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® Forlì Anno XIV - N. 4 - AGOSTO 2011 www.inmagazine.it Tariffa R.O.C.: Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in A. P. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, DCB - FILIALE DI FORLÌ - Contiene i. p. - Reg. al Tribunale di Forlì il 23/11/1998 n. 27 - E 3,00 Pasquale Venditto Al ritmo di una canzone Forlivesi in vacanza Dalla città al mare. E ritorno Buskers a Santa Sofia In strada da vent’anni Le aree pic-nic Una tovaglia sul prato

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In-Magazine Forli 04/2011

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Anno XIV - N. 4 - AGOSTO 2011

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PasqualeVenditto

Al ritmo di una canzone

Forlivesi in vacanza Dalla città al mare. E ritorno

Buskers a Santa Sofia In strada da vent’anni

Le aree pic-nic Una tovaglia sul prato

De Stefani S.p.A.Concessionaria Ufficiale di Vendita Mercedes-Benz

Forlì, Via Ravegnana 407 tel. 0543 811011 - Imola, Via Pola 23 tel. 0542 691911 - Ravenna, Via Dismano 2 tel. 0544 479611www.destefani.net

IN Magazine | 3

I suoni, i colori e i sapori dell’estate accompagnano questo numero di Forlì In, che si apre al ritmo delle canzoni di Pasquale Venditto, l’eclet-tico showman riuscito a far cantare intere generazioni con il suo karao-ke, passando anche dagli spettacoli per ragazzi alla ristorazione. Si pro-segue con le vacanze “mordi e fuggi” dei forlivesi e le giornate al parco ur-bano “Franco Agosto”, oasi di verde in città che dall’alba al tramonto of-fre occasioni di svago e relax per tutti i gusti. A seguire un accattivante iti-nerario nell’entroterra forlivese, alla ricerca delle più belle e accoglienti aree attrezzate per un pic-nic all’a-perto. Il raduno internazionale dei

Buskers a Santa Sofia colora la vallata a ferragosto annunciando un’edizio-ne speciale, in occasione dei primi 20 anni della sua istituzione. Un atti-co in centro, con ampia terrazza sul cielo di città, ci introduce alla rubrica dedicata alla casa. La preparazione del Forlì Calcio al nuovo campio-nato ci porta dentro allo sport, così come le iniziative avviate dalla socie-tà sportiva per avvicinare la squadra alla città. Si prosegue con il consue-to sguardo alle mostre sul territorio, tra la pittura del Novecento e Silve-stro Lega, le proposte di libri per l’estate e la rubrica gastronomica, in questo periodo inevitabilmente dedicata al gelato.

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Stampa: Graph S.N.C. - San Leo (PU)

Direttore Responsabile:

Andrea Masotti

Redazione centrale:

Roberta Brunazzi, Francesca Ricci

Progetto grafico: Lisa Tagliaferri

Impaginazione: Sabrina Montefiori

Controllo produzione e qualità: Isabella Fazioli

Ufficio commerciale: Gianluca Braga, Ilaria Marianini

Collaboratori: Annalisa Balzoni Sabrina Marin, Francesca Miccoli, Matteo Ranucci, Francesca Renzi, Rosanna Ricci, Giorgio Sabatini, Alessandra Segreto, Roberto Zoli

Chiuso per la stampa il 27/07/2011

Questo periodico è associato all’Unione Stampa Periodica Italiana

Edizioni IN MAGAZINE S.R.L.

Redazione e amministrazione: Via Napoleone Bonaparte, 50 - 47100 Forlì tel. 0543.798463 - fax 0543.774044

[email protected]

| EDITORIALE di Andrea Masotti |

Sommario

4 Annotare

Brevi IN12 Essere

Pasquale Venditto20 Riposarsi

Forlivesi in vacanza26 Rilassarsi

Parco urbano “Franco Agosto”32 Visitare

Le aree pic-nic

40 Animare Buskers a Santa Sofia 46 Abitare Attico in centro50 Giocare Forlì Calcio52 Ammirare Novecento rivelato54 Leggere Libri per l’estate56 Gustare Voglia di gelato

Forlì - “La nomina di Alberto Con-f icconi al vertice del Comparto nazionale del Mobile Imbottito di Confindustria è un riconoscimento molto importante per l’imprendi-tore forlivese e per la nostra città”. Le congratulazioni arrivano dal sin-daco di Forlì Roberto Balzani, che plaude alla nomina di Conficconi (nella foto, a destra) nel consiglio na-

zionale di Federlegno-Arredo, com-posto da 14 imprenditori in rappre-sentanza di oltre 250 aziende. Il neo eletto, presidente dell’azienda Cierre Imbottiti, mette in campo idee e pro-getti da sviluppare durante il man-dato triennale: “Visiterò i distretti produttivi dell’imbottito da Matera alla Brianza - afferma - per ascoltare le esigenze delle aziende, raccogliere adesioni e nuove proposte”. Un tour esplorativo dal quale conta di rica-vare indicazioni utili anche per re-alizzare un “kit” che aiuti le aziende dell’imbottito in tutte le fasi dell’e-sportazione e dell’internazionalizza-zione. Tra i progetti c’è poi la crea-zione di un ‘concept del saper fare’; la definizione di un codice etico del mobile imbottito e il rinnovamento delle ‘schede prodotto’. Prevista an-che l’istituzione di un premio nazio-nale che valorizzi le professioni come quella del modellista, più nascoste ma fondamentali per il settore, che da sempre contraddistinguono l’alta qualità del Made in Italy. (R.B.)

Cruciverbiadi, sfida tra cervelli

Cesenatico - Arrivano a metà settembre le “Cruciverbiadi”,

Olimpiadi dell’Enigmista, Ginnastica per la Mente, nuova manifestazione

ospitata a Cesenatico dal 16 al 18 settembre, nell’ampio salone della

Colonia Agip. Si tratta di una gara di abilità dove i concorrenti, chiamati

a risolvere schemi complessi di tre discipline previste (cruciverba,

sudoku, crittopuzzle) potranno vincere vari premi. Le gare sono aperte a tutti:

ci si può iscrivere presso gli esercizi commerciali, stabilimenti balneari,

hotel, centri di informazione turistica di Cesenatico e delle località limitrofe, oppure via internet,

sul sito http://www.cruciverbiadi.it. Durante i tre giorni di “Cruciverbiadi”

sono in programma anche eventi collaterali come “GustodiVino”,

un mercatino dell’enogastronomia e la mostra fotografica

“La Romagna dal cielo”. (F.Ri.)

Diesse Arredamenti a Ravaglioli

Forlì - Nuovo assetto societario per Diesse Arredamenti S.p.A.,

società forlivese leader nazionale nell’arredo su misura di alta gamma.

Paolo Ravaglioli (nella foto), già Amministratore Delegato e fondatore

dell’azienda, diventa proprietario al 100% delle quote azionarie di

Diesse Arredamenti S.p.A. Grazie all’acquisizione delle quote azionarie

di proprietà del Gruppo Ferretti, a fine giugno Ravaglioli ha assunto il completo controllo della società.

Quest’operazione consentirà a Diesse Arredamenti di porre in essere nuove

strategie di sviluppo per proseguire ulteriormente nella crescita

del proprio core business, l’arredo nautico, conquistando nuovi

segmenti di mercato e ampliando la propria attività nell’arredo

degli interni su misura.

Festival Voci Nuove, vince Kiero

Castrocaro Terme - Andrea Man-chiero, in arte Kiero, 30 anni di Tra-date (Varese), ha vinto la cinquan-taquattresima edizione del Festival Voci Nuove di Castrocaro. La finale, condotta da Fabrizio Frizzi e in diretta su Raiuno il 15 luglio, lo ha visto prevalere su altri nove con-correnti. A premiarlo è stata la giu-ria presieduta da Gigliola Cinquet-ti, composta da Alessandro Greco, Fio Zanotti, Marco Masini e Marco Maccarini. Premiato da Nek, Kiero ha potuto riproporre il suo inedito “Superlovers”. (F.Ri.)

Alberto Conficconi ai vertici di Federlegno-Arredo

Ph. Giorgio Sabatini

Ph. Giorgio Sabatini

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Annotare | Brevi IN

L’innovazione responsabile in piazza

Forlì - Innovazione protagonista il 9 e 10 settembre nel centro storico di Forlì. In scena una due giorni di percorsi creativi, tra incontri, mostre, spettacoli. Atteso anche Alessandro Bergonzoni, venerdì 9 in piazzetta della Misura. L’evento è promosso da “l’Arte di Innovare”, il network sostenuto dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì e dalla Camera di Commercio di Forlì-Cesena.R ealizzato con la collaborazione del Romagna Creative District, conclude il ciclo avviato a dicembre 2010 a Forlì con il convegno “Imprese, nuove generazione ed Innovazione”, proseguito poi a Cesena lo scorso aprile con la giornata di studi dedicata a ricerca e sviluppo. (F.Ri.)

Artisti forlivesi in mostra a Parigi

Parigi - Fino al 31 luglio la Gallerie de L’Europe di Parigi ospita “Les Italiens 2”, collettiva di artisti selezionati dalla critica d’arte forlivese Silvia Arfelli de “La Maya Desnuda”. In mostra le opere di tanti romagnoli, tra cui i forlivesi Carlo Aprile, Laura Gamberini, Antonella Monti, Amedeo Pedaletti e Iulian Staccoli. Presenti anche Gianluca Bosello, Bruno Mazzoni ed Elisabetta Venturi di Cesena, insieme a Paola Casto e Anna Maria Nanni di Cesenatico. Altri artisti di Bologna, Firenze e Roma completano il quadro espositivo nella prestigiosa sede parigina.

Pellegrino Artusi racconta Foscolo

Forlimpopoli - Tutti conoscono Pellegrino Artusi e il suo libro “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene” ma pochi sanno che, prima della sua opera più celebre, l’interesse di Artusi era rivolto a Ugo Foscolo. In occasione del centenario dalla sua morte è stato ristampato il libro “Vita di Ugo Foscolo” di Pellegrino Artusi, a cura di Andrea Cristiani e di Paolo Rambelli. Originariamente pubblicata nel 1878, questa biografia racconta la vita del poeta senza celarne i difetti e sottolineando quello che era il suo amore verso l’Italia (F.Ri).

Memo, parrucchiere e Cavalierie

Forlì - Domenico Dall’Agata, meglio conosciuto come Memo, è stato pre-miato col titolo di Cavaliere al Merito della Repubblica. Il riconoscimento è stato consegnato il 2 giugno dal sindaco Balzani e dal prefetto Trova-to (nella foto assieme a Dall’Agata) per l’impegno e la dedizione al lavoro che dal 1947 ad oggi ha segnato la carriera dello “storico” parrucchiere

forlivese. Memo è tuttora in attività assieme al socio Loris Abbondando, nel negozio di acconciatura maschile “Memo & Loris”, in corso Diaz 172 a Forlì. In oltre 60 anni di attività ha conseguito anche diplomi in vari cor-si di perfezionamento e di Maestro d’Arte, praticando anche l’insegna-mento della professione in diverse scuole italiane. (F.Ri.)

La statua di Morgagni Restaurata

Forlì - Restaurata la statua di Gio-vanni Battista Morgagni, collocata a Forlì nell’omonima piazza. La neces-sità del recupero conservativo dell’o-pera era stata segnalata dalla rivista “Il Melozzo”, e raccolta dalla Fonda-zione Cassa dei Risparmi di Forlì e dal Rotary Club Forlì, che hanno finan-ziato i lavori di pulitura e ripristino. Lo scoprimento dell’opera è avvenu-to il 25 giugno scorso, alla presenza delle autorità cittadine, con il sindaco Roberto Balzani, il presidente della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì Piergiuseppe Dolcini e Franco Fabbri, presidente della Commissio-ne restauro del monumento.

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“La necessaria bellezza” ritrovata

Forlì - Un Cd che nasce da una registrazione ritrovata.

“La necessaria bellezza” di Claudio Chieffo e Giovanni Nadiani nasce nel 1999, dal vivo al “Circolo degli

artisti” di Faenza. A ritrovarla è stato Martino, il figlio di Claudio Chieffo,

nell’archivio del padre, morto nel 2007. E oggi è stata fissata in un Cd,

con postproduzione e mastering ‘Creative mastering’ di Stefano

Cappelli di Forlì e col pianoforte di Flavio Pioppelli, che accompagna i

14 interventi. Insegnante, musicista, compositore, il cantautore cattolico

Claudio Chieffo vinse vari premi e si guadagnò la definizione di “menestrello di Dio”. Giovanni Nadiani, di Faenza, è docente

dell’Università di Bologna e scrittore di poesie, racconti e

testi per teatro. (R.R.)

Olifis, scuola per scienziati in erba

Santa Sofia - Terza edizione di Olifis a Santa Sofia, in programma

dal 29 agosto al 3 settembre. La scuola estiva di alta formazione,

organizzata dalla sezione bolognese dell’Associazione per l’insegnamento

della Fisica e dalla Fondazione Giuseppe Occhialini di Fossombrone, vedrà la partecipazione di 32 ragazzi,

ospitati nell’Albergo della Gioventù del Ceub, che parteciperanno

alle giornate di preparazione alle Olimpiadi Nazionali e Internazionali

della Fisica. Durante la settimana saranno impegnati a risolvere

problemi di fisica e prove di laboratorio, per poter poi far parte

della squadra italiana delle Olimpiadi della Fisica. Il 30 agosto a Santa Sofia

e il 2 settembre a Forlì sono previsti incontri ed eventi per far conoscere i

ragazzi e il loro impegno. (F.Ri.)

L’Aldiquà su Mangiarbene Low Cost

Forlimpopoli - Nuovo riconoscimen-to per l’Osteria L’Aldiquà di For-limpopoli. Dopo aver conquistato nel 2008 le pagine della “Guida alle Osterie Slow Food”, è stata scelta per occupare anche le pagine di “Man-giarbene Low Cost” per l’edizione 2011/2012, guida del Gambero Ros-so già disponibile nelle librerie ricca

di segnalazioni e indirizzi per chi non vuol rinunciare ai sapori della buona tavola senza spendere più di 30 euro. La guida ha riconosciuto all’osteria L’Aldiquà (nella foto i soci dell’osteria forlimpopolese), l’unica di tutta l’Emilia-Romagna, una speciale segnalazione facilmente individuabi-le grazie ad un box colorato. (F.Ri.)

Laura Pausini incontra il Fanclub

Forlì - L’11 settembre Laura Pausini sarà al Pala Credito di Romagna di Forlì per l’annuale Fanclub Official Meeting, che richiama il popolo della celebre cantante di Solarolo. Sono più di trentamila gli ammiratori iscritti al Fanclub ufficiale e, di questi, cir-ca tremila ogni anno non si lasciano sfuggire l’appuntamento che la loro beniamina riserva per loro, in una serata per raccontare e raccontarsi e cantare insieme le canzoni di un’in-tera carriera. Una carriera davvero blasonatissima, tra Grammy Awards e svariati riconoscimenti come miglior artista italiana nel mondo. L’Official Fanclub Meeting - The Red Carpet Party precede il tour europeo di Lau-ra Pausini che prenderà il via nella primavera 2012, anticipato da 11 con-certi in Italia previsti a Milano (il 22,

23, 25, 26, 28 e 29 dicembre) e a Roma (31 dicembre e 1, 3, 4 e 6 gennaio 2012). L’evento forlivese è riservato ai soli iscritti del Fan Club in regola con l’iscrizione. www.laurapausini.com

6 | IN Magazine

Tende al Mare, Viva l’Italia

Cesenatico - Tende al Mare a Cesenatico, firmate da To-nino Guerra e da Pascucci. Il titolo è “Viva l’Italia”, de-dica speciale al 150° anniversario dell’Unità, con venti tende tricolori issate ogni giorno nel tratto di arenile tra il Grand Hotel e il grattacielo sino all’11 settembre, dise-gnate da Guerra e realizzate dalla Stamperia Pascucci di Gambettola. In mostra anche studi e bozzetti originali di Tonino Guerra nella sala “La Legnaia” di Casa Moretti. Le Tende al Mare sono promosse dal Comune di Cesenatico e Istituto Beni Culturali dell’Emilia Romagna, con il prezio-so aiuto della cooperativa Esercenti Stabilimenti Balneari di Cesenatico e di Gesturist Cesenatico Spa. (F.Ri.)

Ipercorpo, dar voce ai Luoghi

Forlì - Nuova edizione per Ipercorpo 2011, festival di arti performative a cura di Città di Ebla, cinque giorni tra danza, teatro, performance, concerti, installazioni e in-contri. L’edizione 2011, dal titolo “Premere sui confini”, va in scena dal 20 al 25 settembre a Forlì, mettendo al centro di questa sesta edizione la necessità di ridare voce ai luoghi e a quelle strutture urbane ormai dimenticate. L’evento, organizzato da uno dei gruppi più interessan-ti del giovane teatro italiano e sostenuto dalla Regione Emilia Romagna, dalla Provincia di Forlì-Cesena e dal Comune di Forlì, avrà quest’anno il suo nucleo negli am-bienti ricavati all’interno dell’ex deposito degli autobus S.I.T.A./ATR, in piazzetta Girolamo Savonarola 6, oltre che alla Fabbrica delle Candele di piazzetta Corbizzi. www.cittadiebla.com

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Dislopen, nuovo superyacht di Crn

Londra - Nuovo concept per la nautica di lusso. Crn, brand del

Gruppo Ferretti, lancia i superyacht Dislopen, una linea di navi da diporto

custom da 44 a 62 metri che unisce l’estetica delle imbarcazioni open al comfort degli yacht dislocanti. Il concept di “Dislopen”, nato da

un’intuizione di CRN e degli architetti Gianni e Paola Zuccon dello Studio

Zuccon International Project, è stato presentato il 7 luglio scorso a Londra

e vuole offrire un esclusivo modo di vivere la navigazione e la crociera,

a contatto diretto con il mare nel massimo confort. Ogni megayacht

della linea Dislopen di CRN è dotato di quattro o cinque ponti e il suo

layout, interno ed esterno, è stato creato per ottenere soluzioni semplici

e funzionali, in modo da sfruttare tutto lo spazio disponibile. (F.Ri.)

Libro catalogo per Ravenna Festival

Forlì - Il Teatro Alighieri di Ravenna ha ospitato il 4 giugno la

presentazione del libro-catalogo di “Ravenna Festival 2011”, che contiene

interventi di Antonio De Rosa, Franco Masotti, Giovanni Trabalza,

Elisabetta Gulli Grigioni e della forlivese Antonella Imolesi Pozzi,

storica dell’arte e responsabile dei Fondi Antichi, Manoscritti e Raccolte

Piancastelli della biblioteca forlivese. Il catalogo è un utile strumento di approfondimento sulle tematiche della celebre rassegna, dedicata quest’anno alla fiaba e all’Africa.

“Prendila così”, libro e Manuale

Forlì - Emanuele Dall’Ara è l’autore di “Prendila così”, manuale autobio-grafico di sopravvivenza nel mondo del lavoro. Operatore chimico agro-alimentare, lavora nel settore avico-lo da sempre. Intrapresa una buona carriera nei reparti di lavorazioni

delle carni di pollo in una tra le più note aziende romagnole, la Centra-le Avicola, nel 2006 si trova nel bel mezzo dalla crisi del settore. Così, nonostante la sua riconosciuta pro-fessionalità, si ritrova per la strada, per così dire “sul mercato”. Le difficoltà mettono a dura prova il suo umore, la sua tenuta emotiva, la sua autostima. Come Emanuele ce l’abbia fatta, come abbia ritrovato soddisfazioni professionali, morali ed economiche, lo racconta in que-sto libro uscito per NousEdizioni (di-sponibile nelle librerie Mondadori di Forlì, in corso della Repubblica e al centro commerciale Punta di Ferro), che egli stesso ha pensato in forma di manuale, per i tanti suoi colleghi che si trovano a vivere le difficoltà, le ipocrisie, la competizione del mondo del lavoro, quando c’è, ma soprattut-to quando non c’è. (M.F.)

Tre giorni all’insegna del Sangiovese

Predappio - La rassegna estiva degli eventi di Predappio prosegue fino a settembre, culminando con l’even-to che porta in primo piano l’otti-mo Sangiovese locale. Da venerdì 2 a domenica 4 settembre va in scena infatti “I Tre giorni del Sangiovese”, kermesse all’insegna del bere bene con i grandi vini dell’Associazione per la promozione del Sangiovese di Predappio. Domenica 11 settembre è poi la volta della piadina, a San Sa-vino, con il “Piadina Day”, giornata all’insegna di questa tipicità roma-gnola e delle sue infinite varianti, con musica e una gara delle ricette. Ogni sabato e domenica del mese di settembre sono previsti inoltre veri e propri weekend del divertimento e

del gusto, con appuntamenti come la festa medievale “Falchi e Archi”, la Festa del Volontariato e “Il baule della nonna”, mercatino dell’usato aperto a tutti. (F.Ri.)

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Arie verdiane al Premio Cappelli

Rocca San Casciano - La cinquecentesca piazza Garibal-di ha ospitato lo scorso 17 luglio la 22esima edizione del Premio Internazionale Carlo Alberto Cappelli. Il presti-gioso Premio, ideato da Dodo Frattagli, Mario Biserni e Federico Mancusi e condotto dal regista e musicologo Da-niele Rubboli, è stato realizzato grazie al contributo della Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, Confindustria Forlì-Cesena, Unione dei Comuni Acquacheta e Roma-gna Acque. L’edizione di quest’anno ha voluto omaggiare il Teatro Regio di Parma, ricordando i 110 anni della morte di Giuseppe Verdi e i 150 anni dell’Unità d’Italia. Protagonista indiscussa Maria Simona Cianchi, soprano fiorentino, affiancata dal tenore Simone Mugnaini e dal baritono Walter Franceschini. Ospite d’onore il celebre basso Giacomo Prestia, con il maestro Luca Saltini al pia-noforte e con la partecipazione del Coro Lirico Marietta Alboni di Modena, diretto da Matteo Unich. (F.Ri.)

PiadinaDays, il gusto della Tradizione

Forlì-Cesena - Anche Forlì partecipa alla nuova edi-zione di PiadinaDays, la festa della piadina in scena nel weekend del 10 e 11 settembre. Si comincia già venerdì 9 nell’area del mercato, con uno stand con le “Mariette” che offriranno assaggi di piada. Il 10 e l’11 settembre in tutti gli esercizi che aderiranno all’iniziativa, saranno proposti menù promozionali incentrati sulla piadina. Domeni-ca 11, nel parco urbano “Franco Agosto”, distribuzione gratuita di piadina con affettati e formaggi locali, e festa sociale di CNA a far da cornice. Cesena non è da meno con l’iniziativa prevista per il 10 settembre, “A spàs in bi-cicleta cun la dòna in tè canon”, itinerario lungo le mura e i giardini del centro. Sarà allestito anche il Mercatino dei sapori in piazza Almerici, per la vendita di prodotti tipici. www.piadinadays.it

Ph. Giorgio Sabatini

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115’ Athena, varato lo scafo numero 8

La Spezia - Varato lo scorso 12 luglio, nel cantiere Riva di La Spezia,

lo scafo numero 8 del 115’ Athena, megayacht semi-custom ammiraglia

della flotta Riva, brand del Gruppo Ferretti. L’armatore di questo yacht

ha la possibilità di partecipare attivamente al suo layout interno,

affidandosi all’abilità di Officina Italiana Design e alla competenza

del Centro Stile del Gruppo Ferretti. Questo yacht ha anche un’altra

importante novità: è il primo Athena con plancetta di poppa che prevede il sistema alza-abbassa, che consente

di calare facilmente il tender in acqua oltre a garantire agli ospiti un

piacevole contatto con il mare. (F.Ri.)

50 anni di Zagor alla Fanzinoteca

Forlì - Successo per l’omaggio ai 50 anni di Zagor alla Fanzinoteca di

Forlì. La mostra dal titolo “Zagor, mezzo secolo di passione” è stata

allestita fino al 30 giugno nell’Atrio Espositivo della Fanzinoteca di

Forlì, che ha sede nei locali della Circoscrizione 2, in via Curiel

51. L’omaggio a Zagor è una testimonianza dell’importanza

e della ricchezza che riveste il patrimonio artistico e culturale

del fumetto nazionale (nella foto l’esperto fanzinotecario

Gianluca Umiliacchi).

Raccolta a domicilio nella Zona 2

Forlì - Il 18 luglio è partita la distribu-zione dei contenitori e del materiale informativo per il nuovo sistema di raccolta domiciliare dei rifiuti nel-la Zona 2 di Forlì, che comprende i quartieri Bussecchio, Musicisti-Gran-di Italiani, Campo di Marte-Benefat-tori. La raccolta differenziata inizierà il 19 settembre, e coinvolgerà quasi 7mila utenze (nella foto l’assessore comu-nale all’Ambiente Alberto Bellini mostra

una fase della raccolta). È previsto l’uso di quattro contenitori, consegnati ad ogni famiglia dagli operatori Hera: blu per la carta/cartone (raccolto il mercoledì), giallo per Vetro-Plastica-Lattine o VPL (il giovedì), marrone per l’organico, con un sottolavello da 10 litri e una fornitura annua di sac-chetti compostabili (ritiro il lunedì e venerdì), e grigio per la frazione resi-dua secca (raccolto il martedì). (F.Ri.)

Il Campigna e la Biennale

Santa Sofia - Il “Premio Campigna” s’intreccia con la prestigiosa Biennale di Venezia, per dare vita ad un’espo-sizione appositamente ideata per la 53esima edizione del Premio. Aperta fino al 25 settembre alla galleria “Stop-pioni” di Santa Sofia (sabato e dome-nica dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 18),

la mostra “La Biennale e il Campigna” raccoglie le opere degli artisti che han-no partecipato ad entrambe le mani-festazioni, spesso selezionati da critici che, come Luigi Carluccio, sono stati parte fondamentale sia della kermesse veneta sia del premio santasofiese. In particolare, il 53° Campigna esplora il periodo che va dalla fine degli anni ‘60 alla fine degli anni ‘80, epoca rela-tivamente recente e non ancora ana-lizzata in maniera sistematica. Tra i 19 artisti in mostra ricordiamo Mattia Moreni, Alberto Sughi, Renata Boero, Giovanni Korompay, Giosetta Fioroni, Concetto Pozzati e Giangiacomo Spa-dari. Per informazioni e visite guidate: Ufficio Cultura Zona Due Valli, tel. 0543 975428. (F.R.)

10 | IN Magazine

Musica e animazione sono il leit motiv della carriera di Pasquale Venditto, eclettico showman che nel ’68 suonò con Jimi Hendrix. E che ha fatto cantare intere generazioni con il suo karaoke, passando anche dagli spettacoli per ragazzi alla ristorazione. Con un obiettivo: divertire e divertirsi.

testo Roberto Zoli - foto Giorgio Sabatini

Showman, presentatore, animato-re, appassionato di ristorazione e gestore di ristoranti. Ce ne sareb-be già abbastanza per delineare il profilo del personaggio. Ma la qualifica a cui tiene maggiormen-te è quella di musicista, autodidat-ta, come si affretta a sottolineare. Certo parlare di Pasquale Venditto non è facile, proprio in virtù del suo carattere, che definire esuberante sarebbe riduttivo. Nato nel 1949 a Minervino Murge, il 29 settembre, stesso giorno in cui nacque Berlu-sconi e, per par condicio, anche Ber-sani. Data celebrata anche da Lucio Battisti e Mogol, con una bellissima canzone portata al successo dall’E-quipe 84. “Sono arrivato a Forlì dalla ‘terronia’ nel 1955 - esordisce Venditto - ero un bambino. Di qui non mi sono più spostato, tanto che mi considero un forlivese a tutti gli effetti. Qui ho realizzato le cose più belle e importanti; da Forlì sono partito alla volta delle località in cui si tenevano le tournée musicali. Ma il desiderio di respirare l’aria della mia città ha sempre avuto il sopravvento. Sono sposato, in se-conde nozze dal 1998, con Mara

Ravaioli, mentre dal primo matri-monio è nata Giorgia, che canta nel duo delle Blue Angels”.Il “virus” della musica si fa sentire prestissimo nel giovane Pasquale che, già agli inizi degli anni ‘60, si siede alla batteria, suo strumen-to principe, ed inizia a cantare. “Ho anche tentato di frequentare il Conservatorio, ma i tempi, per me, non erano ancora maturi. Il mio debutto serio nel mondo delle sette note - ricorda - è stato con ‘I Cliffers’, gruppo in cui suonava il mio amico, purtroppo scomparso, Alberto Solfrini. Un’esperienza en-tusiasmante che mi ha permesso di conoscere musicisti di fama. Tra questi Jay Roberts, bassista della band ‘I Primitivs’, in cui voce soli-sta era Mal. Con lui decidemmo di dar vita al nuovo gruppo ‘Forum Livii’. Mi piace ricordare, perchè lo ritengo un evento eccezionale, che nel 1968 ho avuto la grande fortu-na di suonare a Bologna ‘di spalla’ a Jimi Hendrix e, cosa ancor più im-portante, di poter parlare con lui. Privilegio riservato a pochi. Segue, poi, l’avventura con il complesso ‘Gli Ibis’ con Nico Di Palo col qua-

Al ritmo di una Canzone

IN Magazine | 13

Essere | Pasquale Venditto

le nacque un ellepi di allora, oggi Cd”. Poi una pausa nell’attività mu-sicale di quasi otto anni. Pasqua-le Venditto s’inventa ristoratore ed apre il “Postale” in via Achille Cantoni, un locale dove era possi-bile “mangiare bene a prezzi bassi”, tanto che molti operai e studenti lo avevano scelto come punto di ristoro. Ma i casi della vita sono veramente strani: “Dopo otto anni di ‘astinenza’ dalla batteria arrivò, inattesa, una proposta da parte di Ivan Graziani, che conoscevo già da tempo. Non ho saputo né potuto dire di no. Ho così ripreso in mano le bacchette e mi sono rimesso a suonare la batteria. Anche questa è stata un’esperienza unica. Abbiamo fatto 13 tournée e siamo stati assie-me, come band, fino al ‘92. Ricordo la profonda tristezza provata per la morte di Ivan il primo gennaio del 1997, stroncato a soli 51 anni da un male incurabile. Io e Giuseppe Pip-pi, che aveva suonato con noi come bassista, portammo a spalla il fere-tro di Ivan nel suo ultimo viaggio”.Dal ‘92 inizia una nuova carriera mu-sicale per Pasquale che si dedica al piano bar, o meglio, come ama dire, all’’intrattenimento e musica’, atti-vità che ancora segue con passione nonostante il “demone” della risto-razione lo abbia di nuovo assalito. Ha rilevato, infatti, con i due soci, Moreno Lolli e il cognato Maurizio Ravaioli, la gestione del ristorante a Montemaggio di Bertinoro, dove si mangia romagnolo ma dove si può anche optare per una pizza. “La squadra dei collaboratori è di as-soluto rilievo”, ribadisce Pasquale. “Abbiamo uno chef, Matteo Marchi,

A fianco, Pasquale Venditto con lo staff di Montemaggio. In apertura Venditto in veste di cantante, nel corso di una serata dedicata al tango.

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ventunenne, diplomato alla scuola alberghiera, in possesso di un po-tenziale professionale di assoluto prestigio ed un pizzaiolo navigato del calibro di Giancarlo Montalti. Ogni sera c’è un argomento musi-cale a tema. Si va dal tango ai balli latini, dalla musica pop al liscio ro-magnolo che abbiamo rispolverato. E al sabato sera c’è la ‘solita serata con Pasquale’”.Fin qui il musicista. Ma, come det-to in apertura, Venditto è stato ed è molto altro. Bisogna fare un sal-to indietro nel tempo di almeno trent’anni per delinearne il profilo. La televisione, all’epoca, era mono-polio Rai, e i primi tentativi dei pri-vati di far breccia erano fortemente osteggiati e procuravano ingiun-zioni per lo spegnimento di ogni ripetitore. I coraggiosi però non mancavano. Tra questi c’era Anni-bale Persiani, ideatore e patron di Teleromagna, l’ingegnere forlivese che, ancor prima del “Cavaliere di Arcore”, aveva compreso che la tv privata avrebbe potuto essere una seria alternativa a quella di Stato. Si era nella seconda metà degli anni ‘70 e, in un locale sotterraneo a cui

si accedeva da una piccola porta ri-cavata dal sottoscala del negozio di dischi di cui Persiani era titolare con la moglie, si facevano i primi esperimenti. Tra i promotori Pa-squale Venditto, Manlio Monti e Max Lorenzi, che avevano dato vita ad una sorta di hit parade musicale. Fu dall’incontro di quelle tre fantasie in libertà che scaturì l’idea, un paio di anni dopo, di proporre uno spet-tacolo per bambini. Nasceva così “Bolle il pentolone”, un program-ma che ebbe un tale successo da bloccare i centralini di tutta la città quando, dallo studio, si richiedeva la partecipazione telefonica dei pic-coli ascoltatori. A condurre il pro-gramma un giovane ipertricotico dal volto simpatico, incorniciato da una folta barba nera. Bastarono un paio di puntate perché il “barbone buono”, alias Pasquale Venditto, diventasse l’idolo degli Under 10 di allora, che lo fermavano per strada per salutarlo. Da “Bolle il pento-lone” si passa poi a “Videone”, un programma di Videoregione che si avvaleva della presenza di un pu-pazzo, Videone appunto. Per Pa-squale continua il successo, grazie

A fianco, un giovane Pasquale Venditto cantante e batterista.

Blue Angels, duo al femminile

Tra le “creazioni” di Pasquale spicca quella delle Blue Angels,

duo composto da Giorgia Venditto e Chiara Valmori (nella foto). Il

nome è nato in una serata all’X-Ray di circa 15 anni fa: “Cantavamo

canzoni di Natale indossando tuniche blu durante lo spettacolo

di Pasquale - racconta Giorgia - e da lì è rimasto nel tempo. Abbiamo

continuato a cantare insieme a lui, ritagliandoci alcuni momenti

all’interno dei suoi spettacoli fino a quattro anni fa, quando ci

siamo proposte come duo con serate nostre: aperitivi, serate,

matrimoni, feste di compleanno, eventi e convention”. Il repertorio

delle Blue Angels è piuttosto ampio: da Mina a Amy Winehouse,

da Carmen Consoli a Norah Jones. L’estate 2011 le vede anche in veste

di organizzatrici e presentatrici della seconda edizione del

concorso canoro del giardino Orselli “Canta in Giardino”, che lo

scorso anno conduceva Pasquale.

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alle sue doti di grande improvvi-satore e funambolo delle parole. Una predisposizione al rapporto umano, un’innata simpatia e la capacità di saper anticipare i gusti della gente lo portano ad inventare il karaoke ben prima che Fiorello lo porti al successo. “Ricordo le se-rate all’“X club”, al Castello di Terra del Sole - chiosa Pasquale - dove, con un paio di amici, ci inventam-mo “Sanremix”, spettacolo che era una sintesi tra la Corrida e Voci Nuove. Fu un grande successo. La gente, all’epoca, voleva cantare e noi li accontentavamo. La sala era quasi sempre al limite della capien-za e la ‘Forlì bene’ era presente in massa. Abbiamo fatto cantare molti dei professionisti e dei vip della no-stra città”. Il rapporto con Forlì, tuttavia, non è sempre stato “rose e fiori” e Pasquale si toglie un sas-solino dalla scarpa. “Avevo rice-vuto, prima delle ultime elezioni amministrative, rassicurazioni da parte dei due candidati in merito al rilancio del centro storico. Pro-messe risultate poi vane. In questa prospettiva era stato aperto ‘Nati a Forlì’ in piazza Cavour, un bar nel quale confluivano intere famiglie

coi bambini per ascoltare anche buona musica. Un intrattenimento sano, nulla a che vedere con la mo-vida, ma che evidentemente dava fastidio a qualcuno, per accon-tentare il quale si è fatto danno a tanti altri e alla città. Avevo anche offerto la mia collaborazione, met-tendo a disposizione l’esperienza musicale acquisita, ma evidente-mente non servono aiuti, anche se di errori se ne stanno commetten-do, a volte grossolani. L’esempio viene dalla normativa che impone il limite dei 70 decibel negli intrat-

tenimenti musicali. È un errore tec-nico, un non senso, in quanto non si può fare musica a quel livello”. Uno sfogo, ben presto rientrato a sottolineare il temperamento di Venditto, che ama ribadire: “Nel-la vita mi sono divertito a fare il mestiere più bello, il musicista. Ma come tutti coloro che si sono di-vertiti, non ho fatto soldi”. Questo però è un problema di poco conto. Importante è che si lavori nel risto-rante di Montemaggio dove le sue due passioni, musica e ristorazio-ne, trovano perfetta sintesi. IN

Quelli che... dal karaoke alla professionismo

Cantare per gioco e ritrovarsi poi sul palco da professionisti. È quanto successo ad alcuni partecipanti ai karaoke di Pasquale. Tra questi anche le Blue Angels, duo canoro composto dalla figlia Giorgia e da Chiara Valmori. Alti cantanti in erba, dopo aver cominciato con lui per divertimento, sono poi entrati nel mondo della musica dalla porta principale. Tra questi Venditto ha da subito riconosciuto il talento musicale di Alessandro Ristori, grande estimatore di Celentano che dal karaoke dell’Empire è divenuto oggi un protagonista del genere “spaghetti rock and roll”. Stesso esordio per Maurizio Tassani, cantante per passione che ha poi intrapreso gli studi lirici ed è ora impegnato in concerti, spettacoli e musical, come tenore e artista a tutto tondo. Curioso poi il ricordo del gruppo di avvocati che si ritrovavano al Mangianotte di Meldola per cantare, riusciti persino a pubblicare un Cd dal titolo “Canta Lex”, grazie all’aiuto di Luca Medri dei Khorakhane. “Sono tanti – dice Pasquale - quelli che hanno iniziato a cantare con me. Li ricordo con affetto, alle prese con il microfono... Amici come il giornalista Lionello Flamigni, il ristoratore Poggiolini, Fabrizia Brilli, Sergio Bonoli e tanti altri”. (F.Ri.)

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Riposarsi | Forlivesi in vacanza

Stessa spiaggia, stesso mare. Con preferenza per Milano Marittima. I vip forlivesi in vacanza alternano fine settimana di ferie e veloci rientri in ufficio. Godendosi anche la città d’estate, in centro storico o al parco urbano.

testo Rosanna Ricci - foto Giorgio Sabatini

Dalla città al mare E ritorno

Sopra, da sinistra, Roberto Balzani, Alberto Zambianchi, Piergiuseppe Dolcini e Fabrizio Fornasari.

‘Per quest’anno non cambiare: stessa spiaggia, stesso mare…’ cantava negli anni ’60 Piero Focaccia. Le parole della canzone si addicono perfetta-mente ai vip forlivesi a cui abbiamo chiesto come e dove trascorreran-no le ferie di agosto: in prevalenza la scelta è Milano Marittima - Forlì, ossia al mare con varie ‘puntate’ a Forlì e viceversa. La storia vacanzie-ra dei romagnoli è stata quasi sem-pre la stessa: sabato e domenica in spiaggia, gli altri giorni al lavoro. La settimana clou dell’estate (quella di Ferragosto) in riviera. Avere il mare vicino significa avere un rapporto più dinamico e meno complesso con le vacanze: si può perfino an-dare al mare al mattino e tornare la sera (in auto o bus), con una spesa modesta. A Milano Marittima sog-giornerà Roberto Balzani, sindaco di Forlì, che chiarisce: “Sarò a For-lì la prima e l’ultima settimana di agosto e, in caso di necessità, vado

e vengo. La distanza tra le due città è modesta. Forlì deserta in agosto? Forse una volta. Oggi si ritorna ad un turismo distribuito nel tempo. I negozi si alternano nella chiusura per ferie, inoltre ci sono varie ini-ziative che animano il centro stori-co”. Non è da meno Alberto Zam-bianchi, presidente della Camera di Commercio di Forlì: “In agosto sarò a Milano Marittima, ma, confesso, spesso faccio il pendolare. Vengo a Forlì spessissimo a ritirare la posta, se poi scoppia un temporale c’è un fuggi fuggi generale verso la nostra città, dove, non dimentichiamolo, si sta bene”. Stesso parere anche per Piergiuseppe Dolcini, le cui fe-rie cominciano a Ferragosto. “Amo molto Forlì”, afferma. “Ci sto bene e in estate, quando c’è meno gente, la sento più mia”. Fabrizio Forna-sari aggiunge: “In agosto resto a Forlì, mese in cui c’è più pace. Per questo preferisco rimanere. Non é

vero che sia un città ‘spenta’ in ago-sto: le molte attività di spettacolo e musica che si tengono in Piazzetta della Misura sono un polo di attra-zione per riallacciare amicizie che la vita convulsa del resto dell’anno non permette”. “Quando arrivai a Forlì tre anni fa per ricoprire l’incarico di prefetto - aggiunge invece Angelo Trovato - era il 20 agosto. La mia prima im-pressione fu che nella città ci fosse il coprifuoco, visto il silenzio e la scarsissima presenza di cittadini...”. Speriamo che oggi quella prima im-pressione sia cambiata!Anche a Forlimpopoli tira la stessa aria di Forlì, con l’obiettivo prima-rio di staccare la spina alla ricerca di un po’ di relax, a contatto con la natura. Il sindaco Paolo Zoffoli andrà in vacanza solo l’ultima setti-mana di agosto in un maso, a Bres-sanone, a raccogliere funghi. E il re-sto del mese? “Molti cittadini sono

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in vacanza, di conseguenza ho più tempo per organizzare la program-mazione comunale alla quale pen-so anche quando vado a raccogliere funghi. Poi, al ritorno, riprenderò il mio lavoro con grinta”. Altro forlim-popolese doc è Maurizio Castagnoli, assessore alla pianificazione terri-toriale della Provincia Forlì-Cesena. “Anch’io mi trasferirò in agosto a Milano Marittima, però conto di tornare spesso a Forlimpopoli. La distanza è modesta e occorre poco tempo per raggiungere la città. A Forlimpopoli, in estate, c’è meno affluenza di cittadini o turisti ma la città offre oggi parecchie opportu-nità: negozi aperti, pub, ristoranti, parchi, piscine, luoghi di ristoro. Poi, se si vuole proprio fare una passeggiata, Bertinoro è vicina e il mare pure”. Il personaggio forlivese che vive da anni l’agosto in città è sicuramente Gabriele Zelli: “Agosto è notoriamente diviso in due par-

ti. Fin verso Ferragosto le attività sono quasi tutte aperte e spesso ac-centuano i ritmi del lavoro in pre-visione della ferie. Dalla vigilia di Ferragosto fino alla fine del mese, invece, si respira aria di ferie. Il centro si ravviva con i consueti mer-cati del lunedì e del venerdì e un po’ alla sera per gli spettacoli nella piazzetta della Misura. Anche se le presenze sono infinitamente mino-ri di quando si svolgevano in piazza Saffi. Ora di sera è più frequentato il parco urbano “Franco Agosto” sia perché, se la stagione è molto cal-da, è più fresco sia perché vengono organizzate varie iniziative: ci sono spazi per i bambini, c’è il ristorante, la Collina dei Conigli, lo stand di Librincontro...Nel corso degli anni è mutata di parecchio l’immagine della città. Fino a oltre dieci anni fa era perfi-no difficile fare la spesa, o trovare un bar per la colazione o un di-

stributore di benzina aperto. Ora le ferie delle attività commerciali sono state razionalizzate. A parte le ore più calde della giornate e al sabato e alla domenica, Forlì ha una sua dimensione di vita sociale, ov-viamente rapportata al periodo. Ri-cordo - conclude Zelli - che quando iniziai il mio impegno di assessore anche l’attività amministrativa si fermava per quasi tutto il mese di agosto. Non si programmavano riu-nioni di Giunta, né tanto meno del Consiglio Comunale. Poi nel cor-so degli anni non è stato più così. Al massimo saltava la Giunta durante la settimana di Ferragosto. La città d’estate è più ‘vivibile’, con meno traffico. Evitando le ore più calde può essere un’occasione per girare nelle viuzze che di solito non si per-corrono per scoprire gli scorci più suggestivi. Una volta si faceva con le visite guidate serali, che purtroppo sono state abolite”. IN

Sopra, da sinistra, Angelo Trovato, Paolo Zoffoli, Maurizio Castagnoli e Gabriele Zelli.

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Rilassarsi | Parco urbano “Franco Agosto”

Dall’alba al tramonto il parco urbano “Franco Agosto” offre opportunità di svago e relax per tutti i gusti. Tra corsi di ginnastica e libri, giochi per bambini e piadina romagnola.

testo Francesca Miccoli - foto Giorgio Sabatini

Una giornata d’ Agosto

L’hanno definito il Central Park della Romagna. Descrizione iper-bolica ma altresì calzante per un’autentica oasi di benessere. Un polmone verde di 26 ettari pun-teggiato da piante ornamentali e alberi maestosi, vialetti popolati da simpatici coniglietti, panchine disseminate ovunque in maniera accurata e talvolta salvifica. Un quadretto bucolico che antica-mente avrebbe fatto la felicità di Virgilio oggi ristora il fisico e gli umori dei forlivesi, che lo hanno eletto luogo più amato della città di Saffi. Il parco urbano “Franco Agosto”, intitolato al primo sinda-co del dopoguerra, è ubicato a ri-

dosso della cinta muraria del cen-tro storico, a due passi dal cuore cittadino e al tempo stesso distante anni luce dagli isterismi della quo-tidiana viabilità. Il grande giardi-no è uno spazio da respirare e vi-vere a trecentosessanta gradi. Un approdo dove alleggerirsi di ten-sioni e problemi, rifiatare con una salutare boccata di ossigeno e ri-caricarsi della necessaria energia per ripartire di slancio. Sono dav-vero numerose le attrattive offerte ai fruitori del parco. Opportunità per appassionati di sport, siano essi forzati del tricipite o blandi cultori della passeggiata domeni-cale. Occasioni di svago anche per

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chi desidera appagare la gola ma pure appetiti letterari. Al “Franco Agosto” si può consumare un’inte-ra giornata, sospesa tra distensio-ne e divertimento. D’estate si par-te già all’alba per sfruttare l’oro in bocca di una mattina fresca e luminosa. Il congedo da Morfeo prelude al risveglio muscolare. Esercizi per rianimare deltoidi, pettorali e lo stesso muscolo car-diaco. Si prosegue con la dovero-sa colazione presso il chiosco bar. Chi ha più benzina in corpo può dedicarsi a footing o jogging. E se la forma è da agonisti, esistono altre mille possibilità per scarica-re l’adrenalina. Il parco dispone

infatti di un vero e centro sporti-vo con campi da basket, calcetto, beach volley, bocce e un maneggio. Non manca l’area per divertirsi con i racchettoni, disciplina dal profumo balneare. E mentre i gio-vani si cimentano in schiacciate, bagher e tiri da tre punti, i più attempati possono tenersi in for-ma con i corsi gratuiti di ginnasti-ca dolce proposti dall’Uisp “sport per tutti”. Lezioni all’aria aperta, patrocinate dal Comune, sono in programma nel tardo pomerig-gio, quando la canicola ha lasciato ormai il passo a temperature più gentili. Tre volte la settimana ci si può inoltre aggregare all’alle-

gra comitiva che, partendo dalla fontana monumentale, attraversa il parco passeggiando. Un “coast to coast” praticabile anche col ca-ratteristico trenino, in partenza da piazza Saffi. Sul tappeto erboso è gradevole appartarsi all’ombra di grandi arbusti per rilassarsi, prendere il sole, fare due chiac-chiere in libertà con gli amici, dilettarsi nella lettura. Chi non parte da casa con libello al segui-to, ha l’opportunità di scegliere un volume di qualsivoglia genere e formato grazie alla ricca propo-sta di Librincontro, stand in cui è possibile acquistare testi a prezzi concorrenziali. Magari in attesa

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dei tete a tete serali con gli autori delle ultime chicche del mercato letterario locale e nazionale. Non sono trascurate le esigenze dei più piccini, spesso protagonisti di corse perdifiato nella collina dei conigli e a ridosso del laghetto con oche e anatre. I cuccioli pos-sono divertirsi sui morbidi giochi di gommolandia, nelle due aree gioco attrezzate per bambini dai 3 ai 6 anni e in quelle studiate per i più grandicelli. Capitolo gastro-nomia. Tra un’attività e l’altra è giusto rispondere ai richiami del-lo stomaco, da appagare al chio-sco della piadina, che oltre ai must della tradizione romagnola serve persino hamburger rigorosamen-te accompagnato dalle immanca-bili patatine. All’ora di cena si può optare per una pizza al Peter Pan, tradizionale ritrovo per famiglie ma anche gruppi e comitive, e ma-

gari sorseggiare un buon bicchie-re al pub della Collina dei Conigli, aperto fino alle 23. Nell’angolo di paradiso, a detta dei frequenta-tori, un’unica pecca: il divieto di accesso agli amici pelosi, ammessi in quasi tutti i grandi parchi. C’è sempre tempo per rimediare. IN

Sopra, vista aerea del grande parco forlivese. Nella pagina a fianco e in apertura visitatori estividel “Franco Agosto”.

Librincontro, salotto tra il verde

Con l’arrivo della bella stagione si rinnova l’appuntamento con Librincontro, fortunato salotto letterario nato venticinque anni fa dall’ingegno di Marino Capacci. A distanza di un quarto di secolo, la formula tradizionale della rassegna, ovvero l’incontro e il confronto con l’autore, continua a riscuotere grande successo, nella doppia sede della piazza di Castrocaro e al parco urbano di Forlì, grazie all’impegno di Giancarlo Giunchi. Le proposte dell’estate 2011 sono numerose e, come sempre, di qualità. Ben 15 le serate in calendario al parco urbano, location ideale per ospitare eventi nelle calde notti d’estate, che quest’anno propone anche colazioni letterarie domenicali. L’agenda di agosto prevede il giorno 7 la presentazione de “Il libro segreto di Dante”, scritto da Francesco Fioretti; giovedì 11 sarà la volta di Paolo Ganz che introdurrà i presenti alla sua ultima fatica “Venice Rock’n’roll; domenica 21 don Dario Ciani proporrà il suo “Dov’è Dio?”. Ultimi due incontri il 27 agosto con il giornalista Mario Giordano, autore di “Sanguisughe”, e domenica 4 settembre con Paolo Cortesi e “La velocità dei corpi”. Il via alle serate letterarie è fissato per le 21,15.

IN Magazine | 29

IN Magazine | Special ADV

Nuova gestione per la Ca de Bè, storico locale bertinorese che si affaccia nel terrazzo di Piazza della Libertà. La riaper-tura, avvenuta il primo giugno scorso, ha visto apportare al locale tanti cambiamenti e un profondo restyling dei locali, valorizzati e arricchiti da una bella cucina a vista che prima non c’era. Uno staff giovane guidato dai titolari Simone Rosetti e Michele Baldini, trentenni di Cervia, accoglie tutti quelli che vogliono gustare la vera cucina romagnola accompagnata da un buon calice di vino, su di una terrazza che offre una impagabile vista panoramica sulla valle ai piedi di Bertinoro, fino al mare.La cucina proposta dalla Ca de Bè è a Km zero, con piatti realizzati solo con prodotti freschi e provenienti dalle aziende locali. Dalla pasta fatta in casa ai dolci, non sono utilizzati prodotti congelati o surgelati ma solo l’alta qualità del territorio della Romagna. Questo forte legame con il

Ca’ de Bè Piazza della Libertà 10, 47032 Bertinoro (FC) Tel. 0543 444435Mercoledì a pranzo [email protected] - www.cadebe.it

Nuova gestione ma filosofia

immutata per il locale con la

vista più famosa di Romagna.

territorio si manifesta anche con la scelta di abbinare al cibo solo vini romagnoli, del territorio da Imola a Rimi-ni, con circa 80 aziende appartenenti al Consorzio dei Vini di Romagna, per un totale di oltre 500 etichette.Per la Ca de Bè quello con il Consorzio è un sodalizio storico dalle radici antiche che prosegue oggi, con la nuova gestione affidata al sommelier Simone Rosetti e al ristoratore Michele Baldini. Il locale è ormai un pezzo di storia del territorio, e uno dei simboli del paese. La Ca’ de Be’, in italiano “la Casa del Vino”, compie infatti quest’anno quarant’anni. Ad inau-gurarla nel 1971 fu il Tribunato di Romagna e l’ente Tutela Vini, e a celebrare questo importante compleanno è oggi la

riapertura dopo il rinnovo dei locali, con nuova gestione e nuovi progetti. Per il futuro sono previsti, infatti, una serie di eventi volti alla promozione del vino del territorio, con degu-stazioni e assaggi di abbinamenti di cibo e vino.Pur rispettando le peculiarità storico-architettoniche del luogo, il restyling dello storico locale bertinorese permette una maggior funzionalità dei locali, per poter essere mag-giormente utilizzati anche nel periodo invernale. La Ca de Bè è aperta anche come enoteca con vendita di vini al calice e di bottiglie. Durante il periodo estivo il servizio di ristorazione è previsto sia a pranzo sia a cena ogni giorno, tranne il mercoledì a pranzo.

l’osteria del buon vino affacciata sul colleUno Staff gIoVane aLLa gUIda

deL CeLeBRe LoCaLe dI BeRtInoRo,

Che feSteggIa qUeSt’anno I pRIMI

qUaRant’annI dI attIVItà

Ca’ de Bè

IN Magazine | Special ADV

Nuova gestione per la Ca de Bè, storico locale bertinorese che si affaccia nel terrazzo di Piazza della Libertà. La riaper-tura, avvenuta il primo giugno scorso, ha visto apportare al locale tanti cambiamenti e un profondo restyling dei locali, valorizzati e arricchiti da una bella cucina a vista che prima non c’era. Uno staff giovane guidato dai titolari Simone Rosetti e Michele Baldini, trentenni di Cervia, accoglie tutti quelli che vogliono gustare la vera cucina romagnola accompagnata da un buon calice di vino, su di una terrazza che offre una impagabile vista panoramica sulla valle ai piedi di Bertinoro, fino al mare.La cucina proposta dalla Ca de Bè è a Km zero, con piatti realizzati solo con prodotti freschi e provenienti dalle aziende locali. Dalla pasta fatta in casa ai dolci, non sono utilizzati prodotti congelati o surgelati ma solo l’alta qualità del territorio della Romagna. Questo forte legame con il

Ca’ de Bè Piazza della Libertà 10, 47032 Bertinoro (FC) Tel. 0543 444435Mercoledì a pranzo [email protected] - www.cadebe.it

Nuova gestione ma filosofia

immutata per il locale con la

vista più famosa di Romagna.

territorio si manifesta anche con la scelta di abbinare al cibo solo vini romagnoli, del territorio da Imola a Rimi-ni, con circa 80 aziende appartenenti al Consorzio dei Vini di Romagna, per un totale di oltre 500 etichette.Per la Ca de Bè quello con il Consorzio è un sodalizio storico dalle radici antiche che prosegue oggi, con la nuova gestione affidata al sommelier Simone Rosetti e al ristoratore Michele Baldini. Il locale è ormai un pezzo di storia del territorio, e uno dei simboli del paese. La Ca’ de Be’, in italiano “la Casa del Vino”, compie infatti quest’anno quarant’anni. Ad inau-gurarla nel 1971 fu il Tribunato di Romagna e l’ente Tutela Vini, e a celebrare questo importante compleanno è oggi la

riapertura dopo il rinnovo dei locali, con nuova gestione e nuovi progetti. Per il futuro sono previsti, infatti, una serie di eventi volti alla promozione del vino del territorio, con degu-stazioni e assaggi di abbinamenti di cibo e vino.Pur rispettando le peculiarità storico-architettoniche del luogo, il restyling dello storico locale bertinorese permette una maggior funzionalità dei locali, per poter essere mag-giormente utilizzati anche nel periodo invernale. La Ca de Bè è aperta anche come enoteca con vendita di vini al calice e di bottiglie. Durante il periodo estivo il servizio di ristorazione è previsto sia a pranzo sia a cena ogni giorno, tranne il mercoledì a pranzo.

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Ca’ de Bè

Il piacere di condividere un pranzo in allegria, a contatto con la natura. In una delle tante aree pic-nic disseminate nell’Appennino forlivese. Alle pendici delle montagne, sulle sponde di un lago o di un fiume.

testo Matteo Ranucci - foto Giorgio Sabatini

Una tovaglia sul Prato

Visitare | Le aree pic-nic

Ci sono panchine e tavoli in legno di castagno, caminetti di pietra se-rena, fontane con acqua fredda o torrenti, stretti, tortuosi che con-cedono qualche pozza di tanto in tanto. C’è una natura protuberan-te, importante con boschi misti di latifoglie, aceri, querce e roverel-le, ontani, frassini, olmi e arbusti, corniolo, ginestre, rosa canina. La montagna cede tranquillità, silen-zio, dà riparo al caldo afoso dei mesi centrali dell’estate, un’alter-nativa al convulso viaggio dome-nicale verso la costa. L’Appennino forlivese diviene luogo ideale per passare un giorno all’aria aperta. Le valli nel loro tratto più montano nascondono numerosi angoli, scor-ci in cui poter cucinare, mangiare, giocare. Le aree pic-nic diventano

protagoniste, anche se per pochi giorni l’anno. Di conca in conca, se ne trovano nel tratto forlivese dell’entroterra che sale fino alla dorsale. Tutte o quasi sono entro il confine amministrativo del pre-zioso Parco Nazionale delle Fore-ste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna. In questo territorio sel-vaggio e allo stesso tempo delicato i rifiuti stonano, la mancanza di educazione è amplificata, il lascia-re i luoghi come li si è trovati divie-ne una priorità. Alcune aree sono nascoste e difficili da raggiungere, altre vicine a strade provinciali, al-tre, come quelle di Campigna, del Passo della Calla e Passo dei Fan-gacci si trovano nel cuore dell’area protetta, sul tetto di questo tratto di Appennino, protette da abeti

bianchi e faggi. Per scoprire alcuni di questi luoghi occorre muoversi di valle in valle in un viaggio alla ricerca di uno spazio in cui stende-re tovaglie, appoggiare bicchieri, posate e accendere un braciere.Sopra a Tredozio, lungo la sterrata che sale al Colle del Tramazzo, pa-rallela al corso del fiume, si trova Lago di Ponte. Ci sono panche e tavoli ed un rifugio attrezzato che lambisce le sponde di un lago po-sto a 627 metri sul livello del mare, in genere poco frequentato. È un bacino artificiale. Dopo anni si è ben integrato nel territorio che lo circonda composto di coste ri-gogliose da un lato fino al monti Tramazzo e Collina, brulle, aride sul lato opposto in direzione di Monte del Cerro e della romantica

Sotto, il braciere di Lago di Ponte. In apertura, l’area attrezzata per il pic-nic.

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Chiesa e Monastero di San Michele in Trebbana.  Si cambia valle passando dal Mar-zeno a quella del Montone, in loca-lità San Benedetto in Alpe. Salen-do per circa cinque chilometri in direzione dello storico Passo della Peschiera, s’incontra a 758 metri Rio Secco. L’area prende il nome da una fonte che, in contrasto con il significato comune del suo sostantivo, sgorga acqua fresca e abbondante anche in estate. An-che Rio Secco è un bel posto in cui fermarsi per qualche ora o per fare da base di partenza per alcune escursioni. Se si prosegue in dire-zione Marradi si raggiunge infatti il valico, chiamato anche dell’Eremo per la presenza appena oltre il con-fine con la Toscana di Gamogna, uno dei luoghi sacri di montagna più importanti dell’Appennino raggiungibile a piedi in un ora di cammino. Tra le conche dell’en-troterra forlivese, quella del Rabbi, nella sua parte alta, è una delle più indicate per chi vuole prendersi un po’ di tempo, rilassarsi, rinfrescar-si. È anche una delle più frequen-tate per la vicinanza al fiume e al centro storico del borgo in sasso di Premilcuore. Nel territorio ci sono luoghi importanti, tutti o quasi sul-

le sponde del Rabbi, torrente gon-fio di acqua che tra salti di rocce e anse, ferma la sua corsa in grandi pozze, creando vasche naturali. Sulla destra orografica del fiume, all’ombra di un bosco con alberi di noci, si trova una prima area pic-nic vicina a quella che da queste parti chiamano “spiaggia”: un tavolato di arenaria che delimita un tratto am-pio di fiume, quasi come fosse una piscina. L’altra area è più a monte: 560 metri di altitudine e quasi cin-que chilometri verso il Passo dei Tre Faggi, in un località chiamata Ponte del Gorgolaio. La costruzio-ne antica è stata edificata in pie-tra e ha un’architettura a schiena d’asino. Per raggiungere il ponte si cammina sul sentiero che scende al fiume nei pressi di una fonte poco distante sul margine destro della strada. Oltre al passaggio suggesti-vo e in passato vitale che permette di valicare il fiume Rabbi si trovano bracieri, griglie, tavoli e panche. Il tutto sulle sponde del torrente che torna ad essere protagonista, con le sue acque pulite, fresche e rumorose. Tracollina è isolata, più difficile da raggiungere, lungo la strada, da poco asfaltata che sale verso il passo della Braccina e colle-ga questa valle con quella Bidente.

Sopra, pic.nic alla Tracollina, nei pressi di Fiumicello.

Cocomero freddo? Un consiglio afgano

Ogni pic-nic che si rispetti si chiude con l’immancabile fetta di cocomero. Ghiacciata. Ma come fare se mancano corsi d’acqua fredda nelle vicinanze? Un modo c’è. Ce lo spiega un giovane albanese, che dice di averlo imparato da un amico afgano. Basta togliere la prima pelle esterna, quella più verde e lucida, con un coltellino o ancora meglio un pelapatate. Poi lo si mette al sole. Strano ma vero, in questo modo la polpa rossa si raffredda regalando, una volta tagliate, fette di cocomero perfette per chiudere il pasto.

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Si trova anch’essa entro i confini amministrativi di Premilcuore, cinque chilometri oltre il piccolo abitato di Fiumicello, luogo di vil-leggiatura conosciuto per lo sto-rico Molino Mengozzi e la chiesetta dedicata a Santa Maria della Nevi. L’area pic-nic si trova sulla destra, poco visibile ed immersa in un bo-sco misto che la protegge dai raggi del sole. Non ci sono fonti vicine. La quota, quasi 900 metri, si fa importante e l’aria diviene fresca anche nelle giornate estive, anche

a discapito di un tratto di Appen-nino che sembra a tratti brullo e mostra squarci esposti, poco fertili di arenaria e marna. Oltre al Pas-so della Braccina, passata la “sella” chiamata Belvedere di Bertone che offre squarci di panorama interes-santi, tre chilometri prima di rag-giungere Corniolo, nei pressi del giardino botanico della Valbonella, si trova l’omonima spazio pubblico attrezzato. È una delle aree più om-breggiate anche se in estate è meta di numerose persone che affollano

A fianco, braciolata alla Valbonella. Sotto, passeggiata al Lago di Ponte. Nella pagina successiva, il fiume Bidente a Pietrapazza.

Regole per un pic-nic sostenibile

- Scegliere solo aree attrezzate e predisposte;

- Accendere il fuoco solo in fornacelle allestite e, dopo l’uso, spegnere accuratamente i bracieri;

- Non gettare mozziconi di sigarette;- Lasciare l’area pulita e in ordine;- Non lasciare rifiuti, differenziarli

negli appositi contenitori oppure portarli con sé;

- Diffondere il rispetto di queste regole anche agli altri fruitori;

- Non estirpare o rompere fiori e piante, rispettare tutte le regole dell’area protetta limitando al minimo l’impatto ambientale sulla biodiversità;

- Comportarsi con educazione, evitare schiamazzi, moderare il volume delle radio per il rispetto dell’ambiente e delle altre persone che utilizzano l’area attrezzata.

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FORLÌ C.so della Repubblica, 157 tel. 0543.34700 - [email protected]

I nostri clientidiventano anchenostri amici.

Gianluca indossa occhiali Jplus

tavoli e panchine. Ci sono querce, aceri e ontani in questa costa alle pendici del Monte Gufone, in uno scorcio di Appennino interessan-te. A lato dell’accesso al Giardino Botanico, dove si possono osserva-re alberi, piante e fiori tipiche di questo territorio, si trova, in una costruzione di sasso e legno, una

fonte con acqua tutto l’anno. Tra le conche forlivesi, quella del Bidente di Pietrapazza è una val-letta secondaria, quasi disabitata, poco affollata. Il luogo ha tratti naturalistici evidenti, ed è caratte-rizzato da una storia raccontata da casolari isolati nei boschi, da agglo-merati di case, da due chiese, quel-la di Strabatenza e Pietrapazza, te-stimonianze di un popolo che non vive più qui. La più famosa area di

questa conca è quella di Ponte del Faggio, troppo affollata in estate e in cui è possibile sostare anche con camper. Sorge sulla sponda del tor-rente stretto ed esiguo, incastonato tra monti dai nomi poco conosciu-ti. L’altra è quella di Fonte di Guido. Poco più in alto a 525 metri sul li-vello del mare sulla sterrata che va-

lica la dorsale dominata dal Passo del Vinco e scende a Ridracoli. Nei pressi dei ruderi di Trappisa di Sot-to si trovano alcuni tavoli, panchi-ne in legno scuro, acqua potabile ed una spazio silenzioso immerso nella natura alle pendici di monta-gne rivestite da una macchia fitta a tratti impenetrabile, distante dalle auto incolonnate, da semafori e rotonde, al riparo dal caldo afoso della pianura. IN

Camminando tra fiumi e torrenti

Piccoli paradisi della domenica: come raggiungerli

Lago di Ponte. Dall’abitato di Tredozio, proseguire in direzione Colle del Tramazzo. Superata la frazione di Ottigiana, sempre sulla FO86, dopo circa 5 chilometri si trova a destra un piazzale con parcheggio e l’indicazione per il Rifugio Alpino Casa di Ponte. Rio Secco. Raggiunto San Benedetto in Alpe sulla Strada Statale 67, svoltare a destra seguendo le indicazioni Marradi, strada Passo della Peschiera. Si devono percorrere circa 5 chilometri dal fondovalle. Premilcuore. Da Forlì, prendere la Strada Provinciale 23 fino a Premilcuore. Superato l’abitato, si prosegue a monte con il Rabbi sulla destra su una strada stretta secondaria. L’area fluviale dista qualche centinaio di metri.Ponte Gorgolaio. Da Premilcuore si prosegue in direzione del Passo dei Tre Faggi sulla strada principale. Superata la deviazione per Fiumicello a sinistra si incontra un sentiero che scende al fiume e raggiunge in breve Ponte Gorgolaio.Tracollina. Da Premilcuore proseguire sulla strada principale in direzione Firenze. Prendere a sinistra la deviazione per Fiumicello. Superata la piccola frazione, proseguire in salita per circa 4,5 chilometri in direzione Corniolo. Valbonella. Si raggiunge da Corniolo (Strada Provinciale 4). Giunti all’abitato, svoltare a destra seguendo le indicazioni per Premilcuore e continuando sulla strada Braccina-Fiumicello per circa 3 chilometri.Ponte del Faggio. Dall’abitato di Santa Sofia, prendere le indicazioni per San Piero in Bagno, Passo del Carnaio. Dopo poche centinaia di metri svoltare a destra, seguendo per Poggio la Lastra. Proseguire sulla strada che diviene poi sterrata per circa undici chilometri.Fonte di Guido. La si raggiunge da Ponte del Faggio, svoltando a destra in direzione Ridracoli. Si supera il vecchio abitato di Strabatenza e si prosegue per un paio di chilometri, fino a Trappisa di Sotto.

Info: sede del Parco Nazionale, Palazzo Nefetti, via Nefetti 3, 47018 Santa Sofia, tel. 0543 971375, www.parcoforestecasentinesi.it

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Incantatori di serpenti e contorsionisti, chiromanti e clown. Il colorato popolo dei buskers a Santa Sofia è protagonista dal 12 al 15 agosto. Insieme per il Raduno Internazionale che quest’anno celebra un’edizione storica, quella del ventennale.

testo Francesca Renzi - foto Roberto Nanni

In strada da Vent’anni

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Animare | Buskers a Santa Sofia

Anche se sono passati vent’anni ed ero poco più che una bambi-na, ricordo bene l’emozione e lo stupore che provavo di fronte ai primi Raduni Internazionali degli Artisti di Strada: certo, allora ar-rivava a Santa Sofia appena una manciata d’artisti, ma l’atmosfera era comunque magica. Il paese ac-coglieva questi strani personaggi e in un attimo la piazza diventava un palcoscenico a cielo aperto mentre il fiume Bidente e le stelle di Fer-ragosto erano la quinta perfetta.

Oggi è facile definire lungimiranti le menti che hanno portato i Buskers a Santa Sofia. Erano gli anni ‘90 e ancora le arti di strada non erano così apprezzate come lo sono oggi. Donato Diversi, santasofiese di na-scita e ferrarese d’adozione, pro-prio nella città estense aveva avuto modo di vivere i primi raduni de-gli artisti di strada. Si accende così la scintilla per organizzarne uno anche a Santa Sofia, e con l’aiuto dell’amico Massimo Sassi nel 1992 l’idea diventa realtà, con il primo raduno “Di strada... in strada”. Per una decina d’anni, il Comitato RIAS (Raduno Internazionale Artisti di Strada) lavora in collaborazione con il Buskers Festival di Ferra-ra. Poi, dopo la gavetta, i ragazzi del RIAS decidono di contare solo sulle proprie forze e sull’appoggio della Pro Loco di Santa Sofia, che oggi organizza l’evento. In vent’anni il Raduno Internazio-

nale di Artisti di Strada è cresciu-to notevolmente: non solo per la quantità e la qualità degli spettaco-li proposti, ma anche per gli “even-ti collaterali”. Oggi, infatti, “Di strada... in strada” spazia nell’arte a 360 gradi: ogni angolo del cen-tro di Santa Sofia ospita spettacoli, ricostruzioni storiche, bancarelle di artigianato, stand gastronomi-ci... Tutto in equilibrio perfetto, mantenuto grazie al lavoro degli oltre 120 volontari della Pro Loco di Santa Sofia che realizzano la

manifestazione sotto il coordina-mento della presidente Ilaria Ma-rianini e del direttore Artistico Fla-vio Quadrini. “Organizzare questa ventesima edizione è una grande soddisfazione per la Pro Loco di Santa Sofia”, dice la giovane presi-dente. “Tutti ci impegniamo per la manifestazione, che non potrebbe esistere senza due condizioni fon-damentali: il lavoro dei volontari,

Sopra e in apertura, alcune esibizioni portate in piazza nelle scorse edizioni.

Artisti da ogni parte del mondo

Raduno internazionale: il programma

La ventesima edizione del Raduno “Di strada... in strada” si tiene dal 12 al 15 agosto. La sera di venerdì 12 è di “anteprima” a Corniolo, con una quindicina di spettacoli, stand gastronomici tipici e ingresso gratuito. Stessa formula per sabato 13, a Santa Sofia, dove si potranno ammirare 20 esibizioni. Il clou è però il 14 e il 15 (ingresso a pagamento): da non perdere la Bollywood Brass Band, con i ritmi che spaziano dal jazz al reggae, Dhoad Gipsy che presenta musiche orientali, un fachiro e una danzatrice e, per i più piccoli ma non solo, il circo-teatro di Milo & Olivia, quello di Malu Circo e la giocoleria di The Sprockets. Come ogni anno, finale col botto con i fuochi d’artificio di Ferragosto. Inoltre, il 14 e 15, mercatino di “artigianato e particolarità” in via Martiri mentre nel Borgo Gentili, oltre a gustare i piatti cucinati dall’Osteria, ci si potrà immergere nel passato con le ricostruzioni storiche di arti antiche e vecchi mestieri. www.prolocosantasofia.com

IN Magazine | 41

giovani santasofiesi che dedicano gratuitamente il loro tempo, e il sostegno economico del Comune e degli sponsor. Solo in questo modo il Raduno è potuto crescere: nel 1992 si esibirono 7 gruppi, nel 2011 ce ne saranno 40. E negli ulti-mi anni abbiamo registrato circa 6mila presenze per ogni serata!”.Insomma, dal 12 al 15 agosto a Santa Sofia sarà di casa l’arte in ogni sua forma, con esibizioni pro-venienti da ogni angolo del mon-

do. “Tutti gli anni - prosegue Ila-ria Marianini - ci contattano oltre 2mila artisti che vorrebbero essere presenti al Raduno. Ad ogni edi-zione ci sono gruppi che arrivano su nostro invito, e che quindi per-cepiscono un cachet, ma molti altri partecipano per loro richiesta: in questo caso il loro incasso è pari alle offerte ricevute ‘a cappello’. I buskers tornano volentieri da noi, si trovano bene, il paese li ospita e li coinvolge nella vita di ogni giorno”.

Gli artisti sono dunque di casa a Santa Sofia: nelle giornate di mez-zagosto la quotidianità qui sembra fatta di una colorata allegria inter-culturale. Si possono incontrare fa-chiri e incantatori di serpenti, clown e giocolieri, acrobati e contorsioni-sti, musicisti e chiromanti. E l’atmo-sfera è talmente accogliente che gli artisti e i visitatori che s’incontrano da queste parti non si salutano mai con un “addio”, ma con un “arrive-derci all’anno prossimo”. IN

A fianco, uno spettacolo per bambini. Sotto, un’acrobata si esibisce davantial folto pubblico santasofiese.

IN Magazine | Special ADV

Continua il percorso d’innovazione e valorizzazione della Pandolfa, affascinante contenitore vocato alla produzio-ne del buon vino e ad ospitare grandi eventi culturali, enogastronomici e mondani. La tenuta di Fiumana di Predappio, in via Pandolfa 35, è prima di tutto una gran-de azienda agricola. Le recenti dismissioni di una parte delle vigne piantate circa 70 anni fa dal nonno della pro-prietaria Paola Piscopo (nella foto), si spiegano con la volontà di un rinnovamento dei vitigni, giunti alla fine del loro ciclo produttivo. Resteranno circa 35 ettari di vigne-ti, mentre gli altri terreni saranno lasciati riposare e si potranno ripiantare al termine del percorso rigenerativo. Una scelta di rinuncia alla quantità in nome della qualità che ha sempre contraddistinto i prodotti della Pandol-fa. Con l’obiettivo di divenire una delle più moderne aziende vitivinicole del territorio si sta attuando una metodologia moderna e tecnologica che permetta un utilizzo più efficace del sistema vigna, per produrre vini sempre migliori. Grazie alla consulenza di un gran-de sommelier italiano, Roberto Gardini, il prossimo

La Pandolfa Via Pandolfa, 35, 47016 Fiumana (FC) Tel. 0543 940073 - Fax 0543 940909 [email protected] - www.pandolfa.it

novità nell’azienda agricola, grande contenitore di eventi enogastro-nomici e culturali

ottobre sarà presentato un Cabernet in pu-rezza 2009 ed un Merlot in purezza 2009, vini appetibili alle grandi guide, mentre ad ottobre 2012 sarà presentato un Sangio-vese Superiore Riserva annata 2009, vino di punta della Tenuta. Continuano le consuete attività di ospitalità per eventi privati e per rendere sempre più entusiasmanti le giornate in villa, la Pandolfa ha messo in campo nuo-vi progetti, tra cui quello di un piccolo maneggio che consenta ai visitatori rilassanti cavalcate lungo i percorsi della Tenuta o quello di rendere accessibile ai visitatori la piscina riscaldata. Il lavoro di restyling della villa prosegue, dopo il restauro delle facciate, con le tre gran-di sale del primo piano, che saranno dedicate ad una biblioteca sui temi della Romagna, dell’enogastro-nomia, della storia, dell’arte e della cultura del territorio.

Continua inoltre il lavoro di organizzazio-ne di eventi culturali con un program-ma che sarà presentato a settembre e che vuole essere un traino importante

per attirare il turismo culturale a Predappio. In que-sto rientra anche il progetto di restauro che interessa la Cavina, uno degli edifici all’interno della Tenuta, che sarà dedicato all’ospitalità in una logica di sano vive-re del territorio e dell’esperienza polisensoriale. Un altro accattivante progetto è quello di un teatro all’aperto, che consentirà di organizzare eventi estivi e sarà dedicato in prevalenza ad un pubblico giovane. A sottolineare l’interesse che accompagna da sempre la Pandolfa è anche la stampa di una nuova edizione del libro “La Pandolfa dalla storia all’eternità”, visto che la prima, a causa delle tante richieste, è andata esaurita.

LA PANDOLFADOVE IL VINO È CULTURA

Progetti importanti e un pro-gramma di eventi dedicati a cultura e relax che contraddistin-guono da sempre la Pandolfa.

Ph. Giorgio Sabatini

Ph. Monica Silva

Ph. Monica Silva

Ph. Monica Silva

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Continua il percorso d’innovazione e valorizzazione della Pandolfa, affascinante contenitore vocato alla produzio-ne del buon vino e ad ospitare grandi eventi culturali, enogastronomici e mondani. La tenuta di Fiumana di Predappio, in via Pandolfa 35, è prima di tutto una gran-de azienda agricola. Le recenti dismissioni di una parte delle vigne piantate circa 70 anni fa dal nonno della pro-prietaria Paola Piscopo (nella foto), si spiegano con la volontà di un rinnovamento dei vitigni, giunti alla fine del loro ciclo produttivo. Resteranno circa 35 ettari di vigne-ti, mentre gli altri terreni saranno lasciati riposare e si potranno ripiantare al termine del percorso rigenerativo. Una scelta di rinuncia alla quantità in nome della qualità che ha sempre contraddistinto i prodotti della Pandol-fa. Con l’obiettivo di divenire una delle più moderne aziende vitivinicole del territorio si sta attuando una metodologia moderna e tecnologica che permetta un utilizzo più efficace del sistema vigna, per produrre vini sempre migliori. Grazie alla consulenza di un gran-de sommelier italiano, Roberto Gardini, il prossimo

La Pandolfa Via Pandolfa, 35, 47016 Fiumana (FC) Tel. 0543 940073 - Fax 0543 940909 [email protected] - www.pandolfa.it

novità nell’azienda agricola, grande contenitore di eventi enogastro-nomici e culturali

ottobre sarà presentato un Cabernet in pu-rezza 2009 ed un Merlot in purezza 2009, vini appetibili alle grandi guide, mentre ad ottobre 2012 sarà presentato un Sangio-vese Superiore Riserva annata 2009, vino di punta della Tenuta. Continuano le consuete attività di ospitalità per eventi privati e per rendere sempre più entusiasmanti le giornate in villa, la Pandolfa ha messo in campo nuo-vi progetti, tra cui quello di un piccolo maneggio che consenta ai visitatori rilassanti cavalcate lungo i percorsi della Tenuta o quello di rendere accessibile ai visitatori la piscina riscaldata. Il lavoro di restyling della villa prosegue, dopo il restauro delle facciate, con le tre gran-di sale del primo piano, che saranno dedicate ad una biblioteca sui temi della Romagna, dell’enogastro-nomia, della storia, dell’arte e della cultura del territorio.

Continua inoltre il lavoro di organizzazio-ne di eventi culturali con un program-ma che sarà presentato a settembre e che vuole essere un traino importante

per attirare il turismo culturale a Predappio. In que-sto rientra anche il progetto di restauro che interessa la Cavina, uno degli edifici all’interno della Tenuta, che sarà dedicato all’ospitalità in una logica di sano vive-re del territorio e dell’esperienza polisensoriale. Un altro accattivante progetto è quello di un teatro all’aperto, che consentirà di organizzare eventi estivi e sarà dedicato in prevalenza ad un pubblico giovane. A sottolineare l’interesse che accompagna da sempre la Pandolfa è anche la stampa di una nuova edizione del libro “La Pandolfa dalla storia all’eternità”, visto che la prima, a causa delle tante richieste, è andata esaurita.

LA PANDOLFADOVE IL VINO È CULTURA

Progetti importanti e un pro-gramma di eventi dedicati a cultura e relax che contraddistin-guono da sempre la Pandolfa.

Ph. Giorgio Sabatini

Ph. Monica Silva

Ph. Monica Silva

Ph. Monica Silva

Una grande terrazza che si apre sull’estate e un interno creato per rispettare la personalità dei suoi abitanti. È la filosofia dell’attico in centro ristrutturato cercando la giusta alchimia trasogni, bisogni e volontà progettuale.

testo Annalisa Balzoni - foto Giorgio Sabatini

Le stelle sopra la Città

Abitare | Attico in centro

A fianco, la camera da letto con vasca da bagno e lavabo. Sotto e nella

pagina a fianco, cucina e zona living.In apertura, l’ampio terrazzo dell’attico.

Diamo il benvenuto alla casa di Mary e Cristian, al quarto piano di un palazzo a ridosso del centro di Forlì, costruito attorno agli anni 60/70. L’attico ha trovato una nuo-va veste nel 2010 (Crociani Costru-zioni di Forlì), grazie alla sapiente capacità dello studio di architettu-ra BIMA progetti di Marcello Mal-toni e Gastone Biondini: “Tutto il progetto - spiegano i due progetti-sti - poggia sulla convinzione che la ‘Casa’ non sia semplicemente un luogo fisico, ma sia il primo e il più importante spazio dell’in-dividuo e della famiglia; uno dei pochi luoghi che possiamo real-mente plasmare attorno a noi e dove abbiamo davvero l’occasione di vivere in libertà. Questa era la sfida da vincere: trovare la giusta amalgama, la perfetta alchimia

tra la complessità delle esigenze da soddisfare e quell’unitarietà di linguaggio, necessaria a imprime-re bellezza e organicità alla forma. Il primo passo è stato di sicuro la ricerca della personalità da far emergere, attraverso il dialogo tra progettisti e committenza, unica e imprescindibile strada per tagliare l’abito su misura”. Lo spazio dome-stico esistente prima della ristrut-turazione è stato sovvertito, ed è stata eliminata la frammentarietà

degli ambienti e delle funzioni, tipica degli edifici degli anni 60, conferendo al nuovo progetto un carattere coinvolgente ed unita-rio, “avvicinando” le funzioni stes-se, fino anche ad aggregarle con elegante ironia, si veda la camera da letto padronale e il bagno per-sonale così come la zona giorno, cucina e ingresso. Così si è realiz-zato il sogno di Mary e del marito Cristian, di ottenere “la casa nella casa”, una doppia intimità, soprat-tutto visibile nella zona notte, nella camera padronale ove spicca un bel armadio Lema e letto Flou im-bottito. Fiore all’occhiello e pecu-liarità principale è però la vasca da bagno e il bellissimo lavabo (sa-nitari fornito da Ciaf di Forlì, rubi-netteria di Antonio Lupi). La zona relax principale vede l’utilizzo di bellissime resine, e bellissimo è il mobile realizzato su progetto dello studio Bima in laccato grigio perla. Di qualità anche le porte di Bus-si Infissi di Forlì, con ferramenta Olivari. Non da meno l’illumina-zione diretta realizzata con faretti (Comet Forlì) ed indiretta ricavata nelle controsoffittature; belle le placche luce di AXOLUTE della Bticino così come la lampada Arco Flos della zona living. Aiutati dalle metrature a disposizione, regalo

48 | IN Magazine

degli standard abitativi dell’epoca, è nato un sistema casa “immediato” e lineare (zona giorno\notte), arioso e capace di essere percepito e vissuto completamente, sen-za troppi compromessi tra estetica e funzionalità. Non a caso attorno alla cucina di Ernestomeda, vero e proprio baricentro della zona giorno, si aprono (e si bilanciano) la zona living, delineata dalla forte personalità del camino fornito da Edil Ceramiche Pasini di Bergamo, rivestito da resine, con nicchia studiata appositamente per allog-

giare una bellissima scultura spagnola e l’ampio terrazzo, proprio del piano attico, che soprattutto in estate amplifica le possibilità di “vivere” la casa, e da cui si ha un punto di vista privilegiato sulla città. Gli stessi progettisti ci hanno confidato che “ultima, ma non meno importante, chiave di lettura del progetto, è la minuziosa ricerca di inserire ogni elemento strutturale, decorativo o di arredo che sia, all’interno del ‘disegno globale’, rendendolo ‘partecipe’ e armonizzandolo con l’intero organismo. Da qui la de-cisone, sicuramente ‘pericolosa’, di spingerci fino alla progettazione delle luci e degli arredi che maggiormente caratterizzano gli ambienti sia interni che esterni, renden-do più alto il grado di sfida progettuale ma garantendo una più radicale ed immediata riconoscibilità della perso-nalità propria della Casa, frutto di quell’irripetibile unione tra bisogni, sogni e volontà progettuale”. IN

Estetica e funzionalità

50 | IN Magazine

Si riparte dalla D, ma con le idee chiare e un

obiettivo comune. Vincere il campionato. Cosi il

Forlì Calcio si prepara alla nuova stagione, sotto

la guida di Attilio Bardi.

Sono tanti i progetti e gli obiettivi della squadra biancorossa per la prossima stagione calcistica che prende il via il 4 settembre. Dopo il lungo periodo d’attesa, quando la possibilità di essere ripescati in Lega Pro sembrava molto vicina, il Forlì calcio si sta preparando ora al secondo anno in serie D, con un riti-ro precampionato a Rocca San Ca-sciano che impegna i nostri sportivi, partiti il 21 luglio, sino al 6 agosto (nella foto sopra la squadra in partenza per il ritiro). L’anno appena passato è stato pieno di successi ma anche di infortuni, che hanno messo dura-mente a prova i galletti. Per rinvigo-rire la squadra forlivese il direttore sportivo Sandro Cangini è andato a caccia di tutti quei talenti che po-trebbero rivelarsi fondamentali per

i risultati che il Forlì vuole ottenere, primo tra tutti la vittoria del cam-pionato, formidabile possibilità per i ragazzi di confrontarsi in campio-nati di Lega Pro dove la tensione agonistica è maggiore, sperando in un girone un po’ più abbordabile di quello dello scorso anno. Così, dopo l’addio di figure im-portanti come Perazzini, Fantini, Chicco, Spighi, Anastasio e Bacchi-ni e quello dei giovani Piagnerelli, Cecere, Savoia, Magrini, Buccioli e Gardini (in Eccellenza con la Ribelle), nuove forze sono entrate a far parte della squadra di Attilio Bardi. Dal Cesenatico arriva Um-berto Semeraro, classe ’92, pronto a dare il suo aiuto come esterno di centrocampo e così anche Ales-sandro Evangelisti, centrocampista

testo Francesca Ricci - foto Giorgio Sabatini

Per un Campionato con la C maiuscola

Giocare | Forlì Calcio

che arriva dal Rimini e che in passato è già stato prepara-to dall’allenatore di San Piero in Bagno. Colpo grosso con il centravanti Daniele Melandri, 23 anni, che dopo sei anni consecutivi in D con il Russi approda alla squadra bianco-rossa. Gli ingaggi del difensore Giuseppe Orlando della Ci-vitanovese e di Ceramicola che lascia l’Urbinelli, insieme al ritorno di Filippo D’Alessandro, completano la rosa dei nuovi acquisti, che vanno a rinforzare il team già confer-mato dalla società presieduta da Romano Conficconi. Per il quinto anno consecutivo capitan Marco Sozzi guiderà il Forlì nella corsa alla vittoria, grazie all’aiuto dei difensori confermati Richard Vanigli, Andrea Martini e Daniele Mor-ritti, con Riccardo Casadei di nuovo tra i pali. Centrocam-po reso saldo dalla sicurezza di Enrico Balestra e Daniele Mordini che con Babini, Bergamaschi, Cangini e Salvetti sono stati riconfermati. Dal centrocampo la palla passa a Sebastian Petrascu, Manuel Mazzoli e Francesco Pezzi, in prestito dal Cesena anche per quest’anno, in campo per ripetere i goal dell’anno passato e finalizzare gli attacchi offensivi. Tutti pronti quindi al fischio d’inizio di questa nuova stagione, che vedrà i nostri impegnati e concentrati su un obiettivo: portare di nuovo il Forlì in serie C. IN

Un Forlì per la città, una città per il Forlì

“Un Forlì per la città, una città per il Forlì”: è lo slogan del progetto che il Forlì Calcio ha ufficializzato lo scorso 22 luglio in Municipio, alla presenza del sindaco Roberto Balzani e del presidente del Forlì Calcio

Romano Conficconi (nella foto, secondo da sinistra). Un’iniziativa tesa a coinvolgere la città e a riunirla sotto la bandiera dai valori sportivi, educativi e sociali portati avanti dal Forlì Calcio, che intende costruire un solido legame tra appassionati, istituzioni e aziende. Per la prima volta, infatti, la società sportiva è riuscita a riunire gli imprenditori del territorio, le associazioni di categoria, istituzioni bancarie e cittadine, con l’intento di stimolare un maggiore sostegno al Forlì Calcio, società capace di esprimere un valore di positiva crescita per l’intera città. L’associazione calcistica ha infatti sempre avuto un occhio di riguardo per il sociale attraverso numerose iniziative di solidarietà tra cui anche “Amico Sport, Forlì con l’Aquila”, avviata nel 2010 e giunta quest’anno alla seconda edizione.www.forlifc.com

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Approfitta entro

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ecoincentivi!

Un capolavoro di Giacomo Balla apre l’esposizione che la Pinacoteca di Forlì dedica al Novecento. Tra cubismo e futurismo, interpretato anche dagli artisti di casa.

Fino al 30 settembre è esposta, nel Salone centrale della Pinacoteca di Forlì, la raccolta di opere futuriste rappresentante la fase conclusiva di “Novecento rivelato”. La mostra s’inserisce nel progetto che, a parti-re dal 2006, ha consentito ai forlivesi di riscoprire il proprio patrimonio d’arte moderna e contemporanea. Nel salone della sede storica della Pinacoteca Civica, in corso della Repubblica 72, sono riunite alcune “tracce” futuriste provenienti dai depositi del museo e da altri edifici pubblici della città, che delineano un interessante scorcio della vicen-

da figurativa forlivese di inizio ‘900. Si parte con il capolavoro di Giaco-mo Balla dal titolo Siamo in quattro, entrato a far parte del patrimonio pubblico nel 1930 come dono del pittore Giovanni Marchini (1877-1946) per conto del “Cenacolo Arti-stico Forlivese”, di cui era stato dieci anni prima fondatore. Accanto alla “gemma” di Balla (nella foto) figu-ra l’ovale del faentino e cesenate d’adozione Giannetto Malmerendi (1893-1968) intitolato Insieme ritmico e dinamico di bar notturno, del 1915. Il dipinto è considerato tra i prodotti più autentici del movimento avan-guardista nelle sue ramificazioni più periferiche. In mostra figurano poi opere di artisti romagnoli dai trascorsi avanguardisti come Rezio Buscaroli e Mario Guido dal Monte. Seguono alcune ‘tracce’ di remo-te militanze futuriste presenti nel-la rinomata Collezione Verzocchi

dedicata al tema del lavoro come nel caso di Prampolini, Severini e Depero. Siamo in quattro di Giacomo Balla offre poi lo spunto per ammi-rare anche opere di pittori e scul-tori che fecero parte del sodalizio cittadino. Al “Cenacolo”, sorto con lo scopo di elevare la cultura citta-dina, aderirono giovani creativi in attività a Forlì come Zimelli, Pietro Angelini (1888-1977), Bernardino Boifava (1888-1954), Leonida Bru-netti (1896-1970), Maceo Casadei (1899-1992), Francesco Olivucci (1899-1985), Pio Rossi (1890-1969), Carlo Stanghellini (1901-1956). La mostra, ideata e curata da Or-lando Piraccini e Luciana Prati, è promossa dall’Assessorato alla Cul-tura del Comune di Forlì in collabo-razione con l’Istituto regionale per i beni culturali nell’ambito della XIII Settimana della Cultura.www.turismoforlivese.it IN

testo Sabrina Marin

Tracce del Contemporaneo

Silvestro Lega?... Può essere!

Fino al 31 luglio nell’ex convento di San Rocco a Modigliana è esposta la mostra “Silvestro Lega?...può essere!”, dedicata ad uno dei più significativi protagonisti della pittura del nostro ‘800, nato a Modigliana, in territorio forlivese. Oltre trenta opere presentate per la prima volta al pubblico, per celebrare il grande maestro macchaiolo nel 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, come omaggio all’illustre concittadino che fu anche un “piccolo, grande eroe” del Risorgimento. Le opere di Silvestro Lega ad oggi conosciute e catalogate sono circa 550. Poiché il pittore modiglianese ha dipinto per circa 50 anni, si suppone realisticamente che la sua produzione sia ben più ampia e che un gran numero di opere sia ancora da ritrovare. La mostra intende quindi presentare questa nuova modalità di studio, attraverso l’esposizione di diversi dipinti “attribuibili” e di alcuni di “incerta attribuzione”, creando un’occasione di discussione e confronto con studiosi, critici o appassionati ed estimatori. La mostra, nata dalla collaborazione fra il Comitato “Legapuòessere”, il Comune di Modigliana e collezionisti privati, è curata da Alba Maria Continelli, storica dell’arte e studiosa esperta di Silvestro Lega, e da Vincenzo Staffa, cultore della storia e dell’arte locali. www.comune.modigliana.fc.it

Ammirare | Novecento rivelato

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Il ristorante ARQUEBUSE nasce nel 1999 dall’idea di Luca Torelli, con il recupero di una vecchia casa colonica trasformata in un ristorante-pizzeria nel pieno della cam-pagna forlivese, lungo l’antica via Cervese che porta verso il mare. L’ambiente è rustico e familiare, disposto su una grande sala ricavata dall’antica stalla e da una saletta, per-fetta per cene intime e di affari. Durante la stagione estiva l’ampia veranda ed il giardino diventano una perfetta oasi di relax, per trascorrere piacevoli serate. La struttura, l’ampio parco e le aree verdi sono la location ideale per cerimonie e banchetti. Lo chef Luca Torelli è affiancato da uno staff giovane e professionale, che accoglie gli ospiti con allegria e cordialità.

La cucina romagnola, rivisitata in modo creativo, com-prende diverse specialità della casa, tra cui la carne di prima qualità e certificata, pasta al mattarello e menù sta-gionali. Da non sottovalutare anche la vasta selezione di salumi e affettati nazionali ed esteri esposta al banco, dove un’affettatrice a volano permette la preparazione a vista di battilarde accompagnate da piadina romagnola, che arric-chiscono il menù di sapori nostrani. Menù di pesce amplia-no l’offerta culinaria in alcuni periodi dell’anno, mentre la pizzeria con forno a legna propone pizze tradizionali e con farina di Kamut.

La Vela d’Estate nel giardino di Arquebuse uno spazio estivo pensato principalmente per gli amanti del buon vino, un angolo del giardino dove, in collaborazione con il Wine Bar Foro Boario, vengono proposte accattivanti degustazioni delle migliori etichette nazionali ed internazionali. Le pre-parazioni in abbinamento sono suggerite dalla cucina del Ristorante Arquebuse. Al riparo dell’imponente Vela trova-no spazio anche numerose iniziative, feste private, cene a buffet e cerimonie. Un’area, insomma, di assoluta versatili-tà. Perché, come diceva Goethe, “la vita è troppo breve per bere vini mediocri”.

Via Brasini, 4 - Carpinello Forlì - Tel. 0543 728195 Facebook: Arquebuse Ristorante - www.ristorantearquebuse.it

L’estetica degli horror orientali e Dogma 95, una guida verso la meditazione, un avvincente romanzo. Libri per l’estate diversi, da mettere in valigia.

L’estate si sa è per molti sinonimo di vacanze. Che sia mare, montagna o città d’arte, trait d’union è il poter go-dere di tempo libero per dedicarsi a ciò che più si ama, ma che durante l’anno si è costretti a trascurare per stanchezza e a volte, confessiamolo, per pigrizia. Tra le attività che ide-almente meglio si conciliano con il connubio relax e risveglio intel-lettuale c’è sicuramente la lettura. Non potranno mancare nella vali-gia di tutti gli appassionati di cine-ma i due titoli che inaugurano per la Foschi Editore la collana I Saggi/Cinema, Storie di fantasmi. Il nuovo cinema horror orientale e Purezza e castità. Il cinema di Dogma 95: Lars Von Trier e gli altri, entrambi scritti a quattro mani dai giovani cinefi-li forlivesi Matteo Lolletti e Miche-langelo Pasini . Un genere, quello

dell’horror orientale, inizialmente arrivato al grande pubblico grazie ai remake hollywoodiani, ma che oggi viene apprezzato anche nelle sue versioni originali. Un’estetica e una sensibilità diverse da quelle occidentali permeano i film horror giapponesi, coreani e filippini, lo spettatore ne subisce il fascino, ma spesso, proprio per questa distan-za culturale, non riesce a coglierne appieno il significato. Grazie a que-sto libro il lettore/spettatore potrà intraprendere un viaggio guidato alla radice culturale dell’iconogra-fia orrorifica orientale, attraverso l’analisi di alcuni dei più famosi ti-toli, come Ring (Nakata Ideo, 1998), e degli sviluppi che questo cinema ha avuto anche al di fuori del paese d’origine. Gli amanti del cinema di Dogma 95, la corrente cinematogra-

fica il cui l’esponente più famoso è il regista Lars Von Trier, troveranno in Purezza e castità un interessan-te percorso, dal Festival di Cannes del 1998 in cui esplose il fenome-no all’eredità che questa corrente trasgressiva e rivoluzionaria ha consegnato al cinema contempo-raneo. Tra illusione e realtà. La me-ditazione yoga (Foschi Editore) di Pierpaolo Marras risulterà invece una lettura intrigante sia per gli ap-passionati della disciplina che per i suoi detrattori.Che cos’è la meditazione? Qual può diventare il suo ruolo nella vita del-le persone? L’autore si approccia alla filosofia che sta alla base della pratica yoga, con un occhio scienti-fico, probabile conseguenza della sua formazione da ingegnere, con-ducendo il lettore passo dopo pas-so all’interno di una materia tanto complessa quanto avvincente. Se è un romanzo avvincente quello che desiderate sotto l’ombrellone, ame-rete Giovanna e la tempesta vertica-le (Foschi Editore) di Giulia Ghini, con una prefazione di Davide Ron-doni, una storia affascinante, com-movente e insieme ironica, con una protagonista, Giovanna, scettica e sconclusionata, difficile da dimenti-care. Questo libro approda alla pa-gina scritta dopo il grande successo ottenuto in rete da critica e blogger. www.giuliaghini.splinder.com IN

testo Alessandra Segreto

Cinema, meditazione e Tempesta

Leggere | Libri per l’estate

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Sapori indimenticabili accarezzano il palato nei pomeriggi e nelle serate estive, quando la voglia di gelato si fa sentire di più. A soddisfarla gelaterie di ogni genere, con spazi dedicati alla frutta e ai prodotti biologici.

Ci son sapori che non si dimenti-cano. Memorie gustative capaci di unire palati diversi per gusto ed età che finiscono per trasformarsi in simboli, di momenti di svago, allegria, vacanze. E il gelato, per sua natura vicino ai piaceri dell’in-fanzia, è in questo un formidabile catalizzatore di emozioni.Chi ha assaggiato almeno una volta il gusto “Fiocco di Neve” delle gela-terie Nuovo Fiore lungo la riviera

romagnola non lo dimentica più, con quella specie di guglia gotica al sapore di latte arrampicata sul cono. E chi vive a Forlì almeno una volta ha passeggiato per il centro assaporando una creazione della gelateria Viroli di corso Garibaldi, in cui il proprietario Giuliano si di-verte a creare nuovi gusti, a loro modo simbolici, come ad esempio quello dedicato a Caterina Sforza. Poi le dolci creme del “Crem Cara-mel” di viale Bolognesi, o la cascata di frutta, le crêpes e i gelati a “Le Vele”, pronti da gustare nell’ampio giardino di viale Italia ad ogni ora del giorno. Un modo per avvicina-re il piacere del palato a quello del contatto con la natura, connubio sempre più amato dai consuma-tori odierni. Lo conferma anche il successo delle gelaterie artigia-nali biologiche: “Dolcebio” di viale Vittorio Veneto si è già conquistata un posto di tutto rispetto nel gra-dimento dei palati cittadini, con i suoi gusti particolari, zenzero in testa, dai colori tenui ma dai sapori avvolgenti. A portare in città il gu-sto sano del gelato biologico è ora anche “Le Conserve”, nel quartiere

Ronco, gelateria e frutteria inau-gurata il 21 luglio in via Seganti 5, angolo viale Roma. Frutta biologica e solo di stagione, servita in mace-donie e utilizzata per i vari gusti del gelato, con l’intenzione di al-largare progressivamente l’offerta rendendo il prodotto accattivante anche nei mesi invernali. Una forte attenzione ai dettagli - nei caldi ele-menti di arredo fino alle coppette, al 100% in materiale biodegrada-bile - fanno de “Le Conserve” un locale che promette di imporsi sul mercato cittadino e non solo. Le oltre ottocento persone presenti alla giornata inaugurale ne sono già un primo assaggio. Titolari della nuova attività sono Massimi-liano Gurioli, Andrea Mazzolini ed Erik Ravaioli, trentenni forlivesi che hanno sposato con entusiasmo questa linea bio. “È un sogno che avevamo da tempo”, dice Massimi-liano. “Insieme abbiamo creato la gelateria e il laboratorio, esprimen-do i nostri gusti e puntando tutto sulla qualità biologica dei prodotti. Una scelta inizialmente più onero-sa, ma che siamo certi darà i suoi frutti”. Regalando dolci sapori. IN

testo Roberta Brunazzi

Tutti i gusti dell’ Estate

A fianco, Massimiliano Gurioli e il gelato de “Le Conserve”.

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Gustare | Voglia di gelato

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