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Supplemento n. 1 a CAORLEMARE Magazine n. 8/2010 anno XIX - Aut. Trib. Venezia n. 929 del 18.4.1988 - Iscr. Reg. Naz. Stampa n. 06170 - R.O.C. n. 5276 - Sped. in abbonamento postale 70% - DCB Venezia - Una copia Euro 2,00. Doge Stampa

Caorle 2010

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Rivista natalizia di Caorle

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«Appello a chi ama Caorle»

Il futuro di tutti noiUn altro anno volge al termine. Il decimo nel Terzo

Millennio.Nonostante le innovazioni tecnologiche, non ci sen-

tiamo ancora abbastanza diversi rispetto al Novecento,ma forse un po’ più insicuri a causa delle vicende inter-nazionali, soprattutto quell’instabilità politico-economi-ca che caratterizza l’Italia, l’Europa e le grandi potenzemondiali. Caorle non è esente dai riflessi causati dalleturbolenze finanziarie e l’onda lunga della crisi non ac-cenna a smorzarsi.

Lo abbiamo visto quest’estate nell’andamento del tu-rismo, che non solo ha ceduto una percentuale (mode-sta) nelle presenze, ma ha segnato un calo significativosoprattutto nel potere di spesa dei nostri ospiti, provo-cando difficoltà nella gestione economica di molteaziende. Lo abbiamo visto anche nel settore primariodella pesca, devastata da vessatorie imposizioni dellacomunità europea che non danno però occasione di cre-scita e di una sana gestione delle risorse ittiche.

Lo vediamo nella qualità della vita collettiva: non ba-sta una grande manifestazione religiosa come la Pro-cessione per mare, a dire bene dello stile di vita di noicittadini: le occasioni di aggregazione e crescita socialie culturale sono oramai nulle: a Caorle e nelle sue fra-zioni le proposte di impiego del tempo libero derivanosolo bar e sale giochi. Punto.

In compenso crescono a vista d’occhio gli edifici, pub-blici e privati, che però (a parte il nuovo municipio) ri-mangono vuoti.

Contenitori senza contenuti... Si edificano opere mapoi non si hanno né idee né soldi per farle funzionare!

E il nostro territorio è destinato ulteriormente a ri-empirsi di contenitori, di metricubi che presto caleran-no sulle campagne che attorniano il capoluogo e le fra-zioni. E’ il frutto del Piano Attuativo Territoriale, il PAT,ovvero il nuovo Piano regolatore, che il Consiglio Co-munale ha adottato e, dopo le necessarie osservazioni eil via libera da parte della Regione, diverrà effettivo.

Un piano di sviluppo che prevede 2 milioni e mezzodi metricubi spalmati in vasta parte del territorio co-munale, prevedendo lo sviluppo urbano residenziale diOttava Presa e di San Giorgio di Livenza, ma non del ca-poluogo, che si spopola sempre più, diventando benpresto un “centro storico turistico”.

Tra gli obbrobri del PAT, nuove darsene, nuovi sotto-passi e ponti, ed anche la possibilità di vendere il cam-peggio comunale di Santa Margherita per far posto adun albergo e appartamenti. La possibilità anche di edi-ficare un campeggio in Brussa dalle dimensioni impres-sionanti: 50 ettari di superficie, 6750 turisti insediabili,40.000 mc edificabili. Un villaggio turistico delle dimen-sioni del Pra' delle Torri, una vera e propria cittadellaturistica con centro commerciale, hotel, ristorante, piz-zeria, piscine, bungalow. In altri termini si tratta dell'a-pertura di Valle Vecchia al turismo di massa, con la di-struzione dei suoi eccezionali valori ambientali.

Intanto la vicenda dei casoni posti sotto sequestro lan-gue inascoltata, senza che la Regione Veneto abbia datovia libera al piano di regolamentazione e tutela, senzache il Comune di Caorle prenda una posizione a difesae salvaguardia dei pescatori che da sempre conduconoquesta attività in cui affondano le radici della nostra cul-tura millenaria.

Mala tempora currunt... eppure rimane in noi la fi-ducia e la speranza che, come ricordavamo un anno fa,citando Sant’Agostino, ha due figli bellissimi: lo Sdegnoper le cose come sono ed il Coraggio per cambiarle.

Allora Auguri Caorle, tempi migliori verranno !

Flavio Ineschi

Aut. Trib. Venezia n. 929 del 18.4.1988 Direttore Responsabile: Flavio IneschiRedazione: CAORLE Via della Triglia, 10

Stampa: PERUZZO INDUSTRIE GRAFICHE S.p.A.Via Marco Polo, 10 - Mestrino (Pd)

____________________________________________________4 Processione: Scola consacra Caorle alla Madonna____________________________________________________5 Sul Cammino di Santiago di Sandro Dorigo____________________________________________________7 Taverna: ecco il nostro Fenomeno di Matteo Gubitta____________________________________________________10 Ruggero Comisso, giovane tra le stelle di Matteo Gubitta____________________________________________________12 Alluvione in Veneto____________________________________________________13 “Ecco il mio tempo...” in mostra alla Bafile____________________________________________________16 Turismo: l’onda lunga della crisi di Flavio Ineschi____________________________________________________17 Scuola: ecco le lavagne multimediali di Donatella Brentel____________________________________________________18 Scuola Alberghiera: Mondiali di Cucina e Flambé____________________________________________________19 Aviosuperfice: e adesso tutti in volo di Matteo Gubitta____________________________________________________20 La pesca di Caorle prossima alla fine____________________________________________________21 Taverna Caorlina per 3 settimane in Brasile di Gianni Prevarin____________________________________________________22 Banca San Biagio: sostegno al volontariato____________________________________________________23 Pra’ delle Torri: 2011 si ricomincia da Olanda e Germania____________________________________________________26 A Jesolo il rock dei Litfiba di Riccardo Coppo____________________________________________________29 Gemellaggio gastronomico con Arzignano (VI)____________________________________________________30 Il 2010 con le Prime Pagine di CaorleMare Magazine____________________________________________________33 Com’è cambiata la nostra città di Jessica Gusso____________________________________________________35 Calcio & Rugby____________________________________________________36 Basket: Euromobil già protagonista in B di Massimo Corbetta____________________________________________________41 La Bafile apre con una mostra su David di Mirka Bergantin____________________________________________________42 Silvio Marchesan: il Pittore di Caorle di Gaetano Bandolin____________________________________________________43 Venezia, strana città di Umberto Sent____________________________________________________44 Rossi: il Pittore degli affreschi di Siros____________________________________________________46 Fotografia... che passiòn di Matteo Gubitta____________________________________________________48 Quella Settimana Bianca del 1970 di Flavio Ineschi____________________________________________________50 Auguri Città di Caorle di Isidoro Silvestrini____________________________________________________

e a pag. 50 la VIGNETTA DI NATALE di Lele Buranel

In copertina: Flash-mob “WE LOVE CAORLE” - Foto di Rudi Gobbato/Publiphoto

in questo numero:

ASSOCIAZIONECULTURALE

OGEDSTAMPA

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È stata una grande festa; la più gran-de e bella. La solenne quinquen-nale processione per mare con

l’effige della Madonna dell’Angelo, pre-sieduta dal Patriarca di Venezia AngeloScola e seguita da 150 mila fedeli, tantoo poco ha toccato i cuori e parlato allacoscienza di tutti.

Dopo la solenne messa pontificale inPiazza del Vescovado e lo scenograficocorteo acqueo, il momento religiosa-

mente più alto con l’At-to di Consacrazione diCaorle alla Madonnadell'Angelo, chiesto daMons. Giuseppe Man-zato e officiato dal Pa-triarca Scola, con que-ste parole:

“Vergin dell’Angelo,Madre d’amore”,

a conclusionedi questi giornifestosi e ricchi digrazie, il tuo popolo trova la for-za di affidare, come già in annilontani, la Città di Caorle allatua cura materna.

Il Patriarca e il clero, i religio-si e i fratelli di fede di questo ter-ritorio, assieme agli ospiti nu-merosi qui convenuti, ti ricono-scono Regina e Signora, parteci-

pe della pienezza di grazia del tuo FiglioGesù.

Tu da secoli accompagni le nostre po-polazioni e le attiri al tuo cuore imma-colato.

Oggi, in particolare, ci assisti nel pas-saggio difficile tra un’epoca ed un’altra.Terminata l’identificazione tra comuni-tà religiosa e comunità civile, assistia-mo alla presenza tra noi di uomini e

donne di razze, lingue, culture e reli-gioni diverse; assistiamo al risorgentepericolo di relativizzare tutto e quindidi essere indifferenti anche al dono piùgrande che Gesù ha donato all’umani-tà, lo Spirito Santo e la speranza dellavita eterna, la fraterna convivenza e lagioia della vita, la Chiesa e i sacra-menti. Noi stessi, a volte, ci sentiamoscoraggiati di fronte al dilagare delrelativismo, che indebolisce il nostroCredo e i rapporti tra le persone e per-fino dentro la famiglia.

Assistiamo poi all’impoverimento diamore per la vita umana in tutte le sueetà e ad un egoismo che porta a mette-re se stessi al primo posto, creando dif-ficoltà nelle relazioni sponsali, tra ge-nitori e figli, come pure tra autorità ecittadini nel mondo civile.

In modo particolare assistiamo allosgretolarsi dei valori che sono il fon-damento del futuro di tanti ragazzi e

P apa Benedetto XVI compirà una vi-sita pastorale ad Aquileia e Venezia

il 7 e l’ 8 maggio 2011, due capitali del cri-stianesimo antico.

Il 7 maggio ad Aquileia il Papa inaugu-rerà anche l’ultimo anno di preparazio-ne interdiocesana all’evento del SecondoConvegno di Aquileia, il Convegno eccle-siale del Triveneto che si terrà nell’apriledel 2012 al quale parteciperanno tutti irappresentanti delle diocesi del Nordestnate da quella Chiesa madre, inclusequelle di Slovenia, Croazia e Austria, ter-ritori che facevano parte del Patriarcatodi Aquileia proprio per ribadire questoappartenere alle radici comuni del Cri-stianesimo.

La mattina di domenica 8 maggio siterrà a Mestre, nel Parco di S. Giuliano,l'appuntamento principale: la Messapresieduta da Papa Benedetto XVI a cuisono invitati tutti i fedeli delle 15 diocesidel Triveneto. Sara' l'espressione visibiledella comunione tra le Chiese e con il Pa-pa.

Il pomeriggio sarà dedicato alla parteveneziana del viaggio del Papa che con-cludera' così la Visita pastorale attual-mente in corso nel Patriarcato.

L’ultima volta di un Papa a Venezia ri-sale a 26 anni fa, ma nelle nostre terre ri-sale alla primavera del 1992, quandoGiovanni Paolo II visitò alcune diocesifriulane, tra cui Concordia Sagittaria.

Benedetto XVI visiterà il Nordest il 7 e 8 Maggio 2011

Il Papa ad Aquileia e Venezia

La solenne Processione per mare con il Patriarca di Venezia e 150 mila fedeli

Scola consacra Caorle alla Madonna

Foto Pierluigi Marchesan/Centralphoto

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Saint Jean Pied de Port (Francia)20.09.2010 / Santiago de Compostela(Spagna) 19.10.2010 / Capo Finisterre23.10.2010

A chi mi chiederà del Cammino di San-tiago non risponderò descrivendo il gior-no della partenza, le varie tappe, i refu-gios o i monumenti o le chiese di cui è dis-seminato. Non darò consigli su quanti chi-lometri percorrere ogni giorno, su qualiscarpe usare, su cosa mangiare o in chemodo prepararsi al viaggio, sono statiscritti libri su libri su tutto ciò. Si deve par-tire con un carico minimo ma è necessa-rio tener conto che potrebbe via via au-mentare, raddoppiare, riempirsi di tuttociò che si vive e si vede lungo la strada.Parlo di cose che abbiamo dentro, sopiteo sconosciute e che il Cammino ti fa tirarfuori: la capacità di sopportazione, il co-raggio di andare avanti anche se stanchie dolenti, la fatica e i disagi. Dobbiamoessere pronti a dire addio ad altro, a coseche ci siamo portati dietro e che sonoun'inutile zavorra: intolleranza, sfiducianelle proprie capacità e negli altri, orgo-glio, competitività. A chi mi chiederà deipericoli che si possono incontrare, gli di-rò che lungo la strada ho visto diverse la-pidi in memoria di pellegrini morti du-rante il Cammino ma che, davvero, non cisono rischi tali da far rinunciare all'im-presa. A chi mi chiederà un incoraggia-mento, non dirò nulla, perchè questo viag-gio non comincia a Saint Jean Pied dePort o a Roncesvalles, ma molto prima ein un luogo che non è al di fuori di noistessi. Non saprei dire, non so ancora, co-sa mi abbia spinto e cosa spinga tanti etanti ad abbandonare per un mese tutto etutti e cominciare a camminare, a per-mettere che i nostri orologi si mettano ascorrere in una dimensione altra, dove iltempo è scandito solo dal ritmo dei tuoipassi. A chi mi chiederà consigli ne daròsolo due: quello, se possibile, di partire dasoli e quello di avere tutto il tempo che si

vuole, per fermarsi, per respi-rare, per vedere, per vivere ilviaggio.

Il Cammino, cosa nota, èuna metafora della vita, masolo alla fine ci si accorge delsignificato di questa frase or-mai logora. La vita: giorni fa-cili in cui sembra che Qualcu-no ti sollevi lo zaino dallaschiena o ti abbia mandatoquella nuvola ad oscurarti unsole troppo caldo e riesci a"macinare" cinque chilometriin quaranta minuti, quando disolito ci impieghi un'ora e più.

Giorni in cui non fai che pensare, in cui tisembra di avere accanto delle personeche non ci sono più, o ti salgono alla boc-ca sapori ormai dimenticati e credi di ri-sentire voci da tempo mute. Giorni in cuii conti con la tua vita sembrano davveronon tornare e allora metti il muso e nonriesci a sorridere. Giorni pieni di incontri,che possono essere buoni e lasciarti den-tro qualcosa di diverso o meno buoni o,più spesso, indifferenti. Giorni in cui devicomunque andare avanti, in un modo onell'altro. Giorni di solitudine, perchè si èsempre soli, perchè si nasce soli e si muo-re soli, gli altri sono solo compagni di stra-da. E' difficile da accettare, ma il Cammi-no te lo insegna passo dopo passo. A chimi chiederà, parlerò del silenzio che av-volge i boschi dei Pirenei, i verdi pascoli,le distese di grano della Navarra e i dolcivigneti de La Rioja. Silenzio che aleggiasopra i laghi e i ruscelli, lungo il frescocorso dei fiumi. Silenzio che ti camminaaccanto lungo le assolate piane delle me-setas e i rettilinei vuoti e infiniti, costeg-giati da filari di pioppi che si dondolanopigramente al vento. In quel momento in-tuisci che il silenzio è davvero ciò che dipiù bello sia stato creato da Dio e, se ilvento lo spezza, sei certo che quella siala Sua voce.

A chi mi chiederà del Cammino, para-dossalmente e volutamente parlerò del ri-torno, quando tutto ciò che ti circonda ap-pare opaco e privo di colori, quando legambe non vogliono saperne di stare fer-me; gli dirò che l'aria di casa è come seavesse perduto il suo profumo e che quan-do cammini continui a guardarti intorno,cercando gli altri con i loro zaini e i ba-stoni.... ma non vedi più nessuno.

A chi, infine, mi chiederà cosa ho sco-perto, racconterò che la vista dell'oceanodal faro di Finisterre mi ha fatto capired'essere solo all'inizio e non alla fine delmio percorso, che quella distesa infinita èstata per me un invito ad andare ancoraavanti, "oltre" ma per strade diverse, tutteinteriori. Strade che solo l'anima cono-sce. - Sandro Dorigo

Sul Cammino di SantiagoTestimonianza di un pellegrinaggio

giovani, sia sul rispetto verso se stessi,sia verso gli altri. Merita citare a que-sto proposito il richiamo del Patriarcanella festa del Redentore in tema dieducazione all’affettività nella logicacristiana. “Proprio nelle relazioniamorose si avvertono gli effetti delladifficile stagione che stiamo vivendo.E’ mutata la grammatica degli affetti,anzitutto nel suo elemento determi-nante che è la differenza sessuale. Trail messaggio del “bell’amore” e quantoviene quotidianamente immesso daicodici culturali sembra essersi scavatoun fossato invalicabile”. E non è diconforto certo il diffondersi dell’usodell’alcol, della droga e del gioco: anzi,proprio queste piaghe sono indice del-l’abbandono della sorgente d’acqua vi-va che è il Cristo tuo Figlio e Te, che“sei di speranza fontana vivace”.

Vergine Maria, non vorrai liberarcida tutti questi mali, poiché noi non ab-biamo la forza di opporci ad essi? Noinon sappiamo cosa fare; perciò i no-stri occhi sono rivolti a te. Guardadunque alla nostra Città e a tutti i suoiabitanti; guarda a coloro che la gover-nano o hanno il potere di garantire lalegalità; guarda a quanti svolgono unservizio educativo nella scuola, nelleassociazioni culturali, nei gruppi spor-tivi o ricreativi. Guarda alle nostre fa-miglie duramente provate dalla crisieconomica; suscita uomini capaci didare speranza attraverso un lavoro si-curo e rispettoso della dignità degli uo-mini e donne del nostro territorio;guarda ai nostri anziani e malati, allefamiglie, ai cari giovani e ai bambini;benedici gli ospiti e i responsabili dellanostra casa di Riposo, e veglia suquanti per attività o turismo vengonoogni giorno a contatto con i nostri con-cittadini.

Tu, Maria, sei la più sicura certezzache ogni muro di separazione sarà ab-battuto e ogni piaga che corrompe lerelazioni più sante sarà guarita. Sottola tua protezione trovi rifugio ogni tuofiglio, o clemente o pia o dolce VergineMaria ».

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di MATTEO GUBITTA

DaDa quando l'annoscorso ha vintotre importantipremi interna-

zionali (3°posto alLeeds International Pia-noforte Competition, 2°posto al London Inter-national Piano Compe-tition e 1°posto al Min-nesota InternationalPiano Competition), ilpianista Alessandro Ta-verna gira il mondosuonando per una mol-titudine di spettatori.

In occasione del con-corso di Leeds, il canaleBBC Four gli ha dedica-to un'intera trasmissio-ne televisiva e vari cele-bri giornali inglesi han-no parlato di lui. Quelconcorso, dove il gior-nalista del “The Guar-dian” gli avrebbe addi-rittura assegnato il primopremio, segnò l'inizio dellasua carriera mondiale. Dopoquell'evento, infatti, un'a-genzia londinese gli ha orga-nizzato una lunga serie diconcerti in Inghilterra, StatiUniti e nel resto dell'Europa.Ad aprile è andata in ondauna sua performance anchesu Iris (nuovo canale di Me-diaset), ha suonato persinoin Sud Africa e in Giapponeed a novembre ha partecipa-to ad una lunga tourné inGermania. Inoltre, la prossi-ma primavera suonerà conla Royal Philharmonic Or-chestra di Londra.

Nonostante la fama inter-nazionale raggiunta, c'è unluogo, però, dove risiedonogli affetti più veri e la radicipiù profonde del suo essere;dove Alessandro si toglie losmoking da pianista di suc-cesso e ritorna ad essere ilragazzo umile ed intelligenteche aiuta la propria comuni-tà suonando l'organo inchiesa. Questo luogo è Caor-le.

Abbiamo deciso di intervi-

starlo per farci raccontareda lui quali sono le emozioniche sta provando in questoperiodo e quali sono i suoipensieri sulla musica e sullasua città natale.

- Come ha inciso essere uncaorlotto?

Essere cresciuto in unpaese piccolo ha inciso mol-tissimo. Io mi sento moltolegato alle radici, è un valo-re in cui credo. Il passatonon va mai rinnegato.Quando torno a Caorle, ve-do le persone a cui sono le-gato, vedo i posti, respirol'aria... E' una cosa un po'romantica, idealistica. Nelmio lavoro sono cose checontano. Quando atterro aVenezia e vedo la laguna dalfinestrino già mi sento a ca-sa, viviamo in un luogo conun paesaggio più unico cheraro. Ci sono dei ritmi qui,delle tradizioni in cui credoe che spero Caorle non per-da. Mi piace che Caorle siagelosa di se stessa.

Il Veneto ha dato moltimusicisti forse proprio perl'ottima qualità della vita.

- Quali sono le differenzeche noti tra il pubblico deivari Paesi in cui hai suona-to?

Diciamo che ho girato iprincipali Paesi europei e

un po' l'America ed è diffici-le inquadrare un tipo dipubblico legato alla nazio-ne, forse perchè alla fine chiascolta musica genuina-mente si mette in una posi-

zione standard; semmai èdiverso quello che ricevono.Non esiste un pubblico più omeno colto. Il modo di espri-mere gratitudine a fine con-certo è un po' diversa inAmerica, loro sono moltoespansivi e semplici, adesempio fischiano e si alza-no in piedi. Gli italiani inve-ce sono più spocchiosi.

- Perché le persone vengo-no ai tuoi concerti?

E' una musica che vienecreata live. Il cd lo puoi ri-

petere in continuazione.Nella performance live l'e-secutore si mette nelle con-dizioni di suonare in un mo-do che non sarà più lo stes-so. E la gente capta questi

messaggi, special-mente chi della musi-ca non sa niente, mase viene con la menteaperta va via più ric-ca di come era entra-ta. Se in Italia ci fos-se più educazionemusicale e si svilup-passe di più la tradi-zione corale questoaiuterebbe la musicaclassica. Se i ragazzisentissero fin da pic-coli musiche diverse(ad esempio nei car-toni animati) alloracrescerebbero conuna cultura musicalead ampio raggio.

- Cos'è la musicaper te? Cosa senti

quando suoni?E' una rivelazione miste-

riosa che viene dall'alto. Iomi metto nella posizione diuno che la riproduce e cercadi farla apprezzare agli altri,fornisco un'interpretazione.Io sono soltanto un tramite,passa attraverso di me. Lascrittura di per sé è una co-sa asettica, non c'è l'emozio-ne.

Secondo me poi l'artista èquasi una specie di sacerdo-te perché celebra un rito. Io

Alessandro Taverna si racconta dopo i successi nei concorsi internazionaliEECCCCOO IILL NNOOSSTTRROO FFEENNOOMMEENNOOL’intera intervista è disponibile sul nuovo canale www.youtube.com/caorlemareTv

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Calle delle Liburniche, 1Caorle (VE) Tel. 0421/211168

Fantasia delFantasia delBon BonBon Bon

dolciumi & articoli da rdolciumi & articoli da regaloegalo

vedo una rappresentazio-ne quasi sacra, è una cosadella massima serietà, daprendere con il massimo im-pegno. Io comunque non hoscritto ancora delle cose de-gne di essere prese in consi-derazione, non sono uncompositore. Poi non pensodi fare una cosa “da privile-giato” e non mi prendo trop-po sul serio. Cerco di esserefedele alla parte studiando afondo l'opera e l'autore.

- Come vedi il futuro dellamusica classica? Cosa suo-nerai fra 100 anni?

Premesso che nei momen-

ti di crisi economica la spesastatale per la cultura è laprima che viene tagliata, al-dilà di questo la gente conti-nua a voler andare ai con-certi. Fra 100 anni io credoche suonerò esattamente lestesse cose che suono oggi,quelle dell'Ottocento, comeil Rinascimento continueràad essere sempre il Rinasci-mento, poiché è espressionedi menti geniali che hannooperato in quel contesto sto-rico. La musica si evolve, co-me ad esempio ha fatto Gio-vanni Allevi. Ma non è un'o-pera, è una trasposizione di

pop in chiave strumentale.E' rispettabile, è più facilema non è la stessa cosa chefaccio io. E' comunque unbene se questo porta a cono-scere anche le opere più dif-ficili degli artisti classici.Lasciamo perdere invece gliavanguardisti, sono diventa-ti troppo autoreferenziali.

- Che rapporto hai con lamusica pop e rock?

Faccio fatica ad apprezza-re il rock perché non mi so-no mai interessato molto enon me la sento di esprime-re un giudizio perentorio.Invece mi piace il pop, so-prattutto quello inglese,ascoltato alla radio o scari-cato da internet. Ho i cd deiMaroon 5 e Mika... ma cosafai? Lo scrivi?

Poi ho ascoltato un'operadi pianoforte creata dallemelodie delle canzoni deiThe Doors. Le contamina-zioni sono interessanti, è im-portante non mettersi dei fil-tri. A volte suono dei braniche sono un mix tra classicae jazz. Le atmosfere jazz so-no molto belle, li ci vuolemanualità e molta improvvi-

sazione. Mi è capitato di bal-lare su discomusic ma nonne sono un ascoltatore. Nontollero invece la musicatechno e house. Considerola musica contemporanea(quella avanguardistica) in-comprensibile. Ci sono delleschifezze, anche in architet-tura, che vengono chiamateopere d'arte!

- Quali consigli daresti adun giovane musicista?

Gli consiglierei di provarea fare quello che si sente, ri-schiare, crederci e appassio-narsi.

- Hai dei riti particolari?No, non ho niente di parti-

colare. Però porto una ca-micia specifica per le occa-sioni migliori.

- C'è un posto dove haisuonato che ricordi partico-larmente?

Sì, alla Royal FestivalHall di Londra quando hosuonato con la LondonPhilharmonic Orchestra.Quando ero lì ero talmenteconcentrato che neanche mirendevo conto, solo adesso,riguardandomi da fuori,provo molto piacere. E' una

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cosa che si capisce dopo,quando vado sul palco con-trollo le emozioni e cancellotutti i pensieri.

- Quando sarà possibileascoltarti qui in zona?

Speriamo che il nuovoteatro Bafile diventi fruibilepresto ma la sala non è tut-to, il concerto non si può im-provvisare. Ci vuole un pro-gramma, un'aspettativa e aCaorle comunque andrebbecoltivato un pubblico, moltopiù facile invece risentirmi aPortogruaro, dove insegno

alla Fondazione S. Cecilia.Comunque i prossimi mesisono molto impegnato all'e-stero e in giro per l'Italia.

- Ci sono delle tue regi-strazioni?

Non ancora, ma c'è un'e-tichetta per una SchubertSociety in Minnesota chevuole registrarmi, ma nonsarà possibile farlo primadel 2011.

* *Ecco, questo è, per noi di

CaorleMare Magazine, Ales-sandro Taverna, il nostro

speciale Fenomeno. Sevolete ascoltare cos'al-tro ha detto ai nostri mi-

crofoni, visitate il nostronuovo canale Youtube“CaorleMareTv” all'indirizzowww.youtube .com/caorle-maretv”; troverete una seriedi video dell'intervista dove

Alessandro si è raccontato eci ha parlato di cos'è la mu-sica per lui, delle sue espe-rienze scolastiche e di cometrascorre le sue giornate ti-po. - ©

C ominciano con le propo-ste culinarie le manifesta-

zioni di Natale 2010. Domenica5 e mercoledì 8 dicembre nelCentro Storico di Caorle dalle ore 11.00 alle 17.00 si svolgerà lamanifestazione "Natale con Un mare di sapori", percorso eno-gastronomico con degustazione di prodotti tipici del mare diCaorle. L'evento ha come finalità la valorizzazione dei prodottitipici della tradizione veneta, ittica ma non solo.

A partire da sabato 18 dicembre, inoltre, sarà in funzione l'or-mai tradizionale pista di pattinaggio sul ghiaccio coperta.

E poi, tutti i sabati e le domeniche di dicembre e gennaio, lacittà si animerà con eventi, musica e spettacoli; le vie del centroospiteranno un mercatino di Natale e i negozi rimarranno aper-ti.

In Piazzetta Bafile, domenica 12 ore 15.30 “Natale in...canto”con il Coro Arcobaleno e la Scuola di canto "Paul Jeffrey" e con-certo The Professionists; sabato 18 concerto Ice Sunshine e do-menica 19 Jazz Trio e Fanfara dei Bersaglieri di San Donà di Pia-ve.

Canti gospel e spirituals in chiesa a Marango domenica 19dalle ore 18.00 e Concerto di Natale a San Giorgio di Livenza al-le 20.30. Concerti nelle chiese di Porto SM e Castello di Brussalunedì 20 alle ore 20.30 e nel Duomo di Caorle martedì 21 alleore 20.30 con l’esibizione della soprano Carlotta Melchiorri e il23, sempre in Duomo, con i Cori parrocchiali.

Ci saranno anche le proposte culturali e sportive, che porte-ranno alla consueta Festa dell’Alba del 31 dicembre con veglio-nissimo di San Silvestro, il concerto di Davide Basso da X Fac-tor, Corpo di Ballo, Donatello Ska/Reggae Band, e Fuochi di Ca-podanno alle 6.00.

Tanto sport grazie all’iniziativa “Giocando sotto l’albero” chepermette di giocare gratuitamente a calcetto, tennis basket, pal-lavolo, tiro con l’arco, e che culmina con la festa dello sport il 23alle ore 16.30 in PalaMare.

Christmas Songs proposte da Maria venerdì 24 dicembre alle17.30 in Piazzetta Bafile, per giungere alla grande Notte della Vi-gilia di Natale.

In Centro civico la mostra fotografica del Fotocineclub El Bra-gosso con le immagini della Festa della Madonna dell’Angelo.

Pista di pattinaggio coperta dal 18 dicembre

MANIFESTAZIONIDI NATALE

AA ssiinniissttrraa,, llaa ccooppeerrttiinnaa cchhee aabbbbiiaammoo ddeeddiiccaattoo aadd AAlleessssaannddrroo TTaavveerrnnaa ggiiàà sseettttee aannnnii ffaa,, ddooppoo llaassuuaa eessiibbiizziioonnee nneell nnoossttrrooDDuuoommoo,, iill 1199 aaggoossttoo 22000033ccoonn ll’’OOrrcchheessttrraa ddaa CCaammeerraa ddeell CCrreemmlliinnoo,, ddiirreettttoo ddaa MMiisshhaa RRaacchhlleevvsskkjj,, nneell CCoonncceerrttoo iinn LLaa mmaaggggiioorree KKvv 441144 ddii MMoozzaarrtt..

9 Caorle 2010

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La famiglia Maurizio Marchesan, GiovannaCanta e figli sono lieti di informare che que-st’anno,

in Via Roma,22/8 (PiazzettaMaria Ida) haaperto LL’’ideaidea,un nuovo nego-zio di giocattolitradizionali eistruttivi, ogget-ti artigianaliesclusivi, auten-tici pezzi unici per un regalo si-gnificativo.

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Natale ed ogni occasione di festa.Inoltre vi proponiamo anche

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Ecco LL’’ ideaidea per Natale

di MATTEO GUBITTA

N on c’è niente di più belloche creare una cosa nuova.Un’innovazione non segue

“copioni prestabiliti”, nasce dallacapacità di uscire dagli schemi edal coraggio di osare.

CaorleMare Magazine ha inter-vistato Ruggero Comisso, un gio-vane caorlotto laureato a Padovache, assieme ad un team di giova-ni colleghi universitari, ha porta-to a termine con successo unesperimento aerospaziale(www.scratexperiment.com).

- Presentati...Sono Ruggero Comisso, lau-

reato in Ingegneria Aerospaziale.Attualmente frequento il corso diLaurea Magistrale sempre in In-gegneria Aerospaziale dell'Uni-versità di Padova. Abito a Caorlefin dalla nascita, ho frequentatole scuole elementari e medie qui.

- Da dove è nata questa pas-sione per lo spazio?

Mi sono sempre piaciuti gli ae-rei, forse per il senso di libertà e lavelocità con cui si muovono. Sonocresciuto guardando Top Gun (e i

Simpson… risata).Mi sentivo come

Tom Cruise perchèoltre agli aerei an-che a me piaccionole moto da corsa.Avrei anche volutofrequentare l'I.T.“Malignani” di Udi-ne (specializzato inaeronautica) ma poiho optato per l'ITIS“L. Da Vinci” di Por-togruaro, dove sonodiventato perito inelettronica e teleco-municazioni (ho fat-to l'esame orale dimaturità qualche giorno primadella vittoria dell'Italia ai Mon-diali di Calcio del 2006!...).

- Perché non hai frequentatol’I.T. “Malignani” di Udine?

Mi sentivo troppo piccolo enon volevo staccarmi dagli amicidell'infanzia. Inoltre, avevo variimpegni extrascolastici ai qualinon volevo rinunciare. Giocavo abasket con gli amici e andavo ascuola di tromba.

- Perché dopo hai scelto di

studiare Ingegneria Aerospazia-le?

Sempre perché mi piaccionogli aerei e durante i primi anni diuniversità si studia l'aerodinami-ca e la fisica ad essa associata. In-fatti, la mia tesi triennale era suun aereo, il rivoluzionario Air-Bus A380, considerato la nave dacrociera del cielo per le sue di-mensioni enormi.

- Recentemente abbiamo sa-puto che il progetto che seguivi è

stato selezionato dall'A-genzia Aerospaziale Eu-ropea (ESA) per il volostratosferico Bexus 10.Ce ne puoi parlare? Inche cosa consiste il con-corso?

A Ottobre 2009, un do-cente del mio corso di lau-rea, ha proposto alla classedi provare a partecipare alprogramma per gli stu-denti sponsorizzato dall'E-sa. Solo in cinque hannovoluto mettersi in gioco.

Il concorso dà la possi-bilità agli studenti europeidi mandare in orbita (nel-

lo sub-spazio) un esperimento.Dopo varie discussioni di gruppoper trovare l'idea più innovativaabbiamo deciso di proporre unmicropropulsore ad aria chiama-to Scrat (come lo scoiattolo delfilm “L'era Glaciale”).

- Cos'è Scrat?Scrat è l'acronimo di Spherical

Compact Rechargeble Air Thru-ster. In parole povere, è un ogget-to che spara aria. Il nostro esperi-mento verrà utilizzato per con-

Ha collaborato ad un progetto aerospaziale premiato dall’ESA e lanciato nello spazio

Ruggero Comisso, giovane tra le stelle

10Caorle 2010

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trollare l'assetto di un dirigibile. Ha il grossovantaggio di usare come propellente il gaspresente nell'atmosfera circostante con un si-stema di compressione a batteria. Quindi,non ha bisogno di propellente perché lo rac-coglie dall'ambiente esterno e ha un'autono-mia illimitata perché ricarica le batterie tra-mite pannelli solari.

- Wow! A che punto siete ora?Abbiamo effettuato il lancio del micropro-

pulsore poco più di un mese fa dalla base spa-ziale svedese di Kiruna, oltre il Circolo PolareArtico, dove siamo rimasti per 15 giorni; ades-

so siamo nella fase di analisi dei dati ottenutidurante la missione. Una volta finita l'analisiogni componente del gruppo effettuerà unatesi sull'esperimento andando ad approfondi-re dei campi specifici. Io credo di approfondi-re la parte di ingegnerizzazione del progetto,cioè valuterò i miglioramenti applicabili.

- Potrebbe avere un impatto positivo sullavita degli esseri umani?

Sicuramente, perché è ad impatto ambien-tale zero. Infatti sfrutta i gas presenti nell' at-mosfera circostante e non ha bisogno di com-bustibili come i mix di zolfo e carbone.

- Qual è stato il tuo ruolo nel progetto?Sfruttando il fatto che ero il più esperto in

elettronica, mi sono occupato della sensoristi-ca e dell'interfaccia dei vari sistemi di control-lo (schede elettroniche e PC). In particolareho scelto i sensori che hanno controllatoSCRAT.

- Come è stata questa esperienza?Dal punto di vista umano è stato fantastico,

ho avuto la possibilità di lavorare con altricompagni di corso e confrontare le nostre co-noscenze con altri team europei. Abbiamo

avuto la possibilità di visitare ambienti fuoridal comune: sono stato tre volte nel centro diricerca di satelliti “Estec” a Nordwjck in Olan-da e due volte in Svezia a Kiruna nel centrodell'agenzia spaziale svedese chiamato“Esrange”. Quando ho visto le tecnologie cheutilizzano e i laboratori sono rimasto a boccaaperta. Ci hanno fatto fare un corso di salda-tura elettronica e ho potuto perfezionare lemie capacità. A Esrange l’atmosfera è fanta-stica, ci sono solo boschi dai quali spuntanonumerose parabole, sono addirittura riuscitoa vedere anche la spettacolare aurora boreale.

Infine, ci hanno fatto visitare la base missili-stica, dove avvengono i lanci sperimentali dimissili a scopo scientifico.

- Come è stato il confronto con gli altriteam europei?

Noi italiani ci siamo distinti per la nostracapacità di unire la professionalità ad un piz-zico di allegria. Ad esempio, i polacchi non ri-devano mai! Noi, durante la festa finale, ab-biamo cucinato per tutti sette chili di pasta-sciutta all'amatriciana (rigorosamente conmaterie prime made in Italy) accompagnata

da vini italiani doc.Grazie al nostro entu-

siasmo, abbiamo colpitola commissione a talpunto da essere stati in-vitati a presentare il pro-getto ai prossimi studen-ti. Anche perché il nostroesperimento, tra i tre inconcorso, è stato l'unicoa funzionare corretta-mente, alla faccia degliinglesi e dei francesi!

- Come vedi il tuo fu-turo?

Adesso sono concen-trato nel completare la mia carriera universi-taria e poi, come mi è successo con Scrat, cer-cherò di prendere “al volo” la prima opportu-nità valida che mi verrà proposta, il più possi-bile inerente al settore aerospaziale.

- Cosa ne pensi della nuova aviosuperficiedi Caorle?

Da buon amante degli aerei è una bella co-sa che anche qui ci sia questa realtà, la miapassione potrebbe portarmi a frequentare lascuola di volo.

E poi Caorle, vista dall'alto deve essere pro-prio una figata...! - ©

11 Caorle 2010

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A nche quest’anno l’autunno si èrivelato la stagione dell’acqua,

piovuta dal cielo in quantità chehanno ricordato la grande alluvionedel 1966. Stavolta il Veneto orienta-le è stato risparmiato - a parte l’e-mergenza che si è vissuta lungo le ri-ve della Livenza.

Le province diVerona, Vicenzae Padova sono fi-nite sotto milionidi mc di acqua efango, dovuti apiogge torrenzia-li e in parte alloscioglimento del-le prime nevi sul-le cime alpine. Danni enormi, calco-lati sull’ordine del miliardo di euro,economie messe in ginocchio (e se sipensa che la sola provincia di Vicen-za produce un Pil superiore a quellodell’intera Grecia, si può immagina-re la gravità della situazione in unmomento di crisi internazionale...).

Danni che si potevano e dovevanoevitare, se solo si fosse dato ascolto

alle grida di allarmeche gli esperti di geolo-gia ed idraulica del ter-ritorio da anni lancianoinascoltati.

Caorle non è certoimmune da eventualitàdel genere, anzi...!

Grandi sono le cifrerelative alle quantità dimateriale messe in mo-to da una piena. E' sta-to calcolato che ungrande fiume come ilTagliamento trasporta,durante una grandepiena, dai 3 ai 4 milionidi metri cubi di mate-riale solido. Per avereuna idea di quanto sia-no 4 milioni di metricubi si pensi che tuttol'edificato del comunedi Caorle (capoluogo,Sansonessa, Porto S.Margherita, Altanea,Duna Verde, OttavaPresa, S. Giorgio di Li-venza, Castello di Brus-sa, S. Gaetano, Ca' Cor-niani, Ca' Cottoni,Brussa, più tutte le ca-se sparse in campagna)è meno di 10 milioni dimetri cubi.

Dice un vecchio ada-gio che “la pianura sisalva in montagna”. Si-gnifica che se vogliamofare in modo di limitare

i danni da alluvione in pianura dob-biamo intervenire in montagna, co-struendo briglie nei canaloni perrallentare la corsa dell'acqua, cassedi espansione (indispensabili anchein pianura) e tutte le opere necessa-rie a regimare e controllare i corsi

d’acqua. I pianiredatti dopo l'en-trata in vigoredella legge sulladifesa del suolo(Legge Galli -183/1989) ed i re-lativi progettipronti da anni mamai messi in can-tiere, sono stati

colpevolmente lasciati nel cassetto. Iprogetti prevedono sostanzialmentela creazione di casse di espansione,o di colmata: praticamente degli in-vasi vuoti da localizzare in puntiprecisi, pronti a ricevere grandimasse d'acqua da “parcheggiare” escaricare nei fiumi di destinazionein maniera controllata.

Le opere relative alla regimazionedelle acque del Bacchiglione, che hamassacrato Vicenza Verona e Pado-va, sarebbero costate circa 800 mi-lioni di euro (e avrebbero dato lavo-ro a ditte e operai...). Ma nessun po-litico si è mai sognato di spenderequei soldi poiché a costruire quelleopere non si ha un ritorno “elettora-le” immediato. E quindi adesso sicalcola 1 miliardo di euro solo didanni!

E’, in definitiva, una questioneculturale. Non è colpa solo del poli-tico di turno, ma è un po’ colpa ditutti. In pochi anni a cavallo fra ledue guerre mondiali e anche dopo,sono state fatte grandi opere di bo-nifica. Gli argini, i canali, le strade,le idrovore: tutto costruito in pochianni e con gli scarsi mezzi dell’epo-ca. Grande era allora l'attenzione edil rispetto per le opere costruite. Viavia si sono spopolate le campagne,la memoria è venuta meno, è venu-ta a mancare la cultura ed il rispettoper il lavoro ed il sacrificio dei nostripadri, il rispetto per la terra.

L'antica Caorle sorge sopra una"mota" di sabbia scaricata verso ilmare dal Tagliamento e nei millenniaccumulata dalla bora.

Il nostro territorio, che negli ulti-mi anni ha sopportato eventi meteo-rici di non poco rilievo, va tutelatonelle sue zone più a rischio, in parti-colare la Laguna, grande bacino na-turale che tende ad imbonirsi e adessere oggetto di interventi non cali-brati alla sua delicatezza e alla suapreziosa funzione idraulica.

Sempre più evidente il grave rischio idrogeologico

Alluvione in Veneto

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Il centro culturale Bafileospiterà, dal 17 di-

cembre al 16 gennaio, unamostra promossa dal Cen-tro Ricreativo S. Pertini inti-tolata “Ecco il mio tem-po…”, la cui finalità prima-ria è valorizzare l’anzianonell’utilizzo della propria“esperienza” intesa comepatrimonio insostituibile,per il nostro territorio, diconoscenze e di saggezza.

Una mostra che cerca ditrasmettere il “valore deltempo” per coloro che, at-traverso il loro vissuto, han-no costruito il nostro pre-sente, ossia i protagonistidel nostro passato.

Un modo di testimoniare- soprattutto alle generazio-ni più giovani - l’importanzadi impiegare il proprio tem-po costruendo qualcosa di“prezioso” per sé e gli altri,

che lasci un segno significa-tivo per chi verrà dopo.

Dopo un primo momentodi raccolta di informazioni,svoltosi durante i mesi esti-vi, cercando di capire dadove nascono le opere rea-lizzate, chi sono le personeche attraverso di esse vo-gliono parlare, e che cosavogliono trasmettere, ecconascere l’esposizione delleopere stesse, che sono mol-tissime e molto differentitra loro, ma tutte di buonaqualità e fattura. Modellinie riproduzioni architettoni-che caratteristiche del no-stro territorio, piccoli at-trezzi e oggetti di hobbisti-ca, che possono ora essereammirati e suscitare un ri-cordo ma anche una visioneper il futuro della nostra cit-tà e prima ancora della no-stra comunità.

Arenile in continua

erosioneSS

embrerà quasi essere una lagnanza preme-ditata al fine di acquisire risposte dalle altesfere politiche ma, considerato che le riposte

ad oggi sono state ben inferiori alle reali esigenze eche invece lo stillicidio di eventi atmosferici nefastiperdura incessante con mareggiate e forti piogge,e la cui entità è sotto gli occhi di tutti, occorre lan-ciare un allarme per le cattive condizioni in cui versa l'a-renile di Caorle anche in questo periodo invernale.

Si sa che contro la natura si può ben poco ma, al di làdella pulizia, quanto preoccupa il Consorzio Arenili è lacontinua erosione che stiamo subendo, prevalentemen-te nell'arenile di Ponente.

Anche a Levante il fenomeno si manifesta con l'azio-ne combinata di vento e mareggiate che tendono ad ab-bassare il livello dell'arenile allungandolo verso il maree creando un curioso fenomeno di piani sfalsati che ten-

de a lasciare umide alcune parti dello stesso. Ogni anno quindi vengono investite ingenti somme,

da parte del Consorzio Arenili, per ripristinare condizio-ni di normalità.

Tuttavia è senz'altro giunto il momento di invocare unintervento pubblico per creare condizioni di stabilitàmorfologica dell'arenile, intervento che dovrà essereprima di studio e analisi dei modelli e poi di interventimirati a salvaguardare quello che per tutti rappresentauna formidabile risorsa turistica ed ambientale.

Un quaderno per unamico, una iniziativa pro-mossa dall’AIMC (Asso-ciazione Maestri Cattoli-ci), per i 65 anni della fon-dazione, il 3 ottobre scorsocento piazze italiane hanno ospitatol’associazione per un progetto sullasfida educativa, una raccolta fondiper tre iniziative benefiche: la co-struzione di una scuola in Africa aBurkina Faso, per permettere abambini e ragazzi di costruirsi delle“ali per poter volare” là dove il 76%della popolazione è analfabeta. Se-condo obbiettivo adottare un educa-tore rumeno che cooperi sul campoper la formazione professionale deiragazzi della cooperativa socio-edu-cativa “Il Piccolo Principe”. La ter-

za proposta l’at-tribuzione di 5borse di studio de-stinate ai neolau-reati, che nell’an-no 2009/10 avran-no discusso tesi sutematiche pedago-giche e didattiche,sulla professionedocente e sull’as-sociazionismo pro-fessionale.

Come sempreCaorle al richiamo di solidarietà harisposto positivamente; l’associazio-ne ha stazionato in piazza Matteot-ti. La vendita dei quaderni del pro-getto “Un quaderno per amico” haraccolto la somma di euro 1.240 de-stinati alla costruzione della scuolain Burkina Faso, grazie all’impegnodi: R. Ceccarelli (presidente AIMCPortogruaro), a Luigina Collesei(componente AIMC San Donà diPiave) e alla presidente AIMC delVeneto Valentina Favretti.

Donatella Brentel

AIMC 65 anni per la scuola e per il paese

Un quaderno per unmattone…

Iniziativa del Centro Pertini: modellini e hobbistica. Dal 17 dicembre al 16 gennaio

“EEccccoo iill mmiioo tteemmppoo......” in mostra alla Bafile

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PPartendo dalla de-finizione generaledi stress come “una

reazione aspecifica dell’or-ganismo a quasi ogni tipo diesposizione, stimolo e solle-citazione”(Seyle 1936), pos-siamo definire lo stress cor-relato al lavoro come:1. “Reazioni fisiche ed emo-tive dannose che si manife-stano quando le richiestelavorative non sono com-misurate alle capacità, ri-sorse o esigenze del lavora-tore” (National Institute forOccupational Safety andHealth, NIOSH 1999).2. “Reazione ad aspetti av-versi e nocivi del contenuto,dell’ambiente e dell’orga-nizzazione del lavoro. E’uno stato caratterizzato daelevati livelli di eccitazioneed ansia, spesso accompa-gnati da senso di inadegua-tezza”. (Commissione Eu-ropea).

Chi colpisce:La Valutazione del rischio

stress fa parte del Docu-mento Programmatico sul-la Sicurezza, previsto dal-l’art. 28 comma 1 TestoUnico Sicurezza 81/08 èun obbligo di legge este-so a tutte le aziende. Èinfatti un problema trasver-sale che può riguardarequalsiasi settore e aziendedi tutte le dimensioni. Può colpire il singolo indivi-duo ma anche specifichearee aziendali, incidendonegativamente sul poten-ziale produttivo dell’interaorganizzazione.Lo stress influisce dunque:• sulla salute e la sicurezzadelle singole persone• sulla salute delle imprese• sulla salute delle econo-mieLo stress in azienda è unproblema di vasta portata espesso erroneamente sotto-valutato. Ottemperare al-l’obbligo di legge sulla suavalutazione e prevenzionecontribuisce significativa-mente al benessere azien-

dale sia in termini economi-ci sia in termini “ambienta-li”.

Oltre a ridurre i costi leaziende avranno l’opportu-nità di conoscere e di mi-gliorare il clima aziendale,favorendo così la riduzionedi assenteismo, assenze permalattia, turnover, aumen-tando, invece, la motivazio-ne dei lavoratori.

La data del 31 dicembre2010 deve essere intesacome l’avvio delle attivitàdi valutazione.

Valutazione del rischioda Stress correlato.

Contattateci per maggiori informazioni.

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Page 15: Caorle 2010

... Forti dei numerosi successiriscossi sul mercato a tre anni dal lo-ro lancio, le scarpe MBT si presenta-no oggi come una vera e propria ico-na del radical chic, pur mantenendofede alla rivoluzionaria tecnologiache fa delle MBT le prime scarpephysiological footwear.

A Caorle è stato aperto il primoMBT Store d'Italia e nel Centro Sto-rico, in Calle Lunga n.40,all'interno del qualeè presente un'ampiagamma delle scarpefisiologiche più fa-mose del mondo.

La collezione co-pre veramente tuttigli stili ed i gusti, da-gli scarponcini allescarpe classiche edeleganti, passandoper gli stivali.

MBT nasce dallaconvinzione, scien-tificamente dimo-

strata, dell’ingegnere svizze-ro Karl Muller che il pas-

so ideale per l’uomodeve avvenire su

un terreno natu-rale in grado

di adattarsialle impronte

fisiologiche delpiede. Per que-sto MBT è dotatadi una suola “agondola” multi-strato che con-

sente a chi le indossa di cammina-re come sulla sabbia, destabilizzan-do il corpo e costringendolo quin-di ad assumere la corretta postura.MBT stimola inoltre la muscolatu-ra che di solito non viene sollecita-ta, tonifica il corpo, combatte la cel-lulite e aiuta a risolvere i problemialle articolazioni.

Il look che le caratterizza fa diMBT un must have avvistato aipiedi di sempre più numerosi per-

sonaggi di fama internazionale. Scar-pa icona del radical chic, soddisfa ilgusto di tutte le cacciatrici di tenden-ze e conferma il successo worldwideraggiunto dal marchio con una schie-ra di celebrities che le indossano.

Lo Store di Caorle rimarrà apertotutto l'inverno, domeniche comprese.

Cogli l'occasione per regalarti e regalare un po' di benessere ...

NENEWSWS - Il primo MBT STORE d’Italia è a Caorle in Calle Lunga n. 40

UUnn rreeggaalloo?? SSccaarrppee MMBBTT aaddaattttee aa ttuuttttii ggllii ssttiillii

DDiiccoonnoo ddii nnooii::

««CCoonn qquueessttee ssccaarrppee mmii ttrroovvoo bbeenniissssiimmoo»»

Page 16: Caorle 2010

ARRIVI PRESENZE2010 2009 % 2010 2009 % 2002 2004 2005 2006 2007 2008PPPP EEEE RRRR CCCC AAAA TTTT EEEE GGGG OOOO RRRR IIII AAAA

alberghi ���� -4,92 +0,15 38.045 32.588 50.663 61.656 81.881 102.050alberghi ��� -3,51 -4,35 597.676 622.316 642.670 699.549 708.088 736.702alberghi �� +5,58 +7,09 260.438 183.197 164.615 140.513 157.068 143.973alberghi � -12,43 -9,41 230.957 183.915 182.729 169.310 170.514 144.947RTA res. tur. alb. -4,33 +5,48 18.379 56.019 62.265 64.501 67.046TOT. ALBERGHI -3,17 -2,69 1.127.116 1.040.395 1.096.696 1.133.293 1.182.052 1.194.718

campeggie villaggi turistici -2,56 -2,65 1.433.685 1.326.755 1.435.310 1.571.682 1.622.069 1.728.030coloniee case per ferie -0,83 -4,00 124.430 111.423 118.496 118.854 115.061 115.285appartamenti +2,26 +1,89 949.976 1.006.810 1.078.402 1.113.879 1.218.714 1.340.574

TOT. GENERALE -1,66 -1,34 3.635.207 3.485.383 3.728.904 3.937.708 4.137.896 4.378.607

PPPP EEEE RRRR NNNN AAAA ZZZZ IIII OOOO NNNN AAAA LLLL IIII TTTT AAAA ’’’’Germania -3,18 -3,80 783.387 733.533 760.611 848.676 872.165 950.650Austria +0,35 +1,64 594.271 540.335 534.472 565.110 588.156 561.659Olanda -11,14 -12,56 127.462 162.397 196.654 196.796 196.097 256.072Rep. Ceska +10,30 +12,16 177.206 169.091 177.992 171.926 210.628 238.273Danimarca +2,59 +3,50 67.585 90.285 120.829 126.085 122.118 157.111Svizzera +3,94 +2,95 119.228 106.724 116.878 121.609 115.099 112.620Polonia -22,95 +22,69 33.391 20.340 32.430 36.900 55.205 77.300Francia -5,57 -5,59 25.215 25.642 41.471 38.429 39.028 53.906Ungheria +8,87 +13,03 29.385 36.814 44.626 46.754 55.497 52.131Belgio -9,92 -7,78 21.767 29.235 42.276 38.049 46.306 49.511Svezia -4,20 -2,05 30.051 56.713 47.585 39.797 37.231 42.302Regno Unito -10,70 -15,41 36.366 41.876 46.826 49.981 46.328 40.262Slovacchia +6,35 +4,89 26.964 16.098 13.122 18.084 21.116 26.997... ... ... ... ...Stranieri +0,08 -0,18 2.103.711 2.064.986 2.221.484 2.359.766 2.474.303 2.698.476Italiani -4,37 -3,23 1.531.496 1.420.397 1.507.420 1.577.942 1.663.593 1.680.131TOT. GENERALE -1,66 -1,34 3.635.207 3.485.383 3.728.904 3.937.708 4.137.896 4.378.607

108.702 727.141 150.280 129.074 68.718

1.183.915

1.706.635 121.710

1.354.244

4.366.504

975.590 622.713 223.453 273.432 139.722 117.880 84.566 52.204 47.681 46.534 30.508 27.252 28.232

...2.740.0201.626.484 4.366.504

La stagione turistica balneare ha pagatoquest’anno l’onda lunga della crisi

economica mondiale.I dati statistici su arrivi e presenze raccol-

ti dall’Apt dimostrano inequivocabilmentela contrazione del turismo, in particolarequello italiano, ma anche dalla Germania eOlanda. Crescono invece arrivi e presenzeda Austria, Danimarca, Polonia. Crescesensibilmente il turismo della RepubblicaCeska, ma questo poco significa per l’eco-nomia di Caorle, dato che le strutture alber-ghiere che ospitano turisti Ceski sono gesti-te direttamente dai loro tour operators.

Se il turismo italiano segna un calo supe-riore al 3%, questo riguarda quasi comple-tamente il Veneto e Lombardia (vedi tabel-la piccola): i nostri corregionali hanno regi-strato ben 43.400 presenze in meno rispet-to al 2009.

Ma il punto dolente èche continuano a dimi-nuire le presenze negli al-berghi, con un pesante ca-lo del 4,35% negli alber-ghi a 3 stelle, ossia la granparte della ricettività al-berghiera di Caorle. 33mila presenze in meno si-gnificano una perdita sec-ca di oltre 3 milioni di eu-ro in un’economia che daqualche anno sta accu-

sando la difficoltà di far quadrare i conti traentrate di una clientela sempre più popola-re (e più povera) e con un budget di spesache diminuisce di anno in anno, e dall’altrolato l’inarrestabile aumento dei costi di ge-stione, da quelli di personale alle materieprime e, soprattutto, nelle spese accessoriecome le imposte e tasse sui servizi, che gra-vano pesantemente su tutte le aziende.

In questo contesto il Comune di Caorle,che dovrebbe governare l’economia prima-ria della nostra comunità ascoltando le esi-genze degli operatori del turismo e concor-dare ad un tavolo di concertazione le con-tromisure per sostenere e rilanciare il setto-re, si trova addirittura da un anno e mezzosenza Assessore al Turismo.

Un segno di preoccupante disinteresseche lascia disorientati e delusi non solo gli

operatori del settore alber-ghiero, ma di tutti i settori eco-nomici della nostra città, per-ché dal turismo deriva le risor-se per tutte le famiglie che di-

versamente non potrebbero contare su al-tre forme di ricchezza.

In generale, le politiche per il rilancio delturismo vanno prese in mano da zero, inquanto non sono mai state veramente stu-diate e concertate, ma per troppi anni si ètollerata (se non gradita...) la frammenta-zione del mondo alberghiero e turistico ingenerale, frapponendo interessi settoriali oaddirittura personali a quelli della colletti-vità.

Ma ricordiamoci una cosa: di turismo vi-ve tutta la città, direttamente o indiretta-mente, dagli imprenditori ai dipendenti;trascurare questo settore e vieppiù danneg-giarlo con un indiscriminato sviluppo disettori economici antagonisti - come l’im-mobiliare che impatta e consuma il territo-rio senza creare risorse turistiche e occupa-zionali durature - significa “fare bottino”speculando sulla ricchezza attuale, ma pre-cludere il futuro a noi e ai nostri figli.

Flavio Ineschi

TURISMO - Calo nelle presenze e negli arrivi. Tengono gli stranieri, calano gli Italiani

L’onda lunga della crisi internazionaleMa il Comune di Caorle da un anno e mezzo è senza Assessore al Turismo

CAORLE gennaio/settembre 2010 fonte: A.P.T. Caorle

presenze

19.659 152.714 29.007 23.396 9.618

234.394

199.260 13.577

140.819

588.050

114.079 116.300 19.951 38.308 14.219 13.651 10.270 5.964 7.265 4.738 3.969 3.064 3.938

...365.079222.971 588.050

20.676158.262127.47426.7188.927

242.057

204.49713.691

137.707

597.952

117.828115.89822.45234.73113.86013.1338.3536.3166.6735.2604.1433.4313.703

...364.798233.154597.952

108.534760.195140.326142.47565.149

1.216.679

1.753.123126.783

1.329.091

4.425.676

1.014.100612.683255.562243.779134.991114.50368.92555.29542.18450.46031.14832.21626.915

...2.744.8701.680.8064.425.676

ITALIANI A R R I V I P R E S E N Z EPrincipali regioni 2009 2010 Diff.% 2009 2010 Diff.%

LOMBARDIA 43.673 41.823 -4,24 315.722 313.551 -0,69BOLZANO 12.869 12.053 -6,34 98.565 94.275 -4,35TRENTO 12.767 11.738 -8,06 75.083 70.003 -6,77VENETO 134.378 128.080 -4,69 989.955 946.550 -4,38FRIULI-V.G. 11.549 11.343 -1,78 81.383 80.177 -1,48

16Caorle 2010

Page 17: Caorle 2010

AA Caorle a comunità scolasticaè in netta evoluzione. Il testdell’INVALSI promuove la

scuola di Caorle: da noi si studiameglio che altrove l’italiano e lamatematica

Sono, infatti, eccellenti i risultatiper gli studenti dell’Istituto Com-prensivo “Andrea Palladio” diCaorle nelle prove di Italiano e Ma-tematica per l’INVALSI (IstitutoNazionale per la Valutazione delSistema Educativo di Istruzione eFormazione) che riguarda gli stu-denti della seconda e della quintadella scuola Primaria e delle classiprime della Secondaria di 1 Gradoper l’anno scolastico 2009/10. Sonostate coinvolte circa 9.600 Istituzio-ni Scolastiche, 87.800 classi e circa1.715.000 studenti.

L’INVALSI è un Ente di ricercaistituito nei primi anni settanta, eriguarda sempre di più gli aspettivalutativi, qualitativi del sistemascolastico, assume un valore strate-gico per quanto riguarda il rag-giungimento degli obbiettivi fissatidall’Unione Europea in materia diistruzione e formazione, per guar-dare alla qualità dei livelli di ap-prendimento degli studenti.

Ebbene, le valutazioni sugli ela-borati prodotti dagli studenti diCaorle, hanno conseguito per l’Ita-liano una valutazione superiore al-la media italiana di circa 3 puntiper le classi 2ª e 5ª elementari e ad-dirittura oltre 6 punti per la 1ª me-dia, superiore anche a quella com-plessiva del Nordest che si attestaintorno ai 2/3 punti.

Idem per la Matematica, con unavalutazione di 11/2 sopra la media

nazionale per le due classi ele-mentari e ben 5 1/2 punti per laclasse di 1ª media (il Nordestha una valutazione aderente aquella nazionale per le ele-mentari e di 3 punti per la me-dia).

Insomma, siamo tra i piùbravi in Italia e nel Veneto.

Una meritata soddisfazione,alla pari fra studenti ed inse-gnanti, che dà valore aggiuntoalla scuola di Caorle.

La tecnologia digitaleper integrare il metodo d’insegnamento

La scuola “Andrea Palladio”, perfavorire lo sviluppo dell’organizza-zione e promuovere in modo inci-

sivo gli stimoli di mi-glioramento, ha presoal volo l’occasione pergarantire agli studentiuna scuola innovativa,finalizzata a incremen-tare l’efficacia e l’ac-cessibilità dei sistemidi istruzione grazie al-le tecnologie digitali.E’ il Piano Gov 2012 e-(obbiettivo scuola)un’intesa nata fra ilMinistro per la pubbli-ca amministrazione el’innovazione ed il Mi-nistero dell’Istruzione

dell’Università e della Ricerca. LaDirezione Generale agli studi haavviato un piano di sostegno del-l’innovazione digitale nelle scuole,per favorire la diffusione delle tec-nologie digitali nell’insegnamentocome integrazione agli strumentididattici già consolidati.

La scuola primaria “A. Palladio”si è aggiudicata ben due LIM (lava-gna interattiva multimediale), sullacui superficie si può scrivere, trac-ciare segni, spostare oggetti così dapermettere ad educatori e allievi dipartecipare in modo interattivo al-le attività proiettate su di essa daun videoproiettore connesso alcomputer.

L’auspicio è che ogni classe possapresto essere dotata di uno stru-mento così prezioso ai fini dellamoderna didattica.

Donatella Brentel

Le prove INVALSI dimostrano un elevato livello formativo della scuola di Caorle

Ecco le lavagnemultimediali

17 Caorle 2010

Augura Buon Natale e Felice Anno Nuovo

Augura Buon Natale e Felice Anno Nuovo

Page 18: Caorle 2010

La Scuola Alberghiera di Caor-le ha partecipato dal 21 al24 Novembre 2010 a Lus-

semburgo ai CAMPIONATI MONDIALIDI CUCINA organizzatidalla FederazioneMondiale Cuochi.

Erano Presentidue degli insegnantidel C.F.P. “GiovanniXXIII” e due ex allievi,qualificati l’anno scor-so: Elia Battistel diSalgareda e Checheri-ta Jonut di ad Oderzo,che si sono aggiudica-ti rispettivamente 1Argento e 1 Bronzo !

Complimenti allenuove generazioni dicuochi che ci stannorappresentando intutto il mondo e abita-no a pochi passi danoi.

E parliamo ancoradi competizioni Mon-diali...

A Grado gli allievidella classe terza salahanno assistito aiCAMPIONATI MONDIA-LI DI FLAMBÈ dove ipiù grandi Maitre sisono esibiti nella pre-parazione di originali pietanze lavo-rate alla lampada, in un atmosferaelegante ed estremamente raffinata.

La Direttrice della Scuola,Valenti-na Bellacima, afferma… «E’ fonda-mentale stimolare i giovani affinchépossano poi intraprendere una car-riera lavorativa gratificante fatta disacrifici ma anche di grandi soddisfa-zioni e riconoscimenti. Il C.F.P. stacrescendo e ci auguriamo che anchela città di Caorle ne diventi testimoneancor più con il prossimo trasferi-mento della nostra struttura nel ca-poluogo, al quale si sta lavorando. La

ristrutturazione dovrebbe ultimarsientro il mese di Giugno, permetten-doci così di inaugurare il nuovo annoscolastico nella nuova sede”.

Ci possiamo quindi complimen-tare con l’Istituto, gli allievi vincitorie con tutti i partecipanti, con i profes-sori e i collaboratori che hanno sapu-to esprimere cosi bene le loro alteprofessionalità. Ci congratuliamoinoltre con la Direttrice che riponemolta fiducia e speranze in questigiovani allievi ed auguriamo buonlavoro a tutti coloro che si stanno oc-cupando del futuro trasferimentodella scuola in centro città.

Una Scuola Alberghiera che cre-sce anche nelle dimensioni, avendoaumentato quest’anno il numero diiscrizioni alle classi prime.

SCUOLAALBERGHIERA “Giovanni XXIII”Via Selva Rosata, 8730021 Duna VerdeCAORLE (VE)tel e fax 0421.299269e-mail:[email protected]

Corsi di Formazione Iniziale Area Giovani approvati con DDR 765 del 28/07/10, DDR 483 del 19/05/10 e DDR 484 del 19/05/10

NENEWS WS - Scuola Alberghiera “Giovanni XXIII”

Grandi eventi: Mondiali di Cucina e Flambé

18Caorle 2010

Page 19: Caorle 2010

ParteCAORLE CHANNEL

F F inalmente prende il largo il progetto di digital signal na-to da ben due anni di lavoro dell'Associazione Albergato-ri di Caorle.

Si tratta, in termini più semplici, di un vero e proprio canaletelevisivo tematico che sfrutta la rete web ma che sarà visibile intutti gli schermi tv delle aziende aderenti. Significa, semplifican-do ancora, che le televisioni delle strutture ricettive aderenti po-tranno trasmettere un vero e proprio canale televisivo che parladi Caorle, del suo territorio, della sua gente e delle aziende chehanno partecipato fin da subito al progetto.

A oggi sono ben 24 gli alberghi, con 1.150 schermi distribuitinelle camere e nei locali comuni, che fin da subito hanno confer-mato la loro adesione all'iniziativa e molti altri ancora hanno ma-nifestato la volontà di partecipare a inizio 2011.

Il tutto in soli 12 giorni se si pensa che l'iniziativa è stata pre-sentata a tutta la categoria solamente il 18 novembre.

I programmi che in fase sperimentale verranno trasmessi giàdal prossimo aprile 2011 diverranno un palinsesto stabile duran-te tutta l'estate e daranno ampio spazio alla presentazione dellalocalità e di tutte le iniziative ritenute meritevoli dell'attenzionedei nostri ospiti.

La televisione da semplice elettrodomestico diventa quindi unconcreto mezzo di comunicazione a disposizione dell'ospitalità diCaorle. Le bellezze, i luoghi e tutto quello che non era ancora sta-to raccontato ai nostri visitatori.

Saremo lieti poter illustrare ulteriormente l'iniziativa a tutti gliassociati durante la prossima cena sociale del 16 dicembre.

Il nostro migliore augurio di

BBuuoonn NNaattaallee ee ffeelliiccee AAnnnnoo NNuuoovvoo

AASSSSOOCCIIAAZZIIOONNEE AALLBBEERRGGAATTOORRII CCAAOORRLLEE

Q uest’estate è stata apertal’aviosuperficie del litora-

le di Caorle. La struttura per ul-traleggeri, deltaplani e aeromo-bili, situata in Strada Tezzon(Ca’ Corniani) è completa edoperativa. Già da marzo centi-naia di aerei sono atterrati e de-collati dalla pista voluta e creatada Mauro Di Biaggio. All’apertu-ra della pista in un solo giornosono atterrati 250 aeroplani, nu-meri che sorprendono e svelanole potenzialità future.

Nel periodo invernale, causale pessime condizioni atmosferi-che, le attività aeronautiche so-no minori ma intanto il neo-co-stituito Club “Volo al Mare” staprogrammando l’inaugurazioneufficiale e gli eventi di marketingche si svolgeranno in primavera.

Ma l’aviosuperficie non è solouna pista, è molto di più. Riser-vati ai soci, ci sono due capientihangar per riporre i velivoli, unastazione di rifornimento dotatadi benzina verde e avio, una fo-

resteria con 4 camere dotate dibagno privato e delle sale riunio-ni. Inoltre, aperto anche ai socisimpatizzanti c’è il bar ristoran-te dell’Alicaorle, per la gestionedel quale si sta attualmente cer-cando un professionista del set-tore.

I 40 soci iscritti al Club di Vo-lo hanno eletto come PresidenteMauro Di Biaggio, il quale gesti-sce tutte le attività operative.L’associazione sportiva dilettan-tistica ha come obiettivo fon-dante la promozione del volo etutto il direttivo è impegnato neldiffondere la cultura aeronauti-ca anche a Caorle e dintorni. Lasegretaria del Club, la giovaneElisa Vidotto, sta organizzandola cena sociale del 19 Dicembre,aperta a soci e simpatizzanti.Verranno presentati il consigliodirettivo e le future iniziative,parteciperanno anche ex-pilotidelle Frecce Tricolori ed altriaviatori. In futuro, c’è l’intenzio-ne di organizzare delle gite sco-

lastiche al campo di volo perspiegare ai bambini perché unaereo vola e trasmettergli l’emo-zione ed il fascino del volo.

Ancora, per coinvolgere altrisimpatizzanti, è previsto l’alle-stimento di spazi interni e areeesterne per gli Aeromodellisti,un hobby molto diffuso in Italia.I modellisti potranno far volare iloro mini-aeroplani radioco-mandati in un'apposita area, go-dendosi la vista dei modelli a di-mensione naturale. Molti piloti,tra cui il fondatore della pista,hanno cominciato con il model-lismo. Sempre insieme allescuole o ad i centri estivi si ipo-tizzano la creazione di gare dimini-aeroplani senza motorecostruiti fai-da-te, il costruttoredell'aereo che volerà più distan-te vincerà un volo vero.

E’ proprio con questo tipo dicompetizione che l'attuale inse-gnante di volo del Club, MickyMazzola di Salgareda si è avvici-nato all'aeronautica. La scuola

di volo è il fiore all'occhiello deiservizi offerti dal Club. Le iscri-zioni ai corsi che comincerannoin primavera sono già aperte.Esiste il corso completo che pre-vede almeno 16 ore di volo e 25di teoria spalmabili in un tempoche va da due settimane a quat-tro mesi e il corso “di ambienta-mento”.

A detta del Presidente, fraqualche anno l'aviosuperficie sipresterà ad essere un ulterioretratto distintivo della nostra lo-calità balneare poichè in Italianon esistono ancora strutturecosì ben organizzate e poste a ri-dosso di attrazioni turistiche co-me il centro storico, la spiaggia,il mare e la laguna di Caorle. In-fine, da ricordare che la struttu-ra svolge anche una funzione dipubblica sicurezza, perchè laprotezione civile ha priorità diaccesso alla pista in caso di ne-cessità.

Matteo Gubitta

Aperta l’Aviosuperfice AliCaorle , già operativo il Club “Volo al Mare”

E adesso tutti in volo...

Page 20: Caorle 2010

Un altro Annus horribilisper la pesca di Caorle.

Se l’anno scorso è stata l’Am-ministrazione comunale a dareil via libera alla demolizionedell’antica Pescheria, sede stori-ca del mercato ittico che ancorarimane trasferito a Sansonessa(e non se ne prevede il presto ri-torno in area Porto Pescherec-cio, promesso entro un paiod’anni ma ce ne vorranno alme-no il doppio), quest’anno la Co-munità Europea ha dato un’al-tra forte bastonata sulle schienedei pescatori caorlotti che lavo-rano sempre più duramente pertenere in vita le loro attività e leloro famiglie.

Dal 1° giugno 2010 (ma lo sisapeva da 4 anni e nel frattem-po non si è fatto nulla per con-trastare la direttiva emanata daBruxelles) il “cogòl” delle reti astrascico deve avere maglia conlato di 40mm se orizzontale o50 mm se verticale. A nulla so-no servite le proteste, di fattouno sciopero spontaneo dellapesca perdurato una decina digiorni, nel corso del quale vi so-no stati diversi momenti di ten-sione. In pratica, non si possono

più catturare mo-scardini, calamarettie tutto il pesce dipiccola taglia (moltaparte del quale è giàvietato se di dimen-sioni non adulte).Una settantina di

barche, in pratica la gran partedella flotta peschereccia diCaorle, sono colpite da questadirettiva che non offre adeguaticorrettivi finanziari o contromi-sure per il ripopolamento e lacorretta gestione del mare, masolo norme vessatorie che, pe-raltro, la marineria italiana deveosservare ma non quella croatae i pescherecci extra UE che sol-cano le acque internazionali ol-tre le 12 miglia.

Lo scoramento e la dispera-zione di chi già deve pagare mu-

tui e adesso affrontarenuove spese per ade-guare le attrezzaturesenza avere in cambio lacertezza di guadagnisufficienti, ha causatoun ulteriore aumento

delle richieste di rottamazionedei pescherecci, ma anche inquesto campo le notizie sonosconfortanti: altri 15 pescherec-ci hanno chiesto il “taglio” manessuno riceverà quest’anno ilcontributo, destinato solo a bar-che di grossa stazza e nella ma-rineria di Caorle non ce n’è...

E poi ci si è messo anche ilmaltempo, che da settembre, aconclusione del periodo di fer-mo pesca, ha imperversato persettimane con tempi da sciroccoche hanno tenuto le barche or-

meggiate.Insomma, il futuro della pe-

sca di Caorle è nero come iplumbei nuvoloni che stannoscaricando acqua a secchiate.

Intanto, anche se non interes-sa quasi più i pescatori se nondal lato emotivo, proseguono ilavori nell’edificio ex pescheria,che non avrà più il previsto par-cheggio in due piani interrati,scelta dettata da motivi di pru-denza data la delicatezza strut-turale degli edifici limitrofi pro-spicienti Piazza Mercato.

Due piani parcheggio interra-ti si faranno invece sull’altro la-to del Rio, dove però i lavori discavo, dopo la posa del diafram-ma di contenimento in cementoarmato, sono fermi forse in atte-sa di condizioni meteorologichepiù favorevoli. Qui, al piano ter-ra, sorgerà il nuovo mercato itti-co con le aree a servizio nel pia-no interrato, un ristorante adia-cente al mercato ittico, cinquenegozi/uffici di varia metratura,mentre al primo piano si ricave-ranno 7 appartamenti, zona di-rezionale del Mercato ittico earee servizi; al secondo pianoaltri 4 appartamenti.

Una crisi “terminale” causata dalla direttiva Ue sulle maglie larghe per le reti da strascico

La pesca di Caorle prossima alla fineAncora lontano il ritorno del mercato ittico comunale in area Porto Peschereccio

20Caorle 2010

Page 21: Caorle 2010

«È stata un’esperienza entusia-smante” è il commento di Lo-

renzo Comisso al ritorno dal Brasiledopo tre settimane di promozionedella cucina tipica veneziana. Lamanifestazione “Enogastronomialagunare veneziana” si è svolta nelloscorso mese di novembre ed era or-ganizzata dall’Associazione Venezia-ni nel Mondo, presiedutada Bruno Moretto, e dicui sono soci principali laCamera di Commercio diVenezia, la Provincia ed ilCasinò di Venezia, con ilsostegno economico diRegione Veneto.

In rappresentanza dellaTaverna Caorlina, notolocale di Caorle, LorenzoComisso con la moglieRosy e la sorella Gigliola Comissohanno tenuto il corso di cucina, du-rato due settimane, presso il diparti-mento di Scienza dell’alimentazio-ne, dell’Università di Criciurma, unapopolosa città dello Stato di SantaCatarina nel sud del Brasile.

Spaghetti alla busera, broettodi pesce, fegato alla veneziana,sono alcuni dei piatti preparatidallo chef caorlotto che hanno ri-scosso un successo davvero uni-co. Suffragato anche dal fatto chei residenti a Criciurma e nelle cit-tadine vicine sono in gran partedi origine veneta e alcuni piatti,nel sud del Brasile, li avevano so-lo sentiti nominare.

Il successo della cucina vene-ziana è stato inoltre sottolineatoda alcune manifestazioni collate-rali, tra le quali va evidenziatol’invito ad un programma televi-sivo di culinaria durante il qualeè stato preparato in diretta un ri-sotto di pesce che ha ottenuto ungrande successo. C’è stata inoltrela partecipazione ad una trasmis-

sione radiofonica per unprogramma diretto ai resi-denti di origine veneta adin lingua italiana e la visitaalla redazione di un quoti-diano locale “Il giornale delmattino” (Jornal da Man-hã) con relative interviste.

I tre rappresentanti dellacucina veneta sono stati ri-cevuti anche dal sindaco diCriciurma Clesio Salvaro edal consiglio comunale ri-unito che ha consegnatodegli attesti di ringrazia-mento.

“E’ stata un’esperienza unica –spiega Lorenzo Comisso – ancheperché la comunità locale si era or-ganizzata da mesi per questo evento.Oltre ai corsi di cucina, abbiamo vis-suto con loro; ci hanno messo a dis-posizione delle persone, felici di po-ter parlare l’italiano dei propri avi,

che ci accompagnavano, sia nelle vi-site alle località dei dintorni, sia neisupermercati per acquistare il ne-cessario per la preparazione deipiatti per la scuola di cucina: un pia-cevole ricordo che ci porteremo ap-presso per tutta la vita”.

Gianni Prevarin

La cucina veneziana nello Stato di Santa Catarina

La Taverna Caorlina pertre settimane in Brasile

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21 Caorle 2010

Page 22: Caorle 2010

Con l’approssimarsi delle festività difine anno, a nome del Consiglio Direttivo,ritengo opportuno offrire qualche spuntodi riflessione sul significato della nostraAssociazione.

L’Associazione proprietari Porto SantaMargherita, nella nuova denominazioneche include la destra Livenza, da circaquaranta anni cura gli interessi di coloroche hanno creduto ed investito nella loca-lità mentre, troppo spesso, gli Ammini-stratori pubblici l’hanno abbandonata alproprio destino. L’Associazione ha sem-pre cercato di rappresentare le nostre giu-ste e legittime istanze, per tentare di otte-nere dall’Amministrazione comunalequella doverosa attenzione per una locali-tà che, negli anni, è scivolata sempre più inbasso nella considerazione delle attrattiveturistico balneari della nostra regione.

Nel decorso mese di agosto, l’assem-blea ha provveduto ad aggiornare lo Sta-tuto che regola la nostra vita associativa,ha nominato un Consiglio Direttivo for-mato da quindici persone che intendonoimpegnarsi per una rivalutazione del ter-ritorio pungolando ma anche offrendocollaborazione agli organi preposti.

In tale ottica, in questi ultimi mesi ab-biamo avuto contatti con alcuni Consiglie-ri Regionali, affinché la Regione riprenda ilavori di protezione a mare, fermi da trop-po tempo. Nel contempo, abbiamo contat-tato l’amministrazione del Comune diCaorle, chiedendo una maggiore attenzio-ne all’arredo urbano di Porto Santa Mar-gherita e delle altre aree poste a destra delfiume Livenza.

Forse, un primo risultato si è consegui-

to, dato che il Sindaco di Caorle ha pro-messo che, sin dalla prossima stagione, lanostra località verrà dotata di almeno 20panchine a disposizione dei turisti, saràprestata una maggiore attenzione nel veri-ficare un miglior servizio della raccolta deirifiuti solidi urbani tramite una maggiorepulizia e manutenzione dei cassonetti everrà verificata la possibilità di effettuareun’apertura verso la spiaggia dalla zonadella piscina comunale riservando unodei tre piastroni fronte mare all’uso dellebiciclette. Ci è stato confermato che, in ba-se all’ordinanza balneare del 12.4.2010, èammesso l’accesso con le biciclette, dallafine di Porto Santa Margherita sino a Du-na Verde anche se, da parte nostra, ritenia-mo opportuno che tale accesso venga adessere limitato fino al campeggio MareLago.

Il Sindaco si è impegnato, inoltre, apartecipare alla riunione che il nostroConsiglio Direttivo terrà a gennaio 2011,per esaminare possibili iniziative, pur do-vendo tener conto delle limitate disponibi-lità finanziarie delle amministrazioni pub-bliche.

Da parte nostra, abbiamo comunquechiesto una migliore distribuzione dellemanifestazioni estive a favore della nostralocalità e di Duna Verde rispetto a quelledi Caorle Centro e stiamo esaminando dipromuoverne alcune a Porto Santa Mar-gherita anche in base alla favorevole acco-glienza dei Turisti per la manifestazione diMiss Muretto, promossa in passato e fi-nanziata dalla nostra associazione.

Indubbiamente, non possiamo faregrandi promesse ma, riteniamo, che la no-

stra Associazione sia l’unica voce che pos-sa reclamare considerazione e tutela, ed èper questo che rivolgiamo un appello perrenderci sempre più presenti aderendo ediffondendo l’adesione a quanti non risul-tano ancora iscritti.

Coloro che riterranno di aderire do-vranno consegnare il modulo in Segreteriapresso la nostra sede sociale in CorsoAmalfi, 30 di Porto S. Margherita, ovveroinviandolo per posta. Analogamente, invi-tiamo coloro che sono già soci tramite il lo-ro condominio a fornirci i propri dati per-sonali, necessari per aggiornare il libro de-gli associati, essendo nostra intenzionecercare un contatto diretto sia tramite il si-to Web, attualmente in fase di aggiorna-mento, e sia con posta, possibilmente elet-tronica, al fine di tenerVi informati sullanostra attività acquisendo, nel contempo,segnalazioni o proposte da tutti coloro chehanno a cuore gli interessi di Porto SantaMargherita e destra Livenza.

Nella speranza di trovarci numerosialla prossima riunione dell’Assemblea de-gli Associati che abbiamo fissato, sin d’o-ra, alle ore 18 di sabato 6 agosto 2011, a no-me del Consiglio Direttivo e mio persona-le rivolgo a tutti i migliori auguri di BuonNatale e di felice anno nuovo.

Giorgio GranatoPresidente Associazione Proprietari

Porto Santa Margherita – Destra Livenza

wwwwww..aappoorrttoossaannttaammaarrgghheerriittaa..iitt

Banca San Biagio - Presentato il Bilancio Sociale 2009

Sostegno al volontariatoD avanti a circa 200 perso-

ne, in rappresentanza diassociazioni del volontariato so-ciale, dello sport e della culturadel Veneto Orientale e Friuli, ilPresidente di Banca San Biagio,Franco Anastasia, ha reso noti icontenuti del Bilancio Socialeper l’anno 2009. L’incontro si ètenuto venerdì 12 novembre alSavoy Beach Hotel di Bibione.

Le riflessioni di Anastasia sisono incentrate sulla crisi finan-ziaria che sembra non essere af-fatto passata, anche se “l’onda dipiena è passata”. Negativi inparticolare i dati nazionali sullavoro giovanile, ma nel quadrogenerale le BCC si contraddi-

stinguano per solidità e sensibi-lità sociale.

La San Biagio, la più grandedel Veneto con i suoi 9 mila socie 23 mila clienti, contribuisce aquesta crescita materiale ma an-che alla qualità della vita pubbli-ca, con 450 mila euro elargitinel 2009 a sostegno di 342 ini-ziative (“quasi una al giorno”),ma anche con proposte proprie,come la società di mutuo soc-corso “San Biagio per Noi”, chein 3 anni di vita ha già superatoi 1400 soci.

Al termine della serata, il riccoconviviale nella sala del SavoyBeach Hotel per tutti i parteci-panti.

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NENEWSWS - Associazione Proprietari Porto Santa Margherita

IL SIGNIFICATO DELL’ASSOCIAZIONE

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l’economia del turismo sapràrispondere positivamenteanche per il 2011.

In questosenso, segnaliprecisi giunge-ranno dalleprincipali fiereeuropee del tu-rismo alle qua-li sarà presente il Pra’ delleTorri: dopo Utrecht e Stoc-carda, anche Copenhagen,Amburgo, Dublino, Berlino,Budapest a partire da gen-naio fino a marzo inoltrato.

In questi giorni si sta lavo-rando alla riqualificazione diben 36 camere dell’Hotel Au-sonia, completamente rifattedai bagni al pavimento, agliarredi e comfort.

Il 2011 ricomincia da dove avevamo in-terrotto: ossia dai premi prestigiosi a

livello europeo che il Centro Vacanze Pra’

delle Torri (e come poteva essere altrimen-ti ?...) anche quest’anno riceverà dallemaggiori organizzazioni del turismo open-air, in particolare di Olanda e Germania.

L’11 gennaio, infatti, in Olanda il diretto-re Alfieri Finotto è atteso alla cerimonia diconsegna del premio Alan Rogers 2010 epresentazione dei progetti 2011 in ambitodella Fiera Vakantiebeurs a Utrecht; la se-ra al castello Fort Voordorp nei pressi diGroenekan, il Camping Gala con un altropremio prestigioso da parte dell’ANWB,l’equivalente dell’ADAC tedesca e dell’ACIitaliana, che viene assegnato alla strutturadi Caorle per l’elevata qualità ricettiva del-le case interne al Centro Vacanze, acco-glienti e ricche di comfort, dotate di tutti glioptionals, dall’aria condizionata al riscal-damento, doppi bagni, lavastoviglie, lava-biancheria, forno microonde, radio, 3 tele-visori al plasma, arredamento moderno dielevato standard.

Tre giorni dopo, il 14 gennaio a Stoccar-da nell’ambito della Fiera CMT, il Super-Platz dell’ADAC, un premio che viene con-ferito alle strutture più grandi d’Europa ein particolare a quelle delle Spiagge di Ve-nezia, che ospitano i centri vacanze più af-fermati e capienti: un fiore all’occhiello chegli amministratori di Jesolo, Cavallino, Bi-bione e Caorle hanno nel loro patrimonioturistico.

Intanto si è chiuso con un soddisfacentebilancio la stagione 2010, che si temevacritica per gli sviluppi dell’economia inter-nazionale. Una situazione che non ha an-cora esaurito la sua problematicità (vedi icasi di Irlanda, Portogallo e Spagna, non-ché l’instabilità politica italiana), ma c’è laconvinzione in tutti che ancora una volta

PRA’ DELLE TORRIPRA’ DELLE TORRI NENE WSWSSono in corso i lavori di riqualificazione all’Hotel Ausonia con il rifacimento di 36 camere

2011: si ricomincia da Olanda e Germania

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A Jesolo una serata atutto rock sotto il

segno dei Litfiba. Pa-lazzo del turismo gre-mito da migliaia di fansin delirio sabato 27 no-vembre per l'unica tap-pa veneta del tour dellareunion dello storico gruppofiorentino. Sono passati più didieci anni, infatti, da quandoil sodalizio artistico tra lo sto-rico frontman Piero Pelù ed ilchitarrista Ghigo Renzulli sisciolse rumorosamente. Pertutti questi anni Renzulli hacontinuato a portare avanti ilnome Litfiba proponendonuovi cantanti (Gianluigi “Ca-bo” Cavallo e Filippo Marghe-ri) senza riscuotere grandesuccesso. Meglio è andata in-vece la carriera da solista diPelù. Nessun confronto puòperò esserci con la magica al-chimia che i due musicistihanno riproposto nelle tappedel tour estivo ed invernaleche ha accompagnato l'uscitadel disco live “Stato Libero diLitfiba” con i due inediti, “So-le Nero” e “Barcollo”.

L'energia dei rinnovati Litfi-ba ha contagiato anche la pla-tea di Jesolo che ha potutoascoltare ventidue canzoni ti-ratissime in oltre due ore diconcerto. Nella scaletta, alcu-ni dei brani più famosi delgruppo fiorentino (solo per ci-tarne alcuni, Proibito, Resta,Cangaceiro, El Diablo, Lacio

Drom, Fata Morgana, Tex,Dimmi il Nome, Louisiana,Apapaia che i Litfiba non suo-navano da almeno vent'anni eche da sola valeva il prezzo delbiglietto) oltre agli inediti. Uninesauribile Pelù non ha man-cato di riproporre la forte cri-tica sociale che ha sempre ac-compagnato la musica deiLitfiba. Bersagli delle stiletta-te del frontman, salutate dagliapplausi del pubblico, la rifor-ma universitaria, il governo,la Lega, il premier e la Chiesa.

Il concerto dei Litfiba, alle-stito da Azalea Promotion,consolida comunque la voca-zione di Jesolo, località che siconferma capace di attirareed organizzare eventi di ri-chiamo per il grande pubbli-co. Solamente negli ultimi an-ni qui si sono tenuti i concertidi Zucchero, Moby per nonparlare della visibilità offertaalla città da Miss Italia nelMondo. Anche Caorle dispo-ne di spazi adatti ad ospitaregrandi concerti ed appunta-menti culturali che, purtrop-po, in questi anni sono clamo-rosamente mancati.

Riccardo Coppo

MUSICA - Un concerto molto apprezzato

A Jesolo il rock deiLitfiba

Foto: Azalea/Giuseppe Pappalettera

S arà la comunità di P.to S.Margherita ad ospitare la

Lucciolata per la “Via di Nata-le”, l’Associazione fondata daFranco Gallini per promuovere esostenere programmi di ricercanel campo medico, soprattuttoper lo studio e la ricerca sul can-cro. L’Associazione collabora conil C.R.O (Centro Ricerca Oncolo-gico) di Aviano, la raccolta difondi della “Via di Natale” haprovveduto alla costruzione dialloggi per le famiglie dei pa-zienti provenienti da località lon-

tane che devono portare assi-stenza ai propri malati.

Sabato 11 dicembre 2010 ri-trovo e partenza della fiaccolataalle ore 17:15 dal Piazzale Dar-sena, per arrivare alla chiesaBeato Giovanni XXIII alle ore18:00 dove sarà celebrata lamessa dal delegato Patriarcaledella terraferma Monsignor Fau-sto Bonini.

Al termine della funzione labenedizione di una statua dedi-cata a Papa Giovanni XXIII

Donatella Brentel

Porto Santa Margherita ospita la Via di Natale

La Lucciolata per il CRO di Aviano

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« Mi chiamo Davide Piovac-cari e sono un caorlotto in

trasferta, o meglio, in Romagnada una vita ormai, ma sono cre-sciuto in Campo Cadorna; eraabitato da quasi tutti Benatelli esi "rancurava ‘e arte" in campo e“noialtri fioi non zogar a baòn, efemene a saltar a corda”.

Il motivo di questa mia letterasono le varie "novità" di Caorle,i vari ecomostri.

La ex Bafile è una cosa a pa-rer mio obbrobriosa, si è stravol-

to il centro storico e penso chenon sono l'unico a pensarla così.

Sperando che salti fuori qual-cosa che assomigli a quel chec'era prima al posto della pe-scheria, ma fonti certe mi dico-no di no.

Via Roma... vabbè il munici-pio ne aveva effettivamente bi-sogno e male non mi sembra siavenuto; quanto ai condomini co-struiti a fianco, non sanno, sem-pre a parer mio, né di nuovo nédi vecchio.

Adesso salta fuori che al po-sto del campeggio comunale sivogliono fare alberghi.

Tombola!Al posto di una antica duna di

sabbia, l'ultima rimasta a Caorleun altro albergo? Forse è me-glio svecchiare il campeggio.

E qui mi fermo altrimenti mivien rabbia.

Solo 2 cose voglio aggiunge-re, guardando la riviera Roma-gnola da turista, diciamo così,grossi stravolgimenti negli ulti-mi 20 anni non ci sono stati senon migliore viabilità e piste ci-clabili, e nella specifico di Ra-venna la pineta e le dune sono

intoccabili. Sono state fatte sìdarsene, ma in ambiti portualigia preesistenti.

Poi alle amministrazioni ledecisioni, nonchè elogi se si èben lavorato e mazzate (verbali)nel caso contrario, ricordandoche Caorle è sul mare ed i par-cheggi sotterranei sono un ter-no al lotto, magari cercando disalvare la memoria storica deipescatori (leggi i casoni).

Scusandomi se magari ho di-vagato troppo.

PPiioovvaaccccaarrii DDaavviiddeeRomagnolo d'adozionema Caorlotto di nascita. »»

A conclusione di questoanno sicuramente nonfacile per le imprese

caorlotte, le riflessioni che le associa-zioni di categoria fanno attraverso lepagine di questo giornale non posso-no non sottolineare quali e quantesiano state le difficoltà della stagione2010.

La crisi economica, le difficoltàdelle famiglie, i sempre maggiori co-sti di gestione, la difficoltà di trovarepersonale qualificato, la necessità dicontenere i prezzi, il dover qualifica-re sempre più la nostra offerta turisti-ca e, se tutto ciò non bastasse… an-che il tempo si è messo a far le bizzerovinando buona parte dell’iniziostagione e parecchi fine settimana.

Sono state veramente tante le pro-blematiche che i nostri imprenditorihanno dovuto quotidianamente af-

frontare. Ma se tutto ciò non bastas-se a rendere particolarmente difficilequesta stagione, si è aggiunta un’ul-teriore problematica che ha appe-santito non poco le nostre giornatelavorative: I CONTROLLI.

Mai come quest’anno abbiamo as-sistito all’interno di molte attività adun andirivieni di ispettori del lavoro,ispettori dell’Inps e dell’Inail, con-trollori dell’ufficio igiene, controlloridella prevenzione e sicurezza am-bientale, controllori della sicurezzaalimentare, carabinieri del Nas, con-trollori della capitaneria di porto,guardia di finanza, vigili del fuoco,polizia municipale…quasi più con-trollori che clienti!

Non vogliamo con questo dire chenon si debba vigilare sull’osservanzadelle regole e sul fatto che questedebbano essere rispettate.

Vogliamo però sottolineare che afronte di cotanto numero di control-lori, in quale palude normativa si tro-va oggi un imprenditore che vuoleessere perfettamente in regola?

E come mai non solo in altre partid’Italia, ma anche in altre zone delVeneto, il numero dei controlli è sen-sibilmente minore rispetto al VenetoOrientale e le stesse normative tro-vano a volte diversa applicazione?

E perché in una stessa azienda inpiena attività lavorativa più enti sirecano a controllare le stesse identi-che cose?

Come Confcommercio abbiamodeciso di dire basta! Basta al diffusopreconcetto di vedere gli imprendi-tori come evasori fiscali e irrispettosidelle regole. Abbiamo perciò volutoincontrare in un convegno che si ètenuto a Caorle Lunedi 22 Novem-bre proprio tutti i nostri controllori.Alla presenza del Presidente diConfcommercio del Veneto Massi-mo Zanon e del Direttore Naziona-le di Fipe Confcommercio Edi Som-mariva, abbiamo voluto dare un for-

te segnale: ci sono diritti e doveri siaper i nostri controllori così come pernoi controllati.

Abbiamo voluto aprire un tavolodi discussione che ci possa portareinnanzitutto a non subire supina-mente questi controlli, ed anche permettere sotto gli occhi dei nostri con-trollori taluni incomprensibili atteg-giamenti.

Ci auguriamo di tracciare final-mente una strada di confronto maanche di incontro. Una strada chepossa avviare una collaborazionecon chi è preposto a controllare lenostre aziende affinchè si possa pas-sare da una mera attività sanzionato-ria anche a una vera attività di pre-venzione.

Questo convegno ha anche dimo-strato quanto sia importante il ruolosindacale di Confcommercio. Da-vanti ad una miriade di enti e di con-trollori il singolo imprenditore rischiadi essere travolto. Solo la forza del-l’Associazione può ergersi a difesadelle nostre imprese perchè solo in-sieme contiamo di più.

30021 CAORLE (VE) – Via del Leone, 12 – Telefono e Fax 0421.81712 – e.mail : [email protected]

CONTROLLORI E CONTROLLATI. Confcommercio apre un tavolo di confronto

LA LETTERA - Da un caorlotto emigrato

Caorle e la costa Romagnola

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fotografoPierluigi

Marchesan

tel. 333.9059429 [email protected]

Corso Risorgimento 37 - S. Giorgio di LivenzaCaorle/Ve - tel/fax 0421.290024

Un gemellaggio a base di prodot-ti tipici del territorio della

Valle del Chiampo, dalla trota, allacincionela, dai corgnioi fino, ovvia-mente, al piatto che unisce tutte levarie tradizioni della cucina berica,vale a dire il bacalà alla vicentina se-condo la ricetta della VenerabileConfraternita. Caorle ha accolto conentusiasmo, il 25 ottobre scorso al

Ristorante Pic Nic, i cuochi del grup-po Ristoratori della Valle del Chiam-

po, in “missione” perfar conoscere le bontàenogastronomiche e lebellezze naturalistichedella Vallata. Ad orga-nizzare il gemellaggio,la Confcommercio delMandamento di Arzi-gnano e quella diCaorle con il GruppoRistorazione TipicaCaorlotta, che ha fattovisita ai vicentini nelmaggio scorso, portan-do le proprie speciali-tà.

Per l’occasione glioperatori erano ac-compagnati, oltre chedal vicedirettore dellaConfcommercio di Vi-cenza Ernesto Bo-schiero, dal sindaco diNogarole Vicentino,dall’assessore del co-mune di MontecchioMaggiore Claudio Be-schin, che ha tenutoanche un apprezzatointervento sulle ric-chezze naturalistiche estoriche della Valle delChiampo.

Ad accogliere ilgruppo dei vicentinic’era il sindaco di Caor-le Sarto, gli assessoriAntelmo e Zanon e ilpresidente dell’AptCaorle-Bibione.

Al Ristorante Pic Nic i cuochi vicentini della Val Chiampo

Gemellaggio con Arzignano

Laura Ongaro pluripremiataalla 51ª MIG di Longarone

Eccezionale exploit di Laura Ongaro dellagelateria “Casa del Gelato” alla 51ª edizionedella MIG – Mostra Internazionale del Gela-to Artigianale, svoltasi nei giorni scorsi aLongarone e considerata la più importantemanifestazione mondiale in questo settore(23 mila visitatori da 40 paesi stranieri).Laura si è classificata quarta assoluta nel pre-stigioso concorso”Coppa d’Oro”, e si è ag-giudicata il premio speciale come migliorpartecipante “Under 30”. Nella foto Laura èfesteggiata dai genitori e dal maestro gela-tiere e intagliatore Bepo Tonon della Ca’ Lo-zio di Piavon (Tv).

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UN CUN CAAORLORLOOTTTTO O PER LPER L’IT’ITALRUGBALRUGBYY

RRuuggggeerroo TTrreevviissaann ccoonn llaa mmaagglliiaa aazzzzuurrrraa ddeellll’’IIttaalliiaassttaa ddiissppuuttaannddoo iill SSeeii NNaazziioonnii ddii ccaatteeggoorriiaa UUnnddeerr2200Un altro giovane di Caorle si mette in assoluta evidenza ai massi-

mi livelli nazionali ed internazionali. Si tratta di Ruggero Trevisan, 20anni il prossimo 12 marzo, giocatore di rugby che milita nel l’Orved

San Donà di A1 edè già una promessaa livello di Naziona-le azzurra.

Dopo aver regi-strato la sua parte-cipazione nel giu-gno 2009 ai Mon-diali Under20 inGiappone, oggi ciritroviamo con unatleta già sulla cre-sta dell’onda.

Il suo è un talento nato molto presto: a soli sei anni, infatti, Rug-gero ha iniziato ad avvicinarsi al rugby, sulle orme del papà Sandroe la squadra degli Amatori Rugby San Donà lo ha subito reclutato.E dopo soli due anni è arrivato già il primo riconoscimento: la vitto-ria del Trofeo Topolino nella categoria Under 8. Una vittoria che Rug-gero è riuscito a ripetere, anche se in differenti categorie, nel 2003e nel 2004.

Poi la chiamata della Nazionale Under 18 nel 2006 e la partecipa-zione al campionato Sei Nazioni sia nel 2008 che nel 2009, anno deiMondiali in Giappone.

“Nasce centro, si sviluppa ala e viene schierato estremo. Piedeeducato, buona visione, fisico all’altezza, paura zero”, scrive di luiMatteo Brega nel sito Sportmediaset presentando il Sei Nazioni U20.

In questo avvio di 2010, Ruggero Trevisan è entrato da titolare nelXV Azzurro allenato da Andrea Cavinato, nel ruolo di estremo, dis-putando finora le gare contro l’Irlanda, l’Inghilterra (disputata il 12febbraio a San Donà di Piave) e la Scozia.

SSTTAAGIONE DI PREMIGIONE DI PREMIUUnnaa CCiittttàà cchhee ddiivveennttaa sseemm--pprree ppiiùù ffaammoossaa,, aapprree ii ssuuooii

oorriizzzzoonnttii aallllee eecccceelllleennzzeeeeccoonnoommiicchhee ee ccuullttuurraallii

Una significativa serie di attestazio-ni al merito.Premio Città di Caorle all’albergato-re pioniere del turismo; PremioMazzarotto allo sviluppo del turi-smo; Premio CaorleMare a perso-nalità ed artisti che rendono grande

il Veneto nella cultura, nello sport, nell'arte, nel suo naturale abbi-namento all’enogastronomia (nella foto sopra - vedi servizio a pag.15).E poi altri onori ai turisti famosi (Pietro Piller Cottrer da parte dell’-Hotel Sara). Mettiamoci anche i prestigiosi riconoscimenti a livelloeuropeo conseguiti dal Centro Vacanze Pra’ delle Torri (Superplatzdell’Adac dalla Germania, Alan Rogers dall’Olanda). Insomma, unamesse di riconoscimenti che presentano la nostra città su un presti-gioso piedistallo. Una cosa inusitata fino a qualche decennio fa.Ma adesso sembra quasi che Caorle voglia celebrarsi, valorizzandole proprie eccellenze, e al contempo dimostrare il proprio orgoglio dicittà turistica di primo livello che guarda al contesto nazionale ed in-ternazionale per dare merito a chi si impegna nella cultura, nell’ar-te, nello sport. E chi riceve questo riconoscimento, se ne fa fregioproprio in quanto proveniente da Caorle, città che nell’ultimo de-cennio si è conquistata un ruolo da prima protagonista nel contestoveneto e internazionale.Anche questa è una nuova responsabilità di cui non possiamo cheandarne fieri.

UNA NOUNA NOTTTE PER LTE PER L’ES’ESTTAATETELLaa ssttaaggiioonnee,, ddooppoo ll’’eessoorrddiioo ddii PPaassqquuaa ee 11°° MMaaggggiiooffiinnaallmmeennttee hhaa iinniizziioo ccoonn AAsscceennssiioonnee ee PPeenntteeccoossttee

E’ con la prima Notte Bianca, quella del Gusto, che salutiamo l’esta-te 2010.Il gran numero di tu-risti, in prevalenzaAustriaci e Tedeschi,presenti a Caorle perle festività tradizio-nali dell’Ascensionee Pentecoste - mapoi si aggiungerannoanche la Trinità e ilChorpus Domini nel-le settimane succes-sive - godranno diun’accoglienza dav-vero speciale, col-laudata abbondante-mente nelle edizionidello scorso anno,

quando le Notti Bianche furono ben tre, e tutte disuccesso.Un prezioso complemento turistico, questa manife-stazione, che vede molti operatori del centro stori-co e delle zone limitrofe, nonché delle spiagge, da-re il meglio di sé - investendo anche il loro denaro- per accogliere con una festa di musica e degusta-zioni i nostri ospiti più affezionati, auspicando chequesta stagione 2010 - che tra l’altro celebrerà an-che la quinquennale Processione per mare dellaMadonna dell’Angelo, il 12 settembre, confermi leaspettative di tutti, ovvero una tenuta dell’econo-mia primaria della nostra città e della regione.

Aprile

Marzo

Maggio

Il Il 20102010con le con le

PRIME PPRIME PAAGINEGINEdidi

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CCAAORLE BORLE BASKET ASKET PRPROMOSSO IN BOMOSSO IN B

SSttoorriiccoo ttrraagguuaarrddoo ppeerr LL’’EEuurroommoobbiill,, cchhee iinn ffiinnaallee ppllaayy--ooffff ssuuppeerraa MMaarrgghheerraa..

EE iill PPoorrttooggrruuaarroo CCaallcciioo ccoonnqquuiissttaa llaa SSeerriiee BBE’ l’apoteosi dello sport. Mentre aspettiamo l’avvio dei Mondiali diCalcio in Sudafrica, celebriamo la promozione in serie B del Porto-gruaro Summaga Calcio, e soprattutto la promozione in serie B del-l’Euromobil Basket Caorle BVO, ottenuta grazie alla vittoria nei play-off della C1.E se non possiamo non rimanere particolarmente colpiti e ammiratidalla incredibile conquista della Serie B dei granata del Portogruaro,che apre così prospettive di grande rilievo nel panorama calcisticonazionale, ci sentiamo altrettanto soddisfatti per il tanto atteso sal-to di categoria dei nostri gialloblu: un traguardo a lungo cercato evoluto, da ben 25 anni, e oggi finalmente divenuto realtà.

Merito di Giovanni Teso, coach competente e vincente, merito diCharly Stefano Teso, veterano di lusso e “obbligato” a rilevare i gra-di dal nostro Ivan Gusso, capitano non giocatore a causa di un lun-go infortunio che purtroppo ne pregiudicherà la carriera. Merito diCossa e di tutti i giocatori, ma anche della società e di un pubblicofedele e finalmente felice per il traguardo raggiunto.

E’E’ FINALMENTE FINALMENTE ARRIVARRIVAATTAALL’ES’ESTTAATETE

DDooppoo iill mmaalltteemmppoo,, eeccccoo iill ggrraann ccaallddoo.. TTaannttii ii ttuurriissttii iinnvvaaccaannzzaa mmaa llaapprriimmaa ppaarrttee ddiissttaaggiioonnee sseeggnnaauunnaa ppaarrtteennzzaa aa rriilleennttooLa crisi internazionale siè fatta sentire anchenel settore del turismo.Non si può infatti na-scondere che in questaprima parte di stagionebalneare le presenzesiano state inferiori agli

anni scorsi.Non sono ancora disponibili i dati ufficiali dell’Apt, ma ascoltando leimpressioni di albergatori e commercianti, la situazione è piuttostoevidente: un calo significativo negli arrivi soprattutto nelle festivitàdi Ascensione e Pentecoste. A ciò si aggiunge l’altrettanto preoccu-pante conferma che chi va in vacanza di questi tempi ha sensibil-mente ridotto il budget di spesa. Il maltempo ha pesantemente influito sui mesi di maggio e giugno,ma finalmente è arrivato il gran caldo di luglio e i turisti sono comesempre numerosi.Serve però trovare correttivi a questo trend, perché non può esse-re il solo meteo a decidere le sorti di un’economia fondamentale perla nostra città.Ma intanto godiamoci queste giornate lunghe e calde, proiettati inuna stagione balneare che vede Caorle ancora protagonista con lesue spiagge che infondono piacevole e contagiosa allegria, con pro-poste di richiamo e splendide serate di intrattenimento nei locali.

AAGOSGOSTTO O SOSOTTTTO LE SO LE STELLETELLE

SSppeettttaaccoollaarrii mmaanniiffeessttaazziioonnii ddii ddaannzzaa,, mmuussiiccaa,, iinnttrraatttteenniimmeennttoo iinn aatttteessaa ddeellllaa NNoottttee ddii FFeerrrraaggoossttoo

ccoonn ii FFuuoocchhii dd’’aarrttiiffiicciiooLuglio lascia un prezioso testimone al mese più caldo dell’estate.In Piazza Sant’Antonio si è svolta la manifestazione “Calici di Stelle”(nella foto di Pierluigi Marchesan/Central Photo) con ballerini di fa-ma internazionale, a conclusione dello stage di sette giorni promos-

so dal Team Diablo, la più importante scuola di danza sportiva almondo con 700 coppie di ballerini italiani e stranieri. Una manife-

stazione (ne parleremo nel prossimo numero diCMM) che dà lustro a Caorle in un’arte affasci-nante e ancora tutta da scoprire. Sul palco, gra-zie all’interessamento organizzativo di SoniaGobbato, assieme a quaranta ballerini che han-no insieme preparato le coreografie di un musi-cal, si sono esibiti nientemeno che i campioni delmondo Claudia Köler e Benedetto Ferruggia,nonché Raimondo Todaro e Umberto Gaudino,protagonisti della trasmissione televisiva “Ballan-do con le Stelle” .E già Agosto si presenta con eventi di spettacoloe attrazioni di grande interesse, sia in campo cul-turale, sia musicale e nell’intrattenimento inspiaggia e nelle zone turistiche del litorale.

Giugno

Luglio

Agosto

Maggio

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IN FESIN FESTTA CA CON LA ON LA MADONNA DELLMADONNA DELL’ANGEL’ANGELOO

IInniizziiaattii ccoonn llaa PPeerreeggrriinnaattiioo MMaarriiææ ii ssoolleennnnii ffeesstteeggggiiaammeennttii cchhee ccuullmmiinneerraannnnoo nneellllaa

PPrroocceessssiioonnee ppeerr mmaarree ddoommeenniiccaa 1122 sseetttteemmbbrreeCon la Pere-

grinatio Mariæè iniziato, sa-bato 28 ago-sto, il periododi solenni ce-lebrazioni del-la quinquen-nale Festa del-la Madonnadell ’Angelo,che culmine-ranno con laProcessione per mare domenica 12 settembre. La città è già gran-demente addobbata, i pescherecci sono tirati a lustro, le case e levie dove transiterà il corteo con l’effige della Vergine sono decoratecon bandiere e nastri nei colori mariani, bianco e azzurro. La festasarà indimenticabile.

Ma ancor più significativo sarà, quest’anno, il cammino che la sta-tua della Madonna dell’Angelo compirà nelle comunità caorlesi, nel-le parrocchie del vicariato e in particolare quelle della laguna. Pro-prio dall’Isola dei casoni è iniziato il percorso a bordo della grandecaorlina, in una giornata di tempo nella quale sembrava che la solaluce splendente fosse quella della Madonnina tra i suoi pescatori.

E la sera i sommozza-tori hanno condotto infiaccolata al santuariouna icona mariana perricordare il prodigioso ri-trovamento dell’anticaeffige avvenuto nel VIIsecolo.

La storia e la culturadi Caorle e dei Caorlottiè questa.

LA PRLA PROCESSIONEOCESSIONEPIÙ GRPIÙ GRANDE E BELLAANDE E BELLA

IInn 115500 mmiillaa aallllaa qquuiinnqquueennnnaallee FFeessttaa ddeellllaa MMaaddoonnnnaaddeellll’’AAnnggeelloo.. LLaa cciittttàà aaddddoobbbbaattaa,, iill ccoorrtteeoo ddii

ppeesscchheerreeccccii ccoonn iill PPaattrriiaarrccaa SSccoollaaCaorle è stata veramente “Felix” nelle giornate che hanno precedu-to e culminate nella grandiosa festa quinquennale della Madonnadell’Angelo, e in particolare domenica 12 settembre quando un tri-pudio di persone - più di 150 mila - innumerevoli folle di pellegrini eturisti, si sono mescolate ai Caorlotti per portare in solenne proces-sione per le vie del centro - in una città addobbata e imbandierataall’inverosimile - e per mare l’effige della Madonna dell’Angelo, ca-ra ai pescatori e a ciascuno, credente o meno.Soddisfazione per la perfetta organizzazione di un evento che, an-che a distanza di settimane, rimane negli occhi e nel cuore di tutticoloro che hanno accompagnato, dal mare o da terra, il corteo e lasplendida caorlina grande. Un seguito il quale partendo dal porto pe-schereccio, lungo il canale dell’Orologio costellato di fedeli assiepatisugli argini, dalla foce del fiume Livenza è giunto in mare, dove l’at-tendeva una teoria di pescherecci carichi di gente e addobbati a fe-sta, che l’hanno salutata e accompagnata fino allo sbarco nella Sa-chéta, dove il cielo del tramonto si è aperto lasciando che un “ulti-mo raggio di sole” illuminasse l’effige sacra e i pescatori che la ri-portavano alla sua casa.Poi, la sera, un incendio di fuochi colorati nel cielo e nel mare, persalutare e ringraziare tutti di aver onorato questa giornata memo-rabile.E nell’anima rimangono le parole di Mons. Giuseppe Manzato e delCardinal Patriarca Angelo Scola, egli stesso concittadino, che hanno

invocato per lanostra comu-nità la benedi-zione del Si-gnore, consa-crata alla be-nevolenza diMaria, “ricor-dandosi dellasua Misericor-dia”.

Il Il 20102010con le con le

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Settem

bre

Ottobre

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di Jessica Gusso

CCon gli occhi di un turistama anche con quelli di unostudente che all’università

passa la maggior parte del suotempo, per tornare in piantastabile l’estate e ritrovare la pro-pria cittadina cambiata. Cosìvogliamo fare i conti con la no-stra Caorle e con i molteplici in-terventi e novità che l’hanno in-vestita, rinnovata... In meglio ?

Eccoci a passeggio per il no-stro lungomare nel luglio del1990... Niente scogli scolpiti,nessun ecomostro ma un par-cheggio ghiaioso, una piazza delduomo con una scura pavimen-tazione di porfido su due livelli,il cimitero vecchio tutto trasan-dato, di fronte alla Madonninasolo muracci grigi.

A Porto Santa Margherita in-vece niente piscina, nessuna pi-sta ciclabile che attraversa Alta-nea.... E nessuna Altanea!

Da quel “lontano” 1990 moltecose sono state fatte, opere chehanno dato un nuovo aspettoalla nostra città.

Solo nell’ultimo anno l’inau-gurazione del nuovo Municipiocon parcheggio su due piani in-terrati e del relativo complessoedilizio. Il nuovo distretto so-cio-sanitario dell’Asl 10.

La nuova pavimentazione inVia Roma e tratto confluente diRio Terrà dove imponente cam-peggia la ex scuola Bafile re-staurata, dotata di piazzetta e

parcheggio ad un piano interra-to.

In campo del duomo è statocreato un nuovo ambito: PiazzaVescovado, che comprende un

porticato in luogo dell’ex chiesadi San Rocco (su cui sorgevauna vecchia caserma dei Cara-binieri e poi Vigili urbani), di-rimpetto a quella che un tempofu la Casa del Fascio e poi allog-gi popolari, vent’anni fa restau-rata e divenuta Centro Civico esala del Consiglio Comunale.

Anche il santuario della Ma-donna dell’Angelo ha avuto ilsuo bel restauro radicale che neha dato una fisionomia più or-dinata (ma non necessariamen-te più bella rispetto a prima).

Intanto, sempre in centrostorico, campeggiano due enor-mi gru per i lavori di demolizio-ne dell’antica Pescheria, al po-sto della quale sorgeranno pa-lazzi di appartamenti, uffici enegozi, ed anche il nuovo mer-cato ittico comunale.

Il mercato ittico, nel frattem-po, è stato trasferito a Sanso-nessa nell’ambito del Bacinocomunale di alaggio e varo perla flotta peschereccia.

Ma sul versante interno delcanale Varrogio, è sorta anchela Darsena dell’Orologio, conuna nuova viabilità in Riva deiBragossi ed una serie di par-cheggi a raso ed il nuovo par-cheggio multipiano in viale deiTropici.

Non si è realizzato, invece ilsecondo accesso al Capoluogo,che proprio qui dovrebbe con-fluire.

All’entrata di Caorle, oltre alnotevole sviluppo del rione di

Sansonessa, anche l’acquisizio-ne della ex azienda agricolaChiggiato per collocarvi (in fu-turo...) il museo nazionale di ar-

cheologia del mare, assieme al-la sede della Polizia Municipalee dell’Apt.

Anche Via Traghete-CorsoChiggiato ha visto un esteso in-tervento di urbanizzazione, conabitazioni destinate in gran par-te alla residenza stabile.

In vent’anni anche il grandesviluppo di Lido Altanea, doveun tempo c’erano solo campi disoia oggi sorge una località turi-stica fatta di residences, cam-

peggio, nuovi alberghi. A ridos-so di Porto Santa Margheritaecco sorgere la nuova chiesaparrocchiale e la piscina comu-nale.

Non meno significativo l’in-tervento di rinaturalizzazione diValle Vecchia, operato da Vene-to Agricoltura, che ha riportatol’acqua in parte dei terreni bo-nificati, con anche la realizza-zione del MAV, il museo am-bientale a Valle Vecchia.

Insomma, ce ne sono state dimodifiche, di opere urbanisti-che realizzate.

Eccovi un altro mini-elencodi opere realizzate:

√ Biblioteca civica in viaGramsci;

√ Ristrutturazione dell’exmacello in Strada Nuova, dive-nuto sede di associazioni varie;

√ 30 km di piste ciclabili traCapoluogo e Duna Verde, piùtratti arginali verso la Laguna, ein zona Orologio;

√ Piste di pattinaggio;√ Aiuole e oasi verdi in spiag-

gia;

√ Aeroporto velivoli leggeri;√ Nuova viabilità in Riva dei

Bragozzi;√ Parco del pescatore e orti

per anziani;√ Impianti sportivi di calcet-

to-tennis “Nuova Caorle”;√ Arena per spettacoli nei

giardini di Piazza Veneto√ Centro ricreativo per anzia-

ni S. Pertini;√ Ristrutturazione del centro

parrocchiale “Giovanni XXIII”.

Nell’immediato futuro, pre-sto vedremo sorgere nel cuoredi Caorle due nuovi edifici ai la-ti del porto peschereccio, in luo-go della vecchia Pescheria, maanche due edifici turistico resi-denziali con complesso well-ness e giardini in Piazzale Co-lombo.

Imminente anche l’avvio deilavori per il nuovo Polo Nauticoa Sansonessa.

E questo è ancora niente se siconsiderano il potenziale svi-luppo urbanistico previsto dalPAT, il nuovo piano regolatorein fase di approvazione in que-sti mesi, che cambierà ancorpiù significativamente il nostroterritorio (sono previste tra l’al-tro 4 grandi darsene, residencesterra-mare a Porto Santa Mar-gherita, un campeggio a Brussa,strade, ponti e sottopassi...).

Peccato solo che nella granparte dei casi si siano costruiticontenitori senza... contenutisociali e culturali, e Caorle d’in-verno abbondi soltanto di bar.

E i giovani continuano a cer-care fortuna altrove.

QQUUAANNTTII LLAAVVOORRII IINN VVEENNTT’’AANNNNII......Com’è cambiata la nostra città !

33 Caorle 2010

Page 34: Caorle 2010

VV II VV II VV II VV II LL AA CC II TT TT ÀÀLL AA CC II TT TT ÀÀSS UU DD UU EESS UU DD UU EERR UU OO TT EERR UU OO TT EE

RIVENDITRIVENDITORE ORE AUTAUTORIZZAORIZZATTOOSCOOTER Aprilia

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CICLI BianchiAtalaWhistleUmberto DeiAurora

ESPOSIZIONEESPOSIZIONEPiazza L. Da Vinci, 10

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Page 35: Caorle 2010

È un momento davvero positivo peril mondo del calcio a Caorle.

Grazie all’incredibile promozione inSerie B del Portogruaro, lo stadio diCaorle ospita, il sabato pomeriggio, legare interne della formazione Prima-vera granata - nella quale milita ancheil giovane caorlotto Brichese. Neiprossimi mesi al Chiggiato, tra le altre,scenderanno in campo anche le for-mazioni Primavera di Milan e Inter.

E poi c’è il Caorle di Nicola Gallo, aivertici della 1ª Categoria, che dopol’exploit dello scorso anno, giunto se-condo (miglior risultato degli ultimivent’anni) con uno score da record divittorie consecutive, quest’anno è par-tito altrettanto benecon 7 vittorie nelleprime 7 gare.

Ma oltre alla dimensione agonistica,c’è anche un calcio fatto di passione eaggregazione, come quello propostoin occasione della festa del Caorle Ju-ve Club sabato 11 dicembre, alla qualesono stati invitati alcuni grandi cam-pioni bianconeri del passato. E se lo

scorso anno ospite d’onore fuFranco Causio, quest’annoprotagonisti sono stati DinoBaggio, Marino Magrin, GigiDe Agostini e il sempre accla-mato Gianfranco Zigoni, Caor-lotto per amore verso la nostracittà, radunati da Luciano Sa-vian e dal direttivo bianconeroguidato da Nicola Soncin. Nel-la palestra “E. Fermi” si sonorimessi in pantaloncini e scar-pette ed hanno affrontato laformazione delle Vecchie Glo-rie del Caorle, dimostrandoancor oggi di quale pasta sianofatti i campioni della Juve e della Na-

zionale. E come loro ilduo musicale Jalisse,che ha dato il proprioappoggio alla manife-stazione, cantandodue brani tra i più fa-mosi. Gli ospiti sonostati poi intervistati inun talk-show dal gior-

nalista Alberto Nuvola-ri, presidente venetodell’Ussi.

Ma, una volta spoglia-ti gli abiti del professio-nista e campione, restal’umanità dell’uomo, an-cora innamorato di unpallone da calciare in re-

te e sempre pronto a rispondere al ri-chiamo di amici appassionati e tifosicome quelli di Caorle, che hanno altre-sì devoluto alle popolazioni alluviona-te del Veneto una somma derivantedalle iscrizioni alla cena sociale pressoil Ristorante Duilio.

F erve l’attività del Rugby Educativo Caorle, che continua nellosviluppo delle attività e programmi parallelamente al calenda-

rio scolastico.La pausa estiva ha

permesso per il secondoanno consecutivo l’orga-nizzazione di un campusestivo nella località diTramonti di Sopra. Unluogo ideale, immersonel parco naturale delleAlpi Friulane, dove sonostate organizzate tre set-timane di attività ludicosportive. Si è ripetutol’entusiasmo della primaedizione con la parteci-

pazione di 180 bambini provenienti dalla nostra Asso-ciazione Sportiva di Caorle, dal Veneto e da moltissi-me Regioni Italiane.

Alcuni bambini quest’anno sono passati ad una categoria mag-giore di età, l’Under 14, e come prefissato negli obiettivi del RugbyEducativo Caorle, dopo le attività di sensibilizzazione, di conoscen-

za del gioco minirugby sono stati accompagnati e tes-serati nella Società Rugbystica Sandonatese, emergo-no tra questi : Tazio Zoldan, Daniele Draicchio e Leo-nardo Serena.

Con gli Istituti Comprensivi di Caorle e Santo Stinodi Livenza sono avviati i percorsi di affiancamento al-le lezioni scolastiche con nostro tecnico per l’educa-zione motoria e conoscenza al gioco del minirugby,aderente al programma Federale ed approvato dalMinistero della Pubblica Istruzione. Plessi aderentiall’iniziativa le primarie Palladio, Vivaldi di Caorle eSan Giorgio di Livenza, la De Amicis di La Salute diLivenza e la secondaria inferiorie Palladio di Caorle.

Domenico Danzo – [email protected]

SSSSPPPPOOOORRRRTTTTCalcetto tra Vecchie Glorie e cena da Duilio

Grande festa Juve Club

Rugby Educativo CaorleSviluppa le attività parallelamente al calendario scolastico

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Un anno esaltante, il2010 per il BasketCaorle. L’Euromobil

BVO ha infatti conquistato laSerie B Dilettanti grazie al suc-cesso nei play-off. La finalissi-ma a Marghera ha sancito lasuperiorità della formazionegialloblu che dopo diversi annidisputati ai vertici della C1 haraggiunto quel traguardo chetutto l’entourage, il presidenteGiovanni Tamai in testa, so-gnava e inseguiva.

Ed eccoci ora alle prime bat-tute di una Serie B che si pre-senta sicuramente ricca di contenuti tecni-ci e soddisfazioni per Caorle. Una squadracostruita per ben figurare, si sta rivelandouna delle possibili protagoniste. Alla guidatecnica il nuovo coach Mauro Seno, incampo il ritorno diFede Franceschin maanche il giovane feno-meno maltese dellaBenetton, il 19enneSamuel Deguara, de-stinato, dopo un ro-daggio a Caorle, apassare presto al topteam di Treviso e ungiorno, glielo augu-riamo di cuore, nel-l’NBA. Per Caorle,aver avuto la possibi-lità di accogliere eammirare un giovane

simpatico e modesto, sarà stato un motivodi orgoglio.

Ma veniamo a questa Serie B, nella qua-le milita anche una nobile decaduta, quel-la Fortitudo Bologna che ha nel suo pal-

maès 35 campionati disputati inA1, Campione d’Italia nel 2000 e2005, Coppa Italia nel 1998, Su-percoppa nel 1998 e 2005, poifallita e ripartita dalla C Dilettan-ti, ma già destinata a risalire velo-cemente ai vertici italiani.

Ma torniamo a noi. Dopo uninizio di campionato al fulmico-tone che ci ha visto respirare peralcune giornate aria di altissimaclassifica, siamo incappati in unpaio di sconfitte casalinghe con-secutive (Bassano e Fortitudo)che ci hanno fatto ritornare con ipiedi per terra.

In effetti eravamo partiti consci delle dif-ficoltà che un campionato con 3 retroces-sioni dirette (più una quarta che uscirà daplay-out) può riservare ad una neo pro-mossa come noi, e non ci aspettavamo di

certo di avere 10 punti dopo solo7 domeniche.

Ad onor del vero c'è anche dadire che nel mese di novembre sisono susseguiti una serie di in-fortuni che ci hanno costretto adavere delle rotazioni molto cortenelle partite e ad allenarci in for-ze ridotte durante la settimana.

Ora che i vari Pettarin, Gobbo,Valesin e Principe sono ritornatiad allenarsi a pieno ritmo, con-tiamo di ricominciare da doveavevamo lasciato, ovverosia dal-le vittorie.

FORZA CAORLE !!

ATTREZZATUREPER LA RISTORAZIONE

ARREDAMENTI E REFRIGERAZIONEAAuugguurraa

ai Clienti, Operatori Turistici e Amici Sportivi

Via dell’Artigiano, 10 CAORLE (Venezia)Tel. [email protected]

BASKET CAORLE - Grande entusiasmo per la splendida promozione

Euromobil già protagonista in B

BBuuoonn NNaattaallee ee FFeelliiccee AAnnnnoo NNuuoovvoo

Samuel Deguara schiaccia a canestro contro la Fortitudo Bologna.

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Domenica 28 novembre, da-vanti al grande pubblico che

gremiva gli spalti del Palamare diCaorle in occasione della partitis-sima BVO Euromobil Caorle con-tro la Fortitudo Bologna, si è te-nuta la presentazione delle squa-

dre giovanili del Basket VenetoOrientale, ed è stato presentato ilnuovo sponsor del "Progetto Gio-vani Pool BVO", la Banca SanBiagio del Veneto Orientale.

Più di 300 ragazzi e ragazze,provenienti dalle società di ba-sket di Caorle, San Stino, AnnoneVeneto e Concordia Sagittaria,hanno sfilato e si sono schierati inmezzo al campo in un mix di co-lori ed entusiasmo, nello spiritodella collaborazione e dell'amici-zia. La collaborazione tra gli atletidel Pool BVO, giunta al secondoanno di attività, sta dando i suoi

frutti sia a livello di numeri (sia-mo giunti a circa 500 tesserati)che a livello agonistico. Segnalia-mo le belle prestazioni di iniziostagione delle squadre giovaniliUnder 19, Under 17, Under 15,Under 13 ed Under 12, tutte tar-

gate Caorle-San Stino, che stannooccupando posizioni di verticenei rispettivi campionati ed ilproliferare di validi atleti nei set-tori minibasket di Caorle, San Sti-no, Annone Veneto e ConcordiaSagittaria, dai quali nascerannogli atleti del futuro.

Il BVO, assieme al Comitatodella FIP di Venezia, organizza ilprossimo 17 Aprile, per il terzoanno consecutivo, la più grandefesta del minibasket del Trivene-to, presso il Palaexpomar di Caor-le.

[email protected].

IL SETTORE GIOVANILE DEL BVO-CAORLE

Tutti i nostri giovani

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di Mirka Bergantin

CC on una mostra dedicata aGiancarlo David è stato inau-

gurato il nuovo spazio espositivodel Centro Culturale Bafile, allesti-mento di elevata qualità estetica,iniziato lo scorso 3 luglio e conclu-sa il 3 ottobre 2010.

Promossa dall’Associazione Cul-turale “Amici di Tubo”, la mostraretrospettiva “Giancarlo David –l’artista e l’uomo” ha dato l’oppor-tunità a tantissimi suoi compaesa-ni e ai tanti ospiti di Caorle di co-noscere questo eclettico e raffinatoartista scomparso sette anni fa e diammirare le opere pittoriche da luirealizzate. Nelle sale espositive delpiano terra erano presenti opererelative al periodo dal 1966 al1976, nel piano superiore quelledal 1977 al 2003.

Le novantacinque opere esposte,scelte con particolare sensibilità eattenzione tra le circa cinquecentocatalogate create da GiancarloDavid, hanno ricostruito il percor-

so artistico, caratterizzato da unversatile linguaggio pittorico, di unartista amato e stimato dai suoiamici e concittadini e profonda-mente legato alla sua terra. Ricor-rente nei suoi lavori, soprattuttodegli ultimi anni, è il tema del pae-saggio marino: le suggestive vedu-te della spiaggia d’inverno o la sab-bia assolata di Brussa, interpretatecon abile padronanza tecnica.

Erano presenti anche le sue deli-cate nature morte con fiori, in par-ticolare le ortensie dalle forme indissolvimento e dai colori tenui,espressione artistica che rivelaquella malinconia creativa propriadi un artista.

Non sono mancati in mostra al-cuni ritratti dei suoi familiari eneppure i fogli dai suoi taccuini suiquali Giancarlo, con veloci tratti dimatita, riportava tutto ciò che col-piva il suo occhio cogliendo parti-colari anche i più invisibili.

A far strada al visitatore tra unasala espositiva e l’altra lungo i cor-ridoi è stata una ricca, e scono-sciuta a molti, rassegna di autori-tratti che hanno reso percepibile eviva la presenza di Giancarlo allaprima mostra antologica che il suopaese ha voluto dedicargli.

In questa esposizione non eranopresenti i numerosissimi disegni eincisioni realizzati negli anni, poi-ché i curatori, e amici dell’artista,si riservano ad una futura rasse-gna l’opportunità di rendere pub-bliche anche queste espressioniartistiche con l’intento di far cono-scere le molteplici sfaccettaturedella sua creatività.

I numerosi visitatori hanno avu-to inoltre l’occasione di approfon-dire la conoscenza dell’opera e del-la vita di Giancarlo David attraver-so il catalogo della mostra nel qua-

In esposizione per 3 mesi le opere dell’artista caorlotto. Retrospettiva degli anni dal 1966 al 2003

La Bafile apre con una mostra su Davidle è stata documentata anche la sua attività di do-cente al Liceo Artistico di Treviso e di restaurato-re nella cooperativa Diemmeci, da lui fondata conalcuni amici, nel 1989.

I rinnovati spazi dell’ex scuola Bafile, aperti e lu-minosi, hanno ospitato le opere di David valoriz-zandole, potenziando, se possibile, la loro forzacomunicativa, senza mai sacrificarle… quegli stes-si spazi che molti anni prima erano semplici aulescolastiche affollate da studenti di molte genera-zioni e che hanno visto crescere anche un giova-nissimo studente con la passione per l’arte.

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di Gaetano Bandolin

Q uando il direttore di questa rivi-sta, Flavio Ineschi, mi ha chiestodi esprimere un pensiero su Sil-

vio Marchesan, perché mi ritiene un suoamico, mi sono sentito onorato, infattiSilvio ogni giorno con la sua saggezza e“la sua banca memoria” della storia e del-le tradizioni di Caorle mi dà sempre piùesperienze e conoscenze.

Parlare di lui, della sua umanità e leemozioni che dona non è semplice.

Prima di tutto sono un ammiratore delSilvio pittore ed artista e le sue opere so-no sicuramente l’espressione più comu-

nicativa della nostra città che lui amacon fervore.

Spesso ci troviamo e ogni volta dalui apprendo qualcosa di nuovo, è co-me una “anagrafe” per la conoscenzadelle famiglie e di ogni momento cheCaorle ha avuto dalla grande e digni-tosa povertà prima della guerra aglianni attuali nei quali i valori, come luidice, stanno sempre più scomparen-do dimenticando cosa eravamo ed isacrifici del passato.

A me, proveniente dalla “campa-gna”, non sempre è facile comprende-re le difficoltà del vivere dei suoi tem-pi perché a casa mia la “gallina” ed il“maiale” non erano un privilegio e

l’orto era sempre ben for-nito, mentre per lui bam-bino, con un padre mortogiovane ed una famiglianumerosa, quello che perme era una normalità,per il suo vivere era un

lusso che non semprepoteva permettersi e co-me lui molte famiglieche vivevano di pesca.

Quando mi raccontala sua storia di “garzonedi valle”, di pescatore, divigile e poi di commer-ciante, sempre con ungrande Amore per lapittura e per la sua cit-tà, mi sorprende perché, co-me da grande “capo di tri-bù”, anche da lui puoi ricava-re insegnamenti per il futuro.

Non è mai vanitoso e quan-do qualcuno lo chiama Mae-stro ironizza e ti sorprende

con uno schivo sorriso. Con lui ho scoperto il gusto di os-

servare un luogo e scoprire i partico-lari e le bellezze che ogni luogo ti do-na.

Il cason, la grea, il broeto, il fo-gher, il fuoco e gli amici veri sonomomenti indimenticabili di un per-sonaggio che ti avvolge con la suasimpatia ed umorismo.

Annovera tra i suoi amici grandiartisti che continuano a far epocacon le loro opere esposte nelle piùimportanti gallerie al mondo.

Voglio così sottolineare anche ilSilvio pittore che con i suoi quadri

dai colori brillanti, esposti in diversi Pae-si (per quanto io so, nell’ufficio del Se-gretario delle Nazioni Unite a Ginevra enella casa reale della regina Paola di Lie-gi in Belgio), fornisce una testimonianzaindiscutibile di Caorle con i suoi colori ele sue suggestioni. - ©

Nelle sue tele la poesia del colore con un grande amore per la pittura e per la sua città

Silvio Marchesan: il Pittore di Caorle

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D i definizioni sul conto di questa Cit-tà ne avevamo sentite tante: magni-

fica, fantastica, romantica, incredibile,unica, irripetibile, sensazionale, incom-parabile e tantissime altre che non citia-mo per motivi di spazio. Ma tra tuttiquesti aggettivi su Venezia uno davveromancava, almeno nell’ambito di unapubblicazione tema-tica: strana.

Quale può essere ilviatico per definire“strana” una Città che(crediamo non a tor-to) viene definita inassoluto come “la piùbella del mondo”?Forse la voglia di la-sciarsi finalmente an-dare a “due chiac-chiere (non piagnu-colose) sulla Città assieme a compagnidi ventura, veneziani e non”, come spie-ga Fabrizio Olivetti, ideatore, progetti-sta grafico e illustratore del volume “Ve-nezia, strana Città” i cui testi sono staticoordinati e curati dal giornalista e sag-gista lagunare Riccardo Petito.

Un modo per scandagliare la Cittàattraverso le sensazioni e le emozioni dichi la vive tutti i giorni davvero dall’in-terno, lontane pertanto dall’immaginestereotipata che spesso si incontra nella

miriade di lavori editoriali usci-ti negli anni. “Venezia, stranacittà”, edito da Cicero Editoreper conto di Grafiche Venezia-ne, storica tipografia venezianache in prima persona ha pro-mosso l’operazione per farneun omaggio alla Città, è in pra-

tica un contenitoredi “Idee” sulla Vene-zia contemporanea,interventi e possibilispunti di riflessioneproposti da un grafi-co, un filosofo, scrit-tori, giornalisti, pro-fessori, professioni-sti, e infine un tipo-grafo, riuniti non perla loro notorietà ocarica, ma per il loro reale

bagaglio di esperienza, per la loro “ve-ra” professione.

Il volume vede succedersi, alternati aidisegni di Fabrizio Olivetti, i contributidi Massimo Cacciari, Guido Moltedo,Davide Lorenzon, Valter Baldassi, Fe-derico Moro, Riccardo Petito, AnnalisaBruni, Paolo Canestrelli, Adelaide Fu-ga, Anna Toscano, Carlo Montanaro,Tiziana Agostini, Franco Ranchio eLeopoldo Pietragnoli.

Umberto Sent

Un libro curato da Riccardo Petito e Fabrizio Olivetti

Venezia, strana città

43 Caorle 2010

Page 44: Caorle 2010

di Siros

Q uesta è una breve storiadella vita artistica di Gio-

vanni Rossi detto “Tituta”, pit-tore di alcuni affreschi (forsenon il primo né l'ultimo) delsantuario della Madonna del-l'Angelo di Caorle.

Giovanni Rossi nasce a Caor-le il 12 gennaio 1901. Viene almondo in una rigida giornatad'inverno nel cason in lagunacostruito da suo padre, Anto-nio Rossi.

La mamma Elisa Bizzarro èassistita dalla levatrice, dallanonna Pina e altre donne delvicinato. La struttura del casonè un po' diversa da quelli tipicidella nostra laguna, ma la co-pertura è la stessa, fatta di can-na palustre. Ad appena tre an-ni di età, Giovanni resta orfanodi madre: delicata di costituzio-ne, Elisa, non riesce a superarel'inverno nonostante le costosecure sostenute da Antonio.

Il marito, per poter pagare idebiti di medici e medicine,

parte e va all'estero per cercarelavoro. Giovanni resta così affi-dato ai nonni paterni, Pietro eGiuseppina, che lo cresconocon amore dandogli una buonaeducazione civica e religiosa.

Crescendo il Giovanni si ap-passiona di pittura, con unaprima scatola di pochi colori eun pennello portatogli dal suopapà al rientro da un viaggio.

Inizia così, alternato alla ge-stione di un'osteria che il padreaveva aperto in zona Sansones-sa, il "mestiere" di pittore.

Canali, campi, avventori del-l'osteria, animali da stalla e dacortile, lo stesso cason e sopra-tutto il porto di Caorle con lapescheria ed i suoi bragozzi al-l'ormeggio sono i suoi soggettipreferiti.

Di tutta la sua produzione ri-mane ben poco, un solo dipin-to ad olio conservato amorosa-mente dal figlio Toni “Siros”,che dal padre ha ereditato lapassione artistica.

A trent’anni Giovanni, chenel frattempo ha acquisito altrifratelli dal secondo matrimo-

nio del padre, lascia aquesti la gestione delleattività lavorative e, do-tato di spirito d'avven-tura, parte per l'Africa.

Però si ferma in Egit-to. Qui viene aiutato daisalesiani e trova lavorocome restauratore diedifici, chiese e soprat-tutto con pittura e deco-razioni. Frequenta in-fatti la scuola d'arte Leonardoda Vinci, scuola italiana, doveseguendo i corsi serali, si diplo-ma Maestro d'Arte. Qui Gio-vanni si sposa con CarolinaQuaratino, il cui fratello Dr.Vincenzo Quaratino era prima-rio dell'Ospedale Civile Italia-no al Cairo.

In Egitto molte sono le chiesedecorate ed affrescate da Gio-vanni: Maronite, Kopte, Orto-dosse ed anche cappelle fune-rarie.

Frequentemente torna aCaorle dove si propone alMonsignor Felice Marchesanper affrescare il soffitto del San-tuario della Madonna dell'An-

gelo. Il lavoro gli viene affidato,ma potrà eseguirlo solo dopola guerra, dopo 4 lunghi annidi prigionia nel deserto egizia-no del Fayum.

Quindi, finalmente al termi-ne del conflitto mondiale e do-po il solenne voto del 2 gennaio1944, la Chiesa della Madonnadell'Angelo viene affrescata.Pochi anziani Caorlotti lo ricor-dano, e specialmente il signorCarlo Catto, albergatore titola-re dell’Hotel Panoramic e il co-mandante Raimondo Ruzzadella Motonave Caorle, che daragazzi lo aiutavano passando-gli colori e pennelli, salendosull'impalcatura dove Giovan-

Breve storia di Giovanni Rossi detto “Tituta”, che lavorò anche al santuario della Madonna dell’Angelo

IIll ppiittttoorree ddeeggllii aaffffrreesscchhii

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Page 45: Caorle 2010

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ni stava affrescando lavolta del soffitto.

Ma il suo lavoro non èpiù visibile: il Santuarioha infatti conosciuto al-tri pittori che si sono al-ternati prima e dopo ilMaestro Giovanni Ros-si, causa anche le condi-zioni di umidità salma-stra cui è soggetto il San-tuario per la sua posi-zione sul mare, che de-teriorano rapidamentele opere esterne ed inter-ne.

Purtroppo però, a dif-ferenza di questi altri ar-tisti, il nome di Giovan-ni Rossi-Tituta, non ap-pare tra quelli messi a ri-cordo sopra l'entrata del

Santuario. Molto proba-bilmente all'epoca nonvenne fatta un adeguatadocumentazione o... for-se le cause sono diverse.

Questa, in breve, lastoria di Giovanni Rossi,devoto come ogni buoncittadino Caorlotto, chepur vivendo all'esteroper oltre 30 anni non di-menticò la sua amataCaorle, dove, in ricordodegli anni vissuti al Cai-ro, diede vita alla Locan-da Al Nilo, e dove finì isuoi giorni ancora con ilpennello intinto dei co-lori del mare e del portocon le sue vele colorateed il suo bel campanile.

- ©Foto/cartolina dell'interno della chiesa maronita dipinta dalmaestro Giovanni Rossi- Tituta al Cairo - Egitto nel 1949.

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II LLFotocineclub "ElBragosso”, sorto

nel 1973 per volontà diuno sparuto manipolo dicaorlotti appassionati difotografia, ha avuto inquesti 35 anni di storial'onore di testimoniarel'evoluzione di Caorle.

Il Club è un'associa-zione culturale facenteparte della FIAF (Fede-razione Italiana Associa-zioni Fotografiche) edha come scopo la valo-rizzazione della fotogra-fia come opera d'arte ecome documentazioneantropologica, geografi-ca, storica e culturale.Abbiamo incontrato ilPresidente RaffaeleMarchesan ed il Vice-Presidente Alberto Be-natelli, i quali, assie-me al Segretario Ser-gio Cal, formano ilconsiglio direttivo. Cihanno presentato leattività passate equelle in divenire. In-nanzitutto, dal 23 Di-cembre al 10 Gen-naio, in Centro Civicoci sarà la mostra foto-

grafica dedicata allaprocessione della Ma-donna dell’Angelo,un’esposizione di 60 fotocurata da un coordina-mento di dieci soci dislo-cati in vari luoghi dellacittà (barche, elicottero,montacarichi, spiaggia,centro storico). Ma que-sta è solo l’ultima di unaserie di mostre organiz-zate la scorsa estatepresso il teatro Bafile,dapprima l’annuale Mo-stra Sociale, poi “Le Al-tre Dolomiti” di ManuelTomaselli, infine la mo-stra del celebre Giancar-lo Torresani “Sempreconficcata la freccia nelfianco” sui nativi d’A-merica. A partire daGennaio cominceranno

le attività della “Prima-vera Fotografica Caorle-se”. Iscrivendosi al Club(20euro), si potranno fre-quentare il corso Base difotografia analogico-di-gitale. Nella sede inPiazzale Olimpia (pressolo stadio Chiggiato) i so-ci più esperti spieghe-ranno i concetti e le tec-niche di base, facendosviluppare il senso criti-co necessario ad inter-pretare le creazioni arti-stiche. Il corso dura 9settimane, la lezionesettimanale durerà dueore e si svolgerà il lune-dì sera. Sono inoltreprevisti 5 “Incontri conautori” di buona fama. Afine Aprile, verrà poi al-lestita la Mostra Sociale

con le migliori fotoscattate dai soci. Nel2011 il tema, scelto daun sondaggio effet-tuato durante la mo-stra del 2010, sarà“La Forza della Natu-ra”. Maggiori infor-mazioni su www.el-bragosso.caorle.com

Matteo Gubitta

Fotocineclub “El Bragosso” BFI di Caorle

Fotografia ...che passiòn

Sul nuovo canaleyoutube.com/ caorlemaretv pubbli-cheremo delle videonotizie su Caorle.Iscrivendosi ricevere-te una notifica adogni nuovo videopubblicato.

Su Facebook, il più diffusosocial network del mondo, è

stato aperto il gruppo di“CaorleMare Magazine”.

Iscrivendosi al gruppo vi ver-ranno notificate mensilmente

le pubblicazioni on-line delgiornale. Potete leggere tutti i

numeri del CaorleMare on-line sul sito:

www.caorlemare.it

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DI MATTEO GUBITTA

UU na storia che comincia più di200 anni fa, quella del princi-

pale teatro lirico di Venezia. Il Gran Teatro La Fenice, per due

volte distrutto e riedificato, nel cor-so dell’Ottocento ha ospitato nume-rose prime assolute di Giuseppe Ver-di (il Rigoletto, La Traviata). Proget-tato nel 1790 per l’aristocrazia vene-ziana, dal2003, dopo es-sere stato de-vastato da unincendio dolo-so, è ritornatoal pieno delsuo splendore.

Dal 1° Gen-naio 2004 vi sisvolge, il Con-certo di Capo-danno, in cuivengono eseguiti pezzi di opera li-rica italiana e straniera, trasmessoin diretta anche su RaiUno. Ma for-se non tutti sanno che l’esecuzionedel concerto viene effettuata, tale equale, anche il 30 ed il 31 Dicembrea prezzi ridotti, perciò acquistandoil biglietto (anche on-line) si ha l’op-portunità di vivere uno dei mo-menti di espressione di cultura mu-sicale più importanti del mondo.Quest’anno, l’ottava edizione è di-retta da Daniel Harding. La primaparte sarà, come d’abitudine, esclu-sivamente orchestrale. La secondaparte, che vedrà anche la partecipa-zione dei solisti e del coro, sarà in-vece dedicata al melodramma e siconcluderà, come da tradizione,con il coro «Va’ pensiero» dal Na-bucco e il brindisi «Libiam ne’ lieticalici» dalla Traviata di GiuseppeVerdi.

A Jesolo, situato a poca distanzada Piazza Brescia, dietro il Palacon-gressi, l'Auditorium Vivaldi ospitala stagione cinematografica e la ras-segna teatrale della città di Jesolo. Il2011 si apre a tempo di tango. Il 20gennaio il Balletto di Roma esplora

una nuova con-taminazione trail linguaggiocontemporaneoe il “minimali-smo” dell’in-contro tra corpiche parlano ditango. Il 4 feb-braio GiobbeCovatta e EnzoIacchetti in“Niente proget-ti per il futuro”,trasformerannoil palco del Vi-valdi in un pon-

te pedonale della periferia di unagrande città. Qui si incontrano dueaspiranti suicidi, un garagista e unvip della televisione, che tessono lefila del dramma o della commedia,a seconda dei punti di vista. Lospettacolo del 18 febbraio è caratte-rizzato da una comicità pungente,da un intreccio in cui tutti i perso-naggi nascondono qualcosa e, affi-dandosi a errori ed equivoci, fanno

e m e r g e r esentimentiveri. E’ quel-lo che accadealla triste emisteriosaAnna Valleche si abban-donerà a“Confidenzetroppo inti-me”. Massi-mo Dappor-

to e Benedicta Boccoli sono i prota-gonisti de “L’Appartamento”, adat-tamento della commedia di BillyWilder, in scena l’8 Marzo. A chiu-dere la rassegna il 24 marzo è Fami-lie Flöz, incredibile compagine di“Teatranti in masche-ra” in Hotel Paradiso.

A San Stino di Li-venza, un cartelloneall’insegna di un Tea-tro maggiormente ac-cessibile e fruibile conl’obiettivo di attrarreun pubblico semprepiù vasto e giovane: 21gennaio Marco Maz-zocca in “Ciao Signò”;1 febbraio “Donne In-formate sui fatti”; 25febbraio “L’innocente”di Gabriele D’Annun-zio, adattamento e re-gia di Giancarlo Mari-nelli; 6 marzo Spell-bound Dance Com-pany in “Carmina Bu-rana”; 16 marzo “Se noi xe mati, no li vole-mo” di Gino Rocca.

Teatri: da Venezia a San Stino passando per Jesolo

Metti una sera a teatro

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Da qualche decenniolo sci è uno sport as-sai popolare in Ita-

lia, specialmente dopo le im-prese olimpiche e mondialidei vari Alberto Tomba, De-borah Compagnoni e, primaancora, di Gustav Thöni ePierino Gros.

Ma che ci facevano, nelgennaio del 1970, un centi-naio di studenti delle ScuoleMedie “Enrico Fermi” diCaorle nelle sperdute landeinnevate dell’altopiano tren-tino di Lavarone ?

Allegri e spensierati, giaccaa vento e sci di legno ai piedi,si avventuravano sulle pistedel campo scuola per appren-dere uno sport che avevanosemmai visto a malapena intelevisione (e in bianco e ne-ro).

Quella fu la prima, inedita,Settimana Bianca per unacentinaio di ragazzini e ra-gazzine che provenivano dauna località di mare, un pae-se di pescatori a metà stradatra la sua atavica vocazionepeschereccia e lo sviluppodel turismo balneare, che neavrebbe ben presto fatto unameta famosa in tutta Europa,quale Caorle è oggi.

Ma quarant’anni fa, era tut-ta un’altra cosa, e lo sci erauna disciplina sportiva scono-sciuta e lontana anni lucenell’immaginazione di quasitutti i giovanissimi caorlotti;eccetto quei pochissimi “elet-ti” i quali già possedevano iprimi scarponi e sci personali,grazie ai genitori benestantiche in quegli anni ammirava-no le località alpine comeluoghi di villeggiatura inver-nale per vips.

Gli altri, invece, la granmaggioranza, erano pratica-mente del tutto impreparati,perfino nell’abbigliamento dibase, ad un’esperienza che èrimasta unica e indimentica-bile, anche se ripetuta per al-tri tre anni.

Promossa dalla Scuola Me-dia di Caorle della quale pre-side all’epoca era il prof. An-tonino Sacco, quella Settima-na Bianca fu resa possibile dauna sovvenzione offerta dallafederazione sciistica naziona-le che intendeva promuoverelo sport dello sci tra i giovani.

I preparativi furono concisie un po’ caotici, coordinati inprimis dal professore di Edu-cazione fisica Angelo Brusso-lo, coadiuvato dal bidello Iva-

no Vidotto, indispensabile so-prattutto nel tenere a freno itredici-quattordicenni piùesuberanti, quelli delle classiseconde e terze.

Dopo un interminabileviaggio in pullman, si giunse

alla località prescelta, La-varone Cappella, sull’alti-piano trentino dell’altaValdastico, alloggiati al-l’Albergo “Antico”.

Anche i prof sembrava-no subire il fascino dellagita e della vita in comunegomito a gomito dallamattina alla sera (e talvol-ta nelle ore notturne). Ilpreside in particolare, ap-pariva esuberante e viva-ce con i suoi insegnanti econ gli stessi studenti, par-tecipando con vigile dedi-zione tanto alle ore riser-vate allo studio quanto aquelle del tempo libero.

Di mattina tutti, ragazzie ragazze, frequentavanole lezioni di sci seguiti daimaestri (ma con quali ri-sultati non sapremmo di-re...). Scarponi bassi alla

caviglia e con i lacci; gli scierano di legno e gli attacchicon la corda d’acciaio e ilmollettone da schiacciare suldavanti... preistoria ! Per nonparlare dei mostruosi skilifts.Si andava in mezzo ai boschi

Quando la Scuola Media di Caorle portò in vacanza sulla neve a Lavarone i suoi studenti

QQuueellllaa SSeettttiimmaannaa BBiiaannccaa ddeell 11997700di FLAVIO INESCHI

4Caorle 2010

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per imparare una ru-dimentale andatura a“spazzaneve” o “cri-stiania”, la “diagona-le” sci a monte e sci avalle, e poi già a “uo-vo”. Una confusionetotale..., e quante ca-dute nella neve frescadelle piste che non ve-nivano certo battutedai “gatti delle nevi” odai mezzi battipistacome oggigiorno...

Il pomeriggio lezionie compiti con gli inse-gnanti della nostrascuola: chi ricorda RitaRusso, la bellissimaprofessoressa d’Inglese, jeso-lana ma nativa di Port Said inEgitto? Assomigliava a Cleo-patra... Tutti ne eravamo “per-dutamente innamorati”.

Nella stessa sala, la sera siballava. Erano i tempi in cuifuroreggiava “Venus” degliShocking Blue, i Beatles con“Let it Be” e “Come together”ma anche “Emozioni” di Lu-cio Battisti e la mitica “Je t’ai-me, moi non plus” della sen-sualissima coppia Birkin-Gainsburg. Per sentire la mu-sica c’era il juke box, e i lentierano alternati agli shakes.

E c’era anche la ...”concor-renza”: proprio di fronte al no-stro albergo “Antico”ce n’era un altro, il“Cervo” e qui eranoalloggiati gli studentidi una scuola media diMestre. E si sa, a queitempi i mestrini ave-vano una marcia inpiù... Sulle piste da scici si confrontava conun discreto agonismo,ma noi caorlotti giun-gevamo sempre dietroai mestrini, meglio at-trezzati e baldanzosi,in particolare quel Pa-risi che con i suoi ca-

pelli lunghi facevaimpazzire tanto lesue compagne diclasse che le no-stre giovanissimecaorlotte. Ma poidiventammo lostesso amici e unasera, una delle ul-time prima di tor-nare a casa e nonrivederci più, si fe-ce una grande fe-sta tutti insiemenella sala del no-stro Albergo.

Sette splendidigiorni passaronoin fretta... troppo

in fretta.Il ritorno fu triste e

bello... si lasciava unluogo da favola - più diqualcuno di noi avevaqui visto le montagneinnevate per la primavolta in vita sua - ma sierano maturate nuovesimpatie ed anche lega-mi profondi che sareb-bero poi continuati neltempo e perdurano og-gi, a distanza di quaran-t’anni da quella meravi-gliosa e irripetibile Setti-mana Bianca. - •

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DI ISIDORO SILVESTRINI

Ci Ci giunge in questi giornila notizia che il Premio

Giovanni Mazzarotto, intito-lato alla memoria del fondato-re del gruppo imprenditorialee turistico portogruarese, vie-ne assegnato quest’anno allasignora Milena Romagnoli.

E’ una notizia che ci rendefelici, prima di tutto per l’ami-cizia nei confronti di una per-sona nobile e generosa nell’a-nimo, di elevata cultura e dis-

ponibilità dimostrata nei suoitanti anni di insegnamento agenerazioni di giovani Caor-lotti. In secondo - ma non se-condo - per il contributo cheha dato a questo giornale findalla sua nascita.

Sempre altruista e pronta asostenere ed aiutare con i suoipreziosi suggerimenti, oggicome ieri, quando da giovanemaestra dalla natia Senigalliagiunse a Caorle per assumerel’insegnamento alle scuoleelementari, dove ben presto lefu affidato l’incarico di Vica-ria.

Milena ancora oggi tra-smette il suo sapere ai suoiconcittadini nelle aule dell’U-niversità Popolare.

Ma quante persone, comeMilena, negli anni sono giun-

te a Caorle per dare il propriocontributo di crescita sociale eculturale ad una città che neldopoguerra era un piccolopaese di pescatori e poco più.Bisogna dire grazie anche aqueste persone, in particolarealle donne, come le maestre,che con entusiasmo e impe-gno e attaccamento a questa“crosta di terra” aggrappataal mare, hanno vissuto e ope-rato, quasi sempre senza “ri-

conoscimenti ufficiali”.E di questo dobbiamo dire

grazie, perché in pochi anniun paese dove il livello di cul-tura era piuttosto limitato, og-gi esprime giovani eccellentiche conseguono con facilità lalaurea e traguardi importanti.

Molti di questi giovani peròsono portati a cercare altroveil loro futuro, perché a Caorlenon trovano per il momentola possibilità di realizzare legiuste e legittime ambizioniprofessionali e culturali.

Ma noi auspichiamo cheCaorle saprà anche in questitempi di difficoltà, trovare ilmodo di creare le giuste occa-sioni per far rimanere i suoigiovani.

Con l’augurio a tutti diBuon Natale e Prospero 2011.

Un premio alla nostra Milena Romagnoli

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