urbania Solofra Schio-Thiene-Valdagno Santa Croce sull’Arno Sanremo San Mauro in Pascoli San Marco dei Cavoti San Giuseppe Vesuviano Riviera del Brenta Prato Pombia Oleggio-Varallo Nocera Inferiore-Gragnan Nevano-Aversa-Trentola Montebelluna Marcianise Lucca Lecco Grumello del Monte Grumo Fusignano-Bagnacavallo Fermano-Maceratese Empoli Ducenta Como Castelgoffredo Castrano Carpi Biella Barletta Assisi Asse del Sempione Arzignano

Conclusione positiva a Carpi-formazione dei tre corsi per la formazione di giovani inte-ressati ad inserirsi nel settore tessile/abbigliamento e moda.

Gli interventi formativi hanno portato alla qualificazione di tre diverse figure profes-sionali, tutte richieste dalle imprese del distretto carpigiano. Il percorso di Formazione tecnica Superiore ha formato Tecnici Responsabili del Pro-dotto moda, una figura di professionista che si occupa di progettazione e pianificazione delle collezioni di confezione, maglieria e accessori, anche con competenze di com-mercializzazione e distribuzione.Il corso Modellistica CAD, finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e dal Comune, ha formato figure professionali in grado di costruire a video il modello del capo-campione.Il corso per Operatore dell’abbigliamento infine ha formato figure di primo inseri-mento nelle aziende conto proprio e conto terzi, in grado di collaborare in tutte le fasi dei processi produttivi dell’abbigliamen-to affiancando modellisti, confezionisti, responsabili del taglio, incettatrici, respon-sabili delle fasi finali.42 i giovani che hanno ottenuto il rilascio delle certificazioni dopo aver preso parte a lezioni teoriche, sessioni pratiche di labo-

ratorio e allo stage aziendale dove hanno potuto testare in una impresa le competenze acquisite nel corso. Le edizioni precedenti dei corsi hanno portato al collocamento al lavoro entro sei mesi dal termine del corso per l’85% dei ragazzi: le imprese si sono dimostrate soddisfatte delle competenze degli ex-allievi e quindi anche per i neo-qualificati di quest’anno dovrebbe essere facile riuscire ad inserirsi in tempi brevi nelle imprese, anche perché Carpiforma-zione fornisce assistenza sia agli allievi che alle imprese che necessitano di assumere personale.

Studiare il lavoroCARPI

42 giovani pronti ad entrare nelle aziende dopo i corsi di Carpiformazione

Nel 2008 per ogni 100 euro importati la provincia di Varese ne ha esportati 161. Nel resto del Paese la proporzione è ribaltata: si sono piazzate oltre confine merci per un va-lore di 97 euro ogni 100 in entrata. È forse questo il dato più significativo che emerge dall’Analisi su commercio e scambi con l’estero nell’anno 2008, effettuata dall’Uffi-cio Studi dell’Unione degli Industriali della Provincia di Varese.Un rapporto statistico, e allo stesso tempo uno strumento di analisi per le imprese, costituito da tabelle, numeri, percentuali, commenti, che ripercorrono un anno di rapporti economici internazionali. Con una conferma su tutte: la forte vocazione al commercio estero dell’economia varesina che destina sui mercati di tutto il mondo il 40% del proprio valore aggiunto, contro una media lombarda del 35% e quella italiana del 26%. La situazione, però, con il 2009, è andata deteriorandosi. Nel primo quadrimestre l’export varesino segna -8,8% rispetto ai livelli di un anno fa. Unica consolazione è che l’economia locale limita i danni rispetto al trend del Paese, che subisce un più pesante -24,4%, così come rispetto a quello lombardo che registra -22,9%.

L’export superal’import e confermala vocazione estera

VARESE

211 agosto 2009

Vigevano Verona Valle del Liri Valdinievole-Lamporecchio Val Vibrata Val Seriana Urbania Solofra Schio-Thiene-Valdagno Santa Croce sull’Arno Sanremo San Mauro in Pascoli San Marco dei Cavoti San Giuseppe Vesuviano Riviera del Brenta Prato Pombia Oleggio-Varallo Nocera Inferiore-Gragnan Nevano-Aversa-Trentola Montebelluna Marcianise Lucca Lecco Grumello del Monte Grumo Fusignano-Bagnacavallo Fermano-Maceratese Empoli Ducenta Como Castelgoffredo Castrano Carpi Biella Barletta Assisi Asse del Sempione Arzignano

i distretti dell’area moda

PUGLIA

Si chiama Downtown Arts District la nuova linea di Manifatture Nocese, l’azienda pugliese cui fa capo il marchio di camiceria Harry & Sons. La linea è il frutto dell’accordo con una factory creativa che ha sede nel quartiere Downtown di Los Angeles, culturalmente molto vivace. “In seguito all’intesa - afferma Nicola Fusillo, brand manager dell’azienda - abbia-mo registrato un loro vecchio marchio degli anni Ottanta, cui ora diamo una vita compiuta con questa collezione. Una linea che a livello creativo è il frutto degli input degli artisti e dal punto di vista produttivo nasce in seno all’azienda pugliese, il cui vanto è una produzione interamente made in Italy”. Polo, felpe, camicie, pantaloni: Downtown Arts District è un total look maschile in cui spiccano gli effetti délavé, i trattamenti stonewashed, i ricami corrosi e i tessuti invecchiati. Elemento di forza dell’offerta, rivolta a multibrand di target elevato, sono i prezzi: 100 euro sell out circa per le polo, 120/130 per i pantaloni in cotone, 300 per i capospalla, 90 per le camicie. Per il primo anno si punta a posizionare il prodotto nelle 100 più belle boutique d’Italia.

Manifattura Nocese lancia Downtown Arts District

Page 22: Document

Oppure abbonati on-line sul sito www.laspola.comwww.laspola.comOppure abbonati on-line sul sito

GARANZIA DI RISERVATEZZA PER GLI ABBONATI IN OTTEMPERANZA ALLA LEGGE 675.96 - (TUTELA DATI PERSONALI)L’Editore garantisce che i dati forniti dai sottoscrittori degli abbonamenti vengono utilizzati esclusivamente per l’invio della pubblicazione e, come quelli relativi agli invii in omaggio, non vengono ceduti a terzi per alcun motivo. E’ possibile richiedere gratuitamente la rettifi ca o la cancellazione.

Ragione sociale.............................................................................................................................

Via........................................................................................n.°.....................CAP........................

Città..............................Prov.................Tel.......................................Fax.....................................

Codice fi scale o P. IVA...................................................................desidero ricevere la fattura

Tipo di pagamento:

Pagamento tramite Conto Corrente Postale n° 53382230 intestato a Gruppo Editoriale s.r.l.

Bonifi co bancario - Cassa Risparmio Firenze IBAN IT65G0616021501000005771C00

Per l’attivazione immediata dell’abbonamento, inviare in allegato copia dell’avvenuto pagamento

Desidero abbonarmi a La Spola + Showcase al costo annuo di 60 per l’Italia o di 150 per l’estero. Inviare il seguente coupon via fax al n. 0574 73.02.04 oppure via e-mail all’indirizzo [email protected]

GLI ANNUNCI SI CHIUDONO IN REDAZIONE ENTRO LE ORE 16.00 DEL MERCOLEDI’

Ragione sociale.............................................................................................................................

Via........................................................................................n.°.....................CAP........................

Città..............................Prov.................Tel.......................................Fax.....................................

Codice fi scale o P. IVA...................................................................desidero ricevere la fattura

10,00 A USCITA SETTIMANALE

Testo annuncio.......................................................

...............................................................................

...............................................................................

...............................................................................

...............................................................................

Pagamento da effettuare a mezzo bonifi co bancario Cassa Risparmio Firenze n° c.c 5771.00 abi 06160 cab 21501 - cin G

La Spola non è responsabile della veridicità delle inserzioni e neppure delle possibili conseguenze dirette e indirette che possono derivare dalla non corrispondenza di tali dati con la realtà. La direzione si riserva comunque la non pubblicazione delle inserzioni ricevute. Il pagamento delle insersioni può essere effettuato presso il nostro Uffi cio Pubblicità oppure attraverso il Conto Corrente Postale n. 53382230 intestato a Gruppo Editoriale srl

MODELLO FAX PER ANNUNCI 0574 73.02.04

22 11 luglio 2009

Annunci economici

10,00 A USCITA SETTIMANALEMODELLO FAX PER ANNUNCI

RITORCITURA CERCA OPERAIo anche part-timeCon esperienza nel settore per lavoro di magazzino/ macchinari e munito di patente B per consegne nel distretto.

PER INFORMAZIONI 333 6060633 ROBERTO STEFANI

MAGLIFICIO LEADER nel settore ricerca per il proprio uffi cio campionario responsabile sviluppo prodotto con esperienza pluriennale tecnica e pratica su capi di maglieria tagliata e calata.

PER INFORMAZIONI : MATIA S.P.A. TELEFONO: 0323-832020

AFFITTASI IN ZONA PRATO OVEST:locali adibiti uffi cio mq. 200 + locali adibiti deposito/magazzino sottostante mq. 700 – entrate anche indipendenti – possibilità cambio destinazione uso e frazionamento.

TEL. 333-9756523

MAGLIFICIO leader nel settore ricerca per il proprio uffi cio campionario responsabile sviluppo prodotto con esperienza pluennale tecnica e pratica su capi di maglieria tagliata e calata.

PER INFORMAZIONI: MATIA SPA

TEL: 0323.832020

VENDESI: n. 1 torcitoio savio tipo geminis 242 c 160 fusi con variatore di torsioni e paraffi natori n. 1 torcitoio savio 2004 tipo geminis 202 c 120 fusi monocomando con inverter e paraffi natori n. 1 binatrice rite aer/l con cantra esterna possibilita’ 8 capi impianto condizionatura seminuovo adatto 800-1000 metri

PER INFORMAZIONI TEL. 328 3328080

Page 23: Document
Page 24: Document