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COOPERATIVA DI SOLIDARIETÀ SOCIALE E SERVIZI ASSISTENZIALI ALTER ! ALTRO oltre… ALTER

ALTRO OLTRE...ALTER

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giornalino trimestrale della Comunità Terapeutica Residenziale ALTER

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COOPERATIVA DI SOLIDARIETÀ SOCIALEE SERVIZI ASSISTENZIALI

ALTER!

ALTROoltre… ALTER

4 Introduzione Lorem ipsum dolor sit amet, com

5 Primo numero del giornalino Lorem ipsum dolor sit amet, com

6 L’inizio di un progetto... Lorem ipsum dolor sit amet, com

7 Scritti in Libertà Lorem ipsum dolor sit amet, com

13 Sport Lorem ipsum dolor sit amet, com

13 Scritti in Libertà Lorem ipsum dolor sit amet, com

14 Viaggi Lorem ipsum dolor sit amet, com

15 I consigli dello Chef Lorem ipsum dolor sit amet, com

16 Scritti in Libertà Lorem ipsum dolor sit amet, com

17 Animali Lorem ipsum dolor sit amet, com

IndiceAltro Oltre... Alter 01-2015

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Introduzione della presidentessa Tommasiello Gaetana e Anna Tommasiello

INTRODUZIONE

un’altra vita, la libertà, la famiglia, i figli.

Nel colloquio svoltosi con le

famiglie e gli utenti, sono emersi

temi quali: un’altra vita, la libertà,

la famiglia, i figli.

Preferisco concentrarmi, anche

per problemi di spazio, sul tema

della famiglia si cui si focalizza

l’attenzione di molti studiosi e sul

cui studio sono stati utilizzati vari

approcci; per esempio la Teoria

Generale dei Sistemi e l’Approccio

Relazionale.

Ecco che la famiglia viene

concepita come un sistema aperto

in cui i processi di organizzazione

e differenziazione avvengono

attraverso modificazioni delle

relazioni tra i membri che

compomgono il sistema stesso.

Vengono quindi studiate le modalità

delle relazioni interpersonali per

individuare le regole di questo

sistema (Teoria Relazionale).

L’attenzione è rivolta quindi

al comportamento interattivo,

alla struttura, all’equilibrio, alla

stabilità e al mutamento del

sistema familiare.

Di conseguenza i terapisti della

famiglia mirano a cambiare non

tanto l’individuo quanto il sistema

interpersonale: ci si centra sugli

schemi di relazione dei membri

della famiglia.

La sofferenza dell’individuo

può essere considerata come

espressione della disfunzionalità

del sistema. Nell’Approccio

Relazionale l’intervento non è

centrato sull’individuo, ma sul

contesto, per tentare di modificare

la modalità con cui si mettono in

relazione tra di loro coloro che

compongono un dato sistema

internazionale; poiché si presume

che un cambiamento nelle altre

unità e che tale cambiamento

sarà seguito di nuovo da

un cambiamento nell’unità

primariamente modificata, e così

via.

In quest’ottica la famiglia

viene vista come matrice della

sofferenza e insieme come risorsa

per la cura.

Gaetana TomaselloPresidente AlterOnlus

COOPERATIVA DI SOLIDARIETÀ SOCIALEE SERVIZI ASSISTENZIALI

ALTER!

Il tema di questo primo numero

è il frutto della riflessione

congiunta dei diversi utenti

partecipanti e dell’apporto

professionale della curatrice di

questa prima edizione: la dott.ssa

Irene Pastorelli, assistente sociale

presso la comunità.

Le tematiche emerse sono in

realtà poi ciò che gli utenti vivono

quotidianamente, sono i temi che

caratterizzano le conversazioni

e le azioni sono all’insegna di

queste.

In questo primo numero mi preme

ringraziare in primis la buona

volontà e l’impegno dei ragazzi

nella realizzazione del gornalino,

poi la dott.ssa Pastorelli, che con

carattere e comprensione ha fatto

sì che i ragazzi si appassionassero

all’attività! Il contributo della

Presidente è di grande valore

partecipativo per le nostre

attività e le storie dei ragazzi;

infine un ringraziamento alla

IMG.ZEROUNO di Francesco Del

Pio che si occupa della grafica e

dell’impaginazione

In questo primo numero

dell’Altro Oltre... Alter, vorrei

distanziarmi, non troppo, dal

tema che caratterizza il numero

in questione per dedicare un

piccolo spazio ad un tema per

me caro, che caratterizza il

lavoro che quotidianamente cerco

e cerchiamo in equipe, di fare

all’interno del nostro programma:

l’Orientamento all’Utente, inteso

come attenzione e attivazione.

Per attenzione si intende come

l’utente viene percepito e

definito, verifiche sul lavoro

svolto sull’utente e adattamento

dell’ambiente alle esigenze del

cliente. Questi indicatori sono

fondamentali per ragionare su

come stiamo lavorando, su dove

ci stiamo dirigendo con il nostro

lavoro, che tempi occorrono; grazie

a questi semplici quesiti siamo in

grado di valutare e comprendere

le problematiche dei singoli

utenti e riconoscerli. Per ciò che

concerne l’aspetto dell’attivazione

si valutano altri indicatori,

quali attività offerte, livello di

coinvolgimento nel programma,

modalità di partecipazione alle

riunioni, modalità in cui l’operatore

descrivere il rapporto con

l’utente. Questi indicatori danno

maggiore attenzione all’operatore

e alle attività proposte da questi,

proprio perchè nelle comunità

terapeutiche la maggiore

attenzione è data alle risorse

umane che è il vero strumento

di lavoro nelle dinamiche socio-

relazioanali, le risorse umane

sono altresì la cura, il sostegno e

il successo di una comunità!

Concludendo, appare importante

soffermarsi sulle relazioni che si

instaurano tra le persone, con le

persone, intendendo con questo:

tra operatori, tra operatori ed

utenti, tra operatori e familiari,

tra utenti e le loro famiglie, tra le

diverse famiglie.

Le cause e gli effetti delle

psicopatologie e dei disagi

psicologici sono spesso da

ricercarsi all’interno proprio delle

dinamiche relazionali e affettive e

da queste possono essere sanate!!

Dott.ssa Silvia De NapoliResponsabile Terapeutica

AlterOnlus

La parola della Psicologa, Responsabile Terapeutica ed ideatrice del progetto

PRIMO NUMERO DEL GIORNALINO...3 mesi di lavoro, costruzione, speranze e voglia di cambiare una piccola particella di mondo!

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Scritti in Libertà

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L’INIZIO DI UN PROGETTO VINCENTE...

poter dare spazio concreto a fantasia e pensieri

È entusiasmante poter presentare

finalmente il primo numero del

giornalino di Comunità. Su idea

della Dott.ssa De Napoli abbiamo

intrapreso quest abizioso progetto

con l’obiettivo di rinforzare il

programma riabilitativo già

esistente attraverso la costruzione

di un attività specifica che potesse

coinvolgere in prima linea tutti i

nostri utenti.

L’intento è proprio quello di poter

dare spazio concreto a fantasia e

pensieri ed esperienze personali

in forma scritta, poter far si che

l’attività sia per i partecipanti

l’inizio di un impegno collaborativo

di gruppo e gratificante, ponendosi

in maniera progettuale di fronte

ad obiettivi, regole e scadenze

settimanali.

Le parole chiave, come le abbiamo

definite nel corso dell’attività, su

cui si incentra Altro Oltre..... Alter,

nonchè le rubriche specifiche,

sono state scelte direttamente dai

ragazzi valorizzando così le loro

esperienze, i loro interessi ed i

loro vissuti.

Per concludere ci tengo a

ringraziare in prima linea tutti i

ragazzi che, nonostante le diffcoltà,

hanno mostrato grande impegno

e collaborazione; la Dott.ssa De

Napoli che ha supervisionato sin

da subito l’intero lavoro, ed il

Dr. Francesco Ritacco, educatore,

contribuendo all’aiuto nella

gestione del gruppo di lavoro.

Siamo al primo numero, alla prima

stampa, siamo all’inizio... ma

sono certa che il nostro progetto

è vincente.

Dott.ssa Irene Pastorelli Assistente Sociale

La mia famiglia è molto unita se

non fosse per mio padre che nella

mia vita non c’é mai stato. Penso

che una famiglia unita sia la cosa

più bella che esista. Posso dire che

la mia mi sta molto vicino e mi

aiuta a superare tutti i problemi

legali e tutte le cose accadono nel

corso della vita. Ho una moglie

fantastica, mi sta sempre vicino

nel bene o nel male, e su questo

mi posso ritenere fortunato. Le

ho dato molti dispiaceri legati alla

droga e alle carcerazioni che ho

dovuto fare che quindi la portano

distante da me. Però, quando

sarà finita la mia detenzione

mi troverò un lavoro e faremo

un figlio, lo cresceremo insieme

senza più problemi legali e gli farò

capire che le cose che ho fatto io

non ti portano da nessuna parte

e soprattutto non si devono fare.

Come diceva il grande cantautore

“Battisti”(Mogol) nella sua

canzone “libertà”, la libertà

ha molte sfaccettature ed è

associabile a diverse cose e

situazioni di vita. Vi è la libertà dal

lavoro, dagli impegni, dalle donne

ecc…. ma, per una certa categoria

di gente, quando si pronuncia la

parola libertà, viene automatico

associarla al suo significato

più specifico, ovvero la libertà

fisica della persona. Poi, magari,

il significato specifico che ha

potrebbe anche non essere questo,

cioè della libertà “fisica” della

persona ma, per me che faccio

parte di quella “categoria”,lo è. Da

un certo punto di vista questo mio

scritto non e del tutto imparziale

perché, essendo io detenuto, ed é

questa la “categoria di gente alla

quale mi riferisco”, sono portato

a darle quel senso, un significato,

quindi, molto fisico e materiale.

Anche se, obbiettivamente,

quando si parla di libertà, si

pensa sempre a grandi spazi,

alla spensieratezza, ad immense

distese o enormi vallate, infatti

si usa dire: ”libero come un

uccello”..,un uccello che spazia su

distese aperte, volando, appunto,

liberamente senza ostacoli ne

impedimenti di alcun tipo. Questo

forse può rafforzare la mia tesi

che il significato più specifico

di questa parola, fortissima,

pesantissima e carica di significato

(per quanto anche questo è un

controsenso in quanto la libertà,

che è sinonimo di leggerezza,

grandi spazi aperti e leggiadria,

è invece una parola potentissima

e pesantissima)sia proprio la

libertà intesa come quella della

persona in generale. Tornando

a noi, ovviamente categoria di

detenuti, per noi questa parola,

durante il periodo della detenzione

diventa bellissima, un sogno, una

speranza, un miraggio e quindi,

quasi un’utopia … purtroppo.

Per noi la libertà si carica di un

significato ancor più profondo e

intenso, di quanto già ne abbia di

per sé, perché per noi la libertà

diventa una sorta di rinascita,un

ritorno alla vita e di conseguenza

alla famiglia e a tutti quegli affetti

che ci circondano.

Purtroppo, però, una volta

ottenuta, ci si scorda troppo presto

di quanto questa sia importante

e cosi “fragile e delicata”perché,

per chi fa un certo tipo di vita,

è facilmente perdibile e di

conseguenza ci sarà un nuovo ed

inevitabile distacco dalla vita e

soprattutto dagli affetti più cari.

Bisognerebbe quindi, dopo averla

riconquistata e quindi una volta

liberi fermarci per soppesare

l’effettivo valore delle cose

veramente importanti per poter

cosi prendere le decisioni giuste.

A volte però questa non e una

scelta del tutto libera, a volte si

è “costretti” ad intraprendere

determinate strade per cause di

forza maggiore, ma non sempre

è cosi perché molte volte si

sceglie una certa strada solo per

“pigrizia”per non voler sacrificare

in una vita nel lavoro. Visto quello

che si può perdere, ne vale la pena?

Famiglia e libertà sono tutto ciò

che di più bello c’è, riflettiamoci

bene prima di fare certe scelte.

P.S.: è anche vero che lo stato,

in questo momento di crisi, non

ti aiuta in questa scelta perché

non è in grado di offrirti molte

alternative ma... volere è potere!

Alessio

Scritti in Libertà

LA FAMIGLIA

Andrea

LIBERTÀ ED OPPORTUNITÀ

COOPERATIVA DI SOLIDARIETÀ SOCIALEE SERVIZI ASSISTENZIALI

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Scritti in Libertà

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Noi per i nostri figli siamo molto

importanti, siamo il loro punto

di riferimento siamo per loro di

esempio e siamo la loro ancora, la

loro “certezza”.

Anche loro, però, per noi sono

molto importanti e non solo a

livello affettivo, perché per loro

saremmo pronti a dar la vita, ma

anche come punto di riflessione.

A volte sono un forte stimolo per

il nostro cambiamento, a volte

grazie all’affetto che proviamo

per loro riusciamo a fermarci e

a riflettere sulla nostra vita e a

pensare dove ci portano i nostri

errori. Questi molto spesso ci

portano ad un distacco forzato da

loro perché, purtroppo, quando

stiamo in carcere non abbiamo

la possibilità di vederli crescere e

questo ci fa molto male, più della

detenzione stessa!

Cosi grazie a loro, all’affetto che

proviamo e alla voglia di “viverli”

nella routine del quotidiano,

riusciamo a prendere una decisione

importante, ovvero, cambiare vita

e abbandonare le nostre vecchie (e

sbagliate) abitudini per affrontare

una sfida grandissima …..il lavoro

e una vita vissuta nella legalità e

quindi fatta di molti sacrifici e a

volte di rinunce ma anche piena di

soddisfazioni e affetto.

La famiglia è l’affetto più sincero

che ci circonda e ci riempie la vita.

La famiglia e quel nucleo ristretto

e personalissimo nel quale ognuno

di noi cerca e trova la forza per

superare tutti i problemi, gli

sconforti e le difficoltà. Non solo,

in famiglia si condividono anche

le gioie e i successi, insomma,

la famiglia e composta da più

elementi ma in fin dei conti é

come se fosse un tutt’uno e forse

è proprio questo che la rende

cosi forte e solida perché è noto,

l’unione fa la forza, e quando una

famiglia è unita è praticamente

indistruttibile! Ovviamente non è

sempre cosi, ci sono anche casi in

cui le famiglie non sono unite e ci

sono più difficoltà dentro che fuori.

Per noi la famiglia ha un valore

ancora maggiore perché a volte ne

veniamo allontanati e, quando non

abbiamo la possibilità di viverla

nel quotidiano, ci rendiamo conto

di quanto sia importante. A volte

le cose belle diventano routine,

si danno per scontate e, solo

quando vengono a mancare se ne

apprezza pienamente il valore. La

cosa peggiore pero è il distacco

dai figli piccoli, questo fa molto

male, non tanto a noi che siamo

“corazzati” e possiamo superare

la botta, ma ai bimbi che sono

ancora disarmati e non sempre

riescono a superare il trauma del

distacco senza conseguenze. In

conclusione vogliamo dire che la

famiglia e la cosa più importante,

è il nostro mondo, perchè anche

quando nessuno ti pensa o vuole

aiutarti la famiglia c’è sempre e si

schiera sempre con te contro tutto

e tutti.

Secondo il mio punto di vista

la famiglia è il principio

fondamentale della vita, parlando

della mia esperienza posso dire

che la famiglia è la cosa più bella

che mi è capitata. Senza famiglia,

è proprio vero, non sei nessuno.

Quando nascono i figli prendi

subito coscienza dell’importanza

della vita ed hai una grande

responsabilità verso di loro.

Adesso per me la famiglia è un

supporto molto importante per

la situazione che sto vivendo.

Quando sono in comunità non

vedo l’ora che arrivi la mia

famiglia e questo pensiero mi dà

la forza di andare avanti durante

Andrea e Manolo

I FIGLI

Andrea e Manolocon l’aiuto di Mirko

LA FAMIGLIA Danilo

LA FAMIGLIA

la settimana. Nel momento in

cui arrivano i miei cari sono

felice perché posso stare insieme

a loro, trascorrere la giornata

e vivere meglio gli affetti che

provo verso di loro. Può sembrare

strano ma quando ero libero

queste sensazioni non le provavo,

non gli davo importanza per la

vita che facevo, perché pensavo

solamente al lato economico per

dargli un futuro migliore. Tutto

questo perché io personalmente

nella mia infanzia non ho avuto

nulla, sia economicamente che

affettivamente, è per questo

motivo che cerco di dare il meglio

di me e non fargli mancare nulla,

anche se a volte mi rendo conto di

essere troppo permissivo. Sarebbe

molto meglio riprendere la mia

vita con serenità e senza sbagli,

così che i miei figli possano vivere

in un contesto migliore. Spero

tanto che un giorno tutto questo

accada, perché non c’è cosa

più bella di avere una famiglia:

tornare a casa la sera e trovare

tutti, mia moglie e i miei figli, ad

aspettarmi. Questo è quello che

vorrei.

Per noi il significato altra vita,

ad oggi, é una vita diversa,

l’importanza primaria è essere

liberi. Purtroppo te ne accorgi

solo quando ti viene a mancare

e sono fondamentali anche le più

piccole cose che prima neanche

gli davi tanta importanza ( fare

semplicemente una passeggiata,

stare insieme con la propria

famiglia, andare a cena con gli

amici, divertirsi e farsi un giro

in automobile ).Tutto questo può

ritornare come prima cambiando

vita. Soprattutto non fare più

sbagli. Purtroppo anche se non

sono d’accordo devo adeguarmi

al sistema sociale, seguire delle

regole, le leggi. Che fine ha fatto la

libertà di esprimersi e di lasciare

spazio agli altri? Forse la cosa più

grave è il fatto che ora non si è

nemmeno liberi di sentirsi liberi,

purtroppo siamo condizionati

dalla moda da tante cose che ci

vengono imposte, da non si sa bene

chi. Se non siamo come gli amici,

la massa, se non assomigliamo a

chi detta i canoni della moda non

siamo nessuno in questa società

in balia del consumismo e di altre

piaghe sociali dove tutti predicano

la libertà (chi è davvero libero!!)

La mia libertà inizia dove finisce

quella degli altri !!!

Scritti in Libertà

Danilo e Tiziano

ALTRA VITA

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IL CALCIO

Il calcio deve essere uno sport tranquillo

Lo sport, ed in particolare il calcio,

ci piace tanto e l’abbiamo sempre

seguito. Però il calcio deve essere

uno sport tranquillo, invece in tv

vediamo delle cose molto brutte.

Ad esempio durante la finale

Napoli-Fiorentina un ragazzo

del Napoli ha perso la vita. Ci

sono stati degli spari ed è subito

scoppiato il panico. Dove ci

sono anche bambini queste cose

non dovrebbero mai succedere.

Speriamo veramente che per una

partita di calcio queste cose non

accadano più.

Il calcio e bello cosi senza farsi del

male. E’ solo un divertimento ed

una passione guardare la propria

squadra del cuore fino a seguirla

ovunque essa giochi. Quando mi

trovo in curva canto i cori della

mia squadra e mi emoziono tanto,

porto anche mia moglie e le mie

nipotine per farle vivere le mie

stesse emozioni.

Speriamo che con il tempo il calcio

torni ad essere un posto tranquillo

e sereno dove tutti possono

divertirsi senza paura e senza che

accada qualcosa di brutto come è

successo in passato.

Sembra che quest’anno il

campionato sia iniziato molto bene

e spero anche che non succedono

le solite discussioni brutte tra le

due tifoserie.

Alessio e Ivano

Andrea e Mirko

DIETA E ATTIVITÀ FISICA

Lo sport oltre che un hobby

o un divertimento è anche

molto importante per la salute,

ovviamente non basta il movimento,

bisogna accompagnarci anche una

dieta sana ed equilibrata.

Questi sono alcuni consigli che

possiamo dare:

1. 3 volte a settimana Pasta (80g)

circa;

2. Tanta verdura e frutta;

3. Carne (100g) circa a settimana;

4. Legumi 3 volte a settimana;

5. Un giorno a settimana si consiglia

un pasto abbondante e completo

per non far addormentare il

metabolismo.

Sport

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Sport

Il pugilato è uno sport di contatto.

In molti lo giudicano come

uno sport molto violento ma è

regolamentato da regole molto

severe che servono appunto ad

evitare che sul ring un evento

sportivo non diventi una rissa

da strada. È una disciplina che

insegna molte regole e da ai

ragazzi che lo praticano molti

principi sani. Sul ring, durante un

incontro, c’è un grande rispetto

per l’avversario perché di fronte

si ha un altro atleta che per

arrivare li ha dovuto allenarsi

duramente, fare molti sacrifici

e rinunce. Questo rispetto si

evince anche alla fine del mach

quando i due atleti, che fino a

pochi istanti prima si stavano

“odiando”, si uniscono in un

grande abbraccio che è anche uno

sfogo e uno scogliere la tensione.

È uno sport che, come abbiamo

detto, richiede grandi sacrifici

e molto allenamento perché la

presenza fisica é alla base della

sua riuscita. Ovviamente, non

basta il fisico, ci vuole anche

molta tecnica che si impara in

palestra con molta pazienza,

perseveranza e anche superando

molti fallimenti. L’allenamento

del pugilato influenza molto anche

l’alimentazione perché quando

ci si prepara per un incontro

bisogna stare attenti a rimanere

sotto un certo peso per rientrare

in una certa categoria. Tutti i

pugili cercano sempre di scendere

di peso per rientrare in una

categoria inferiore a quella a cui

appartengono per misurarsi con

atleti meno pesanti cosicché i loro

pugni risultino più efficaci. Questa

dieta è molto impegnativa da

seguire perché bisogna rispettarla

durante un regime d’allenamento

molto rigido e, come si sa, quando

ci si allena il fisico richiede energie

che si prendono appunto dal cibo.

In conclusione vogliamo dire che

questo sport richiede un gran

sacrificio sia a livello fisico che

mentale ma dà anche grandi

soddisfazioni che ti incitano

e ti danno una gran spinta a

continuare!!!!

IL PUGILATO

Il calcio deve essere uno sport tranquillo

Alessio e Ivano

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Scritti in Libertà

La mia prima esperienza in

comunità il 20 gennaio, prima

di arrivare qui. Inizialmente mi

hanno accolto bene ma dopo 15

giorni è diventata durissima. Per

me era dura non si dormiva mai

non c’era riposo, per me questa

si chiama violenza psicologica!!

Dopo 5 mesi sono arrivato al

punto di cercare una comunità

adatta a me, altrimenti sarebbe

stato molto meglio essere

rinchiuso nuovamente in carcere.

Attualmente ho cambiato contesto,

qui ho la possibilità di poter

vedere la mia famiglia e starci

sempre in contatto, sia con mia

moglie che con le mie figlie. Prima

stavo diventando pazzo perché

non potevo. Adesso sto qui e devo

pensare ad andare avanti, e spero

che passi tutto al più presto. A

questo punto del mio percorso

mi ritrovo in una comunità in cui

mi sento più sereno e tranquillo,

mentalmente e fisicamente.

Adesso sto pensando alla mia

famiglia e alle mie figlie e sono

anche in attesa della terza. Questo

mi rende felice e mi fa piacere che

tutti i miei cari mi siano vicini.

Io sono un ragazzo che ha un

brutto passato di carcere ma

adesso voglio cambiare vita, fare

una vita normale, come tutte le

persone normali! L’obiettivo è

quello di scontare questa pena

cosi da poter iniziare una vita

normale, senza fare errori e non

ricascare in tentazione di reati.

Devo essere forte, diventare un

padre migliore per le mie figlie e

per tutta la mia famiglia che amo

molto.

Vorrei concludere dicendo due

parole su ciò che penso della

libertà. La libertà non si toglie

a nessuno, mi é però stata tolta

perché abbiamo fatto dei reati.

Questo mi ha fatto capire che la

libertà è la cosa più bella che esiste

e, a questo punto di vita, mi sento

quasi libero perché sto seguendo

questo percorso importane per

sbloccarmi e tornare a casa con

tutta la mia famiglia.

La famiglia per l’uomo è

importante perché è la base, ed il

punto di riferimento. La famiglia ti

aiuta a superare momenti difficili

della vita ed ad avere il sostegno

per andare avanti. Un uomo che

non crea una famiglia per me ha

fallito su tutto. E’ bello crescere

dei figlie e prendersi cura della

propria famiglia. Per quanto mi

riguarda, di difficoltà ce ne sono

state essendo io stato in carcere.

Il carcere mi ha portato per un

lungo periodo lontano dai miei

cari ma nonostante questo ho

mantenuto un buon rapporto con

le mie figlie. Questo ha portato

anche a momenti non molto belli

perché io non ero al loro fianco e

continuo a non esserci.

Certamente la mia vita non

è stata rose e fiori perché ho

perso tutto sia gli affetti che la

lontananza dalla mia famiglia

e mi ritrovo qui in questo posto,

da solo. Penso di essere ancora

più lontano dalla mia famiglia

per vari motivi e ragioni che non

sto qui ad elencare. Però spero

che presto tutto finisca per poter

riconquistare la fiducia dei miei

cari e ricreare una nuova famiglia

non commettendo gli stessi errori

. Questo è il obiettivo e spero che

vada tutto per il meglio.

A noi che ce l’hanno tolta la libertà

è stato un bel colpo perché adesso

ci sentiamo come degli animali

in gabbia privati della nostra

dignità. Purtroppo avendo fatto

degli errori nella vita ci si ritrova

cosi. Comunque non ci si deve

abbattere ma combattere perché

l’uomo che si abbatte si trova in

difficoltà. Nella nostra esperienza

infatti ci sono stati dei ragazzi che

si sono anche tolti la vita e altri

uomini che, invece, trovano la

forza dentro se stessi per andare

avanti e combattere la privazione

della libertà. Tutto ciò grazie alla

famiglia e all’amore per la vita.

Ivanocon l’aiuto di Tiziano per ricopiatura

LA MIA ESPERIENZA, ALTRA VITA E LIBERTÀ

Massimiliano

LA FAMIGLIA

LA LIBERTÀ

Massimiliano e Mirko

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Viaggi

VI CONSIGLIO LA SARDEGNA

Il calcio deve essere uno sport tranquillo

Quando si pensa ad una vacanza si pensa subito ad un momento di felicità. Dopo tanto stress accumulato durante l’anno, credo che ognuno di noi voglia staccare la spina per godersi un po’ di relax. Per mia esperienza posso consigliare la Sardegna. La Sardegna è veramente spettacolare soprattutto la parte nord. Io sono stato a Santa Teresa di Gallura e consiglio il meraviglioso Resort Valle dell’Erica, che si affaccia e circonda tutta una serie di bellissime calette con un mare e la sua acqua meravigliosa. Stupende baie di sabbia bianche con la possibilità di prenotare delle escursioni. Una di queste, che personalmente mi è tanto piaciuta è la gita in veliero, con un delizioso pranzo a base di prodotti di mare tipici sardi selezionati. L’itinerario prevede lo

sbarco e sosta all’Isola di Budelli (la spiaggia rosa): l’isola è abitata da una sola persona, che è anche il custode. Questo è un consiglio per chi volesse fare una gita con la propria moglie contando anche sul servizio di mini club ideale per il divertimento dei bambini, lasciando liberi un po’ i genitori. Per chi fosse così pigro di non voler raggiungere il mare, all’interno del resort potrete trovare delle splendide piscine di acqua marina. Un altro aspetto interessante sono le altre località da visitare, non distante c’è Porto Cervo piena di negozi di lusso troppo costosi da potersi permettere qualcosa, e anche altre città molto interessanti.Dopo tutta questa discrezione non posso fare altro che consigliarvi la Sardegna come prossimo viaggio.

Danilo

Ivano

MI PIACEREBBE FARE UN VIAGGIO… IN…Penso che un viaggio sia bellissimo.

Io e la mia famiglia non l’abbiamo

mai fatto per diversi motivi,

primo fra tutti, perché io ho

passato la maggior parte della

mia vita in carcere. Non ho mai

fatto un viaggio anche perché ho

paura di tutti i mezzi di trasporto.

Come finisco questa detenzione

mi piacerebbe tanto fare un bel

viaggio e mi piacerebbe farlo……

in Egitto.

Mi hanno parlato molto bene di

questo luogo. Mia moglie mi ha

chiesto sempre di andarci, ma

io non ho mai voluto sempre a

causa della mia paura. Mi rendo

conto però, che in questo periodo,

i viaggi sono molto importanti per

poter visitare tanti luoghi che non

conosco. Spero tanto di poterci

andare al più presto con la mia

famiglia e anche con la mia terza

figlia che sta per arrivare. Questo

è quello che penso.

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I consigli dello chef

LA GRICIA

Un piatto tipico romano

La Gricia è un piatto tipico romano, è facile e veloce da preparare ma soprattutto è un piatto sfizioso. E’ proprio per queste caratteristiche che la cucina romana si distingue dalle altre.Ingredienti: 200 gr diPancetta; ½ etto di Pecorino;Pepe nero;Preparazione:Soffriggere la pancetta in una padella e quando la pancetta è bella rosolata toglierla dal fuoco. Mettere in un piatto a parte ½ etto di pecorino e 2 cucchiaini di pepe nero e, nel frattempo, mettere a bollire l’acqua per la pasta. La pasta che vi consigliamo per la gricia è : il rigatone o le mezze

maniche. Una volta cotta la pasta al dente è bene conservare un bicchiere d’acqua di cottura che servirà successivamente. Scolare la pasta e metterla nella padella con la pancetta e l’olio, mantecare il tutto aggiungendo il pecorino, il pepe nero e l’acqua di cottura conservata. Mantecare in padella tutti gli ingredienti per circa 2/3 minuti per ottenere una cremetta molto sfiziosa e, la gricia è pronta!

Buon appetito!!!

Danilo

Massimiliano e Simone

SPIGOLA AL SALEIngredienti (per 4 persone):

Spigola, che deve pesare almeno 1

Kg- 1kg ½;

sale grosso;

sale fino;

Olio extravergine di oliva

Preparazione:

Prima di tutto è necessario

squamare la spigola e pulirla

dalle viscere. Mettere all’interno

di una teglia la carta forno con

un centimetro di sale grosso e

adagiare sopra di esso la spigola.

Con il restante sale grosso e fino

ricoprirla tutta nebulizzando poi il

tutto per farsi si che si compatti

il sale.

Portare a temperatura il forno a

200 gradi per circa 20 minuti.

Una volta cotta aspettare qualche

minuto che si riposi, rompere la

crosta di sale, pulirla molto bene

e condirla con olio extra vergine

di oliva.

BUON APPETITO!!!!!!!!!!!!!!

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ALTER!

Scritti in Libertà

Buonasera, vi voglio raccontare

quanto sono importanti i miei figli

per me. Io ho avuto molti problemi

nella mia vita, ho combattuto per

rimanere in piedi sempre, un

sacco di montagne da scalare….

Ma tutta questa forza me l’hanno

data i miei figli. Loro sono la mia

vita e la mia essenza. Senza di

loro niente ha un senso vero e

proprio.

Ho cinque figli a 33 anni ma

credetemi, non mi pento di averli

fatti perché mi hanno dato felicità

e me ne danno ancora. Tutto quello

che una persona può desiderare

quando hai dei figli, è augurargli

tutto il bene possibile e tanta

salute perché non esiste nessun

soldo che possa comprare la loro

felicità e la loro tranquillità. È per

loro che sto cercando di cambiare

vita, è molto complicato farlo, ma

io li amo troppo e sono sicurissimo

che ci riuscirò.

La libertà per me é la cosa più

importante che ci sia e penso che

nessuno possa toglierla. A me in

questo momento é stata tolta e solo

adesso mi sono accorto di quanto

sia importante. Levandomi la

libertà mi e stato tolto tutto, adesso

capisco il valore di ogni singola

cosa anche delle cose più semplici

e banali: poter fare un giro, una

passeggiata, poter fare qualcosa

senza dover chiedere niente a

nessuno, e tanto altro. Quando

non hai la libertà ti accorgi di ogni

singola cosa e senti la mancanza

di tutto, soprattutto della famiglia,

del divertimento, dell’amore e

tutto il resto. La libertà mi é stata

tolta a causa degli sbagli che ho

fatto e solo adesso ho capito che

cosa significa. In questo momento

il mio pensiero è uscire da qui,

riprendendo in mano la mia libertà

e cominciare a creare un qualcosa

a cui prima non ho mai pensato:

costruire la mia di famiglia e farla

stare bene senza crearle nessun

problema prevedendo un futuro

migliore senza troppi errori. Fare

una vita regolare godendomela in

modo tranquillo.

Simone

I FIGLI

LA LIBERTÀ

Tiziano

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ALTER!

Animali

IL SERPENTE MORELIA-VIRIDIS

Una specie di serpente originario delle foreste della Nuova Guinea

Tale serpente è detto anche

Pitone Verde Arborigolo ed é una

specie di serpente originario delle

foreste della Nuova Guinea, di

colore verde e azzurro quando é

adulto, mentre quando è piccolo,

dipende dalla località, é di colore

rosso o giallo. Le caratteristiche

sono simili al Boa Smeraldino

che vive nelle foreste del Centro

America. Le caratteristiche di

questo magnifico animale è che

caccia essenzialmente di notte,

sopratutto piccoli mammiferi e

piccoli uccelli. Durante il giorno,

invece, si crogiola al sole sugli

alberi per digerire. Quando sono

piccoli si nutrono di sauri (tipi

di lucertole) e piccoli uccelli

di nido appena nati. Non è un

animale velenoso e si può allevare

benissimo in cattività. Questo

serpente prende il nome dalle città

dove vive, es.: la Morelia Viridis

Aru, la BiaK o la Australian ecc…

Alcuni consigli per chi vuole

tenere in casa un serpente del

genere:

è necessaria una teca sviluppata

in altezza distribuendo al suo

interno dei rami sui quali si

può adagiare. Per il fondo della

teca consigliamo di mettere un

tappetino o una serpentina,

questo vale solo per un zona della

teca deputata ad essere calda.

Tale serpentina viene ricoperta

di corteccia (meglio se quella

utilizzata per le orchidee).

Mettere una ciotola d’acqua nella

parte fredda. La teca deve stare a

temperatura tra 28 e i 30 gradi.

mi raccomando nebulizzare tutti

i giorni perché è un serpente che

vive nelle foreste fluviali ed ha

bisogno di molta umidità che gli

é utile per la sua idratazione e gli

rende più facile “fare la muta”.

Per nutrirlo è necessario dare: un

ratto di media dimensione ogni 10

giorni.

Questi sono consigli per tenere nel

migliore dei modi questo animale

straordinario.

Massimiliano e Simone

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Animali

I NOSTRI ANIMALI IN COMUNITÀ

Galline, anatre, tacchini, faraone e maiali

Nella nostra comunità tutti

noi ragazzi abbiamo deciso di

acquistare vari animali. Perché?

Perché così possiamo impegnare

la giornata in un’attività specifica

che ci piace. Tutti i giorni, tutte le

mattine noi ragazzi della comunità

ci alziamo per controllare gli

animali dandogli attenzioni, farli

mangiare, pulirli e tenerli ben

sistemati. Ci sono vari recinti

dove sono accolti: galline, anatre,

tacchini, faraone e maiali). Stiamo

anche costruendo un’altra gabbia

( i costruttori sono M. e M. ). Poi

ci sono anche le galline che anno

iniziato a fare le uova tutte le

mattine e noi andiamo nel pollaio

per prenderle, metterle in cucina

per poi mangiarle. Abbiamo anche

i nostri maialini, prima erano tre,

poi però uno purtroppo è morto

e l’abbiamo ritrovato per terra

senza respiro. Così, tutti insieme

abbiamo pensato di fare una buca

per sotterrarlo affinché potesse

avere una degna sepoltura.é utile

per la sua idratazione e gli rende

più facile “fare la muta”.

Per nutrirlo è necessario dare: un

ratto di media dimensione ogni 10

giorni.

Questi sono consigli per tenere nel

migliore dei modi questo animale

straordinario.

Tiziano

Tiziano e Manolo

I CANIMolte persone non sanno che gli

animali possiedono dei sentimenti

e il detto “i cani sono contenti per

qualsiasi cosa!” per noi e solo una

sciocchezza. Secondo noi se un

cane viene abbandonato la sua

tristezza e la suo stato di malessere

potrebbe indurlo a diventare

cattivo e pericoloso. Quando si

compra un cane, soprattutto se

si prende cucciolo, non va usato

come un giocattolo usa e getta,

come un oggetto. Niente di meno

non bisogna abbandonarli quando

sono adulti perché si pensa che

non ci servono, comportarsi

così sarebbe una vera e propria

cattiveria! Per non parlare del

fatto che i cani in mezzo alla strada

potrebbero diventare un pericolo

anche per le macchine che, nel

cercare di evitarli, potrebbero

causare incidenti stradali. I cani

come qualsiasi altro animale che

si decide di crescere deve essere

trattato sempre bene, e si deve

essere coscienti della fatica che

si fa per crescerli: vanno puliti,

coccolati, e farli sentire a proprio

agio come le persone. Ricordiamo,

chi compra un animale deve

trattarlo bene, con dignità ed

essere cosciente di quello che fa.

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