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3IP-RELAZIONE SPECIALISTICA TECNICO …€¦ · CIE 88/2004 “Guide for the lighting of road tunnels and underpasses” UNI 11248 Illuminazione stradale – Selezione delle categorie

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Utente
Timbro e Firma

1

Studio Tecnico

BORGHI Per. Ind. DANIELE

Ing. Eureta Consulenze e Progettazioni Elettrotecniche, Tecnologiche, Energie Rinnovabili

Via Albarese, 25 - 40014 Crevalcore BO

Tel./fax.: 051/6800663 - E-Mail : studionb @ gmail.com

C.F.: BRGDNL71L21D166K - P.Iva: 01893441202 - P.i. BO 2176

http://studioborghidaniele.weebly.com/

memo: P-16040A

Lottizzazione Comparti C1 - C2 - C3 - Località

Crespellano - Comune di Valsamoggia - Città

Metropolitana di Bologna

Relazione Tecnica

Impianto con : AEC tipo Lunoide HPS

Numero progetto : P-16040A

Progettista : Borghi per. ind. Daniele

Autore Data : 18.04.2016

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RIFERIMENTI NORMATIVI E PRESCRIZIONI GENERALI

Tutti gli interventi di riqualificazione energetica, di manutenzione straordinaria, di innovazione tecnologica,

devono essere realizzati nel rispetto di tutte le normative vigenti. Laddove sia necessaria un’autorizzazione

specifica da parte di Enti Amministrativi o Enti di controllo (Comuni, Province, Regioni, Enti Statali, VVF,

ASL, ecc.), il Concessionario deve farsi carico dell’espletamento delle relative pratiche autorizzative. L’inizio

delle opere di realizzazione dell’intervento e subordinato al rilascio di tutte le autorizzazioni necessarie. Il

Concessionario deve rispettare le seguenti norme ed eventuali successive modifiche ed integrazioni per le

stesse:

Legge 186 1/3/1968 Disposizioni concernenti la produzione di materiali apparecchiature,

macchinari, installazione di impianti elettrici ed elettronici

Direttiva 2006/95/CE (LVD) attuata mediante D. Lgs 25/11/96 n. 626

“Concernente il riavvicinamento delle legislazioni degli stati membri relative al materiale elettrico destinato ad essere adoperato entro taluni limiti di tensione”

Direttiva 2004/108/CE (EMC) attuata mediante D. Lgs. 6/11/07, n.194

“Concernente il riavvicinamento delle legislazioni degli Stati membri relative alla compatibilita elettromagnetica e che abroga la direttiva 89/336CEE”

2002/95/CE (RoHS) 2011/65/EU dal 03-01- 2013

Restriction of Hazardous Substance (recepita nell’ordinamento italiano con D.Lgs 25 luglio 2005, n. 151). La suddetta direttiva tratta l’autorizzazione e la restrizione all’utilizzo di sostanze chimiche nel ciclo di produzione dei prodotti acquistati nonche il divieto e la limitazione di utilizzo di piombo, mercurio, cadmio, cromo esavalente ed alcuni ritardanti di fiamma nelle apparecchiature elettriche ed elettroniche.

Legge regionale n. 19 del 29/09/2003 e successive collegate

Norme in materia di riduzione dell'Inquinamento Luminoso e di risparmio energetico– agg.to DIRETTIVA di Giunta Regionale n. 1732 del 12 novembre 2015.

D.M. 23/12/2013 e collegati

Criteri ambientali minimi per l’acquisto di lampade a scarica ad alta intensità e moduli LED per illuminazione pubblica – agg.to 2013.

Codice Norma Descrizione CEI EN 60598-1 Apparecchi di illuminazione - Parte 1 – Prescrizioni generali e prove CEI EN 60598-2-3 Apparecchi di illuminazione – Parte 2 – Prescrizioni particolari – Sez. 3 –

Apparecchi di illuminazione stradale

CEI EN 60598-2-5 Apparecchi di illuminazione – Parte 2 – Prescrizioni particolari – Sez. 5 – CEI EN 61547 Apparecchiature per l’illuminazione generale – Prescrizioni di immunita

EMC (Compatibilita Elettromagnetica)

CEI EN 55015 Limiti e metodi di misura delle caratteristiche di radio disturbo degli apparecchi di illuminazione elettrici e degli apparecchi analoghi

CEI EN 61000-3-2 Compatibilita elettromagnetica (EMC) – Parte 3.2: Limiti – Limiti per le emissioni di corrente armonica (apparecchiature con corrente di ingresso < 16 A per fase

CEI EN 61000-3-3 Compatibilità elettromagnetica (EMC) – Parte 3.3: Limiti – Limitazione delle

fluttuazioni di tensione e del flicker in sistemi di alimentazione in bassa tensione per

apparecchiature con corrente nominale <=16A e non soggette ad allacciamento

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UNI EN 13032-1 Luce e illuminazione – Misurazione e presentazione dei dati fotometrici di lampade e apparecchi di illuminazione – Parte 1: Misurazione e formato di file

UNI 11356 Caratterizzazione fotometrica degli apparecchi di illuminazione

CEI 23-42 CEI 23-44 Interruttori differenziali senza sganciatori di sovracorrente incorporati per installazioni domestiche

CEI EN 61347-1 Unita di alimentazione di lampade – Parte 1 – Prescrizioni generali e di sicurezza

CEI EN 61347-2-1 (sicurezza)+ CEI EN 60927 (prestazioni)

Unita di alimentazione di lampade – Parte 2-1 – Prescrizioni particolari per dispositivi di innesco (esclusi gli starter a bagliore)

CEI EN 61347-2-3 (sicurezza) + CEI EN 60929 (prestazioni)

Unita di alimentazione di lampade – Parte 2-3 – Prescrizioni particolari per alimentatori elettronici per lampade tubolari a fluorescenza

CEI EN 61347-2-8 (sicurezza)+ CEI EN 60921 (prestazioni)

Unita di alimentazione di lampade – Parte 2-8 – Prescrizioni particolari per alimentatori elettromagnetici per lampade tubolari a fluorescenza

CEI EN 61347-2-9 (SICUREZZA) + CEI EN 60923 (PRESTAZIONI)

Unità di alimentazione di lampade – parte 2-9 – Prescrizioni particolari per alimentatori elettromagnetici per lampade a scarica

CEI EN 61347-2-13 (sicurezza)+ CEI EN 62384 (prestazioni)

Unita di alimentazione elettroniche alimentate in corrente continua o in corrente alternata per moduli led

CEI EN 61048 (sicurezza)+ CEI EN 61049 (prestazioni)

Ausiliari per lampade – Condensatori da utilizzare nei circuiti di lampade tubolari a fluorescenza e di altre lampade a scarica

CEI EN 60238 Portalampade a vite Edison CEI EN 60400 Portalampade per lampade fluorescenti tubolari e portastarter CEI EN 60838-1 Portalampade eterogenei - Parte 1: Prescrizioni generali e prove CEI EN 61184 Portalampade a baionetta CEI EN 60838-2-2 Prescrizioni sui connettori da utilizzare in apparecchi LED

CEI EN 60598-1 Apparecchi di illuminazione, prescrizioni generali e prove CEI EN 62035 (sicurezza)

Lampade a scarica (escluse le lampade fluorescenti)

CEI EN 60662 (prestazioni)

Lampade a vapori di sodio ad alta pressione

CEI EN 61167 (prestazioni)

Lampade ad alogenuri metallici

CEI EN 60192 (prestazioni)

Lampade a vapori di sodio a bassa pressione

CEI EN 60188 Lampade a vapori di mercurio ad alta pressione

CEI EN 61195 (sicurezza)+ CEI EN 60081 (prestazioni)

Lampade fluorescenti a doppio attacco

CEI EN 61199 (sicurezza)+ CEI EN 60901 (prestazioni)

Lampade fluorescenti con attacco singolo

UNI EN 40-1 Pali per illuminazione – Termini e definizioni UNI EN 40-2 Pali per illuminazione pubblica – Parte 2: Requisiti generali e dimensioni UNI EN 40-3-1 Pali per illuminazione pubblica – Progettazione e verifica – Specifica dei

carichi caratteristici

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UNI EN 40-3-2 Pali per illuminazione pubblica – Progettazione e verifica – Verifica tramite prova UNI EN 40-3-3 Pali per illuminazione pubblica – Progettazione e verifica – Verifica mediante UNI EN 40-4 Pali per illuminazione pubblica – Parte 4: Requisiti per pali per illuminazione

di calcestruzzo armato e precompresso

UNI EN 40-5 Pali per illuminazione pubblica – Requisiti per pali per illuminazione pubblica di acciaio

UNI EN 40-6 Pali per illuminazione pubblica – Requisiti per pali per illuminazione pubblica di alluminio

UNI EN 40-7 Pali per illuminazione pubblica – Parte 7: Requisiti per pali per illuminazione pubblica di compositi polimerici fibrorinforzati

CEI 23-51 Prescrizioni per la realizzazione, le verifiche e le prove dei quadri di

distribuzione per installazione fisse per uso domestico e similare

CEI EN 60439 Apparecchiature assiemate di protezione e di manovra per bassa tensione

UNI 10819 Luce e illuminazione – Impianti di illuminazione esterna – Requisiti per la limitazione della dispersione verso l’alto del flusso luminoso

UNI 11095 Luce e illuminazione – Illuminazione delle gallerie CIE 88/2004 “Guide for the lighting of road tunnels and underpasses” UNI 11248 Illuminazione stradale – Selezione delle categorie illuminotecniche UNI EN 12665 Luce e illuminazione – Termini fondamentali e criteri per i requisiti illuminotecnici UNI 13201-2 Illuminazione stradale – Parte 2: Requisiti prestazionali UNI 13201-3 Illuminazione stradale – Parte 3: Calcolo delle prestazioni UNI 13201-4 Illuminazione stradale – Parte 4: Metodi di misurazione delle

prestazioni fotometriche UNI 11431 Applicazione in ambito stradale dei dispositivi regolatori di flusso luminoso CEI 64-7 Impianti di illuminazione situati all’esterno con alimentazione serie CEI 64-8 Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1 000 V in

corrente alternata e a 1 500 V in corrente continua UNI EN 12193 Luce e illuminazione – Illuminazione di installazioni sportive

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PREMESSA

I corpi illuminanti previsti nella presente progettazione sono stati scelti in accordo con la Progettazione generale,

per in modo da garantire la completa omogeneità per tipologia e sorgenti con gli impianti in essere nei comparti

attigui.

I corpi illuminanti proposti, dovranno essere conformi alla presente progettazione, e comunque soddisfare i Criteri

Ambientali Minimi richiesti da Decreto 23 Dicembre 2013; i corpi previsti nella presente progettazione, rispettano

quanto sopra.

Nell progettazione sono previsti oltre a tutti gli impianti relativi al comparto in oggetto, anche i collegamenti “fisici”

ad impianti esistenti in comparti attigui (vedi planimetria 1IP).

Si è scelto di suddividere l’impianto in due parti, con quadri e relativi contatori separati, in modo da garantire una

superiore autonomia e selettività di alimentazioni in caso di guasto e/o eventuale interruzione parziale di energia

dal distributore;

detta scelta garantisce anche un maggior contenimento delle cadute di tensioni generali.

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CLASSIFICAZIONI

La nuova normativa UNI 11248 impone l’analisi precisa della zona di studio oggetto di interesse, con

l’inserimento di molteplici variabili per la stesura dei calcoli. In particolare si evidenzia una determinata

categoria illuminotecnica di progetto, in funzione della tipologia di strada, del traffico presente e del livello di

sicurezza intrinseco da raggiungere.

Tabella A – INDIVIDUAZIONE DELLA CATEGORIA ILLUMINO TECNICA DI RIFERIMENTO

Tipo Descrizione Limiti di

velocita' km/h

Categoria illuminotecnica di

riferimento

A1 Autostrade extraurbane 130-150 ME1

A1 Autostrade urbane 130 ME1

A2 Strade di servizio alle autostrade 70-90

A2 Strade di servizio alle autostrade urbane 50 ME3a

Strade extraurbane principali 110

Strade di servizio alle strade extraurbane principali 70-90

Strade extraurbane secondarie (tipi C1 e C2) 70-90

Strade extraurbane secondarie 50

Strade extraurbane secondarie con limiti particolari 70-90

Strade urbane di scorrimento veloce 70

Strade urbane di scorrimento veloce 50

Strade urbane interquartiere 50

Strade urbane di quartiere 50

Strade locali extraurbane (tipi F1 e F2) 70-90 ME3c

Strade locali extraurbane 50

Strade locali extraurbane 30

Strade locali urbane (tipi F1 e F2) 50 S3

Strade locali urbane: centri storici, isole ambientali,

zone 30 30

Strade locali urbane: altre situazioni 30 CE4

Strade locali urbane: aree pedonali CE5/S3

Strade locali urbane: centri storici (utenti principali:

pedoni, ammessi gli altri utenti) CE5/S3

Strade locali interzonali 50

Strade locali interzonali 30

Piste ciclabili non dichiarato S3

Strade a destinazione particolare 30

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Tabella B - COMPARAZIONE DI CATEGORIE ILLUMINOTECNI CHE

Tabella C - CATEGORIE ILLUMINOTECNICHE ADDIZIONALI

Tabella D - PARAMETRI DI INFLUENZA (SE RILEVANTI) C ONSIDERATI PER LE CATEGORIE ILLUMINOTECNICHE DI RIFERIMENTO DI CUI ALLA TABELLA A PER DEFINIRE LA CATEGORIA ILLUMINOTECNICA DI PROGETTO

Tipo di strada

Parametro di influenza

Flusso di traffico

Complessità del campo visivo

Zona di conflitto

Dispositivi rallentatori

Indice di rischio di aggressione

Pendenza

media

Indice livello luminoso ambiente

Pedoni

A1

Massimo

Elevata -

A2 Normale

B Assente

C - D

E

F Normale Assente

Normale

Piste ciclabili - - - - <=2% Amb.urbano

Non ammessi

Tabella E - CATEGORIE ILLUMINOTECNICHE SERIE ME: ST RADE A TRAFFICO MOTORIZZATO DOVE E' APPLICABILE IL CALCOLO DELLA LUMINANZA, PER CONDIZIONI ATMOSFERICHE PREVALENTEMENTE ASCIUTTE

ME1 ME2 ME3 ME5 ME6

CE0 CE1 CE2 CE3 CE5

S1 S2 S3 S4 S5 S6

Categoria illuminotecnica di riferimento CE0 CE1 CE2 CE3 CE4 CE5 - - -

S4 S5 S6

- - -

Categoria illuminotecnica di riferimento S1 S2 S3

Categoria illuminotecnica addizionale EV3 EV4 EV5

Categoria

Luminanza del manto stradale

della carreggiata debilitante Illuminazione di contiguità

L min.mantenuta

[cd/m2]

Uo

min.

Ul

min.

TI% max (+5% per

sorgenti a bassa

luminanza)

SR 2 min. (in assenza di aree di

traffico con requisiti propri

adiacenti alla carreggiata)

ME1 2,0 0,4 0,7 10 0,5

ME2 1,5 0,4 0,7 10 0,5

ME3a 1,0 0,4 0,7 15 0,5

ME3b 1,0 0,4 0,6 15 0,5

ME3c 1,0 0,4 0,5 15 0,5

ME4a 0,75 0,4 0,6 15 0,5

ME4b 0,75 0,4 0,5 15 0,5

ME5 0,5 0,35 0,4 15 0,5

8

ME6 0,3 0,35 0,4 15 Nessun requisito

Tabella F - CATEGORIE ILLUMINOTECNICHE SERIE MEW: S TRADE A TRAFFICO MOTORIZZATO DOVE E' APPLICABILE IL CALCOLO DELLA LUMINANZA, PER CONDIZIONI ATMOSFERICHE PREVALENTEMENTE BAGNATE

Tabella G - CATEGORIE ILLUMINOTECNICHE SERIE CE: AREE A TRAFFICO MOTORIZZATO IN CUI NON E' POSSIBILE RICORRERE AL CALCOLO DELLA LU MINANZA (es. zone di conflitto, incroci, strade commerciali e rotonde, ciclopedonale quando le categorie S o A non sono ritenute adeguate)

Categoria Illuminamento orizzontale

Emedio min.mantenuto [lx]

Emin mantenuto [lx]

CE0

50 0,4

CE1

30 0,4

CE2

20 0,4

CE3

15 0,4

CE4

10 0,4

CE5

7,5 0,4

Tabella H - CATEGORIE ILLUMINOTECNICHE SERIE S: AMBIENTI A CARATTERE CICLOPEDONALE (marciapiedi, piste ciclabili, corsie di emergenza ed altre separate o lungo la carreggiata, strade urbane, strade pedonali, aree di parcheggio, strade interne a complessi scolastici, ...)

Categoria

Illuminamento orizzontale

Emedio min.mantenuto [lx] (per ottenere l'uniformit a' Emedio < 1,5 Emin indicato per la categoria) Emin mantenuto [lx]

S1 15 5

S2 10 3

S3 7,5 1,5

S4 5 1

S5 3 0,6

S6 2 0,6

Categoria

Luminanza del manto stradale della carreggiata

debilitante

Illuminazione di

contiguita' manto asciutto manto

[cd/m2]

Uo

Ul min. (libero, puo' valere per

autostrade)

Uo min.

TI% max (+5% per

sorgenti a bassa

luminanza)

SR 2 min. (se non vi sono aree di traffico

con requisiti propri

adiacenti alla carreggiata)

MEW1 2,0 0,4 0,6 0,15 10 0,5

MEW2 1,5 0,4 0,6 0,15 10 0,5

MEW3 1,0 0,4 0,6 0,15 15 0,5

MEW4 0,75 0,4 Nessun

0,15 15 0,5

MEW5 0,5 0,35 Nessun

0,15 15 0,5

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Tabella I - CATEGORIE ILLUMINOTECNICHE SERIE A: AMB IENTI A CARATTERE CICLOPEDONALE

(marciapiedi, piste ciclabili, corsie di emergenza ed altre separate o lungo la carreggiata, strade urbane, strade pedonali, aree di parcheggio, strade interne a complessi scolastici, ...)

Categoria Illuminamento emisferico

Ehs min.mantenuto [lx] Emin.mantenuto [lx]

A1 5 0,15

A2 3 0,15

A3 2 0,15

A4 1,5 0,15

A5 1 0,15

A6 prestazione non determinata

prestazione non determinata

Tabella 3 - CATEGORIE ILLUMINOTECNICHE SERIE ES: IN DAGINE DEGLI ILLUMINAMENTI SEMICILINDRICI

(da impiegare a complemento delle classi S o A quando il progettista le ritiene utili allo scopo di ridurre la criminalita' ed eliminare la sensazione di insicurezza)

Categoria Esc min.mantenuto [lx] ES1 10

ES2 7,5

ES3 5

ES4 3

ES5 2

ES6 1,5

ES7 1

ES8 0,75

ES9 0,5

Tabella K - CATEGORIE ILLUMINOTECNICHE SERIE EV: IN DAGINE DEGLI ILLUMINAMENTI VERTICALI

da impiegare in quelle situazioni dove sia necessario evidenziare/indagare superfici verticali, ad esempio aree di intersezione o di conflitto tra differenti utenze

Categoria Ev min.mantenuto [lx] EV1 50

EV2 30

EV3 10

EV4 7,5

EV5 5

EV6 0,5

10

Tabella L - INDICAZIONE SULLE VARIAZIONI DELLA CATE GORIA ILLUMINOTECNICA IN RELAZIONE AI PARAMETRI DI INFLUENZA

Parametro di influenza Variazione della categoria illuminotecnica Non si applica a

Compito visivo normale

-1

A1

Condizioni non conflittuali

Flusso di traffico < 50% rispetto al massimo

Flusso di traffico < 25% rispetto al massimo -2

Segnaletica attiva nelle zone conflittuali -1

Indice di resa dei colori >= 60 -1 (a discrezione)

Indice di resa dei colori < 30

+1

Pericolo di aggressione

Presenza di intersezioni e/o svincoli a raso

Prossimità di passaggi pedonali

Prossimità di dispositivi rallentatori

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INTEGRAZIONE ILLUMINOTECNICA DELLA CLASSIFICAZIONE E ANALISI DEI RISCHI

Nella classificazione illuminotecnica del territorio si è identificata in modo sommario un’analisi dei rischi per

identificare e distinguere probabili situazioni di pericolo. In accordo con l’amministrazione pubblica per evitare

sovra illuminamenti in un territorio o in zone in cui tale rischio potrebbe avere un elevato impatto, si è deciso

di intervenire con illuminazioni del tipo permanente. Essendo l’obbiettivo non ultimo quello di migliorare la

percezione del territorio, si riportano le considerazioni conclusive e di completamento dell’analisi dei rischi:

- In tutte le vie Comunali non sono state rilevate situazioni di pericolo, sia sul tracciato urbano che su

quello extraurbano.

- Tutte le vie comunali nel tracciato viario urbano ed extraurbano presentano le seguenti

caratteristiche:

o Sono a traffico normale

o Sono di misure adeguate alla tipologia di percorrenza

o Il traffico è inferiore all’indice massimo previsto per la categoria stradale

o Non persistono fenomeni di nebbia nella zona (a parte rari casi)

o Limitatamente nevica e ghiaccia

o Non sono state riscontrate interferenze luminose con altre sorgenti artificiali nel territorio

I paramenti di influenza che incidono maggiormente sull’illuminazione del territorio sono:

- Utilizzo di apparecchi del tipo Cut-off per ridurre i fenomeni di abbagliamento

- Compiti visivi normali (-1 classe illuminotecnica)

- Condizioni non conflittuali

- Segnaletica efficiente ed efficacie

La normativa UNI ha introdotto inoltre la possibilità di ridurre i livelli di luminanza quando il traffico risulta

inferiore al 50% e al 25% del livello massimo consentito per tipologia di strada.

E’ quindi possibile prevedere opportuni regolatori di flusso che permettono la riduzione della luminanza sulla

strada in funzione della categoria illuminotecnica di riferimento.

STATO DI PROGETTO

Il progetto è riferito all’impianto di pubblica illuminazione nel Comune di Valsamoggia (Città Metropolitana di

Bologna), località Crespellano, Comparti C1 – C2 – C3 (opere di urbanizzazione primaria), verrà sviluppato

secondo quanto previsto dalla Norma CEI 0-2, la norma CEI 64-8 parte 7 sezione 714 "Impianti di

illuminazione situati all'aperto”, mentre, in linea generale, le prestazioni illuminotecniche dell’illuminazione

esterna saranno regolate dalle norme UNI EN13201-2 “ Illuminazione stradale - parte 2 : Requisiti

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prestazionali, parte 3 Calcolo delle prestazioni, parte 4 : metodi di misura delle prestazioni fotometri- che la

norma UNI EN11248 “ Selezione delle categorie illuminotecniche”, nonché la L.R 19/03 “Norme in materia di

riduzione dell'inquinamento luminoso e di risparmio energetico” e la successive collegate contenente la

direttiva regionale in materia di Inquinamento Luminoso e risparmio energetico in applicazione della LR.

19/2003 e successive collegate, nonché dalle indicazioni ricevute dal Comune di Valsamoggia (settore

manutenzione).

Per quanto attiene al problema della sicurezza degli impianti, esso può essere visto sotto due aspetti

fondamentali:

· La protezione delle persone, cercando di evitare che queste ultime entrino in contatto con parti

attive ovvero in tensione dell’impianto, e nel caso questo avvenga, cercando di annullare la

possibilità di elettrocuzione;

· La protezione dell’impianto stesso, in particolare delle linee, evitando la circolazione di correnti di

sovraccarico e di cortocircuito per periodi elevati, a seguito di guasti e/o malfunzionamenti.

Classificazione categoria illuminotecnica:

da Tabella D - PARAMETRI DI INFLUENZA (SE RILEVANTI ) CONSIDERATI PER LE CATEGORIE ILLUMINOTECNICHE DI RIFERIMENTO DI CUI ALLA TABELLA A PER DEFINIRE LA CATEGORIA ILLUMINOTECNICA DI PROGETTO

Tipo di strada

Parametro di influenza

Flusso di traffico

Complessità del campo visivo

Zona di conflitto

Dispositivi rallentatori

Indice di rischio di aggressione

Pendenza

media

Indice livello luminoso ambiente

Pedoni

F Normale Assente

Normale

da Tabella E - CATEGORIE ILLUMINOTECNICHE SERIE ME: STRADE A TRAFFICO MOTORIZZATO DOVE E' APPLICABILE IL CALCOLO DELLA LUMINANZA, PER CONDIZIONI ATMOSFERICHE PREVALENTEMENTE ASCIUTTE

Descrizione impiantistica:

· Le armature utilizzate in questo intervento saranno AEC modello Lunoide sempre in classe 2 (doppio

isolamento), dovranno avere la copertura superiore in alluminio pressofuso, dovranno essere montate

con il vetro del sistema ottico parallelamente al piano stradale(angolo tilt = 0°). Raccomandiamo di seguire

le istruzioni di montaggio e di usare una particolare attenzione nel mantenimento del grado IP minimo

garantito da AEC per il modello Lunoide nella zona di ingresso cavo/armatura per evitare insudiciamenti e

ingresso di insetti.

· Le armature saranno cablate con apparecchiature control box (CB) Power-One HID 100/150W HPS

PLM FLAT, in classe di isolamento 2, temperatura colore 4000° K o inferiore, carrozzeria in alluminio

Categoria

Luminanza del manto stradale

della carreggiata debilitante Illuminazione di contiguità

L min.mantenuta [cd/m2]

Uo min.

Ul min.

TI% max (+5% per sorgenti a bassa

luminanza)

SR 2 min. (in assenza di aree di traffico con requisiti propri

adiacenti alla carreggiata)

ME4b 0,75 0,4 0,5 15 0,5

0,75 0,4 0,5 15 0,5

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pressofuso, gestione del flusso luminoso dimmerabile gestibile e telecontrollabile tramite apposito sistema.

· La regolare esecuzione dei lavori dovrà garantire la sfilabilità dei cavi, particolare cura dovrà essere a

proposito prestata nel fissaggio e nella protezione dei cavi (garantire il grado IP) derivati dalle morsettiere

all’ interno dei pali.

· L’impianto sarà realizzato completamente in doppio isolamento (classe 2) (apparecchiature, morsettiere,

cavi, installazione e quant’ altro).

· I cavi utilizzati sanno di tipo FG7O-R con isolamento 0,6/1kV

· Ogni apparecchio sarà derivato dalla dorsale in modo ciclico sulle 3 fasi

· Tutte le derivazioni saranno effettuate nelle morsettiere alla base dei pali, viceversa nessuna derivazione o

giunzione di cavi potrà essere realizzata entro i pozzetti o all’ interno delle polifore / tubazioni, pali, eventuali

deroghe potranno essere concordate e autorizzate dalla scrivente solo in via preventiva.

· I pali in acciaio zincato dovranno avere alla base nella zona di infissione con il terreno un ulteriore collare di

acciaio di rinforzo saldato oppure un anello di guaina termoretraibile (non è ammessa la guaina bitumata).

· Rispettare le indicazioni degli allegati n° 3/3a

· L’ interruttore crepuscolare da utilizzare sarà un Finder 10-32 (non modulare)o similare (alimentazione 230

V contatto bipolare con sonda incorporata per montaggio su palo) installato su palo in alto dietro

all’armatura illuminante,cavo FG70-R.

· Lo schema di collegamento della CU (centralina Power-One) sarà quello di figura 8 (vedi allegato

1),morsettiera sx morsetti 5 e 6 parallelo con accensione automatica/manuale impianto;

morsettiera centrale morsetti 3 e 4 contatto pulito NA del/i contattore/i di linea, morsettiera dx morsetti 1,2,3,

“dialogo” onde convogliate CU/CB (nel dubbio contattare il servizio manutenzioni del comune).

· Rammentiamo la realizzazione di un “impianto di terra” (è sufficiente anche un solo picchetto in

zona quadro elettrico) non con finalità disperdenti ma bensì utilizzato solo per la funzionalità interna della

collecting unit (CU) Power-One.

· I due armadi contenitori in vetroresina (quello di sx per il contatore di energia, quello di dx per i quadri di

controllo e protezione)(allegato. 5) porta unica, dimensione b x h x p = 720 x 1394 x 451 mm, colore grigio

RAL 7040 saranno fissati alla base in calcestruzzo (oppure ad uno zoccolo in SMC di h = 400 mm) h = 400

mm fuori terra (allegato 6) tramite telai in acciaio zincato a caldo e bulloneria in acciaio inox, saranno dotati

di idonea piastra di fondo in materiale isolante, parete inferiore in materiale isolante e passacavi conici,

serrature unificate cifraturaYale 21.

· Il quadro/centralino in policarbonato contenitore delle apparecchiature di comando e protezione

potrà essere un ABB art. 12758 (allegato 4) o similare, grado IP65 a portella chiusa, dimensioni indicative:

380 x 570 x 140 mm, 54 moduli su tre file, colore grigio RAL 7035, porta fumé; I cavi entranti / uscenti dal

quadro andranno intestati ed etichettati nell’ apposita morsettiera realizzata sulla guida nella parte bassa del

quadro, idonei raccordi cavo/quadro tipo Skintop o similare garantiranno il grado di protezione del quadro.

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QUADRI DI PROTEZIONE E COMANDO

Ciascun quadro sarà collocato all’aperto, in un contenitore in Vetroresina (vedi sopra) appoggiato su apposito

zoccolo in calcestruzzo prefabbricato che consenta l’ingresso dei cavi del distributore di energia elettrica

(quadro sx) e l’uscita dei cavi di alimentazione del quadro dell’impianto (quadr dx).

Tutte le apparecchiature di interruzione, comando etc. saranno accessibili dal fronte quadro mediante

apertura della portella a chiave, in modo da garantire in ogni caso la totale protezione dai contatti diretti. Le

apparecchiature elettriche utilizzate dovranno essere conformi alle corrispondenti norme CEI. Gli organi di

protezione dovranno essere dimensionati in modo da garantire la protezione contro i corto circuiti, i contatti

diretti ed indiretti dell’intero impianto secondo le norme vigenti.

Gli interruttori generali dei quadri saranno automatici con protezioni magnetotermiche differenziali

possibilmente auto-riarmanti, mentre le linee in uscita saranno protette con interruttori unipolari automatici di

tipo magnetotermico (si vedano schemi quadri elettrici).

LINEE DI ALIMENTAZIONE

Gli impianti in progetto dovranno essere realizzati CON FORMAZIONE TRIFASE CON NEUTRO , da posare

in cavidotto, conformemente alle norme [cavo a doppio isolamento FG7(O)R, e protetta da interruttore

magnetotermico differenziale .

Per l’alimentazione dei corpi illuminanti, è stato previsto l’impiego di cavi bipolari di energia a doppio

isolamento tipo FG7(O)R a norme CEI 20 - 13 e 20 - 22, con marchio IMQ o marchio equivalente.

I cavi interrati saranno posati entro tubazioni in polietilene a doppia parete corrugato con interno liscio,

autoportante. Le derivazioni ai punti luce saranno realizzate in morsettiere di grado di isolamento 2 all’interno

dei pali o in scatole di derivazione per le linee aeree. Si è previsto l’utilizzo di cavi unipolari con una sezione

media pari a 16 mm² per le dorsali principali e 6 mm² per i tratti in derivazione e terminali (si vedano gli

elaborati grafici).

SOSTEGNI

I pali per l’illuminazione pubblica utilizzati dovranno essere conformi alle norme UNI EN 40. La parte interrata

interna ed esterna del palo, dovrà essere protetta da emulsione bituminosa e si dovrà prevedere una guaina

termo-restringente da posizionare nel punto di incastro del palo per prevenire la corrosione, I conduttori nel

tratto pozzetto palo dovranno essere protetti da un’ulteriore guaina in PVC e dovranno risultare sfilabili. La

morsettiera del palo, con portello accessibile, dovrà essere in Classe II e dotata di fusibile di protezione per la

fase utilizzata.

IMPIANTI, APPARECCHI DI ILLUMINAZIONE E LAMPADE

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Le caratteristiche dei vari corpi illuminanti, la potenza e la resa della lampada scelte dovranno soddisfare le

condizioni minime (luminanza, uniformità del flusso luminoso, limitazione dell’abbagliamento) previste dalle

norme UNI 11248, in relazione alla classe e categoria illuminotecnica di appartenenza della strada in esame,

(desunta in funzione delle sue caratteristiche geometriche e dell’intensità di traffico previsto).

Dovranno essere in Classe di isolamento II.

TIPOLOGIE CORPI ILLUMINANTI

AEC "Lunoide" 150 W-SHP

Armatura per illuminazione stradale 150W SHP adatta per applicazione a braccio o testapalo composta da:

Telaio inferiore portante in pressofusione di alluminio UNI EN 1706, smaltato con polveri epossidiche,

previo trattamento di fosfocromatazione, colore RAL 7038.

Chiusura posteriore a gancio ad apertura rapida, realizzato in policarbonato.

Attacco universale per bracci orizzontali aventi Ø 60 mm e testa palo Ø 60-76 mm, costituito da un

complesso rotante, realizzato in pressofusione di alluminio UNI EN 1706, con regolazione goniometrica ogni

4,5°.

Viterie in acciaio INOX.

Piastra di serraggio al palo in acciaio inox AISI 316.

Copertura superiore in pressofusione di alluminio lega UNI EN 1706, smaltato con polveri epossidiche, previo

trattamento di fosfocromatazione, incernierata anteriormente colore RAL 7035. Dispositivo di bloccaggio della

copertura in posizione aperta mediante apposito cursore che ne impedisce la chiusura accidentale. Ispezione

del vano accessori tramite apertura della copertura superiore. Chiusura inferiore in vetro piano trasparente

temperato.

Parabola interna a rendimento ottimizzato, realizzata in alluminio 99,85% anodizzato e brillantato resa ermetica

tramite sigillatura perimetrale con il relativo vetro.

Piastra portacablaggio integrata in tecnopolimero F.V. comprendente: alimentatore, a ccenditore, condensatore

e

lampada; dotata di sistema di sgancio rapido per la sostituzione completa di tutto il complesso elettrico, senza

uso di utensili.

Portalampada in porcellana E27/E40 750v a marchio IMQ con dispositivo di regolazione del fuoco della

lampada

, (fornito già regolato in modo ottimale a seconda della potenza installata).

Cablaggio elettrico per lampade a vapori di sodio Alta Pressione composto da:

Alimentatore in aria classe H - 100w - 230v - 50hz con dispositivo di protezione termica.

Condensatore di rifasamento antiscoppio.

Accenditore elettronico a sovrapposizione.

Cavi siliconici in doppio isolamento.

Morsettiera di connessione.

Il tutto realizzato con componentistica a marchio IMQ e/o ENEC.

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Caratteristiche

Dimensioni 715x360 mm.

Altezza 305 mm.

Classe di isolamento II.

Grado di protezione vano accessori IP 44.

Grado di protezione vano lampada IP 66.

Classificazione fotometrica "cut-off".

Superficie esposta al vento Laterale mq 0,13.

Superficie esposta al vento in Pianta mq 0,23.

Coefficiente di forma: 1,2 come da norma EN 60598-2-3.

Marchio ENEC.

Marcatura CE.

Norme di riferimento: CEI EN 60598-1, CEI EN 60598-2-1, CEI EN 60598 -2-3.

Compatibile con la normativa UNI 10819 (Inquinamento luminoso).

Peso 9,5 Kg.

AEC "Evoluta C" 100 W-SHP

Apparecchio illuminante per arredo urbano composto da:

Base portante in pressofusione di alluminio lega UNI EN 1706.

Calotta portalampade stampata in tecnopolimero caricato F.V. con regolazione fuoco lampada.

Diffusore stampato per iniezione termoplastica in metacrilato "PMMA" trasparente contenente all'interno la

parte ottica.

Cappello superiore in alluminio stampato.

Innesto alla base tramite chiusura a baionetta.

Ingresso cavo di alimentazione tramite pressacavo IP66.

Fermacavo per linea di alimentazione realizzato in materiale plastico.

Piastra cablaggio asportabile fissata alla calotta di sostegno portalampade.

Guarnizione perimetrale di chiusura al diffusore.

Filtro interno anticondensa.

Attacco cima palo Ø 60mm.

Portalampada con dispositivo di regolazione del fuoco della lampada in relazione alla potenza della stessa.

Ottica circolare ad emissione simmetrica in alluminio purissimo titolo 99,85% anodizzato e brillantato ad

alto rendimento con schermo di protezione per garantire la conformità alle più restrittive leggi regionali in materia

di inquinamento luminoso.

I componenti del cablaggio, montati su piastra integrata, sono assemblati all'interno della base in

pressofusione di alluminio e separati dal complesso lampada/riflettore in modo da garantire la massima

sicurezza in fase di manutenzione.

Cablaggio elettrico per lampade a vapori di sodio Alta Pressione composto da:

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Alimentatore in aria classe H - 100w - 230v - 50hz con dispositivo di protezione termica.

Condensatore di rifasamento antiscoppio.

Accenditore elettronico a sovrapposizione.

Cavi siliconici in doppio isolamento.

Morsettiera di connessione.

Il tutto realizzato con componentistica a marchio IMQ e/o ENEC.

Protezione delle parti metalliche tramite processo di fosfocromatazione e successiva verniciatura a polvere

colore nero opaco ad effetto satinato.

Caratteristiche:

Diametro max 360 mm.

Diametro cappello 600 mm.

Altezza 750 mm.

Classe di isolamento II.

Grado di protezione vano accessori IP 66.

Grado di protezione vano lampada IP 66.

Classificazione fotometrica cut-off.

Superficie esposta al vento Laterale mq 0,20.

Superficie esposta al vento in Pianta mq 0,28.

Coefficiente di forma: 1,2 come da norma EN 60598-2-3.

Marcatura CE.

Norme di riferimento: CEI EN 60598-1, CEI EN 60598-2-1, CEI EN 60598 -2-3.

Compatibile con la normativa UNI 10819 (Inquinamento luminoso).

Peso 8,5 Kg.

IMPIANTI DI MESSA A TERRA

L’impianto sarà Impianti esistenti in classe di isolamento II.

MATERIALI DA UTILIZZARE

I materiali che in genere occorreranno per la costruzione delle opere dovranno presentare caratteristiche

conformi a quanto stabilito dalle leggi e dai regolamenti ufficiali vigenti in materia o, in mancanza ditali leggi e

regolamenti, dalle “ Norme del Consiglio Nazionale delle Ricerche, dell’UNI, del Comitato Elettrotecnico

Italiano (CEI) “; in ogni caso essi dovranno essere della miglior qualità esistente in commercio ed essere

accettati, previa campionatura, dall’Amministrazione Comunale, mediante nulla osta del Supervisore, e per

ogni fornitura dovrà essere documentata la relativa certificazione .

Di norma essi proverranno da località o fabbriche che l’appaltatore riterrà di sua convenienza, purché

preventivamente notificate e rispondenti ai requisiti prescritti dalle leggi, ad insindacabile giudizio della

Direzione lavori, e a norma con la certificazione di qualità della serie ISO 9000/EN 29000

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Dovranno essere parimenti rispettate le norme e le disposizioni non espressamente citate, la loro omissione

dalla presente relazione non esclude la ditta installatrice dalla loro applicazione al fine della realizzazione di

impianti conformi alla regola dell’arte ai sensi della legge n. 186 del 01/03/68.

ALTRI INTERVENTI

Sarà installato il sistema di comando e controllo di marca Power One (Abb),Illumination Collecting Utnit, con

unità di comando generale, attuatori, alimentatori, CU/CB da cablare nei corpi illuminanti come da schemi di

inserzione del costruttore e specifiche tecniche della committenza.

- Dichiarazione di conformità alla regola d'arte:

Per ogni quadro installato dovrà essere redatta la Dichiarazione di conformità alla regola d'arte, come da D.M.

37/08 e guida CEI 0-3.

- Condutture interrate:

Le condutture interrate sono realizzate con cavi entro cavidotti in materiale plastico rigido, conformi alle Norme

CEI 23-29.

Nelle zone carrabili i cavidotti saranno di tipo CP (resistenza allo schiacciamento di 1250 N).

Essi devono essere segnalati da striscia gialla posata sui coppi di protezione, e posati alla profondità minima di

0,6m dal piano di calpestio; durante le operazioni di posa, si dovrà fare molta attenzione ad raggi di curvatura di

cavi e tubi.

Il diametro nominale dei tubi/cavidotti interrati, dovrà essere maggiore di 1,8 volte il diametro del fascio di cavi in

essi contenuti.

I cavi dovranno essere distanziati tra loro per consentire l'installazione e l'accessibilità di eventuali accessori e/o

raccordi.

Particolare cura nelle operazioni di posa dovrà essere posta nel caso si verificasse la coesistenza tra tubi

contenenti cavi per energia ed altre canalizzazioni, opere o strutture interrate, osservando di regola le seguenti

indicazioni.

- I tubi contenenti cavi per energia dovranno essere situati a quota inferiore (almeno 0,5m) rispetto a quelli

contenenti cavi di telecomunicazioni e/o comando o segnalazione di interferenza; in questo caso si

adotteranno colorazioni diverse.

- L'incrocio o il parallelismo tra tubi contenenti cavi per energia e tubazioni adibite al trasporto ed alla

distribuzione di fluidi (acquedotti, gasdotti, oleodotti e simili) dovranno essere a distanza di almeno 0,3m e la

distanza rispetto alle superfici esterne dei serbatoi di liquidi o gas infiammabili dovrà essere almeno un metro.

Prima dell'interramento dei tubi si dovrà verificare che lo scavo sia privo di sporgenze, spigoli di roccia o sassi e

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quindi si dovrà costruire, in primo luogo, un letto di sabbia di fiume o di cava vagliata, dello spessore di 5 cm

sulla quale si poseranno i tubi.

Successivamente si dovrà stendere un'altro strato di sabbia come sopra, dello spessore di almeno 5 cm in

corrispondenza della generatrice superiore del tubo (o dei tubi) in modo che lo spessore finale complessivo

della sabbia sia almeno 15 cm.

Si procederà quindi alla sistemazione dell'eventuale supporto di protezione supplementare, oltre i quale dovrà

essere disposto il nastro monitore giallo.

- Per l'infilaggio dei cavi si dovranno prevedere adeguati pozzetti distanziati, nei tratti rettilinei ogni 20/25 m e nei

tratti curvilinei ogni 15 m; sulle facce interne dei pozzetti, per il collegamento e le eventuali derivazioni in loco,

potranno essere fissate scatole in resina aventi grado di protezione minimo IP 55.

- Morsettiere/morsetti e prescrizioni:

Saranno previsti per rendere agevole e razionale il collegamento dei conduttori fra loro, ai quadri ed alle

apparecchiature.

Le giunzioni dei conduttori devono essere eseguite nelle cassette di derivazione, impiegando opportuni morsetti

o morsettiere conformi alle Norme CEI 23-20, 23-21 e 17-19.

Saranno del tipo senza saldatura, dimensionati in modo da stringere sicuramente i conduttori interessati, senza

pericolo di allentamento in seguito a vibrazioni o sforzi normali.

Generalmente un morsetto serve al raccordo di un conduttore; tuttavia in base alle dimensioni dei conduttori che

ogni morsetto deve poter serrare in alcuni casi, un morsetto potrà serrare, più conduttori di uguale sezione

nominale, comunque inferiori al massimo valore per il quale il morsetto è predisposto.

Possono essere utilizzati conduttori di sezione inferiore a quella nominale prescritta, purchè il serraggio sia

eseguito con pressione sufficiente a garantire un'adeguata connessione elettrica e meccanica.

I morsetti volanti entro cassette saranno ammessi solo per conduttori di sezione massima 4 mm²; essi avranno

corpo in policarbonato trasparente autoestinguente, temperatura di esercizio fino a 130°C, o prova al filo

incandescente fino a 850°C.

Oltre la sezione di 4 mm² si dovranno adottare morsettiere fisse.

I collegamenti ai componenti (macchine, apparecchi, scatole, ecc.) devono essere realizzati in modo tale che, se

un filo di un conduttore a corda dovesse fuoriuscire da un morsetto dopo l'allacciamento dei conduttori, non vi sia

rischio, almeno di contatto, tra le parti in tensione e le parti metalliche accessibili al dito di prova normalizzato, sia

quando il componente è in uso, sia quando è aperto per manutenzione.

Le morsettiere dei quadri dovranno essere numerate e contrassegnate in modo permanente.

Non saranno ammessi morsetti volanti nelle canaline di distribuzione.

I morsetti di collegamento tra apparecchi e conduttori devono essere tali da assicurare che la necessaria

pressione di contatto sia mantenuta permanentemente.

I morsetti devono essere facilmente accessibili nelle previste condizioni di impiego.

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- Cavi unipolari e multipolari:

Sono ammessi, in genere, i seguenti tipi:

- unipolari flessibili tipo H07V-K, 450/750 V isolati in PVC senza guaina esterna, non propaganti la

fiamma, conformi a Norme CEI 20-35, oppure cavi unipolari flessibili tipo N07V-K, 450/750 V isolati in

PVC senza guaina esterna, non propaganti la fiamma, non propaganti l'incendio, conformi a Norme

CEI 20-35 e 20-22II.

- unipolari e multipolari flessibili 0,6/1 kV isolati in gomma EPR di qualità G7, con guaina esterna in

PVC qualità Rz, non propaganti la fiamma, non propaganti l'incendio e con ridotta emissione di gas

corrosivi, conformi a Norme CEI 20-35, 20-22II e 20-37I.

La colorazione dei cavi deve essere tassativamente la seguente:

- conduttori di fase: Nero, Marrone e Grigio, differenziati sulle fasi;

- conduttore neutro: Azzurro;

- conduttore di protezione: Giallo-Verde;

- conduttore di circuito di bassissima tensione (minore di 50 V) per sistemi SELV o PELV, Verde o

Rosso.

Deve essere tassativamente esclusa la possibilità di impiegare:

- conduttore di neutro in comune per più circuiti;

- conduttore di protezione G.V. come conduttore di fase o neutro;

- conduttore di protezione in comune per più circuiti.

Ogni conduttore di fase (o i tre conduttori di fase nel caso di circuiti trifasi) dovrà essere accompagnato nella

stessa tubazione dai propri conduttori di neutro e di protezione, in partenza dalla stessa morsettiera del quadro o

scatola di derivazione.

Le sezioni minime ammesse sono::

- 1 mm² per circuiti di segnalazione e telecomando;

- 1,5 mm² per illuminazione di base, derivazione per prese a spina per altri apparecchi di illuminazione

e per apparecchi con potenza unitaria inferiore o uguale a 2,2 kW;

- 2,5 mm² per derivazioni con o senza prese a spina per utilizzatori con potenza unitaria superiore a

2,2 kW e inferiore o uguale a 3,3 kW;

- 4 mm² per montanti singoli e linee alimentanti singoli apparecchi utilizzatori con potenza nominale

superiore a 3,3 kW.

La sezione del conduttore di neutro dovrà essere uguale a quella di fase fino a 16 mm² e pari alla sua metà per

valori superiori, ma con sezione minima 16 mm².

La sezione minima del conduttore di protezione dovrà essere:

- 1) Conduttore di protezione facente parte dello stesso cavo o infilato nello stesso tubo del conduttore

di fase:

- uguale alla sezione del conduttore di fase se la sezione minima del conduttore di fase è minore

o uguale a 16 mm²;

21

- 16 mm² se la sezione del conduttore di fase è maggiore di 16 mm² e minore o uguale a 35 mm;

- metà della sezione del conduttore di fase se la sezione di questo è maggiore di 35 mm²;

- 2) Conduttore di protezione non facente parte dello stesso cavo o infilato nello stesso tubo del

conduttore di fase:

- 2,5 mm² se protetto meccanicamente, 4 mm² se non protetto meccanicamente quando la

sezione del conduttore di fase è minore o uguale a 16 mm²;

- 16 mm² se la sezione del conduttore di fase è maggiore di 16 mm² e minore o uguale a 35 mm²;

- metà della sezione del conduttore di fase se la sezione di questo è maggiore di 35 mm²;

- Raccomandazioni per l'impiego di cavi:

- NELLE O NEI TUBI CONTENENTI PIU' CAVI MULTIPOLARI, I SINGOLI CAVI DOVRANNO

ESSERE CONTRADDISTINTI CON ETICHETTATURA (APPOSITI ANELLI) A DISTANZA DI 4 m ED

IN PARTICOLARE NEI POZZETTI DI DERIVAZIONE O ROMPITRATTA.

- I cavi devono essere installati, protetti ed usati in modo tale da evitare pericoli per quanto ciò sia

ragionevolmente possibile, facendo in modo che sia garantita la necessaria manutenzione.

- I cavi devono essere adeguatamente protetti contro il rischio di danneggiamenti meccanici ai quali

possono essere esposti nelle normali condizioni di esercizio o durante l'installazione, come quando

sono soggetti, per esempio, ad attacco da parte della fauna (in particolare roditori), nei passaggi

attraverso protezioni metalliche, ecc.

- I cavi non devono essere esposti ad azioni dannose di sostanze chimiche (ad esempio muffe o

prodotti chimici per il trattamento del legno, ecc.).

- Generalmente i cavi non devono essere sottoposti alla pioggia, immersi in acqua corrente o

stagnante a meno che non siano di tipo adatto a resistere a tali condizioni.

- I cavi devono risultare protetti dall'effetto delle radiazioni ultraviolette dei raggi del Sole.

- I colori distintivi delle anime devono rispondere a quanto prescritto nella Tabella CEI-UNEL 00722; il

bicolore giallo-verde deve essere usato esclusivamente come conduttore di protezione P.E., di

protezione o di equipotenzialità.

- I cavi in aria libera devono essere installati in modo che la dissipazione del calore non venga

impedita, in particolare, non devono essere coperti o conglobati in isolanti termici degli edifici; non si

deve impedire la convezione naturale dell'aria.

- Lo sforzo di tiro applicato ad un cavo non deve superare il seguente valore di sollecitazione a trazione

per conduttore in Rame ricotto, pari ad un massimo di 1.999 N (101,936 kg), salvo diverse specifiche

del costruttore.

- Per un cavo il raggio interno di ogni piegatura, deve essere tale da non causare danneggiamenti.

- Preparazione dei cavi elettrici e montaggio degli apparecchi:

22

Prima di essere collegati agli apparecchi e/o componenti vari, i cavi elettrici devono essere accuratamente

preparati ed in particolare:

- La guaina dovrà essere rimossa con forbici o attrezzi idonei, facendo attenzione a non intaccare

l'isolamento dei singoli conduttori sottostanti, per una lunghezza di 4/5 cm.

- I singoli conduttori dovranno essere "spellati" per una lunghezza compresa tra i 3 ed i 5 mm, facendo

attenzione a non danneggiare i fili elementari che compongono il conduttore.

- Per favorire l'introduzione nei morsetti (di adeguata sezione), i fili elementari del conduttore devono

essere accuratamente attorcigliati su se stessi.

- I cavi a due conduttori (senza il giallo-verde) devono essere esclusivamente utilizzati per

l'alimentazione di apparecchi che non necessitano di collegamento a terra (apparecchi a doppio

isolamento individuati dallo specifico contrassegno con doppio quadrato).

- Dopo l'inserimento dei conduttori, i morsetti devono essere serrati in modo sicuro, ma non con

eccessiva forza per evitare danneggiamenti ai fili elementari.

- E' importante che tutti i fili elementari di ciascun conduttore siano inseriti e ben serrati nel rispettivo

morsetto, ad evitare che un filo venga in contatto con un'altra parte in tensione o fuoriesca

dall'apparecchiatura.

- Molta cura deve essere posta nel montaggio del pressacavo, esso deve premere sulla guaina del

cavo e non direttamente sull'isolamento dei singoli conduttori; la trazione esercitata dal cavo non si

deve trasmettere sui morsetti, ma sul pressacavo.

- I singoli cavi (o conduttori di un cavo multipolare) devono occupare sempre la giusta posizione

(dall'inizio del collegamento alla fine) evitando cioè accavallamenti ed attorcigliamenti).

- Condotti dei cavi:

Qualunque sia la modalità di posa dei cavi elettrici, i condotti dovranno essere lisci e privi di spigoli taglienti,

sbavature e simili, per evitare l'abrasione dei cavi; viti di bloccaggio e simili non devono debordare all'interno dei

condotti cavi.

- Protezione contro i contatti indiretti:

- IMPIANTO DI TERRA:

La protezione contro i contatti indiretti sarà realizzata mediante l'impiego di interruttori automatici differenziali

all'interno delle singole unità abitative e nel quadro generale servizi comuni coordinati con l'impianto di terra.

L'impianto di terra sarà composto da:

- Impianto dispersore esterno.

- Conduttori di terra.

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- Conduttori di protezione P.E. (giallo-verdi).

- L'impianto dispersore esterno sarà costituito da picchetti (da installare all'esterno) del tipo a croce in

acciaio zincato, dim. 2000x50x50x5 mm, ubicati in appositi pozzetti 40x40 cm segnalati e collegati tra

loro con corda in Rame nudo sezione 50 mm² o bandinella FeZn dim. 40x3 mm, da posare in contatto

diretto con terra ad una profondità non inferiore a 0,5 m.

Inoltre i dispersori dovranno essere collegati, quando possibile, ai ferri dei pilastri di fondazione

dell'edificio; particolare attenzione dovrà essere posta nella realizzazione dei collegamenti tra la

suddetta corda (dispersore) ed i ferri delle armature delle fondazioni.

- Il conduttore generale di terra al dispersore, non dovrà essere a contatto diretto con il terreno e, nei

limiti del possibile, dovrà evitare percorsi tortuosi e non dovrà essere installato in tubo metallico.

Tale conduttore non dovrà essere soggetto a sforzi meccanici e dovrà essere protetto contro le

corrosioni in particolare, nell'uscita dal pavimento, è consigliabile proteggerli con tubazione in PVC

per almeno 0,3 m.

Il conduttore di terra partirà dal dispersore fino al collettore di terra e sarà costituito da cavo di rame

giallo-verde di sezione 50 mm² entro tubazione in PVC posato a vista a parete, serie pesante di

diametro uguale a 32 mm.

Le connessioni tra conduttore di protezione e collettore di terra, dovranno essere del tipo a compressione.

Le giunzioni dei dispersori e quelle dei conduttori di terra devono essere eseguite con morsetti a bullone di

sezione adeguata; le giunzioni, specialmente se posate a contatto del terreno, richiedendo una protezione contro

la corrosione mediante verniciatura, nastratura apposita o catramatura.

I componenti possono essere, se possibile, dello stesso materiale dei conduttori o con questi compatibili (es.

cadmiati, passivati o zincati elettroliticamente); i morsetti non dovranno imporre il taglio del conduttore principale.

Sarà predisposta l'installazione di cartello segnaletico del dispersore di terra e del collettore di terra presso locale

contatori.

La resistenza totale dell'impianto di terra dovrà essere coordinata con l'Idn dell'interruttore generale differenziale

di protezione.

- Materiali ed apparecchiature:

Tutti i materiali e le apparecchiature che saranno installate per la realizzazione degli impianti elettrici, dovranno

essere adeguati e rispondenti ai requisiti stabili delle Norme, dalle prescrizioni e dalle disposizioni vigenti in

materia.

Ai sensi dell'art. 2 della Legge 791 del 18/10/1977 e dell'art. 7 della Legge 46 del 05/03/1990, dovrà essere

utilizzato materiale elettrico costruito a "regola d'Arte", che prevede, sul materiale stesso, l'apposito marchio di

qualità (es. I.M.Q.) o che, il materiale stesso abbia ottenuto il rilascio di un attestato di Conformità da parte di uno

degli organismi competenti per ciascuno degli stati membri della Comunità Economica Europea, oppure sia

munito di dichiarazione di conformità rilasciata dal costruttore.

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I materiali non previsti nel campo dell'applicazione della Legge 971/77 e per i quali non esistono norme di

riferimento dovranno comunque essere conformi alla Legge 186/1968.

Tutti i materiali dovranno essere esenti da difetti qualitativi e di lavorazione.

In ogni caso tutti i materiali dovranno essere di tipo unificato in base alle vigenti norme UNEL e dovranno essere

scelti tra i migliori e resistenti

- Protezione contro la ruggine:

I componenti (macchine, apparecchi, materiali, ecc.) in lega metallica, devono essere del tipo pretrattato e finito

in superficie mediante smaltatura a fuoco o equivalente.

Gli accessori vari (clips, cerniere, viti, ecc.) devono essere provviste di un rivestimento elettrolitico adeguato

come la zincatura, nichelatura/cromatura, stagnatura, ecc.

- Protezione contro la corrosione:

I componenti ed i materiali, impiegati all'esterno o negli ambienti umidi interni, dovranno avere adeguate

resistenze alla corrosione e pertanto saranno impiegati:

- Rame ed Ottone con almeno l'80 % di Rame;

- Acciaio inossidabile;

- Alluminio (lamiera estrusa o fuso) e Zinco pressofuso;

- Fusioni in Ferro o Ferro malleabile spessore 3,2 mm rivestito di zinco con spessore minimo di 0,05

mm;

- Lamiera in Acciaio zincata con spessore minimo del rivestimento di 0,02 mm;

- Materiali polimerizzati.

ESCLUSIONI:

- Opere murarie di entità rilevante (fori passanti, aperture per passaggio canali, sigillatura e/o stuccatura di fori

ecc., si intendono incluse).

A CARICO DITTA ESECUTRICE:

- Oneri di trasporto materiali ed attrezzature al luogo di installazione;

- Attrezzature particolari quali ponteggi fissi o mobili, scale, autoscale, autogrù ecc.;

- Eventuale ufficio e magazzino di cantiere in prefabbricato leggero;

- Tecnico responsabile di cantiere;

- Copia caratteristiche tecniche materiali alternativi eventualmente adottati;

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- Eventuali contatti con la Progettazione ed oneri derivanti;

- Redazione di tutta la documentazione richiesta dagli Enti preposti ai fini del rilascio di agibilità o eventuali

licenze;

- Redazione del preventivo di spesa, sulla base del computo metrico, senza nessun maggior onere o impegno da

parte del Cliente (Committente).

COMPONENTI ELETTRICI DISTRIBUZIONE

Il dimensionamento dei componenti dell'impianto per la distribuzione dell'energia elettrica è effettuata con i

seguenti parametri:

- caduta di tensione massima per utilizzatori luce e F.M. inferiore al 4%

- fattore di potenza non inferiore allo 0,95%

- Sorgenti di calcolo e protezioni:

A) POTENZE ASSORBITE

Potenza totale impianto di pubblica illuminazione: 10 kW – 400V.

B) CALCOLO SEZIONE LINEE DI ALIMENTAZIONE

Le sezioni delle linee, in relazione alle condizioni di esercizio e alle sezioni di tutte le linee partenti dal quadro

generale, sono state scelte con riferimento alle tabelle UNEL.

C) CALCOLO CADUTA DI TENSIONE PERCENTUALE

Con riferimento alla tabella UNEL, la caduta di tensione percentuale di una linea si è calcolata:

DV%=VuxLxI x 100

1000V

DV% = caduta di tensione percentuale

Vu = caduta di tensione unitaria (riferita al cavo scelto)

L = lunghezza linea

I = valore corrente elettrica nella linea

V = tensione di esercizio

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Il valore della caduta di tensione agli utilizzatori risulta <=4% (rif. schema di principio a blocchi).

D) PROTEZIONE LINEE CONTRO LE SOVRACORRENTI

Rif. Norma CEI 64-8 - Protezione delle condutture contro le sovracorrenti.

Con riferimento alla sezione, alla lunghezza ed alle caratteristiche degli interruttori magnetotermici posti a monte

(rif. schema di principio a blocchi energia e schemi quadri elettrici) le linee sono protette:

- contro i corto circuiti

I² t > k² S²

I² t = energia specificata lasciata passare dal dispositivo di protezione

K = coefficiente determinato in base al tipo di cavo scelto (115 per i cavi in rame isolati in

PVC, 143 per i cavi in rame isolati in EPR-G7)

S = sezione del conduttore

- contro le sovracorrenti

Ib > In > Iz e If > 1,45 In

Ib = corrente di impiego

In = corrente nominale

Iz = portata del cavo

If = corrente convenzionale di intervento

F) PROTEZIONE DAI CONTATTI INDIRETTI

Il sistema è TT, sono installati interruttori differenziali, la verifica delle protezioni si è effettuata con l'impiego della

formula:

Zg > Uo

Idn

Uo = tensione verso terra

Zg = impedenza dell'anello di terra

Idn = valore in ampere della corrente di intervento in 5 secondi del dispositivo di

protezione da 30 a 1000mA.

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ALLEGATI

Si allegano specifiche tecniche e di collegamento.

Sempre a disposizione

………………………

Borghi Per. Ind. Daniele

Ing.EurEta