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CONSEIL INTERNATIONAL DES ARCHIVES
INTERNATIONAL COUNCIL ON ARCHIVES
ISAAR(CPF): International Standard Archival Authority Record
for Corporate Bodies, Persons and Families
Versione finale approvata dal Consiglio Internazionale degli Archivi Elaborato dalla Commissione ad hoc sugli Standards Descrittivi
Parigi, Francia, 15-20 novembre 1995
Elaborato
con il contributo finanziario
dell’Unesco
Copyright ICA
La riproduzione gratuita di questa pubblicazione è autorizzata a condizione di citare la fonte.
Questa è la traduzione ufficiale in italiano della versione originale in lingua inglese.
Traduzione italiana a cura di Stefano Vitali.
Si ringraziano i gruppi regionali di discussione sulle norme ISAAR (CPF) istituiti dall’Associazione Nazionale
Archivistica Italiana ed dall’Amministrazione Archivistica Italiana per i suggerimenti e il contributo fornito. Siamo
grati in particolare a Maurizio Savoja e a tutti i membri del gruppo della Regione Lombardia, al Gruppo di lavoro degli
archivisti trentini per la normalizzazione della descrizione archivistica, ad Euride Fregni e a Ingrid Germani e a tutti i
membri del gruppo della Regione Emilia-Romagna. Si ringrazia infine Antonella Mulè per il prezioso lavoro di
coordinamento svolto.
Dati catalografici dell’edizione originale inglese (Canada)
International Council on Archives. Ad Hoc Commission on Descriptive Standards
ISAAR(CPF) : international standard archival authority record for corporate bodies, persons and families : final ICA
approved version
At head of title: Conseil international des archives = International Council on Archives.
ISBN 0-9696035-3-3
1. Cataloging of archival material. 2. Name authority records (Cataloging). I. International Council on Archives. Ad
Hoc Commission on Descriptive Standards. Secretariat. II. Title.
Z695.2.I58 1996 025.3'41 C96-900502-4
INDICE
PREFAZIONE
INTRODUZIONE
0. GLOSSARIO DEI TERMINI ASSOCIATI AD ISAAR(CPF)
1. AREA DEL CONTROLLO D'AUTORITÀ
1. Codice identificativo
2. Tipo di record d’autorità archivistico
3. Intestazione d’autorità
4. Intestazione/i parallela/e
5. Termine/i non prescelto/i
6. Intestazione/i d’autorità correlata/e
2. AREA DELLE INFORMAZIONI
1. Enti
2. Persone
3. Famiglie
3. AREA DELLE NOTE
1. Nota dell’archivista
2. Regole o convenzioni utilizzate
3. Date
APPENDICE
PREFAZIONE
P.1 Una bozza di lavoro è stata elaborata da un sottogruppo della Commissione ad hoc sulle norme di descrizione, che
era stato costituito nella terza sessione plenaria della Commissione, durante la riunione di Stoccolma (Svezia), nel
gennaio 1993.
P.2 Il sottogruppo era composto da: Wendy Duff, Jan Dahlin, Christine Nougaret, Hugo Stibbe (Direttore del progetto
e segretario), Michael Cook.
P.3 Il sottogruppo si incontrò a Liverpool (Regno Unito) nel novembre 1993 per esaminare le questioni relative alle
chiavi d’accesso nella descrizione archivistica. Riconoscendo l’importanza di controllare la forma e il contenuto delle
chiavi d’accesso, il gruppo propose l’elaborazione di uno standard per realizzare un tale genere di controllo all’interno
dei sistemi informativi archivistici. Il tipo di standard concepito dal gruppo aveva molto in comune con gli standard
bibliotecari per il controllo di autorità delle intestazioni, pur essendo da essi distinto. Nel processo di elaborazione
dello standard internazionale per record d’autorità in ambito archivistico, il sottogruppo si è valso delle ricerche in
corso in Canada e negli Stati Uniti, così come del lavoro sui record d’autorità svolto a livello internazionale dalla
Federazione Internazionale delle Associazione e Istituzioni Bibliotecarie (IFLA) durante gli anni Settanta ed Ottanta,
quale le Guidelines for authority and reference entries (IFLA, 1984) (*). Esso redasse poi la bozza di un documento
che fu discussa, modificata e ampliata nella sessione plenaria della Commissione ad hoc durante la riunione de L’Aja
nell’ottobre 1994. La bozza fu diffusa all’interno della comunità archivistica internazionale per commenti. I commenti
ricevuti nel corso di questo esame esteso a livello internazionale furono tenuti in considerazione nella sessione
plenaria della Commissione tenuta a Parigi nel novembre 1995. Il presente documento è il risultato di questo processo.
P.4 La Commissione ad hoc sulle norme di descrizione del Consiglio Internazionale degli Archivi è riconoscente ed
esprime il proprio ringraziamento all’Unesco per il supporto finanziario a questo progetto. Essa ringrazia anche i
National Archives of Canada, per l’aiuto fornito al Segretario, e le istituzioni che hanno ospitato la Commissione
durante l’elaborazione di questo documento, l’Università di Liverpool (Regno Unito), la Scuola olandese di
archivistica (Paesi Bassi) e gli Archivi nazionali (Francia).
INTRODUZIONE
Presupposti e finalità
I.1 Nelle iniziative di normalizzazione finora intraprese, la comunità archivistica internazionale ha riconosciuto che è
importante presentare con efficacia gli elementi che compongono le descrizioni. I più importanti fra questi elementi
sono quelli connessi al contesto di produzione della documentazione archivistica.
I.2 Il primo standard internazionale di descrizione, ISAD(G): General International Standard Archival Description, ha
previsto l’integrazione di queste informazioni di contesto all’interno della descrizione di ciascuna entità archivistica
(cioè il fondo, la serie, l’unità archivistica). ISAD (G) ha riconosciuto, tuttavia, la possibilità di gestire autonomamente
le informazioni di contesto, e di collegarle all’insieme di altri elementi informativi utilizzati per la descrizione della
documentazione archivistica.
I.3 Ci sono numerose ragioni per le quali può dimostrarsi utile raccogliere ed aggiornare separatamente le
informazioni di contesto. Una prassi di questo genere permette di collegare tali informazioni alla documentazione
archivistica dello degli stesso/i soggetto/i produttore/i che fosse conservata in più istituzioni archivistiche, o alla
documentazione archivistica e al materiale bibliografico, riconducibili allo/agli stesso/i soggetto/i produttore/i,
conservati separatamente, o alla documentazione corrente che sia ancora custodita dal soggetto produttore. Tali
connessioni possono facilitare la ricerca storica e migliorare le pratiche di gestione degli archivi correnti.
I.4 Nel caso in cui un certo numero di istituzioni archivistiche diverse conservino documentazione archivistica di uno
stesso soggetto produttore, esse possono più facilmente condividere o collegare le informazioni di contesto relative ad
esso se tali informazioni sono gestite in una forma normalizzata. Tale normalizzazione è di rilevanza internazionale
quando la condivisione o il collegamento delle informazioni di contesto può andare oltre i confini nazionali. Il
carattere plurinazionale dei sistemi di archiviazione del passato e del presente nell’ambito di fenomeni quali la
colonizzazione, l’immigrazione, e gli scambi commerciali spingono verso una normalizzazione internazionale che
favorisca lo scambio di informazioni sul contesto.
I.5 Uno standard internazionale inteso a favorire la condivisione di descrizioni di soggetti produttori di
documentazione archivistica deve promuovere la redazione di descrizioni coerenti, appropriate e autoesplicative di
enti, persone, famiglie che siano soggetti produttori. Ciò è coerente con la più generale esigenza di normalizzazione
dei dati che fungono da chiavi d’accesso per le descrizioni di documentazione archivistica e di materiale bibliografico.
Infatti, il nome del soggetto produttore di un’unità di descrizione può essere considerato come la chiave d’accesso
principale alla descrizione della documentazione archivistica.
I.6 Nei sistemi informativi bibliotecari, l’entità identificata da un nome che costituisce chiave d’accesso è l’oggetto di
una descrizione normalizzata definita record d’autorità. Il record d’autorità consiste di una intestazione d’autorità
(cioè la forma normalizzata del nome o del termine utilizzato come chiave d’accesso) associata ad altri elementi
informativi che descrivono l’entità identificata o rinviano ad altre intestazioni d’ autorità. In un record d’autorità
tradizionale questi altri elementi informativi sono limitati ai dati essenziali ad ottenere una inequivoca identificazione
dell’entità tale che i diversi record d’autorità raccolti ed aggiornati all’interno di un ampio file d’autorità possano
essere distinti con chiarezza.
I.7 Una descrizione normalizzata del soggetto produttore di documentazione archivistica può essere vista come un tipo
di record d’autorità, consistente di una intestazione d’autorità (la denominazione) associata ad altri elementi
informativi che descrivono l’entità così identificata o che rinviano ad altre intestazioni d’autorità.
I.8 Le descrizioni normalizzate del contesto di produzione degli archivi - se devono rappresentare pienamente un
soggetto produttore e rendere possibile una migliore comprensione delle descrizioni della documentazione
archivistica alle quali esse sono collegate - devono fare un uso dei cosiddetti "altri elementi informativi"
probabilmente più ampio rispetto a quanto necessario per i record d’autorità tradizionali. Per marcare questa
differenza, le descrizioni normalizzate del contesto di produzione degli archivi potrebbero essere più efficacemente
definiti come "record d’autorità archivistici".
I.9 Lo scopo principale di questo documento è dare regole generali per stabilire record d’autorità archivistici che
descrivano enti, persone, famiglie che possano essere identificati come soggetti produttori nelle descrizioni di
documentazione archivistica. E’ da ritenersi che i record che saranno il risultato dell’applicazione delle regole
possano servire sia a normalizzare la forma del nome dei soggetti produttori che ad illustrarne compiutamente le
caratteritiche necessarie a comprendere il contesto di produzione dei relativi complessi di documentazione
archivistica.
I.10 Un record d’autorità archivistico conforme a questo standard può anche servire a controllare la forma del nome e
ad identificare un ente, persona, o famiglia, nominata all’interno di una chiave d’accesso che si riferisce al soggetto di
un’unità di descrizione.
I.11 Questo standard affronta solo parte delle condizioni necessarie a favorire lo scambio di informazioni d’autorità
relative ad archivi. Regole e convenzioni per la normalizzazione delle chiavi d’accesso dovrebbero essere sviluppate a
livello nazionale e separatamente per ciascuna lingua. Inoltre, lo scambio efficace di informazioni d’autorità relative
ad archivi dipende dallo sviluppo e dall’adozione, da parte delle istituzioni archivistiche coinvolte, di un adeguato
formato di comunicazione. E’ auspicabile che sia incoraggiata l’elaborazione o l’identificazione di un formato
adeguato allo scambio internazionale delle informazioni trattate dal presente standard.
Come usare questo documento
I.12 Questo standard consiste in un insieme di elementi informativi numerati che possono essere usati:
a) per controllare l’elaborazione e l’uso delle chiavi d’accesso in record descrittivi; e/o
b) descrivere un ente, una persona, o una famiglia come entità autonome all’interno di un sistema di
descrizioni archivistiche.
I.13 Questo standard determina le tipologie di informazioni che dovrebbero essere comprese in un record d’autorità
archivistico. Il contenuto concreto degli elementi informativi compresi in tale record sarà determinato dalle
convenzioni e/o regole che ciascuna istituzione segue per stabilire le intestazioni d’autorità (vedi 1.3) e la/le
intestazione/i associata/e parallela/e (vedi 1.4), la/le forma/e esclusa/e (vedi 1.5), la/le intestazione/i d’autorità
correlata/e (vedi 1.6).
I.14 Le caratteristiche e i requisiti dello specifico sistema nel cui ambito opera il compilatore di un record d’autorità
archivistico prescriveranno per quali enti, persone, e/o famiglie sarà giustificata la redazione di un record d’autorità
archivistico. Le caratteritische e i requisiti di questi sistemi determineranno anche quali elementi utilizzare per ogni
singolo record d’autorità e se presentare questi elementi in forma narrativa o strutturata.
I.15 La sequenza delle regole riflette la struttura che è da preferirsi per tutti quei record d’autorità che comprendano
elementi controllati dalle regole. All’interno di questa struttura gli elementi sono raggruppati in tre aree:
1. Area del controllo d’autorità
stabilisce la intestazione d’autorità e provvede ai collegamenti con le altre intestazioni
2. Area delle informazioni
fornisce le informazioni appropriate relative agli enti, persone, famiglie identificate nella
intestazione d’autorità
3. Area delle note
dà conto della redazione e dell’aggiornamento del record d’autorità.
Ogni elemento informativo può essere ripetuto secondo le necessità, eccetto l’intestazione d’autorità
I.16 Le istituzioni che desiderano soltanto controllare l’elaborazione e l’uso delle chiavi d’accesso dovrebbero
selezionare gli elementi informativi necessari dalle aree 1 e 3.
I.17 Le istituzioni che desiderano solo fornire informazioni relative ad enti, persone, e/o famiglie dovrebbero
selezionare l’elemento informativo 1.1 e gli elementi informativi necessari dalle aree 2 e 3.
I.18 Le istituzioni che desiderano sia controllare la elaborazione e l’uso delle chiavi d’accesso che descrivere enti,
persone, e/o famiglie identificate come chiavi d’accesso dovrebbero selezionare gli elementi informativi necessari
dalle aree 1, 2 e 3.
I.19 Se le informazioni relative ad enti, persone, e/o famiglie sono presentate in forma strutturata, non ripetere
nell’area 2 le informazioni già fornite nell’area 1, a meno che tali informazioni non siano necessarie per maggiore
chiarezza.
I.20 Devono obbligatoriamente essere indicate almeno l’intestazione d’autorità e l’area 3.
I.21 Altri standard attinenti al presente documento, sono i seguenti: ISO 5963 Documentation — Methods for
examining documents, determining their subject, and selecting indexing terms e ISO 2788 Documentation —
Guidelines for the establishment and development of monolingual thesauri.
I.22 Nelle citazioni di una fonte edita in qualunque elemento di descrizione, attenersi alla versione più recente della
norma ISO 690 Documentation — Bibliographic references — Content, form and structure.
0. GLOSSARIO DI TERMINI ASSOCIATI AD ISAAR (CPF):
Chiave d’accesso (access point). Nome, parola chiave, voce d'indice ecc. mediante la quale si può cercare, identificare
e recuperare una descrizione archivistica.
Controllo d’autorità (authority control). il controllo su forme normalizzate di termini - compresi i nomi (di persona, di
enti o di luogo) - utilizzati come chiavi di accesso.
Descrizione archivistica (archival description). L'elaborazione di un'esatta rappresentazione di una unità di
descrizione e delle parti che eventualmente la compongono attraverso la raccolta, il confronto, l'analisi e
l'organizzazione di ogni informazione che permetta di identificare il materiale documentario e di illustrare il suo
contesto di produzione ed i sistemi di archiviazione in base ai quali è stato organizzato.
Ente (corporate body). Un'organizzazione o un gruppo di persone che è identificato da una propria denominazione e
che agisce, o può agire, come soggetto autonomo.
File d’autorità (authority file). Un insieme organizzato di record d’autorità
Fondo (fonds). L'insieme della documentazione, senza distinzione di tipologia o di supporto, organicamente prodotta
e/o accumulata e usata da una determinata persona, famiglia o ente nello svolgimento della propria attività personale o
istituzionale.
Informazioni d’autorità (authority data). Dati contenuti all’interno di un record o di un file d’autorità.
Intestazione d’autorità (authority entry). Una chiave d’accesso normalizzata stabilita da una istituzione archivistica
responsabile.
Provenienza (provenance). L'organismo o la persona che ha prodotto, accumulato e/o conservato e usato la
documentazione nello svolgimento della propria attività personale o istituzionale.
Record d’autorità (authority record). Una intestazione d’autorità associata ad altri elementi informativi che
descrivono l’entità identificata nella intestazione e che può rinviare ad altre intestazioni d’autorità.
Soggetto produttore (creator) vedi Provenienza
1. AREA DEL CONTROLLO D’AUTORITA’
1.1 Codice identificativo
Scopo
Identificare l’istituzione responsabile della redazione della intestazione d’autorità, e identificare il
record in maniera univoca
Regola
Indicare il codice del paese secondo la versione più recente del codice ISO 3166 Codes for the
representation of names of countries (Codice per la rappresentazione del nome degli Stati), seguito
dal codice dell’istituzione che ha redatto il record d’autorità archivistico in conformità al relativo
standard nazionale o internazionale, seguito dal codice identificativo univoco della intestazione
d’autorità .
Nel caso in cui il responsabile della redazione del record d’autorità archivistico sia una
organizzazione internazionale, riportare il codice identificativo dell’organizzazione in luogo del
codice del paese.
Esempi di codici di paese:
Codice Alpha-2 Codice Alpha-3
AU AUS (Australia)
SE SWE (Svezia)
ES ESP (Spagna)
FR FRA (Francia)
GB GBR (Regno Unito)
US USA (Stati Uniti)
CA CAN (Canada)
MY MYS (Malaysia)
Esempi
GB/NRA/1
(Per una voce fornita dal National Register of Archives del Regno Unito)
CA/CaOONL/0004L2501E
(Per una voce fornita dalla National Library of Canada)
FRBN000352731
(Per una voce fornita dalla Bibliothèque nationale, France)
1.2 Tipo di record d’autorità archivistico
Scopo:
Segnalare se l’intestazione è relativa ad un ente, una persona o una famiglia.
Regola:
Indicare il tipo di record d’autorità, per esempio, "denominazione: ente" per un ente,
"denominazione: persona" per una persona, e "denominazione: famiglia", per una famiglia.
Vedi l’appendice per gli esempi.
1.3 Intestazione d’autorità
Scopo:
Formulare una chiave d’accesso normalizzata per un ente, una persona, una famiglia.
Regola:
Indicare la forma normalizzata della denominazione di un ente, persona o famiglia secondo le
convenzioni o regole nazionali o internazionali utilizzate dall’istituzione che ha redatto il record
d’autorità. Precisare in 3.2 quali regole sono state applicate.
Enti
Per esempio, secondo AACR2, APPM e RAD, nella intestazione relativa ad un ente, possono essere
presenti le seguenti suddivisioni:
suddivisioni della denominazione:
denominazione dell’ente
denominazione dell’autorità territoriale
denominazione dell’ente subordinato
qualificazioni:
toponimo
data
numero
tipo di ente, tipo di autorità territoriale
altre qualificazioni:
E, secondo AFNOR NF Z 44-060, nella intestazione relativa ad un ente, possono essere presenti le
seguenti suddivisioni:
Suddivisioni dei nomi:
denominazione dell’ente
denominazione dell’ente subordinato
denominazione dell’autorità territoriale
denominazione dell’autorità religiosa
qualificazioni:
numero d’ordine
toponimo
tipo di ente
date
altre qualificazioni
Nota:
Ai fini della formulazione delle intestazioni di autorità, la definizione di ente può
essere applicata ad un ampio spettro di entità collettive, compresi gli Stati, gli
uffici dello Stato, imprese e istituzioni, conferenze e mostre, festival, navi, ecc.
Esempi (vedi nota )
Don & Low Holdings Ltd [UK NCA Draft rules, 1996]
Greater London Council [UK NCA Draft rules, 1996]
Society for the Protection of Ancient Buildings [UK NCA Draft rules, 1996]
Délégation allemande près la commission d'armistice [AFNOR NF Z 44-060 (3*)]
British Columbia. Royal Commission on Forest Resources (1955-1957) [RAD, AACR2]
International Air Transport Association [RAD, AACR2 (1*)]
Bedford Institute of Oceanography [RAD, AACR2 (2*)]
* Vedi nota 4
Régie nationale des usines Renault [AFNOR NF Z 44-060]
Centre hospitalier (Libourne, Gironde) [AFNOR NF Z 44-060]
Conseil national de la Résistance (1943-1944) [AFNOR NF Z 44-060]
Persone:
Per esempio, secondo AACR2, APPM e RAD, nella intestazione relativa ad una persona, possono
essere presenti le seguenti suddivisioni:
suddivisioni delle denominazione:
nome
patronimico
nome di famiglia (o cognome), incluso prefissi e nomi
composti
soprannome
nome dinastico
altri nomi
aggiunte al nome:
titolo nobiliare, onorifico, ecc.
data/e di nascita, morte, ecc.
altre aggiunte
E, secondo AFNOR NF Z 44-060, nella intestazione relativa ad un nome di persona, possono essere
presenti le seguenti suddivisioni:
suddivisioni delle denominazioni:
patronimico
nome
nome di famiglia (o cognome), incluso prefissi e nomi
composti
pseudonimo
riferimento all’origine territoriale
nome di religione
iniziali
aggiunte al nome:
data/e di nascita, morte, ecc.
funzione: grado militare, titolo di cortesia, di funzione, di
onoreficenza, di nobiltà, di onoreficenze accademiche, ecc.
Esempi:
Esempi (Vedi nota 2):
Galbraith, John Kenneth, 1908- [RAD, AACR2, APPM]
Beeton, Mrs. (Isabella Mary) [RAD, AACR2, APPM]
Johannes (Notary) [RAD]
Martin, Jean-Pierre (1947- ; avocat) [AFNOR NF Z 44-061]
Louis 9 (roi de France) [AFNOR NF Z 44-061]
Nobel, Alfred, 1833-1896 [URS, Sweden]
Famiglie
Per esempio, secondo le Draft rules for the construction of personal, place and corporate names
(Regole per la formulazione di nome di persona, di luogo e di ente - Stesura provvisoria) (1996) del
National Council on Archives del Regno Unito, possono essere presenti le seguenti suddivisioni:
Nome
Epiteto (= ‘famiglia’)
titolo o occupazione
riferimento all’origine territoriale
Esempi:
Herbert family, Barons Herbert of Cherbury [UK NCA Draft rules, 1996]
Campbell family of Lochnell [UK NCA Draft rules, 1996]
1.4 Intestazione/i parallela/e
Scopo:
Segnalare la/le alternativa/e chiave/i d’accesso normalizzata/e sotto cui la intestazione d’autorità
può comparire in un altra/e lingua/e o scrittura/e.
Regola:
Indicare la intestazione parallela in conformità alle convenzioni o regole nazionali o internazionali
utilizzate dall’istituzione che ha redatto il record d’autorità, comprese le suddivisioni necessarie e/o
le qualificazioni richieste da quelle convenzioni o regole. Precisare in 3.2 quali regole sono state
applicate.
Esempi :
Association du transport aérien international [RAD, AACR2 (1)]
e
Asociación del Transporte Aéreo Internacional [RAD, AACR2 (1)]
e
Internationale Fluggeschaft Verband [RAD, AACR2 (1)]
Institut océanographique de Bedford [RAD, AACR2 (2)]
Deutsche Delegation bei der Waffenstillstand-Kommission [AFNOR NF Z 44-060 (3)]
1.5 Termine/i non prescelto/i
Scopo:
Collegare all’intestazione d’autorità prescelta la/le denominazione/i o le forme della/delle
denominazione/i dell’ente, persona, e famiglia non adottate come intestazione d’autorità, per
mezzo, ad esempio, di un "vedi".
Regola:
Indicare la/le denominazione/i o le forme della/delle denominazione/i non prescelta/e in conformità
alle convenzioni o regole nazionali o internazionali utilizzate dall’istituzione che ha redatto il record
d’autorità. Precisare in 3.2 quali regole sono state applicate.
Esempi:
Termine non prescelto Rinvio Intestazione d’autorità
Three Mile Island Commission vedi President's Commission on the Accident at
Three Mile Island [APPM]
Oceanographic Institute Bedford vedi Bedford Institute of Oceanography [RAD,
AACR2]
Fox Talbot, William Henry vedi Talbot, William Henry Fox [UK NCA Draft
rules, 1996]
Louis (saint) vedi Louis 9 (roi de France) [AFNOR NF Z
44-061]
Usines Renault vedi Régie nationale des usines Renault [AFNOR
NF Z 44-060]
Archives impériales
Archives royales
vedi Archives nationales [AFNOR NF Z 44-060]
Beeton, Isabella Mary vedi Beeton, Mrs. (Isabella Mary) [RAD, AACR2]
1.6 Intestazione/i d’autorità correlata/e
Scopo:
Per collegare il record d’autorità ad altri record d’autorità, da esempio, per mezzo di un "vedi
anche".
Regola:
Indicare l’intestazione d’autorità di ciascun record d’autorità correlato in conformità alle
convenzioni o regole nazionali o internazionali utilizzate dall’istituzione che ha redatto il record
d’autorità. Precisare in 3.2 quali regole sono state applicate.
Esempi:
Prima intestazione d’autorità Rinvio Seconda intestazione d’autorità
Canada. Dept. of Citizenship and Immigration
[RAD, AACR2]
vedi anche Canada. Dept. of Manpower and
Immigration [RAD, AACR2]
Geological Survey of Canada
[RAD, AACR2]
vedi anche Geological and Natural History
Survey of Canada [RAD, AACR2]
Archives nationales
[AFNOR NF Z 44-060]
vedi anche France. Direction des archives
[AFNOR NF Z 44-060]
Electricité de France
[AFNOR NF Z 44-060]
vedi anche Gaz de France [AFNOR NF Z
44-060]
2 AREA DELLE INFORMAZIONI
Scopo:
Descrivere l’ente, la persona, o la famiglia nominata nella intestazione d’autorità.
Scopo:
Indicare le informazioni pertinenti, secondo quanto precisato negli elementi segnalati sotto, in conformità alle
convenzioni o regole nazionali o internazionali utilizzate dall’istituzione che ha redatto il record d’autorità. (Precisare
in 3.2 quali regole sono state applicate). Queste convenzioni o regole possono specificare il minimo di elementi
richiesti e come essi possono essere strutturati.
In alternativa, fornire le informazioni in forma narrativa.
Nota:
Indicare nella Nota dell’archivista (vedi 3.1) la/le fonte/i dell’informazione utilizzata/e.
Per evitare ripetizioni, ogni informazione pertinente prodotta per una descrizione archivistica sulla base di
ISAD (G), o contenuta in un file o in un sistema separati che documentano il contesto, può essere usata
direttamente per il presente scopo.
Non ripetere informazioni date in un elemento di descrizione all’interno di un’area in un altro elemento di
descrizione appartenente ad un’altra area a meno che ciò non sia necessario per maggiore chiarezza.
La tavola seguente mostra gli elementi dell’area delle informazioni che sono appropriati per un record d’autorità
relativo ad un ente, ad una persona o ad una famiglia.
2.1 Ente 2.2 Persona 2.3 Famiglia
2.1.1 Codice identificativo ufficiale 2.2.1 (Non utilizzato) 2.3.1 (Non utilizzato)
2.1.2 Denominazioni 2.2.2 Nomi 2.3.2 Nomi
2.1.3 Data/e e luogo/luoghi di esistenza 2.2.3 Data/e e luogo/luoghi di esistenza 2.3.3 Data/e e luogo/luoghi di
esistenza
2.1.4 Sede di attività 2.2.4 Luoghi e/o aree geografiche di
residenza
2.3.4 Luoghi e/o areee geografiche
2.1.5 Condizione giuridica 2.2.5 Nazionalità 2.3.5 Nazionalità
2.1.6 Mandato, funzioni e ambito di
attività
2.2.6 Professione, ambito di attività 2.3.6 Professione, ambito di attività
2.1.7 Struttura amministrativa 2.2.7 (Non utilizzato) 2.3.7 Albero genealogico
2.1.8 Relazioni con altri soggetti 2.2.8 Relazioni con altri soggetti 2.3.8 Relazioni con altre famiglie,
persone o enti
2.1.9 Altre informazioni significative 2.2.9 Altre informazioni significative 2.3.9 Altre informazioni
significative
Nota: Per esempi completi relativi all’area 2, vedi l’appendice. Le regole, convenzioni, o standard utilizzati per le
intestazioni d’autorità presentate negli esempi all’interno della sezione 2 sono indicati con asterischi, secondo le
seguenti modalità:
* UK NCA Draft rules, 1996
** AFNOR NF Z 44-060 (per denominazioni di enti) or AFNOR NF Z 44-061 (per nomi di persona).
2.1 Enti
2.1.1 Codice identificativo ufficiale
Ogni codice ufficiale che serve ad identificare l’ente in quei
paesi dove codici identificativi siano assegnati dalle pubbliche
autorità (ad esempio, il numero di registrazione di una società).
Indicare con un termine di qualificazione la natura di ogni
numero utilizzato .
Esempi:
00121
(numero di registrazione di società britannico, per una
intestazione britannica: British India Steam Navigation Co
Ltd*)
160 046 041 00010 (SIRET codice dato dall’INSEE (Institut
national de la statistique et des études économiques) alle
amministrazioni e alle imprese francesi)
2.1.2 Denominazioni
Denominazioni diverse da quella adottata come intestazione
d’autorità con le quali l’ente può essere conosciuto
a) altre forme della stessa denominazione
b) altre denominazioni, ad esempio quelle derivanti da mutamenti nel tempo con le relative date
Esempi:
(a) Historical Manuscripts Commission
(Per la intestazione britannica Royal Commission on Historical Manuscripts*)
Clothworker's Company
(Per la intestazione britannica Worshipful Company of Clothworkers*)
(b) Archives nationales (1790-1800)
Archives impériales (1800-1814)
Archives royales (1815-1848)
Archives impériales (1850-1870)
(Per la intestazione francese Archives nationales**)
2.1.3 Data/e e luogo/luoghi di esistenza
Comprendenti per esempio, data e luogo di
fondazione, di scioglimento, degli atti
normativi che ne regolamentano le
competenze. Laddove siano utilizzati stili
diversi di datazione, possono essere indicate
le corrispondenze secondo le convenzioni o
regole nazionali. Precisare nella Nota
dell’archivista (vedi 3.1) lo/gli stile/i di
datazione utilizzato/i.
Esempi:
Established 1798 at Lydbrook,
Gloucestershire; incorporated 1884;
...became part of British Steel Corporation
1967..
(Nella Nota dell’archivista 3.1; Fonte: L
Richmond and B Stockford, Company
Archives (1986) )
Création du service d’archives de
l’Assemblée nationale le 29 juillet 1789 ;
dénomination d’Archives nationales le 12
septembre 1790. Centralisation des archives
publiques aux Archives nationales décrétée
le 7 messidor an II (calendrier
révolutionnaire)/25 juin 1794..
(Per la intestazione francese Archives
nationales**)
2.1.4 Sede di attività
Il luogo nel quale l’ente ha svolto la propria
attività
Esempi:
First offices in Arcade Street, Ipswich,
Suffolk
(Per la voce britannica Ipswich Chamber of
Commerce & Shipping (Incorporated).*
Nella Nota dell’archivista 3.1; Fonte: L
Richmond and B Stockford, Company
Archives (1986) )
60, rue Des Francs-Bourgeois, Paris 3e,
France
(Per la voce francese Archives nationales**)
2.1.5 Condizione giuridica
Informazioni sulla condizione giuridica
dell’ente, ad esempio, privato, pubblico,
semipubblico e, se necessario, la nazionalità
(esempio, società britannica a responsabilità
limita).
2.1.6 Mandato, funzioni e ambito di attività
Informazioni sulla sfera d’autorità dell’ente
in termini di poteri, funzioni, responsabilità e
ambito di attività, compreso quello
territoriale, nonché sui documenti sui quali
sono fondati. Indicare anche i mutamenti
significativi con le relative dati.
Example:
Incorporated in order to establish a steam
laundry business at Grantham, Lincolnshire,
with authorised share capital of £8,000.
(Per la voce britannica Fenland Laundries
(Grantham) Ltd.* Nella Nota dell’archivista
3.1; Fonte: L Richmond and B Stockford,
Company Archives (1986)).
2.1.7 Struttura organizzativa
Informazioni relative alla struttura interna
dell’ente, importanti per la comprensione
delle modalità di conduzione delle sue
attività.
Esempi:
Managed by a Board of Directors in London
under secretaryship of George Henderson &
Sons Ltd, East India merchants, to 1946 and
then of Matheson & Co Ltd, merchants, to
1978 when control was transferred to India...
(Per la voce britannica Barnagore Jute
Factory Co Ltd.*. Nella Nota dell’archivista
3.1; Fonte: L Richmond and B Stockford,
Company Archives (1986)).
Les Archives nationales comprennent le site
parisien et quatre sites délocalisés: le centre
des archives contemporaines de
Fontainebleau, le centre des archives
d’Outre-mer à Aix-en-Provence, le Dépôt
central des microfilms à Espeyran, le Centre
des archives du monde du travail à Roubaix.
(Per la voce francese Archives nationales**)
2.1.8 Relazioni con altri soggetti
Gli enti possono avere una varietà di
relazioni con altri enti, famiglie e/o individui.
Due importanti aspetti da rilevare sono la
qualità dei rapporti e la/le data/e pertinenti.
Esempio:
De 1789 à 1897 les Archives nationales
avaient leur administration propre qui a
relevé successivement de la Maison de
l’Empereur et du ministère de l’Instruction
publique. Depuis 1897, elles sont gérées par
la direction des archives de France rattachée
au ministère de l’Instruction publique, puis
au ministère de la Culture.
(Per la voce francese Archives nationales**)
2.1.9 Altre informazioni significative
2.2 Persone
2.2.1 (Non utilizzato)
2.2.2 Nomi
Nomi con i quali la persona può essere
conosciuta, diversi da quello adottato come
intestazione d’autorità
a) altre forme dello stesso nome
b) altri nomi, ad esempio quelli derivanti da mutamenti nel tempo con le relative date, compresi pseudonimi, nomi da
nubile, ecc.
c) nomi e titoli prenominali o postnominali, ad esempio, titolo di nobiltà, o titoli onorifici posseduti dalla persona.
Esempi:
(a) Shakespear, Shakspere...
(Per la voce britannica Shakespeare, William*)
(b) Mary Wollstonecraft Godwin...
(Per la voce britannica Wollstonecraft, Mary*)
(c) first Duke of Wellington
(Per la voce britannica Wellesley, Arthur (1769-1852)*)
2.2.3 Data/e e luogo/luoghi di esistenza
Comprendenti la data ed il luogo di nascita,
le date di morte o di attività prevalente.
Indicare il contesto di ciascuna data e di
ciascun luogo per mezzo di un appropriato
termine di qualificazione, per esempio, nato a
Londra nel 1832. Morto a York nel 1867.
Attivo fra il 1637 e il 1669. Laddove siano
utilizzati stili diversi di datazione, possono
essere indicate le corrispondenze secondo le
convenzioni o regole nazionali. Precisare
nella Nota dell’archivista (vedi 3.1) lo/gli
stile/i di datazione utilizzato/i.
2.2.4 Luoghi e/o areee geografiche di residenza
Informazioni relative alla/alle principale/i
area/e di residenza della persona. Indicare,
per mezzo di un appropriato termine di
qualificazione, il contesto all’interno del
quale il toponimo viene utilizzato (per
esempio, Vissuto a Liverpool, 1934-1950)
2.2.5 Nazionalità
Informazioni relative alla nazionalità o
cittadinanza della persona, nei casi
opportuni.
2.2.6 Professione, ambito di attività
Informazioni relative alla/alle principale/i
occupazione/i e carriera della persona; agli
ambiti di attività all’interno dei quali la
persona ha avuto un ruolo; progetti ed
iniziative intraprese e azioni o relazioni
intercorse significative. Questo elemento può
anche essere utilizzato per ogni eventuale
informazione relativa a risultati o successi
significativi, comprese onorificenze,
decorazioni e riconoscimenti pubblici degno
di nota. Includere luoghi e date.
Esempio
Joint Secretary to the Treasury 1830-1832;
Secretary at War 1833-1834.
(Per la intestazione britannica Ellice,
Edward (1781-1863)* )
2.2.7 (Non utilizzato)
2.2.8 Relazioni con altri soggetti
Informazioni che collegano la persona con
enti o altre persone e/o famiglie.
Esempio
Biographer of Samuel Johnson.
(Per la intestazione britannica Boswell,
James (1740-1795)* ))
2.2.9 Altre informazioni significative
2.3 Famiglie
2.3.1 (Non utilizzato)
2.3.2 Nomi
Nomi con i quali la famiglia può essere
conosciuta, diversi da quello adottato come
intestazione d’autorità
a) altre forme dello stesso nome;
b) altri nomi, ad esempio quelli derivanti da mutamenti di nome nel tempo con le relative date;
c) nomi e titoli prenomali o postnominali, ad esempio, titolo di nobiltà, o titoli onorifici posseduti in successione da
membri della stessa famiglia.
Esempi:
(b) Fitzhardinge famiglia, successivamente famiglia Berkeley, lords di Berkeley, Gloucestershire
(c) Egerton famiglia, Conti of Ellesmere
2.3.3 Data/e e luogo/luoghi di esistenza
Indicare il contesto di ciascuna data e di
ciascun luogo per mezzo di un appropriato
termine di qualificazione. Laddove siano
utilizzati stili diversi di datazione, possono
essere indicate le corrispondenze secondo le
convenzioni o regole nazionali. Precisare
nella Nota dell’archivista (vedi 3.1) lo/gli
stile/i di datazione utilizzato/i.
2.3.4 Luoghi e/o aree geografiche
Informazioni relative alla/alle principale/i
area/e di residenza della famiglia, delle sue
proprietà ecc. Indicare, per mezzo di un
appropriato termine di qualificazione il
contesto all’interno del quale il toponimo
viene utilizzato.
2.3.5 Nazionalità
Informazioni relative alla nazionalità o
cittadinanza della famiglia, nei casi
opportuni.
2.3.6 Professione, ambito di attività
Informazioni relative alla/alle principale/i
occupazione/i della famiglia; agli ambiti di
attività all’interno dei quali la famiglia ha
avuto un ruolo; progetti ed iniziative
intraprese e azioni o relazioni intercorse
significative. Nei casi opportuni, includere
luoghi e date.
2.3.7 Albero genealogico
Un apposito schema può essere utilizzato per
mostrare il/ i legame/i di parentela fra i
membri della/delle famiglia/e.
2.3.8 Relazioni con altri soggetti
Informazioni che collegano la famiglia con
altre famiglie, persone o enti.
2.3.9 Altre informazioni significative
3 AREA DELLE NOTE
3.1 Nota dell’archivista
Scopo:
Descrivere come il record d’autorità è stato redatto.
Regola:
Precisare le fonti consultate nella redazione del record d’autorità e fornire informazioni relative al
suo aggiornamento.
3.2 Regole o convenzioni utilizzate
Scopo:
Identificare le convenzioni o regole nazionali o internazionali applicate nella formulazione delle
informazioni comprese nel record d’autorità.
Regola:
Indicare le convenzioni o regole applicate.
Esempi:
Agence française de normalisation AFNOR NF Z 44-061 juin 1986 Catalogage : forme et structure
des vedettes noms de personne, des vedettes titres, des rubriques de classement et des titres forgés
Agence française de normalisation AFNOR NF Z 44-060 octobre 1983 Catalogue d'auteurs et
d'anonymes : forme et structure des vedettes de collectivités-auteurs
Bureau of Canadian Archivists Rules of Archival Description (RAD)
Hensen, Steven L. (comp.) Archives, Personal Papers, and Manuscripts, Second Edition (APPM)
Anglo-American Cataloguing Rules, Second Edition (AACR2)
Katalogiserings-regler för svenska bibliotek (1990) (URS, Sweden)
3.3 Data
Scopo:
Indicare quando il record in questione è stato elaborato.
Regola:
Indicare la data nella quale il record è stato elaborato e/o modificato.
APPENDICE
Esempi completi
Enti
Esempio di un record d’autorità proposto dagli Stati Uniti articolato secondo gli elementi di ISAAR (CPF), che sono
indicati nella colonna di destra
US NA ORG95-1234 1.1 Codice
identificativo
Corporate body 1.2 Tipo di
record
d’autorità
archivistico
United States. President’s Commission on the Accident at Three Mile Island 1.3 Intestazione
d’autorità
Three Mile Island Commission 1.5 Termine
escluso
US NA ORG94-5667; United States. President’s Commission on the Accident at Three Mile
Island. Office of the Director of Technical Staff
1.6 Intestazione
d’autorità
correlata
The President’s Commission on the Accident at Three Mile Island was established on April 11,
1979, by Executive Order 12130. The Commission’s work ended on November 15, 1979, one
month after the issuance of its final report.
2.1.3 Data/e e
luogo (luoghi) di
esistenza
Most of the work of the Commission was conducted in Washington, D.C. 2.1.4 Sede di
attività
The order establishing the Commission specified that it was "to investigate and explain
[an]...accident [that occurred] at the nuclear power facility at Three Mile Island in
Pennsylvania" on Wednesday, March 28, 1979. The Commission was empowered to hold
hearings and depose witnesses, collect reference material, analyze data, and prepare reports.
2.1.6 Mandato,
funzioni e
ambito di attività
The Commission comprised twelve persons appointed by the President from among citizens
who were not full time officers or employees in the Executive Branch. Commission members
were: John G. Kemeny (who served as chairman), Bruce Babbit, Patrick E. Haggerty, Carolyn
Lewis, Paul A. Marks, Cora B. Marrett, Lloyd McBride, Harry C. McPherson, Russell W.
Peterson, Thomas H. Pigford, Theodore B. Taylor, and Anne D. Trunk. The Commission held
6 open meetings and 10 meetings in executive session. Its work was supported by a staff
organized in three offices: the Office of the Chief Council, the Office of the Director of
Technical Staff, and the Office of Public Information.
2.1.7 Struttura
organizzativa
The Chairman of the Commission reported to the President of the United States. 2.1.8 Relazioni
con altri soggetti
The Commission’s final report, The Need for Change: The Legacy of TMI, Report of the
President’s Commission on the Accident at Three Mile Island (Washington, October 1979),
included recommendations that led to changes in the Federal Government’s activities relating
to oversight of nuclear power plants.
2.1.9 Altre
informazioni
sigificative
This authority record was prepared by S. Thibodeau, National Archives and Records
Administration, based on information contained in The Need for Change: The Legacy of TMI,
Report of the President’s Commission on the Accident at Three Mile Island (Washington,
October 1979).
3.1 Nota
dell’archivista
The authority entry was formed in accordance with Archives, Personal Papers and
Manuscripts: A Cataloging Manual for Archival Repositories, Historical Societies, and
Manuscript Libraries (APPM) (Society of American Archivists, 1989).
3.2 Regole
March 26, 1996 3.3 Data
Esempio di un record d’autorità proposto dalla Francia articolato secondo gli elementi di ISAAR (CPF), che sono
indicati nella colonna di destra
pm [personne morale] 1.2 Tipo di
record
d’autorità
archivistico
Archives nationales 1.3 Intestazione
d’autorità
Archives impériales
Archives royales
1.5 Termini
esclusi
France. Direction des archives 1.6 Intestazione
d’autorità
correlata
SIRET 160 046 041 00010 2.1.1 Codice
identificativo
ufficiale
Archives nationales (1790-1800)
Archives impériales (1800-1814)
Archives royales (1815-1848)
Archives impériales (1850-1870)
Archives nationales (1870- )
2.1.2
Denominazioni
Création du service d’archives de l’Assemblée nationale le 29 juillet 1789; dénomination
d’Archives nationales le 12 septembre 1790. Centralisation des archives publiques aux
Archives nationales décrétée le 7 messidor an II (calendrier révolutionnaire)/ 25 juin 1794.
2.1.3 Data(e) e
luogo (luoghi) di
esistenza
60, rue des Francs-Bourgeois, Paris 3e, France 2.1.4 Sede di
attività
Service extérieur du ministère de la Culture à compétence nationale 2.1.5
Condizione
giuridica
En application de l’article 5 du décret nº 79-1037 du 3 décembre 1979, les Archives nationales
doivent assurer la collecte, la conservation, le traitement et la communication des documents
" provenant des services, établissements et organismes publics dont la compétence s’étend ou
s’est étendue à l’ensemble du territoire français. "
2.1.6 Mandato,
funzioni e
ambito di attività
Les Archives nationales comprennent le site parisien et quatre sites délocalisés : le centre des
archives contemporaines de Fontainebleau (CAC), le centre des archives d’Outre-Mer à
Aix-en-Provence (CAOM), le Dépôt central des microfilms à Espeyran, le Centre des archives
du monde du travail à Roubaix (CAMT)
2.1.7 Struttura
organizzativa
De 1789 à 1897 les Archives nationales avaient leur administration propre qui a relevé
successivement de la Maison de l’Empereur et du ministère de l’Instruction publiques. Depuis
1897, elles sont gérées par la direction des Archives de France rattachée au ministère de
l’Instruction publique, devenu ministère de l’Education nationale, puis au ministère des
Affaires culturelles (1958), aujourd’hui ministère de la Culture.
2.1.8 Relazioni
con altri soggetti
Une réorganisation des Archives nationales est en cours. 2.1.9 Altre
informazioni
significative
Cette notice a été élaborée par C. Nougaret, Archives nationales de France, à partir des
ouvrages suivants :
Direction des Archives de France, Manuel d’archivistique, 1970, p. 45-54.
Direction des Archives de France, La Pratique archivistique française, 1993, p. 61-64.
3.1 Nota
dell’archivista
Norme AFNOR NF Z 44-060 octobre 1983 Catalogue d’auteurs et d’anonymes : forme et
structure des vedettes de collectivités-auteurs
3.2 Regole o
convenzioni
12-12-1995 3.3 Data
Nomi di persona:
Esempio di un record d’autorità proposto dalla Francia articolato secondo gli elementi di ISAAR (CPF), che sono
indicati nella colonna di destra
FR BN 000352731 1.1 Codice
identificativo
p [personne physique] 1.2 Tipo di record
d’autorità
archivistico
Abbé Pierre, 1912 -... pseud. 1.3 Intestazione
d’autorità
Pierre, Abbé (1912-...) pseud.
Grouès, Henri
1.5 Termini esclusi
Henri Grouès adopte le pseudonyme " Abbé Pierre " en 1942 2.2.2 Nomi
Né le 5-08-1912 à Grenoble (Isère) 2.2.3 Date e luogi
di esistenza
Diocèse de Grenoble (1938-1945) ; Meurthe-et-Moselle (1945-1951) ; Paris (1951- ?) 2.2.4 Luoghi e/o
aree geografiche di
residenza
Français 2.2.5 Nationalità,
cittadinanza
Capucin (1930-1938). Prêtre du diocèse de Grenoble (ordonné en 1938). Député de la
Meurthe-et-Moselle (1945-1951). Fondateur de l’association Emmaüs (1949). Auteur de Au
nom de l’enfant / Abbé Pierre [et al.], 1990.
2.2.6 Professione,
ambito di attività
Who’s who, France 1988-1989 : Pierre (Abbé), pseudo. De Grouès (Henri)
Annuaire du diocèse de Grenoble 1983 : Grouès (Henri)
3.1 Nota
dell’archivista
Format INTERMARC (A). Notices d’autorité : manuel à l’usage des catalogueurs
participant à la base BN-Opale, Paris, 1992.
Norme AFNOR NF Z 44-061 juin 1986 Catalogage : forme et structure des vedettes noms
de personne, des vedettes titres, des rubriques de classement et des titres forgés
3.2 Regole o
convenzioni
5-09-1991 3.3 Data
Famiglie
Esempio ricavato da un testo preesistente in forma narrativa, che potrebbe o essere incorporato direttamente in un
record d’autorità relativo alla famiglia Coke, o, se si preferisce, scomposto negli elementi pertinenti, alcuni dei quali
sono suggeriti nella colonna destra.
L’esempio è ricavato da Principal family and estate collections: family names A-K (HMSO, for the Royal
Commission on Historical Manuscripts, London, 1996).
COKE family, Earls of Leicester 1.3 Nome della
famiglia, epiteto
e titolo nobiliare
The Coke family owned land in Norfolk from the thirteenth century. Sir Edward Coke
(1549-1633), Lord Chief Justice, added greatly to the Norfolk estates, inherited Suffolk
property through his wife Bridget Paston of Huntingfield, and purchased estates in
Buckinghamshire (Farnham Royal), Dorset (Durweston, etc.), London (Bevis Marks),
Oxfordshire (Minster Lovell), Somerset (Donyatt) and elsewhere. His eldest son married a
Berkeley, inheriting the property estate in Somerset. Property in Derbyshire, Lancashire and
Suffolk was settled on, or acquired through marriage by a younger son of Sir Edward Coke, and
used again thereafter to provide for a junior branch of the family.
2.3.3 Data e
luogo di
esistenza
2.3.4 Luoghi di
residenza e delle
proprietà
fondiarie
Thomas Coke (1697-1759), created Earl of Leicester in 1744, married Margaret Tufton,
co-heir of the sixth Earl of Thanet, and through her acquired the Dungeness lighthouse dues.
He was succeeded by his nephew Wenman Roberts, who took the name Coke, and whose wife
was heiress of Chamberlayne property in Oxfordshire and Warwickshire (Wardington and
Long Itchington) as well as of the Denton family’s estate of Hillesden in Buckinghamshire.
2.3.8 Relazioni
con altri soggetti
Out-county properties were sold and the estates concentrated in Norfolk between c1750 and
1820. On the sales of certain outlying Norfolk parishes on the Holkham estate in 1910-12,
deeds, court rolls and papers from the Holkham muniments were transferred to the new owners
of the properties.
Estates in 1883: Norfolk 44,090 acres, worth £59,578 a year.
2.3.9 Altre
informazioni
significative.
Commissione ad hoc sugli standards descrittivi
(I membri dei quali non si indicano gli anni di appartenenza, hanno fatto parte della Commissione dal suo avvio nel
1990.)
Christopher J Kitching (Presidente) Regno Unito
Hugo LP Stibbe (Direttore del progetto) Canada
Victoria Arias 1992- Spagna
Michael Cook Regno Unito
Jan Dahlin Svezia
Wendy Duff Canada
Ana Franqueira Portogallo
Chris Hurley 1992- Australia
Christine Nougaret 1992- Francia
Sharon G Thibodeau Stati Uniti
Habibah Zon Yahaya Malaysia
Charles Kecskeméti Segretario Generale del Consiglio Internazionale degli Archivi
Wolf Buchmann Secretary per gli affari tecnici
Rappresentante del Segretariato del CIA
Axel Plathe Representante dell’Unesco PGI
Segretariato
c/o National Archives of Canada
Office of Archival Standards
395 Wellington Street
Ottawa, Ontario K1A 0N3
Canada
Telephone (613) 996-7592 Fax: (613) 995-2267
ISBN 0-9696035-3-3