2013 ROSSI Marina. From Moscow to the Ebro Front 1936-1939

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    Da MoscaallEbro

    Emigranti politici italianie sloveni della Venezia Giulia

    dallURSS alla guerra di Spagna

    di Marina Rossi

    Societ Italiana di Storia Militare

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    Da Mosca alla difesa della RepubblicaEmigranti politici italiani e sloveni della Venezia Giulia

    dallURSS alla guerra di Spagnadi Marina Rossi

    Nella Spagna di Zapatero la memoria della guerra civile spagnola particolarmente viva, grazie allimpegno del governo che contribuisce edha contribuito alla realizzazione di importanti archivi, che ha dato lacittadinanza spagnola ai reduci attualmente residenti in Russia ed in altripaesi del mondo ed a quegli orfani che a suo tempo lUnione Sovieticaaccolse dopo la caduta della repubblica.

    Il rapporto con lex Unione Sovietica si alimenta attraverso scambiintensissimi con studiosi russi di varia et, alcuni dei quali sono statiprotagonisti di quel glorioso e tragico capitolo di storia europea.

    Un lungo filo rosso unisce le mie ricerche pluriennali inizialmenterivolte, attraverso documenti russi e di altri paesi, alle prigionie durantela I guerra mondiale e la II, successivamente a temi strettamentesovietici senza mai trascurarne i rapporti con la nostra storia di

    frontiera

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    .Lesperienza della guerra di Spagna emersa spontaneamente nelle

    storie di vita di antifascisti italiani, sloveni, croati, sovietici2.

    Nella Russia post-sovietica il tema su cui gli studiosi della guerracivile spagnola hanno cercato di far chiarezza, quello del rapporto tralo stalinismo con i suoi apparati polizieschi e la lotta contro il trockismoe lanarchia.

    La ricerca avviata da tempo insieme ad Aleksander Volk intorno adAnton Ukmar, internazionalista di spicco, tende ad esprimere in unampio contesto limpegno politico, le difficolt, le incognite affrontate

    da una generazione di idealisti posti al servizio del progetto comunista.Dallarchivio del Komintern ricaviamo importanti indicazionisullattivit politica militare ed i problemi umani dei comunisti italiani e

    1 Marina Rossi, Prigionieri italiani in Russia nei documenti riservati degli archivi exsovietici in Annalisa Carlotti (a cura di), Italia 1939-1945. Storia e memorie.Prefazione di Franco Della Porta, ed. Vita e Pensiero, Crema, 1996, p. 205-2212 Marina Rossi, LURSS e la guerra civile spagnola. Una memoria difficile, inAA.VV., Luisa Cigognetti (a cura di), Bologna, 1999, p. 119-145

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    sloveni, provenienti dalla Venezia Giulia, quadri dirigenti, intermedi o

    semplici militanti

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    .Lesame di unampia casistica consente di esaminare gli iterformativi

    diversificati a seconda dei livelli e delle capacit rilevate da parte degliorganismi dirigenti dellInternazionale Comunista.

    Per tutti era prevista una formazione politica e militare, con unaddestramento obbligatorio nella guerriglia.

    Per gli elementi pi dotati si prevedevano incarichi di responsabilitnel Soccorso Rosso Internazionale (MOPR), in case editrici di testimarxisti (Glavlit) nellIntelligence politica militare del Komintern(Ufficio Centrale Censura Militare) corsi di lavoro specifici presso

    lUniversit delle minoranze occidentali (Zapada). I quadri piqualificati del Partito Comunista Italiano affrontano lavventuraspagnola con competenze precise: Vittorio Vidali (Contreras - Carlos)inizier la propria attivit in Spagna a partire dal 34 nellambito delSoccorso Rosso e la proseguir come commissario politico del VReggimento, leggendaria unit adibita alla formazione del nuovoesercito repubblicano.

    Documenti, testimonianze e ricerche provenienti dallex UnioneSovietica confermano in Carlos ottime qualit politiche e militari ed unruolo di primissimo piano nella lotta contro il trockismo.

    Contreras Georgi Ivanovich

    Vittorio Vidali (Muggia 1900 - Trieste 1983), alias Enea SormentiContreras Georgi Ivanovi, Carlos Viktor Karas una delle figure pidiscusse dopo la caduta del comunismo sia in Italia che allestero,secondo quanto emerge da alcune recenti pubblicazioni.

    Nella prima met degli anni 90 linteresse nei suoi confronti si accentuato a causa del suo legame con Tina Modotti. Il rigetto delcomunismo staliniano ha generato in Russia, anche da parte di storici

    autorevoli come Leonid Gibianskij4

    la convinzione di un coinvolgimentodi Carlos nella rete operativa della GPU in nome della lotta contro iltrockismo.

    3 Marina Rossi, Ivan Regent a Mosca nei documenti riservati dellArchivio del PCUSed in altre fonti biografiche ed epistolari (1931-1945), in Acta Istriae, 17, 2009, 4, p.681-7194 Intervista rilasciata da Leonid Gibianskij a Marina Rossi e Ravel Kodri il 03.12.2009

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    Secondo Gibianskij quella lotta non fu esclusivamente individuale. Il

    compito di Vidali e degli agenti del SIM (el Servicio Special) fu quellodi creare dei gruppi armati per eliminare i trockisti. Trockij fu uccisoanche perch contrario al patto Stalin-Ribbentrop (1939). Vidali,

    Siqueiros e Diego DeRivera vi furonosicuramente coinvolti. InURSS, e in Spagna, ilKomintern contava suapparati militaristrettamente collegati alpartito bolscevico. Uno

    di questi fu lUfficioCentrale Censuramilitare in cui operaronoper qualche tempo AntonUkmar e Ivan Regent5.El Servicio Special a suavolta faceva capo alKomintern e siintrecciava con la poliziasegreta sovietica (GPU).Si configura quindi una

    stretta interdipendenzatra lintelligence ed ilVKP (Partito Comunistabolscevico). Secondo

    alcuni esperti russi andrebbero esaminati, senza certezza di risposta,archivi militari e polizieschi. Dei molti riscontri credo di poter dire che ilsistema di controllo politico esercitato dal Komintern in Spagna,attraverso la fitta rete dei suoi agenti, fu identico a quello esercitato inUnione Sovietica sugli emigranti politici di varie nazionalit.

    Considerazioni condivise da Paulina ed Adelina Abramson,

    internazionaliste russo-argentine aggregate come giovanissime interpretidellaviazione sovietica in Spagna6.

    Nel volume autobiografico scritto dalle due protagoniste divenute nelsecondo dopoguerra qualificate studiose di storia militare, il ruolo diVidali sintreccia con quello di Aleksandr Orlov, giunto in Spagna nel

    5 Marina Rossi,Ivan Regent a Mosca, cit., p. 7036 A. e P. Abramson,El mosaico roto, Madrid 1994

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    settembre 1936 come consigliere del controspionaggio responsabile

    nella guerriglia e sabotaggio nella retroguardia nemica.Orlov, divenuto segretario di Carlos, comandante del V Reggimento,

    ne agevol i rapporti con il Komintern. Le Abramson ritengono, inoltre,che Orlov e Carlos crearono insieme allagente NKVD Leonid Eitington(in codice Kotov) una sorta di triumvirato, che si serv delle BrigateInternazionali come strumento di penetrazione sovietica. In Spagna e inRussia c chi ritiene Vittorio Vidali un sottoposto di Eitington, indicatocome mandante dellassassinio di Trockij perpetrato dal comunistaspagnolo Ramon Mercader alias Jacques Mornard, alias Frank Jackson.Supervisore dei gruppi di sabotaggio diretti dalla GPU in Spagna, capodella resistenza sovietica nella retroguardia germanica negli anni della

    seconda guerra mondiale, fu condannato a morte da Beria nel 19537.Al rientro dalla Spagna la famiglia Abramson fu duramente colpita

    dallarresto e dalla deportazione di Beniamino Abramson, padre delledue ragazze, che fu rilasciato, ormai ridotto allestremo, solo nel 1953 eriabilitato, grazie allassociazione Memorial, solo nel 1991. Documentiesaminati nello stesso periodo dalla giornalista e ricercatrice storicatedesca Christiane Barckhausen8 indicano invece che Contrerassospettato a sua volta di trotckismo fu salvato da Elena Stasova, allorasegretaria generale del Soccorso Rosso con una serie di provvidenzialimissioni per il SRI (Soccorso Rosso Internazionale) in Francia, Austria,

    Belgio. Sfumava cos, per Vidali e Tina Modotti, laffascinante progetto,proposto loro dal maggiore Berzin, comandante della IV divisionedellArmata Rossa gi protagonista di spicco della RivoluzionedOttobre, poi a capo dellIntelligence Militare dellesercitorepubblicano in Spagna e successivamente condannato a morte da Stalin,di recarsi in Cina e lavorare per il gruppo di Richard Sorge. Si ritenevache specialmente Tina, come fotografa e conoscitrice di molte lingue, inprimo luogo dellinglese, potesse essere di grande aiuto9.

    A Parigi Vidali aveva assunto la direzione del SRI (Soccorso RossoInternazionale). Forse non a caso perch dallestate del 1933, la OGPU,

    antenato del KGB, aveva chiesto pi volte informazioni alla Stasova sudi lui. Negli archivi di Mosca ci sono documenti che dimostrano a

    7 Paulina e Adelina Abramson, Mosaico roto, Madrid 1994, p. 339-340, 341, 352;Mario Passi, Vittorio Vidali, Pordenone 1991, p. 408 C. Barckausen, Tina Modotti. Verit e leggenda, Giunti, Prato, 2003, p. 1729 C. Barckausen, Tina Modotti, cit., p. 106

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    sufficienza quanto Vidali dal 32 al 41 fosse nel mirino dei servizi

    segreti sovietici

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    .Il 10 marzo 1934 Tina Modotti rientr a Mosca da Parigi con

    lincarico di continuare la sua attivit nel Soccorso Rosso conresponsabilit sulle Antille e lAmerica Centrale. Secondo la Barkhausenil fatto che Vidali non avesse ricevuto nessun incarico concreto in quelmomento si spiega con i piani che la Stasova aveva per lui. Il 10 marzo1934 Elena preg il direttore della sezione esteri del Komintern,Abramov, di preparare tutto per la delega di Vidali in Spagna. Unamisura di sicurezza per proteggerlo, giacch in quel periodo moltiemigranti politici italiani sono stati accusati di trockismo e perciarrestati. Su Vidali circolava la voce che fosse un terrorista, perch come

    ardito rosso aveva messo una bomba nel porto di Trieste.Nelle sue lettere dalla Spagna Vidali chiese spesso alla Stasova quanto

    tempo sarebbe durato il suo soggiorno nel Sanatorio. Nel 1935, illavoro di Tina consistette neldiffondere lidea di un fronteunitario fra le varie sezioni delSRI in America Latina enellorganizzare una vastacampagna di aiuti per laSpagna, soprattutto per i

    minatori delle Asturie,promotori della rivoltarepressa duramentenellottobre 1934.

    Un impegno cui avrebbecollaborato lo stesso Vidaligiunto in Spagna da Parigiattraverso la Scandinavia. Unlavoro difficile per il Soccorsorosso spagnolo e per il suo

    nuovo dirigente franceseCharles Duval (nuovo pseudonimo di Vidali). Avrebbe usatonuovamente il passaporto di Abramov solo nel luglio del 36 perraggiungere Mosca quando il VII Congresso (durato dal 25 luglio al 20agosto 1935) era ormai concluso. Era lo storico congresso dei rapporti diDymitroff e di Togliatti, dei fronti popolari, dallunit antifascista persalvare la pace. Il ritardo di Vidali fu certamente un errore voluto:

    10 C. Barckausen, Tina Modotti, cit., p. 190; Mario Passi, Vittorio Vidali, Pordenone1991, p. 24-27

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    secondo Mario Passi la GPU lo aveva tagliato fuori. A quel punto, il

    consiglio di Togliatti fu quello di ritornare in Spagna

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    . Il lavoro svoltoda Viktor allinterno del Soccorso Rosso nel corso del 35 emergedallarchivio del Komintern. Unattivit febbrile in Catalogna ed in tantealtre localit spagnole, dove promuove iniziative come la raccolta difondi per i processi a difesa degli operai, lorganizzazione di campagnedi solidariet per le vittime delle lotte sociali e pro amnistia12.

    Un compito gigantesco, irto di difficolt anche nei rapporti con igruppi non comunisti, da svolgere tra i prigionieri politici, i lorofamiliari, con lettere e delegazioni, con gli operai socialisti e sindacalisti,con lettere aperte, la creazione di patronati nelle fabbriche, tra icontadini, fra le donne (con la costituzione di comitati a difesa delle

    condannate a morte); fra i giovani, molti dei quali dorientamentocomunista, socialista e repubblicano sono in prigione; tra i bambinibisognosi di aiuto, fra i marinai (piani di lavoro per gli istruttori chevanno nei porti, tra gli intellettuali (speciali azioni per gli intellettualicondannati a morte e imprigionati)13.

    In spagna i problemi sembrano in parte simili a quelli denunciati daIvan Regent a Mosca: burocratismo, distanza tra il centro estero di Parigie la realt concreta degli operai spagnoli perseguitati da un governodittatoriale. Lo rivela lo stesso Vidali (nome in codice Victor) in unampio rapporto datato 5 luglio 1935:

    Cari amici, avrete sicuramente ricevuto lultimo materialedinformazione che vi avr data una idea pi chiara e pi reale dellasituazione della nostra organizzazione. In questo rapporto io vorreisottolineare alcuni problemi nei quali voi siete interessati a dare la vostraopinione. Io arrivai a Madrid il 14 di aprile e mi stato difficileorizzontarmi. Anche oggi, dopo un mese di lavoro, io non posso ancoragarantire per le statistiche di organizzazione inviatevi. Esse furono fattesopra la base di calcoli approssimativi che, man mano che io mi informodella situazione di ogni regione, si dimostrano sbagliati. Dal materiale diinformazione inviatovi voi constaterete che siamo stati obbligati a fare

    una revisione completa di tutto, della situazione della sezione, dellalinea, dei metodi di lavoro. E questo lho fatto non soltanto con lacentrale (?) della sezione ma anche con gli amici. Dai rapporti ricevutifino alla mia venuta, voi, io, Parigi ed anche gli amici, abbiamo avuto laimpressione che tutto marciava abbastanza bene, che non vi esistevano

    11 Mario Passi, Vidali, cit., p. 2412 RCCHIDNI, f. 545, op. 6, g. 488, l. 81-82-83-84-85-8613 RCCHIDNI, f. 545, op. 6, d. 488, l. 82-83

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    degli errori di principio, che vi era una linea chiara. Perch tutti questi

    rapporti sono stati fatti da un compagno che vive staccato dalla massa,capacissimo nel fare statistiche approssimative, che vede tutti i problemida un punto di vista burocratico e che il pi importante poco alcorrente della situazione politica e degli avvenimenti (perch molte voltesi scorda persino di leggere i giornali) si occupa pi dei lati tecnici dellavoro che del suo contenuto politico. Parlo del segretario generale:Roberto.

    Questo fatto ormai comprovato e tutti lo riconoscono, incluso lostesso Roberto.

    1) Tutto il lavoro della sezione stato realizzato di una maniera

    incidentale, senza una analisi della situazione e senza perspettive. Lalotta per lamnistia stata cominciata da gruppi borghesi repubblicani.Malgrado il peggioramento del regime di prigione, la sezione, purereazionando a qualche caso di terrore, non ha saputo condurre unacampagna sistematica. Alla lotta per i diritti democratici, condotta datutti i gruppi della opposizione, il SR non si fatto nemmeno sentire. Edanche per quanto riguarda la utilizzazione di possibilit legali che furonoe che sono ancora enormi, il SR seppe approfittarne di una manieraminima. Risultato: nessuna mobilizzazione di massa; pochissimeiniziative locali; vita interiore soltanto in alcuni gruppi ed anchessa siriduce a risolvere unicamente problemi di aiuto; errori nella politica di

    fronte unico; malgrado la enorme popolarit della sezione, retrocesso nelnumero14.

    Nella relazione Victor denuncia difficolt operative cui devono porrerimedio istruttori politici:

    indubitabile che il SR gode di una popolarit immensa per il fattoche, malgrado la reazione, riusc a continuare ad esistere ed aiut.Questo un successo della sezione. Per, tutto il lavoro fu sviluppatosenza un piano (ora esiste per tre mesi), senza sistema (incidentale), nonesisteva nessun incaricato di agitprop, di aiuto ecc. Dal materiale diinformazione constaterete che esiste gi una distribuzione di lavoro.

    Ancora ci sono delle debolezze nella questione della responsabilitpersonale, nel controllo della realizzazione delle decisioni, nellautilizzazione del tempo di lavoro. Ma per fare questo bisognadistruggere una tradizione. Io ho letto molte lettere dei comitatiprovinciali che protestano contro il centro per la sua superficialit nelle

    14 RCCHIDNI (Rossisky Centr Hranenja i Izuenja Dokumentov Noveiij Istorij -Centro Russo per la Conservazione e lo Studio di Documenti di StoriaContemporanea), F. 545, op. 6, d. 488, f. 81

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    direttive, per il suo burocratismo, per la sua assenza nella lotta. Allo

    stesso tempo una relazione molto debole fra il centro e la base. Abbiamodeciso visite di istruttori per Biscaya, Asturia, Andalusia, Levante,Catalonia, Castilla, Leon ecc. I candidati sono gi pronti e per la finedella settimana parecchie regioni saranno gi visitate. Fra gli istruttori incluso anche il secretario generale al quale un po di contatto con labase far molto bene. Questa mancanza di relazione fra la base ed ilcentro ha creato delle situazioni catastrofali in Catalonia e Biscaglia.Non parlo di Asturia dove fu inviato un compagno, gi perseguitato, chevenne lasciato per mesi e mesi senza nessun rispetto alle norme pielementari di cospirazione. Infatti i gruppi di base di Asturia accusano ilS.R. di essere la causa del suo arresto15.

    I nemici da combattere sono gi, in questa fase, oltre al governo edalle forze di polizia, i socialisti della seconda internazionale con cui siaprono contenziosi anche sulla gestione dei fondi del Soccorso Rosso: inrealt, i fondi vennero amministrati per votazione da una maggioranzache non era la nostra. vero che si riusciti ad ottenere dal comitato unsaluto alla Conferenza di Parigi. Il Comitato ha deciso una sottoscrizionenazionale per il 14 di aprile, sabotata dai socialisti e che non ha dato uncentesimo16.

    Ladesione alla linea del Komintern creava anche in questo ambitoconflittualit con i trockisti, malgrado la strategia del Fronte unico:

    lincaricato del lavoro tecnico nel Comitato di Aiuto (di fronte unico),che finora fu un trockista, sar un membro del nostro agitprop17.

    Numerose fonti bibliografiche, edite dopo il 1991, imputano a Carlosla responsabilit politica dellassassinio di Andreas Nin, leader delPOUM (Partido Obrero Unificado Marxista) dispirazione trockista.Ribadendo in pi occasioni la sua estraneit personale, Vidalidocument di non essere stato sul luogo. Ma, come scrisse Marco Passi,sul nodo politico egli rimase sempre fermo alla valutazione che allora sene diede non solo da parte comunista bens dal governo repubblicanospagnolo del socialista Largo Caballero e dalle altre forze antifasciste

    presenti in Spagna. Secondo Carlos il putsch del 6-7 maggio 1937 aBarcellona nacque dalla ribellione delle formazioni militari anarco-trockiste contro il legittimo governo repubblicano e dalla conseguente,inevitabile repressione compiuta dallesercito regolare. Della fine diAndreas Nin nulla si sa di preciso. Secondo Vidali, se fu fatto scomparir

    15 RCCHIDNI, F. 545, cit., l. 1816 RCCHIDNI, F. 545, cit., l. 1917 RCCHIDNI, F. 545, cit., l. 19

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    deliberatamente fu un atto abominevole e ingiustificabile, ma nel quadro

    di un putsch, di un crimine di alto tradimento, ingiustificabile in pienaguerra rivoluzionaria e antifascista18.

    Tina Modotti (alias Maria Ruiz, alias Carmen Ruiz Sanchez)

    Naturalmente lorganizzazione era guidata da spagnoli, ma chilavorava instancabilmente dietro le quinte e teneva tutti i fili, chiintrecciava il tessuto connettivo elo manteneva in funzione, eraMaria. A quei tempi moltivedevano in lei solo laiutante di

    Carlos, di Vidali, che era moltopi estroverso e capace diattirare su di s lattenzione. Ciaccadeva a tante donne. Anchetra Maria Teresa Lion e suomarito Rafael Alberti le cose nonandavano diversamente.

    Maria organizzava aiuti per icomunisti spagnoli ma anche perquelli perseguitati allestero

    come Ernst Thlmann ed altricomunisti in Germania, per LuisCarlos Prestes e Olga Benario inBrasile ed altri19.

    Il 18 luglio 1936 Vidali, diritorno da un congressointernazionale, venne a sapere,nellaeroporto di Madrid, della rivolta dei generali capeggiati da Franco.Nella sede del Soccorso Rosso, vicino alla Puerta del Sol, i delegati ditutta la Spagna lo aspettavano. Ma quel convegno fu rinviato e Carlos sirec, su disposizione del Partito Comunista Spagnolo, al conventoCuatro Caminos. Vi trov riuniti operai, impiegati, per lo pi comunisti,per formare una brigata. Carlos ne divenne il commissario politico.

    18 Mario Passi, Vittorio Vidali, cit., p. 48; AA.VV., Los rusos en la guerra de Espaa,1936-1939, Fundacin Pablo Iglesias, Madrid 2009, pp. 99-10719 Christiane Barckausen, Tina Modotti, cit., p. 190

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    Nasceva cos il leggendario V Reggimento, nucleo del futuro esercito

    repubblicano

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    .Tina si univa intanto alle squadre impegnate nella difesa di Madrid.

    Al commissario spettava, prima di ogni altro, di promuovere ilpassaggio dallesercito di casta, che era al servizio della conservazione,allesercito popolare, al servizio del popolo. Nel nuovo esercito icommissari erano rappresentanti politici del Governo del FrontePopolare; la loro funzione era quella di consolidare lunit politicaantifascista di tutti i combattenti, di educarli politicamente, di elevare illoro spirito, di rafforzare lautorit del comando e di occuparsi consollecitudine delle necessit materiali e morali dei combattenti. Nel

    nuovo esercito, al commissario spettava, come compito di primariaimportanza, la creazione di una disciplina particolare, superiore a quellavecchia, perch cosciente e volontaria da cittadini che sanno perch,per chi e contro chi lottano21.

    Il profilo del comandante Carlos emerge con grande chiarezza da unanota riservata stesa da Edoardo DOnofrio e Pavanin, giunta in copiaallarchivio del Komintern:

    22.VIII.1940

    Grande tempra di agitatore politico, di organizzatore dotato di iniziativa,ha lavorato sempre con grande successo. Fu uno dei primi a recarsi in Spagna.

    Si occupato della formazione del V Reggimento. Primo ed unico esercitoregolare della Spagna repubblicana, da cui sono emersi celebri comandantidellesercito popolare: Lister, Modesto, Kastro ed altri. Kastro (uno deicomandanti del V Reggimento, che godeva di grande prestigio edautorevolezza) ha detto di lui: Carlos ha svolto, nel V Reggimento, un ruoloimportantissimo dal punto di vista organizzativo e politico e nella preparazionedei quadri. La sua attivit si esplicata non solo allinterno di quelunitcombattente, ma su tutti i fronti in cui hanno combattuto elementi del VReggimento.

    La sua attivit ha impresso una forte spinta al lavoro di agitazione politica. Alfronte, nei momenti pi difficili, si dimostrato instancabile, dando prova digrande coraggio. Lo ritengo dotato di grande preparazione politica, di grandeequilibrio e di una straordinaria velocit di riflessi, capace di orientarsi in

    qualunque situazione. Sa stabilire il contatto con le masse, trovando unlinguaggio comune. Riesce perci ad individuare molto bene nuovi quadri.Apprende molto velocemente la preparazione militare e riesce a conquistarsiuna grande popolarit nelesercito. Manifesta un carattere impetuoso ed a volteeccessivamente ingenuo. D troppa confidenza alla gente. Nonostante questi

    20 Mario Passi, Vittorio Vidali, Ed. Studio Tesi, 1991, p. 24-2721 AA.VV., Guerra y revolucion en Espaa 1936-1939, Mosca 1966 in Vittorio Vidali,

    Il V Reggimento, Vangelista ed. 19, p. 52-55

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    difetti, un grande lavoratore, da cui c da imparare. In ogni caso si dimostrato fedelissimo al partito e al Komintern22.

    Alcune lettere inviate da Vittorio Vidali ad Ivan Regent (nome incodice Matteo), rimasto a Mosca con compiti di grande responsabilit,nella tempesta dei processi contro i sospetti di trockismo, esprimono inmomenti diversi la soddisfazione per la vittoria del Fronte Popolare (16febbraio 1936) non disgiunta dal timore nei confronti di un incertofuturo e dalla nostalgia per la sua citt dorigine:

    Carissimo Matteo,

    Felice di leggerti. Sei un porco. Tu potevi scrivere prima ma approfitti dellalontananza. Proprio adesso che non posso ritornare, sento una nostalgia terribile.Nostalgia per la mia piccola patria, per gli amici, per latmosfera, per voi,

    per le nostre orgie innocenti (?). Adesso che non c mia moglie potrei bere dipi e passeggiare pi liberamente. Ti pare? Vivo in un paese magnifico. Qui ilfronte popolare ha vinto. Il giorno dopo, senza aspettare decreti e leggi, si sonospalancate le porte di tutte le carceri. La amnistia stata data quando non cerapi un cane in prigione. Ti assicuro che io non ho goduto mai tanto in vita mia.Alcune vittorie come questa e il SR liquidato. Io sono diventato pi grasso.Ingrasso anche per soddisfazione. Gli spagnuoli non sono ancora contenti.Fanno scappare i parroci e le monache, prendono la terra senza aspettare lariforma agraria, bruciano le chiese dove si riuniscono i fascisti ecc. simpaticotutto questo, per non potere darci una mano umiliante! Malgrado la miaprudenza mi sono passati due incidenti. Uno durante il periodo elettorale elaltro dopo. Un giorno, mi trovavo in una via abbastanza centrica. I fascisti(una ventina) ponevano manifesti murali e come al solito insultavano. Un

    giovane rispose agli insulti. Cinque o sei fascisti gli fecero circolo sfidandolo apugni, a pistola, a schiaffi. Il giovane rispondeva come poteva. Era troppogiovane e debole. Io fui spettatore per due minuti, poi dissi qualcosa, poi dissiqualcosa di pi e poi perdetti il controllo e cominciai a battere. Mi ricordo che cicorsi dietro per dieci minuti finch alcuni soldati mi presero e accompagnaronoin unaltra via perch non volevano che fossi arrestato dai gendarmi. Bravisoldati! Mi strinsero la mano e ritornarono sul posto per continuare la mia operaLaltra fu in una via centrissima. I fascisti avevano bastonata una donna chevendeva giornali. La donna piangeva. Io mi avvicinai al gruppo di operai che lacircondava e consolava. Venne un tipo il quale disse che i fascisti avevano avutoragione. Io diedi il segnale con un cavron e gi botte da orbi. Che vuoi? Sidiventa vecchi ma. siamo impenitenti.

    Ora sono pi tranquillo. Preparo i miei bagagli. Continuo il giro del mondo,cominciato tanti anni fa. Questa volta, la Capinera (spero che non si arrabbi perquesto nome) mi segue. Cos i vagabondi siamo due. Ed il vagabondaggio, lestazioni di arrivo e di partenza, dureranno per molto tempo. Finch cirivedremmo e allora, Matteo, allora bisogner ubriacarci, e permetteremmo aAmalia e Tina, ed a Mara che sar gi una signorina, di fare lo stesso23.

    22 RCCHIDNI, f. 495, op. 221, g. 3776, l. 10523 Archivio Slovenia, 1

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    Una parte indirizzata alla moglie di Matteo, Amalia Licer:

    Carissima Amalia,Ho letta la tua lettera diretta a Tina e Co (sembra che siamo diventati una

    societ anonima!). Contento che sei sana e morta di fatica. Continua a prenderealtre occupazioni, cos il divorzio chiesto da tuo marito sar giustificato. Haivisto St.? Benissimo per potevi fare a meno di dimenticarti di mangiare. unerrore che Tina commette quasi ogni giorno. Io sto benissimo; mangio, bevo,dormo per non ballo. C qualcuno che vorrebbe farmi ballare, per io prendotutte le misure per evitarlo. Per molte settimane ho pensato di essere ritornato alperiodo 1921. Sono quasi scoppiato di entusiasmo e di allegria. Infatti mi sonoammalato. Ho dato anche qualche colpo per convincermi che non erocompletamente fossilizzato. Fra qualche settimana me ne andr. Lontano. temoche ci rivedremmo nella nostra citt natia (no a Tribussa!).

    Un forte abbraccio e saluti per Feli. Torre, scrivimi pi spesso e quando bevi,brinda sempre al nostro prossimo incontro.

    Un forte abbraccio, tuo Toio. 17.3.3624.

    Una terza si rivolge nuovamente a Regent:

    Carissimo Matteo,

    Mi dispiace veramente che tu non abbia ricevuta la mia ultima lettera. Eralunga e forse interessante. Finalmente mi ha raggiunto la mia met.Naturalmente sempre criticona e testarda. Ad ogni modo qui; ho sempre lapossibilit di rinchiuderla in un vecchio castello e di farci fare la sorte del conteUgolino. Non so quanto rester. I miei castelli del futuro sono sempre creatinella arena. Mi sembra di vivere sempre in una stazione di partenza attendendoil treno. Di una cosa sono contento: che vivo una realt magnifica, piena dieventi, carica di elettricit. In questo bel paese, un giorno si concentra la vita disecoli, la locomotiva corre con una celerit mai conosciuta, un intero popoloche vola in aeroplano.

    Rivivo il 20, per un 20 serio, con una classe che ha gi dato dei colpi alnemico, con un fronte popolare ed un fronte unico, con una giovent, unica, conun movimento sindacale fortissimo, con la prospettiva di avere fra poco unpartito unico.

    una fortuna trovarsi qui in questo momento.

    Malgrado che il medico mi abbia detto che ho delle inclinazioni diabetiche, lamia salute ottima. Per sono a regime. Non posso mangiare tutto ci che mi

    piaceva tanto. Niente carne di maiale e di vacca; niente sale; niente zucchero;niente pane; fumare poco; diminuire al massimo il volume dei liquidi. Infattiinvece di bere un litro di acqua devo bere mezzo litro di vino, e meglio ancoraun quarto di liquore. In questo sono stato disciplinatissimo perch hoabbandonato completamente lacqua e fra il vino ed il liquore me la passoabbastanza bene.

    Mia moglie continua a dimagrare allegramente. Un giorno o laltro sievaporer e volendo abbracciarla mi trover con i suoi vestiti nelle mani. In

    24 AS, 2

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    questi giorni ho avuto il grandissimo piacere di trovarmi con Gigi. Abbiamopassate assieme due belle serate ed una domenica. Pensa sempre alla sua Gigia

    che sicuramente deve essere furiosa. Ad ogni modo spero che anche la loroquestione sar ben presto regolata.

    Scriveteci a lungo perch siamo molto interessati di sapere come vanno lecose nel vostro paese. Ed anche del come ve la passate voi. Tua moglie potrebbebenissimo scarabocchiare qualche saluto e la signorina figlia potrebbe anchepreoccuparsi di dimostrare che non ha dimenticati i sui vecchi amici.

    Un abbraccio affettuoso a tutti. Toio e T. - 8-6-3625.

    Anton Ukmar alias Oghen Giuseppe, Oghen Joze, Ogeni Okmar Oden

    Funzioni diverse, con analoghi obiettivi politici furono espletate daAnton Ukmar utilizzato dal Partito Comunista Spagnolo nelcontrospionaggio militare. La sua natura indipendente sar messa allaprova in varie occasioni, con esiti particolarmente brillanti neicombattimenti sullEbro. Il capitoletto riguardante la guerra di Spagnasteso da Rastko Bradaskija sulla base di un testo autobiografico scrittodallo stesso Ukmar oggi purtroppo introvabile offre importantiindicazioni sui compiti svolti da Oghen in Spagna. Altre pagine delfascicolo personale custodito nellarchivio del Komintern evidenzianoulteriori dettagli. Risulta cos comprovata la sua partenza per la penisolaiberica il 2 settembre 1936. La decisione gli fu comunicata da Palmiro

    Togliatti che gli procur un passaporto latino-americano. Qualche tempoprima aveva lavorato a Parigi come organizzatore dellinvio di volontariitaliani in Spagna. Il 10 ottobre 1936 Furini (Giuseppe Dozza)raccomandava Ukmar al partito Socialista unificato di Catalogna nelmodo seguente: Il compagno Ukmar membro del nostro partito edelemento di nostra fiducia e come tale lo raccomandiamo al PartitoSocialista Unificato di Catalogna, dopo che si fatto riconoscere nelleforme convenute dal compagno Fedeli. Furini26.

    Dal documento sottoscritto a Barcellona il 12 dicembre 1936 dalsegretario del Partito Comunista Spagnolo Ginesta, apprendiamo cheAnton, in quel periodo, lavora attivamente per la sezione spagnola delSoccorso Rosso internazionale a Valencia, Albacete, Madrid, dove sioccupa dellevacuazione dei feriti della Colonna Internazionale27.

    Il 28 dicembre del 36 Oghen si reca a Valencia per trasmettere alComitato Centrale del Partito Comunista Spagnolo un messaggio

    25 AS, 326 RCCHIDNI, F. 495, op. 221, g. 1234, l. 11727 RCCHIDNI, f. 495, op. 221, d. 1234, l. 53

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    (mancante dal fascicolo) alla Base de Las Brigadas Internacionales,

    Seccin de Organizacion Albacete, 28 dicembre 1936 al Comit Centraldel Partido Comunista Valencia. Camarades, os enviamos al CamaradaOkmar Oden, portador de esta Fraternamente P/O El Jefe de la Base

    28.

    il primo indizio della nuova attivit intrapresa da Giuseppe Oghenper il SIM, il cosiddetto Serviziospeciale, per la lotta contro lespie interne ed esterne, cheavrebbe svolto per conto delPartito Comunista spagnolo finoalla primavera del 38. Di quelservizio di controspionaggio

    Oghen divenne il commissario.Secondo quanto emerge dallatestimonianza di Ukmarutilizzata da Bradaskija sitrattava di un lavoro estenuante,in quanto gli appartenenti aquesto servizio eranocostantemente, notte e giorno,sul terreno, sempre in viaggio. Illoro compito non era solamentela lotta diretta contro la quintacolonna di traditori locali e lacaccia alle spie straniere, bens anche il mantenimento di una vigilanzaquanto pi efficace contro simili fenomeni, nellesercito repubblicanospagnolo, nelle Brigate Internazionali, tra la popolazione civilespagnola29. Unattivit frenetica non dissimile da quella svolta daContreras in qualit di commissario del V Reggimento su tutti i frontiche impegnarono la formazione. Una nota caratteristica stesa da Edo(Edoardo DOnofrio), dirigente del Partito Comunista Italiano, emissariodel Komintern, incaricato alla vigilanza politica su quadri dirigentiintermedi e di base del suo partito, aggiunge altri interessanti dettagli:

    Oghen Giuseppe (comunista del PCI italiano). Giunto a Barcellona dopoaver contribuito con il Soccorso Rosso allevacuazione dei feriti della colonnainternazionale che si trovava in Catalogna, entra al servizio dei nostri amici 30per combattere le spie e la V colonna. Svolge questo compito a Barcellona,

    28 RCCHIDNI, f. 495, op. 221, d. 1234, l. 5429 Bradakja, 1981, 45-4630Belaev Sergej Aleksandrovic, funzionario del CC del Partito Comunista bolscevicoVKP in Georgi Dymitroff, Journal 1933-1949, Berlin, Paris, 2003, 252

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    Valencia, ed in altre citt della Spagna repubblicana. Agli inizi del 38, perlesattezza il 6.2 grazie al nostro intervento, fu liberato da questo impegno e

    messo a disposizione delle Brigate Internazionali31.

    Gli appunti autobiografici di Ukmar consentono a Bradakja dichiarire ulteriormente le ragioni di quella svolta: Toni Ukmar - Oghen,nello svolgimento dei propri impegnativi incarichi nel Servizio Special,cominci a sentire stanchezza. Pi volte chiese di essere inviato alfronte, ma senza esito. I risultati conseguiti grazie alle sue capacit lorendevano quasi insostituibile agli occhi dei compagni spagnoli delServicio32. Ad Albacete, rivela invece Edo, nel documento suindicato,Oghen sostituisce per breve tempo il compagno Pavanin, presso lasezione quadri delle Brigate Internazionali. Ma non ritenuto adatto a

    tale compito33

    .

    Lufficio quadri della XII Brigata lo utilizza per qualche tempo comecommissario finch esprime lesigenza di inviare il nostro al fronte:Lista rimpiazzamento di compagni. Albacete. Servizio personale

    (sezione 12-B). Attualmente Oghen Jose. Non adatto a questo lavoro.Mai stato al fronte. Da inviare al fronte. 18-III-38. Servizio QuadriAlbacete34.

    31 RCCHIDNI, f. 495, op. 225, d. 1234, l. 1732 Rastko Bradakja, Anton Ukmar, Trieste 1981, p. 4633 RCCHIDNI, f. 495, op. 221, d. 1234, l. 1734 RCCHIDNI, f. 495, op. 221, d. 1234, p. 34

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    Al fronte gli si affidano tanto per cominciare dei compiti di polizia

    collegati al SIM; il Partito non si fida ancora di lui a causa di un lontanoepisodio rimasto a lungo motivo di diffidenza tra i compagni del PCIattivi nellapparato dellInternazionale:

    Grazie al nostro intervento fu rimosso da quellincarico di polizia e messo adisposizione del secondo battaglione. Tutta la nostra politica nei confronti diOghen mirava a sottrargli ogni compito delicato. Perch, nel 1931, quando sirec in Italia come funzionario del Partito Comunista Italiano, aveva perso inmodo misterioso e non ancora chiarito i documenti personali procuratigli dalpartito. Tutto ci ci consiglia ancora oggi una certa prudenza nei suoi confronti.I nostri amici spagnoli lhanno impegnato in un lavoro (il SIM) senza ilpermesso del partito comunista italiano e delle Brigate Internazionali35.

    Non era per facile inserire il nostro tra i combattenti che avrebberopotuto dubitare di lui. Lo leggiamo nella lettera inviata da Nicoletto(Giuseppe Di Vittorio), commissario politico della XII Brigata, aDOnofrio:

    Compagno Edo, due parole su Oghen. stato sistemato in una compagniacome soldato. Solo che non molto soddisfatto di questa soluzione. Non nelsenso che sia soldato, ma per il fatto che tutti lo conoscono, sanno un po illavoro che ha fatto ed ora credono che sia stato messo in compagnia perpunizione. Questo gli ha creato una situazione non poco difficile con gli altri.Egli sarebbe del parere (e insistentemente chiede) di essere mandato in una unitspagnola dove non sia conosciuto, dove non abbia lavorato, dove perci la vitagli sarebbe pi facile, perch non avrebbe attorno a s incomprensioni, etc. Cosane pensi? Dobbiamo dare corso alla sua richiesta? Se fosse possibile un tuobiglietto per lui sarebbe bene. Cordiali saluti. Nicoletto. PS) 1. Va bene comesoldato. 2. che non vedo perch debba andare in una unit spagnola 36.

    Il 18 giugno del 38 Nicoletto (Giuseppe di Vittorio) consigliava alloradi inserire Oghen in una compagnia della XII Brigata composta inmaggioranza da spagnoli o da internazionalisti giunti di recente perliberarlo da ogni imbarazzo e sospetto: I compagni devono convincersiche linserimento di Oghen nella Brigata non dovuta ad una sanzionepolitica e morale. Da questo punto di vista ad Oghen non si purimproverare nulla37.

    Al fronte dellEbro il nostro dar prova di eccellenti capacit: La sua

    unit aveva formato uno speciale battaglione dassalto in seno allabrigata con il compito di difendere un ponte sullEbro, attraverso il qualei combattenti repubblicani si ritiravano evacuando dal fronte e dalle

    35 RCCHIDNI, f. 495, op. 221, d. 1234, p. 1736 RCCHIDNI, f. 495, op. 221, d. 1234, l. 2837 RCCHIDNI, f. 495, op. 221, d. 1234, l. 27

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    retrovie in pericolo i feriti e gli ammalati38. Ukmar, a capo della sua

    squadra di mitraglieri, difendeva il ponte, sulla sponda destra dellEbro,cio dalla parte in cui il nemicoattaccava, cercando di sfondare.Leggermente ferito, rimase finoallultimo al suo posto dicomando accanto a lui, il cuocodel battaglione Cvetko Sedmak,gravemente ferito; Oghen cercinvano di aiutarlo ad attraversarelEbro. Cvetko per nelle suegelide acque. Dopo una marcia

    estenuante Ukmar riusc araggiungere le forze repubblicanee le Brigate Internazionali chestavano riorganizzando la difesadi Barcellona, penultimaroccaforte della Spagnarepubblicana. A Barcellona eranogi giunti, nel frattempo, ilComitato Centrale del PCS e ladirezione delle BrigateInternazionali. La disfatta delle forze repubblicane era imminente. Perci

    Il CC del PCS (Partito Comunista Spagnolo) chiam Ukmar aBarcellona perch aiutasse la sezione quadri del partito a distruggere letracce del suo operato39. Agli inizi del 39 giunse lordine di ritiro ditutte le unit internazionali in Francia, dove Toni ripar tra gli ultimi,poich gli affidarono lincarico di distruggere anche gli archivi delleBrigate Internazionali, soprattutto gli elenchi nominativi, che nondovevano cadere in nessun modo in mano al fascismo internazionale40.

    Nel gennaio 1939 era caduta Barcellona, il 28 marzo 1939 ancheMadrid. Lapparato di controllo del PCI non pot non rilevare leroismodi Oghen negli ultimi combattimenti decisivi. Le straordinarie capacit

    militari gli valsero il grado di tenente, la tessera del Partito ComunistaSpagnolo per lanno 1938 ed una segnalazione al Partito ComunistaItaliano come un quadro del Partito utilissimo in Spagna alla causa dellaRepubblica41.

    38 Rastko Bradakja,Anton Ukmar, cit. p. 4739 Rastko Bradakija,Anton Ukmar, cit., p. 4840 Rastko Bradakija,Anton Ukmar, cit., p.4841 RCCHIDNI, f. 495, op. 221, d. 1234, 17

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    Le qualit militari e le carenze politiche del compagno Oghen sono

    evidenziate in altri documenti elaborati dal Comitato Centrale del PartitoComunista Spagnolo nel corso del 38. Confermano la complessa rete dicontrollo che rimarcava i comportamenti di tutti i volontari, ed inparticolare di quelli di spicco. I tanti nomi in codice che ratificano varieschedature di Oghen non sono sempre riconoscibili (o riconducibili allepersone effettive) perch venivano investiti di tali compiti anche figuresecondarie del Partito Comunista Italiano.

    Ad esempio, il 10 novembre 1938, il Comitato dirigente del Partitodella XII Brigata Internazionale segnala Oghen Giuseppe in attesa dirimpatrio a Torell, al Comitato Centrale del Partito ComunistaSpagnolo, sottolinea i meriti di guerra conquistati da Oghen negli ultimi

    combattimenti mentre ritiene che il suo atteggiamento politico ingenerale e la sua partecipazione alla vita politica siano caratterizzatedalle seguenti qualit:

    Normale attaccamento al Partito. La vita di Oghen negli ultimi tempi si pupoliticamente classificare in due parti: la prima una posizione poco interessata almiglioramento politico dellunit a cui apparteneva; la seconda rivesteabbastanza miglioramenti e politicamente pi attivo. Ci dimostra che ilcompagno sente le questioni personali e che in questo senso ha bisogno dimigliorare. Del resto possiede certe capacit politiche e intelligenza e pusvilupparsi e dai seguenti difetti. La sua attivit come militante di partito dalmese di luglio 1938 ad agosto stata cattiva; da fine agosto ad ottobre statabuona. La sua condotta personale stata normale. Si dimostrato abbastanzadisciplinato, volenteroso nel lavoro e coraggioso. Lopinione corrente fra icompagni al suo riguardo abbastanza buona sia per il suo cameratismo comeper la sua condotta personale. Possiede le capacit politiche per essere unquadro. Firma: Nicoletto (Di Vittorio) 2. Felician? Lari?42.

    Giunto in Francia, Anton fu rinchiuso il 12 febbraio 1939 nel campo diArgels sur Meer (Saint Cyprien) dove divenne immediatamentemembro del comitato di campo del Partito Comunista. L incontr il suoconnazionale Leopol Caharija, coinvolgendolo in un piano di fuga ed inaltri progetti futuri43. Grazie alle sue capacit politiche leggiamo in unaltro documento del Komintern, non fu arrestato ad Argels, insieme adaltri 15 compagni44.

    Le vicende di altri volontari sloveni

    42 RCCHIDNI, f. 495, op. 221, d. 1234, 2943 Bradakja, 1981, 4944 RCCHIDNI, f. 495, op. 221, g. 1234, l. 31

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    Dalla Francia e dalla Jugoslavija, lo conferma il recente saggio di

    Marco Puppini, un gruppo di sloveni del circondario di Goriziaraggiunse verso la met degli anni 30 lUnione Sovietica.

    Cirillo Usaj ed altri sloveni riescono a farlo dopo laccordo del 1934tra i partiti comunisti italiano, austriaco e sloveno. A Moscafrequenteranno i corsi dellUniversit delle minoranze nazionali inoccidente (KUMZ) o Zapada, inseriti nel gruppo nazionale jugoslavo,costituto dai seguenti elementi: Maurin Romano, Vodopivec Jelica,nome illegale Vera, sorella di Albino Vodopivec, Saksida Giuseppe,Simonovic Virgilio, Jereb Vittorio, Knapic Felice, Usaj Ciril, tutti futuricombattenti nelle B.I. in Spagna45.

    Si forma cos, in queglianni, un coeso gruppo disloveni originari daquella che fu allora laprovincia di Gorizia, dicui fecero parte AlbinoVodopivec, Ciril Usaj,Carlo Zitter, GiuseppeSaksida, marito diMarcella Marvin, che eravissuto con lei per

    qualche tempo a Lubiana,dove aveva subto unacondanna per attivitcomunista. Virgilio

    Simonic e Vittorio Jereb erano originari di Aidussina e Idria. In URSSfinirono anche Albino e Romano Marvin.

    Il gruppo condivise i sacrifici e le ansie di tanti altri emigrati politicicostretti a vivere in quel paese il clima pesante determinato dalleepurazioni: Gli studenti passarono attraverso molti setacci di cui lamaggioranza venne mandata nella produzione in diverse fabbriche. Solo

    un piccolo numero furono mandati a proseguire gli studi nella scuolaLeninista, che si considerava di rango superiore, perci anche i corsierano pi brevi. Del nominato gruppo passammo alla (scuola) leninistain tre: Knapic Felice, Simonic Virgilio ed io. Fummo trasferiti nelsettore italiano perch eravamo giuridicamente cittadini italiani46.

    45 Marco Puppini, Volontari antifascisti dal Friuli e dallIsontino in Spagna. Unabiografia collettiva in Mario Puppini e Claudio Venza (a cura di), AA.VV. Tre Frentesde Lucha, ed. Kappa Vu, p. 175-20746 Puppini, 2008, 186

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    Dopo lo scoppio della guerra civile tutti sarebbero partiti per la

    Spagna.Ivan Regent, docente di lingua slovena allUniversit Zapada,

    conferma, per parte propria, la partenza di tutti i suoi allievi (12) per lastessa destinazione47.

    Antonio Roasio parla di un centinaio di ex studenti ed emigrati politiciitaliani partiti per la Spagna tra il 36 e il 37, mentre dei 120-140compagni rimasti circa un centinaio venne arrestato e deportato in campidi lavoro dislocati in zone lontane, dove le condizioni di vitadeterminarono esiti fatali48.

    Le motivazioni di quanti partirono dallURSS per la Spagna furono divario tipo, non ultima tra le quali lesigenza di sfuggire alla scurestaliniana, come ci hanno gi fatto capire i casi di Anton Ukmar e diVittorio Vidali.

    Per molti comunisti divenuti quadri politici di vario livello studiando

    alla scuola leninista o alluniversit Zapada di Mosca, la Spagna fu latappa obbligata nel momento in cui tutta lURSS si mobilit a difesadella repubblica spagnola in pericolo.

    Nellapparato del Komintern, come si ribadito, operarono dirigentidel PCI come DOnofrio (Edo), di Vittorio (Nicoletto), i bulgari Belov,Petrov e Belaev.

    47 M. Rossi,Ivan Regent a Mosca, in Acta Istriae, 17, 2009, 4, p. 681-71848 Antonio Roasio, Figlio della classe operaia, Vangelista, Milano, 1977, p. 142

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    Belov e Petrov completarono lo stato maggiore della XII Brigata,

    posta ai comandi del generale Lukas (lo scrittore ungherese MatZalka)49.

    Individuare gli sloveni nel mare magnum dei volontari non sempliceanche perch alcuni, inseriti in un primo tempo nei gruppi jugoslavi checomporranno il battaglione Dymitroff, saranno poi inviati nella BrigataGaribaldi, perch membri del Partito Comunista Italiano. Di GiovanniniGiovanni (Verginella Giuseppe), classe 1900, comunista originario daSanta Croce, Edo (Edoardo DOnofrio) scrive:

    In URSS dal 1930 giunto in Spagna nellaprile del 37, aggregato allaXII Brigata, IV Battaglione, dopo aver seguito un corso per ufficiali in cui haconquistato il grado di sergente. Nella brigata divenuto il responsabile politico,

    e per un breve periodo stato responsabiledel SIM (El Servicio Special), Serviziodinvestigazione militare. Ha preso parte aicombattimenti a Brunete, Forlete, Fuentes delEbro, Estremadura, De Caspe e de lEbroed stato ferito. In Spagna la sua condotta stata ottima. Coraggioso al fronte. Dal puntodi vista politico e militare molto capace, madisordinato. Si distinto per il suo coraggio.Per il suo impegno, le sue qualit morali si proposto per lui il grado di tenente. Al frontedellEbro stato lultimo ad abbandonare lasua posizione. Il Comitato di Partito della

    Brigata lo considera persona intelligente ecapace, che pu ancora migliorare.

    disciplinato, ha capacit organizzative. Tuttavia ha anche lui i suoi difetti: unacerta superficialit, a lui tutto sembra facile e semplice. Per alcuni errori da luicommessi ha creato difficolt alla brigata; confonde la giustizia legale ecollettiva con quella personale. Comunque la nostra commissione lo segnala alPartito Comunista Italiano come un vecchio quadro del PCI che pu risultareutile nel lavoro tra gli sloveni. 17.IX.40. Edo50.

    Nel suo diario Georghi Dymitroff non precisa nulla sullattivitpolitica svolta da Edo in Spagna. Annota genericamente la sua presenzatra il 36 ed il 39. Non precisa i suoi compiti neppure Roasio. Ma Edo

    d le pagelle anche agli sloveni della Venezia Giulia giunti in Spagnadalla Jugoslavia o dalla Francia. Lizzul Giuseppe, comunista nato adAlbona (classe 1916), uno di questi: I suoi parenti sono operaiantifascisti. uscito illegalmente dallItalia diretto in Jugoslavia. Ha

    49 Belaev (o Damianov), nomi in codice di Georgi Pyrvanov, comunista bulgarorifugiato in URSS nel 1923, vice presidente della Sezione Quadri del Komintern, tra il36 ed il 37 oper come istruttore delle Brigate Internazionali di Spagna (DymitroffJournal, Paris, 2003, p. 157)50 RCCHIDNI, f. 495, op. 221, d. 3776, l. 23

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    frequentato la terza classe della scuola primaria. Conosce litaliano e la

    lingua (jugoslava?). In Spagna ha letto regolarmente Fronte Rojointeressandosi particolarmente ai problemi del marxismo leninismo. Ci difficile accertare la veridicit di tale dichiarazione, pu darsi siaesagerata. In Jugoslavia ha lavorato in unimpresa di 300 operai in cui stato rappresentante sindacale. Dice di aver cominciato ad interessarsidel movimento comunista dal 1933. Ha aderito per la prima volta alpartito, in Spagna, nel 1937. Era giunto in Spagna nellottobre del 1936. andato al fronte con il battaglione Garibaldi, successivamente nellabrigata Garibaldi. Ha preso parte a molti combattimenti: alla difesa diMadrid (novembre 1936); a quelli sullEbro (settembre 1938). Ilcommissario ed il comandante del suo battaglione hanno proposto nel

    novembre 1938 per lui il grado di sergente, ritenendolo capace,coraggioso, disciplinato, affidabile, modesto, dotato di spirito disacrificio. Pu ancora crescere politicamente. La nostra commissione losegnala al PC dItalia come un ottimo compagno che potr diventare unquadro dellInternazionale Comunista. Va precisato che Lizzul non conosciuto in Italia come comunista51.

    Volontari jugoslavi

    Il fascicolo personale di Dragutin Gustinci offre dati precisi sullapartecipazione jugoslava. Nel dicembre 2009 il fascicolo era statoprenotato da un altro studioso che gentilmente me lha concesso inconsultazione per due ore, ma non avevo il diritto di prenotarne copie dialcun foglio. Spero di riuscire nellintento in un prossimo viaggio aMosca. Mi limito, perci, a riportarne alcuni stralci significativi.

    Prima di raggiungere la Spagna Gustinci, rappresentante del PartitoComunista Jugoslavo, a Mosca dagli inizi degli anni 30 vi aveva gisvolta unintensa attivit tra gli emigranti politici jugoslavi per contodellInternazionale Comunista, nella casa editrice di Lingue estere(Glavlit), allUniversit di Zapada, come docente di storia degli slovenied in altri ambiti.52

    In Spagna Gustinci fu utilizzato dapprima come corriere dalla basedelle Brigate Internazionali di Albacete, successivamente come capocensura, addetto perci al controllo della posta di tutti i combattenti

    jugoslavi.

    51 RCCHIDNI, f. 495, op. 221, g. 3776, p. 2652 Marina Rossi,Regent a Mosca, cit.

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    Insieme a Roman Filipovi, Bracer Stepanovi, Bozidar Malsari e

    Kui

    ev, crea il Comitato balcanico, nucleo del futuro battaglioneDymitroff [comandato da Franc Rozman, la cui effigie figura sullamoneta slovena da 2 euro emessa nel centenario della nascita]. Dragutinne divenne il segretario. Il suo fascicolo personale ne racconta gli esordi:Quando nellottobre del 36 partii per la Spagna, sapevo che ladirigenza del Partito Comunista Jugoslavo versava in una grave crisi.53Ho pregato perci il compagno Andr Marti, referentedellInternazionale Comunista, comandante delle Brigate Internazionaliin Spagna (Nauka, 2001, SLO) di consentirci di organizzare un comitatocon il compito di controllare la disciplina tra i volontari e di creare perloro anche un centro di raccolta (aperto anche ai bulgari).54

    Entrando nel merito del lavoro politico da lui svolto in Spagna,Gustinci riporta alcune cifre riguardanti lafflusso dei volontari sloveni,croati e serbi dallEuropa settentrionale, precisandone il diversoorientamento politico: Per il nostro partito comunista, questo momento molto importante, perch la Jugoslavija ha molti emigranti dellEuropaoccidentale e in America, circa 30.000 lavoratori come slovenigornjaki nellEuropa settentrionale; 500.000 tra serbi e croati, 200.000sloveni di diverso orientamento politico; partito cattolico contadino deicroati, socialdemocratici, trockisti, e in minoranza comunisti. NegliUSA, soprattutto tra gli sloveni, si sviluppata unintensa attivit,coronata da successo, contro i trockisti. Fino alla fine del 1937 lafflussodei combattenti jugoslavi era di circa 50.000 uomini al mese. Dal 1920non si vedeva una simile mobilitazione. Occuparsi di questa emigrazione molto importante55.

    Gustinci si occupa intensamente delleducazione politica deivolontari, innanzi tutto attraverso la stampa: Questi emigranti leggonomolti giornali. Ho scritto delle lettere a tutte le redazione di riviste egiornali democratici, pregandole di inviarle ai combattenti al fronte. Lohanno fatto. Io stesso ho inviato molti articoli di carattere politico eteorico contro i trockisti, provocatori etc.56.

    Pur manifestando compiacimento per i consensi ottenuti attraverso lastampa da parte dellemigrazione jugoslava presente in Francia, Belgio,

    53A causa delle feroci epurazioni che lo avevano colpito in Marina Rossi, Ivan Regenta Mosca, cit., 200954 RCCHIDNI, f. 495, op. 277, g. 246, papka 255 RCCHIDNI, 495, 277, 246, 7956 RCCHIDNI, 495, 277, 246, 82

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    Lussemburgo, USA, Canada, Argentina, Dragutin non nega le difficolt

    insorte nel comitato balcanico.

    Il comitato balcanico ed il suo lavoro

    Tra il novembre ed il dicembre 1936, periodo funestato da moltimorti e feriti, i nostri combattenti hanno lamentato lassenza di verirappresentanti nella I e II Brigata internazionale, sottopose a comanditedeschi e ungheresi57.

    I volontari accusano Gustincic di passiva obbedienza al Komintern echiedono insistentemente di creare una brigata jugoslava. Alla fine del

    36, infatti, si erano costituite le brigate per nazionalit: Garibaldi,Thlmann, Marti. Sarebbe nato anche il Battaglione Dymitroff, in onoredel Presidente dellInternazionale Comunista Georgi Dymitroff.

    Altri fogli del fascicolo illustrano lopera di schedatura e controllocompiuta nellunit jugoslava da Boidar Maslari, responsabile politicodel Battaglione. Si accendono delle discussioni su provvedimentidisciplinari da assumere nei confronti dei compagni ritenutiindisciplinati, o non conformi alla linea politica o in conflitto conMaslari. Tra questi un certo Nikita, Petrovi Nicola (medico), DudekFrani, Oscar Bri, ain Stefano, Zemar Ilie.

    Sul caso di Nikita, considerato romantico sognatore, privo dipreparazione politica, i pareri sono discordi. Maslari ordina di mandarloal fronte, Zelezov (istruttore politico bulgaro) propone di mandarlo inURSS. Gustinci disapprova questultima proposta. Lopaev (GeorgeviSvetoev) criticato per la sua posizione tendente a salvare la vita a chipotr diventare un ottimo quadro politico. Prevarr la proposta diMaslari.

    Nella lista di merito, formata da combattenti valorosi e preparati,troviamo nomi entrati pi tardi da protagonisti nella Jugoslavia di Titocome Hoa Popovi; inoltre: Parnikin Svet, Latinovi Lado (studente,ottimo artigliere), Breskar Josif, Drobni Franc, Gregori Josif, PrevFran, in tutto 31 elementi.

    Georgij Damianovi Belov, inviato dal Komintern come istruttorepolitico militare alla base di Albacete, stende su Dragutin Gustinci laseguente nota laconica: In Spagna dallottobre del 36, doverappresenta il Partito Comunista Jugoslavo. Impegnato ad Albacete

    57 Mate Zalka generale Lukiar, Manfred tern. gen. Kleber in Komintern i gradanskajavojna v Ispanij (Il Komintern e la guerra civile in Spagna). Documenti, Nauka, Mosca2001, p. 342-344

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    dapprima come corriere, poi allufficio censura. Elemento disciplinato,

    preparato politicamente

    58

    .Dopo la caduta della Repubblica Maslari e Gustinci riprendono a

    Mosca la loro attivit nella casa editrice Glavlit e la intensificano neiprogrammi di Radio Mosca fino alla vittoria contro il nazifascismo59.

    FONTI DOCUMENTARIE

    RCCHIDNI (Rossisky Centr Hranenja i Izuenja Dokumentov Noveiij Istorij - CentroRusso per la Conservazione e lo Studio di Documenti di Storia Contemporanea)

    RCCHIDNI, f. 495, op. 221, d. 1234RCCHIDNI, f. 495, op. 221, d. 3776RCCHIDNI, f. 495, op. 221, g. 3776, l. 105RCCHIDNI, f. 495, op. 221, d. 1234, l. 17RCCHIDNI, f. 495, op. 221, d. 1234, p. 34RCCHIDNI, f. 495, op. 221, d. 1234, p. 17RCCHIDNI, f. 495, op. 221, d. 1234, l. 28RCCHIDNI, f. 495, op. 221, d. 1234, l. 27RCCHIDNI, f. 495, op. 221, d. 3776, l. 23RCCHIDNI, f. 495, op. 221, g. 3776, p. 26RCCHIDNI, f. 495, op. 225, d. 1234, l. 17RCCHIDNI, f. 495, 277, 246RCCHIDNI, f. 495, op. 277, g. 246, papka 2RCCHIDNI, 495, 277, 246, 79RCCHIDNI, 495, 277, 246, 82RCCHIDNI, 495, 277, 246, 84RCCHIDNI, f. 545, op. 6, d. 488, f. 81RCCHIDNI f. 545, op. 6, g. 488RCCHIDNI, f. 545, op. 6, d. 488, l. 81-86

    AS Archivio Slovenia

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    58 RCCHIDNI, 495, 277, 246, 8459 Belov contribu alla liberazione della Bulgaria combattendo nelle file dellArmataRossa dal 1941 al 1944. Rientrato in Bulgaria nel settembre 1944, divenne il segretariogenerale del partito comunista bulgaro. Dal 1946 al 1950 ministro della Difesa. Dal1950 al 1954 presidente dellAssemblea nazionale bulgara.

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