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Il più prestigioso mensile italiano di windsurf.
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Rider:
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Locat
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100 LTD 90 LTD
Model Twintip LTD V2 90
Volume 9090 LtsLts
Size 230x230x6060cmcm
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Model Twintip LTD V2 100
Volume 100100 LtsLts
Size 231x231x6464ccm
Fin FS 2F 0 MFC Prepreg
Fin box Power
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PROGRAM: FREESTYLE PRO
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“Natural progression”
SEGUICI SU:
As the level of freestyle performance is redefining the word “windsurfing”,our R&D custom factory as committed to redesigning two new progressive shapes that would represent this change. Modern, compact, lightweight, easy to plane and to be jumped out of the water with an eyeblink, the new TwinTips V2 are simply a new tool to express your desire to write a new page in freestyling …
FIN: FS 20 MFC Prepreg ∙ Power Box
“Natural progression”
ANNO XVII - NUMERO 141AGOSTO/SETTEMBRE 2011
DIRETTORE RESPONSABILECristiano Zanni • [email protected]
REDATTORE CAPOFabio Calò • [email protected]
ART DIRECTORGianpaolo Ragno • [email protected]
GRAFICA E DTPCarlo Alfieri • [email protected]
IN REDAZIONEMarco Melloni • [email protected]
FOTOGRAFO SENIORRaffaello Bastiani • [email protected]
INOLTRE HANNO COLLABORATO A QUESTO NUMERO
testi: Fabio Calò, Marco Cattoi, Valentina Crugnola, Andrea Cucchi,
Beppe Cuscianna, Ovidio Ferrari, Fabio Ferrari Pocoleri, Francisco Goya,
Federico LaCroce, Francesca LaCroce, Andrea Mariotti,
Alberto Menegatti, Matteo Muraro, Mattia Pedrani, Paola Perrone,
Francesco Prati, Matt Pritchard, Kevin Pritchard, Valter Scotto,
Nicolas Slijk, Gabi Steindl.
immagini: Cataldo Albano, Danilo Calogiuri, John Carter, Claudio Cazzara,
Fabio Ferrari Pocoleri, FotoFiore, Francesca LaCroce, Mauiwatershoot,
Filippo Lenzi, Valerio Pedrani, Josep Piña, Kevin Pritchard, Gabi Steindl,
Benjamin Thouard, Cosimo Trono, Felice Zompanti..
EDITORE E PUBBLICITÀ Johnsons Media srlvia Valparaiso 4 - 20144 Milano - tel +39.02.43990087fax +39.02.48022901 - [email protected] - www.johnsonsmedia.it
AMMINISTRATORE DELEGATOCristiano Zanni • [email protected]
SERVIZI GENERALILuisa Pagano • [email protected]
DISTRIBUTORE ESCLUSIVO PER L’ITALIAPress-di Distribuzione Stampa e Multimedia s.r.l.20090 Segrate (MI)
DISTRIBUTORE ESCLUSIVO PER L’ESTEROJohnsons International News Italia - via Valparaiso 4 - Milano
SERVIZIO ABBONAMENTI E ARRETRATI ITALIA & ESTEROJohnsons Media - Via Valparaiso, 4 - 20144 Milanotel +39.02.43990087 - fax +39.02.48022901 - [email protected] attivo dal Lunedì al Venerdì dalle 14:00 alle 18:00.
MODALITA' DI PAGAMENTOBonifico Bancario intestato a Johnsons Media - Via Valparaiso, 4 - 20144 MilanoBanca Intesa - Coordinate Bancarie: IT 67 o 03069 09529 0724 0265 0199
Funboard è una testata della casa editrice
JOHNSONS MEDIA, che pubblica anche
gli annuari Surfing (surf, windsurf, kite),
Snowb (snowboard) e le riviste
Surf Latino (surf), Kite Magazine Stance (kite)
Entry (snowboard), 4Skiers (sci freestyle)
6:00AM (skateboard), GirLand (femminile),
SupTime (stand up paddle).
Nessuna parte di Funboard può essere riprodotta in alcun modo senza la preventiva
autorizzazione di Johnsons Media. Testi, disegni e immagini non saranno restituiti se non
espressamente richiesti. L’editore è a disposizione degli aventi diritto nei casi in cui,
nonostante le ricerche, non sia stato possibile raggiungere il detentore del diritto di
riproduzione di eventuali testi e immagini. L’editore e gli autori non potranno in alcun caso
essere ritenuti responsabili per incidenti o conseguenti danni che derivino o siano causati
dall’utilizzo improprio informazioni contenute in questa rivista.
Poste Italiane Spa - Sped. Abb. Post. - D.L. 353/2003 (conv. L. 27.02.2004, n.46), art.1, comma 1, DCB Milano.
PREZZO DI UNA COPIA IN ITALIA euro 6,00
ABBONAMENTO ANNUALE ITALIA (8 NUMERI) euro 38,00
PERIODICITÀ mensile: febbraio/marzo, aprile, maggio, giugno, luglio, agosto/settembre, ottobre/novembre, dicembre/gennaio
ISSN 1124-0261registrazione Tribunale di Milano n.5 del14.01.1995 ROC - Registro Operatori diComunicazione - 1234
STAMPAAlfaprint - via Bellini 24 Busto Arsizio (VA)
>ECCETERA
Marcilio Browne, il rider che più di ogni altro staportando nel Wave le power move del Freestyle. Daqui l’esigenza di avere nuovi shape di vele e tavoleper poter eseguire queste nuove manovre. La coverdi questo numero la dedichiamo a uno dei rider piùinnovativi in circolazione: Mr. Brawzinho.
RIDER Marcilio Browne
LOCATION Hookipa, Maui
FOTO John Carter
Vi avevo lasciato nell’editoriale del numero di luglio dicendo
che dopo pochi giorni sarebbe iniziato un bel tour de force con
i vari appuntamenti in programma qui sul Lago di Garda, e vi
posso affermare che non ci siamo fatti mancare proprio nulla… tanta azione in acqua e
altrettanta nei vari party serali e pomeridiani organizzati in occasione di questi eventi. Insomma,
le classiche cose che si fanno d’estate! Questo numero è lo specchio di quello che è successo
nel frenetico mese di luglio; certamente c’è tanto Garda, tutti gli eventi principali italiani si sono
svolti proprio in queste acque lacustri, dalla divertente Shaka Bump&Jump, all’emozionante
Wind’s Bar Cup, e per finire l’appuntamento più atteso della stagione: il CENTO X100 Torbole Week
con il Campionato Italiano assoluto Slalom e la prima tappa del Freestytle. Il Campione Italiano
Slalom 2011 è Alberto Menegatti! Avevate dubbi?!?! Noi sicuramente no!
L’altra metà della rivista è dedicata alla presentazione delle novità 2012 per quanto riguarda le
tavole e le vele. Se non trovate quello che stavate cercando non preoccupatevi perché nel
prossimo numero continueremo la nostra carrellata di presentazione delle nuove attrezzature.
Approfondiremo poi un po’ meglio la strepitosa tappa Wave del PWA a Tenerife, con la nostra
intervista esclusiva a Valter Scotto, dove hanno partecipato quattro nostri connazionali, evento
più unico che raro per una tappa Wave. Inoltre abbiamo fatto un tuffo anche a Frassanito per un
Contest Wave locale che è stato baciato da condizioni epiche… Peccato non aver avuto la stessa
fortuna anche per il Campionato Italiano Wave dove due tappe su due sono state cancellate
nonostante i waiting period di due mesi! Concludiamo questo numero con i consigli per il Wave,
sperando che chiunque di voi abbia la possibilità di dirigersi verso spot ventosi e con le onde
durante le vacanze, e Francisco Goya ci da qualche hot tips sui tre dei salti più classici in
circolazione ormai da decenni, quelli che tutti vorrebbero imparare. Vi segnalo anche un utile
spot guide sulla Catalogna, sicuramente molti di voi ci passeranno in macchina sulla strada per
Tarifa o il Marocco, vi consiglio di buttare un occhio anche in quegli spot se le previsioni sono
buone, ne varrà la pena!
Vi lascio alla lettura di questo numero estivo e vi ricordo che ci rivedremo in edicola a ottobre,
inoltre non perdetevi anche il numero di agosto-settembre di SupTime, uno sport che anche qui
in Italia sta finalmente esplodendo.
Un augurio di buone vacanze da parte di tutta la redazione di Funboard!
PS: Mattia Onali ha vinto il mondiale Techno Under 15 a San Francisco pochi giorni prima della
stampa di questo numero. Complimenti a Mattia dalla redazione di Funboard e sul prossimo
numero conosceremo meglio questo campioncino!
Have fun!
Fabio I-720
6
8
NAISHSAILS.COM
ACTION TO SPORT [email protected]: 0185 264 754F: 0185 261 231
ANY DAY ON THEWATER IS A GOOD DAY
We make it better
Photo: Darrell WongPhoto: Darre
> Facebook.com/
FORCEPower Wave
SESSIONAll-around Wave
BOXERCompact Wave and Freestyle
FORCEPower WaveORCE ESSION
l d WSION BOXER
Compact Wave and FreeBOXER
Sizes: 3.0, 3.4, 3.7, 4.0, 4.2, 4.5, 4.7, 5.0, 5.3, 5.7
Sizes: 3.7, 4.0, 4.2, 4.5, 4.7, 5.0, 5.3, 5.7
Sizes: 3.6, 4.0, 4.4, 4.7, 5.0, 5.4, 5.8, 6.2
NaishInternationalNaishItalia
Sabato 15 e domenica 16 ottobre la Lega Navale
Italiana di Albisola (Savona, Liguria) organizza la II
tappa dell’Italian Slalom Tour! Atleti provenienti
da tutta Italia si sfideranno per conseguire il
titolo di Campione, e parallelamente gli amatori
potranno partecipare all’ormai consolidato
“Trofeo Cippa”, che si svolgerà in adesione al
format del Free 12. Data la rilevanza dell’evento, il
Circolo ha convocato esperti del settore, che
avranno l’occasione di presentare i materiali
della stagione ventura esponendoli in appositi
stand allestiti per l’occasione. Saranno due giorni
animati da buona musica, proiezioni video, pasta party e ventosi downwind...
insomma, un’occasione da non perdere!
ALBISOLA SLALOM TOUR
Vi sarete forse chiesti “Che fine ha fatto l’E…vento? Ci sarà anche quest’anno? Come passerò la mia settimana settembrina
fatta di sport, agonismo, spettacolo e tanto divertimento?”. Ed invece, meglio tardi che mai, ecco a voi lo slogan che da
cinque anni a questa parte ha risuonato nelle orecchie di molti e annunciato l’inizio dei preparativi per l’happening degli
sport acquatici più famoso d’Europa… Dal 9 all’ 11 settembre 2011, torna l’ E…vento!!! Nuova location, nuova filosofia,
format ancora più ricco, ancora più sport, spettacolo e divertimento! Giunta alla 6° edizione, la festa dello sport e del mare
che ha animato con grande successo la spiaggia della Cinta di San Teodoro cambia location e si sposta nella ventosa
costa occidentale della Sardegna per dar vita sulla spiaggia di Badesi al GOLFO DELL’ASINARA E...VENTO - Energised by
Nature! Per quattro giorni il golfo dell’Asinara diventerà il luogo ideale dove far sorgere un ancora più grande Surf Village
che ospiterà atleti di fama internazionale, amatori, aziende in fiera, curiosi e amanti del mare, dello sport e del sano
divertimento. Tante novità dunque ma stesso spirito e stesso format vincente! Gazebo, gonfiabili, palchi, strutture sportive,
box per l’esposizione dei nuovi materiali del 2012 e poi gare agonistiche e amatoriali di windsurf, kitesurf, Paddlesurf,
Wakeboard, Beach Tennis, Canoe… ed infine spettacoli di bmx freestyle, breakdance, concerti e tantissime feste in spiaggia
e nei più bei locali notturni della costa! Partner dell’evento sarà E.On, uno tra i più grandi gruppi energetici privati al
mondo che vanta più di 300 MW prodotti con energia pulita. Il motto di E.On è “cleaner & better Energy”, un impegno
concreto per un’energia più pulita e migliore! Sito Web: www.e-vento.org. Leggi pag. 95 per il programma completo.
E…VENTO 2011
... Planata super anticipata... Maneggevolezza di un wave...Velocità... Sono questi gli
ingredienti che Drops ha messo nella preparazione della nuova tavola che manda
in pensione il Freewave. Un nuovo shape che promette facilità d’uso, polivalenza e
divertimento, fin dal primo istante. È il nuovo DROPS OVER CROSS! Mario Vinti
(shaper Drops) non ha dubbi: “Non vedrete l’ora di provarlo. Grazie al
concavo/biconcavo V a poppa la carena vi solleverà dall’acqua facendovi planare
con una bava di vento.” Il classico does-it-all che non può mancare nel vostro kit.
2 soli volumi: 240x61 (95 litri) e 242x64,5 (105 litri) per coprire un range di vento
da 12 a 25 nodi con vele da 7,0 a 4,5. Il conto alla rovescia è incominciato. Stay
tuned su www.drods.net
DROPS OVER CROSS 2012
Speedo Aquabeat per essere sempre, anche in acqua, sulla cresta dell’onda.
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Aquabeat - Aquabeat2.0 - MP3 player impermeabile.AquaBeat consente di riprodurre brani musicali fino a 3mt di profondità.Grazie al suo design innovativo e alle diverse colorazioni, si propone comeil compagno ideale di ogni sportivo. Nuotare o svolgere un’attività fisicasenza rinunciare al piacere di ascoltare la propria musica preferita. � Impermeabile e stagno� Look unico con il DNA Speedo� Design ergonomico
� Auricolari con clip di sicurezza� Supporta file audio: MP3, MP3 VBR
WMA (FLAC per alcuni modelli)
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411
MONTAGNOLI GROUP E PIERWINDSURF,BINOMIO PERFETTO!Prosegue alla grande la stagione al PierWindsurf. La famosa “Ora del Garda” e il
“Peler” mattutino soffiano con eccezionale regolarità, per la grande soddisfazione
degli ospiti del famoso Hotel Pier e della professionale scuola di windsurf annessa,
il PierWindsurf. Grazie anche all'ottima collaborazione tra la Montagnoli Group,
proprietaria dell'Hotel Pier e altri confortevoli alberghi a Riva del Garda (Hotel
Prince) e a Limone sul Garda (Hotel Saturno e Hotel Castell), e alle speciali tariffe
praticate a chi prenota dei pacchetti speciali “tutto compreso” con hotel, noleggio
surf ed eventuale corso di windsurf, sempre più appassionati trascorrono le loro
vacanze in questo meraviglioso spot. Ma il Pier non è apprezzato solo dai più
esperti e dai freestyler, che giornalmente si allenano in queste acque. Sempre più
famiglie e principianti sfruttano infatti al Pier le perfette condizioni di brezza
leggera al traverso nelle ore mattutine, per imparare rapidamente la tecnica di
base e cimentarsi poi, con la migliore attrezzatura RRD e Simmer Style, per le
prime volte con l'Ora pomeridiana. Per tutte le informazioni riguardanti le offerte
di pacchetti speciali “Hotel+Windsurf”, ad esempio a partire da 2 pernottamenti
con colazione direttamente all'Hotel Pier***s e noleggio attrezzatura da 176,00
Euro, o per una settimana con 7 pernottamenti con colazione e 7 giorni di
attrezzatura da 499,00 Euro , potete visitare il sito www.pierwindsurf.it al menu
“surf+hotel” oppure contattare direttamente il centro informazioni per email:
[email protected] o per telefono allo 0464 550928. Per tutte le informazioni sugli
hotel della Montagnoli Group cliccate su www.montagnoligroup.it
STAGE FORWARD AL PIEREdizione speciale.... vuoi imparare il Forward? Uno dei migliori interpreti italiani
di questa manovra, Fabio Calò, ti svelerà i trucchi per fare il tuo prima
Forward!!!!! Freestyle basic... le manovre moderne del Freestyle ti fanno girare
la testa e non sai da dove partire? Fabio Calò ti guiderà passo dopo passo
all’approccio a questa disciplina! Un windsurf-stage come non c’è mai stato...
tanto divertimento e tecnica, al Pier con Fabio Calò! Sono aperte le iscrizioni
per uno stage “full immersion”, fatto di salti e manovre “new style”, ma non
solo!!! Grandi planate, strambate a manetta e chi più ne ha più ne metta. La
prima edizione del [email protected] si terrà da venerdì 2 a domenica 4
settembre 2011 e sarà diretto e condotta nientemeno che da Fabio Calò,
assistito dai migliori istruttori del PierWindsurf. Il programma consiste in due
giorni di tecnica e allenamento a tutto spiano: arrivo venerdì in giornata al Pier
con la possibilità di prendere confidenza con lo spot e i materiali del Centro
grazie al noleggio compreso per tutto il giorno, la sera aperitivo di benvenuto
e cena in albergo. Sabato e domenica lezioni con Fabio per tutto il giorno: teoria
e simulazione con preparazione in spiaggia al mattino e pratica con “Peler” al
mattino e “Ora” al pomeriggio, riprese video e immediata visione con commenti
e correzioni. Domenica pomeriggio, dopo la lezione, conclusione del corso e
premiazione in collaborazione con SURFPLANET, rinomato surf-store di Torbole.
Tutti i partecipanti riceveranno una originale T-shirt dedicata all’evento.
A disposizione di tutti gli iscritti, per le giornate di venerdì, sabato e domenica,
l’attrezzatura di windsurf in dotazione al PierWindsurf, con la nuova gamma di
tavole RRD e i rig Simmer Style.
La quota di partecipazione per persona dello stage completo, comprensiva del
corso speciale con Fabio Calò, 3 giorni di materiale RRD-Simmer Style
a scelta, 2 pernottamenti in camera doppia con colazione e cena
all’Hotel Pier***, aperitivo e T-shirt dedicata sarà presto comunicato su
www.funboardmag.com Per l’iscrizione e qualsiasi informazione potete
rivolgervi direttamente al PierWindsurf: Tel. 0464 550928, e-mail
[email protected]. www.pierwindsurf.it
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Sunglass: ZIGGY POLARIZED
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2011
SURFSEGNANA CON BRUNOTTI E SMITHL’immagine e la cura
per il dettaglio al
S u r f S e g n a n a
(Torbole, Lago di
Garda) sono sempre
stati importanti. Da un
paio di anni a questa
parte è il marchio
Brunotti che ha deciso
di legare il suo nome
al più famoso network sportivo di Torbole vestendo da capo a piedi tutti gli
istruttori e lo staff dell’ufficio con un abbigliamento davvero trendy. Dovendo stare
tutto il giorno sotto il sole gli istruttori hanno anche bisogno di proteggersi gli
occhi dai pericolosi raggi UV, Smith Optics è ancora una volta partner ufficiale del
SurfSegnana che grazie all’inconfondibile look dei suoi occhiali aumenta ancora
di più lo style di tutto lo staff. Il SurfSegnana ricorda che tra le proposte più
richieste vi sono i pacchetti Blue Week che a partire da 394,00 Euro in agosto
offrono 6 pernottamenti con colazione, 3 lezioni di windsurf (per un totale di 9
ore), 6/7 giorni di noleggio di windsurf e bike. Gli stessi pacchetti sono disponibili
in formula Week End, a partire da 208 Euro , con inclusi 2 pernottamenti con
colazione, 2 lezioni di windsurf (per un totale di 6 ore), 2/3 giorni di noleggio di
windsurf e noleggio di bike. ( prezzi in settembre direttamente sul sito. Se volete
la certezza del vento e una location incantevole dove poter recuperare l’energie in
vista della ripresa delle attività lavorative a settembre vi consigliamo di
trascorrere una vacanza presso il SurfSegnana di Torbole, agosto è il mese ideale!
La segreteria del SurfSegnana è a vostra disposizione 7 giorni su 7 dalle 8:30 alle
18:30 per organizzare la vostra vacanza relax all’insegna dello sport sul Lago di
Garda. SurfSegnana – Foci del Sarca – Torbole (TN) – www.surfsegnana.it –
[email protected]; Tel. 0464.505963 – Fax 0464.505498
SURF CAMP 2011Si è svolto a Torbole, presso il Vasco Renna Professional Surf Center, dal 10 al 17
luglio l’ormai tradizionale surf camp per ragazzi. Quello di Vasco è stato infatti il
primo surf camp dedicato ai giovani surfisti e i primi partecipanti sono ormai quasi
trentenni e, in gran parte, surfisti accaniti e molto bravi. Quindi, sulla scorta di
questa quasi ventennale esperienza si è nuovamente replicato l’evento targato
2011. Quest’anno il camp ha visto la partecipazione di numerosi e volenterosi
giovani surfisti che sono stati divisi in due gruppi:
1) il gruppo dei principianti formato da Federico, Samuele, Michelangelo, Luca e
Lorenzo; 2) il gruppo degli avanzati formato da Giulia, Mavi, Max, e dai due più
piccoli Alessandro e Lorenzo che partiti come principianti dopo qualche giorno
sono stati promossi nella categoria degli avanzati.
Entrambi i gruppi sono riusciti a raggiungere ottimi risultati. Sono state giornate
di sport e di grande divertimento per tutti compresi Marco e Christian, i due
istruttori del camp, che hanno condiviso con i giovani partecipanti intense giornate
in acqua e momenti liberi dagli impegni surfistici. I ragazzi hanno soggiornato tutti
insieme a Villa Emma che, tutti gli anni, diventa la foresteria della scuola di surf. Il
camp si è concluso con una bellissima regata finale che ha visto sul podio dei
principianti Samuele, Federico e Lorenzo e sul podio dei giovani surfisti più esperti
Giulia, Max e Mavi. Meritati premi per i vincitori e soprattutto grandi applausi dallo
staff del Centro Surf e dai genitori per l’impegno e la grande determinazione
dimostrata da tutti. Vasco rilancia
l’appuntamento al prossimo anno
per una nuova settimana di surf e
grande divertimento. Per Info:
Vasco Renna Professional Surf
Center , Parco Pavese, 1 - 38069
Torbole sul Garda (Trento)
Tel. 0464/505993 - Fax 0464/506254
e-mail : [email protected]
TOCCATA E FUGA IN MAROCCOFederico LaCroce: “Quando si è “addicted” ad elementi come onde ed vento, ma si vive in un posto dove questi elementi non passano nemmeno per una fiera, si è disposti
a fare qualsiasi cosa pur di averne un assaggio, perfino prendere un volo per Marrakech, spararsi 3 ore di taxi per raggiungere Essaouira (per l'esattezza Moulay
Bouzerktoun), surfare fino al tramonto cercando di tirar fuori il meglio da una condizione assai lontana dalla perfezione, fare tutte quelle cose che devono essere fatte
se è la prima volta che si visita il Marocco (compreso shopping frenetico nel souk e tradizionale hammam completo di massaggio e scrub), surfare un paio di onde in
assenza di vento, ritornare a Marrakech, mangiare nella piazza Jemaa el-Fnaa e volare di nuovo a casa. Questo è quello che ho fatto in sole 48 ore tra il 18 e il 20 giugno
e mi è costato circa 500 euro con Mastercard, ma il sorriso sul mio volto alla fine del viaggio non aveva assolutamente prezzo!”.
Ormai sembra che la toccata e fuga in Marocco per i “milanesi” sia diventata un must. Complice il vicino aeroporto di Orio al Serio (BG), che si trova nel bel mezzo tra
diverse città con un’alta concentrazione di windsurfer, oppure i costi veramente bassi di Easy Jet per volare su Marrakech o Agadir (+ 30 euro per portare una sacca da
30kg), senza dimenticare la facilità di sapere con abbastanza certezza anche una settimana prima le probabili condizioni di vento e onda… ecco che andare in Marocco
per molti è diventata una abitudine quasi mensile, che molte volte sostituisce la “vecchia” trasferta francese. Federico in poche righe ci ha descritto il suo viaggio… ma
nel prossimo numero di Funboard approfondiremo l’argomento. Stay tuned!
Fede LaCroce in Back Loop a Moulay.© Marco Coppadoro
ANDREA CUCCHI A PROPOSITO DEL CAMPIONATO ITALIANO SLALOM 2011Pochi giorni prima della partenza per Fuerteventura abbiamo raggiunto e
intervistato Andrea Cucchi in merito alle recenti polemiche del Campionato
Nazionale Slalom Assoluto durante la CENTO X100 Torbole Week. Premettendo
che le polemiche riguardano solo la parte agonistica e non hanno nulla a che
fare con l’organizzazione dell’evento, davvero impareggiabile (articolo completo
a pag. 68), lasciamo la parola al boss di Point-7:
“ Dal mio punto di vista per gran parte delle giornate di gara il vento non era
sufficiente, ho chiesto in barca giuria e mi hanno risposto che c’erano 22 nodi,
cosa non vera; ero con la 9.3 e non planavo, ieri che c’erano veramente 22 nodi
ero in acqua con la 7.8 e non la tenevo. Dopo 15 anni che faccio il professionista,
e per molti anni ho solo fatto gare dedicandomi al 100%, vedo quando c’è o meno
il vento e ho cercato di suggerire questa cosa al giudice per migliorare la
situazione ma non sono stato ascoltato. Altro errore fondamentale è stato quello
che il giudice è sempre rimasto in barca partenza, mentre avrebbe dovuto
mettere una persona di sua fiducia a dare le partenze e lui seguire dal gommone
la gara, a debita distanza, così le proteste inutili che ci sono state sarebbero
state controllate meglio. La questione secondo me è la disponibilità ad ascoltare
e ho notato che ce ne stata poca. L’ideale sarebbe fare una riunione iniziale tra
organizzatori e con i due o tre atleti che il circolo reputa più rappresentativi per
parlare delle varie problematiche e cercare di migliorarle. Per esempio il primo
giorno c’erano i gommoni che passavano sul campo gara per fare le riprese, va
bene se ci sono 20 nodi, ma con 10 nodi creano solo problemi. Il gommone non
può mai stare sopravento alle boe ma deve stare sottovento per non dare
fastidio, e questa è una cosa facilmente risolvibile, basta parlare e chiarire
alcuni piccoli punti tra addetti ai lavori per fare le cose meglio e ci sarebbero
stati meno problemi. Il punto è che nonostante l’impegno messo da parte degli
organizzatori sia a terra che in acqua, sono tutte persone non professioniste del
settore ma che fanno ovviamente di mestiere altri lavori, quindi sarebbe stato
utile se avessero ascoltato di più atleti professionisti che hanno visto e
partecipato a molte gare in giro per il mondo e sanno cosa vuol dire fare una
gara di Slalom. Il discorso è quello di crescere tutti insieme ascoltando le varie
esigenze delle diverse persone con le proprie competenze che devono interagire
in un evento come questo. Questo discorso è a prescindere dal fatto che ci sia
stato poco vento, anche se il vento fosse stato più forte le problematiche che ho
esposto sarebbero venite fuori ugualmente. Anzi se ci fosse stato vento forte e
quindi la gente sarebbe entrata più cattiva in boa con la possibilità di aumentare
gli scontri e senza un giudice che potesse controllare cosa accadeva in boa per
accettare o meno le eventuali proteste. In questo modo ogni atleta avrebbe
potuto inventarsi la propria storiella e il giudice avrebbe deciso in base a chi
sarebbe stato più bravo a raccontare la storia. Invece ci deve essere il giudice
che guarda ogni passaggio in boa e decide in effetti chi ha ragione o torto e chi
racconta favole. Nel PWA infatti il giudice sta sul gommone che corre dietro agli
© fotofiore/canon
atleti delle heat. Un’altra cosa difficile da gestire è la concomitanza da diversi
anni del Campionato Assoluto in unica tappa con altri eventi importanti
internazionali. Per esempio l’anno scorso Alberto Menegatti, io e altri atleti non
abbiamo potuto partecipare al Campionato Italiano per andare a fare la Coppa
del Mondo. Quest’anno invece c’era negli stessi giorni il Campionato del Mondo
di Formula dove Alberto avrebbe tranquillamente potuto partecipare ed essere
tra i primi tre e per un atleta del suo livello gli avrebbe portato molta più
immagine e molto più ritorno che vincere il Campionato Italiano.
A Torbole l’organizzazione della regata, nonostante il vento leggero, ha fatto
partire i tabelloni, come era giusto, la gara va sempre tentata di far partire, ma
non sono stati capaci di annullarla quando le condizioni erano al limite.
Abbiamo fatto 3 prove e quindi c’è stato lo scarto, quindi chiunque ha potuto
scartare la prova dove magari è andato male per il poco vento. Il punto per me
è che sarebbe stato meglio anzichè fare 3 prove più un tentativo di quarta con
condizioni non ottimali, farne una sola ma con le condizioni giuste e dove tutti
si sarebbero divertiti. E soprattutto non posizionare il campo gara davanti a
Torbole perché spettacolare da vedere dalla riva, ma posizionarlo sotto il
Ponale dove è risaputo che c’è più vento. Non per ultimo è che il Garda non è
uno spot spettacolare per il pubblico, c’è troppa gente in acqua e non è facile
distinguere gli atleti che partecipano alla gara, soprattutto da occhi meno
esperti. Quindi dal mio punto di vista si sarebbe comunque potuto posizionare
il campo gara nel posto più ventoso e lontano dalla riva e poi fare delle riprese
e produrre ottimo materiale fotografico e video, come è stato fatto, per
intrattenere il pubblico.”
© fotofiore/canon © fotofiore/canon
20
ASSETTO SINGLE FIN VS MULTIFINPOTENZA AVANZATA O DISTRIBUITA SU ENTRAMBE LE MANI.Quale vela wave è la scelta ideale per me? Gli ultimi sviluppi negli assetti delle tavole
hanno fatto emergere la necessità d’introdurre più di una singola vela wave. Per
capire bene le differenze, abbiamo riassunto le caratteristiche fondamentali delle
nuove vele North Sails.
ICE: SINGLE FINQuando si vuole fare carvare una tavola single fin in waveriding down the line,
bisogna fare un Bottom usando il piede anteriore ed il rail. Questa tecnica richiede
velocità elevate, capacità notevoli e decisione totale. Hai anche bisogno di stare
abbastanza verticale e perpendicolare al rail al momento della curva. Per questa
ragione c’è quindi bisogno di una vela che abbia la potenza piuttosto avanzata in
modo da indurti a stare più verticale ed in avanti. La vela poi deve diventare
completamente neutra durante la curva. Tutto questo si ottiene piazzando il centro
di spinta in posizione piuttosto avanzata. Così facendo, la vela tira quasi
esclusivamente sul braccio anteriore e rimane quasi inalterata che si cazzi o meno
con il braccio posteriore. Dall’altra parte però, è più difficile riuscire a portare
queste vele, in quanto il rider ha meno reattività immediata della vela. È anche più
scarica e nervosa.
HERO: MULTI FINCon l’introduzione del nuovo movimento degli assetti MultiFin, lo stile di surfata in
down the line è cambiato radicalmente. Al contrario delle tavole single fin, la carvata
non avviene altrettanto sul rail anteriore ma più sulle pinne e sul rail posteriore. Il
momento angolare per iniziare la curva e mantenere la massima velocità e
proiezione ora si ottiene cazzando la vela col braccio posteriore. Detto questo, la vela
ha bisogno quindi di dare una certa risposta al rider quando innesca la curva. Ciò
significa che la posizione del centro di spinta della vela dev’essere più centrale e
distribuito su entrambe le mani. Questa spinta distribuita offre anche altri vantaggi,
tra cui extra stabilità e reattività (caratteristiche apprezzate anche in acqua piatta).
Un altro vantaggio è che si può armare vele più piccole in quanto producono più
potenza nella parte bassa della vela, anche con vento leggero. Il vantaggio principale
però è che ora non è necessario iniziare il Bottom Turn a tutta velocità, in quanto la
vela continua a spingere anche in curva, rendendola ideale anche per i waverider
principianti. I pro, allo stesso tempo, possono quindi surfare molto più vicini alla
sezione critica dell’onda. Non c’è più bisogno di stare perpendicolari al rail e puoi
restare in una posizione più naturale e rannicchiata verso poppa. A confronto con la
ICE quindi, la nuova HERO non solo ha più potenza sulla
mano posteriore ma anche nella zona più bassa, che
assicura maggiore controllo anche con vento forte.
4 STECCHE E STABILITA’ E CONTROLLO CON VENTO FORTE?
Come si riesce a raggiungere un range di vento
ragionevole (controllo con vento forte) su una vela a 4
stecche? Il segreto è trovare il giusto equilibrio tra
elasticità e stabilità. Per capire meglio, ecco qui un po’
di nozioni interessanti. I seguenti fattori aumentano la
stabilità e quindi il range di vento di una vela.
1. Numero di stecche: più stecche ci sono, più controllo
si ha, ma più il rig diventa rigido e pesante.
2. Geometria dell’albero: gli alberi SDM sono più rigidi ma
anche meno elastici degli RDM.
3. Lunghezza dell’albero: più corto è l’albero, più la vela
è morbida.
Con il trend delle manovre che si sta allontanando dagli
alberi SDM e si sposta verso gli RDM, le vele sono
diventate molto più elastiche ma anche meno stabili.
Riducendo il numero di stecche, la vela risulta più
morbida. Se cerchi anche di ridurre al massimo la
lunghezza dell’albero (albero + corto con albero
morbido RDM), la vela poi diventa troppo morbida. Il risultato è una vela elastica che
funziona benissimo con le condizioni ideali di vento, ma si deforma e collassa appena
aumenta un po’.
È proprio su questo punto che North Sails si è concentrata per sviluppare la nuova
HERO. Invece di seguire tutti gli altri, accorciando la lunghezza dell’albero, Kai Hopf
ha deciso di introdurre il concetto BALANCED.LUFF.LENGTH, evitando di
compromettere così il range di vento. L’albero è quindi il più corto possibile ma pur
sempre in grado di offrire stabilità sufficiente per coprire un ampio range di vento.
PRO E CONTRO - VELE WAVEHERO + Vela wave più planante dell’intero range North Sails.
+ Vela con la spinta più arretrata del range , spinta su entrambe le mani per
maggiore stabilità.
+ 4 stecche, vela più elastica e facile da pompare dell’intero range.
- Vela wave con potenza meno stabile del range.
- Troppa potenza sulla mano posteriore per single fin waveriding.
ID+ Utilizzo di ODL (laminato high tech per yacth) che rende la ID la vela wave più
leggera in assoluto (700 grammi in meno della Ice e Duke).
+ L’utilizzo dell’ODL rende la vela più elastica e facile da pompare rispetto alla Ice e Duke.
- Il laminato ODL è circa la metà dello spessore dell’X-ply normale, quindi è molto
delicato ed anche suscettibile ai raggi UV, garanzia limitata di 2 anni.
ICE+ Vela col profilo più stabile del range, imbattibile in condizioni di vento fortissimo e
rafficato.
+ Vela con la potenza più avanzata del range, ideale per wavesailing su single fin.
+ Potenza immediata On/Off.
- Vela wave meno potente dell’intero range.
- Troppa poca potenza per i nuovi assetti multifin.
DUKE+ Vela wave più versatile dell’intero range North, ideale per freestyle in acqua piatta
(o addirittura freeride) e per il power waveriding.
+ Range d’utilizzo più ampio di tutte le vele.
- Potenza troppo immediata e diretta per i rider leggeri tra le onde.
Brawzinho con la nuova Hero North Sails abbinata alla tavola Wave multi fin Fanatic Quad.© John Carter
Sullo scorso numero vi abbiamo parlato della strepitosa regata internazionale di
Formula Windsurfing di Riccione. Non avevamo avuto lo spazio per segnalarvi che da
“contorno” all’evento era anche stata organizzata una tow-in session di Freestyle.
Ecco cosa è successo nel DAY4 di Riccione.
4 Giugno – DAY 4: Dopo un’escursione nella Repubblica di San Marino sempre alle
ore 11:00 era fissato lo skipper’s meeting per l’ inizio delle regatedi FW. Purtroppo
un vento altalenante ed incostante non ha permesso agli atleti di competere anche
se chiamati più volte sul campo di regata dalla giuria. Il vento si è sempre mantenuto
sotto i 7 nodi valore minimo per potere dare inizio alla regata. Fortunatamente,
grazie all’organizzazione del VCM, la giornata non è stata povera di action! Infatti nel
pomeriggio 3 freestyler locali Paolo “Bacco” Bacchini, Nicola “Terenz” Terenzi e
Francesco “Psaico” Bianchini, in collaborazione e grazie alla supervisione di Urbano
di Nautica Urban (www.urban.it), si sono dati battaglia in un contest windsurf
Freestyle trainati dalla moto d’acqua (grazie Luca!). Un tow-in surfing insolito e mai
visto nelle acque antistanti la location dell’evento che ha preso spunto da varie
competizioni nazionali ed internazionali.
Paolo e Nicola durante la tow-in session di Riccione.
Presso il Circolo Surf Torbole la sera del 11 giugno sono state presentate in
anteprima mondiale le nuove tavole RRD da Freestyle e per il Wave. Lo shaper
Aurelio Verdi e l’atleta Andrea Rosati hanno spiegato al folto pubblico
intervenuto per l’occasione le novita di shape e di costruzione di queste tavole.
La prima tavola ad essere presentata è stata il nuovo Twin Tip 100 seguita dalle
tavole Wave.
Andrea Rosati: “ Una rivoluzione nella serie dei nostri TT. Rispetto al modello 2010
è stato cambiato tutto e solo il nome è rimasto uguale. Ma non spaventatevi
perchè sarà ancora più facile eseguire qualsiasi manovra... anche la strambata.
Siamo partiti da un concetto semplice ed efficace. Le tavole moderne da
Freestyle sono super corte per facilitare il passaggio della prua nelle manovre
aree, di contro però la tavola diventa molto più nervosa, difficile da far planare
e si tende a dimenticarsi che la gente che compra queste tavole vuole ancora
fare Spock e Grubby in tutta tranquillità senza perdere la stabilità delle vecchie
tavole più lunghe. La ricetta magica è questo nuovo TT. Una distribuzione dei
volumi azzeccatissima proporzionata alla lunghezza e larghezza abbinata al
channel deck configuration danno una stabilità incredibile al rider durante le
rotazioni sia aeree che slashate. Il resto lo fanno la nuova linea scoop rocker line
abbinata ad una V quasi piatta, con il biconcavo leggermente pronunciato, che
fanno planare la tavola veramente presto. Lo stacco anche sottoinvelati è da
rimanere senza fiato e così conme la
velocità di punta. Costruzione full carbon
kevlar per garantire massima robustezza
con il minor peso e pinna mfc 20 in
prepreg super collaudata e leggera
chiudono il cerchio per una tavola top per
tutti i clienti che vogliano fare un salto di
qualità e imparare nuove manovre.
Per quanto riguarda il wave: la cosa
principale è la costruzione e
l'introduzione della serie LTD con un
risparmio fino a quasi 1kg sulle misure
Quad più grandi! La tavola è in carbonio
in coperta e in vetro biassiale in carena e
l'unione dei due materiali è fatto in modo particolare per rendere la tavola super
rigida e resistente. Tutte le scasse sono in carbonio. Sia quella dell'albero che
quelle delle pinne. Le posteriori sono rimaste standard mentre le anteriori
hanno il nuovo sistema slot box. A differenza di altre ditte è stato deciso di
montare la versione più lunga per dar modo al cliente di poter muovere la pinna
di almeno 3cm, cosa fondamentale sulle tavole da Wave. Per finire una nota nel
look, le tavole hanno tutte il bordo con rifinitura lucida e sfumatura verso prua.
Un piccolo ritocco grafico per dare ancora più valore ad un vero e proprio
gioiello del mare. Per quanto riguarda gli shape sono tutti uguali allo scorso
anno ed è stato introdotto un modello più grande per linea e precisamente
l'Hardcore 91 e il Cult 100. La prima è una vera e propria tavola da Wave per i
surfisti pesanti o per coloro che non cedono a compromessi e amano surfare le
onde di scaduta con la massima radicalità. La tavola deriva dalla sorella più
piccola ed è stato rivisto un po’ lo scoopline in combinazione con il concave per
riuscire a passare indenni i buchi di vento e a mantenere la velocità nelle surfate
senza vento. L'outline è un po’ generoso verso prua proprio per consentire al
rider di passare le schiume con la massima facilità quando non si plana,
mantenendo il concetto di poppa tirata e stretta per poter sterzare all'ultimo
momento o per eseguire la surfata al massimo e cioè one o'clock! Il 100 invece
è la classica tavola tutto fare con orientamento Wave. Non importa che il vento
sia da mare o da terra questa tavola non
vi tradirà mai e non si pianterà mai...
continuerà a planare. Planata e
divertimento sono le due caratteristiche
fondamentali di questo nuovo giocattolo.
La costruzione al top e la possibilità di
sceglierla in versione Single o Quad potrà
soddisfare il più sopraffino dei palati...
Questa tavola può essere presa in
considerazione nella versione Quad
anche dai più pesanti come tavola Wave
da vento leggero. Una persona di 95kg
riuscirà a sfruttare al meglio tutto il
carattere Wave di questo centone.”
Andrea Rosati team rider RRD e Aurelio Verdi, ,shaper RRD,presentano i nuovi giocattoli di casa Ricci.
Campione Italiano Freestyle Juniores: Matteo Romeo (RRD/RRD).
Campione Italiano Freestyle Super Grommets:Francesco Cappuzzo (RRD/RRD/MaverX)
Nulla di fatto anche nella seconda giornata della seconda ed ultima tappa del
Campionato Nazionale Juniores Freestyle che si è disputata sul lago di Como
organizzata da TABOSURF NJOY. Tutti i protagonisti erano presenti ma il vento ha
sempre girato dalla parte sbagliata del lago e non è mai stato all’altezza di una finale
di Campionato. Per la giornata di domenica le previsioni erano molto promettenti ed
il vento, seppur leggero, è arrivato puntuale. La situazione però non ha mai
permesso al Comitato di Giuria ed al Race Director Tony Fabrizi di poter dare il via al
contest. La Giuria ha dovuto quindi, suo malgrado, porre fine alle attese ed alle 18 si
è svolta la premiazione del Campionato Nazionale Freestyle Juniores 2011.
Confermate quindi le classifiche ottenute nella prima tappa di Torbole sul Garda.
CLASSIFICA CAMPIONATO ITALIANO FREESTYLE CAT. JUNIOR
1° Romeo Matteo (RRD/RRD)
2° Todeschi Matteo (RRD/Hot Sails Maui)
3° Slijk Nicolas (Naish/Naish)
4° Livraghi marco
5° Cappuzzo Francesco
6° Cestele Alessandro
7° Smania Cesare
7° Panzera Alvin
9° De Lillo Andrea
CLASSIFICA CAMPIONATO ITALIANO FREESTYLE CAT. SUPER GROMMETS
1° Cappuzzo Francesco (RRD/RRD/MaverX)
2° Panzera Alvin
4° De Lillo Andrea
3° Smania Cesare
Molto importante l’impegno portato a termine dallo staff Tabosurf che nei 6
giorni di Camp ha collezionato ben 7 uscite sul lago con più di venti ragazzi che
hanno cominciato ad avvicinarsi seriamente al Freestyle con l’aiuto del veterano
e icona del lago di Como Gigi Colombo e del fortissimo atleta Filippo Bestetti.
Breva e Tivano hanno imperversato su tutto il lago per tutta la settimana e non
hanno concesso ai partecipanti al Camp un attimo di sosta. Il giorno precedente
la gara un forte vento da nord ha permesso a tutti i presenti di effettuare un
allenamento veramente importante. Peccato non aver potuto portare in gara
tutta l’esperienza accumulata. Il Campionato Juniores 2011 chiude i battenti,
onore ai vincitori ed un grande incoraggiamento a tutti per affrontare nel
migliore dei modi il prossimo 2012.
I ragazzi del Freestyle non hanno fatto in tempo a finire la prima tappa del
Campionato Italiano Freestyle Open, vinta da Filippo Bestetti (RRD/RRD), che si è
svolta sul Lago di Garda a Torbole durante la manifestazione CENTO X100 Torbole
Week (report completo a pag.68), che hanno dovuto immediatamente mettersi in
viaggio per raggiungere la lontana Reggio Calabria, per la seconda tappa del tour.
Le previsioni parlavano chiaro e il forte nord-est previsto nello stretto di Sicilia
per i giorni della gara non è mancato all’appuntamento, sono mancati invece
diversi atleti, riducendo la fleet di questa tappa a solo 11 ragazzi. Gran peccato,
per una volta che c’è stato vento! Nei primi due giorni di gara, venerdì 15 e sabato
16 luglio, sono stati terminati due tabelloni Double completi. I vertici della
classifica tra Single e Looser round sono stati più volte stravolti ma alla fine è
Mattia Fabrizi (Fanatic/North Sails) che si aggiudica la vittoria. Invece domenica
17 come da previsioni il vento non si presenta all’appuntamento e si decide quindi
di chiudere la competizione con i due Loser Elimination completati e con la
consapevolezza di aver disputato la migliore delle gare fino ad oggi. Premiazione
degli atleti in spiaggia e via libera per i rispettivi rientri. Un ringraziamento
particolare va a Roberto Raffa e ad tutto il suo staf. Ora il circuito si riposerà per
un breve periodo per poi presentarsi a settembre in Sardegna nel fantastico spot
della Coluccia dove verrà disputata l’ultima tappa del circuito di Freestyle che
assegnerà quindi il titolo di Campione Nazionale Freestyle 2011.
Classifica Finale
“TROFEO WINDSURF DELLO STRETTO”
1°Fabrizi Mattia
(North/Fanatic)
2°Vinante Marco
(Severne/Starboard)
3°Lorioli Stefano
(RRD)
4°Bestetti Filippo
(RRD)
5°Madeddu Luigi
(North/Fanatic)
Mattia Fabrizi,il vincitore dello Stretto.
26
L’edizione di quest’anno dell’XRay Talent Factory è stata, sicuramente, la più ventosa
della storia. Tre splendide giornate di scirocco e due di maestrale, sempre tra i 20
ed i 35 nodi, hanno dato vita all’evento che, da qualche anno a questa parte, è il
trampolino di lancio per i futuri campioni della disciplina windsurfistica più
spettacolare e divertente: il Freestyle. Raimondo Garsperini ed il suo staff formato
dal Campione Nazionale Gabriele Varrucciu, il forte atleta trentino (top ten) Marco
Vinante e Fabio Ferrari hanno accompagnato, in una settimana all’insegna dello
sport e del divertimento, venticinque ragazzi suddivisi tra Kids, Juniores e Girls.
Nulla è stato fatto mancare ai futuri talenti durante la loro permanenza nello
splendido spot di Murta Maria, ospiti del Windsurf Center Marina Maria di Antoine
Garrucciu. Da tavole, vele, alberi, boma e pinne di ultimissima generazione,
gentilmente messi a disposizione dagli innumerevoli sponsor che hanno fatto a gara
per fornire le attrezzature, al Nutella Party, passando per i video clinic.
Passiamo alla cronaca dell’evento. Arrivo il lunedì e, dopo aver allestito la spiaggia
con il tendone Red Bull e le bandiere degli innumerevoli sponsor, breve briefing ai
giovani atleti e tutti in acqua sotto osservazione dello staff che valuta attentamente
il livello di ogni singolo partecipante.
Nelle giornate a seguire il programma era il seguente: sveglia alle 8.30, abbondante
colazione, video clinic con spiegazione delle manovre da parte di Raimondo. Alle 11
appuntamento in spiaggia e successivamente tutti in acqua, pausa lunch alle 13
sotto la piacevole ombra della veranda di Antonie e alle 14 nuovamente in mare per
affinare le manovre. Alle 18 Nutella party e successivamente, dopo una bella doccia
rilassante, una cena proteica nello splendido ristorante gestito da Francesco
(vecchia conoscenza di chi frequenta la zona). Il giovedi, giornata memorabile dove
il vento è arrivato a soffiare con un’intensità tra i 30 ed i 35 nodi, si è svolta una
supersession che ha visto esibirsi in acqua Raimondo, Gabriele Varrucciu e Marco
Vinante. Il folto pubblico formatosi sulla spiaggia di Murta Maria, formato da
passanti e dagli stagisti, ha assistito strabiliato all’esibizione con manovre che,
talvolta, venivano “chiuse” sul bagnasciuga! Peccato che il sabato, giorno dedicato al
“TROFEO NAZIONALE XRAY FREESTYLE CITTA’ DI OLBIA”, il vento non è stato dei migliori,
permettendo lo svolgimento di un contest basato solo su “light wind Move”. Tuttavia,
l’ XRay Staff non si è perso d’animo, organizzando un tabellone e facendo entrare in
acqua tutti gli atleti divisi in categorie Woman, Juniores e Kids.
Alla fine dell’intensa giornata che ha visto protagonisti i ragazzi del XRay Talent
Factory sfidandosi a colpi di Elicopter Tack, Push Tack ,virate spettacolari diablo ed
altre varianti manovre, la giuria ha decretato i vincitori della singole categorie.
Riccardo Marca II classificato Trofeo Città di Olbia.
Raimondo Gasperini seguito da uno degli stagisti.
Vince il Best Rokies ed il “Trofeo Nazionale Freesyle Citta' di Olbia”, Giovanni Passani,
di 15 anni, un nuovo talento emergente del panorama windsurfistico nazionale, .
Prima tra le ragazze ed eletta “Best Chicas” Silvia Caronti. Tra i più giovani primo
assoluto e Best Kids, un figlio d’arte, Luca Gasperini (buon sangue non mente!) che
precede il piccolo Samul Morabici (di soli 9 anni, ma in acqua è un vero portento).
Prima tra le Best Chicas Kids la tenace Eleonora Marchionne. Best attitude man Piero
Vancini e best attitude Woman Valentina La Manna.
Un sentito ringraziamento al Comune di Olbia ed agli innumerevoli sponsor e
partners: Red Bull, Jet Pilot, FCA, Quatro, Goya, Neil Pryde, AL360, Choco Fins, Severne,
Starboard, Naish, Novenove, Fanatic, Amex, Maverx, Power Balance, North Sails, Pat
Love, Prolimit, RRD, Naloo Surf. Mentre l’Xray Windsurf Accademy sta già pianificando
i prossimi eventi, tra i quali “l’XRay Forward Camp di Jericocoara – Brasile”, vi diamo
appuntamento al prossimo “XRay Talent Factory”.
Giovanni Passani, Best Rokies 2011 Valentina Lamanna
Lorenzo Del Proposto
Samy Morabici
28
Si può sicuramente dire che questa gara è stata molto fortunata! Solo un giorno
non siamo riusciti a fare nessuna prova ma due giorni di vento su tre, anche
abbastanza forte, è senza dubbio una buona media! Con quota 15 partecipanti
siamo riusciti a fare 5 prove con vento costante ad esclusione, purtroppo, della
finale vincenti della 5° prova, annullata per totale assenza di vento.
Il primo giorno si prevedeva che il vento arrivasse verso mezzogiorno, infatti è
entrato un termico di 16-18 nodi abbastanza forte da permetterci di cominciare
la gara e quindi di affrontare tre prove senza problemi di mancanza di vento.
L’inizio del secondo giorno, invece, è stato altalenante perché il vento non aveva
la direzione giusta e si pensava che non entrasse, ma verso l’una è salito di colpo
un vento molto forte con raffiche di 25-27 nodi; giornata, dunque, da vele
“piccole” (piccole per dire 7.8 - 8.6). Così, anche il secondo giorno è stato molto
soddisfacente con condizioni un po’ difficili in quanto, a causa di onde belle toste,
la strambata in boa era molto kamikaze. L’ultimo giorno di gara, abbandonati dal
vento, ci siamo dedicati al SUP per tutta la giornata ma, avendo già fatto le 5
prove, tutti erano abbastanza soddisfatti. Penso che Marina di Grosseto sia uno
spot buono poiché il vento entra molto spesso ed è possibile praticare tutte le
discipline di windsurf esistenti, wave compreso!
Tutti si sono divertiti molto, grazie anche all’accoglienza toscana che non manca
mai! Speriamo che anche l’anno prossimo avrò l’opportunità di gareggiare in
qualche tappa toscana!
CLASSIFICA CAMPIONATO ITALIANO SLALOM JUNIORES 2011(Prime quattro posizioni. Classifiche complete su www.aicw.it)
1. ITA-911 Romano Luigi
2. ITA-993 Camozzi Nicola
3. ITA-9999 Mauro Andrea
4. ITA-346 Slijk Nicolas
4. ITA-160 Martini Bruno
4. ITA-184 Errico Riccardo
Ciao Nicholas e grazie per averci raccontato
come è andata la gara. So che sei un
giovanissimo freestyler accanito del Garda ed anche
molto bravo. Come mai questa parentesi con lo Slalom?
Sono quasi sempre sul Freestyle al lago ed ovunque io vada ma, a volte, mi diverte
molto fare anche Slalom! Ho iniziato tre anni fa a praticarlo ed a partecipare a
qualche gara del circolo ed adesso eccomi qui a partecipare non solo al Campionato
Nazionale Freestyle ma anche a quello Slalom! È una disciplina molto tecnica e
impegnativa ma anche piena di adrenalina. Quando ti trovi in regata con molte
persone e capisci che hai più velocità di qualcuno di loro è una soddisfazione! Devo
dire che una volta lo definivo uno sport da “vecchi” ma adesso mi rimangio tutto
quello che ho detto in passato.
Come sono state le condizioni a Grosseto?
Le condizioni secondo me sono state molto buone! Con vento abbastanza forte e
choppi davvero grossi che ti mettevano un po’ in difficoltà in boa ma per il resto non
mi posso lamentare assolutamente! Anzi mi sono divertito un sacco!
Che materiale hai utilizzato?
Ho gareggiato il primo giorno di regata con una 8.8 Naish e l’iSonic 121 e devo dire
che per me era il materiale perfetto, anche se a un certo punto ho avuto un
problema tecnico con i rinvii che per fortuna sono riuscito a risolvere (in mezzo al
campo di regata per di più)! Il secondo giorno invece ho usato la 7.8 ed ero davvero
full power! Avevo una mezza idea ad un certo punto di prendere il 112 ma ho tenuto
anche il secondo giorno il 121 ed è andato tutto benissimo!
Come è stata l’organizzazione a terra della gara?
Siamo stati ospiti del circolo di Marina di Grosseto che è stato molto accogliente e
ci ha messo a disposizione i SUP che usavamo spesso in attesa del vento. Anche i
fotografi ed i video-operatori erano sempre presenti in ogni momento della giornata.
Il secondo giorno abbiamo fatto anche un po’ di rugby sulla sabbia che è stato molto
divertente! Quindi, si, l’organizzazione mi ha soddisfatto!
29
LUIGI ROMANO, CAMPIONE ITALIANO SLALOM JUNIORES
Ciao Gigi, presentati ai lettori di Funboard: chi
sei, cosa fai, quando e perchè hai iniziato a
fare windsurf?
Ciao, sono Luigi Romano ho 17 anni e
frequento l’ultimo anno del liceo
scientifico. Vivo a Marina di Grosseto,
posto nel quale ho anche iniziato a fare
windsurf 7 anni fa trascinato da mio
padre e mia madre, windsurfisti anche loro.
Campione Italiano Juniores, complimenti!
Raccontaci come è andata la tua gara a Grosseto e che condizioni avete avuto?
Quest’anno il campionato si è disputato in tre giorni nei quali siamo stati molto
fortunati avendo trovato i primi due giorni delle ottime condizioni per fare
regate slalom. Il secondo giorno di regata siamo riusciti ad usare anche
attrezzature piccole visti i 20-25 nodi di termico. Il percorso era un down wind
ben posizionato nel quale abbiamo svolto tre interi tabelloni dei quali ho vinto
i primi due e ho fatto un 8° posto nell’ultimo.
Due settimane dopo hai partecipato anche al Campionato Nazionale Assoluto
Slalom a Torbole. Come è andata invece questa gara?
A Torbole purtroppo il vento non ci ha aiutato ma siamo riusciti comunque a
disputare tre tabelloni. Il mio obbiettivo era classificarmi nei primi 10 ed alla
fine sono arrivato 8°, quindi mi posso ritenere soddisfatto. Però, sicuramente,
non mi sarei mai aspettato di vincere un tabellone contro “i più grandi” e
quindi questo mi rende ancora più felice.
Penso che sarai d'accordo con me che a livello organizzativo Torbole è stato il
top. Il vento ha fatto purtroppo qualche scherzo che ha alimentato alcune
polemiche. Cosa ne pensi in proposito dal punto di vista di giovane atleta che
si affaccia a questo tipo di gare?
Le condizioni del vento non sono state delle migliori ma la “macchina
organizzativa” del Circolo Surf Torbole è stata impeccabile. È ovvio che ci siano
dei malcontenti in alcuni casi, ma credo che tutte queste polemiche non
servano a nessuno. Quest’anno più degli anni passati si è avuto un maggior
numero di iscritti, le manifestazioni sono state ben organizzate e l’A.I.C.W.
rappresentato da Carlo Cottafavi ha lavorato nella giusta direzione trovando
sponsor e organizzando gare di buon livello. Sicuramente possiamo migliorarci
ma abbiamo già fatto molto. Credo che se a Torbole il vento fosse stato più
forte sarebbe stata veramente una regata senza “difetti”.
Con quale attrezzatura hai gareggiato a Torbole? E a Grosseto?
A Torbole ho usato unicamente l’X-Fire 122 della RRD alternando la 8.6 e la 9.3.
A Grosseto ho usato diversi materiali dalla 9.3 con il 122 alla 7.9 con il 112.
Pensi di iniziare a partecipare anche al PWA?
Ancora non so se il mio livello è adeguato per potermi confrontare con i più
forti al mondo ma sicuramente a breve proverò a partecipare ad una tappa del
PWA, magari una non molto impegnativa come in Costa Brava od in Turchia.
Come e dove ti alleni? Anche tu provi e testi alberi diversi, boma, ecc… come
fanno quasi tutti nello Slalom?
Si anche io mi alleno testando diversi materiali ma mi concentro molto anche
sulla tecnica di regata. Se sono in compagnia esco e mi alleno sul passo con
un punto di riferimento, provando a cambiare ogni volta qualcosa per trovare
il trim più giusto, invece, se mi trovo da solo, mi alleno sulle strambate in boa
e sulle partenze. Credo che a livello italiano sia molto più importante saper
strambare bene su una boa e fare delle buone partenze che essere super
veloci e magari cadere ad ogni boa.
Un consiglio per i ragazzi della tua età che vorrebbero incominciare con lo
Slalom e magari partecipare a qualche gara?
Consiglierei di venire a fare slalom poiché ci si diverte sia in acqua che fuori.
Ed inoltre non preoccupatevi se non avete attrezzature nuove super
performanti, non è indispensabile, per poter fare regate in Italia bastano 2 vele
e 1 tavola. Magari i giovani si possono avvicinare alla classe Free 12 che limita
i costi per poi, dopo qualche anno, passare al circuito nazionale.
Ti ho visto più di una volta fare una "particolare" partenza. È la tattica che
utilizzi di solito? E per quale motivo?
Si solitamente preferisco partire in barca, mi tengo basso e quando mancano
30 secondi punto la barca giuria e non cambio la mia rotta. Questo perchè non
avendo il passo dei più veloci preferisco tenermi sopravento e navigare nel
vento pulito senza prendere gli scarti di quelli che hanno più accelerazione. È
una tattica che spesso funziona ed è proprio questa tattica che mi ha
permesso di vincere l’ultima finale vincenti al campionato italiano a Torbole.
Progetti per il futuro e il tuo sogno nel cassetto?
Progetti per il futuro a breve termine ci sono l’Italian Slalom Tour che si terra
in due tappe conclusive ad ottobre ed il campionato europeo giovanile in
Francia dal 7 al 11 settembre dove spero di riuscire ad ottenere un buon
risultato. Il sogno nel cassetto sarebbe crescere di livello e iniziare a fare il
PWA... e un viaggio a Maui…
Luigi Romano durante la Wind's Bar Cupdi Torbole sul Garda.
30
Il Pwa torna ancora una volta sulla spiaggia della Cucharas (Lanzarote) e le
previsioni per questi quattro giorni di competizione sono ottime: vento tra i 15 e
i 20 nodi e onde in arrivo! Per questo motivo il nostro Nicola Spadea decide di
prendere l’aereo e non lasciarsi scappare l’occasione, ritrovandosi ad essere
l’unico italiano in gara.
A Nicola, purtroppo, viene subito sbarrata la strada dal young gun Dieter Van Der
Eyken, ma nessun problema per il formiano che, con il sorriso sulle labbra,
decide di prendere il microfono e movimentare un po’ la situazione in spiaggia,
senza tralasciare l’allenamento, soprattutto con alcune splendide session al
tramonto, in vista del double.
Al secondo turno della single elimination, Antony Ruenes, con un no handed
funnel e una one handed shaka, butta letteralmente fuori Tonky Frans, ed inizia
così la sua scalata verso la finale; sulla sua strada lascia indietro sia Taty Frans,
che aveva dimostrato tutto il suo stile contro Andy Chamber, sia Davy Scheffers,
che aveva sconvolto tutti i presenti vincendo contro Kiri Thode ai quarti di finale;
alla fine del terzo giorno, perciò, Antony si porta a casa un meritatissimo terzo
posto e Scheffers si accontenta del quarto.
In finale arrivano, senza troppo problemi, Steven Van Broeckhoven ed Estredo
Golltio; Steven cade alla prima manovra e cerca, nel tempo restante, di
recuperare l’errore, mentre Gollito non ne sbaglia una, tra cui un full planning
push loop ed una stilossisima air chachoo, aggiudicandosi la single elimination.
Durante il double, Spadea passa il primo turno contro Remko De Zeeuw, ma viene
fermato a quello successivo dalla tecnica e l’esperienza di Andy Chambers;
Nicolas Akgazciyan e Quincy Offriga vengono battuti da Ian Mouros Lemos; Yarden
Meir vince sia contro Bryan Metcalf-Perez che contro Yegor Popretiskly, entrando
nella top eight; Dieter Van Der Eyken, non si sa in quale modo, riesce a buttare
fuori Taty Frans; Kiri Thode non ci sta a rimanere quinto e, dopo aver bloccato
l’avanzata di Tonky Frans, vince su Davy Scheffers e Antony Ruenes, ma, proprio
come successe a Podersdorf, deve fermarsi davanti a Steven Van Broeckhoven e
ad uno stilosissimo no handed burner.
Ci siamo, GOLLITO VS VAN BREOCKHOVEN: Steven sembra essere soprainvelato e
questo gli fa sbagliare parecchie manovre, mentre Estredo chiude, una dietro
l’altra, alcune manovre aeree, tra cui un gigantesco air chachoo,
sfortunatamente, appena prima della fine della heat, cade facendosi male ad una
spalla, questo gli comporterà una vacanza obbligatoria di due settimane. Per i
giudici, comunque, è tutto fin troppo chiaro ed Estredo Gollito viene incoronato,
per la quarta volta, il re indiscusso di Costa Teguise!
Aspettando Fuerte … Enjoy your life,
Fran
CLASSIFICA FINALE PWA COSTA TEGUISE1. Jose “Gollito” Estredo (Fanatic/North)
2. Steven Van Broeckhoven (F2/Gaastra)
3. Kiri Thode (Starboard/Gaastra))
4. Anthony Ruenes (Tabou/Simmer)
5. Davy Scheffers (Tabou/Gaastra)
17. Nicola Spadea (Starboard/Sverne Sails/MaverX)
Steven Van BroeckhovenGollito Estredo
Il podioNicola Spadea
A completely new addition to our wave sails line. The need of a lighter, softer and more forgiving type of wave sails was clear, and we made it happen. In the beginning we were afraid of having a sail that would be hard to handle in overpowered conditions, but after extensive testing and various modifications on the shaping points we have been able to achieve an easy to trim sail that holds lots of wind and remains in balance. The advantages of having 4 battens are clear: a softer sail that keeps a lower center or gravity and allows you make rotating jumps faster and in control. The longer boom of the Four will allow you to use your back hand on the boom as a throttle of your motorbike!
hPhhPhPhPh: :D
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“Less is More”M
Modele Boom (m (cmscms) Luff (cms) Battens Recom. Boom Recom. Mast Head
FouFouo r 3r 3.3.3 T.BT.BT.B.C..C.C T.BT.B.C..C. 444 T.BT.BT.B.C..C.CC T.BT.BT.B.C.C..C. T.BT.BT.B.C..C.C
FouFouoFour 3r 3.7.77 T.BT.B.C..C.C T BT.BT.BT.BBT .C.C.C..C..C. 444 T.BT.BT .C..C.. T.BT.BT.BB.C..C.C T.BT.BB.C..C.CC.
FouFouF ur 4r 444.0.0.0 T.BT.BT. .C..C.C T.BT.BBT .C..C. 444 T.BT.B.C..C.C VogVogVogue ue e RDMRDMRDM C7C77C 5 35 35 3707070770 AdjAdjA ustustus ..
FouFour 4r 4r .2.2 156156 382382 444 WavWavWW e Ve VVoguogug e 1e 1145-45-454 205205055 VogVogV ue ue RDMRDMRD C7C7C75 35 3707070 AdjAdjAdAd ustustustsust..
FouFouo r 4r 4.5.5 1601600 3893899 44 WavWave Ve VVoguogue 1e 1145-45-2052052 VogVogue ue RDMRDMM C7C7C75 35 370700 AdjAdjustusustsu .
FouFouF r 4r 4.7.7 162162162 402402402 444 WavWavWave Ve Ve Voguoguogue 1e 1e 145-45-45-205205205 VogVogVogue ue RDMMRDMRD C7C7C75 35 35 3707070 FixFixFixFixF edededed
FouFoFour 55r 5 0.0 168 409 44 WavWave Ve Voguogue 1e 1e 45-45-445-2052052055 VogVogVogue ue RDMRDM C7C75 45 40000 FixFixeded
Four 5.2 172 414 4 Wavave Ve Voguogue 1e 145-45-205205 VogVoggueue RDMRDM C7C75 45 40000 FiFixeded
Four 5.77 182 434 4 Wavave Ve Voguogue 1e 145-45 205205 VogVo ue RDM C100 4300 FixF ed
www.robertoriccidesigns.com - info@ robertoriccidesigns.com
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Ciao Valter, congratulazioni, ottimo lavoro, abbiamo fatto tutti il tifo per te... ma sei
riuscito a spiegare alla fine che il tuo cognome è Scotto e non Valter o Walter come
hanno sempre scritto e detto quelli del PWA durante la gara?
(sorride). A dire il vero non ci ho nemmeno provato. Qui tutti mi conoscono come
Valter, va bene così. Casi di omonimia nel PWA non ce ne sono.
Primo turno Eleazar Alonso... Quando ho visto contro chi eri mi sono “un po’”
preoccupato. Eli è un forte atleta di Pozo, 9° nella tappa di Gran Canaria, ma lo hai
mandato a casa. Come è andata questa prima heat? Eri nervoso, emozionato… che
obiettivo avevi?
Nella mia testa avevo solo una parola: passare il primo turno che era poi, visto il
livello in acqua, anche l’obiettivo che mi ero prefisso per questo mondiale. Mi hanno
aiutato molto una enorme concentrazione, una motivazione altissima e devo anche
dire una nuova vela, la 5.0 mq KOnda 2012 appena arrivata da Challenger che mi ha
permesso di planare sempre anche quando il vento durante la heat è leggermente
calato. Poi questo è il mio home spot e qualche segreto in più lo conosco…
Secondo turno, arriva Marcos Perez (altro local di Pozo)... e qui sì che già mi fregavo
le mani e ti davo vincente... e non hai sbagliato un colpo! Questa heat in breve?
Credimi, è stata più sofferta di quella con Alonso. Perez è un pluricampione del
mondo con tavole di serie, ha un’esperienza enorme e per batterlo ho dovuto tirar
fuori qualche coniglio dal cilindro.
Poi ti sei dovuto arrendere a Dani Bruch che è arrivato secondo nella tappa. Nella
double elimination del giorno dopo contro Dienslen, di cui non ho perso un secondo
della heat in streaming, avevo pronosticato che saresti passato tu se lui non avesse
saltato (sul live ticker non c’era scritto di un suo salto e non si è nemmeno visto in
streaming). Però alla fine è passato lui... cosa ne pensi di questa heat?
Un po’ ci sono rimasto male in effetti. Forse hanno valutato poco i miei salti, non so
che dire. Dispiace perché lasciarsi sfuggire il 13° posto per mezzo punto, questo è
infatti il punteggio con cui mi ha superato Dienslen, lascia un po’ di amaro in bocca,
ma va bene cosi.
A 42 anni penso che sia un successo già partecipare, poi passare anche due turni è
il top. Come ti sei preparato ed a cosa puntavi?
43, prego. Mi sono allenato ristrutturando casa (ride) e puntavo come ho detto a
passare il primo turno. In questa tappa c’erano tutti i più forti atleti del mondo. Tutti!
Sembrava una mission impossible. Cosa vuoi, ogni anno dico sempre che smetto di
fare competizioni, ma poi l’adrenalina della competizione e la sfida prendono il
sopravvento e mi ritrovo con una pettorina in acqua.
Parliamo invece dell’organizzazione. Erano anni che il PWA doveva tornare a Tenerife
e poi per un motivo o altro finiva tutto in una bolla di sapone. Cosa è cambiato
quest’anno tanto da riuscire finalmente a riportare il PWA nel tuo home spot?
È stato fatto un lavoro eccellente a livello organizzativo da parte di Dany Bruch e Josè
che hanno gestito perfettamente, con professionalità e passione, l’amministrazione
locale e tutti gli sponsor. Loro hanno fatto la differenza, a loro si deve questa tappa
a El Medano.
Dovevano esserci i trials… alla fine non ci sono stati, per quale motivo? E come sono
state assegnate le wild card?
Sono state assegnate ai local (Ismaele di Nuzzo, Andrea Palazzo, Hernandez) mentre
i trials che sarebbero dovuti partire per assegnare le altre wild card non sono stati
effettuati e sono state assegnate agli atleti che erano pronti per partecipare. Fra
questi Adam Lewis e Federico Infantino che ogni mattina si presentavano con tutta
l’attrezzatura pronta, davanti ai giudici.
Torniamo a parlare di windsurf, che condizioni avete avuto, che tipo di materiale hai
utilizzato e qual è stata la tua migliore manovra?
Le condizioni sono state piuttosto radicali, molto belle. Onde da 2 a 4 metri, le vele
che ho usato sono state dalla 4.2 alla 5.0, le nuove KOnda Challenger di cui ho
contribuito allo sviluppo del progetto, montate con l’indistruttibile X1000 RDM
Maverx. Le tavole, le Fanatic Quad 75 e 87 litri 2012. Boma, Al 360. Le manovre che
credo di aver eseguito meglio sono state un Table Push e un Back Loop a una mano
molto alti, perfetti nella heat contro Perez.
Chi ti ha stupito di più degli altri ragazzi (manovre, stile...)?
Nella surfata, Stone, il giovane australiano. Impressionante. Nei salti, Filippo, sai
quello col numero velico G44…
Quattro italiani ad un Wave PWA era un po’ che non si vedevano. Però 3 di questi,
compreso te, battete bandiera spagnola... come si sono comportati i ragazzi?
Noi non abbiamo bandiera spagnola. Siamo “italiani residenti all’estero” e infatti
Valter Scotto, TF-7.
33
nella cerimonia di chiusura io ero il
portabandiera italiano. È importante
sottolineare questa cosa.
Abbiamo anche assistito a una botta di
fortuna strepitosa di Federico Infantino che
praticamente non ha avuto il suo
avversario nella heat. Cosa è successo?
Io non la chiamerei fortuna. Federico, da
vero professionista, è entrato in acqua
quando doveva, ha fatto la sua gara; il suo
avversario si è presentato oltre la metà
della heat e ha perso ai punti. La fortuna in
questo caso è frutto di metodo e appunto
professionalità, non del caso.
Tutta l’Italia del surf ha tifato per voi. Vi
sono fischiate le orecchie durante la gara?
Ah, ecco cosa era quel piacevole ronzio…
grazie davvero a tutti, noi seguivamo via
Facebook quello che si diceva ed eravamo
davvero contenti per tutto il calore
dimostrato. Devo anche dire che uscire
dall’acqua e sentire un pubblico
numerosissimo, arroccato per ogni dove e
alzarsi in piedi, applaudire e fischiare tutti
gli atleti alla fine di ogni heat era davvero
emozionante. Non ho ricordi vicini di una
cosa così sentita.
Ormai qui in Italia è di moda fare polemica
su ogni gara, nemmeno ci fossero in palio
migliaia di euro (non si arriva nemmeno
alla pizza a volte.). Forse un po’ di loro
dovrebbero capire meglio cosa vuol dire
lavorare e cosa significa avere la fortuna di
aver talento e praticare windsurf. A
Tenerife tutto a posto per le polemiche o c’è
stato qualche episodio particolare? Vuoi
lanciare un messaggio in Italia a proposito
di questo argomento?
Quest’anno nessuna polemica davvero. Era
una grande festa, era lo sport nel suo
spirito più puro. Lo dice uno che di gare ne
ha fatte ormai a centinaia in diverse
discipline e cose come questa lasciano un
segno positivo. Il messaggio che voglio
lanciare è molto semplice: godetevi il
windsurf, fate tutto sempre con passione.
Le polemiche, lasciatele a chi non fa le gare.
Ti vedremo prima o poi in Italia a fare gare?
Spero davvero di sì. L’anno scorso ho fatto una session in quella terra meravigliosa che è la Sardegna, a Cala Pischina, e sono
rimasto impressionato dalla bellezza del posto e dalla radicalità dello spot. Spero davvero di poter partecipare al campionato
se si farà; però ragazzi, sbrigatevi a farlo perché ormai sono vicino alla pensione !
Permettetemi inoltre di ringraziare tutti i miei sponsor, Challenger Sails che mi ha ascoltato e supportato nella messa a punto
delle nuove vele, gli alberi MaverX, i boma Al360, Fanatic boards e Franck Noel del Cabezo Surf Shop di El Medano, co-
organizzatore dell’evento, il cui aiuto nasce da rispetto reciproco, ma anche da una profonda amicizia che ci lega da anni.
Un’ultima importante cosa: vedrete sulle vele di tutti gli atleti e in particolare sulle mie, due sponsor “particolari”: Oyster mio
sponsor (prodotti di bellezza) e Planet Win 365 sponsor ufficiale della tappa (scommesse). Sono sponsor extra settore del
windsurf che hanno contribuito in modo sostanzioso a questo evento, credendo nel windsurf . Questo è un segnale davvero
importante per il nostro sport. Ci vediamo in acqua ragazzi, vi aspetto a El Medano!
Valter al PWA di Tenerife nel suo home spot.© Diego Boari
Philip Koster, il wonder kid vince anchequesta seconda tappa del tour PWA Wave 2011. © John Carter/PWA
34
In questa avventura ci siamo imbattuti quasi per caso, avevamo infatti una gara
regionale di Sup nel Salento che però è stata annullata per via del troppo vento. In
seguito alla richiesta di aiuto da parte di diversi amici che surfano nel Salento, io
(Beppe Cuscianna), e i “leoni del venerdì” (Nico Abatescianni e Nico Radek), siamo
andati a dare una mano per la preparazione dell’evento. Al nostro arrivo di sera a
Frassanito (località nei pressi dei laghi Alimini), ci siamo resi conto che la
competizione del giorno dopo avrebbe messo a dura prova un bel po’ di persone.
Passiamo a salutare l’organizzatore della gara, Mimmo Greco, che ci dice che la
mattinata è stata strepitosa, vento sostenuto e rampe in acqua solo per fare salti e
provare manovre aeree. Un vero parco giochi.
Non appena entrati nel campeggio, per prima cosa ci colleghiamo a Internet per
controllare le previsioni meteorologiche; le notizie sono davvero molto interessanti,
più di 30 nodi di NNO e quasi 3 metri di onda previsti. Il giorno seguente molte
persone avrebbero trascorso una notte insonne per via della condizione che
avrebbero trovato.
Al nostro risveglio andiamo direttamente al centro surf dove troviamo Mimmo già
sveglio di prima mattina e che coordina il gruppo di lavoro. Dopo aver conosciuto il
resto della giuria formata da Nicola Abatescianni, Nicola Montenegro (alias Radek)
e Paoletta Perrone, attendiamo lo skipper’s meeting, che ha inizio intorno alle ore
11:30; i 28 atleti sono pronti a sfidare gli elementi per un posto sul podio. Presieduto
da Beppe Caldarulo e Mimmo Greco, durante lo skipper’s meeting si danno le
direttive della gara, pulizia in surfata, radicalità nell’aggredire la sezione più critica
dell’onda, verranno valutate le tre onde migliori e un solo salto, 10 minuti la durata
della session. Dopo aver assistito al meeting ci dirigiamo tutti in spiaggia, dove i
nostri cari amici Eolo e Nettuno si stavano divertendo… registriamo raffiche a 34 nodi
e set di 3,5 metri di onda.
Parte il suono della tromba che dà il via alla gara e iniziano le 8 heat di
qualificazione, buone le prestazioni degli atleti che passano il primo turno; Galante,
Rollo, Pelillo e Potenza sono i primi atleti che accedono ai quarti di finale,
dimostrando una buona conoscenza dello spot e dello sport. Non sono da meno i loro
amici e colleghi Melchiorri, Chiesa, Ferrucci e Di Cicco i quali tra un salto ed una
buona surfata si aggiudicano un posto alla heat successiva. Mentre Assiro, Nuzzo,
Pallara e Saponaro vedono uno scontro tra esperti dello spot che però li vede leader
in heat e quindi anche loro riescono ad aggiudicarsi altri 10 minuti di prestazioni. Le
ultime due heat vedono 2 rivelazioni, Carlo Panarale, giovane promessa del windsurf
pugliese, esperto in manovre aeree, il quale dimostra anche di saper surfare in
condizioni estreme e Roberto Primerano, che dopo una lunga assenza dalla scena
per un infortunio in acqua rientra acclamato dagli amici, nonché dalla fidanzata.
Insieme a loro si qualificano i veterani Egi e Cavalieri che primeggiano nella loro
heat.
All’inizio dei quarti di finale il vento sembra essersi stabilizzato sui 30 nodi ma il mare
continua a montare onde, lo spettacolo inizia ora, quando la rosa degli atleti inizia a
ristringersi. Galante e Pelillo dimostrano di non voler cedere il passo, si inizia a
saltar poco e surfare di più, ottime le loro prestazioni, lip aggrediti in sezioni critiche
e in questa heat Pelillo azzarda un Wave 360° che però chiude fuori sezione. I due
baresi De Cicco e Ferrucci vogliono dare il loro meglio ma un piccolo inconveniente
mette fuori gioco l’avvocato Di Cicco, la scotta di bugna si rompe e quindi la heat se
l’aggiudicano Ferrucci e Melchiorri, il quale non smette di surfare da manuale.
Primerano e Cavalieri non riescono a tenere il passo dei colleghi, così come Pallara
e Mancini che per loro sfortuna non riescono ad esprimersi al meglio. Il vento
riprende a rafficare e gli atleti iniziano a stancarsi. Assiro, Vizzi, Panarale ed Egi non
hanno vita facile nelle loro heat, passano alla semifinale ma devono dimostrare di
essere i migliori. Assiro e Panarale girano i Forward più alti e più stilosi, il pubblico
applaude le loro performance.
Siamo alle due semifinali, gli atleti ora devono dimostrare che non basta solo saper
stare in acqua ma bisogna avere una buona preparazione atletica per passare la
heat. Il mare continua a gonfiarsi ed il vento non tende ad affievolirsi. La prima
semifinale vede i primi migliori quattro atleti sfidarsi senza esclusioni di surfata,
Pelillo e Galante hanno la meglio sui loro due amici, passano il turno per aver preso
le onde più lunghe e per aver dominato la heat. Panarale ed Egi dimostrano che la
loro non è fortuna ma conoscenza della tecnica e dello sport. I due giovanissimi
riescono ad avere la meglio regalando spettacolo ed emozioni.
La giuria decide di aumentare la durata della heat finale da 10 a 15 minuti, vogliono
vedere spettacolo; viene ribadito agli atleti che è importante surfare. Entra in acqua
il quartetto che forma la finale, Panarale, Egi, Pelillo e Galante. Sono passate ben 5
ore dall’inizio della gara, gli atleti hanno ormai le ultime riserve di energie, Panarale
sembra voler divertirsi, salta come un delfino girando Back Loop e Forward mentre
Pelillo bordeggia per trovare il set di onde idoneo al suo livello. Galante dimostra che
l’età e l’esperienza sono un fattore fondamentale nella heat, ottimi i Bottom verticali
e radicali Cut Back per lui. Egi non demorde e con un colpo di coda spodesta il suo
amico dal podio. Il miglior rider della manifestazione è Paolo Pelillo, windsufer locale
e amante delle onde e delle condizioni estreme, seguito da Galante che dopo una
brillante prestazione si aggiudica il secondo posto seguito al terzo da Egi, che avendo
seguito le direttive della giuria ha surfato in maniera esemplare. Il nostro caro amico
Carlo si ritrova al quarto posto ma contento di aver fatto una buona gara.
Carlo Pannarale, giovane promessa del Wave pugliese,vola nel cielo di Frassanito.
35
È arrivato il momento della premiazione e qui fa gli onori di casa Mimmo Greco che
premia il podio complimentandosi con loro. Un ringraziamento particolare va agli
sponsor: TIKI PRO SHOP, RADICAL SHOP, SPORT EXTREME, KAMIKITE, che hanno
contribuito con dei sostanziosi premi.
CLASSIFICA1. Paolo Pelillo
2. Angelo Galante
3. Marco Egi
4. Carlo Pannarale
5. Ferrucci-Assiro
6. Melchiorri-Vizzi
7. Potenza-Chiesa-Pallara-Primerano
8. Rollo-De Cicco-Mancini-Cavalieri
9. Mazzeo-Nuzzo-Lezzi-Raganato
10. Tortorella Giacovelli-Ariano-Zulli-Bolognese-Mancini-Coluccia-Caputo
INTERVISTE FRASSANITO WAVETROTTER COMPETITION
Carlo Pannarale 4° classificato
“Siamo stati fortunatissimi, abbiamo beccato una delle giornate più belle dall'inizio
del 2011, anzi forse anche rispetto alla scorsa stagione, era da 4.5 supertirata e onde
fino a 3 e 4 metri. Una giornata perfetta per la gara, siamo stati fortunati”.
Sei contento della tua posizione?
“Contento sì, considerando che comunque avevo sonno arretrato è pur sempre la
mia prima gara, un ottimo risultato”.
Marco Egi 3° classificato
Che ne pensi della giornata? sei soddisfatto del tuo terzo posto? come hai vissuto
questa gara?
“È andata molto bene, soprattutto le condizioni erano molto valide, la mattina è
iniziata con troppo vento e poca onda, poi pian piano nel corso della giornata e con
il passare dei turni le onde si sono fatte più lunghe e più belle, ci siamo divertiti,
insomma”.
Ti sei stancato?
“Eh sì, un po’ perché sotto riva c'era poco vento quindi era necessario uscire un
pochino soprainvelati per riuscire a saltare e avere un po’ di potenza in surfata, ma
bene o male ci siamo divertiti; ce l'abbiamo fatta!”.
Angelo Galante 2° classificato
“Ho trascorso un buon compleanno, infatti ieri ho compiuto 55 anni, ed è stata una
giornata favolosa, un regalone, non era mai capitato di fare una gara Wave qui nel
Salento con queste condizioni, non c'era mai stata la coincidenza, e invece questa
volta è stato tutto perfetto, soprattutto l'organizzazione.”
Paolo Pelillo 1° classificato
“La giornata è stata fantastica sotto tutti i punti di vista, sia organizzativi che di
condizioni meteo marine. Noi atleti ci siamo divertiti perché comunque eravamo tutti
più o meno allo stesso livello, almeno in finale. Sono molto felice perché la gara è
stata combattuta fino alla fine, non è stato proprio semplicissimo, le condizioni
erano all'inizio abbastanza irregolari, l’onda un po’ storta... un po’ rotta, però sono
andate migliorando nel corso della giornata. Sono molto soddisfatto perché è stata
una bella manifestazione che non si vedeva da tempo a Frassanito, siamo stati molto
fortunati perché c'è stata onda, vento, insomma tutti gli ingredienti per un evento di
successo. Vorrei fare un ringraziamento particolare a tutti coloro che hanno
collaborato e che hanno permesso lo svolgimento di questa manifestazione. Sono
distrutto ma molto contento.”
Mimmo Greco organizzatore e promotore
“Sono molto contento di questa giornata, di come i ragazzi hanno interpretato e
vissuto questa competizione. Spero di poterne vivere altre ancora con loro, e
soprattutto che le onde non ci abbandonino, perché noi non le abbandoneremo
sicuramente. Grazie a tutti.”
Il vincitore Paolo Pelillo.
Il veterano angelo Galante.
Marco Egi, III classificato.
Il podio del Frassanito Wave Trotter.
36
FPM, PRO E TEAM EDITION QUAD SERIES Dopo le novità grafiche introdotte all'inizio dell'anno, la linea 99 delle tavole Quad si
arricchisce di una ulteriore versione, vista la richiesta sempre crescente di questa
tipologia di tavole. La novità è rappresentata dal Quad Pro “Team Edition”
caratterizzata dallo stesso rockerline dell'ormai già collaudata FPM (tavola vincitrice
del Capo del Capo ‘11) ma con larghezze più accessibili. Come si può notare infatti, a
parità di litraggi la Team Edition è leggermente più larga, per garantire una planata
più rapida, pur conservando le doti di carving delle tavole di Francisco.
La carena concave/biconcave è stata disegnata accentuando ulteriormente i concavi
nella parte sotto la strap, garantendo spunti di planata eccezionali, vista la curvatura
del rocker, e una manovrabilità fuori misura soprattutto in condizioni side/off.
Un grosso lavoro è stato fatto anche sulla tecnologia di costruzione che prevede
adesso l'utilizzo di carbonio kevlar, combinato al carbonio biassiale per una migliore
robustezza della tavola in coperta, e un ulteriore incremento della leggerezza delle
tavole, sempre equipaggiate con scasse delle pinne costruite in carbonio.
Accanto alla Team Edition rimane sempre la linea Pro che mantiene gli stessi shape
con rockerline meno curvi e costruzione a prova di bomba. Sicuramente il nostro
best seller, con performance più adatte a condizioni “normali”.
SIGNATURE THRUSTERGianni Valdambrini dopo decenni di lavoro sulle tavole trifin, ha completamente
ridisegnato gli shape della linea signature Thruster. Nuovo rockerline, con tail kick
più accentuato per un incremento della manovrabilità e nuova distribuzione dei
volumi, tutto questo per aumentare la sensazione "surfboard", caratteristica
principale di queste tavole. Eccezionali le performance in condizioni "sporche" con
vento side-side/on quando la potenza della vela diventa pressoché nulla nelle surfate
front side, lasciando la tavola scarica e libera di surfare proprio come un surfboard.
STYLE PROGià introdotti all'inizio dell'anno la nuova linea Freestyle si vede leggermente
modificata nello shape di coperta dove il doppio rail lascia il posto ad una schiena
d'asino (domed deck) più accentuato nella zona delle strap per un ulteriore comfort
in andatura e un migliore controllo. Ridisegnato anche l'outline nella zona di poppa
dove si presenta leggermente più stretto aumentando la velocità di punta delle
tavole, mentre il volume dei bordi rimane pressoché invariato. Shape della carena
che si sviluppa da prua a poppa con un classico round vee to flat per una velocità e
accelerazione ottimali.
Wave Pro Q + T.e. fins fin box range sail
64 225x53 quad 200 gas fins us box 3.2-4.7
68 225x53.5 quad 200 gas fins us box 3.5-4.7
72 225x54 quad 200 gas fins us box 3.5-5.0
76 226x55 quad 250 gas fins us box 3.7-5.3
80 227x56 quad 250 gas fins us box 4.0-5.6
84 228x57 quad 300 gas fins us box 4.0-5.8
88 229x58 quad 300 gas fins us box 4.5- 6.0
92 230x59 quad 350 gas fins us box 4.7-6.2
Quad FPM fins fin box range sail
71 225x52.5 quad 200 gas fins us box 3.5-5.0
75 226x53.5 quad 250 gas fins us box 3.7-5.3
79 227x54.5 quad 250 gas fins us box 4.0-5.6
83 228x55.5 quad 300 gas fins us box 4.0-5.8
Signature Thruster fins fin box range sail
64 224x53 Thruster Gas Fins 15/11 us box 3.2-4.7
67 224x53.5 Thruster Gas Fins 15/11 us box 3.5-4.7
70 225x54 Thruster Gas Fins 15/11 us box 3.5-5.0
73 225x54.5 Thruster Gas Fins 15/11 us box 3.7-5.3
76 225x55.5 Thruster Gas Fins 16/12 us box 3.7-5.3
79 226x56 Thruster Gas Fins 16/12 us box 4.0-5.6
82 226x58 Thruster Gas Fins 16/12 us box 4.0-5.8
88 227x59 Thruster Gas Fins 16/12 us box 4.0-5.8
91 228x60 Thruster Gas Fins 17/12.5 us box 4.7-6.0
94 229x61 Thruster Gas Fins 17/12.5 us box 4.7-6.2
37
NEW WAVE TWIN TECarva a tutto rail per la sensazione più vicina al surf dell’intero range. Basta una
piccola spinta sulle pinne ed ecco che un mondo di manovre new school e slashate
sulle onde diventano realtà. Perfetta per ogni tipo di vento ed onda, questa tavola
garantisce le curve più strette proprio nella sezione critica dell’onda, ed una spinta
eccezionale per saltare con vento forte.
Caratteristiche principali:
• concavo iniziale che passa a doppio concavo per curve morbide ed ottimo controllo
ad alta velocità;
• larghezza a poppa bilanciata per planata anticipata e spunto immediato;
• rocker line perfetto per assicurare la sensazione di utilizzare un surf da onda.
NEW WAVE TE Il doppio concavo di casa Fanatic ormai comprovato, in combinazione con i rail più
morbidi, che terminano con una poppa sottile e veloce, offre una presa eccezionale
nelle curve, anche a velocità molto elevate. Dallo stile moderno con trick e slashate
a profusione e potenti curve in proiezione, la distribuzione del volume progettata col
CAD offre un enorme range di condizioni. Probabilmente la tavola Fanatic migliore in
assoluto per volare in cielo.
Caratteristiche principali:
• shape moderno, corto e largo;
• rail più tondi per maggiore stabilità e galleggiamento;
• doppio concavo consolidato per curve a tutta velocità e in piena potenza;
• distribuzione del volume studiata attentamente al CAD per ottenere il massimo
range di vento.
Board Vol. Width Length Weight Technology Fittings
NW Twin TE 72 72 53.5 230 6.1 CK/LF TE* 2 x Fanatic NewWave 15.5 G10; US Box 8” x 2; Sailsize: 3.7 - 5.3m²NW Twin TE 79 79 55.5 232 6.3 CK/LF TE* 2 x Fanatic NewWave 16 G10; US Box 8” x 2; Sailsize: 4.0 - 5.8m²NW Twin TE 86 86 57.5 234 6.5 CK/LF TE* 2 x Fanatic NewWave 16.5 G10; US Box 8” x 2; Sailsize: 4.2 - 6.2m²NW Twin TE 93 93 59.5 236 6.7 CK/LF TE* 2 x Fanatic NewWave 17 G10; US Box 8” x 2; Sailsize: 4.5 - 6.5m²
Board Vol. Width Length Weight Technology Fittings
NW TE 69 69 53 232 5.8 CK/LF TE* Fanatic NewWave 20.5 Prepreg; US Box; Sailsize: 3.3 - 5.4m²NW TE 76 76 55 234 6.0 CK/LF TE* Fanatic NewWave 21.5 Prepreg; US Box; Sailsize: 3.5 - 5.8m²NW TE 83 83 57 236 6.3 CK/LF TE* Fanatic NewWave 22 Prepreg; US Box; Sailsize: 3.7 - 6.0m²NW TE 91 91 59.5 243 6.5 CK/LF TE* Fanatic NewWave 23 Prepreg; US Box; Sailsize: 4.2 - 6.4m²
* Carbon Kevlar Light Finish / TE
38
CUSTOMPRO QUAD SERIES™I nuovi CUSTOM Quad portano l'esperienza del surf nel mondo del wavesailing,
offrendo un range di vento più ampio, maggiore spunto ed anche capacità di
risalita per aumentare la performance in ogni condizione. Da condizioni
hardcore down the line con onda grossa ad onda piccola e choppata, queste
tavole sono realizzate per portarti a nuovi livelli, indipendentemente dalle
condizioni. Il concetto dei Goya Quad ti permette di uscire con tavole di 5-7 litri
più grosse, senza la minima perdita di controllo ed aggressività. La tavola così
ha un range di condizioni enorme. Il volume in più poi è perfetto per superare
anche i peggiori buchi di vento, facendoti arrivare prima sul picco.
Il Custom PRO è coperto da grosse pezze di carbonio a vista, davanti al piede
d'albero fino alla poppa e sotto i pad. La PRO™ CONSTRUCTION è la tecnologia
delle tavole Goya più avanzata, che combina leggerezza, longevità e reattività
immediata. Animata dalla ricerca instancabile in giro per il mondo ad opera
dei teamrider e dei tester, la Pro Construction continua ad evolvere. Il risultato
è il peso più leggero con i minori problemi di garanzia in commercio. Tutte le
tavole sono di colore distinto e vernice semi-solida.
ONEPROWAVE | FREESTYLEWAVE SERIES™FREERIDE | FREERACE SERIES™Se cerchi una tavola che faccia tutto, l'hai trovata. La ONE è veloce, giocosa,
facile da portare, ideale per tutti gli stili e le condizioni. Scegli il tuo volume e
vai a surfare. Fine. La ONE combina le caratteristiche migliori di tutte le varie
linee di tavole che produce Goya, e le riunisce in una tavola unica che sta
diventando la preferita sia dei rider che dei tester. I modelli One PRO 72 e 78
litri hanno molte pezze di tessuto di carbonio a vista, davanti al piede d'albero
fino alla poppa e sotto i pad. Una tavola che si trasforma da wave radicale a
freewave e freeride-freerace con l’aumentare del volume. I modelli dall’86 al
144 sono anche disponibili nella nuova costruzione ECO, resistente, leggera,
soft e a un prezzo competitivo.
AIRPROFREESTYLE SERIES™Questa tavola è nata dal freestyle aereo e potente, realizzata appositamente
per i rider che vogliono fare le manovre new school. Queste sono le stesse
tavole che i pro rider usano sia a Maui per allenarsi che in giro per il mondo.
I nuovi shape così corti offrono un ottimo pop e potenza per i trick aerei,
mantenendo comunque la capacità di curvare come una tavola wave. Il rocker
è più piatto per aumentare la velocità di punta ed è superato solo dalla linea
Freerace. Il rocker graduale a prua assicura il massimo controllo quando si
slasha. L' Air PRO ha molte pezze di tessuto di carbonio a vista, davanti al piede
d'albero fino alla poppa e sotto i pads. Il volume a poppa è stato aumentato e
c'è anche il tail bevel che aiuta nella slashata indietro ed inserti doppi sulla
strap posteriore.
CUSTOM PRO VOL LONG WIDE SAIL TECH BOX FIN
Quad Wave 68 226 52 3.0-5.0 Carbon Us Short MFC QS 250
Quad Wave 72 226 53,4 3.3-5.3 Carbon Us Short MFC QS 300
Quad Wave 78 228 55,6 3.7-5.7 Carbon Us Short MFC QS 300
Quad Wave 84 230 57,6 4.0-5.7 Carbon Us Short MFC QS 350
Quad Wave 92 232,2 59,5 4.2-6.2 Carbon Us Short MFC QS 350
Quad Wave 104 234,4 62,3 4.7-7.0 Carbon Us Short MFC QS 350
ONE PRO VOL LONG WIDE SAIL TECH BOX FIN
Wave 72 230 53,6 3.3-5.3 Carbon US MFC 211 S. 21cm
Wave 78 232 55,4 3.7-5.7 Carbon US MFC 211 S. 22cm
Wave Freewave 86 234,5 58,7 4.0-6.2 Carbon US MFC 211 S. 24cm
Freewave 94 236 60,5 4.5-6.5 Carbon Power MFC 211 S. 27cm
Freewave 104 238,5 62,8 4.7-7.0 Carbon Power MFC 211 S. 27cm
Freewave Freeride 116 243 66,8 5.5-8.5 Carbon Power MFC L. PRO 42cm
Freeride Freerace 130 246 70,5 6.0-9.0 Carbon Power MFC L. PRO 46cm
Freeride Freerace 144 250 75,5 6.5-9.5 Carbon Power MFC L. PRO 48cm
AIR PRO VOL LONG WIDE SAIL TECH BOX FIN
Freestyle 99 - - - Kevlar Power MFC FS PRO 20cm
V 111Ricardo
Campello
UK 89Robby
Swift
BRA 253Kauli
Seadi
KA 1111Jason
Polakow
JasonKauli&
68
74
82
92
77
84
92
101
111
74829299106
PH
OTO
S: T
HO
RS
TE
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RA
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RA
PH
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HR
ISR
OS
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BE
RG
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M
TWINSERQUAD
FREESTYLEWAVE
SINGLETHRUSTER
Oberalp AG/SpA, Via Waltraud Gebert Deeg 4, 39100 Bolzano, Tel. 0039-0471-242874, Email: [email protected], www.oberalp.it
40
TWINSER QUADKauli Seadi e Jason Polakow rappresentano insieme 5 titoli mondiali Wave e la linea
JP Twinser Quad. Queste tavole coprono ogni possibile aspetto del wave sailing, tutto
al massimo della performance. Dallo stile veloce ed aggressivo di Jason, che impatta
il lip in ritardo con onda grossa, fino al fresco stile di surfata di Kauli, che mixa il
freestyle al wave. Queste tavole semplicemente permettono a chiunque di arrivare a
nuovi livelli. Sono davvero iper radicali e fanno provare una nuova sensazione di
surfata e performance, senza però essere troppo selettive. Possono essere utilizzate
come twinser o come quad. Come quad con 2 pinne centrali e due laterali in dotazione.
Per usarle come twin invece servono due pinne centrali almeno 2cm più lunghe.
SHAPE: Il nuovo shape ha un outline più dritto, più stretto tra le strap ed affilato
verso poppa, per poi chiudere con una poppa a pin tail. Il risultato è assolutamente
incredibile. Scendendo lungo la parete dell’onda, la tavola accelera come un missile,
permettendo di buttarti a capofitto nel Bottom, curvando con tutta la potenza che hai.
La combinazione quad fin e poppa pin tail dà una trazione incredibile, permettendoti
di mantenere tutta la velocità d’ingresso e la massima proiezione, con un enorme
potenziale per disintegrare ogni lip e volare in Aerial sopra le sezioni critiche.
Anche con onde più piccole, non c’è bisogno di surfare sul piede posteriore. Sono
così morbide e reattive che si riesce a curvare strettissimo anche sul piede
anteriore. L’outline così dritto permette anche di passare le onde con facilità,
volando verso il picco. Il setup delle pinne è davvero efficiente ed assicura ottime
performance anche in condizioni onshore, quasi quanto un single fin. Spingi a fondo
ed accelera immediatamente. Il passo piuttosto largo ti permette di passare
istantaneamente dal piede anteriore a quello posteriore, regolando il raggio di curva
a seconda dell’onda stessa, con maggiore controllo. Le tavole hanno un doppio
concavo con V a prua, che poi passa a doppio concavo senza V a centro tavola e poi
in concavo singolo a poppa. La V a prua aiuta ad innescare la curva, facilitando molto
il passaggio rail to rail. Il concavo a poppa invece assicura una presa eccezionale.
SINGLE THRUSTERLe tavole Wave AllRound di seconda generazione. La prima generazione di tavole ha
dato prova della sua eccezionale performance in tutte le varie tappe di Coppa del
Mondo, in cui i rider JP hanno dato spettacolo. Le riviste in giro per il mondo le hanno
poi designate come le tavole vincenti dei loro test. Ora, Werner ha realizzato la
seconda generazione di tavole assieme a Ricardo Campello e Robby Switft. Un design
molto versatile, che ti permette di sentirti a casa in quasi tutte le condizioni. Le
opzioni di regolazione delle pinne ti permettono di trovare l’assetto perfetto per ogni
condizione.
PINNE: Il setup a tre pinne trasforma lo shape orientato alla performance in una
tavola libera, aggressiva e reattiva, una vera e propria arma del waveriding con
controllo da vendere. Se invece usi una pinna singola di 2cm più grossa, la tavola si
trasforma in un missile, ideale per le condizioni side onshore con chop.
SHAPE: Le tavole sono state disegnate per ottenere una massima velocità molto alta
ed ingresso in planata anticipato. Sono anche corte e compatte per girare con
facilità. Il centro di larghezza massima è quasi a centro tavola, proprio nel baricentro
della tavola, rendendola molto stabile e bilanciata anche quando non si plana o si
passa la schiuma delle onde. Grazie allo shape in generale ed alla larghezza, la tavola
entra in planata con facilità, permettendoti anche di tracciare curve più strette ed
impattare il lip con maggiore proiezione. La strap posteriore è stata arretrata per
allargare il passo, aumentando la capacità di curvare senza perdere velocità. Per
ottenere un’ottima performance anche in condizioni down the line, fino ad onde di 3
metri, è stato mantenuto un outline piuttosto dritto nella zona della strap anteriore,
in modo da generare maggiore potenza quando si curva sul piede anteriore. Il deck
ergonomico assicura un assetto comodo ed un cambio immediato da rail a rail.
Il doppio concavo tra le strap permette una curva piuttosto piatta sulla transizione
tra concavi, avendo comunque rail affilati che garantiscono accelerazione immediata
e curve affilate e precise.
Board Length Width Vol. Fin name Sail Ideal Recomm.
Twinser Quad 68 227 53,0 68 US: 2x Twinser Wave 13 / MT: 2x Side Fin 10.0 <5.0 <5.2
Twinser Quad 74 229 55,0 74 US: 2x Twinser Wave 14 / MT: 2x Side Fin 10.0 4.0-5.2 <5.5
Twinser Quad 82 230 57.0 82 US: 2x Twinser Wave 15 / MT: 2x Side Fin 10.0 4.5-5.6 4.2-6.0
Twinser Quad 92 230 59.0 92 US: 2x TwinserWave16 / MT: 2x Side Fin 10.0 5.0-6.0 4.4-6.2
Single Thruster 74 227 55.5 74 US: Wave 20 / MT: 2x Side Fin 10.0 / US: Wave 22 4.0-5.4 <5.8
Single Thruster 82 228 57.5 82 US: Wave 21 / MT: 2x Side Fin 10.0 / US: Wave 23 4.4-5.8 4.0-6.0
Single Thruster 92 228 60.0 92 US Wave 22 / MT: 2x Side Fin 10.0 / US: Wave 24 4.7-6.2 4.4-6.2
Single Thruster 99 234 62.0 99 US: Wave 23 / MT: 2x Side Fin 10.0 / US: Wave 25 5.0-6,2 4.7-6.5
Single Thruster 106 229 64.0 106 US: Wave 24 / MT: 2x Side Fin 10.0 / US: Wave 26 5.2-6.5 5.0-6.7
41
FREESTYLE WAVELa tavolla unica per eccellenza. Un termine di confronto per anni ormai. La
performance eccezionale è nel loro dna. La seconda generazione è migliorata
ulteriormente in termini di reattività e facilità di utilizzo. Le misure più piccole
del Pro Edition (77, 84, 92) sono equipaggiate con tre pinne! Già nel 2011 queste
tavole avevano delle ottime capacità di surfata, ed ora il nuovo setup thruster
offre nuove possibilità.
SHAPE: Lo shape è stato accorciato, rendendolo più compatto, cercando di far
allineare il baricentro ed il punto di massima larghezza, in modo da avere
maggiore equilibrio sia in planata che non. Varie le possibilità di
posizionamento delle strap. Lo spessore a poppa è stato leggermente
aumentato per creare una curva più tonda ed assicurare una posizione più
comoda, indipendentemente che il piede sia più sul rail o a centro tavola. I rail
sono rimasti piuttosto affilati in modo da avere presa durante le curve. Il
profilo è più pronunciato verso poppa e più dritto tra le strap, in modo da
anticipare la planata per incrementare la performance anche con vento
leggero ed aumentare il pop. La linea d’acqua sul rail risulta quindi più
scorrevole e permette di fare curve veloci anche quando si surfano i grossi
swell oceanici. Le strap sono state leggermente arretrate, permettendo di
usare il profilo più reattivo per fare curve strette sul piede posteriore. La
chiglia presenta una V costante che scorre lungo i doppi concavi. Il profilo
piatto sotto le strap assicura un’ottima massima velocità e planata anticipata,
per poi curvarsi a poppa per dar massima reattività e manovrabilità. Il doppio
concavo a centro tavola permette alla tavola di galleggiare sopra ai chop.
Spostando il centro di gravità più vicino alla sezione piatta della chiglia, la
tavola vola in planata. Combinando il tutto con un tail kick interessante, la
tavola ha un pop notevole, perfetta per fare trick di tutti i tipi.
FREESTYLEIl range di tavole freestyle è stato elaborato ancora di più per incontrare le
richieste di oggi e di domani, portando il livello sempre più in alto, favorendo la
veloce progressione del rider. Per dare l’idea di radicalità e reattività, la tavola
deve fare la sua parte alla perfezione. Questi nuovi giocattoli permettono di
esplodere in qualsiasi rotazione, volando via dall’acqua e portando la disciplina
a nuovi livelli.
SHAPE: È stata ridotta ulteriormente la lunghezza complessiva (il 99 è lungo
225cm), spostando il volume leggermente a poppa, che ha portato il centro di
gravità leggermente più indietro. La tavola quindi resta bilanciata e reattiva,
anche se così corta. La combinazione di questi fattori assicura che la tavola giri
a velocità supersonica, permettendo al rider di fare manovre radicali sia in
acqua che in aria. La lunghezza ridotta, assieme al volume maggiorato a poppa,
da al rider l’opportunità di sollevare se stesso e la tavola fuori dall’acqua senza
il minimo sforzo. All’atterraggio, la tavola non affonda, grazie al volume a poppa.
Il volume maggiorato permette di tenere la poppa piuttosto stretta, con una
forma del deck ergonomica e comoda sotto il piede posteriore. Il risultato è una
postura comoda sia per l’andatura normale che per le manovre, in modo che il
rider stia in una posizione più centrale anche durante le manovre. La poppa è
anche più stretta, in modo da permette al rider maggiore radicalità, spingendo
di più sul piede posteriore. Il rail è più arrotondato nella zona della strap
anteriore, in modo che la tavola non s’infili tra i choppi in rotazione e plani
facilmente. Il deck ergonomico da il massimo comfort. Dal piede d’albero in
avanti, sono stati usati dei bevels ed extra V in modo da evitare che il rail fermi
le rotazioni con acqua choppata. La linea di scoop rocker è piuttosto piatta, in
modo da arrivare immediatamente alla massima velocità, con un piccolo tail kick
in modo da rendere la tavola veloce e manovrabile.
Board Length Width Vol. Fin name Sail Ideal Recomm.
Freestyle Wave 77 228 56.0 77 PB: FS WA 21 / MT: 2x Side Fin 10.0 / PB: FS WA 23 4.0-5.8 <6.2
Freestyle Wave 84 228 58.0 84 PB: FS WA 23 / MT: 2x Side Fin 10.0 / PB: FS WA 25 4.4-6.0 4.0-6.5
Freestyle Wave 92 228 60.0 92 PB: FS WA 25 / MT: 2x Side Fin 10.0 / PB: FS WA 27 4.7-6.2 4.5-6.7
Freestyle Wave 101 232 62.0 101 PB: Freestyle Wave 29 5.0-6.5 4.7-6.9
Freestyle Wave 111 234 64.0 111 PB: Freestyle Wave 31 5.4-7.2 5.0-7.5
Freestyle 88 223 60.3 88 PB: Freestyle 20 4.2-5.7 4.0-6.1
Freestyle 99 226 64.3 98 PB: Freestyle 22 5.2-6.1 4.7-6.5
Freestyle 106 227 67.3 106 PB: Freestyle 24 5.7-6.5 5.0-6.9
42
WAVE Pure Wave performance. Target: waverider che cercano la massima performance in
surfata. La tavola usata da Robby Naish, Kai Lenny e Julien Taboulet. Realizzata con
un singolo concavo che scorre in una sezione a V sulla poppa, rail più morbidi a prua
e nella zona centrale della tavola e più affilati a poppa, in modo da garantire
incredibili capacità di curve e performance. La Wave è disponibile in 5 misure ed è
euipaggiata di due pinne, una pinna singola in centro oppure con il set up custom di
thrusters, in modo che il rider possa adattare la tavola al suo stile ed alle condizioni
di surfata del giorno. Caratteristiche: deck in Carbon/Kevlar sandwich 3D con chiglia
in carbon sandwich; pinne in G-10 CNC con set custom di thrusters; sacca ecologica.
Misure: 55, 64, 74, 80, 87.
FREESTYLE Target: freestyler che vogliono la tavola perfetta per fare tutte le ultime manovre sia
in gara che in acqua piatta. Realizzata con un outline unico atto a diminuire la
larghezza della poppa, il Freestyle plana velocemente, con accelerazione incredibile
ed una geometria del deck ideale per le nuove manovre che ricordano i trick di
skateboard. Caratteristiche: deck in Carbon/Kevlar sandwich con chiglia in carbon
sandwich, pinne in G-10 CNC, sacca ecologica. Misure: 90, 100, 115.
KONCEPTUniversal Wave, Freemove, Bump and Jump. Target: rider che cercano una tavola
ideale per il wave all-around, bump and jump e alte performance in acqua piatta e
vento forte, tutto in una sola tavola. I rail sono stati arrotondati verso prua e affilati
verso poppa come una tavola wave, garantendo all’outline compatto e rocker veloce
la massima rapidità e libertà, con un ingresso in planata anticipato, facilità in
strambata e accessibilità a tutti i livelli. Il Koncept è disponibile in 4 misure. Il 90 ed
il 100 sono equipaggiati con due pinne, in modo che il rider possa adattare la tavola
al suo stile ed alle condizioni del giorno. Caratteristiche: deck in PVC/wood sandwich
3D con chiglia in wood sandwich; coperta in Dual density EVA; il 90 ed il 100 includono
2 pinne in glass composite; sacca ecologica. Misure: 70, 80, 90, 100.
Board Volume Length Width Weight Eco Bag Fin Fin Box Rec Sail Size Construction Style of Use
Wave 3d 55 215 50 5.27 √ Wave 8.0 US 2.2 - 4.2 Carbon + Carbon Kevlar Sandwich Lightweight Rider/Wave
Wave 3d 64 228 53 6.48 √ G10 Wave 8.0 / Thrusterset 5.5 US 3.0 - 5.0 Carbon + Carbon Kevlar Sandwich Wave
Wave 3d 74 225 56 6.55 √ G10 Wave 8.25 / Thrusterset 5.5 US 3.4 - 5.3 Carbon + Carbon Kevlar Sandwich Wave
Wave 3d 80 227 56.7 6.68 √ G10 Wave 8.5 / Thrusterset 6.5 US 3.7 - 5.7 Carbon + Carbon Kevlar Sandwich Wave
Wave 3d 87 229 59.6 6.95 √ G10 Wave 8.75 / Thrusterset 6.5 US 4.2 - 6.2 Carbon + Carbon Kevlar Sandwich Wave
Freestyle 90 227 60.5 NA √ G10 Freestyle 22 Power 3.7 - 6.2 Carbon + Carbon Kevlar Sandwich Freestyle/Fs Wave
Freestyle 100 229 64 6.30 √ G10 Freestyle 22 Power 4.2 - 6.5 Carbon + Carbon Kevlar Sandwich Freestyle
Freestyle 115 237 68 6.78 √ G10 Freestyle 25 Power 4.5 - 7.0 Carbon + Carbon Kevlar Sandwich Freestyle
Koncept 70 231 55 6.95 √ Wave 23 US 3.4 - 5.3 Wood Sandwich Universal
Koncept 80 234 58 7.17 √ Wave 23 US 3.7 - 5.7 Wood Sandwich Universal
Koncept 90 236 61 7.30 √ Wave 25 + 28 Power 4.0 - 6.0 Wood Sandwich Universal
Koncept 100 240 63 7.60 √ Wave 25 + 32 Power 4.0 - 7.0 Wood Sandwich Universal
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QUAD KT WAVE GREEN/REDIl Quad wave firmato Keith Teboul. L'Hardcore wave sailing è ormai cambiato e
Keith è in prima linea. Il Quad KT è la sintesi delle preferenze personali di KT e
rappresenta la vera essenza di una tavola Hardcore Wave. Quello che prima era
una rarità, ora è a disposizione di tutti. Il nuovo Quad KT è stata progettata per
muoversi nell'acqua veloce come una moderna tavola da surf da onda, con
Bottom Turn a rail intero e curve strettissime. I rail più tondi permettono di
mantenere la velocità durante tutta la curva ed aver maggiore proiezione anche
nella sezione critica dell'onda, portando le tue capacità a nuovi livelli. La velocità
e sicurezza che prova il rider su un Quad KT ti permette di andare ad impattare
le sezioni che prima evitavi, grazie all'innovativa performance del wave sailing
moderno.
QUAD LS WAVE GOLD/BLUEQuesta è la tavola Quad pro model di Levi Siver. Giudicata migliore tavola sia da
Windsurfing USA che dall'internet mag Boardseeker UK. Il Quad LS rappresenta
la concretizzazione della tavola dei sogni di Levi Siver. Voleva un Quad che
planasse velocemente, permettendogli di fare le sue caratteristiche curve strette
e velocissime, con un sacco di presa e controllo. Voleva anche una tavola che
risalisse velocemente per il range di vento che sfrutta. Il Quad LS è il risultato
della dedizione e ricerca della performance perfetta di Levi, che rivoluziona
ancora il mondo del windsurf. Questa linea di tavole è perfetta per ogni tipo di
onda in qualsiasi parte del globo. Il concetto di Quad ti permette di usare di
media 5-7 litri in più del volume usato normalmente con un single, aprendo
davvero nuove possibilità e garantendo la stabilità, presa e maneggevolezza che
solo un quad può dare.
TWIN WAVE SILVERSecondo i test wave di Boardseeker, Il Twin Fin offre il miglior mix tra capacità di
surfata, salti e trick in condizioni di vento sideshore. È ideale per il wavesailing
all around, offrendo un ottimo equilibrio ed ingresso in planata anticipato,
stabilità e morbidezza, tipici delle tavole twin. Questa tavola è stata progettata
per dare una sensazione di reattività ed immediatezza, garantendo un'ottima
performance anche con condizioni che si trovano in giro per il mondo.
Board Volume Length Width Sail Tech Box Fin
Quad KT wave 69 225.3 53.3 3.0 - 5.0 carbon us short mfc qs - 250
Quad KT wave 76 227.9 55.2 3.3 - 5.3 carbon us short mfc qs - 300
Quad KT wave 83 231.6 57.1 3.7 - 5.7 carbon us short mfc qs - 300
Quad LS wave 75 227.5 54.4 3.3 - 5.3 carbon us short mfc qs - 250
Quad LS wave 85 230 56.9 3.7 - 5.7 carbon us short mfc qs - 300
Quad LS wave 95 233.5 58.9 4.0 - 6.2 carbon us short mfc qs - 350
Twin wave 76 231 56 3.3 - 5.3 carbon us short mfc tp ls 160
Twin wave 84 233 58.3 3.7 - 5.7 carbon us short mfc tp ls 165
Twin wave 92 236.4 59.9 4.0 - 6.2 carbon us short mfc tp ls 165
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Abbiamo già presentato alcune delle novità RRD per la prossima stagione, ma vale la
pena fare una nuova carrellata sulla gamma RRD 2012, che è sempre più completa
e capace di soddisfare ogni tipo di esigenza. Sul fronte wave, le linee Hardcore Wave
LTD e Wave Cult LTD e vengono arricchite di un nuovo shape ciascuna: l’Hardcore
Wave 91 e il Wave Cult 100. Si tratta di due shape il linea con la filosofia delle due
linee wave RRD e che confermano la tendenza di offrire tavole wave sempre più
voluminose che permettono di aumentare il range di utilizzo senza perdere le qualità
di manovra. La versione Quad di queste due gamme viene anche proposta in una
tecnologica e leggera versione Contest, destinata a quanti vogliono eccellere in
competizione o avere sotto ai piedi una tavola iper leggera e reattiva.
Anche la Linea WaveTwin viene riconfermata con i suoi 4 shape (66, 74, 82 e 90), ma
sarà disponibile con una nuova livrea nella nuova tecnologia Contest.
Sul fronte freestyle, i due nuovi TwinTip 90 e 100 V2 sono stati presentati lo scorso
numero e rappresentano una bella evoluzione, grazie al nuovo shape che garantisce
partenza in planata e accelerazione bruciante, e velocità di punta elevata per avere
abbastanza inerzia per riuscire a chiudere le nuove combinazioni doppie. Voci di
corridoio dicono che a grande richiesta presto dovrebbe arrivare anche un terzo
TwinTip V2 sui 110 litri.
Anche la nuova linea Fire Move è già stata presentata sulle pagine di questa rivista.
Si tratta di una gamma di tavole freemove e freecarve, caratterizzata da una
larghezza molto generosa, ma bordi molto sottili e poppa molto stretta che ne
garantiscono doti di velocità e manovrabilità impressionanti.
Ma l’altra grande novità per il 2012 è rappresentata dalla linea Freestyle Wave, che
è stata completamente rivista e rinnovata. Gli shape che fino al 2011 avevano vinto
tutti i test della categoria presso le più importanti riviste internazionali sono stati
mandati in pensione e sono stati sostituiti da 7 nuovi shape (78, 84, 90, 96, 102, 108,
116) che riprendono un po’ la filosofia abbracciata con i Firemove. La scoopline è
stata completamente rinnovata e l’outline leggermente allargata garantiranno
migliori prestazioni in termini di accelerazione e velocità di punta, mentre i bordi e
la poppa sottili permetteranno di accentuare ulteriormente le doti di manovrabilità
su acqua piatta, così come fra le onde. Come da tradizione, queste tavole saranno
disponibili nelle due tecnologie LTD e X-Tech.
Per quanto riguarda la gamma freeride all round, confermate le linee FireRide sia
per quanto riguarda gli shape, sia per quanto riguarda le tecnologie di costruzione
E-Tech e W-Tech. Per quanto riguarda i freerider più sportivi, i tre nuovi shape (111,
120, 138) della linea FireStorm rappresenteranno il punto di incontro fra i nuovi
slalom ad alte prestazioni con una facilità di utilizzo e di strambata adatta a chiunque
abbia voglia di planare veloce. La linea Fire Race, con i suoi shape derivati dalla
gamma X-Fire dell’anno precedente, rappresenteranno la gamma di riferimento per
quanti sono alla ricerca delle prestazioni massime, ma non vogliono alleggerire
troppo il proprio portafoglio.
Model Volume Size Weight Fin Fin Box R-S-S
Freestyle Wave 78 Ltd. V2 78 lts 231 x 57 cms 5.92 kg Mfc Freewave 23 cnc g-10 Power 3.7-5.4
Freestyle Wave 84 Ltd. V2 84 lts 232 x 59 cms 6.24 kg Mfc freewave 25 cnc g-10 Power 4.2-5.8
Freestyle Wave 90 Ltd. V2 90 lts 233 x 61 cms 6.46 kg Mfc freewave 27 cnc g-10 Power 4.5-6.0
Freestyle Wave 96 Ltd. V2 96 lts 234 x 63 cms 6.25 kg Mfc freewave 28 cnc g-10 Power 4.7-6.4
Freestyle Wave 102 Ltd. V2 102 lts 235 x 65 cms 6.45 kg Mfc freewave 29 cnc g-10 Power 5.0-6.7
Freestyle Wave 108 Ltd. V2 108 lts 236 x 68 cms 6.76 kg Mfc freewave 31 cnc g-10 Power 5.2-7.3
Freestyle Wave 116 Ltd. V2 116 lts 237 x 70 cms 6.92 kg Mfc freewave 33 cnc g-10 Power 5.8-8.0
Freestyle Wave 78 X-Tech V2 78 lts 231 x 57 cms 6.78 kg MFC Freewave 23 cnc g-10 Power 3.7-5.4
Freestyle Wave 84 X-Tech V2 84 lts 232 x 59 cms 7.15 kg MFC freewave 25 cnc g-10 Power 4.2-5.8
Freestyle Wave 90 X-Tech V2 90 lts 233 x 61 cms 7.26 kg MFC freewave 27 cnc g-10 Power 4.5-6.0
Freestyle Wave 96 X-Tech V2 96 lts 234 x 63 cms 7.26 kg MFC freewave 28 cnc g-10 Power 4.7-6.4
Freestyle Wave 102 X-Tech V2 102 lts 235 x 65 cms 7.46 kg MFC freewave 29 cnc g-10 Power 5.0-6.7
Freestyle Wave 108 X-Tech V2 108 lts 236 x 68 cms 7.59 kg MFC freewave 31 cnc g-10 Power 5.2-7.3
Freestyle Wave 116 X-Tech V2 116 lts 237 x 70 cms 7.85 kg MFC freewave 33 cnc g-10 Power 5.8-8.0
46
KODEI Kode sono le tavole freestyle-wave di Starboard. Come range, si piazzano al
terzo posto in termini di vendite, subito dietro ad iSonic e Futura. La natura dei
Kode è quella di essere aggressivi, veloci e manovrabili. Le tre dimensioni più
piccole si adeguano agli shape delle vere tavole wave down the line. La loro
velocità e maneggevolezza però le rendono anche ottime tavole per il freestyle,
sebbene i windsurfisti al giorno d’oggi possono pensare che sia troppo piccola
per qualsiasi trick con vento non nucleare. Le 3 misure intermedie sono un mix
tra wave, freestyle e freeride. L’86 litri rimane la misura più richiesta, ed ha
comunque ancora una forte influenza wave. Il 94 e 103, in quanto raramente
usati nelle onde invece, sono più orientati al freemove – freestyle e freeride da
vento forte. Le due misure più grosse invece sono decisamente ispirate al
freeride, in quanto hanno i volumi tipici della disciplina. Sono però più reattive e
giocose delle tavole puramente freeride. Tutti i Kode hanno un solo setup a pinna
singola.
Le tre misure più piccole, rispetto agli Evo e Quad, sono più veloci ed accelerano
prima. Fanno curve più larghe e richiedono maggiore potenza ed esperienza dal
rider. Il setup a pinna singola però gli conferisce l’assetto migliore per saltare e
volare a tutto velocità. Le tre misure intermedie possono essere paragonate ai
Flare ed all’Atom. Come i Flare, sono tavole ottime per il freestyle, sebbene non
siano altrettanto compatte e maneggevoli. Sono però più comode e facili da
portare, con una maggiore possibilità di passare al freeride a seconda della
posizione delle strap. Le due misure più grandi invece possono essere
confrontate con i Carve. I Kode sono però più manovrabili, morbidi e facili da far
curvare. Il rider resta più verticale su un Kode che sul Carve, sebbene in Kode sia
più compatto e richieda maggiori capacità. I Carve sono meglio per partire in
planata ed andare subito a tutta velocità. Il range quindi copre effettivamente
wave, freestyle e freeride:
- 68, 74, 80: classica tavola da wavesailing down-the-line o freestyle da vento forte
- 86, 94, 103: equilibrio perfetto tra wave, freestyle e freeride
- 113, 123: freeride manovrabili
Il nuovo 74 è 5cm più corto ed è stato anche aggiunto il tail kick per essere più
versatile anche tra le onde. Permette di tracciare traiettorie strette o larghe e
con ottimo controllo anche in aria.
I nuovi 86, 94 e 103 hanno un bordo di uscita più secco per maggiore
accelerazione e preservare la planata anche nei buchi di vento. Gli shape in
generale sono stati accorciati di qualche centimetro per aumentarne il controllo
con vento forte. Prua più compatta per diminuire il peso in rotazione ed aiutare
anche per i trick di freestyle ed i salti.
ISONICLe iSonic sono le tavole slalom della Starboard. Sono macchine da corsa,
realizzate per raggiungere la massima velocità di punta, con la maggiore
proiezione ed inerzia in strambata. Le due misure più piccole sono più strette e
realizzate appositamente per vento forte. Le 5 misure intermedie hanno un
profilo compatto ideale per coprire un ampio range di condizioni, mentre le due
misure più grosse sono iper-larghe per dare il massimo in condizioni leggere e
per i rider più pesanti.
Tutte gli iSonic partono da un profilo largo e compatto, a parte le due più piccole
che sono anche più strette. Le prue sono abbastanza larghe e piuttosto corte,
permettendo l’utilizzo di una linea di rocker più bassa. In questo modo poi viene
anche ridotto il peso in rotazione e la resistenza aerodinamica, permettendo alla
tavola di sorpassare i chop senza perdere la minima velocità. La poppa della
tavola è piuttosto larga per aumentare la potenza della tavola ed il potenziale di
sorpasso, dando quell’accelerazione e spunto in più all’uscita dalle strambate.
Così facendo si aumenta anche la superficie planante, che rende l’intera chiglia
più funzionale, offrendo maggiore spinta e minore attrito.
Lo spessore di ogni singola iSonic è stato ridotto in modo da aumentare il
controllo anche con vento forte. Sulla coperta c’è anche un concavo che è stato
gradualmente aumentato con il passare degli anni. I rail sono shapati per dare
la massima potenza. Le tavole di ultima generazione poi hanno anche dei rail più
spigolosi a poppa e più stretti a prua. Questa forma aumenta la superficie
planante della tavola, aumentando anche il controllo, la potenza e l’efficienza
della tavola. Tutto questo si traduce in maggiore spunto e potenza in strambata,
permettendo di completare la curva a tutta velocità. Ci sono anche due livelli di
mini-wingers: questo accorgimento permette all’acqua di scorrere con più
facilità lungo il rail sottovento, rendendo la tavola ancora più veloce e
reattiva.Sulla chiglia ci sono anche dei cut-outs, realizzati per diminuire la
superficie bagnata ed aumentarne l’efficienza e permettendo di dare il meglio
della performance grazie alla diminuzione dell’attrito. Oltre ai cut-outs ci sono
anche quelle che Starboard definisce planing surface tabs. Queste aree
funzionali sono di solito in corrispondenza del tallone posteriore. Sono state
individualmente sistemate per garantire la massima performance di ogni
singolo modello.
iSonic 117: nuovo profilo della poppa, più stretta appena dopo il marker di
30cm. Questo accorgimento permette alla tavola di avere maggiore potenza ed
essere più libera. Diminuzione dello spessore dei rail a prua in modo da spostare
il volume e centro di gravità verso poppa per aumentare il controllo. Il concavo
sulla coperta è stato spostato più in avanti per rendere la zona tra le strap più
piatta e facilitare la capacità di strambata. Nuovi cut-out per aumentare la
velocità, riducendo la superficie bagnata.
iSonic 117 Wide: nuove Heel-Extensions per aumentare la leva dei talloni. Nuovo
profilo della poppa, più stretta appena dopo il marker di 30cm. Questo
accorgimento permette alla tavola di avere maggiore potenza ed essere più
libera. Nuovi cut-out per aumentare la velocità, riducendo la superficie bagnata.
iSonic 127: nuovo profilo della poppa, più stretta appena dopo il marker di
30cm. Questo accorgimento permette alla tavola di avere maggiore potenza ed
essere più libera. Diminuzione dello spessore dei rail a prua in modo da spostare
il volume e centro di gravità verso poppa per aumentare il controllo. Nuovi cut-
out per aumentare la velocità, riducendo la superficie bagnata.
48
TEST FREEG 5,7 2012TESTO DI Carlo Maranga, Lucio Pinter
Questo che vi prestate a leggere non è il solito test realizzato e scritto da
professionisti, ma le impressioni di quattro amici surfisti del Lago di Garda che
utilizzano da tempo le vele della Challenger Sails e che hanno avuto la possibilità di
provare in anteprima i modelli 2012!
In occasione dell’evento surfistico 100 per Cento Torbole, infatti, la veleria Challenger
Sails ha presentato in anteprima le sue nuove “creazioni” 2012 della linea K.onda per
il wave e FreeG per il freestyle-wave; Claudio Badiali, sail designer, ci ha gentilmente
lasciato in test la vela FreeG 5,7, concedendoci così il privilegio di poter scoprire le
differenze e apprezzare le innovazioni rispetto al modello precedente.
La nuova FreeG, studiata e sviluppata anche quest’anno da Federico Radicioni in
Australia, presenta un nuovo look d’ispirazione australiana con i boomerang
stilizzati. Il design è stato modificato anche se non stravolto; rimane, infatti, la
struttura a 4 stecche in tutte le sue misure (dalla 3,7 alla 6,3), ma ora la stecca di
base non incrocia più il boma garantendo così miglior stabilità e lasciando
comunque un taglio della base della vela sempre alto, ottimo in surfata fra le onde.
Un altro obiettivo che si erano prefissati nello sviluppo, era la riduzione del peso; la
soluzione è stata centrata grazie all’utilizzo per i ferzi superiori del Pentex Px05, un
nuovo tessuto già usato nelle vele da racing delle barche a vela, un materiale che si
è rilevato super resistente e allo stesso tempo leggerissimo, tanto che la vela è più
leggera di oltre 1 chilo rispetto allo scorso anno (per la misura 5,7)! Il Pentex Px5 è
un laminato tramato 05 mil. con fibra di poliestere ad alto modulo (Dynema@ )
imprigionata e laminata all’interno di una pellicola trasparente con l’aggiunta di un
rinforzo ad X “Gatorback” nel film. Questo materiale presenta un’ottima resistenza ai
raggi UV e l’assenza di fenomeni di delaminazione proprio grazie alla presenza dei
rinforzi in Dynema@, materiale dalle proprietà molto simili al kevlar@ ma con la
differenza di essere completamente idrorepellente.
I suoi vantaggi sono:
• leggerezza
• eccellente resistenza all’allungamento
• eccellente resistenza alle abrasioni
• ottima trattenuta delle cuciture
• alta resistenza ai raggi UV...
Ma veniamo alla prova vera, quella in acqua!!
Già nello srotolarla si percepisce che il nuovo materiale non ha nulla a che vedere
coi soliti, è così morbido che potremmo aggomitolarlo a palla senza provocare il
minimo segno. In preda all’emozione, visto che a noi non capita tutti i giorni di poter
provare in anteprima i nuovi modelli, armiamo e ci buttiamo subito in acqua. Il vero
carattere si scopre subito; già dai primi metri la vela trasmette una sensazione di
leggerezza e maneggevolezza impressionanti! In andatura la vela è molto stabile e
anche il centro velico non si sposta minimamente quando la si scarica per entrare
in manovra, rimanendo in questa fase sempre stabile e neutra.
Rimaniamo poi sorpresi dalla sua capacità di accelerare con vento leggero; bastano
due pompate e ci si ritrova già in planata. Purtroppo le condizioni del vento di quei
giorni non ci hanno permesso di provarla in situazione di soprainvelatura, ma
l’impressione e che non la soffra affatto!
La nostra valutazione della nuova FreeG 2012 non può che essere positiva viste le sue
qualità e, se a queste ci aggiungiamo un prezzo contenuto, non possiamo che essere
super soddisfatti.
K.ONDAGrandi novità per il 2012 per la vela K.Onda la wave tuttofare della veleria Challenger
Sails. Anche questa vela è stata sviluppata all’estero, cosa che per una vela wave, è
necessaria visto che da noi le condizioni di onda sono a volte molto belle, ma spesso
incostanti durante l’anno. A differenza della FreeG nata in Australia, la K.Onda è stata
sviluppata da Valter Scotto, trasferitosi a Tenerife da oramai molti anni, per surfare
duro e anche per saltare il più alto possibile (i suoi Forward esitati e i Back Loop
stellari sono famosi in tutte le Isole Canarie!). L’obiettivo pienamente centrato è stato
quello di realizzare una vela “polivalente” da usare in tutte le condizioni wave che si
possono trovare, da condizione side on a side off, trasformando l’assetto della vela
semplicemente dosando la tensione del caricabasso e della bugna, ottenendo una
vela più o meno potente e neutra. Il profilo della vela, con il brevettato “S-Shape”,
permette di avere una stabilità, accelerazione ed equilibrio perfetto sia nei salti che
nelle surfate, dato che nelle raffiche il centro velico rimane “bloccato” senza
spostarsi indietro come spesso avviene. Un feeling nuovo e particolare che è piaciuto
particolarmente a tutti i tester, anche a quelli che usano le metrature piccole per il
freestyle, altra disciplina dove avere una vela che riesce a coniugare la potenza con
la neutralità e facilità di rotazione è fondamentale per portare a termine le manovre
newschool sempre più tecniche ed estreme.
Dimension Boom Luff Battens Mast Imcs Extension Altern. Mast
K.Onda 3.3 136 341 5 340 16 2 -
K.Onda 3.7 142 358 5 340 16 18 -
K.Onda 4 148 369 5 340 16 30 370
K.Onda 4.2 153 382 5 370 17 12 -
K.Onda 4.5 158 393 5 370 17 24 400
K.Onda 4.7 162 402 5 400 19 2 370
K.Onda 5 168 409 5 400 19 10 -
K.Onda 5.3 173 420 5 400 19 20 430
K.Onda 5.7 178 432 5 430 21 2 400
K.Onda 6.2 185 450 5 430 21 20 -
Dimension Boom Luff Battens Mast Imcs Extension Altern. Mast
Free.G 3.7 147 368 4 340 16 28 370
Free.G 4.2 154 387 4 370 17 18 -
Free.G 4.5 158 396 4 370 17 26 400
Free.G 4.7 162 401 4 400 19 2 -
Free.G 5.0 166 412 4 400 19 12 -
Free.G 5.3 171 424 4 400 19 24 -
Free.G 5.7 178 434 4 430 21 4 -
Free.G 6.3 182 453 4 430 21 24 -
50
IQ La IQ 2011 ha definito il concetto di New School wavesailing partendo da zero.
La sua discendente però ha ancora più controllo, maneggevolezza e libertà di
movimento sulle onde. Il design ultra compatto assieme al veloce ingresso in
planata regala una simbiosi senza precedenti, che ti porterà a nuovi livelli di
wavesailing. È leggera come una piuma ma ha una potenza devastante. È la
bambina di Thomas Traversa ed ora anche Alex Mussolini ha contribuito con la
sua esperienza. La IQ è leggera, potente e radicale. Resterai esterrefatto
vedendo quanto riesci ad andare profondo nella sezione critica dell’onda. La
sua performance poi raggiunge il picco in coppia alle moderne tavole con
assetto multifin, garantendo ottima portanza anche con onde mosce.
Peter Munzlinger: “Con Alex e Thomas, il nostro team di waveriders è davvero
eccezionale ed estremo. Le loro impressioni e feedback ci hanno aiutato
parecchio ad estremizzare ulteriormente le IQ. Questi due si fanno tutto il
range, fino alla 3.3!”.
Il leech più raffinato e top leggermente più arrotondato garantiscono un twist
più progressivo e controllato anche con vento forte. Il nuovo layout con Radial
Panel assicura una distribuzione ottimale della potenza anche in situazioni
estreme. È stata anche aggiunta una nuova misura al range, la 3.3, per arrivare
fino alla 5.7, in quanto la nuova Pure copre al meglio le misure tipiche per il
freestyle. La parte inferiore della finestra nella zona più a rischio della vela è
stata ulteriormente rinforzata ed è assolutamente a prova di proiettile. La IQ ha
4 stecche sulle misure dalla 3.3 a 5.0 mentre la 5.3 e 5.7 hanno 5 stecche per
maggiore stabilità. In generale quindi, il range è stato rivisto e raffinato in toto.
Thomas Traversa: “È davvero un’ottima sensazione quando la tua bambina
cresce e diventa così irresistibile. La seconda generazione delle IQ mi permette
di spaccare il lip ancora più facilmente. È perfetta per il mio stile alla surf da
onda e mi da anche un sacco di potenza e spinta quando ne ho bisogno!”
CROSSPiù vele con meno alberi, per tenere il tuo quiver il più piccolo possibile! Una
vela da freeride di ultima generazione, che non ha solo lasciato a bocca aperta
tutti i team di tester in giro per il mondo, ma anche tutti i rider. Veloce ed agile,
la Cross rappresenta la sintesi perfetta tra una vela wave ed una race. La
nuova Cross offre una performance ancora più estrema ed è più duratura che
mai. La facilità d’utilizzo e maneggevolezza è rimasta inalterata.
Peter: “Non esiste un rider che non si diverta con la nuova Cross. Che sia
velocità o manovre, il design è perfetto per entrambi i compiti.”
Ross Williams: “Sono davvero sorpreso di quanto reattiva, diretta e facile sia la
nuova Cross, permettendoti di planare a tutta velocità e gestendo le raffiche
alla perfezione. Passo anche tutti i rider coi camber. Amo usare questa vela
anche con onda piccola o in condizioni di slalom con vento forte. Riesco a
saltare sempre più alto! Faccio solo un po’ più attenzione nei wipeout, in
quanto le stecche tubolari in composito potrebbero non resistere a certe
cadute.”
IQ Size Mast Imcs Luff Boom Base Batt. Head/Top Cams Recom. Mast
3.3 370 17 340 140 0 4 Vario 0 Gaastra 75 RDM
3.6 370 17 353 141 0 4 Vario 0 Gaastra 75 RDM
4.0 370 17 372 150 2.5 4 Vario 0 Gaastra 75 RDM
4.2 370 17 378 155 10 4 Vario 0 Gaastra 75 RDM
4.5 370 17 390 159 22.5 4 Vario 0 Gaastra 75 RDM
4.7 370 17 394 164 25 4 Vario 0 Gaastra 75 RDM
5.0 400 19 404 169 5 4 Fixed 0 Gaastra 100 RDM
5.3 400 19 416 176 17.5 5 Fixed 0 Gaastra 100 RDM
5.7 430 21 432 182 2.5 5 Fixed 0 Gaastra 100 RDM
CROSSSize Mast Imcs Luff Boom Base Batt. Head/Top Cams Recom. Mast
4.8 400 19 407 167 7.5 5 Vario 0 Gaastra 75 RDM
5.2 400 19 421 173 22.5 5 Vario 0 Gaastra 75 RDM
5.6 430 21 434 177 5 5 Fixed 0 Gaastra 75 RDM
6.0 430 21 444 186 15 5 Fixed 0 Gaastra 75 RDM
6.4 430 21 454 193 25 5 Fixed 0 Gaastra 75 RDM
6.9 460 25 464 207 5 5 Fixed 0 Gaastra 75 RDM
7.4 460 25 477 218 17.5 5 Fixed 0 Gaastra 75 RDM
51
GURULa GURU 2012 offre comfort imbattibile anche con vento forte, morbidezza ed
elasticità, con potenza costante sul braccio anteriore. Maneggevolezza top nella
punta delle dita, che permettono di neutralizzarla con facilità durante le transizioni.
È stata installata una finestra ancora più cristallina ed una costruzione interamente
in X-ply, che assicura ottima resistenza e leggerezza, con un’ottima potenza e
controllo inimitabile con vento forte. Per il 2012 è stato ridotto drasticamente il peso
complessivo, per dare una maggiore reattività in acqua.
PRO™ CONSTRUCTION è la costruzione più avanzata di casa Goya che combina
leggerezza ed un’eccellenza longevità grazie alla combinazione dell’X-Ply col
tessuto così all’avanguardia. Queste vele al top della gamma, sono state munite
di bande di controllo della tensione e deformazione in carbonio, con Carbon
Stretch Control™ e la Poly Clew™, bugna angolata ed i pannelli rinforzati col
sistema Kevlar® Real Frame™ .
Guru Size Luff Boom Top Rdm Bat. Materials
Control Wave 2.7 310 128 Adjust 340/15 4 Scrim, X-Ply, Ever Clear Window
Control Wave 3.0 327 134 Adjust 340/15 5 Scrim, X-Ply, Ever Clear Window
Control Wave 3.3 348 140 Adjust 340/15 5 Scrim, X-Ply, Ever Clear Window
Control Wave 3.7 376 145 Adjust 370/17 5 Scrim, X-Ply, Ever Clear Window
Control Wave 4.0 393 150 Adjust 370/17 5 Scrim, X-Ply, Ever Clear Window
Control Wave 4.2 397 155 Adjust 370/17 5 Scrim, X-Ply, Ever Clear Window
Control Wave 4.5 407 159 Fixed 400/19 5 Scrim, X-Ply, Ever Clear Window
Control Wave 4.7 417 163 Fixed 400/19 5 Scrim, X-Ply, Ever Clear Window
Control Wave 5.0 427 167 Fixed 400/19 5 Scrim, X-Ply, Ever Clear Window
Control Wave 5.3 437 175 Fixed 430/21 5 Scrim, X-Ply, Ever Clear Window
Control Wave 5.6 447 179 Fixed 430/21 5 Scrim, X-Ply, Ever Clear Window
ECLIPSEL’ECLIPSE 2012 è la vela ideale per il power wave in giro per il mondo. Spinge al
massimo anche con vento leggero ed è immediata e reattiva, assicurando ottimo
controllo anche con vento forte. L’Eclipse è costruita con x-ply e tessuto, rendendola
davvero antiproiettile. Per il 2012 la vela è stata notevolmente alleggerita per
assicurare una maggiore maneggevolezza e controllo in acqua, il tutto con grande
resistenza e costruzione avanzata. Per concludere poi, la nuova Eclipse ha ancora più
potenza sul braccio anteriore, per maggiore controllo con vento forte.
Eclipse Size Luff Boom Top Rdm Bat. Materials
Power Wave 3.4 352 142 Adjust 340/15 5 Scrim, X-Ply
Power Wave 3.7 372 148 Adjust 370/17 5 Scrim, X-Ply
Power Wave 4.0 380 151 Adjust 370/17 5 Scrim, X-Ply
Power Wave 4.2 387 155 Adjust 370/17 5 Scrim, X-Ply
Power Wave 4.5 397 160 Adjust 370/17 5 Scrim, X-Ply
Power Wave 4.7 407 165 Fixed 400/19 5 Scrim, X-Ply
Power Wave 5.0 417 170 Fixed 400/19 5 Scrim, X-Ply
Power Wave 5.3 427 175 Fixed 400/19 5 Scrim, X-Ply
Power Wave 5.7 442 180 Fixed 430/21 5 Scrim, X-Ply
Power Wave 6.2 457 189 Fixed 430/21 5 Scrim, X-Ply
Power Wave 6.8 472 199 Fixed 460/25 5 Scrim, X-Ply
ECLIPSE MONOPer un peso ancora più ridotto ed una risposta ancora più immediata, Goya produce
da quest’anno anche una versione in Monofilm dell’ECLIPSE, chiamata appunto
Eclipse Mono, in cui la finestra principale non è realizzata in X-Ply ma con Monofilm
da 7 MM. È disponibile nelle stesse misure della sua sorella. La finestra in Mono
assicura una maggiore visibilità ed anche una sensazione leggermente più vivace
per tutti coloro che vogliono spremere la performance del loro materiale fino
all’ultimo. L’Eclipse Mono 2012 è perfetta anche per il Freestyle e Freestyle-wave, in
quanto offre ancora più potenza e spinta rispetto alla versione originale,
combinando ottima spinta con vento leggero a controllo preciso con vento forte.
BANZAILa nuovissima BANZAI a quattro stecche è la vela realizzata per il power wave e
le manovre, anche con vento leggero, con una potenza costante ed efficiente.
L’utilizzo di film iperleggero, combinato a solo 4 stecche, rende la costruzione
assolutamente leggerissima. Per raggiungere la massima stabilità, utilizziamo
poi il nostro Carbon Fiber Stretch Control System che controlla la distribuzione
del carico su tutta la vela, mentre la grande finestra in monofilm offre
un’eccezionale visibilità.
L’enorme range della BANZAI, anche con condizioni leggere, si raggiunge grazie
alla sua leggerezza e reattività. Quando accoppiata ad una moderna tavola
voluminosa multi fin, la BANZAI ti permette di usare una misura più piccola di
prima. Per esempio la combinazione Custom Quad 84 e 4.6 BANZAI corrisponde
ad una 5.0 GURU o ECLIPSE. Il concetto della BANZAI è quello di creare quanta più
spinta possibile, anche nelle vele più piccole. Grazie alla potenza centrale e la
penna stretta, la BANZAI plana molto velocemente, con risposta immediata nelle
manovre. È facilissimo regolare la vela per ottenere subito il massimo da ogni
condizione. L’enorme finestra in monofilm assicura perfetta visuale,
permettendoti di tracciare la tua traiettoria immaginaria in acqua per poi
seguirla a tutta velocità.
Banzai Size Luff Boom Top Rdm Bat. Materials
Quad Wave 3.3 348 141 Adjust 340/15 4 Scrim, Monofilm
Quad Wave 3.6 363 146 Adjust 340/15 4 Scrim, Monofilm
Quad Wave 3.9 378 152 Fixed 370/17 4 Scrim, Monofilm
Quad Wave 4.3 393 157 Fixed 370/17 4 Scrim, Monofilm
Quad Wave 4.6 413 162 Fixed 400/19 4 Scrim, Monofilm
Quad Wave 4.9 423 167 Fixed 400/19 4 Scrim, Monofilm
52
FORCEPower Wave. La Force è la vela personale di Robby. Progettata con un aspect ratio
moderato uno shape potente rinforzato dai pannelli dell’albero in twin scrim con
5 stecche, la Force ha un’accelerazione eccezionale, un range ottimo e pressione
distribuita equamente su entrambe le mani. Funziona molto bene sia in
condizioni offshore che onshore.
Size Luff Boom Head Batt. Cams Recom. Mast Weight
3.0 320 125 vario 4 0 RDM 90 340 2.25
3.4 348 133 vario 4 0 RDM 90 340 2.62
3.7 360 139 vario 5 0 RDM 90 370 2.85
4.0 378 144 vario 5 0 RDM 90 370 2.96
4.2 390 148 vario 5 0 RDM 90 370 3.06
4.5 400 152 vario 5 0 RDM 90 400 3.17
4.7 412 157 vario 5 0 RDM 90 400 3.27
5.0 422 161 vario 5 0 RDM 90 400 3.37
5.3 435 168 vario 5 0 RDM 90 430 3.48
5.7 442 175 vario 5 0 RDM 90 430 3.52
6.2 455 181 fixed 5 0 RDM 90 430 3.68
MOTO Freeride, Freestyle, Wave vento leggero. Per i rider che cercano una perfetta
performance all-around, massima versatilità ed una sensazione di leggerezza.
Realizzata con un aspect ratio moderato ed uno shape con potenza mediamente
avanzata grazie all’impiego di un pannello in single scrim a 5 stecche, la Moto
offre potenza da vendere, planata anticipata e ottima capacità di saltare.
Size Luff Boom Head Batt. Cams Recom. Mast Weight
5.5 438 172 vario 5 0 RDM 60 430 3.63
6.0 453 181 vario 5 0 RDM 60 430 3.81
6.5 465 194 fixed 5 0 SDM 60 460 3.91
7.0 475 198 fixed 5 0 SDM 60 460 4.07
SESSION All-Around Wave. Sideshore surfer e rider più leggeri. Progettata con un aspect ratio
moderato uno shape con potenza avanzata con l’utilizzo di pannello singolo in Dacron
e 5 stecche, la Session è molto morbida tra le mani, con ottimo controllo ed una
pressione bilanciata sulla mano posteriore. Ha un sacco di potenza disponibile, ma
si neutralizza facilmente grazie alla sua costruzione tecnologicamente avanzata.
Size Luff Boom Head Batt. Cams Recom. Mast Weight
3.7 362 134 vario 5 0 RDM 90 370 2.82
4.0 380 140 vario 5 0 RDM 90 370 2.94
4.2 393 144 vario 5 0 RDM 90 370 3.06
4.5 402 148 vario 5 0 RDM 90 400 3.13
4.7 412 152 vario 5 0 RDM 90 400 3.26
5.0 422 157 vario 5 0 RDM 90 400 3.34
5.3 435 163 vario 5 0 RDM 90 430 3.54
5.7 443 172 vario 5 0 RDM 90 430 3.58
BOXERCompact Wave e Freestyle. Per i wave sailor specializzati in condizioni comuni, che
cercano il massimo della versatilità e range. Questa è la vela preferita dai rider new-
school Kai Lenny e Julien Taboulet. Progettata con un aspect-ratio molto basta ed
outline radicale e shape unico, la Boxer riduce al minimo il peso in rotazione,
rendendola facilissima da maneggiare e con una potenza estremamente bilanciata.
Grazie alla sua bugna estremamente corta, la Boxer è la vela ideale per le attuali
manovre aeree che sono sempre più estreme.
Size Luff Boom Head Batt. Cams Recom. Mast Weight
3.6 345 142 vario 4 0 RDM 90 340 2.75
4.0 360 148 vario 4 0 RDM 90 340 2.85
4.4 378 153 vario 4 0 RDM 90 370 2.98
4.7 390 155 vario 4 0 RDM 90 370 3.08
5.0 405 161 vario 4 0 RDM 90 400 3.25
5.4 418 167 vario 4 0 RDM 90 400 3.34
5.8 435 172 vario 4 0 RDM 90 430 3.54
6.2 451 181 vario 4 0 RDM 90 430 3.62
53
THE FLY2È una vela leggera e morbida perfetta per le condizioni di wavesailing down the
line. Ha un profilo compatto ed un outline a 4 stecche che garantisce ottima
stabilità e potenza, senza troppa spinta sulla mano posteriore, dando al rider un
ottimo controllo durante le manovre. La Fly2 è la vela perfetta per i moderni
setup delle tavole multi-pinna. La nuova curvatura della tasca d’albero sulla FLy2
rende la vela più neutra e stabile rispetto agli anni passati. La potenza è piuttosto
avanzata e nella parte bassa della vela, permettendo alla vela di essere
immediatamente resa neutra in manovra, a seconda della necessità del rider.
L’alta tensione di caricabasso, grazie alla curvatura della tasca più verso il
basso, permette di stabilizzare ulteriormente il profilo della vela.
Size Luff Boom Base Batt. Cams Ideal Mast Top Finishing
3.2 342 137 2 4 0 340 Vario Top
3.6 346 142 6 4 0 340 Vario Top
3.9 360 148 20 4 0 340 Vario Top
4.2 370 153 30 4 0 340 Vario Top
4.5 382 158 12 4 0 370 Fixed Head
4.8 394 163 24 4 0 370 Fixed Head
5.1 410 169 10 4 0 400 Fixed Head
5.4 422 173 22 4 0 400 Fixed Head
COMBATÈ la vela wave all-round per eccellenza. Performa al top in qualsiasi condizione,
da enormi schiume onshore ad onda perfetta e formata con vento sideoff. È il
perfetto mix tra versatilità e performance. La Combat è costruita per essere più
resistente per tutti quei rider hardcore che attaccano il lip con aggressività, e
che vogliono la massima longevità dal loro rig. La potenza ed il profilo sono stati
leggermente abbassati in modo che la vela sia ancora più versatile, dando
potenza quando necessaria e permettendo al rider di cazzarla meno di
caricabasso. È stato anche aumentato lo spessore della tramatura nella finestra
centrale per essere ancora più resistente agli strappi.
Size Luff Boom Base Batt. Cams Ideal Mast Top Finishing
3.7 355 148 16 5 0 340 Vario Top
4.0 365 152 26 5 0 340 Vario Top
4.2 372 156 32/2 5 0 340/370 Fixed Head
4.5 381 160 12 5 0 370 Fixed Head
4.7 389 164 20 5 0 370 Fixed Head
5.0 404 168 4 5 0 400 Fixed Head
5.3 416 172 16 5 0 400 Fixed Head
5.6 428 176 28 5 0 400 Fixed Head
FIREFLYÈ una vela da freestyle/wave leggera e potente con un’accelerazione esplosiva. Si
sente perfettamente a suo agio tra le onde, portando anche i trick di freestyle
moderni tra le onde. Dalle Air Chachoo agli E-Slider, questa vela è aggressiva e
morbida allo stesso tempo.
Grazie al boma più corto e l’albero più lungo, c’è meno turbolenza. Questa
combinazione infatti alza leggermente la distribuzione della potenza sulla vela,
creando un profilo davvero stabile e ottima potenza per permettere al rider di
staccare senza fatica, restando in pieno controllo anche durante le rotazioni
più difficili. Il tutto sempre con una penna piuttosto ridotta per renderla
leggera.
Size Luff Boom Base Batt. Cams Ideal Mast Top Finishing
4.9 412 161 12 5 0 400 Fixed Head
5.3 426 167 26 5 0 400 Fixed Head
5.7 439 173 10 5 0 430 Fixed Head
6.1 453 183 24 5 0 430 Fixed Head
6.5 461 191 32/2 5 0 430/460 Fixed Head
6.9 476 197 46/16 5 0 430/460 Fixed Head
ATLASPotenza e stabilità con spinta costante, permettendo di coprire un ampio range
di vento e varietà di condizioni. Plana molto velocemente ed ha la massima
potenza che una vela wave possa offrire. L’Atlas è perfetta per risalire senza il
minimo sforzo, passando le onde che rompono, ed accelerando immediatamente
per farti volare nel cielo.
L’alta tensione superficiale stabilizza il profilo, rendendola una vela molto
reattiva e che copre un ampio range di vento. Il twist progressivo mantiene il
profilo e la potenza nella zona intermedia della vela, dando potenza costante e
permettendo di risalire sopravento, permettendo anche però di sventare quando
le raffiche diventano troppo forti.
Size Luff Boom Base Batt. Cams Ideal Mast Top Finishing
4.0 363 155 24 5 0 340 Vario Top
4.2 372 159 32/2 5 0 340/370 Fixed Head
4.5 382 163 12 5 0 370 Fixed Head
4.7 392 167 22 5 0 370 Fixed Head
5.0 407 172 8 5 0 400 Fixed Head
5.4 419 177 20 5 0 400 Fixed Head
5.8 434 183 4 5 0 430 Fixed Head
6.2 446 187 16 5 0 430 Fixed Head
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HFLa HF è stata realizzata come vela di passaggio da una vela base free move ad una
vela da windsurf che assicura puro divertimento in acqua, facendo assaporare al
rider la libertà assoluta e pura gioia che solo il windsurf può offrire. Una vela
davvero facile da portare, con diversi accorgimenti realizzativi a seconda delle
misure. La facilità nel maneggiarla e velocità dell’intero range ti sorprenderanno e
ti permettono di goderti la semplicità e gioia di fare windsurf. Caratteristiche a
seconda delle misure:
4.0 – 4.7 = Realizzate come vele all-round wave adatte alle condizioni più disparate.
5.2 – 5.8 = Realizzate per il freewave sailing e massimo comfort su tavole freeride e
freewave, provare manovre basilari e surfare le prime onde.
6.5 – 7.2 – 8.0 = Imperniate soprattutto sulla stabilità, planata anticipata, ottimo
range di vento e potenza, tutto per sfruttare al meglio le potenzialità della tua tavola
freeride o free slalom.
9.0 = La misura più grossa che garantisce un sacco di potenza per planare anche
con pochissimo vento. La costruzione a sette stecche permette un twist progressivo
della vela, la cui comodità è paragonabile solo alle vele con camber.
Misure Albero ideale Lunghezza Albero Boma Vario Top Stecche
4.0 400 389 151 Sì 5
4.7 400 412 165 No 5
5.2 400 429 177 Sì 5
5.8 430 444 188 Sì 5
6.5 430 455 198 Sì 6
7.2 460 467 208 No 6
8.0 460 493 213 No 6
9.0 490 519 234 No 7
SALTLa nuovissima SALT a 4 stecche è la vela wave radicale di Point-7, ed una nuova
frontiera delle vele wave, costruita appositamente per distruggere le creazioni
tubolari di madre natura. Realizzata con un esclusivo X-ply di alta qualità e resistente
agli UV. La vela è stata progettata con attenzione meticolosa ai minimi dettagli in
modo da assicurare il perfetto equilibrio tra peso minimo della vela e costruzione
iper resistente. La Salt ha 4 stecche, è super compatta e con uno shape e tensione
superficiale appositamente realizzati per assicurarne la massima stabilità. La
lunghezza ridotta sia d’albero che di boma rendono la vela molto leggera, e grazie
alla costruzione si riesce ad ottenere un minore peso in rotazione, dando nuove
possibilità al rider in termini di manovre sulle onde. Questo, combinato con una
potenza stabile e maneggevolezza istantanea permette un’estrema libertà di
manovra. La Salt è la vela perfetta per il wave/freestyle, specialmente per il rider che
vuole fare tutti i trick di nuova generazione, grazie ad una vela compatta che è più
reattiva e viva col vento leggero, ed offre una performance dinamica ed immediata
che risponde istantaneamente all’input del rider.
Misure: 3.7 / 4.1 / 4.4 / 4.7 / 5.0 / 5.3 / 5.7 Stecche: 4
SADO 2GLa SADO 2G combina potenza e spinta in modo da dare al rider controllo assoluto. La
spinta proietta il rider verso il lip dell’onda, indipendentemente dall’angolo del vento,
rendendo questa vela il partner ideale per tutti i waver hardcore, in ogni condizione.
La SADO 2G ha immense quantità di potenza, permettendo ai rider più leggeri di
usare misure più piccole rispetto al normale, approfittando della stabilità rinnovata,
grazie all’introduzione di un profilo ancora più profondo. Assieme ad un twist
armonioso e progressivo, il range di vento coperto dalla SADO 2G è stato portato al
livello successivo, e può gestire qualsiasi condizione che madre natura abbia da
proporre! Il twist sulla stecca superiore controlla l’intero profilo della vela,
catturando il vento durante i cutback e regolandone il comportamento nelle
rotazioni e nei salti. La balumina angolata e tagliata dritta è stata realizzata
appositamente per ottenere la massima potenza ed equilibrio, permettendo di fare
tutte le nuove manovre new school. Il profilo avanzato della vela produce una potenza
eccezionale, senza però sviluppare troppa potenza e spinta sulla pinna, lasciando al
rider la scelta tra tavole single o multifin.
Misure Albero ideale Lunghezza Albero Boma Vario Top Stecche
3.3 340 340 138 Sì 5
3.7 340 357 144 Sì 5
4.0 340 370 149 Sì 5
4.2 370 381 149 Sì 5
4.5 370 392 153 Sì 5
4.7 370 399 155 Sì 5
5.0 400 411 162 Sì 5
5.4 400 423 167 Sì 5
5.9 430 439 175 NO 5
6.4 430 453 184 NO 5
S!CKLa nuova S!CK ha le stesse qualità della vela wave Sado 2G ma ha un design
assolutamente unico, realizzato appositamente per i rider più leggeri e giovani,
assicurando una risposta immediata del rig, in modo da ottenere la stessa reattività
e flessibilità di cui possono usufruire i rider più pesanti. Costruita usando solamente
tessuti ultra resistenti ai raggi UV, la S!CK offre un peso ridotto e longevità,
garantendo la massima manovrabilità ed agilità in acqua. La costruzione a 4 stecche
supporta perfettamente il profilo della vela, assicurandone l’ottima stabilità anche
con vento forte, con facilità di utilizzo. L’ampio range di condizioni coperto della S!CK
la rende la vela perfetta per fare bordi in acqua piatta, o freestyle o sfidando gli
elementi tra le onde. La S!CK è la compagna perfetta per tutti i rider della nuova
generazione, trovando il mix perfetto tra funzionalità e divertimento.
Misure Albero ideale Lunghezza Albero Boma Vario Top Stecche
2.4 300 280 123 Sì 4
3.1 300 300 133 Sì 4
3.8 300 328 144 Sì 4
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La factory grossetana continua il proprio percorso anche nella produzione
delle vele da windsurf ed espande la propria gamma con l’introduzione di una
nuova vela wave compatta a quattro stecche “The Four” che abbiamo già
presentato sullo scorso numero.
La “The Four” andrà ad affiancare la linea hardcore wave “Vogue” che per il
2012 viene riproposta uguale a se stessa, ma disponibile anche in nuove
colorazioni. La SuperStyle (vela dal programma power wave e freestyle) si
presenta alla nuova stagione non solo con un look rinnovato e più aggressivo,
ma anche con un nuovo profilo sviluppato per eseguire le nuove manovre in
potenza. Confermate anche le vele freeride Evolution ed Evolution X, così come
la vela freerace Fire, che però ha subito un bel lavoro di alleggerimento e di
sviluppo sulla base e sulla distribuzione dei grassi.
Completano la gamma la linea Wassup e Grom Style, dedicate agli amanti del
SUP con la vela e alle nuove generazioni di ragazzini plananti, e le linee scuola
Kid Joy e Easy ride sviluppate per i primi passi sulla tavola da windsurf di bimbi
e adulti.
Model Boom Luff Batt. Recom. Boom Recom. Mast Head
Vogue 3.3 140 346 5 Wave Vogue 135-190 Vogue RDM C75 370 Adjust.
Vogue 3.7 144 375 5 Wave Vogue 135-190 Vogue RDM C75 370 Adjust.
Vogue 4.0 147 392 5 Wave Vogue 145-205 Vogue RDM C75 370 Adjust.
Vogue 4.2 154 393 5 Wave Vogue 145-205 Vogue RDM C75 370 Adjust.
Vogue 4.5 156 407 5 Wave Vogue 145-205 Vogue RDM C75 370 Fixed
Vogue 4.7 161 418 5 Wave Vogue 145-205 Vogue RDM C75 400 Fixed
Vogue 5.0 168 429 5 Wave Vogue 145-205 Vogue RDM C75 400 Fixed
Vogue 5.3 174 438 5 Wave Vogue 145-205 Vogue RDM C100 430 Fixed
Vogue 5.6 178 447 5 Wave Vogue 145-205 Vogue RDM C100 430 Fixed
SuperStyle 3.3 T.B.C. T.B.C. 5 T.B.C. T.B.C. T.B.C.
SuperStyle 3.3 T.B.C. T.B.C. 5 T.B.C. T.B.C. T.B.C.
SuperStyle 4.2 158 385 5 Super Style 145-205 Vogue C75 370 Adjust.
SuperStyle 4.5 159 402 5 Super Style 145-205 Vogue C75 370 Adjust.
SuperStyle 4.7 163 410 5 Super Style 145-205 Vogue C75 400 Adjust.
SuperStyle 5.0 167 415 5 Super Style 145-205 Vogue C75 400 Fixed
SuperStyle 5.2 170 420 5 Super Style 145-205 Vogue C75 400 Fixed
SuperStyle 5.7 178 438 5 Super Style 145-205 Vogue C75 430 Fixed
SuperStyle 6.2 185 457 5 Super Style 160-220 Vogue C75 460 Fixed
56
MISSION XHardcore Wavesailing. Realizzata appositamente per down the line wavesailing,
ideale anche per i rider più leggeri. Vela wave orientata alle manovre con reattività
immediata. Leggera tra le mani ed estremamente morbida. Super capacità di
depotenziamento al momento critico della manovra. Altissima tecnologia nei
materiali, costruzione e realizzazione. Costruzione interamente in X-ply a prova di
proiettile. Francisco Porcella I-69: “La Mission X è la vela più resistente e forte del
quiver Simmer, e puoi essere tranquillo e surfare con tutta l’aggressività che hai in
corpo senza che la vela abbia un graffio, anche dopo i wipeout peggiori. Sempre più
leggera tra le mani, e grazie anche all’outline più compatto, la vela risulta sempre
più maneggevole e soprattutto perdona molto nei momenti critici. È l’unica vela che
mi fido ad usare durante una giornata grossa a Jaws”.
Le novità introdotte per il 2012 sono:
- Pannelli più leggeri senza intaccare la longevità.
- Q-Ply da 2 mm.
- Curva d’albero diminuita per rilasciare meglio la potenza e la turbolenza in penna
rendendo la vela più reattiva.
- Profilo più compatto.
- Tasche delle stecche più strette per una maggiore stabilità del profilo.
Misure: 2.7 / 3.0 / 3.3 / 3.7 / 4.0 / 4.2 / 4.5 / 4.7 / 5.0 / 5.3 / 5.6 / 6.1
IRONIbrida Wave. Potenza e spinta con vento leggero, controllo con vento forte. Ampio
range di regolazione permettendo di sfruttare al meglio le condizioni comuni. Adatta
ad un ampio range di rider, specialmente i più pesanti, ma anche per quelli più
piccoli che però cercano una vela potente più piccola. Il design compatto assicura la
stabilità della vela, facilitandone la maneggevolezza in aria, rendendola la vela ideale
per saltare con vento forte. La Iron ha una potenza costante ed un profilo stabile che
copre un ampio range di vento.
Thomas Persson: “Le Iron 2012 sono ancora più aggressive sia nel look che nella
performance, con una maggiore leggerezza e controllo senza pari. Il suo entusiasmo
contagia il rider e ti da la sicurezza per provare nuove manovre.”
Le novità introdotte per il 2012 sono:
- Pannelli più leggeri senza intaccare la longevità.
- Pannelli in X-Ply sull’albero sopra la terza stecca.
- Profilo più compatto.
- Tasche delle stecche più strette per una maggiore stabilità del profilo.
Misure: 3.7 / 4.0 / 4.2 / 4.5 / 4.7 / 5.0 / 5.3 / 5.7 / 6.2 / 6.7
ICONVela Wave per ogni condizione. Profilo potente per versatilità ed adattabilità
globali. Vela wave orientata alle manovre con una reattività immediata. Estrema
capacità di depotenziamento nel momento critico della manovra e facile da
maneggiare. Costruzione molto forte e resistente. Ampie possibilità di
regolazione. Più bugna per una potenza più aggressiva e meno boma per una
potenza più morbida e una sensazione più leggera tra le mani.
Ben Proffit K-800: “Che sia ad Ho’okipa o a Rhosneigr, la Icon è la mia arma
preferita. Sia in condizioni side o onshore, con onde di un albero o di 15cm, sia
su reef che su beach break, la Icon è la vela per me. Ha un sacco di potenza
anche con vento leggero ed è iper stabile nella parte alta. Mischia il tutto con
resistenza e qualità al top e capirai perché il mio furgone ne è pieno.”
Le novità introdotte per il 2012 sono:
- Peso ridotto grazie all’utilizzo di pannelli in Q-Ply da 2mm nel terzo superiore
della vela.
- Pannelli in X-Ply sull’albero sopra la terza stecca.
- Profilo più compatto.
- Tasche delle stecche più strette per una maggiore stabilità del profilo.
Misure: 3.4 / 3.7 / 4.0 / 4.2 / 4.5 / 4.7 / 5.0 / 5.3 / 5.6 / 5.9 / 6.2
BLACKTIPVela Wave e Freestyle aggressiva a 4 stecche. Versatile vela Wave/Freestyle che
genera un sacco di potenza e velocità per farti volare sulle onde, avendo però
una piuma tra le mani, lasciandoti tutta la libertà di slashare i trick senza fatica.
Ottima potenza con poco vento e balumina a taglio alto con boma corto per
aumentarne la maneggevolezza. Estrema capacità di depotenziamento nel
momento critico della manovra e facile da maneggiare.
Klaas Voget G-4: “La caratteristica principale delle nuove Blacktip è che
assicurano una spinta costante sulle onde e ti permette di spostarti sempre,
anche quando l’onda è piuttosto moscia. Anche se il tuo timing non è perfetto, la
Blacktip ti da la possibilità di sistemarti e colpire il lip con forza.” Le novità
introdotte per il 2012 sono:
- Q-ply da 2mm
- Aggiunta un’altra banda di stretch control dalla bugna alla stecca n°1.
- Angolo maggiore delle stecche 1 e 2.
- Stecca n°3 rettangolare per maggiore stabilità.
- Maggiore spinta in avanti e potenza morbida per dare il meglio con tavole quad.
Misure: 3.4 / 3.7 / 4.0 / 4.2 / 4.5 / 4.7 / 5.0 / 5.3 / 5.6 / 5.9
58
The winner! Michael Rossmeir, è stato capace di eseguire lesue radicali power freestyle move ad altezze incredibili.
59
Robert Hofmann, primo classificato Master.
DAY 1 MERCOLEDI 29 GIUGNO
Ore 12:00 Skipper’s meeting in Conca d’Oro con tutti e
30 gli atleti presenti a questa edizione 2011 della Shaka
Bump&Jump. Segnaliamo che gli atleti hanno avuto
vitto e alloggio gratuito per i due giorni di gara senza
nemmeno dover pagare l’iscrizione. Vengono illustrati i
parametri di giudizio che sono: Overall Impressions,
varietà delle manovre, spettacolarità. Non bisogna fare
sempre e solo le stesse manovre e soprattutto bisogna
chiuderle in piedi! Alle 12:30 entra una decisa Ora,
quasi tutti i rider sono indecisi fra usare la vela piccola
o quella più grande. Alle 13:30 parte lo spettacolo
sopravento alla Conca con tutti i rider che saltano e
provano le loro migliori manovre. Il vento non è
fortissimo ma l’onda spinge bene verso l’alto perché il
Super Star è pieno di gente! Fantastico il Back Loop
chiuso dall’outsider Frank Lewisch. Subito in evidenza
Michael Rossmeier con manovre Freestyle come Kulo,
Burner, Ponch ecc… eseguite ad altezze spaziali. In gran
forma anche i nostri Mattia Fabrizi e Gabriele
Varrucciu. Dopo due ore di passaggi ininterrotti della
Super Star come da programma tutti i rider ritornano
in spiaggia. I sorrisi e i racconti dei peggiori e più
divertenti wipe out si sprecano. Questo è il vero spirito
di questa gara e i sorrisi stampati sui volti dei rider
sono la vittoria degli organizzatori! Ore 20:00 tutti a
cena a Villa Cian per una pizza in compagnia.
DAY 2 GIOVEDI 30 GIUGNO
Stessa ora, stesso posto e rider ancora più motivati
per distinguersi in classifica. Il vento oggi è un po’ più
forte ma l’onda spinge meno perché ci sono meno
spettatori sulla Super Star. Ore 13:30 iniziano le danze.
Tutti i rider danno il massimo, i wipe out rendono il
tutto ancora più divertente e spettacolare! Dopo due
ore di salti si ritorna in spiaggia e ci si prepara per la
festa finale con la premiazione e il party in Conca,
questa è diventata ormai una delle serate più cool di
Torbole. Ore 20:00 pasta per tutti, poco dopo si iniziano
a vedere le foto del fotografo ufficiale dell’evento,
FotoFiore, proiettate sul mega schermo direttamente al
prato della Conca. L’action c’è e il pubblico sembra
apprezzare. Ma è l’ora delle premiazioni e Robert
Hofmann prende il microfono e inizia a ringraziare gli
sponsor che hanno reso possibile tutto questo.
Sponsor ufficiali: Quiksilver - Naish
Co - Sponsor: Shaka Surf Shop & Shaka Surf Center
Hotel Santoni & Hotel Residence Torbole
Premi da: Naish - Freestyle - DC - Protest - Choco Fins
È il turno ora di premiare gli atleti e la classifica dei
primi 3 è…
CLASSIFICA SHAKA BUMP&JUMP 2010
1. MICHAEL ROSSMEIER (F2/Gaastra)
2. FABRIZI MATTIA (Fanatic/North Sails)
3. GABRIELE VARRUCCCIO (Naish)
JUNIORES
1. Francesco Cappuzzo (RRD/MaverX)
MASTER
1. Robert Hofmann (RRD/North Sails)
60
4 ore in due giorni di salti ininterrotti! La gara piùdivertente dell’anno. Il rider in action è Marco Vinante.
4 ore in due giorni di salti ininterrotti! La gara piùdivertente dell’anno. Il rider in action è Marco Vinante.
Gabriele Varrucciu è arrivato dalla Sardegna per saltare sulle“onde” gardesane... ed è tenuto sotto stretta osservazione!
61
Mikel Slijk, organizzatore della Shaka Bump&Jump
e gestore del Shaka Surf Center: Ciao Mikel,
ancora una volta sei riuscito ad organizzare un
evento che ci ha fatto divertire tutti quanti. Chi ti
ha aiutato e chi vuoi ringraziare? Si é stato per la
quinta volta un bel successo, senz’altro devo
ringraziare tutto lo staff di Shaka e la mia famiglia che
mi hanno dovuto sopportare in questi giorni così
frenetici! Poi ringrazio gli sponsor Quiksilver e Naish e
anche i due alberghi di Torbole che mi sostengono da
anni: Hotel Santoni e Residence Torbole.
Ho avuto modo di apprezzare la “nuova Conca”
dopo la ristrutturazione. So che ti sei dato molto
da fare quest’inverno per essere pronto per la
stagione. Come mai hai deciso di fare questi
lavori? Innanzitutto nel contratto stipulato con il
comune l’anno scorso avevamo una clausola di rinnovo
delle strutture esistenti ma sinceramente con la
vecchia struttura non si poteva più andare avanti, era
scomoda e vecchia e abbiamo preferito rifarla
completamente con dei materiali più ecologici, cioè di
legno, inoltre essendo più alta e più spaziosa é molto
più facile lavorarci ed è anche molto più professionale.
Torniamo alla gara, ho saputo che il mitico Speedy
delle scorse edizioni non sarà più disponibile.
Come mai? Purtroppo lo Speedy non parteciperà più a
questo tipo di eventi, perché sembra che il suo motore
si danneggi, comunque abbiamo trovato un ottimo
sostituto con la barca Super Star Peroni di Malcesine,
sempre disponibile…
Il Super Star alza comunque una discreta onda,
secondo me è stata molto meglio il primo giorno di
gara quando c’era più gente a bordo. Sono stati
tutti soddisfatti delle loro performance in aria? Ci
sono sempre atleti che hanno qualcosa da dire, ma é
anche giusto perché sono tutti in lotta per la vittoria,
sinceramente non possiamo mai soddisfare tutti
quanti. Vedi tu: per te il primo giorno era meglio, io
preferivo la seconda giornata…
Il salto più spettacolare che hai visto fare? Devo
dire che Rossi era veramente un spettacolo da vedere...
ma mi sono anche goduto un mondo quando vedevo i
miei figli fare delle cose che credevo gli avrei insegnato
io un giorno...
Il tuo migliore salto? Io conto le giornate di surf solo
quando faccio un Forward, é la mia manovra preferita
come anche i salti in lungo...
Il wipe out più divertente? Ho visto Varux atterrare
sulla pinna e ho pensato che avrebbero dovuto
operarlo all’inguine… ma per fortuna non è successo
niente. Devo dire che anche Robert Hoffmann ha
cercato di bucare il Lago...
Ti ho visto gareggiare fianco a fianco con i tuoi
figli, come sono andati loro? È uno spettacolo che
posso consigliare a tutti i genitori, certo la prima
volta che tuo figlio ti dice come devi fare una
manovra é un po’ dolente ma anche molto
soddisfacente, Nicholas si dà sempre molto da fare
a saltare dietro la barca e magari esagera un po’ ma
le sue foto sono sempre molto spettacolari, invece
Daniel ha dimostrato un grande coraggio a voler
saltare dietro la Super Star, i salti sono ancora
piccoli, ma vedrete che in un futuro farà delle belle
performance...
Progetti per il prossimo anno? Ho in mente un
bellissimo progetto per il prossimo anno, ma come
per tutti i grandi eventi ci vuole un portafoglio ampio
e spero di trovare lo sponsor giusto, in modo da
farvi partecipare tutti al nuovo format segreto...
Ti confido un segreto... come saprai, l’anno
scorso ho chiuso il mio primo doppio Forward
sull’onda dello Speedy. Durante la gara più volte
sono partito per provare il doppio ma non ho
mai avuto abbastanza potenza nella vela e una
rampa sufficientemente alta... non riusciamo a
fare qualche miracolo per la prossima volta?!?
Se ricordo bene l’anno scorso giravi con le vele
Severne, eri un anno più giovane e avevi magari un
po’ meno stress, sai che ci sono tanti fattori che
portano al successo! Comunque ti auguro un grande
successo con il campionato Italiano!
Mattia Fabrizi, anche lui ha eseguito molte manovreFreestyle utilizzando le onde del Super Star.
Nicolas Slijk, il “padroncino” di casa.
Il podio: I Michael Rossmeir, II Mattia Fabrizi, III Gabriele Varrucciu. Lo Speaker e vincitore dei Master: Robert Hofmann.
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Giovanni Nogler
La partenza “a coniglio” della prima prova di sabato!
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Marco e Alessandra, gli organizzatori della Wind’s Bar Cup 2011.
Lo speaker Mirko Braghieri intervistaCarlo Cottafavi, presidente AICW.
DAY 1La giornata di sabato è partita con iscrizioni e skipper’s meeting verso le 12:00,
più l’inevitabile polemica circa il limite massimo della misura della vela che ha
visto protagonisti Marco Begalli e Alberto Menegatti; con l’arrivo del vento verso
le 13.30 i regatanti sono usciti in acqua e solo dopo alcuni problemi con i
Carabinieri per il posizionamento delle boe del percorso, quelle dell’arrivo sono
state fatte spostare, si è riusciti a dare il via! La prima prova se l’è aggiudicata
Thomas Fauster (RRD/North Sails) del CST, seguito dallo svizzero Daniel Aberli
(F2/Severne Sails/MaverX), ha chiuso al terzo posto Robert Hoffmann (RRD/North
Sails). Tutti gli altri 82 atleti non hanno tagliato il traguardo a causa del suo
spostamento all’ultimo secondo, comunicato in modo non sufficientemente
chiaro dalla barca giuria. Dopo l’arrivo, il vento debole ha lasciato il posto a
della buona musica e al rinfresco in spiaggia; warm up per la festa che si è
tenuta poi la sera al Wind’s Bar con musica live d’eccezione dei Cadillac Circus!
DAY 2Domenica mattina verso le 10:00 è già action davanti alla spiaggia, con il
contest di SUP che ha straordinariamente coinvolto turisti e passanti per un
paio d’ore! Questo nuovo sport ha incuriosito molto gli spettatori che subito
dopo hanno potuto provare i materiali gentilmente prestati da RRD!
Neppure il tempo di finire la paddle session che l’Ora da sud entra decisa.
Tutti i rider si recano alla partenza nei pressi delle “quadrate” sopra il
Ponale, per disputare altre due adrenaliniche prove, alla fine delle quali
si conferma al primo posto Thomas Fauster (RRD/North Sails), seguito
dal nostro Francesco Prati (RRD/Point-7), terzo posto per l’ever green
Andrea Rosati (RRD/Gaastra)! Finiscono al 4° e 5° posto
rispettivamente Robert Hoffman (RRD/North Sails) e Marco Begalli
(Starboard/Severne Sails).
La splendida e calda giornata di domenica non poteva finire
meglio per questa terza edizione della Wind’s Bar Cup, con un
originalissimo show di ballo Hip-hop e break dance by
Funkobotz crew che con i loro movimenti snodati hanno
sciolto la tensione della gara, complice anche la birra gratis offerta dallo stand
Wind’s Bar allestito da Marco e dallo staff in spiaggia! A seguire ancora musica dal
vivo e dj.Marco Zeta fino alla fine, con premiazione, gavettoni e pasta party! Insomma
ancora una volta il Wind’s Bar supportato dai suoi mitici sponsor (QUIKSILVER, SMITH
OPTICS, NASTRO AZZURRO, BMW, CREDITO VALTELLINESE e RRD ) ha saputo fare la
differenza coinvolgendo tutti in una regata fuori dai canoni standard!
INTERVISTA A MARCO CATTOI, ORGANIZZATORE DELL’EVENTO E
PROPRIETARIO DEL WIND’S BAR DI TORBOLE.
Ciao Marco e complimenti per il successo dell’evento. Vuoi
raccontarci come è andata?
Ciao Fabio, per cominciare devo dire che per tutta la scorsa
settimana ho vissuto l’incubo da stress meteo che non era così
roseo per il week end! Oggi posso dirti che mi ritengo molto fortunato
per aver trovato due fantastiche giornate di sole e vento e questo come
tu sai è già una vittoria! Organizzare eventi sportivi non è il mio mestiere
e per questo ci metto ogni anno anima e corpo, cominciando a
programmare il tutto già da febbraio-marzo, per non lasciare nulla
al caso. Detto questo qualche nodo in più tutto sommato mi avrebbe
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Let’s go!!! Wind’s Cup rulez...
La gara di SUP di domenica mattina, con le tavole messe a disposizione da RRD.
Ottimi shape anche fuori dall'acqua.
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Torbole life style.
Con 85 rider che partono tutti insieme un po’ di confusione in boa è inevitabile!
Wind's Bar night party.
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fatto comodo... comunque nei momenti in cui il vento ha fatto i capricci ho cercato di
compensare con birra fresca e musica a gogo così da scaldare gli animi e dare un
po’ di good vibration alla situazione!
Ti saresti mai aspettato tutti questi iscritti?
Premesso che le iscrizioni prevedevano un massimo di 100 iscritti, considerando la
vicinanza anche del Campionato Italiano Slalom e l’inserimento del circuito RRD Team
12, sinceramente pronosticavo 80- 85 rider e così è stato! Colgo l’occasione per
ringraziare tutti quelli che hanno partecipato e che ci hanno creduto, il successo di
questi eventi sportivi dipende in primis da chi vi partecipa!
In veste di organizzatore, quali sono state le difficoltà maggiori e quali le
soddisfazioni più grandi?
Beh trovare gli sponsor non è mai facile... poi ci sono tantissime cose da coordinare:
comunicazione, grafica, loghi, t-shirt e Lycre, produzione video e foto, allestimento area
CST con bar, palco, artisti ecc... Tutto questo prende tempo ed energie, specialmente
se la sera della festa di sabato ti fai in quattro dietro il banco del bar fino alle 4 di notte
e poi la mattina ti devi alzare alle nove per far partire il contest di SUP. Ne approfitto
quindi per ringraziare Mirko Braghieri che è stato fondamentale nel coordinare il SUP
quando io ero ancora nel paese dei balocchi! Per quanto riguarda le soddisfazioni, ho
iniziato a provarle la domenica dopo la chiusura delle prove in acqua, quando la
pressione è calata ed è salita l’energia positiva della musica dal vivo, dei ballerini hip-
hop e della birra... ti giri, ti guardi intorno e vedi tutti felici su un prato che si godono
una splendida giornata di sole dopo una giornata di windsurf adrenalinico! In quel
momento ero proprio soddisfatto, appagato e rilassato.
Ci sono state alcune polemiche, puoi raccontarci cosa è successo?
La prima me la sono cercata io a causa di una svista sul bando di regata, facendo un
copia e incolla del bando dell’anno scorso che riportava una metratura massima di
vela di 9.0 mq. L’intenzione di quest’anno era di aderire al regolamento ISAF con i 10
mq, quando me ne sono accorto però era tardi per modificare il bando e al momento
dello skipper’s meeting la mia proposta non è stata gradita, quindi tra una polemica
e l’altra abbiamo mantenuto il bando originale. Un susseguirsi di imprevisti in acqua
causati anche dall’intervento dei carabinieri e l’obbligo di modificare il tracciato,
hanno poi dato vita ad altre problematiche sul ranking di arrivo della prima prova
del sabato. Ma qui mi permetto di non rispondere o andar oltre visto che
l’organizzazione tecnica della regata in acqua non dipendeva dal sottoscritto bensì
dal Circolo Surf Torbole che ha già dato e darà spiegazioni.
Come ti è venuta l’idea di organizzare la Wind’s Cup con questo percorso
downwind?
L’idea è nata nel 2008 al tavolo-snowboard del Wind’s Bar insieme a qualche local
invasato di surf. In principio si pensava ad una più lunga downwind dal Pier fino al
CST one shot! Ossia una sola e unica prova con una sola e unica classifica dove il
primo è primo automaticamente senza prove di scarto ecc. Non è detto che la
prossima edizione, se ci sarà, possa essere conforme a questo format!
Gli sponsor dell’evento come ti hanno supportato?
Tutti gli sponsor mi hanno supportato con fornitura di materiali per l’evento,
merchandising, supporto economico ecc… Ringrazio Smith Optics, BMW, Quiksilver,
Nastro azzurro, RRD e la banca Credito Valtellinese. Anche il local sponsor non sono
Da sinistra: Robert Hofmann, Daniel Aeberli,Francesco Prati e Thomas Fauster.
Il vincitore Thomas Fauster.
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stati da meno, ringrazio Agenzia Briscoli Viaggi, Hotel Santoni, Hotel Residence
Torbole, Osteria Lu’Nello, Gioielleria Santoni e Ristorante la Terrazza. Un
ringraziamento particolare al Circolo Surf Torbole che a parte qualche imprevisto in
acqua si è reso sempre molto disponibile e aperto a qualsiasi idea e iniziativa,
dandomi ogni anno la completa area a disposizione dell’evento! Ringrazio il
presidente Giovanni Nogler, Armando Bronzetti e Carlo Cottafavi presidente AICW ,
Ernesto il nostromo e Chiara la segretaria!
Oltre ad essere l’organizzatore ti ho anche visto sulla linea di partenza, come
è andata la tua gara?
Mah, la prima prova 4°... ah ah, poi domenica ero preso nel coordinare un po’ le cose
e non sono riuscito a partire!
Quali atleti sia in acqua che fuori ti hanno colpito maggiormente?
Beh chiaramente Thomas Fauster, non perché ha vinto ma perché è un vero higlander
del windsurf e uno dei pochi che conosce bene le regole sia a terra che in acqua! Poi
mi ha colpito molto anche Andrea Ferrin che dopo aver vinto il SUP si è piazzato bene
anche nello Slalom. Naturalmente non posso che esser fiero di aver premiato con un
secondo posto il nostro local Francesco Prati che non la smetteva mai di planare! La
nuova morosetta è un toccasana per lui... complimenti anche ad Andrea Rosati atleta
completo che spacca nel Wave ed è competitivo anche nello Slalom! Tanta sfortuna
invece per il vincitore delle scorse edizioni Alberto Menegatti che ha perso il suo
materiale in qualche aeroporto al rientro dal PWA, quindi con attrezzatura di fortuna
si è lanciato nella mischia finchè non ha rotto pure il boma di chissà chi! Gli rimane
solo da consolarsi con la sua nuova “69” litri 100% blond a terra...!
Pensi che questo format di gara sia vincente o cambieresti qualche cosa?
Secondo me il format funziona ed è abbordabile per tutti (anche per i bambini come
abbiamo visto con la RRD Team 12), ma forse visti i vari intoppi di quest’anno,
cambierei alcune cose, come ho già spiegato sopra, sto pensando ad un’unica prova
di downwind “NO RULES” dal Pier al CST senza tracciato, ossia solo boa di partenza e
boa di arrivo e chi arriva prima semplicemente vince tutto! Liberi di scegliere il lato
più opportuno, liberi di scegliere l’attrezzatura più adatta (no Formula) poi solo tanta
festa! Questa naturalmente per il momento è solo un’idea, ma non la escluderei.
Domenica pomeriggio subito dopo la chiusura ufficiale della competizione è
iniziato un party sul prato del CST che si è protratto fino a notte fonda nel tuo
locale al Wind’s Bar. Beh devo dire che non ci siamo di certo risparmiati...
raccontaci qualche cosa di quei momenti?
Mi piacerebbe raccontarti qualcosa, ma ho dei grossi vuoti di memoria a
riguardo, forse tu mi puoi aiutare? Ricordo solo che non eravamo molti, ma
quelli che c’erano non stavano messi meglio di me...
Grazie Marco per la collaborazione, possiamo già segnare in
calendario la prossima Wind’s Bar Cup 2012?
2012? Ma non finisce il mondo secondo i Maya il 21 dicembre? Spero
che abbiano fatto bene i calcoli, forse ci stiamo dentro ah ah!!
Le classifiche complete le potete trovare su:
www.circolosurftorbole.it
www.funboardmag.com
Marco Cattoi. Let’s go party... Torbole rulez!
Il podio della Wind’s Bar Cup 2011:I. Thomas Fauster - II. Francesco Prati - III. Andrea Rosati
Il gruppo dellaRRD Team 12.
Andrea Rosati
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Campionato Nazionale Slalom di Torbole, action senza esclusione di colpi!
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SLALOMby Francesco Prati
Ma passiamo al cuore della manifestazione: 4 giorni a disposizione per decretare
un campione italiano. 3 giorni di gare. 3 tabelloni completati. Poco vento. Tante
polemiche. 1 vincitore: Alberto Menegatti.
Così si potrebbe riassumere questo Campionato Italiano, iniziato nella giornata
di venerdì, dopo un giovedì di calma piatta, e concluso nel pomeriggio di
domenica. Praticamente un tabellone al giorno più un quarto iniziato ma non
portato a termine per le condizioni non ottimali sul percorso.
Purtroppo l’Ora del Garda non ha soffiato a dovere e quasi tutte le prove sono
state al limite del vento, in più essendo il percorso dislocato nel golfo di Torbole
si sono aggiunte le problematiche dei vari salti di vento, raffiche e chop molto
disturbato. Ma le regate sono andate avanti e di heat in heat i migliori atleti
italiani si sono scontrati per arrivare nelle varie finali vincenti e battersi per il
titolo. Alberto Menegatti (Starboard/Gaastra) non ha dato spazio a nessuno e,
vincendo praticamente ogni heat, ha fatto vedere ancora una volta la sua
supremazia in Italia. Vento o non vento, polemiche o non polemiche Alberto è
riuscito a vincere senza problemi e senza aprir bocca, essendo anche uno degli
atleti più pesanti in gara, dimostrando allo stesso tempo che i più forti vincono
in ogni condizione. Per la prima volta la lotta al secondo posto non era mai stata
cosi serrata. Tanti gli atleti che potevano arrivare sul podio e fino all’ultima prova
nulla era sicuro. Andrea Ferin (RRD/Challenger) è riuscito nell’impresa,
diventando il nuovo vicecampione italiano. Sul terzo gradino del podio arriva
Francesco Prati (RRD/Point-7), local di Torbole come Alberto.
Nel campo femminile è Verena Fauster (Patrik/North Sails) a diventare la neo
campionessa italiana, seguita da Giorgia Brizio (RRD/NeilPryde) e Greta
Benvenuti (Patrik/Point-7).
Non possiamo di certo non parlare delle polemiche che sono nate in questi 4
giorni di gara e seguite nei giorni successivi. In primis per le condizioni di vento
al limite del regatabile e poi anche per degli episodi che hanno coinvolto alcuni
atleti per molti ritenuti antisportivi. Il problema delle condizioni sono
sicuramente legate al lago di Garda, che non offre la possibilità di avere vento
sostenuto e costante, senza tener conto della perenne presenza di tante altre
competizioni di barca a vela che limitano lo spazio di regata sul lago,
costringendo noi surfisti a gareggiare molte volte in posti sicuramente non
adatti come è accaduto a questo italiano. Per quanto riguarda le altre polemiche
sui giudici e atleti quello che possiamo dire e possiamo augurarci è che i giudici
stessi dovrebbero cercare di essere più severi, far rispettare i regolamenti a
dovere (nessuno escluso) e iniziare a prendere decisioni serie e oggettive senza
aver paura di essere i primi a doverle fare. Perchè o si gareggia con i
regolamenti oppure no, non può esserci una via di mezzo. Per quanto riguarda
gli atleti, forse quello che manca è un po’ di disciplina, quasi assente in questo
campionato e che di sicuro non fa bene al nostro sport e alle nuove giovani leve
che dovrebbero prendere esempio da questi campioni.
Per quanto riguarda gli Juniores primo Luigi Romano (RRD/Point-7), già
Campione Italiano Juniores 2011(leggi pag.29). Mentre nei Master è Marco
Begalli (Starboard/Severne) che si aggiudica la testa della classifica seguito da
Giorgio Giorgi (Drops/Challenger) e Andrea Cucchi (Patrik/Point-7).
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Alberto Menegatti, Campione Italiano Slalom 2011, parte in boa e vince ogni sua heat!Imbattibile sia con il vento forte che con quello leggero.
Azione a volontà nei 3 giorni di gara.
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INTERVISTA A ALBERTO MENEGATTI, CAMPIONE ITALIANO SLALOM 2011
Ciao Alberto, complimenti per la vittoria! Ti sei ri-confermato campione
italiano senza lasciare spazio agli avversari. Ormai è da qualche anno che sei
campione italiano (slalom e/o formula), quanti sono in totale i titoli italiani che
hai vinto?
Negli ultimi anni a livello italiano sono riuscito ad avere la meglio sui miei diretti
avversari che pur rimanendo gli stessi si sono un po’ alternati… I titoli che sono
riuscito a vincere sono quattro. Tre nello slalom e uno in Formula Windsurfing. Negli
ultimi quattro anni per cercare di partecipare a competizioni internazionali sono
riuscito a partecipare solo a uno fra Slalom e FW, riuscendo comunque sempre a
vincere. Quest’anno per la prima volta riuscirò a prendere parte ad entrambi, anche
se mi è costato molto molto sacrificio… dovendo lasciar andare il mondiale FW svoltosi
in concomitanza con la gara a Torbole, dove sicuramente avrei potuto far bene…
Raccontaci brevemente come è andata questa gara, dal punto di vista della
tua performance, dell’organizzazione e dalle varie polemiche che sono seguite
a evento finito.
Sono sicuramente contento della mia performance, penso di aver avuto un passo in
più rispetto ai miei avversari, riuscendo ad ogni finale ad imprimere il mio sigillo,
anche in quella dove ho rotto l’albero, dove avevo già guadagnato al momento del
misfatto un bel vantaggio. Le condizioni non sono state delle migliori, ma abbiamo
fatto il possibile, le polemiche sono molte, alcune giuste alcune sbagliate… Il
comportamento di alcuni atleti comunque è stato veramente scorretto e questo non
va bene...
Quale attrezzatura hai usato per la regata?
Durante tutto l’evento ho usato la mia Gaastra 9,5 Vapor 2011 e il mio 127 iSonic, che
assieme alla mia pinna Z mi hanno messo nella condizione di non poter perdere. Un
ottimo trim che sicuramente ha giocato il ruolo fondamentale in questa
competizione! Non avrei potuto avere di meglio nelle mie mani...
È stato un Campionato Italiano difficile o è stato semplice vincere?
Non è mai semplice vincere un Campionato Italiano, indipendentemente dalla velocità
o vantaggio che si ha o si pensa di avere… I miei avversari quest’anno più di sempre
si sono allenati ed erano pronti! Se aggiungiamo poi gli imprevisti che sono sempre
dietro l’angolo, si può capire che è sempre un’impresa vincere!
CLASSIFICA CAMPIONATO ITALIANO ASSOLUTO SLALOM 2011
Prime 10 posizioni. Classifiche complete su www.aicw.it
1. ITA-4 Menegatti Alberto (Starboard/Gaastra)
2. ITA-1111 Ferin Andrea (RRD/Challenger)
3. ITA-10 Prati Francesco (RRD/Point-7)
4. ITA-415 Begalli Marco (Starboard/Severne)
5. ITA-7777 Reusher Malte (RRD/Point-7)
6. ITA-140 Iachino Matteo (JP-Gaastra)
7. ITA-125 Giorgi Giorgio (Drops/Challenger)
8. ITA-911 Romano Luigi (RRD/Point-7)
9. ITA-1 Cucchi Andrea (Patrik/Point-7)
10. ITA-106 Fauster Thomas (RRD/North Sails)
Mattia Fabrizi, III classificatonel Freestyle ma l’unicoin grado di eseguire le
nuove power move anchecon il vento leggero.
Marco Vinante, uno dei freestylerpiù stilosi in circolazione.
Filippo Bestetti nel suo home spot Molo Paradiso
vince la prima tappa del Campionato Freestyle.
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CENTO X100 TORBOLE WEEKBy Fabio Calò
CENTO è l’acronimo di Consorzio Esercenti Nago Torbole, è stato costituito circa un
anno fa dai principali esercenti del posto, senza scopo di lucro al fine di promuovere
ed organizzare iniziative per valorizzare il Comune di Nago-Torbole trovando idee
innovative ogni anno: eventi sportivi, manifestazioni culturali e di svago per allietare
ed attirare turisti e, soprattutto, riqualificare il territorio ed il centro storico, unico
per la sua bellezza naturale. Già con altri eventi il consorzio è partito con il piede
giusto nel 2011, ed organizzare insieme al CST in un unico fine settimana il
Campionato Nazionale assoluto Slalom, la prima tappa del Campionato Freestyle, con
anche l’Expo Village sulla spiaggia di Torbole e gli altri numerosi eventi collaterali
come il concerto di venerdì sera e la cena di gala al CST di sabato, non è stata
sicuramente una cosa facile, ed era il primo evento così grande del Consorzio. Una
scommessa che andava vinta e dal punto di vista organizzativo il successo è stato
totale! Torbole era veramente “vestita a festa”, i manifesti della gara erano ovunque,
la gente è stata informata più che bene su quello che stava accadendo, la
comunicazione pre-evento tramite i media, sia di settore che extra-settore, è stata
ottima ed il Circolo Surf Torbole è stato la location ideale dove posizionare il
“quartier generale”, tutto partiva dal CST e tutto tornava! Insomma un evento che ha
riportato Torbole ad essere la località di riferimento del windsurf europeo! È stato
uno spettacolo vedere il CST con 100 atleti iscritti (80 per lo Slalom e 20 per il
Freestyle) che hanno riempito con le loro attrezzature ogni spazio immaginabile del
circolo. E anche vedere il Molo Paradiso, sede del Campionato Freestyle, pieno di
gente che ammirava le manovre dei ragazzini in acqua. Ogni giorno sono stati
posizionati davanti a Torbole due campi di gara: boe gialle per il Freestyle e boe
Nel pomeriggio tardi il campo gara è stato spostatosotto il Ponale per sfruttare il vento più forte.
Andrea Ferin,vice-campione Italiano 2011.
Marco Cattoi
Max Brunetti, il nostro corrispondente.
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rosse per lo Slalom, peccato che molti turisti abbiano scambiato le boe come dei “tiri
al bersaglio” o altro ed erano inevitabilmente attratti da “quelle cose colorate
galleggianti”, senza capire che c’erano dei professionisti a giocarsi il titolo od una
tappa. Riuscire a mantenere i turisti fuori dal campo gara è difficilmente risolvibile
a luglio a Torbole, quando si fa fatica a vedere l’altra sponda del lago per la quantità
di vele in acqua, ma questo è un altro discorso. Sono stati tanti anche gli eventi di
contorno organizzati durante questi 4 giorni di CENTO X100 Torbole Week. Come il
fantastico concerto di venerdì sera, con il famoso David Rodigan, DJ numero uno del
reagge, arrivato direttamente da Londra, che ha entusiasmato e fatto ballare tutta
la folla, e la cena di gala sulla terrazza del CST di sabato sera. Insomma un evento a
360 gradi dove l’organizzazione si merita un applauso per tutto quello che è riuscita
a fare. Anche se purtroppo, come spesso accade, le polemiche che sono venute fuori
sul campo gara hanno fatto e stanno facendo parlare di più di quello che di buono è
stato organizzato per permettere agli atleti di far parte di un evento unico. Perché
non bisogna mai dimenticare che senza persone che si impegnano, il più delle volte
anche gratuitamente, per la realizzazione di questi eventi, tutti i nostri atleti più o
meno professionisti non avrebbero la possibilità di gareggiare, quindi di
confrontarsi e di far crescere il loro livello permettendo di conseguenza la
sopravvivenza dello sport. Ovviamente, come abbiamo già scritto in questo articolo e
nella precedente intervista ad Andrea Cucchi, ci sono parecchie cose che si possono
migliorare per quanto riguarda l’aspetto della gara in acqua (anche se non sempre
risolvibili). A volte basterebbe solo saper ascoltare con umiltà, sia da parte degli
atleti che degli organizzatori, per procedere in una unica direzione verso l’obbiettivo
comune che è quello di continuare ad avere eventi di questo genere dove tutti si
possano divertire nel rispetto reciproco delle regole. E sono convinto che il vento, se
per una volta in queste occasioni fosse più forte, potrebbe mettere a tacere tutte le
polemiche. Ma il meteo, per ora e per fortuna, non possiamo ancora controllarlo!
Spendo due righe anche per gli atteggiamenti antisportivi a cui ho dovuto assistere.
Una cosa è l’organizzazione dell’evento che come abbiamo detto più volte è stata al
top, un’altra cosa sono le polemiche e le proteste in gara che ci possono stare
soprattutto quando le condizioni del vento sono “marginali” come in questo caso, ma
gli atteggiamenti antisportivi non sono ammissibili e ci fanno fare brutta figura. Mi
riferisco ai botta e risposta sui vari blog: ragazzi, pessimo esempio! Almeno fatelo
nelle sedi opportune… Nello Slalom ci sono state squalifiche conseguenti a proteste,
urla, insulti e compagnia bella; ricordiamoci che bisogna saper vincere e saper
perdere, e quando si perde è molto meglio farlo da signori, si fa più figura anche agli
occhi degli sponsor e del pubblico. E poi parliamoci chiaro, tutto questo trambusto
che è venuto fuori dalle varie polemiche, ne vale la pena? Ma siamo sicuri che tutto
questo esternare ci faccia bene e sia utile per lo sport? Certamente, come ho già
scritto, ci sono tante cose che non vanno ancora bene e che vanno migliorate anche
se molto sino adesso è stato fatto e rispetto al passato abbiamo fatto un passo in
avanti; ma i panni sporchi laviamoceli in casa e lasciamo l’idea del professionismo
sano e competitivo a chi professionista non lo è e non lo diventerà mai, se ancora di
professionisti possiamo parlare. Con la speranza di avere un altro evento di questa
grandezza il prossimo anno ci tengo a ringraziare il consorzio CENTO per queste
fantastiche quattro giornate, davvero ricche di action… Personalmente ho anche
avuto la brillante idea di partecipare sia allo Slalom che al Freestyle (come anche
Raimondo Gasperini) e, nonostante avessi qualche dubbio sulla fattibilità della cosa,
alla fine ci siamo riusciti ed eravamo presenti in tutte le nostre heat di entrambi i
campi gara.
Verena Fauster, torna alle competizioni in Italiae vince a mani basse. Sempre la più veloce.
L'Expo Village allestitodavanti al CST.
Greta Marchegger, figlia diLuis (Oberalp), bella e brava!
Il Campione Italiano 2011 Alberto Menegatti vince,
anzi stra-vince, nel suo home spot davanti al CST!
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FREESTYLEBy Fabio Calò
Il Freestyle invece è andato in scena al molo Paradiso, con la collaborazione del
Residence Torbole, che ha fornito agli atleti ospitalità sia durante la gara che durante
la notte, dove si è svolta la prima tappa del Campionato Italiano 2011 AICW
organizzato da Windsurf Nation. Solo 20 gli atleti iscritti, sintomo di un
allontanamento dei ragazzi che potrebbero partecipare alle gare del settore artistico
ma che sono forse spaventati dal livello troppo alto. Certamente il Molo Paradiso non
è uno dei posti più ventosi del Lago e così è stato, ma sicuramente può offrire in caso
di condizioni adeguate un sicuro spettacolo per il pubblico. In 3 giorni di gara si è
riusciti a concludere un solo tabellone Single nonostante i 6 giudici intervenuti per
l’occasione per permettere lo svolgersi di due heat alla volta e quindi di accelerare i
tempi. Il Double è stato fatto partire ma con pochissime batterie valide è stato
annullato. Premetto subito una cosa, nel Freestyle attualmente non esiste una regola
di limite inferiore di vento. Se un atleta di una heat plana e fa più di 4 manovre la
batteria è valida. Non importa se il suo avversario pesa 30 kg in più di lui e ha la
stessa vela. Può essere giusto o sbagliato, non è questa la sede per parlarne, io sono
però del parere che si debba risolvere questa situazione in quanto è sempre fonte di
polemiche post evento. Dato che per ora la regola è questa ed essendo consapevoli
di fare una gara al Molo Paradiso, chi ha deciso di iscriversi sapeva benissimo a cosa
andava in contro, cioè ad una gara dove si sarebbero fatte solo manovre light wind,
anche se il livello tecnico di molti ragazzi è molto più alto e spettacolare, ma anche
in questo caso il vento non lo si può organizzare. In compenso, la settimana dopo, alla
seconda tappa del Campionato Freestyle a Reggio Calabria, il vento ha fatto il suo
dovere soffiando sopra i 20 nodi, ma gli atleti presenti erano solo 11 (vedi pag. 25)!
Tornando alla gara, tra heat annullate e ripetute per il poco vento e sospese per il
passaggio del traghetto o di ignari turisti, e questo la dice tutta sulle condizioni, in
due giorni è stato concluso solamente un Single Elimination che ha visto quasi tutti i
wonder kids, che ormai sono la maggioranza, prevalere su tutti gli altri. Il più bravo
di tutti e che si è meritato senza ombra di dubbio la vittoria è stato Filippo Bestetti
(RRD/RRD) che ha sbaragliato la concorrenza a suon di manovre “old” ma eseguite
con stile e fantasia. Memorabile il suo Spock One Foot praticamente in spiaggia dopo
non essere riuscito a staccare per la Flaka qualche metro prima per il calo
improvviso della raffica. Onore al vincitore e al suo allenamento, più volte lo avevamo
visto allenarsi sullo spot molti giorni prima della gara con la 6.2, e ha avuto ragione!
Secondo Vittorio Mazzocca (RRD/RRD), anche lui certamente a suo agio nelle
condizioni di vento leggero; terzo Mattia Fabrizi (Fanatic/North Sails) che è stato
l’unico rider in grado di fare qualche manovra spettacolare come Kulo, Kono Switch,
Shaka e Ponch. Quarto Marco Vinante (Starboard/Severne) che anche se aveva a
disposizione solo la 5.3 è riuscito a imprimere il suo stile e a far vedere le sue
fantastiche Bob.
CLASSIFICA I TAPPA CAMPIONATO FREESTYLE CENTO X100 TORBOLE
Prime 4 posizioni. Classifiche complete su www.windsurfnation.eu
1. Bestetti Filippo (RRD/RRD)
2. Mazzocca Vittorio (RRD/RRD)
3. Fabrizi Mattia (Fanatic/North Sails)
4. Vinante Marco (Starboard/Severne)
Il romano Vittorio Mazzocca con stile per la gioia del pubblico.
Gabriele Varrucciu, Campione Italiano 2010, anchelui un po’ in difficoltà con il vento leggero.
Gigi Madeddu, uno dei rider che con ilvento più forte avrebbe detto la sua.
75
I podi della CENTO X100Torbole Week, da sinistra:Slalom Femminile, Slalom Maschile,Slalom Juniores.
Andrea Ferin, uno degli atleti
fisicamente più preparati, la sua
attitudine alla RS:X lo ha aiutato
nelle leggere raffiche gardesane.
Francesco Prati, altro local di Torbole. Salire sul podio sta diventando una buona abitudine
per il nostro collaboratore: III classificato e un applauso per sportività e tecnica!
76
On the road...
77
Era già da un po’ di tempo che tenevo d’occhio la previsione degli swell. Ogni giorno
che passava diventavo sempre più impaziente ed ansioso di vederlo arrivare e
colpire in tutta la sua potenza. La prognosi che spesso promette “roba grossa”,
viene generalmente ridimensionata all’ultimo minuto, ma sembra che questo swell
sia diverso e colpisca con tutta la sua forza. Quando mi sono svegliato, sebbene abiti
a circa 4km dalla spiaggia, potevo sentire il ruggito dell’Oceano. Huhuuu, ero tutto
elettrizzato come un bambino e, prima che il sole sorgesse, sono saltato in
macchina ed ho guidato sparato verso il “Main Break” di Margaret River, conosciuto
anche come “Surfers Point” o solo “The Point”. Appena il sole è salito, la luce
meravigliosa ha illuminato le barre perfette… lo swell era finalmente arrivato… Il
vento soffiava leggermente da sud est, che significava session di pure surfate con
vento side offshore. Le onde erano aumentate notevolmente rispetto al giorno
precedente, tuttavia, era chiaro che fosse solamente l’inizio… lo swell era ancora
abbastanza incostante, ma lo si vedeva crescere di minuto in minuto. Solo una
stretta cerchia di surfisti local hardcore stava per entrare in acqua. Quando è
previsto che uno swell arrivi, poca gente osa avventurarsi sul picco principale con
condizioni così imprevedibili, in quanto è un’onda davvero pesante e molto potente,
che ti tiene sotto per un’eternità e poi ti sbatte su un tavolato corallino bassissimo,
il cui macabro nomignolo è “tavolo operatorio”(qui sono stati versati litri di sangue
e pezzi di pelle maciullati sul reef...) però, come tutto nella vita, anche il Main Break
ha i suoi pro e contro e, sebbene sia davvero temibile, è rinomata in tutto il mondo
per i suoi drop mozzafiato, tubi assassini e pareti infinite.
Mi è balenata in testa l’idea di uscire un po’ in surf da onda, ma mi sono subito
ricordato dei miei terribili wipeout ed ho deciso che era meglio se me ne stavo
tranquillo a riva a guardare un po’ l’evolversi della situazione. Le previsioni davano
una leggera brezza pomeridiana da mare ed io speravo davvero di poter uscire col
mio kite. Preservare le energie è stata quindi la scelta giusta. Io vivo per surfare
onde grosse col mio kite ed è infatti per questo che mi sono trasferito a Margaret
River, la capitale delle onde grosse sulla costa occidentale dell’Australia. Quel giorno
sembrava davvero promettente! Ho guardato i ragazzi fare surf per almeno un’ora,
mentre le onde continuavano ad aumentare a dismisura… poi sono tornato a casa,
ho fatto colazione ed ho lavorato un po’ al computer, per poi preparare tutto il mio
materiale da kite in macchina e tornare verso “The Point”, elettrizzato all’idea di
uscire con onde da paura.W O W!!!, le onde adesso erano pettinate e lisciate alla
perfezione ed i set stavano entrando sempre più consistenti e regolari. Che visione
maestosa! Era quella che io chiamo “Champagne Hour”, quando cioè il vento smette
completamente di soffiare, trasformando l’acqua in una colata di vetro, con la
brezza marina che pulisce le onde verso il mare aperto e rende i set in arrivo visibili
da oltre l’orizzonte. Era solo una questione di tempo, prima che l’adrenalina
pompasse troppo forte nelle mie vene ed oscurasse il mio istinto di auto-
preservazione, permettendomi di armare il mio kite e volare nell’Oceano Indiano!
Bhè, alla fine sono rimasto seduto tutto il pomeriggio... non ho mai messo piede in
acqua, il vento non è mai aumentato abbastanza ed è rimasto sugli 8-10 nodi
costanti. La leggera brezza cross-onshore increspava le onde in questo spot in cui
c’è talmente tanta acqua in movimento che due anni prima sono quasi affogato,
cercando di entrare in acqua col kite ignorando l’evidenza… ero proprio al Point, in
una giornata come oggi. Il peggiore incubo della mia carriera di kiter professionista.
La giornata però è stata comunque davvero eccitante. Fortunatamente ho altre
passioni oltre al kite ed una di queste è proprio la fotografia e quando Corey Jones
è arrivato nel park, l’icona locale del big wave sailing per eccellenza, specialmente
con vento leggero, ho visto un risvolto positivo nella giornata!
Corey Jones è completamente devoto a surfare onde grosse e continua ad andare
su e giù per la costa alla ricerca degli swell più massicci. È sempre il primo ad
entrare e l’ultimo ad uscire, ed ha capacità eccezionali che gli permettono di fare
ciò che per molti è impossibile. L’ex campione del mondo, Scotty McKercher,
leggenda vivente e residente a Margaret River, spesso condivide delle session con
Corey, surfando in condizioni davvero pesantissime, semplicemente troppo
proibitive per tutti gli altri, con vento troppo leggero e onda troppo grossa. Secondo
lui, Corey è uno dei wave sailors più dedicati e convinti in circolazione. Alcuni dei
windsurfisti locali lo chiamano il “Dave Sheen moderno”. Per Corey le onde non
sono mai troppo grosse e se anche c’è vento per muoversi a malapena, e tutte le
spiagge sono chiuse al pubblico per la serietà delle condizioni, lui è perfino in grado
di uscire a nuoto col suo materiale per poi partire dall’acqua e prendere un’onda
del set, pompando come un pazzo per riuscire a prendere la più grossa e surfarla
fino alla fine! Ovviamente, corre dei rischi davvero notevoli e non sempre ce la fa,
ma non riesce comunque a smettere. Si diverte davvero un sacco a spingere
sempre i propri limiti. Ogni tanto, venire sbatacchiati per bene significa anche dover
buttare via tutto il materiale e Corey, sebbene ci metta almeno un’ora per tornare
a riva dopo alcuni dei peggiori wipeout della storia, arma un’altra vela ed esce
nuovamente come se niente fosse. Corey usa vele Goya e pensa che siano il top della
qualità ed assicurano il massimo della performance e sono le più resistenti sul
mercato. Però, quando un mostro di 6 metri ti tuba dritto in testa, la vela non
resisterebbe nemmeno se fosse d’acciaio inossidabile… Alberto Caielli, un ragazzo
italiano simpaticissimo, proprietario del negozio “Windshack” di Perth – “IL”
windsurf shop di riferimento in W.A., fa da tramite tra Francisco Goya e Corey. Se
doveste mai venire qui, dovete assolutamente farci un salto. Per quanto riguarda le
tavole, invece, Corey utilizza i custom di SSD-Design, shapati da Mark Stone (padre
di Jaegar Stone). Proprio come per il suo stile di surfata, anche le tavole di Corey
lo distinguono da tutti gli altri wave sailor: tavole pesanti, appositamente realizzate
per onda grossa; più lunghe, strette e circa 2kg più pesanti di tutte le altre; non usa
nient’altro sul mercato, in quanto solo queste tavole si adattano alla perfezione al
suo stile di surfata e preferenza per la dimensione dell’onda. La situazione poi era
ancora più eccezionale: era la primissima uscita sulla sua tavola nuova di zecca,
appena ricevuta da Mark Stone! La sua tavola vecchia la conosce come le sue
tasche e l’ha già provata in ogni tipo di condizione, ma è rimasta ferma in macchina,
e, incurante della serietà delle condizioni, Corey ha deciso di prendere quella nuova,
su cui non aveva mai messo piede prima. Uscire con onde del genere, senza averla
mai provata. Lo ammiro davvero. Uscire con quelle onde con una tavola
completamente sconosciuta - Wow, RISPETTO! Corey vive veramente per surfare le
onde grosse ed il suo atteggiamento così hardcore gli ha fatto guadagnare il78
Le onde non sono mai troppo grandi e il ventomai troppo leggero per “Hardcorey Jones”!
soprannome di “Hardcorey Jones” in W.A.
Sì, Corey è veramente un personaggio unico. Ha dei dreadlock biondi che gli
arrivano fino al sedere, sembrerebbe quasi un barbone… Ma assolutamente no,
specialmente considerando quanto sia speciale il background di Corey: è nato e
cresciuto sulla costa orientale dell’Australia e dopo si è trasferito sulla west coast,
circa 15 anni fa, proprio per le onde della W.A.! È davvero intelligentissimo ed è un
architetto free lance. Qualche anno fa insegnava architettura all’Università di Perth
(sempre coi dread biondi !), tuttavia, quando l’Università ha deciso di dargli una
promozione, ha deciso di rifiutare l’offerta per mantenere la sua indipendenza…
cosa sarebbe successo se fosse entrato un grosso swell… ?!? Da quel momento è
stato un free lancer, gestendo il suo studio di architettura in maniera impeccabile
e sì, quando le onde spingono a bomba, l’ufficio ovviamente rimane chiuso. I suoi
clienti hanno imparato ad apprezzare sia lui che la passione e la dedizione che
mette anche nel suo vero lavoro.
Quindi sì, tornando a quel giorno… me ne sono rimasto in spiaggia a fare foto con
un’enormità d’invidia che allagava il mio corpo in ogni istante… mhhh, forse non
avrei mai dovuto smettere di fare windsurf, alla fine mi ero davvero divertito un
sacco qualche anno prima quando avevo provato in Brasile… mi ci sarebbero voluti
degli anni per potermi permettere di uscire in condizioni simili però…
Durante il pomeriggio, il vento è girato ed è passato da cross-onshore a cross-
offshore ancora più leggero. Tutte condizioni off limits per noi poveri kiter!
Il Kitesurf ha un sacco di aspetti incredibili ed è uno sport molto versatile; in acqua
piatta o con onda piccola ed onshore è sicuramente più divertente del windsurf, ma
ci sono volte in cui anche un kiter convinto sbava quando vede delle condizioni
perfette per il windsurf, che col kite sono completamente inutili… Guardare i rider
fare windsurf con onda grossa è davvero uno spettacolo, quindi rispetto a Corey e
agli altri rider della crew del “Wild West”!
Gabi Steindl - www.kitegabi.com
P.S. Ho anche aggiunto un paio di foto di Corey per tutti i cari lettori che sono ridotti
come me…seduti…aspettando tutto il giorno che le condizioni diventino appropriate…
ma non capita mai…quindi non ci resta che guardare solo delle belle foto -
godetevele!
79
Margaret River life style.
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UNA VITA PASSATA IN TOURNegli ultimi 15 anni della mia vita, ho trascorso l’estate qui alle Canarie.
Allenandomi, facendo race e wave tra Pozo, Lanzarote, Fuerteventura, Tenerife,
con sabbia, polvere, rocce e, non fraintendetemi, adoro le Canarie ma era anche
ora di cambiare completamente scenario. Volevo partire quando mi veniva la
voglia, andare in bicicletta quando volevo, fare windsurf quando volevo, e
guardare il mondo da una nuova prospettiva.
TAILANDIAIl mio girovagare estivo è cominciato dalla Tailandia, in quanto ho deciso di
andare a trovare il mio sponsor storico allo Starboard Headquarters. Ho
incontrato il mio amico della Maui Nerd Productions, Johannes mentre stavamo
filmando i prodotti del nuovo range. Abbiamo testato i nuovi Kode, Quad e anche
la tavola da Formula, che è davvero innovativa e fuori dagli schemi. Avevamo la
casa di Sven Rasmussen tutta per noi, con piscina, un sacco di tavole da SUP, e
tutto l’occorrente per una vacanza memorabile. Andavamo al lavoro in SUP,
attraversando il lago Taco, facendo un po’ di riprese, remavamo per andare a
Kevin si gode la piscina di casa Rasmussen. Snowboard session estiva sulle montagne del Wyoming.
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prendere il pranzo e poi per tornare a casa, giusto in tempo per farci un
bagnetto in piscina e poi fare ancora un po’ di video. Ci siamo fermati solo un
paio di giorni ma abbiamo riempito ogni secondo.
COLORADODa Bangkok sono andato alla laurea del fratello di Resi, a Denver, Colorado.
Appena sono atterrato, ho realizzato che avrei dovuto prendermi una macchina
per l’estate. Sono andato dritto alla concessionaria Toyota e ho preso una Toyota
Tacoma, il mezzo perfetto per gli USA. Ho cominciato a chiedermi se ci fosse
qualche spot windsurfabile nella zona di Denver. Ho fatto un po’ di ricerche in
internet e ho trovato la Rocky Mountain Windsurfing Association, dove avevano
organizzato un clinic per imparare a far windsurf, quindi sono andato a far un
giro. I ragazzi della Larson Ski e Sport hanno davvero organizzato tutto alla
grande e un sacco di gente ha provato a fare windsurf.
WYOMINGDa lì siamo andati a Jackson Hole, Wyoming e anche qui ho cercato qualche spot
per far windsurf. È uno dei posti più belli al mondo, però quando siamo arrivati
abbiamo solo beccato pioggia, freddo e perfino neve! Abbiamo quindi deciso di
lasciare il materiale da windsurf a casa e di andare a fare snowboard. Pensa te,
nel bel mezzo dell’estate. Fare snowboard a Jackson Hole è davvero
un’esperienza unica, e con gente che conosce il posto, ti trovi su pendii deserti
coperti di finissima polvere immacolata.
RITORNO AL GORGEDopo essere stati una settimana a Jackson Hole, abbiamo deciso di puntare
verso il Columbia River Gorge, era da quindici anni che non ci venivo. Hood River
è stato uno dei miei spot estivi d’infanzia, quindi non vedevo l’ora di tornarci e
vedere come fosse la situazione, fare qualche uscita, vedere i miei vecchi amici
e divertirmi un sacco. Dal momento in cui sono arrivato a quando sono andato
via, mi sono divertito un mondo. Innanzitutto son andato dai ragazzi della DaKine,
con cui ho parlato dei bei vecchi tempi. Pat Frodel era presente, Dakine è stato
uno dei miei primissimi sponsor, 22 anni fa! Sempre restando in tema di sponsor
storici! Ho anche incontrato l’importatore americano di Ezzy e siamo andati a
fare un giro nei negozi della zona del Gorge, Windance, ed è stato bello rivedere
gli scenari e le stesse abitudini di quando ero nel retro del van di mio papà, che
si rompeva quasi sempre e dovevamo andare a piedi dal meccanico e a prendere
qualsiasi altra cosa che si rompesse, con una famiglia di 4 windsurfisti al Gorge…
Sono uscito al “Wall”, uno spot in cui il fiume scorre così velocemente che si fa
quasi fatica a stare sottovento. Sono uscito anche in zona Hood River, e mi sono
divertito un sacco, volando coi miei amici con gli enormi chop del fiume e il vento
forte.
AWT PISTOL RIVERDa Hood River, sono poi volato a sud a Pistol River per la seconda tappa
dell’American Windsurfing Tour, in uno dei posti che preferisco in tutto il mondo.
Resi, la fidanzata di Kevin. On the road.
I nuovi strumenti di lavoro di Kevin.
Il suggestivo spot di Rocky Mountain, con la neve in piena estate.
82
Gli alberi, la bellezza del posto, il vento e le onde sono davvero eccezionali. Dal
momento in cui sono arrivato a quando sono andato via, abbiamo surfato con
condizioni epiche di vento e onde, volando in cielo e spaccando i lip. Avrei
veramente voluto restare un altro po’ ma era ora di rimettersi in strada, per
andare verso Portland ad incontrarmi con Resi, lasciando giù il mezzo e
prendendo il primo volo per Aruba per fare un po’ di filmati e cercare di
presentare lo sport ai media mainstream.
CARAIBIAd Aruba, Maui Nerd Productions ed una parte del team della Red Bull Media
House, si sono incontrati per filmare la tappa di PWA World Cup. Ero davvero in
estasi per poter lavorare con RBMH e poter così imparare delle nuove tecniche
di ripresa. Il mio lavoro principale nel team era quello di riprendere dall’acqua
in quanto avevo un’ottima consapevolezza di cosa stesse succedendo, sia in
Freestyle che in Slalom. Per la primissima volta, siamo riusciti a convincere tutti
i finalisti ad utilizzare una telecamera POV in prima persona sulla tavola. La si
poteva collocare ovunque, in quanto è davvero piccola, bastava che fosse a
Kevin al lavoro per le riprese video durante il PWA di Aruba.
Durante questa estate KP ha anche partecipato alla tappa del AWT a Pistol River.
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bordo. Questo era l’altro mio compito, assicurarmi che tutti l’avessero e che
funzionasse. Mi è sembrata un’ottima idea all’inizio, ma poi invece si è rivelata
un vero travaglio, in quanto le telecamere riempivano la memory card dopo solo
una run, altre invece si spegnevano per sbaglio, però siamo riusciti ad avere un
paio d’inquadrature molto interessanti, come la lotta per la vittoria tra Bjorn
Dunkerbeck e Antoine Albeau nel momento decisivo. È uno spettacolo vedere che
tecnologia c’è in circolazione ai nostri giorni.
La domanda più frequente che ho sentito quest’estate, specialmente ad Aruba, è
stata se mi mancasse essere fuori a gareggiare con gli altri. Beh, ovviamente mi
manca, ma in questo momento sto bene così. Posso comunque restare
all’interno del mio sport, per promuovere marchi come Starboard, Ezzy Sails,
Powerex, e DaKine, sviluppare nuove pinne con MFC e lavorare allo sviluppo delle
vele assieme al leggendario velaio David Ezzy, oltre a poter scegliere a quali
eventi andare per registrare e promuovere lo sport che amo con tutto me stesso.
Per la prima volta dopo svariati anni, ci saranno ben 4 eventi PWA che verranno
trasmessi in televisione. Puntate intere di 27 minuti cariche di adrenalina, per
promuovere i rider, gli eventi, e lo sport in generale e sono davvero orgoglioso
di poter dire di aver partecipato a tutto questo. Se tutto poi dovesse andare per
il verso giusto, non è detto che non rientri nuovamente in gioco per fare qualche
gara con qualche sponsor mainstream, pronto a pagare soldoni perché ha visto
il successo che ha questo sport in tv.
RITORNO NEL WYOMINGDa Aruba siamo poi tornati a Jackson Hole, Wyoming dove abbiamo fatto l’uscita
migliore dell’anno a Jackson Lake. Ormai sono abituato ai venti sideshore e alle
onde di un albero, ma uscire in un posto così magico, circondato da montagne e
dalla foresta su un lago cristallino è davvero un’esperienza unica. Resi è perfino
riuscita a fare la sua prima strambata! Che bella giornata.
Adesso è ora di andare a Baja, a prendere un po’ di onde, vento e divertirsi
ancora di più! È da un po’ che mi alleno in bicicletta e mi sento sempre più in
forma, grazie anche al mio allenamento a 2500 metri di altezza. Vedremo come
andrà, ma sicuramente anche Baja sarà un altro ricordo memorabile della mia
estate da sogno!
KP non è più uno dei protagonisti del tour PWA ma è sicuramente felice della sua scelta!
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86
È una manovra che si può imparare a
padroneggiare facilmente, a patto di avere il giusto
timing ed un buon controllo della tavola. Ora vi
spiegherò meglio. Nel momento in cui comincerete
a cimentarvi nella classica surfata frontside,
inizierete anche la vostra progressione tecnica
verso l’“off the lip”, sia quello “classic” (vedi
sequenza fotografica 1), che in “re-back” sull’onda
(vedi sequenza fotografica 3), più difficoltoso del
primo. Il “lip” è il punto dell’onda che sta
rompendo, pertanto, “classic off the lip” significa
che imposterete il vostro Cut Back proprio nel
punto in cui l’onda sta rompendo. Per questo tipo
di manovra sono consigliabili condizioni di vento
side-offshore con onde quanto meno decorose ed
ancora una volta la parola chiave per riuscire ad
eseguire correttamente un “off the lip” è una sola:
timing. Preparatevi dunque ad impostare una
classica surfata in frontside rimanendo alti sull’onda e scendete alla velocità
massima, guardando sempre all’interno della finestra della vostra vela nella direzione
in cui volete andare. Questo è importantissimo per intuire il punto esatto in cui il lip
inizierà a rompere. A questo punto allargate la presa sul boma, impostate il Bottom
Turn (analizzato nel capitolo 1) e quando siete arrivati a metà del vostro Bottom,
prendete un grosso respiro e preparatevi ad impattare il lip frangente dell’onda.
Infatti ora l’onda inizia a rompere proprio di fronte a voi, restate quindi con la bugna
il più aperta possibile e dirigete la tavola contro la sezione dell’onda che sta
rompendo. È il momento della verità! Cominciate a cambiare bordo riportando il peso
all’indietro e mettendo pressione sui talloni e sul bordo sopravvento della tavola.
Preparate tutto il corpo all’impatto col lip e se avete preso il tempo giusto l’onda
frangente vi proietterà istantaneamente nella parte conclusiva di questa transizione
con grande forza; tutto quello che dovrete fare è mantenere la presa sul boma ed il
controllo dell’attrezzatura. Ci siamo quasi, la tavola sta cominciando a scendere di
nuovo dalla faccia dell’onda ed in questo momento siete in movimento assieme ad una
vorticosa combinazione di acqua ed aria: la sensazione che proverete è più quella di
rotolare assieme all’onda che non quella di carvarla come in un normale Cut Back.
Cercate quindi di tenere duro, mantenendo una posizione del corpo il più compatta
possibile, flettendo le gambe e riportandovi verso il centro della tavola. Inoltre mentre
siete in mezzo alla schiuma la vostra tavola faticherà di certo a trovare un grip
decente, quindi utilizzate la gamba di poppa per riportare la tavola in assetto. È fatta,
ora siete vicini alla parte pulita dell’onda e quindi mantenete il rig vicino al corpo e
cercate di uscire indenni dalla schiuma per poter ripartire ed andare a caccia di
un'altra onda. Ora invece è il momento di parlare dell’altra variante di questa
manovra, quella più difficile, l’“off the lip in re-back”. Naturalmente per la parte iniziale
è perfettamente uguale a quello “classic” appena analizzato, infatti si comincia questa
manovra prendendo un'onda in modo da trovarvi sopravvento alla cresta, ma questa
volta (come per un “Aerial off the lip”, che analizzeremo nel capitolo prossimo),
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dovrete avere il giusto timing per eseguire il vostro Bottom Turn in modo da colpire il
lip dell’onda esattamente nel momento in cui sta cominciando a rompere e non, come
nel caso precedente (“classic off the lip”) quando è già franta. Invece di far curvare la
vostra tavola per proiettarvi oltre il lip come in un Aerial, dovete impostare il vostro
Cut Back in modo più moderato e proseguire questa manovra sulla parte più alta
dell’onda, direzionando appunto la vostra tavola proprio sopra la parte frangente
dell’onda ed assorbendo con le ginocchia quasi piegate la spinta del lip, mentre con il
peso del vostro corpo spingete tutto sul rail della vostra tavola. Dunque, riepilogando,
è importantissimo che la tavola vada indirizzata direttamente sulla parte frangente
dell’onda raddrizzando la curva del Cut Back, e per far questo è necessario cercare di
avere e di mantenere la massima velocità durante tutta la manovra. Solo se avrete
velocità potrete restare il più a lungo possibile con la vostra tavola completamente
intraversata in cima all’onda come in un Cut Back in Re-Back e poi ridiscendere
incolumi alla base della stessa onda. Non appena sentite che state per perdere
velocità e siete completamente immersi nell’acqua, curvate con decisione la vostra
tavola per lasciare la cresta dell’onda, tirandovi fuori con un colpo di reni ed appesi
al boma che appunto vi sorregge per la forza del vento esercitata sulla vostra vela,
evitando di finire con la bugna della vela proprio nel frangente. L’ideale è saltare via
dalla cresta dell’onda su cui siete in floating con il rail della tavola nel punto in cui
l’onda si sta richiudendo e così sarà l’onda stessa che con facilità vi darà la spinta
necessaria per rimettervi in assetto e ritornare in piedi. Un ultimo consiglio: per
eseguire le prime volte l’“off the lip in re-back” dovete cominciare ad apprendere tutti
questi gesti tecnici con onde più piccole, perché se non fate girare la tavola
abbastanza velocemente o se aspettate troppo a lungo a curvare la cosa che più
probabilmente vi accadrà sarà di finire dietro l’onda o nel peggiore dei casi di venire
centrifugati dall’onda stessa. Quindi vi raccomando: meglio che questo accada con
onde piccole per evitare “rotture”, in primis fisiche e poi del vostro materiale.
Have Fun! and “GO FOR IT”.
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FORWARD: Impatta la rampa andando leggermente sottovento in modo da passare
più facilmente nel vento, gestendo meglio il momento e la rotazione del trick. Mentre
arrivi sulla rampa, stendi le braccia in avanti in modo che la vela si carichi, quasi come
se volessi allontanare la vela dal corpo e contemporaneamente, fai scivolare la mano
posteriore verso bugna, fino quasi all’inizio del terminale. Una volta che senti che la
vela comincia a tirare il tuo fisico in avanti, avvicina il corpo alla vela e rannicchia la
gamba posteriore sotto il sedere, richiamando la tavola e raggruppandoti, rendendo
la rotazione molto più facile da gestire e controllare. Devi praticamente restare fermo
in questa posizione finché ti senti pronto a rallentare la rotazione per prepararti
all’atterraggio, stendendo leggermente le gambe per assorbire l’impatto. Per
l’atterraggio devi cercare di allineare la tavola con la direzione in cui stai andando, in
modo da diminuire l’impatto arrivando poi a chiuderlo in planata.
PUSH LOOP: Idealmente dovresti cercare d’impattare la rampa di media pendenza
con un angolo leggermente al traverso-lasco. Se la rotazione è troppo veloce e fuori
controllo, probabilmente stai staccando troppo di bolina e se invece è troppo lenta,
allora sei troppo al lasco. Mentre stai impattando la rampa, porta tutto il tuo peso
verso poppa, in quanto poi dovrai fare un vero e proprio Backflip con tutto il materiale
appena raggiungi l’apice del salto. Per la rotazione, risulta più facile rannicchiare le
gambe in modo da avere la tavola più vicino al corpo. Stessa cosa per la vela. Per
atterrare invece, comincia ad allontanare il rig dal corpo, massimizzando la spinta
della vela controvento mentre spingi sul boma, in modo da scendere più morbido. A
volte è quasi possibile atterrare di prua, col timing giusto, anche se è abbastanza
critico. Divertiti e goditi la sensazione che si prova ad essere completamente
sottosopra in aria, che è la linfa vitale di questa manovra spettacolare.
Una dritta. Ti chiedi mai perché la gente che prova i Back Loop per le prime volte,
spesso finisce per ruotare come in un Push Loop? È semplice, sono tutti lanciati e
pronti alla rotazione e buttano tutto il peso indietro, dimenticandosi però di dover
spingere sul boma per raddrizzarsi, però viene anche naturale come reazione intuitiva
del tuo corpo per evitare di schiantarti nella vela.
TABLE TOP: Per finire, il Table Top, un classico, che se ben eseguito però resta uno
dei miei trick preferiti e più radicali ancora in circolazione e a volte ti sembra
veramente di giocare con le leggi della fisica. Impatta una rampa abbastanza verticale
in modo che l’atterraggio sia più morbido e di poppa, senza che ci sia troppa inerzia
in avanti. Sposta la mano anteriore leggermente più vicina alla maniglia, in modo da
avere il boma più vicino al corpo al momento dell’impatto, in modo da poter scalciare
la tavola con maggiore forza e tweakkarla di più. Appena la tavola comincia a spostarsi
verso l’alto, gira la testa verso il basso, in modo da poter posizionare il fisico in una
posizione ancora più invertita. L’idea è di tweakkare tavola e corpo il più possibile, fin
quando senti che la gamba posteriore è completamente stesa e, ahhhhhh, che bella
sensazione. Proprio in quel momento poi, il vento soffia sulla carena della tavola,
facendola stortare ancora di più, mentre tu voli con la testa verso il basso che guarda
dritta l’acqua e la prua della tavola rivolta in giù. Questo trick ti fa veramente amare il
nostro sport ed apprezzare al massimo il suo inventore, probabilmente Robby. Per
l’atterraggio il procedimento è lo stesso, avvicina il boma al corpo e cerca di stendere
leggermente la gamba posteriore in modo da atterrare di poppa, assorbendo l’impatto
con le ginocchia e piegando leggermente le braccia per non atterrare troppo pesante
e sforzare il rig. Ricordati soprattutto di essere lucido e tranquillo. Non andare in
acqua con la testa piena di nozioni a forzare le manovre che vuoi imparare, piuttosto
cerca di seguire il flow e lascia che siano le condizioni stesse ad ispirarti a fare i trick
che ti vengono più naturali e spontanei.
Godetevi la surfata,
Francisco
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Panoramica di Lesbos.
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Il racconto é semplice! Dopo anni di studio, università
e lavoro, senza viaggi più lunghi di un mese, decido di
lanciarmi in un “Erasmus” tardivo, stanco della
routine 9-19 di un’agenzia pubblicitaria padovana.
Compilo l’application in prestigiose Business School
per fare il Master in “Business Administration”, mi
accettano negli USA a Chicago (c’è un lago ghiacciato
per 3 mesi l’anno), in Svizzera a Losanna (altro lago,
freddo? Nooo!) ed in Spagna a Barcellona (c’è il
mare, ma il vento?). Per una questione di tempi,
complice anche la conoscenza della doppia lingua
inglese-spagnolo, opto per Barcelona.
Inizio ad aprile 2005. Gli obbligatori corsi di spagnolo
si tengono dalle 13 alle 16, studi da cui vengo
esonerato per dimostrata conoscenza della lingua.
Che fortuna: proprio quando soffia il termico nella
spiaggia della Barceloneta! Ed é così che passo la
primavera e l’estate del mio MBA surfando 3-4 giorni
alla settimana in abiti succinti – shorts – in una
spiaggia cittadina che permette di “freestyleggiare”
con la 5.7. L’aneddoto divertente è che dalle varie foto
scattate in aula per il catalogo di presentazione del
Master, a causa della mia eccessiva abbronzatura,
sono state tolte tutte quelle in cui ero presente,
intimoriti dall’associazione: Barcelona uguale
divertimento.
Dopo la fine del Master ed un paio d’anni di vita
lavorativa e surfistica a Roma (un saluto d’obbligo va
a Giordano e al Gaspero, cari colleghi di tricks al
Golfetto di Bracciano), torno felicemente a lavorare a
Barcelona.
Cosa mi ha fatto tornare? Considerate che Barcelona
è una città internazionale, medio piccola a livello di
distanze, ben strutturata a livello di servizi, con
buone strade e un traffico gestibile. Il tempo é
clemente durante quasi tutto l’anno, tolti aprile ed
ottobre con isolate ma abbondanti piogge.
Aggiungiamo che a 100 chilometri ci sono i Pirenei
con ottimi impianti per scii e snowboard… Si, ok
Matteo, ma il windsurf?
Ah, sì! Il windsurf: questa passione che da 24 anni mi
fa dormire male la notte e svegliare con l’ansia da
previsione praticamente ogni giorno. Sì! Il windsurf
esiste e si può praticare anche d’inverno tanto che,
Durante il PWA di quest’anno la Costa Brava hadecisamente smentito il suo soprannome di Costa Calma.
© John Carter/PWA
dopo un ulteriore esperienza in una multinazionale
catalana, ho deciso di mettermi in proprio per poter
approfittare del vento infrasettimanale.
Come in tutti gli spot del mondo, fino all’ultimo
momento bisogna controllare i siti meteo e ascoltare
gli amici “local”. Fortunatamente é disponibile
l’applicazione per cellulari Buscaviento
(www.buscaviento.com) con servizio in tempo reale
che riporta ogni quarto d’ora vento medio, raffica e
temperatura. In ogni caso, azzeccato lo spot, il vento
dura molte ore e, cosa ancora migliore, quasi tutti i
venti entrano bene in tarda mattinata o nel
pomeriggio.
Questo significa che, abituato alle levatacce alle 4.30
del mattino per il Peler e per la Bora, ho scoperto che
la sera prima di windsurfare si può andare anche in
discoteca! Nulla toglie al fatto che numerosi giorni mi
sono presentato sullo spot alle 7 del mattino per
aspettare poi fino alle 11 prima di vedere la seconda
vela in acqua nei giorni di tramontana potente.
Se aggiungiamo che la temperatura dell’aria
diffícilmente scende sotto gli 8 gradi nei giorni più
freddi, il gioco é fatto e via anche d’inverno senza
guanti né scarpette. Al massimo consiglio un
cappuccio per la testa quando il Mistral soffia
direttamente dai Pirenei innevati.
Come sono i catalani come compagni di surfate?
Ovviamente c’è di tutto. Il livello é buono tra quelli che
si dedicano al Wave ed al Freestyle, complice il
campionato regionale su chiamata che permette ai
più bravi di confrontarsi su 4-5 tappe all’anno. Per il
resto domina alla grande il Freeride tra i praticanti
con etá medio-alta grazie alle numerose
infrastrutture tipo windsurfclub dove si può
rimessare l’attrezzatura. Non è assolutamente raro
vedere manager e negozianti vari arrivare in moto ed
entrare in acqua in pausa pranzo per poi tornare al
lavoro docciati e cravattati. Dopo ormai 5 anni di
frequentazioni ho stretto ottime amicizie che si sono
poi allargate alla vita quotidiana, mentre i miei
teammates Jaume e Marius rimangono fedeli alleati
di motivazione in acqua.
INFO UTILIVenti:
In Catalunya i venti prevalenti sono: il termico da SW,
la Tramuntana da N ed il Mistral da NW. Più rari il
Gregale da NE e l’Ovest.
SPOTSUD DI BARCELONASitges: spiaggia sabbiosa con moli, buono per i
rarissimi giorni di NE. Il paesino e la Chiesa meritano
assolutamente una visita.
Castelldefells: spiaggia sabbiosa, venti prevalenti NW
– W, rafficato in spiaggia e con buone onde ma
shorebreak difficile. Come opzione post windsurf si
può organizzare un’escursione al Parque del Garraf.
BARCELONABarceloneta/Bogatell: buono per i termici da SW
tipici della primavera-estate. La media del vento è
sui 14-18 nodi con choppettino, perfetto per il
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Freeride. Vi tralascio i consigli turistici sulla Ciudad
Condal, bisognerebbe scrivere un altro articolo.
Badalona: idem come sopra con 4-5 nodi in più.
NORD DI BARCELONACabrera: buono per W e NE con onde ottime anche
per SUP e surf da onda.
Malgrat/Palamos: ideale per i termici da SW sempre
attorno a 18-24 nodi.
Pals: my homespot. È lo spot Wave mure a sinistra
per eccellenza. Funziona più o meno quando entra la
bora a Sottomarina, con una frequenza leggermente
superiore. Bastano 15 nodi ed in mezzora monta una
bella onda da 1-1,5 metri. L’ideale è con Mistral e
Tramontana sopra i 20 nodi quando si trasforma in
una palestra side-off con usuale zona rafficata
sottoriva. Può diventare difficile quando l’onda
rompe di colpo su 1 metro di acqua. Fantastici i
paesini di Pals e Peratallada, perle medievali al
centro del parco naturale dell’Empordá.
San Pere Pescador (Camping Ballena Alegre) e Baia
di Rosas: spot estivo per eccellenza con la
“Marinada” ovvero il vento da mare sempre
superiore ai 12-14 nodi. Chissà perchè questa
condizione non si realizza durante la ormai
decennale World Cup (ad eccezione di quest’anno). A
pochi chilometri le rovine romane di Sant Martí
d’Empuries.
Port de la Selva: è la baia più a Nord di tutta la
Spagna ovvero la porta per i venti settentrionali.
Dicono che i paesani siano un po’ rincitrulliti a causa
del frequentissimo vento freddo. Mi sa che è proprio
così: qui c’è un bar che si chiama “Entrepans”
(panini in catalano) e vi assicuro che non fanno
nessun tipo di sandwich! Con poche decine di curve
in più potrete godere di viste mozzafiato e visitare il
paese di Cadaques e il Cap de Creus.
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FRANCIALeucate: Mistral, Mistral e tanto Mistral, più di
duecento giorni di vento superiore a forza 4, spesso
spira 3-4 giorni di fila con raffiche oltre i 40 nodi. Gli
spot sono la laguna di Leucate e la spiaggia de La
Franqui, entrambi con vento da terra. Ottime e super
economiche le ostriche locali.
San Cyprien – Pont des Basses: Spot a Sud di Leucate
buono con venti da S-SE che alzano sempre minimo un
metro di onda rompente su sabbia.
Ma insomma, merita o no partire dall’Italia per visitare
la costa nord spagnola? La risposta è assolutamente
positiva se volete fare una settimana di vacanza
windsurf più visite culinario – culturali. La Costa Brava
è splendida, ricca di parchi naturali, resti ben
conservati di architettura romana ed é la culla del
compianto Salvador Dalì.
Altrettanto meritevole uno stop se siete sulla via di
Tarifa o del Portogallo: basta seguire le previsioni e una
capatina a Leucate o Pals possono essere
indimenticabili. Alcuni amici mi avevano chiesto se
poteva essere un’opzione partire su previsione
(chiamata). Qui le cose si fanno più complicate, credo
che i tanti spot francesi che si trovano lungo la via
come Cannes, Hyeres e Carrò potrebbero limitare la
voglia di aggiungere altri 600 chilometri al già lungo
viaggio alla ricerca del Mistral.
“Matteo, ma quando tornerai a vivere in Veneto con i
Peler e con le Bore?” Diciamo che per ora preferisco
continuare con il mio status di “migliore waver italiano
in Catalunya” – ed unico aggiungerei. Se consideriamo
poi che è il fattore freddo quello che più mi limita,
credo che prima di tornare a casa passerò qualche
altro anno come expat dal mio amico Paolo Migliorini a
Sao Miguel de Gostoso per scaldarmi le ossa.
Un caloroso ringraziamento a Josep Piña per le
splendide foto. Josep è un vero appassionato di
fotografia e dedica molto del suo tempo libero al
windsurf; vi consiglio di chiedere la sua amicizia in
Facebook per godere di ottimi scatti di natura e di
azione.
Grazie anche ai miei supporter:
RRD - Simmer - Al360 - www.drwind.com.br
www.hidi.it - www.contractsnowboards.com
- Crema Sport, Padova.
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Quando è troppo è troppo. Josh Angulo ha affermato di non aver maigareggiato in condizioni così estreme! © John Carter
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