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Green Ideas #25: God save the green! Il documentario con le storie di verde urbano dal Nord e dal Sud del mondo in uscita nell’autunno 2012

Green ideas # 25 God save the green!

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Green Ideas #25:

God save the green!

Il documentario con le storie di verde urbano dal Nord e dal Sud del mondo

in uscita nell’autunno 2012

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Torino, Bologna, Nairobi, Casablanca, Teresina, Berlino.

Città del Nord e del Sud del mondo, accomunate da storie simili: sono abitate da persone che “attraverso il verde urbano, danno un nuovo senso alla parola comunità”.

Tutto ciò è raccontato nel documentario God Save the Green, di Michele Mellara e Alessandro Rossi, la cui uscita è

prevista per l’autunno del 2012.

Link Youtube con il trailer del film

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Orti urbani, coltivazioni nei balconi, nelle terrazze o nei giardini, piccoli campi in piccoli spazi, esigenza e desiderio di cibo fresco e sano: il documentario parla di questa scelta di vita, sempre più diffusa negli ultimi anni, passando per sei città in cui diversi gruppi di persone coltivano in modo diverso.

God Save the Green vuole essere “l’affresco di un mondo che attraverso il verde urbano ha ridefinito la propria esistenza perché “gli orti urbani, i giardini delle periferie, riconciliano l’uomo con gli ultimi brandelli di natura”.

Ecco in sintesi alcune delle storie di “God Save the Green”…

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L’ultimo giardino (Marocco)

Nel più grande slum di Casablanca è sopravvissuto solo un unico giardino, ha resistito all’avanzamento caotico dell’urbanizzazione

di cemento e lamiera. Fornisce cibo alla famiglia di Abdellah che lo coltiva in modo tradizionale (patate, coriandolo, insalata, zucche). Quello che rimane viene regalato, seguendo la tradizione religiosa

islamica, agli amici, ai vicini e ai parenti.

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Senza terra (Brasile):

Un gruppo di donne di Teresina (capitale del Piauì, stato del Nord Est del Brasile povero) sono fuggite all’emarginazione sociale e

alla povertà grazie alla produzione di ortaggi attraverso un’innovativa esperienza di orticultura urbana: una coltivazione

idroponica realizzata con materiali di recupero.

La produzione serve sia per il fabbisogno familiare sia per la vendita diretta di casa in casa, un’economia di sussistenza che

produce benessere per le donne e le loro famiglie.

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Orti Comunitari (Germania)

A Berlino, a Kreuzberg, un quartiere dove una volta passava il Muro, alcune esperienze di orti comunitari aiutano le comunità

di persone ad avere cibo fresco e salutare. Inoltre diventano esperienze per condividere il tempo e lo spazio urbano dando

luogo a reti di solidarietà.

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Giardini Pensili (Italia)

Un giardiniere appassionato ha creato negli ultimi dieci anni un lussureggiante giardino pensile nell’attico a terrazze in cima a un

condominio di 10 piani in un quartiere residenziale di Torino.

150 metri quadrati convertiti in una sorta di orto botanico con circa 2000 specie di piante, fiori e ortaggi.

Fonte: Marrai a Fura

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