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1 giant’s rush Facolt di Architettura C.d.L. in Disegno Industriale a.a. 2014/2015 Laboratorio di sintesi finale per la sperimentazione Prof.ri Maria Claudia Clemente - Fabio Quici Stefania Carlotti_1545589 Beatrice Castaldo_1559391 Gaetano Corvino_1549589

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giant’s rush

Facolt di ArchitetturaC.d.L. in Disegno Industriale a.a. 2014/2015Laboratorio di sintesi fi nale per la sperimentazioneProf.ri Maria Claudia Clemente - Fabio Quici

Stefania Carlotti_1545589Beatrice Castaldo_1559391Gaetano Corvino_1549589

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Indice

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Lo sport

Contestostreet art -

Punti di interesse

Come raggiungerci

Indentifi cazione del target

Conceptgiant’s causeway -

l’orquideorama -

La griglia di base

Zoningdistribuzione degli spazi -

analisi dei percorsi -aree parkour -

aree ricreative -aree servizi -

fruizione degli spazi -

Analisi del verde

La pianta

Abacorelazioni -elementi -

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blocchi -muri -

tubolari -movimenti -

Grafi ca ambientaleconcept -

trama -colori -

La copertural’architettura -

la pianta -

I padiglionizoning -

le architetture -

Il lettering defi nizione del dispositivo -

applicazione e proporzioni -componenti -

L’i lluminazione

I materiali

Il plastico

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Il parkour # una disciplina metropolitana nata in Francia agli inizi degli anni ‘80. L’art du déplacement (arte dello spostamento) e le parcours (il percorso) furono i primi termini utilizzati per descrivere questa forma di allenamento. Il termine parkour deriva da parcours du combattant (percorso del combattente), ovvero il percorso di guerra utilizzato nell’addestramento militare proposto da Georges Hébert. I prati-canti del Parkour sono chiamati “Traceurs”.Il parkour trae ispirazione dal metodo naturale di Georges Hébert. Hebert era un militare francese della fi ne ‘800 che ha formalizzato un metodo di allenamento per l’addestramento delle truppe. La sua idea era che il miglior modo per allenare un uomo # farlo esercitare nei movimenti naturali che lui sa fare in situazioni che la natura gli presenta e gli richiede. Il motto dell’Hebertismo # “Essere forti per essere utili”. David Belle, fi glio di un pompiere addestrato proprio con il metodo di Hebert, fi n da piccolo fa i suoi primi esperimenti con percorsi e tracciati.Da adulto intraprende una carriera militare che lo porta a vincere numerosi trofei nei “parcours du combattant” e ad essere considerato un vero genio del movimento. David diventa poi pompiere, ma # costretto ad abbandonare il mestiere per via di un infortunio al polso. Ancora innamorato del movimento, Belle trasforma quello che era un gioco da bambini in una vera fi losofi a e fonda il Parkour, che risulter pi* funzionale degli stessi addestramenti militari che aveva fatto in precedenza. David

David non # solo nel suo intento, e viene affi ancato da varie personalit tra cui la “crew” degli Yamakasi fonda-tori dell’Art du deplacement. Da diversi anni il principale mezzo di diffusione del Parkour # stato internet, grazie agli spettacolari video presenti in rete, che affascinano i novizi.

lo sportperchè il parkour

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La zona dell’ex cinodromo si trova a ridosso di via G. Marconi, in una zona frequen-tata per lo pi* da adolescenti che si rifugiano nel centro sociale “Acrobax”. Il luogo che abbiamo preso in esame si inserisce in una parte di Roma caratterizzata dall’in-fl uenza di diverse culture, grazie a luoghi turistici come la Basilica di San Paolo fuori le mura, dalla presenza della metro B a pochi passi, da una forte presenza di centri sportivi e di scuole. In particolare abbiamo focalizzato il rapporto della zona prescel-ta con la citt andando a prendere in considerazione le persone che frequentano questa zona per poi poter progettare un parco che si potesse integrare perfetta-mente nel contesto. Si # notato come questa zona sia frequentata da una vastit di persone di ogni et e cultura. Dal bambino che esce da scuola e frequenta un centro sportivo all’adolescente che frequenta il liceo artistico Keplero a pochi passi dal cinodromo, dal ragazzo che frequenta l’universit Roma Tre al genitore che va a prendere i fi gli a scuola, dai turisti che si recano alla Basilica di San Paolo all’anziano che passeggia nel parco. : questo il nostro punto di partenza per la progettazione di un parco che racchiuda allo stesso tempo lo sport e il passatempo in modo da essere un punto di svago per tutti senza limiti di et .

contesto

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BLU # un writer marchigiano che inizia a farsi conoscere nel 1999 attraverso una serie di graffi ti illegali eseguiti a Bologna, opere mastodontiche, con l’intento di sen-sibilizzare l’opinione pubblica su temi rilevanti. Nel 2011 viene selezionato da “The Observer” fra i migliori dieci street artist del momento. La sua arte stravolge la fi gura umana dando vita a strane creature che esprimono le paure e i disagi dell’umanit . Ha lasciato il segno in tutti i continenti e il punto focale della sua produzione # rap-presentato dalla critica ai governi e alla societ odierna.

la street artcontesto

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BLU, sempre molto attento a questioni politiche e sociali, dipinge sull’intera facciata del sontuoso edificio dell’ex Cinodromo questo spaccato della vita moderna, ispi-randosi largamente allo stile dei monumenti romani e riqualificando l’ex cinodromo della capitale. Un risultato che ne mette in evidenza la sua solita e brillante verve politica: una chiara critica con attacchi diretti alla religione, al consumismo, alle guerre, verso la classe politica e tutte le altre piaghe della societ moderna.

la street artcontesto

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Etam # un team formato da Sainer e Bezt, due writers residenti in Polonia. I loro wall stupiscono per imponenza e intensit cromatica. Anatomie realistiche e personag-gi stilizzati si mescolano insieme in atmosfere a volte brillanti e disneyane, a volte surreali e grottesche.

Alic# # una street artist italiana, e le sue opere sono un inno alla femminilit : ritratti di donne dai tratti forti e indipendenti, bambine solitarie ma gi capaci di far fronte alle difficolt della vita.

Sam3, street artist spagnolo, affronta il concetto di limite nelle figure antropomorfe che imprimono visivamente lo sforzo, vano o fruttuoso, dell’uomo di raggiungere uno stato di gloria.

la street artcontesto

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Matt W. Moore segue il credo che “il cambiamento <:* # favorevole alla crescita”. Come molti artisti della sua generazione, il backround di Matt si basa sugli action board sports e sull’arte dei graffiti seguendo l’etica del fai-da-te, l’entusiasmo per nuovi campi e la collaborazione. Negli ultimi dieci anni, ha applicato questi principi alla sua audace estetica grafica sia nei materiali analogici che in quelli digitali.Come fondatore di MWM Graphics , Matt all’inizio della sua carriera soprannomina il suo stile astratto “Vectorfunk”, e da allora ha impiegato questo stile per decorare ogni tipo di oggetto, dai Ray-Ban Wayfarer per Almond Surfboards ad un Apple Desktop, alla campagna della Coca Cola alle Olimpiadi di Londra 2012 fino ad un intero numero di Wired Magazine. Sia che si lavori in applicazioni artistiche che in progetti commerciali, Matt W. Moore ritiene che uno sia collegato all’altro. I pro-getti di graphic design spesso precedono i murales monumentali che dipinge nei quartieri delle città di tutto il mondo. L’ibridazione tra discipline permette di tenere continuamente aggiornato il suo punto di vista e produrre lavori unici. Molti dei progetti più memorabili di Matt sono stati un incrocio tra arte e design, e spesso comportano processi collaborativi sostanziali. Questi progetti spaziano da alcune sue iniziative, come ad esempio la sua linea di abbigliamento Glyph Cue e la sua li-nea di prodotti per la casa Nucleo Deco, a progetti promossi da altri, come sculture all’aperto dipinte per Sretenka Design Week di Mosca, le pitture murali di Art Basel

la street art

Miami Beach o il corridoio di murales a Barcellona Vinc-ci Hotel. Lasciandosi aperto all’ispirazione di nuovi luo-ghi, materiali e incombenti scadenze, per la maggior parte dei suoi progetti in collaborazione con le gallerie d’arte, Matt arriva sul posto a mani vuote, creando l’in-tera esposizione sul momento, che sia a Parigi, São Paulo o Cincinnati, e sempre accompagnata da mura-les all’aperto e dipinti in strada.

contesto

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Basilica di San Paolo fuori le muraMetro B Marconi

Parco Ildefonso SchusterParco RicciardiParco LaodiceaParco Samuel HahnemannParco VolterraLargo Enea BortolottiGiardino Omero Ranelletti

ENGIM San PaoloPontificio Collegio BedaDipartimento Ingegneria - Roma TreDottorato - Roma TreIngegneria civile - Roma TreDipartimento Ingegneria - Roma TreDipartimento Fisica - Roma TreScienze Matematiche - Roma Tre

Associazione Polisportiva OlimpiclubAssociazione Sportiva Moon River

punti di interesse

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MBasilica

S. Paolo

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Via

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Lungotevere Dante

Lungotevere S. Paolo

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Dipartimento

Ingegneria

Roma Tre

Viale Bandelli

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Vicolo Savini

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Parcheggio

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nord est

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percorso obbligato

come raggiungerciDopo aver analizzato il contesto in cui l’area dell’ex cinodromo si trova, abbiamo anche analizzato da quali direzioni esso pu< essere raggiunto e in che modo, al fine di meglio comprendere su quali lati si concentrano i flussi di utenza. Abbiamo per esempio tenuto in considerazione la fermata della metro B Marconi per chi si spo-sta con i mezzi o la pista ciclabile che percorre Viale Marconi per chi arriva in bici. Dalla nostra analisi si evince che il lato del parco adiacente al Lungotevere Dante # quello di maggior affluenza ed # pertanto quello pi* adatto ad su cui collocare l’ingresso principale.

percorso in autoin macchina

a piedi

in bicicletta

percorso a piedi

attraversamentopedonale

percorso in bici

pista ciclabile

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Analisi del target da sod-disfare per una fruizione

omogenea del parco

punti di vista

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identifi cazione del targetCos’# che le persone vogliono trovare all’interno di un parco?

Bambini

_spazi verdi_giochi_compagnia_sporcarsi_colori

Adolescenti

_fare nuove conoscenze_stare in gruppo_luoghi di ritrovo_musica

Adulti

_tranquillit _luogo di ristoro_compagnia_passeggiare

Anziani

_luoghi per sedere_servizi_luoghi silenziosi_luoghi di ristoro

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conceptGiant’s Causeway (il sentiero del gigante) # un affi oramento roccioso naturale situa-to sulla costa nord-est irlandese. : composto da circa 40000 colonne basaltiche formatesi da un’eruzione vulcanica circa 60 milioni di anni fa, generalmente a forma esagonale e le pi* alte raggiungono i 12 metri d’altezza. Le formazioni visibili a oc-chio nudo sulla costa sono solo una parte del complesso che prosegue anche nel fondale marino adiacente. Si # scelto questo riferimento in quanto analizzando i vari parchi dedicati al parkour abbiamo notato una certa somiglianza tra le architetture di questi ultimi e il sentiero dei giganti. Senza dimenticare che tale formazione roccio-sa # totalmente opera della natura che, come # noto, # un architetto di gran lunga migliore dell’uomo. Abbiamo osservato inoltre che chi sceglie di avventurarsi su questi pilastri di roccia # obbligato a intraprendere un vero e proprio “parcours du combattant” saltando da un blocco all’altro, arrampicandosi, scavalcando ostacoli in maniera del tutto simile al parkour. La nostra si confi gura quindi come un’opera-zione di trasferimento di comportamenti simili, ovvero riportare all’interno del nostro parco un’esperienza tanto singolare quanto esaltante come percorrere “il sentiero”, sotto forma di “parcours du combattant” tipico del parkour.

giant’s causeway

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conceptPer l’area superiore abbiamo preso spunto dall’Orquideorama, un orto botanico situato a Medellin, in Colombia. La struttura # basata sulla ripetizione di un modulo di esagoni che riprende la forma a fi ore con dimensione e propriet di un albero. L’Orchideorama # formata da 10 piante-albero, ognuna composta di 7 esagoni a loro volta costituiti da elementi traslucidi in policarbonato e lamine di legno. Alcuni sono completamente chiusi e permettono di ripararsi dalle piogge, altri sono rico-perti solo da una superfi cie semitrasparente. Dal richiamo dell’Orquideorama alle forme pi* belle, quelle della natura, # nata l’idea di una struttura esagonale irregolare che giochi su vari livelli di altezza, concetto che riprende tutta la composizione degli elementi del parco e la sua stessa griglia.

l’orquideorama

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Il parco # strutturato seguendo una griglia a base esagonale. La distanza tra i due lati paralleli di uno stesso esagono # di 4.8 m. Questa misura # direttamente corre-lata con gli elementi del parco, in quanto # infatti cinque volte la misura del blocco esagonale che costituisce l’elemento minimo del parco. Questo multiplo risulta es-sere il pi* adatto da utilizzare per un’area di tali dimensioni. In questo modo gli elementi del parco, essendo tutti di dimensioni direttamente proporzionali, possono essere posizionati come tessere di un puzzle e a distanze sempre multiple tra loro. La griglia # allineata lungo il lato rettilineo che costeggia Via della Vasca Navale fa-cendo coincidere il vertice di un esagono con lo spigolo formato dal lato est e dal lato sud dell’area. Questo orientamento della griglia segue la direzione predominan-te permettendo una migliore distribuzione degli spazi rispetto ad un orientamento ortogonale.Tassellatura esagonale

La tassellatura esagonale utilizzata come griglia per la progettazione del parco na-sce dall’idea di voler coniugare la città e la natura per riportare l’elemento naturale. Siamo partiti pensando alla griglia esagonale per eccellenza, l’alveare, come un luogo di aggregazione e di unione, come le stesse api lo considerano. L’elemento esagonale è stato ripreso analizzando anche il Giant’s Causeway per arrivare ad una forma geometrica molto più artistica analizzando il contesto e la grafi ca della città di Roma e dei writer che hanno infl uenzato la cultura di tutti noi.

la griglia di base

lato

sud

lato nord

lato est

lato ovest

direzione della

griglia

originedellagriglia

80cm480cm

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zoningdistribuzione degli spazi

superfi cie totale

superfi cie calpestabile

superfi cie aree di raccolta

superfi cie aree di parkour

superfi cie area bambini

superfi cie aree verdi

superfi cie padiglioni

12.020 mq

9180 mq (76.4%)

2040 mq (17%)

2500 mq (20.8%)

275 mq

3600 mq (30%)

360 mq

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Possibili posizioni del per-corso di diffi colt media, considerato il principale.

percorso direttrice

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Si sono divisi gli spazi dedicati al parkour in aree dalla forma allungata e sinusoidale, in modo da defi nire dei veri e propri percorsi da seguire e riprendere la teoria del “parcours du combattant”, da cui il parkour trae origine.Prima di procedere per< all’analisi delle possibili disposizioni di questi percorsi si sono fi ssati alcuni vincoli progettuali:_dividere il parco in tre percorsi distinti per diffi colt (facile, media, diffi cile);_il percorso di media diffi colt # immaginato come il pi* frequentato e quindi come il pi* lungo, attraversando il parco da parte a parte;_i percorsi facile e diffi cile sono pi* brevi e si confi gurano come diramazioni del percorso principale.

zoninganalisi dei percorsi

Confi gurazione defi nitiva

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percorso medio (medium)

_altezza max blocchi:_altezza max muri:_altezza max sbarre:

percorso diffi cile (hard)

_altezza max blocchi:_altezza max muri:_altezza max sbarre:

zoningaree parkour

percorso facile (easy)

_altezza max blocchi:_altezza max muri:_altezza max sbarre:

150 cm100 cm

300 cm

150 cm200 cm300 cm

200 cm300 cm300 cm

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aree di raccolta

L’area di raccolta principale # racchiusa entro lo spazio dedicato al parkour, in modo da esser-ne coinvolta pur restando uno spazio ricreativo. L’area, di forma aperta, # posizionata appros-simativamente al centro del parco e ne costi-tuisce il centro nevralgico. Essa # direttamente collegata a tutti e tre i percorsi e all’area bambini. : inoltre praticamente un passaggio obbligato per chi proviene dall’entrata principale. Le altre sono ulteriori luoghi di ritrovo provvisti di sedute e comfort. Le aree dell’area superiore sono ter-razze direttamente collegate ai padiglioni.

area bambini

L’area bambini # adiacente all’area libera, in modo da rendere pi* facile per i genitori tenere sotto controllo i propri figli nelle loro attivit ricre-ative.

zoningaree ricreative

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zoningaree servizi

area servizi

Il padiglione dei servizi ospita i bagni, tre per gli uomini, tre per le donne e uno per i portatori di handicap, spogliatoi maschili e spogliatoi fem-minili con tre docce ciascuno e un’infermeria per le emergenze.

area ristoro

Il padiglione ristoro ospita un bar con sala arre-data di tavolini. : pensato come un luogo di ri-trovo per una fascia di et eterogenea ed in ogni caso indipendente dall’interesse verso lo sport del parkour (aspetto favorito dall’accesso diretto dal Lungotevere). Il locale funge inoltre da “info point” per questioni riguardanti l’area ed even-tual eventi, competizioni o corsi di formazione promossi al suo interno. : poi fornito di due lo-cali di servizio quali cucine per il bar/ristorante e bagno per il personale.

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area di raccolta

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area di raccolta

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area di raccolta

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area bambini

edificioovest

(servizi)

edificioest

(ristoro)

hard

medium

medium

easy

Lung

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ere

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teLu

ngot

ever

eD

ante

via dellaVasca Navale

vico

loS

avin

iAcrobax

(rampa)

(scale)

via dellaVasca Navale(carrabile)

atrio

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Gli spazi sono distribuito tenendo conto dei fl ussi di utenza dalle varie direzioni e all’interno stesso del parco. Le cinque aree di raccolta (tre nella parte inferiore e due nella parte superiore) hanno la funzione di accogliere l’utenza proveniente rispettivamente dal lato sud, dal lato est e dal lato nord. Quest’ultimo # adiacente al Lungotevere Dante ed # pertanto pensato come quello di maggior affluenza. L’atrio permette quindi l’accesso diretto ai padiglioni, situato ai lati delle ampie scale che conducono al parco. Su questo lato, trovandosi esso ad una quota maggiore rispetto al resto del parco, # inoltre presente una rampa di discesa per carrozzine in linea con i principi del design for all. L’area di raccolta al centro del parco funge invece da snodo mettendo in comunicazione tutte le altre aree funzionali tramite “ponti” di attraversamento che tagliano i percorsi di parkour.

zoningfruizione degli spazi

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analisi del verdearee libere

Prato

Vegetazione

Illuminazione

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la pianta

Vegetazione

Illuminazione

Lettering

Blocchi

Muri

Tubolari

legenda

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abacorelazioni

Distanza (L)cm 80 e multipli

Distanza diagonale (D)L+2H = cm 320 max

Sbalzo (H)cm 50 e multipli

Orientamento (ά)

0 ≤ ά ≥ 90°

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abacoelementi

Muri

distanza (L) distanza diagonale (D)sbalzo (H) orientamento (ά)

Tubolari

distanza (L) distanza diagonale (D)sbalzo (H) orientamento (ά)diametro (]

Blocchi

distanza (L)distanza diagonale (D)sbalzo (H) orientamento (ά)

n.d.0 - 80 - 160 - 240 cm

modulo di 25 cm - 200 cm max

80cm

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m

480cm

240cm

280cm

120°

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modulo di 25 cm - 300 cm max60° - 120°

n.d.240 cm - 480 cm

modulo di 25 cm - 300 cm max60° - 120°

n.d.240 cm - 480 cm

5 cm280cm

120°

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abacoblocchi movimenti

h 25 cm

h 50 cm

h 75 cm

h 100 cm

h 150 cm

h 175 cm

h 200 cm

precision jump

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muri movimentiabaco

h 25 cm

h 50 cm

h 75 cm

h 100 cm

h 175 cm

h 200 cm

h 300 cm

h 125 cm

h 150 cm

precision jumplazy vaultwall climb

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tubolari movimentiabaco

h 25 cmh 50 cm

h 75 cm

h 100 cm

h 125 cm

h 200 cm

h 225 cm

h 275 cm

h 300 cm

h 150 cm

h 175 cm

h 250 cm

precision jumpbalancing

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abacomovimenti

lazy vaultprecision jump cat leap balancing

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grafi ca ambientaleconcept

La grafi ca ambientale del nostro parco # fortemente caratterizzata dal punto di vista cromatico, essendo costituita da grandi macchie di colore che ricoprono l’intera superfi cie. La scelta dei colori # stata guidata dallo studio degli effetti che i essi hanno sulla mente, ovvero su come essi possano infl uenzare l’umore e lo stato d’animo delle persone.In base a tale criterio abbiamo associato ad ogni area funzionale il colore che me-glio rispondesse all’attivit a cui tale area # stata destinata.Per ogni colore poi abbiamo campionato un numero fi nito di toni da utilizzare per comporre la trama della nostra grafi ca.A livello psicologico consideriamo i colori primari (blu, rosso, verde e giallo) e i colori ausiliari (viola, marrone, grigio e nero). Il colore diventa una sensazione. La sensa-zione di un elemento colorato da una luce che lo illumina, ricevuta dall’occhio e comunicata al cervello.La vita dell’uomo # sempre stata regolata dal ritmo del giorno e della notte, dal buio e dalla luce. In effetti, la luce ci riscalda, mentre il buio tende a rallentare il nostro tono e il fl usso circolatorio.I colori caldi sono quelli della luce: rosso, giallo, arancione (usati nelle aree dedicate al parkour); i colori freddi vanno dal viola al verde, al blu (usati nelle aree dedicati allo svago e al riposo). La luce agisce sulla respirazione, # una spinta a vivere, al piacere, all’attivit ; il buio e la penombra inducono uno stato depressivo, di difesa, di calma.

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aggiunto rispettoalla geometria precedente

num triangoli

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grafi ca ambientaletrama

La trama che costituisce la grafi ca del nostro parco # una tassellazione di geo-metrie irregolari basate sulla griglia esagonale di fondo. Partendo dalla geometria dell’esagono abbiamo operato un processo di addizione progressiva di triangoli in modo da ottenere un numero suffi ciente di fi gure da usare nella tassellazione. Tali fi gure sono genericamente accostate tra loro, mentre in alcuni casi esse si sovrap-pongono, si sottraggono o si sommano creando un certo numero di geometrie non campionate. Questo per far in modo da riempire l’intera area a disposizione.

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grafi ca ambientalecolori

arancione (area parkour percorso medio)

E’ il colore del giorno, della luce, permette l’attivita‘, ma non la impone. Rap-presenta la spontaneita’, la lucidita’ di coscienza, l’espansione, l’investigazione, l’ambizione, la curiosita’, il nuovo, l’emozionalita’ legata all’effi mero. Evoca il biso-gno di aspirare a qualcosa, il desiderio di liberarsi dai limiti, da tutto cio’ che e’ un ostacolo.

rosso (area parkour percorso diffi cile)

E’ il colore della natura, e‘ il colore dell’Io, della vitalita’, della speranza, della vita vegetativa, del riposo come energia frenata e incanalata, se controllata esprime la difesa, la tenacia ed evoca il bisogno di autostima e di autoaffermazione. Rap-presenta la perseveranza e la fi ducia in se stessi. Chi preferisce questo colore afferma energicamente il proprio Io, la propria individualita’. Chi lo rifi uta ha paura delle limitazioni, delle imposizioni e delle costrizioni.

verde (area parkour percorso facile)

E’ un colore stimolante. Rappresenta l’eccitazione, l’operatività, l’energia vitale, il dominio, e il desiderio. Puo’ essere offensivo, trascinante, competitivo. Evoca il bisogno di agire. Chi preferisce questo colore ha il desiderio di ricevere stimola-zioni.

colori accesi (area bambini)

I bambini hanno bisogno di essere stimolati e invogliati all’attivita’ fi sica, anche e soprattutto attraverso gli stimoli visivi che li circondano. Per questo motivo abbia-mo pensato per l’area bambini una palette di toni di colori vivaci e contrastanti tra loro.

blu (aree di raccolta)

E’ il colore della notte, della passivita‘, della quiete. E’ il colore della mediazione, delle sensazioni, del cielo, della trascendenza dell’eterno dell’infi nito impenetrabile e misteriosoPace, calma, tranquillita’, comprensione, tolleranza, energia mentale e profondita’ di sentimenti, sono rappresentati da questo colore che evoca anche il bisogno di amore, di affetto, di tenerezza. Chi lo preferisce desidera situazioni serene, armo-nia ed intesa profonda nelle relazioni umane.Il blu chiaro (celeste) e’ il colore dove la calma e’ permeata dalla liberta’;

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La copertura # stata posizionata nella parte superiore del parco, dove sono col-locati tutti i servizi (bagni, spogliatoi, infermeria, punto informazioni ecc.), il bar e le terrazze. Essa # composta da cinquanta strutture esagonali sviluppate a diverse altezze, da un minimo di 3 metri a un massimo di 6, divise in moduli da 50 centi-metri. La differenza di altezza definisce tra i vari esagoni degli spazi vuoti, pensati per permettere alla luce di entrare anche quando sono del tutto coperti. Infatti, la struttura # totalmente formata da superfici di vetro trasparente montate su di uno scheletro di profili di alluminio e, come nell’Orquideorama, alcuni esagoni sono oscurati dove necessario e fungono da riparo, altri lasciano visibile la configurazio-ne interna, formata da tubolari di acciaio reticolari, che, oltre a fungere da struttura portante, creano una texture metallica sospesa in aria. Quest’ultima # filtrata da su-perfici traslucide colorate, che, grazie alla luce trapelata, vanno a creare un intreccio particolare a terra. Tutta la copertura # sorretta da pilastri di acciaio equidistanti tra loro e posizionate in modo da poter avere esagoni completamente separati dagli altri. Essi sono infatti pensati per sorreggere pi* di un elemento esagonale alla volta.L’intera struttura # stata progettata in modo che crei un ampio atrio coperto per per-mettere la discesa a piedi dalla strada fino al parco, caratterizzandolo per< come area di ritrovo e di svago. Parte di essa andr a definire dei porticati ai lati degli edifici e delle verande all’interno delle terrazze. Tutte queste aree sono pensate per essere comunicanti tra loro, in modo che non si vadano a creare percorsi obbligati.

la copertural’architettura

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la coperturala pianta

Posizione pilastri

superfi cie rialzata

padiglioni

esagoni di vetro opacizzato

esagoni di vetro trasparente

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Disimpegno

Bagni uomini

Bagni donne

Bagni disabili

Spogliatoio maschile

Spogliatoio femminile

Infermeria

Sala

Bar

Cucine

Bagno dipendenti

Ufficio

Terrazza ovest

Terrazza est

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i padiglionizoning

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La struttura che ospita gli ambienti interni dei padiglioni # totalmente formata da superfiici di vetro trasparente montate su di uno scheletro di profili di alluminio. Abbiamo scelto questo tipo di soluzione al fine di smaterializzare il piú possibile l’in-gombro di questi edifici, altrimenti molto pesanti e di forte impatto visivo, ed inoltre per rendere concettualmente nulla la separezione tra interni ed esterni. Le vetrate, sia lungo i lati che sulla copertura, sono oscurate dove necessario in modo da cre-are particolari giochi di luce all’interno degli ambienti.

i padiglionile architetture

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Le lettere del lettering sono costituite da due lastre d’acciaio stampato chiuse su un profilo in PMMA biaco traslucido. Essendo le lettere molto grandi ed esposte all’esterno sono dotate internamente di un telaio in profili di alluminio che ne garan-tisce la stabilit strutturale. Il telaio funge inoltre da supporto per i led che corrono lungo tutto il perimetro della lettera. In tal modo quando questi sono accesi la luce traspare dalle superfici in plexiglass opalescente mentre resta oscurata dalle lastre di acciaio, creando una sorta di cornice di luce intorno alla lettera che ne definisce i contorni. Questi dispositivi funzionano quindi sia come un sistema di wayfinding, contrassegnando l’area in cui sono poste, sia come illuminazione ambientale sup-plementare a quella da palo.

i l letteringdefi nizione del dispositivo font_arial

ABCDEFGHIJKLMNOPQRSTUVWXYZ

abcdefghijklmnopqrstuvwxyz

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c:2 m:11 y:100 k:0RAL 1023

c:38 m:0 y:100 k:0RAL 6038

c:0 m:42 y:100 k:0RAL 1033

c:0 m:100 y:100 k:0RAL 2005

c:0 m:96 y:0 k:0RAL 4010

c:76 m:47 y:0 k:0RAL 5015

c:77 m:89 y:0 k:0RAL 4001

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Lastra in PMMA traslucido calandrata a caldo

i l letteringapplicazione e proporzioni

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i l letteringcomponenti

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Lastre in acciaio inox verniciato a polvere

Lastra in PMMA traslucido calandrata a caldo

Telaio strutturale in pofilato di alluminio

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LED384W, 20290lmEffi cienza luminosa (lm/W): 52Neutral 4000K CRI80Ottica: SM - SimmetricaOrientabilità: fi ssoGruppo elettronico inclusoMateriale: alluminio pressofusoAmbiente di utilizzo: per esterniDesign: Michele De Lucchi

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l’i lluminazioneIl sistema di illuminazione La Venaria consiste in un apparecchio di illuminazione per esterni con ottica asimmetrica a luce diretta, fi nalizzato all’impiego di sorgenti lumi-nose con led di potenza, costituito da palo e vano ottico. Il vano ottico e il coperchio sono realizzati in vetroresina, mentre il fi ssaggio del vano al palo mediante bracci in acciaio inox. Il colore della vernice # il grigio ral 9007. Il gruppo ottico # composto da LED monocromatici Neutral White per l’illuminazione generale, con ottica sim-metrica. L’alimentazione elettronica # situata all’interno del prodotto. Vano ottico IP67, vano componenti IP64. Il palo # realizzato in acciaio EN 10025- S235JR zincato a caldo 70 micron e sottoposto a verniciatura grigio texturizzata RAL 9007; completo di portella a fi lo (200x100mm) e piastra per il fi ssaggio a terreno. Il palo # provvisto di un sistema di messa a terra interno, con capocorda, inserto e vite. Le caratteristiche tecniche degli apparecchi sono conformi alle norme EN60598-1 e particolari.

XXXXAEB0

La Venaria

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Acciaio AISI 30_tubolari

CARATTERISTICHE MECCANICHE

Resistenza a trazione RM (N/mm`) 500-700 Carico di snervamento Rp 0.2 (N/mm`) 195 Modulo elastico 68-88.5 Allungamento (%) 35 Tenacit a frattura (Mpa x m{) 18-40 Limite elastico (Mpa) 30-510 Temperature di servizio (°C) -270-180 Calore specifi co (J/Kg x K) 857-990 Conducibilit termica (W/m x K) 76-235 Espansione termica (10-6/K 16-24

CARATTERISTICHE FISICHE

Peso specifi co g/cm| 2700 Conducibilit termica a 20°C (m x K) 15 Calore specifi co a 20°C (j/Kg x K) 500 Dilatazione termica tra 20°C e 300°C (m/m x K) 17 x 10-6

Cemento armato portland_blocchi e muri

CARATTERISTICHE TECNICHE

Resistenza al fuoco Alta Temperatura di utilizzo Bassa Solidità del colore Alta Resistenza all’usura Alta Resistenza all’acqua AltaCaratteristiche acustiche FonoriflettenteResistenza ai raggi UV Alta Resistenza ai graffi Alta Resistenza allo strappo N/A Resistenza alle macchie Alta

Vetro stratificato antisfondamento_superfici della copertura

CARATTERISTICHE MECCANICHEDensit (kg/m|) 2500 Modulo elastico (N/mm`) 70.000 Coeffi ciente di Poisson 0.22Durezza 6MoHCoeffi ciente di dilatazione termica 9x10-6 K-1

CARATTERISTICHE FISICHE

Resistenza a trazione (N/mm`) 20 ÷ 200 Resistenza a compressione (N/mm`) 221 ÷ 1000 Tenacit a frattura (Mpa x m{) 0.75

Polimetilmetacrilato_lettering

CARATTERISTICHE TECNICHE

Densit (Mg/m|) 1.16-1.22Modulo elastico (GPa) 2.24-3.8Allungamento (%) 2-0Tenacit a frattura (Mpa x m{) 0.7-1.5Limite elastico (Mpa) 53.8-72.4Temperature di servizio (°C) -50-100Calore specifi co (J/kg x K) 1485-1606Conducibilit termica (W/m x K) 0.08-0.25Espansione termica (10-6/K 72-162

i materialiAlluminio 5050_struttura dei padiglioni

CARATTERISTICHE MECCANICHE E FISICHE

Resistenza a trazione RM (N/mm`) 150Carico di snervamento Rp 0.2 (N/mm`) 135 Modulo elastico 68-88.5 Allungamento (%) 1-44 Tenacit a frattura (Mpa x m{) 18-40 Limite elastico (Mpa) 30-510 Temperature di servizio (°C) -270-180 Calore specifi co (J/Kg x K) 857-990 Conducibilit termica (W/m x K) 76-235 Espansione termica (10-6/K 16-24

CARATTERISTICHE TECNICHE

Densit (kg x m|) 2700Volume atomico (cm|) 10.00Raggio atomico (pm) 143.2Velocit del suono 5100

Smalti per pavimenti_grafica ambientale

CARATTERISTICHE TECNICHE

Utilizzo Interno ed esternoColori Bianco, Tinte a sistema tintometricoAspetto e fi nitura Opaco Resa 7m Viscosit 9000 ÷ 15000 Punto di infi ammabilit Non infiammabileResistenza alla diffusione dell’acqua 0,05 m Legante AcrilicoDiluente Acqua

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i l plastico

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