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Periodico di cultura, arte, arti decorative, design e ambiente Cultural magazine, Art, decorative arts, design and environment Estate - Summer 2010 Numero omaggio Free copy STYLE www.art-style.it ARTISTS Tired of goodbyes - Moreno Panozzo PERSONAL EXHIBITION Julio Larraz in Venice VERNISSAGE Corbelli & Arte - Biggi “Without a fixed point” PERSONAGES Clarence Seedorf - Winners in life DESIGN Bathroom sculpture art - Pdplan EXCLUSIVE Upper exclusive wine EXHIBITIONS Adi Holzer - Conflict

Artstyle - Summer 2010 - Helidon Xhixha " La forza del metallo"

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La forza del metallo - Lucia Mayer - Selected Press of Helidon Xhixha - Summer 2010

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Page 1: Artstyle - Summer 2010 - Helidon Xhixha " La forza del metallo"

Periodico di cultura,arte, arti decorative,design e ambiente

Cultural magazine,Art, decorative arts,design and environment

Estate - Summer 2010Numero omaggio

Free copy

STYLEwww.art-style.it

Estate - Summ

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ZZZ�EDUWRUHOOL�LW

ARTISTSTired of goodbyes - Moreno Panozzo

PERSONAL EXHIBITIONJulio Larraz in Venice

VERNISSAGECorbelli & Arte - Biggi “Without a fixed point”

PERSONAGESClarence Seedorf - Winners in life

DESIGNBathroom sculpture art - Pdplan

EXCLUSIVEUpper exclusive wine

EXHIBITIONSAdi Holzer - Conflict

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Sommario

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EDITORIALEL’allenatore di calcio e il critico d’arte 6

MAESTRICaravaggio e Firenze 10Da Parigi ad Ancona, Orfeo Tamburi 142

AGENDA SPECIALEVicenza: Quando San Pietro e San Marco erano icone Russe 1412. Biennale di Architettura di Venezia 16La scultura nel Cassero 18Luminosità di Leonardo Cremonini 22Rinascimento Privato – tesori degli Este 26

MOSTREL’aria sottile di David Begbie 30Rabarama – Ubiqua 2010 32Euromobil Arte senza confini 130

PERCORSI D’ARTEDavide Orler 50 anni di pittura 62Luminosi paesaggi impressionisti, Faccincani 116Riva il senso intimo della materia 124

ARTISTIMoreno Panozzo – Tired of goodbyes 38Ritratti e Natura, Carol Botto 66La forza del metallo di Helidon Xhixha 120

VERNISSAGEJonofui – Arte e Moda 44Punti senza punti fermi, Gastone Biggi 82

CONTEMPORARYLo Zeitgeist di Giuseppe Veneziano 46Dike, Eros, Thanatos – La mitologia di Alba Gonzales 138Flavio Dalla Rosa, Agglomerati 150

OPENINGA Confederacy of Villains – Solmi 50Zanta,Campigotto, Garuti alla Bugno Art Gallery 126

EXCLUSIVEAlta gioielleria ad alta quota 56Upper Exclusive Wine 74

SALONI 2010Euromobil, Zalf e Désirée 34

PROPOSTEProgetto Real Arte 156Equilibri di Massimo Caccia 98

APPUNTAMENTISimbologia Emozionale di Michele Tombolini 68

ITINERARIAlla scoperta di Castel Brando 78

PUNTO SUL PUNTOI gatti di Paul Klee 80

INTERNIStone Service dal progetto all’oggetto 88

PERSONAGGIClarence Seedorf – Campione nella vita 90

MEDIAArgonauta digitale, Fabrizio Plessi 94

LUXURYGrand Hotel Savoia 96Villa esclusiva nella laguna di Venezia 154

EVENTIReticoli di Turcato alla galleria Mucciaccia 100

PERSONALEJulio Larraz a Venezia 106Rilassarsi di fronte al caos – Simon Raab 146

EXHIBITIONSAdi Holzer - Conflitto 110

COLLEZIONIOggetti preziosi, frammenti di storia 132

INCONTRIJocelyn Hattab 135

DESIGNSculture per il bagno 140

PREZIOSIComunicare il lusso 152

GALLERIEPalma Bucarelli – FarsettiArte 72

CALENDARIOMostre&Eventi 158

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www.veneziabriccole.com

26 Agosto - 26 SettembreARSENALE di VENEZIApresso le Tese e Nappe

Questa e altre ventinove opere difamosi designers internazionalisono parte della Collezione "Tra leBriccole di Venezia" in mostra nellesale dell' ARSENALE della Cittàdi VENEZIA dal 26 Agosto al 26Settembre 2010 e in vendita pressogli showroom autorizzati Riva 1920.

Tavolo con top in legno di rovereproveniente dalle "Briccole di Venezia".Base in acciaio realizzata dalloscultore Helidon Xhixha, l’artistache ha portato l’acciaio nell’arte.Sapientemente lavorata a mano, ognisingola lastra d'acciaio è un'operaunica e irripetibile. Edizione limitata.Disponibile su misura.

Riflessi in lagunaDesign: Helidon Xhixha per Riva 1920

RIVA Industria Mobili SpACantù ITALYTel. 0039 031 73 30 94Fax 0039 031 73 34 [email protected]

Showroom & Museo del LegnoVia Milano, Cantù ITALY

Tra le briccole di Venezia

Domus_Italia_Layout 1 29/07/10 15:56 Pagina 1

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A DESTRA:OPERA DI XHIXHA ALL’UNIVERSITÀ IULM DI MILANO

Artisti

di Lucia Majer

LA FORZA DEL METALLOHELIDON XHIXHA

LA MODERNITÀ TRIONFA NELL’OPERA DI XHIXHA CHE HA ABBRACCIATO PIENAMENTE L’ESIGENZA DI INNOVAZIONE DEI LINGUAGGI PLASTICI REALIZZANDO CON L’ACCIAIO UNA SUBLIME SINTESI FRA PITTURA E SCULTURA

Nato a Durazzo nel 1970 da una famiglia di lontana origine italiana, Helidon Xhixha si può

de!nire !glio d’arte. Dal padre eredita infatti una forte passione per le arti visive che inizia a coltivare frequentando prima l’Accademia di Belle Arti di Tirana e successivamente, trasferitosi in Italia, conseguendo il diploma in scultura monumentale presso l’Accademia di Brera. Da allora il suo percorso è stato sempre in salita e lo ha portato oggi ad essere considerato tra gli artisti emergenti più interessanti a livello internazionale. Il suo apprendistato artistico è stato fondamentale nel gettare le basi di una formazione a trecentosessanta gradi nel campo delle arti visive: oltre a frequentare l’Accademia, nel 1998, grazie ad una borsa di studio l’artista studia presso la Kingston University di Londra le tecniche di incisione, scultura e fotogra!a. Un bagaglio di esperienze che con"uisce in uno stile nuovo ed eclettico, capace di imprimere un nuovo corso allo sviluppo tradizionale della scultura. Distante anni luce dallo stereotipo dell’opera che nasce nella solitudine di un angusto atelier,

Xhixha dimostra la propria modernità anche nel processo stesso di produzione dell’opera, che entra a far parte di un contesto

“allargato” fatto di molte mani e numerose sequenze, una sorta di impresa in cui il genio dell’artista si unisce in forma corale ad altre competenze, necessarie per dar vita alle sculture – monumentali e non – che la sua inventiva richiede. Nuovo è anche il materiale scelto, l’acciaio inox, forse per quella sua caratteristica che lo rende anch’esso un !glio del nostro tempo, la freddezza, ma anche la "essibilità, l’adattabilità allo spazio moderno, di cui si fa interprete e mediatore. Fra la realtà e il mondo interiore dell’artista si frappongono le lastre d’acciaio, in un continuo gioco di specchi, di rimandi e ri"essi che deformano la realtà e dialogano con l’ambiente lasciandolo entrare nell’opera con i suoi colori, in un "usso continuo di energia, di luce, di forza. Ogni opera viene lavorata a mano e ogni opera è un pezzo unico. La lastra d’acciaio viene tagliata e poi lavorata a freddo con strumenti, anche modi!cati, che alla !ne permettono compressioni ed estro"essioni, curvature e tagli che consentono al materiale freddo ed inerte di trasformarsi in una forma espressiva, rendendo leggibile sulla super!cie così modi!cata la scrittura informale di un racconto interiore. La modernità trionfa nell’opera di Xhixha che ha abbracciato pienamente l’esigenza di innovazione

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SOTTO:UN’OPERA DI XHIXHA AL FORTE VILLAGE IN COLLABORAZIONE CON ART EVENTS

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dei linguaggi plastici realizzando con l’acciaio una sublime sintesi fra pittura e scultura. Il continuo mutare del rapporto fra luce e volume de!nisce forme astratte che nei ri"essi di luce sempre cangianti esprimono quel dinamismo libero di forme nello spazio che ritroviamo nelle opere dei maestri futuristi e quella libertà dal vincolo della forma naturale che percepiamo nell’action painting e nell’informale. Convinto sostenitore del valore comunicativo dell’arte, della sua capacità di oltrepassare i limiti nei quali il tempo vorrebbe comprimerla, Xhixha ha raggiunto la notorietà soprattutto per le sue opere monumentali, in particolare lo straordinario omaggio alla Ferrari, il cavallino in acciaio esposto davanti alla sede del noto marchio di Maranello, ma anche il Monumento al Cavalier Arvedi a Cremona, o l’opera – ora protagonista di una mostra itinerante – dedicata alla tragedia americana dell’11 settembre. In tutte le opere di grandi o piccole dimensioni rimane comunque identica la capacità di esaltare lo spazio esterno catturandolo nel ri"esso dell’acciaio,

trasformando l’opera e l’ambiente in un’unica, grande, installazione.

Il dinamismo che l’artista riesce a infondere

nell’opera si trasforma

in

un digradare e variare continuo di luce, che scorre senza sosta fra pieni e vuoti di materia come fosse un pennello intinto nel sole. Alla !ne il risultato è spettacolare. Anche per le dimensioni che le sue opere riescono a raggiungere. Il Monumento al Cavalier Arvedi, realizzato su commissione e collocato di fronte all’Acciaieria omonima di Cremona (tra le più importanti al mondo, con ottanta brevetti e addirittura un Nobel) è un grande, impressionante gioco di volute che ha impegnato l’artista in sei mesi di lavoro, con costi enormi di produzione ed uno sta# che per giorni ha ininterrottamente lavorato in loco per saldarne le dodici parti che la costituiscono. Il risultato è di quelli che lasciano senza !ato, eppure, nonostante il peso enorme e la quantità di acciaio utilizzato ciò che si percepisce è un senso di leggerezza e di armonia, come se alla !ne la fatica non fosse neanche più una componente dell’opera, ma ciò che conta – e che resta – è l’idea, il progetto che si è dato una forma compiuta. Xhixha sa guardare lontano e sa cogliere dalle cose l’essenza positiva. Anche di fronte ad una tragedia, l’11 settembre a New York, il primo pensiero è stato di creare qualcosa. Una forma che desse un senso a una tragedia per aiutare a guardare oltre, ad alzare lo sguardo. Il monumento alle Torri gemelle, “Renaissance of Towers” è tra le opere più riuscite dell’artista albanese, non solo dal punto di vista

tecnico, ma anche per l’ineludibile impatto emotivo che riesce a

destare. Concepita come progetto pochi

giorni dopo quella

terribile data, si percepisce sin dai primi disegni come lo scultore abbia cercato di coniugare il proprio stile con lo spirito americano, realizzando un’opera che si presenta come un assoluto, inglobando in un’architettura essenziale tutti gli elementi simbolo legati all’evento. Una doppia colonna d’acciaio si eleva dal terreno per sei metri, costruita secondo uno schema sintetico e rigoroso che riprende le stesse geometriche, essenziali, forme delle due torri. La linearità delle lastre che formano le colonne esprime una solidità simbolica che si erge come un muro, mentre le stelle che svettano sull’estremità di una delle due colonne diventano il simbolo, l’icona della bandiera americana che risplende di speranza nuova. Trentadue quintali che dissimulano il loro peso ancora una volta nella luce bianca e azzurra che ri"ette l’acciaio nel suo dialogo con il cielo. Quest’opera rappresenta in fondo un viaggio verso la vita, verso il recupero di un’identità violata. Possiamo interpretare così il percorso che la guiderà dalle principali località italiane ed europee !no alla Grande Mela che le o#rirà la de!nitiva dimora. Spettacolare è anche la grande installazione con tre moniliti realizzata per la nota acciaieria svizzera “Montanstahl” di Stabio, leader mondiale nei pro!li d’acciaio e grandi collezionisti di arte moderna, testimone una volta di più della versatilità e della grande abilità

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di Xhixha nella lavorazione dell’acciaio e nel saper coniugare l’arte con la produzione industriale.Ma se vogliamo restare in Italia, “Iulm Open Air” è il titolo di un importante evento a cielo aperto che vede coinvolto l’artista nel Campus del più prestigioso ateneo Milanese con opere imponenti e vigorose, in armonia con l’ambiente esterno ed esaltate da un so!sticato gioco di luci sia naturali che arti!ciali. Non possiamo poi dimenticare il “Progetto Briccole”, promosso e organizzato dall’azienda “Riva 1920” e che vede protagonisti oltre venti grandi nomi nel campo dell’architettura e del design internazionale. “Riva 1920” che lavora da sempre con i più grandi architetti e designer del mondo è tra le industrie mondiali più importanti nel campo del mobile ed è in occasione del novantesimo anniversario che l’azienda ha scelto di dedicare un progetto al recupero e al riutilizzo del materiale, ispirandosi

SOPRA:RENAISSANCE OF TOWERS NELLA SUA TAPPA DI LEGNANO

SOTTO:OPERA MONUMENTALE ACCIAIERIA ARVEDI (CREMONA)

Born in Durazzzo in 1970 from a well-to-do family of Italian origin, Helidon Xhixa was also son of an artist. From his father in fact, he inherited a strong love of visual arts that he began cultivating while attending the Academy of Fine Arts in Tirana and later while obtaining his diploma in monumental sculptures from the Academy of Brera after moving to Italy. Since then the road for him has always been uphill and has taken him today to being considered amongst the most interesting emerging artists on the international level. His artistic apprenticeship has been fundamental in laying the base of his well developed formation in the !eld of visual arts: in addition to his studies at the Academy, in 1998 thanks to a scholarship, the artist was able to study techniques of incision, sculpture and photography at the Kingston University in London. A wealth of experiences that merge into a new and eclectic style, capable of imprinting a new way towards

the traditional development of sculpture. Light years away from the stereotype of work born of solitude of working in a cramped atelier, Xhixha displays his own modernity also in the production process itself of the work that is part of an “extended” context made of many hands and numerous sequences - a sort of business where artistic genius joins in harmony with other tasks necessary to give life to the sculpture (monumental or not) according to his inventiveness. "e type of material is also a novelty - stainless steel - perhaps for its character that renders it a product of our times, the coolness but also its #exibility, the adaptability to modern spaces of which it becomes the interpreter and mediator. Each piece is worked by hand and each is one-of-a-kind. "e sheet of steel is cut then worked cold with instruments, often so modi!ed to permit its compression and extra-#exions, curvatures and cuts that consent the cold and

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alle storiche “briccole” veneziane. I protagonisti di questa mostra-evento (che vede Helidon Xhixha come unico artista), hanno realizzato le loro creazioni allo scopo di riutilizzare i pali in legno di quercia, ormai deteriorati, usati a Venezia per delimitare i canali e per ormeggiare le barche. Dal 26 agosto al 26 settembre 2010 l’opera di Helidon – già esposta a Milano nel Salone Internazionale del Mobile e nel palazzo della Triennale- sarà presente con tutte le altre anche all’Arsenale di Venezia, dimostrando la sensibilità ecologica dell’azienda e la capacità creativa degli artisti. Helidon Xhixha, che collabora inoltre attivamente con le più importanti gallerie e istituzioni e televisioni italiane, espone attualmente anche in Sardegna nel prestigioso Forte Village Resort grazie alla collaborazione con Art Events marchio gestito dai

SOTTO:I TRE MONOLITI ALLA MONTANSTAHL (STABIO)

inert material to transform itself into an expressive form where upon its modi!ed surface, informal writing and an interior story can be read. A strong supporter of the communicative values of art and of his ability to surpass limits which time would compress, Xhixha has reached notoriety above all for his monumental sculptures, in particular the extraordinary homage to Ferrari, the steel horse on display in front of the famous house of Maranello, but also the Monument to Cavalier Arvedi in Cremona or the work - momentarily on an itinerant exhibition - dedicated to the American tragedy of September 11th. In all his works, either small or large, the capacity to exalt the external space remains unaltered; it’s re#ection is captured in the steel, transforming the work and the ambient into one grand installation. "e dynamism projected by the artist in his work is transformed into a declining and continuous variation of light that runs without a break between full and empty areas of steel as if it were a paintbrush dipped in sunlight. "e !nal result is spectacular. "e artist who collaborates actively with the most important Italian galleries, institutions and television, in currently exhibiting in Sardinia in the Mazzoleni Gallery show room at Forte Village Resort, curated by the commercial brand “New Concept” created by the artist himself in 2001 after a meeting with Franco Valli which led to the opening of the New Concept Gallery on Corso Roma in Borgomanero, a space entirely dedicated to his art, to its uniqueness and to projects actually being realized.

coniugi Simona e Mario Mazzoleni proprietari anche della Mazzoleni Art Gallery, che ha sede a Bergamo. Con il suo lavoro l’artista italo - albanese ha saputo trasformare la materia fredda in elemento vivo, le sue opere sono anzi “disegni nello spazio” che lanciano il loro messaggio poetico quando la materia, tutt’altro che inerte, comincia a parlare con incomparabile forza espressiva.