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9 771974 851004 ISSN 1974 8515 08002 TORINO COMICS & GAMES Poste Italiane SpA - Spedizione in Abbonamento Postale - 70% Torino 30 ANNI DI LOCKNESS Vittorio Pavesio Patrizio Evangelisti Speciale TERMITE BIANCA 50 ANNI DI PUGACIÒFF Giorgio Rebuffi Autori BARBUCCI CANEPA DELL’OTTO FREZZATO RISSO A Torino Comics & Games Aprile 2009 N º 2

Fantasy Factory #2

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Magazine Ufficiale di Torino Comics 2009

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30 ANNI DI LOCKNESSVittorio Pavesio

Patrizio Evangelisti

Speciale

TERMITE BIANCA

50 ANNI DI PUGACIÒFFGiorgio Rebuffi

AutoriBARBUCCICANEPADELL’OTTO FREZZATORISSO

A Torino Comics & Games

Aprile2009Nº 2

Page 2: Fantasy Factory #2

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Bentornati in questi reami dell’immaginario

Lo ammettiamo, è passato più tempo del previsto e temevamo che non ritrovaste più il cam-mino. Acqua è passata sotto i

ponti, civiltà sono sorte e decadute. Nel regno della fantasia, quantome-no. Nella realtà le cose vanno meno in fretta, nonostante ciò ci troviamo qui, a presentarvi un nuovo numero di Fantasy Factory a circa un anno di distanza. Succede, ed è piuttosto co-mune quando gli ostacoli da affron-tare non sono “semplici” alieni, orchi o banditi di altre epoche.

Cosa è successo nel frattempo? Il pia-neta continua a ruotare, e lo fa che Fantasy Factory rispetti o meno la sua periodicità originale. E ci preoccupe-remmo molto di più se fosse il con-trario! Sono solo canzonette, canta-va Edoardo Bennato, noi potremmo dire che sono solo fumetti. Ma non per questo li prendiamo meno sul se-rio. Anzi.

Fantasy Factory c’è, ed è un fatto. Esce in corrispondenza della nuo-va Torino Comics, un’altra certezza. La rivista prosegue il suo cammino nell’assumere un’identità definita, tra fumetti, articoli e interviste. Rac-coglietela, sfogliatela, leggetela, e tra-smettete insieme a noi la vostra pas-sione per la nona arte. Non chiediamo di meglio.

Fulvio Gatti

Anno 2 - Numero 2Aprile 2009

Direttore responsabile Fulvio Gatti

Direttore Editoriale Vittorio Pavesio

Responsabile Editoriale Mario Checchia

Progetto grafi co Vittorio Pavesio

Produzione Editoriale Claudio Blanda

Impaginazione Giuliana Gilli

Webmaster Silvano Beltramo

Segreteria e Amministrazione Mauro Dolza

Stampa Stamperia Artistica Nazionale

Trofarello (TO)

Distribuzione Nazionale FumetteriePan Distribuzione

FANTASY FACTORY periodico bimestrale

registrazione presso il Tribunale di Torino n. 36 del 23 aprile 2008

Numero 2, aprile 2009 Copyright © 2009

Vittorio Pavesio Productions

Direzione, redazione e amministrazioneC.so Peschiera, 140/6

10138 Torino Tel. 011.43.33.504

[email protected]

Il copyright delle opere riprodotte è dei rispettivi autori o delle agenzie che ne

detengono i diritti.

ISSN 1974-8515

Vittorio Pavesio Productions srl

Presidente Vittorio Pavesio

Amministratore Delegato Mario Checchia

Licensing Claudio Blanda

Direzione e AmministrazioneC.so Peschiera, 140/6 10138 Torino - ItaliaTel. 011.43.33.504

[email protected] www.pavesio.com

Responsabile Uffi cio Francese Paul Laffont

Pavesio Edition2 rue des Trois Carreaux - 26100

Romans sur Isère – France

Nessuna parte di questa pubblicazione può essere usata o riprodotta in alcun modo senza autorizzazione scritta, tranne nel caso di brevi citazioni in

articoli e recensioni critiche.

EDITORIALEEDITORIALE

Accademia delle Arti Figurative e Digitali

SOMMARIOA tu per tu con Patrizio Evangelisti 4

Termite Bianca l’incipit 4Per brevità chiamato Frezz 26Le bambole e i mostri di Barbara e Alessandro 28Corrado Mastantuono 30Anche i giovani autori vanno all’inferno 31

34

45Incontro con gli autori 46

Adunata per i fan di Star Wars 50

52

54

56Fumetto dove vai? 58Una fi rma per il fumetto 61Premio Pietro Miccia 63Dove il sogno diventa realtà 66

Si ringrazia: Annabella Bottaro, Marco Bianchini, Patrizio Evangelisti, Marco Santucci, Marco Peruzzi, Massimiliano Frezzato, Gianfranco Goria, Cécil McKinley, Ivo Milazzo, Davide Bonati, Giorgio Rebuffi , Marco Schia-vone, Antonio Scuzzarella, Pasquale D’Agostino

Lockness, 30 anni mostruosi

50 ANNI DI PUGACIÒFF

MONSIEURCLAUDE

LUCIANO BOTTARO

I quindici anni di Torino Comics

Page 4: Fantasy Factory #2

4

In merito alla componente visiva del progetto Termite Bianca ab-biamo intervistato brevemente lo straordinario pittore di mon-

di fantastici Patrizio Evangelisti. Di seguito il botta e risposta della rapi-da chiacchierata con lui.1) C’è un’ispirazione visiva di qual che tipo, film o fumetto, che potresti indicare come “preceden-te” per l’aspetto del mondo in cui è ambientato Termite Bianca? Forse semplicemente un artista il cui stile ti ha influenzato particolarmen-te, oppure un film? Devo ammettere che un riferimento preciso non c’è, poiché io ho trovato gran parte del mondo di Termite Bianca già ideato e progettato in molti detta-gli (non dimentichiamo che Termite B. doveva essere un film di animazio-ne). Questo è stato il mio primo lavo-ro a fumetti e pertanto nel realizzar-lo sono servite tutte le mie “modeste” conoscenze visive e culturali accumu-late fino a quel momento. Sicuramente la saga di Star Wars ha avuto un ruo-lo importante nel mio immaginario. Per il resto, come ho già detto in altre occasioni, da ogni grande autore che negli anni ho avuto modo di apprez-zare, ho appreso delle cose. Cose che si possono ritrovare in Termite Bianca.

Termite bianca l’incipitN

elle pagine che seguono po-tete leggere un estratto esclu-sivo dal primo volume della trilogia di Termite Bianca,

intitolato Dagli Abissi. Possiamo dire con un pizzico di orgoglio che l’occasione è parecchio ghiot-ta: non è certo cosa di tutti i giorni che parte di un volume cartonato di questa qualità trovi posto, sot-to forma di “assaggio”, sulle pa-gine di una rivista italiana. Ma è una scelta che rispecchia appieno lo spirito con cui è nata Fantasy Factory, quello di avvicinare nuovi lettori a stili e generi giocoforza di nicchia, in questo caso il fumetto di fantascienza a colori di forma-to francese, solitamente pubbli-cato in pregiati (e, loro malgrado, costosi) volumi cartonati. Termi-te Bianca è un progetto scritto da Marco Bianchini e Marco Santuc-ci e disegnato da Patrizio Evan-gelisti. Concepito originariamente come lungometraggio di anima-zione, come racconta il volume Making of (ed. Pavesio 2006), ha poi scelto di articolarsi in una saga a fumetti lungo i tre volumi Da-gli Abissi (2005), Destini paralleli (2006) e Caccia spietata (2007), tutti nel catalogo di Vittorio Pave-sio Productions. Buona lettura!

Patrizio Evangelisti

(continua a pag. 25)

A TU PER TU CON PATRIZIO EVANGELISTI

Page 5: Fantasy Factory #2

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TERMITE BIANCA vol. 1 - Dagli abissiTERMITE BIANCA vol. 1 - Dagli abissiMarco Bianchini, Marco Santucci, Patrizio Evangelistiedizioni Pavesiocartonato - f.to 24,5x32,6 cm - 64 pagine a colori - € 16,99

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APRITE ILFUOCO!

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STIAMO ANDANDO TROPPOPER LE LUNGHE VAPORIZZALA!

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DICIOTTO ANNI PRIMA.

HO SCRITTO,SIRE.

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IL MOMENTO ÈGIUNTO!

MANCA SOLO IL VOSTROSIGILLO, E LA PORTAMAGNA SI CHIUDERÀ

PER SEMPRE.

PERSEMPRE.

E SIA.

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“CHE LA GRANDEPORTA SI CHIUDA

UN’ULTIMA VOLTA...”

“...AFFINCHÉ NESSUNO POSSAPROFANARE UNO DEI SANTUARI DOVELA CIVILTÀ GEOSIANA È CRESCIUTA...”

“...HA TRAMANDATO LESUE TRADIZIONI...”

“...CUSTODITOI PROPRI SEGRETI...”

Page 14: Fantasy Factory #2

“...CHE NESSUNO VARCHI PIÙ LA SOGLIADI QUELLA CHE MILLE GENERAZIONI

HANNO CHIAMATO CASA !”

14

Page 15: Fantasy Factory #2

15

“ADDIO, GRANDE TORRE CROATOAN...POSSANO LE GENERAZIONI FUTURE FARTI

BRILLARE DELL’ANTICO SPLENDORE!”

MAMMA...VOGLIO LA

MAMMA.

ECCOMI,AJMAN.

Page 16: Fantasy Factory #2

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GUARDATE!IL TIRANTE!IL TIRANTE!

VIA!VIA! AAHHH!

Page 17: Fantasy Factory #2

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DEI DELLATERRA!

RE SAGARTI, VIAFFIDO LE MEMORIE

DELLA TORRE

LA VOSTRA NAVE ÈARRIVATA. È TROPPO

PERICOLOSO RIMANEREANCORA!

Page 18: Fantasy Factory #2

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SALITE A BORDO, SIRE,ALTRIMENTI CHI GUIDERÀ

IN SALVO IL NOSTRO POPOLOALLA TORRE DI FINISTERRE?

GUARDATE!ANCHE LA NAVE DEL

RE HA LASCIATOCROATOAN!

CI RIVEDREMO ALLATORRE DI FINISTERRE,

SIGNORE.

NELL’ANIMONON SIAMO

SCONFITTI!!

Page 19: Fantasy Factory #2

NON SONO NEMMENOPIÙ IN GRADO DI

TENERE IN PIEDI LAPROPRIA TORRE...PREFERISCONO

SCAPPARE ANZICHÉREAGIRE!

GUARDA UNPO’ CHE BELLA FILA

DI FORMICHE.

I NAUTILI MORIREBBERODAL RIDERE SOLO AVEDERLI, E FORSE È

L’UNICO MODO CHE CIRESTA PER DISTRUGGER-

LI! QUESTA SITUAZIONEÈ DAVVERO PENOSA!

NESSUNO MI HAASCOLTATO QUANDO

HO PROPOSTO DIATTACCARE IN FORZE

QUEI MALEDETTINAUTILI... ED ECCO IL

RISULTATO! RE SAGARTIÈ UN IDIOTA E MIO

PADRE LO COMPATISCE!

RE ASKALON HA VISSUTO GLIORRORI CAUSATI DALLE GUERREDEL PASSATO... ADESSO CERCANELLA PACE LA SALVEZZA DEL

SUO POPOLO!

L’UNICO ORRORECHE VEDO È

QUELLA FILA DIIDIOTI!

UTHER, SEI TROPPOIRRUENTE, DEVICAPIRE CHE...

ANDIAMOCENE!

GUARDA UN

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Page 20: Fantasy Factory #2

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FINISTERRE NONSUBIRÀ MAI QUESTO

DESTINO! MAI!

“...A QUALSIASI COSTO!”

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PRINCIPE UTHER, GLISTRUMENTI SEGNALANO

LA PRESENZA DI UNDIPLODESH.

?

È A DIVERSE MIGLIADAI PROFUGHI. SEMBRA

TRANQUILLO, NONDOVREBBE COSTITUIRE

UN PERICOLO PER LORO...

ANDIAMO ASTANARLO!

?!

SI!!

NO, UTHER!È TROPPO

PERICOLOSO!

Page 22: Fantasy Factory #2

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L’assaggio finisce con questa tavola, ma la storia di Bianca e del suo mondo prosegue nel primo volume - Dagli abissi. Il primo ciclo di storie si dipana e si conclude lungo tre volumi complessivi.

PUOI ANCHESCENDERE, SENON TI DIVERTI.

DOVE SEI,BASTARDO?!

FATTI VEDERE!

PER IL GRANDEGAN! DOVEDIAVOLO È?!

RINTRACCIALO!

LE LETTURESONO CONFUSE...TROPPE ROCCE!

CON QUESTISTRUMENTI

ANTIQUATI NON LOSCOVEREMO MAI!

PRINCIPE! ILDIPLODESH

È QUI!!

MA CHESTAI DIC...

Page 23: Fantasy Factory #2

23

tavola per un volume come Termite Bianca? Lavori soprattutto in fase preparatoria oppure lavori sull’insie-me e in seguito curi e rivedi i dettagli? Per la lavorazione di Termite Bianca avevo una media di 6 tavole al mese, completamente colorate.In genere realizzo una bozza di tutta la tavola su un foglio A3, leggero tipo 80 g., poi riporto il tutto su un semi-ruvido da 200 g. e qui realizzo una matita definitiva con una particolare attenzione a luci e ombre. Quindi met-to mano al pennello e inizio il ripasso con la china nera. Non appena ho ri-passato il tutto o alcune vignette (di-pende da come gira la luna…) realizzo la mezzatinta.

2) Nella progettazione del concept di Termite Bianca hai prodotto mol-te immagini preparatorie. C’è qual-che ambientazione o situazione che hai realizzato, e che poi non ha tro-vato posto nella vicenda? Dove ti piacerebbe ambientare un eventua-le seguito?Gli studi che ho realizzato io e che si possono vedere in alcune illustrazioni non sono mai stati usati direttamente per il fumetto, ma sono serviti a far sì che mi immergessi adeguatamente nel-le atmosfere che avrei rappresentato di lì a poco. Il seguito da quello che so si svilupperà prevalentemente nel mon-do Geosiano, sarà divertente trovare il modo di rendere sempre interessanti

gli ambienti degli enormi Termitai. Una cosa che mi piacerebbe, ma che non so se sarà possibile è. uscire dall’atmo-sfera terrestre con delle sequenze, perché no… sulla luna. Ma que-sto devi chiederlo allo sceneggiatore. 3) Quanto lavoro ti richiede di solito la realizzazione di una

(segue da pag. 4)

MAKING OFFourmi BlancheArcadia Studioedizioni Pavesiocartonatof.to 24,5x32,6 cm56 pagine a colori€ 19,50

TERMITE BIANCA vol. 2Destini paralleliBianchini, Santucci, Evangelistiedizioni Pavesiocartonato - f.to 24,5x32,6 cm64 pagine a colori€ 16,99

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fi era del fumetto, intento a realizza-re dediche in pieno estro da demiur-go, non ha dubbio che lui appartenga alla categoria. Che lui si trovi nella “madrepatria” Italia, che solo in tem-pi recenti pare averne riconosciuto

il talento, o nel la Francia che lo a -

dora in-condizionatamente e ha reso la sua saga dei Custodi del Maser un best-

seller dalla interminabile vita edi-

Il Novecento e i mass media hanno fatto perdere il signifi cato alla pa-rola artista. Mentre in origine – e pensiamo a periodi storici come il

nostro Rinascimento – potevano fre-giarsi dell’appellativo di Artista solo personalità di indubbio valore come Leonardo Da Vinci, oggi si tende ad abusare della parola concedendola a chiunque abbia a che fare con me-stieri creativi. Forse la colpa è anche dell’inglese, che per convenzione lin-guistica chiama “artist” tutti i dise-gnatori di fumetti. Ma c’è differenza tra un valido illustratore, per bravo che sia, e qualcuno in grado di far

danzare le proprie mani su una qual-siasi superfi cie, con qualsiasi stru-mento, matita, pennello o penna (op-pure le sole dita), e in pochi attimi far comparire sulla superfi cie citata un’immagine in grado di trasmettere a chi guarda un’immediata emozio-ne. Chi appartiene a questa categoria è decisamente un artista. E se qual-cuno ha visto Massimiliano Frezzato in azio- ne a una

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condizionatamente e ha rsaga dei Custodi del Mase

seller dalla interminabil

inininnnn a a zio- ne a unaaaaa

I CUSTODI DEL MASER vol. 1La seconda lunacartonato - f.to 24,5x32,6 cm48 pagine a colori - € 15,99

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I CUSTODI DEL MASER vol. 5La cima del mondocartonato - f.to 24,5x32,6 cm64 pagine a colori - € 16,99

I CUSTODI DEL MASER vol. 6Il villaggio perdutocartonato - f.to 24,5x32,6 cm56 pagine a colori - € 16,99

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Frezzatoedizioni Pavesio

PER BREVITÀ CHIAMATO FREZZ

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toriale. Ma a differenza del cantauto-re Francesco De Gregori, “per brevità

chiamato artista”, come recita il titolo di un recente album, se con Frezzato si tira in ballo la brevità, il nome di battaglia è senza dubbio “Frezz”. Che fi ne ha fatto il Frezz, si chiedeva la storia breve, atipico collage di altre storie brevi, pubblicata sul primo numero di Fantasy Factory. C’è e disegna, tra le sue ultime fatiche troviamo il sontuoso portfolio di il-lustrazioni che reinterpre-

tano la vicenda di Pinocchio, uscito per Edizioni Di, e il volume Bagatelle, edito da Pavesio, antologia cronolo-gica di sue opere a fumetti dagli stili e generi più disparati. Con Frezza-to, d’altro canto, l’inatteso è dietro l’angolo.

TOUR DE FRANCEUn disegnatore italiano nel paese dei fumettiFrezzato, Trincaedizioni Pavesiobrossurato - f.to 19,2x26 cm64 pagine a colori€ 10,90

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BAGATELLEStorie brevi 1984-2008Frezzatoedizioni Pavesiocartonato - f.to 24,5x32,6 cm112 pagine a colori€ 24,00

Page 28: Fantasy Factory #2

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Qual è il più grande rico-noscimento per un ar-tista dei comics? Un premio prestigioso? La

partecipazione a una fiera del calibro di Angoulê-me, con l’occasione di scambiare due chiac-chiere e ottenere elogi per il proprio lavoro da Moebius in persona? Un la-voro presso Marvel Comics commissio-nato dall’editor de-gli editor Joe Que-sada? Sebbene pro-spettive di questo genere siano deci-samente appetibi-li, crediamo umil-mente che la vera affer-mazione pubblica di un talento passi per altre vie, potremmo dire linguistiche. In parole povere: quando un autore vede il suo nome as-sociato a uno stile ben pre-ciso, signifi ca che ormai ha fatto scuola. Non stupisce leggere di disegni “jacovit-tiani” o di personaggi “al-la Silver”, perché conside-riamo sia Benito Jacovit-ti che Guido “Silver” Silvestri due affer-mati maestri del fu-metto italiano. Appartie-ne a tempi recenti la com-parsa, tra appassionati e addetti ai lavori, del ter-mine “barbucciano”, fa-cendo riferimento a quel-la commistione di scuola Disney, manga e BD fran-cese, di una freschezza e dinamicità inimitabili, di cui Alessandro Barbucci è uno degli esponenti di maggior rilie-vo a livello internazionale. Si tratta di un traguardo non da poco per un arti-sta trentacinquenne, divenuto celebre

per le sue ope-

re negli ul-timi anni. Dopo

un apprendistato in casa Disney e l’in-

contro con la compagna di av-venture editoriali Barbara Ca-

nepa, il suo primo successo al fi anco di quest’ultima è la creazione, da un’idea

di Elisabetta Gnone, del fe-nomeno mondiale W.I.T.C.H.

Barbucci non si siede sugli allori e contribuisce a genesi e affermazio-

ni di altri due titoli di culto: in coppia con la Canepa il fantascientifi co Sky Doll, bestseller sia in Francia che in Usa; su testi di Katja Centomo e Francesco Artibani, e sempre a fi anco di Barbara Canepa sul fron-te visivo, Monster Allergy, serie a fumetti divenuta serie animata e

icona pop per le generazioni più giovani (basti dire che i suoi protagonisti sono approdati sui

barattoli della Nutella, soliti ospitare eroi come Asterix o Bugs Bun-

ny). Oggi Bar-bucci tiene un

blog internaziona-le e vive in Spagna. Ma

dello stivale che gli ha dato i natali si ricorda ancora? Vi torna ogni tanto, per incontrare e disegnare per i suoi fi dati lettori.

SKY DOLL vol. 1La città giallacartonato - f.to 24,5x32,6 cm48 pagine a colori€ 16,99

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Barbucci, Canepaedizioni Pavesio

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i, CanepaPavesio

g a de cogrande rico-per un ar-mics? Un tigioso? La una fieeeera

oulê-ne dihiac-reos-el

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di Elisabetta Gnonenomeno mondiale W.I

Baarbucci non si siede suglicontribuisce a genesi e affer

ni di altri due titoli di culto: incon la Canepa il fantascientifiDoll, bestseller sia in Franin Usa; su testi di Katja Cee Francesco Artibani, e sefi anco di Barbara Canepa ste visivo, Monster Allergya fumetti divenuta serie an

icona pop per le generazgiovani (basti dire cheprotagonisti sono appro

barattoNutellaospitacome Ao Bugs

ny). Ogbucci tie

blog internale e vive in Spag

LE BAMBOLE E I MOSTRI DI BARBARA E ALESSANDROLE BAMBOLE E I MOSTRI DI

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In Francia, il paese delle meravi-glie per il fumetto, tutto è possi-bile, anche che vengano stravolti i ruoli tradizionali di disegnatore e

sceneggiatore. La terra oltre le Alpi ha avuto un ruolo notevole nel farci sco-prire gli autori completi, ma un volume di grandi dimensioni, opera di un’uni-ca persona, richiede un lungo tempo di realizzazione. Una effi cace alternati-

va si è affermata negli ultimi anni grazie a due autori or-gogliosamente italiani, che hanno fatto fortuna in Fran-cia e da lì in tutto il mondo: Barbara Canepa e Alessandro Barbuc-ci. La prima si occupa di scrittura e co-lori, il secondo del disegno. Questo ti-po di suddivisione del lavoro è talmen-te effi cace da aver già trovato emuli, come Francesca Mengozzi e Giovanni Marcora, autori di Kill the Granny. La narrazione per immagini richiede in-

fatti già in fase di scrittura una parti-colare consapevolezza del lato visivo, e autori come Barbara Canepa, com-petenti anche nel campo del disegno, sono in grado di dare al risultato fi na-le una marcia in più. Lo storytelling di Barbara Canepa, di origine ligure ma oggi residente in Francia, si è affi na-to lungo gli anni a partire dalla secon-da metà degli anni Novanta e i primi

lavori in casa Disney. Il botto, in squadra con Alessandro Barbucci, è stato con la creazione di W.I.T.C.H., progetto nel quale hanno saputo sfoggiare una grandis-sima abilità nella carat-terizzazione sia narrati-va che visuale. Seguono altri due successi del ca-libro di Monster Aller-gy, che nato a fumetti ha trovato la sua forma ide-ale come serie animata, e Sky Doll, premiatissima serie di volumi che è riu-scita a sfondare anche in Usa, un mercato non fa-cile per i fumetti che non appartengono allo sti-le Marvel/DC. Oggi Bar-bara Canepa prosegue il suo lavoro come autrice,

anche al di fuori della collaborazio-ne con Barbucci, ed è cocuratrice del-la collana Collection Métamorpho-se per l’editrice Soleil. Ritorna in Italia editorialmente, insieme ad Alessandro Barbucci, in occasione dell’uscita per Vittorio Pavesio Productions del nuovo volume Sky Doll – Lacrima Christi.

SKY DOLL vol. 0Doll’s FactoryBarbucci, Canepaedizioni Pavesiocartonato - f.to 23x32,2 cm96 pagine a colori - € 22,00

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LE BAMBOLE E I MOSTRI DI BARBARA E ALESSANDRO BARBARA E ALESSANDRO

NOVITÀNOVITÀ

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Page 30: Fantasy Factory #2

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“Non ho adottato par-ticolari riferimenti tematici e stilistici, anzi mi sono con-

cesso la massima libertà” rac-conta Corrado Mastantuono in merito alla genesi della saga di Elias il maledetto. “Ho creato un ambiente

medievale fuso a elementi meccanici e moderni, in una collocazione tempo-rale impossibile da individuare. Non mi sono servito di nessuna documen-tazione, neanche iconografi ca, per non avere condizionamenti. L’idea di non studiare la produzione del fumetto fan-tasy con i suoi stilemi e il suo linguag-gio visivo nasce proprio dall’esigenza

di non ripetere un percorso tracciato da altri. Conservare il sapore del genere affrontandolo con gli occhi sgombri da immagini, solo un pizzico di memoria. Spero che il prodotto risulti così suffi -cientemente originale senza per questo tradire le attese degli amanti del fantasy”.Il volume è stato scritto da Sylviane Corgiat, come si è svolta la collaborazione? “In sceneggiatura erano messi a fuoco i dialoghi, i luoghi e gli stati d’animo ma co-me inquadrarli spettava al sottoscritto anche in virtù di un’impaginazione della tavola diffi cile da prevedere durante la scrittura. Sylviane Corgiat, scrittrice di romanzi e sceneggiature per fi lm ma esordiente nei fumetti, è

stata molto attenta a distribuire i rit-mi giusti a ogni sequenza e ha accol-to le mie proposte di cambiamenti con intelligente spirito collaborativo. La storia scorreva comunque bene e non ho avuto diffi coltà a farmi coinvolgere dalle atmosfere rarefatte e cadenti della sua narrazione ricca e evocativa”.Mastantuono è noto anche come di-

segnatore per la Disney, do-ve adotta uno stile molto di-verso. Quanto conta il tipo di disegno nella lettura di un fumetto, e può esistere addi-rittura uno stile sbagliato per una storia? “Ovviamente. Il fumetto è un medium diffi ci-le. Bisogna essere dei bravi disegnatori utilizzando un unico colore, il nero; essere

dei narratori accurati che si affi dano oltre alle parole soprattutto alle imma-gini, e trovare ogni volta la chiave in-terpretativa più adeguata. Una vena-tura di grottesco in una storia dram-matica, un’inquadratura sbagliata, un taglio fuori luogo potrebbero tradire la

bontà della sceneggiatura e di questo un disegnatore attento deve sempre tener conto”.

CORRADO MASTANTUONOScrittura e immagini

ti , --o a

iniggi

ELIAS IL MALEDETTO vol. 1Il gioco dei corpi celesticartonato - f.to 24x32 cm56 pagine a colori€ 16,99

ELIAS IL MALEDETTO vol. 2La peste rossacartonato - f.to 24x32 cm56 pagine a colori€ 16,99

ELIAS IL MALEDETTO vol. 3Il soldato d’argillacartonato - f.to 24x32 cm56 pagine a colori€ 16,99

Corgiat, Mastantuonoedizioni Pavesio

Corrado Mastantuono (in basso) con Luca Boschi, Diego Ceresa, Vittorio Pavesio e Jim Lee

© S

ergi

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nelli

Edi

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elli

Page 31: Fantasy Factory #2

31

Non gli basta aver raccontato le gesta di un gatto sfi gatissimo, castrato impunemente dalla sua padrona, e che pur di riavere i

suoi “gioielli” fa un patto con Satana in persona. Non gli basta che il loro volume d’esordio, Kill the Granny, sia

un piccolo bestseller già giunto alla prima ristampa. Francesca Mengozzi e Giovanni Marcora ora ritornano con il sequel delle avventure del loro gat-taccio, improbabile (o forse solo inat-

teso) quanto divertente. La squadra di lavoro ormai è rodata: Francesca sforna idee a ripetizione, Giovan-ni fa danzare la matita, Francesca interviene con i colori. Spunti appa-rentemente semplici diventano mae-stosi grazie a ombre, colore e accosta-

menenti inattesi delle fi gure: si veda la nuova copertina per credere. Alla fi era di Angoulême i lettori facevano la fi la per un loro disegno, e la cop-pia di giovanissimi autori (non fanno cinquant’anni in due) è attualmente in tour promozionale tra fumetterie e fi ere, non facendosi mancare nessuna tappa e non perdendo lungo la strada neppure un briciolo di entusiasmo.

ANCHE I GIOVANI AUTORI VANNO ALL’INFERNO

neppure un briciolo di entusiasmo.

uadra sca

an-sca papapapapa-mae

KILL THE GRANNYI gioielli del gattoMengozzi, Marcoraedizioni Pavesiobrossurato - f.to 19,2x26 cm112 pagine a colori€ 14,90

KILL THE GRANNYAnche i gatti vanno all’infernoMengozzi, Marcoraedizioni Pavesiobrossurato - f.to 19,2x26 cm112 pagine a colori€ 14,90

Nove vite perdute nel tentati-vo di “uccidere la vecchia” per donare la sua anima al diavo-lo e concludere il patto. Ora il nostro felino, come tutti quelli che compiono cattive azioni, è fi nito all’inferno. Uno strava-gante accordo con l’Altissimo gli concede di attraversare i gi-roni uno dopo l’altro, superan-do (buffe) prove e affrontan-do (ancor più buffi ) avversari. Vuole raggiungere la sua vec-chia padrona per vendicarsi, ma la realtà potrebbe rivelar-si molto diversa da quella che credeva…

rentemente semplici diventano msts osi grazie a ombre, colore e acco

mae-ostaaa-

Francesca e Giovanni a Torino Comics 2008

NOVITÀNOVITÀ

Page 32: Fantasy Factory #2

CATALOGO

MATITE Frezzatocartonato

24,5x32,6 cm88 pagg. in b/n

8 19,50

SKY DOLL Spaceship CollectionBarbucci & Canepa

cartonato23,4x32,2 cm

72 pagg. a colori 8 19,50

MAYAPAN Vol. 2

Troisi - Vigcartonato

24,5x32,6 cm48 pagg. a colori

8 15,99

I CUSTODI DEL MASER Gli Originali

Frezzatoalbum a spirale34,5x44 cm

48 pagg. a colori8 99,00

MOVIE POSTER ART

Struzancartonato

24x30,5 cm120 pagg. a colori

8 26,90

MAYAPAN Portfolio

Vig24,5x32,6 cmcartellina con

8 schede a colori 8 29,00

SINKHA Vol. 1 Patrito

cartonato24,5x32,6 cm

48 pagg. a colori8 14,98

EGO SUMVol. 1 Bianchi

cartonato24,5x32,6 cm

48 pagg. a colori8 15,99

MORGANA Vol. 1

Enoch - Alberticartonato

24x31,6 cm56 pagg. a colori

8 16,99

SINKHA Vol. 2Patrito

cartonato24,5x32,6 cm

48 pagg. a colori 8 15,99

EGO SUM Vol. 2Bianchi

cartonato24,5x32,6 cm

48 pagg. a colori 8 15,99

MORGANA Vol. 2

Enoch - Alberticartonato

24x31,6 cm56 pagg. a colori

8 15,99

SINKHA Vol. 3 Patrito

cartonato24,5x32,6 cm

48 pagg. a colori8 15,99

SIMONE BIANCHI The Art of

Bianchicartonato

24,5x32,6 cm64 pagg. a colori

8 18,90

MORGANA Vol. 3

Enoch - Alberticartonato

24x31,6 cm56 pagg. a colori

8 15,99

THE ART OF SINKHA

Patritocartonato

24,5x32,6 cm48 pagg. a colori

8 14,98

ONIRIKABianchi

cartonato24,5x32,6 cm

56 pagg. a colori8 19,50

MORGANA Vol. 4

Enoch - Alberticartonato

24x31,6 cm56 pagg. a colori

8 15,99

SKY DOLLMatite

Barbucci & Canepacartonato

24,7x34,4 cm 108 pagg. a 2 colori

8 29,90

REDHAND Vol. 1

Busiek - Alberticartonato24x32 cm

48 pagg. a colori 8 15,99

MAYAPAN Vol. 1

Troisi - Vigcartonato

24,5x32,6 cm48 pagg. a colori

8 15,99

REDHAND Vol. 2

Busiek - Alberticartonato24x32 cm

48 pagg. a colori 8 15,99

FAKK 2Bisley - Eastman

cartonato24,5x32,6 cm

92 pagg. a colori8 14,98

HIP FLASK Vol. 1

Starkings - Ladronn - Caseycartonato

22,5x32,2 cm48 pagg. a colori

8 15,99

ELIAS IL MALE DETTO Vol. 2 Corgiat - Mastantuono

cartonato24x32 cm

56 pagg. a colori8 16,99

ELIAS IL MALE DETTO Vol. 3 Corgiat - Mastantuono

cartonato24x32 cm

56 pagg. a colori8 16,99

DELETHES Vol. 1

Martinellocartonato

24,5x32,6 cm48 pagg. a colori

8 15,99

LAST TRAVEL INC. Vol. 1

Di Gregorio - Hasmanncartonato

24,5x32,6 cm48 pagg. a colori

8 15,99

Page 33: Fantasy Factory #2

EDIZIONI

PINOCCHIOAusonia

cartonato24,5x32,6 cm

64 pagg. a colori 8 16,99

GRAPHIC STORYTELLING

Eisnerbrossurato

21,5x28 cm160 pagg. b/n

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CAPITAN ROGERS

Cavazzano - Corteggianibrossurato

21x28,5 cm56 pagg. a colori

8 9,30

AUSONIA The Art of

Ausoniacartonato

24,5x32,6 cm56 pagg. a colori

8 16,99

ROMANO SCARPA

Becattini - Boschi - Gori - Sanibrossurato

21,3x27,8 cm240 pagg. b/n

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GARGANTUACarpi

brossurato21x28,5 cm

56 pagg. b/n e a colori8 9,30

GATE 22Frassetto - Rovero

cartonato24,5x32,6 cm

56 pagg. a colori 8 16,99

W.I.T.C.H.Centomocartonato

17x25,5 cm96 pagg. a colori

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REDIPICCHEBottaro

brossurato21x28,5 cm

56 pagg. a colori8 9,30

CAPIRE IL FUMETTO

McCloudbrossurato

19,2x26 cm224 pagg. b/n

8 22,00

MARTIN MY STÈ RE INTERNATIONAL

Castellicartonato

17x23,8 cm80 pagg. a colori

8 15,50

REDIPICCHE PortfolioBottaro

23,6x30,5 cmcartellina con

4 schede a colori8 9,30

FARE IL FUMETTO

McCloudbrossurato

19,2x26 cm272 pagg. b/n

8 22,00

GIANCARLOALESSANDRINI

AA. VV.brossurato10x20 cm

64 pagg. a colori 8 8,00

LUPI GATTI & ROBOT

Rebuffibrossurato

17,2x26 cm64 pagg. b/n

8 10,33

REINVENTARE IL FUMETTO

8 21,69McCloud

SERGIO ZANIBONI

AA. VV.brossurato10x20 cm

64 pagg. a colori8 8,00

VITA A FUMETTIRebuffispillato

17,2x26 cm48 pagg. b/n

8 5,16

FUMETTO & ARTE SEQUENZIALE

8 21,69Eisner

VITTORIOGIARDINO

AA. VV.brossurato10x20 cm

64 pagg. a colori8 8,00

4 FUMETTIRebuffi

brossurato17,2x26 cm96 pagg. b/n

8 9,00

TIRAMOLLARebuffi

brossurato17,2x26 cm

128 pagg. b/n8 14,00

ROBOTRebuffi

brossurato17,2x26 cm96 pagg. b/n

8 8,26

ROBOT 2Rebuffispillato

16x21 cm48 pagg. b/n

8 3,10

PREZZEMOLODe Pretto - Ferrario

brossurato17x23,7 cm

256 pagg. a colori8 12,87

ALAN DOGSarda - Pavesio

spillato16x21 cm

32 pagg. b/n8 2,07

ZUZZURRO & GASPARE SHOWSilver - Brambilla - Formicola

cartonato21,9x28,5 cm320 pagg. b/n

8 30,47

TORINO COMICS

Tiberga - Centomocartonato

21,5x30,3 cm64 pagg. a colori

8 14,98

Page 34: Fantasy Factory #2

34

Prima edizione 1995L’inizio è diffi cile per tutti. Torino Co-mics fa capolino per la prima volta con una prova generale nel giugno 1994, ma è dal 3 al 5 febbraio 1995 che esordisce uffi cialmente agli occhi del pubblico. La sede in entrambi i casi il padiglione 4A di Torino Esposizioni, in cui compaiono bancarelle di – indo-

vinate un po’ – fumetti e si svolgono le prime conferenze con giovani promes-se e professionisti affermati. Tra essi il timido Guido Silvestri, in arte Silver, e il più disinvolto Giorgio Cavazzano, che espone cento tavole originali un po’ timoroso che facciano una brutta fi ne (le riporterà a casa intonse). E poi Ade Capone, Claudio Chiaverotti, il compianto Giovan Battista Carpi e un altro illustre artista oggi scomparso, Magnus, presente sul manifesto e con

la mostra dedicata ma che rinuncia all’ultimo momento, a causa del-la malattia che gli stava portando via le energie residue. La fiera apre

Pietro Miccia si conquista fin dalla prima edizione il ruolo di mascotte della manifestazione. «Quello

che serviva era un riferimento “locale” ma non scontato» ri-corda Vittorio Pavesio, ideatore grafi co del personaggio. «Una cosa meno ovvia di una Mole Antonelliana con le braccia, o di un gianduiotto con il nasone. L’idea di realizzare una parodia di Pietro Micca mi venne qua-si per caso, e subito mi accorsi che quel personaggio si poteva “giocare” bene. Un eroe patriot-

tico, pro-prio men-tre noi ci stavamo

L’eroe Pie-tro Micca nel famoso dipinto di Andrea Gastaldi

© P

aves

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Pav

esio

I quindici anni di Torino Comics

Il primo “rudimentale”volantino dell’edi-zione zero di Torino Comics

Da sinistra a destra, alcuni dei primi partecipanti “illustri”: G. Figus, B. Sarda, F. Fossati, G. Goria, V. Pavesio

I primi bozzetti di Pietro Miccia, parodia dello storico personaggio

Page 35: Fantasy Factory #2

35

Seconda edizione 1996Arrivano gli americani, e non è lo Sbar-co in Normandia ma poco ci manca. Con Jim Lee, J. Scott Campbell, Adam Hughes e Alex Garner in qualità di ospiti Torino Comics conduce al pub-blico italiano rappresentanti dei co-mics a stelle e strisce, e per accogliere l’affl usso maggiore di appassionati si

anche al grande schermo ospitando l’animatore Sil-vio Pautasso e il regista Enzo D’Alò, che a brevissimo avreb-bero “fatto il botto” grazie al successo internazionale de La freccia azzurra. Si guadagna inoltre fi n da subito la simpatia e l’interesse da parte dell’allora Assessore alla Cultura della Re-gione Piemonte Giampiero Leo, che ne diviene un amico e pro-motore entusiasta.

bat-tendo per la dignità del fumet-to italiano. Un eroe sabaudo, abbastanza noto per essere immediatamente riconosciu-to come torinese. Un eroe che giocava con le bombe, l’ideale per chi cercava qualcosa capace di far esplodere una nuova ma-nifestazione. E poi l’assonanza Micca-miccia, sembrava fatta apposta per una parodia fumet-tistica. Trovata l’idea, dare una faccia alla mascotte non fu dif-fi cile: un’uniforme di fi ne Set-t e c en-to, una mat i ta in mano a fare da torc ia , l ’ a r i a furbetta di chi ha capito tutto e sa bene cosa fare. Certo, il vero Pietro Micca non fece una bella fi ne, ma il bello dei fumetti è che la fantasia non deve correre die-tro alla realtà fi no in fondo...». Troppo vivace per rimanerse-ne relegato alla sola carta, Pie-tro Miccia nel corso degli anni comparirà su capi di abbiglia-mento e spille, darà il nome al premio per autori esordienti, sarà protagonista di un corto di animazione 3D e diventerà persino una enorme statua di gommapiuma.

Silver

Giorgio Cavazzano

Giampiero Leo

© P

aves

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Enzo D’Alò

Page 36: Fantasy Factory #2

36

Terza edizione 1997I profeti fuor di patria ritornano in Ita-lia ancora una volta, quantomeno a Torino Comics. Vittorio Giardino pre-senta una mostra dedicata alla sua opera, che alla “scoperta” del fumetto in volume da libreria e all’affermarsi delle fumetterie, tornerà a parlare an-che italiano. Lo stesso vale per Mas-similiano Frezzato, i cui Custodi del Maser compaiono nello stivale per la prima volta sotto il marchio Vitto-rio Pavesio Productions. Gli americani

sposta nel padiglione cen-trale di Torino Esposizio-ni. È Lee soprattutto a far-la da padrone, giungendo da superstar e dando vita per la prima volta alle lun-ghe code di appassionati, in attesa dell’ambitissimo disegno con de-dica. L’occasione è anche quella di un rientro in pa-tria di due autori

tutti tricolori che già ave-vano trovato affermazio-ne all’estero: Massimiliano Frezzato e Vittorio Giardi-no. Nell’incontro pubblico e sulle pagine di La Stampa, grazie all’interessamento del giornalista Guido Tiber-ga, prende vita il dibattito e la polemica sul fumetto ita-liano “popolare” e quello “di qualità”, che sfocia an-che in un convegno a por-te chiuse tra professionisti. Dal canto loro, sia Ade Ca-pone che Giovan Battista Carpi ritornano a Torino Comics, entrambi legan-dosi a nuove iniziative edi-

toriali. Ca-pone inaugura infat-ti la Liberty, mentre il Gargantua di Carpi è tra i primi volumi della neonata Vittorio Pave-sio Productions. A giu-gno dello stesso anno scompare il “tuttolo-go” del fumetto Franco Fossati, che aveva dato un contributo creativo determinante alla ge-nesi della manifesta-zione.

Jim Lee e il suo staff disegnano per i fans

Un autocaricatu-ra di G.B. Carpi

Un aggressivo Jim Lee fondatore

della Image, etichetta di punta

dell’editoria americana ©

Jim

Lee

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Page 37: Fantasy Factory #2

37

non ci sono più di persona, in compen-so una mostra conduce sotto i rifl et-tori torinesi nientemeno che i disegni di “sua maestà” Jack Kirby, lo storico compagno di avven-tura dell’oggi multimilionario Stan Lee. Il reparto mostre si completa con un omaggio a Benito Jacovitti e un incontro/confronto tra Luciano Bottaro e Giorgio Rebuffi . Tra gli editori arrivano in fi era i pesi massi-mi, alias Marvel e Sergio Bo-nelli Editore. Quest’ultima sce-glierà di presentare proprio a Torino due talenti emergenti: si chiamano Luigi Piccatto e Gino Vercelli.

Quarta edizione 1998Quando un maestro mondiale dei comics mette piede a Tori-no, la sua luce oscura tutto il resto, che lo si voglia o meno. Perché Torino Comics 2008 è sì l’edizione in cui, a seguito del successo di La freccia az-zurra, viene dedicata una mostra re-trospettiva all’opera del regista Enzo D’Alò. In programma nella manife-stazione ci sono inoltre le celebrazioni per i cinquant’anni di Tex, un incontro sulle autrici di fumetti, nonché la mo-stra personale di Alex Toth. Esordisce inoltre con la sua prima edizione il Pre-mio Pietro Miccia per autori esordienti, che diventerà un’iniziativa ricorrente legata alla fi era. Ma quest’anno viene ricordato senza ombra di dubbio co-me, per dirla all’americana, il Will Ei-sner Year. Il papà di Spirit – chissà se ne apprezzerebbe la versione cine-matografi ca “sporcata” dallo stile pulp di Frank Miller – visita Torino Comics

La copertina del primo volume della lunga saga di Frezzato, che esordisce a Torino Comics 1997

Sam Pezzo, immagine simbolo della mostra di Vittorio Giardino

Lo striscione della mostra dedicata a Jacovitti

© V

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Da sinistra: G. Rebuffi , G. Goria, V. Pavesio, W. Eisner, L. Bottaro

Page 38: Fantasy Factory #2

38

Jonathan Steele di Federico Memola. Per non parlare di Alfredo Castelli, che con il lato oscuro della realtà ci è sem-pre andato a nozze, e non solo per via del suo personaggio per antonomasia Martin Mystère. Un incontro ma anche una mostra dedicata, per una volta, a uno sceneggiatore anziché un dise-gnatore. A Torino Comics, d’altronde, l’impossibile è dietro l’angolo.

Sesta edizione 2000Chi per il 2000 si aspettava la fi ne del mondo rimane deluso. D’altra parte,

nella doppia veste di autore e saggista. L’accoglienza del pubblico e dei pro-fessionisti italiani è tanto calorosa da stupire lo stesso ospite. Abbondano le testimonianze di talenti nostrani, in primis Massimiliano Frezzato, giunti a onorare il Maestro e a mostrargli i propri lavori. Nello stesso anno il volu-

me saggistico di Will Eisner sul linguaggio dei comics, Fumetto & Arte sequen-ziale, viene pubblicato da Vittorio Pavesio Produc-tions. Diventerà un libro consigliato da molte scuo-le di fumetto.

Quinta edizione 1999Se sul manifesto dell’edi-zione ’97 Pietro Miccia viaggiava nello spazio a cavalcioni di un satellite, evocando atmosfere da fantascienza spaziale, il ’99 è l’anno del fantasy, con la mascotte ufficia-le impegnata a cavalcare un drago mentre spande ai quattro venti volantini della manifestazione, che grazie anche al passaparo-la è cresciuta sempre più.

Anticipando Il Signore degli Anelli cinematografi co e Harry Potter – il cui

primo libro è comparso in Italia l’anno prima, ma tutti ancora credono si tratti di un sempli-ce “romanzo per ragazzi” – la quinta edizione pone l’accen-to sul fantasy e il fantastico, dai surreali personaggi creati da Carlo Peroni, protagoni-sta di una mostra, all’esor-dio editoriale in Bonelli di

in alto - Un disegno di Alex Toth, il maggior rappresentante della “linea scura” e terzo protagonista delle esposizioni del 1998

Vittorio Pavesio

Martin Mystère, creato da Alfredo Castelli

Prima bozza del manifesto del 1999 e, a lato, una carrellata di

personaggi di Carlo Peroni

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la loro comparsa in fi era le astronavi e le scenografi e futuristiche di Germàn Impache, le illustrazioni di Maurizio Manzieri (copertinista per Urania), una mostra dedicata alla fantascien-za “pulp” curata dall’esperto Riccardo Valla nonché lo scrittore Norman Spin-rad, che incontra i suoi lettori. Anche l’area dedicata al cinema di animazio-ne viene contagiata, per via della proie-zione del fi lm Il gigante di ferro, a cui si affi ancano la serie animata di Diabo-lik e presentazioni di novità italiane tra cui Marco e Gina di Romano Scarpa. E il fumetto, ce lo siamo dimenticati? Naturalmente no, a partire dallo stesso Romano Scar-pa appena citato, che con il suo curriculum lunghissi-mo in casa Disney, nonché la paternità di personaggi come Brigitta e Reginella, giunge a Torino come ospi-te d’onore. Gallieno Ferri, creatore grafico di Zagor su testi di Sergio Bonelli e storico disegnatore del-la testata, disegna per il pubblico e celebra il qua-rantennale del suo perso-naggio, mentre la Bonelli presenta il nuovo Gregory Hunter. Dagli Usa arriva il disegnatore di Spider-Man Mark Bagley e quasi non si contano le mostre in pro-gramma: dai Percorsi di Roberto Baldazzini alla sa-tira di Franco Bruna, pas-sando per i “fumetti all’at-

perché mai il mondo sarebbe dovuto fi nire in base a una cifra tonda del ca-lendario occidentale (solo uno di quelli in uso sul pianeta) e soprattutto, alla mezzanotte di quale fuso orario i cava-lieri dell’apocalisse avrebbero dovuto manifestarsi? La vita del pianeta pro-segue la sua normale corsa e dal 7 al 9 aprile Torino Comics ritorna in scena. Ha sei anni, insomma è un bimbo cre-sciutello pronto per la scuola. Il cambio del millennio è occasione di fare il pun-to e realizzare il volume cartonato cele-brativo, con testi del giornalista Guido Tiberga, che darà il via alla tradizione dei cataloghi di Torino Comics. Viene battezzato sul suolo torinese un nuovo eroe di casa Bonelli, creato da Mauro Boselli e Maurizio Colombo: Dampyr, erede moderno degli ormai classici Dy-lan Dog (per l’horror) e Martin Mystè-re (per i viaggi intorno al mondo) si conquisterà presto un ampio pubbli-co di fedelissimi. Piccole e grandi re-altà editoriali, da PuntoZero al Centro Fumetto Andrea Pazienza, trovano spazio all’interno della fi era. Sul fron-te delle mostre, lascia il segno l’opera monumentale di raccolta di immagini e

informazioni sul fumetto franco-belga organizzata in collaborazione con Fu-metti di Frontiera, occasione per sco-prire e conoscere l’immenso panorama editoriale della BD di lingua francese.

Settima edizione 2001Anno 2001, nessuna odissea nello spazio ma la fantascienza ci mette co-munque lo zampino per via dell’incon-tro tra Torino Comics e la convention dedicata alla sci-fi Italcon. Fanno così

TIn Tin di Hergé

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sari fanno da spunto per altre mostre: i vent’anni di Martin Mystère da un lato, i cinquanta di Tiramolla dall’al-tro. Ed è su un altro parallelismo, di nome di battesimo, che si basa l’espo-sizione dei “Leo”, protagonisti Leone Cimpellin e Leo Ortolani. Parlando di giovani talenti ottiene la sua mostra dedicata anche Luca Enoch, fresco di esordio in Bonelli con Gea, e la lista si completa con “personali” dedicate a Braccio di Ferro e Cico, storica spal-la di Zagor. Nell’area games ormai si combatte senza esclusione di colpi tra mondi fantasy e carte da gioco.

Nona edizione 2003In città fi oriscono i cantieri in vista del-le olimpiadi 2006 e Torino Comics ha la

tacco”, esposizioni curate dalle autoproduzioni. Cre-sce intanto sempre di più il settore games, nato in sor-dina e ormai divenuto un momento attesissimo.

Ottava edizione 2002Se Torino Comics avesse i piedi, in questa edizione sarebbero palmati, e maga-ri con le ghette. Zio Papero-ne e la famiglia dei paperi la fanno infatti da padrone alla fi era anno 2002 grazie alla presenza come ospite

d’onore di Don Rosa, l’erede ricono-sciuto di Carl Barks che ama l’Ita-lia, vantando la provenienza trico-lore del nonno paterno. Paperopoli vive inoltre nelle mostre dedicate al-le copertine dello stesso Barks, non-ché all’opera di Giorgio Cavazzano, rappresentato anche dai molti lavori extra-disney. Dall’estero arrivano lo sceneggiatore Benoît Peeters e il di-

segnatore François Schui-ten, autori del ciclo de Le città oscure, e torna nel nostro pa-ese come ospi-te un italiano che ha legato il suo nome al ci-nema fantasti-co americano: Carlo Rambal-di. Gli anniver-

Le locandine di King Kong, E.T. e Alien

sopra - Silvia Shön, Vittorio Pa-vesio, Carlo Rambaldi e Maurizio Manzieri

a lato - François Schuiten e Benoît Peeters

Page 41: Fantasy Factory #2

41

italiano” a cura dell’Anonima Fumet-ti. Spazio anche al sociale con la Lila, Lega italiana per la lotta contro l’Aids e il fumetto Jimmy Hat, realizzato per l’occasione da Luca Enoch. Il Quartiere giapponese, uffi cialmente nato già dal 2001, continua a popolarsi di stravaganti quanto sim-patiche forme di vita...

Decima edizione 2004Quando si cresce è inevita-bile lasciarsi alle spalle gli abiti vecchi, ormai troppo stretti. Torino Comics cam-bia sede nell’anno della celebrazione del suo de-cennale e approda nei più

sua parte di lavori in corso. La sede a Torino Esposizioni comincia ad andare stretta? Forse. Intanto lo spazio espo-sitivo della fi era cresce del 20%, frutto dei nuovi editori presenti, tra ritorni di prestigio, come Marvel Italia, ed eti-chette appena nate. Gli ospiti sono più che mai internazionali: c’è lo sceneg-

giatore Roy Thomas , autore ed editor di casa Mar-vel legato soprattut-to alla ver-sione fu-mettistica di Conan il barbaro; c’è l’artista

e creatore di mondi Jean-Claude Mé-zières. Raggiunge Torino Comics quel-lo che diventerà un amico ricorrente

della manifestazione, ovvero Claude Moliterni, e si uniscono come ospiti nomi in piena conquista della noto-rietà internazionale come Simone Bianchi e Massimiliano Frezzato, senza dimenticare Marco Patrito, Luca Enoch, Mario Alberti e Alfre-do Castelli. Una mostra per ciascuno degli ospiti principali, più altre co-me la personale di Luca Genovese, la collezione di Gianfranco Grie-co e la “piccola storia del fumetto

4444444444444444444444444444444444444444444444444444444444444444444444444444444444441111

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Jean-Claude Mézières e il suo per-sonaggio Valerian

Vittorio Pave-sio e Hiroshi Takahashi

Goldrake, il famoso personag-gio creato da Go Nagai

Roy Thomas

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catalogo si rimpicciolisce al formato ta-scabile. Il 2005 è l’anno dei supereroi grazie alla loro invasione sul grande schermo, su di loro la mostra “Nel se-gno del supereroe”; ed è l’anno del ci-nema e dell’animazione grazie a un ric-chissimo elenco di proiezioni, in fi era e al multiplex Pathè Lingotto, nell’am-

bito di Torino Car-toons. Juan Gimé-nez come ospite d’onore porta al-la manifestazione la sua abilità uni-ca nel dare vita a mondi futuristici decadenti, mentre Vittorio Giardino ritorna per pre-sentare la mostra dedicata a CAD Girl e per unirsi a una tavola roton-da su settima/no-na arte con Oscar Cosulich, Stefano Della Casa, Gian-franco Goria, Gian

Paolo Caprettini, Luca Boschi e Luigi F. Bona. Si fa nutritissima la squadra di autori della fantasy factory Pavesio che presenta in fiera nuovi progetti: Massimiliano Frezzato, Simone Bian-chi, la squadra Marco Bianchini, Marco

grandi spazi del Lingotto Fiere. Quanto agli ospiti, c’è chi ritorna sul luogo del

delitto, come Jim Lee, e chi fa per la prima volta la sua comparsa in una convention, come il maestro Sergio Toppi. Dall’estero ar-riva anche Lee Bermejo e torna in patria un arti-sta italiano che ha disegnato per DC, ovvero Giuseppe Ca-

muncoli. Il 2004 è un anno di eventi fumettistici da celebrare, come la pri-ma storia dell’Uomo Ragno realizzata da autori italiani, nientemeno che Tito Faraci e Giorgio Cavazzano: alle tavo-le originali realizzate da quest’ultimo rende omaggio una mostra. Sia Cavaz-zano che Faraci prendono inoltre parte, insieme a Ivo Milazzo, Giancarlo Berardi e François Corteggiani, al di-battito sul rappor-to tra sceneggiatu-ra e disegno per i comics. Nel repar-to esposizioni sono schierati i disegni di Alessandro Bar-bucci e Giovanni Rigano per Mon-ster Allergy, per-sonali di Camunco-li, Corrado Mastan-tuono e un tributo alla serie Magico Vento. Negli spazi della fi era compare per la prima volta il Bookshop.

Undicesima edizione 2005Pietro Miccia fa scattare il “ciak” e il

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Il Batman di Lee Bermejo

Jim Lee

Giuseppe Camuncoli

Juan Giménez

Il maestro Vittorio Giardino

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rino i vignettisti Steve Bell e Ali Dilem. La novità di casa Bonelli è Demian di Pasquale Ruju, tra le mostre ci sono le 48 ta-vole originali di Sergio Toppi per Momota-ro e i bozzetti e le strisce di Pinturocchio. Le avventure di un buratti-

no bianconero di Davide Barzi e Mauro Masi. Luigi Piccatto presenta il volume storico Martino di Loreto, da lui disegnato ed edito in volume da Scritturapura. La dodicesima edizione ri-corda inoltre Paolo Allara, presentatore degli incontri per due anni consecutivi, scomparso a marzo. Men-tre infuriano i giochi e le sfi late di cosplayer, un’al-tra presenza ormai fissa di Torino Comics fa la sua inquietante comparsa per il terzo anno consecu-tivo: le truppe della 501esima Legio-ne Italica, provenienti direttamente da Star Wars.

Tredicesima edizione 2007Se in Francia i fumetti ormai si vendo-no in libreria, perché non dare dignità ai due mondi – quello della let-teratura scritta e quello della narrativa disegnata – pro-prio facendo incontrare le manifestazioni citta-dine che li rappresenta-no, alias Torino Comics e la Fiera Internazionale del Libro? L’iniziativa di-venta realtà nel 2007, in occasione della tredicesi-ma edizione dell’even-

Santucci e Patrizio Evangelisti (Termi-te Bianca) e il duo di Mayapan, Jose-ph Vig e Flavio Troisi. Libera e Gruppo Abele portano a Torino le mostre Afri-cartoon e Sudafricartoon e Don Ciotti interviene come ospite d’eccezione. In casa Bonelli si celebra l’attesa per Brad Barron e i vent’anni di Fabio Civitelli sulle pagine di Tex, a cui viene dedi-cata una mostra. Esposizione collettiva inoltre per i maestri del fumetto italia-no, da Hugo Pratt a Lorenzo Mattotti, mentre nel bookshop si può ammirare la personale di Sergio Cavallerin dal ti-tolo Quiz grafi ci.

Dodicesima edizione 2006L’anno delle Olimpiadi invernali è per Torino Comics quello di due pesi massi-mi del fumetto internazionale, entram-bi orgogliosamente italiani. Sono Pao-lo Eleuteri Serpieri e Tanino Liberatore, che intervengono in un incontro/con-fronto moderato da Luca Boschi. Ospiti anche Alessandro Barbucci e Barbara Canepa per raccontare il loro Sky Doll. Claude Moliterni cura una mostra de-dicata a Will Eisner e tiene una confe-renza sul maestro, su cui Andrea Plaz-zi propone anche un documentario; si festeggia il decennale di Rat-Man con una proiezione in anteprima di un epi-sodio della serie animata. Prosegue la collaborazione con Libera nell’inizia-tiva Mafi acartoon, che conduce a To-

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Tanino Liberato-re e il suo Ranxerox

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Paolo Eleuteri Serpieri

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mics edizione 2008 si sdoppia. A mag-gio, nell’ambito della Fiera del Libro, c’è speciale editori di fumetti nel Pa-diglione 5 del Lingotto Fiere. Alla ker-messe libraria la fi era del fumetto porta Milo Manara e gli autori di Supergulp! Guido De Maria e Giancarlo Governi, ma è da ricordare anche la tappa tra i comics dello scrittore Carlo Lucarelli, giunto per presentare la serie Corne-lio. A giugno ritorna invece la Torino Comics tradizionale, anno quattordici, che ospita tra gli altri Marco Rota e la

fumettista tedesca di origine coreana Judith Park. Sul fronte Bonelli Carlo Ambrosini presenta la sua nuova cre-atura Jan Dix e Pasquale Ruju met-te in scena un reading a partire dalla sua sceneggiatura per il prologo di De-mian. Tito Faraci e Giorgio Cavazzano sono tornati a collaborare per la rilet-tura Disney del monologo teatrale di Alessandro Baricco, Novecento, e una mostra ne espone le tavole originali. Vent’anni sono trascorsi dalla scom-parsa di Andrea Pazienza e il Centro di studi sul fumetto a lui intitolato gli dedica una mostra. La rivista Fan-tasy Factory esordisce distribuendo ai due eventi rispettivamente i numeri 0 e 1. Per la cerimonia di premiazione del Premio Pietro Miccia, il Consigliere Regionale Giampiero Leo torna a far visita alla manifestazione, rinnovan-do la sua amicizia ed entusiasmo per il mondo delle nuvole parlanti.

to fumettistico, e il numero sfortunato ci mette lo zam-pino. Appassionati di libri hanno occasione di met-tere un piede nell’univer-so dei comics e viceversa, ma non tutto pare funzio-nare al meglio, fosse solo perché Torino Comics de-ve ridimensionare alcune delle sue caratteristiche più amate come il cosplay e i games. Tra gli ospiti, an-cora un autore estero che visita l’Italia e un giovane talento tricolore che ha tro-

vato fortuna all’estero, rispettivamente Hermann e Gabriele Dell’Otto. Il primo incontra i lettori con Claude Moliterni in qualità di anfi trione d’eccezione, il secondo doma con polso e determina-zione la massa di fan che si accapiglia pur di strappargli una dedica. Tripletta di big nostrani con Silver e due presen-ze fi sse fi n dagli esordi, ovvero Gior-gio Cavazzano e Vittorio Giardino, ai quali si aggiunge Ivo Milazzo, in fi era

per celebrare il trentenna-le di Ken Parker. Una mo-stra curata e presentata da Moliterni approfondisce l’opera di Jean Giraud, me-glio noto come Moebius. Nuovi e vecchi nomi dei comics tricolori completa-no la lista degli ospiti, da Luca Enoch e Stefano Vietti (che presentano Dragone-ro) a Fabio Celoni, Cristia-no Spadavecchia, Joseph Viglioglia, Marco Nizzoli, Roberto Recchioni e molti altri. Per i giovanissimi, la band Raggi Fotonici si esi-bisce in concerto presso il Bookshop.

Quattordicesima edizione 2008Per ricongiungersi alla sua parte più ludica, Torino Co-

Judith Park

Marco Rota

Marco Murari, Francesco Verni, Milo Manara, Vincenzo Mollica, Vittorio Pavesio

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con i più grandi specialisti: L’Histoi-re de la bande dessinée d’expres-sion française, L’Encyclopédie de la bande dessinée, L’Histoire mondia-le de la bande dessinée, Dictionnai-re mondial de la bande des-sinée, Chronologie de la BD, BD Guide ecc. È stato promo-tore di uno dei primi CD-Rom sulla 9a arte: Les Héros de la bande dessinée internatio-nale et leurs auteurs (1998). Ma è anche stato sceneggiato-re: Scarlett Dream, Orion e Agar per Robert Gigi, Yves Sainclair per Patrice Serres (che diventerà un disegno ani-mato in 26 episodi), Taar per Brocal Remohi, Harry Cha-se per Walter Fahrer, Albator per il gruppo Five Stars, Marc Jourdan per Sicomoro, Pas de sida pour Miss Poireau con Mandryka, Indiana Jones per Alessandrini. Dal 2000 dirigeva la squadra del sito internet BDZoom. Fi-no all’ultimo giorno, Claude Moliterni portava avanti mille progetti diversi tutti nel segno di un amore incondi-zionato per il fumetto.

Claude Moliterni (1932-2009)

A partire dagli inizi degli anni ’60 Clau-de Moliterni è stato una delle persona-

lità che più hanno con-tribuito a far riconoscere il fumetto in quanto arte. Da autore di romanzi polizieschi, di sceneggiati radiofonici, diventa nel 1964 presidente della SO-CERLID (Società di studi e di ricerche delle letterature disegnate). Nel 1965 è uno dei fondatori del Salone Inter-nazionale dei comics di Lucca e l’an-no successivo crea la rivista di studi sul fumetto Phénix. Nel 1967 presen-ta la celebre esposi-zione Bande des-sinée et fi guration narrative (Fumetto e rappresentazione narrativa) al Museo delle Arti Decorative di Parigi: il successo è tale che lo porterà in seguito a or-ganizzare più di 150 mostre su questi

temi in diverse parti del mondo. Nel 1969 crea la Convenzione del Fumet-to a Parigi, e nel 1974 è uno dei cofondatori del Festival di Angoulême, in seguito del Festival di Ajaccio (1983), e di Expocartoon a Roma (1993). Molto attivo anche sul fronte edito-riale: dal 1969 al 1971 dirige la rivista Pogo-Poco, poi diviene diret-

tore letterario presso Dargaud dal 1973 al 1989 (nonché direttore di redazio-ne di Pilote e Char-lie Mensuel), ma sono una sua creatura anche le edizioni Bagheera, nate nel 1990. Peraltro, come storico del fumet-to, ha scritto tra il 1972 e il 2005 numerosi saggi

Omaggio a Claude Moliterni Il calendario di ogni profes-sionista del fumetto che si ri-

spetti comincia a fine gennaio, con la fiera di Angoulême, il più importante appuntamen-to europeo per quanto riguarda l’universo delle nuvole parlan-ti. Quest’anno, però, la manife-stazione è stata anticipata di po-co dalla notizia della scomparsa di uno dei suoi fondatori, quel Claude Moliter-

ni che con i suoi baffoni spio-venti e i suoi modi gentili era una gradita presenza ricorren-te di molte manifestazioni fu-mettistiche italiane, dove con il suo ottimo italiano era sem-pre disponibile a scambiare due chiacchiere con professionisti e appassionati. Chi scrive lo ha incontrato l’ultima volta a Luc-ca Comics, dove ha colto l’occa-sione per scattargli la foto che vedete. Insieme a Claude ci so-no il suo “braccio destro” Cécil McKinley e Vittorio Pavesio. Cé-cil medesimo ci ha mandato la biografi a che potete leggere in questa pagina. (F.G.)

MONSIEURCLAUDE

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li dell’horror e delle fi abe, ritratte nel volume Tales, presentato nel 2007 in occasione della sua prima visita a To-rino Comics come ospite d’onore. Due anni fa ci chiedevamo se il destino di Gabriele avrebbe rischiato di essere quello di “profeta fuor di patria”. In-vece la notorietà è giunta per lui anche in Italia, grazie al talento straordinario con cui sa dar vita sulla carta alle vi-cende dei supereroi, nonché alle dina-miche copertine per gli albi dell’altret-tanto dinamica serie David Murphy 911 edita da Panini Comics.

Eduardo Risso Il meglio di entrambi i mondi. Questo viene da pensare osservando la linea e le ombre che contraddistinguono i disegni di Eduardo Risso. I mondi in questione sono due tra le più impor-tanti “patrie” del fumetto mondia-le, ovvero a un estremo l’Argentina, terra d’origine dell’historieta, che ha per esponenti sceneggiatori del cali-bro di Hector Oesterheld (L’Eternau-ta) e Carlos Trillo e come artisti matite del livello di Alberto Breccia; dall’altro i comics Usa dei supereroi, e Marvel in particolare. Potremmo dire che del primo lo stile di Risso conserva l’abili-tà della sintesi: quelle sagome, spesso

Gabriele Dell’Otto

U na fl otta di aerei da guerra ame-ricani che si alza in volo nell’In-dependence Day, per affrontare le astronavi degli alieni invasori

giunti dallo spazio. L’imponente Tita-nic che affonda lentamente, tra la di-sperazione dei passeggeri e i frenetici tentativi di sopravvivere. Spider-Man che salva i passeggeri di un treno in corsa verso un burrone, aggrappan-dosi con le ragnatele ai palazzi circo-stanti e frenando la vettura con il suo stesso corpo. Tutte queste scene han-no in comune la grande spettacola-rità, che le rendono caratteristica dei più amati fi lm americani degli ultimi anni. Pellicole ad alto tasso di adrena-lina ed effetti speciali, tributate da un grande incasso ai botteghini e defi ni-te “blockbuster”. Non è un caso che l’ultimo esempio provenga da Spider-Man 2, secondo capitolo delle avven-ture del supereroe nato nei fumetti di casa Marvel: sono proprio questi per-sonaggi a fornire oggi materia prima per molti dei fi lm più ricchi di azione e spettacolarità. E spettacolare è anche l’arte di Gabriele Dell’Otto, uno dei

più grandi talenti ita-liani del fumetto, che non a caso ha trovato la via dell’affermazio-ne internazionale nel mondo dei comics di-segnando proprio per il colosso statunitense Marvel. Professioni-sta dal ’98, il suo esor-dio a stelle strisce è del 2005, con la miniserie Secret War scritta da Brian Michael Bendis; da allora non si conta-no le copertine, illustra-zioni e progetti legati a Spider-Man e agli altri supereroi. Ma Gabrie-le Dell’Otto è anche un effi cace pittore di mon-di oscuri, come quel-

INCONTRO CON GLI AUTORI©

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Gabriele Dell’Ottobrinda alle sue splendide illustra-zioni

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la DC Comics, che lo metterà al lavoro su alcune serie dell’etichetta Vertigo, su tutte il noir 100 Bullets, scritto da Brian Azzarello e apprezzato da pub-blico e critica. Tra i riconoscimenti più prestigiosi da lui ricevuti fi gurano ben quattro Eisner Awards. Eduardo Risso è tra gli ospiti d’onore di Torino Comics in collaborazione con 001 Edizioni.

Andrea RiccadonnaInutile continuare a ripetere che il fu-metto è arte, in un’epoca in cui le chiacchiere abbondano e, se dovessimo preoccuparci del pro-verbiale rapporto tra “fumo” e “arrosto”, probabilmente rimar-remmo a bocca asciutta. Ci vole-va un’idea, un’idea buona, per dimostrarlo. E un talento del di-segno per portarla alla vita nella maniera più effi cace. Qui entra in scena Andrea Riccadonna, disegnatore del volume David (Edizioni BD), in collaborazione con lo sceneggiatore Stefano Ascari. Cosa succederebbe se le più celebri opere d’arte italiane, dal David di Donatello alla Monna Lisa di Leonardo, avessero vita propria? E se fossero addirittura

in nero pieno, in grado di suggerire a colpo d’occhio universi e sensazioni; del secondo acquisisce la monumen-talità dell’immagine, prossima al cine-ma. Risso, nato in Argentina, inizia la sua carriera giovanissimo realizzando l’adattamento del fi lm Firefox – vol-

pe di fuoco al fi anco di varie collabo-razioni con quotidiani e riviste. È del 1987 la sua prima opera celebre, Par-que Chas, scritta da Ricardo Barreiro e tradotta in molte nazioni (l’editore ita-liano è 001). In seguito presta le matite ad alcuni episodi della serie Fulù, gra-zie a cui collabora per la seconda volta con Carlos Trillo, autore già incontrato in precedenza sulle pagine della serie fantasy I misteri della luna rossa. Il loro sodalizio artistico negli anni No-vanta frutterà tra gli altri Simon, una avventura americana, VampireBoy, Chicanos e Video noir. L’avventura americana, per parafrasare il primo ti-tolo, comincia nel ‘97 con alcuni albi disegnati per Dark Horse e relativi al franchise di Alien. A breve lo noterà

Eduardo Risso

La copertina di David, sceneggiato da Stefano Ascari e un’illustrazione di Andrea Riccadonna

Andrea Riccadonna

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prota-goniste di una vicenda

dai toni noir, che passa in rassegna i misteri a esse legate e tiene a mente la lezione (imprescindibile) di Neil Gai-man? Per la risposta, leggete il volu-me; per conoscere Andrea Riccadon-na e “strappargli” un disegno, magari

come dedica al volume stesso, meglio invece una visita a Torino Comics, a cui il giovane talento torinese approda in collaborazione con Edizioni BD.

Davide Barzi e Giovanni Rigano In alto nella graduatoria degli oggetti più paurosi ci sono le bambole, che da innocui gio-cattoli per bambine possono assumere sfumature inquie-tanti. Ma l’horror e il suo fi lo-ne dark possono essere anche affascinanti, come dimostra il successo dei fi lm di Tim Bur-ton e l’entusiasmo di molti in-torno alla cosiddetta cultura “dark”. Il teatrino delle bam-bole morte (Edizioni BD) ap-profondisce e fa proprio que-sto immaginario, con un titolo che è tutto un programma. Una collezione di poesie visive delle gothic lolitas, questa la defi ni-zione, tra immaginario vitto-riano e postmoderno. Ne sono autori Davide Barzi e Giovanni Rigano, due artisti del fumet-

to tricolore che meriterebbero maggiore no-torietà solo per le molte-plici iniziati-ve e progetti in cui sono coinvolti. Davide Barzi è giornalista e sceneggiatore, la sua fi r-ma si ritrova su saggi dedicati ai co-mics, mostre e cataloghi e dato vita a personaggi originali (Pinturocchio) e prestato la penna ad altri eroi. Giovan-ni Rigano è invece un poliedrico artista che vanta collaborazioni internaziona-li, da Disney Company a Soleil Editions all’americana Hyperion Books. En-trambi partecipano a Torino Comics in collaborazione con Edizioni BD.

Guida Pratica al collezionismodi Salvatore Taormina

48 pagg a colori, ed. unica Spillata,cm 21 x 29,7 su carta patinata di pregio, € 32,00

Gabbia Dorata n. zerodi R. Potterro, S. Mericone, M. Cacciatore24 pagg. in b/n, ed. unica Spillata,cm 21 x 29,7 su carta patina-ta di pregio, € 8,00

Than Dai nuova serie n. 6di M. Boselli, R. Colombo, B. Delvecchio32 pagg. in b/n, ed. unica Spillata, cm 21 x 29,7 su carta pa-tinata di pre-gio, € 12,00

Eterno-polis n. 1di D. Zacca-gnino, R. Pierpaoli, M. Iovine32 pagg. a colori, ed. unica Spilla-ta, cm 21 x 29,7 su carta patinata di pregio, € 9,90

Per maggiori informazioni visita il sito

www.cronacaditopolinia.it

Il mondo di Cronaca

di TopoliniaLe novità

Davide Barzi

Giovanni Rigano

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di costumi per sfi late ed even-ti benefici. Lo Star Wars Fest raduna nel se-gno della col-laborazione

molti di questi gruppi: oltre ai due cita-ti, ricordiamo Imperial Crown Alliance, Allied Force Fan Club, Star Wars Live, Jedi Outcast, Ludosport, ospiti speciali gli amici del fan club di Battlestar Ga-lactica. Ricchissimo il programma, che tra proiezioni, conferenze e dimostra-

zioni dal vivo, schiera alcuni ospiti provenien-ti direttamente dai film nonché un quartetto di doppiatori professioni-sti. Benvenuti allo Star Wars Fest!

L a Forza scorre potente anche in Italia. Ce ne siamo accorti con il ritorno in pompa magna di Star Wars nel 1999, all’uscita di Epi-

sodio I – la minaccia fantasma, e ce lo hanno riconfermato le successive usci-te, ai canonici tre anni di distanza, del secondo e terzo episodio, che giungevano a chiu-dere il cerchio su grande schermo raccontando la caduta al male di Anakin Skywalker e la sua me-tamorfosi in Darth Vader (o Fener nell’adattamen-to originale). Non che pri-ma, nello spazio di attesa tra l’uscita delle due trilo-gie, l’entusiasmo dei fan fosse cessa-to, ma senz’altro si era ritirato in una dimensione privata, in cui genitori e fratelli maggiori trasmettevano “il ver-bo” ai più giovani. E ora, che il ciclo di fi lm si è concluso? Non tutto è fi nito, come ha dimostrato la serie anima-ta The Clone Wars, che dopo il pilot proietta-to anche in sala oggi miete ascolti tra i più

giovani su Cartoon Net-work, soddisfacendo, ed è questa la grande sor-presa, anche i fan adul-ti. Negli Stati Uniti non hanno mai smesso di essere realizzate le con-vention, grandi raduni di fan in cui si possono incontrare gli attori vecchi e nuovi, fare la fi la per gli autografi , assistere ad anteprime sulle novità tra fumetti, romanzi e videoga-me. È su questa falsariga che nasce lo Star Wars Fest, una sezione tutta a te-ma all’interno di Torino Comics. Il no-stro paese vanta un nutrito manipo-lo di appassionati, radunati in diversi gruppi i cui nomi rievocano vari aspetti della saga, impegnati alcuni, si veda il fan club Yavin 4, alla realizzazione di incontri e alla pubblicazione della rivi-sta Living Force, altri, come la 501esi-ma Legione Italica, alla realizzazione

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ADUNATA PER I FAN DI STAR WARS

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fi cato. Chi era poi questo lupo stilizzato e buffo, che parlava con un linguag-gio fatto di -oski e -aff, e viveva strane avventure tra satira e fantastico? Ri-tornando alle defi nizioni di “stagioni” del fumetto, possiamo proprio dire che Pugaciòff è simbolo di una stagione, quella del fumetto comico italiano, tra le più a rischio di essere ignorate dai nuovi lettori. Il lupo fa la sua prima ap-

parizione nelle storie di Cucciolo e Bep-pe, coppia di personaggi disegnati da Giorgio Rebuffi che all’epoca, con i lo-ro albi, erano la concorrenza diretta in edicola delle testate dedicate agli eroi Disney. Le storie di Zio Paperone & C. sono state probabilmente “recupera-te” anche da lettori successivi, che ne hanno gustato il fascino un po’ retro ma straripante di idee e invenzioni; in molti potrebbero invece conoscere ap-pena i citati Pugaciòff, Cucciolo e Bep-pe, Pepito, sebbene, a rileggerle, anche

I rripetibili. Questo l’aggettivo che Luca Boschi, nel titolo del suo sag-gio recentemente pubblicato da Co-niglio Editore, affi anca alle stagio-

ni del fumetto italiano, i vari periodi della sua storia passata suddivisi in

base a correnti, autori dominanti, decenni, e con un unico comune denominatore: appartenere al pas-sato, essere insomma irraggiungi-bili. Sta a noi, professionisti o sem-plici lettori, fare in modo che que-sto patrimonio di autori e storie (e parliamo dell’intero passato delle

nuvolette tricolori) non vadano perdute, fenomeno tutt’altro che impossibile vista la quantità di

input con cui i mezzi di comuni-cazione di massa ci bombardano ogni giorno, e che rendono facile la smemoratezza anche all’appassio-nato più colmo di buona volontà. Per i giovani la questione è anco-ra più complessa, visto che in oc-casioni come una fi era dei comics possono imbattersi in nomi e per-sonaggi noti, ma che faticano a col-

locare. In questo 2009 cade per esem-pio il mezzo secolo dalla creazione di Pugaciòff, il famigerato lupo della step-pa creato da Giorgio Rebuffi nel lonta-nissimo 1959. Un lettore che conosca i comics per altri eroi, che ne abbia se-guito solo le correnti principali, potreb-be addirittura pensare che sia un an-niversario per nostalgici, senza signi-

50 ANNI DI PUGACIÒFFUn luposki nell’età d’oro del fumetto tricolore

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PUGACIÒFF & dintorni1959-1963 ed. Annexiacofanetto 3

volumi750 pp.

b/n € 30,00

Giorgio Rebuffi mostra la targa per i 50 anni di Tiramolla(Torino Comics 2002)

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2009

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re un’epoca d’oro del fumetto

italiano, in cui tramite un linguaggio apparen-temente per bambini si traghettavano sguardi lucidi e spesso dissacranti sul-la realtà di tutti i giorni. Per chi non co-noscesse ma si fosse incuriosito leg-gendo queste poche righe suggeriamo, oltre a procurarsi le raccolte di avven-ture realizzate da questi autori, di fare un giretto sui siti www.lucianobottaro.it e www.ottag.it. La conoscenza del passato si può diffondere anche trami-te il più futuribile dei mezzi di comuni-cazione, ovvero il web.

le storie di questi ultimi abbondino di magia e trovate. Cosa hanno in comune? Gli autori na-turalmente, ovvero il cita-to Giorgio Rebuffi ma anche i colleghi di studio Bierrecì Botta-ro e Chendi. Con la dif-ferenza che, laddove in casa Walt Di-sney la politica editoriale costringeva gli autori a contenersi nell’umorismo più spinto e nella satira di costume, ci-mentandosi con Pugaciòff, Tiramolla e compagnia le brillanti menti di questi autori potevano esprimersi al meglio. Per questo ricordare Luciano Bottaro, scomparso nel 2006, oppure festeggia-re gli ottant’anni, di cui sessanta di car-riera, dell’inossidabile Giorgio Rebuffi (a fi anco dei sessanta di un altro suo eroe, Fox lo sceriffo) signifi ca rievoca-

Fox lo sceriffo

60 anni

Pugaciòff50 anni

A TORINO COMICS!

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edizioni Pavesio 96 pagine b/n€ 8,26

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PUGACIÒFFAlmanacchi e strenne1962-2002Annexia120 pp. b/n € 15,00 2009

due anniversari

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immagina una soluzione di volta in volta diversa in base alla propria sen-sibilità. Lo sa bene Alfredo Castelli, sceneggiatore di fumetti che proprio sui misteri incentrò il suo personag-gio più famoso, il “detective dell’im-possibile” Martin Mystère, eroe fi n dal 1982 di una lunga serie di avven-ture disegnate (edite da Sergio Bo-nelli Editore) tra gli infi niti manufat-ti che testimoniano l’esistenza dello

scomparso continente di Atlantide, la caccia alle creature leggendarie, la ricerca di extraterrestri visitatori del presente e del passato remoto del no-stro pianeta e quant’altro si trovi nel reame dell’ignoto.Tra le leggende moderne un posto d’onore è dedicato naturalmente al

mostro di Lochness, la creatura, simile a

U n mostro leggendario può tro-vare una sua versione dise-gnata, divenendo un vero e proprio “mostro di simpatia”.

È il caso di Lockness, il dinosauro verde dall’enorme naso che difende

la Laguna di Nesa dagli umani inquinatori, comparso in storie a fumetti in diverse occasioni e

sempre per la matita di Vittorio Pa-vesio, che prese spunto da un fram-

mento di immaginario. Perché dare vita a un fumetto, lo sappiamo, si può attingere praticamente a qualsiasi co-sa, ma sono senz’altro gli argomenti fantastici, dall’ignoto al soprannatu-rale, quelli che stimolano più di ogni altro. I misteri sono straordina-ri perché lasciano spazio al-la fantasia di ognuno, che ne

Lockness, 30 anni mostruosiVittorio Pavesio e il suo draghetto

Illustrazione sul tema dell’acqua (per la manifestazione “La Ghignata”, Monza 2008)

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sa su varie pubblicazioni: il Corriere dei Piccoli, che gli dedicò anche un paio di copertine (naturalmente di-segnate da Vittorio Pavesio), e poi Torino Affari, Dodo e News Spetta-colo, di volta in volta in storie brevi o strisce umoristiche. Un personag-gio dedicato ai più piccoli, certo, che probabilmente non ha nulla a che ve-dere con gli straripanti effetti speciali dell’epoca dei blockbuster e per que-

sto è, a suo modo, un piccolo cult nostalgico di un fumetto che sapeva raccontare storie con intelligenza, tenerezza e contagiosa simpatia.

un dinosauro acquatico, che abite-rebbe l’omonimo lago scozzese. In Italia, nel 1978, una coppia di allora giovanissimi aspiranti fumettisti eb-be l’idea di trasformare il cosiddetto “mostro” in un eroe disegnato. Capi-tò sui banchi delle scuole superiori:

Vittorio Pavesio un giorno propose il personaggio, appena creato dalla sua matita, al compagno di classe Alber-to Setzu, suo complice nella passione per il fumetto. Lockness era nato. I due realizzarono una storia di qua-si un centinaio di pagine, dopodiché partirono alla volta di Milano alla ri-cerca di un editore. Ottennero i primi rifi uti ma anche molti incoraggiamen-ti, fi nché una nuova storia, più breve, trovò spazio sulle pagine del mensile Dolly. Fu il primo passo nel mondo del professionismo sia di Pavesio, che oggi conosciamo come editore e cre-atore di Torino Comics, che di Setzu, che avrebbe scritto anche per Disney. Negli anni, Lockness ha fatto la sua compar-

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Setzu, suo complice nella passioner il fumetto. Lockness era nato. Ie realizzarono una storia di qua-un centinaio di pagine, dopodichértirono alla volta di Milano alla ri-ca di un editore. Ottennero i primiuti ma anche molti incoraggiamen-finché una nuova storia, più breve,vò spazio sulle pagine del mensilelly. Fu il primo passo nel mondoprofessionismo sia di Pavesio, che

gi conosciamo come editore e cre-re di Torino Comics, che di Setzu,

e avrebbe scritto anche per Disney.gli anni, Lockness ha to la sua compar-

LOCKNESSPavesio, Setzuedizioni Pavesiospillato - f.to 16,7x23,6 cm32 pagine a colori € 2,00

Vittorio Pavesio al lavoro nello studio di Torino

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tuibile, in Francia, che ancora oggi si concentra sulla sua opera dedicando-le studi, mostre e ristampe. Bottaro è scomparso nel novembre 2006, e a due anni e mezzo di distanza Tori-no Comics torna a rendergli omag-gio grazie alla sempre disponibilissi-ma collaborazione della fi glia Anna-bella. Protagonista dell’esposizione è Pepito, il simpatico pirata che è senza dubbio il più celebre personaggio di Bottaro al di fuori dall’universo Di-sney. In mostra una scelta di disegni e tavole che esplorano le ambienta-zioni, le avventure, e vedono avvi-cendarsi la divertente ciurma di eroi e i buffi malvagi che hanno reso in-dimenticabili le innumerevoli storie realizzate lungo gli anni.

G li ha dedicato una mostra an-che il Festival Internazionale del Fumetto di Angoulême: si intitolava Bottaro il maestro.

Autori e lettori di tutto il mondo lo ri-cordano con affetto, che lo si associ a storiche parodie di casa Disney come Il dottor Paperus oppure ai di-vertentissimi duetti tra la strega Nocciola e un Pippo ultrascetti-co. Si può ricondurlo agli innume-revoli personaggi di sua creazione, da Pepito a Redipicche, dal funghet-to Pon Pon al ranger Baldo, oppure riconoscerlo nella versione caricatu-rale che lui realizzava di se stesso, e

con cui si conquistava cittadinanza uffi ciale all’interno dello straordina-rio mondo di fantasia che già ospita-va tutti i suoi personaggi. Per tutti, oggi, Luciano Bottaro è uno dei maggiori maestri in-ternazionali del fumet-to umoristico, che eb-be parecchi ricono-

scimenti nel no-stro paese e un grande successo all’estero, in par-ticolare, come in-

LUCIANO BOTTAROL’eredità di un maestro

tuibile in Francia che ancora oggi si

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bini si taglia l’offerta scolastica, altro che aiutarli a leggere e a ragionare...3) Una provocazione: sono gli ita-liani che non leggono i fumetti o gli autori italiani, appartenenti esclu-sivamente a una certa fascia di età, che fanno fumetti in grado di parla-re solo a un determinato pubblico?Gli italiani non leggono (quanto ser-virebbe per un paese civile). Punto. Quanto agli autori... forse nemmeno lo-ro leggono: sono italiani anch’essi, no? Ok, anche questa è una provocazione. Fumetti per la mia fascia di età, per di-re, in Italia praticamente non se ne fan-no: me li devo comprare in Francia, di solito. Fumetti per bambini e ragazzi se ne fanno troppo pochi e una parte di quelli che si fanno non sono nemmeno capaci di parlare al proprio pubblico.4)Come vedi la fuga dei cervelli ita-liani anche nel fumetto? Un giovane disegnatore/sceneggiatore che non si ritrovi negli standard editoriali del nostro paese, per il bianco e nero o per la lunghezza delle storie, fa be-ne a cercare fortuna in altri mercati?Certo che sì. Ha fatto così anche mio fi -glio (che è autore, attore di teatro e re-gista). Ora è all’estero, lavora quanto se non più di quanto facesse qui, ma gua-dagna di più, oltre a essere più rispet-tato, tutelato e “trattato meglio”. Molti dei problemi dell’editoria fumettistica italiana sono, semplicemente, i proble-mi del “sistema Italia”. È una questio-ne di valori (individuali e collettivi), di contenuti e persino di ideali. Per for-tuna l’Italia è nell’Europa. Spostarsi di paese, all’interno dell’Europa, non dovrebbe essere più un tabù per nessu-no. Certo bisogna prepararsi, a cercare lavoro fuori del nostro paese: quel che si potrebbe immaginare bastante qui, quasi sicuramente non lo sarà all’este-ro, dove si possono trovare standard qualitativi diversi. Ma un giovane ben preparato e dotato, oggi è pensabile trovi maggiori soddisfazioni all’estero che in Italia.

1) Ovunque si parla di crisi. Il fu-metto italiano si definiva in crisi già prima che le borse mondiali co-minciassero a colare a picco. Anti-cipo dei tempi o questioni diverse?Crisi diverse, ora sommate. Quella del fumetto in Italia era legata al decadi-mento progressivo della qualità (e poi anche della quantità e varietà) delle pubblicazioni offerte ai lettori, a scia-gurate inziative editoriali, a scarsa (o nulla) attenzione al buon fumetto per bambini e ragazzi e ad altro ancora. Il tutto ha progressivamente svuotato il panorama dell’editoria fumettistica ita-liana, che ha dovuto poi riprendere po-

sizioni nel cor-so degli anni. E non sempre le scelte sono sta-te quelle giuste.2) Il merca-to del fumetto italiano non è florido come quello dei li-bri, quanto-meno in ter-mini di cifre. Chi è il mag-giore indizia-

to: la fascia di lettori interessa-ta meno ampia, il costo maggiore di stampa di un fumetto, o altro?Il livello medio di lettura degli italiani è notoriamente molto più basso di quello di altri paesi europei. Si legge danna-tamente troppo poco qualunque cosa (a partire dalla nostra Costituzione). Ovviamente è così anche per il fumet-to. Tutto il resto è solo un’aggiunta al problema principale, secondo me. Per capirci: ci sono anche fumetti stampati a basso costo e su internet si trova fu-metto gratis, ma questo non cambia le cose se non ci sono abbastanza lettori interessati a leggerlo. Stimolare la let-tura: un dovere civile. Ma qui c’è anche chi preferisce che il popolo non legga e preferisca grandi fratelli e veline (det-to tanto per semplificare, giusto per restare in tema). Temo che gli adul-ti siano ormai irrecuperabi-li. E ai bam-

Gianfranco Goria è giorna-lista, critico fumettistico, sce-neggiatore, fondatore con Vit-torio Pavesio dell’Anonima Fu-metti, promotore del Silf, Sin-dacato degli autori di fumetti e animazione. Cura l’agenzia di informazione sul mondo dei comics rintracciabile all’indi-rizzo www.afnews.info.

Errata corrige: nel fumetto Hood pub-blicato su Fantasy Fac-tory numero 1, ideato e realizzato da Vitto-rio Pavesio, è stato omesso per errore il contributo dato da Gianfranco Goria ai

testi.

da ai

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In questa pagina alcuni scatti di Michele Crispo, fotografo pubblicitario professionista e vecchio amico di Torino Comics. Tutto il mondo delle nuvole parlanti, piccolo e grande, profes-sionista e amatoriale, è passato nel corso degli anni attraverso l'obiettivo della sua macchina: il risultato sono innumerevoli piccoli scorci di storia della fiera subalpina, molti reperibili su www.torinocomics.com.

MICHELE CRISPO UN FOTOGRAFO TRA LE NUVOLE

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tura come Umberto Eco, Vin-cenzo Ce-rami, Giulio Giorello, autori come Ma-nara, Mattotti, Giardino, associazioni, manifestazioni, riviste specializzate ed enti come la RAI per il Sociale.La nostra azione vuole unicamen-te richiamare con forza l’attenzione dell’attuale Governo perché, in linea con le Direttive Europee, riconosca la nostra categoria in maniera uffi ciale con quel diritto di legge che latita da quasi 70 anni.

Ivo Milazzo

L a legge sul Diritto d’Autore in Francia è stata rinnovata l’ultima volta il primo gennaio 2008; in Spagna, fuori dall’oscuro periodo

franchista, nel 1996; in Italia, a parte alcune integrazioni mirate per il setto-re musicale e per i fotografi , siamo an-cora fermi al 22 Aprile 1941. Malgra-do il Fumetto abbia compiuto cent’an-ni insieme al Corriere del Piccoli, que-sto medium e i suoi autori non sono tutt’oggi inseriti in essa con il conse-guente mancato riconoscimento uffi -ciale della categoria nella legislazione italiana e la privazione di un principio normativo che equilibri le parti creati-ve. La nascita del Salone di Lucca nel 1965 ha dato origine, oltre che all’este-ro, a molteplici manifestazioni di setto-re sparse nelle regioni del nostro pae-se, offrendo indubbiamente così mag-giori possibilità di contatto tra lettori ed autori, ma senza prendere coscienza e posizione su questa lacuna. A dire il vero questo problema è stato scarsa-mente sentito anche dagli stessi au-tori, tanto che ancora oggi non esiste un’associazione che si offra come pun-to di riferimento per tutti coloro che vo-gliano approfondire o abbiano necessi-tà di assistenza tecnica e legale.Una fi rma per il fumetto è una ini-ziativa che vuole affi ancare e appog-giare in maniera determinata le forze politiche che ancora una volta, dopo la presentazione alla Camera nel 2000 e al Senato nel 2004, vogliono presen-tare anche in questa legislatura un’in-tegrazione di legge atta al dovuto rico-scimento di questo diritto. Una raccolta di fi rme tra addetti ai lavori e appassio-nati che è stata promossa attraverso una lettera-appello da persone di cul-

RACCOLTA DI FIRME

per l’integrazione alla legge n° 633 del 22/04/1941 sul DIRITTO d’AUTORE

Cari colleghi e amici lettori,ci permettiamo di chiedere la vostra fi rma e il vo-stro sostegno per una battaglia civile, quella del riconoscimento anche in Italia della categoria degli autori del Fumetto, che tutt’oggi non è citata nello specifi co, e del diritto d’autore per le opere a fumet-ti, diritto riconosciuto in tutte le legislazioni europee e in gran parte dei Paesi dove questa specifi ca e originale arte narrativa è considerata, valorizzata e tutelata. Lo vogliamo fare con una integrazione della legge che tutela le opere artistiche e creati-ve, e lo vogliamo fare rivolgendoci non solo a tutti gli operatori del settore, agli autori, ma anche alle istituzioni, alle associazioni, al mondo della cultura ed ai semplici cittadini. Il riconoscimento di questo specifi co diritto, peraltro fi nalizzato a valorizzare un’arte narrativa che in Italia esprime una qualità ed una ricchezza riconosciuta a livello internazionale, sembra un dato scontato, logico e conseguente. Eppure è una battaglia che stiamo portando avanti da dieci anni, riscontrando sempre un grande con-senso, senza che nessuno si sia mai opposto, ma purtroppo senza arrivare ad un punto defi nitivo e chiaro che riconoscesse un diritto evidente.Per ben due legislature, nel 2000 e nel 2004 sono stati presentati specifi ci progetti di legge condivisi e sottoscritti da decine di deputati e senatori di tutti i gruppi parlamentari, nessuno escluso. Anche a li-vello di governo alcune iniziative sono state avviate: il precedente governo Berlusconi aveva istituito una commissione consultiva che, nel 2007, il Ministro della Cultura Francesco Rutelli ha rinnovato con l’obbiettivo di riformulare una proposta sul diritto d’autore in generale, armonizzata e compatibile con le norme europee. La bozza in discussione formulata dalla Commissione ha accolto e inserito le nostre proposte integrative per quanto riguarda le opere a fumetti, e questo è un risultato certa-mente positivo anche se non ci ha portato ancora all’esito desiderato. Accanto a questa specifi ca ini-ziativa istituzionale, che auspichiamo possa proce-dere per arrivare quanto prima un testo condiviso, crediamo sia importante ed utile, sia come stimolo che come sensibilizzazione al problema, ripresen-tare anche la proposta di legge parlamentare, sia alla Camera dei deputati che al Senato. Sia per riaffermare lo straordinario sostegno trasversale a questa battaglia di diritto, sia per spingere per arrivare ad una soluzione concreta e defi nitiva. Ma anche per mantenere aperta una fi nestra di con-fronto e di rifl essione su questa specifi ca arte nar-rativa. In diverse mostre e manifestazioni dedicate al fumetto oramai il tema del riconoscimento del diritto d’autore è diventato un tema di discussione importante, con la consapevolezza che non sia ac-cettabile attendere ancora per un riconoscimento che casomai arriverà comunque in ritardo. Il fumet-to in Italia è nato un secolo fa, la legge sul diritto d’autore è del 1941, tutte le forme espressive ed artistiche sono state inserite e tutelate, ma non l’arte sequenziale.Oggi il mondo è cambiato rispetto ad allora, ed anche le espressioni artistiche, le sensibilità cul-turali e la tutela dei diritti. L’evidenza del problema e la semplicità della nostra proposta dovrebbero peraltro aiutare una soluzione positiva. Per tutte queste ragioni ci rivolgiamo a te, chiedendo la tua fi rma e il tuo sostegno alla proposta di legge che ti alleghiamo, per il riconoscimento del diritto e la valorizzazione di un’ arte narrativa che rappresen-ta un pezzo originale e non secondario del nostro patrimonio culturale.

Grazie.

Ivo MILAZZO, Luciano NERI (Presidente CENRI-Cen-tro Relazioni Internazionali), Vincenzo CERAMI, Um-berto ECO, Goffredo FOFI, Giulio GIORELLO, Moni OVADIA, Daniele BARBIERI, Vincenzo MOLLICA, Dario ALBINI (Presidente Ass.Illust.), Angelo NEN-CETTI (Resp.Cult. Museo Fumetto di Lucca), Torino COMICS, ANONIMA FUMETTI, Sergio TOPPI, Milo MANARA, Vittorio GIARDINO, Alfredo CASTELLI, Al-do DI GENNARO, Grazia NIDASIO, Giorgio REBUFFI, Igor TUVERI (Igort + COCONINO), Giorgio CAVAZ-ZANO, Tanino LIBERATORE, Lorenzo MATTOTTI, Gianfranco MANFREDI, Eugenio SICOMORO, Luca BOSCHI, Corrado MASTANTUONO, Francesco AR-TIBANI, Carlo AMBROSINI, Claudio NIZZI, Niccolò STORAI, Gianfranco GORIA.

DISEGNO DI LEGGEArt. 1.

1. All’articolo 44 della legge 22 aprile 1941, n. 633, è aggiunto, in fi ne, il seguente periodo: “In caso di opere cinematografi che di cartoni animati, si considera co-autore anche l’autore dei disegni”.

Art. 2. 1. Dopo la sezione VII del capo IV del titolo I della legge 22 aprile 1941, n. 633, e successive modifi cazioni, è inserita la seguente:“Sezione VII-bis- Opere di arte del disegno “a fumetti” - Art. 64-septies. 1. Nelle opere di arte del disegno co-siddette “a fumetti” la parte letteraria e la parte grafi ca sono inscindibili ed essenziali nell’azione creativa della narrazione, e pertanto il contributo dell’autore lettera-rio e di quello grafi co si considerano equivalenti, anche ai fi ni dell’utilizzazione economica dell’opera; l’eserci-zio dei diritti di utilizzazione economica, in percentuale alla vendita o nelle varie forme di sfruttamento, spetta all’autore o ai coautori in parti uguali; nella fase produt-tiva dell’opera stessa, in considerazione della disparità di tempo, necessario alle due parti creative alla sua realizzazione, il compenso a pagina o a percentuale, verrà ripartito tra le parti in maniera proporzionale; le tavole originali sono di proprietà degli autori.2. Qualora l’autore letterario ovvero quello grafi co ab-bia contribuito in via esclusiva alla caratterizzazione dei personaggi delle opere di cui al comma 1, i diritti sui personaggi stessi competono a tale singolo autore.3. Nelle opere “a fumetti” di produzione seriale che necessitano dell’apporto di collaboratori, si conside-rano autori o coautori titolari della serie, con diritto di supervisione sul prodotto, lo scrittore e il disegnatore ideatori ed iniziatori della serie stessa; i collaborato-ri delle opere “a fumetti” di produzione seriale sono autori solo della propria produzione e proprietari in percentuale dei diritti per quanto attiene alle ristampe o riedizioni, alle vendite all’estero o a qualsiasi altro sfruttamento della stessa; la libera contrattazione tra le parti stabilisce la percentuale dei diritti spettanti ai

collaboratori”.

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to lo si vorrebbe. Abbondano invece nel-lo stivale i concorsi, dall’utilità più o meno signifi cativa, quando non sono un semplice specchiet-to per le allodole. A non coincidere, nella maggioranza dei casi, sono le aspettative dei partecipanti e le ef-

Alcune affermazioni diventano stancanti perché vengono ripe-tute troppo spesso; che rispec-chino la realtà oppure no, il ri-

sultato è il medesimo. Quante volte abbiamo sentito dire che “l’Italia è un popolo di santi, poeti e naviga-tori”? E che, nel caso dei poeti, sono più numerosi i presunti artisti dei po-tenziali lettori? Non vogliamo met-tere il dito nella piaga, ma ci limitia-mo a constatare che il discorso vale anche per gli aspiranti fumettisti, a cui non corrispondono altrettanti editori illuminati perché il pubblico potenziale non è sterminato quan-

PREMIOPIETRO MICCIA

1º PREMIO 2008Laura Borio

2008 - 2009

Pietro Giallombardo

Simona Simone

MENZIONE SPECIALE FUMETTO REALISTICO

MENZIONE SPECIALE FUMETTO UMORISTICO

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il podio. Per l’edizione bandita nel 2008, l’undicesima, i concorrenti dovevano ritrarre, dissacrare o sve-lare il loro affetto per la televisio-

fettive possibilità offerte dal concor-so medesimo. Crediamo che il Pre-mio Pietro Miccia, con la sua storia ormai ultradecennale, possa ritener-si una felice ec-cezione. In pu-ro stile sabau-do non pro-mette nulla più di quanto non possa esaudi-re: di anno in anno vi parte-cipano giova-ni fumettisti da tutta Italia, con alcuni fe-lici contribu-ti stranieri; si mettono in gio-co con un tema sempre nuo-vo, gareggiano con altri aspi-ranti artisti e, se meritevoli, si conquista-no la mostra a Torino Comi-cs oppure, per gli eccellenti,

L’ALBO D’ORO1998 1° Andrea Serio2° Alessandro Nagar3° Andrea Tiseglio Spada4° Luca Avagnina

1999 1° Massimiliano Feroldi2° Nicola Maria Musa3° Stefano Celona4° Luca AvagninaMenzione Tecnica: Andrea Serio

2000 1° Michela Sezza2° Claudia De Figueiredo3° Daniele Mocci e Luca Usai4° Marco Paschetta

2001 1° Claudio Bandoli2° Cristina Benintende3° Paco Desiato4° Matteo De LongisPremio Speciale Manga: Marco Albiero

2002 1° Marco Natale2° Matteo De Longis3° Mario Saroldi 3° Angelo Giannini4° Cristian Cari4° Davide Zamberlan e Alberto Spaggero

2003 1° Massimo Armellini2° Matteo De Longis3° Andrea Silvestri Menzione Speciale Colore: Roberto Amoroso e Marco GiovannoliPremio Speciale Manga: Raffaella Contato e Cristian Posocco

2º PREMIO

2008Giulia

Bracesco e Stefano

Veggi

3º PREMIO

2008Maria Cesaro

In basso

A lato

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soggetto su cui sfi darsi il concept dei personaggi Lucky e Mumy, creati da Caterina Motta. Chi avrà saputo in-terpretarli (fumettisticamente) al meglio?

ne, potete ammirare in queste pagi-ne i lavori che si sono conquistati il podio. Il 2009 segna invece l’inizio della collaborazione con News Spet-tacolo Torino, che ha offerto come

2004 1° Gianluca Maconi e Iacopo Soldà2° Riccardo Bosoni3° Davide Tosello Menzione Speciale Colore: Davide ToselloMenzione Speciale Umoristico: Jean Claudio Vinci Menzione Speciale Realistico: Giovanni LorussoPremio Speciale Manga: Diego Sanpellegrini

2005 1° Alessio Ravazzani2° Francesco Dossena3° Alain Moukolo (ALMO) Menzione Speciale Colore: Rita MagnaterraMenzione Speciale Umoristico: Simone Satta Menzione Speciale Realistico: Francesco DossenaPremio Speciale Manga: Jacopo Pasqualotto

2006 1° Ennio Bufi2° Olivier Caron3° Mirko Fascella e Daniele Nessi Menzione Speciale Colore: Rita MagnaterraMenzione Speciale Umoristico: Cristina Grassano Menzione Speciale Realistico: Ennio BufiPremio Speciale Manga: Elena Bia

2007 1° Eugenio Nittolo2° Stéphane Tcheukam Tchamou (alias PIAZO)3° Massimiliano Mentuccia e Christian OttoneMenzione Speciale Colore: Daniele MarottaMenzione Speciale Fumetto Umoristico: Massimiliano Mentuccia e Christian OttoneMenzione Speciale Fumetto Realistico: Ennio BufiPremio Speciale Manga: Cristina Guidetti

A lato

In basso

MENZIONESPECIALECOLOREStéphaneTcheukamTchamou (Piazo)

PREMIOSPECIALE

MANGADiana Massi

News Spettacolo e il Premio Pietro MicciaLa dodicesima edizione del premio per au-tori esordien-ti segna l’ini-zio della colla-borazione con i l magazine News Spettaco-lo Torino, pun-to di riferimen-to per eventi, arte e cultura in città e pro-vincia, distri-buito e letto in tutti i maggiori locali.

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A lla Fiera Internazionale del Libro 2009 dal 14 al 18 mag-gio ci sarà una grande novità ad attendere chi già bazzica nel

mondo del fumetto e dell’animazione e chi invece vuole cogliere l’occasio-ne per mettervi piede la prima volta. Si chiama Comics Park – Animation Studios ed è un’area a tema che per-metterà ai visitatori di affrontare pas-so dopo passo il viaggio che dal dise-gno, l’ideazione grafi ca e la realizza-zione fi nale su carta passa attraverso le meraviglie del digitale e delle nuo- ve tecnolo-

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gno ai personal compu-ter. Si potrà parte-cipare ad incon-

tri con autori di ri-lievo e dibattiti, scoprire i segreti

del “dietro le quinte” in un ambiente fatto di postazioni da disegno, scaf-fali ricolmi di albi e volumi, sceno-grafi e e modellini. Il percorso condur-rà ad ammirare ricche mostre di dise-gni originali, gadget che riproduco-no gli eroi più fa-mosi. Si pro-ietteranno cartoon del passato e del presen-te, mentre le storiche sigle faran-no da sottofondo idea-le di questo viaggio nel rea-me della fantasia. Sono previsti un grande bookshop per gli acquisti e gli stand dei singoli editori. Presso lo spazio autori matite illustri ed esor-dienti daranno prova del proprio ta-lento disegnando dal vivo, e lo stesso faranno gli artisti del digitale su piat-taforma adeguata. Incuriositi? Venite a trovarci!

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