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1 e-zine La prima rivista multimediale sul mondo Pet N. 04 - Aprile 2016 l’amico degli animali Prevenzione Attenzione alle zecch e Pulci? No grazie ! L’esperto rispond e Un’antipatica situazion e Alimentazion e Erba gatta

E zine giulius Anno 4 N° 4

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e-zineLa prima rivista multimediale sul mondo Pet N. 04 - Aprile 2016

l’amico degli animali

PrevenzioneAttenzione alle zecche

Pulci? No grazie!

L’esperto rispondeUn’antipatica situazione

AlimentazioneErba gatta

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Sommario..............................

l’amico degli animali

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Link esterni

LEGENDA

Alimentazione pag 4Erba gatta

Prevenzione pag 6 - 7Attenzione alle zecchePulci? No grazie!

Salute animale pag 9 - 11Versamento pleuricoTeniasiCosa fare in caso di puntura di insetto?

L’esperto risponde pag 13- 14Un’antipatica situazione

Angolo cane pag 16 - 20SalukiLa pubertà nel caneXiao Sa: il cane che seguì il ciclista per 1700 kmAmanda la cagnolina che salvò i suoi cuccioli dall’incendio

Angolo gatto pag 23Highland Fold

Curiosità pag 27 - 30Cani davvero “regali”La Disc Dog maniaLa radiografia nella storia

Qui Demas pag 31Primavera Social

L’angolo della lettura pag 32I gatti di Roma

Pet quiz pag 33

Angolo gatto

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Salute animale

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Curiosità

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è una pianta aromatica, perenne della famiglia delle Lamiacee, stessa specie della menta. Ha foglie a forma di cuore con bordi dentati. In genere cresce nei ruderi, nelle zone incolte, lungo le siepi e le strade. Questo tipo di pianta è usata in fitoterapia

non solo per le sue proprietà eccitanti sul gatto, ma anche impiegata negli esseri umani per le sue proprietà sedative e anticatarro. Quando un gatto si trova davanti ad una pianta di Nepeta Cataria od erba gatta mostra delle strane reazioni, come annusare la pianta, leccare le foglie e mordicchiarle fino a masticarle. Non mancano poi gatti che amano sdraiarvisi sopra e rotolarsi dentro.

L’erba gatta contiene un olio essenziale, il nepetalattone, che la maggior parte dei gatti trova irresistibile. La reazione del gatto è causata dall’impatto dell’aroma della pianta su alcuni suoi organi. Odorare quest’erba modifica il comportamento del gatto che inizia a fare le fusa, oltre che rotolarsi e strofinarsi sopra. Non sono stati rilevati effetti collaterali nel gatto anche se alcuni maschi si possono mostrare un po’ più aggressivi. Qualora ne venga mangiata troppa il gatto può vomitare senza però ulteriori complicazioni. Si può utilizzare l’erba gatta per aiutare il gatto ad abituarsi ad una nuova cuccia, ad usare un tiragraffi, per stimolare un gatto pigro o di “cattivo umore”.

A. C.

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la primavera è finalmente arrivata e con la bella stagione il desiderio di passeggiare in campagna con il nostro cane. Una passeggiata che in questo periodo può riservare la sorpresa di qualche incontro poco gradito. Al rientro in casa sarà bene guardare

con cura il pelo del cane per verificare l’eventuale presenza di qualche ospite indesiderato. Bella stagione, temperature in crescita, umidità favoriscono lo sviluppo delle zecche.

PrAtiche dA Seguire: 1. Mettiamo l’animale a pancia all’aria e diamo un’occhiata sotto le ascelle od alla zona inguinale dove le zecche amano rifugiarsi, forse anche perché trovano condizioni am-bientali più favorevoli alla loro permanenza. Da non trascurare un esame delle orecchie, all’interno delle quali il parassita trova ugualmente facile rifugio.

2. Se troviamo una o più zecche, dobbiamo provvedere a rimuovere manualmente il paras-sita. Bagniamo con alcool od olio minerale la zona in cui lo abbiamo rinvenuto, muniamo-ci di una pinzetta, con cui operare una trazione afferrando il parassita nel punto più vicino alla cute. Da evitare è afferrare la zecca per il corpo, in quanto in questo modo rischiamo di schiacciarne il contenuto all’interno della pelle del cane, favorendo l’eventuale trasmissione di agenti patogeni o la manifestazione di reazioni locali di natura allergica.

3. Se ci accorgiamo in ritardo della presenza di zecche sul corpo del cane, portiamolo dal nostro veterinario di fiducia, che valuterà l’opportunità di eseguire degli esami per mettere in evidenza la possibile trasmissione da parte della zecche di malattie di natura infettiva.

4. Seguiamo sempre il principio che prevenire è meglio di curare, per cui adottiamo delle misure profilattiche contro le zecche. Sono in commercio prodotti estremamente validi ed efficaci, in grado di agire contro di questi ectoparassiti. Essi hanno un’estrema facilità di ap-plicazione, non danno luogo ad effetti indesiderati e sono in grado di esplicare un’azione protratta nel tempo che richiede solo alcuni “ richiami “.

A. Ciorba

atteNZIONe aLLe ZeCCHe

Prevenzione

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iparassiti esterni dei nostri piccoli animali sono sempre un problema. Le pulci nei soggetti che condividono la nostra vita casalinga possono essere presenti tutto l’anno. è una presenza fastidiosa, non scevra di pericoli. La pulce ha un ciclo vitale relativamente breve, ma se

trova condizioni climatiche favorevoli può prolungarsi nel tempo.

LA vitA di uNA PuLceda adulta vive sull’ospite prescelto uomo od animale, si nutre del suo sangue causandogli prurito e potendogli trasmettere malattie. Produce una gran quantità di uova che cadono nell’ambiente. Dalle uova nascono le larve, che, non amando la luce, si nascondono nelle fessure del pavimento, sotto i tappeti, ecc. e, dopo un’altra trasformazione, si mettono in attesa di un altro ospite. Teniamo presente che una femmina – pulce può deporre sino a sino a 50 uova al giorno, provocando una grave contaminazione dell’ambiente. Possiedono una stra-biliante capacità di saltare. Una pulce può effettuare 600 salti l’ora per 72 ore continuative (43.200 salti consecutivi!), saltando ad un’altezza di 30 cm. massimo. Le pulci sono molto piccole, circa 1-2 mm. e quindi scarsamente visibili. Se le avvistiamo ricordiamoci di disin-festare l’ambiente, usiamo pure l’aspirapolvere con il quale però elimineremo solo il 50% di uova e larve. Nell’ambiente le pulci possono sopravvivere fino a 6 mesi. Una singola pulce morde l’ospite circa 10 volte al giorno e ingerisce una quantità di sangue corrispondente a 15 volte il suo peso. Le pulci iniziano a nutrirsi subito dopo essere salite sull’animale; il 25% delle pulci fa il primo pasto entro 5 minuti e il 97% entro un’ora.

che fAre?Chiediamo consiglio al nostro veterinario. in commercio possiamo trovare numerosi prodotti per il trattamento delle pulci. Ricordiamoci di trattare sia l’ambiente sia l’animale e di utilizzare principi attivi in grado di agire sulle varie fasi di sviluppo di questo invadente parassita.

A. Ciorba

PULCI? NO graZIe!

Prevenzione

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per versamento pleurico si intende un’abnorme raccolta di liquido nello spazio pleurico (la cavità situata tra polmoni e parete toracica). In condizioni normali nello spazio pleurico è presente una piccola quantità di liquido, che serve a lubri-

ficare le superfici e ad evitare l’attrito quando il polmone si espande e si restringe. Un problema a carico della produzione o eliminazione di questo liquido può causare un accumulo eccessivo di quest’ultimo. ciò può interferire con la funzionalità polmonare e portare alla riduzione della capacità di espansione dei polmoni e della ventilazione. In genere, le raccolte di liquido di grave entità sono pericolose per la vita dell’anima-le. il versamento pleurico è un sintomo di molte patologie. Per determinare la causa è necessario fare ricorso ad indagini di laboratorio e ad esami strumentali. Di rilievo è anche l’esecuzione di indagini di laboratorio volte a definire la tipologia di liquido pleurico. tale liquido è generalmente classificato in base al contenuto proteico ed alla natura e numero di cellule presenti.

SiNtomi PriNciPALi• Difficoltà respiratoria (principalmente all’inspirazione)• Aumento della frequenza degli atti respiratori • Dimagrimento• Tosse • Abbattimento• Diminuzione dell’appetito• Intolleranza all’esercizio• Respirazione a bocca aperta

A. Ciorba

VersameNtO PLeUrICO

SALute AnimALe

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la tenia (Dipylidium caninum) è un parassita, lungo sino a 60 cm, di for-ma appiattita, simile ad un nastro, che vive nell’intestino di cani e gatti. Il Dipylidium caninum ha un interessante ciclo vitale, correlato a quello della pulce. Le

tenie si “agganciano” alla parete intestinale dell’animale che parassitano con una serie di uncini posti ad un’estremità, la testa. Il corpo della tenia si suddivide in numerosi segmenti, detti proglottidi, ripieni di uova, che progressivamente si staccano dalla parte terminale del parassita e sono eliminati all’esterno. hanno le dimensioni più o meno di un chicco di riso e quando si osservano danno l’impressione di essere dei vermetti, in quanto si muovono (in realtà, si limitano a contrarsi, per espellere le uova che contengono). Le proglottidi si posso-no osservare nelle feci appena eliminate, ma anche intorno all’ano, da cui sono in grado di fuoriuscire attivamente. Le uova della tenia finiscono in terra, più spesso nella cuccia, come accade anche alle uova di pulce. Le larve di pulce, uscite dall’uovo, cibandosi dei detriti cutanei e delle feci delle pulci adulte possono ingerire accidentalmente le uova di tenia e ospitarle nel loro interno, dove si conservano fino a quando la larva diventa a sua volta una pulce adulta che ritorna sull’animale da cui era caduta sotto forma di uovo.

Durante la tolettatura quotidiana l’animale può casualmente ingerire una pulce, che poi libe-rerà l’uovo di tenia, che si sviluppa nell’intestino del mammifero ricominciando il ciclo vitale. Le proglottidi, dopo che si sono svuotate e seccate, sono simili ad un chicco di sesamo e si possono rinvenire nei luoghi dove l’animale riposa o adese intorno alla regione anale.

L’esame delle feci non sempre permette di riscontare la presenza di uova di tenia, che pos-sono essere evidenziate solo se sono uscite dalla proglottide per una sua rottura accidenta-le. Per la terapia della teniasi si può ricorrere a numerosi vermifughi in genere ad azione polivalente. contemporaneamente però è necessario intervenire attuando dei trattamenti contro le pulci. Le persone, soprattutto i bambini, possono infestarsi nel caso di ingestione accidentale di una pulce che contenga al suo interno un uovo di tenia (un evento comunque raro). Sarà quindi opportuno tenere gli animali sotto controllo dal punto di vista sanitario, effettuare periodici trattamenti contro le pulci.

A. C.

teNIasI

SALute AnimALe

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le punture d’insetto molto spesso possono provocare nei cani e nei gatti una sintomato-logia che mette in grave allarme il proprietario. L’animale incomincia improvvisamen-te a gemere ed a sfregarsi il muso, che nel giro di pochi minuti tende a gonfiarsi a

tal punto da rendere l’animale irriconoscibile ed a ridurre gli occhi a due sottili fessure. Sono reazioni di natura allergica provocate dalle sostanze inoculate e prodotte da ragni, api e calabroni. In rari casi l’edema può estendersi alla bocca, alla laringe ed alla farin-ge causando una vera e propria difficoltà respiratoria a volte con gravi conseguenze. Se si riesce ad individuare il luogo preciso della puntura occorre controllare che non vi sia rimasto infisso il pungiglione, che si dovrebbe cercare di rimuovere con una pinzetta. Sul luogo della puntura sarà opportuno applicare del ghiaccio o compresse di acqua fred-da. La terapia per via generale è basata sulla somministrazione da parte del veterinario di farmaci quali ad esempio il cortisone. Nella maggior parte dei casi le manifestazioni cliniche scompaiono dopo 24 - 36 ore.

A. C.

COsa fare IN CasO dI PUNtUra dI INsettO?

SALute AnimALe

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L’eSPerto riSPonDe

le fistole perianali sono una condizione patologica contraddistinta da un’infiamma-zione di tipo purulento della regione perianale del cane. Risulta particolarmente colpito da tale affezione il cane di razza pastore tedesco. è da riguardarsi con

particolare attenzione la forma cronica della malattia, in quanto può determinare la definitiva perdita della funzione della defecazione ed un elevato dolore. Attualmente si ritiene che questa condizione patologica sia conseguente ad un’infiammazione delle ghiandole sudoripare situate in vicinanza dell’ano, con successiva formazione di fe-nomeni ascessuali a carico dei follicoli del pelo e di tragitti fistolosi. (Ascesso e fistola sono eventi caratterizzati dalla presenza di pus, ma nell’ascesso la raccolta di pus è localizzata, nella fistola infiltra i tessuti). Dal punto di vista clinico le fistole perianali si presentano come dei tragitti di profondità diversa, che interessano la zona perianale, molto spesso subito al di sopra delle ghiandole perianali. Questi tragitti possono essere particolarmente profondi ed estendersi a parti anatomiche limitrofe. I sintomi clinici sono vari e talora il proprietario porta il cane dal veterinario o quando compaiono delle emorragie od allorché l’animale tende a leccarsi intensamente la regione perianale.

Prof. A Ciorba

UN’aNtIPatICa sItUaZIONe

Gentile prof. Ciorba,il mio pastore maremmano, di sette anni di età, ha un problema particolare, non tanto piacevole, a carico della regione anale. Si lecca spesso, la parte è tume-

fatta, c’è pus, sangue e odore sgradevole. Il mio veterinario mi ha detto che l’evoluzione non sarà rapida e mi ha chiesto di avere pazienza dal momento che si tratta di fistole perianali. Potrei saperne di più?

Antonia M. (PA)

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L’eSPerto riSPonDe

Nel corso della malattia possiamo osservare: intensa dolorabilità durante la defeca-zione, modificazione della forma delle feci, ripetuti episodi di costipazione, perdita di sangue dal retto, presenza di uno scolo di odore sgradevole, talora la comparsa di diarrea e di perdita di peso dell’animale. Non è raro osservare come nel pastore tedesco le fistole perianali si associno a particolari infiammazioni che colpiscono altre regioni dell’organismo e che in qualche modo possono essere ricondotte ad un deficit immunitario. Dal punto di vista del trattamento di questa forma patologica, si può affer-mare che quello di elezione è rappresentato da un intervento chirurgico, che porti ad un asportazione accurata e totale dei tessuti colpiti con lo scopo di evitare la possibile insorgenza di recidive e complicanze, che data la localizzazione non sono infrequenti. Si consiglia, inoltre, l’opportunità in sede di intervento chirurgico di procedere all’aspor-tazione delle ghiandole perianali, in quanto si ritiene che ciò contribuisca in maniera significativa ad una diminuzione della frequenza di recidive. Il trattamento medico delle fistole perianali non sortisce risultati apprezzabili. Dalla sede delle lesioni sono comune-mente isolati germi di vario genere, che possono essere efficacemente contrastati con una cura antibiotica, la quale non è, però, in grado di risolvere il problema fistole sia per quanto attiene la lesione primaria sia eventuali recidive.

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AngoLo CAne

il Saluki è razza antichissima. Questo cane ha accompagnato i no-madi arabi per molti secoli. Questa razza è conosciuta anche con il nome di Levriero persiano. è un cane originariamente nato per la

caccia. Nelle sue terre d’origine un Saluki non può essere venduto, ma soltanto regalato ad un amico o a un ospite di riguardo come segno di stima. Cane di media-grande taglia. è un levriero di linee eleganti, armoniose,molto agile e muscoloso. Cane tranquillo e docile. molto fedele ed intelligente.

Standardorigine: Iran.Altezza: maschio tra i 58,4 ed i 71 cm al garrese; femmina un po’ meno alta del maschio.tronco: corpo snello. Ossa del ben bacino visibili e distanziate. Linee eleganti e armoniche.testa e muso: testa lunga e stretta, con cranio moderatamente largo tra le orecchie. tartufo: abbastanza ampio e nero.denti: completi nello sviluppo e nel numero.collo: sottile.orecchie: lunghe, mobili, con attaccatura non troppo bassa, coperte di lungo pelo setoso.occhi: scuri o nocciola, brillanti, grandi, ovali, non prominenti.Arti: perfettamente in appiombo con il piano orizzontale, diritti. Zampe non troppo grandi. Spalla: di giusta inclinazione.Andatura: molto rapida e scattante.muscolatura: di buono sviluppo.coda: lunga, attaccata bassa, portata naturalmente incurvata, ben forni-ta di frange setose nella parte inferiore.Pelo: nella varietà a pelo lungo, liscio, setoso, con frange leggere agli arti; la varietà a pelo corto è sprovvista di frange.colori ammessi: bianco, isabella, beige, oro, grigio e fuoco, tricolore (bianco, nero e fuoco), nero e fuoco e tutte le varianti di questi colori.

A. C.

saLUkI

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AngoLo CAne

la pubertà può definirsi come la comparsa della capacità di riprodursi. Nella cagna si manifesta con l’apparire dei primi calori. In genere il primo calore si presenta quando la femmina ha raggiunto oltre i due terzi del proprio peso da adulto. Le razze

di piccola taglia hanno spesso il primo calore intorno ai 6 - 8 mesi. In determinate razze di grossa taglia può verificarsi che il primo calore non si manifesti se non intorno ai 12 - 20 mesi. Nelle razze di media taglia la situazione è intermedia tra gli 8 ed i 12 mesi. I primi calori sono spesso contraddistinti dal fatto di essere più brevi di quelli che si possono osservare quando la cagna ha raggiunto la piena maturità sessuale.

frequentemente la cagna può presentare scarse manifestazioni legate al calore ed in questo caso si parla di calore silente. Così una cagna giovane intorno alla pubertà può essere soggetta anche a sviluppare calori interrotti e ripetuti nel tempo, nei quali l’animale può anche accettare di accoppiarsi, ma che generalmente non danno luogo al concepimento. Questo evento può suscitare preoccupazioni circa il futuro riproduttivo della femmina, in realtà non si hanno ripercussioni negative in termini di fertilità. La fertilità ottimale, secondo molti ricercatori, si ha intorno al 2° se non 3 o 4° calore, cioè verso i tre anni di vita del soggetto. In ogni caso nessuno studio ha dimostrato che vi siano effetti negativi in termini di salute o per lo sviluppo fisico in caso di accoppiamento precoce. Le cagne entrano in calore mediamente due volte l’anno per un periodo relativamente breve, che va da una diecina di giorni sino a tre quattro settimane. La fase di riposo sessuale è quindi comparativamente piuttosto lunga.

A. Ciorba

La PUbertà NeL CaNe

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AngoLo CAne

Nel maschio la pubertà può definirsi come la comparsa dei primi spermatozoi nel liqui-do seminale e dei tentativi di accoppiamento con la femmina. A seconda della razza si colloca tra i 5 e gli 8 mesi di età. La pubertà non coincide con la capacità di fecondare. Nel cane molto giovane lo sperma contiene pochi spermatozoi, poco mobili e poco fecondanti. Diversi mesi devono trascorrere prima che il liquido seminale sia di buona qualità. è quindi inutile impiegare un cane per la riproduzione prima dei 6 - 12 mesi. Nelle razze giganti può verificarsi che il cane non sia pienamente fecondo sino ad un’età compresa tra i 15 ed i 24 mesi. Ai fini della valutazione della fertilità è quindi inutile far esaminare lo sperma di un cane troppo giovane dal momento che i risultati non darebbe-ro indicazioni utili. Si deve tenere presente che nel feto i testicoli sono situati nell’addome e scendono nello scroto attorno ai 10 - 40 giorni dopo la nascita.

Non è facile evidenziare tale evento dato che sono molto piccoli e morbidi. Sarà op-portuno far controllare dal nostro veterinario, al momento della prima visita o della prima vaccinazione, l’avvenuta corretta discesa dei testicoli nel sacco scrotale. Bisogna anche considerare che tra i 2 ed i 6 mesi i testicoli, anche se discesi nelle borse, possono risalire a livello inguinale per effetto della contrazione di un determinato muscolo dello scroto. Tale evento può determinarsi in caso di basse temperature o stress. in ogni caso, qualora si pensi ad far accoppiare il proprio cane, vale sempre la regola del buon senso e di non “forzare” la natura e quindi evitare di utilizzare per tale finalità soggetti troppo giovani, che possono dare luogo a problemi di natura sia fisiologica sia comportamentale.

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AngoLo CAne

Xiao Sa è una piccola cagnolina randagia è divenuta famosissima nel web nel 2012, per aver corso in una gara, di un grup-

po di ciclisti, per ben 24 giorni, oltrepassando una decina di montagne, senza mai rimanere indietro ai ciclisti. La storia vera avviene in Cina, durante la gara ciclistica da Kangding, provincia di Sichuan fino a Lhasa in Tibet! Xiao Sa iniziò a seguirli dopo che uno dei ciclisti, Zhang Heng, gli diede del cibo. Da quel momento in poi la

cagnoletta non volle in alcun modo abbandonare il suo “ciclista salvatore”. La determina-zione di Xiao Sa, la portò fino alla fine della competizione. Zhang Heng vedendo tanta devozione, fedeltà e determinazione della piccola, decise di adottarla e la portò con sé. Parlando al mondo così: “Questa cagnolina è stata randagia per troppo tempo, è arriva-to il momento che meriti una casa”. Splendido “The End” da favola anche per Xiao Sa.

a cura di Agnese Monacohttp://agnesemonaco.altervista.org – www.facebook.com/AgneseMonacoOfficial

XIaO sa: IL CaNe CHe segUì IL CICLIsta Per 1700 km

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AngoLo CAne

Amanda, mamma eroe! Questa storia vera è accaduta a Santa Rosa de Temuco in Cile. un incrocio con uno german Shepherd, di nome Amanda ha eroicamente messo in salvo i suoi cuccioli di 10 giorni da un incendio in casa. Erano rimasti

intrappolati tra le fiamme, che aumentavano in modo sempre più repentino. essa avver-tendo l’estremo pericolo per la vita dei suoi cuccioli, li afferrò per la bocca e ad uno ad uno li trasportò fuori dall’abitazione, lasciandoli al sicuro sul gradino del camion dei pompieri. Molti furono i pericolosissimi viaggi tra le fiamme per salvare i suoi frutti d’amo-re. Dopo averli salvati tutti, si accovacciò vicino ad essi, proteggendoli con il suo corpo, mentre i pompieri continuavano a spegnere l’incendio. Amanda la mamma canina eroe ed i suoi cuccioli furono immediatamente consegnati al veterinario che li curò. Purtroppo su cinque cuccioli uno perse la vita per le gravi ustioni riportate. Egli fu chiamato Amparo. Gli altri sono salvi ed in buona salute. Questo eclatante fatto è capitato nel 2011. il senso di maternità e di intelligenza è intrinseco anche nei nostri amati amici a quattro zampe. Questa storia merita notevole rispetto e consapevolezza del fatto che sono loro spesso a dare a noi lezioni di vita.

a cura di Agnese Monacohttp://agnesemonaco.altervista.org – www.facebook.com/AgneseMonacoOfficial

amaNda La CagNOLINa CHe saLVò I sUOI CUCCIOLI daLL’INCeNdIO

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è arrIVatO UN PICCOLO amICO?

Una delle domande più frequenti che viene posta ai veterinari nel corso della prima visita clinica è: “che cosa devo dare da mangiare al mio cucciolo?”. Domanda niente affatto banale, dalla corretta alimentazione del piccolo dipende lo sviluppo e

la salute dell’animale adulto, un cucciolo/gattino sano produrrà un adulto sano e gli errori (eccessi o carenze nutrizionali) vanno sempre evitati. Una tendenza, riscontrabile purtroppo frequentemente, da parte di molti proprietari e allevatori, è quella di alimentare i propri animali in modo eccessivo, nella falsa convinzione che in tale maniera si possano limitare o evitare i rischi di carenze nutrizionali. Tale idea è completamente priva di fondamento e anzi è fautrice di successivi problemi (endocrini e articolari in primis) anche gravi. Nei cuccioli di cane ad esempio il fabbisogno alimentare appare estremamente diversificato per differenze fisiche e distinte curve di crescita. Con queste differenze, i cuccioli, devono ricevere una dieta equilibrata e formulata specificamente per ogni tappa della loro vita e, ancor meglio, se si adatta alla loro taglia. Un’alimentazione adeguata è imprescindibile e gli errori nutrizionali possono avere, in questa fase, conseguenze irreparabili. I gatti rap-presentano ovviamente un gruppo molto più omogeneo per taglia ed esigenze nutritive ma con periodi e fasi di accrescimento sovrapponibili a quelle dei cuccioli di cane.

QuALi SoNo Le fASi di creScitA?fASe 1 – ALLAttAmeNto (dA 0 A 2 meSi)Fino alle 3-4 settimane, il cucciolo/gattino si nutre grazie al latte materno. Qualora la mamma non avesse abbastanza latte o ci si trovi con piccolo orfano, ecco che bisogne-rà integrare con il latte in polvere commerciale. il latte deve essere completo, bilanciato e molto simile per composizione al latte materno, permette di fornire al piccolo il giusto apporto calorico e i nutrienti specifici come colostro bovino, acido folico, Lisina e DHA per il corretto sviluppo corporeo.fASe 2 – SveZZAmeNto (1- 3 meSi)Tra la 3° e 4° settimana avviene solitamente il passaggio graduale da un’alimentazione liquida a una solida L’alimento deve offrire una nutrizione specifica, meglio se ricco di ingredienti funzionali mirati come ribonucleotidi, prebiotici e DHA, in grado di aiutare a sviluppare le naturali difese organiche. fASe 3 – AccreScimeNto (dA 2-3 meSi fiNo ALL’etÀ AduLtA) Dopo i due mesi di vita: il piccolo si lascia alle spalle l’infanzia per entrare nella sua gio-vinezza. è ormai tempo per il primo vero pasto, molto simile a quella che poi assumerà da adulto. è necessario, quindi, fare proprio il concetto basilare che deve essere la dieta ad adattarsi alle esigenze nutrizionali del cucciolo e non viceversa. Ancora una volta il veterinario potrà essere di aiuto nella gestione nutrizionale del piccolo amico. Il veterinario, nel corso dei mesi successivi, valuterà, al completo sviluppo fisico dell’animale, il momento giusto per il passaggio ad una alimentazione da cane adulto, Il cosiddetto “cibo da mante-nimento”, che accompagnerà il piccolo amico per gran parte della sua vita.

Dott. Valerio Bianchini - Resp. Scuola di Nutrizione Trainerwww.scuolanutrizionetrainer.it

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AngoLo gAtto

Del tutto uguale allo Scottish Fold, con l’unica differenza del suo morbido e lungo pelo. Di natura amichevole verso tutti, mite e di compagnia. Ama la presenza dell’uomo e di altri ani-mali. Vigoroso e resistente, sopporta bene le basse temperature. Paese d’origine: Scozia.

StandardcoloreLa gamma è ampia. Tra le varietà ammesse vi sono: i Solid, nelle colorazioni:- Bianco, con occhi blu, ma sono tollerati di color rame o impari, cioè uno blu e uno rame, di colore rosa i palmi di piedini e il tartufo;- Blu, tutte le tonalità del blu sono accettate, con occhi di color rame, i polpastrelli e il tartufo di colore blu;- Nero, colore uniforme dalla radice alla punta del pelo, con occhi color rame, polpastrelli e tartufo neri;- Crema, con occhi color rame, polpastrelli e tartufo rosa;- Rosso, occhi di colore rame, polpastrelli e tartufo color mattone. Oltre alle colorazioni Solid esiste nei disegni: Tabby, nel modello classico, mackerek o tigrè, spotted e ticked, riconosciuto nei colori Blu, Crema, Rosso, Marrone, Silver e Cameo; Tortie (squama di tartaruga) nei colori Blu e Crema o Nero Rosso e Crema; Smoke, nei colori Blu, Nero o Cameo; Silver, shaded o chinchilla.categoria: pelo semilungo.corporatura: da media a grande.corpo: presenta una buona muscolatura, di aspetto com-patto. mantello: semilungo e molto denso, con sufficiente sottopelo.testa: rotonda, massiccia, cranio largo con mento forte. Guan-ce piene e paffute.occhi: grandi e rotondi con espressione dolce.Naso: corto, largo e dritto. orecchie: piccole, piegate in avanti verso il basso, il più pos-sibili aderenti al cranio, in una posizione a “cappellino” che esibisce il cranio rotondo. Punte delle orecchie arrotondate.Arti: corti e forti, di ossatura media.Piedi: spessi e rotondi.coda: di media lunghezza, spessa, flessibile, dritta, si assotti-glia verso la punta che si presenta arrotondata.

A. C.

HIgHLaNd fOLd

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Prodotti da

all’OLIO DI NEEM Azadirachta Indica

PROTEZIONE

NATURALE

Protection line contiene l’Olio di Neem, sgra-dito ad una vasta gamma di insetti e parassiti, che protegge i tuoi animali e gli ambienti dome-stici in cui vivi da ospiti indesiderati.

Grazie al potere naturale dell’Olio di Neem, tutti i prodotti Protection line sono efficaci ma privi di alcun effetto nocivo e di controindicazio-ni sia per l’uomo che per l’ambiente.

Utilizzali con regolarità e in sinergia tra loro: lo aiuteranno a difendersi al meglio durante tutto l’anno.

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…CambIO dI stagIONe?aIUtIamO I NOstrI amICI aNImaLI CON UNa COrretta NUtrIZIONe

i cambi di stagione risultano talvolta “indigesti” per i nostri animali domestici che, come noi, possono risentire delle variazioni climatiche ed apparire più stanchi e affaticati. Ecco perché, soprattutto in primavera, è molto utile aiutarli con complementi nutrizionali

specifici per rinforzarli e prepararli al meglio ai mesi estivi.

L’imPortANZA di uN BuoN NutrimeNtoUna corretta nutrizione è la base per una buona salute. Mentre con il termine alimentazio-ne, infatti, si indicano tutte le azioni capaci di procurare forza ed energia all’organismo per la sua sopravvivenza, quando parliamo di nutrizione ci riferiamo all’assunzione di alcune tipologie di alimenti in grado di apportare nutrienti nelle giuste quantità e qualità. Per questo Camon, da sempre attenta a tutte le esigenze degli animali domestici, ha elaborato una linea di complementi nutrizionali pensati per contribuire alla salute e al benessere degli amici quattrozampe.

uN coNceNtrAto di…vitAmiNe e SALi miNerALi!Sono numerosi i momenti nella vita di un animale in cui può essere necessario supportare la sua forma fisica. Proprio a tale scopo Camon ha realizzato ormevit, un supplemento dietetico ricco di vitamine e sali minerali pensato per mantenere o, quando necessario, aiutare l’animale a recuperare la forma migliore. ormevit contiene vitamine appartenenti ai gruppi A, B, C, D, E, è ricco di minerali come il ferro, il rame, il selenio e lo zinco ed è indicato come coadiuvante nei casi di soggetti in crescita, convalescenza, negli stati di iponutrizione e di ipersensibilità dovuta a previste vaccinazioni, trattamenti terapeutici, viaggi, caccia, intensa attività fisica, allattamento o cambi di dieta.

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Inoltre ormevit contiene anche l’estratto di carota, naturalmente dotato di sostanze an-tiossidanti oltre che di vitamine C e A, l’alga spirulina, un’alga di acqua dolce ricca di vitamine, minerali e acidi grassi polinsaturi e il lievito di birra che, ricco di amminoacidi essenziali, minerali e tutte le vitamine del gruppo B, è un integratore di proteine ed aiuta efficacemente nei casi di debilitazione fisica.

Amici dA uNA vitA? AiutiAmoLo Ad iNvecchiAre iN SALute! Per gli animali che, invece, stanno vivendo la stagione matura della loro esistenza, è importante pensare ad un’alimentazione in grado di aiutarli a gestire al meglio la fase di invecchiamento. helpage-vet è un alimento complementare, creato da Camon, a base di zinco e arginina e che, tra i suoi ingredienti, vede anche la presenza di vitamina E la quale, in sinergia con l’acido alfa lipoico, svolge un’azione protettiva nei confronti dei radicali liberi contribuendo a rallentare i processi di invecchiamento. L’uso di helpage-vet è indicato come coadiuvante dei tradizionali trattamenti negli animali sottoposti a intensa attività fisica, allattamento, interventi chirurgici, alterazioni metaboliche causate da problemi renali, epatici e cardiaci. Inoltre helpage-vet potrà essere molto utile come supporto anche nei soggetti giovani in fase di forte crescita, in presenza di allergie, patologie infiammatorie, trattamenti farmacologici protratti ma anche nello sviluppo della massa muscolare, quale attività rivitalizzante con apporto di energia immediata, limitazio-ne dello sviluppo di acido lattico e aumento della resistenza fisica.

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CurioSità

iI cani corgies di Elisabetta II ricevono un trattamento a dir poco reale. Noto ufficialmen-te come Welsh Corgi Pembroke, taglierà il traguardo dei sessant’anni di regno in com-pagnia di Elisabetta II. Da sempre, sin dall’infanzia, questa è stata la razza prediletta

da Sua Maestà, tanto che lo stesso padre Giorgio VI aprì ufficialmente le danze regalan-do alle figlie il primo Corgi. Sono serviti da un maggiordomo con tanto di argenteria ed hanno dei menù speciali, con carni selezionate ed integratori a base di erbe. A rivelare i “segreti” sugli amati cani della regina britannica è stato Roger Mugford, che per anni ha lavorato per la sovrana in qualità di psicologo canino curando il comportamento dei suoi quattro zampe.

L’esperto ha raccontato alla rivista Town & Country, dedicata ai 90 anni che la sovrana compirà ad aprile, le straordinarie attenzioni che la servitù reale è tenuta ad avere per i cani. elisabetta ii, che nella sua vita ha avuto circa 30 di questi piccoli animali, è solita riunirli in semicerchio attorno a sé e dà loro il cibo, uno per uno, seguendo un ordine di anzianità.

CaNI daVVerO “regaLI”A. C.

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CurioSità

il Disc dog è un nuovo fenomeno che ha fatto il giro del mondo: dagli Stati Uniti al Giap-pone, dall’Australia all’Europa. Si lancia al proprio amico a quattro zampe un “frisbee”, si aspetta che sia preso al volo e restituito. Non è un semplice passatempo: è perfetto per

rendere più agile il proprio pet, agendo anche su disciplina e coordinazione dei movimenti e per migliorare l’intesa tra uomo e animale. Ad eccellere per il secondo anno consecutivo è il binomio Adrian Stoica e Rory (cane border collie smooth italiana di otto anni), che si sono visti confermare in Olanda il prestigioso titolo di Campioni Europei UFO. Adrian Stoica, ex stunt-man, oggi preparatore atletico cinofilo e istruttore di Disc Dog, conquista così il suo sesto titolo in quattro anni. Adrian è riuscito a fare della sua passione una professione ed a incantare mezzo mondo con le sue esibizioni che lasciano a bocca aperta per tecnica, armonia e per la sintonia che lo lega ai suoi amati cani.

Nato casualmente negli Anni Settanta durante una partita di football, il disc dog è diventato più di un hobby, una vera disciplina sportiva, tanto che nel mondo sono nate numerose federazioni ed ogni anno si svolgono campionati a livello internazionale. Per praticare il Disc Dog non servono attrezzature costose o luoghi particolari: può essere giocato a qualsiasi età e con qualsiasi cane in buona salute. Esistono oltre 100 lanci e mille modi di interpretare questa affascinante disciplina: basta cercare un centro in cui apprendere i rudimenti di base e l’abc della sicurezza per il cane, per scoprire quanto questo sport possa sorprenderci per le sue caratteristiche di divertimento e di collante di relazione con il cane. Il problema sarà poi riuscire a resistere dal lanciare dischi in ogni occasione di tempo libero.

Le due principali discipline sono il distance e il freeStyle. La prima è una gara a tempo dove vince chi conquista il maggior numero di punti con i lanci: il punteggio varia a seconda di dove il fresbee è afferrato. Per freeStyle “bastano” tempo e fantasia, e la capacità di stare a ritmo con la base musicale in sottofondo. il conduttore lancia il disco e insieme al cane dà vita a una serie di danze e combinazioni libere. Il risultato è valutato in base alla varietà dei lanci del “padrone” e in base alla prontezza del cane nel raggiungere il disco. La cosa più importante resta la prestazione della coppia cane-uomo.

La dIsC dOg maNIaA. C.

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CurioSità

la fine dell’800 è stato percorsa da una serie di eventi di grande rilievo, che hanno profondamente segnato lo sviluppo scientifico e tecnologico in vari settori della no-stra esistenza. in francia si ebbe la prima proiezione cinematografica pubblica e

marie e Pierre curie isolarono il radio, in italia marconi inventò il telegrafo senza fili, in germania Konrad von rontgen scoprì le radiazioni elettromagnetiche, che chiamò raggi X.

Per questa sua scoperta nel 1901 fu insignito del premio Nobel per la fisica. Intanto l’automobile faceva la sua comparsa sulle strade del mondo. Quelli che oggi sono definiti raggi X, sono stati chiamati in maniera diversa come radiazioni X o raggi Roen-tgen. Questo scienziato dimostrò come, facendo passare una corrente ad alta intensità attraverso un tubo vuoto, fosse prodotta una radiazione in grado di attraversare corpi di notevole spessore, sino ad allora considerati opachi. Pertanto, appoggiando una mano sulla superficie esterna di una scatola di legno contenente una pellicola fotografi-ca, era sufficiente esporre l’una e l’altra alle radiazioni per pochi minuti per ottenere una perfetta immagine della mano, ossa e cartilagini comprese. Inizialmente la scoperta del professor Roentgen non fu del tutto compresa, per cui si parlò di “nuova luce”, si confutava il fatto che si trattasse di radiazioni e si riteneva che fossero vibrazioni, come quelle della luce convenzionale. L’industria, al contrario, intuì rapidamente il grande valore della scoperta e non passò molto tempo che fosse possibile acquistare un’ap-parecchiatura preconfezionata.

La radIOgrafIa NeLLa stOrIaA. C.

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CurioSità

L’introduzione, poi, da parte della eastman materials company di una speciale carta in grado di sostituire le lastre di vetro consentì di portare la parte da fotografare a più stretto contatto della superficie fotosensibile. In medicina veterinaria si pensò inizial-mente che l’uso dei raggi X avrebbe trovato impiego dopo un certo tempo. I veterinari pratici riconobbero, specialmente in Nord Europa, il vantaggio dell’utilizzazione della radiografia nella medicina del cavallo per evidenziare la presenza di lesioni agli arti, nei piccoli animali per valutare la presenza e la gravità delle fratture.

Nel 1896 in gran Bretagna fu pubblicato un lavoro su una rivista di patologia com-parata, intitolato “La nuova fotografia nella professione veterinaria”. Erano riportati i risultati di un’indagine condotta su tre gatti. Uno in particolare era stato visitato in quan-to presentava zoppia e si sospettava che avesse un corpo estraneo a livello dell’avam-braccio. Fu eseguita una radiografia e, dopo due minuti e mezzo di esposizione, in cui l’animale fu cloroformizzato si evidenziò il corpo estraneo, che risultò in seguito essere un pennino. In seguito numerose furono le segnalazioni di radiografie eseguite in altre specie animali, ma le iniziali speranze dei veterinari di utilizzare la radiografia come mezzo diagnostico entro breve tempo si dimostrarono premature. furono neces-sari oltre 50 anni dalla scoperta perché la radiografia fosse ampiamente impiegata in medicina veterinaria ed altri dieci anni perché i professionisti investissero capitali nell’acquisto di apparecchi di reale utilità.

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Qui DemAS

PrImaVera sOCIaL Pamela Sales

Terminato il contest do re Pet, i nostri fol-lowers hanno ritirato i premi e li hanno donati ad associazioni che si prendono

cura degli animali in difficoltà. è arrivata la primavera e con lei le prime giornate di sole, l’aria tiepida, la voglia di fare lunghe cammi-nate con Fido o Micia. Numerosi negozi e locali cominciano ad accettare animali e di-venta sempre più semplice portare il nostro pelosetto con noi nelle varie commissioni. Su-

permercato? Bar? Centro commerciale? Notiamo una grande predisposizione dei commercianti ad aprirsi a questa nuova realtà. Dobbiamo sempre tenere in considerazione che l’educazione di Fido dipende da quella impartita dal padrone, quindi punire un “innocente” non è sempre la soluzione migliore. Siamo davanti ad una trasformazione dove un essere che veniva considerato un “og-getto” (per esempio la legge che consentiva il pi-gnoramento dell’animale) si è trasformato in quello che sempre stato: Un essere vivente.

Sui social appaiono ogni giorno campagne per la tutela e la difesa dei diritti degli animali (dall’uti-

lizzo nei circhi al trasporto illegale per le adozioni). Tutto questo perché sui social la lotta diventa virale e le per-sone vengono raggiunte in modo semplice e veloce. Un coro unanime, una folla che si dirige nello stesso senso.

il valore dei nostri amici a 4 zampe viene apprezzato nella pet therapy, nel rapporto con i bambini e con gli anziani. Perché un cane non chiede nulla in cambio, un gatto vuole solo essere amato, e un cavallo chiede di essere rispettato ed apprezzato per la sua natura sel-vaggia. Una pillola sul prossimo contest ? Aria aperta, divertimento, feeling, emozioni, tutto condiviso con chi nei giorni positivi o negativi, è sempre rimasto al nostro fianco.

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L’AngoLo DeLLA LetturA

i gatti di Torre Argentina, i gatti della Piramide, i gatti di Tor Pignattara. Un simbolo,

quello del felino, ormai entrato a pieno titolo nell’immaginario collettivo: basti pensare a calen-dari e cartoline che li ritraggono al sole su qualche monumento. Nella roma Antica il gatto era un compagno nella vita terrena e anche in quella oltre la mor-te. Alcuni reparti dell’esercito romano avevano sugli scudi il simbolo di gatti di colori dif-ferenti. Da qui giunsero alla Roma Imperiale, dove il gatto domestico conobbe la definitiva affermazione e consacrazione. In un tempio, dove oggi sor-ge la chiesa di Santo Stefano del cacco, venne rinvenuta la piccola statua della gatta che ancora oggi si può ammirare su un cornicione di Palazzo grazioli, in via della gatta… Storia, aneddoti, fatti meno noti e piccole vicende della vita di tutti giorni che raccontano il gat-to romano e, con lui, anche il volto più scanzonato della no-stra città.

monica cirinnà Lilli garrone€12,00

I gattI dI rOmaStorie, curiosità e leggende dei gatti che hanno

popolato e popolano le vie della CapitaleA. C.

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Pet qUIZ1)c 2)b 3)a 4)a 5)a 6)b 7)a 8)c

Le risposte corrette:

Il fipronil è un principio attivo usato per un'azione :

La condrite è un'infiammazione di :

Lo sfenoide è un osso di :

Il pechinese è un cane di taglia :

L'anaplasmosi nel cane è trasmessa da :

Il fruttosio è un :

La Vitamina A è contenuta soprattutto in :

La vena poplitea si trova in corrispondenza di :

1

2

3

6

4

7

5

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antinfiammatoria

cuore

testa

grande

zecche

carboidrato

olio fegato merluzzo

cavità addominale

antibiotica

cartilagine

arto anteriore

piccola

contatto

grasso

ribes

cavità toracica

a

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antiparassitaria

orecchio

arto posteriore

media

pulce

aminoacido

fiocchi di avena

arto

Pet Quiz

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l'amico degli animali

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