20.00 Adóro te devóte, latens Déitas, Adoro te devotamente, oh Dio nascosto, Quae sub his...
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20.00 Adóro te devóte, latens Déitas, Adoro te devotamente, oh Dio nascosto, Quae sub his figúris vere látitas: Sotto queste apparenze ti celi veramente:
Adro te devte, latens Ditas, Adoro te devotamente, oh Dio
nascosto, Quae sub his figris vere ltitas: Sotto queste apparenze
ti celi veramente: Tibi se cor meum totum sbiicit, A te tutto il
mio cuore si abbandona, Quia te contmplans totum dficit. Perch,
contemplando te, tutto vien meno.
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I Sacramenti
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In cruce latbat sola Ditas, Sulla croce era nascosta solo la
divinit, At hic latet simul et humnitas; Ma qui celata anche
l'umanit; Ambo tamen credens atque cnfitens, Tuttavia credendo e
confessando entrambe, Peto quod petvit latro panitens. Oso chiedere
quanto chiese il ladrone penito.
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Papa Francesco ha dedicato lUdienza Generale di mercoled 12
febbraio 2014 in Piazza San Pietro all Eucaristia e la nostra vita
Papa Francesco ha dedicato lUdienza Generale di mercoled 12
febbraio 2014 in Piazza San Pietro all Eucaristia e la nostra
vita
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O memorile mortis Dmini! Oh memoriale della morte del Signore,
Panis vivus, vitam praestans hmini! Pane vivo, che dai vita
all'uomo! Praesta meae menti de te vvere. Fa che il mio spirito
viva di te, Et te illi semper dulce spere. E sappia gustare sempre
la tua dolcezza.
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Iesu, quem veltum nunc aspcio, Oh Ges, che ora contemplo
velato, Oro fiat illud quod tam stio; Ti prego che avvenga ci che
tanto bramo; Ut te revelta cernens fcie, Che, un giorno vedendoti
faccia a faccia, Visu sim betus tuae glriae. Amen. Condivida beato
la tua stessa gloria.
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Cari fratelli e sorelle, buongiorno!
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Nellultima catechesi ho messo in luce come lEucaristia ci
introduce nella comunione reale con Ges e il suo mistero.
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Ora possiamo porci alcune domande in merito al rapporto tra
lEucaristia che celebriamo e la nostra vita, come Chiesa e come
singoli cristiani.
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Come viviamo lEucaristia? Quando andiamo a Messa la domenica,
come la viviamo? solo un momento di festa, una tradizione
consolidata, unoccasione per ritrovarsi o per sentirsi a posto,
oppure qualcosa di pi? Ci sono dei segnali molto concreti per
capire come viviamo tutto questo, come viviamo lEucaristia; segnali
che ci dicono se noi viviamo bene lEucaristia o non la viviamo
tanto bene.
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Il primo indizio il nostro modo di guardare e considerare gli
altri. NellEucaristia Cristo attua sempre nuovamente il dono di s
che ha fatto sulla Croce.
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Tutta la sua vita un atto di totale condivisione di s per
amore; perci Egli amava stare con i discepoli e con le persone che
aveva modo di conoscere. Questo significava per Lui condividere i
loro desideri, i loro problemi, quello che agitava la loro anima e
la loro vita.
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Ora noi, quando partecipiamo alla Santa Messa, ci ritroviamo
con uomini e donne di ogni genere: giovani, anziani, bambini;
poveri e benestanti; originari del posto e forestieri; accompagnati
dai familiari e soli
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Ma lEucaristia che celebro, mi porta a sentirli tutti, davvero
come fratelli e sorelle? Fa crescere in me la capacit di gioire con
chi gioisce e di piangere con chi piange? Mi spinge ad andare verso
i poveri, i malati, gli emarginati? Mi aiuta a riconoscere in loro
il volto di Ges?
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Tutti noi andiamo a Messa perch amiamo Ges e vogliamo
condividere, nellEucaristia, la sua passione e la sua risurrezione.
Ma amiamo, come vuole Ges, quei fratelli e quelle sorelle pi
bisognosi?
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Per esempio, a Roma in questi giorni abbiamo visto tanti disagi
sociali o per la pioggia, che ha fatto tanti danni a quartieri
interi, o per la mancanza di lavoro, conseguenza della crisi
economica in tutto il mondo.
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Mi domando, e ognuno di noi si domandi: Io che vado a Messa,
come vivo questo? Mi preoccupo di aiutare, di avvicinarmi, di
pregare per coloro che hanno questo problema?
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Oppure sono un po indifferente? O forse mi preoccupo di
chiacchierare: Hai visto com vestita quella, o come com vestito
quello? A volte si fa questo, dopo la Messa, e non si deve
fare!
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Dobbiamo preoccuparci dei nostri fratelli e delle nostre
sorelle che hanno bisogno a causa di una malattia, di un
problema.
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Oggi, ci far bene pensare a questi nostri fratelli e sorelle
che hanno questi problemi qui a Roma: problemi per la tragedia
provocata dalla pioggia e problemi sociali e del lavoro. Chiediamo
a Ges, che riceviamo nellEucaristia, che ci aiuti ad aiutarli.
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Un secondo indizio, molto importante, la grazia di sentirsi
perdonati e pronti a perdonare. A volte qualcuno chiede: Perch si
dovrebbe andare in chiesa, visto che chi partecipa abitualmente
alla Santa Messa peccatore come gli altri?. Quante volte lo abbiamo
sentito!
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In realt, chi celebra lEucaristia non lo fa perch si ritiene o
vuole apparire migliore degli altri, ma proprio perch si riconosce
sempre bisognoso di essere accolto e rigenerato dalla misericordia
di Dio, fatta carne in Ges Cristo.
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Se ognuno di noi non si sente bisognoso della misericordia di
Dio, non si sente peccatore, meglio che non vada a Messa! Noi
andiamo a Messa perch siamo peccatori e vogliamo ricevere il
perdono di Dio, partecipare alla redenzione di Ges, al suo perdono.
Quel "Confesso" che diciamo allinizio non un "pro forma", un vero
atto di penitenza!
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Io sono peccatore e lo confesso, cos comincia la Messa! Non
dobbiamo mai dimenticare che lUltima Cena di Ges ha avuto luogo
nella notte in cui veniva tradito
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In quel pane e in quel vino che offriamo e attorno ai quali ci
raduniamo si rinnova ogni volta il dono del corpo e del sangue di
Cristo per la remissione dei nostri peccati.
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Dobbiamo andare a Messa umilmente, come peccatori e il Signore
ci riconcilia.
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Un ultimo indizio prezioso ci viene offerto dal rapporto tra la
celebrazione eucaristica e la vita delle nostre comunit cristiane.
Bisogna sempre tenere presente che lEucaristia non qualcosa che
facciamo noi; non una nostra commemorazione di quello che Ges ha
detto e fatto. No.
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proprio unazione di Cristo! Cristo che l agisce, che
sullaltare. E un dono di Cristo, il quale si rende presente e ci
raccoglie attorno a s, per nutrirci della sua Parola e della sua
vita.
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Questo significa che la missione e lidentit stessa della Chiesa
sgorgano da l, dallEucaristia, e l sempre prendono forma. Una
celebrazione pu risultare anche impeccabile dal punto di vista
esteriore, bellissima, ma se non ci conduce allincontro con Ges
Cristo, rischia di non portare alcun nutrimento al nostro cuore e
alla nostra vita.
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Attraverso lEucaristia, invece, Cristo vuole entrare nella
nostra esistenza e permearla della sua grazia, cos che in ogni
comunit cristiana ci sia coerenza tra liturgia e vita.
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Il cuore si riempie di fiducia e di speranza pensando alle
parole di Ges riportate nel Vangelo: Chi mangia la mia carne e beve
il mio sangue ha la vita eterna e io lo risusciter nellultimo
giorno (Gv 6,54).
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Viviamo lEucaristia con spirito di fede, di preghiera, di
perdono, di penitenza, di gioia comunitaria, di preoccupazione per
i bisognosi e per i bisogni di tanti fratelli e sorelle, nella
certezza che il Signore compir quello che ci ha promesso: la vita
eterna. Cos sia!
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Visus, tactus, gustus in te fllitur, La vista, il tatto, il
gusto, in Te si ingannano, Sed audtu solo tuto crditur. Ma solo con
l'udito si crede con sicurezza. Credo, quidquid dixit Dei Flus:
Credo tutto ci che disse il Figlio di Dio, Nil hoc verbo verittis
vrius. Nulla pi vero di questa parola di verit.
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Plagas, sicut Thomas, non inteor; Le piaghe, come Tommaso, non
vedo, Deum tamen meum te confteor. Tuttavia confesso te mio Dio.
Fac me tibi semper magis crdere, Fammi credere sempre pi in te, In
te spem habre, te dilgere. Che in te io abbia speranza, che io ti
ami.
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Pie pellicne, Iesu Dmine, Oh pietoso pellicano, Signore Ges, Me
immndum munda tuo snguine. Purifica me, immondo, col tuo sangue.
Cuius una stilla salvum fcere Del quale una sola goccia pu salvare
Totum mundum quit ab omni sclere. Il mondo intero da ogni
peccato.