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1 Copyright © 2017 The Nielsen Company (US), LLC. Confidential and proprietary. Do not distribute. Copyright © 2017 The Nielsen Company (US), LLC. Confidential and proprietary. Do not distribute.
DIVERSITÀ E RUOLI DI GENERE IN ITALIA E NEL MONDO
Q3 2016
2 Copyright © 2017 The Nielsen Company (US), LLC. Confidential and proprietary. Do not distribute.
CASA E FAMIGLIA 3 I ruoli nella coppia
DONNE E CARRIERA 6 La posizione femminile e le opinioni a riguardo
CONSUMI E SOCIETÀ 10 Percezione della diversità e aspettative dei consumatori
GLOBAL SURVEY 12 Informazioni sulla ricerca
CONTENUTI
3 Copyright © 2017 The Nielsen Company (US), LLC. Confidential and proprietary. Do not distribute. Copyright © 2017 The Nielsen Company (US), LLC. Confidential and proprietary. Do not distribute.
CASA E FAMIGLIA
I RUOLI NELLA COPPIA
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In Italia, come nei maggiori Paesi dell’UE, la maggior parte delle
attività finanziarie della famiglia è suddivisa equamente tra i
due capifamiglia. Entrambi i partner, infatti, prendono
decisioni sugli acquisti di beni durevoli (71%), sulle attività
d’intrattenimento / divertimento (70%), sugli acquisti di beni di
largo consumo (57%), sulla gestione delle spese quotidiane
(indumenti, libri, utenze, etc.) (57%) e sull’investimento dei
risparmi (54%). Tuttavia, quando le faccende domestiche sono
svolte da un singolo elemento del nucleo famigliare, ricadono
prevalentemente sulla donna. Il 44% delle donne si occupa in
autonomia di pulizie, bucato, nonché della preparazione dei
pasti e del conseguente riassetto della cucina. La
manutenzione della casa è invece una prerogativa maschile: se
ne occupa l’uomo nel 39% dei casi.
Le differenze tra l’Italia e i principali Paesi dell’UE riguardano
soprattutto le responsabilità affidate alla donna, che in
Germania gestisce in autonomia le spese domestiche nel 29%
dei casi (vs. 21% in Italia), in Francia e Regno Unito nel 27% dei
casi e in Spagna nel 26% dei casi. Sempre in Spagna, le donne
si occupano da sole della cura dei figli solo nel 20% dei casi
mentre in Italia questa percentuale sale a 31. Anche la cura di
famigliari anziani è affidata più spesso ai capifamiglia femmina
in Italia (30% dei casi), mentre in Germania la quota è 24%, in
Francia 21% e Regno Unito 24%.
I Paesi europei in generale si differenziano dagli U.S.A. e dal
Canada soprattutto in fatto di cura dei bambini, attività svolta
in coppia nel 46% dei casi (vs. 55% media europea), negli
acquisti di beni di largo consumo, effettuati insieme nel 38%
dei casi (vs. 48% media europea), e nella gestione delle finanze
domestiche, che vengono amministrate da ambo i partner nel
40% dei casi (vs. 54% media europea). In questo senso, la Cina
sembra più simile al panorama europeo, mentre l’ultimo
membro del G7, il Giappone, è più affine al Nord America.
DUE ANGELI DEL FOCOLARE
57% INTERVISTATI CHE AFFERMANO CHE IN FAMIGLIA LA GESTIONE DELLE SPESE E FINANZE DOMESTICHE È EQUAMENTE DIVISA TRA I PARNTER.
54% INTERVISTATI CHE AFFERMANO CHE IN FAMIGLIA LE DECISIONI SUGLI INVESTIMENTI SONO PRESE IN COPPIA.
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La pubblicità / confezione dei prodotti dovrebbe mostrare più spesso uomini che si occupano dei propri figli
47% è d’accordo media europea 38%
I PAPÀ SI STANNO IMPEGNANDO...
9% intervistati maschi che dichiarano di prendersi cura dei figli in autonomia
56% intervistati che dichiarano di prendersi cura dei figli insieme al partner
63% intervistati che affermano che le decisioni sull’istruzione dei figli sono prese in coppia
10% intervistati maschi che dichiarano di occuparsi in autonomia dell’istruzione dei figli
6 Copyright © 2017 The Nielsen Company (US), LLC. Confidential and proprietary. Do not distribute. Copyright © 2017 The Nielsen Company (US), LLC. Confidential and proprietary. Do not distribute.
DONNE E CARRIERA LA POSIZIONE FEMMINILE
E LE OPINIONI A RIGUARDO
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36%
70%
9%
21%
Le donne hanno meno possibilità di
essere considerate per ruoli senior
D'accordo
In disaccordo
Neutrale 67% 9%
24%
I leader donna devono lavorare più
duramente per dimostrare le proprie capacità
D'accordo
In disaccordo
Neutrale
71%
8%
21%
Trovare un equilibrio tra vita
privata e lavoro è difficile
D'accordo
In disaccordo
Neutrale 76%
5%
19%
Essere un genitore ha più impatto sulla carriera
delle donne che su quella degli uomini
D'accordo
In disaccordo
Neutrale
A casa chi ha la responsabilità delle seguenti attività?
L’EQUILIBRIO È ANCORA LONTANO Percentuale di donne intervistate che si dichiarano d’accordo con le seguenti affermazioni:
31%
44%
9%
8%
56%
44%
4%
4%
0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100%
cura dei bambini
preparazione pasti e lavori domestici
Lei Lui Entrambi Qualcun altro
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PIÙ COLLABORAZIONE IN CASA
A casa la responsabilità delle seguenti attività è della coppia:
Acquisto di beni di largo consumo
52% media europea 46%
Acquisti di beni durevoli
66% media europea 61%
Scelta di attività d’intrattenimento
62% media europea 63%
In un periodo storico caratterizzato da instabilità lavorativa, frammentarietà professionale e dal fenomeno del work-life blur, l’equilibrio tra vita privata e carriera non dipende più dagli orari d’ufficio, dalle capacità organizzative del singolo individuo, tanto meno dalle priorità che le persone cercano di dare a loro stesse. Questo fenomeno sociale è più evidente in Italia che non nel resto del mondo Occidentale, probabilmente a causa delle difficoltà occupazionali e generazionali che vive il Paese: infatti, il 62% degli italiani ha difficoltà a bilanciare questi due aspetti della propria esistenza, contro una media europea del 41% (abbassata da Paesi leader come Francia, 32%, e UK, 30%). Al tempo stesso, l’impegno lavorativo non sembra sufficiente a soddisfare le aspettative finanziarie degli intervistati italiani, che nel 36% dei casi affermano di non ricevere una retribuzione equa per il lavoro che svolgono (media europea 31%, media G7 25%, influenzata da U.K. e Nord America, dove i salari sono più alti). In questa situazione di scarsa equità, in generale, pare che le coppie italiane abbiano intrapreso un timido percorso di collaborazione domestica: più della metà delle coppie, infatti, prende decisioni sugli acquisti e sulle attività di intrattenimento insieme. Inoltre, sebbene le faccende domestiche e l’educazione dei figli – se svolte da un singolo capofamiglia – ricadano principalmente sulla donna, si evidenzia che rispettivamente nel 44% e 63% dei casi sono attività svolte da ambo i partner.
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1
PARI OPPORTUNITÀ Il 61% delle donne e il 37% degli uomini ritiene che uomini e donne non siano trattati
egualmente nella società
2
RETRIBUZIONE Il 58% delle donne e il 34% degli uomini ritiene che le donne non siano pagate quanto gli
uomini per lo stesso impiego
3
RESPONSABILITÀ Il 76% delle donne e il 63% degli uomini è convinto che gli uomini abbiano la responsabilità
di aiutare nei lavori domestici
MA
4
RESTRIZIONI SOCIALI Il 44% delle donne e il 48% degli uomini crede che alcuni lavori siano più adatti agli uomini,
altri più adatti alle donne
5
MENTALITÀ ANACRONISTICA Il 19% delle donne e il 21% degli uomini afferma che il compito degli uomini sia portare a
casa lo stipendio, quello delle donne occuparsi di faccende domestiche e famiglia
LA SOCIETÀ STA CAMBIANDO?
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CONSUMI E SOCIETÀ PERCEZIONE DELLA DIVERSITÀ E ASPETTATIVE DEI CONSUMATORI
11 Copyright © 2017 The Nielsen Company (US), LLC. Confidential and proprietary. Do not distribute.
I consumatori sono sempre più sensibili alle rappresentazioni
della diversità in pubblicità e sulle confezioni dei prodotti. Il
desiderio di vedere comunicazioni commerciali più inclusive,
dove la diversità non sia rappresentata come un ostacolo, né
nascosta, accomuna tutto il mondo industrializzato.
In generale, il 40% degli intervistati italiani si dichiara d’accordo
con l’opinione che le pubblicità e i packaging dovrebbero
mostrare più spesso persone con tipi di corporatura diversi
(sovrappeso, sottopeso, etc.) . Il 39% degli italiani condivide
anche l’idea che persone con abilità fisica/mentale diversa,
nonché persone di background, culture ed etnie diverse
debbano essere maggiormente rappresentate – media
europea: 44% e 42%.
Inoltre, il 38% degli intervistati italiani è favorevole a pubblicità
e packaging che mostrino famiglie moderne e/o non
tradizionali (genitori single, genitori multietnici, genitori dello
stesso sesso, etc.) – media europea: 32% – e il 31% afferma che
vorrebbe vedere più persone con orientamenti sessuali e
identità di sesso diverse (lesbiche, omosessuali, bisessuali,
transgender, etc.) – media europea: 26%, pesantemente
influenzata da Russia, Turchia e dai Paesi dell’ex U.R.S.S.
RAPPRESENTARE LA DIVERSITÀ
38% INTERVISTATI CHE AFFERMANO CHE LE COMUNICAZIONI COMMERICALI DOVREBBERO MOSTRARE ANCHE FAMIGLIE MODERNE E/O NON TRADIZIONALI
39% INTERVISTATI CHE AFFERMANO CHE LE COMUNICAZIONI COMMERICALI DOVREBBERO MOSTRARE ANCHE PERSONE DIVERSAMENTE ABILI
12 Copyright © 2017 The Nielsen Company (US), LLC. Confidential and proprietary. Do not distribute.
La maggioranza degli italiani è più propensa ad acquistare
marche di produttori che supportino l’economia locale (72%) o
cause ambientali (70%). La scelta di un prodotto è anche
influenzata dal fatto che l’azienda adotti pratiche commerciali
eque e operi in modo trasparente (69%) e promuova cause
sociali e/o attività di volontariato (68%). In questo senso, i Paesi
più industrializzati sono tutti abbastanza affini, mentre i Paesi
emergenti dimostrano una maggiore propensione all’acquisto di
prodotti ecologici (95% degli indiani e 93% dei cinesi) e
commercializzati da aziende che promuovono cause ambientali
(95% degli indiani e 91% dei cinesi) a dimostrazione del fatto che
vivere in condizioni ambientali meno favorevoli sensibilizzi i
cittadini sul rispetto del Pianeta.
Nell’analisi dei fattori più influenti sul percorso d’acquisto, le
differenze generazionali tra gli intervistati italiani sono ancora più
evidenti. Le risposte dei Millennial alzano sensibilmente le
percentuali totali: oltre a essere influenzati dalle comunicazioni
commerciali inclusive nel 59% dei casi, sono i più attenti
all’impegno ecologico dei brand che sostengono (75%) e
all’impatto ambientale dei prodotti che acquistano (76%).
I Baby boomer seguono i Millennial, superandoli di 3 p.p. in caso
di brand che sostengono l’economia locale - i.e. il 77% dei Baby
boomer dichiara che l’impegno locale di un’azienda impatta la
scelta di acquistarne i prodotti.
Anche in questo caso, la Spagna si conferma lo Stato membro UE
più esigente in fatto di sostenibilità sociale, economica e
ambientale, pur rimanendo abbastanza in linea con le medie dei
Paesi più industrializzati. Le economie emergenti mostrano una
maggiore propensione all’acquisto di prodotti ecologici (95% degli
indiani e 93% dei cinesi) e commercializzati da aziende che
promuovono cause ambientali (95% degli indiani e 91% dei cinesi)
a dimostrazione del fatto che vivere in condizioni ambientali
meno favorevoli sensibilizzi i cittadini sul rispetto del Pianeta.
E AGIRE SOSTENIBILMENTE
72% economia locale
70% cause ambientali
69% trasparenza e
commercio equo
68% cause sociali
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Persone di background, culture ed etnie diverse
39% media europea 36%
Persone più anziane
40% media europea 44%
L’ITALIA SI STA APRENDO
Pubblicità/confezioni mostrano persone con abilità fisiche / mentali
diverse
48% media europea 56%
Pubblicità/confezioni che mostrano identità di
genere o orientamenti sessuali diversi
47% media europea 45%
Pubblicità/confezioni che mostrano persone di background, culture
ed etnie diverse
46% media europea 49%
Dettagli sociali/ambientali che influenzano l’acquisto e/o il sostegno a un brand:
Nelle pubblicità e/o sulla confezione dei prodotti dovrebbero essere più presenti:
Diversi orientamenti e identità sessuali
31% media europea 26%
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GENDER ROLES (WOMEN) AND
DIVERSITY IN BRANDING
Questa Global Survey è stata condotta dal 31 ottobre al 18 novembre 2016 su
un campione di 30.000 consumatori in 63 Paesi – Asia-Pacifico, Europa,
America Latina, Nord America, Medio Oriente e Africa. Per inserire un Paese
nella ricerca, Nielsen richiede che almeno il 60% della popolazione o 10
milioni di persone abbiano una connessione a Internet. Questo report mostra
i risultati dell’Italia.
La media europea comprende i seguenti Paesi: Austria, Belgio, Bulgaria,
Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda,
Israele, Italia, Kazakistan, Lettonia, Lituania, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia,
Portogallo, Regno Unito, Repubblica Ceca, Romania, Russia, Saint-Barthélemy,
Serbia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Svizzera, Turchia, Ucraina,
Ungheria.
NIELSEN
Nielsen Holdings plc (NYSE: NLSN) è un'azienda globale di performance
management che fornisce una visione totale dell’esposizione ai media dei
consumatori e dei loro acquisti. Il segmento Watch di Nielsen fornisce ai
clienti media e advertising i servizi di misurazione della Total Audience
attraverso tutti i dispositivi in cui il contenuto – video, audio e testo – viene
fruito. Il segmento Buy offre ai produttori di beni di largo consumo e ai
distributori la visione globale delle misurazioni delle performance di vendita
al dettaglio. Integrando le informazioni tra i segmenti Watch e Buy e altre
fonti di dati, Nielsen fornisce ai propri clienti misurazioni globali e analisi che
aiutano a migliorare le performance. Nielsen, una delle società dell’indice S&P
500, è presente in oltre 100 Paesi che coprono più del 90 per cento della
popolazione mondiale.